Bollettino agricolo 1908

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Societ<i. Anonima a capitate illimitato -

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GUBBIO -

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AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO

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Abbonamenlo annuo a domici!io L. l , I d. ,ostenitore • 2,Un numero separato • o. 10

r~t

:1.908

Il nostro Bollettin.o Agricolo entra con 1' anno 1908 in un secondo periodo - diciamo periodo e non anno di Yita - poiche, e gia noto, ha YiStO la luce solamente sei mesi or sono.

Il favore col quale e stato accolto nella nostra Citta ed apprezzato anche fuori, il numero sempre crescente degli Abbonati, la materia che ci affiuisce sempre pili ogni mese, la gara dei gentili collaboratori, ci hanno consigliato a provvedere in quest' anno perche il periodico, sia nella forma che nella sostanza, riesca di migliore aggradimento a tutti i volonterosi e cortesi lettori. ~ ulla fu trascurato per quanto e stato possibile da parte nostra, e da ora innanzi jl Bollettino escira completo di articoli, notizie, listini neUe sue otto pagine, munito di copertina per le pubblicita, e quello che pure interessa, verra spedito ai Signori Abbonati a mezzo dell' Ufficio postale.

Di fronte a questi maggiori sacrifici, alle miglim·ate condizioni e facilitazioni accennate, siamo certi che il Bollettino incontrera senza dubbio il h.Yore unanime degli Agricoltori Eugubini dal cui appoggio morale ed economico il periodico stesso sara per ripromettersi un prospero e duraturo avvemre.

Raccomandiamo quindi a tutti i Soci del Consorzio, ai Signori Proprietari, Agenti rurali, Parroci, Coloni ed Agricoltori in g-enere di inviare a questo lJfficio di Amministrazione le loro domande di abbonamento e divulgare per quanta ad essi sa-

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gricolo

ti 110 DEL

N.

1. Gt>nnaio 1[108

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possibile il Bollettino Agdcolo n~en.sile in tutte le nostre campagne.

Abbonamento a domicilio per I' anno 1908 L. 1, -ld.

sostenitore

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Un numero separato

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Atti del Consorzio Siamo lieti eli iniziare que~to peimo numero <lel nuoYo anno pubblieando un autoreYolissimo, e pet· noi moho lu~inghiet·o <lpprezzamento, sul Yalore del nostro gionme Bollettino Agricolo.

L' Illustrissimo Pror. CaY. Artmo l\Iarescalchi, direttore dei Giol'llali It Coltivatore e rtnicolo Italiano, colta e nota competenza nel campo agrario, richiesto con gentile pensiet·o del nostro Consigliere e C'ollaboratore ~ig. Bebi i\azzareno del di lui spassionato giudizio sul mei'ito del pe~·iorlico medesimo, si e espeesso con la seguente cortesissima lettera: Eg1·egio Signore, Casal

"~Jon(erl·ato

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Gennaio I908

1/o tedulo, an::.i lw potuto esaminare, (inalmente, con un po' di le~~tz;o, i N.i clel bollettino clte Ella r;entilmente mi !w 1·imesso. Ne ho 1·iportato iiltp1·essione motto (atm·evole. Il bollettino ben (atto, gim·1wlisticamente; esso pm·ta SC1'itti che lwnno le dati necessarie per it pubulico agricola col quale not i1·attiamo. Si rerle anche r amm·e clle colora clle vi sc1·trono IIanna pet· il progresso dei campi.

Di questa pi·og1·esso, rlel resto, Ella mi da noti::;ie dan;ero consolanti nella sua lettera. Se tutte le regioni it(;tliane aresse?·o tn questi ultimi anni nwr·ciato avanti con la Sua, il nostro paese sarebbe in concUzioni {lo?·ide.

Permetta clze mi rallegri dell' attivita e delle beneme1·enze Sue, e c!ze Le (accia i migliori auouri.

Con tutta stima mi abbia

e

Dev.rno Suo MARES CAL CHI

2 )VIosfra ~oofecnica 1907.

Da Yari e~positori premiati nella ~lostJ'a zootecnica uello scor~o noYembi'e. ci si fanno continue premuee perche sia pee~to indetta la disteibuzionc <lei diplomi e medag-lie assegnati dalle giurie.

Comprcudiamo l' impazienza loro e ~iamn lieti di questo Yivo, sebhene pPecoce desidet·io. ma pee~hiamo di attendeep ancOI'a poiche a tutt' og~i non ci ~ono pervenuti i <liplomi comu1essi alia Tipo!_!t'afia fomitrice, come Jnu·e r·e..;tiamo in attesa <lelle me<ladic e <lei sm~,;idi assP!.!llatici <lal ~Iinisteeo c <lalla ProYincia.

Pos~iamo del resto assicul'arc che da parte nosh·a nulla si c tt·ascut·ato pe1· la sollecitazione <lellc opportune pratiche.

--•x•-

@tato delT.e

~campagne

Le condizioni deiiP nost1·e campagne ..;;ono p<:'r ora sod<lisfacenti. La seminagione del grano si e1l'ettuil a suo tempo in condizioni as~ai favorCYoli; co~i pure la et'pieatura e la concimazione dei prati natUI·ali. Non sono molti purti·oppo i pl'O]Wietari aYYeduti ed intelligenti del nostro tel'l'itol'io i <gwli sappiano qual t'iman:hevole JH'Ofitto t·itrnggono i prati naturali dalle eepicature vernine seguite da conrimazioni a base di gesso o calce e di perfosfati. ~Ia il buon esempio eli pochi it giil risYegliato nella maggioranza un cm·to ~pit•ito eli imitazioue che pot·tm·it a suo tempo benefici fr·utti.

Sarebbe clesiderabile dopo h pioggia di questi u1timi giorni di Decembre 1m po' di stagione asciuttn eppoi, nel cuore dell' im·erno, quella benefica neYigata sotto la quale, come ben dice il proYerbio, "sta il pane ,,.

La stagione cOt're pure assai faYorevole per il bestiame che, a-vyantaggianclo:si <lella mite stagione, si conduce tuttora al pascolo con grande economia riel poco mangime secco raccolto nei pagliai e nei fienili delle nostre colonie: mageo pl'odotto a fOt·aggi ottenuto durante l' anno e che, OYe l' inveeno fosse stato pii1 rigido, sarebbe appena bastato ad impediI'e che il nostro besti:;lme 1():,se mol'to di fame.

Si prevede che nei met·cati della ventura rwima\'et•a i peezzi del bestiame risaliranno per lomeno alia media normale Fino arl ora pero non si a che un lieve accenno a <1uesta spet'anza e chi deYe sbarazzarsi eli bovini Yendo tuttora con perdita sulle stime eli chiustu·a dell' anno scorso. contral'io il pl'CZZO dei suini a raggiunto cift•e insolite e la J·ichicsta di :mini carnosi da salata e SC!llpi·e atti\·i~sima.

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AGENDA AGRICOLA per il mese di Gennaio -f-Xi-

Geneealmente nei dnC' me:o;i di !!ennaio e feulwaio neYica o 1liove: le ::!'iomate sonn cm·te e molto poco si pub f:we in calllp!!.!ll!!. lntPt'e ~ettimane tra..,cotTe il nostro eolono oziando intorno al ruoco. mentt·e anche stan<lo al riparo in cucina pott·ebbe detlicar..;i all a ri p:u•azione de!!li attt·ezzi rueali. nlla se:,!·atm·a di le~nami e co i ]Hli'O a qualchC' piccola indusll'ia eome quella dPi cesti ,Ji pa!!lia. ,Ji 1 imini. di canna e Yia <lil'Pn<lo. Ill\ CCC' all a mag~im· parte 1lei nostl'i ag-I·icolttwi .·imili indush·ie sono cpwsi ,;cono~ciute e cosi pm'C' Ia I'ipat•azione de~li attrezzi rurali si fa soltanto li JH'I' li e malamenh• quan<lO debhono venire adopet·ati.

Xei Cam1Ji.

- ~ ·el ca-;n in cui le pin:;g-ie cadute in prece<lellZa abbiano daimC'g!.!iato il regolat•e funzionamento dei fos~i. ~i pt'OY\ eda prontamente a ripaeare simili dam11, a mano a matH) che si producono.

- · Si raccolgono rapf' e liarbaliietole pet• l' alimentazione del be~tiame.

Nei Jlrati natm·ali se Ia sh;:ione eort•e asciutta ed il terreno non e gelato s' !• ancora in tempo ad m·picaee e concimare con terricciati, calce n perf(lsfati.

Negli Orti.

- ~Iigliorare le proprietit fisiche e chimiche del teereno, nelle aiuole lasciate libere dai cavoli, con Javori profondi e laute concimazioni; preparare i semenzai eel i letti caldi, sistemare gli scoli attorno ai carcli, ai seclani, aile insulate infossate: prepnra1·e il terreno da ::-;eminare nella pr0ssima primavera.

Nei Vigneti.

_ E~eguite, potendo, una zappatura scalzando Je viti pel' ottenere la aereazione delle radici. Contempoeaneamente sarit bene tngliare alle viti le eaclici piit superficiali, in ispecie se tratta~i di viti americane innestate. _ Lo scortecciamento, in caso di bisogno, e la yeea pulizia del tronco delle viti; quindi ~i faccia ]a spennellatura con una soluzione contenente: Acqua Solfato eli Galee

litri 100 Kg. 10

f~rt·o

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Cib set'Ye a clistr·uggere muschi e licheni nonche uon, bruchi e crisalidi di insetti nocivi; permette infine e facilita I' ingrossamento clei ceppi.

La potatura della vite in questo mese non e consigliabile se non nelle migliori esposizioni e nei ter-

3reni pii1 asciutti. ~elle vi!.me ad O;,jni mo1lo una potatUl'a a Gennaio non e affatto consigliabile. :::;i pt·eparino i pali lli sostegno per le viti immee:..rendone le estremitiL appuntite in soluzione tli solfato d i ram e.

Si eseguiscono in nennaio le peopaggini. gli innesti a tavolino, gli scas"i per Ie nuove piantag-ioni CCC.

· Negli l!liveti.

Si possono in tluesto me-.;e concinwt·e nJi uIivi purclte non si la~ci la buca apel'ta truant!;~ gela o sollia la tt·amontana-. In tal caso non e nemmeno prudente mette1·e a nudo le ratlici a meno che non ~i ricopeano suhito con te1·ra fine e stallatico.

Nei Frntteti e Gelseti.

- Si t·imondano le piante, se ne imbiancano i fusti con latte tli calce. Si coiH·imano i ;,relsi intoruo al pe1lale.

Nei Boschi.

- Pi gennaio s' aHerrano le piantc silyane, usantlo cautela, ~pecialmente per le pili alte, eli non abbattel'le nei giorni tli forti gelate. accib nella cacluta llOI1 si spezzino malamente.

Nelle Stalle.

- In qursto mese gli animali tlell' aziencla rimangono generalmente in t·iposo nelle stalle; deve>~i !oro pr·ovYedet·e il cibo tli cui bisognano. Nelle azielllle bene aYviate gli agricoltori intelligenti e solel'ti riYolgono agli animali tutte le cme possibili, alternando alle razioni sccche di fiouo o rli paglia, foraggi infossati thuumisti a panelli · otl altr·i mangimi conceh·ati. Quando i Jmoui mangimi i'anno clifetto, come appunto accade cla noi tlnest' anno, si utilizzauo i mangimi scadenti (pul<>. tutoli, "rosumi, ecc.) con opportune prepaeazioni di teinciatura, di mescolanza in zuppe o pastoni condite con sale, che si mosh'<t in ogni caso Yantaggiosissima. Le vacche che figliano vanno alimentate con buone fal'inate ed acqua tiepida.

S' incomincia, con genuaio, ( quanclo :si itnno i mezzi ! ) l' ingrassamento dei buoi p<'e la primavera.

In Cantina.

- Se il vino llUOYO e gia abbastanza limpido, dona peaticarsi un pr·imo travaso. Si scelgano per questa operazione giornate serene e si t!'amu ti il vino in botte ben pulita e solfot'ata.

Se il Yino fosse tuttora rimasto dolce :;;i ometta di soll'orar·c le botti destinate a riceYedo e la tramuta sarit meglio farla con bigonci anziche con Ia pompa, cercanrlo cosi di arieggiat·e il vino.

- I buoni cantinieri sanno the pel soverchio frecldo invernale nelle cantine il vino nuovo pub intorbidirsi. A.nno cura pertauto di riparare Ie cantine dal soverchio f!'eddo regolanrlone Ia temperatura e la Yentilazione.

CGilabGra~iGne

clel pubblieG

m1croorgan1sm1 nell' Agricoltura Quando si parla di bacilli, di cocchi e vibrioni, poche sono le menti umane che non si sentano invase da terrore, ed in egual tempo da una terribile smania di portare Ia piu implacabile guerra a questi piccoli esseri. Eppure il numero dei microorganismi utili all' uomo e indubbiamente di gran lunga superiore a quello dei nocivi. - E guai per noi se i microorganismi non esistessero in nessuna forma o specie !

Fatta astrazione dai minori benefici che ci renclono col convertire il mosto in vino, ed anche il vino in aceto, se lo vogliamo, col produrci del bnon formaggio, col farci lievitare il pane ecc., ed anche di un altro grande servizio che ci ±anno col fissarci l' azoto atmosferico nel suolo, innestandosi nelle radici delle leguminose, basti il considerare che se essi, gli odiati microorganismi, non esistessero, cesserebbe in breve tempo sulla terra ogni traccia di vita.

Ogni foglia che cade dall' albero, ogni fusto erbaceo reciso al suolo, in genere tutti i cascami della produzione vegetale, come tutti gli animali morti, rappresentano altrettanti cadaveri destinati alla trasformazione.

Se noi prendiamo acl esaminare, per esempio, il cadavere di un animale, vediamo che subito viene invaso dai microorganismi. - Dapprima hanno prevalenza gli anaeroiA che hanno faJolta eli vivere anche fuori del contatto dell' aria, e col !oro lavorio distrattivo producono i primi gas della putrefazione, privi, o scarsissimi eli ossigeno: Idrogeno sol fora to, idrogeno fosforato, idrocarburi, ammoniaca eel un po' di acido carbonico, che ha tratto l' ossigeno da que! poco che e contenuto nel sangue.

Tutti questi prodotti, quantunque racchiudano in se i principali elementi nutritivi delle piante, riuscirebbero pero alle stesse vanefici perche privi eli ossigeno mentre e no to che i vegetal i abbisognano di elementi allo stato di ossirlazione massima. - M:a proseguendo microorganismi nE.IIa ]oro opera un liquame infiltra i tessuti, mentre i gas li tlistendono.

Finalmente il cadavere si apre Pd i prodotti del disfacimento vengono in r.ontatto dell' aria. Ed allora prendono il soprav\·ento altri microorganismi eli un' altra classe; gl i ae,·ol!i che vi vono principal mente al cohtatt.o dell' aria, o nitrificr.tJ>-i. - Ed e per opera di questi che i primi gas delia putrefazione, privi di ossigeno, si os;;;clano. Cosi 1' iclrogeno fosforato si c:mverte in acido fosforic.:> e colle basi del suolo in fosfati, l' ielrogeno solforato in acido solf1rico e rolfati, i prodotti ammoniacali in nitriti o nitl·ati. - E sono questi gli element.i necess-:trii alia vita delle piante.

Noi vediamo adunque che, per mezzo dei microor· ganismi, si co:npie una gn n le trasformazione, per la

quale tutto il materi::de organico contenuto nel suolo puo rientrare nel circolo della Yita.

B propriamente la materia organicn morta che ritorna materia organica vivente per opera dei microorganismi.

Se qnesti non esistes;;ero, tutti i cadaveri, animali e vegetali, rimarrebbero incorruttibili, si accumulerebbero a montagne, costitnellllo un immenso ingom bro.

La term in breye si esaurirabbe e cesserebbe la vita.

Da questo rapidissimo ~gua~·do alla fnnzionc dei microorganismi snlla trasformazione <lelia materia organica, si puo desumere 1' importnnza che essi deYono nvere sulla coltura dei campi.

Come le scieuze mediche si sono svolte, da principio, basandosi sui fatti piu appariscenti, merce le indagmi anatomiche microscopiche, e<l hanno fondato la terapia sull' azione dei prodotti natnrali del snolo, per ginngere da ultimo grazie al microscpio, alle minute investigazioni dell' i::;tologia, e per Ia parte terapeuticn :-40110 rin,;cite ad utilizzare le scoperte della chimica e finalmente qnelle pitt mera,·igliose e,[ assai piit utili della batterioJogia, COSl GCVe a\'\'Cllirc, anzi e aYVCllUtO, giit in parte, per 1' agricoltura.

Iniziatasi sulla guida della pratica, ma senza crite· ri: scientifici, o per lo meno con criter:i tratti soltanto dalle osservazioni clei grandi fenomeni della natura, nstronomici, meteorici e climatici, oggi essa e giunta per gradi al punto di sapere utilizzare con massimo profitto i piu recenti trovati della meccanica e della chimica.

La bntteriologi:t s' affaccia appena sull' orizzonte agricolo. - 1\la si puo fin d' ora con certezza assel'ire, che le spleudide innovazioni apportate dalla chimica verranno oscurate dalla vera rivoluzione, che la batteriologia porterit. nelle nosh·e campagne.

Ora, ripeto, non siamo che all' alba, e tuttavia molta luce viene diffusa dalla seienza dei microbi snl veeohio scibile degli agrieoltori. l\Iolte pratiche antiche utilissime, ma traseurate pel solo fatto che non se ne conosceva la ragione, oggi si eseguono colla massima diligenza, perche se ne cono>~ce e la ragione e l' importanza. - Un esempio e la pratiea della rastrellatura del grano a p.rimavera, per dar luogo, coli' areazione del terreno, allo svilnppu dei microrganismi nitrificatori. - Oggi si conosce ]a ragione dell' acclimatazione di certe piante, specialmente legnminose in alcuni terreni, o della !oro impossibilita ad acclimatarsi, a seconda che trovino o no i mierorganismi utili al loro ~iluppo. - E si se. che basta innestare nel terreno, in cui quella data pianta non alligna, il microorganismo confacente, togliendolo ad nltri terreui, perehe subito la pianta stessa vegeti rigogliosa.

Oggi trae partito anche dai microorganismi patageni per alcuni ammali dannosi, allo scopo di ucciderli. - Ad e~empio, pei sorci dei campi, che alle yolte recano danni gravis:;imi, un bacillo pestifero produce una malattia contagiosa nell' intera !oro colonia che rimane distrutta. - Non parliamo dello sviluppo sempra crescente della b:1tteriologia nella pratiche enologiche. - In cantina si distruggono i vari germi delle

malattie del vmo e si coltivano fermenti utili che conferis:::ono al mo~to la mag~iore attiYita fermentatiYa, ed al vino che ne risulta, il migliore profumo . ... Tel caseificio e nel lmrrificio il latte viene sterilizzato per liberarlo dai catti,·i germi dell' acidificazione e della pntrefazione, mentre d' altro Jato si coltivano i fermenti per ottenere yario qualiUt di formaggio, e per conferire al lmrro il pitt grato aroma. Lo studio dei batteri in vetenerinaria e gia tanto progreclito e sono tanto noti a tutti gl' immensi Yantnggi recatici dai \'accini e dai sieri' che inutile e il par! arne.

E siamo ancora all' alba <lella nuova scienza, specialmente snl terreno doll' agricoltura. - Ma dal mattino si prende il giorno ; ed e certo che tlalle lenti del micr,,scopio, dnlle minute, continue, pazienti indagini che si ccmpiono nell' oscurit<\. dei gabinetti scientilici. tra i brodi e le gelatine colturali, fra le fiale, le pro\·ette ed i termostati. scaturin1 una nnova forza, gareggiante con qnelle della natura, qnale prodotto della mente umnna che della natura stessa e figlia prccliletta, una forzn benetica e fecon<lante come il sole, ln quale indt~cendo il maggior benessere e conseguentemcnte la maggiore gagliardia, dona inevitabilmente condurre ]' umanitit all'3 pitt alte mete, ad insperati, imprevedi hili de,.,tini.

Dott. V. REGGIAI\I

Ancora sull' azione innocua rna favorevole dei prati artificiali in riguardo aile viti.

----====11,===-Qualunque agricoltore, anche il mono pratico, avra veduto come la coltivazione che fa gnito al prato artificiale disfatto, e ]a pitt lnssureggiante e redditiva. E non puo essere altrimenti. - Nella maggior parte dei terreni, per qualcbe anno si puo stare sicuri di riscontrare ricchi depositi di potassa e di calce. E troppo recente 1' inizio dello spandimento di materie fosforiche, da lungo esaurite per le ripetute coltivazioni eli graminacee, sicche, per la legge del minimo, potassa e calce si sono venute aecumulando, inveee di essere consumate; e poi da molti viene completata ]a concimazione con cenere, leu cite e gesso, special mente quest' ultima materia caleare che costa si poco, ed e tanto proficua per molte ragioni.

Ecco pertanto come un prato di leguminose, concimato con perfosfati pote sottrarre dall' atmosfera la dovuta quantita di azoto per immetterlo nel terreno, e quindi, disfatto, diede nella seguente coltivazione un raccolto straordinario.

Non potra dnnque risentirne danno aleuno la vite che vivo in questo stesso terreno, e che sucehia gli stessi alimenti che sono necessari aile altre piante per la vegetazion!) e fruttificazione. Neppure potra risentirne danno nella permanenza del prato, giacche i principii fertilizzanti, quali somministrati, quali as-

sorbiti e quali post1 m solubilita ed azione, Yen!!ono ammaniti alia mensa delle radici di essa.

Per cio che ri~uarda r umi!lita che. per imbibizione a!!evole, si e immagazzinata negli strati profondi. puo dir:=<i che, se nei me;;i di ~rande sicciti1, fos:<e po:;:~ibile in un vi~neto formare uno strato di arena alto almeno ~5 centimetri, o di qualunque altro coibent~. qne ... to .·trato impermeabile non lascerebbe evaporare r umidita, ma Ia tratterrebbe nel :-uolo per i bi::;o~ni della >ite, e non permetterebbo • i cocentJ rag!!;i solari di spinger:<i fino in bas,;o. crepacciando il temmo con graYe danno della n>getazione.

L" epoca migliore per laYorare le stoppie non e for:<e appeua mietuto? Se si la-;ria trascorrere qna!cbe giorno, Yedesi il suolo indurito ed inacce;;sibilo al >Omere, per..:he gli fn tolto il riparo nclle ste,;se pianticelle del grano.

A molti, pa,.;,.,ando per le vie mae:<tre. :<ani. dato ycdere qualche Yite maritata ad albero, rimnsta sui ciglio della strada. e que:;ta vite, quantnnqnc abbia dalr nn Jato I' impenneabilita dcllo strato di br0ccia battutn, c dall' altro il sodo dell" argine, e tuttavia a! pan delle altre rigogliosa e frnttifera.

Tutte questa considerazioni stanno a confortare 1' asserto che Ia colti,·azionc delle leguminose nei prati artificiali, non e di danno, ma l>ibbene di vantaggio aile Yiti.

Si puo benissimo ahbandonare il sistema, che a nulla yale, di aratura per circa un metro, lungo Ia fila delle piante, giacche per di piil e risapu to che per cp1anto si e._ tende Ia chioma dell' alb£>ro, o yegetazione aerea, altrettanto si estende !]Uella delle radici, o vegetazione sotterranea, e qui ndi Ia suddetta pratica e inutile sotto ogni rapporto. Se qualcuno poi giustificasse l' operato col pretesto di dovere svellere le piccole radici superficiali delle viti, onde si irrobustiscano le piu profonde, si puo opporre che una sola annata non potra dare agio a questa di estendersi molto, m danno delle suttostanti.

Dal mio canto volli affrontare anche un altro esperimento molto pili pericoloso quale si e quello della rotazione triennale. N essuna sarchiata - ma, di tutta la superficie, un terzo a leguminose e due terzi a grano, e cosi ogni anno un terzo eli ringrano a righe per Ia facile sarchiatura, con concimazione di tutto lo stallatico completata, ove fa seguito Ia semina delle azotifere. l<,ar cio nulla prevedo di male alia nostra ampelidea; rna se poi anche lo fosse? Maglio che la nostra Madre Italia torni a compiacersi del titolo di " alma parens frugum , , che solo, per ora, puo essere economicamente ridonato per mezzo dell' attuale sistema di siderazione.

N. BEBI

Sempre a proposito di granturro e pellagra •a ee ..

(continuazionc) Continuando a coadiuvare Ia Commissione pellagrologica dell' Umbria nella propagand a contro la pel-

lagra la Cattedra ambulante della Provincia di Perugia ritiene di fare non solo opera buona ed umanitaria, rna anche opera direttamente utile all" agricoltura di quell a parte dell' "C mbria che c tuttora funestata dal grave morbo.

L' anno passato 1906 1' estate e l' autunno furono faYoreyo]i alia Lnoua matnrazione del grautnrco, meno sentito del solito fu percio il hisogno di provvedimenti atti a imperlire r alterazione del pro<lotto. )la tratta,.:i 1li annata eccer.iona1e : di regola nella parte alta delr Umbria il grantnrco non matura abbastanza e, riposto senza speciali precauzioni, si altera piu o meno, diYenendo cau,;a di pellagra.

La Cattedra ambulante di Perugia percio profitta di ogni propizia occasione per persuadero gli agricolton della nece,;:;ita di adottnre, l>Ccondo i casi, questi provvedimenti: a) abolizione della coltura. del granturco: b) riduzione iLl. id. c) stagionatura del granturco m spighe sospese; d) e;;siccazione artificiale del granturco sgranato, mediante impiego di appositi essiccatoi; e) coltivazione di varicUt a maturazione precoce.

II primo pro n-edimento, certo il piu radicale eel efficace, incontra molta difficolta di attuazione, e solo pochis:;imi agricoltori lo han no adottato parzialmente, cioe solo sopra una parte dei poderi posseduti. La difficolta di tro;-are ultra coltura da rinnovo, capace di rendere quanto il granturco, non lascia decidere gli agricoltor~ al rimedio radicalc. Infatti Ia patata, che in alcune localita a terrene sciolto riescirabbe benissimo, non sarebbe da noi facilmente accetta, per i gusti e le abitudini dominanti, come prodotto alimentare di primaria importanza. La fava e le altre leguminose da granella danno un prodotto generalmente scarso, e percio vengono colti,-ate in sostituzione del granturco quasi esclusivamente laddove Ia poca fertilita e 1' asciuttezza del suolo rende troppo incerta Ia produzione del cereale; rna i vi il granturco maturerebbe meglio che altrove per cui tale sostituzione interessa poco nei riguardi della Iotta contro Ia pellagra.

Le terre assai fer:ili e per altri requisiti adatte al tabacco, potrebbero invece molto vantaggiosameute prestarsi a tale coltura in luogo del granturco; rna non e facile estendere rapidamente una coltura cosi esigente e vincolata come quella del tabacco.

La barbabietola da zucchero potrebbe ancora estendersi, in luogo del granturco, rna solo in terre fertili e situate in bnone condizioni di viabilita, rispetto alle fabbriche di zucchero. Forse la barbabietola da foraggio potrebbe, nelle buone terre, coltivarsi assai piu estesamente, ora che 1' allevamento del bestiame e molto redditivo.

Ma se non si potra ottenere, almeno per ora, la totale soppressione della co!tura del granturco nelle localita funestate dalla pellagra, si riesce bene, ivi ed altrove, a ridurre Ia coltura di questo cereale. E vero che cio avviene non tanto per considerazione della pel-

7 La tl'inciatura permette <li utilizzare anche <li materiali gTos·i, troppo consistenti pet· es-:el'e sotnministrati tali e qnali. per e"empio fu~ti di tnai" o pa~lia

di fagiuoli.

Epoche del raccolto del grana nel mondo :E utile di sapere che nel motHlo si raccoglie

Pee con"e~uenza Witwiare il fot·a~!!io Yuol diee fm·e economia e nuti·it·e P!!nalmente hene. anzi ttutrir me~Jio. ~Ji attintnli. In lliCtlia, I' CCOllOillia tlella "pe-.a non e al tlisotto <lei 20 ° ,. e tflialche Yolta arriya fino al 30. tlel COI1sumo m·tliuario tli l'ol'<1f!"!!i; ntle a clit•e che se oct·m•t•ono. pet' t!at•e un e"cmpio.

20 o ::!:J lit·e tli forag::ri per nutt·it•e pet• tllt mesp una manza, C'Olla trincia ut·a :-;i po:-;:-;ono risparmiare o~ni mese cinque lit·e all' incit•ca.

Po:-;to ehe ci :-;iano :-;ei capi in una stalla, si t·ispat•tniet•ehbero 30 lin.' o andtc :-;oltanto 25 alme:-;e, e siccome un huon tl'inciai'•H'a!!!!i costa !'U pet' !!i It un centinaio di lit·e. in quattt•o mesi circa :-;arebbe bell' e pa~ato ctllla sola rconomia tli fllra~·!!i che si ottiene. r: economia utilizzata sui man!!imi pet·mette inoltt·e tl' aumentare uellc :-;tallc il tjuantitatiYo tiel capitate hestiame. specialmente tlel he:<tiallle giovane: di tJnello cioe che puo rendet·e fino al cento per cent o~ Cib cite tlico tlelle paglie e tlel fieno Yale in massima anclte pet· le t·atlici (rape. h:u·bahietole. cat•ote, CCC.) C pet• i tubet•i; e poi nolo Ctl allllltesso tla tutti i pratici ehe IJUantlo ~i somministrano gea· naglic (aYena. mai~. faye e simili) conYienc di fJ·antumarle o almena schiacciarlc.

Tutti 11uesti htYori non I'iesc6no mai, fatti a mano, cosi bene come con una delle macchine apposite : ti·inciaforag-gi, tt·inciatuberi e ft·angigrani che il nostro Consol'zio tiene a disposizione dei suoi clienti. :Xon Yoglio lasciat·e questa argomento senza accennare all' utilita della cottwYt e scotlatura di cet•ti alimenti: le patate specialmente, e le cosidette zuppe, YaHno ~omministrate cottc e tiepide per ottenerne i mi~liori effetti. :Xcl caso tlelle zuppe tlelle quali i nostri coloni fanno giit abba~tanza lai'g-o uso, utilizzando mangimi scadenti, spccialmente le llllle del gt·ano; inteeyieue lin peinci pio di fet'mentazione del matc1·iale che riene mes-;o in r.uppa (un giorno pet· l' altro) in apposite bigonce, fel'mentazione che ren<le piu digeribili e piu geaditi a! bestiame certi mangimi che allo stato secco sarebbero atldirittura inutilizzabili.

Da ultimo accenneeemo ai semplici f(wnelli, adatti a <Jualunque modesta aziencla per p1·eparare le cosidette zuppe cotte e per far cuocere ogni sorta di foraggi : molte materie infatti o non possono esset·e somministrate crucle o sono molto meglio utilizzate dagli animali dopo cottm·a: tali le patate, molte radici, le castagnc e Yia dicendo.

IL CONSIGLIERE DEL CAMPAGNUOLO

fnunento tutti i <lortiei 111esi dell' anno.

In !!ennaio -.i ta~li<l i1 ft·uutPnto nella Repubblica At·:.:entina, nel C'ile e nell' Au~tt·alia, :Xuoya zelan<la.

In Fehlll'aio nelle Indie in!.!lesi, nel Giappone wet·idionale.

In :\larzo nell' alto Egitto, nell' ~\.rabia e nel Stu! tiel!' India.

In ~\pl'ile ncl :\fe~sico. nellc ~\.ntille. nel basso Eg-itto. nella :\Iesopotamia, nella Per-;ia, Sit•ia. ccc. . In :\la~!!in ne;;li ~tati Uuiti tlel sud (Texas, Florida). BPlla Cina, nel mctlio niappone ecc.

In GiU!!llO lll'e:-;~ochc in tutta r Europa mecliterl'anea (Spa!!'ll'l, Italia. Gt·eeia). ne!!li stati 'Cniti del ccn!t·o (t!alla Luisiana fino a! :\Ji:,;~ouri) e in tutto il Far "'est (t'alifm·nia ec<').

In Lug-lio in tutti i paesi temperati come la Ft•ancia Ia c~enuania del Sud. I' _\.ustria, Ia Romania, Ia Ru~;.;ia meridionale.

In Ago" to in Inghilterra, nel Belgio, in Olantla, nella net·mania del not·ct, lungo Ia frontiera degli Stati t•niti e del Canadit.

In Setteml.Jre nella pal'te :Xot·d del Canada e (lei . <liappone, in :Xonegia, SYezia e Scozia.

In Ottobre nella Hu,;sia ~cttcntrionale e nell' alta Siberia, tloYe Ia coltuea tlcl feumento pt·ende ogni gioeno mag!!iOt' e:-;tenzione.

In Novembre nella Bolivia, nel Peru e nell' Equatore.

In Dicembee nella Birmania e nell' Afl'ica del sud (colonia del Capo, O!'ange e T1·ansvaal).

In certi paesi fortuna ti si possono ottenere due raccolti di gt•ano entt·o l' annata!

I mercati montliali che possono avere influenza :-;ul mat'cato nostrale :-;ono: Ia Russia, gli Stati Uniti u' Amel'ica e I' ~\.t'f:eBtina. I prezzi del meecato russo e noed- americana imno (o douebbero avere) funzione tli calmicl'e intet·nazionale sui pt•ezzo estivo tlel gr·ano; ma non <lobbiamo dimenticare che anche il gt·ano in ~\.mcl'ica soggiacc alia prepotenza <lei li'USts. II pt'CZZO del gt•ano argentino e Ia base eli quotazione invernale del mercato gl'anario di molte nazioni. Que~to JH'e7.ZO e !'tabiJito YCrSO gli ultimi di Gennaio etl i primi di Febbt·aio e puo d' un tmtto modificat·e 1wofondamente l' andamento fli parecchi mercati, anche del nostro.

Pel' lmona fortuna, sull' and amen to del raccolto argentino vigila assidnamente l' attenzione dei grandi speculatori e dei SitHlacati, per modo che a chiunque e possibile, servetHlosi dci listini di Buenos- Ayre:;, di Parigi, eli Genoya etc. etc., assumere in tempo notizie di prcYisione sull' entitC:t probabile di quel raccol to e regolat·si in conseguenza.

Dolt. C. F. (c. d. c.)

-8-

Mag a zzino del Co nsorz io

Istruzioni per ottenere gratuitamente semi e piantiue forestalL

Si (leye faJ'lle domanda al mini>'teeo <li Agi'icoltura, Indu::;tria e CommN·cio non piu taedi del mese d' agosto. tJ•ascriYeiHlo e riempiendo ,;u cat·ta da hollo da L. I.20 il seg-uente J!orlulo: ll sntloscl'itlo, dimo1·aale in . . . . domantia al Ministero di Agricoltura, ln •lustria e Commercia (1) . . . pc1· rim/Jo~;chiN! il terrcno, r/ Z p1·op1·icf(t (:!) . . . . qui npJires.<o de<oc1·itto, della sup~ticic di eltari. ..

DESCRIZIO:\E DEL FO. ·oo:

J.o Pmrincia . . .

2 .o Connme . . . :J.o Bacino idi'O[jl"a_rico .J.o Dcnomina.~ione del fonda 5.o _:..Tunzei"O di mappa catastalc ..

6.o Elerazione sul lirello del mo1·e 70 Esposizione . .

So Inclinazione , . .

9.o }..Tatum del suolu JO.o Stato atflwle di coltw·a ll sottoscl'itto si obbli,qa, qualm·a la sua domanrla ren[fn occolta, di esi,qere il detto i"imbos~llimRnto nel termine

di . . . e di pagru·e, in caso d' inodempimento, il wlm·e dci semi o delle piantine concessegli.

3) .

4) 0

'1

0

0

0

0

Indicare Ia specie e Ia qualitit dci semi o delle piantc, c

Ia stazionc ferrovlaria piu vicina a\ fondo da rimboscnrc. (2' Indicare sc il fonda sia di proprict:l del petentc, o di altro da

esso rappresentato. -- (3) Data chiedentc,

--

(4) Firma e recapito del ri ·

Presso il Consorzio Agrario e istituito un Ufficio di Computisteria e Consulenza Cantabile agricola per vaste e piccole aziende rurali.

S.i assume dal suddetto UffiCIO

il servizio cantabile ammini-

strativo per Enti e Privati sotto Ia responsabilita del Direttore del Consorzio, Sig. Rag. Della Torre Enrico, legalmente iscritto presso il Tribunale Civile e Corte d' Appello di Perugia.

Aratri Sack

PREZZI DI

K. 1G :\I.

» »

180

E:. 14 ~I. » D . 10 )J. ''Piceno., . .

Gardini Brabant tlnp!JiO Ott. N. 1 »

»

GE4~NAIO

] 50 120

0

G5 42 50

»

Brabant :JH•lotte semplice N. 2 » doppio » 2 » Yoltorecchi Piceno doppio . » » » semplico » Fratelli Medici » Ripuntatori Erpici Acme nazionali ed e~teri >) rigido (HoYard) » a molle (Osborne) . .

Catena per trazione o stroppa Cernitori :Marot e Clert per selezione grano Ventilatori per semi minuti Pompe irroratrici (Gioia) . » » (Del Tnglia) Solforatrici comuni . » Bertolaso Falci ( fienare) Fa!ciatrici .

Pressafornggi Sgrauatrici per granturco .

Pigiatrici comuni Diraspatrici- Pigiatrici- Brevet. Briiggeman Torchi grandi per venncce . » piccoli per vino santo Tr·inciaforaggi grandi e piccoli . »

85 40 38

98 70

235

1~0

50 10

Perfosfato minerale d' ossa « Scorie Thomas Gesso agricolo Leu cite Calciociauamide Torba per Iettiere

7 :JO 2 I

5 180 1-

3 50

Trifoglio pratense L upinella pilata . » in guscio Erba medica .

Veccia vellutata Barbabietole da foraggi Favino da soyescio Fava comune .

Grano conciato G-ranturco .

Saggina Crusca e Cruschello Panello di Cocco per bestiame

20

26 17 13 5Cl I • 11

14 20

Rag. ENR ICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gn b bio, Ti pografia Gioacchino Romitelli.

,_

Conto

Corr~nt:!

con Ia

N. 2 ...---- = =

olo

It DEL

CONSOI1ZIO

DIREZIO:\E ED

AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO PREZZI

Sl PUBBLICA IL PRIMO 0' OGNI MESE

AM~Il:\ISTR.\ZIONE

prcsso Ia Scde del Consorzio

ALllonamento nnnuo a domicilio L. 1,JJ. sost~nitorc • 2,Un numero separato ,. 0. 10

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione SOMMA RIO

L - Esp<hizione d1 C<Jpcnn;::hen - 2.- ColtlYOZiune del tabacco -

3.- Stato d<>lle Camp3;::ne - -L- Agenda agrtcola di Febbraio- 5.- Tri-

l••glio a contatt•• delle nli: G - Con~imnz10ne aile hacelline: 7.- Appunti zoo!Rcoici :\. B<'bi)-

-v

I.a coltiYazione del

~Pnert

tah~cco 111

Jtalia

t~L ~fnrro

1006) -

Ill. - 1: Al!ricoltore previdente (:\ . :"\.) -

s.-

Colti,·azione del .·oce (G. Cerquetti)

ll.- Dai giornali agricoli -

12. - Prezzi dei

del Cunsorzio,

ATTI DEL CONSORZIO Ci e geato comunicat'e ai Soci del Consoezio il seguente

Cerfijicafo ci a111missione

t SF OS IZI0 Nt IT Rll RNR Dl

COFtNRGHtN CDA NIMAR CAl or~aniHata

dal }{.° Consoi::Jto d' Jtalia in J)animarca

La Ditta CONSORZIO AGRARIO COOPERATIVO Dl GUBBIO

e amme55a

a concorr2re a questa

inscritta col

N-

Es posi~ione

e uiene

216 - (d)

Copenagllr>,z, li 21 Gennaio 1908

p. :YI lDircttore (.J;eneraie F.to (illeggibile)

Coltivazione del Tabacco.

II nosteo CoiNwzio agral"io non lascia mai sfuggire occasione hYm'e\·oie pet' un' attiYa etl intensa lll'Opaganda ag1·il'ola nell' intet·esse peecipuo di tutti <1uei saggi a..;Ticoltori e prop1·ietari che con lmon YoJere e fiduci :1 ~e:.mono passo passo i consigli dettati dall' amot·e clie ha ,;cmp1·e mostrato pee il pt•ogrcs-"iYo sYiluppo a!{ri colo eli questo tet'l'itol'io.

Accoglicndo ~ell7.' alteo le pt'oposte del Sindacato per I' espor'tninnc tlci tauacchi, con sede in Roma, il 29 J>eccml>1·e J!)O/ puhblicammo il .<;egu ente manifesto:

« Tutti q11ei SirJnOri Pl'OP7'ietat'i eel Ag1·icolto;'i « che intemlessero inl1·aprendere pe;· la nuova cam-

• pagna 1908 la ('Oll ivazione del tabacco in questa « teJ'l'ilorio possono J'itolgeJ'Si fino al 3 Gennaio p. « 1:. a questa Consm·zto Agra,·to ore si {m·niscono « stampati e sclii'lrimenli peJ' le domande da spe« clir·si al Sindaealo 71er l' esporta::;iune dei tabacclli.

Qualche anno addietl'o, allorche le condizioni della locale indust!'ia teniera erano in uno sta.to da non potet'i>i pat'agonare a fluello <li o;;gi, un aYYiso consimile a.nebbe fatto soJTideee <li compassione gl' increcluli cd i maligni, e<l il Consoezio avrebbe <loYuto ceetamente scoeaggiarsi ed accomodarsi ad 1111 sicuro i nsucce ·so. Oggi no, e <lieiamolo pm·e con Ot'goglio e per I' onoPe dei nostri proprietari ed ageicoltoei oggi inYece il manifesto Ita a.Yuto il suo buon t•isul tato.

AI Sintlacato hasta.Yano '20 soli ettari eli coltiYazione perche il ~Iinistero potcsse itn-iaee sui Iuogo un pi'Opl·io funzionario pe1' dir·igrre e soeyegliare Ia. col tm·a tiel iabacco, ed i 20 Ettm·i non solo so no stati, in,peratamcnte l'aggiunti, ma ~OI'passati. "\. lode <lei singoli acleeenti e<l atlinche essi sieno additati arJ esenpio di enconiabile buon YOlere diamo 11ui appresso i nonli dei Signol"i Pt·OJ)I'ietat·i che per I' anno lDCH atti\·epanno ner no<;ti·o teet·itorio Ia colti yazione del tabacco: Ett. 12, 30 Fagioli e Yallesi » 5, 80 Giornbini llario » Balducci- Bonat•elli 2, 10 » 2, 08 Ft·atelli Depretis » 1, 30 Franccschetti Giuseppe » J, 25 :.\Ionacelli Giuseppe- Enrico » Boeghi EllJ'ico l' » 1, Fedeli Carlo » 0, 75 :.\Iaeini l\Im'ino » 0. 50 Bensa An'. Emilio » 0, 40 Bossola Adolfo » 0, 30 Sannipoli ~azzat•eno .

0, 20 BadJi GioYanni >> » C', 10 Col'toni Ubaldo 2~,

08

10nopo cib, trattando~i !li una coltintzione nuova nel no~tro territoeio ci piace l'iportat'e le ish'uzioni e le norme dettate dal SitHlacato me!lesimo per le coltinzioni del tabacco.

Presentata Ia !lomanda di coltinzione. il :::;indacato invia il pet·~onale tecnico a visitm·e i tet·reni e i locali per rico110. cct·ne la irloneitit alla coltivazione ed alia cura del ta!Jacco. e per detemlittnt•e quale sia la varietit da col tinre.

1. 0

-

2. 0 - II Sindacato Yi~ila le coJtiyazioni twl reciproco interes~e; assi~te air octOt't'Cnza i coltivatori di consigli P di pet·sonale tecnico e t(H·ni~cc. a t•ichiesta, gli operai P~pet·ti sia per la fot·mazione di semenzai, che per Ia coltiYazione e Ia cma !lei prodotti.

s.o -

Il Sindacato iiwniscc ai coltin1t0ri i ~emi, da, in nome lot'O, e ~cnza alcu11a spesa, Ia fhleius,.;jone di legge allo Stato, puil anticipare concimi, fondi pee Ia costeuzione deg-li ctlifici di consenar.ione clei prodotti, botti, etl altl'i t·ecipienti pet' il tt·asporto. istituendo cosi llll conto particolare con ciascuno degli interessati e t·isenandosi il rimborso delle spese antidpate al pas·amento del pt·odotto.

4.o- II giudizio sull' opportuniUt e misura !legli anticipi in denaro, in opere o in concimi spetta insindacabilmente ag-li "\Hilllinbtratori o alia (1-erenza.

5.o- I1 SitHlacato si ob!Jli~a !li aC!lUi~tat'C il tabacco di tntte le colti' azioni al peezzo !li pet·izie fatte anche coli' in teeven to tli un tecnico !lel :.Ionopolio, quando qnesto ~ia t·ichiesto dal coltivat(ll'C; e inibita pertanto ai coltivatot·i ogni e qualnnttne conteattazione del lot'O 1wodotto.

tutte le possibili indkazioni t·ichieste e confet'mate: ogni Yat'innte do"·a e~~ere pt•uposta non pii1 tardi di llll me ·e !lalla pt•esentazione.

12°- Dopo il prilllo anno di coltiyazione gli "\Hiministratori e la Get·enza si risen-ano di escludere <1uelle coltiYazioni che a loro giudizio uon siano idonee a~li "copi del ~in!laeato. (Juesto giutlizio e insindacabile.

State delle .Campagna Il me:e di Uennaio c tt•ascorso in condizioni dimatichP al tuttn ect'Pzionali. Si direbbe che !luest' anno 1' inYet'no non e ancot·a incotuinciato. SalYo poche gelate e lwinate nci tci't'eni montuosi ocl esposti a teamontan:-t. :-thbiamo aYuto telllperatuea ahhastanza mite. 11 Hos!t·o !Jestiamc it potuto approllttat'Ite contiuuatulo a ritt'OYat·e nei pascoli, lungo lc steade e lnn;:-o 1 fos .·i !luel poco mangime che lo mantiene in t!Tado di non troppo riscntire della t·azione scarsa con cui, per tleficienza di tieni ecc. !: mantenuto nelle stall0. ::\ei met•cati continua l' andamento d' a/l'ari iniziatosi fin llalla scm·sa :stas-ione estiYa: fiacco pet' i bovini, sostenuto pet· i suini e le minute. ?\el mcrcato gt'anat·io y' it accenno a qualche pPt'tnt·bamcllto !leterminato !lalla pt'oduzione antat'ti!'a.

AGENDA AGRICOLA per il mese di Febbraio

6.o- Qualora nella domanda eli coltivazione ne veuga fatta espressa richiesta il Sindacato potrit acquistare i prodotti anche allo stato verde.

7.o- Il proclotto doHit e~sere seminato, coltivato, curato a seconda delle regole e dei consigli impartiti dal Sindacato; in caso diverso questo pui> l'ifiutarsi eli riceverlo.

s.o- Il Sindacato assiste i coltivatori in ogni eventuale contestazione con I' amministt'azione !lelle Fiuanze e li t·appresenta selll)H'eche i fatti e gli incitlenti che possono dat~hwgo a maleria conh·avvenzionale, siano immediatamente denunciati al Sindacato medesimo. Il Sindacato peraltro declina ogni responsabili tit pee ogni atto tli frode a lie Jeggi vigenti, non denunciato al Sindacato dal coltinttOJ'e o da chi lo rappt'esenta.

9. 0 - - I coltivatol'i doHauno consegnare il pt·odotto feanco nei vat·i locali e nei tempi che sarit pee indicare il Sindacato.

10°- Il Sindacato peocedera al pagamento del prodotto subito dopo avvetmta Ia completa consegna di ogni coltivazione.

ll. 0 - Le dotnande dit·ette al Siuclacato, donanno essere compilatc in mo!lo chiat·o, preci:;o, e con

Durante il mese di Febl)l'aio i lavori in campagna si riducono, nel nosh'O territorio a ben poca c:osa. La maggioe parte !lei no:stri ageicoltori, ove la stagione lo pennetta, incomincia in questo mese, o prosegue se it giit incominciato, la potatut·a delle Yiti nellc albeeate. E nie11te alteo!

L' agt'icoltnre aYYetluto, il peopt'ietario previdente sanno peco cite tltu·antc il Febbraio non conYienc t'imaneesene inopet·osi. Il mese di :.Iat·zo e aile pot'te e cadono in q uesto mese molti lavol'i imvortantissimi. f: bene adun!lUe proyvedere in tempo a tutto !luanto oct:Ot'l'e per detti laYori onde al momento di eseguirli non si abbiano a lamentare 0"li inconvenienti ed i t·ihu·di cui Yanno inconteo tutti coloro che si ritlucono come suol dirsi, '·all' ultimo momento ,,.

Nei Campi.

- ~o11 e ancora giunto il momento opportuno di spat·gere concllm azotati snlle colti yazioni dei ceJ'eali azrtwznali (!.\Tano etc.) v' imno alcuni peraltco clle tlm·ante il febbl'aio J1l'aticano, a be!Leficio di

ll 11 ueste coltiYazioui. una concimazione eli copertur·a.

a ba~e di perfosfati. Questo gener'almente ·i fa doYe }' a~ricO]tura. e perYenuta a que] grado di inten:<iYit£t che da noi e tuttora ~conosciuta. Lo con,igliaruo per·altro a titolo <li e.~perimento e sona piccole e~tensioni di tmTeno a tutti coloro cui piacesse contribuir·e alia soluzione d' un problema che a. no~tro aYYiso non e ancora risolto e cioe: Ia opp01·tuniti1, o mcno, ctl il modo migliore di concimat·e direttamentf' i cePeali.

- Se Ia stagione lo permette, e bene anticipare, piit che si pub, Ia seminagione delle arene primaypr·i]j, tiel {ruillento mar·znolo.--Si..-JWI' l' una che pel' 1' altJ•a coltiYazione ~i consigli a una accm·ata.

JH'eparazione e concimazione del terreno. Kon ci si Yenga a <lire che pee simili coltiYazioni non c' e bi~o~no di tanto " i111pazzimento ,,. :.\"oi risponcliamo -.;emplicemente che una coltiYazione, qualnl11[Ue essa ,ja, rhu·£t in l'llgione tJj I[Uel!O che Je Si e liatO! - ~Ioltissime Ynrietit pPecoci o JWimaticcie di firrlate si poswno anche da noi piantai'e in febbraio; u,;ando I' aYYel'lenza di fol'!1ii·e a! ten'en 1 drstinato a que~ta coJtiyazione abbondnnte quantitit di concimc potnssico (cene!'i od altro).

- Un miscuglio <1' erbnglio da semin;u·,.,i in fcb])l'aio e fm·mnto da Ycccia ( 2!:1 o 3Jt) erl aYcna pri·lllaYei·ile.

Negli Orti.

Jil'C'I'i,

Seminare {are, lattu.r;a, palate, rarolt copcaroli 1·apa, j)J'ezzemoli e piselli ecc.

- Rincalzaec gli ol'taggi "eminati in autunno e pt•epa.rare il ter1·eno per l' impianto di asparngiaia.

- Dei cauoU in rernali che tu ttora si tl·ovano nell' ol'to si usa spccialmcnte come manf.dllle p<:>t' il IJestimne.

Nei Frntteti.

- !.Iondai'e Ic piante c prcpnearc le nuuTe pel' ruturi innesti si eseguiscono i lnYor·i sui teeecno e s' incomincia Ia potatm·a <lei f'ntttifet•i.

Nei prati natm·ali

-

E ancoea il tempo, spccialmentc nolle espo-

sizioni pili fred<lc tli spargere i ten'icciati, lcl calce i pel'fosfati, o le scorie Thomas a seconda <lei terJ·cni. Er·pica1·e pi'ima c dopo ener·gicamentc.

Nelle Stalle.

- Si preparono i buoi da laYOI'O per il prossi.: 1uo !.Iarzo con buoni alimenti .

- I parti delle vacche si fanno pit't fce!{Uenti.

Si alimentano le madi·i con buoni fieni, bcYei·oni tiepidi e foraggi conservati.

In Cantina.

- Continua 1' operazione cki tl'aYasi cominciala nel mese peecedentc.

CGIIabGra~iGne

clel pubblieG

Un' altra ribadita . . . . alia punta delle radici del nostro trifoglio a contatto con qnello delle viti, al momento della semina.

Il braYo colono che sa ftw bene i fatti suoi, sta pensanclo che, rlalla seconrla metit di Febbraio alia pr·ima decade di ~Iarzo, L' il momento propizio di affidare al te1·reno i semi delle fOI'aggiere. Emette un ~ospirone lungo, lungo .... <lolendosi che ancora tlisgeaziatamcnte non "ia irwalso per bene l' uso della seminat1·ice pee i piccoli semi. Pazienza.! Da una occhiata al quarto del sun porlet'e, c]e,.,iguato con tabelle appo;;;itr. per Ia t•otazione del 1908: vecle i suoi pracioni bene a:<cintti, e<l il grano che fa capolino ft·a Ia ten·a sp:1ppolab rlai passati geli, e corre al mngazzino a JWentlcre 10 o U chili di semente cemita e <lecuscutnta o li Yeesa in altrettante due parti tli a'tena fina c prosciu6ata, e rimescola il tutto con accm·atezza. Onlina a! figlio di rwenclere un rastcllo tli fel'l'O: egli riempie un canestro del miscuglio prpparato, o<l amberlue si ayyiano al campo. A piena mano, e con regolaritit, incomincia a spandere, ma non a lunga tirata, pet·che la semi:. na nnga piit unifoemc, e per quanto e possibile eammina in 1nezz) al pr<1cione, onde aYeee eguale supe1·fice clall' nna o I' altr·a parte della sua persona. II gPtto e Iento rla ci"dio a ciglio. Lo segue I' altro, e rastella con diligenza per tutti i canti in modo cia intci'Pnt·e il some, almena pee quath·o centimetri. II tencno si fa tnt to nel'o, e si nitJ•ifica a bencticio del grano, cui sene da YCI'a concimazione, ottcnenrlo cosi dnpplice in tonto, od anche tt•iplice se si pensa che con tale operazione Yengono aspodate tutte lo malo erbe. Aile riti non ci si bada pitt. La semina e fatta regol<li'C, ~enza distinzione, in tutto il campo. llalti'Onrlo lla letto bene il giornale - !'apit <loll' "\g·t•icoltura - il ColtiYatm·e di Casale monfcreato: (Anno itJOJ n. JO, J>a(J. 702)- Un Yigneto lascia-

to incolto, in parte fn r·astellato ed in parte Jarorato. I ri:-;ul1ati del prodotto fueono migliOI'i nella p:u·te ras:ellata soltanto.

Fatto~ altro esperimcnto in un Yignoto, in parte Iavorata ed in parte incolto completar,lente. I risultati furono identici.

(.1nno JDOJ, n. J, Pa[J. 1J2) -

(Anno 1006, n. 33, Par;, 217)- Altro esperimento

ri petuto come sopr·a, e con i medesimi risultati.

(Anno 1900, n. 40, Pag. 413) -

Si ripete altro esperimento, e si ripetono i risnltati iclentici; diminuiscc il prodotto sulla parte incolta nell' anno seguente.

(Anno 1005, n. 0, Pag. 16.9)- Si dimostra l' an::-

li:::i <lc11' uya e tralci per quanto conce1·ne l' a-

12l'portazione <lal tet•t·eno in azoto, ani<lride fosforica, e potassa; e si pub dire che la >ite asporta dal terreoo una quantitit <li azoto circa il doppio di quella dell' anidl'i<le fo;;forica, ed una quantita eli potassa che e circa quattro >olte quella dell' azoto. (C. :\Ien::,io eel "G. Somma, Dit·ettOI·i della R. Stazione enologka d' Asti) cone! ude il colono che la fornggiera po,;sa fornirc tutto l' nzoto necessal'io, e si decide per la coltiyazione di essa: aggiunge abbondante concimazione potassica, t•iconoscendone avida tanto la bacellina. che la Yite.

che neppure r umiditit pub e~ser·e ·ottratta dall:~ coltiYazione 11elle fot·azgiere a dnnno tlelle Yiti pensando che e norma <li saggia e sana agricoltura tenere :einjwe coperto il terreno o con ferr:.rn e di llualunque specie, o con snrchiate. le di cui radici Dio sit <juanto 111ai si "lwofundano.

Necessita di una razicnale concimazione specialmente aile bacelline

(Anno 190U, n. 23, Fag. 725) :Xei paesi in cui di-

fetta la mano d' opera, troviamo molto ronYeniente associare la Yite al prato naturale o artificiale. II nostt·o :i\Iancini, che ne ha. fatto 1' esperimento da vari. anni, ci assicura di tt·ovaesene contentissimo. Egli coltiva le Yiti a filari <li m. 2, 50, c ft•ammezzo coltiYa prato natm·ale o adifichle. La coltura del prato costa pochissimo e non arreca yerun distuebo alle Yiti, che anzi, trovandosi pili aeieggiate e pii1 illuminate, pro<lucono di pii1 ... f~ un risultato egt•egio. Tl'a le foraggiere rarcomandabili, a seconda della qualitit dei tel'reni, vanno ci"tate: la sulla, la lupinella, il t?·i{oglio pratense, incarnato c Ia stessa medica.

(Anno 1900, n. 11, Pag. ;;;; 1) Al terzo an no d' in-

coltura parziale ed incoltura completa di una parte <li Yigneto, i risultati medr di 10) Yiti, furono i seguenti : Yiti incolte uya K 312 , laYorate " " 305 Finora adunque i risultati sarebbero buoni nel loro complesso.

(Anno 1907, n. 51, Fag. 7!)0) E per dare l' ultimo

colpo eli geazia, si riporta quanto appresso: Cogli interfilari distanti m. 2,23 sarebbe daYYero peccato non godeee il terreno per qualche coltivazione sussidiaria che pur non danneggi la Yite. Al podere -Cardella - abbiamo da tempo adottato come coltivazioni pt•incipali dell' inteefilare il tri{oglio ed il frumento :Xo~, il quale ultimo ci _?a dato e ci da in collina e fra le Yiti, tlei raccolf da 25 a 30 q.li ad Ettaro. La rotazione trifoglio- frumento viene espletata con l' aiuto di buone concimazioni fosfatiche, e di un po' di gesso, e con soYescio dell' ultimo taglio del teifoglio pratense. :l'\on abbiamo cosi bisogno di concimi azotati. Seminiamo il tt•ifoglio a marzo nel feumento, coltivato in un interfilare si, e 1' atro no. L' anno successivo abbiamo il trifoglio doYe CI'a il fcument ', e <1nesto nell' interfilaee accanto.

L' ultimo tag! io del trilbglio, inYece eli e~sere raccolto, viene soYesciato col laYOl'O preparatorio per la >cmina del fcumento. .Af:giungo una sola considerazione pel' ~tabilil'C

Chi fino ad ot•a non a•e~se concimato i suoi pt·ati artiflci:lli, pensi f"he stt·ing-e il tempo. Si disst' altea volta che 1:1 .::pc:a non e molta e quindi non puo impressionat·e e. oltee ad e~sel'e necessaria, Yiene compensata a g-t·ande usut·a. Se alcuno, sotto <1ualsiasi pt•etesto, st' ne Yolesse astenel'e, in luogo di nn rispat·mio an1lt·ebbe inconteo a<l una pcnlita.

E risaputo che npi no,·tt·i tet·eeni si riscontt·ano ancot•a in abbondanza 11otassa e calce, ma Yeniee in aiuto con matcl'ie potassiche e calcari <li poco costo, sarit sempt•c nn a tto lodeYolc <li preYidenza pet· la legge del minimo. <Jnesta e enunciata dal Liebi~ che si csp!'ime nella maniera seguen te: « La pro« duzione Yegetale tlipen<le ed e regolata da. que!« l' elemento nutritiYO che si riscontra nel terren<~ « nella quantiUt mininw e risulta. a questa propOt·« zionale ». ~Iolti :sono g-li elementi nutriYi in un terreno a.tto a prodnr't'e: iii que:sti pet'o alcuni sono utili, ma non necessari. altl'i poi necessari, rna, in date combina.zioni, si riscontrano nel terreno in quantitit tale cla giammai difettarne: quattro soltanto eli essi possono aletma Yolta Yenir meno, e questi sono - I' azoto, i1 fo:;foro, Ia potassa e la calce. - Dato che in un terreno, ]lfll' essere portato a sutliciente geado tli fertilitit, facessero d' uopo dieci parti eli azoto, otto di foslbt·o. sei di potassa e quattro eli calce, e tt·e di questi elementi fossero tutti al completo, ma solo uno IIi es"i per meh\, per esempio l' a· zoto in citHjUe padi, Ia produzione sarebbe a meti~ perche tutti gli altri elementi sarebbero, dalla pianta coltivata, assot"IJiti solo per la metit, proporzionatamente all' azoto che, in luogo di dieci pat·ti necessarie, l'i~ul ta <I i dnque. Pee le suddette ragioni molte Yoltc cadiamo in inganno con risultati sconfbrtanti e non sappiamo dirci il perche. Quando siamo a misurat·e il grano nell' aia, quel grano stesso che in tutto il perco1·so della stagione ci compiacemmo t·imirat'e hello e J'igoglioso nei campi, spesso accade pt'OYare Ia pi.it triste disillusione. Il colono asgerisce che t{uel campo era stato concimato; in quell' altro ci aYcYa coltiYato la _fa.nt; il tet·zo e un tt•ifog-liaio <lisfatto, cltu1<1ue il grano doveya far bene: ::;icche, a lenire Ia <loloeosa ::;orpresa, si conclude prend endosela con I' annata contraria. Incolpi im'ece sc ,;tes~o che non 1brni il terreno degli elementi

l~

ZOOTECI\IA

indispen:auili. · .\.nche le saechlate condmate con stallatico danno poco per se stesse. e meno Ia coltivazione che Ie :ezue. ~on si pen:,;a che lo stallatico con tiene molto azoto e pot~ssa c poco fu~foro in proporzione: quinrli clieci o dodici birocci per ettaro. mm ·erYono ad alteo che a fare sdluppare sui primi till po' di Ye;;etazione, ma niente atfatto granizione. Per aYere buoni risnltati, ell in 1\)l'za tlella le8'gc del minimo, accio i principi fertilizzauti 'iano ziu-.:taHH'IltE' proporzionati, Yolendo concimare lc sarchiate con solo stallatico, ne occor·r·ono bir·occi 50 cir·ca, o altr•imenti pe1· meti1, con ag-giunta tli 2 Q.li tli per-t'osfati titolo n- 19. Anche Ia fanl e una delle piante ammiglioeah·ici ed accumulatr·ici di azoto e ben si ad dice per Ia siderazione. ma a questa Yien dato que! solo stallatico, malamente tr·attato. e che per·cio contienc poco azoto di cui essa saprebbe farno di meno, c poca potassa e mcno fosl\.wo.

Or·a a n-iene che Ia faY a assor·bisce tutta Ia potassa di CUi C aYillissima e tutto il fosfOrO e Jascia nel tel'reno un' enor-me r1uantitiL eli a.zoto, ed ecco Ia coltivazione del grano che Ia segue, lussut·eggiante per· YE'getazionc, ma il risultato della geanizione e nullo: per Ia Iegge clel minima, era rimasto il terreno quasi del tutto peiyo di potassa, calce e fo ·foro, onde, adoperando il nostr·o termine volgare, il colona Yede lc sue spighe ridm·si in pennacchi. Cosi dit:asi dei disfatti campi tli lupinclla, cr·ba medi· ca, tr·ifoglio etc. Tutte le leguminose hanno Ia virtil d' immettel'e nel tereeno una forte quantita di azoto, perche, per Ia loro avidita, dopo avere assoebito tutto quello che riscontrasi nel terreno, vanno in cerca di quello dell' atmosfera, ed oltre a nutrirsene, ne fanno quasi serbo in alcuni tubercoli facili a riscon trar!'i ad occhio nudo, nelle Ioro radici. Onde avviene che Iavorata il campo, tutto quell' azoto rimane fissato nel terr·eno: ma se le leguminose hanna Ia virti1 eli assor·bire l' azoto, haono anche una fonte inesamibile per attingel'lo, che e I' atmosfer·a: non hanno pero una fonte inesauribile per gli altr·i elementi che consumano, per Ia Iegge del minima, in giuste propoPzioni, come fb~foro, potassa, calce etc. Dunque e d' uopo venir loro in soccOI·so con questi elcmenti, non solo per·che esse sinno pill redditizie, ma anche per preparare tutto l' elemento necessar·io alia coltivazione che loro suc· cede e scongiurare le dolorose soqwese, le quaU, ad essere lenite, obbligano l' agr·icoltore a pr·cndel'sela coli' annata contraPia. IJ

r) N. B. - Una concimazionc completa per i nostri prati artificiali, potrebbe esserc cosi somministrata : Pcrfosfato Q.li 3, Scorie Q.li 2 - Cenere non liscivata Qli 8 - Gesso Q.li 4, e qucsto da spanJcrsi sulle foglie della leguminosa, in mattinata abbastanza umida, quando avril raggiunto quasi il completo sviluppo . . \ua ccncre potranno csscre sostitutuiti Q.li + Ji leucite.

II per·iotlico intitolato - Il nuow Ercolani Ar·chivio di Yeterinaria e Zootecnia, diretto dal Prof.

A. Yachetta, che si stampa in Pi a, al fascicolo X. !36 Anno 1907 Pagina 567, riporta quanta appresso : « Lll illCI'OCiO Suino ben riust.:ito e quello del « Berkshiee colla razza pelatella ca ·ertana. L'incro· « cio stato provato dal Con Ol'zio Agrario di Cec« cano (Roma). l meticci Ber·kshir·c- pelatelli sono « animali che ingeassano molto o sollecitamente ed « as~umono una taglia ed un pe:;o r·ispettabile. Sul « mercato guadagnano almena il 30 °1 0 di valm·e in « pii1 . ulle razze locali. II Coltivatore aggiunge i« noltl'e che essi si distinguono per precocita, ro« bustezza e !'usticit<\ ».

X BEBI

e

*** UOLTI_,r AZIOIWE DEL IWOCE II N oce (In glans regia) e des"o pure uno dei tanti a! beri introdotti dalla Per:>ia dai Romani. Questa pianta si diffnse ben presto in tutti i climi temperati d' En· ropa, ova come pianta economica e apprezzata per i frutti oleaginosi che somministra in grande abbondan· za, e Ia qnaliti del leguo e eccellente per i lavori di gran _valore. Peccato che 1' avidita del guadagno da un Jato, e Ia poca sicurezza del raccolto dall' altra ( essendo le noci continuamente derubate dai ladruncoli di campagna ), siano cagione che gli alberi di Noci teudano a scomparire senza essere rimpiazzati da giovani piantagioni che potrebbero costituire r;n bel pa· trimonio per le future generazioni.

Il noce diventa col temqo un albero di primo or· dine, desso allorquando e isolato estende regularmente i suoi numerosi rami che si coprono di molte foglie, e le radici nelle terre arabili si protendono nel suolo a lnnghe distanze.

Tale pianta collocata in condizioni favorevoli, cioe posta sui ciglio dei fossi, ove I' om bra non fa danno al terreno sottostante, vicino aile pnbbliche e private strade, O\'O Ia meta dell' om bra delle fog lie, riesce di vantaggio ai viandanti o parte dell' os:,'Qrbimento delle radici non riesce a danno del seminate. cosi puo essere di ragg~1ardevole profitto ai proprietari senza danno dei contadini.

Le noci non solo figurano sulle ta \·ole come fru tti rnangerecci, ma sono sufficientementc apprezzate in istato fresco e dil. molti ricercate in 1stato secco; i confettieri adoperano le noci allorquando' i loro gusci si trovano an cora allo stato tenero, per farne dei frutti ' I canditi molto stimati in commercia, ma il miglior prodatto che si ritrao dalle noci e I' olio che si estrae mediante Ia torchiatura, il quale in molci luoghi e adoperato dai contadini per uso di cucina, per i lumi, ma sovra tu tto I' olio di noce si adopera nelle arti per molti usi. I gusci ossei delle noci sono ricercati per bru-

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ciare producendo una brace molto potento, ed il !oro involucre somministra una tintnra bruna ehe ronde talvolta importanti sen·igi.

La pianta di noce colti1·ata i,;olatamentc diventa un Lell' albero di forme regolari :;enza d' uopo eli potature, anzi C ner.e:;sario LYitarc intorno a qne:sta pianta del!c gros:::e aml'utazioni, perche lo piagho durano fntica a rimarginnrsi, per cui occorrentlo di sopprimcro rami di una certa forza occorro tosto spalmaro la ferita con catramo mineralo, onde e1·itaro •1nelle !'crcpolaturc che col tempo <letermin::mo un infra c i!limcn ~ o , minacciando l' esi::;tenza della pianta. .\ll' orquando l'i manifestano qna e L't dell e di:;ec·cazioni sull' e:-;tremit<\ dei rami delle yecchie piante di noci, quest' e segno cvidonte che desso minacciano doperimento, cagionato so1·ente dalltt deficenza t1i nntrimentro nelle ntdic·i, e siccome in quc:sto stato e !lifficile ]'Ortarvi rimcdio, in allora prima che il lt•guo dcteriori maggiormente e per1la del suo ntloro, gi1li'H meg1io atterrarli, per fare nno>·o pinntagioni in altri 1no12:hi, eyitando cssonzwlmento eli collocara una nno\'a pianta ncl preci::>o luogo eli una morta, onde non esporsi a Yoder:a eziandio deperire dopo qnalehe tempo ..

Condizioni tli clinm e snolo - II noce prospcra nella vallate del Po, al piede delle Alpi, e degli .'l.ppennini, nei luoghi freschi ed nmidctti, oYo peru lo aequo abbiano un facile scolo, le terre argillose profonda sono ronfacenti alia natnra di questa pianta, Ia qnale prospera altresi nolle terre argillo - Rilicoe, purehe non manchi lnro l' umidita no~essaria. :\Ioltiplicazione- I noci si moltiplicano per mezzo llelle seminagioni, riserbando r innesto per propngaro solo corte yarieta pit\ commenclevoli per apparenza pinttostoche pel reddito. ~Iolti autori sul riBcsso cho il noce e una pianta munita eli grosso fittoue chc si profonda nella terra maggiormente che molte altre piante, consigliano di seminare Ia noci sul lnogo stesso della loro stabile dimora, onele assicurare alle piante maggiore longivitit; ma questo modo di moltiplicare noci sc li difende dalb malattia del trapianto, non e pero isce\To di gra1·i inconvenienti, fra i quali uno clei prinoipali e quello della difficolta !h3 si prova ogni volta occorre prodigare alle tenere pianticine sparse nelle campagne le cure che richiedono nei primi anni; eppereio anche a rischio d' una lougeYiti minora, noi consigliamo eli colti1'are anticiprltamente c.1ueste piante nel vivaio oude trasportarle a dimora allorquando essendo diventate sullicientemente robuste po.tranno dii'endersi da loro modesimo.

Le noci che devono sen·ire per la semente si scelgono appena bata0chiate dall' albero e si stratificano unitamente al !oro invol nero esterno in un luogo sa no e difeso dal gelo, ponendo uno strato di sabbia ed uno strato di noci, formando in tal modo dei prismi cho si ricoprono interamente con sabbia e terra accio i cnmoli non si sfasci no.

GIOVANNI CERQuETTI (C01lfi1111a)

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La coltivazione del tabacco m ltalia

;u:, Jl.t.RRO 1906

La coltintzinno !lei tabacco in Italia non e Iibera, ma puu es~cro pcrmcssa per tre soopi di \·crsi, cioe (a per esperirncnto, (b per csportnme il prodotto all' estero; r) per i ui"o,2;ni delle man fattnre tlello Stato. Per i t1no primi s opi Ia eoltivaziono fn Hemprc ristrottissima, qnin<li il tnbnceo prodotto !]nora fn quasi esclnsivnmeute dcs•inatn aile manifnttnre dello ~tatn, pel consumo interne.

La pr,)dnzione indigena u lungi dal bastare al consnmo o ogni anno s' importa dall' estl'ro, specialmentc dall' Ameri~a, una quanti tit di tnuacco che ~i elo1'a dai 15 ai :20 milioni eli clulogramn11, pE.r un valoro eli 20 a 23 milioni eli lire.

Clinm. - Come 1 ianta annua echo si colti1'a, non per i snoi semi o per i snoi frutti, ma per le ioglie, il tabncco pn6 prosperare sotto climi molto diver:-;i cioe nelle contrade tropicali eel in pacsi abbnstanza freddi.

La tem peratnra non i• Ia sola condizione da prendersi in considcrazione, bisogna an-:hr toner conto delltt umidita del climn, Ia qunlc de1'0 esercitare una influenza capitah' omllc buone qualit<\ di questo prodotto, perchi~ i migliori tauacchi Hi ottengono nei paesi caldi ed umidi.

II vento e le nobLie prodncono nn' azione molto uociYa. Terreno. - Lo bnono qnal1tit del tabacco dipendono molto dalle condizioni del terrene; esse esercita su questa pianta un' influenza simil'3 a quella che produce snlle qnalita dell' twa. In generale le terre pit't convenienti sono quelle di media consistenza, profonde. fresche e ricche.

Posto nella rotazione. - AI tabacco coltivato sullo terre avvicenclate si assegna sem pre il primo posto nella rotazione, ma qualche volta esso si coltiva anche per pili anni di seguito sullo stesso terrene; questo allora si tiene fuori dell' avvicondamento.

I terreni riochi di humus convengono bene al tabacco; sui prati, sui vecchi boschi dissodati possono ottenersi dei prodotti abbondanti e di buena qualita. Dopo il tabacco si puo dire che riesca bene qualt.nque altra colti vazione, perc he esse lnscia il terre no netto ' fertile e in eccellenti condizioni fisiche.

Preparazione del terreno. - Prima dell' inYerno si fa un lavoro profondo e il terrene cosi rotto si lascia esposto a tutLe le intemperie della catti va stacrioo ne. Alla primavera si termina la preparazione con altri lavori d' aratro, d' erpice e di rullo sino a che il suolo sia ben netto e perfettamente sminuzzato.

Concimazione. - Questa pianta e molto esiO'ente 0 e spossante perche prende dal terrene una grande quantita di azoto e di sostanze minerali.

Per prosperare la pianta ha bisogno di essere col-

15ti\·ata m un terreno molto ricco. La concimazione ha per il tabacco un' importanza eccezionale, percbe d.a es · sa non dipende soltanto J' abbondanza del raccolto, rna anche la buona qualit:l. del prodotto. Le materie fertilizzanti pii1 usate sono: il letame di vacca in dosi moderate, il sovescio di leguminose, i panelli di semi. oleosi. il concime umano, i terri::ciati, le ceneri, il solfato di potassa, i nitrati. Sono da esclnder,;i tutti i cloruri, perche 'rendono il tr.bacco poco combustibile.

Seminngione. - II seme del taba"co e estremameute piccolo, le piantine per pareccbio tempo ,.;ono appena visibili: Ia. seminagione si fa scm pre in semenzaio. Nei paesi freddi si semina ~opra letti caldi, formati di letame fresco coperto con terra molto fina mi~>ta a terriccio, e qucsti lctti caldi ~i coprono poi con invetriate o stuoie.

La seminagione si fa nel mese d; fehbraio o in marzo c per poter spandere il seme pii1 unii'ormemente lo si mescola con sabbia fina o con cencre. Per aver le piantine necessaria ad un ettaro di terreno occorrono 30 mq. tli semenzato e circa 113 di litro di seme.

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La germinazione e sollecita e dopo pochi gicrni si vcdono comparire le piautine: quando queste sono sufficientemente sviluppate si fa un primo diradamento e si estirpano accuratamente tutte le erbe avventizie; rna a misura che le piante prendono maggiori dimensioni, bisogna lasciar ]oro uno spazio maggiore e praticare altre diradature.

II terreno deve essere sempre mantennto fresco mediante opportuni ina'f.amenti.

Cure successi re. - Quando il ta bacco a 4 o 5 foglie si trapianta scegliendo una giornata calma e nnvo'losa. Il terreno ben preparato si riga per lungo e per traverso per mattere le piantine bene allineate in ogni senso. La distanza tra pianta e pianta varia da 4 a 5 per metro quadro ad un metro e piu 1' una dall' altra, a seconda dei luoghi.

Dopo aver!" i11affiato bene il semenzaio qualche ora prima Hi estraggono le piantine con una stecca di legno e si mettono subito a posto senza far !oro subire alcuna amputazione. Se il terreno non e molto fresco si 1la aile piante un po' d' acqua e si coprono, con una foglia larga o con una manciata di paglia. Dopo alcuni giorni si visita la piantagione, si scoi'rono le piante, e quelle che non fmno atecbito si sostituiscono con altre nnove.

Subito il terreno indurisce alia snperficie o si riveste di cattive erbe bisogna sarchiare, e questa operazione si ripete di tanto in tanto quando ce ne e bisogno.

Arrivate le piante a 40- 50 centimetri si tolgono le foglie inferiori e si da una leggera rincalzatura.

Quando incominciano a mostrarRi i bottoni a fiore si spuntano le piante, lasciando a ciascuna quel dato numero di foglie fissato; ordinariamente da 8 a 12. Pochi giorni dopo si sviluppano le gemme ascellari che danno origine a vigorosi germogli; bisogna -aver cura di sopprimerli· a misnra che spuntano. Se non piove con-

verra di tanto intanto inaffiare Ia piantngione.

Raccolta. - 8i procede alia raccolta quando le foglie incominciano ad ingiallire ..3i fa in diversi modi, piu spesso si rompono le foglie vicino al punto di attacco, s· infilano ~~on dello spago e si sospendono in adatti magazzini affinche possano disseccarsi. Da principio 1' essicamento dev' es:;ere piuttosto rapido, ma poi de\·e com piersi lentamente; percio dopo alcuni giorni si accostano di piu le fvglie le nne a'le altre e si diminuisce Ia circolazione dell' aria entro il disseccatoio.

Quando le foglie sono secche si assortiscono, si legano a manipoli e cosi si vendono.

Prollotto. - E molto variabile secondo le varieta coltivate e il modo in cui fn fatta la coltivazione. I buoni prodotti arri\·ano a 3-4 mila chilogrammi di foglie scccbe per ettaro, ma in media so ne raccolgono dai lOJO ai 1500 chilogrammi.

Qnnndo le piantagioni del taLacco non su biscono danni cagionati dalle gelate tardi \'e, dai venti violenti, dalle pioggc impetnose e dalla grandine la rendita netta per ogni ettaro di terrano colti\·ato pub indubbiarnente raggiungere (nel nostro territorio) le lire mille.

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L' Agricoltore previdente Xoa tcmiamo cl' e,;sere smentiti quando affeemiamo che clopo r agosto, ilmese IJill imiJOI'tante per Ia 110sh·a agt·icoltura e il Mw·zo. In questo mese, all' uscire dell' im·erno s' accumulano tl' un tratto sYariate sortadilayoricampestri: ara.ture, concimazion i, semi n e, eli sarchiate primaverili, di leguminose {orag{lere, di ce1·eali, di (!J"ano marzuolo; piantagioni, potature, inne,ti rli plante frutti{ere, <li gelsi, di 1:iti nelle alberate e nelle vigne. Altre e non mcno sYariate cure richiedono gli animali nelle stalle, ,;pecialmente i neonati: Yitelli, capretti, agnelli e le lot·o matlt·i.

In mezw a tutto questo g!'an da fare c' e come suol clirsi, cla peedere la testa e per poco che se ne a.bbia ( pal'lo eli testa) si coere il pericolo di non at·r'ivare a tutto, peggio ancot·a rli <lover tPascm·are o rinunciat•e del tutto a cei'Le lavorazioni, o pet· difetto di tempo 0 perche a! lllOlllento oppol'tuno e Yeuuto a mancare il ne ..:es~a rio!

Xon ci stancheremo mai di ri1)Btere che Ia preYidenza e la miglio1·e e piti. necess tria qualita del buon agt·icoltot'e. Si p1·ovveda dunque in febbraio flnclte c' e tempo a pt•on·e<lere tutto cib che potra occonere pee il pt·ossimo marzo.

1.0

per le seminagioni primaverili

Consegnate in tempo ai coloni buoni semi selezionati eli sat'chiate primave rili (Legumi, Gl'(tntw·co, Saggine, Girasoli, Bcl'i'babietole da {orar;gio ecc. ecc.), nonche buoni tubel'i eli Palate.

La lmona r1ualita delle sementi e la peima concli-

;done nece saria pet· ottcnet'e bnoni prodotti. Si prescelgano le qualita precoci c pl'otluttivc, si pt·eferiscano pero in ozni caso le qualitit buonc aile procluttiYe. Lc patate da piantat·c donanno cssere eli mezzana grantlezza. So!tanto le p·ttatc gt·ancli pos 'Ono e..;:cre tagliate a metit, nel sengo clella lot·o m:!g~iol'e :.:('t·andezza; le altt•e v;mno me~..;c giit :-;an e, in tere. Si pt•oil.Ji>:ca clunqne ai contaclini lo :-;minuzzamen to dei tubct·i desti nat i alia pian tagione; poiche questa pratica r a cletrimento del futuro racc·olto.

- Pt'ovvecletcvi in tempo di l.Juoui semi selezionati e tlecuscutati eli Jle({ica, Lupinella c T;·i{otfliO p;·atense. Gat·antitel·i con ogni mezzo della qualita dei st>mi che compt·atc e non baclate a! prezzo.

Quegli agricolt01·i poi che nell' anno sco!'so imno venduto le loro semenzine a 150 lit'e ocl anche meno eel ol'a devono compet•at'le a 20::> e piit li1·e si mordano le mani ell imparino, una volta per sempl'c!

2.o per le }lianta~ioni }ll'imaverili Sceivete in tempo aile migliori ditte pt'Oclntll'ici di pi anti n c, {rutli{eri, di pioppi, di !Jelsi.

- Peon·edctevi del necessario (Estt·atto fcnicato di Tabacco, Sapone molle, Yeti·ioli, Calcc etc.) per c·ombattet·e in tempo le invasioni paras:,;Hat'ie rli insetti noci vi eli cri tto_2:ame etc,. che cui primi tepori della pf'imanwa si sviluppano a danno clei f!'uttiferi, clei gelsi c Yia disconenclo.

3. 0 per i nuoYi impianti £li vigneti e£1

albe~·ate

- Provvccletcvi in tE'mpo eli maio l i o barb atell E', J'ivolgencloYi aile case fot·niteici piiti'inomate; [Wefeei te le variet<\ ]Wecoci c soptatu tto fea un Yitigno che dia gramle pt·oclotto eel nn alteo chc dia prodotto eli buona c1nalitit sciegliete semp1·c que,.;t' ultimo.

Fino dal prossiliio numeJ·o di

1.Var~o

i cortesi

l-ettori avranno nel nost;·o bolleltino una ?'ttl)}'ica speciale intitolata :

uj)ai giorrzali agrico/i n Riuscira una ?'11UJ'ica rnolto interessante poil'lu? sh·alceremo dai molleplici bollettini e gio'rnali

della nostra biblioteca agraria m·ticoli e attualita che possono Leggendo il bollettino scere quanta di utile tlc ogni giorno per il l' industria agr·icola.

noti~ie

eli inte1·essare gli agricoltori.on·anno essi modo eli conoe di pre::ioso si ra stampanbene e peJ' l' ilU'J'emento del-

IG Magazzino del Consorzio -

PREZZI DI GEXXAIO

Arntl·i Sack K. 1G M. » « I\.. 14M. » » D. 10 ~I. » ''Pice no, . » Gardini » Brabant dort·io Ott. N. 1 » » » 2 » Brabant .JJ t\lotte fiemplico N. 2 >> » doppio » 2 » Voltorecchi Piceno doppio . )) » » semplice » Fratelli Medici » Ripuntntori Erpici Acme nnzionali ed esteri » rigido (Hovard) » a molle (Osborne) . .

Catena per trnzione o stroppa Cornitori Marot o Clert per selezione grnno Yentilatori per semi minuti Pompe irroratrici (Gioia) . » » (Del Taglia) Solforatrici comuni . » Bertolaso Falci (fienare) Macchine falciatrici Pressnfornggi a mano Sgranatrici per granturco.

Pigiatrici comuni Diraspatrici- Pigiatrici- Brevet. Brliggeman Torchi grandi per venacce . » piccoli per vino santo T1·inciaforaggi grandi e piccoli Perfosfato minerale Tit. 18 « , Tit. 15 Scorie Thomas Gesso agricolo Leu cite Calciocianamide Torba per Iettiere Trifoglio pratense Lupinella pi lata ( 1 a qualit<l L. 100) 2.a » in gusci0 Erba medica .

Veccia veil utata .

Barbabietole da fornggi Favino da sovescio Fa>a comune .

Grano conciato Granturco .

Saggina Crusca e Cruschello Panello di Cocco per bestiame

lEO 150 1:20 Qj 4:2

360

550

50

5 80 u....

50

200 90

20

26 17

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Rag. ENRICO DELLA TORRE D!rettore responsaaile Gubbio, Ti pografia Gioacchino Romitelli.

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10 D 30 7 50 2

Agricoltori !

Abbonatevi quindi al Bollettino mensile (lei Consorzio Agrario di Gubbio.

150

GUBBIO -

DEL DIREZIO. 'E ED

CONSORZIO

AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO

Sl PUBBLICA IL PRIMO D' OGNI MESE

A~1Mli\ISTR.\Z!Oi\E

prcsso Ia Sede del Consorzio

N. 3

1. Marzo 1908

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

PREZZI

ALbonamento annuo a domicilio L. 1,I.l. sostenitore ,. 2,Un nurnero separato ,. 0, 10

SOMMA RIO 1. ConYocazione dell' :::"ern!Jlea -

2. stnlu delle campagne -

3. Agenda Agricola per il mese di Marzo- ·1. L' ig1ene 1n campag~'a

( ,-ino el acqua)

(Dolt. ntto>'io Rrggial!i)

-

5. Coluvazione

A TTl DEL CONSORZIO I Estratto dal Foglio degli Annunzi legali della R. Prefettura dell' Umbria, Fascicolo N. 70 del 3 Marzo 1908 :

del noce ( G. Cerqurtti) - G. Contro Ia cuscula ( 1Y. Bebi) - 7. ACquisto di viti arnericane - 8. Dai giornali agricoli- 9. Magazzino del consorzio.

3. - GATTI LUIGI- Consigliere -nominata nell' Assemblea del 1907, rlnunciatario 4. - Balducci Vincenzo \ Sindaci effettivi con 5. - Lunani - Paolo Antonio I scadenza annuale 6. - Nucci Virgilio ) 7

CO~SORZIO AGRARIO COOPERA TIYO

DI

GUBBIO

SOC!ET.\. Ai\Oi\IM.\ A CAPITAL£ ILLL\IIT ATO

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea generale ordinaria, che avra luogo nei locali di residenza (ex - Convento di S. Francesco) alle ore 11 del giorno 1.5 .Marzo p. v. onde trattare sui seguenti

) Sindaci supplenti - Vacanti

8)

Occorrendo una seconda convocazione, questa avra luogo alle ore 11 del successivo giorno 22 Marzo medesimo.

Gubbio, 26 Febbraio 1908 IL PRESIDENTE Cav. GABRIELE STfRATl ·!-.-......._.!·-+--·!·-.--·!·-+-·!·-+-!·~-+-!·-+-!·-.-.!·--+-!·_._.·!·--+--!· -

Oggetti: 1. 0 Relazione amministrativa finanziaria sul canto dell' eserci21io 1907.

2. Relazz:one del Comitato dei Sindaci sul canto stesso.

3. Approvazione del Bilancio al 31 Decembre 1907.

-1. Nomina delle cariche sociali.

0

0

0

Scadono nel 1908 i seguenti Signori Consiglieri e Sindaci, i quali sono anche rieleggibili :

r§tato deUe (gampagn3 ~Ienii'C in cstcsc plnghe rlell' Italia Settentrionale peeclura una siccita che minaccia seriamente di compeomettere il huon andamento di quelle campagne; al contra1·io, nelle nostre regioni la stagione corre abbastanza faYoreYole tanto per le campagne quanto per i laYori campestr-i.

Auguriamoci che il pi·ossimo mese di Marzo non ne faccia delle sue e GioYe PluYio ci permetta di accudire con comodo aile concimazioni dei prati artificiali, allc seminazioui delle nuove foraggere ed agli altri laYOJ'i chc appunto cadono in detto Mese.

1. - BORGHI ENRIGO - Consigliere - nominata nell' As-

Agenda agricola

semblea del 1906 2.- FRANCESCHETTI GIUSEPPE - Consigliere - nominata dal Consiglio di amministrazione a termini dell' art. 39 della Statuto sociale, in sostituzione del Sig. Adolfo Bossola rinunciatario

per il mese di Marzo ·~

Nei Campi.

-

Tanto nci tcn'cni peP i quali

e gia stato ad-

-1 dottato un razionale avvicendamento di coltut·e; quanto per quelli in cui si abbia intenzione d.i introdurre Ia rotazione, quatriennale o quinquennale che sia, e precisamente nel Marzo che :;i provvede a11a emina de11e Ieguminose da foraggio, sui graoo gh\ seminato nell' autunno precedente. Codeste legumino!'e si sviluppano e vegetano consociate al grano fino alia raccolta di questo e quindi rimangono sole per un secondo anuo, dut·aute il quale saranno falciate una o pil\ volte, a econda che si ti·atti di Trifoglio, di L11pinella 0 d' Erba medica.

Contra ria men t e all' o pin i on e g iit e s press a d a a l t ri, noi siamo d' a n-iso che non si debba troppo le~inare nella quanti tit eli semenzine di dette leguminose da adopet'arsi per ogni ettm'o e che a seconda dell::!. ricchezza dei terreni in cui si sparge non don<'t e~sel'e m a i inferiore alle seguenti cifec, nelle <ruali s' in ten de che le sementi sieno assolutamente garantite pet' purezza e germinabilita Trifoglio pratense Kg. 16-22, fino a 25 nelle terre molto povere Lupinella sgusciata 11 32-40, 11 45 11 11 11 11 II cclgusci0 II 90-110, II 130 II II II 11 Medica (pilata) 19-21, 11 24 11 11 11 11 11 Seminando in queste dosi si <'mno, due grandi vantaggi: que11o prima di tutto, di garantiesi in ogni modo che anche cor·rendo una stagione contraria il futur·o prato artificiale non sarit mai troppo rado o troppo scarso, e l' altro nntaggio non meno rimarchevole di ottenel'e che Ia legurninosa foraggiera si trovi meglio in conrlizione di esercitare con maggiore energia un proficuo lavoeo di distt•uzione di tutte le erbacce che infestano i nostei campi, mentre a! contrario, se si semina rado, sono le erbacce che sopraffanno la leguminosa.

A chi non fosse abbastanza com·into di quello che veniamo dicendo siamo pronti a forniee prove indiscutibili sulla attendibilita del nostro asserto conducendolo a visitare terreni dove nello scorso anno abbiamo serninato fino a 25 Kg. di Teifoglio (trattavasi di terreni molto poveri ed infestati da ogni sorta d' erbacce) ed altri terreni ove, sernpre in via di esperimento, sono stati seminati non pili di 15 Kg, d' egual semente! Di fronte ai fatti nessuno pili discuted.!

Taluni consigliano, in luogo di seminare una sola qualita delle suddette sementi, di adottare i seguenti miscugli: a) Trifoglio Kg. 12- 14, piil Lupinella sgusciata Kg. 25-29

oppure

11

col guscio

11

70-75

b) Medica Kg. 12- 14, piil Lupinella sgusciata Kg. 25-29

oppure col guscio 11 70 - 75 11 II peimo miscuglio, da peeferirsi nel caso di poderi a rotazione quatriennale, serve principalmente a far si che nel primo futuro taglio di foraggio si ab!Jia pmclotto migliore e pi1I abbondante di que! che non s' ottenga col solo teifoglio.

II secondo miscuglio si adatta egt'egiamente nel-

le terre brecciose e ciolte, lungo Ia parte alta della nostr'a pianul'a, ladtlove si consena il prato artificiale per pi\1 d' un anno (come nel caso di campi a rotazione quinquennale o di appezzamenti fuori eotazione) - Sulle legwninose fo,·aggiere seminate nell' anno prel'edente ~i esegue in matzo, OYe non sia gia stato fatto nell' autunno precedente una concimazione in copertura di perfo~fato (Q.li 4 - 8 per ettaro) e a breve distanza da questo, specialmente sui trifoglio, lo spargimento di gesso in polvere (Q.li 4).

Non ~i pt·ott·agga oltre il marzo Ia e::;ecuzione di <rue::;te concimazioni se non si nwle cot·ret' peeicolo di ritt•arne llen poco vant.tggio.

- Sia terminata nel mat•zo la semina dei cercali primaverili (Grano marzuolo, Orzo. Avena).

- Si pt•epat•ino con.-cnientcmente con accut'ati laYori le tet·re destinate a eicevet·e le :;at'chiate pl'imaYerili (GJ'mltzwco, Leguilti, Palate, Barbabietole etc.). llelle palate si anticipi il piantamento pii1 che si puo. Pet le altt·c non c' e fretta, dato il nostro clima. reccia ed Arena in egual dose di semente possono seminarsi dut'ante il :Mm·zo da colot'O che abbiano bisogno, in mancanza d' altt'i mangimi, d' un buon et•baio estiYo per il loro bestiame.

- Per l' Ei·ba medica della quale ci siamo gi~t occupati piit sopta, conviene istituire, meglio che seminal'!a nei campi a rotazione, un Yero e peoprio medicaio in un appezzamento speciale, fuori rotazione, e nel quale detta coltivazione puo rimanere 4- 5-6 anni sempee pt'od uttiYa. Dicemmo gia qualche cos a in merito all a importanza dei medic a i (vedi numero d' agosto 1907 del pres. Boll.).

- Dove il Grano si presenta poco prosperoso e di colore tendente al giallasteo sara bene eseguire in copel'tul'a una concimazione di nitrato sodico (Q.li 1 pm· ettaro).

E assolutamente indispensabile l' erpicatura o rastrellatura del grano nei terreni compatti, mediante l' erpice snodato tipo HoYvard, e la rullatura o compressione nei tereeni troppo sciolti. Queste operazioni aumentano di un terzo la produzione evanno fatte molto pet· tempo.

- Semina del lino primaverile; prime sarchiature del lino autunnale.

Negli Orti.

- Propagare le fragole e gli asparagi; lavorare il ter1'eno nelle asparagiaie gi<:\ esis ten ti; seminare lattughe e piselli.

- Fare nuove piantagioni di cavoli e cipolle; rivolgere ogni cura possibile aile piantagioni di carcio(i.

Nelle Alberate e nei Vigneti.

- Si continuano le opeeazioni di potatut'a legnosa.

- E questo il mese pitt acconcio per eseguiee propaggini e riempire i vuoti nelle alberate e nei

-

19

vigneti, :tendendo e :sottereando i tealci della pianta madre in modo che spuntino alluogo dm-e i deve rimpiazzare il ceppo peeduto.

Negli Diveti.

- I~ 1' epoca della potatma tlegli ulivi che deve·i affidare a pet·~one esperte e coscienziose.

Nei Frutteti e gelseti.

- Incominciano i lavor·i pil\ impol'tanti di potatura. motH.latm•a, eli ·infezioni eel inne'ti dei frutt ifel'i e dei gelsi; In Cantina.

-

Continua il travaso dei vini.

E quando nel nostro corpo le ossidazioni non sono complete ed i materiali si accumulano, perche I' entrata e superiore all' uscita, nascono tanti degli accennati malanni. - I/ alcool in tal caso c dannosissimo, sia perche e un alimento di risparmio, sia perche non essendo rapidamente combusto ed eliminato, piu facilmente danneggia gli organi col trattenervisi piu a lungo, coli' accumularsi nei !oro tessuti.

Hanno ragione quindi i medici che prescrivono la dieta vegetale, 1' astinenza dal vino, le acque minerali, confortate di tanto in tanto da un huon purgante e da

~CGIIabGra~iGne clel pubblie6~

molti chilometri di_strada da percorrersi giornalmente, purche esercitino la loro professions nell' ambiente delle capitali, con una clientela di riGcbi, nulla .. facenti, od anche d' impiegati.

L' igiene in Campagna Continuazionc. Vedi N. j. An.

ta sedentaria, colla conseguenza di una minora ossidazione dei combustibili che introducono, e menire dovrebbero essere molto parchi per mantenersi sani, spesso invece abusano di alimenti nutritivi ed anche di vino e Iiquori, pel fatto che si trovano in migliori condizioni economiche.

1.

Le bevande. Questa si riducono al vino ed all' acqua, essendo quasi completamente ignote ai vostri coloni altre comum bevande, quali Ia birra, il caffe, il the, i Iiquori.

E da consigliarsi il Yino ai coloni?

Dagli scienzati I' azione dell' alcool sull' organismo e tuttora dis::ussa o ,·ariamente apprezzata. L' alcool e indubbiamente una fonta di energw, perche nell' organismo viene quasi tutto combusto. Xon e noto se Ia forza derivata dalla combustione dell' alcool possa essere direttamente utilizzata dai musco!i o da altri organi; ma ammesso anche che cio non avvenga, essa costituiri sempre un riRparmio di altre forze scaturite da al· tri alimenti. Kon si puo quiudi nogare all' alcool un valore alimentare.- Che, se si opponga che !' esperienza insegnerebbo, come siano vi Ll resistenti aile fatiche prolungate quelli che non be,·ono, piuttosto che quelli che be\·ono alcoolici, si puo rispondere che questo fatto sta in rapporto all' azione dell' alcool sui sistema nervoso, azione paralizzante che si manifesta pero soltanto in seguito ad eccessi. - La propaganda che si fa dalle societi di temporanza contro 1' abuso dell' alcool e opera santa Ia dove, per r abitudme all' ubbriachezza, I' uomo tende alia depravazione e finisce nell' ebetismo, colla prospettiva della prigione o del manicomio. - .Ma Ia propaganda stessa farebbe opera dannosa, se tendesse, esagerando, a bandire il vino dalla mensa dell' operaio e del colono.

Si dice che il vino produca Ja gotta, I' arteriosclcrosi, che danneggi il fegato, i reni, il cuore ed il cer>ello. - E tutto questo e vero in determinate condizioni di vita, e con dosi abitualmente elevate. - 1\Ia dobbiamo osservare che i lavoratori dei muscoli sono in condizioni ben differenti dagli oziosi, ed anche dai lavoratori del pensiero. - Qaesti ultimi conducono vi ·

l\fa in cam pagna, nella. classe dei contadini, le cosa so no mol to di \·erse.

Questi lavoratori della terra che si alzano dal letto sempre prima dell' alba, e si coricano soltanto alia sera, dopo aver tenuto sempre in attiviti i loro muscoli, e si cibano quasi del tuttc, di vegetali potJo nntritivi, in confronto alia carne, si trovano nella condizioni di bilancio organico perfettamente opposto a quello dei primi. - Questi lavoratori stentatamente raggiungono il pareggio e spesso anche hanno un· uscita superiors all' entrata; cssia un consumo di forze superiore a quelle derivate dagli alimenti introdotti. - Se da questi organismi in piena attiviti si assume dell' alcool, preferibilmente in forma di vino, si puo esser certi delI' im media.ta sua com bustione ed eliminazione. Qui I' alcool non si accumula, ne fa accumulare altri materiali com bustiblli; qui non ha tempo di danneggiare ivari: tessuti dell' organismo. - Ogni medico esercente nella classi po,·ere avra ossen·ato, che molti operai possono here impunemente ogni giorno dosi enormi di vino, e seguitare rosi por tutta Ia vita, ed inve~chiare anche, senza aver mai sofferto di gotta e senza presen· tare traccia alcuna di arteriosclerosi, di malattie renali od altri danni; mentre e c~>rto che, con t!di quantita giornaliere di vino, una persona sedentar1a od oziosa dovrebbe ben presto soccombere all' abuso.

Il nostro vino di Gubbio poi e moHo indicato CO· me bevanda pei coloni clm·ante i forti lavori campestri, in miscela con acqua. - II nostro vino non e molto alcoolico ed e ricco di acidi. - Come tale, riesce utile durante i calori esti ,.i per moderare Ia Eete, ed e prezioso como sterilizzatore dell' acqua.

E noto che I' acido tarta.rico e un ottimo disinfettante per le acque inquinate; ed e noto anche che qualunque vi no sano, rna s1 ecialmente il vino bianco, agro, che e ricco di acido tartarico, ha proprieta di sterilizzare egua1e quantita cd anche una quantita maggiore

20 di acqua, purche Ia miscela sia statu fatta almeno 1·~ ore innanzi al momenta del consumo.

Basterebbe quindi che i coloni, nei grossi lavori estivi, preparassero Ia miscela di acqua e vino un giorno per I' altro, per garantirsi contro Je malattie infettive, eventualmente contraibili dalle acque inquinate.

In conclusione il vino e prezioso pei nostri coloni. - E chi ha Ia fortuna di averlo, non lo venda per mettere da parte qualche soiJo, come da molti si usa. .Ma chi lo ha, se lo beva: e se ne troverit contento. - Pero lo sappia bere.

Alcuni contadini, per esempio, bevono sempre acqua durante i pasti, rna poi, so possono, vanno nelle ore pomeridiane all' asteria. - Altri bevono acqua tutta Ia settimana, per riservare una solenne u bbriacatnra pei giorni festivi.

Questo e mal fatto, perche dannoso alia salute, ed anche pili dispendioso dell' uso limitate giornaliero.

1\Ia parcamente usato, riteto, il vino e prezioso al colono come alimonto di risparmio, come bevanda saluhre, eccitante e liet{ficante. Di quest' ultima proprieta egli, il contadino, che ha le sue ore grigie, trae partito, come tutti, nei momenti di sconforto; e di pi1\, egli se ne vale quando Ia soven:hia fatica gli fa sentire 1' accasciamento del fisico. - Sia pure eilimera r azione del vino: pure servira in tal caso a rav\·ivargli le depresse forze fisiche e morali, a ridonargli Ia forza nel braccio, a strappargli dalla bocca Ia facezia in sostituzione della bestemmia, - e clalla go! a il canto! (I}

L' acqua, ben pm del vino, deve essere presa in considerazione per Ia tutela della salute dei nostri coloni.

II contadino che lavora sotto il sole t.:oceute, e per conseguenza suda molto, ha bisogno eli bere grandi quantita eli acqua. - Egli si trova q•1indi pili esposto che altri aile malattie che possono derivare da acque di catti ve qualita, eel inquinate.

Noi dobbiamo provvedere nel miglior modo possibile che ogni colonia sia fornita eli acqua pura eel abbonelante, sia per bere che per uso eli nettezza della casa e delle persone.

Una buona acqua potabile dcve essere limpida, senza colore, senza orlore, non tvoppo frerlda, ne ti'Oppo calda (da 8° a ~4° C.)leggermente sap ida, ossia eli sa pore appena percettibil& per contenuto eli acielo carbonico e di una giusta quantita eli sostanze minerali. Non cle\·e contenero sostanze in sospensione. tra le quali sono purtroppo fra noi frequentissime le ova di parassiti intestinali, como le tenie, botriocefali, lombrici (ascaris lumbricoides) ed ossiuri. - In fine, non deve contenere microrganismi patogeni.

(I) E dallc tasche il coltcllo - aggiungc argutamente un mio ottimo amico.

La sua osservazione c giusta ncl fatto, che purtroppo avviene. -Ed avvicnc pert> per 1' acccnnata pessima abitudine alia sbornia domcnicalc, dopv sci giorni di complcta astinenza.

Le accennato condizioni eli potabilita sono. per dire il vero, un po' difficili a raggiungersi al complete nella nostre campagne.

Tuttavia, sia pei poneri eli monte, dove piu facile e il trovare una sorgente vicina, sia per quelli eli piano, cloYe Orclinariamente l' acqna viene attinta a} pozzo, . nlcuno cose sono a dirsi etl a fnrsi a vantaggio dell' igiene.

Quando r acqua scaturi~ce clalle viscera della montagnn) nella maf!glOI' parte clei casi e pura e potabiJe .

Dico « nella maggior parte dei ca~i :. e non sempre, perche potrebbe avero attraversato strati contenenti sostanze minerali nocive o di,-gustose (piombo, arsenico, solfo ecc.) oppnre molti ~ali solubili o resi tali dall' acido carbonico, in modo tla acquistaro proprieta tossiche o medicinali.

Eccettuato qnesto caf'o nel qua!e il palato da solo ci avvertirebbo, ed una snccessiva analisi chimica ci garantirebbe, noi possiamo ritenere bnona un' acqua eli sorgente, puvche tale si mantenga .~enza unirsi ad acq1te supc>:ficiali fino alia localitit in cui si attinge.

Esiste, per esempio, la po:osima abitudine eli permettere che l' acqua sgorgab dal terreno o dal sasso si raccolga in un rozzuolo naturale, o rozzamento scavato nel suolo, no! qualo lo donne sogliono immorgere lo broccho, smuovendo ogni volta il fondo limaccioso, eel al quale i poYeri lavoratori assotati vanno spesso a bere, immergendo nell' acqua le labbra, o eli conseguenza anche Ia non pnlita punta dol naso.

Questo pozzuolo raccoglio nei giorni eli pioggia ancbo le acque superficiali, scmpro sporcho eel infette. E cosi il buon contadino che credo eli bere acqua eli vena purissima non s' accorgo di assorbiro delizios!lmento una soluziono pic\ o mono diluita eli stereo e eli orina.

:b: necessaria adunque che 1' acqua della sorgente venga raccolta, e, sia pure per breve tratto, condotta in modo che cada a get to, dall' estremita eli un tu bo.

Cbe se per la tenuita della sorgente in rapporto a! q:1antitativo necessaria, si esiga una camera eli raccoglimento, non sa1·a poi una grave spe<:a pel proprietario costruirla con venientemente in mat toni bene cementati, applicandovi poi un rubinetto in basso eel un tubo semplice in alto, sfioratoio.

Questa, nel caso che detta camera eli raccoglimento sia costruibile ad nn livollo sovrastante il >molo, o strada di acce~so alia foote. - So invece scatnrendo Ia sorgente a! piano stesso battuto, od. anche inferiormente, fosse necessaria nn pozzuolo scavato nel terreno, si dovrebbe sernpre costruirlo con pareti reso assolutamente impermeabili da una buona fodera di mattoni esattamente cementati, curando altresi cho detta muratura si elevi sopra il piano circostante, in modo da costituire a! pozzuolo un argine sicuro contro Ia penetrazione delle aequo di pioggia. - Sara poi ben fatto eli proteggorne anche 1' apertura con un piccolo tetto o, comunque, con un coperchio, per impedire anche Ia caeluta diretta della pioggia nel pozzuolo stesso, perche, quantunque l' acqua piovana non sia dannosa, tuttavia non possiode le buono qualita fisico - chimicbe dell' acqua di sorgente, tra-

~cina

nella sua cad uta pul viscolo e germi atmosferici e di pili, in vicinanza di stalle e letamai, scioglie, ancor prima di toe care il suolo, una q uantitil. non indifferente di ammoniaca.

Si pub ancho chiudere del tutto il pozzuolo ed applicarvi una pompa. Pero, cosi facendo, si rende impossibile Ia .-igila.nza sulle sue pareti, in riguardo alia neces~aria impermeabilita, e s' incorre nel pericolo delle filtrazioni laterali di acqua superficiale.

Se quindi, per ragioni. di comodita, ed anche d' i~ienu per evitare 1' immersione delle brocche ed ogni altra possibife causa d' inquinamento diretto dall" esterno - delta pompa si voglia applicare, e bene che Ia copertura del pozzuolo sia mobile, a scopo, come si e detto, di son·eglianza.

In montagna poi non sarebbe difficile niJ dispendioso, quando esistesse una buona sorgento in localita prossima e centrale a piu poderi, con opportunita di pendenze del suolo, l' eseguire - anche in consorziouna conduttnra che distribnisse buona e sufficiente acqna potabile; Ia quale, o!tre al consumo individuale e domestico, potrebbe anche senire, come rifiuto, all' irrigazione dell' orto o di un campo, in modo cbe Ia piecola spesa venisse com pensata da maggiori proventi.

Del resto il possedere una buona sorgente e fortuna di pochi proprietari e coloni della montagna, mentre nel piano tutti, o quasi tutti traggono I' acqua dai pozzi.

Ed e sulla costruzione a manntenzione eli questi che no1 dobbiamo con,·ergere ogni studio e diligenza.

Dott. V. REGGIANI (continua)

(JOLTIV AZIO:NE DEL :NOCE (continua;ione. V.

11.

prec)

Giunta Ia primavera, si preparano una o piu aiuole che si dissodano fino alla profonditil. di 50 a GO centm. si appianano e si segnano sovra esse delle file alia distanza di circa 10 centm. ognuna. Lungo queste file col mezzo del foraterra, colla zappa a mano, si fanno tante piccole bnche alia di>.tauza di circa :.:0 centimetri, col!ocando entro ognuna una manata di buon ter. riccio preparato. Contemporaneamente a quest' operazione si disfanno con molta attenzione i cumoli delle noci stratificate per non offendere le tenere piumette nel caso avessero incominciato a germinare, e si portano sull' aiuola preparata collocandone una ogni buca, procurando che dessa si trovi alia profondita di 6 a 8 cent. sotto il li.-ello del suolo. Collocate le noci nelle rispettive btwhe si aggiunge sovra ognuna un' altra manata di terriccio, ed in seguito si appiana il terreno col mezzo del rastello. :llolti consigliano di collocare due noci per ogni buca, per meglio assicurare Ia riescita della seminngione, Ia quale precauzione crediamo superflua allorquando dopo uua prima buona scelta si ebbe cura di non collocare nello buche che quei frutti

21 per mnn modo deteriorati e che presentano tutti i ca. ratteri di una buoua rinscita; rna il sottoscritto ha seminato anchc noci secche, senza · averle conservate nel loro invo!ucro ed ha ottenuto una nascita del 65 °1 0 circa. Nate le pianticine, queste si mantengono monde dalle cattive erbe mediante frequenti sarcbiature, e e occorre durante i primi due anni si dara loro uno o piu copiosi innaffi.

Dopo i primi tre anni lo piante di,·errebbero troppo £tte, malgrado una cert!1. distanza lasciata fra di !oro al tempo della semina, eppercio senza rimmoverle internamente se ne trasportano circa una meta, nell' altre aiuole preparate, estraendole alternativamente con molta diligenza, ed a quelle rimasto sui luogo si pratica all' ingiro di ognuna una piccola fossa alia distanza di 12 centimetri circa dal pedale, onde smozzare qnelle radici che tenO.ono a dilatar;:;i e favorire in tal modo l' emissione di piccole radichette le quali all' epoca del trapianto ne assicurano meglio Ia ripresa.

Quella pianto che si vogliono innestare, giova meglio innestarle al quarto o quinto anno nel vivaio.

Dopo il quinto o sesto anno le piante possono essore tr~piantate a dimora; si raccomanda essenzialmente molta diligenza nel trapianto dei noci, perche dessi sono piante molto delicate, le quali sopportono difficilmente una catti\·a estraziono dal vivaio e non possono rirnanere molte ore colle radici fuori terra, eppercio se per il huon esito delle piantagioni sono necessarie le debita cure, per quelle che riguardano i noci desse sono maggiormente indispensabili.

Abbiamo detto che il noce di,·enta un albero di dimensioni colossali, ma perche desso possa svilupparsi convenevolmente e produrre frutti in abbondanza, fa d' uopo piantarlo isolatamente ed alia distanza di 15 a 20 m. fra ogni pianta, desso soffre mal volentieri Ia compagnia di altri alberi, per cui non vuol essere collocato sul limitare dei boschi, o presso altre piantagioni. ll noce incomincia a dare qualche prodotto dopo il 10° anno, cioe dopo 8 o 10 anni che venne piantato rna si pno dire che clesso non somministri prodotti ragguarde\·oli che fra il 25° o 30° anno della sua piantagione; questa e forse un' altra causa che Ia generazione attualo poco si cura della piantagione dei noci, dessa trova piu conveniente ai usufruire della previdenza dei uostri maggiori che popolarono le campagne di stupendi alberi di noci, i quali ora hanno un valore inesti rna bile per l a buona q ualita del !oro legno, ricercatissimo nolle arti, e spesso abbatte spietatamente questi giganti della nostra vegctazione senza darsi om bra di pensiero per ri mpiazzarli, on de !asci are ai tardi nipoti una parte di q uel patrimonio da essa goduto. A quest' andazzo, a quest' imperdonabile incuria dobbiamo non s~lo Ia scomparsa dei noci, rna quella piu essenziale ancora dei nostri boschi, privandoci in tal modo. delle nostre naturali difese co tan to deplorate dagl' intelligenti di cose forestali, senza che per6 si pensi seriamente a porvi rimedio.

Il tempo pii1 propizio per il raccolto delle noci e

22 allorquando si manife~tano delle screpolature sui !oro involucri esterni; in allora con lunghe pertiche leggere si battecchiano i frutti posti all' estremita dei rami per farli cadere, ma questa operazione vuol essere eseguita con qualche diligenza, per non sciuparo soverchiamante le foglie le quali devono ancora rimanere parocchi mesi sull' a! bero on de prov\·edere aile forze necessaria per Ia, futura vegetaziono.

Finita r operazione del battecchio si raccolgono le noci cadute sui >moJo, si trasportono in un luogo secco e ventilate, si dispongono sui suolo facendone uno strata doll' altezza di 8 a 10 centimetri. Ogni giorno si rimuovono questa noci col rastello, accio si disecchino in modo uniforme, o che si distacchi completamonte Ia corteccia esterna; si tra.;portano in seguito in un luogo sano ove si mantenga una temperatura costante, potendo in questo stato conservarsi per lungo tempo senza che diventino rancide.

Lo sgusciamento delle noci per portarle alia macina, forma in certi luoghi r occupazione principale delle donne durante leI unghe serate d' inYerno, le quali il pii1 delle volte non ricevono altro compenso cho lo spoglio dei gusci ossei che ricavano; e dei residui delle noci dopo estratto 1' olio se ne. forma no dei panelli o focaccie, che riescono un potente ingrasso per le terre, e somministrate in dosi proporzionate ai polli nell' inverno giovano ad ingrassarli erl. aumentare Ia produzione delle nova.

Si coltivano diverse Yarieta di noci, di cui le principali sono: ll Noce Comune, quello piu produtti\'O per I' olio.

Noce ]fertile - Varieta preziosa perche fruttifera dopo il terzo o quarto anno.

Noce 1\!ost.rnoso - l!'rutto grossimo, piuttosto rimarchevole per Ia sua forma, il quale molto e adoperato dai gioiellieri per collocaHi oggetti eli fantasia e farne scatole per guanti.

Noce tardivo o di S. Giovanni - Questa variet:\ e apprezzata nei luoghi soggetti ai tardi geli e brine, le quali molte volte compromettono Ia fruttificazione delle a) tre variet:l. piu precoci.

Noce a gnscio tenero e sottile - Questa variatil. e apprezzata specialmente per le tavole, permettenrlo Ia teuerezza del guscio di romperlo facilmente.

Dall' Encicopledia Agraria Italiana • Volume Terzo, .:Parte Quinta con piccole correzioni ed aggiunte fatte dal sotto>=critto secondo 1' esperienza avuta nel nostro clima per molti piantamenti fatti nella Tenuta di Serra e specialmente in quella di Schifanoia.

Fattoria Torlonia, 18 Febbraio 1908.

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...

GIOVANNI CERQUETTI

Cure preventive e curative contra Ia Cuscuta nei trifogliai e nei medicai

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*

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Per aYere IJuoni risultati in qualunque cosa che

l' uomo , i prefi~~a di fai'C, e nece:-;sm·io cominciare bene. La ba,;e principale per I' impianto eli un buon medicaio o trilocdiaio, e Ia scelta del ~eme. e que~to non e ben ~elezionato eu immune da cuscuta, e me~lio brncial'lo c non fm· niente. Rammento che tlieci o doclici anni a questa parte, quando si era anco1·a nell' inizio e non pratici di tutto, acquistai del .·erne di trifo~lio, ( da chi non Ye lo dii·o ). Senza guai·darc molto per il "ottile feci Ia semina in un po<lere ::\ell' Ottnlll'e delln ,;te,,.,o anno, il JWato di trifo~lio semb1·:wa I'icopel'to con una r ete, tan to lo ~weya sop1·afatto il YOI'ace pa1•as~ita. Yenne il raccolto e non potei falt'iai'I..' che della cuscuta. ~Ia pazienza ~e il male si fo-.se limitato a tutto questo.

Quell' amnw.sso di l'OIJaccia falciata fu appagliarato e poi dato per man:;ime aile bcstie. Da queste bestie si ottennc stallatico che nell' anno seguente fu sparso in buona pade del tei'I'Cno. Questo a sua Yolta Yenne infestato llalla cu;;cuta perche e I'isaputo Che i semi della ~u<ldetta pianta, anche pa;;sati per I' apparato digestiYO de;,di animali, non pei'!lono Ia !oro gei'minabilitit e pci·t'io si I'ih·onmo nel !oro bestiame.

Ora arlunque che ~i conoscono i mezzi per ovYiare a tale malanno, sia CUI'a pr·eventiYa di ogni saggio agTicol tore pa~s:u·e imlispensabilmente il seme pel' Ia llccuscutati'ke. ~e poi visitando i prati gia formati, si riscon tt·assc cgwlche chiazza dell' odiata « Lmnhia » i migliori mezzi pee distruggei'Ia sono i sP6uenti. 1." soppr·imCI'e i primi inizi, falciando le parti inya-.c c pni copl'il'lc con paglia a cui si appicca il fnol·o, ed inatliarle con 5 o 10 chili di solfato eli fen·o (retriolo) sdollo in 10 litl'i di acqua. Si bruci anchc 1' cr·ba falciata. :2.0 Falciare accm·atamente Ia macchia infetta a larga zona di peotezione eel inaffia1·e con a<:illo solforico sciolto nell' acqua al l 5 j.,. 3.0 IrTOI'ai'C Ia zona con oeine cd anche lisciYe od alti'e sostanze caustiche. 4.° Cospargere di calce Yiva il tel'l'euo maechiato, e spegnerlo con acqua. o.o Zappare per bene tutta Ia chiazza, allargandosi con nsto gi:'O di sicurezza, ed ammucchiata Ia tePI'a, cui siano sottoposti sermenti e paglia, e bruciare.

Giova I'ipetcre chela Clll'a miglioee e quella preYentiva. Non saea fr·a le ultime, sceglicre un campo od un pori ere in te1·o risconti·ato immune, e formarne la semenzina necessa1·ia pee Ia propria azienda, quantunr1ue cio sell1bei egoismo. Ma nell' attuale apatia agi'icola di chi ci goYerna, la migliOI'e carita e quella fatta a se stesso.

La Repubblica AI'gentina ha proibito l' iutroduzione nello stato delle semenzine inquinate da Cuscuta, pei'mettendone Ia rlistribuzione, soltanto quando sia libm·ata dal parassita. Con recente disposizione ha oeclinato che la decuscutazione sia fatta con l' intm·yento e sotto l' ispezione della Divisione di Agricoltui'a nei magazzini Doganali della Camera di Comme1·cio.

In ltalia im'ece niente di piu facile. che s' incettino impunemente i cascami eli decuscutazione a (>

L. lCO il quintale. E vero che da qui alia Repubblica .\t'-!entina c' e una enorme di·tanza, rna bisogna confes~are che evvi pm·e una enot'me differenza di ag-!ezza.

• ·. BEBI

Norme da seguirsi nell' aquisto di viti americane ~

Pat·ecchi Yitkultori che non possono avere dai Yivai crovernativi di viti ameeicane tutto il materiale di cui abbi o;.rnano per Ia rico tituzione dei lot·o vigneti. tt·ovansi cosh'etti di t•icot•t•eec ai Yi\·ai privati pet' I' act1ubto di talee e bal'batelle sia ft·anche di piede che innestate, percio chiedono in qual modo potrebbero gat'antit· ·i della innnunita riel! a met·ce e sopt·atutto. pel' le bat•batelle inne.state, della genuinitit del pol'ta- inne'to.

II problema e di una cel'ta impol'tanza eel e afl"i.l tto ana logo a q uello che si presen ta agl i acq ui itori di Concimi chimici, di semi agraei, ecc, E ' SO pero puo essel'e t•isolto e igendo dal venditore ui viti americane, Ia dichiat•azione scri tta della qualitit del vitigno e tratta, i di talee o barbatelle selvatiche ( franche <li piede ), oppure dei due vitigni - soggetto e inne'to- nel ca ·o di barbatelle inne~tate.

Per eseguil'e Ia nece sat'ia vel'ificazione vi sono vari mezzi: quello dell' esame delle talee e bat'batel!e (certo il meno icul'o) prima del lol'o impianto giacche i pt'atici viticultori possono giu<licare persino della varieta <li una data vite americana dal colore e forma dei tl'alci, dalla lunghezza degli internodi e dal colore e disposizione delle radici. Ma il mezzo piu sieuro e quello di attendere il ri 'Veglio della vegetazione o anche provocal"la nelle serre. Questo quando trattasi delle talee e bal'batelle feanche di piede. Per quelle innestate poi, converdt sceglierne alcune a caso per ogni varieta e tagliaele sotto Ia saldatura dell' innesto, provocare il ri veglio della vegetazione e verificazione dal carattere del rigetto se il pol'ta-innesto sia della varieta pattuita.

Non bisogna dimenticare che anche le altre barl.Jatelle innestate e piantate senza tagliarle al punto d' innesto, qualche volta rigettano alcuni germogli dal soggetto che esaminati potranno esseee di sicul'a guida per I' accertamento che i vuol fare.

Nel caso che Ia vat>ieta del soggetto e quella dell' innesto risultasse diversa da quell a pattuita, gli acquirenti potranno reclamare dal venditore l' indennizzo che nel contratto dovt>ebbe es ere stabilito ed all' occorl'enza denunziare aile autorita competenti il venditore stesso per aver venduta una cosa per l' altra.

(Scuola di Todi)

(

~a(.

Gio!nali--Agrico/i

=j

NELLA STALLA Norme per bene ingrassnre i bovini 1. 0 ~<:eciliere gli animali pii1 giovani; 2o Concen tt·are gt·adualmen to Ia I'azione giot>nalicra pel' abi tuat·e I' organismo pt·o<>t·cs i vamente a<l

a 'similat·e una maggiOI' quanti tit di matel'iali nutl'itivi; 3'' Yal'i:.u·e gli alimenti per tener desto l' appetito ma. sempt•e con gt·ande pt>ecauzione e grado gl'ado; 4° omministt·m·e giomalmente beYeroni tiepidi di farina, di crt'ani o di panclli; 5° Fm·o uso di 'ale pastot>izio per facilitare Ia dige:stione e mantcnet·e I' appetito; 6° .As ·ol u to rl poso. ellc Composizione dello stereo Ilecorino montagne e nella. zona subalpina e molto diffu,o l' uso clello tet·co di pecol'e e capt>e raccolto in 'acchi dai montanal'i sui posto ove si riuni cono a pernottare gli ovini n~gli a! ti pa coli. Que to ~'>terco co'tituisce un coucime molto superiore a quello dei · bovini, a ciutto, di colore bigio e contenente, frammista alle deiezioni degli ovini, della terra.

Ora e interessante di cono cerne il valore con· cimante per confrontaelo col pl'ezzo che ha in commercia.

L' Ufflcio agl'ario ha. fatto eseguire dal Laboratorio chimico municipale l' anilisi di un buon campione e ne ha avuto i seguenti risultati: 0 9,20 Acqua (a 103 gr.). . . . . lo 0 32,62 Sostanza organica ( perdita a fuoco) . Zo 57,48 So tanze minerali . . . . . . , . 0 70 100,-

Totale "Zo

Soslanze (erlilizzanti Anidt'ide fosforica Os ·ido di potassio Azoto . . . , .

Applicando a detti numeri il prezzo delle sostanze fertilizzanti in commercia si

0

z0 0,78

0

z0 1,80 lo 1, 78

0

unitario ha:

Valore del Concime

Anidride fJsfot>. L. 0,5::> >: 0,78 = L. 0,39 Os ido di potassio » O,i':>O x 1,80 » 0,90 Azoto . . . . » 1,5::> X 1,78 = » 2,67

=

Totale L. 3,96 Disinfezione delle stalle - Quando in una stalla persevel'i la terribiLe malattia della diarea dei vitelli od anche quando vi siano stati degli animali tubercolosi, e assolutamente necessaria ben disinfettare Ia stalla se non si vogliono avere ancora delle stragi. Credo pertanto utile riportare le istruzioni suggerite dal veterinario dott. Guibert.

Egli consiglia di praticare Ia disinfezione con una delle eguenti sostanze, a scelta degl' interessati:

-

2-± Magazzino del Consorzio

1o Latte di calce preparato al mom en to dell' imcon calce viva nella pl'OpOI'zione di kg. 1 in

pie~o

10 litri di acqua: 2o Ipoclorito di soda o di potassa del commerdo in soluzione al 10 °7 0 ; go Bicloruro .di mer·cm·io (~ublimato COI'l'Ossivo) etl acido clorirlico, nella proporzione di 10 grammi lie! primo e 50 g1·annni del ·econdo in 10 litl'i di <lCl!1la.

La pulizia e la disinfezione vanno eseguiti come appresso: 1° spazzar·e i sofiltti e i mm·i, aspOI'tar via le !ettiere ireoeate abbondantemente in pr'ecedenza col disinfettante; 2' lavare col disinfettante le mangia toie, Pastr'elliere, come pu1·e tutti gli oggetti che possono esser·e stati imbrattati dagli ammalati; go inaillare col disinfettante il paYimento e con r aiuto di un I'aschiatoio, asporta1·e le mateeie adePenti alla supcl'ficie; 4° imbiancar'e, o meglio con ur1 polveeizzatorc, copriee i mm·i c i sotlitti con latte di calce.

Quantita di Ietame prodotta aunualmente dagli animali domestici - Togliamo dal Jow·1wl d' Afll'icoltura P1·atique questo estratto delle statistiche ufiiciali le quali indicano approssimativamentc Ia quantit<\ media di letame prodotto annualmcnte in Francia dai divm·si animali <'lomestici secondo l' eta c le cliveese funzioni economiche: I

Specie e quallta degll animal!

Cavalli castrati da g anni in su Cavalle da lavoro Lla 3 anni in su Puledl'i da 1 a 3 anni l\Iuli da 1 a g anni in su id. da 1 a 3 anni Asini rla 1 a 3 anni in su id. !Ia 1 a 3 anni Buoi da lavoeo . id. da ing1·asso Yacche . .

Allievi da un anno in su i<l. da 6 mesi a 1 anno . ill . sotto i 6 mesi Arieti .

Montpni .

Pecoi'e Agnelli da 1 a 2 anni Becchi Capre Veeri .

Scrofe Maiali all' ingrasso

1

Quintal!

Peso dl dell' stallatlco anlmale prodotto in un anno

Cg.

Ql.

4G~

53 45

443 167 33;) 2Jl JGl 108 460 532 3g5 207 114 72 40 35 31 23 34 29 113 104 108

~:3

3S gg 23 13 4B 61

47 g') 16 9

7 G

5 g8 5 g 14

12 12

Questi dati possono servire per calcolare Ia quantita media di concime di cui un podeee puo disport'e e quindi pr'evedere quanta teera puo concimarsi con letame e quanto coucime chimico occorre al podere per completare la fertilizzazione.

PREZZ[ DI MARZO Aratri Sack K. 1() l\I. » » K . 14 l\L » » D. 10 M. » '·Piceno, » Ganlmi • Brabant dop1Jio Ott. ~- 1

180 150 1:20 G~

·!"2 150

1DO 210

»

Brabant :\Jelotto semplice N. 2 » » doppio » 2 » Yoltorecchi Piceno doppio . » » semplice » » » Fratelli Medici Ripuntatori Erpici Acmo nazionali ed esteri » rigido (Hoyard) » a rnolle (O.oborne) Catena per trazioue o stroppa Cernitori l\Iarot e Clert per selezio.ne grano Ventilatori por semi minuti Pom pe irroratrici (Gioia) » » (Del Taglia) Solforatrici comuni » Bertolaso Falci (fienare) Macchine fa!cia trici Pressaforaggi a mauo Sgranatrici per grantnrco .

Pigiatrici comnni Diraspatrici- Pigiatrici- Brevet. Brii.ggeman Torchi grancli per venacce >> piccoli per vino santo Trinciaforaggi grandi e piccoli ( U3 a :

J7;j

»

Perfosfato minerale Tit. 18 « , Tit. 15 Scorie Thomas Gesso agricolo Leucite Calciocianamide Torba per Iettiere

85 40 gg 23 98 70

235

1;:,o

goo 550

I

II

1~~ 7 50 2

5 80 3 50 200 90

3o 175 28 150 25

20

2G 17 50 13 50 14

· Ji

20

Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gubbio, T1pografia Gioacchino Rornitelli.

1-

10 9 30

Tri foglio pratense Lupinella pilala (l.a qualita L. 100) 2.a » in guscio Erba medica Vee cia vel! utata Barbabietole da foraggi Favino da sovescio Fava comune Grano conciato Granturco Saggina Crusca e Cruschello Panello di Cocco per bestiame

215

Pe-t ,g- ('L GUBBIO -

0 0

tiuo DEL

CONSORZIO

D!REZ!O. ·c ED

AM~1l:\ISTR.\Z!O,

.E

prcsso Ia ScJe del Con orzio

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1. Jp1·ile 1908

AGRARIO

..

fi'ssemblea generale cegli .fiz.ionisfi R iuscit a in{rulluosa pe1· ,;wnco n:,a tl i me 111ero legal' ( Asseml;lea inrletla in Jil'ima COill:oca:,ione pel gio1·1zo JJ 11W1'::o deco;·so, i Signori .1::ionisU /t(TJIIW delibe;·ato a 22 aello stesso mese S1'0li O{!getli comunicati nel JWeC(!(Iente munero clel 7Jollellino.

Rendiamo ({i pu7Jblica ragione i i'isullali clelle rleWJe,·a:,ioni oclotlate nell' A.ssemlJlea medesilila, 11011 trascurwulo eli unire il resoconto tlelta[!lialo tanto pe;· cio clle ri{}l'W'tla la situa::ione ge11erale erl il canto fJJ'O(ilti e perclile, quanta cir'; clle ;•iflelte l' impOJ·lante ,,wrimento clelle nze;·ci in cw·ico e sca;·ico del Jfaga:,:,ino.

•. .\.lle ol'e 11 del 22 :\Iarzo sono pre~enti nella Resirlenza sociale numero Yenti<1uattro azioni ti i quali ad unanimit:i di Yoti eleggono <lappl'ima il Segt'etal'io nella persona del no~ti'O Contabile Sig. Buccolini E!!isto ed a sct'utatori i Signori ~Ianuali Simone e FaPneti Napoleone.

Letto etl appt'OYato il Yerbale ncgatiYo dell' As:;emblea in t.a convocazione il Signm· Pt'esielentc CaY. <tabt•iele Stirati prcnde Ia pat·ola: SigiW1'i A::;ionisti, « X ella espo izione dettagliata delle risul tanze amministi·ath·o- finanziarie che \'i sarit fatta da <gtesto Dtlicio di l>it·ezione, Yoi potrete chiaramente 1ormani un concetto ed un' idea pel'fetta della importan tt> gestione d i questo Consorzio nel clecorso anno Hl07, e le cift·e che vi saranno richiamate opportunamente ad ozni singolo titolo vi dit·anno precisamente quale passo gigantesco ha fatto a tutt' oggi il Consorzio medesimo. ~essuno di noi, per quanta fede ci ha animato fin dal nasccre eli questa provvida istituzione, anebbe potuto mai immaginare che nel bt'eve spazio di 7 a nm· 1·1 lavoro s1· sarebbe avvanzato in pro~re~sio0 ne direi pitt che geometl'ica.

Rtsti solo l'icordarvi che da 118 mila lit'e di movimento genet'ale eli affat·i compiuti nel pl'imo

4

COOPERATIVO Dl GUBBIO

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

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gric to

Sl PUBBLICA IL PRIMO D' OGNI MESE

A TTl DEL CONSORZIO

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PREZZI

Atbonamento annuo a domicilw L. 1,I<!. so, t.em tore ~ 2,Un numero separato • o, 10

anno, nel 1907 si art•iya ad un milione e 700 mila lire, come pul'e da poco pitt di L. 14 mila di merci Yendute siam giunti a sot·passa1•e le L. 18~ mila.

Ormai non c' e dubbio come il Consorzio per la fol'te oppt·a commerciale, pet' il credito e la fiduda COIH1uistati, tiene ft•a le .\.ssociazioni consot·elle dell' Umbt•ia uno tlei j)l'imi posti, e noi avemmo l' onore di Ye<let• ciil l"ic'mosciuto in Pentgia, quando Ia t<iut•ia <IPlla lY Esposizione Campionm·ia Aprile:\Iaggio 1917 confet'ira alla Societit etl all' Egr gio no,tro llit·etto1·e .\.mministt·atiYo due diplomi dimerlaglia d' ot·o.

Consulidato cosi nella ~ua po~izione economica, icuro clella fiducia e del ct·cdito presso i Soci, le Case i'ol'nitt·ici e le Banche ::>.oYventt•ici, il Con orzio ha pututo nel Hl07 inizim·e con successo <1uell' opera Yantaggiosa rli pt•opaganda i cui benefici vanno indubhiamente a l'i>;ol,·crsi in progl'esso e!l inct·emento della inrlusti·ia tct•t·iera nel nostro terri tol'io.

La pl'ima mostt·a tet·ritoriale zootecnica, il Bollettino agricolo mensile, Ia Biblioteca ageal"ia fornita <li pel'iorlici anche ~tl'anieri, Ia cou~ulenza, le iniziatiYe pt·cse per Ia colti\·azione del tabacco etl altt•e rli\·et·se, rappt·e~entano nel l!J07 tntto un fioril'e <I i a ttivi Ut e !li lol'tunati s nccessi che susd tarono YiYe simpatie in quanti Yedono, ~enza Sjlirito ~ettal'io e con sotldislitzione di animo gentile, cre~Cet'e e pl'ospcl'at·e istituzioni dttadine.

Sen to inline il tloYet·c di completat•e questo bi'CYe mio dire col ringr·aziat·e sentitamente H no tro Ill nstt·e Pt·e-;itlcn te Onot·ario Sig. Conte Pt·of. Guido Bonat·elli, chc coli' abitnale suo disinteresse e con lo slancio lli Yolontit gionmile die impulso alia :Mostra Zoote c nic:-~, vita al Bollettino, incoeaggiamento ad ogni maniCe~tazionc eli atti\·Hit e di pr·opaganda. :\Ii ~i pet•metta i nul tre aclrlitat'e alia YOstt'a stima e ricono~('enza I' opera fedele di tutto il personale cl' Uflicio ed in special modo quella intelligente e labot'iosa del nostt'O l>ieettot'e Amminist!'atiYO Sig. Rag. Ent·ico Della Tot·re, nel quale per Ia speeimentata fiducia in lui t·iposta, questo Consiglio DirettiYo Yolle impct·niato tutto il mo\"imento amministt·atiYO e commet•ciale dell' azienda, a lui affidate le iniziative migli01·i. Ia sicut·a e felice esecuzione di ogni atto e p.-ogetto delibel·ati.

Eg1·egi Soci, ~i

Fiduciosi eli Ycdet'Yi sodtlisfatti di ft·onte a colusinghieri t·isultati e ad utili cosi lat'gamentc

-26conseguiti, rassicueati del retto fuozionamento del Consorzio, e delle Egt·egie Personc che Yigilano alla sua- duratura e~istenza, ho l' onore di raccomanf!arYi a nome di tutto il Consi!!lio (li Amminbtr·azionc l' approrazione del Re~oconto lt07 e la ripal'tiziooe degli utili finali in conliwmitil al ,'eguente pro~etto: L. 1055 per aumcnto al Yalore delle azioni (~. 211 aziooi a L. 25) , 35')() alf(melo di eiset"Ya perle aYentuali perdite. , 211 pee diYideneli 5 < lo sn ~. 0 :?11 azioni.

333,57 a disposizione elel Consiglio per scopi eli " propaganda eel altt'O. L. i.iOJG,57

Utile con-;eguito nel 1807.

llopo cit> il Pl'esidente inYita il Sindaco Sig: Xucci a comunicar·e ai Signori aclunati Ia relazione del comitato clei Sindaci sui contn 1907.

Signm·i A::;ionisti, In adempimento al mandato conferitoci allorche Yi compiace~te eleggerci nell' .\.ssemblea genct•ale dell' anno decot'so, ed in omaggio alle dii'posizioni del Yigen te Cod ice eli Commet·cio, ci pregiamo riferini sulle risultanze del Bilancio al31 diceml.)l'e 1907.

Esamiuati tutti i lll'Ospetti e conteggi di sYiluppo che compongono iii·esoconto stesso, controllate Ie cifee con il Iibeo gioenale c coi paetitari di s\·iluppo, riscontriamo in tutto la pill completa armonia ed il perfetto accorelo contal>ilc.

E non potent esse1·c altt·imenti, poiche il Yasto e razionale impianto con tahilc idea to dal nos teo Direttore AmministratiYO e giit in Yigore da due anni, risponde in tutte le sue pal'ti aile sempee CI'escenti esigenze del Consot•zio, rendendo in pari tempo esatto conto di ogni l>en che minimo fatto amministrativo.

Gaeantiti cosi della verita e scr·upolosa esattezza delle risultanze in fine d' anno, ci permcttiamo darvi un accenno del funzionamento amministratiYO e commercialc dell' azicnda.

II moyimento generale degli affari a raggiunto la consolante cifra di L. 1,735685, 70 superando di L. 768883,64 quello dell' aono pt·ecedente. Cosi pure il moYimento di cassa it oltrepassato lc L. 276000, quello del Poetafoglio L. 42COOJ, quello 111 fine del magazzino L. 373828,07.

Il totale delle merci Yendute fu eli liee 180858,51 fca cui L. 124373,64 rappresentano Ie Yendite del perfo:,;fato minerale.

Esaminando attentamente il conto :Jiagazzino, sui quale credemmo nostto dovere portaee la maggiore attenzione, possiamo assicurani che Ia Direzione it procurato piu con lo smeecio che coil' elevatezza dei pcezzi eli rilt•arne buoni utili.

L' inventaf'io delle rimanenze che noi stessi in fin d' a.ono compilammo unitamente all' Ufficio fu redattoo con i pill rigidi cl'itcei, tanto che sulle quantitit c sui prezzi assrgnati adottammo sistemi della pit't ristcetta Yalutazione.

Da t{nesto fatto det•iYa chiat•amente che l' utile

del ~Ia~azzino scatur•i;;ce ::renuino e le penlite. sebbene limitate. risultano nel lor·o Yalore effettin~.

"Gn accenno in fine riteniamo opportuno sui cr·eeliti Yer·so Soci e l'onsumatm·i per residui di C. C. .\. prima yj;;t;1 potr·ebhe a Yoi sembr·are eleYata la cifr·a eli L. 221Hl.7-! fig-m·an te nella ~i tuazione, ma ~e ~i comider·a la ~il'ur·a realizzazione delle singole partite e la di!licoltit di chiutlet·e in fin d' anno i C. 1 C. pet· ell'etto delle lie!lliclazioni rlei 1wezzi in ha-;e ael analisi penclenti, a lH'ele\-amenti che risalg-ouo ael un ter·n1ine infer·iewe a lJUello che di consuetudine ;;i at'l'm·da ai Soci per il pagamentg delle merci. si YCdl'it cite Ia cifr·a sm·t•ichiamata non puc'> in aleun modo allat·wm·e.

Po ·siamo cll'l t•cstn as~icm·arYi che ael oggi tutti i crediti in Ofr(::'etto ;;onn ~tati puntualmente e completamen te l'icopet·t i.

I>opo cit> sentiamo il elm-ere tli racconwndaeYi r awroyazione pmpostaYi tlal Cnn-;iglio tli .\.mmini~trazione pet• il t·eparto cle:,rli utili c chiudiamo la lll'esentc col lli"Opon i senz' a! tt·o l' approYazione del Bilancio 19.)7. che si chiudc con le seguenti ri~ultanze: AttiYitit L. GJ~8o,fJJ 5918G,33 PassiYitit . ", 4U:O,Patt·imonio Rcmlite e l'mfitti , 142~'7/l2 Spese e Pertlitc . , 9157,!J5 l.'tile netto , 5039,57 Ultimata talc lettura il Dit·ettoee Amministt·atiYo fa un' esposizione elettagliata all' As,emblea elei risultati attivi e pa~-;iyi del Couto 1007, illusti·antloli ampiamente c p1nencloli in conft·onto con le cift•e dei vm·i resoconti prcc<>elenti.

Fa poi rilCY<U'e ai pl'escnti il considereYole sviluppo che Ia Societit ha peeso nell' anno decOI·so, sviluppo che dal Jato economico a condotto il limitato pateimonio sociale a ])I'Oduere un utile tale da raddoppiar·e qua;;;i il patt•imonio stesso.

E tale utile che all' apparenza poteebbe d<H" motiYO di far creelere ad una eccessiva eleYatezza dei prezzi delle meeci Yentlute, e l' etfetto naturale di un sempee ceesceutc ~mercio eli generi. Ennmet·ati infatti i protitti otten uti nelle singole pa1·tite, chiaramente si scOI·gc che i prezzi pt·aticati sono riusciti pilL che onesti e limitati. E cit> it c1·eduto eli far r·ilenre per smen tire molte Yoci che CO!Tono poco beneYoli in paese sul conto elel Consoezio e sulla ele\'atezza delle \'entlite. Raccomanda iufine ai Soci di concorrere tutti YOlentieri a dare inceemento alIa 8ocietit e toglieee molta responsabilita alia Dieezione iu fatto di aC(JUISti. l'\essuno deye ormai pitt dubitaec della ~inccritit e<l avvedutezza sui contratti annuali, e quindi non aspettino i Soci di senirsi del :'\lagazzino del Consot·zio all' epoca del bisogno, ma s' impegnino pet• tempo con le necessaeie prenotazioni in maniet·a che b Dieezione possa a tempo debito stipulm:e contt·atti, massime del perfosfato, per un quantitatiYo giit fissato e conveouto.

Prega in fine i Signori Coadunati di far cono~ scece a_j'li amici eLl ai cono~centi quanto di bene it

27fatto e potra f-tre il Consorzio se, come c' e da sperare. non rnanched. in a P1enire quell a cooperazione morale di ::-olidarieta che Yale assai piu del solo contl'ibuto delle azioni formanti il Capitale sociale.

Domandata ed ottenuta Ia parola il Presidente Onorario Sig. Conte Prof. Dott. Guido Bonarelli, si as. ocia agli elogi ri1olti teste dal Sig. Presidente nella sua esposizione all' indirizzo del personale d' Cfficio e pii1 specialmente del Direttore Ammini!<tratiYo Sig. Rag. Della Tm·re Enrico.

L' Assemblea r1uindi approYa il resoconto 1907 e Ia ripartizione degli utili finali in conformibi. :llle proposte del Consiglio di Amministrazione.

L' utile netto viene percio ad essere ripartito nella misura seguente: L. 1055 per aumento al Yaloee delle azioni (-:\". 211 a L. ::5) 35)0 al fondo di I'iscna per le e.-entuali pe1·di te 211 per rliYitlencli 5 q 0 su n. 0 211 azioni. " 333,57 a clisposizione rlel Consiglio per scopi eli " pt·opaganda ed al tt·e.

Comitato dei Sindaci

1.

2.

3.

4.

5.

-

supplente

id.

l.: /flcio amministrativo l.- Rag. Em·ico Della TOI'I'e- Direttore Amm 'L'O 6 Segr.

2. - ScaYizzi Raffaele - Cassiere - Magazzinie1·e - Cantabile 3. - Buccolini Egisto

ESPOSIZIONE REGIONALE AGRICOLA INDUSTRIALE

Ci e g1·ato pt·eaYYisare ai nostri cortesi lettori erl a tutti i Signoei .\.~PicoltoPi ed lnrlusteiali che ad iniziatiYa di questo Oonsorzio Agrario si tet'I'a in G uhbio nello stoeico Palazzo dci Consoli erl in occasione della prossima tradizionale COI'sa rlei Ceri, un' Esposizione eegionale eli pPodotti Agricoli ed Industriali.

Con appositi maniCesti, caetelli reclames, progeammi ecc. :;;aranno dati gli oppoduni schiarimenti e dettagli nell' in ter'esse rli r1uanti voreanno in clctta cii'COstanza daec incremento sotto qualsiasi forma a questa prima festa del laYoro e modesto esperimento della nostr·a progressi\'a attiYita.

Riuscirono eletti a Consiglieri i Signori Fabiani Conte Giuseppe con Yoti l\. 0 24 F1·anceschetti Giuseppe ., ,, 24 Borghi Em·ico , , 23 a Sindaci i Signor·i:

voti J\. '23

" ,, .,

id. id.

\ Bebi Xazzareno I RPggiani D.r Yittorio di Credito \ Fabiani Conte Giuseppe e finanza ~ Franceschetti Giuseppe

3 Consiglieri e di tutti i Sindaci scadenti

" " " ,,

effettiuo

1'ecnica

utile netto E a1)el'ta infine la Yotazione per la nomina di

,.

Balducci Yincenzo Lunani Paolo- Antonio -:\"ucci Yirgilio Birletii Lorenzo Giombini Ilario

Commissione di Consulenza

L. 509!1,57

Balducci Vincenzo l con Lunani Paolo- Antonio ~ II' tt· . e e !Yl N UCCl. r1 ·ll'gl"J'10 Bil'letn Lorenzo 1 f Giombini Ilario I supp 1en 1

-

23 23 20 20

Adunatosi il Consiglio pel' completare le cariche peril COI'I'ente csercizio in conCot•rnitit allo Statuto sociale si ebbe1·o i seguenti risultati : Consiglio eli Amminist?·azione

Prof. 0." BONARELLI Conte GUIDO l. - Sti1·ati CaY. GalJI'iele

2.

3.

4.

5.

G.

-

Reggiani D." Yittorio Bebi :Xazzareno Borghi Em·ico Fabiani Conte Giuseppe Franceschetti Giuseppe

Dati e rwospctti I'iferibili ai diversi conti del-

Presidente Onorario P1·esidente 1'icePJ'esidente Consigliere

l' escrcizio 1907: I

I

irl. id. id.

l\foYimento gcneralc degli afl'ari L. 173568), 70 icl.

di Cassa

»

276763,79

irl·

clel pol'tafoglio

»

420769,28

ia.

dol Magazzino

»

373828,07

Meeci in carico . . Q.li 18289,11 pe1· L. ; 168803 :9o;l Meeci Yendute . Q li 17452,".4 per Macchine eel atlrezzi in caeico » 24165 c6 Macchine efl attl'(~zzi vcnduti

1020;,;-]56~ 1

Ca.·ieo gene.·ale

L.

Utile eli magazzino come al canto pro(ltti »

Carico generate Pe1Ylite di nwgaz. come al canto perdite 10384 38 . Riman?nza \ merci ~.li 791,55 li1 fin d an no attrezzt . . . .

I

L. 2033i:-3 94

LJ

»I

165372 151 . 16483

L. 180858 » 634 120i>3 » » 9806

1-

151

78 70 95

L. 203353 94

1 ~1

-28-

ATTIVITA L.

Cassa - Contanti in rimanenza :ftlt>rci in magazzino: Concimi Atteezzi e macchine .

Zolfi e solfato di rame Semi e frumenti Gene1·i Yari

1677

4111 01 D806 l346!

18 13 8!)1 26i4 33,

L.

I__II IJI

~~il

» :. :.

II

» 21860 651 ' ' 2_;oo Titoli, mobili, spese d' impianto: in rimanenza lfl9Z,7 76 Cambiali attive : da soci e consumatori '341 Crediti vari - da soci e consunuttol'i per resirluo conti COITenti L.JJ 22488 _I da azionisti in sahlo azioni »~~ II 130 1 da diyeesi . . . . . . . . . . . .. . . .

171 40 2278\J 74

d

3 4

»I

5

1.!:::===11~~ L. 6!285 loo

L.

Spese e perclile dell' Eser ci::,io

L.

Spese e 1

2

3

PARZIALI

Perdite

Perdite di magazzino : solfato di rame semi da peato e cereali I attrezzi e macchine

I

L.

5

»

-

Spese di magazzino : analisi chimiche ripaeazione a ttJ·ezzi e macchine facchinaggi e trasporti .

·=i

»

» »

• »

Interessi passivi : pee risconto effetti in portafoglio ed emissione nostl'e accettazioni » Spese d' anuninistrazione : l\1anutenzione, pulizia e adattamento locali Assicurazione incendi 'fasse, bolli e registeazioni Viaggi e teasferte Compensi al personate ' Postali e telegrafiche Riscaldamento ed illuminazione Stampati e cancelleria Percen tuale all a succursale di Sigillo

» »

.

.

.

Spese e perdite varie : Vertenza con la Ferrov-ia App. Centrale Ammortamento spese di primo impianto Rimborsi ed abbuoni per dupplicati e ribassi

» » »

..

»

» »

»

» » »

TO TALl

I I

634 78

273

»

Spese di propaganda : Mostea zootecnica (al netto dagl' incassi) rv.a Esposizione Campionaeia internazionale Peeugia Bollettino ageicolo VJI.O Congeesso inteenazionale delle CooperatiYe Cremona Confeeenze agrarie, opuscoli, stampe

.

I 30I 13!) 5J 229 10

» »

.

6

136 1 263 91 I 234 -

»

.

4

II I 87

~

9.157 7i144sl85,1

-

470 96 I 163 44 160 - I I 150 1 261 75 ·-

641 90

1206 15 2831

209 31 201 176 1891 245 76 290 79

90 o-::>I1 :25 851

or,l

~1,= 15 l

100 253 6-1 339

Totale .

Utile netto dell' Esercizio

9~1

.

01

3120 51

693 55

»

9157 95 5099 75

L.l

14257 52

L.

-

-29I

I

PASSIVITA 1

I

2

Cambiali passive -

I

I

Debiti varl -

Residuali 1erso lJitte fornitrici ed Istituti di credito

a saldo conti correnti Yerso Case DiYersi .

fornitt~ici

'

'

24940 I_

L

:II

26179 52 3141i 811

~·II

4220 -

I

293~6

33

I

-

PATRIMONIO

-

3

Impol'to di N. 211 azioni sottoscritte a L. 20 <..:iascuna

4

F'ondo di riserva per le eYentuali perdite

Rendite e pro(itti dell'

2

Utili di magazzino : perfosfato minerale ed altre materie fertilizzanti macchine ed -attrezzi zolfi in genere semi e frumenti : generi diversi

3

Proventi diversi : noleggio macchine rim borsi ferroviari ed abbuoni sussidio del Ministero per la propaganda rimborso stampe, bolli ed altro

L. » » ))

»

'

»

.

»

» »

.

Interessi attivi :

sulle cambiali e conti correnti

4920 -

L.

59186 33

:.

14257 52

L.

73443

PARZIALI

..

I

-I

EseN·i~io

Rendite e Profitti 1

700

.

.

--~

-

til

TOTAL I

7562 1361 579 593 287

[5o' 2!)1 7GI -81 I .

05iI

88 22 300 28

451

10384 38

101

I

- I 15I

438 70

Ll

3434 44

I

~ -

~~'

.

~ -

Totale

L. 114257 52

-

~ ·_: .=

OENOMINAZIONE DELLE MERCI

11-I====C= o=n=ci=n=li=c=h=in=li=c=i===l

:iO

MERCI IN RIMANENZA MERCI VENOUTE QuManEtRitCal IN CARICO ~·------- ~--------- ------ ~------1m porto Quantita lmporto Quantita lmportc

-

q.Ji

L.

C.

(~.I i

c.

L.

Supct-fosfato mineeale tit. 111 19 153-±0,- 11754S 38 1553:), 11 124'313 G4 1849 4;) Xih·ato eli soda 60,1DG3 GO G0,')') l4iJ3 05 Solt"do di annnoniaca 4 ')-,--~OG 28 20,8:> 671 ;)( Sol fa to potassico 2.J.,15 376 f<O 12,84 121 lo5 Clorut•o potassico 597 23,4,53 ~C(H'ie Thomas K10,5 78:2 30 [)12,3t-:8:l RH 203 2~) 218 HO 127,Ges:-;o agricolo l5J,421 :10 51,70 470 45 Concime misto pPt' grantm·co 43,73 f-;0,420 19D 8:l Leucite 3:',-

1 ·>

3 4 5 6 7 8 9

(.J.li

1

c.j!

L.

1 1

I

20,11,31 1 ""',45 320,23,-

-~

GSO

30.)

4/D ::310 3.!

5l

G,-

45,-

Anticrittogamici ed insetticid'i 10

11 ~ 12 13 14 15 1G 1 17

118

Solfato tli rame Zolfo put·o mat'ca .Ubani-Pesaeo Zolfo puro tli Sicilia Zolfo 3 °J 0 .Uhani Zolfo 3 <·J 0 di Sicilia Allume Estratto fenicato eli talJacco Solforina per Yiti Sapone molle Lupinella pilata

;11 Et·ba medica 22 Barbabietole da foraggio l23 Ycccia

3± 35 3G

97 ~0

34 8J H

30 15 20G 55

2,-

2740 3613 868 142

10 14 175 30

')_

52

55

8,40 8,-

14L 40D 807 1116

50 55 105 50

-·

28,- 1

101,60

Generi diversi 28 1 RiYendita eli grano al dettaglio

321 33

G,-

1/W I

Tl'ifoglio in pula 25 T1·ifoglio rosso e greco :W Grano di Rieti 27 Grano di saggina

31 J

u

21,3~

6,'23

I ':24

I

fi.-

186.00 3CU3

36,83 28,05

'>o Trifoglio peatense

129r 30

14.q0 1.-

12078 3673 5'l6 478 120 203 125

10G,73 1R0,13 23,f>8 lli,DO

D174 39fil 4'37 393 136

40 37 4:5

15 25'3 15

G,-

11,35 --,21

26

-,-

19J

7 55

2767

42,58 G,4r: 6,55 4.4'3

id. id.

granoturco id. faye id. ghianda id. ill. patate id. id. semola e tritello id. id.

FaYino da soyescio Panello eli COCCO Tol'ba pe1· Iettiere e torrefatta

156,51 264,26 J 29,06 46,- 1 57

3744 4152 551 411

I78 10 7FJ 70

31,PO 23,8 i

2,29 1,08 1 -,G3 1 3 01 I

7:-n l I

18177 41,22

I

140,7f> :253,13 2:2,4~

2;)83 15 3306 87 BOG 80 lD5 80 17 65 15 35± 87 G45 GG 5±5 35

I

1:2,67 1

3426 4li 3990 179 459 97 1 132 ,4)

20~: 1 24~! :~ 12~:!~ II 16:~ i:: 3J,- 1 664 30 2G,19 G46 10,- 1

10J,-- :

05

180 25

-,41

11

8 :20

I

-dI

J

- 1 50

J .o.

-i

12 151 1!)9

4,37 3,43 3,D4 -35 1:34 11 5,39 -,61 8,23 53-

14:25 1 '

-

'!~ ~~~ ~198 j4o'J

3,4:) -,7D 9,2,-

5,40 G,82 17-

37 70"

UD 30'

Remi e frumenti

1

19

1~0.-

'=I

380 20 463 051 371

14d 4 13)1

35 86 42 230 638

551 25 1

70

441 -

356 2-

bl

87 401 132 30

I

75,64 1 3,G8 9,53

15_5_,., 0~51 1 ~54·~~ 1

320 60 __4_3,_3_'3 _ _

102 -

V07 68 80 95, 181 051

1~8 170

=1=G=880=3=9=0::!:1=7=4=5=2=,5=4='==1=G=5=3~=l2==='=='-=l=D=1=,o=='a~

To tali '=1=8=2=99=1=1=1

c§tato delle

(~ampagne

Agenda agricola per il mesc di Aprile

Sorlclisfacente e l' andamento della stagione. Non poteYa essere meglio. A giornate di bel tempo, nelle yuali ~i e avuta tutta Ia facilitit di seminare lo foraggiet·e, si ~ono succedute, ad interYalli, quelle con (1ualche pioggiarella, onde aYete la nascita. immediata dei ~;cmi, e sottraf'li cosi alia ingoedigia dei yoJatili.

Si fanno sentiee i primi tepori primaverili, che uniti alle piccole piogge, hanno fatto sorrideee il bel YCPde tanto dei prati come dei campi.

·-~

Nei Campi.

Se non si fosse condotta a teem inc la semina delle foraggiere, se ne proclll'i il compimento, specie pet· il t!'ifoglio. L' erba medica potra esset·e seminata anche enteo tutto il periodo di questo mese. Nei trifogliai dell' anno precedente, si cseguisca una energica rastellatura ed erpicatura; in tal modo olt!'e arr-ecare nmtaggio al terreno, come si disse pet' il geano,

-

-

31

C)

c

MERCI IN CARICO

·:.0

DENOMINAZIONE DELLE MERCI

0

-o

-

---------- -------------

Quantita

z 1 •)

3 4 ~)

6 I ti

!)

10 I ll

1'2.

13 14

I 17~~ 11 18 Hl 20 21

I

Quantita

1m porto

-

Attrezzi e Jlacchiue At·atri Sack id. Gardini id. Yoltoeecchio id. tipi vari Ripuntatori Eepici Acme Ra telli Svecciatori per gt'ani da ~emina S;reanatoi da granturco Toechi da venacce Pigiatrici 'lhvomeei Yentilatori namigiane Trinciaforaggi a Yolano Pompe ieroratt·ici Sol fora tori Solfor'ine Bertola~o Accessori per pompe ~lontatuce Sack Coltri, vomeri, Yi te ecc.

MERCI VENDUTE

N.

L.

jc.l 1 Ool~1

27

3537

'2.7

l OO t

42 18

50 61 15 20 2 199

149'i .JO 14'50 jlj 120 ]4(.! !)5 '2.4 80 720 645 05 2510 6u 10 33 140 319 25 3!)6 45 3)8 70 li530 lgj 1210 230 40 199 O::J 8-± 05 40 305 125

6!)9

n667 J76

4

18 19 2 7 2!

15 6 3 80 GO

----

2

Catene da tenino

E:g.

705

4')0 85

Tubi di gomma .

Metri

103,80

97 05

X.

1m porto

I

L.

11

21 2>3 11

15

c.

MERCI IN RIMANENZA lj

~ ~, Quantita lmporto 1

23G3 10 855 109:2 2-l 770

13.J.8

N.

130:2 1i'l 216 507 eo 743 731

10 6 14 7

1 43 24 47 12

12 1 7

207 1

12:2

!=

3

288 24 80 520 509 o5l

21 6 ll

3 5026 50 618 190 95 181 13 25

7:

1::i459 90 I

2G

iiO

1172

2 4

17

8

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10!

216 -

'I

396 1451 305 70 1807 629 59 60'

2o!

2G 14 3

42

,-1

2 192

73 45 40 276 145!

132

9333 20

705 21,8o II

-,

lOCi

1645 1069 126 40

31 50

_,

·1

19 1 13 13 2

jc.

L.

81,90

I

I

I

40') 85 I II 72 9011

I

\

\

I I

To tali si livella pit't uniformemente, e vengooo aspartate le loppe o residui di strami, rimasti al momento della peececl~nte mietituea del grano I Jayori pet• il t('l'antueco saranoo di gia ultimati, e rrell' agosto pt'ecedente si sara pensato allo spandimen to eli barocci 50 di stallatico per ettaro; ma se cio non fosse, si faccia una lavorazione profonda con l' aratro, e seguito <Ia un al tro paio di bestie con il ripuntatore, onde cosi ottenere cit·ca 40 em. di profondita, e se non si Piesce a fare la concimazione nella misura sonaindicata, si spandano almeno 25 barocci per ettaro, completanclo con 2 qli. di perfosfato, '2 di leu-

24165 166

1548G

l-

980G

t)

cite ovvero 1 di solfato o cloluro potassico, 1 <li solfato ammonico e due di gesso. Chi poi non aYe::;::;e affatto cletto stallatico, Ia concimazione cla potersi eseguice per ogoi Ettar'O di teer·a e la seguente: perfosfato Qli. 4 leucite , 4 solfato ammonico , 2 gesso , 4 alia leucite si puo sostituire il solfato e cloruro pota~­ sico in ragione eli qli. 2.

La suddetta miscela si aclopera a fossetta, lasciandone cadere dall' alto una buona manata per ogni fossa di geanturco seminato in precerlenza.

Negli Orti.

Si conJ~•letano lc piautaziuui dci carciofi c de~li a!<paragi. Si richituiono i fossctti 1li scolo fatti a IJUe"ti goiit a pro<lotto e si fot'ma un m·~inello di tert'a onde a\"CI'C turioni uianchi. Si completano put'C le "''llline eli pnmidot·o. l'aYoli fi·wi, pt•imiticci. pisclli. fa~ioli, cicol'ie. znl'che. mcloni. pepemni. barhabictole, -;edaui.

Xelle Alberate e nei Vigneti.

Si sollecitauo lc >an~atut'e attomo aile Yiti. YPI],'IHIO lc piccolc bat·be -;nr·el'fkiali. onde si irrobtbti"eano lc pii1 prot'ondc Si concimano e sene effettua ,.,oJiecitamente Ia potattwa e leg-atm·a e s' innestano tfuelle chc furono ~e!:!nate nell' autunno precedente 11 con una legatm·a. o ~pennellatura di vernice I'O,;-.a. pet·cht:• non t'i-.;pOilllenti alia fruttificazione.

Nel }'rntteto ::-;i esegui:;cono le vangature e concimazioni. Si tet•mina di innestarc, avetHio a>uta cura eli tenct'e le mm·ze sotto Ia -;abbia, permetten!lo pure al sog!.!etto di avvanzarsi in vegetazione. Questo fatto contl'ihuirit all' attechimento. l n Cantina.

Si curano i vasi rima~ti vuoti per la tramuta, e dopo avet·li bene rinchiusi, si applica loro tlal coc('hiume una cnergica solforazione ogni 15 giorni per mezzo di una fettuccia immePsa in solfo li!JUefatto erl appesa ad un filo rli fet·ro. Dopo acce~a <' cakata nel >noto, ~i richiude il cocchiume.

-•x t-

Contro Ia tignola dei meli o rughe Nella primavcra dell' anno scorso 1907, >edemmo un' enormo invasione di rug he sulle pi ante di melo. Tale invasione si limito ad alcune localita, maggiormente peni nel nostr·o piano, e colline circostanti: La parte montnosa fu meno in,·asa, se non del tutto immune, e vedemmo abbondanza eccessiva di prorl.otto precisamente in quella parte del nostro territorio. Cio inrl.uce a sta bilire cho 1' assoluta, causa della mancanza di tali frntta, sono le rughe. l'lla e bene stabilire che per tale in. etto non solamente verranno a mancare le frntta, sibbene in breve periodo di anni dovremmo, con sommo nostro dispiacere, gettare aile fiamme gli albE>ri stessi <liseccati. La vegetazione aCI·ea, e indispensabile alia vita delle piante, e le foglie servono ad esse come a noi i polmoni. Potremo per una volta o due sopportare malattie in simili parti di massima vitalita, rna ripet.endosi troppo spesso ne risentira I' organismo e ben presto segnira Ia morte. Anche le piante che tutti gli anni vengono spogliate completamente, ed in tutto il periodo vegetative, del verde ammanto, si vedranno diseccate dopo pochi anni. Pare che il malanno delle rughe non si limiti solamen_te alle piante di melo, rna vedem-

8:2mo nell" nnnata trascorsa. iuvnse anche le quercie, quantunque non e ancora benP. f>tahilito se gl' inset i siano della ste:3,.;a famiglia. Arl. ogni modo se per ora sono rima,;te immuni le localitit montuose, ben presto anc::he que,- e ne ,-aranno colpite, gacche r insetto si moltiplica per ovicini in mnmera troppo rapida e qna:-i i!limit, ;a. II Brnc.> su hi,.,ce Ia stessa metamorfosi del baco da seta. e !a farfalla e:nette O\·icini a miriadi, che rl.i nno>o :;chindono, o rl.i nuovo consnmano le gettJ.te, e tornano ad O\•ificare. B percio che 1' estenrl.ersi sarfl iu proporzione alia onorme riprorl.uzione. :\Iolti sono i rime<li dettati per distruggere gl' insetti dopo Ia !oro nnscita, ma, e per Ia difficolta di a pplicazione cd ancho per Ia poe a etticacin, certo non ri,.;pon1lono a perfezione. II miglioro rimedio, almeno per qnanto an·iva r occhio dell' agricoltore, e di salire ora l:mlle piante. Si ossorYino minutamente tutte le punte tlei rami, e I anche lnngo 1! pedalc, e si procuri di svellcre qnalnnque /l()rsetta di foglie accartocciate, ricoperle con filamenti, che contengono gli ovicini ultimi tleposti, e che torneranno le famiglie nella prossima sta;J;iunc. Anche lnngo il pedalo si vedranno pretuberanze ricoperte con i ste;:si filamenti. Si tolgano via o con le ditn, o raschiando con un coltello, e si brucino. Si disse sopra - per quanta arriYa r occhio dell' agrir.oltoreperche niC"nna volta e impossibile arrivare a scoprire i nnscondigli <lo\'e lo farfalle deposero gli ovicini ovvero lo hor:<ette di foglie accartocciato furono gettate a terra dal vento, e ri mango no sepol te fra Ia terra, fino ai primi tepori, per poi schiudere e hen presto raggiungono il pedale della pianta, su cni si arrampicano andando a fissure Ia climora sui rami presso le foglie, pasta prediletto. A cio si rimedia col fare visite periodiche almeno una volta ogni settimann, e si vedranno i bruchi nati e raggruppati, spccialmente di huon mattino, cessando di riscaldarsi a ,-icenda, dopo una notte fredda. Abhiasi cnra eli svellere il piccolo ramo dove scorgonsi ta!i raggruppamenti, e si brucino. Questo e il modo migliore di distruzione, Altro rimedio che pare abbia dato risultati buoni, e quello che viene riportato nel Giornale di Agricoltura pratica eli Asti del 23 marzo 1908 N. 821 pug. 189.

L' esperimento e stato fatto, con riuscita, dal Dottor C. Cerioli da cui viene riferito alia Cattedra ambulante di Piacenza. Consiste nello spol verare bene le fog lie delle piante con cenere passata per setaccio, o calce sf10rita, applicate per mezzo dei comuni sofietti da zolfo.

Sembra che le foglie cosi ricoperte, si rendano indigeste e non sono piu divorate dal bruco, che muore di fame, se non ha altre piante vicine da invadere.

Dopo una pioggia o temporale va ripetuto il trattamento. L' applicazione e bene farla di buon mattino, quando non e ancora as::iugata la rngiada, omle meg!io aderiscano i pul viscoli.

Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile

Gubbio, Ti pografia Gioacchino Romitelli.

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DEL

CONSORZIO

DIREZIO. E ED rrc.

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.\M~11.

AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO PREZZI

Sl PUBBLICA IL PRIMO 0' OGNI MESE

ISTR.\ZIO. E

Ia Scde del Consurzio

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

.\bbonamento annuo a domicilio L. 1,lot. so·tenitore ~ 2,~ o, 10 Cn numero separato

~==~==========~--~==~~~-=~~=-====~

.ATTI DEL CC)N""SC):R..ZIC) ESPO,;::'IZ

l .. ~E ..:\.£-RICOL.tl.-

1.~.

TI)"I.TS'I,RIALE

Come anmmciammn nell' ultimo numcro del bollcttino questo Consorzio ~-\grario ft pre~) l' iniziatiY,l di tea~r-2 in Gub'1io nel m numcntalc Palazzo dei Consoli ed in n"casinnc della pr .;.;inn tr<lc.lizi nak c1r~~l dci Ccri, un' Esp1sizione di prodotti Agricoli ed industriali e di alimcntazionc.

Ci e grato oggi di rcndcre pubblico il programma della Esposizione suudetta nella idcntica forma con Ia quale c stato di,·ulgato per tutta Italia.

ESPOSIZIONE 01 PROOOTTI AGRICQLI INOUSTRIALI E Dl ALIMENTAZIONE MAGGIO - GIUGNO rgo8 - GUBBIO . ELLU ~TORICU E :'110:\T\IE."f \LE P.\I .\ZZO llEI CO:>::-;OLI Dulelta eta! Collsu,·;:,io .lf!t'aJ•iu Cou}le,·atiro di Gulil!io ootto I' Alto Patronato delle !oro Ecrellcnzo

SAt TARELLI Corrun. Prof. Gl"L 1 SEPPE !-'otto ::-;cg-reLtr•io di St:•to a! \lin. <li \(.l'l'ic. Incl. e !'otttmet·cio

CIUFFELLI Con1.rn. ACGUS'T'O :-.; >tto Sc(.l'r·etal'io rli :->tato a!

:'~lin.

clclla Puhbl. btr·uzione

~

PRESIDENZA

ONORARIA

Comm. 'l'ito CarneYali f>J•e(etlu (!ell' FIII7J;•io - A". HiuSCJlpe Gatti Simlrtc•o rli OulJIJio- l'l'Of. llott. Conte Guido Bonarelli J',·esi(lente 01/()J'(Ii'iO (lel Consu;•;:,iu

COMITATO

D' ONORE

On. l!'ran('CSCO l!'azi ll?pntato a! Patlamento. Honra -- ( )J1. 1\Iiliani ('0111111. Gir.v. natta Deputato a! Pal"lamento - Ronra - Prcsi<lente della Camcr·a di Corum. di Foli~no- l'rc•.;;identc del Co111izio Agr·at·io rli l'el'ngia -Sindaci: di Per·ngia - .\t'CZZO - s. :-lepo!rr·o - ('ittit eli ca~tello- l'tnbertit!c- Pietr·aluoga- .\..ssi~i­ Foli,.!·no- Noeer·a Umbra- Gualdo Tadino- Fo~~ato eli Yico- Sigillo- <'ostacciaro- Scheggia- Cagli - Cantiano - Fal)t'iano - 'fot·Ionia DJn Ual'lo - Homa - 'l'orlonia llJn Giulio - Roma - 'l'orlonia Don GioYanni- R(nna- Nanni Seta Connn. Ferdinando JlPpntato pt'OYincialc- (iubbio- Gatti Luigi l'r•c,;identc rlella Congregazione di Car·itit- ;uonacelli Hag. Enrico J>ir·cttor·e clella l~anca popolar·e- A ·~e:,;sOl'e Comunale - Yagni Ettore .\sses-.;at·e Comunale - 7-anqw. l't·or. n:dfaele- GublJiO - Coliui CaY. nott. Celestino - Si~illo Ranil.'ri Conte Emanuele -1\~t·ugia- 1> Jtt. Gin.;;evpc l\Inzioli Pct·u~·ia- Baffoni Cav. Avv. Quirino G-ubbio- Barlli :'llarTh. GioYaBni- G-uhbio- Ben\·cduti :'lhr·ch. ftollerto- Roma - Bossola Adolfo- Gubbio Chiri Antonio- Gubbio - Della Porta Conte Giannnaria- llonm- Uouati }):Jtt. Fernando- GubLio - Fabiani Conte CaY. Carlo - <rulJbio - !Uarchctti Dott. Filippo - <*nhbio - l\fayarelli Car. GinseJlpe- Cagli l\Iavarelli CaY. Ciro - Pent.,ria - Rb~zi I•lg. Raffaele - Roma - Seiom.lr Luigi - CosLacciaro- Stangolini CaY. Francesco . Gubbio pel' llaecaeesca - Zampa Ing. Pietro - l'nJIJcr·tidc per· Pierantonio . ..,eg1·etw·io Uene1·ale Rag. ENLtlCO DELLA TORRE

[;'(ficio Stam]Ja March. GIUSEPPE BENVEDUTl

COMITATO

ORDINATORE

P,·esi(lente: CaY. Galll'iele Stirati l't·esi<lentc del Consot·zio nee J>,·esid. l1Jtt. Vittorio lleggiani \'ice Pt•esid. clel Consot•zio - JfeiiiiJ,·i: Nazzareno Bebi - Enrico llorglti - lHuseppe Conte Fabiani- Giuseppe Francel'chetti Con'iiglier·i del Consorzio - Vincenzo Balducci - Paolo Antonio Lunani - Nucci Virgilio inrl:tci del <'on~'lt'zin - Se[J,·etm·io Egisto Bnccolini ('ontabilP cJpl Consorzio.

Commissat·i Generali D. SAN'fOIU - ~. 1\IlNISS[

-34-

GARE SPECIAL! TRA 1 PRODUTTORI ITALIAN! Yini Bianchi, Rossi da Pasto dell' anno, di oltre anno. ro~i.

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tura Industria e Commercio -

~Iinistero

di Agricnl-

Del Municipio di Gubbio, del Consorzio Ag-rario

ConperatiYo, Camere di Commercia.

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Olio finn da Cucina

Olio da Esportazione Medaglie d' Oro, d' Argento dorato, cl' Argento e eli Bronzo,

del .Ministero di Agricoltura Industria e Commercia, del Municipio di Gubbio, del Cnnsorzio Agrario CooperatiYo, Camere di Commercio.

jranae ~oncorso N'a~ionale a' Cnore tra i Fabbricanti di Iiquori Italiani ~

Medaglie d' Oro, d' Argento dora to, cl' Agento, Bronzo del

l\Iinistero di Agricoltura Industria e Commercia CooperatiYo, Camere di Commercia -

Municipio di Gubbio -

Consorzio

graq Coppa o' onore oi gubbio.

~oncorso 1teaJe fra i fioriculfori Sfaliani Fiori in Yaso- Fiori tali -

reci~i

-

Piante da Serra, di addobbo -

Piantc ornamen-

Fiori artificiali.

Gran Premia donato da S. M. Ia Regina Madre Medaglia d' Oro del Municipio di Gubbio clorato del Ministero della Pubblica Istruzione -

Consorzio Ag-rario CooperatiYo.

Medaglia d' Argento

Medaglia di Bronzo del

35

GUBBIO L' antica Iguvium dei romani, di <>piccato carattere Jttellioeyale si prepara a rice;-ere degnamente i protluttori dell' Umb1·ia e delle tene Italiane ad un geniale convegno, ad una :-<olenne festa del laYoro e llell' Industria.

La citta storica che fu culla degli Odm·isi-Palmerncci e Xelli, illustrazioni della scuola umbra, la cittit Superba per monumenti maestosi ed architettonici, quali il Palazzo dei Consoli ( secolo :XIY ), il Palazzo Pretoria- il Palazzo del llargello, il Palazzo dei nuchi d' Grbino, nei l!Uali si ammi1·ano prezio~e opere d' Arte, tele pregieYoli, mobili finemente intagliati, decol'ar.ioni e re;:,idni lli immenso Yalot·e, afl'!'c<:chi che sono 1·eei capolaYori: Ia Cittit che, con~er­ Ya f!elosamente, t·nderi di castelli ~IedioeyaJi. !'nine IIi un Anfiteatro l'omano, tli un anfiteateo umbi"O. eli un lll<tusoleo che nwlsi di Pomponio Gt·ecino ed una innumeeeYole di preziositit storiche etl at•cheologiehe. inYita tutti inrlistintamente ad intei·veniee a t!UC'-'ta ~lostea tiel lavoro e dell' agt·icoltm·a.

La bout<\ del dima, il buon mercato !lei viveri, Ia hcller.za e geandiositit del panot·ama, che dall' alto del ~lonte In,gino (metri 906) si pl'esenta imponen· le e maestoso all' occhio del Yisitatol'e, fOI"mano una ~~·ande attrattiva che varrit ceeto a I'ichiamat•e nel mese pit.t festoso dell' anno, un numero non indiffet•entc di fore~tieri e di amatol'i del bello, an<.:hc pceche ~i I'ipete al!OI"a una rnt'io:;itit stoeica: La festa dei Cel'i, che ha luogo il 15 maggio, e che I'icltiama in Gubbio un numero consideeeYole di ammieatOI i tla tutti i paesi della Yalle del Tc,·et•e. delle .\Im·che c dell' Umbl'ia.

L;na Esposizione del Lavoeo in questa storica t·itt<'t nel seYero erl imponente Palar.zo dei Consoli, nell' occasione delle feste tt•adizionali, t·endel'it senza dubbio a quanti \"i inteneeranno, pii1 l'idente il soggiorno, e fomi l'it ai protl u ttori ed iud us tJ·i ali, il mezzo sicm·o della reclame bene intesa che oggi, per le esigenze dei tempi nuoYi e tanto ellicncc al coiumercio model'llo.

UPOS. fifiRIWLA IHDUHRIALE- 6ubbio, 1908 Maggio-fiiugno Sotto il Patronato delle LL. EE. SANARELLI comm. prof. GIUSEPPE CIUFFELLI comm. AUGUSTO ------~~~~~-------

II Consoezio Agrat·io CooperatiYo eli Gubbio ha i ndetto per i prossimi mesi tli Maggio (ti ugno 1908 una Esposizione di Pl'odotti Agl'icoli Ind ustriali inYitandovi a pt•endet• pal'te non solo i produttoei della valle del Tevere, ma anche quelli delle Yarie Regioni d' Italia, allo scO"po di stimolaee a miglioeare Ia procluttivita eli tutte le industt·ie e far conoscere, a quanti ne po~sono :were interesse, i peegi delle Yar·ie qualita eli pPodotti in relazi0ne nlla lor·o bontit cd a! loro prezzo.

II continuo rincaro dei YiYel'i, che con un crescendo spaventoso \a manifestandosi u tutti i mercati, reca un ser-io spostamento ed un g1·ave disagio economico aile classi medie poiche esso colpisce inesorabilmente i generi di primissima necessita. una Esposizione ben prepaeata, con criteri pratici, portm·a onmque i suoi benefici effetti, specie nelle regioni eminentemente agricole, OYe da i1 suo Yalido contributo alia solur.ione del _pi it geaYe problema economico.

Il Consoezio Agem·io CoopeJ•atiYo nel formare il Progt•amma che disciplina 1' audamento organico dell' Esposizione, porto la massima cura in cio che intel'es~a i pt·odotti dell' Ageicoltma, dell' alimentazione e tli l!uan to atl ossa c afline.

Il Concot·so Comune e di Yiso in 15 Categoric per l' _-\.gi·icoltura e J' Alimrntazione, in 2~ cntego1·ie pet· tutti i prodotti d?lle industrie pitl str·ettamente ne~ ressarie alia Yita ordinat•ia ed al consumo COilmne.

Furono :--;tabiliti inoltee: Grantli Concorsi tl' On ore con Premi d' immenso val ore morale ver Vini- Olii- Liquori- Frnt.ta e Fiori pet· i t!ltali (• indetta una Gm•a d' Onorc Reale- con tlono Pal'ticolare di S. ::\I. la Regina .\Iadl'e.

L' Espo$ir.ione fu post:t sot to l' Alto PatPonato delle LL. EE. Comm. Sanat•elli, Comm. Ciuffelli e sotto Ia Peesiden;r,a Onot·aria dall' Ill ustt'e Prefetto rlellTmbt·ia, del Sindaco di Gubbio e dello scicnziato conte Ronar·clli.

Programma dell' Espo~iziong Aurtmla - lndu~triale ftgricolfura eo ftlimenfa;5ioqe J. - Yini r·ossi e hianchi comuni, da pasto, da bglio; Yini fini e dolci da dessert Yini spumanti, Yini li!]_UOI'Osi e rlolci, Yini concentrati.

II. - AcquaYiti di vino, cognac, aperitiYi a base di alcool e eli Yino, spit•iti clistillali, alcool denatut'ato; estratti, coiOt·i igienici peP li<lUOI"i, scii·oppi, Iiquori arnari. liL - R3Yande fermentate, birl'a di ogui gener·e e qualitit. sistemi di fabbr·icazione.

IY. - Olio di oliYa. da mensa, cla cuGina, da espor·tazione, olio t1 i. ot·igi ne yegetale.

Y. Peodotti n Iirnan t.al'i di origine vegetale, cm·eali, legumi - Fot·aggie in genel'e, sistemi eli nutrizione degli animali.

YI. - Pr·odotti alimentari di origine animale Cami fr·esche eel in conseen, pollame, cacciaggione pesci, latte, ct·cm:t. burro, Hwmaggi, OYa, miele.

Yll - Pcodotti farinacei e lom clerivati, grani duri e tenet·i, da sementa, farine, crusche, fecola di patate, fat·ino di I'iso, glutine, riso, paste alimentaei.

VIII. - Pt•orlotti della panetteria e pasticeieria Pane eli Of.nti spccir, lieYito, biscotti: gallettc, pastic!'et•ia in gen0re.

3G IX. - Zuccheri e peorlotti della confetteria- Confetti, cioccolata, irutta consenate, sur·rog-ati di caffe, consene di feutta, gelatine, spezie, esh'atti, condimenti stimolanti.

X. - Carni, pesci ft·e~chi e conserYati. ol'taggi. frutta fre~ca e consen-at<1, ort<1g~i canditi e consel'Yati. feutta secca.

XI. - Acque gazzo~e ::;emplici e<l al ft·u tto, acque minerali naturali ell artificiali acque cat'b,mificate. appat'Ccchi per Ia tli~tillazione e purifieazione di <1cque nei luoglti pahulo,;i c malsani.

XII. - Pro<lotti agl'icoli in geneee - :::;ementi, grassi di olii non commestibili, piante per tintot·ia, lane greggie e pm•ificate, corno greggio e lanwato XIII. - Pomologia, Yiticultm·a. OliYicultura, fioricultuea, Albericoltm·a, Piante da serra, Campioni innesti, sementi per Yinti, FRt'TTA. XII'. - Pro<lotti della flwesta, Iudush·ie forestali, sistemi di racrolto llei pPodotti na tut•ali della terra- Bachicol tura- Apicol tm·a- Sistemi, attt'ezzi, PPodotti gt•eggi, Pt'Odotti raflinati.

XY. - Quanto non c dettagliatamente spel:ificato nelle precedenti Categol'ie.

J?roootfi Jnoustriali XYI. - :.\Iacdline AgTicole - A ttrezzi rm·ali.

XYII. - Sistemi di imballaggi e mezzi di h·asport~ per deerate alimentaei, lir1uirli, uont ecc.

X rilL - Pesca e Caccia - attcezzi - armi sistemi Yat·ii per Ia pesca e per la caccia.

XIX. - Yetl'i, cPistalli, bottiglie, bicchieri, fiaschi, oggetti per uso domestico, vetri colol'ati, curYati, clipinti, specchi, vetri decorati a freddo, a fuoco, smaltati, Yetrofania, yeteopieofania, ~Iusaici di vetro, Yetrate artistiche. xx: - Prodotti Chimici e farrnaceutici; igiene, zolfi raffinati, greggi pee uso inclustriale, per uso agricola, prodotti varii delle industi'ie chimiche, materie per concia e coloranti, cera, candele, Paeaillna olio eli lino, colla, profumi, estratti, vernici, Stearin:!, ecc.

XXI. - Col teller·ia, Posateria, Prodotti della piccola meccanica, utensili dornestici in metallo, alluminio, stoYiglie in metallo eli qualsiasi genere e forma.

XXII. - Ceramiche, porcellane, biscuit, terraglie, terre cotte, maioliche, lavori rli gees, tegole, mattoni e mattonelle cla pavimenti, matel'iali refJ•attari, statuette, gruppi ornamentali, mosaici, smalti applicati aile tereaglie, terrecotte, ceramiche, decorazioni per le abitazioni caminetti, stoYiglie in tei'raglia eli ogni geneee.

XXIII. - Costruzioni economiche, igieniche, matel'iale <Ia costenzione, piante progetti, prcYentiYi, Yillini e case ecouomiclte.

XXIY. - Appat·ccchi per la illuniinazione con tutti i sistrmi meno che per la elettriciUt, lullli co-

muni, so~pensimli. illuminazione economica ad olio e petriolo. tuhi Yett·o, acce..;,.;ol'i per la illuminazione.

XXY. - Illuminazione a gas, illnminazione elettril:a. impianti. btalhizioni access01·i, tbrnitut·e speciali. app'1recchi acetilene. xxn. - Filati, tessuti <"Otone. nastl'i, filati tes:-:u ti lli lino. di canapa. l:Ordami. biancheeia, Yell n ti di cotone. te..;~uti <li juta, funi, cOI·de spa;,!·hi.

XXYIL - Filall tes~uti tli lana, mag-lie di lana. cope>rt" f,>Jlt·i. laaa da materassi, seta e t essuti eli srta gTeggia. s't t al'tificiale. tessuti felpati di seta, nastt·i scialli pa~samantet'ie.

XXTIIL - :\Iel·letti l'icami passamani a tombolo. a tclaio, a ~tile ric ami a mano, gui pme:-:, dJ·a pperie Ot'n;~tc con merletti.

XXLS: ·- Yestiario per uomo, signo1·a. l'agazzi. ye..;titi d' o .wi g·enere e colote pet· uomini e J'agazzi.

Ycstiti tl' o2·ui g·euere f,wma e colm·e, per signot'e e signm·ine mmlelli, :-:cuula di taglio el'c.

XXX, - ( 'uoi. pelli, pcllicceeia pet• u-.;o di Ye:::tiat·io ~ti \"ali, sc<U'ilC pet· u )1110, si;;not·a e ragazzi, pantofole, guanti eli pelle, mant~lli.

XXXI. - Cctppelli <li feltro, di lana, di paglia. bert•etti, fi,n·i artificiali 11iume, oggrtti di motla, cappelli pee !'ignot•a, ct·ayatt", colli, bianchePia, busti, fot·nitu1·e pee busti, t'ls,uti clastici. ln~toni, ft·ustini ombt•clli, Yentagli.

XXXlL - Tappeti, tapezzel'ia, tessuti pet• atnmobiliamcnto, carte <Ia. parati tappeti stoje arazzi llipinti, tele cerate, mobilia di ogni genet•e fJt•ma c stile.

XXXIII - o;·getti da viaggio e da campagna, Yaligm·ia, necessait·es per v iaggio. scialli, cu..;cini, iudustt·ia della gomma, cautchouch, impeemeabili, Biciclette, ~Iotociclette, Sct·ie mon tate, accessoriConcorso Speciale.

XXXIY. - Giuocattoli, giuochi sportiYi per adulti e ragazzi, mobili da scuola, oggetti ed attrezzi per l' i~teuzione dei bambini.

XXX\'. - Spazzole, oggetti fini eli fantasia, laYOJ'i artistici e comnni in legno, laYoei di corno, eli maclceperla, di celluloirle, lavoei in vimini.

XXXVI.- Fotogratie artistiche, litogt'afie, tipografie, incisioni, fJtomeccanica, cinematogTafie, arti decor a tiYc, steno.;rafia cla ttilografia. pubblicazioni didattiche.

XXXVII.- Quanto none compt'eso nel presente Programma pueche Yi abbia una :-:pecifica attinenza.

REGOLAMENTO GENERALE I.- ll CJn~ot•zio "\.grario CooperatiYO di Gubbio ha incletto una E-.;posizione eli Prodotti Agt'icoli Indus triali sot to I' al tJ Patronato delle LL. EE. Comnwndatore Pt'Of Giuseppe Sanarelli Sottosegretario eli Stato al ~Iinistero rli Agricoltura Industeia e CommCt'cio, Cotnm. A·1gnsto Cinffelli Sottoseg~;etaeio di

37 Stato al ~Iinistcro della Pubblica I-;tt•uzione, in occasionc tlelle secola1·i feste dei Cet·i che hanno Iuo~o il l 5 mag'gio l 908.

II.- Quanti Yi YOI't'anno pt•endel' pal"te tlm-ono inYiare Ia scheda di adesione sui modello a stampa acduso al pr0sente pl'O;!I'anuna che :;' itwia a chiunt!Uf' ne faccia richicsh al C:mso1·zio .\;t·m·io ConpcratiYo di Gubbio.

III.- I conCOI'I'enti Llonanno dichiat·are nititlamentc i prodotti coi tltwli intenrlono concorrcre, Ia lrwo importanza, la protluzione, il co,:;to r elati\'o e lo spazio che si tlesitlera occupat·c, le Onorificcnzo rfficiali ottenute. Se intcndono ]Wender pal'te aile Gare d' Onot·o e ~o tt·attano !a Yentli ttJ. tlei lll'tHlott i ospo~ti.

IV. - Pel' i mobili, le Yett·ino cd altt·i o;;·;;elti YOluminosi, gli Espositol'i don·anno cm·nrne a Jm·o t•ischio il collocamcnto a posto nei lol'ali della :\Io:-;tea, sempreche non siano t•appresentati <Ia pcr:;ona itlonea ed acercditata dal Comitato 01·dinatoro.

Y. - I t·appre:;;entanti uillcialmente t'iconosciuti. assumono una rcsponsabilib assoluta di f1·ontc a! Comitato Ot•dinatol'e e donanno sottostm·c alle norme tutte, erl obblighi che al Comita1o pl'Cdetio parl'it di stabili1·e a garanzia c deCOJ'O dell' Espo~izione

IT - Le merci e proclotti da espm•t•e tlcbbono csset·e itwiate al Comitato Ot•dinatm·e in rtubbio, ft•anchi tli ogni spesa, nella secle dell' Esposizione, facentlo uso •lei cm·tclh spr ciali a slampa che YCt'ranno inYiati unitamente al cel'tificato di <lmmissione ed ai documenti peP usuf,·uil·ne dei riba<;si ferl'OYiaPii concessi clalle fet·roYie dello Stato.

VII. -- I prodotti che pervercanno tliretti al Comitato Ordinatoee, sar·anno disposti su speciali Banchi suddiYisi per Regioni e Categot·ic. Le spcse tli sballaggio, rimballaggio e custodia sono ad osd usiYO cal'ico degli Espositol'i.

VIII. - II Comitato Ot·dinaLore curet•a cite i signot·i Espositori non siano gt·avati di troppc spese e fin da Ol'a autol'izza a spedit·e iotogt·afie e disegni di quei laYo;·i che pel' Ia lot·o mole ed il gt•ancle peso peesentassel'o cliillcoltit e dispendio ncl traspot·to, puPche siano corredati da ill ustt·azioni e rlescl'izioni che valgono a fame ar)prezzal'e il Yalor·e alia Competente Giueia.

IX. -Data I' occasione dei festeggiamenti popolari e delte Feste che il Comitato Oedinatoee pt·omuoYerit nei locali della Esposizione, e autorizzata Ia YCUclita, a scopo di Reclame di quei protlotti peri r1uali nella clomanda d' ammissione sene sia fatta t•ichiesta.

X. - I peodotti esposti non poteanno essere ritirati, per nessuna ragione, prima della chiusut•a dell' esposizione, ne potl'anno esset·e copiati, disegnati o riprodotti. senza un permesso esplicito dell' Espositore, Entro cinc1ue gio1'ni dalla chiusul'a, gli EspositoPi clebbono ritirare le lol'o mm·ci dai locali dell' Esposizione.

X I. - lJna competente Giul'ia composta delle

pi it spicn.te pet·.--onaliUt del Commeecio c tlell' industPia, aggiurlichet'iL i premi in Diplomi d' on01·e - ('oppe u· Onot·e - ~Iedaglie rl' 01'0, cl' at·gento, di bronzo che Yi sa1·anno llisponibili concesse dai RR. ~IinistePi, dalle Came1·e tl i Commercio, Comizi e Consorzi .\!,!'Pari, ~lunicipi etl Enti, Diplomi di ~le­ daglia <l' Ot·o, di me1lag-lia rli aPgcnto, eli medag·lia tli bronzo, Diplomi di Benemorenza c di Collabot·azione, Cna speciale Giuria as;;egnc1·it i Prcmi ai concorrenti aile GaPe neali d' Onore.

XII. -Aile piit impol'tanti :\In~tre YetTanno a!',.;c~uate spe<.:iali ouoi·ificcnze.

XIII. - lltwante l' E,;po;-;izione ananno luogo nei locali della mo,.;b•a a nll'a del l'olllitato OPdinatoPc speciali feste;:rgiamenti, confCI'Onze, con cot -.i, gm·e d i Beneficenza: a tale uopo, onrl.e meglio rnggiungPre lo scopo filantt·opico, il comitato si permettel'it di preleYat'e tlalle mostt·e, uno o piit campioni a seconda della t!ichiat·azione che il conc.wrente farit pet·Yenir·e alia Sezione _\mministJ•atin.

XIY. - L' Espositot·e che pee una causa flltalsiasi non intel'Yen·;\ con i snoi rwodotti alia Esposizione, tlopo di aYet· spe<lito la scheda di adesione, sm·a tenuto cgualmente al pa~·amento delle tasse stabili te a! paPagrafo seguen te scnza cccezione alcuna in contl'ario. Pel' risolvere qualsiasi controYol·sia egli t•iconosce fin da ora quale sede gim·iclica Ia Cith\ di rtubbio pecsso la tltwle eloggc il suo domicilio legale.

XV. - nli espositoci accompagne1·anno Ia domanda di ~\mmissione con una Cartolina Vngli:t di L. 10, quale tassa di Iscrizione, alia Sez. Amminiskativa dell' Esposizione in Gubbio. Dovranno corrisponcleee poi per tassa di postcggio.

Per ogni metro o ft•azione di metro lineare su banchi fomiti clal Comitato L. 20,00 Per ogni Vetrina isolata, put·che non occ-upi uno spazio supet·iore a mq. 2 L. 40,00 Pel' attJ·ezzi AgTicoli e rueali, macchine ~\gricole a! mq.

L. 10,00 Tassa speciale pet• i Concot·si Reali - Concol'si d' Onorc L. 25,00 Tutti gli Espositot·i che dopo 15 giomi rlall'Inaugm·azione non aYessero pagato le tasse di cui sopl'a sa!'anno senza alt!'o messi fuori concorso ed i protlotti non saranno ]WCsi in esame dalla Ginria.

XYL - II Consot·zio .\gt·a,·io Coope1·atiYO si riset•nt di sopprimet·o, ampliarc, mo<lificare nel preSt:,)nte progt·amma l~egolamento quanto cre1let·~t opportuno e caso peP ca,.;o rlecirler<'t su quanto in esso non Yenne contemplato.

L' ESPOSIZIONE Dl COPENAGHEN 1903 Abbiamo il piacere di comunicare ai nostri Soci e cortesi lettori l' esito del con-

3.'corso all' Esposizione di Copenaghen (Danimarca) Febbraio - Marzo 1908: La Giurla di quella Espo izione ha confcrito :

gliat·ono alcuni fim·entissirui rami indigeni, i <grali, nel luru carattere. sono distintamente dane:-;i. II nmin!!'!!'io rliretto che c,.;,.;j arrecano e pct•o interaruente J'isel'\'ato alia J•opolazione r·m·ale.

Tt•a lc cooppt•atire danesi piit met·iteYoli <li mcnzione -.ono le latterit• cootwratiYr, IP quali J·iuscit·ouo tli irumenso henefkio ai coloni. II ptwlottu delle latte1·ie <·oopet·atiYe alia cui Jn·oduzionc po~sono contt·ibuit·e cosi <1uelli che JHh. ·eg::ono una mu cca soltanto •tune <1uelli che ue po'. r~~ono molte, -.l. r1uota ai pt·czzi Jlllt alri nel lll"r·cato dPI butTd. ~el tempo isle~"o Ia fabbr·icazione conpm·atira del l.nu·l'o ha t·e-.o piit a!!'crule ai pil'coli a!!'r·icoltori di potel' r·itl'di·r.} <hila cooper·azione tlh t'J'si altri rantag~i, sopr·attutlo <!ttelln <li Jli'O\\'Pdel'li dPi uwzzi atti ad at:qni-.;tare le pa:-;tur·e da in~t·•t-.-.u r le alti·e matcrie utili all' <t:.!t'ieoltut·a a~li ,.;te:-;si HlOtlil:i prezzi a cui in pas:-;ato potcvano <'Oillperadi :,;olo gli altr·i !oro piir J•it:dti cmnpae:-;ani.

Lt' latter·ie <·ooprr·ativc colllinciaronn a funzi,lnarc in ll,tnimarTa nel l~'-i.2, <[ttan<lo il ~ig. Stillin~ .\.ntl er·sen foncl(l Ia pl'ima Ia tl e1·i a cooper a ti ya tlane:-;e a 0. L:od nello Yutlanil occidentale. ::\ei Jll'illli anni vcnncro I'P::i:-;trate cento nuove lattel'ie all'anno cd m·a ammontauo a 107G con 15750:) -.nci. Perla IOI'Il Jll'oduziorw s' impie,rano cil'ca quattt·o mili;mli e lllezzo di lihhr·e di Iatte dlC danno circa 180 111ilioni di libbr·c di bun·o del valol'e aplH'Oo.;,;imatiYo di 170 milioni eli c01·one ( cir·ca L. 230 milioni).

Le prc•lette 107u latter·ie coope1·atire, che danno tali risultati sono J'ag·gnrppatr tre Unioni locali poste :-;otto un ('omitato comune.

1." t: n Diplonta d" ono1·e con nteda~lia tl" ~l'ill'io

2.''

•rn

o1·o al Consor·zio ()oop tli Gubbio

A-

ditll01113 di IUCdaglia tli benentCI't•n7a al suo Dir·etto1'<" Anuninistt·ath o fta~·. Enr·ico J)t.. lla ~,OI'I't~.

Talc splendido risultato ottenuto per Ia prima Yolta in terra straniera seg·na un nuoYo passn nella Yia del progresso di questa nostra Istituzione agricola.

Chi conoscc la Danimarca e chi sa per studio o per esperienza quale posto an·anzato essa occura nella ciYilta europca, non puo fare a meno di rallegrarsi col nostro gioYane Consorzio Agrario che ft ~aputo e potuto farsi a.pprezzare con la eYidenza dei fatti in una terra doYe YiYono c 6oriscono le migliori opere di coo. . perazwne agrana.

Ci sono inoltr·c alcurJl' ~ociet<t speciali pel' la disti·ibuzione del butTO, cioe Ia « Sociel(t tlanese dei (iltaroli 1Jei· la espoi·la::,ione ilel b1wro » che c Ia ma~!!'iot•c di c:-;:-;e ed it una Yentlita annua di cir·ca 7 milioni di cm·one e, finalmente Ia « Societlt f1e1· gli acquisli in comune e lrr (rrUwica::.ione meccanica del uurro delle laltei·ie 11anesi » la quale, it una rendita annua di circa un rnilione eli cor·one

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::: :;:

La <:oope1·azione dane~e ha I'egolarmente, al diI·e del Sig-. ~l. l'. Blem (:\Ienibro del Hig:-;tlag) con tin nato il suo pm;.ree:-;-.jyo cammino palesando o~nor pitl la -.ua furza e p1·osperitii, J'isei'Yando -.empre i snoi copio~i benefici alla popolazionc rurale.

Alcuni anni Ot' sono infatti da una inchiesta :-;tatistica dccretata tlal GoYerno, J'isulto che soltanto otto societa tli consmno, forti eomplessiYamente <li .J/300 soci erano ~tabilite nellc tithl. mentt·e 837 <·on 130,300 soci funzionaYano nei di~teetti rueali. lla allm·a Ia proporzione h·a citta e campagna e appcna mutata. ~Ia esse :,;ono OJ'a in tutto 1:200 societit di consumo con 180 mila soci complessiramente f' ranno un couunet'<'iO ammo di ci1·ca 45 milioni di <'Ol'One. A lla testa del woYimcnto della coopm·azione sta Ia '· Unione danese delle Societ(t di consumo, pl'csierluta rlal ben noto cooperator·c Sig. ~ererin Ydr;..\Cllsen . .Essa e una Cooperatira all' ingrosso. alia <llrale sono aailiate 1023 societit locali a cui essa di,tribuisce le sue merci. nal ceppo cooperatim, tl'apiantato in sulle p•·illH' <lall' Inghiltet·r·a, eon I' an.dat· <lei tempo g-er·mo-

(I .. 138000J).

'

Ln lJanimarca conta Jnu·e altt·o geneee di coopceatire quali i ·• ;\Iacelli cooperatthi , -La prima mccellel'ia cooperatint Ycnnp fondata nel 1887 a IIorsens nello Yutland dal sig. l'ietJ·o BQjsen. l>ieci anni dopo esistentno gUt '2l macelli cooperati>i con 42 mila sod. llal 1903 il nuHrcro sali a 33 con 91 mila soci complessi\·amente. Tali :,;ocieUt sono raggruppate iu un' linione intitolata «I' linione dei macelli coope~·atiYi » Ia qualc hail -.uo uaicio a Copenaghen.

Si calcola che tali maceller·ie mattano, salano ed insaccano complessi nun en te circa nn milione e pi it di maiali all· anno, per m1 Yalore di 65 milioni di <:omne. Oltt•e alle macellet·ic di animali suini c' c _pure un macello cooperati\·o pet· l' e:,.portazione della cat·ne di pecora chc f'unziona a Fl'erler·ikshaYen, i cui risnltati sono ottimi otto ogni rapporto.

AJtea forma eli cooper·aziotw rlanese e r1uella pee I' e;-;pol'tazione delle uoYa. Sot·se otto anni U.opo U.i quella per la pr:epat·azione delle cm·ni suine, Yale a rlit•e nel 1H85. Essa ebbe Ol'igine dall' iniziatiYa tiel Sig. F. Mliller e dal LJirettot·e della Coopet·atil·a all' ingrosso di Cop3na!.!hen, il :,;ig Wt•gen~en, ma il primo impulso al movimento fu dato dal Sig. Hat•ald Fal>et•, agente agt·icolo danese a Londea, il quale, a mezzo tli un giot·nale di Copenaghen spiego agli agricoltori dane:si come essi non potesset·o attendeesi di t•ealizzare in In!!hilterra rlei buoni pt·czzi pet• le uoya rlei !oro pollai. se non lc espoda,·ano ft·esche c pulite.

I soci infatti !"he consegnano oggi alia eoopet•atiYa nont cat1i1·e sono multati con 10 cot·one pel' YOlta.

Pet• lllezzo rli r1uesto accurato trattamento lc uoYa danesi ;\nno acquistato sul mcrr·ato ingle::;e una cel'ta I'inomanza e Ia « Cooperativa danese 1•er Ia esportazione delle nova» Ia r1twlc compl'lllde 50J rlistPetti tutti goYemati da nn comune con~iglio tli direzionc e da un' unica Commissione amministeatiYa, espot"ta met'f'e peP l' ammon tare di pil\ tli -! milioni di coeone ( <.:io(' lire italianc 5 milioni c mPzzo) ~Ieritano inoltre eli essere menzionate, quale estt·insecazione tli una nuoYa caratteri:-;tica <lelmoYimento coopet·atiYo danese, le Societ<i. ver Ia coltivazione e Ia vendita delle frntta. La ]Wima venne fondata a Sorii erl attualmeutc co ne sono treelici. lnrlipendentemente da <1ueste ;:-o;ocieUt rli produzione, Ia minoee agl'icoltm·a danese si an·antaggia riP II' esistenza eli parecchie Coopet·ati ,-e per l' acquisto iu comune di mateeiali da ingrasso per gli animali e di altre mateeie utili all' ageicoltura. Fra t"ali associazioni le pi it importanti sono: «La Societ1t cooperativa 11er il connnercio (lelle materie da ingrasso per gli animali nello Yutland » Ia quale sorta nel 1898 conta oea circa 15 mila soci vendendo annualmente per pill eli 1:2 milioni e 1/2 di cm·one di merci; « La cooperativa per I' acqnisto dei materiali da ingrasso delle isole (lanesi, che venne fonda ta nel 1901 e che a ot·a circa 3000 soci e<l una' vendita annua di circa 2 milioni •;~ eli corone; Ia << Societl't Cooperati va per Ia provvista llei materiali da ingrasso di Fionia » fonelata pmc nel 1901 la quale <t presso a poco lo stesso giro eli atfaei della pt·ecedente ma con cit•ca 400) soci e, finalmente nel distl'etto eli Ringki.ibing due societit le cui Yenclite annue ascenclono rispettiTamen te a 7 e a 2 milioni eli cm·one.

Oltre queste cinque, le rnaggiot•i della specie, Ye ne sono clieci pili piccole, le quali fanno complessivamente un commercia rli I /2 milione eli cm·one all' an-no e quatteo Cooperative pet• azioni per Ia provvista di concimi chimici, le cui vendite annuali ascendono a circa 1.200,000 cm·one (liee it. 1,656,000) A ben compeendePe fino a qual punto il commeecio della Danimarca si sia avvantaggiato dall' aelozione dei rnetodi cooperativi basteea giudicare elalle ultime statistiche ann/uali dei prodotti venduti all' esteeo:

39 Si esportano infatti ogni an no rlalla I>animarr·;.. cieca: JU:! rnilioni eli cm·one di uw·,·o (L. 223 milioni e 112 , 8-1 11tilioni eli cm·one di carne tli maiale salal•' (L. 114 milioni e 1lt ), 23 milioni di corone di uoea ( L. 34 milioni) wz totale cioe di 270 milioni ai co;·one di p;·oclott · ag,·icoli pa1·i a .172 1idlioni di lire italiane ..

* ::: Questo in breYe lo sYilutto cooperatiY ~ ~ agrario della Danimarca e questa la Na.zione colta e ciYile che ~t ,-oluto con ~1 eJeyate onorificenze apprezzare 1' ~tttiYit~t e 1' opera ben emerita del nostro Consorzio nella teste chiusasi Esposizione di Copenag-hen.

§tato cl 1l!.e (gampagna ~~

Tutto pt·ocede in modo <Ia gat·antiee per noi un:t !mona annata agt·icola . ~Iaezo ed Apt•ile si sono compoetati egt•egiamente; non po!'lsiamo lagnaecene. Le pioggie d' apt'ile a11110 Ull ]lO' t•itat"dato i laYOl'i pel' la seminazione delle sarcltiate primaYerili, ma le giornate buone e set>ere rlegli ultimi del mese t·isarciscono l' agt·icol tot·e del tempo pet•duto. Pare ch•· Ia stagione itwemale abbia. coli' aYer ritanlato i rigol'i rlel feeddo fin quasi a<l oggi, ostacolato lo ,.;yilnppo del bt•uco del melo. "\"on e perc\ impt•obabill' che il flagella si ript·esenti e sat•it pe!'cio oppoduno~ reagire energicamente con tutti i mezzi possibili per annietarlo.

Agenda agricola per il mese di Maggio Nei Campi.

- Si completa nei ]Wlllli del mese la seminazione delle sm·clziate zn·imarerili ( gt·anoturco, patate ecc. ) - Si pt>ocede, nel merlesimo tempo, alla semitw dell' Erba medica. All' atto della semina sara bene concimare il ter1·eno clestinato al medicaio con Perfosfati o Scot·ie, Uesso e Clonu·o potassico ( t 1~ q.lc per Ettat·o. ) Scerbatura dei Grani e · degli altt•i cer-eali :t seminazione autunnale.

- Ye!'sO Ia fine del meso e nci primi del yentul'o zappatura dei grantm·rlli c delle altee saPchiate precoci . Le f<we seminate rl' autunno Yanno zarpate nci primi rli ~Iaggio, talyoJta anche in ApeiJ,• Nei Cannovili.

- Semina della Canapa.

- Scerbatuca del Lino.

Nei Vigneti.

- Si pongono a dimora le ul time barbatelle nelle Yigne nuoYe. - Si completa la legatm·a nei Yigneti di colle.

Nelle stalle.

- Attenzione a che gli animali non abbiano tt·oppo a sofft·ire pet• il beusco passaggio clalla alimentazionc secca alia alimentazionp fee~ca.

~CGil~~Gra~iGne clel pub~lieG~ 1terreni adtlatli alle B~:cniLe, e Vi[eversa Consirlerazioni varie Le bacE>lline si di,·idono in annuali, hiennali, triennali ed auche poliennali. Xon fa mestieri (}lli parlare lli quelle annuali, come fava, veccia, piselli, lupini etc. etc. rna interesse maggiore e dl chiarire quali terreni pi\1 si atldicono alle biennali come trifoglio, sulla, etc. triennali come lupinella. o crchetta, eLl allc poliLnnali come J' Erba medica. Per il trifoglio pra tense c Snlla i tcrreni migliori ::;ono i cretacei, ed anche ghiaiosi a strato ara bile profond0, e non vengono disprezzati se teudenti all' nmido. La crocetta ama il buono, come e istinto naturale, ma si accontenta di tcrreni a strati superficiali e tufacei, cd ancbe aridi. per la conformaziono Llella sua radiee che sa. intcrnarsi ancho fra i crepacci delle rocciP, e nella sua parsimonia s;i, trarne alimento che le basta per vivere. L' :~rba Spagna, o medica, la regina di tutte le foraggiere, si addatta a qualnnque terreno.

Certo che nei tufacei o rocc'osi dove non puo compiere il primo svilnpr;o delle sue radici, reriEce o per l' alidore estivo, o per J' eccessiva umiditt\! Se pero con un discreto scas~ato, arriva a snperare il primo anno di sua vita, spingeutlosi a qualche metro di profondita anche a traverse i crepacci delle rocce e rlel tufo, innalza vittoriosa la sua bandiera e senza 1 erturbazion i di sort a raggiunge, 20 ed anc he 30 anni di vita.

Per Ia colossale sua radice neppnre 1' eccessiva umidita le serve di sgomento, ma predilige i terreni asciutti a strato profonLlo. Tutti potranr:o avere osservato nelle greppate dei vigneti del nostro Monte Renaro, piante di erba medica che vivono cla oltre 30 auni, e specialmente in fJUelle della Canonica eli S. f:econdo.

Orbene terreui pill sabbio~i eel arit1i eli questi credo -;ia impossibile eli riscontrarc; eppure Jo sviluppo erbaceo e tale che tre 0 quattrn cespugli bastono per una razione eli un capo bovino. Ho tentato svellere una rli quelle piante merce 1' aiuto della vauga, ma arrivato alia profonrlita eli un metro e mezzo, ancora non si riscontro il termine dal fhtone, e di altre radici laterali. Identico caso, ma certo di minore svilnppo, ho potuto constatare nei crepacci eli rocce che sorgono nello stesso Monte Renaro. Non occorre aggiungere che le materie fertilizzanti, come perfosfato, Potassa e calce sono 1' alimento delle Foraggiere, eel il terreno serye cla let to per ri posare.

L' erba medica si puo seminare fino alia prima decade di Giugno. I) Per avere nn buon medicaio e dnrevole, e necessario concirnarlo almeno ogni due anni con q.li 4 di Perfosfato, 2 eli Clornro di Potassa, e 4 di Gesso per Ettaro. Una tale concimazione fa sviluppare a clismisura ed irrobnstisce le piantinc di medica, le quali, oltre dare abbonclante foraggio, soffocano le gramigne eel altre erbe estranee, che prevarrebbero :-mlla medica non concimata, giovanclosi dell' azoto immesso da questa nel suolo, e finirebbe col rirnanere annientata. Prova ne sia un prato naturale concimato con perfosfati, i quali favoriscono la produzione di fi.eno di bacelline, restando eliminate quasi del tutto le graminacee, sopraffatte dallo sviluppo eli quelle. :b: grave errore pens are cho il fie no di bacelline sia di pill scarsa alimontazione. Da analisi fatte risulta il duplo ed il triplo pi{l nutriente eli altri foraggi.

I) -

impi~gando

dai 20 ai 25 I,g. di seme per Ettaro.

Una hacellina che merita di entrare in gran de con,;iderazione e la lupinella, o crocetta, Mf~ra o a doppio taglio. Sono pocbi anni ehe Yiene coltivata: qui da noi credo che sia questo il primo anno. Scm bra che il seconclo taglio, dia un redllito ancho superiore al primo. :\ferita di essere tenuta in considerazione per le poche csigcnze che ha la crocetta in genere. ~:

Scopo principale della coJti,·azioue del trifoglio, in trodotto nelle nostre rotazioni, e eli port are il terreno al pit\ alto grado tli fertilit;\ ed anche per !H'rll:chire I' aia, onde essere in grado di poter tenere maggior nnmero di be~tiame, e conseguentemente quantita sufficieute di stallatieo e di concimi. ~ron va pen\ dimenticata r indus tria dei semi, che, per ora, costituisce una copiosa rendita, forse superiore a qualunqne altro prodotto. Per avere nna buona racco lta eli ~emo di trifoglio, a! quale si saran no fino qui appre;:;tate tutte quelle cure descritte man mano in questo bollettino, e neces::;ario eseguire bene il primo taglio ·- Qnesto, lo si sa, non <1<1 seme, quindi fatto che aiTa il sno svilnppo neces~ario per foraggio, si falci, ma tntto in nu' epoca e non a pili riprese, giacche il secoudo taglio, atto per Ia raccolta del seme, non verrebbe uniforme, e matnrerebbe in pit\ volte. Alia fine di qnesto mese, o al primo eli Giugno, i campi di trifoglio de,·ono Psser tutti rasati e co!'i avr:\. tempo eli rifare lo s\·ilnppo necessaria prima dell' eccessiva siccit:\, e questo e r unico me:>:zo per avere uu raccolto <h seme sodclisfarente. Badisi bene alla cnscuta appena esegnito il primo taglio, giacche sviluppa pi\1 rapidamente andando in cerca delle piantine di trifoglio per abbarbicarsi. Si adoperino, per distruggerla, quei mezzi energici gia descritti in altro numero. II seme di qupsta nostra foraggiera sar:l. sempre pili ricercato e pagato a caro prezzo perche immune da tanti malanni che si veriilcnno a!Lrove. Dunqne non saranno but.tate al vento le nostre cnre, se cercheremo di prodigarle scrnpolo~amente. Nella Gazzetta Agricola e riportato come in alcuni trifogliai sia apparsa una nuova cuscuta forse pit\ micidiale di quella comunemente conosciuta. Il guaio maggiore E>i e, cbe questo parassita, produce un seme di eguale grossezza del trifoglio e per:;io si rende inutile eel inefficace anche ]' azione della clecuscutatrice o del cernitore perche rimangono i pili belli chicchi fra i piu belli cerniti della preziosa foraggiera.

In un solo chilo di seme se ne sono potuti riscontrare a migliaia. All' erta aduuque Agricoltori! Non incettiamo il seme da f:Jori. Colt.iviamo bene il nostro e formiamone una specialita, come 1' ha formata Rieti del suo grano.

Con l' importazione del granturco e st~ta importata la piu grande vergogna della Societa, Ia Pellagra.

Tanti altri malanni, nefasti anche per la nostra agricoltura, 0i so no pi om bati addosso dall' Estero, come la Filossera, la Peronos~_Jera, l' oidio ecc. Che bisogno avevarna di ricorrere altrove? Alziamo superbamente ]a fronte e riconoscia.mo eli avere qui tante ricchezze se sapremo apprezzarle. Chiudiamo le porte e produciamo da noi - Le riaprirerno quando vurremo fare uscire il su perfl uo ricercato ed apprezzato a com pi mento del nostro e del comune interesse.

N. BEBI

Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gubbio, Tipografia Gioacchino Romitelli.

GUBBIO -

~~ettiuo DEL DIREZIO:\E ED

CONSORZIO AMMIXISTR.\ZIO~E

presso Ia Scde del Consorzio

N. 6

1. Giu9no 1908

AGRARIO

Agricola COOPERATIVO 01 GUBBIO

Sl PUBBLICA IL PRIMO D' OGNI MESE

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

t·nau~uralion~ ~~lla Moura A~ri[oJa

PREZZI

AIJbonamento annuo a domicilio L. l,ld. sostenitore ,. 2,Un numero separato ,. 0, 10

ln~uUrial~

Maggio ,... Gi ugno 1908 Domenica

autore~;oli

2-! ~laggio, de-

persone con{ermare l' asl'retata dal sicura:;ione Comitato ordel mio interllina tore, ebbe vento a quelluogo Ia solenne inaugurala testa.

Duolmi pe1· zione nel PaciO di non palazzo dei Consoli. ter acconsenLa cerimot ire al desiuia doveYa clerio da lei essere allietaman i{est ata dalla pretom i con si senza degli cortesi pat·ole Alti PatPoni: e ment1·e La le LL. EE. Saprego di granarelli e Ciufdire, lnsieme felli, i quali ai piit sentiti pet· la pror·ing?· a ::;i atratta apel'tumenti e voti Palazzo dei Consoli - SeJe de:la Mostra ra della Momiei pi1't {erstra c per ragioni par lam en tari ed impegni pt·ececlenvidi per la miglio?·e ?'iuscita della Mostra cui Ella temente assunti in quel gioeno, si trova1·ono imposmeritamente presierle, mi abbia con speciale consi~ibilitati ad inteeveniPe. derazione per

Aderirono pei'O ambedue, bene augurando alia riuscita della festa.

S. E. Ciuff'elli oltre all' invio di gentile telegramma si fece rappresentare dal chia1·issimo Architetto Cav. Uff. Dante Viviani Direttore ff. dell' Ufficio regionale Scavi e Monumenti di Perugia, espressamente inviato e, S. E. Sanai·elli fece pervenire la seguente lettera che ci piace riportare per intero :

Suo Dcv.mo

G. SANARELU

Scuso parimenti l' assenza..l' Onoeevole R. 0 Prefetto dell' Umbl'ia Comm. Tito Carnevali, col seguente telegramma al Sind a co: « Dolente che una ostinata inrlisposizione

Il rinvio a Domenica 24 corrente dell' inaugurazione di codesta Most?·a di prodotti agricoli inclustrialt mi mette nella dolorosa necessita di non JJOtere accogliel·e il gentile invito clte Ella si comJJiaciuta rinnovarmi di interveni?·e alta simpatica ed importante cerimonia.

Giit da molto tempo per il giorno di domenica prossima lw assunto formate, .esplicito impegno di Presen:;iare in Eboli r inaugw·a:.ione di una Most?·a Zootecnica, erl anclle ?'ecentemente 110 clovuto act

e

« « « « « «

mi abbia impedito di esser presente alia inaugueazione della- ~Iosti·a cui risultati, sono certo allieteranno di legittimo OJ'goglio codeste laboriose popolazioni emulanti nella attivita del lavoro colle inclustri e prospere che la contornano porgo a Lei per tutti i pili dvi augmi e compiacimenti.

Aderirono infine il Comizio Agrario eli Pei·ugia 1·appresentato clal Conte Emanuele Ranieri, il Direttore della Fci·t'OYia App2nnino Centrale, i Sinclaci

·12,Ji Perugin, Foliguo, Ai'czzo, F:tbrinno, Cittit 1li Ca-

!'>tello, S. Sepolcro, Gualdo Taliino, Cantiann, Cagli, Costacciaro, Scheggia, Fo ··a to di Yico. Era no presenti il Deputato del Collegia On.le F. Fazi. il :::.egeetario della Cnmeea di Commercia. il Dieettore della Cas~a di Ri. parmio di Foligno Cav. Buffetti. il Conte Comm. Rotlolfo Pucci Boncambi 1li Pel'n!!in, il Conte Emanuele Ranieri di Perugin, il Ca>. U. :\Iiliani di Fabriano, il Sig-. Ribacchi ui nualdo Ta•liuo, II Cav. Cele!<tino Coliui 1li Sigillo, Yat·i Sindaci e raprwe·entanti 1li Comuni limitrofi, le Aut01·itit politichc e1l ammini~tt·ative, so<:ietit coope!'ative e<l opernie locali, espositm·i fol'estieri ed altr·i di cui ri llnole non t"icordare il nome..\llieta,·ano 1li lorn gentile presenza molte Signore e Signorine fr·a le tluali alta ed eleg·ante spicc::n·a la nobile figm·a della bionda e colta Sig-norina Ragnhild Lund figlia del Presidente del Senato not·Yeg-ese.

Aile undici pt·ecisc men tl'e <lalla sommitit <lel palazzo dei Consoli il crv,tpww;w suona,·a a di~tesa e le fatidiche note facevano a.:cot·reee festoso in Piazza della Signoria il buon popolo di ({ubhio, la eletta schier·a di signore e di forestieri, di cittadini ed agl'icoltori occupanti giit la gran :::ala tet·rena del Palazzo, attendenuw ansio~i I' apparit•e tlelle .\utoritit incaricate di apl'ire la :\fostt·a.

Sotto lo Stan1l 1lel Consor·zio Agt·ar·io riccamente adoenato di labari e bandier·e nazionali, dm·e apparivano a gloriosa testimonianza del suo Yalot·e, i diplomi d' onore e le metlag-lie guadagnate dal Consorzio stesso nelle var'ie E,.;posizioni italiane e straniet•e, presero posto le Autoritlt.

La sala nel suo poco spazio libero era letteralmente gremita e piena era pure I' ardita scala medioevale che mena al piano superiore.

La musica cittadina diretta dall' egregio l\Iaestro Sig. Alfonso Parenti intuona la marcia Reale ed il suono festoso echeggia sonoro nel vasto salone.

II momento e solenne e tutti scendono dalle sale superiori per assistere ansiosi alia cerimonia inaugural e.

Parla primo il nostro giovaue Sindaco I' AYY. Hiuseppe Gatti.

Ne riassumiamo in breve I' applaudito discor·so:

Sigqore e

Signor~

Sen to grande e vivo I' onore di essere chiamato a porgere aile Autorita tutte qui convenute, al Rap1·esentante politico del nostro Collegia, ai Signori Espositori, l' omaggio devoto, il saluto ossequente della nostl'a Citti.t. .\lte personalitil. politiche, le LL. EE. Ciuifelli e Sanaeelli dovevano intenenit•e ad inaugurare la Esposizione agr·icola.

II loro nome, congiunto alia loro presenza a\Tebhe 1li gran lunga accecsciuta la solennita tli questo memor·abile momen to. :\la imprescindibili dO\·el'i parlamentari e precedcnti impegni vietar·ono ad cssi di pal'tecipare

alia attuale fe~ta del lavoro a cui Gubbio. pel' Ia prima volta si accinse, con nobilissimo slancio, con impareggiabile attivita, ravvivata 1la nuove e fm·ti eneq.de.

II sapiente Capo della nostt·a Pr·oviucia l' egt·egio Comm. Tito CarneYali invinva telcgrafica adesione, manifestando il suo rammarico di trovarsi impedito ad intel'Yeniee pet• momentanee ragioni di salute. ~. E l'On. Uiuifelli, l'illustt·<' Deputato diTodi, ch' tutta "Cmbeia onora. ehe e r anima politiea piir ferYida di questa nostr·a I'C!!ione, in>ia>a, perche lo rappresenta:;;se, il valcnte .\rchitetto Ing. ])ante Viviani Dit·ettor·e ()ell' utlkio regionale pet• gli scavi e monumenti, che por·ta a noi il suo saluto, e che io pecg-o eendersi presso di lui interprete dei nostri pal'ticohll'i sensi di in1lefet tibile gratitutline.

Formale assicm·nzione pet·i> abbiamo avuto che i due illu~tl'i Patl'Oni saran no tt•a noi nel pt·o. simo Giu!.!·no, ed attendinmo con fiducia Ia data immensamente !!radita del tlesider·ato intenento.

E fr·attanto ll('ll' inne~g-iare da quest' auln immen,;a, ove il no~tt·o popolo u ava negli an<lati secoli racco::;lier;;i pet· peesiedere aile .·orti vetamente gcandi alloea, della nostra Citta, alla peospel'itit cresc.;ente agei.:ola ed industriale affacc.;iat:"tsi con viva fede, con fermezza di peopositi e con teuacia di lavm·o in questa remota ed obliata plaga dell' "Cmbr·ia; sia lode a coloro che assunsero la iniziativa di <lttesta Espo,-izione, sia plauso a quelli che ne incol'aggiar·ono e fecondarono I' idea, a 11uelli che contt·ibuil'ono alia sua migliol'e riuscita.

Yada il particolat·e e eicouoscente saluto alla bencmerita Camera di Commeec.;io di Foligno clw non venne meno alia sua tradizionale e cospicua lat'ghezza nell' incm·aggiare Ia ~Iostt·a. a tutti gli egcegi colleghi delle Cittit vicine, e indistintamente agli espositori tutti delle di\·erse regioni d' Italia.

Yada infine un ~aluto ed un augurio ai nostei agcicoltori che e desiderio comune de~istano da 11uella fatale emigeazione a cui volentieri si abbandonano fugg-endo dalla madre pateia per recarsi talvolta in terre inospitali, h·a speranze deluse e non raramente al cospetto del triste infoetunio che, quando non uccide, inabilita pet• lo pili a! lavoro pee tntto i I res to della vita. :\Ia la madee patt·ia nasconde nel IH'Opt•io seno tesm·i e ricchezze che si vengono attualmente ovunque esplorando!

La accresciuta JH'oduzione delle terre passibile ancora di notevole aumento, Ia intelligente ed operosa direzione !lei proprietari debbono redimere la patria nostra dallo sconcio e dalla sciagura della emigrazione, non infer·ior·e nci suoi rovinosi eifetti allo sconcio e1l alia sciaguea della pellagra che int'esta non poche contrade d' Italia.

AI benemerito Consol'zio agrario porgo infine il lieto augurio di splendido successo della indetta ~Iostt'a, che assicurerC:t a lui una Yita fiorente e duratm·a e saea 11uindi per appol'tal'e maggiori vantagg-i aile nostt·e campag-ne, che tanto attendono dal-

43Ia ;-;ua non con testata azione fecontla e rigeneratrice. f.: cosi che dichiaro aperta Ja Esposizione dei prodotti ageicoli ed industriali promo sa dal Consorzio Ageario coopeeati>o tli Gubbio e, cedo Ia parola all' On. r·appr·esentante di S. E. l' On. Ciuffelli Sotto-.;e;r·etario di Stato per' la Pubblica Isteuzione. l'a ria c1uindi 1' log. Yi riani !1uale rappresentante tli S. E. il Sottosegretaeio di Stato al ~linbtero tlell' lstruzione pubblica:

~Iaestri

che resero grandee celebrata quest' Umbria veede e luminosa.

Oderisi, « onor d' Agobbio » nelle insuperabili winiahire; Guido di Palmeruccio, Angioletto, Ottaviano di ~Iartino Nelli ed i !oro :seguaci nella bellezza degli sfondi a paesaggio delle !oro pitture; ~Iae­ steo Giorgio Andreoli negli smaglianti riflessi metallici del1e ceramiche, riteassero con il piu schietto verismo, palpitante di vita e di soave mistero, tanta ricchezza eli natura, formandone la caratteristica piu s}:liccata dell' arte loro .

.\.nche altre arti minori, non meno glorio. e riDalla Yiva, eloquente parola di S. E. il Sotto fulsero pee mano di provetli adefici, quali quelle ::;egeetario di Stato al ~1inistero della Pubblica Jstr·udei tessuti e ricami, dei cuoi impressi e geminati, zionc Comm. Augusto Ciuffelli, che, trattenuto in degli OI'afi e zecchieri, e sopratutto quella dell' inRoma da imprescindibili lavori JHlrlamental'i, ha dataglio e della tarsia, ove tRnto si distinsero i Donti, to a me I' alto onoee eli rappresentarlo come Capo l\Iariotto eli Paolo detto i 1 Tet·zuolo e le tre generadella Sezione artistica, in questa festa dell' agl"icolzioni della famiglia ~laffei. tura, dell' industria e dell' arte felicemente afft·atelFulgida e p1·omettente qui oggi rivive l' arte late, sarebbe apparso in tutta la ~ua luminosih\ il della ceramica, che, andata perduta con il Prestino, concetto ele...-ato e gentile di rievocarc le passate allievo di l\Ia:,;tro Gio1·gio, per somma ventura ultimo gloeie di Gubbio, e animare. incor·aggi::mdole, quelle tol'll<'J alia luce appena mezzo secolo fa, per gli studi peesenti pee il tr·ionfo dell' avvenire. - Tanto onoee, e pee le prove (]i altro illustee concittadino il Dott. mentre mi rende assai per·plesso pee poter·e fedelAngelico Fabbri, che riusci a ritrovaee il segreto di mente interpr·etare I' eco del suo vasto pensiero, mi fissal'e i lustri ad OI'O e il'idati sullo smalto, e. di ()a in questo momento cor'ag-gio per clomandare la Luigi Carocci che, proseguendo le riceeche del I<'abYostr'a beneYola accoglienza. bl'i, ne perfeziono la scoperta, e a lui si deve il riPorto a Yoi dunque il saluto autorevole dell' Uosorgcr·e di questa industria, che pet' mano dello Spimo insigne che illustra questa regione, fol'te, suggenaci e del i\Iagoi non e t01·nata ad emigeare, tan;;tiva e gentile. toche possiamo nutrire la speranza che in Gubbio, Qui, dove nei pitt remoti tempi della civilt<\ itacome in altl'i paesi dell' Umbria, possano, per ioizialica gli Abori,5eni Umbri. che pt•imi conim·ono motinl citta(lina, risor'geec e prosperare le antichc fabnete e vergat·ono le indecif1'abili tavole di bt•onzo, bl'iche e, con giovanile entusiasmo, far rifiorire il linguaggio e leggi scmosciute di quei popoli pr·ecomme1·cio dei !oro pr·odotti, come ne danno lodecut•sori dei Romani dominato1·i del Mondo; qui, in Yole esempio Gnaldo, Deruta e Pesaro. c1uesto maestoso palazzo eretto per volonta di popolo, degno della geandezza eli Roma, opera podeeosa Possano del pat·i risorge1·e e germogliare le a! tre al'ti avplicate all' industria che pee opera delle lidel genio di Gatapone in al'tistico connubio coo Anbet•e maestranzc tante belle teadizioni ci tramandagiolo di Onieto, si trovano oggi aclunati i p1·odotti rli tutte le attivita agricole, industriali ed artistiche rono; e questa ~rostra sia prodromo eli emulazione per nuovi piit anini cimenti delle giovaoi generadi q ues to fer· tile e rid eo te ter·l'i to rio. zioni, educate aile benefiche lotte dell' ade e dell ' inQui, dove Ia Potest<\ civile (lel piu bel meclioevo dustJ•ia, le quali, compeneteandosi, sono i principali a1t'ennava la sua gran(lezza, quando il pensiero eli fattori eli ogni pt·ogeesso civile eel economico per Dante « Gliiliellin (uggiasco » ospite di Bosone, imla gr·andezza della Patl'ia. mortalava il « colle eletto del Beato Ubalclo » e preconizzava l' unita della nuova Italia, si afferma oggi Con questa augut'iO sono cecto di rendermi interil nobile l'isveglio delle sparse energie riunite a ·1 prete diS. E. il Comm. Augusto Ciuffelli, assicuranconvegno per testimoniare come, realizzato l' ideale do l' illustre cittit di Gubbio ed il benemerito Comieli Dante, rivendicata la nazionaliUt e l' uniUt della tato, pl'omotocc dell' Esposiziooe, che non verra mai Patria, si sia raggiunto il progresso economico, ina mauca1'e da parte del ~linistero dell' Istruzione dustriale ed artistico di questa regione, che tanto Pubblica, l' appoggio c l' incol'aggiamento per lo svicontribuisce al benessere e alia gloria nazionale. luppo delle artie per Ia tutela eel il restaueo degli Le spighe rlorate che ondeggiano nei Yostri camsplendidi e ''etusti 'Ionumenti, lustro e clecoro della pi ubertosi, I' olivo che aderge la chioma glauca sotto Citt~t e della Xazione ». il peso del fnttto prezioso e i geappoli penduli clai tralci che mettono in festa le campagne, qui converUn ver·o cntusiasmo suscitano le nobili eel eletiti in alimenti per mano inclustre e laboriosa, ci rivate parole del Rappr.esentante del Governo ed . il portano alia visioqe incantevole dei vostri monti, vasto eel austet'O salone echeggia di prolungati e dei vosh·i colli, dei vostl'i piani, specchio fec!ele delle vivissimi applansi. Pt'cnde (]a ultimo la parola papitl geniali concezioni artisticlte dei YOstl'i insigni «

t·imenti applaudito il no"ti'O Pre.,idente :-;tirati, e cosi dice:

av. (;.

« Assot:iandomi aile nohili pat·ole dell' Egregio no"tro Sindaco, ho il piacet•e e I' onol'e di dichial'are in nome uel Consol'zio apena Ia ~Io.-tra a;;t·icola industt·iale, tlella l!Uale lo -..te ..;1) COibOl'ZiO fu r iniziatore. ll mo.-tt·are. con le num e macchine. ttnali importan ti funzioni il capi tale tecnico possa e"el'cital'e nell'j industl'ia a!.:'l'irola, varra fol'-.e a fal'e t•ivolg-ere con fil]uda e ;:;impatia l' attenzione dei no,_tJ•i .\.gricoltori ai pl'o~t·e..,..,i della scienza e dell industl'ia nel campo cosi impodante tlella nostt·a a~t·icoltura, nella 11uale ~e, come tante volte -.i e l'ipetuto, e l' anenit·e tf Itali<i, tanto pii1 <'ll' an·enire della nostl'a regione. Ia t!tHtle pet• le sue condizioni etniche non potdt mai fm·se spel'are la ~ua reclenzione economica da a! tt•e impt·ese. c he non abbiano il loi'O fondamento nell' .\.gt·icoltul'a.

Anche prescindenuo <lalla limitata cerchia dell'in tere-.-.e regionale, il rinnovamento agril'olo e pet• Ia societt't model'na una neces-.Wt indiscutibile.

Quell' industriali:;mo stes~o cosi suggestionante, scrive il Prof. Cat·naroli, che ~embl'a abbia potuto tutto vincere, tutto -;oppiantat·e, e che in molti ha fatto completamentc -;vanire il eoncetto dell' immen'<a importanza che conserra l' Agricoltura anche in mezzo alia chiassosa vita delle industrie moderne, deve ricer·care in ma;:;sima parte nella stessa agricoltura il suo fondameuto e la sua yita.

L' umanita istintivamente ha da se organizzata Ia pl'ima e piu grande diYisione del lavoro; una parte di essa raccoglie dai boschi e dai campi,

nn' altra lavora i raccolti nei centri popolosi ed in(lustriali, e li rende adatti al commmo.

Xon e possibile che avYenga uno .~quilibrio in questa naturale organizzazione dell' umana attivita, ad una maggiore pmduzione industriale, e necessario che sia compagna una maggiore peoduzionc agricola: all' intensita sempre c1·escente dell' attivitit e del lavoro industriale deve seguire di pari passo l' intensificazione dell' agricoltura ed una conseguente piu perfetta concezione ed applicazione dei prindpi economici che regolano Ia produttivita ed il t•azionale esercizio di essa.

Se e vero pero che Ia vita economica moderna implica una completa trasformazione dell' Agricoltut·a, se e indispensabile che questa segua una via del tutto nuova tracciata rlalle stesse condizioni sociali, e altl'esi necessario, poiche questa tl'asformazione possa essere sollecitata, che esistano delle contlizioni propizie. 1~ nel capitale tecnico utilmente I'ivolto ad un razionale esetcizio della coltivazione dei campi, che r intensificazione della coltura ha il -.uo lll'incipale fon•lamento. <.)uesta i' la cat·atteristiea dell' ageicoltura mo· dei·na nella qu:1le il fattol'e capital<' in passato pl'es-

so ch~ nullo, o me:chini. "i1110 vit ;5radatamente aumentantlo, e tende a diventare cosi il fattot•e predominante, e at! avYicinat·e l' agricoltura alia Yera e propria industria manifattm·iera.

Conseguenza importantis,.;ima di l!Uesto t'atto e una mag::;-iol'e co~tanza etl una certezza quasi rlirei nella pr·uduzinne, poiche q nella regolat•i tit propr·ia tli tutte le cose g-uidatc dalla t·agione e non dal ca;:;o, donit vet•ilkat•..,j anche nella pt·odm:ione agraria, 11 ualora sia tletel'm ina t a da mezzi pen~a tam en te- l'iYol ti allo SCOlW. La mwva ag;t·icoltura Ita t!uasi eompletamentl:' . mentita I' antica sentenza dell'« annu fruttificat. non tellus :.: le stesse cifre :,tatbtich~ ce lo provano: ill tu tte le ::\a zion i in cui r .\.gricoltura, yjy i fica ta dal capitale, iiHlustJ·ializzata eioe, ha t·aggiunto un alto gr·ado tl' intensit:'t, oltr<> ad una produzione genet•al<> pit't eleYata. si e riscontl·ata una maggim·c co,;tanza nella pt•otluzionc annuale. ni qui tlll maggiot• beues<:et·e g-enet·ale, tlll mi1:,diot•amento notevole tlei Coloni.

II nogtl·o Htale..,,.ere agt·ario. rla tutti fino ad ot·a lamentato, i: tla r·icct·car-.i pr·indpalment(' nella inferiol'i t;\ economica e t('cnic:t in cui si trova Ia nostra t'<'gione.

Oggi che tutti hanno riconosciuto (lalla evidenza dl:'i fatti l' impo-;sihilita di eontinuare in un' agricoltm·a patriarcale, e innl:'gabile un g1·antle ed eflicace risveg-lio agricolo am·he nella nostt·a Umb1·ia. ln1lice elOl!Uente e ~iCUI'O tli Ull tale risvegliO e lo ~viluppo preso in JlOt'hi anni dal nostr·o Consorzio, sviluppo dontto appunto, oltt•e che all' abile direzione, a questo l'idestarsi delle giit assopite attivita dei nostri agt·icoltori, i quali hanno trovato nel Consorzio stesso un potente pt•opulsore ad agire e ad inaugtll'are arditamente nel uo~tro territorio i sistemi moderni e pel'l'ezionati.

E appunto per ..,timolare anc01·a le energie dei nostri agt·icoltori, per spingerli maggio1·mente alia razionale industr·ia dei campi e principalmente pet• mo~trar lor·o i progressi della ~cienza e dell' industl'ia agricola, l' impol'tanza del capitale tecnico in agricoltura, del t!uale abbiamo parlato, si fece iniziatore di questa ~Iostr·a che m' auguro riesca pt'oficua e feconda di risultati. f~ da notare che il nostro risveglio agt·icolo e ft·utto della sola iniziatin. indi \·iduale. '?\on disper·iamo quindi che merce Ia concor·de cooperazione tli tutte le forze e di tutte le volontit della nostra l'egione, si po,.sano fra non molto veder realizzate quelle condizioni che permetteranno ai nuovi sistemi agt·icoli di distribui1·si, quale benefica irrigazione, per ogni parte delle nostre campagne, a beneficio di un' agr·icoltura fattasi Iibera dagli invetel'ati pregiudizi, e tlivenuta capace della pili alta pi'oduttiviUt. Ed ora non mi resta che ringraziare tutti gli Espo itori, gli Organizzatori della presente ~rostra •lelia cooperazione prestata per Ia buona riuscita tli c"::;a, che it due scopi irnmediati e

-15 principali: quello di mostrare i risultati gia ottenuti e l' altro- rl' incitare tutti a nuoYi e pili grandi progt·essi. Riescire ad ottenere ambedue que"ti <;copi e l' augurio migliore che io pO<;'a oggi fa1·e uel momento dell' apertura di questa ~rostt·a, che ('er·to segna un altt•o pa~so innanzi nel cammino a"cendente del nostro Consorzio .\.gt·ario e della nostra agt•iroltura, c fa Yedeee Ia poteoza e la forza delle yolontit associate per un deterlllinato scopo, della coopet·azione cioe, che generalizzandosi sempl'e pii1 e de.~tinata ed e sere Ia forma sociale dell' aYYenire ».

Ebbe termine con que to Ia rel'imonia tli apertm·a. ~fentee il concerto comunale riprende il gl'adito ·uono, le Autorita, le Signore ed il numet·oso stuolo di f01·estieri e cittadini pa:;~ano <plindi a Yisi tm·e le sale della :\Iostra.

Una larga distribuzione di rf.clame:-; e tli libretti t•icordo eli Gubbio c del Consot•zio chiudc I' indimenticabile testa inaugurale, Ia rui indubbia l'iuscita ri rassicura 1' esito felice di qu<'sta p1·ima ~Iostra di pt•odotti agl'icoli e industriali.

gia; peroche allora abbiamo un altro proYel'lJio, non mcno saYio e giu:sto del primo, il quale dice" Jloggio asciutlfi i'O"Gina tutlo,

La siccita dello scOJ·so me e fu infatti addit·ittm·a eccezionale e le nostl'e campagne ne soff!'irono enoememente.

Se nel Yentueo mese tli Gingno non anemo a tempo qualche benefica pio3gia pott·emo fin da OJ'a pt•evedere scar>;bsimi raccolti Quelli dei fieni e della pa~!'lia ono gia ieremissibilmente compromes"i: le >;archiate primaYerili (granotur<.:o etc.) seminate nei terl'eni completamente asciutti minacciano di non geeminare nemmeno.

La stagione it favorHo lo sYiluppo dei bruchi del melo e della quel'cia cd an<.:he <1uest' anno assistiamo al tl'i te spettac.:olo di vedet·e in tlueste poYe\'e piante distrutto il f'ogliame dal vorace parassita.

Ce n' e quanto basta per iSCOI'aggiare il pill appa!'sionato e tenace agt·icoltore!

'(J~~~~,{fi~~~~·~~~'O~'~~~

Agenda agricola

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per il mese di Maggio

Aile ore tredici il Comitato <)l'(liufttOt'e della \fostt·a oflH un banchetto aile "\.utorita, Rappl'esentanti e membei del Comitato d' onore, nell' alii pia sala me,JioeyaJe dell' Albet·go S. Mat·co.

Regnarono sOYI'ani 1' allegria eel un cot·diale t•icambio eli cortesie, di augut•i e di YOti pet• Ia prosperita eli Gubbio e del Consot·zio Agt·ario.

Pal'lo primo il nostro Dit·ettore Rag. Enrico Della Torre accennando per sommi capi aile passate e nuoye condizioni dell' agricoltura, allo sviluppo eel iofl uenza morale del Consorzio, all a sua opel'osita, all' ardita idea della :\-Iostra; salute) infine gl' illustri Ospiti col noto e sublime brindbi del :\lazzatinti.

Segui il Sindaco bene aug·ul'ando al Consoezio, all' agricoltura, all' arte di Gubbio invocando dal Goveeno una Iegge speciale pee Ia tutela del prezioso nostro patl'imonio artistico.

Risposero 1' Architetto ViYiani e r On.le Fazi i quali con parola calda e sincet·a ])a!'lm·ono eli Gubbio nel suo risveglio agt•icolo e nei suoi nuovi sfot·zi tli lavoro, assicurando il massimo appoggio per la conservazione dei monumenti eugubini.

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c§tato delle ('ampagne

Nei Campi.

- Falciatura dei pr·ati naturali ed artificiali.

- Rottura dei vecchi metlicai e lupinellai.

- Rincalzatura delle sa!'chiate pl'imaYel'ili (gt·anoturco, etc.)

- Semina 1li granturchetti e saggine da foraggio \'erso Ia fine del mese incomincia Ia mietitura del g1·ano.

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Negli Orti.

- Innatnature ft·equenti alla maggior parte degli ortaggi.

- Preparazione del terrcno per le semine autunnali.

Nei Vigneti.

- Cure anticrittogamic:he alle Yiti (Ierorazioni e Solforazioni. ) - Scacchiatut·a e cimatura dei sopetti rigogliosi fn Cantina

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Solfoeazione ripetute delle botti vuote.

In bigattiera.

- Siamo ncl pet·iodo d' allevamento. Pulizia, aria e disinfezioni accarate nei locali.

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Dice il proverbio "jlfaggio ortolano ,,wlta paglia e poco grana , volendosi intendere che se il mese di maggio e soverchiamente pioYoso Ia produzione del cereale puo venire seriamente compeomessa.

11 proverbio per altro non Ynole significare f'ertamente che il maggio debba essere. come appunto fu quest' anno per noi, addieittura senza piog-

ij CGIIabGra~iGne clel pubblieG ~ MISCELA INSETTICIDA Un rimedio efficacissimo f;er uccidere i brnchi del melo e della quercia, ideato dall' Agr. Signor Enrico Borghi direttore di aziende agrarie in Gubbio, venne

4usperimentato a! vicino podere «Rocca }o » in presenza dei Sigg. Prof. G. Bonarelli, Presidente, Vicepresidente e Direttore del nostro Consorzio agrario, dei Sigg. G. Franceschetti, V. Balducci, Dott. G. Spina.ci, i quali tutti ne costatarono il non du bbio effetto.

II preparato e hasato sulla potenza venefica dei sali arsenicali e viene somministrato alle piante colla pompa irroratr~ce. ll brnco cibandosi della foglia irrorata trova dopo circa dieci ore Ia morte.

I sali disciolti si trovano vendibili pre;;so Ia locale farmacia Ceccarelli in bottiglie da un litro. Disciolti in 100 litri d' acqua con r aggiunta di 50) grammi di allume e 500 di calce spenta formano Ia miscela da somministrare aile piante infette.

Data anche la mitezza del prezzo dei >ari ingredienti per cui ]a spesa eli ogni melo curato non supera i dieci centesimi, ne raccomandiamo r uso ai nostri Agricoltori.

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1 [ampi di grano nell' annale si[[ita ------~~~~·~-------

nessun maggior dolorc, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria . . . . . . .

AI detto del Di1ino Poeta .-enga pure sostituito « nessun maggior dolore, che ricordarsi del tempo in

cui si poteva fat' bene, eel in1ece si e fatto male. » t un lamento genm'ale. credo di tutti gli agricoltori italiani, che Yolgono l' occhio scoraggiato agl' immensi campi ondeggia nti del grano, e lo .-edono ingiallito, accartocciate le foglie, e quasi, con uno sforzo che non e naturale, mandar fuol'i la spiga. Tutti attoniti si domandano che ne sara del raccolto!

Questo dubbio nasce spontaneo, perche, se una pianta non fa il suo regolare sYiluppo, anche il prodotto non puo essere regolal'e. Ad un coro rispondono che Ia eccezionale secca tli quest' anno e la sola causa dell' at'restata 1·egetazione, e del conseguente ~car so raccol to.

Permettete che io dica, Sigg. Ag!'icoltori, che questa non e la Yera causa. La causa unica bella e buona si e il mancato la.-ol'io al momento della semina. Se tutti pensaste come la pensano i ritlessiYi ed esperti Inglesi, sapreste, che r1uanto si la1ora pit! profondamente il tert'eno, tanto e maggiore Ia reudita. Essi sanno pet' prova come ogni centimetro di maggiore approfondimento nel lavm·io, sia prodigo di un ettolitro di grano in piit per ettaro; essi sanno che pili la raclica troYa agio di spinget'si nel tel'reno e pili lo sviluppo e maggiore, e maggiore il frutto. Non solo, con tal fatto, la vegetazione e pili esplicata, ma anche la pianta e pitt resistente alia secca, poiche pel' mezzo del lavorio profondo, la teet•a ha potuto immagazzinare nei suoi steati profon<li, all' epoca delle piogge e del discioglimento delle

nevi, tanta umidita, da teneela in set'bO per il momento opportuno. Quella umidit::1, in difetto di pioggia, OI'a t·isale alla pianta, che se ne gioYa. per le radici capillari ~;pinte a metri eli profondita tl'a il suolo smosso. l gt·ani ~eminati in tal modo non ingialliscono ne per l' attuale alid01·e llC pel' il marcimento delle radici, causato dall' eccessi.-a umiditit nel periodo piOYOSO, giacche questa e <wesa in baSSO COme e accennato eli sopl'a. Essi prospet'ano inYece, e ma_E_tengono il lol'O Yerde cupo, monito solenne ai neghittosi ed ine~perti.- ~on Ia colpa dunque alla siccitit ma alla nostt·a in<>ipienza. E tempo di smetLere il sistema purtl'oppo invalso eli se111inare il grano nella cosi detta (( Seccia », o fare un arruffato Ia-Yorio supel'ficiale sulla terra che de,·e eicevet'e il Grano! II grano ha bisog·no, come tutte le altre pi ante, di un letto ~omce e ben pl'eparato. n sistema di rompere con una semplice scol'ticata i pt;ati adificiali, e, dopo un mese seminae.-i sopea, male appena curandone una legg·ieJ'a mossa con i soliti aratei e con l' erpice, non puo dare che risultati negati.-i.

Il contadino si compiace di Yedere con poca fatica una lussul'egiante Yegetazione du!'ante l' inverno ed anche a primavera; ma col sopran-enire della siccHit, subentt·a la disill usiorle. Fino a qui il grano aYeva fatto intet'nare le sue l'adici fea quelle zollc esuberanti per detl'iti organici, wnus, azoto e eesidui fertilizzanti somministeati alle foraggiere e, pasciuto a ~azieh\, si mostPaYa rigoglioso, rna perche teoppo superficiali O!'a per la mancat.a pioggia, i cocenti raggi del sole non hanno dovuto faticar molto a rintraccial'le e la pianta cambia il suo bel verde, china il capo ed appassisce.

Se il ten·eno fosse stato sotlice fino a geande profondit£1, <1ue!le radici sarebbeeo scese gilt giti. tanto in basso, ovc, qualnnque sforzo di sole il pili torrido non tt'ova acceso. Seminare il grano nella ~Sec­ cia» vuol dire compromettere il raccolto e perdere tutti quei nntaggi dontti a tanti sacrifici di anni ed anni . .!\on puo essere altl'imenti, se si pensa solamente al lungo periodo in cui i campi ~ono rimasti a soclo, per gli effetti della semina del for-aggio.

Nell' ottobre del 1905 si effettuo la semina del geano, ed al Marzo del 190G fu seminato sopra il trifoglio, e nell' anno Hl07, ossia l' anno· dopo il raccolto del grano, fu fatto quella della foraggiera. Solo in agosto o settembre, cioe dopo due anni, questo teereno pote risentiee 1' aratl'o. Ceedo che non vi sia persona al mondo che disconosca la necessita di un forte lavol'io in tutte le terre rna specialmente in queste, per accingersi a fare la semina del grano.

Non e dunque I' attuale siccita che ci rende perplessi e scoraggiati, rna e la nostra ignor'anza.

Facciamo bene le cose quando e il rnomento opportuno, e non ci assalir<.\ il dolore ricordandoci del tempo felice nella miseeia.

K BEBI

47 La prima Cassa rurale.

Ci e veramente grato comunicare ai nostri lettori che, dopo un lungo percorrere di vie burocratiche Ia prima Cassa rurale che a veduto Ia luce in G-ubbio sta per iniziare le sue operazioni.

Il17 Novembre 1907 con rogitoDott.U.Monacelli si costituiva Ia. Societa cooperativa in nome collettivo: Cassa 1路urale S. Seconrio-Semonte, per Ia dnrata di anni 99 ed allo scopo di migliorare le condizioni morali e materiali dei soci agricoltori fornendo loro prestiti e fomentandone il risparmio. Approvato lo statuto dal Tribunale Civile di Perngia con decreto 17 Gennaio 1908 ed eseguite le formalita di legge dal dipendente ufficio di Cancellaria ( N.i 3586 Registro A. 1123 Reg. B e 263 Reg. D.) il Tribunale stesso emise in data 2 Aprile 1908 il provvedimento di cui all' arti~olo 91 del Codice di Commercio con esplicito riferimento alia Iegge 7 luglio 1907 N.o 526. Tale ultimo decreto venne pubblicato nel Foglio degli annunzi legali della R .o Prefettura 1.0 Maggio s. N.o 87.

Dopo tali formalita, che legalizzano Ia costituzione della Cassa rurale, 1' Assemblea dei soci e stata subito convocata per Ia prima domenica di Giugno alle ore 18 nella sede sociale col seguente ordine del giorno: 1. Comunicazionf:l del decreto di approvazione dell' atto costituti vo e relazione della Presidenza.

2. Fissazione del limite massimo attivo e passi \'O delle operazioni sociali.

3. Fissazione del tasso d' interesse sui prestiti e depositi.

4. Elezione degli uffici amministrativi.

Avvertiamo infine, per norma di chi pu6 avervi interesse, che tutti gli atti e situazioni mensili della Cassa rurale, giusta le disposizioni del proprio Statuto, saranno pubblicati d' ora innanzi su questo Bollettino agricolo ed il Consorzio Agrario dichiara fin da questo momento di essere pienamente felice eli conceders a tale scopo la massima ospitalita.

A questa novella societa agricola vadano quindi i nostri fervidi augun di fecondo lavoro e di prospera vita.

LA DIREZIONE

II presente e I' avvenire della Bachicoltura nel territorio di Gubbio Produrr e molto e buona foglia, e bozzo li a buon mercato: questo ci vuole perche risorga Ia bachicoltura nel territorio eugubino.

11 gelso prospera meravigliosamente in questo territorio, e di ci6 ci fa testimonianza i bellissimi gelsi che piantarono i nostri antenati che ora vediamo qua e la sparsi nelle campagne. Essi poi si vede, che avevano anche delle buone idee in fatto di gelsicoltura e bachicoltura, pqiche e ammirevole il sistema di aver piantato gelsi lungo le vie pnbbliche della nostra citta.

Vi fu adunque un periodo di tempo in cui Ia colti,路azione dei gelsi e dei bachi ebbe in questo territorio un discreto sviluppo; rna forse a causa delle malattie dei bachi e dei prezzi bassi dei bozzoli, avvenne uno scoraggiamento generale nell' industria bacologica, cosi che dopo Ia meta dello scorso secolo non si piantarono che pochissimi gelsi; si chiu<:e il mercato dei bozzoli, si chiusero parimenti le due filande, o ebbero una vita stentata, e ci 6 con grave danno eli tutta la popolazione.

Questo retrocedere dell' industria bacologica in questo ameno tenitorio, mentre in altre parti d' Italia si e mantenuta fiorente e progressiva, ci donebbe spronare a fare altrettanto anche noi; e quin t'l i dedicarci a questa industria bacologica, che e sorgente di agiatezza per Ia massima parte della popolazione italiana.

Gia a lode del vero, in questi ultimi anni si sono piantati una bnona quantita di gelsi; e cosi speriamo che 1' esempio di pochi, sia di stimolo a tutti gli altri agricoltori, poiche dobbiamo considerare che il gelso e una delle piante !Jit1 rimuneratrici che abbiamo nella nostra agricoltura. Infatti in primavera ci da Ia foglia per I' allevamento dei bachi, in autunno possiamo fare anche un secondo allevamento di bachi, oppure Ia f0glia autunnale prossima a cadere dal gelso e un buon alimanto per il bestiame; infine il gelso ci da della legna.

Per ottenere molta e buona foglia bisogna attenersi aile migliori varieta di gelsi innestati.

Fra le tante varieta di gelsi innestati, noi raccomandiamo di propagare esclusiYamente Ia va.rieta Arancina, la quale non porta mai ne fiori, ne frutt i, da molta e buona foglia, e di media precocita nella sua vegetazione; ha molta robustezza, specie per il suo legno con poco midollo; resiste aile brinate piu di ogni altra varieta; insomma dai confronti da noi fatti su vasta scala, il gelso Arancino sterile merita il primo posto in Italia, specialmente per la sua specialita di non portar mai ne fiori ne frutti, che per tale distinzione, dalle altre varieta, fu premiata all' Esposizione Internazionale di Milano 1906.

Ogn:mo sa che i frutti (le more) non servono all' alimen to dei bachi, anzi gli sono dannosi, per~he concorrono ad aumentare i letti e renderli piu facili ad ammuffire e fermentare.

Inoltre quegli alimenti nutritivi della pianta, azoto, potassa, fosforo e calre, che vanno a beneficio delle more, sono a scapito della foglia che naturalmente il gelso produce in minor quantita. Tutto adunque ci contorta di raccornandare per i nuovi impianti, l a varieta Arancina sterile.

Nelle nlie escursioni in cam pagna, ho potu to osservare che la maggior parte clei gelsi in questo territorio portano fiori e frutti, rna ne ve sono anche di quelli che non portano ne fiori ne frutti, e questi appunto appartengo alla varieta Arancina sterile da noi raccomandata_ P ercorrendo la strada, che da Gubbio conduce a Perugia, cominciando dal foro Boario fino a tutta la pianura, si vedono ai lati della strada, bellissimi gelsi, e questi appartengono quasi tutti alia varieta Arancina sterile.

Questa stessa varieta si colti va quasi general mente

1

:::

uella provincia d i ~\ncona, od iu modo ~peciale nel territorio tli Osimo e Iesi. eel in qne;;ti nltimi anni, va generalizzandosi in tutta Italia, sia 1•er innest9.ro snllc altre varietil. che portano frutti, sia nei nuod impianti.

Qne~ta variet:\ Arancina. si moltiplica :;olamentt' a mezzo dell" innesto, poithe difficilmente atteccbisce p t' talee. i potrebbl ancho moltiplicnre a mezzo delle propagini, rna noi crediamo che per ottenere piante r.'hn:-tc. il miglior sistema sia qnello di praticare r inne~to o;ulle piaote da vintio ottennte da seme.

Per ottenere pre;;tn Ia fllglia o cosi dare una grande diffusioue alla coltivazione del geh<o, non intendiamo che si conceda an esso del terreno che potrebbo tornnre pitt proficuo per altre coJti,·azioni, rna hensi piantando gelsi ovnnqne vi sia tratto di terreno non Htillizzabile in altro modo: quindi impianti di gelsi a ,..icpi lungo ai lati tlello strnde l•rovinciali, comunali, vicinali e ferroviarie, ed attorno aile rorti tlclle caRe roloniche. l\Ia siccome le siepi di gelso non otl'ronn un :-\tllieicnte riparo. specialmentc lungo i lati delle strade, si dovrebbe pian tare, come si vcde nel l\Ja nt o\·ano, una fila di gelsi dalla parte del tcrrcno, alia distanza di 1 metro da pianta a pianta, ed una fila di spini distanti 20 centimetri da. pianta e pianta, c d.istanti dalla fila dei gelsi, circa 70 centimetri onde si po;:,;ano ben custodire le pinnte.

Poi si do\-rebbero fare impinnti di gelsi di alto fu to ai lati delle steRso ~;trade, onde lasciare liberi campi llestinati ad altre coltnrc di Yiti e <'ercali.

Si doHebbero fare dei geJ;;eti in tanti piccoli appezzamenti di tcrreni che ~:<i yedono qu;\ e Ia incolti. "\nche nell' intemn della citU\. vediamo che molti proprietari hanno dci piccoli nrti c ~iardini, ebhem• ttnesti Rono adattatissimi por piantarvi gclsi a ceppaia a mezzo vento, ed a spaglicra per ccprire i muri.

Si otterra e vero in questi orti poca foglia, rna pure sara di utilit.il. per fare nna piccola coltivazione di lmchi in famiglia.

II gelso poi e anche una pianta ornamentale, quindi noi Ia vorremmo yedere sostituite a tante altre pianto ornamentali da giardino che non danno nessun prod otto.

Cosi si pob·il. ottenere in pochi anni un· abbondante quantita di foglia ed a buon mercato. e che in nessun modo superi il prezzo di L. 5 a! quintale.

All' abbondanza di foglia devono far seguito metodi econom ici di allevamento dei bachi. come si usano da molti anni nella regione del Friudi.

Accenneremo brevemente in cbe consiste il sistema Frilano, cosi detto sistema economico.

I bachi nolle prime tre et.a, si allevano con il comnne sistema sui graticci, rna dopo levati dalla terza mnta, si trasportano sopra apposite baracche, costruite di semplici pcrtichc, canoe, e c01·dine.

Si sono jntrodotte al comune sistema Friulano, alcune modificazioni, cosi abbiamo il sistema inventato tlal fl-eometra Cavallo, ed altro dal Prof. Pasqualis. (conthwa) Cav. LUIGI MARTINI

Magazzino del Consorzio PREZZI DI »

K. 1fj :\I. K. 11 )f.

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Aratri S. »

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~1.:\f~l-HO

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"Piceno, Ganlini Brabaut tloppio Ott. Brahant ;.Jclotto semplice N. 2 llo]'pio .,. 2 Yoltor cchi Piccno doppio » scmplice )) Fratl·lli l\Jedici

Ripuntatori Erpici ,\cmc nazionali ed e"teri ,. rigitlo ~Hnyard) » a molle (Osborn Catena per trnzionc o stroppa CernitMi ::\larot o Clert per selezione grano Yentilatori pt•r ~l·mi minuti Pom po i rmrat riel (Gioia) . » » (Del Tnglin) da L. :lH a Rolforatriri rnmuni . » Bertolaso da L. 15, 50 a 1la L. :1, 75 a Falci (fienarP .Macchine fa!eiatrici Pre"><al~n·aggi a mano Sgranatrici per ~rantnrcn.

Pigwtrici comuni Diraspatrici- Pigit trici- Brevet. Briiggeman Tordti gramli l'er venacce » pircol i JWr Yino santo Trinciafi,raggi grandi e piccoli da L. 120 a Perfosfato minerale Tit. 17 - 1U Scorie 'fhomas Gesso agricoln Leucite Calciorianamide Torba per Iettiere Trifoglio praten~e Lupinella pilata . .,. in gusci0 Erua medica Veccia vellutata Barbabietole da foraggi Favino d.a soyescio Fava comune Grano conciato Granturco nnRtrale « tnscano Sag gina Crusca e Cru::;cbello Panella di Cocco per uestiame

1 0 150 120 G:J

42 50

1DO 210 17:J

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40 39 27

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Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gubbio, Tipogratia Gioacchino Romitelli.

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1. Luglio 1908

DEL

CONSORZIO

DIREZIOl'\E ED

AM~Ili\'ISTR.\Z!Oi\E

presso Ia Scdc del Consorzio

AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO Al.bonamento an11no a tlomicli10 I.. 1,I.L sostenitot·e • 2,Un numet·o separato • 0, 10

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

A TTl DEL CONSORZIO

Dopa un anna.

s.

I1 primo luglio del decorso anno 1907 ,-edeYa la luce in Gubbio il 1. 0 numero del nostro Bollettino agricolo. Oggi, un anno dopo cioe, siamo lieti di poter affermare che la buona iniziatiYa a ottenuto un isperato successo. Chi a\ Tebbe immaginato che nel bre,·e ciclo di dodici mesi il bollcttino aYrebbe potuto registrare due fausti aYYenimenti del nostro Consorzio? la l.a 1\Iostra zootecnica cioe c la nlostra Agricola Industriale.

Dicemmo gia al principio del corrente anno con quale fayore il periodico e stato accolto in Citta ed apprezzato anche fuori e riproducemmo, a nostro onore, una lettera del Prof. .Marescalchi con Ia quale ne lodaYa giornalisticamente la fattura ed encomiant 1' opera nostra: oggi non resta altro che raccomandarne a tutti la massima diffusione pel bene uel pubblico agricolo, ed un pochino, per 1' interesse del Consorzro Agrario che sta sopportando per la stampa mensile del bollettino considere,·oli spese non coperte certamente da pari entrate.

E. Sanarelli visita Ia Mostra Agri[ola -lndustriale

« II ..\Iinistero rl' .\..gt·icolttu·a. Industria e Commer« cio che segue e partecipa con il miglior fenore, in «una az10ne integt·atiYn dell' opet·a indiYiduale, ad «Ogni lllanifestazione tlell' attiYitit umana nel multi« forme campo tlell' agt·icolt Ul'a e del conHnet'cio, ha « YOiuto tla.I'O un ~cgno tangiiJile del suo intet•e samen« to alia nobile iniziatiYa chc Ia Cittit di (+nhbio " au« spice il fiorente Consorzio Agrario locale., ha pl'C« so pet' una ..\fostra agt•icola in<lnsti·iale.

«Gubbio, Ia cittit nmbt•a cminentemento artistica « o sact•a al rnlto del bello, tenrlc come le altce Con« sorelle Yicino a conquistaro anche nel campo del« l' agricoltm·a, ('he e tan ta pal'te della ricchezza na« zion ale, nn cel'to pl'imato. E sono manifesti i segni «dol ritweglio delle ene1·gie sopite e latenti: e Ia mo« s tt"a I i lta mcssi bene in e\·itlenza, facendo bene au« spican-1 pee un avYenit·e feconflo. E cosi 1a celebra« ta cittit nlCdioYale potrit accoppiare t t'a bt•eve alia « bellezza artistica, Ia belleua della natura dfiorente « e rig·ogliosa pe t' I' attivitit e operosita delle sue gen« ti. e associat•e a! fasto (lelle gesta glol'iose, quello «pitt ambito di un Jaym·o intenso. alacre intelligente « noJI' agricoltu t'a. « Ot·a pot• conre,·mat'e gli ocliemi pt·omettonti ri«sultati ottena(i da c:uo lla popolazione met·cc un pro«gramma eli aziono sYolto nella. forma pit't modesta e «con lo pt·opl'ie furze; e 1)er consacra1·e nella. storia «questa nuoya ~~t·a. eli laYot·o, fu lruanto mai conve« niente Ia Yisita a Gtrbbio cd alia Esposizione, del « Rappeesentante del ..\Iinistct'O lli ~\.gril:oltura, nella «persona dell'ill ustt'O scienzia.to Prof. Sanarelli, degno « collabOt·atot·e in que! dicastoi"O, del Yenerando par« lam en tare S. E. On. Cocco- Ort u .

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e quindi

PRJ-: ZZI

Sl PUBBLICA IL PRIMO D'OGNI MESE

un gran sacrificio!

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« _\ Gubbio h·a un popolo festante il Sottosegre«tario di Stato Yi si to minutamente I' esposizione, in<det·essandosi dei Ym-i pt·odotti esposti, delle condi« zioni Iocaii rlcll' agricoltm·a e delle sorti del Con« sot•zio Agt•al'io eli Gubbio, che quale anima tore del « risveglio delle energie locali, fu I' organizzat01·e «della mostra.

«Ed in un applaudito e profonrlo di scorso S. E. « l' 011. Sanarelli manifesto il suo compiacimento per · « Ia lJella illiziati,·a, cosi !Jon l'iusf'ita, e assicm·b del-

50 « J" interes!'.amento YiYo che pr•enclera il :\Iini,-tern per

«I' aYYenit·e economico cli Gubbio ».

Queste nobili ell e!C\·ate parole con le quali Ia henemerita Camera di Commercio dell' l'mbria uel suo bollettino del 25 giugno clecor,.;o <"i onor·a di sua particolare deferenza, sono Ia proYa piu luminosa ed autor·cyoJc dcllo sviluppo clelnostr·o C'ons·wzio Agr·al'io c della felice riuscita della :\Io~tt·a.

"' *"*

ll no~tr'O fenido, nutr'ito rlesidrrio <li Yech:>r·e (}nor·ata Ia :\Iostr·a tlalla yi,-ita degl' lllustr·i Pati'Oui e stato con nostr·o YiYo c·ompiacimento in parte sorldi:sfa tto.

S. E. il Sotto~egr·ctar·io di Stato a! :\lini::;tcr·o della Pubblica btruzionc Comm ..\ugu;;to Cinlfclli, scusayasi dell' impossibilitato intenento con Ia -.;eguentc le ttera a 1 nostro Presiden te: Roilla, 17 Giugno Ho (lno ad oggi atteso a ?'ispondere alta Ui'lldila sua del 12 speNnulo clie 1ili {usse possibile criJ·i'ispo1ule?'e all' im;ito l'irollomi con lmzta gentile:.::a della quale le smw i'iconosrentissimo.

Disgraziatamente impegn i di ufTlcio im]J/'OJ'U· !Jalitli 111i lol{!Ono la JlUSsibititr'r 1.1' assentarmi in questi [Jiorni da Roma e di accollrj}afflln7'e il coller;a ell amico carissimo Sanarelli nella r!eside1·ata risila all' EsJ)OSi:::ione ed a Gubbio.

Son mi 1·esta per·cir) clie esp1·imerle il mio i'am- . nw;·ico ;·eso maggiore dalle lusingllie1·e insisten::e, ed insieille mani{esta;·le la 11iia ~:ira compiacen:::a per la ?'iuscita della Mastro che gio~:edt ce,·tamente alto sriluppo ag;·icolo ed economico della nost;·a amata ?·egione.

Con 7'imwwti 1·ingra::iaillenti wglia accogliere l sensi di tn·o{onda stima dat suo de'C.nw

CICFFELLI All' inYito eli questo Consorzio AgTario annui inYece S. E. l' on. Comm. Prof. Giuseppe Sanar-elli, Sottosegretario di Stato a! ~linister·o tli .\gl'icoltura Industria e Commel'cio t·ispondenclo a! Presidente con le seguenti eleYate pat'ole: P1·eg.mo Sig. P;·esidente, L' inrilo di inteJ'renii·e al conregno del 21 carrente mi l, giunto doppiamente gradito per le no7Jili parole per le quali Ella, anclle a no/Jle de' suoi erJJ'egi colleglzi, si compiaciuto accompagnw·lo.

Del resto io gia sape-ca dell' olti11iO esilo az·1'to clalla Mostra aperta con si indorinata e mi?'abile illiziatiw alle energie agricole e industriali rli cotesta (lorente ?'e(Jione. E poiclli: ciO a'Ceva acuilo anclle pili in me il rlesiderio rli Usila1·la, rteubo Oi'a esse;·e sincerantente lenuto a lei, al Co~~titalo cite si onora della sua p;·esi(fen::a e a tutti colo1·o llei f}Uall Ella si {alto (Ji'fl'lilissimo inleijJelre, pe1• areJ'JiteiW roluto offriJ·e con lanta squisile::.::a di JH'Jisie;·o e rti /(Jruw la felit'(' OJlJJOr/unilrl.

e

e

' 1~ rutunque con m~into reJ'alltenle lieto che, nel J10i'!fti'e i 111iei pi1i senlili l'illgl·a::iomenli pe;· il cm·lesissiotO inrito, io Cl/110 ogg'iungerri zm co~·dia­ le a,·;·iretle;·ci, esp1·essione (erlele del riro !/i'atlimento col IJZWle l' 110 at·colto.

E nell' at/esa cosi rli poler (ra llt•ae procw·armi i{ JliiiCCI'C di S{J'ill[tel'le le lii'JJli, /(1 jli'egO 'lig.

J>;·esilfenle, di solzrltr1·e pe,· 111e tutti gli eg1·egi suoi Colle[tlti del Cou1ifoto e del CoJlSOi':,io, e rli aeermi coil prn·licolu,·e ossen.:a11::a Suo De1'.1110

U. SA.SARRLLI r; on.

~anarelli <ll'l'i ,-(, Ia notte pr·ecet!ente a F(}cla lion' pal'ti Ia mattina del :21 giungrntlo a Gubbio <'irca le Ol'e 11 con r automobile del CaY. Uar·il'i llomenil'O. Et•a acr·ompaf.ma to tlal Lleputato clel nos!t•o collegio On.le 1-'. Fazi, dal CaL Buffetti di Fol igno e tlal ~Pgr·etar·io clella <'am era di Commerl'io AYY. :\lam:ini.

Fu "ubito accolto nella l{c:<idenza Comunale dallc .\utol'iL\ <..:iYili c politil'he locali, t!a nurnerose rapprescntanzc dci Comuni Yicini c '-'OCietil eittadine. Dur·antc il rinfl'e;;co oll'et'tog-li dal :\lunicipio il Sindaco pot·se all' Illu~tl'e Ospitc il -.;aluto della l'itt<'r. lndi Yh>itiJ Ia pinacoteca e si t•ec(J inflne tea Jitta schiera di popolo feo;;toso all' Esposizionc nel Palazzo uei <'on::;oli.

Rap[H'esc:,tanze e :-;otlalizi eon bandiere faceYano ala nei gradini <!ell' arnpio "calone mentr·e il concer·to cittatlino iniuonaya Ia nwrcia reale.

Le Autor·itit, e gran numer·o di espositori ed inYitati, ft·a cui molte g-cntili Signor·c e Sif!·nor·ine gt'emiyano il salone tet•r·eno.

Saluto in nome del Consm·zio .\grario il Prof.

Guido Bonar·elli no;;tt·o Prcsitlente Onot•ar·io, indirizzando all' Illustre Patr·ono della :\Iostt'a lc seguenti nobi lissime parole:

li~no

.

'

Signore I Signori I Sua Eccellenza I' On. Sanaeelli,- SoHosegeetario di Stato al :\rinister·o d' .\gT. Incl. e Cornm.- adeeendo a! nostm desider'io YiYissi111o, (• 11nalmc·nte fl'a noi.

Egli e Yenuto pet' <11lllllil'<ll'C lo splen<litlo pattimonio artistico eu;rulJino e al tempo ste..,,.;o pet' onorare rl' una :-;ua Yi:>ita c1u<~sta mo,.;lt·a agr·icola- incJ.Je Pet·rnettete or'a o Sit:nor·i, ch' io r'i\ olga personalmcntc Ia par'ola all' On. S:1nm·elli (come ne o l'onorifico incat•ico ual Consiglio tL\:nministr·. del no,:(r·o ('on,:Ot'zio) per· clir·gli: - EccellPttza! Uspite i.llustl'e c gTatlito!

- nopo il :,;aluto C'lte teste Yi pot·gc,·a il nostro Si uclaC'O, (a nome della in ter·a <'i ltadi nanza eugubi na ) - nell' aula C'On"igliar·e del patt·io !'um1ute,- dct!'nate' i gr·arlil'e il bellYenuto cit· io ot•a Yi }lOt't:·o,- in questa S:tla l'ltc ( l'Otue il cuorc in rrn.nwpo YiYente ), anchc Ot!''.!'i.- <.:OIItf' cia c1ua-.i s ·>i secoli.- (' clti,.;sit pm·

C>l 11 uanti 'ecoli <U1COI'a. - assai tle~namen te funziona 'luale eenti'O Yitale della no-.;tra f'itUt. - Lo scopo della YOSt I· a ron uta tt·a noi e 11 up lice c lill'se YOi y' attenllCYate che in que:-;ta duplicitit non potesse intet>cedet·e alcun le~ame e che nessun rapporto aresse ad esi-.;tere fea i monmncnti glol'iosi e 'luesta ~fostea .\6t'irola- Industt·ialcGo,Jo adnn<1ne rli "entini piace\·olmente sorpreso nel t1·orat·e d1e ilmonumento Jnag-!!iot·c di Gubhio i_• Ia scde della ~Iosti·a. ~on fu a caso p1·escelta <lliC'<ta magnifica se1le e prefe1·ita ai numei'O"i e(lifiei della tittit. i lltwli anebbet·o egualmente potuto aecoglici·e c dat• posto solllciente ai 1liYeJ'.'i t'Cp<wti della ~Iostra ste:-;sa.

Le gionu1i cner'gie eugubine.- ispil'anllo;;i al nobile esCinpio delle antiche Yil'iti, -dcsitlcrose 1li l'itornare il paese uatiYo a~li splentlOI·i- all a l"allla di cui pal'lrtn le stOt'ie, (- tlopo un silenzio infecon1lo di molti lustri in cui <;ubbio :<emhrara soltanto vin~re del passato;- cullandosi nolle ste1·ili lnsinghe (]' una ignaria soddisfatta ). vo~liono che 1lci Jll'imi rbngli ond' e sa si aft'ei'Hla intesa a l'aggiungcre e mantenere un tlegno J100,to ft·a le umbr·e consorelle. non I'imangano esteanee i snoi patt·imorri al'ti:<tiL"i.

I no:-:tl'i monumenti non so no ntode coso in tot·no aile quali Yegetan parassi te- cclct·e. m n:-:clti, Jicltcni, cicute, romici, odi<:lte.

E::;si Yi\·ono, e i lm·o palpiti :-;ecolal'i si confontlono in ;;uf.rgestiYe amwnic al rcspi1·o ft·cr1uente dell' assidno laYOt'ator·e, al ft•u::;cio d' ali del g-cnio che meclita JHIOYi ingegni e sYela nuoYi (JI'izzonti, ai canti :-:OJtllltessi delle marlr·i cit<' adrlonncntando i piccoli fanciulli iltlno distratta Ia ntPnte ai dubbio:-:i timo1·i dell' aYYenire incerto.

Da flUeste pietre secol:u·i emanano t·i!le:-:si e bagliOI'i, YOCi c sug~·erimcnti che sYclano alle menti pe1·plcssP. le Yie dell' ono1'e e della rama;- all' ombi'a tli queste moli ti·o,·a 1·istoro allc diutui·ne Caliche 1' uomo tenace nei g-eHCI'O:->i propositi onde son figli I' onot'e c la fama.

Sorgono 11Ueste moli al limitai'e clei Colli: signot·eggiano il ]liano ci1·costante e pel Yento che le ac<:arezza ondeggiaYan pue dianzi le messi e fremeya pur dianzi il fogliame <lei boschi.- A us pice il ,-en to le ,·oci e i profumi dei campi sono portate aleggianti come ghidande Yirtuali sulle tor'I'i Yetuste, sugli spal ti inaccessi sulle annerite murag!ie; - mirabile cornice cl' un '1ttacleo granclioso in 1·ui fm le bellezze della natm·a J-i;;altano map:gionuellte unrani capolavoei!

Eccellenza!

A questa l'arliosa cm·nice Lli campi ;;ono ora rirolte le cuee soledi ed alfettuo:-:e di tutti gli Eugubini cui stia ,·eramente a cuo1·e l' aYYenire econoInico della nostra citta.

J n lllancanza 11' al trc ri:-:m·sc nt i net·aric, intlu"tt·iali, collrruerciali. topop·atichr niuno piir !lubita

che il nostro arvenil'e sia tutto nell' ageicoltuea. lla poco tempo :si sono messe in opera numerose e separate energie a Yanta~gio della nosti·a .\gt'icoltura. ll nostro Consorzio .\~t·al'io e forse la piit attiva ed importante ft•a codeste cner·~·ie.

II Consorzio agem·io eoopeeativo di Gubbio conta appcna sette anni d' e istenza. Sorto in mezzo a tlillicoltit e conh·ar·iet.'t d' ogni :--or·ta esso dontte liHiitai'e in pt·incipio le sue attiviUt aile semplici funzioni 1li cooperativa commerciale; smeecio lli atteezzi e maechine ageicole, !li matCI·ie concimanti, <li semi, di an ticr·ittO;!amici, di deet·ate alimenta1·i pee il bestiamc. :\Ia da ti·e anni a questa pat'te, consolidata alfinc Ia su·1 sitnazione fluanziaria. es>;o it potuto ~1llar·garc Ia ecl'chia delle sue attivita pr·omoYendo, faYOI'Ctlflo - con 08'lli 11rezzo possibile, - la propaLrantla attiva di tutte quellc idee mederne, di tntto I!UClle conoseeuze spel'imentali e scentifiche aile 11nali si <love il grantle mig·lior·amento cconomico a.gi·ieolo di tutti i pacsi pii1 pmgeediti del nostro, dalle 11twli atlendiaJJIO a J'O[Jione un grande miglioeamcn to economico-agTicolo per il nostl'o pacse. ~otto gli anspici del nostro Con:-:m·zio col valido snssidio del l\linistct·o di .\gr·icoltm·a Ind. e Comm. f'Ui pcll'giamo a mezzo del suo cgr·egio rapprescntante i pitl scntiti e dvi ringt•aziamenti, ncl yoJgei·e di tt·c 11t111i fui·ono tennte qui a Gubbio, da Yalenti .\gTicol tot·i, par'ecchic confeeenze. A uspiee il Consorzio si pn bblica r1n i a Gul>bio un Bollettino Agricola chc conta giit un anno d' esisteuza .•\bbiamo pure una !mona Biblioteca agraria che tutti possono liberaJtJcntc cousnltare ed un Clli<.:io di consulenza agricola che funziona gTatuitamentc. Ft'a poco anemo un modesto labm·atm·io chimico con apparecchi calcimett·ic.i, fo:'forimetrici, azotimetrici etc. ver I' analisi IIi teiTeui e di conrimi.

Ot·a e :-::Jtto gli au;;;pici (]el Consorzio chc e SOI'ta questa mostra agricula-intlusti·iale.

Desidei·oso eli lascial'e a Y. Ece, un giudizio del tutto liber'o da inftueoze sui Yaloec di tg1esta mo-"tra, io non ne parled>. ::\la i> giit letto negli occhi bcneYoli della Ecc. Y. che, favorcyoJe o sfavoreYole sia pee e sere tale giuclizio, non ci manchcr-it da parte YOstra una parola di confol'to ben sicuro che Giu;;;eppe Sanarelli consacrando all' aYYellirc del peopcio paese le sue pii't nobili e migliori energie, sa appeezzare l' opera di cltiunque, nei lirniti anche modesti delle proprie forze collaboea al raggiungimento cl' un fine da cui pr·esto o tardi possa trarre un qualsiasi vantaggio questa amata Italia nostt'a che i segni infallibili clei nuoYi tempi clestinano ancora pee una tcrza volta alla supremazia del mondo ciYile.

Ai JWOlungati e Yirissimi applausi coi quali Yenne accolto l' eleYato discorso del Peof. Bonarelli S. E. Sanarclli t·ispo>:c con brevi ma sinceee parole eli ring-eaziamen to e~teenando in pari tempo il suo r i-

52YO compiacimento per Ia iniziatiYa della ~Iostra, la 11Ua Je :;ebbene modesta nelJe prOpOl'ZiOni e in dice di progresso c di ri,_;-eglio per· la CiWt di l~ubhio.

II Sottosegretario di stato Yisitb qnindi con molto inter·es~e minuta~tJente la ~Iostl'a accompag:nato tlai mcmbri del Cornitato or·<linatore e dal Commissario Rappresentante S"ig. Santo!'i che lo informi> dettagliatamente delle l>ittc <'Oncot•t·enti c <lei molteplici JWO<lotti e~posti.

L' onot•eyole ospite si rcci> <luindi all' .\lbet·~·o S. ~Iarco doYe gli Espositot'i otft•it•ono in suo onore uu Llignituso banthetto (circa 100 copel'ti.)

Aile fl'lltta i l Sindaco .\ YY. <i atti riyolse al Segt'et:win <li . tato eJm·ate parole. Segui. applaudito il Presidente llel Consorzio <'aY. Stirati, <lopo di ch~ -;i lcYi> a parlare S. E. Sanarelli. Riassumiamo il i!iscor·so:

quella l1i farne conoscere agli agricoltori l a specific a utilita: e-.;se dovranno spiegare anzitutto i caratteri e gli scopi del credito agrario, dimostrare come ]a pratica applicazione dei mera1·igliosi risultati nel campo delle scienze n,gronomiche oggi si rencle possibile solo con la sGorta eli una adeguata quantita dr capitate: che perciu ricorrere al credito agrario non significa indebitarsi, ma fondare razionalmente snl creclito Ia propria produzione come si e gii fatto sul campo ind.nspiale.

Il creclrto agricolo e cassiere e non meconate dell' agricolturn, in qnanto ha il vero carattere di anticipazione richiesto dai moderni sistemi di coltiYazione e di sfruttamento Llel snolo.

L' On: Sanarelli conclude l'alutando questo felice risveglio agricola etl economicu e si augura che esso non si arre;:ti nel suo cammiuo nscensionale per la gloria e la fortuna del }htese.

L' On: Sanarelli si disse lieto i!i constatare donmflUe, nei piccoli come noi grancli eentri, le piil eloqnenti manifestazioni di nu rigoglioso risveglio di tutte le energie produttrici del Pa~se. L' esposizione di Gubbio non e che un esponente sim patica della fiorit.um magnifica di ogni forma di attivit.a che ha sempre caratterizzato in Italia Ia regiono r m bra, la quale, prima an cora che Ia Nazione Italiana avesse nome e importanza sociale, era fiorente di citta iudnstri e i!oyiziose, poteuti d' armi e onorate per civile progrcsso; ]' rmbria che fu il baluardo centrale della patria grande e il sant11ario venerato delle n,rti che fanno bella e lieb Ia vita.

Di questa nobilta fu sempre e in alto grado partecipe Ia citta di Gubbio, che sembro anzi raffigurare in eta diverse J' anima e la coscienza degli umbri, degli etrnschi e dei Iatini, per opporle successivamente all' impeto delle barbarie, alle sopraffazioni del feudalismo e a tutte le forme della degenerazione medioevale.

Augura fortuna a questa mostra del lavoro umbro, a questa confortante rasscgna dello forze multifonni eli un popolo di agricoltori, di operai, di artisti, di pensatori e di patrioti e saluta un pili snperbo avvenire per ]a nazione, che dalle al pi a! triplice mare fu u mbra ed etrusca prima di trovare in Roma il palaclio augusto e inviolabilo della sua liberta e del suo diritto.

L' On Sanarelli accenna all' importanza di questa esposizione la quale, per quanto moclesta, iLdica una felice evoluzione degli agricoltori e degli industriali dell' Umbria verso i nuovi orizz0nti dischiusi dalla scienza e dalla esperienza alle varie forme della produzione umana.

Il Ministero dell' economi'a nazionale- egli dice- il quale segue e stimola con vigllo cura ogni forma di attivita e promuove dovnnque la produzione della ricchezza ed il benessere delle classi lavoratrici, lm dato anche all' Umbria una manifest~zione recente tli questo benefico indirizzo di governo, presentando alla Camera il progetto di Iegge per 1' istitnzione del credito ngrario nelle marche e nell' Umbria.

L' impianto del credito agrario nell' Umbria tlan't ul!o cattedre ambulanti una nuo1·a e clcl!cata m<lnsion<',

11 di"corso dell' On: Sanal'rlli fu coeonato <la una OYazione.

Dopo una fug:ace Yi~ita ai principali monumenti eel opet·e tl' arte di liubhio, al Consorzio agTat'io ed alle cantine tlegli affittuari della Congregazione di Carit<'t Sig·g. Fagioli- \'allesi, s. E. Sanarelli pal'ti festeggiato per Roma.

Agenda agricola per il mese di Luglio Dopo un auno di vita del bollettino l' agenda mensile non tlonebbe aver pi\1 lnogo. essentlo stat<t descl'itta mcse pee mese, .-olta pot• Yolta: cou tutto cib crediamo opp01·tuno t·ammenLu'e r1nalche cof:a che rmb servire rli utile e rinfrescare Ia utemori:t degli agricoltori.

Nelle stalle.

Sano etl abbondantc alimento che t·isarcisca gli animali tlalle gt•ayi pet'<lite cui Y<wno sog:gctti in queste lnngho giomate eli maggiot· lanwo.

Nel Porcilc e nell' Ovilc. ~Iolta nettezza nello stalle ;;pecialment.c in questo periodo eli iufezione di pneumo enter·ite per i maiali, e purga pet'iodica eli Gt'am. m pel' ogui capo con Ioposolfito eli Soda, sciolto in acqua calda, e somministrato iu beYet·one con f;,n·ine per tt'O giorni. Le maggiol'i infezioni ;;i s,·itnppano pet· l' acqua putt·icla chc beYono i suini. e pet' l' at'ia viziata che respirano nci mal tenuti [lOI'Cili. ~ettezz:l audte nell' m·ilo e si (·ombatta il Yieto sistema di tenere le pecore a clormieo sJpt·a l.t lJttiet•a imlJl'a!tal;l cort 20 o flO Centillletti <li stereo. Sono <Jurstc let;tli "Pe<·iallllente JH•I prl·iodo <li gTartdi C"alm·i.

58Xl!i Campi.

L' aratt·o .egua Ia ralce. Tt·oppo dm·a si rende la tetTa ~e h•ascort•ono molti !!iomi 1lalla mietitm•;1. . ·on o-;i Ja..,ci tetTeno scoperto. ~l seminino et·bai di rape. o di olto. o <li miglio con o.;enap~ hianea .. ·e !!Uadagnet•il il terl'eno, rimanenllo copcl'to. ed an1·he I' aia. ,.;peciallllellte in (!Uf'sta annata di "l'at•,.;() fora~!.!iO Occhio aile Yiti - lpwkhP pio2·giarc>lla non manca <'alor·e e umirlitit fanno s\'iluppat'l' tuttc le tTittn;;ame, ~pedalittentc peri> Uidio e I' 'J·nnO'-'(ICra. rna !mona zappatm·a aile Yiti. o.;utu.n·e Ia tPI't'a c t•entle pitt ditlicile Ia pcnett•azionc dpi t'a2·gi -,oJari. .\.nchc ]' o]iYO ha bi-.;OgllO di tCI'l"C'IlO '-'1\IOSsO. JH't' mantenerc la ft•e;;chczz;l di cui tanto aiJhi-.;o:,:·na.

Negli Orti.

Si procede al tJ·apiantaiiienlO 1lei <"aYoli JH'imaticci. Si seminano 11uelli t.ll'lli\ i. :-;i '-'PIIIinano JHli'C lc Jattughc di ogni genet·c. destinate alia t·ac<·olta di autunno. llicc un pi'OYOI'hio locale- chi 'uolc una bella Odata, a :-;, ninYanni sia sellH'tltata - Pa..;sata 11nesta epoca dillicilmcnte 'annn in duw, 01! i.• ora di aflitlal'C il scme al fctTcno pet· lP pr'tHluzioni iat·tliYe.

Xei Fruttcti e nei Vivai. !nne::; to a ~cu<lo o arl occlt io di o;.mi specie d i piante. ~i stacca !la llll gctto riel!' annata I' occhio <'Oil un po' eli corteecia, in fot·tua <li penna, e nel soggetio ~i pt·atica una incisione in un t·amo, egualmente dell' annata. in torma di T, ed alzata lateralmente Ia corteccia, Yi s' introdu<"e l' occhio suinclicato, quindi si Jega sotto e sopra alia gemma in modo cla fal"la rimanet·c scopel'ta, e preferibilmente <·on filo eli lana. L' attecchimen to e sicm·o. Gli innesti :,;i possono fare ancl1e nellc gettate prodotte tla 11uelli ehc pel'irono. esegniti a spacco nel :.rarzo passato.

Visitare il campionario degli attt·ezzi neces!'ari }ler Ie operazioni d' innesto nei magazzinl del Consorzio Agrario

Bisogna fare un passo indietro II sogno per tanti anni vagheggiato, Jo realizzam mo.

Era uno squallore che ci opprimeva assistere al modo con cui si aravano le nostre terre con il vecchio atrezzo. Chi non a avuto il sistematico assenteismo dei campi, e non temeva di bruciarsi ai raggi del sole, imbrattare le scarpe eli fango, o abile solo a strisciare sui selciati della Oitta, vedeva 0on senso di dolore lo irrazionale lavorio delle terre. .Fu un accurato studio di affratellamento e eli ;nui-

!=:ta, tenenduci a cnntatto dei coloni, per in:;innarci negli animi loro. e condurli a!l una Yia che aveva per meta il comune Yantaggio. Fino da 15 anni a questa parte, con amore insegnammo loro, in mezzo al sarcasmo della generalitit. ad irrorare le viti con Ia poltiglia bordolese: insegnammo a. terrazzare le terre in pendio, dettnmmo I' indirizzo dP.lle acqne, impiantammo le rotazioni con le forag~ierc. I nostri coloni furono titubanti per le betfe lanciate loro cnntro da. tutti i retrogradi, ma prevnl,:;e sui !oro animi la nostra amorevolezza ed atfra.tellamento, e cedettero ai nostri rousigli, e si accinsero a fare, fare tntto rJnello che volemmo e non opposero resistcnza auche al []Onsig;lio rlcllo spandimento di perliJsfati. sali pntassici, e sostanze ca.lcari, perche facemmo !oro conoscere chE' qneste materia contenevano il neces8ario nutrimento per le colti1·azioni; que] nntrimento venuto a mancare nella. terra che per tanto volger eli secoli, :wen< dato. ma giammai ricevuto, altro che con poca quantib\ di stallatico irrazionalmente trattato.

Accolsero 1·olentieri J' iusegnamento per tenere bene il letame, ammont.onato, e pigiato, stratificandolo con melma a pi1't riprese. Obbedirono a fare un pozzetto discolo, dove veni1·ano a depositarsi o le orine, o i colaticei del letame stesso, ed a brevi inten·alli veniva ra()colto e gettato sopra il monte dello stabbio, irrorandolo perchi> non avesse nella fermentazione bruciato.

Rimaneva Ia tlue;,tione pi{t ardna, rna Ia pii:t essenziale cioe Ia lavorazione del terreno. Incominciammo a far fare un solc0 con i soliti arati·i, r quindi paleggiare quella terra. Pulito qnesto Rolco, vi facemmo rientrarc r arab·o, e smossa altrettanta terra, di bel nuovo Ia facemmo paleggiare, seguendo il sistema dello scassato generale, e cosi via di seguito, da farne ogni anno un mezzo Ettaro, ed anche un Ettaro per colonia ad una profondita di circa 3Q Cent. Ma stavamo li, sullnogo ad assistere. A rendere piit leggiero il la1·oro non mancava lo scherzetto, il mezzo sigaro a chi a1·eva il vizio di fumare, ed anche la bottiglia di vino mandata a prendere alia ca.1tina padronale. I coloni toccarono presto con mano che le colti1·azioni fatte sn questo terreno smos:o;o, quantunque pcco fecondato quello vergine tirato sopra, Yenivano pni belle, dan1no di piu , e resisteYano maggiormente aile siccita. La vittoria era ottennta.

Con bel modo si disse !oro " a che tanto. fatica '?

Bisogna ottenere 16 s ' esso iutento coJL minora storzo . ., Allora fu provvisto ogni colono di un ripuntatore. Facemmo eseguire un solco con 1' aratro ordinario, e contemporimeamente Yeniva dietro un altro paio eli bestie tr"inando il ripuntato1·e, internandosi a smuovere la ·terra per altri quindici centrimetri almeno . I risnltati furono buoni ed il colono o:i eon vinse. " S3mpre avanti ., si di;;sse allora; ed il contadino incoraggiato clalle prove riuscite, accetto il consiglio ridendo, questa volta, aile risate clegli altri. E temp•J di adottare r aratro Sack. tTn solo attrezzo tirato •la. due o tre paia di bes1 i~, fara.lo stesso lavoro; e veclemmo, e Ycdiamo tutt' ora i nostri campi lavorati con il Sack a pii:t paia.

Quanto studio, quata fatica, ma quanta compiacenza! E maggiore e l<t comp:aoenza ripensnnrlo alle COU·

54 trarieUt ed aile belfe. I nostri terreni seutono nelle lorn viscere, mai esrlorate fino ad oggi, Ia punta dell' aratro vi1·ificatore, e ::;ono lnrghi di me,;,;j I-•CI' compensare i sudati ~forzi.

Riceyiamo volenl!eri gli attuali ragt;i cocenti del sole snlle nostre taccie :.: bbronzite, perch~ "entiamv che 1l sole i• vita, erl e 1·ita anche per lc nostre colti,·azioin cni preparammo an 1i i inesplurabili e ricchi di nmiditit oye R' internano le ]oro radici.

Sr nonche, mi sin rermesso il dirlo, e nece::;sario fare un passo indietro. Si aYYicina il mornent,J eli !avorare il terreno, c :;peeialmente !li rompere i prati artifi.ciali . L1 strato superil,·iale e tr11ppo compatto eel indurito. Se i coloni rrima di atldi1·enire alia "emina del grano a1·esscro Ia pa;:ienzn di fare un allro la1·orio profondo ed a s/ropJla, per ora ba::;tcrebLe una semplice scorticata aile toticltr llei prati; ma lJOiebe al momento della semina, pnrtr,lppo si moltiplicano le i'<teccnde. e megliP pensare ora a far bene. In quest' anno le viti so no vera mente pr•J' rend em min festanti: si associ a Ia raccoltn del gr<lntni'.;c, d~lle barbabietole, e del taLacco per cln ne ha. Troppi tn tti q nesti Ia vori che ~i accalcnno e, nella no::;tJ·a zona, coincidono con Ia semina del grano, rioi: quasi tutti dopo Ia meta di Ottobre.

Sara adnnque benlatto preparare un bnon lavoro alia nne del Corrente Lnglio, 0 primi eli "\gosto. I~ troppo indurito qnest' anuo il terreno? Ebbene, fuori i vecchi atrezzi, i ripuntatori. Facciamo nn solco con 1' aratro Sack magari con un paio di bestie in meno, e questo paio attncchiamolo all' arrugginito ripuntatore, ehe Ycrra dietro a completare r aratnra. :~<: questione di un bifulchctto lli pitl : il tcmpJ e identico, le be::;tie 80110 le medesitne.

Alia prova, o contadini, che addimostraste sempre animo volontero~o, e nducia. Non vi rincresca <1 uesto passo imlietro, so pur puo chiamarsi. II nuo\'o si fa sempre con il vecchio e mediante il vecchio.

N . BEBI

** II presente e I' avvenire della Bachicoltura

nel letritol'io di Gubbio Continuazione. Vcdi K. prec.

II sistema Cavallo assomiglia ai comuni armati, con relativi cannicci, meno che sono disposti piil radi sui Castelli. I bachi clopo levati dalla terza muta, si port ano sni comuni graticci a mezzo dei ramoscelli eli gelso, e cosi si continua a govern are i bachi sempre con r amoscell i.

Gli rscrementi ordinariamente cadono in terra, rna per evitarc che cadano sopra i bachi che si trovano negli Rt rati pit'! bassi, si mette fra un graticcio e l' altro, un graticcio vuoto, munito eli una tela o carta, onde raccogliere p;li escrementi c trasportarli con tutta facilii ;\ f'nori della bigattiera.

II sistema Pasqualis e ancora piu semplice a mezzo di pertiche si fa come un' impalcatura da capanna: ai lati, a distanza di 40 cent. dal pavimento, si mettono attraverso delle tavole una per parte. Supra queste tavole che poggiano sui ca\'allone, si tra,port.ano i bachi r..opo levati !lalla 3.a muta. con i soliti ramoscelli di foglia, ma per impedire che i bachi cadano a t erra, si mctta ai lati del ca1·allone, una stuoia rada. o n~po' di cart a comune. 1neg~io se forata: rna tanto Ia stnoin. che ln carta si puo togliere dopo due o tro giorni; perche clopo alcnni pasti dati sempre a rarnoscelli, si forma come una rete di rametti. e qui ndi i bachi n ·1n cadono pii1 a terra.

Gli esrrementi cadono sui ]JaYimento, e quindi e facile di farne la ]Jnlizia.

Adottnndo il si~tema Cavallo, quando Ia · catasta dei rami si sara fatta alta oltre 23 centimetri, si metta sopra i bachi il graticcio vuoto a larghe maglie, ll sopra il graticcio si somministra Ia foglia a ramoscelli e cosi clopo alcuni paRti, tutti i bachi saranno saliti sui nuovo graticcio, qnindi si tra~porta via facilmente il vecchio letto che e composto di sola lPgna, perche la fogha e stata tutta mangiata dai baclli.

Usandosi il sistema Pasqualis per togliere Ia legna quando Ia catasta si ~\ fatta troppo alta, si tolgono i ramoscclli clalla parte di sotto del cavallone, tngliandoli occorreudo con forbici, co~i si diminnisce la catast.a: come si vcrle, il cambiamento del let to i· facilissimo, c vi si impiega pochissimn tempo.

I vantaggi che si hanno nsando questi sistemi economici, si possono cosl riassumere: 1. 0 Due personc inYece di quattro per arn1·are alia 4·a e 5.a ell\.

2.o Non ci vit carta, ne cartn forat.a, ne reti, non scale, ed infine poche stuoie, poche pertiche c canne.

3 o Si fa un risparmio del 30 °lo eli foglia, percbe tutta viene consumata dai bachi.

4.o Non ci va uno speciale imboscamento, pcrche basta mettere un po' di ravizzone, o paglia in fascelli sopra il cavallone, o graticci tanto pitt che una parte dei bachi tessono il hozzolo nelle frasche di gelso.

I. bachi si conservano sani e vispi, meglio che con qualunque altro sistema. Dunque come si vede economia nella mano cl' opera, nella foglia, e negli attrezzi; e cio non ostante, banhi vispi e sani, e quindi un buon prodotto in bozzoli.

Ma il sistema Friulano, come abbiamo detto, consiste nel somministrare ai bachi la foglia a ramoscelli cosi il sistema porta con se la ·potatura annuale dei gelsi. Si fa I' obbiezione da molti, che il gelso soffre pel taglio annuale, anche fatto a coltello sui giovani rami .

Fino a che si dice, che il gelso soffre per le scalvature, o potature che si fanno dopo raccolta la foglia, come da molti si usano, va bene, rna ben altra cosa e quella di fare la potatura a semplici sperom, con plccoli tagli durante I' nllevamento.

Insomma clobbiamo ritenere, che il gelso non soffre pel taglio annnale fatto sui giovaui ramoscelli, con tutte le prccauzioni, poichc non sono le piccolo ferite

35 cbe ro\·inano i gelsi, rna bensi i grandi tagli cbe po1 non rimarginano piu.

Pur troppo vedi1:.mo m pratica, quali funesti et!etti av\·engono dal modo \·eramente Lm·haro, con cui si potano i gelsi, nella mao;sima parte d' Italia.

Infttti si fanno grandi tagli sn rami vccchi, e cio per ringiovanirc lc piante, dopo l'S~ere rrescinte in modo da formare grandi albcri: ebbene con CJU03ti grandi tatrli, molte \·olte vcdiamo che lo piantc ,:j rimettono in forza vegetati\'a, spccialmcntc quando si tronno in buone con•lizioni di clima e di :moJo, ma il pi•'1 olellc volte, le piante cosi ridotto con ]a potatnra, ~i e:;sirano addirittnra od hanno una \'ita stentatissima, dando poca e catti nt foglia.

Cou questa non v.ogliamo Jire che tutti fanno male la potatura dci gelsi, ma in gencralc doLhiamo ritencrc che il gclso e una pianta molto tra~curata, 0 maltrattata.

Infatti si fanno potature non razionali, c ::;pecinlmento 11ci mcsi di Giugno dopo raccolta Ia f;,g]ia, continue sfog!iature ormai in tutri i tempi per fare pit't allevament1 di Lacbi dentro Ia primavera, l' estate e r autun no, 0 per alimcntarc il bestiame: etl infinc si dil. poco, o nessun ingrasso.

Cosi i gelsi ~offrono: cltlnno poe a e cat.ti n1 foglia, dannosa alla salute dei bachi e le ma!attie del gebo s1 fanno sempre pii1 danno~e a <.;au~n dell' indebolimento fi;;ico delle piantc stes>:e.

Colt.i\·iamo adun,jue razionalmente i gelsi, con bnom ]a\·ori, ingrassi e potatnre,cosi aYremo molta e buena fuglia per il sano alimcnto Jei bad1i.

Si clice ma sta11te i prezzi cosi bassi dei bozzoli e delle sete, converr:i :>ncora a piantare gelsi e coltivare i bachi? Noi siamo d' avviso che in Agricoltura bisosogna tenere conto di tutti i prodotti possibili, e Ia coltivazione dei bachi sara semprc fra le migliori delle nostre industria agrarie. per la qnale trovano lavoro milioni c milioni <li operr~i, eel e uno dei primi prodotti del nostro snolo. L' ltAlia non pno e non deve rinunciare alla. produzione dei 50 milioni di Cg. di bozzoli, ma per il :mo clima e l' indole della sua popolazione, potni. raddoppiare la produzione.

Non si tema che aumentando la produzione, non abbia a tro\·arsi la vendita dei bor.zoli, poichC attualmente I' Italia per mantenere le proprie filande. deye fare acqnisto di circa 5 milioni eli bozzoli secchi clair estero, che corrisponde a circa 15,000,000 di 1\:g. eli bozzoli vi vi; e per il valore di circa 60 milioni: producendo eli pi1t in Italia, questi G) milioni resterebbero a noi.

Piuttosto come abbiamo accennato hisogna prodnrre molta foglia, ed a buon prezr.n. Sono e Yero elure condizioni, rna pure bis.ogna adattarvisi.

Forse si abbanelonerebbe la yite, se continuasse la crisi Yinicola? Non si alleverebbo pili bestiame, se r utile fosse meschinissimo, come molti anni stwcede? Si tralasccrehbe di colLivare il g1 a no, so ci venissero tolte le baniore clogonali. Non si crfcla che si consiglia di ahl,anclonare Ia vite, l' olive, per far posto ai gelsi; ma

~i

consiglia di estirpare quelle miriacli di cp1ercie e di olmi che Yi wno in questa fertilissima pianura llel territorio eli GnbLio: poiche se queste pi ante andavano bone quando 1' agricoltnra era allo stato patriarcale: quando le tas:;e erano di pocbissima entita, la popolaziPne si cnntenta \'U eli Yi \'erll alia buona, e lo esigenzo erano poche, ma oggi t' nece~,.;r~rin di ottenfrc tlall' agricoltura e dalle induc;trie tutte, i massimi prcdotti.

La no:stra mira adunque do\·e cs~cre quella di colti\·are tutte qnelle piantc cbo ci llanno il maggiore redelito, quindi per le piante arborce, clobbiamo attcnerci alla Yita, al gebo, all' oli1·o, cd aile frntta.

Xon intcndiamo eli abolire lu lltlel'Cie, e gli olmi, ma 'lue;;te piante doYrebberr, essere confinate al loro posto nelle ruontngne, Pel in altri lnnghi dove non e po,.;sihilP coltiYare ln vito, il gebo, l' oliYo, o le frutta.

N oi vorremmo ehe tutti i contadini, a seconda tblle braccia e dei locali disponiuili, coltivassero i bachi, como si nRa nelle Marchr, con grande vantaggio dei coloni stcs~i e dei proprietari .

Inoltre tutta Ia ciasse operair, della ci ttit troverebbo yantaggio <lalla colti1·azionc dei bachi, quando i proprietari somministrasset·o Ia fogliu, alla condizione di di \·idero il prod otto bozzoli a meta, con il eolti vatore, come si pratica nelle lUarchc.

Molte obbiezioni si faranno a q•testa nostra proposta, e fra lo altre Ia scarsiUt di locali nelle case coloniche. Certo che molte delle attnali case coloniche, lasciano molto a desiderare; ma quando si sarnnno aumentati i gelsi, e qnindi nella prospettiva di aYere buoni prodotti in hozzoli, i pro.prietari troveranno tornaconto di accomodare le case eel aumentare i locali.

D' altra parte poi vediamo in pratica, chc il baco non e punto esigente, come si crP-de, poiche esso da buoni prodotti anche in locali pi'lt infelici. Jove non manca !oro le pili assiduo cnreodi pulizia e eli alimento.

Contidiamo adunque che in questo territorio, si a]largher;\ eli molto Ia coltivazione del gelso, e <1nindi Ia coltura dei bachi: ed augnro a questa popolar.ione Eugn bin a, che nel term inc eli altri 10 anni, possa avere tanta foglia, per alimontare lOOJ Once di seme bachi: eel ottenere nna pruJuzione media di Kg. 60 di bozzoli per oncia; e quindi un prodotto di circa 1\g. GO,O)() di bozzoli; che al prezzo meclio eli L. 3 al Kg, da un Yalore lordo di L. ltiO,COO che andera a beneficia eli tutta <Juesta popolazione. Cosi vedremo riaperto il mercato eli bozzoli, riaperte le attuali due filande e si darit lavoro alia maggior parte della cla~se opcraia, c specialmente alle donne, le qnnli al presente, in gran parte. sono costrette ad emigrare clalle famiglie per procurarSl il laYoro.

Eel ora chiurlo q uesto articolo, eolJ' augtu·io sincero, di vedere a Gubbio fiorente l' industria lJacologica, come tutte le altre industria agrnrie, fonti <li ricchezZL' e henessere per tutta la popolazione.

GuhlJio Oiugno 180'i LOIGI 1\IARTIKI D;reltorc del R: Ossct'\'atorio Ba.:ologico.

5G

Epo[a pin

oppnrtun~ p2r

Magazzino del Consorzio

lo sp3ndimento d2llo stallatim

LU<~LIO

PHEZZI DI Aratri II lctame, e di lcnta clccomposizione, forse tli meno atti,·a a::;similazione in t .tto le ;;no parti. di qnello che non .·iano i concimi chimici. E rlnopo tenere pre. ente come i steli, le p:~glie e tntto cio che e nsato rer Jettiera delle bestie. rappre:;;enta110 nn grand~ deposito di materie fosforiche. pota,.sJche e calcari come di 0~ni altro principia necessaria alia terra onde essere produttiYa. Nel periodo di vegetazione Je paglie unitamente aile granelle, asportarono dal suolo quei principi di fertilit:\ indispensabilc alia loHi nu trizione. Si fissarono in esse, rimanentlone esansto il terreno. Tutta questa letticra, frammi;;ta allo stereo, viene presa e ammontonata nella concimaia, rna per qnanto :-;i dia tempo alia fPrmentazione, Yediamo che and1e dopt• nn anno rimangono molte parti indissolnte. Si aggiunga pure che, tanto fra le stramaglie, qnan to nello stereo stesso, si riscoutrano una infinitit. di mali semi che non perdono Ia loro germinahilita ne durante Ja fermentazione dello stallatico, e neppnre col forte calc>re nello stomaco o intestini delle bestie.

Se Ia cr•ncimazione Yiene fatta a! momentn della ;;emina del cereale, non solo non ne risent~n\. tutto il vantal!gio, perche non ha tntto il tempo necessaria pet• la decompo>'izionc , rna ne ayriJ. un danno cddente nallo sviluppo delle male erhe, per Ia germinazione di tutti i cattivi semi che, in abbonclanzn, si riscnntrano nello stallatico. II pin temibilo e quello della C11SCUta. 8e j' agricoJtore inesperto si accinge a fare la vida conciruazione nl grano, ove poi in marzo andra a seminare il trifoglio, o erba medica, niente di pili facile che nell' anno ventura raccolga cuscuta. in\·ece del foraggio. E poi se la piglia centro il negoziantt> che gli ha fornit" seme non decuscutato.

L' epoca adunque piit opportnna per Jo spandimento clello staLbio di >'talla, e proprir> r1nesta, durante il mese tli Lnglio e Agosto.

Se ne dia 111 ragic,ne di barocci ;J::J per Ettaro, al momentn della lavorazione delle :::toppie destinate air "\priJe prossimo per ]p coJriyazione delle Sarchiatc, e :-,i sotterri n,edinnte r antlnt·rt. Ben presto, aile prime ac(1uate, germineranno i catti vi Remi, e q uelli tarclivi germineranno in ~Iarw eel Aprile, rimanenclo cosi tli:-trntti o clalle lavorahioni preparatorie per affidare le i-arcbiate, o colle ripetute zappature aile medesime. Co:-i ha anche tem]IO per l1en decotnlJOrsi, ed assimilarsi al terreno con grande Yantaggio della prossima coltivazione ed anche dell' altra snsseguente.

Si abbannoni il pregindi?io che danclolo troppo J•recocemente vacla perduto, n che sin tutto consnmato dalla prima coltura. No, perch(· Je materie fertllizzanti si iissano nel tcrreno, e la pianta ne usufruirit eli t;mt,,, quanto ne abbisogna. laf'ciandu il rimanento a h1'ncficio dell· altra rhe Ia segnirit. ~.:_BEBI

'»

ack K. » 1\. » D. '·Picem•:, Ganlllli Brabant

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1'0 150 120 G;:,

lG .ll.

14

~r.

10 M.

4:2 50

N.

1 2 Brabant ~(.lotte semplice N. 2 )) » 2 » doppio Yo Itc>recch i Piceno uoppio » semplice » Fratelli Medici » » Ri pu r.tatori Erpici Acme nazionali ed esleri » rigido Ho\·ard) » a molle (Osborne) .

Catena per trazione o troppa Cernitori ::IJan•t e Clert per selezione grano Yentilatori JWr semi minuti Pompe irroratrici (Gioia) .

• » (Del Taglia) da L. 28 a Solforatrici comuni . da L. 15,50 a » Bertolaso Falci (fienare; da L. 3, 75 a l\facchine fa!ciatrici Pressaforaggi a mano .

Sgranatrici per granturco .

Pigiatrici comuni Diraspatrici- Pigiatrici- Bre\·et. Brii.ggcman Torchi grandi per venacce . » piccoli per Yino santo Trinciaforaggi grandi e piccoli da L. 120 a

•

"

llnppiu Ott.

•

))

190 210 173 215 85

40 38 27

98 70 235

Grano conciato al minuto Granturco nostralc id. » tosca no id.

Sag gina Crusca e Cruschello Panella di Cocco per bestiame

1!=

1~0

25 33 3

20 4

350

I= I=

350

125

Perfosfato minerale Tit. 17 - 19 Scorie Thomas Gesso agricola Leu cite Calciocianamide Torha per Iettiere Solfato rame inglese )) nazionale AI Lani Pesero Solfo puro » il ramato Solfo puro AI bani Trezza di Romagna )) » ramato Fava comune

1-

9

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2 5 80

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G8 Q;, 21

23 50 20 23 22 30

19150 19 13 5::J

14 20

Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gn bbio, Tipografia Gioacchino Romitelli,

A.· .·o II

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Auoslo 1!)()8

A DEL

CONSORZIO

1\lil.EZIO:\E ED .\mll.\"ISTR \ZIO.\"E prc,,o Ia

:'>~Jc

del Consorzio

AGRARIO

Per inserzioni rivolgersi all' Ar:~ministrazione

II ::> .\]ll'ilc Hl08 fu lanciata Ia pl'i111a idea, ed il 15 stesso gettate le prime hasi col Pr·ogt•amma H.e;;·olanl<'Hto; il IH Ia Cmnmissio:te OJ'IlinatJ·icc compo:-;ta <.lei Sindaco A'""' na tti, del Di1·ett01·e del Consol'zio, del ·~..[;u·che:;e n. BenYCiluti c del COilllllissaJ'iO Gene1·a!e SantoPi. fu riceYuta utlkialmente dalle Lol'O Eccellenze On. Sanat•elli Comm. niu~cppe. On. C'iufl'elli Comm ..\ugusto. <Juesti act"ettaJ•ono l' .\Ito Pati·onato della ~rostra, promiser·o il lm·o maggiot·e appo:rgio, fecet•o spe1'a1·e l:l lot·o Yisita e fot·mm·ono I' augut•io pitt sincero per la migliore t•iuscita della simpatica iniziatiYa. Il :H .\.pt•i!e, moltc llligliaia di Pt·ogPUJI!Jni e Cit·colaJ·i deflnitiYe, <tnnunciarano a quanti ne pote,·ano o no arere inteeesse, Ia lieta noYella -Gubbio attendeya fl<luciosa. Di giomo in giomo infatti peeveniYano al Consorzio ade ·ioni di Enti e ui Espositot·i, concessioni ferroriarie da Parte della Dieezione GenCJ·ale delle Fert'OYie dello Stab,- concessione dello Storico e ~Ionumentale Palazzo dei Consoli a sede

•

COOPERATIVO 01 GUBBIO

Sl PUBBLICA IL PRI 0 D'OGNI MESE

llopo :n l'J'(' pul.JlJlicato nei pa~~ati uollettini il pl'(l:.!I'anmia della ~lo:-;tra, dCH'I'itta Ia solcnne 1 erinwnia inau~n1·alc, J'it:OJ·data Ia Yi~ita di S. F. ~ JJaJ'elli. slilllianw tll'a co:-;a utile cd oppoi·tull"t pel JHhtt·o B 1llettino a~t·icolo ( che YiYc appnnta1 pet· tlitli)lulcrc e tt·:uuand:u·e !rli atti e lo ~\'iluppo del nostr'\J ConsOJ'zio) 1li pal'larc tlll p 1' dilft~samcnte 1ICIIe lll'i_llli della ~lostr·a sws a, del sno h1·en• prr·iodn di allestimPnto, lle:.!li E.-po:-;itrwi t:Oll<'OI'J'cnti. di <!llallti lllfllle act:OO('lien<IO ht'IIC\'O]Jllt'llte J' lllYito, hanno coope1·ato a J'endere pii1 ;;•Jlennc <plc:-ta !!·cniale festa <lPl lanli'O. E tanto pii1 <leg-nodi lode deYc ~<'nJI.Jrar·e qnc:-;to lll'<lito espPl'illlPHto di Yolontil e <li pncr·;;ia dPI no;;(J'O !,!ioYane 'onsm•zio .\!!"r·ar·io in <planto nenlici potcnti d fnrono il tPJnpo limitato. IP dillicoltit dell' a111bicnte non maturo pe1· tali sfill'zi, le delicienze dei mezzi di l<wmuoziorw.

L' Cll<'l'!:da <lei ]H'Opo. iti Yinse pCJ·(, lc ditlicoltit, e!l ora Ia :.\Ios t ra .\!!"J'i<.:ola lnd ustrialc e pet· c; u hbio 1111 fatto compiuto, 111odesto <rnanto si nwle ma non priro <l' inter·e~':-;c per tilt Htiglim·e a\' eni1·e di pro~re. so c di attiritit.

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I' Ill-: Z Z I

At.houamento nnuun a uomicllio L. 1,I 1. ~n .... t .... nitore .. 2,t;n numea·o separalo • 0, 10

della :\lo,(t·a 1la parte dcl ;\Iini·de1 o della PublJlica btr·uzione,- conce~:-;ioni 1li :\ledag-lie dai l\Iini tel'i di A!!"J'il'oltm·a Ind. c Com11t I' della Pnbl.Jl. bt1·uzione.

Conces:-;ioni di :-;pet:iali 01Hwificenze dal ~lunicipio di Foli!!"no. di Ca!,!li, di Cittit di Castello, diS. Scpolceo, di F.tlll'iano, di ~l'hPg~.d<l, di C:111tiano, di Co~tacciaro, di l'rubel'tid<' e della <'aHH'ra di Commer~.:io e1l Arti dell' 'llllwia.- In una parola l' idea un po' audaceIll<'ntl' lan<'iata anda' <l arlfUistaHdo tet•t•eno, ser,lpl'C piu in!!"igantiYa, pr·ende\ a forma e consistenza. - 1 tintidi e i pam·osi t·as!>iCut•ayano gli animi, i piit restii tn·epaJ·a' ano i loJ·o :sarcasmi P<l i pii1 dillidcnti <:('s,;;uHIO ct ten<leYano h~ t·iuscita.

E fu l'iuscita piL'lla e completa in,·er·o peeche dopo soli 4;) giol'lli di laYOt'O febrile, pOdCI'O:-;O, ince!'iclllte, fu inaugui·ata I<~ ~IosLt•a. 4::> gioJ•ni di Iotta Yera pet· colm·,J ch" audacemente aYeYano roluto Ia ~lo:-tra e ne areYano assunto Ia persouale respon;;abili tit.

Senza Yole1· pec~.:at·e di modestia si puo tnaJ'e senza tema di essm·e smentiti che nulla teYa fat·e di piit - dal 13 A]ll'ile al 24 ~Iaggio, no della SoL•nnc inaugm·azione soli 4:J gioi'Jli J·ano a di:-;po:-;iziono - occorTeYa dnlHfUe un tout· de fotTe.

afi'et·si pogiorYi evero

Alia nobile ga1·a preset·o parte con tutte Je fot·ze i I S.•gt·etat·io (renet·ale ed i Commissm·i San tori e ~Iini-;:-;i <lando I[Uanto poteYano della lot·o ene1·gia <lelia lm·o intelligenza. Pel' essi il 24 ~Iaggio 1908 il Comitato OJ'dinatOL·e pote solcnnemente inaugurm·e Ia :\Iost1·a Agr·icola lndustJ·iale.

I>ell' el'itO abhiamo Jl<ll'lato in pal'te nci numet·i prececlenti <lei nostt·o IJolletti no A.gr·icolo. Oggi ci occupcz·emo degli Esposi tori sdoglienclo cosi una prom ossa ed un impeg-no lliOJ'ale di ft·onte aile J)itte che hanno Yoluto onOI'at·e di loro lH'esenza la nostnt Gubbio, lieti se in altr·a non lontana occasione, dopo questo p1·imo bJ·illante escmpio, ci sar·a dato constatm·e un nuOYO t1·ionf"o delle int.lustt·ie e dell' AgJ·icoltut·a della nostt·a amata Regione.

II gt·ande ed imponente salone e completamente a posto - figm·ano in bella most!' a allineate le pi t"t modeme macchine destinate al lavoeo dei campi a tleska entntndo gli aeatl'i del Lncchini Giovanni e flgli di Fol'!impopoli appr·ezzati, pramiati con me-

581laglie tl' Oro del ~Iinbtero tli _\.gricoltura Industria pee Ia !oro pratica co ·truzione e solidi tit.

Nello Stand del Consorzio Agrario di Ponte•lera trovasi riunito quanto di meglio si pw) desi(lerai'e dal preYidente ag-riroltore. - Falriatrici IlelYetia, Arah·i tipo Sad~. J<)·pici, Zappe canlli, YoltoJ'erchi Pumpe iJ•ru,·at,·ici di pJ•op,·ia {abb,·ica:.ione, trinciafot•ag-gi con manoYella e!l a pedale - pompe per Ia tJ·a,·asatura di vini, il tutto sapientrmente e signol'ilmente disposto.

La Ditta G. F.lli Bnitoni diS. Sepolno ha presentato una tJ·inciafm•:I;,rgi speciale con cassa pieghevole.

Rraglia Fernando 1'1·emiata OCiicina meccanica di Fano- pre'enta due t1·inciafoeaggi.

n

Sindacato Agricolo di Terni a mezzo del Si;.r. p1·esenta un cai"J'ello a piano elevatol'e per t1·asporto di sacchi, casse, pt·atico, solido e conYeniente. ~I. ~IOJ•ganti,

Leonardo Nafissi di Gul.Jbio sfoggia nella meccanica rueale con un esteso campional'io di Yanghe, zappe, ba(lili, mazze, roncole, falci, asce, martelli, coltellacci, caravine forche, pale ed altt•i Yari e numerosi oggetti di pratica utiliUt maestt·eyoJmente laYorati.

'·

II Prerniato Stab. meccanico del Cav. B. Bertolaso Zimella (Verona) ha con Yera ricchezza allestito una Esposizione dei migliori suoi strum en ti di Solforazioue. Rare volte accade di do,·m· fare cougtatazioni di tale preziosa verita. II Cav. Bel"tolaso nulla ha mai trascurato perche le sue produzioni raggiungesscro quel grado massimo di pe1·fezione da renderle ricercate ed apprezzate. Ecco una delle vere ragioni per le quali Ia commissione competente lo insi;sniva della croce al lllerito del Layoro.

La premiata Ditta U. Pellegrini e Ciano di Roma con Stabilimento meccanico ad enet·gia elettrica e reduce dai trionfi di Roma e di Yelletri - a Roma. consegui una delle piu alte distinzioni Ja medarrJia 0 d' A1·gento, (massima onorificenza) del Comizio Agrario; a Yellett•i Ia ~Iedaglia d' Oro e Ia ~led. tli Bronzo dell\Iinistero eli Agricol tm·a Ind. e Commercio.

Ya senza dire che Ia Pom[)a it•rorateice "Roma " oltt·eche per Ia sua emplicita, leggerezza di ma.nona, solidita e facilita <li riparazione incontca il favot·c di tutti pee il uo mitissimo p1·ezzo.

PPoYaee Ia Pompa irl'ot·atl'ice "Roma, nwl <lire adottal'la. adottata che sia non si al.Jbandona. pitt.

Oguuno puo ripacada <Ia se in campagna. scnza doYeJ' I"icot·ret•e all' ausilio del Jueccanico. La swt re-

sa supet·a (lUella <li tutte le altt•e; Ia sua foi"ma di costruzione e la pill perfezionata ed il suo prezzo e il pi it mite.

L' Uilicio Tecnico AgPicolo Romano G. Del Pelo Pardi ha peesentato due cuscutatol'i della Casa Rouer Fl'eres tli "·utlla per la nettatul'a delle semenzine. Sono due macchine che a buon dit·itto potJ:Sb= bero chiamarsi le ,\ilen:,iose pe;·felle tanta e Ia preci~ione del loro mo' imento, tanta Ia calma che nella IOI'O azione le cit·eonda. senza esagerat·e fot·mallo r ammit·azione del pu bblico inten<litore.

Le splentlide e lucide falci Sans - Pat•eil - sono ~tate pt•esentate dal Cmhot·zio _\gt·alio di Fabt•iano rappt·esentante la ditta.

II Pel'ito Ubaldo l\[agni di G~ubbio, Ita una !-iel'ie tli taYole dimostt·atiYe e studi tecnici per macc:hine motl"ici ed opera tt·it:i a 11 uido. _\. pal'te poi [H"esenta un interessante JH'ogetto (11 nwta pneum0 elastic a per automobile, ma non po~siamo dit•e di pili essendo tal lavoro sub judicio.

H Consorzio Agrario di Pesat·o ha l)l'esentato monografie, relazioni ed atti del ConsOI'zio 0\'e dimostrato il fiorente moYimento e sYiluppo vet·ificatosi in breYe ,·olgere di au ni.

e

La Federazione ltaliana dei Consot·zi Agrari di Piacenza occupa un gt·andioso Stand, i,·i eag-gntppando Falciatt·ici Osbol'lle, _\.J·att·i Rud- Sack di Leipzig -Eepici estil'patori, Yoltafieni, Trinciafm·aggi e quanto di pi it perfetto si puo desirleraPe nella meccanica Agt'aria.

Gnalterotti e :llalvestiti (li Citta di Castello- officina di costruzioni mercanichc - Tre supe1·bi Toechi a Jeya multipla di nt•ie gt·andezze stanno a dimostrar-e con quanto amore abbiano dedicato questi due bt•ayi industt·iali tutta la. lol'O enet·gia per il maggioee inaemcnto (]ella loeo otlicina.

Lo Stabilimento oggi e tiJt•nito di tutto il mi< rlior 0 matet•iale che Ia modet·na scienza meccanica consiglia.

Questa impot·tantc ollicina dotata come e di nuoYe macchine di pt·ecisione di ft·csatrice uni,·et·sale Beowu & Stai"pe, di .:\Iaglio potente, di enet•gia elettrica e oggi al caso di esPguit'e <1ualunque impianto, qualsiasi r·ipat·azione di macchine agPicole ed industriali a pt•ezzi limitati e con la massima solleci tucline. lliagioli l'aoln· e Figli di Cittit di Castello - Al·atl'i ed attrezzi n11·ali di solida costntzione e di gt·ande Ill' a tici tit.

11 P1·emialo Stabilimento pe1· Ia fablwicazione di .\ttl'ezzi Agt·icoli del:cuv. Carlo :\filiani di Fabl'ia-

59no con un campionm'io t•icco e completo si e prasentato alia ~IostPa eugubina con : Aratri Piceni Yo!-· torecchio, At·att'i Piceni normali, Ripuntator·i, Aratt·i a trazione libet'<L Sono attrezzi talmente perfezionati che ognuno li preferisce pet' Ia lor·o praticih\ e sempliciUt di mo\·imcnto pt·oporzionati ed equilibt·ati nella cosh·uzione di semplice e pratica utilitit: in una parola le pr'orluzioni rlel CaY. ~liliani t•iuniscono in !oro tutti i pr·egi e priYilegi che non si riesce a riscontrat·e in altt·i congenet•i stnunenti agril'oli in relazione col loeo pt·ezzo. [ F.lli Buoni (li Ginlianova hanno presentato due estiepatol'i uno a trazione semplice ed uno con careello a due ruote. Sono raccomaudabilissimi sotto ogni I'apporto sia pee la solida costruzione che pet• il loro mi tissimo prezzo.

Ed oPa si presenta pet· ort!ine una delle piit int!ustPiose Ditte d' Italia - peP la coltiYazione I'azionale di olivi e piante fcuttifei'e ed inolLrc per il pl'iYilegiato e spcciale sistema d' imb,lllaggio pe1· il tl'aspol'to di semenze, YiYai, piantoni di ogni etit c dimeusione degli olivi di lot·o pt·oduzione.

La Mostra allestita dai Sigg. D' Uliva e }j'.lli di Pescia e geandiosa, elegan te e nel con tempo dimostratiYa. - Gli oliYi alleyati e coltiYati in piena terra, olivi di some selYatici, piante di oliYi tli un anno, olivi di seme gil:\ innestati, oliYi innestati eli 2, 3, 4 e 5 anni rubustissimi, belli forti, ed anche con frutto fanno bella mosti'a di !oro. Piantoni di oliYi in cesta con pani di terra. in cassoni arieggiati di \'at·ie dimensioni c diYet'se eta.

Questa accl'cditatissima_ Casa invia il catalogo speciale ad ogni l'ichiesta c spcdisce i suoi oliYi in tutte regioni d' ltalia, nelle Ameeiche - :\"oPel e Sud in Portogallo, Spagna, Francia, nella Dalmazia e peefino in Afeica. Ovunq ue ottenne il pitt Iusinghieeo successo, felicitazioni ed incol'aggiamenti senza numero, a! concorso nazionale eli Roma ottenne Ia massima Ricompensa.

L' Auto garage di Perngia e fOI'Se il clou del grandioso Salone- Nell' elegante Stand figurano una Vettupa Automobile 8 HP uno chassis 18 IIP. Accessori ed altro della mondiale Casa De Dion- Bouton Puteaux.

Biciclette da viaggio da corsa su stracla della ormai celebre Casa Bianchi di Milano - Biciclette cia viaggio a ruotalibera e cia I!z cor·sa della Casa Stucchi gia P1·inetti e Stucchi di Milano.

La Motosacoche della Societa Anonima He A Dufaux e C.ie di Ginevra e della Societa Meccanica Italo Ginevrina in Torino.

Altro importantissimo Stand occupa I' Agenzia Agricola Umbt•a diretta dal Dott. Rossini e Tocclli P~'esentando Aratt·i della Ditta Taddeo Giusti eli 1\lodena - Trinciaforaggi, Torchi, Pompe Yiclal della

Portata di 200) litri all' ora raccomandabili per uso cnologico, Pompa Belfingee per ieeigazione o pee Yuotatura di pozzi neri.

Pompe irroratJ·ici Insupei'abile La S(ida della antica priYilegiata e pt'emiata fabbrica di Angelo eel Armando del Taglia di Signa - AratJ·i a Voltorecchio tipo Sach Beabant, Cuscutatoi'e tipo nazionale, e~tirpatot·i. Una Pt'essafOL·aggi di propria fabbricazione ad azione continua con funzionamento orizzoutalc a !eye combinate.

La 1·inomata e Premiata Casa dei F.lli Cecchetti eli Cascina ha pt·esentato le sue accreditate Pompe ii'I'Ot•att•ici lli fama uniYei'::;ale col doppio po!Yerizzator·e bi'eYettato EJ'CelsiOJ'.

Alfredo J\lancini di A1·ezzo, Stabilimento a vapore eel elettrico con Saedigna - Peesenta un campionat•io completo di elemcuti concimativi, cosi Carne cotta es~icata in pezzi, Carne cotta essicata polvet•izzata, <te.~~;o Ageicolo cotto e ceuclo poh·erizzato - Sangue secco in gl'umi e pol\·erizzato (Azoto 12114) Ossa cotte in pezzi non digelatinate, Farina di ossa non digelatinata, Fosfato in natura Macli- Pabble titolo 661 68, Perfosfato minerale 16/18 e 1.!/14, azoto 2/3, Pet-fosfato ]Hll'e ossa senza digelatinai·e, Aniell'ide 14/ lG, azoto 2(3.

I F.lli Jligliori di GiulianoYa non nuovi ai trionfi ltanno portato anche lot·o un non modesto contributo alia t'iusci ta della Esposizione.

Essi che vinseJ'O il Pcemio dell\Iinistet·o cl' Ag1·.

Ind. e Comm. di Lit•e ~lille e Ia ~Ie<laglia d' Argento pel' Ia Costl'uzione efftlttuata di Case Coloniche nella proYincia di TePamo, essi che fueono encomiati dal Ministero stesso della Medaglia d' aegento al merito Agt•ario, essi che alia grande Esposizione di ~1i­ lano ottennero Ia medaglia d' Argento, non disdegnarono di concorrere anche a Gubbio poiche ne seppet'O apprezzarc I' importanza morale.

I F!'atelti Mi(JliOI'i hanno presentato Piante disegni e ' fotografie dimosteanti le migliode appol'tate in tert'eni peima infruttifei'i.

Lombardi Bernardo di Fano ha presentato un filtro depuratore che prende il nome dal suo inventot·e e che ha il ])l'egio eli fat'e ottenere una ottima polverizzazione dei liquidi da ircorarsi quando e applicato alia cannula del getto di una pompa irrorateice di utilita, semplicita, robustezza e praticita insuperabile.

Guido Recine eli Frosinone, un intelligente attivo e valoroso meccanico come valoroso corridore.

Nel Ciclismo ha segnato fulgide pagine, nella meccanica ha superato se stesso. Le macchine che escono cia! suo laboratorio sono semplicemente eleo-anti 0

'

GO- . perfette, leggere, ~correYoli, o~sia compentliano in esse tutte le prerogati vf\ che si riscontt·ano sepaeatamente nelle altt·e. Egli non fa a tempo a costeuire che le sue macchine gia sono Yendute.

Onmque si e presentato ha t•ipodato met·itati tr~onfi.

La Societit Anonima per la pt'O<lnzione dell'A,,Iinele.

RinJetlio sonano contro la mo,.;ca oleat•ia e ;;li in,.;etti parassiti sui feutteti, ha peesentato i suoi campioni tli detto Aminele in quattt·o sacchi. Xon possiamo llaee un giudizio, ne discuteee il pt•egio perclu~ quel pt·odotto e in Yia di esperimenti pratici sia negli nliYeti che nei ft·utteti. nella miscela pr·eziosa ne parla ditfnsamente in una monogt•afia peesentata pt·oducendo docnmenti e citando risultati meraYigliosi ottenuti con l' Amine· le nelle Yal'ie fasi dei trattamenti indicando epoche e dati esanrienti.

Auguriamoci che tutto l'isponda alle sper·anze ed al fine che si e propm:to la benemeeitit societit per sal.-are dai disastt·o~i efl"etti della Mosca Olearia una delle nostee pil\ geandi ricchezze.

Una Scala a Pianerottolo breYetto diG. La Rocca presentata dal premiato opificio dell' Ing. G. Battista {li Larino.

E una pratica ed utile inYenzioue t·acconwntlabilissima per uffici, bibblioteche, archiYi, famiglie.

Essa occupa quando e chiusa un posto addif'ittur·a tl'ascurabile, aperta e comoda, solida od il pianet·ottolo, situato al piano dell' ultimo grarlino, dit modo tli poter eseguire senza clisagio qualsiasi lavoeo a qualunque altezza. In questa Esposizione so n"e sono vendute un discreto numero e di Yarie grandezze.

e stata

r;

La Fabbrica Ma7·clligiana eli Velocipedi eli Amedeo Daini - Ancona presenta due ~plendide biciclette a ruota libera e comune, esse tlimosteano la capacitit · indiscussa eli chile ha costruite. La soliclita, la scor·revolezza, l' eleganza sono doti che abbelliscono il lavoro del Daini il quale nulla trascma per pol'tare sempre alla maggiore perfezione il lavoro che esco dalla sua officina.

benemet·ito confratello c -;tata lunga e<l aedua. Riusci Yittorio"o allora e con tntta l' anima augur·iamo dtc il fiagello non si 1wesenti nuovamente sotto forma gea,,e e dis~lstt·osa tanto che con facilita possa riusciee vittoeioso in questa inaspettata Iotta. Alia <>ara di Yelletri Ia competcnte Giut·ia assegnaYa al Cousot·zio Antitilos,;erico tli Br·inllisi il Gean Diplomat!' Onoee e Ia Coppa al :.\IPri to cnologico.

La Gim·ia della E~posiziorw di Roma promo:s;;a dall" Associazi()ne :\"azionale pee I' incremento delle lndu:steie e del Cmmnet•do assegnaYa al detto Con~oezio II Gt·an J>iploma d' Onor·e.

Oliviero Terracl1ini giit Commis!';ar·io Regio alia Congregazione tli Cal'itit <li Gubbio nel lDOJ in seguito Dieettoee Tecnico della meclesima per anni 4. l:"na vet•a cotttpetenza in cose .\.gr·aeie ha prcsentato tlue elalnrate Relazioni delle Opere sue ~ia <flWle Commi~-:ario, -:ia <1uale Direttorc. Sono due pt·e~evoli lanll'i che donebbero esscre letti da tutti o specie cla <1uanti hanno a cuore ve1·amente il miglirwamento <lelle aziende agl"icole.

Pt•csenta inoltr·e pt•ogetti eli case coloniche secondo i clettami tlelle nuoYe esigcnzc in str·etta alleanza con la comoditit c I' igiene, sia. per il pet'sonale cl!e pet• il bestiame. Sappiamo che pr·endera parte al Coucot·so indetto tlal :.rinistet·o dell' AgTicoltura Industria e Commercio net· la Costruzione <li Case Coloniche nella Regione Umbr·a - facciamo voti pet'che dalla peova non facile no esca Yittor·ioso.

Rag. Domenico Pannelli - una eccezionale figut•a di lavor·atore c\ di stuclioso prescnta i suoi sistemi di contabiliUt applicata ai molini. E una sapientc contabilitil a padita doppia che mette in condizione l' agente di aver· scm pee sottomano un :\Iasteo, un gi01·nale senza ausiliari separati. 0nmque ha troYato il favot·e e I' appeo\·azionc degli intelligenti e consegui i migliot·i pr·emi. (continua )

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Una delle benemerite istituzioni che hanno dil'itto alia pili alta riconoscenza degli Italiani e senza cl nbbio il Consorzio Antifilosserico di Bt·indisi che oggi deve · foezatamente tornare con non poco doloee sui campo del lavor·o as~iduo ed incessante per tlebellare il pa1·assita distl"uttore eli ricchi Yigncti.

Il Consor·zio Antifilosserico eli Bt·inclisi ha present tto quatlri climo!';trativi della zona O\'O Ia fllos:scra aveYa pol'tnto Ia sventut·a etl ovo met•ce I' opet·a sua sono tornali i rigoglio~i vigneti a clare ottimo c clurlic<.~to il ft•utto tlappt'illla scar~o c dcficentc. Basta oss?evare attontamente 11uanto in < 1 U"~lla mostt•a c pt•esentato pet· conYint:et·si t:he Ia Iotta sostenuta dal

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Agenda Agricola del mese di Agosto ~.....,.._

Nei Cnmpi.

Si pr·ocetLl allu "IWl"g"O <lei f"o~,j pe1· il ncccss;\l·io scolo delle ac<1lte <lul·ante tnll<tl' <~nuata. Si fail taglio delle f".JI'agg·iet·c da sCtll<) c r·clatiYa pilatm·n. Si procodc alia laYor·azioue delle ieJTG, cstiepando IB male erbe, e specialllleaic lo gTelllignc ra1lunandonc tutte le radici con rastr·elln, clte, b:m lavate, fo;·-

Gl mauo un buon mangime per ogni soda eli animali.

Si da un' occhiata ai prati artificiali seminati in marzo e, OYe si riscontrassero radure, si toena a seminaee Ia foraggicra con energica et•picatut'a; meglio spandendovi del tt·ifoglio incamato chc ama terreno poco mosso. e pub seminarsi superficialmen te, dando abbondante fot·aggio in peimaYeea.

~Collabora~ione clel pubblieo ~ Sfioratura e sfogliatura del granturco

Nel vigneto e nelle al11erate.

Una buona zappa tura man territ ft·e~co i I tet·I·eno e le uYe ne appt•ofi tteranno. Ot:c hio an cot· a all' oidio e peeonospe1·a, specialmentc a quella lanata. Zolfo e Solfati un' ultima volta ancoea. Qualche pat'ziale sfcondamen to di viti far<\ meglio penett·m·e i t•aggi solm'i sui gi·appoli.

La troppo prolungata secca dei mesi di 1\Iaggio e Giugno ha fatto si che i foraggi siano riusciti scarsi, ed anche gli erbai, seminati per tempo, non hanna dato quel rapido ed abbondante sviluppo che si sperava, e quindi conseguenza necessaria la penuria di manglme per il bestiame.

N essuno ha proprio a che ricorrere.

Negli oliveti

Il contadino da un' occhiata ai suoi campi di Gran-

L' oliYa che ha patito tt·oppo secca nell' allegamento, e quindi scm·sa. ora si eaggl'insisce per la stessa causa. Una lmona smossa alia terra seminandoYi o faYetta o lupini, produen\ doppio vantaggio.

turco, che, dopa le abbondanti pioggie dell' ultimo di Ln-

Una ierorazione con la solita poltiglia boedolese sad.t molto proficua.

il crino o cistella, e pon mana a sfivrare il Granturco

glio sc01·so, ha emessJ una bella vegetazione, e tutto allegro si frega le mani. Tutto

e rirnediato,

dice fra se, ed

ecco Ia provvidenza anche per l c bestie. Corre a casa per alia impazzata. Senza riguardo o parsimonia riempie le grepp1e, e le povere afl"amate bestie di vorano avidamen-

Negli Orti.

Seguita il kapianto tlei caYoli, delle lattughe.

Si mondano le foglie dei cavoli dalle rughe, che pul'teoppo le divoeano. II Yel'me an·a troncato al piede parecchie piante, quincli si sostituiscono. Si procede alla zappatura, prima perb si spanda nella fossa o del buono stallatico disfatto, on·eeo una spruuata di perfosfato, solfato ammonico e leucite.

Nel Frntteto

Ancoea una bnona irrorazione alle piante eel aile fnttta, con estl'atto di tabacco fenicato, o antycot:hillis all' uno 0 1 o nell' acqua, sal Yerit dal bruco. Si I'accolgano le fmtta caclute o si utilizzino o per consct·ve, o dissoccandole.

Nelle Stalle

Gt·anrlo nettezza per il pet'icolo maggi01'e dello srilnppo d' infezioni nei gt•andi calot·i. La nottezza e met<\ dell' alimentazione.

Nel Pollaio

Si tolgano Yia le galline vecchie eli quattt'O anni, et~t in cui climinuisce Ia ovificazione, e si sostituiscano con pollastee dell' annata, formando cosi un tut·no quadl'iennale. Si nettano i pollai, e si imbiancano con latte eli calce, non tt'ascut'anclo pl'ima una enot•gica b!'uciatura con paglia, ocl alt!'a materia secca, onrle soppt·imere qualunque insetto.

te il frutto di un doppio delitto. Doppio delitto perche aver tolto via quei fieri, vuol dire aver tolto il prodotto, mentre, dati per nutrimento, sono anche di gravi malanni per gli animali che Ji cousumano. E oramai da tutti risaputo clle il granturco e pianta a doppio fiore; l' uno maschile, che e precisamente Ia pannocchia, o comunemente detto Fiore, quello proprio che viene inconsideratamente asportato, contenente il polline, destinato a fecondare l' altro fiore femmiuile, che. a guisa di barba o capelli, sUt in cirna a ciascuna spiga, ed ognuno di q ttesti filamenti ha termiue aderen te a ciascurr chicco, o acino di Granturco, nell' interno della spiga: quando e sJppresso il fiore, viene a ruancare la feconclazione, e quantunque apparisca ]a barba, pure, al?erta la spiga, vediamo cbe il cbicco manca. Quale Ia causa? II eolono ne va a cercare un monclo, ma non da mai nel segno.

La causa unica e vera e la troppo precoce sfioratura. E necessaria acluuque dar tempo clte avvenga ]a fecoudazione, e non togliere i fiori fino a tanto che non sono quasi appassiti, o almeno proceclere ad una sfioratura razionale. Si potranno togliere in uu soico si, e l' altro no. Operando in tal guisa avremo rimediato a questo pessimo, rna pure imposto mangime, e avremo anche lasciato tanti altri fiori necessari all a fee ondazione dolle P.iante. Questi scossi dal vento, non solo faranno cadere il polline sui filamenti della propria spiga, ma anche su quelli vicini. Altra ragioue per cni nvn si deve sfiorare troppo presto, si e che se anche la pr:ma spiga stata emessa dalla pianta fosse riuscita a rimanore fecondata, yediamo che ne sopraggiungono altre due o tre, specialmente se cade qualcbe acqnata propizia, e pili di tutto queste ultime d' ordi-

62nario rimangono nwte. E indispensabile percio procedere con ogni cautela in qnesta operazione, onde non avere un danno certo ed enorme, per un meschino e pericoloso guatlagno.

FACILITAZIONI 01 VIAGGIO. -

Il ribasso accor-

dato dalle Ferrovie dello Stato arriva fino al massimo del 60 per cento.

A domanda delle Cattedre ambulanti o degli agricoltori tanto la Federazione quanto la Cattedra di Piacenza invieranno la richiesta speciale e la tessera per la riduzione ferroviaria.

Ma il colono non si limita a questo errore soltanto, verso la pianta da lui adorata, e che noi vorremmo vedere sparita dalla faccia llella terra, almeno come alimanto dell' uomo: v' e auche di peggio. Arriva Ia fine di Agosto o i primi di Settembre. II contadino ha fretta di raccogliere il suo granturco, per molte e molte ragioni, non ultima Ia mancauza di governa peril bestiame. La sfioratura c finita; a che ricorrere adunque?

Non restano che le foglie, e gi>l a man bassa a pelare quelle povere piante che restano come i pali in mezzo ai campi . Che importa so sono ancora verdi? Anzi tanto meglio perche son meglio con~umate dagli animali, ed il granturco seccbera prima e maturera piu per tempo. Questo e il Secondo vandalico atto. Non si pensa che le foglie par Ia pianta, sono qnello che i polmoni per 1' uomo. Soppressa Ia respirazione, e soppressa Ia vita. Procedendo in tal modo, non solo si ha un raccolto pili scarso, perche male a pena e Ia meta dell' acino, rna si perde anche in qualita perche priva di sostanze nutritive, onde Ia maledetta e vergognosa pellagra

Per il vmggw di andata e ritorno in Tramvia Piacenza - Agazzano e per il servizio di vetture da Agazzano ai serbatoi ogni agricoltore don-a versarc L. 4 alla Segreteria della Cattedra di Piacenza.

SPESE TRAMVIARIE E 01 VETTURE. -

Verso il mezzogiorno R\Ta luogo la colazione ad Agazzano per la quale dovranno versarsi alla Segreteria d.ella Cattedra lire 4 individuali.

Le partenze da Piacenza per Agazzano potranno axer luogo alle ore 4,05 o alle 7,15. Il ritorno da Agazzano si fara aile 14, 16 o aile 16,57 dei giorni fissati.

QUOTA REFEZIONE AD AGAZZANO -

Lasciamo adunque compiere alia pianta il suo naturale sviluppo, e diamole tutto que! tempo di vita che le e indispensabile, onde ci dia il suo frutto intiero e maturo.

N. BEBI ~

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giornali Agricoli

6ite ai serbatoi di irrigazione di Agazzano

ÂŁ

Dal Giornale di Agricoltum pratica

Per iniziativa della Federazione Italiana dei Consorzi Agrari e della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Piacenza ver-ranno tenute diverse escursioni ai Serbatoi di irrigazione di Agazzano per guidarvi quegli agricoltori delle varie regioni italiane che abbiano desiderio di visitare davvicino le tanto utili opere di irrigazione.

GIORNI FISSA T1 PER LE GITE AI SERBATOI.- Ver-

ranno tenute 4 gite ai Serbatoi e cioe nei giorni 16 agosto, 30 agosto, 13 settembre, 20 settembre.

Gli agricoltori che intendano partecipare aile gite dovranno inviare alla Cattedra Ambulante di Agricoltura di Piacenza la propria adesione indicando il giorno prescelto per la visita ai Serbatoi.

pag. 14- Consen;azione stallatico.

La questione, sempre di attualita, della migliore conservazione dello stallatico ci induce a porre sott' occhio dei lettori in riassunto anche una recente comunicazione dello Schneidewind della stazione sperimentale di Lauchstadt (Germania).

1

Per ridurre a! minimo )e perdite di azoto lo Schneidewind raccomanda di porre sulla platea destinata a ricevere il cumulo uno strato di 15 a 20 em. di letame vecchio in istato di completa fermentazione sui quale deve disporsi poi lo stallatico fresco. La ragione di questa pratica risiederebbe nel fatto che il letame in stato clt decomposizione da sviluppo a grandi quantita eli acido carbonico, cio che non si verifica col letame fresco. Man mano che il mucchio s' innalza, gli strati inferiori dello stallatico fresco fermentano a !oro volta producendo egualmente dell' acido carbonico.

In grazia di questo metodo semplice, le perdite di azoto si sarebbero ridotte, nella esperienza dell' illustre agronomo tedesco, dal 30, 31 olo a! 16, 94 oz 0 â&#x20AC;˘

63pag. 61- Lfl distribuzione dei concimi nel terreno

L' Holdefl.eiss, ben noto agli studiosi per le questioche riguardano i concimi, ha fatto recentemente uno studio intorno alia influenza della distribuzione e del sotterramento tlei Yari concimi, sull' azione ed utilizzazione dei concimi stessi.

Ul

Riguardo allo stallatico conclude che per una completa utilizzazione lo si deve portare al massimo ad una profondita di 15 a 20 centim.

I concimi chimici meritano nn riguard v speciale, diverso per ciascuno di essi. Quelli solubili nell" acqua, come i nitrati, devono tr0varsi nel terreno solameute molto diluiti; altrimeuti si possono avere dei danni alia vegetazione. Essi devono essero dati in copertnra con t>1tte le cautela dovute per evitare i disperdimenti non essendo l' acido nitrico fissato dal terreno, Per cio che rignarda le scorie, il solfato ammoniaco, i perfosfati, e i sali potassici, i rispetti vi principi fertilizzanti so no tratteuuti dal suolo, sia per azioni fisiche, sia per Ia formazione di composti insolubili coi silicati, colle sostanza umiche e coi composti di ferro. E preferibile somministrare questi concimi prima della semina, e incorporarli al suolo coi lavori preparatori della semina, od occorrenti per Ia medesima; perche nel terreno i principi fertilizzanti' appunto per cio che e detto sopra' perdono presto Ia mobilita loro.

La pol vere d' ossa sgelatinate perche a b bia a subire presto le trasformazioni necessarie deve essere incorporata al terreno, ma non troppo profondamente; e 3 a 5 centim. soltanto, see possibila, quindi con lavori di erpicatura e zappatura, piuttosto che di aratura.

*** pag. 62- Contra le mosche sul bestiame Per allontanare le mosche dagli animali, dice il Coltivato1·e, ~:~i puo Ia varli con decotto di fog lie di noce.

II Marsant consiglia come piu efficace di frizionare gli animali con una sugna nella quale si sia fatto bollire per 5 minuti delle foglie di Iauro ( 1 pugnu di foglie per ogni chilo di sugna ).

II Dott. Del Guercio dice di frizionare il corpo dei bovini ed equini con olio mischiato a petrolio ( 5 eli petrolio in 199 di olio).

*** Dal Giornale di Agricollura p1·atica Il Gesso in AgricnltU1·a Negli Annali della R. Accademia di Agricoltura di Torino I' Egregio Dott. A. Bonacini presentava una memoria sopra I' uso del gesso in agricoltura, dalla quale togliamo le conlusioni che riteniamo utili pei nostri cortesi lettori, e che sono cosi riassunte.

1. L' azione piu importante del gesso e q uella eli rendere solubile il potassic trattennto dai silicati zeolitici e portarlo negli strati piu profondi al contatto delle ra-

dici delle piante sotto forma di solfato potassico, sale molto diffusibile.

2. Quest' azione comprenderebbe quella notata dal Deherain, secondo il quale esso avrebbe la proprieta di spostare la potassa portata sui campi dai concimi organici' la quale sot to forma di carbo nato potassico e assorbita avidamente dai silicati zeolitici contenuti negli strati superficiali del terrene.

3. L' azione sopra indicata Ia compie ancbe sui concimi potassici di origine minerale; infatti, questi, sparsi col gesso, esplicano maggior beneficio su tutte le piante e pili specialmente su quelle a radice fittonante e lunga.

4. II solfato potassico venendo in coutatto coli' umato di calcio puo dar luogo ad una doppia decomposizione, dalla quale si formerebbe solfato di calcio ed umato potassico, il quale ultimo, essendo piu solubile del primo, piu facilmente puo venire in contatto ed essere assorbito dalle radici delle piante.

5. L' azione del gesso e molto piu manifest a nei terreni ricchi in silicati zeolitici a base potassica, quali gli argillosi, quelli provenienti dal disfacimento di roccia di natura vulcanica e tutti quei terreni in somma che all' analisi f:li dimostrano ricchi in potassa solubile nell' acido cloridrico a! 25 °/ 0 • • 6. In terreui ricchi eli silicati rocciosi, feldspatici, micacei ecc. in generale molto sciolti, in quelli ciottolosi, sabbiosi, di piccola potenza, aridi o privi eli sostanza organica, il gesso non ha alcuna azione.

7. In terreni umidi. sortumosi, acidi, troppo ricchi di materia organica, il gesso puo avere azione dannosa.

8. Il gesso ha diverse azioni fisiche sull' argilla e sui silicati rocciosi. a) Coaugula ]' argilla - Questa proprieta e di Somma importanza per terreni molto argillosi e si esalta specialmente pei terreni argillo-calcarei; b) Disgrega i silicati rocciosi; c) Disgrega fortemente le argille scagliose ed i galestri e .migliora fisicamente i terreni cleri vanti da questi.

9.:::Il gesso da spargersi su questi terreni a parita eli prezzo, deve essere preferibilmente cotto e doppiamente cotto, molto fino e ad alto tenore in solfato eli calce.

10. II gesso non esclude le altre concimazioni, anzi spesso richiede di essere au com pagnato da materia organica e da concimazione putassica per potere esplicare Ia sua azione.

11. E probabile che in casi di eccezionale poverta nel terrene di sali eli calcio o eli solfo possa agire come alimento diretto delle piante, specialmente se trattasi di vegetr.li molto ricchi di solfo, quali le leguminuse, le crocifere e le solanacee. Non per questo pero si puo dire concime diretto, perchc nella maggior parte dei casi agisce indirettamente, e molto meno calcare, perche con questo nome verrebbe confuse col carbonato di calcio.

13. moltissime piante risentono dell' 2zione di questo concime indiretto; quelle che ne risentono maggiormente sono qnelle che pili a lungo restano nel terreno, le cosi dette pi ante potassiche e quelle a radice lunga e fitton ante. Resta poi confermata l' azione sua sulle cereali ti po frumento e sui riso.

52 14. II gesso esplica nn' azione benefica anche nelletame impedendo il disperdersi dell' am1uoniaca. Nelle stalle poi impedisce lo svolgersi del carbonate ammonice, che, se presente in grande quautit:i, le rende inaLitabili.

Questa prati ca dell' ingessatura mcrita di tornare, come lo fu in antico, in onore t'ra i nol:;tt"i agricoltori, perche, se e bene abbandonare alcune pratiche della Yecchia agricoltura dimostrate erronee, none certamente consigliabile di trascurare quelle che da lnngo tempo prat.ica e scieuza riconobbero utili.

IL Prof. EZIO MARCHI La morte del Prof. Ezio Marchi avvenuta a Scanducei il 25 Luglio, e una svent.ura. tale che non puo essere facilmente espre:;sa, ne misurata..

Essa ci lascia oggi come inebetiti dinanzi ad un fatto tanto luttuoso e tanto imprevedibile, che ci toglie del tutto que] poco eli calma che occorrerebbe per dire eli lui quello che si sa.rebbe meritato.

I nostri agricoltori lo ricordano certamente, per<>he a noi dono I' ambito onore di averlo, ne! Novembre 1907, a presiedere Ia Giuria della prima l\1ostra territoriale Zootecnica. Essi sanno del suo valore indiscusso chc lo pose fra i piu reputati Zootecnici d' !tali a.

Sanno inoltre che il Prof. Marchi, nella sua breve esistenza ebbe una carriera. fra le piu brillanti.

Laureato appena ventenne alia Universita di Pisa dopo essere stato nominato subito inscgnante nell' Istituto Vagni, fu chiamato all' insegnamento della Zootecnia nell' Istituto Agrario di Perugia.

Vincitore pili tardi del concorso fu nominato a Reggio d' Emilia e quindi nuovamente rieletto a Perugia che non poteva privarsi dell' opera sua.

Intanto incaricato dal Governo di rfua imponente rnissione scientifica si reco alia Colonia Eritrea. Al ritorno poi Ia Facolta Veterinaria di Bologna lo chiamo all' insegnarnento in quell a U niversita.

Fu consigliere Provinciale a Siena e sarebbe stato norninato Deputato se la morte non avesse troncato irnprovvisamente quella sua giovane vita che tanto contribute aveva gia dato alla scienza.

Chi scrive sa ino!tre che non solo agli stud! pred;letti che 1' ave,·ano reso gia illustre egli dedic6 I' energia sua, rna che anche alle dottrine socialiste fu versato e non manco giammai di prestare l' opera di cornbattente sereno, ma convintfl, quando le battaglie prime del J898 mfierivano minacciose.

Ezio l\Iarchi fu una figura di apostolo e di dotto che ben di rado si trovano in questi tempi di confusionismo politico e di ciarlataneria invadonte.

La sua scomparsa, che segna la c1isgrazia in·eparabile di una gentile sposa e di due tenere creature, e lutto di scieoziati, di ammiratori, di amici.

GIUSEPPE BENVEDUTI

Magazzino del Consorzio Pl"!.EZZr DI AGOSTO Aratri Sack K. IG hl.

lEO

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1-1 M.

150

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D. 10 l'\I.

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'•Picen o, Gardini » » Brabant dopiJio Ott. N. 1 » » 2 » Brabant hl elotte semplice N. 2 » » doppio » 2 » » Yoltorecchi Piceno doppio » » semplicc » Fratelli Medici » » L. 28 Ripu ntatori »

Erpici Acme originali » rigido (Hovard) » a molle (Osborne) Catena per trazione o stroppa al Cg. Cernitori 1\Iarot e Clert per selez. grano 380 Ventilatori per semi rninuti Pompe irroratrici (Gioia) . » » (Del Taglia) Solforatrici comuni . » Bertolaso Falci (fienare) Macchine fa! cia trici L. 420 Pressaforaggi a mano « G5 Sgranatrici per granturco .

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GO 4;l 50 190 210 175 215 85

40 38 30 95

75 255

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450 130

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Perfosfato rninerale Tit. 17-19\all' t~~~\)~if~ione;

48 7 75

Scorie Thomas Gesso agricolo Leucite Calciocianarnide Torba per lettiere

2 5 80 3 5()

Solfato rarne inglese nazionale » Solfo puro Albani Pesero » il ra.mato Solfo puro Albani Trezza di Rornagna ram a to Fava comune

»

F:wino da sovescio Granturco nostrale » toscano Saggina Crusca e Crns chello Panello di Cocco per bestiame

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25 18

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Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile Gubbio, Ti pografia Gioacchino Romitelli.

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Sl PUBBLICA IL PRI 0 D'OG, I MESE

prcs,o Ia • cJc del Consorzio

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

A TTl DEL CONSORZIO

tc~a,

Q"ubine.

Recatosi quindi a Yisitm·e Ia :\Iostr·a. ell il Palazzo dei Con-;ol i ebbe pat·ole I u-.;iw•hict·e <li lode per iJ Com;o 1·zio .\gral'iO, pel rom ita to cwd ina tore. pet' i Yal'i espositori, ac<Jnistanclo anche degli oggetti pee Ia sua collezione artistica in Tocli.

Fu olfcl'to nn t·infresco nella loggetta pen'lile del Palazzo, dtu•ante il quale il n. P!'e-.;idente Onot·ario p 1·of. Conte nuiclo Bouat·clli sal uti> l' On. Ciuffelli, 1 ·icordanclo~li t'Oll gentile pcnsiero Ia mamma c> Ia famiglia. His pose commo--so :-;, E. 1·ingr·aziando delle ~pontanec <> incet·e ac·c J !·I icnzc lt·ibu tate~! i <lall' ittfel'O p:Jpolo di c;ubbio.

Yt · l.J po.-cia le scuole Elementari il H. GinnaIa 'enola Tecnica ricevuto OYUlll!Ue dai dirittori e da:.!li in:egnanti.

Fu <1nittdi sen-ito un banchetto all' Albergo S. ::O.Iar·co, durante il c1uale la. nosh·a filarmonica ese"'Ui scelto pt·ogramma .

•\.\Ia tavola d' onore . etleYano: a ·inistra dell' On. Ciull'elli il Conte Connestabile e il Presidente <lei Collslli'Zio CaY. Stirati, alia uestl'a il Sindaco .\.' v. <~a tti e I' In g. Yiviani; il banchetto fu di ettan tad ue copel'ti.

All' ;u•t•osto bt•indarono tt·a grandi applausi, I' An-. natti, il Cav. Stil'ati, il Presidente della Con~t·cgazione IIi Cat·Hit Sig. Lui<7 i natti, il Direttore del R. Clinna:'\io, il Cancellieee della Pretuea e il Pt•of. LupatClli.

L' On Ciuil'elli ringrazio pronunciando un Yibrato discot·so in cui riepilogan<lo I' opera sua a pro dell' 'Cmbt·ia e tlella pubblica istruzione, ebbe parole di alta ammit•ar.ione per la nostt•a Cittit che a tutt' og-cri non aveYa mai Yisitata, per i suoi Yetusti 111011 urn en ti e1l in fine per le genet'azioni noyel\e che, con I' atti,-itit e col buon YO!Ct'C si mo ·teano desidcl'O~a c sollecite per un pt·ossimo e non dubbio I'i-.;orgimen to :Jgt•icolo del teel'i to rio euO'ubi no.

II disccll'~o, cleYato e smagliante, fu salutato tla ft·agcH·o~i ed unanimi applau~i: Fu po~cia inviato un telegeamma al Sindaco eli Torli, t·ecante il saluto dell' Unione magistl'ale e degli Inse;;nan ti medi.

Dopo una visita ai monumenti, fatta soLto l' abile scol'ta eli :\Ion·. Paglial'i Sotto lspettot'e agli scaYi e monumenti per Ia citta eli Gubbio, l' On. Ciulfelli riparti acclamato alla Yolt.a di Foligno. ~io.

L' On. CIU FFELLI vis ita Ia Mostra.

Gt·a<liti. _ima. poiche rla temvo de~idet·ata ed atriusci per noi la ri ·ita <lei!' Alto Patt·ono della :\Iostra 1' On.le Ciull'elli Comm .•\.u~tl''to ::->otto ~e~.tTe­ t:ll'iO tli Stato a! :\Iini:>tet·o della Pubb. l,tJ·ur.ione.

Le aecoglicnr.e che il huon popolo di nubhio Yolle fat·e all' illustt·c ed amato fi~lio dell' Utnhri.t t·aggiun·ct·o i limiti del piit alto e ~in<·ct·o entu-.;ia ·mo.

L' On. Ciufl'elli pt'OYenicnte <Ia Foli~llo !dun~e 11Ui aile ot·e !),~0 del 2 ag-osto ~cot•so accompa~nato dal :suo Se;seetat·io particolare c:n-. TriYelli, dal Conte Uonne~tabile della Staffa pt•csidenf<' della l>eputazione ProYincialc. dal CaY. Bull'etti di Foli!.!'no e dall' ing. Uar. 'Cil'. l>antP YiYiani dit·ettore dell' umcio regionale Sea\ i e :\Ionumenti delle :\fat•che e dell' Umbt•i<~.

Sostato l' autonwbile a\L\.ll.Jcrgo 8. :\Iat·co il J>i. rettot·e del C.JJt-.;ot•zio t·icerette I' Illuslt'<' O,;pite c dopo bt•evi i tanti g-iunsceo le Autot·itit, i !:-'ol!alizi con l.Jautliere ed un fitto -.;tuolo di popolo pt·eeeduti llhl Co11certo ci ttadino. Accl fl llla to l'ipctu ta111en te da tutti . E. voile ('011 f.!'entile pen~icro pt•t•eot·t·et·e a piedi il Corso Gat·iiJaldi e Ia \'ia XX Settcmbt•e, ~far­ zosamente imbandict·ati e adobbati, per t•ccarsi alia Resi<lenza Comunale.

RiceYuto tlal in1laco .\n-. <<iu~eppe Gatti il quale presenti lc .\ntorit<\, i pt•ofesso!'i del R. Ginnasio ed i Presidcnti c\e\le yaf'ie .\ssociazioni, si reeo a visitat·e Ia pinacoteca e lc famo.·e tavole eu-

PREZZI

Abbonamento annuo n domictlio I.. 1,Id. . o. l!'nilore • 2,• 0, 10 Un numero separato

l

L

CMIU.SUR~ DELL~ MO.STR~ Per· llesi1lct·io di molte ditte ritat·llatarie e<l in attesa della lll'amata visita di s. E. Ciull'elli, i\ Comitato c)l'dinatot·e deliberi1 di pt•ott·arre Ia chiwmra e solo il giot•no HJ scol'sO ago~to ~i c ('hiusa solenncmente Ia ::O.Iost!'a agt·icola itl<iustt·iale. ~cl salone terrcno o,·e erano collocati ~.di attrezzi arrr·i<·oli e sotto lo Stan<! del Cothot•zio E>r·a ~t<ltO collocato il banco della Pr·e ·itlenza, o,·e ~iccleYa. il Sinllaco, il Pr·e ·idente del Consonio, il CollJIIli-.:sat·io

66 generale Sig. Domenico Santori ed alcuni membri del Comitato ordinatore.

Per il primo ebbe la parola il Presidente CaY. G. Stirati, il quale a nome del Consorzio Aarario 0 ' dichiaro chiusa l' Esposizione Agricola Industriale ringraziando gli espositori e tutti coloro che in una maniera o nell' altra aYeYano contribuito a dar lustro e decoro a questa festa del lavOI'O. II Commissario Santori a nome del Comitato della Giuria generale ed in assenza del Presideute Comm. Barbarisi del ~Iinistero di Ag. Ind. e Comm. colpito tla grave sciagura di famiglia, riferi sulle decisioni delle diverse Giul'ie. facendo anche il bilancio morale della Mosti'a dall' apertura sino alla chi usura.

Da questa apparisce come il numero degli espositori concorrenti fosse di duecentosettanta ed il movimento dei visitatori sia stato di cieca ottomila pet'soue, fra cui le LL. EE. Ciuffelli e Sanarelli, il Prefetto della provincia di Pesaro Urbino, il duca Torlonia, vari Collegi ed cducandati, societa ciclisti. ecc. ecc.

Prese in fine Ia parol a il Sindaco Avv. Gatti ringraziaudo gli espositori tutti, il Consorzio Agrario per la bella iniziativa e rilevando Ia utilita di questa Mostra per la Citta nostra e per il suo avvenire agricolo.

Erano presenti alla cerimonia eli chiusura le autorita cittadine, le notabilita, molti espositori cd un' eletta schiera di Signore e Signorine.

Gli oratori fmono applauditi entusiasticamente e tutti i presenti riportarono una grata memoria della indimenticabile giornata.

Con squisita gentilezr.a il Sig. Giovanni Cerquetti il Sig. Enrico Borghi ed altr-i Espositori offrirono da ultimo agl' intervenuti nella loggetta pensile del palazzo, vini e Iiquori da essi esposti. Si brindo alIa prosperit;\ e a l migliore avvenire del Consorzio e eli Gubbio.

N. B. per mancanza di spazio t:iene rimandata od altm numero la descrizione dei prodolti esposti e delle ditte conco1-;oenli gia iniziata nel nttmeTo di Ago.sto.

viene eseguita Ia pianta generale del podere dividendo in zone eguali la superficie del terreno coltivahile, lasciando fuori rotazione il terreno boschivo, prativo od altro. U n prospetto grafico distinto con colori eli versi indica molto chiaramente anna per anna il successivo passaggio delle varie culture 1)er modo che anche il piu profa.no proprietario ptH'> clirigere con tntta certezza di successo la cultura razionale del suo podere.

Dolenti che Ia ristrettezza t1ella-somma clisponibile per tale utilissimo lavoro abbia obbligati a non assnmere pel COITente an no altri lavori, ci piace riportare qui appresso J' elemo dei predi messi in rotazione nel 1908.

Per norma dl chi potr:l. avervi interesse per l' avvenire, poiche la Direzione nutre fidâ&#x20AC;˘1cia che pel venturo anna l' Assemblea dei soci immedesirnata dell' utilita di questc semplicissimo mezzo eli propaganda vorra fornire maggiore scorta eli danaro necessaria, Ia spesa e ripartita cosi: per ogni ettaro di terreno a rotazione Ia spesa totale per accessi, vi;mre, competenze, disegni ecc. e di L. 3 di cui L. 2 a carico del Consorzio e L 1 da rimborsarsi clal cliente.

Data quindi 1' esiguita della spesa di fronte all' importanza del vantaggio siano certi che, limitatamente alia disponibilita delle son:ime all' uopo necesÂŁarie, ]e rotazioni agrarie in avvenire si estenderanno nel nostro territorio.

'R.ofa3ioni agrarie eseguife rze/1908 N 1 2 3 4

5 6 7

8 9

10 11

ETTARI SISTEMA

PODERI

13,23.~2

Voc. Casella

" " " "

,,

"

" " " "

Or to

quadriennalc

3,55.00

id.

12,15.72

id.

Fontecese

13,94.00

id.

Trave 1.

11,11.25

ld.

11,28.53

id.

Palazzetto

5,03.85

id.

Giudeo

7,01.27

id.

Belardello

6,96.30

id.

Monteleto

9,33 10

id.

Vigna Monteleto

2,55.50

id.

Casamorcia

10,60.10

id.

Molino

id

s.

Marco

2.

ROTAZIONI AGRARIE

12

La Direzione del Consorzio, valendosi della facolLa di disporre a scapi di propaganda, della sornma ehe annualmente l' Assemblea generale Llegli azionisti fissa sugli utili netti della gestionJ precedente, ha ritenuto di somma utilita r iniziare in questa ter<itorio le rotazio-

3

,

Picciolott0

6,G9.60

id.

4

,

Croce

ni agraric.

Con l' abile collaborazione dell' Ing. Terraehini, bon nato nella nostra Citta per Ia ra~ionalita dei wetodi culturali adottati nei ten¡eni della Cungrcgazione eli Carita, si so no potute compi~rc p 1recchie rotazioni, a quanti ne fecero clom:;n la.

Cou accessi sopra luogo e cJn Ia seorta eli ti pi }hnitnotrici forniti <lai S gnori proprict:ni iutercssati,

15

6 7

18 19 20 21

-

"

" " " " " " " "

7,56.iJO

id.

Badia e 'l'rosciazza

13,28.601

id.

Bottagnone

19,75.00

id.

Corniale

9,97.30 quinquennalc

Darco o Sasso

17,59.0)

id.

l\Iassa

16,48.70

id.

Breccione

ll,71.80

id.

Torre

10,30.10

id.

17,1090 Tutalc 237,31.74

id.

Cap::mne

.

-67. Andate a far del bene alia gente!

Dato quindi tuttocio, data ormai la facilita di trovare ovunque grano e grantnrco al dettaglio, dato il meschinissimo utile che si ritraeva da questa rivendita, il Consiglio di Amministrazione sn proposta di questi Uffici, nella seduta de. 4 agosto s. a soppresso Ia ri\endita stassa.

S' intende che fino a consumazione della merce giacente in magazzeno il provvedimento non a. vigore.

Tanto per norma dei Signori Soci e consumatori.

Rinno,·o di catnbiali.

Cr'odiamo utile e necessario ripetere Ia circolal'e inviata a tn tti i soci entro il ces<;ato mese di agosto: « Au evital'e I' im·also inconveniente di doman-

-« dar·e l'in!movi di cambiali in un giorno o due prima « del pagamento, inconveniente che pil\ volte ;\ da« to origine a diillcoltit gl'avissime da parte del Con« sorzio, si aYvel'tono i Signori Soci e Clienti che « da oggi in ayanti si pott,~\ dal' corso solamente ai « rinnovi di efl'etti cam biari per col oro che presen« teranno le relative domande dieci giorni innanzi « alia scadenza a questa Commissione di Sconto ap-

Agenda Agricola

« positamente delegata ».

l\lalgrado cio ci duole dover· costatare che pochi soci e clienti si attengono a tale importantissima pl'escrizione, c non e raro il caso che Ia direzione del Consorzio si trovi nella dul'a necessita di pi'Ovvedere impr'ov~·isamente fondi per ritirare dalle Banche effetti cambial'i riscontati di soci che a tutto il giorno della scadenza non si erano fatti vivi. f: ve1'0 che, dovendo essere sinceri, nessuna perdita si e mai verificata per tale fatto, poiche i debitori anno dopo tale nosti'a opel'azione pagato puntualmente o 1·innovato in paete le cambiali stesse: rna e pur Vei'O che tale inconveniente pel'turba il regola1'e andame.nto finan;r.iario e crea imbarazzi momentanei alia cassa del Consorzio.

Del resto, l' esperienza di qualche anno dimostr·a a suillcienza che tanto Ia Di1'ezione quanto Ia Commissione di sconto hanno sempre procurato di accontentare nel miglior modo possibile i pl'Opri soci e clienti, per modo che non puo giustifical'Si in alcuna maniera Ia mancata richiesta in tempo utile del rinnovo degli effetti in scadenza.

..

**

Rivendita grana e granturco L' idea di vendere presso i magazzeni del Consorzio grano e granturco a piccole qua:ntit:'i ftnqhe inferiori al quintale, era sorta per la difficolta di acquistare sulla piazza detti generi al dettaglio. N aturalmente i prezzi praticat1 al Consorzio erano quelli della giornata poicbe trattandosi di limitate quantita di merce non era possibile che i I Consorzio stesso si compromettesse in grandi· acquisti nella epoche favorevoli.

Poco quindi risultava il guadagno e poco I' esito che si faceva delle merci sum menzionate.

Questo fatto semplicissimo dette molto sui naso agli sfacendati di Gubbio, molte furono le lagnanze e continui i pettegolnzzi. Si diceva che il Consorzio diventava affarista ( pa cos£ poe() ... ! ) ; e confondendo tutto il complesso degli affari con cosa tanto trascurabile ( quale questa della rivendita al dettaglio eli grano e granturco) si faccvano spesso circolare parole inginriose verso il Consorzio cho si era ride:tto ad esercitare, nientemeno, un continuo st.rozzinaggio!!

del mese di Agosto ~

Nei Campi.

Seguita Ia ripulitura dei fossi di scolo per le acque, l' assestamento delle cunette aile tereazze in collina onde le piogge torrenziali d' inverno non abbiano da arrecare danni, rna scorrano regolaemente per essere immesse nel canale maggiore. In tali cunette e bene che, ogni otto o dieci metri, si for-mi una specie di vaschetta o tazza in modo che le acq ue, nel Ioro percorso, vi depositino la terra o melma che conducono con loro. Dopo una pioggia o due, cioe quando si vedono riempite il colono abbia cura di yuotal'le, in stato discretamente asciutto, gettando il deposito nella terrazza sottostante, e se questa e adibita a coltura, ne formi un argine nel ciglio, per poi assestarla a tempo.

Questa terra e un tesoro, che il piu delle volte viene troppo trascurato, erl e come uno sperpero eli denaro spicciolo che lentamente impoverisce il piu grande capitale.

Si badi all' indirizzo delle acque, specialmente attorno ai campi ed aile strade, piu che altro in collina, perche irrompendo non siano causa di forti I d~;mi. E ·quasi il 1nomento che caclono le ghiande; quincli, se il colono a ua bene regolato i suoi fossi eli protezione, queste trasportate dalle acque, si ferj meranno in detti fo:;;si ed il colono in l uogo eli perj del'le, potra facilmente raccattarle.

Seguita Ia lavorazione dei prati artifir.iali, e non e mai tr-oppo raccomandm·e nuovamen te l' aratura profonda. Si rammenti il colono che in questi prati disfatti Yiene serninato il g1'ano, il quale nwle un ter1·eno soillce e profondo per spaziare colle sue radici, e mettersi al riparo dai forti geli e dai calori Rammenti pure che stanno .a sodo da olt1'e due anni, quindi Ia te1'1'a si e resa troppo compatta e dura. Una volta regnant il peegiudizio che il grano do1eYa spaziare superficialmente le sue raclici in cet·ca di alimenti, ma qucsti alimenti, olh·c tt·onrli anche in steati bassi, tra~podativi dalle acc1ue, ed

I

I I I I

G iYi giacenti da secoli li assorbir~ cgualmente con le radici ,·uper·ficiali", e con le pill profond<:> as~orbi­ rt't gli altri, usufrendo cosi di doppia alimentazione ed anche di protezione dalle intempe1·ie. nli Ingle!'>i, dicemmo altra Yolta, asseeiscono che ogni <..:en timetro di maggiore profondita nel laYorio, dit un Etto-liti·o di g-eano in piti per Ettaeo. Se i terreni fo~se­ ro troppo dm·i, si faccia il primo solco come lo si puo fare, e sopra questo si passi con il ripuntatore.

In questo modo si otterrit facilmcnte un' aratura di ci1·ca 40 em. senza sforzo alcuno. Si }H'epm·i Ia sementc del grano ben ccr·nita. si cm·i. immei·gcndo-la per circa un' ora in una soluzione a! 112 pet· cento ( 0,5CO in lOJ litri di acqua) di solfato di rame; poscia estratta si asciughi stratificandola in luogo arieggiato, cospergendola con fiore di calce. Ogni tanto e bene rimescolarla. c paleggiarla finche e completamente asciutta.

Nel vigneto

Diasi una parziale sfeon<latura alle Yiti: i raggi solari penetreranno meglio, ed avvantaggeranno Ia matueazione dell' uva.

quin<li, aperta Ia botte. ,j a:.!!.!'inn:!e un po' di acqua· e con una pala ~i a!.!'ita pe1· bene in modo da imbrattare tutte le pal'eti: il ~ contlo !!'iorno si toena ad a~itare Ia calce, c <tnintli si lanl ripetutamente con ac<gw puea fino a vetleda lilllpHla. Con t'lle sistema qualunque yaso pCI'de o:,.:ni cattiYo odOI'e. Si posso-no laYai·e a:1che con < citlo ~olfm·ico al 3 per cento.

Si ba<li hene che Ia llli-.L'"Ia, agitandola, non spruzzi sugli O<Thi. o sui H"·liti, perche. brucei'ebbe. Si tla anche una ocl'hiata all" estcmo •lei vasi, nettando qualmHtue inllnodezza. ctl os-;ef'Yall(lO bene le doghc ed i fontli. P ..,j I'ip:u·i <tnalunttne !.ruasto. ::'ion sarit tempo sp!'ecato sc .-i dai'it una spazzolata alle pareti togliendo Yia le telc <lei ragni c Ia po!Yere, ed imbiancadole con po' di fiorc di calec sciolto nell' acqua ..\. '!uesto scopo rispondc bene a_nche Ia pompa che ha senito per Ia poltiglia bordolese. Se la cantina e mnnita di pozzuolo ncl mezzo, si faccia accurata pulizia nnchc <li questo, e si di:>infctti con i sbtemi <lettati pel' lc botti. rna cantina che si presenta bene ncttata c bianca sembi'a chc :sia pill feesea, e l' oste, che vi cnh·a pee assaggia1·e il vino. lo teoya piit !mono, peeche non anit le nal'ici nauseate 1la catti ,-i o<lori, che spes:,;e volte emanano dai pozzetti e dai piangiti c pa1·eti ste~-:c di cePti ambienti che me1·i terebbei'O meglio p-.scrc chiamati stall e.

Nell' oliveto

Si continua la semina delle leguminose per sovesci, e Ia il'eorazione conteo il baco con qua.lche materia insetticida, come estratto ui tabacco fenicato, pitteina od alteo a! 2 pel' cento. Sad di grande vantaggio l' aggiunta di un Kg. di solfato di rame e calce in 100 litri d' acqua come per Ia poltiglia per il trattamento delle viti.

Sfogliando

giornali A _g_ri_co_li __ (

Durata delia gravidanza negli animali Nell' Orto.

Seguita Ia rincalzatura dei caxoli e Ia mondatura delle rughe. Si fa Ia semina di ravanelli, lattughe da inverno, spinaci ecc.

Nella Stalla

Nettezza geande, spacialmcnte nei pm·cili, giacche serpeggia Ia solita infezione nei suini. Ogni lo giol'ni si proceda alia pul'ga dei medcsimi, con 30 gram. di Iposolfito di soda 1·ipctuta pel' due o tt·e giorni, sciolti in acqua calrla, c <lati ncl hen•I·ono.

Nella Cantina.

Si appeossima Ia Yendcnunia. Si abbia GtH'a di ripuliee accur·atamentc tut1i i Yasi Yina1·i: uno dci mezzi wigliOI'i e <tuello di mcttci'C nell' intel'l1o della botte circa un 1\:g. di calcc \·i,·a, pOI' ogni cttolitro di tenuta, sciogliendola con tanta acqua <..:he sCI'Ya bene a disf<tl'l<t; si riti1·a I' nsciolo, si tappa il <.:occhiume, c pc1· due o t1·c OI'<.' si Jao;cia fermcntai·c:

~

Ricercho fatte da Sabatini intorno alla durata della graridanza ne[!li animali allentti, dimostrerebbero per la pecora, ln. vacca, In cavalla che le razze precoci hanno durata minora di gravidanza. Ecco infatti la durata media costatata: RAZZE PRECOCI RAL';ZE TARDIVE giorni 145 Perora 150 - 153 280 Vacca 2H2 - 287 .," 33:2- i.\33 Cavalla :388 - 330 nei suini im·eco :tinora non sareuLe costatata tale differenza: la durata media della grayidanza nelle scrofe appan·e eli l 13 - 114 giorni solo nei Berkshires va fino a 11 G c oltrc (n[JI'ic. modema ).

Liparis dispar sui salice 1~ 1nolto diffuse quest' anno in Lombardia il lepidottero infesto ],ipnris dispal' il cui 11 ruco divora speciaimento le loglle dci salici. l::le non si puo uccidero lc lan·e colla S('hiaccintura f<i ricorrc aile soluzioni di

69 estratto fenicato di tabacco 1 0/ 0 in soluzione di solfato di rame 1 °1 0 : cof:li il Fornari nel Giorn. d' agl'ic. della Damenica. Ci sembra. peru che qui proprio sarebbe il caso di ricorrere agli insetticidi a.rsenicali.

Arature estive in ritardo.

TerN' tl·oppn soda.

Chi e in rita.rdo colle aratnro DOll de\"e pnnto smettere r idea.. Se Ia stagione, poco favorevole nell· agosto gli impedi eli farle prima, le faccia ora.

J\Ieglio tardi che mai!

Se la terra s' e fatta troppo dura si pro vi a fare il lavorio in due volte. E cioe si cominci con un dirompimento superficialissimo del terreno, fatto con l' a· ratro o anche con lo scarificatore caricato eli pesi, onde penetri pii1 facilmente .

Avverra che lo strato sottostante si giovera· delle rugiade o delle eveutuali piogge. Dopo qualche giorno si fara, la vera aratnra.

Per chi ristoppia

La rapidita dell' operazione e condizione e~senziale tli riuscita. E allora b composta o marmellata, Phe natura.lmente e destinata solo all' uso casalingo. si serberit fino a primavera.

Formiche sui tronco degli alberi.

Voleta sbarazzarvene? Ecco un buou rneto11o.

Comprate dal droghiere pochi soldi di bianco l1i Spagna e stemperatolo nell' acpua in modo da a verne una crema piuttosto densa. E:di questa, con un pennello da muratore, applicatene per un L) em. sui tronco dell' albero infestato 1lalle formiche .

L' operazione vuol essere fatta bene: bisogna cioe coprire tutte le irregolaritit della corteceia, e passare colla bianca poltiglia pareccbie volta, in modo che lo strato che essa lascia sui tronco non sia troppo sottile.

Una volta che questa 1:1ost.anza. si sia disecca.ta costituirit. per le formiche un ostacolo insormontabile: le loro zampe non vi si potran~o appoggiare. E quelle che sono gia sull' albero, ginnte, nel loro movimento di va e vieni alla detta zona, si lasceranno cader per terra.

~

Chi ristoppia cambii, possibilmente, varieta eli frumento.

Non cambii a vanvera, e specialmente non si esalti leggendo i buoni risultati eli varieti ntl'l\'8 1 in terreni e in lnoghi chc non so no suoi. Cam bi adottando varicta gia per esperienza a lui note e per conseguenza s1c m·1.

J'Ja cambii: eli miner::\. cosi, in certo modo, uno degli inconveuienti del ristoppio cbe consiste nella coltivazione ripetuta della stessa pianta.

Frutta non vendibile at mercato.

Come utilizzarla --------~--------

Bisogna cuocerla e farne composte e mar mellate.

Nel giornale abbiamo suggerito piu volta metodi e ricette; non parlammo mai del metodo all' acido solfo·· roso, che e poco conosciuto, eel e buonissimo.

I frutti non presentabili al mercato e non conservabili nel fruttaio vengono cotti nell' acqua pura o nel sciroppo, sino a che essi non cominciano a spappolarsi. :Non si abbia paura a spinger molto la cottur a.

Poi si prepara un r ecipi ente in vetr o o in terra ben asciutto, bruciando,·i en tro una miccia solforata , quel le che s' adoprano nel ~e cantina. Tolta la mi ccia, e mentre il vaso c ancor piano di fumo eli zolfo, immediatamente vi si versa la frutta cotta, che si sara tenuta al fnoco sino all' .ultimo momento.

Si passa ancora u na miccia accesa sull' oriiizio d el vaso e si chiude poi questo rapitlamente con car ta pergamena .

Buone norme per la conservazione e 1' impiego del concime di stalla --~-

1. -- Se i! tuo podere non c anco1·a pron·isto tli conci1naia costrniscila a! pili presto, c preferisci le eoncimaie a livello del suolo e provviste di pozzetlo.

2. -- L a conc imaia sia a tra montana dei fabb.r icati od altrimenti all' om bra; il leta me sia tolto da ll a stall a il pit\ spesso possi bi le: e nella conCJmam e non sotto le bestie, che deve maturare.

3. -- II letame sia uniformemente disposto pnma su meta dell a concimaia, quindi successivan1ente sul1' altra meta.

4. - Sia ben compreaso ogni qualvolta se ne aggiunge un nuovo strato, e sia costantemente tenuto umido col colaticcio.

5. -- Sia r i pam to dall' aria anche all' est.erno con uno strato di malta fatta eli terra forte e gesso.

G. -- Sia portato a.i campi ben maturo e cioe dopo un certo soggiorno in concimaia.

7. -- N el toglierlo da ]Ia concimaia non lo si tol ga tt strati orizzontali, rna a fette verticali; cosi lo si di:stribuirit con maggiore nnifonniUt di maturazione.

8. Non lo si !asci in mncchiett.i pei campi- rna si procuri eli intcrrarlo a! pitl presto otl almcno lo si copra anche nei campi con palate di term.

70 It tartaro nelle botti si deve levare ?

Xelle nostre cantino vi sono ancora molti · ime hotti yecchie le cui pareti interne sono incrostate di tartaro ( ta:;o \·olga.rmento detto) formatosi col tempo In SCO'IIito al Iento uepositarsi di sostanzc contenute nel Yino. Se tale incrostazionc debLa togliersi ha pro4lotto una. qnestione molto dibattuta. fra gli uomini della pratica, ~o>'tenemlo molti che il tartaro migliori il Yino. B qnesto grande errore. II tartaro ( ragia) facilmente guasta il Yino: esso di,·enta. il nido di so:;tauze c germi che producono fermentazioni pericolose (specialmente il snbbollimonto del \'ino stesso) massime quando Ia crosta, molto compatta, forma dei crepacci nei quali si accnmalano tutte le sostanze fecciose cho sono di facil~ a! terazione special mente nei primi calori

pri rna \'Crili.

Si ripuliscano quindi con cura le doghe del Yecc hio tart a ro che le rico pre, raschia ndole. souza ti more e poi sciaC4!Uandolc sinche non coli acqna limpida.

~ CGIIa bGra~iGne clel

pUbblieG ~

Produziune g1·anaria e,rincaro dPI genere.

Et•a il mese tli maggio, e tutti piangevamo il tlubi tato Paccol to del g1·ano per Ia eccczionale secca rti q nesto an no. II gi ugno non fu me no tOJ·Pido, c <·on trepedazione guat·dammo giornalmen te i nostri f1·umenti sui campi. ed una mano di feeeo ci strin~eva il cuore. Per YerleYamo dei campi ingialliti pt'ecocemente, e flei campi lussureggianti e vet'<li <chE> sfidaYano i dartli del sole. Daile colonne tli que,..to stesso Bollettino, annunzia\·amo le differenze costa tate. L' asciutta era enorme per tutti, ma le '!liiferenze si affacciaYano dappel'tutto. Donde Ia ra.!.done eli cit'1? La dicemmo gia a It!' a Yolta: il gTano selllinato nei tetTeni ben laYorati, e sottoposti alia rotazione delle foraggiere, non teme>a l' asciutta. pel'che aveva appl'ofondito le sue radie talmentu 1la non risentire il minimo danno, ed il raccolto fn supel'iOJ'e a quello enot·me dell' anno precedent<:>.

Tutto cio succetlYa nella nostt·a zona. Chi non avcYa ben Jayora ti i suoi terreni, e le terre non era no ingentilite ed ingrassate con Ia coltm'a delle forag,:!'ieJ·e pianse ed imparo a sue spese. Yide col fatto f'he i terreni profondamente laYO!'ati <lanno agio aile I'adici delle piante di spingel'si in basso e <;Yiluppat·e enot·memente, in modo da , tare riparate dai coeenti raggi e berne tutta quella umidit<\ che Yi si f'!'a accolttulata fino dallo inYei·no; eel intanto Ia YC~·i't azion(' erbal'ea sYi IuppaYa pt•opot•zionatamen te a quP!la, dando t'l'utti ahhondanti nutt·iti di matet·ie

fosfatiche, etc. somministt·ate aile bacelline che, alia 1om Yolta, a\·enno for·nito il terreno di azoto. ll terreno ingentilito tlalle forti laYorazioni e dai I'esitlui delle IE>:.ruminosP. rimane>a ft·esco e non ct·epolaYa pet• l' influenza del caJOJ·e. Incolpi adunque se ste;;:,;o truei che ehhe lo in ·ucce. >'0. t inutile Oi!gi muoYcre Jamentcle. ctl invocare pl'OYYetlimenti tlal ~oYcrno. per ·h ~ tliminui,ca it Dazio. ontle avere il pane pii1 a huon met·cato. Quosto pt·oyyedimento. a no~t1·o modo ,Ji Yetlet·e. sat•ebbe. se non dannoso. inutile certamcnte sotto og-ni punto tli vi;;ta.

L' Cmlll'ia a:,rl'i!'ola accenna alia sYentm•a delle Zone del mezzogiol'llo le tJnali pit!. di ogni nl tt·a, han no l'isen ti to il tla nno della sirciti1, e tloYe il t•accolto e stato pii1 4lefil'ente. Ci sia permesso senza Ia pi \1 Jon tan a idea 4\i yolet·e offend ere, tlit·e che tJnelle rcgioni :-;ono gcneralmente lc pi1'1 in<lietro nella coltivazione I':tzionale.

Quelle t·e~ioni che sono il ritlesso del sotTiso tli Dio hanno sempre tlato un protlotto spontaneo, a pi'efel'enza delle altre. e pel' il !oro clima e pel' Ia natul'a tlei terreni e '! uin<li gli agl'icoltori si sono cullati nella certezza della riuscita, e giammai hanno pensata di at·recaJ•e migliot•amenti con i nuoYi mrzzi della sdenza <H!'t'at•ia: quindi se il Go;·erno, che ha bisogno tli mantenere il dazio sui gl'ano, profondesse piit milioni a bcneficio dell' Agricoltu!'a non solo quelle J'egioni, ma anche altre a<ldietro, potrebbero triplicat'e il t·accolto rli questo Cei'eale, in modo da non <lOYet• pitt ricorrere all' Estero pm· il necessaria completamento dei gt·anai dello Stato.

Con questo mezzo soltanto si potrebbe ayere il pane a piu basso pt•czzo, e con f1uesto mezzo soltanto si ael'icchieebbe Ia ~azione. Quando sat·emo at'J'i\·ati a questo giomo beato, poti emo a\·et·e il pane ritlotto tlella metil e pitl nel co<;t(l, ed anemo duplicata Ia moneta, met·ce cotanto t·incat'ita. II togliet'e o dintinuit•e il dazio :ul gt·ano. YOt'rebbe di!'e- faYOl'ire i neghittosi e I' intet•esse tlei speculatori.I fornitori dell' Estero ;;anno meglio di noi che l' Italia ha bisogno tli tanti milioni di tonnellate di gl'ano, e che non ne puo farne a meno, quindi se Yet·ra tolto il tlazio, cssi alzeranno Ia balestea, e questo mezzo non senil'ebbe ad altro che a pregiudicare gli interessi dei Yolonterosi agt·icoltol'i Iocali.

Unica rnit·a del GoYet·no doHebbe essere l' incitamento a pi 1\ razionale e saggia Agt·icoltm·a, e pe 1• fa1· cio occorrono i milioni, e quei milioni peoYenienti dal Dazio sui Geano sarebbe tlesiderio comune che almeno in gl'an parte, venisset·o profusi a questo scopo. Dato anche che togliendo il dazio, il PI'ezzo yenisse ridotto. noi lo riteniamo sempre un dan no, peeche cio serYirebbe di sprone ai neghittosi di l'imanel'sene colle mani alia cintola senza destal'si tlal yergognoso letat'go.

L' Italia, oltt'e Ia pel'tlita di tanti milioni, non si 1.ogliet·it mai <li dosso Ia tuq10 mancanza di non aper· produrJ'e tanto quanto occOt·re al mantenimento dei propri figli. A no..,tt·o modo <li vedere es ' a ha po-

71 sto ogni studio per ottene1'e esubeJ'anza di un prodatto che doYeYa e ' scrc :secondo. Tutto Jo studio l' ho posto nell' aumentaee Ia pt·oduzione del vino. Sono pitt di quat'anta anni dacche tutti intenti al piantamento delle piu riceecate Yiti, davano anima e corpo a fm'e scassati frCnerali, razionali comcimazioni sovesci, insomma un mondo <li cose, <lei rcsto tutt' a! tro che da rlisp1•ezzapsi. Le Yi ti so no crosciute Yispe e rigogliose in mezzo a tutto que! bene di Dio, ed hauno ad usura usura compensa to il colti ,·a tore che anzi Jo hanno regalato di una plotoea tale da produl're un im barazzo, e ci sia pe1'messo il dido a nostra Yeegogna, auche un po' di abbeutimento. per 1' alcoolismo. Non intendiamo con citl condannal'e Je cure e I' amol'o alia doYiziosa ampelidea, ma domandiamo soltanto perche non si sono riYolte e si riYolgono le stesse cuee alla coltiYazione rlel grano.

Se queste risalissct'O all' epoca che risalgono quelle pee le Yiti, a quest' ora I' Italia, non solo non aYrebbe pitt bisogno eli ricorreee all' Esteeo, ma aYrebbe certamente pl'Odotto tutte quelle migliaia di tonnellate in p1u che oggi ci vengono da fuori, e cosi senza a rere bisogno del prorento dei ~Iilioni del dazio, sopperire alia dcficenza dell' m·ario col ricavato di queste, e fatta eicca Ia .Xazione. Alka ragione per eui, to! toil Dazio, non diulinuir<\ il pt'ezzo del pane, si e Ia ingOt'<ligia dei confezionatoei eli questo.

A nosh·o modo di Yeclel'e il pl'Pzzo giu per sit e sempt•e eguale, o salga o diminuisca quello del Grano . .\.nche a questo inconYeniente snt·etJbe necessario renisse posto till m·gine, da pado eli chi governa, coli' impianto dei forni normali, a meno che non entl'asse nell' animo elei coltiYator·i di faee quello che si fa pe1· il vino. 11 Proprietario per smaltire il prodotto ap1·e Ia sua cantina e lo vende per conto pt'oprio. Faccia ognuno altrettanto peril geano. Peenda in affitto il f'Ot'no, e spiani il pane ognnno per conto propl'io, e vedra se, pagata Ia mano d' opera, combustibile e tutto, ci sar-a convenienza di vendel'lo circa alto stesso pl'ezzo che oggi vende il suo geano.

Compito pero di studiare e vagliare queste idee se lo e per tutti quanti, principale lo e per chi e preposto al Governo; a noi non resta che I' am ore e lo studio alia fol'te pt'Oduzione, e poiche si avvicina il momento della semina, ci ha piaciuto per tempo ricol'dani o ageicoltori che Lla <1uesta dipendera Ia buona o cattiYa raccolta.

Pre par ate i yostri terreni ben laY ora ti: Yagliate il vostr'O seme con i cernitori: adoperate il piu possibile le seminatl'ici: non sementate gt·ano sulla seccia ( cosi detta) o pl'ati difatti con Ja,·ot'iO superficiale, in morlo da essere coper-to coil' crpice fra Je zolle; che, se fa una buona Ycgetazionc durante I' inYet'no o Ia primaYera, sotft·e ai primi calori.

Non date stallatico al teneno destinato a! grano; svilupperebbe troppo le malcl'be. Se Yi sentite in gt·arlo, spargete almeno quattro r1uintali di

perfosfato d' ossa, ogni Ettaro di Semina, Pd a prefel'enza nei terl'eni doYe aYete fatta Ia raccolta del Geanturco. Trattate Ia vostra semente con fiore di calce YiYa, o con sol fa to tli rame al 1 1f2 per cento. nell' acqua. (1) In ultimo vi diremo che chi semina presto raccoglie, chi semina tardi puo raccogliere.

Un Yecchio pl'over-bio riferentesi alia Semina del grano dice: « quindici giorni avanti i Santi. qiundici giorni dopo iSanti, ma su gli pt'imi se pnoi.»

N. BEBI

Passato e presente Scrivo queste poche eighe con soddisfazione immensa, e con orgoglio. La socldisfazione che peovo e quella che tutti coloro che non sono egoisti - gustano - nel momento in cui apprendono che i !oro simili sono felici, L' orgoglio invcce e quello che puo sentire il cittadino quando rileva i pi'Ogl'essi compiuti dalla patt-ia sua.

E questo OJ'goglio mi itwade ora, nel momento in cui Guhbio si rinnoYella sotto il soffio di un progresso agl'icolo inspet'ato.

Io guardo queste nostre teree oggi, chiuclo gli occhi e col pensiero mi ripol'to al passato.

Quanta tl"istezza, che squalloro, quale caparbia ignoeanza.

Laggitl, sui versante delle nosteo colline, pascoJaya il gregge allora, disputandosi il ciuffo d' erba, mostl'ando al sole cocente <l' agosto il proprio schelett'o che a stento si t·eggeYa in piefli, senza :,;pcl'anza eli rivestil'si di lluella carue che tanto m·a t·icercata clal consumatore.

II poveeo pastore che guidava gli armenti, all'ombt'a della quercia, gum·dava, e forse con un qualche sbadiglio per un cligiuno troppo Jungamente protratto, pensaya che Ia sera un povel'O piatto d' eeba senza condimento I' attendeva, e una insipida razione di torta di immaturo formentone gli auebbe riempito lo stomaco.

E Ia terra sotto il suo piede nascondeva intanto mille tesori inesploeati e attendeva che Ia mano dell' uomo Ia facesse baciare dai raggi del sole.

Pitt in basso, la pianm'a stessa sembrava un COl'pO senza anima, un gigante senza ,-o!onta, cui iosse pl'Oibito eli vivere, eli lottare.

Intanto, a pochi passi da noi un geande incitamento veniva a sollecitat'ci, i popoli finitimi uicevano che cssi aveyano ottenuto gl'andi cose dalla parola e dall' esempio dell' agricoltol'e intelligente e studioso, che tentando e YO!endo aveYano cambiato Ia faccia delle teet·e, che Ia ove intl'istiYano le eebe, una ~piga J'igogliosa aveYa matut·ato, elte Ia ove n

I) Ottiuao eoe!Tit·<'nte .:, Ia >ci elta llellu pitt aLl alta fL·a le tante ral"i< ta

12!.!'I'e!:r~e

avey a soltanto vissuto. razze pm selezionate eli :u·wenti avevano in!:rt'assato a!fo~autlo sulle I.Jiade. l"iw Ia ove una tlenut!'it'l famiglia eli agl'icoltori aveyano lottatu colla miset·ia, una. generazione robusta eli coloni ave.-ano t•ialzato Ia testa, si erano sentiti piit lihct·i e piit fot'ti. ~Ia noi a~pettavamo ancora gu::H'clando qua:;i tra.so;;nati tutt' intorno Ia rivoluzione economica che ci faceYa. inviclia, aspettavamo scnza. un moto tli rihellione. accasciati, inct·mi c1uasi cite gr isteumenti eli t·igenel'azione non fossero nellc nostt·e mani. qua,..j c-Ite non f>sse in noi medesimi il mezzo di t·edenzione cite altt•i aveva red en ti.

E dopo I' agosto, tlopo i lavOI·i consueti dei campi, con l' at·atro pt•eistorico leggct·mcnte solcati, veniva.no le piogge insistenti e spesso furiose e dal vertice della collina, Ia tet•t·a, pet· Ia violenza clei tcmpm·ali sceudeva nel fiume. pel'l·he lllale arginata. in pen clio, c :i pet•cleva nei f<>ssi. a~pot'tando Ia mi!.!'liOI' pat·te delle ~ue sostanze azota.te. co~i e non alh·imenti I' agTicoltura. nostt·a m·a t1·atta.ta, c il redclito pertanto et·a lltPschino pee i c·Dloni ed i pt·oprieta.t•i i quali lott:~vano per vivet·e P per f<}l' fronte ai balzelli ed a.l fisc..:o.

La lotta era accanita. II lanwatoee della. terra clticclcva il p~ne, si indebitava, ne aveva pili speranza <li t•ialzarsi e il peoprictario guardava semprc intot·no a. se e si dispet·ava.

Cliunti cosi 1~110 staclio a.cuto eli disr~do, finalmentc, le t·iluttanzc fueono vinte, qnalche volonteroso Ri fPI'e innanzi, stuclib pitl cla vic..:ino i pro;,;t·essi a. I tnti c eon cncomiabile co1·aggio si pose all' opet·a. ?\Ia gli inct'erluli, i ct·etini, gli amanti del sistema

antico ag:)nizzante, :>OJ·riset•o, si l'itt•a:o:sero iu cli~par­ te sopratfati pii.1 tar<li da una falange impt•evvista eli innovatori e non si at'I'esct•o cite dinanzi ai fatti c:hc gt•arlo a. grado palpitat·9no. cite si imposet•o, cite clebellaPono tutti.

E Ia l'ivolta. venne; essa. trasrino ull bel giot·no i neghittosi, li spinse Yeeso Ia fala.nge di questi inIIOYatori 1iwtunati e li fece tacere.

Oggi siamo giuuti a. qucsto punto, oggi Ia terra. ('lti e stato ricltiesto eli daee tutto quello eli che e capace, si e ria.nimata e }WOduce e pili nulla. nega.

Oggi si canunina una buona. volta, i propeietm·i ltanno ratto anche eli pitt. Si sono a.ssociati, hanno compt·eso the dallo sfoezo eli tutti sta. il benessere individuale, hanno fondato 1111 Cousot·zio coopeeativo P i~mno a. ga.t'a pel' rlimostrm·e Ia. peopria attivitit, pet· insegnaee agli ultimi a.t·t•ivati come ed in qual 111anie.ra si possono t•ialzat·c le fot·ze economichc di una. t•eg.ione.

Questa e OI':t I a soddisfazione nostra. q uesto il 110~ tro orgogl io. fl. BE~i'EOUTf ·?Jit·(•ttorc d _·l/' "CJ1raldo,

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J>assate tali IW1'11le a (lv· Jl{(l·le tlel~·egolamento rli igiene locale, l'.1ulo1·illi contll/t(lle }IJ'OCedel'il uzerliante lspe::,ioni, ad wz 1·egotw·e rrr·~·e~·tmllellto dello stato dell' siii[/O!e case di uoito~ione. rle111mcianrto le ltWilclterole~~e e le de{cien~e atJli mte;·essali e({ al r:onsitlliO j/1 orinciale di Sa nil it . •1 lf/ll' Consesso snnitm·iu e ({alla legge df'oWJUlata la {ltcollit di Ol'ditlm·e e presc1•i&ere i singoli larm·i tla ese[!uirsi r•oattirauwnte o1·e i jii'Ofn'ietw·i SJtOllloneamente 11on vi addireii[JlUW. .1lJbiaow (')'eduto j'rJ!·e co.w l'lill' ai nosl1'l lettori di zmu!Jti,•are pe1· esteso net oolletliJW le mensionate dispu izioni pet· I' abital.JiliUt dei falJbl'ieati rm·ali sicltl'i l'!w la itW[f[!iOI' priJ·te rlei p;•ojwiela;·i rli ten·eni del nosl1'0 te;·~·ilrll'io, nei liotili tiel IJiS0[/110 e rlella JII'OJII'i(l poten~ialitti (inan::,iw·ia, 1 o,·,·anJW sponta11ea"wnte otldire11i1'e all' applica:.ione lli delle JIOI'ute no11 solo pe;· eritw·e tll' inI'OnreJitenti a cui and1·euoei'O incont1·o se 1'1!/Ntlta,·i, 111a anche nella I'Onside~·a::;ione L'lte dalle buone r·ondi~ioni dei p;·opl'i coloni essi sa1·mwo pe;· tJ·ar;·e i i1W[f[!iori ranlag[!i econol)/ici.

Norme di mas ima ver l' allitabilit<t delle case ruJ•ali, deliberate dal Consiglio <'o munale di Gullbio nella ednta 9 Settembre 1908 e chc doYranno essere aggiunte al Yigente regolamento di llOJizia e {l' igiene.

Horme di ·massima per le [a~e rurali da mstruirsi Art. 20 ·-Chi \·oglia. co•tfllin• o ricostrniro an<: he parzialmcu o una casa ruralc per al.JitazionP di conta<li-

I!REZZI

.\t.bonamento anouo a domicllio L. 1,Id. temtore - 2,Un numero separato - 0, 10

ni o eli braccianti devc da.rno avn:;o preventi\·o al Sindaco.

Art. 20.9- La den uncia. tanto se trattasi di nuova. costruzione o d.i riattamento di una. ca..a rurale, dovra es ere a.ccompa.O'nata dalla pianta di cia cun piano della nueva abitazione con relazione de crittiva. indicante Ia localita, qualitU. del terreno di fondazione, matoriali celti per Ia co truzione di m1;1ri, paYimenti, olaj, intonaci, tetto etc. le altezzo degli aml.Jienti, le dimen.-ioni delle finestre, Ia destinazioue di ogni ambiento, il numero delle persona che do\Tanno abitarvi, Ia pron·ista. d' acqua potabllc, lo distanzo delle costruzioni accessorie quali concimaje, pozzi d' acqua. pagliaj, aje: stalle, etc· A,.t. 210- Sara negata r autorizzazione qualora. il progetto non risulti conforme aile prescrizioni degli articoli :-;eauenti: Art. 211- La casa colonica dovra sorgerc in uua zona. elevata del podere su terreno possibilmente asciutto con falda d' acqua profonda ed a.l sicuro da allagamenti.

Art. 212- Il piano terreno sarlL sempre elevato s11l piano di campagna adiaconte ( eccezione fatta per loculi adibiti a cantina od a magazzcno di derrate) e sui pitt alto livello delle acque dei corsi naturali o eli scolo.

Art. 213- Ove datto piano sia propriamente adi-

bito ad ah1tazione (cucina. camera da letto o da lavoro) tale sopraelovazione non potril. essere inferiore a m· 0,60 ed ove non sia cantinato, sarlL sistemato a vcspa.jo lo spnzio sottostante al pa.vimento.

A1·t. 211 - Per le costruzioni in collina. il pavimento del piano terreno, se abita.to non potrli essere inferiore al livello del terreno adiacente verso monte.

Art. 215 - La superficie del terreno circostante alia ::asa dovra essere istemat::.. in modo che le acque meteoriche o di altra. provenienza siano allontanate dai mnri. .1rt. 216- In terreni umidi od in p1ano mun fnori terra dovranno essero protetti dall' umiditt\ risaliente dal suolo mediante strato isolante impermeabilc: costitnito a.lmeno da. alcuni corsi eli pietra. poco permeabllo murata con cemcnto .

• ll'l. 217- X on potranno

;o;ione la. ca. e

ado~;;ate

<'SSl'I'C

atlibite a<l abita-

nl terreno anc!JC

u nn solo Ja-

74to; ove lo addossamento si limiti air altezza del piano terrene r inabitabilita sara limitata a detto piano, ;;empre che sia provvisto con drenaggio a riparare il muro dalle filtrazioni provenienti da monte.

Art. 218- G1i am bienti abitati saran no pavimentati con materiale lJene connesso che presenti una snperficie unita e di 'facile pnlitura.

A>·t· 219- Le stalle saranno sempre munite di pavimento impermeabile con sufficiente pendenza e con cunett{l che a~sicurino un rapido allontanamento delle direzioni liquide Sara as~olutamente prcibito accnmu1are concime. spazzature ecc. contro le pareti cbe servono di appoggio o eli divisione ad ambienti abitati.

Att. 220- Le camere da letto don-anno avere dimensioni corrispondenti a! minimo di me. 15 per ogni persona adulra e me. 8 per persona inferiore ai 10 anni.

Art. 221. - L' altezza netta degli ambienti abitati terminati a sofiitto piano non deve essero i.1feriore a m. 2, 50; per 1e camere a volta a tetto, a soilitto inchinato r altezza minima sani di m. ~- pure rimanendo 1' altezza media non inferiore a m. 2, 50.

Art. 222. - Ogni ambiente abitato dovri avere una finestra cbo prenda lnce ed aria dall' esterno; per ogni ambiente la superfice Iibera complessiva delle finestre non potra essere inferiore ad 1\16 della superficie del pavimento. Qualora un ambiente abbia una sola finestra questa avra una luco non inferiore a mq. 1 sempre rispettato il rapporto di 1\15 sopra indicato.

I numeri indicati potranno essere modificati per le localita di montagna con a1tezze superiori a m. 800.

Art. 223- Le finestre saran no sempre munite di te1ai a vetri e di scuretti.

Art. 224- Ogni abitazione dovra essere fornita di latrina che potra anche essere costruita con co panna isolata dalla casa, ad esempio prcsso la concimaia; se 1a latrina e interna dovra sempre avere una finestra verso 1' esterno, non comunicare dirbttamente con camere da letto o con la cucina rna con locali di passaggio ( corridoi, scale) pure areati in modo diretto.

Il condotto di scarico immettente nel pozzo nero, sara di materiale assolutamente impermeabile e si prolunghenl oltro aile latrine fino sopra al tetto. 11 pozzo nero sara sempre esterno all' area coperta e distera dal muro di fabbrica non meno di m . 0 50.

Art. 225- Ogni cucina sara mnnita di acquaio a condotto di scarico impermeabile immet.tentc all' aperto a distanza non miuore eli m. 20 dall' abitazione, al pozzetto della concimaia od a! pozzo nero: in qucsti due ulimi casi saranno assolutament<' prescritte le chiusure idrauliche.

Art. 226- Ogni cucina avri pure nn focolare con cappa c canna pl'opria indipondente prolungata oltre il tetto e soru10ntata da torrino di altczza St19~ciente a proyocaro il necessaria tiraggio.

A1·t. :127- La di~;tanza dei pozzi dolle concimaie o da depositi eli immondizie non sari minore dim. 20;

a·

il terrene circostante al pozzo acqua dovra essere sistcmato in moJo da , llontanare le acque superficiali.

Ad. 228- I pozzi don-anno essere chiusi alia parte SU]•eriorc, l" attingimento delJ" acqua dovr{t Sem~re farsi con pompe o con s£ccbie fisse a catene del tlpo copri pozzo.

Art. :!29- Le ci~terne per racrolta a· acqua potabi1e, amme><se solo dove ~ia assoTutamente impossibilf>. avere aC•1lll1 in nitro modo, snranno a pareti, fondo e yalta impermeahile: si,;temate in modo da pater allontnnnre le acque Ji prima piogg;ia dopo lunga siccita.

L" esercizio ><ad fatto con pompe o con altri mezzi come e indirato prr i pozzi.

Art. 280- Le coucimaie f'aranno costruite a ten uta, a mono cbe il torreno non sia per se stesso impermeabile, con pozzctto sompre in muratura con intonaco di cemonto in localith a nile dell" abitazione ed alIa distanza non minore di m. 10. Yi saranno condottate le deiezioni liqnitle delle stalle a mezzo di condotte coperte impcrmeabili.

Art. 231- Le stallo potranno trovare posto al piano terreno dell' abitazione purche separate dai locali abitati al mcdcsimo piano mediante muri maestri e da quelli sovrapposti mediante volta in muratura od impalcatura di volticine su travi eli ferro od altra struttura di equivalente impermeabilittl, csclusa ogni comunicazione con porte, finestre, botole, occ.

(Non si escl udono le comunicazioni delle stalle al resto dell' abitazione se ottenute con aperture che immettono in porticati o vestiboli costantemente aperti verso l' esterno.)

Per le costruzioni esistenti si dovranno chiudere le botole e le finestre di diretta comunicazione e si richiedera che 1' impalcatura, oltre aile ordinarie pianelle o tavolato, alJbia sempre superiore strata di malta e pianella da pavimento.

Art. 232 - Le pozze d' acqna stagnante per allevamento eli animali da c01·tile dovranno essere soppresse.

Honne per le [ase rurali gia mstruite.

Art. 283- Alle case rurali gia costruite sono applicabili le norme indicate agli articoli 215-2Hl-222-223 225- 22G- 227- :23(). Sn dichiarazione d' inabitabilita per casi contem plati agli .Art. 212-213-214-217 sara solo applicata o\·e si riscontrino filtrazioni d' acqua nell' interne degli amb1enti.

Per le abitazioni rurali giit esistenti sara tollerato che le dimensioni degli ambienti corrispondano al miniuw di me. 10 per ogni persona adnlta e me. 5 per ogni persona infcriore ai 10 auni.

I porcili e gli ovili a\ piano 1erren.o delle abitazioni di cui snpra ~Jtranno tollerati purche muniti di controsoilitto di:;tanto almena 20 t;Ontimetri dal solaio delle camere snperiori aLitate c f'empre che i pavimenti delle stalle ~iano impermeabili con pcndenza sufficiente e con ctmctta di scolo.

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Richiamiamo 1' attenzione dei nostri clienti, specie di {1uelli che riYolg-ono proteste al nostro Consorzio, :ml seguente articolctto apparso nel ~. di Ottobt·e scot·so tlel Xoti:;,iario agt•icolo tli Terni: « La fabbrica di pel'fosfato a Campello non puo « adcrire al drsidet·io dei t•ichietlenti peril pt·onto in« Yio dt perfosfato per mancanza di ngoni. Gealllle « e il fennento tra i no,.;tri agl'icoltori i quali nel« I' a >er Ia fabbl'ica cosi Y icina ct·cdenuw di poter « riceYet·e la met·ce con Ia massima sollecitudine, « ma face\·ano i conti sc11za .... fcrt·o.-ia. « · ll nmueeo dei ,-,Jgoni chc si mettono a dispo« sizione dello :;tabilimento di Campello e limitatis« simo e lluei pochi si fanno camminare a passo ui « lumaca - basti diee che un Yagone pronto a Cam« pello il 22 settembt·e giun:;e a TeL"ni la sera del 24. « Da Campello a Tcmi Yi sono due sole stazioni« Spoleto e Giuncano - e pel' fat· peecorrel'e que« sta bt'CYissima llistanza si tiene immobilizzato un « carr•o tli \'et•si giomi. Git·iatno il giusto lam en to di « tanti a~Ticoltoei a chi di doYerc, ed attenrliamo « nella fhlucia che il Yergognoso incom·eniente ab« bia presto a cessare.

ESPOSIZION E AGRICOLA IN DUSTRIALE Dal Salone terreno si Ya al grande :;alone dell' Alimentazione.

Splendido per le geandiose e belle mostre.

A sinistra entt·arHlo una itnponente ~Iostea delle tenute di Sena e Schifanoia di proprieUL del Principe Don Ginlio Torlonia pt•escntata dall'instancabile suo Agente Cerquetti Gioranni. Qui tutto e abilmente disposto dal Concime alla Pianta rigogliosa, dal gr·ano al Frumento, clall' Olio al Yino, dalle Foraggieee alia Lana e ria Yia bestiame, BaYino, Ovino, Suino, Equino presentato in splenclidi gl'uppi fotografici. ll Cerquetti puo dirsi ben lie to del tt·ionfo a nlto, esso non e che paete <lei ben moeitato compenso.

11 GioYanni Cerquetti con uua costanza foerea, con una pl'atica indiscutibile ha potuto c1uel che ha voluto e le due splendide tenute di Schifanoia e Serra debbono a lui solamente se oggi si tt·ovano nelle conclizioni pil't rigogliose che poteYasi rlesiderare e proseguendo ancora col sapiente cd accurato sistema e cm·to che ft•a pochi anni raggiungeeiL il massimo della produttivita.

Quanti Jouebbeeo imi tal'lo tanto nel laYoro che nella sua modestia.

L' Oleificio a Yapore del Ca\·. Carlo Parrini in e uno dei piit impol'tanti della maeemma Toscana centro eli geando pt·orluziono di OliYi. Piombino

Questo modello di Oleificio e uno dei pili perfezionati e la cma assidua di 30 anni del CaY. Parrini hanno fatto si che e:;so puo contendeee il primato ,.;u tutti gl' impianti di Oleifici modemi.

Due geandi macine a Pila accoppiate - sette steettoi tutti mo,.;si da fot•za a Yapol'e, una piccola ferroYia per traspoeti di olio nelle >'ale di chiarificazione il geande coppaio, una locomobile che presto stn•t\ sostituita dal motore elettrico, sono disposte con oedine e peatica tale da lasciae merayigliati.

II CaY. Carlo Panini che non dorme sug1i allori fa tesoeo di tutto, studia sempee uuoYi sistemi eli pet·fezionamento in modo che in qualsia:-:i circostanza anclte nelle annate eli ma,.;simo raccolto possa far feonte splendidamente a tutte le necessitit del caso. _\uguriamo al Ca.-. Panini che le sue aspirazioni JlOL'tino il fine desiuel'ato. che alla gloria seguano immediate le conquiste degli utili.

Giombini Ilario e FeHziani Pellegrino Dobbiamo. occuparci un poco di due gioYani enet·gie che in un programma ben fissato continuano l' ordinamento ageat·io d' una grande tenuta Castel d' Al(iolo, detta !a Badia. I prodotti presentati in una importante mostra sono la dimostPazione piu eloquente delle cure che essi pongono alle yarie branche di quella Yasta amministeazione. Cosi il nebiolo il Yino bianco cla pasto, il Vino dolce, il Yino Santo, il Formaggio, il Miele sceltissimo e molto bene confezionato, il grano, i i'oraggi ecc. ecc. tutti generi eli buonissima scel ta, accuratamente confezionati, tanto da conquistaee a prima vista la simpatia dei buon gustai.

Precedentemente alla formazione sociale Llell' attuale Ditta il Sig. Ilario Giombini per un gieo eli tre anni 1D04 JDOG iniziava da solo la trasfol'lnazione radicale di tale Tenuta essendone entrato in qualit<\ Lli clirettoee con una eredita veramente poco confbrtante.

II peoprietario Sig. Giacomo Costa, succeduto al pt·ecedente Degola, arr:imato di ogni buona Yolonta per ridonat'e al primo splendore Ia geandios<1 tenuta non bado a sacrifici pecuniari; fu per eli piu fortunato nella scelta del Direttore poiche il Giombini seppe corrispondere subito aile aspettatiYe del Sig. Costa, in soli tre anni porto tali e tante migliorie da appagare qualsiasi desidet'io. Oggi questi due giovani proseguono nella splendida impresa superando ogni pt'eYisione.

Conte Emanuele Ranieri -

Peeugia

Una semplice ma pratica mostra e quella di questa elettissirna persona. I prodotti che ha presentato sono una dimostrazione peatica delle sue assidue cure, del suo costante interessamento a tutto cio che riguaeua agt·icoltut·a, mel'avigliosarnente coadiuvato da un valoroso giovane Agente il Sig. LorenzoBLlCarini. L'olio fino damensa- YinSanto(lDOI) squisitissimo - Miele ottimo- Vino comuno (]a pasto Gt·ano Calbip:ia bianco, sono tutti prodotti dte fanno

7G onore alla gi~\ couosciuta amministeazione del Conte Ranieri e noi non facciamo che ripetere forse molto male quello che altei gia avranno splendidamente detto.

P nletti e 1\lilanesi di Citta di Castello Una Fabbeica di Confetti che non ha nulla da in vidiare pee squi"itezza di sapori per finezza di materie prime e per raflinatezza tli lavm·azione alle primarie Case fabbricanti di Confettuee d' Italia. t una indu"tria fiorente che fa onor-e ai due valorosi fabbricanti ed alia vicina e "impatica Cittit di Castello, fiorente di molti ~tabilimenti della massima importanza.

Ditta Onorato Ribacchi e Figli -

t\ualrlo Tadino

~Iolino idraulico a Cilindri con ~Iotore a Gas, sorge sul flume Ya.::cara presso <l-ualdo ed e fornito del macchinario il pilL scelto e perfezionato corredato di tutto quanta e impasto dalle esigenze 1110derne dell' Igiene, I Fratelli Ribacchi ereditat·ouo dal Padre Onorato, la pill bella fiigura di Galantuomo, tutte le doti e le virtu di lui e non verrebbeeo mai meno a quelle, temendo di recat·e oltraggio all a venerata memoeia del loro amato genitore.

Lo scrupolo pili grande essi pongono nella Javorazione ed il personale abilissimo e competente sotto una cosi oculata direzione non puo fare a meno di continuare il tradizionale accreditamento meritatamente acquistato pee la bonh\ assoluta clei prodotti che da questa irnportante stabilimento vengono Ian..: ciati ovunque.

Lode dunque va data a chi oltre a far bene i propri aifari, onora il pl'oprio paese.

Altra grandiosa mostt'.:'1 e quella allestita dalla Ditta Fagioli e Vallesi, affi.ttuaria dei fondi rustici della Congregazione di Caeita di Gubbio.

Questa Ditta che non riposa sugli allori, ha voluto signorilmente presentare al pubblico le variet<\ dei prodotti Agrari dei fondi eli cui e affittuaria, campioni del Grano Rietino 1907, di Calbigia bianca di Cortona 1907, Foraggi in semi selezionati, 'l'abacco ottenuto per esper·imento senza il Concor'so dello Stato, Yino uso toscano a tipo costante cosa che non da tutti si pratica, ma che e riconosciuta eli grande utilita e convenienza sui mercati. Formnggi squisiti prodotti nell' annata.

In una parola la suac<.:ennata Ditta si ripromette nel giro eli pochi anni <li pol"tar'e la procluzione a tale intensita cla garcg3·iaJ·e colic pii1 grancli eel importanti Amministrazioni della pt·ovincia.

Un braYo eli cum·o al ~uo J)ir·ettoro tocnico: il Sig. Bor·ghi Enrico.

Gna im ponen to, lns"uo:u e H'J·amcnte eccezionalc Mostr·a e quolla tlella l't'C'miata llitta A. l'llinelli e l?igli di Gubbio.

In una Aetistica ctl ele~ante Tor·re medioeYale alta H metri sono signOJ·ilrnente disposti tutti i prodotti pitt SllUisiti di questa accreditai:a Ditta.

L' In gino il liqu(H'e tlelica to giit offer to in gentile omaggio a S. ~I. il Ro Vittorio Emanuele III, l' Olio finissimo da m~nsa, l' Amaro Iguvium, e tutti gli altri innumercyoli pt·odotti racchiusi in splendidc anfore in eleganti e lJea contlizionate bottiglie in civettuoli tlaconcini, ~ tanno a dire della raffinatezza e della cm·a che la P<1emiata Ditta poda a tutte le sue manifes tazioni Cnmntcrt:iali Ben disse l' illustt·c pre~itlente della Giuria Prof. ~Im·io Poce nel chiudet·e e firmare la relazione che riguarda•a la specchiata Ditta ~Iinelli: Lodewle sotto O[Jil i rapport a perclie, sia nella {abbrica::ione dei liquOJ'i {ini, clle delle qualita comme,·ciali aaopera matr:rie prime ottime, con sc;·upolo ed onestlt conuite,·ciali encomiabilissime, aj)pre;:,::ato il l'i{inilllento dei Uquo;·i e la toletta accurata delle bottiglie per lanciare in commercia i suoi prodotti.

Terradura Enrico di Gubbio e uno eli quegli uomini che hanno la doppia cor'azza - formata di buona volonta e vratica delle cose moderne.

Lo stabilimento per la protluzione eli pa:ste alirnentari eel il pauificio sono forniti delle macchine le pili perfette e di con,eguenza, dato il personale intelligente e pr·atico di cui dispone e la capacitit indiscutibile del pr'oprietario, il prodotto che Yiene posto sul mercato nulla Jascia a desider'are E sempre al COI'rente degli ultimi perfezionamenti della meccanica, correda i suoi stabilimenti eli tutte le migliol'i macchine che vengono messe in commercia in modo che la estesissima Clientela non abbia ragione di fare lagnanze. Questo, secondo il nostro aYviso e sa per fare~ ..

B. Rnffoni- Parona di Yal Policella (Ver·ona ) Qualunque lode e nulla di fronte alia importanza di questa benemerito stabilimento industriale.

Gl' imballaggi sono la cosa pii.t essenziale e sostanziale, perche i nostri squisiti proclotti abbiamo la possibilita di var·care l' oceano e le Alpi nelle migliori condizioni. l'\oi Italiani abbiamo questa granclissimo todo, non curare affatto l' imballaggio nelle spedizioni di pr'odotti alimentari o cueal'lo poco. E col pa imper'donabile tan to pi lt oggi che yi so no Industriali che hanno saputo colmare la grande lacune. La Ditta B. Ruffoni ha uno stabilimento meccadi oo·ui nico per la fabbr·irazione deg-li imlJalla<mi 00 0 genere- cassette da luce, GablJiotte rla fl'utt<l, mastelli rla oliva, cestine di legno rli og-ni genero e dimen~ione per lo sperlizioni in <lualnn<lllO ·r·egione rlei pt"orlotti AlinJCntar·i.

Solimani Giuseppe. P;~n~ula Spccialitit Elbit· bene i n<lOYi nata prep a razione clte si stacca <"Ompletamento dai ~oliti rm·lllali~nri a ba~e di c-:-

'1.\)gO- L' na

77senze zucchero ed alcool phi o meno allungato.

Il Dott. olimani non nuoYo a~li allol"i ha YOI uto con Ia sua ricca mostr·a far cono. cere onmque il suo ricercato prollotto.

Giov. e F.lli Buitoni - S. Sepolcro Una delle tre ricche vetl'inc che tigm a·;ano alIa Geandio~a )lostra di ~Iilano lDOH, mHn':wa di sua presenza Ia ~Iostt·a Eugubina.

Troppo e cono-.;ciuta in Italia e fnm·i e noi l'ipeteremo qui l!Uello che lc diverse Giurie nelle varie e numero,.;e E-.;posizioni hanno dichiarato in merito agli Stluisiti e finbsimi protlotti che essa Iancia in commercio. « Nulla si pU<) dcsidel·m·e di piu fino e perfetto sia nelle pastine glutinate pel' malati, ·ia in tutte le alt1·e mi1·iadi di pa ·te pei' ogni eeto tli persona, bontit accopiate alla convenienza del prezzo in relazione alla lOI'O leggerezza e dote nutritiva.

to anche le ue Tavolette Ipnotiche a base eli ultonal e Juscgliamina, contro I' in onnia ed i distuPbi _'ervosi.

Acqua di Riardo - (Casei·la) So;·gente Elecln del nott. Ernsmo de Nuccio di Riardo.

Fra I' invadente numero di acque minerali da tavola una i't-:1 le pii1 elette f' le pi1l accreditate e senza clubbio cgtella rli Riarclo del Dott. De :\uccio E sa pc1' il suo gradeYole c clelicato sapOI'e per Ia -.;ua ellicacia inoppugnabile <7ode meritatamente Ia fama di Regina delle <lCillle cla tavola, e llUesto un titolo che a buon dil'itto le spetta poiche Ia sua e fama guatlagnata e cont1ni~tata pel' le cure sapiendel suo instancabile proprietario, al 11uale auguriamo solo che si possano tt·iplical'e annuahncnte i milioni di bottiglie che OI'a mette in Yendita su tutti i mercati d' italia ed E~teri.

Ceccarelli Ing. Roberto - Ciritaveccllia Cardinali Antonio - Roma Semplit.:emente squi~ite le sue paste genuine all' uovo - ottimamente preparati i suoi tortellini o cappelletti uso Bologna e in tal modo sarebbe tutto detto se non vi fosse da aggiungcre cite il Sig. Antonio Cardinali, una instancabile fibea di lavoratore, non~i culla sugli alloei e fa tutto il pos~ibile per migliorare ed aumental'e la sua p1·oduzionc.

Rocco lUagni Frosinone II pane che egli ha p1·esentato sia a Roma nel Carnevale 1803 che alla Mostra Eugubina non poteva esse1·e migliore sotto tutti i riguardi.

Igienico nutriente, economico, bene lavorato, ottimamente cotto, di gr·ano gcnuino, senza artificio.

Neri Pietro di Livorno Cal'bone vegetale preparato a base di Etna. Tale specialc rweparazione da un vantaggio del 35 olo sul l' aumento di calorico e 35 °/o di maggiot' resistenza il che verrebbe a significa1·e un 35 °10 di economia sul prezzo di costo. La cucina quindi che, e parte sostanziale della vita ne avvantaggia gt·andemente per Ia pulizia e peP le gl'ande economia. Ci permettiamo tjuintli Ji raccomandal'lo.

Ora Ia volta di una autentica c privilegiata quanto accreditata specialita Eugubina.

e

II Cav. E. l\Iazzolini figlio <lei Prof. Pio lUazzolini e l' unico er·ede e prcpat•a tot·e unico di conseguenza del liquorc deput·ativo La Pariglina. i~ questo un medicalllento che ha pii1 <li :.0 anni eli vita c setupre fu t·accomandato cla tutte le pill altc notabilititllle<lidtc quale riwcclio sicut·o nelle .\.rtriti, ::-;crorolosi, Eqleti ecr.

In !ji!Csta mo~!ra il Ca'. :\Iazzolini ha presenta-

Poiche siamo in tenta 1li I~dene non ~ara male parlare del Sifone brevettato e pitl volte premiato che il competentissimo Ing. Ceccarelli ha costruito e perfezionato.

I~ un oggetto direi c1uasi indispen ·abile a tutte le famiglie che hanno cura Yeramente della ]WOpria salute. Col Sifona brevettato Ceccarelli sono eYitate tutte Je puzze eli chiusiui, lavanrlini, Jab·ine ecc. con quanto Yantaggio della sainte e facile immaginal'lo. Ecco perche mc!'ita di pai'Iarne.

Nuovo privilegiato sistema pili vol te premia to pee la rlistribuzione dell' Acqua potabile Brevetto l\latteo Forte - Roma - _Vapoli.

E un nuovo impianto completo ehe il Sig. Matteo Forte ha ideato e felicemente espel'imentato per distribuire nei singoli appal'tamenti di un Palazzo anche geandissimo acqua potabile sempee fresca, sempre igienica.

Salus publica supeema lex, e con questo motto il Forte ~Iatteo si e messo all' opera fino che Ja vide cm·onata di lietissimo successo.

L' Istituto Romano dei beni stabili,.la societit eclilizia pel risanamento di :\"apoli, Soeieb\ costruttl'ici, PriYati ed ogni classe, Istituti di beneficenza hanno gic.\ adottato tale sistema e ne sono felicissimi poiche col distributore forte si hanno Yantaggi indi::;cutibili di economia sulle spese cl' impianto- economia di acqua, sepaPazione completa delle acque cla ber·c, cut:ina 1la bagno, da cesso c laYatoio- PuI'czza a~soluta clell' acqua pee es~Ct'l' il ,.;et·batoio a chiu-;ura itleaulica perfettissima. fl•eschezza dell' acqua anche nei 111assimi calori c,.;tiYi pet•clt<; r acqua giun~·e cli I'ettamen te a! ru bi net to di ~·ct to. tenenclo cn-;i r acqua in contilluO utoYimento pt·ima di entral'l' nPI '-'l'l'lJ.\loin

Distilleria Ogna-

~Iilano

Rinomata per i suoi :;<1ubiti Iiquori - Rinomata pet• le pill alte onOI·ificenze t•ipol'tate splenclidamente nelle pill importanti Espo>;izioni: all' :unaro Roma, semplicemcnte fino, che nPl Cm·neYale 1908 ripodo a Roma Ia palma della Yittoria Yincendo Ia Gt•atlll<> ~Icdaglia tl' OI'O drl Re. alle Lacrime di Pino, un Yet·o Elisit· JH'<'p;n·ato con le g'Ptume del Pino alpestre con Ia formula del Comm. Pvllacd pt·ofes,ore di Chimica fat·maceutica delle R. "GniYer·sitit di PaYia. al Cot•tlial Bittet· ~Ionte ~plug-a una tlelle pii1 signorili e :-;quisite praparazioni di <lue:-;ta accrcditata Di~tillCI·ia. :\e potera es~et·e a meno che a<l un concot·.·o cosi impol'tantc in uua regione cosi Yasta Ia <listillel'ia O,.ma trascut·as~' <li fat• cono~cere i suoi pregeroli prodotti.

II Pt·of. Dott. ~Iario Poce Pre~idente della Giul'ia ebl.H' a llichiarare nel chiudet·e Ja relazione.

Si(JJWJ'ilmente squisiti, aristoc,·aticamente Jli'esentati, tanto (la inroglia1·e anclte i meno dedlti alta degusto::,icne di liquo;·i di qualsiasi ge1ze1·e.

I Iiquori dunque della Prcmiata Distillel'ia Ogna

;.;i distaceano completamente dai soliti liquot•i chc Yeng-ono giomalmente Janciati in Commercio.

F.lli Sigl1ieri Sesto Fiort>ntino.

r:; una esposizione di proclotti nu·i lila non eli diverso paeere. I liquOJ•i sccJti,.,siltli tt·a cui camprg~ia primo il Punch. a! Caffe- ottimi il Fior d' Al·ando ell il Licol' Rimaggio- I biscotti fiuissimi gn;;tosi"Simi c delicata Ia ..\Iantovana nna prorluzione che fu encO!uiata da .·. ~I. Ja Regina ~Iadl'e. Le insaccatc poi raggiungono il massimo grado della bontit.

La mortadella eel il finocchione sono peodotti che l' difticile itH.:ontmr·li co::d buoni cosi ben pPepaeati c lode senza fine ya data ai beavi f.Jli Si~!'llieri che si sono cosi bene distinti nelle loro Yal'ie e 3·ustosi"sime pl'oduzi.oni

.mnozzi G inseNJe Cittt\ di Castello

f: utl attivissimo c Yalcntissimo Commerciante, HaJ•I•J·e~cntan te c<l industl'iale. E3·Ii nulla trascura Jll't·•·ltt• Ja sua Jtl!lucro:-;issina clientela rimanga con:_ 1••:tta e ;,di :-;ia alfezionata. :\'el suo grande Emporio tut'o Yi e ottimo e<l il ]mbblico ne csce con buoni :tCIJUisti e eon <gwlchc scossa elettl'ica che cgli saJ•il' .. tl'lllCtltc di:,;tt·ibnisce nei Yari 1·eparti <lel suo ll!;t~;lZZ.

C.

aste alit11cntari tli sun f'nhbricazione poi soJJo ntt tue per <11Wlitit e prezzo ell egli Ita Yoluto J>l'<',entar;.;i c0n <JUCstc alia ..\losh·a Euguhina neJla <'l'' ·•·zza tli fat•c !mona figun1. \oi i11tanto augut'iamo ottimi ;t/l';u·i.

Pa!';ticceria Nafissi - Gubbio Gustosi, ]H'ofumati. delicati, ottimi sono in veritil i doki ]H'C[HU'ati dalla acct·eclitata pasticceeia :\afis,.;i. La Si!.!nOI·a Catct·ina e Ia in~tancabile giorno e :-;era a prep:u·an i <iuci ;.;apientissimi piatti ghinttoni che yoi aYctc ot·!linato pochi momenti pt·ima . .\.nt.:he Ia Pasticcct•ia ::\afissi ha pt·eso paete alia t·iu,r·itis,ima ..\Io;.;tt·a Eu;.!ubina con ottimo 'UC-

Pierncci Yittorio - Salsameutaria Gubbio I prosLintti e lc carni itha< cate tli Oubbio han-

no gt•an<Ji;.;-.;ima l'inomanza in tutte le Cittit d' Italia .\.lla ~lo~tt·a il Picrucl'i. che e uno tt'a i migliori produttot·i 1lel gcnet·e. ha ]Wescntato i suoi ottimi JH'O"l'iutti. "alami mot·tatl(>lle, ecc. e gli elogi e<l i rallegt•auwtlti so no "ta ti il premio <lOYlt to a questo bravo JH'<Jduttw·e. _\..ug-uriamo scmpt·e maggiol'i atfat·i.

Biscolto Cavallotti di Freschi Egitlio- Livorno.

1~ un Jll'O!lotto che e,;ce completamente dal comune, S<gli,.;ito di sapot'C, clet;ante per fot·ma e confezionatura. nuoYo assolutamente per sistema di.in>olucro il <lltale eYita che il contatto delle mani diYerse debbano sciupat•e e<l in11uinare il delicato prorlotto. Chi acqui~ta il biscotto Cavallotti e ccrto che altre mani non lo abhiano toccato e pe1·o si mangia YOlentiet·i.

Rossi e Basili Pastificio Montefiascone. lDYidiabilmente ottime, squisite Je paste alimentat•i inviate alia Esposizione eli questa nascente Ditta di :Montefiascone.

Lo ~tabilimento eletteico con impianto del tutto moderno e cot·redato delle macchine le piu perfezionate. Yasti ambienti chiusi per il pl'osciugamento delle Paste lut1ghe e minute, personale tecnico praticissimo.

Il capo fabbt•ica Sig. ~Ianetti attivo, intelligente e di grande competenza, oculatezza massima negli acquisti delle pii1 scelte matet·ie prime ecco il geande segreto chc pongono i Sigg. Rossi e Basili nella Condizione di poter fabbricarc bene, e coglieee alloei onmque.

Distilleria Cav. A. Vaccari Livorno Chi non conosce Ja rinomanza di questa ~petta­ bilissima Distilleria ?

Ormai le specialitit che hanno conquistato il mondo commet·ciale le specialita che si sono imposte eel hanno gloriosamente -.;-arcato le Alpi e l' Oceano non possono essere sconosciute a nessuno.

Il Jiquoee Galliatlo- La crema Cioccolato Gianduia

hanno COll<JUistato Ia fama di in:-;UJ•erabili.- L' Amaro Salus - e per unanime con,.;eu,.;o dichiarato r amaro dell' EIP~anza - In una parola - Ia Tli::;tiller·ia A. Yaccar·i ha voluto onorare Ia :\ Io~tt·a Ens-ubina in;-iantlo alia <Tara d' Oum·e, le sue :-;pecialitit non per' sete <li nuoya ~lor·in, ben ·i per Yc<ler·e :-;e ;-i e ancora al ll11Hlllo 'lualche infelice che non lo conosca. :\"oi possiamo atrermare in \'Cl'itit 1 he non abbiamo ti'OYa to nes. uno.

Orcinni Attilio -

Panificio Allc'Oita

Una :->t:elti,;sima serie di <fUalitit dl'l pane prepal'ato da <1uesto intelligente laYOI'ator·e ha l'accolto l' approyazione lusinghier·a di <1nanti hanno Yisitato la :\lu,; II' a tli Gubbio e non pote;-a e,;,;ere diYer:samente date le cure non lieYi che il Si3·. Or·ciani pone nella paniticazione.

Gnaltiero Bnrtoloni - Iesi (Jlarche) L' in:;lancabile, inesauril.Jile protluttore tli Pasticcet·ie pr·elibatP, di li!fUOI'i "l1Uisiti ::;i e pr•e:-;entato <'Oil Ia sua specialitit Jll'efei·ita ell ha con ,;otldisfazione r·ael'OI to le lodi cki pi \1 com1wt en ti buongustai. L' Er·oe del Pan <1' .\.r·gento segneni, col liquore del Cicio, una uuoYa Yittor·ia nella E;;po;;izione Eugul.Jina.

Cinelli Oreste -

Distilleria

LitOJ'1W

.Amaro CaYallotti - Il Sole- due specialita ottime i cui pl'imi elementi sono sceltissimi, Ia preparazione aceurata, Ia confezione buonissima e la toIetta della botti.~dia atta a conquistar·e a pl'ima Yista la stima del buongustaio. Tali :,;ono le !loti di questo fabbricante di li<fUOri che presento le sue specialita a Gubbio.

•resta Arturo -

lUilano -

Corclial Testa

:E una pr•oduzione assolutaruente nuoYa delicata, finissimn, ottimamente prei1arata..\. base tli panna sono pochi coloro che hanno tentato Ia proYa, pochis;;illli quelli che dalla pr'OYa hanno ottenuto rliscr·eti risultati, tanto che di Es;;i nel JueJ•cato non e sopraYYis:-;uto che il (i-alato Cognac il quale a pero Ia disgrazia .d i per·dere col tempo le sue gr azie di liquoce. Artlll'O Testa inYece e I·iusdto ('()lllpletamente nell' intento ed il suo Cordial a base rli pan na non depePisce, non inacidi:sce, non si a \'aria. Il suo g ustu e identico da l primo gior no a<l otto mesi dopo.

Noi ne abbiamo Ia pr·oya pet· gl' i ncr erluli col prodatto che ha lH'csentato a Gul.Jhio. (co>~ti>wa)

79 -

Stafo delle ean1pagne

Periodo di siccita superiore a quello del Giugno e Luglio. I campi sono ritornati aridi, e r erbe disseccate. Penuria di foraggi freschi. da decidere un forte ribasso nel prezzo dei vitellami, eel altre bestie da spasso. La vendemmia abbondante si compie bene, e le terre non soffrono per l' enorme pista degli uomini e dei carri. Il granturco, che ha dato sufficiente prodotto, si asciuga a! sole, senza tema <li muffe.

Stagione propizia per Ia raccolta anche del tabaceo e delle barbabietole. Persistendo troppo a lungo il bel tempo, Ia semina del grano verra ritardata.

Agenda Agricola del mese di Ottobre

Nei Campi.

Circa il L:i s' inizia Ia semina del Hrano, ed anche prima in montagna, se sopravverra qualche pioggia. Eseguendola nei prati artificiali disfatti, non occorre Ia somministrazione di sostanze fertilizzanti . Xelle terre coltivate a Sarchiate, sara bene spanclere qli 4 di Perfosfato d' ossa per Ettaro, eel un quintale eli Solfato di potassa. Y olen dol a poi eseguire nell a terre di ristoppio, cioe facendo succedere il grano a! grano, e necessaria somministrare una concimazione com pleta.

In questi terreni si spanderanno, all' atto della semina, Perfosfato q.li 4, Solfato di potassa da q.li 1 ad 1 1 !2 Solfato aminonico q.li 1, Gesso q.li 4. La ~;emi n a si eseguisce tanto a mano, o a spaglio, quanto a righe colla seminatrice. E preferibile, sotto ogni punto di vista, questo secondo sistema. Auche volendola eseguire a spaglio, e bene che i l grano sia seminato sopra terr a, dopo di avera assestate le praci accuratamente, previa lavorazione razionale, e procedere all ' interramento con r erpice. L' interramente sia profondo non oltre l e quattro dita.

Non si dimentichi l a cernitnra del seme, passandolo per il Vaglio. Si provvede alia me<licatura di questo con i sistemi dettati nei numcri precendenti.

Nei vigneti Fiuita Ia vcndem rn ia, non sar:i. mal fatto procedere subito alia amputazione dei tralc:i superfl.ui, e cosi i r im ancnti guadagneranno meglio m matnrazione, e si ag,•voleni. il lavoro eli potatura.

12 Nell' oliveto C0ntinuano le zappature attorno aile pianto per mantenere freschezza onde non abbia da soffi·ire il frntto, data Ia eccezionale siccita. Si compie Ja semina di fayett[;, lnpini, yecc;ia etc. per sovesci in primavera. Si raccolgono le oli \·e da mensa, e si curano. Non si trascnrano i frut.ti cadnti o per la seeca o bacati, e si si ripongono per estrarne olio da ardere.

Nel Frutteto ..

Si termina la raccolta delle l\lele, Pere etc.

Nella Cantina.

Man mano che le lJotti di mosto comp10no la loro fermentazione si colmano per non lasciarle sceme. Il mosto messo a bollire nei tini colle vinacce, si folia enorgieamente mattina c sera, procurando cosi una maggiore de~ompo:o:izione delle parti coloranti, ed evitando a queste II lungo contatto col!' aria, e conseguente inacid1mento che Yerrcbbo comunicato al vino. Si procede alia sYinatura dei mosti maturi, e si passano le Yinacce al torchio.

In q nesto an no di deficienza di mangime per il bestiame, qneste lo suppliscono in parte ottimamento.

ERse contengono la meta di sostanze nutritiye di un buon Fieno. Specialmente in questa nosb·a zona, doye non viene praticata la distillazione, riescono anche di maggior sostanza. Abitualmente si ripongono nei canali, o nei tini e yeugono immerse nell' acqua. per poi estrarle a tempo opportnno e triturate in mescolanza ad altro foraggio, vengono somministrate al Bestiame. Meglio sarebbo form~.rne dei Silo, e pigiate per bene, private di aria, art ogni strata si aggiungono Kg. 2 di sale pastorizio. Vengono appetite con grande ntilita, anche dai mai&.li. Altro vantaggio che si puo ri rarre clalle vinacce, e quello di formare un ottimo aceto, specialmente in questa annata di abbondante raccolto Si prende uno o piu tore hi e si ripon .. gono in luogo caldo eel asciutto, ricoprendoli con dei panni. Dopo due o tre giorni, introducendo nel mezzo una mano, si sentira se sono arrivati ad un alto grade di riscaldamento, emanando un forte ed aggradevole odore. Si trasportano in un tino, o bigoncio, e vi si Yersa una quantita sufficiente di vino mediocre: dopo quattro o cinque giorni si estrae, e si ripone limpido in rccipienti appositi. Si possono anche mettere in un Ligoncio ad imLuto, praticando un foro nel fon<lo, che Yiene asse-;tato sopra una botte con cocchiume largo; qnincli ~:;i sovrappone un barile pieno di vino, procurando cho da un forellino vada lentamente a cadere sulle vinacce, e. dopo di averle attraversate, I'LL a depositarsi nella botte sottostante.

Con qnesto sistema, si ha solo il fastidio di riem· pire il barile ogni qual ;-olta sia vuoto, o le vinacce mnntengono sempre il ]oro grado di acidita, badando che ~;iano ben pigiatc, eel a contatto dell' aria. Un acet•J f,Ltto con que,;[:) sistema, san\ ~mperiore ad ogni altrn, o 1·enclnto ad nn prezzo molto maggiore del vino.

Magazzino del Consorzio PREZZI DI SETTEMBRE Aratl·i Sack K » » K. » » D. » "Piceno, » Gardini » Brabant » Brabant »

180 150

lG l\1.

14 :M. 10 l\1 .. .

120

G5 47

. 42

190

doppio Ott. N. 1

2:25

175

i\Jelotte semplice N. 2 » cloppio » 2 » Yoltorecchi Piceno doppio » semplice L. 40 » » Biagioli Aldo » L. 28 Ripuntatori Erpici Acme originali » rigido (Hovarcl) » a molle (Osborne) Catena per trazione o stroppa per ogniunu Cemitori J'.Iarot o Clert per selez. grano 380 Ventilatori per semi minuti Pompe irroratrici (Gioia) . » » (Del Taglia) Solforatrici comuni . » Bertolaso Falci (fienare) l\Iacchine fa! cia trici L. 3:20 Pressaforaggi a mano « 90 Sgranatrici per granturco .

215

80 41 42

32 95 85 235 17 425

140

550 125 53 270 300 125

Pigiatrici comuni Diraspatrici- Pigiatrici- Brevet. Bruggeman 'Torchi grandi per venacce .

L. J 25 Triuciaforaggi grandi e piccoli da L. 117 a · l 'T't Per £os f a t o m1nera e 1 ·

unita stazionell 1 ~I - 1 v )all' j Campello n

Scorie Thomas Gesso agricola

j

Leucite Calciocianamide Torba per Jettiere

I!

Solfato rame ingleHe » nazionale Solfo puro Albani Pesero il ramato » Solfo puro Albani Trezza di Romagna Trifoglio greco Favino da sovescio Sui! a Erba spagna Sag gina Crusca e Cruschello Panella di Cocco per bestiame

48

j

7 90 2 5 80

3 50

35 24 50

26:) 160 14 15

Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile

- - ---------

Gubbio, Tipografia Gioacchino Romitelli.

t ANXO 11

o

DEL

GUUDIO

CONSORZIO

-

AGRARIO

COOPERATIVO Dl GUBBIO

DIREZIO:'\E ED \~I~IL\I:'TIL\ZIO:\C

Sl PUBBLICA IL PRIMO O'OGNI rAESE

J'rcsso Ia ScJc del Consorz10

Per inserzioni rivolgersi all' Amministrazione

l\ TTl DEL CONSORZIO

Perfosfato minerale

Per assicurarc ~cmprc pi\.1 i nostri soci che le merci n :ndutc al Consorzio sono garantite nella !oro purczza c titolo J.a analisi chimichc c~cguitc nci l~cgi laboratori autorizzati, stimiamo utile per tutti e doYeroso per noi di pubblicare i risultati delle analisi che si stanno compiendo sul peJfo~fato minerale consegnato nella corrente stagione di autunno.

Ed in questa occasione ci sia permessa una parola franca c sincera : La mitezza del prezzo, la garanzia del grado di anidride fosforica, la maggiore possibilc puntualit~t di consegna con i quali il Consor.Lio si fa strada ogni anno presso la numerosa e crescente clientela dei consumatori di concimi chimici, aYrebbero doyuto conYincere ormai tutti i Signori proprietari ed agricoltori del nostro territorio che, stipulare contratti col Consorzio Yuol dire esser certi eli aYer mcrce a buon prezzo e garantita, senza preoccupazioni c molcstie.

Istituita con questi intendimenti la societ~t non e mai Yenuta meno ai suoi fini csenziali, e la maggioranza clegli agricoltori c proprietari a segulto il Consorzio su tale indirizzo con fede costante c corrisponLlenza senza limiti.

Ci so no pero alcuni altri ( pochi fortutunatamcnte) che non Ia pensano cosl, ma che approlittando del nessun Yincolo pre\路entiYo da noi richiesto nci contratti, ere-

:X. 11

1 Xorcml11路e 1008

l'RJ-;zzx

Al bonameuto nnnuo a domicilio L. 1,J.l. s"stenitora , 2,Un numero separato ~ 0, 10

dono pili opportuno di preferirc altre ditte per acquistare - a minor pre.~路zo come ('ssi dicouo - il perfosfato di cui anno bisogno. facciano pure il comooo /oro !

Sappiano pero queste pecorelle smarrite che dalla padella. si cade molte Yolte nella brage - c che lasciando il Consorzio col q uale si puo litigare tanto bene, si corre rischio di legarsi mani e piedi a quei famosi rappresentanti di agenzie private o di speculatori che sanno fare magnificamente i propri affari.

Ed allora i conti si fanno ben diYersamente! A fatti compiuti a\Temmo piacere che ci raccontassero qualche cosa.

Cc ne dispiace per essi ma la colpa e tutta loro.

Il tempo e 1' esperienza daranno ragionc in appresso, e con la fede YiYa che ci a sempre animati per il bene degli agricoltori, noi siamo certi che questi pochi figli prodighi torneranno ben presto pentiti al Consorzio, sempre mite ed ospitale, do\Te troYeranno il loro Yero tornaconto accompagnato dalla maggiore sicurezza di buon trattamento.

E cosl che si potra meglio assicurarc la Yitalita della benemerita nostra CooperatiYa in tutti i suoi tentatiYi commcrciali , ed e con queste file serrate che il piccolo esercito nostro sar~t capace di liberare la piazza dal danno degli speculatori e hagarini d' oltrc terra che, non e supponibile - Yengano qua con Ia mission~ di f~1re il bene dell' agricoltura e 1' interesse dei signori proprietari.

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-82-

Analisi chimiche del Perfosfato cansegnato nel COI'rente :mtnnno

R. STAllONE GHIMICO AGRARIA Dl PISA presso il Laboratorio di Ghimica Agraria de!la R. Universita

II ::'i!!. lJncini nr.I pre,entare il 'UO pt·orlotto non ('bbe alu·o di mit·a dtl' fat• :-;apet·c a chi ne puil aYere intet·e-.--e. che auche a Cupt·anwntan·t Yi -.on 1 dei buoui intJn,..tt·iali L' de;;li otlitui lanwattn·i.

Bardi l'p;o Anali~i

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17,f•5°'o

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(continua~

ESPOSlZION E .AGR ICOLA IN DUSTRIALE Ccmtinua;Jone V. S. !J

J

Cave

Sdi·uff L1 1 /T. Che cosa sat•it mai ? nulln- di men che gustoso e un prodotto nuoYo nel campo <lei lilluori, ed ha il pt·egio della noYitit - Sdruif LuffForse il nome potl'a seml)t'are strano; ma non e strano, e stt·ano il sapore che detto fm noi e gusroso ed e stato apprezzato dai pitt voloro::;i buongustai giudici, che ft·a le altre C08e lo hanna tmvato migliorato da qualclw tempo. So che sta a dimostraee che i Sigg. F.lli Sessi non d01·mono 8ug-li allori ma laYorano al raggiungimento della pet-fezione che noi auguriamo di cuore.

Gabrielli Gabriele -

Frosinone

Amaro Bellator - a base eli China, e Utl amar·o che non ha nulla di comunc coi soliti amaricanti a base tll legno <ruassio o J'abar·baro, e un amar·o semplicemente a base rli China Ca!is::ia, sono Ie scorie, le co!'tecce rlella Lenefica china <he con uno speciale tt·attamento del Gabl'ielli lascin tutte le sue qualita nel liquorc che ha JH'CSelltatcJ all' esame della Giut·ia della Esposizione dl Gubbio. Oltre alia bontit del pt·odotto fa ac(1uisbn~ simJ atia all' instant:alJile preparatot·e, la seYeea ed Plo.;ante bottiglia <.:he J·acchiurle il J:uon B>Ilatot•.

Virginio Uncini -

LiHH'llO

rn litjt!Ol'l' Dpud - SF'C - l"n P•ll'liH'iCO e:l un BittPI' Ba tli. fonnano ll E.IC,!'llltl' ~Io:-tt·a B·mli e~o.

Linlt'no - Ia LiYPI'JltHll Ivtliana, in rruPsta E'[HJ.·izinnP Etl-'1thina e -.;ta•a •ll';!llallWiltP J';lp]lt'(',.;entatae tutti i yaJm·n,.;i e;-;po,.;itori t'ut·ond fatti se;;no a lor1i lwn BICI'itale dal nnmet·osn pnbblic<J inlen-enuto.

Rmli P..:·n con i su 1i "'luisiti liqu wi co:llc sue pt't'!!eYnli :->pPcialitit non ha tt"'dito Ia sua antil'a rillOill<lllZa ed in t{Ul'"ta c.Jme ltl'llc altt·e pt•ece<lenti E;-;po;-;izioni ,.,j e fatto onm·e, come non et·a dubbin. :\"ni mo:lesti o:-; 'et·Yatol'i non pos,.;iamo ch·' con~t·a­ tularci.

G. Pellegl'ino -

Sessi F.lli Eredi <li Napoleone -

liqnori,;ta -

diP! 0;;

Cnpramon1ana

Eli-xit• d1 China, una prJpat•azione speciale accurab e di buon gnsto.

Roma -

Elixir i\Ioka.

I~

uno rlei pi{t PlP~anti e struisiti JH'Otlotti della Iiquot•et·ia. II suo t!"nsto pet'fpt to del Ca1T~ il suo 1}1'0fnmo non e:->a.~et·,tto del C'affe. il suo col<we pt•ecbo del Cafre fanno si chP ::;ia il pt•el'et·ito rlegli uomini e quel che pil\ conta al gioroo d' oggi anche delle Signore che in fatto di buongu-,to da!1no del filo da torceee ai Signori del sesso fol'te. L' Elixir :.\loka del Pellegr·ino e uno di <ruei li<luot·i che molto Yolentie1·i si degu~tato da tutti forse, o,.;et·ei dit•e, anche ai componenti la Iega contt·o l' alcoolismo. Pet·che ~ :\"on e alcoolico, e gusto~o e eli sapot•e delicato e fine, ~i peesenta bene, in una parola Pellegeino - Ita un liquore che onora se e Roma -.

Birra Peroni -

Roma

S.1cieta <'hiaccio e Bit•t•a Pet·oni. - Ecco uno tlei piit gt•atHii sco;;li cite pos~ono capibt~·e tra capo e pie<li ad un po,·e,·o t•epol'ter o an.che ~cnza alcuna 1)['etesa ad Ull lllO<le8tO iJJnstratot•e itll[ll'OYYisato eli Mostec e Pt•odotti.

Cite .cosa pott·it 111ai l1il'e <rnesto iufelice mol'tale che non sia !..riit tletto rla tnille e mille a! tt·i - della famosa Bit·1·a Peroni. - E se qne,.;to JlO\'('t'O l~iaYolo e rlefit:ento d i j llYell ti \' ~~. COlllC dC\'0 tm·t llt'ill',.;i i I cet'Yello pet· metterc in..,ieme alwcno <1 uattt·o t·iL!·hc ehe tlicano un po' di bene t!ella 12·iit troppo (·ouost:iut:l ed accreditata Bit•t•a I'el'oni.

Finil'it toe:-;c come tanti altt·i a! pat• di lui finiscono -- La Bii'i'a Pe,·oni r' inslr]JeJ'{tUile.

Sig. A~ostino Atlami ~-\genl0 ed .-\.llltllini;-;tJ·aiot·•~ della Tenuta di :.\lal'siliana dol Pt·incipc• 1>. Tomma::;,J Corsini Sen a tore del Regno, Ot•betello.

E superfluo qui dire Ie lorli cite al tt·i meglin tl i noi hanna f'atto della sa8',\'i:t annninhtt•Jzione di r1ncsto nlor·oso ag:·icoltoJ·e - I' lngc;·nere .\.rlallli.

83-

================~~~====~~==============~~~~--=======

La ~ua cncr~ia. <:apacitit. e per·icnza ~li 4lanno il tlir·itto di ~(·ntir"i ben ~od,lisfatto dr~li :-;plerulidi 1·i~ultati ottenuti tlalla -.;ua instancabilc operu:--itit I peodotli, Ya senza dir·c suno dei piit "'lui~iti Olio 41a men-.;a bnonis-.;imo, Forma~~io -.;tr·ayccchio '-'fJUisito e tlello splentli4lo C<u·bt nc.

Alia }lostl'a oi c:ubbiu IJUC,ti pr·ndutti hanno r·accolto il plau-.;o gerwr•ale.

Lotle ;;r·antlissima Ya tlata dUiltl\IP a chi ne e l' autol'e pr·incipale.

te }lo,.;tra indetta dall' _\.ssociazione Italiana peP l' incr·emento rlell" intlustl'ia e del Commercio. Di contro oltre -.;ettauta concorr·enti con i migliori hni delle piit accr·ct!itate regioni tl' Italia, Gr·illi ha Yin to I' unica }lcdaglia d' Or·o conces~a dal Ministeeo di AgTicoltur·a lndustt·ia e Commercio.- Il Grilli in tutte le E,.;posizioni fu degnamentc rappresentato dal Si!.f. Santori uno dei pii1 Yecchi e pt·atici Pappr·esentanti tli Esposizioni :\'azionali etl Estere.

Pirri SaYerio 1\I arch. l~ober·to HenYctlnti - (~ ubhio Yino di Monteleto 1~:.!7 - l!JO l - due inal·r·iyabili rgwlitit rli Yino rla inri<li~li'C i bor·deaux e tutte le altre <1nalitit tli Yini tli lusso in botti~lia d10 YPDgono lanciate "ul nostr·o r·icco Jttei·,•ato tla ()ltr·e alpe. L'n buon bicchiere del }l"ntcleh) tlel }bP Bt'nYednti e Yi gantnti"<:o che r·ipudiate -.;enza altr·o tuttc le altre tleeantate <JtHt!itit tli Yino a ha:-;P tli etic!tetta

Proearcini e Carloni - ::ua<"erata Ca"a \'ini<:ola della I!Ja-.;sillla impmtanza peP produzioue e <:ommercio di 'ini e tli Yar·ie s<:eltissime lJUalitit. II }lontepul<:iano uno t!L>i CayaJii tli batt<Jglia della Ditta cncomiata - il l'inot il SangioYese il Yei·dicchio sonu i pt•otlotti pre-.;entati <lai Sigg. Procacci11i e Carloni alia }iostr·a tli Gubbio.

II Yalol'e tlella mostl'a tla e-.;-.;i fatta acu·esceYa eli gr·an lunga per· 1' elcgante lllobile tutto in ferro pieno, ,;olido, snPllu, tanto da riehiam:a·e a pr·ima Yista r attenziflne dei yi:-:itatori. E ro:-;i e!te ]a Ditta Vinicola si impone a! pubblico ed alia <riur·ia. Prodotti ottimi, er.;cellente confczione }lo:;ti·a cleganti, relJUisiti cite da soli Yalgano ad accapaiTar·si Ia simpatia gf: llCI':de.

Serafini Girolamo - Cittit di Castello Vino Santo Tiferno - elegantc mostt'a, elegantissima e pratica confezione della bottiglia, ottimo il Yino santo. E lJUesto il p1·odotto che nulla lascia a clesirJeraec per aroma, e bouquet e un rino dostina-to erl indicato aile Signore, ma souza cessa1·e eli esscrlo anche Yolentieri pet• gli uomini.

A.lla Esposizione di Gubbio il Sig. 88t'afini gentilmente ofl'ri\-a il modo di degustal'lo grati~ sia al Banchetto di S. E. Sanarelli che a quello dato in onot·e di S. E. Ciuffelli nella !oro Yi:;ita alia Esposizione s tcssa.

Grilli Umberto -

prorJotti tli AcquaYiYa delle

Fonti ( Bcwi ). . Rerlnci. cla tt·ionfi meritati ·- Pm·igi - LondraRmna- Yellctri - in tutte le Esposizioni ebbc l'ouor·e delle massimc onorificcnzc: metla~·Jic cl" oeo (a Hl carati), Coppe cl' onore. ma doYc r<Jggiunse il mas~imo degli onor·i fu a Rollla nel 1907 alia im pol"tan-

Nettnno -

AHeo produttore

che me -.;i e JWesentato con i suoi squisiti Yini ha r·ipodato le massime onor·iticcnze. I Yini prelibati di :\'ettuno po~snno tlirsi insnperabili merce la cura di cui il Pirri li. eirconda, sistemi i piu razionali che 1' cnolog·ia (' I' igienc impongono sono adottati co,;<:enziosarnentc da Pini, questo il secreto per con<luistar~i Ia stima dei buongustai.

Cav. Qnirino Baffoni - Gubbio - Una riYelazione nel pii1 Jato senso della paeola - Il Yino tipo Bm·gogna clte fu prcscntato dalla proprieta Baffoni JJOtt ha nulla da invi<liare ai veei e rinomati Yi.ni rli Bm·gogna ''Origin aU,. sia pel' Ja forza alcolica, :,;i:t per· il gt•atlo tli colorazionc, sia peP la sua aciditit, aeoma gustosissimo si da rivaleggiaPe e sostencr·e con Yittori~ il confr·onto. Come il Baftoni e riuscito a cio? . . . ..:\on donemmo dido noi peeche da tutti e eisapu to che importando Yi tigni steanieri e pian tancloli in tet'I'cni <Hlattati, concimati e coltiYati con cm·a i Yitigni si acclimatizzano e rlanno il peorlotto che ci d it il vi no decantato. ll l3aifoui ha importato il Gamais gentile erl e riuseito a forza di cm·e e di pazienza ad ottenere la matm·azione precoce (fin' Settembre) ottenendo qucl tipo eli Borgogna che veeamente fa onore alla Casa.

Auguriamo ai p1·oduttoPi, nuoYi e solleciti trionfi onlllq ue pr·esentino il !oro Yino - specie se presentato eon una toletta che del B01·gogna clia I' apparenza esteriore.

Angelo lUarinelli -

Serrapetrona

\"ini l\Iar·chigiani - Yemaccia - Ve r·clicchio due ecr.;ell enti qualita che dimostrano Ia capacita enologica del Sindaco }lar-inelli.

Il Yino presentato da un simile Espositore si beYe molto Yolentieri. [ F.lli Corsetti di

Vellct~·i

Pl'oduttori foetissimi di quella impoetante regione Yini-cola si sono prcs2ntati con le migliori qualitit tli Yini eel ltauno sostenuto splendidamente il conft·onto. Que:-;ti gioYani ottimi eel intclligenti nulla te<Jscurano pet• aumcntaJ'O e miglior·at'C sempee Ia lm·o pt•o<luzionc.

S-1Pontecorni IJnigi - "Cn alteo dei pii1 rinomati prouuttori, pee importanza e bontit, dei Yini tli Yelleb·i I vini bianco ua pnsto e Rosso da pa!:>to in uottiglia sono quanto <li pill si possa immnginm·e nonche tlesideeare. I vini da descl't spuman ti naturali, ~enza alcuna artificiosa preparazione, sono dn conft•ontarsi splenuidamcnte con i vini spumanti .1elle migliori regioni vinicole d' Italia. Siamo ccrti che non ci pertler·ebbet'O nulla nel conft·onto anzi come spesso e accaduto aumentano di pregio.

Salcerini Annibale ui Cittlt Castello. rn appassionato collezionista <lei miglio1·i tipi del succo d' uva.

Egli ha tale sapienza nello scegliere i tipi che <gtamlo ve li propina siete ccl'ti di rimancre estasiati, sarit anche estasi di - Yino -, ma c questo il ~uo sec1·eto e non vogliamo r·ubarglielo.

<le2'namentc e ::-;in<laco <li C'iterna. c le cure della famiglia tr·ova il tempo nccessm·io per tledicar,.;i alia cur·a eli Yini che a dire il ver·o nulla la:-ciano a de.;ider·are.

II vino da <lc,;,.;ert e pr·eparato con tante as:,;idue cut·e chc thmcamento si bcn·ebbe molto spesso e Yolentieri. ~o il Cav. Dc)lfi lo consentissc. ~oi chc conos<.:iamo il gcnet·e possiamo dime qualche cosa a chi non ebbe la fortuna di tlegustal'lo ancora.

e~li

Lnccl1esi Gino ln Li.vornese chc si fa claYYero onore - alia .\fo,.;tr·a <li t{nbbio ha pl'eseniato una specialiUt <.:he ha <lue gr·ancli reqnisiti, Za bontlt del proclotto pl'eparato con coseienza etl onesUt rli commet·ciante, r ele{!un:o o ser·ieth della toletta- Duo l'C<[nisiti che bastano a faec <.:onoscet·e al morHlo dei buongustai quanto Yalga r amaro Lucehesi.

Giuseppe Dell' Armi Benedetto Bombetti -

Velletri

Chi non conosco il no::;tt·o caro Bet to Hom beti i ?

Pochi perche la nomea cite si c ac<1uistata come produttore di vini ha y;u·cato i confini della provincia Romana e <ltwnti hanno avuto occasione di degustame ne hanno Gantato le lorli su tutti i toni I vini di Bet to del HlO-! --· HJO:J - 190G - 1J07 mai si presentano con una gl'ancle etichetta, con una elegante confezione anzi a diee il ver·o la polvere e la patina copre disceetamente le bottiglie, l' etichetta e piccola anzi quasi irwisibile e contiene solo Ia indicazione dell' anno.

Il vino - il liquore - il contenuto non ha riv-ali, vi conquista ed ogni qualvolta avete la Yolonta eli herne un bicchiere, eli quello verarnente buono, pensate a Bombetti che e troppo lontano.

I II Cav. Domenico Paternico eli Piazza Armerina ha presentato i suoi primissimi tipi di Vino Tuccarino - Pm·;·icone da pasto e l' Iusotia liquoroso, tl'e vere specialita che hanno fatto riportare sempee le pitl alte clistinzioni al Cav. Pateruico e noi augueiano che seguiti ancora.

l\1astrostefano Oreste -

Roma

Yini dei Castelli Romani. In voritit, per chi ne conosce le ra!'itit squisile, il solo uominal'e quei Yini fa veniee I' acquolina in bocca, il Sor Ot'este pero Sa far·e IO COSO SUO CO~i bene da fcU'O irHidiarC la sua competenza e Ia sua abilit.'!.

I tipi eli vino fini delicati, ~ustosi, 1li -:\Iasteofo~tefano lasciano in c-hi li clc6usta un incanccllabilo eic01·do.

Olio fino da mensa - Olio Lla esportazione. Uno dei pili impodanti produttori eli Olio che Yani.i l' Italia meridionale II Dell' Anni e semprc andato eli pari passo col progresso, non si e lasciato mai sorpr·endere clalle noYitit perche egli ha saputo sempre preYcnirle. La grandissima produzione <li Olio rl' Oliva del Dell' Armi viene lanciata con grandissimo ceer1ito in tutta Ia penisola. - 0Yunque si e presentato con i suoi olii ha raccol to allori ed affari.

Ulisse Contessa -- Stroncone Un appasionato e dotto cultore del miglior prodatto che vanti 1' Italia.

Non vi e nazione che non invidi il nostro Olio.

L' Olio, la nostra ricchezza, varca i confini, allo stato geezzo, per poi ritornarci imbellettato, con una elegante toletta e col peezzo clecuplicato. - II Contessa ha la fede ne1 suo prodotto peechc lo sa genuino,_ ha la fede ncl costo perche lo sa mite e conveniente, ha la <.:osciom:a di fae lo co!'le pel' bene perche cosi facendo tienc a mantenersi il buon nome che a forza di laYOt'O ·si e meritato.

Luzi Domenieo -

T,-~,

It• <·ur·o dc11' _\tnrHinistrar.ionc Comunale, poichc

Citt~t

lli Castello.

Una ricca mostra della qualo facovano parte i pill bei esemplal'i di fnttta pl'elibatc. Por·i, meli. susine e Yia Yia quanto di meglio puo prescntar·e un nlente ed appasionato ft•utticoltol'e. I suoi splenrli<li r·icchi pomaei hanno assorbito inter·arnente b tli lui attiyitc\, ra:;ione per· cui raccoglie onuH1ue si prescnti mer·itati kionfi.

Ca v. Bossola -

II CaY. Emilio Dolfi 11i Citerna

Veno~;;a

'1'ol'l'e ( Gubbio )

I yasti tenimcnti, noti c cono-;cinti del CJY. Eo;;sJla, ltanno subito una i!l'<mde tr':l•fJt·mazionc.

frutto di tenace co:-;tanza, <li gl'ande competenza. di 'lS~OlLltO disceruimento. Quando r intelli~ente GenoYese acquisto quei tel'reni allo stato impt·ouuttiYo, niuno .j -.;arebhe imma;;inato dtP dopo pochi anni diYenis:;et·o Yet·i e propt•i :,riartlini e che il pt·odotto tla lJUelli t·icavato fos-;e tanto c di tale r1ualitit da far inYitlia a molte re;!iOni tl' Italia. O;s-i il C;n. Bos'-'Ola puo es:sere lieto dell' opet·a sua poiche il suo 1Vebiolo da pa-.;to porta il suo nome ltmtano e ottilllamente acceerlitato. Ci t~ grato constatare un ~uc­ ces;;o cosi intet•es-;ante per Ia no,.;ti•a re;.done con Ia fede che po-.;sa set'Yll'e tli ammacste:unento a quanti ancora dormono.

Cartlilli G. e C. -

Roma.

::\on Yi e fcsta C'hc puc) rlil'si completn se Yi tuanca ]' op:g:etto pill simpatico c pt•ornmato. r: embletua della bellezza, della bontit, del candot·e, •leila tliOile,.:;tia, della fl)t•za. 1lell' amot·e non puo aYct· mai pt·eclusa Ia via rlelle feste pili liete della famiglia.

Il fiore por·ta onmque il suo 1·ag:~.rio di g:aiezza di felicita. il fioee vi conquide per la YiYacitit dei .;;uoi colot·i, J1er i suoi yag:ili e lleliziosi pt•ofumi, il Fiol'e Ja Yita. C<mlilli e uno <lei pi\t illl]lOI'tanti, tlotti appa~ionati fiOI·icultOI·i c:lte Yanti la C;tpitalP tl' ltalia l' _\..]ma Rollla. - Ci semlwa di an•r· tutto tlPtte - a Yoi trame peofitto.

e

Barone De Riseis -

Luigi Fuscbi -

Frosinone -

E un tipo di

la\·oratm·e che da' del filo ila torcere a !luanti gli Yogliono contendere il primato. Egli pt·orluce delle gnzose ottitne, prepar·ate con cuscieuza ed ouesta commet'ciale che e molto t•a.ro in con trat"<> ai tt>mpi che cOt·rono. Le sue aequo gazose ben pt'epaeate, hen pt·ofumate a tutti i gu:;ti, a tutti i sapot·i sono fabbricati escl usiYamente con zuccheeo c 1!tai con Saccw·ina: !JUesto egli tiene a fm· conoscerc ai lmon gustai.

Leone Lar£li - T1·a i pani lki e uno eli !{UClli ehe pet• ererlilit si imposto alia gl'ande mas:,;a rlel pubblico. Lo sue qualiUt di pane, di ogni gr-nct·c, di ogni regione, sono riceecatissime ed apprezzat<>, chi pet• la l)l'ima Yolta ha Ia for·tunata combinazioue di fot•niesi nel fot·uo Lat·tli di Yia dei Pa:-:tini, fa in modo eli uon eli men ticat·::::ene pi it.

e

Scerni ( Chieti )

Di questa importantissima amministt-azione furono inYiati alla ~rostra di Gubbio due peodotti Yeramente eccellenti.

L' olio d' Oliva finissimo da mensa ed Olio da pas to di second a quali ta, tt·o.-ati ottimi.

Vino da pasto connme; ma. non comune di pregi poiche dimostt·a quanta Ria la competenza di chi e ]WCposto alia loro j)I"epaeazione. La mostra disposta elegantementc pee le snelle anfm·e di ceistallo, i protlotti fini e squi~iti han Yabo a richiamaee 1' attenzione del pubhlico c del Gim·r.

liui -

~PI Repat·to eli alimentazione Yanno annoYet·ati la Bin·a uel Cngnucri Giuseppe di .\.ncona. t:n intl ustt•i'tle che fa Yeeamente onot·e a se ed alia :-;ua cittit. O:!f!i ;:!iu,.;tarnente eacco:.die il ft·utto tli lun~hi -.;acrifici poiche la sua 3't·andiosa fa bbriea 11i Birt•a e cono:;ciuta ed appt•ezzata come met·ita un po' rlappertutto. Bina <'hiat·a e ben confezionata.

..1mministrazione del 1\Jarchese Ginlio Bnfa8. Ginstino.

Tee prodotti ha pr·esentato questa impodante amministeazione tt•e prodotti cite pet· le lot'o bunno pr·ot'og-atiYo c pet• 1' at•i,.;tocra.tica ('Oni'ezionatut•a ispirano una ,.;tnisueata ficlucia. Il Yino bianco da pasto una leggct•a imitazionc clello Chablis. II Yino nero da pnsto ottimo pet• bour1uet, ~·ratlo alcol ico. colore e 'apor·e. II Yino alea.tico semplil'omente fino rlesidet'aLo e de:-;itlorai>ile da tutte Je Sic,;·rHwo tli c1uesta tet•t·a pet· ];• ,.;ua delil'atezza.

C\m tali re•1nisiti 1' .\mmiuistt·azione del ~lat·­ c!te:-:e Buf:llini rmi> e!"sere lieta e -<upPrba. dell' ope!'a :-;ua perdte in CJU~IIlllHJllO gat·a :-;i Jlt"e"euta ha la cf:'l'tezza rli t·;~~·rog·lier·e loti i Ptl allo:·i come noi au..rlll·iattto di l'liOt·f:'.

Colagiovauni Ernesto

·-

Pa!!!t.ifieio

Oggi non e pili una eli quelle piccolo iutlu,.;tt·ie che una volta si nascondeYano tea la immensitit delle grancli industrie metallurgiche, ilei geandi stabilimenti produttori, poiche la loro mole et•a trascueabile, il sistema di fabbl'icazione ])l'imitiYo. Oggi un Pastificio deYe forzatamen te assw·gere alia potenzialitit di grande industr·ia causa il maccltincu·io vario, numeroso, pel'fezionaw - a causa dei sistemi di laYot•azione che debbono t•ispondet•e a tutte le esigenze e le leggi dettate rlalla modet·ua lgiene, a causa delle beaecia che Yi laYorano, a causa della gt•ande quantitit di paste da alimont.azione che Yi si prod nee.

Tt•a questti impol'tauti stabilimenti va annoYerato il ColagioYanni, tna .-a appt•ezzato molto pi\1 pet• le scelte qualit.'t che sa lanciat·e in Commercio.

Amicarelli Nicola di Agnone, non ya dimettticato nno dei buoni JH'OcluttOI·i di Iiquori del Sannio. Quc,.:;to pt'eparatore rl.i spscialitit cerca di ];wciar·e sui met·cato, dei genct·i clte possano acqnista t•e la ficlucia. rlei buongnstai, e se non fosse una tt·ascurabile deficenz:t sulla qual ita dell' akool cite do\TCIJbc essere di pritni,.;sima scclta a r1uest' rYt'a i suoi prorlotti ancbbot·o t·a~gi unto Ia c·elebt·i tit. l't·,,fi ( 1i del Consiglio .

SG -

IL PREZZO DEL MOSTO

Citta di Castello - prezzo medio mosto bianc,) comune L. .S, 18 al q.

Fossa to -

L' uso anti 1uato di tassarc il mo~to nella nostra piazza Yi'l, come altroYc, g-iustamente ed anche opportunamentc scomparcmlo per lasciar modo, in omaggio alia liberti'l di commercin, eli stabilire tra compratore e Yenditorc i loro contratti scnza che ncssun Ente prole/tore inten-cnga a tutclare gl' interessi dell' uno o dell' altro.

Si diceYa da una parte che la Giunta ~Junicipalc prima (quando tassa \'a il Comune) e il Consorzin .-\g-rario poi, csscndo co.:;tituiti nella maggioranza di proprictari, aYeYano tutto 1' interesse di tencr alto il prezzo del mo~to pcrche anch' cssi aYen.mo partite da Ycnderc - dall' altra si faccYa sapcrc chc n--:1 critcrio eli 1is~->a­ zionc della tassa si prcoccupaYano della sortc del contadino c ccrcaYano di rcprimcre il monopolio degli osti - Il fatto st~t chc ogni anno la tassa del mosto suscitanl in Gubbio pii1 malumori c recriminazioni che genera1e sc non un<imme :--oddisfazione.

Amlata cosl in disuso questa ormai yccchia tradizionc poichc anche il Consorzio non intend piu assumerc 1' incarico eli flssare il prezzo medio del mosto, sti111iamo utile per chi puo a ,-erne interesse eli pubblicare qul 8 ppresso i prezzi praticati in quest' anno tanto nella nostra prazza come il alcune Citt~L Yicine.

I dati ci sono stati g-entilmente forniti dalla Camera di Commercio e dagli uffici 1\Iunicipali : Perugia - prezzo oscillantc dalle L. 7 7,50 - 8 al canale .

Foligno - prezzo medio L. 8 1' Ettolitro lc qualita migliori non hanno sorpassato le L. 10 Gu aldo - prezzo oscillante dallc L. .S alle 7, 50 I' Ettolitro.

Fabri a no -

pn?ZZI l me eli)

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prezzo medio L.

Urn bertide

id.

id.

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0

all' Ett.

.S, 18

id.

GUBBIO - prezzo medio L. 7 al-

l' Ettolitro.

Agenda Agricola del mese di • r oYcmbre .'ei Cnmpi. ~i

ultima la ~eltlina <lPl fnmiento, delle faYe, cieei·chiL'. Yet:<.:ie etc. ;:;i pnH'UI'a anclte di dare tlll ultilllo assetto al laYorio delle tet'I'C, eLl al di~sotla­ mento, tenenrlo a memoria clte, fino a tanto nori sopt·a,·-rengano i gelati e le ht·ine, pitt tet·t'L'llO "i laYm·a c piit t' ;;nadagnatll, pllirhe le at•aturc fatte in autunno Yalguno il eloppio eli lluelle fatte in mat·zo eel ;qwile.

St' i pl'ati artificiali, con le belle giot·nate pt•ccedenti, halltlO clato Ull iJUOll s\ ilnppo, e cousi!_!·liahilc eli non usufntir2 eli 'llll'sto poco Jllctllgimc pet· lP lJestie, tna la~eial'lo intatto nei campi, pct'l·lte, col sllpt'<lggiungeJ·i:l dei geli, cadt·;'t appas ·ito sopra la pianta stcssa, c ~en irit ol tJ•e dtc pet· ingt•asso, anche eli stt·ato di pl'Otczio:lC alle piantiue chc lo [H'O<lussero. Si racr.:olgano lo !Ja!'IJabictole da fcJI'aggio t:a\ ate e quanti altl'i tuber·i d:t Bestiame, e =-i inliJssano all' aperto, sr.:ayando una fossa larga cit·ca l\I. 1, lunga e1uanto or.:cm·r·e, e profonda :.\I. 1 e dopo aYHYi dispo~tu tul.JC!·i I'C3'vlarmente, Yengono ricoperti con uno stmto di terl'a dello spessm·c di :25 cent. circa Quando na~ce il bisogno, si Yanno rintt·acciando un po' pel' Yolta, e~umandoli fr·eschi e belli, tali c quali Yenner·o sepolti, c lc bostic li manger·anno aridamente, e cou profllto, super·iore a quelli conser·ntti nei magazzini, cite saran no appassiti e vizzi.

Si concimano i prati at•tificiali e naturali, con terricciati, e con sostanze i'osfatid1e, potassiche e calcarL Si puo dar·e anche met.it concimazione, specialmcnt.e nei tel'!'eui in pendio e molto fr·iabili, lasciando l' al tra me tit pet' Febbeaio e :.\Iarzo. Si cu~tocliscouo lc siepi, rendendole atte alta difesa, e pt·erH1cndo il superiluo chc potra ben senire per· legna cla ardere, specialmente tenendone ~Tan conto nell' attuale pcnueia eli combustibile.

Ne l V i gneto Si continua la potatura delle viti molto superficiale, cioe amputando che e molto super·iluo.

S' intercano i tl'alci maturi tagliati per facue talec da piantace, a tempo oppol"tuno. Si disinfettano (1uelli rimasti con una miscela di so!Cato 1li ferro, act1ua e calce.

do

87 Nel Frutteto

Chi pianta in autunno, gnadagna un anno tluindi Ia pt'ima cut·a <lei colono e quella <li aprire i fot'moni, o buche. meglio peru scassato genrrale, e mette1·e a dimora tanto le piante tla fi'Ldto, come le Yiti. Sat·;\ tanto di utile, pinttosto che pensare tli fal'lle la piantagione in prinwYet·a.

Badaee bene a intel'J'at•e le l'<Hlici tl elle piante con ten·a me~colata a concime ben disfatto. perche pos.,;ano an· an tag~·iat· ..;ene al primo syi luppo. "C n leta me poco ma tut·o e fl'o,.;co t'al'obbe nascet·e t1elle fungo,.;itit, scmpt·c cau:;a di danno e <.li marcimento.

Nella piantagione e bene pcnsat'<' che il colletto della pianta resti scmpt'e t'a,;cnh' all' ultimo str·tto <li terl'a. Piit le rarlici stanno a contatto dell' aeia e <lei caiOI'C. e pii1 sYiluppet·anno e si appl'ofondiranno, pur·che abbiano strato arato sotto, o ,;ca,;sato che Yo~·lia dit•si.

Una pinnta messa a dimol'a a grancle pt•ofonditit, rc:;tet·it incrte e non cl:u·~\ mai quello s\-iluppo

nccessat'io aile sue raelici o conseguen tcmen te allo sviluppo aroo. e finicit con un vet'.') intisichimento, e pet·it•;\ fm breve. Sew it in" a sa da i Iiclleni, e 1' agt•icoltot·e, senza cono,;cer·e Ia cagione, anit buttato clenaro e fatiche. Cut·a a<lunllllO pl'ecipua, sia eli fare un rwofondo scassato sotto, ma por·re a dimoea Ia pianta in modo eli rispondere al vecchio proYet·bio che essa, con le radici - vuole sempre sentire il suono delle campane - Alia prima mossa eli temperatura sa da se approfondir·si colle radici e sottral'si tanto a! gelo che all' alidore.

fetto riposo, rientranrlo alia stall a spossati dall' enortue l:wot'O Sarit ottima Clll'<l di somlllinistrare loro una close snfficiente purgatiYa lli Ipo;;olfito di ~oda per libeJ•::tre i lot·o intestini (]a matcrie ingombt'anti e clannose, quindi, so specialmente sono destinati all' ingea,.;,.;o. si cominciet'it con somministrare razioni abbon<lanti e di facile digestione. ~on sara mal t'atto condire le provende con una dose sufficiente rli sale pas!Ot'izio, oltt'e alia pm·ga, aumentera l' appetito, e faciliter·it l' assimilazione pet' I' ingrassamento. "Cn trattamento cgnale yoglia adtlottat•si per i ,.;uini. Le aequo putt·ide i ngeritL~ nei sommi calol'i, auanno <:~ccumulato nei lot·o intestini principii tos~ici. che sar<\, bene eliminare, olke al faYOI'it•e la <ligc:stione . .\..ltrcttanto dicasi degli 0Yini- La nettezza gnll1rle nelle stalle non sarit mai ecce:".siYamentc l'::tCCOllHl.lldata.

Nella Cantina.

Si colmino lc botti con iinuamente erl ogui giOI"no, e si l'aLii che il vino destinato alle colmatui'C, non a.bbia difetti, perche questi potl'ebbero es:sere comunicati a tutta I' inter·a cantina. ll nwto antlra sempt•e aumentaudo per I' acido caebonico che si sprigiona rial Yino, per il raffeedcla.meuto della massa, e pe1' Ia pot·osita cd assorbinwnto del legno. Sal'it adunque cura precipua del cantinierc eli rinfonclera giornalmente r1uella deficenza che viene per le suesposte cause a YCt'ificarsi.

Nell' Orto.

Si continua Ia raccolta clelle tuberacee, o delle insalate, queste vengono riposte in cesti per l' imbianchimento. Si svellono dal terreno, e con tutte le eadici, contot nate eli terra si dispongono a strati in un cesto, quindi si ricopt·ono con paglia, e via via se ne f~t un altro strata, tt'attandolo all' identico modo. Quando esso sara riempito, si colloca in un fondo piottosto umido, ripat'ato Jal13 luce, badando d' i nnafiiarlD ogni 3 o 4 giorni. In capo a 10 o 12 giOI'ni :;;i estt·aggono le insalate, e mondate clallc foglie maecite, si podano a! mercato cantlicle c tenere. Si piegano i cavoli broccoli rasente ten·a, e si son·appone al gambo una data quantita eli terra, pl'evenendo il vento perche non I' abbia da sbatteee e non san\ male Ia somministrazione eli matet'ie concimanti, in specie nzotate. Si piantano agli, e piselli pt·imnticci, ravauelli, cat·otc qual'antine. Si seminano gli spinaci.

Nella Stalin

Si av,·icina il momeuto di mettcre i buoi iu per-

Norme per una raiionale conc1mazlone Regola principale che deve informare ogni agricoltore nel somministrare le concimav,ioni al terrene e quella di tener presonte come: in ogni caso, occorra e sia conveniente, eccesso eli anidride fosforioa, abbondanza di potassa, suA'icienza di azoto. Anche la calce e uno degli elementi di cui il terrene ha bisogno di rifornimento, anzi stit in prima linea, e non si deve trasC L1rare, tanto pi tl che, so anche il terre no ne fosse fornito a su'f.cienza, una somministrazione di gesso specialmente alle bacelline, concorre a rendere pitt solubili le alt.re sostanzc concimanti.

Per un buono accordo con la sempre ripetuta regob del minimo., e che ]' agricoltorc mai deve perdcre di vista, ma deve sem pre tenere innanzi a se, come il nocchiero la sua bussola nautica, queste quattro sostanze devono sempre andarc eli pari pao:so.

Quante se ne danno in maggior :;opia, e pitt la pianta coltivata se n3 giova e se nJ avvantaggia, oretribuisce ad usura il suo bent>fat.lore. L' anidrido fo:;!'orica, per quanto in esubcranza eosc sia, Yon·it tlalb pianta assorlJita in qnella data qnantitit che le sen·ir:t

per il nutriment,) e sviluppo ne:es,;ario, in relazione aile altre fro sostanze. ed il rimanente rc~tera nel torreno senza pericolo di disper~ione alcuna, in atte,.;rt c>he altra pianta, che snuentri a ~:<ostituirla, possa giovarsi di quanta rimane. Cosi dicasi della pota<~fm e della calce. In quanto poi all' azo o, ::-.pee.~ so Yiene somministr::~to sotto forma eli ;;ali ammoniacali, e peggio a.vora di nitrati. la pianta a~,.;orui~co quella dab qunntitt\ che i.) sntliciente al ::;•w S\·iluppo, ma per il periocb chc cpwsta f'OsUmza rimane nello stmto del terrene fin doYo lo rauici hannu campo l1i >'pnziare.

L' amto ha tntta la sua tendonza eli Fcendero in bas,;o, e qnindi le radici. che hanno una limitata estenzione, specialmente sc il lavorio e poco profonr1o. assorbiranno, man mano che passa alla loro portata, quanta loro occorre eel i• possiuile in rcl::tzion'.l agli alfri clemcnti, ma il resto sccnde, sconde sempre c ya' _perdu to.

Oltre a cic•, se questa materia fertilizzan te fosse eccedentc alle altrP. per ]a facilitti e prestezza che ha ,]j e,;scrc ascorbita, produrrebbe nn precoce od ocrps,;:_ YO s\·iluppo alia parte erb&cea, certo non gioyevole a! prodotto del frutto. Per portaro un esempio ad un campo di grano deficcnte di altre sostanze, somministraudo in Ap1 ile e Maggio, anche soli Kg. 2,j eli nitrato di soda in 1 agione di Ettan>, ogni dieci giorni, f'i arri\·erebbe ad uno sviluppo erbaceo tale, che per natura ri renderebb3 a se stesso spossante, ed al momenta rlel roccolto, nm si yerificherebl e che il prodotto in paglia, c niente in granella. Quando non si ronosceva ancora la mlutare coneimazione razionale, pii1 d' nna volta e occorso di seminare il grnno nei prati artifir:iali disfatti e la vegetazione era cosi lussureggiaute da ~·allegrare il coltivatore e farlo cullare nelle piu lusinghiere speranze, ma il risultato fu nullo. Causa di ciL> n r csuberanza di azoto, che le bacelline immisero nel 'erreno, e la mancanza delle altre sost::mze necessarie.

Bisogna anche tenor presente che q nest a forma di a.:oto, somministrato al terreno clalle piante ammiglioratrici, e sempre r1i mnggiore durata e meno disperdibile, quincli, colla salutare e razionale concimazionc cggi i.m·alsa, di m~tterie fosforiche, potnssiche e calcari, ]a piant.:1, ch_b ne sara ben fornita, avra campo di .t~sorbire ed assi1~1ilaref nel suo ciclo vegetativo, tanto •1ueste che l' altm sostanza, o crescer:\ vigorosa e robnsta, . pasciuta regolarriiente ed esuborantemente, pro•lucendo quella data quantita di granella in relazionc perfetta.

Daile regioni snesposte Sl \'Jcno nella necessaua conclusione che ]a eccedente conci mazione fosforica, n la suHiciente potassica e calcare, ( giacche di queste due e diilicile, per ora, riscontrarne pri \'0, in maggior rat·te, qualnnquo terreno) e opera da saggio agricoltore, eel il criterio massimo, al qnale ognuno dcve informar.-.i, o quello delle r.oncimazioni azotate tanto artificiali, •1nanto naturali. cine per opera delle bacclline, e quindi tcnerle f'eml'''J in nna rcgolat·e e pcrfetta rclaziono al'c nitre. :'\. BEB!

Magazzino del Consorzio PllEZZ[ DI Ar:1tri Sack K. 1 j ))

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Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile GulJbio, Tipografia Gioacchino Romitelli.

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DEL

CONSORZIO

AGRARIO

gricolo COOPERATIVO Dl GUBBIO

DIREZIO. 'E ED .\mil. bTR \ZIO. E

Sl PUBBLICA IL PRIMO D'OGNI MESE

rrcsso Iii ;-, de del C:on:orz10

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IL CA V. GABRIELE STIRATI, l' a maw PreJ>i ctH)I'e ~eneeo"o accetto e YOlle disimpegnare ::-.ideute del no~t1·o l'on,..ot•zio A~t·at·io. cnlui <·he fin fino alia mm·te I' utlicio del ~lonte di Pieta, <lOYe si dal ttascet·e della htituzioue Yi , ppan e 11ieno di fcmostt·i> padt·e pit\ che amico del pOYCl'O, custode gede e di attidtit. pet• ,Ji, icct·ne poi nel suo :-,' iluppo patrimonio <le~l' infelici.

Fu niudice Conciliatore dal co.;tautemeutt• e t:on l':,:-nale .;e1·e--~ ni tit le Yicende liete e le trHi 1!:~~3 al 1886; Pre iden te della lo.;e.!uit·ne lc eYnluzioui l' pal'tecipacale Banca Popolat'e CooperatiYa t·c· cou noi a tutte le trcpidazioni. fin dal 1887, u1Iicio che gli fu s8mIP speranzP e !rli anlimt>u!i: ::;i ·p 'pre ad uuanimitit confermato e gne,·a, dopo lweYi~sima malattia, che tenne meritamente ::;ino alla cirnmdato dalle cm·e anwt·ose dei morte.

I sentimenti di signorile libesuoi fl~di, Ia 111al tina del :2fi "''ot•so lH)\ elllbt·e nell' Ptit ,Ji nnni liV. ralitit aprirono Ia sua ca~a alla La .;eompat·"a dPIJ' eiJmo eltP ospitaliUt pii1 nobile e geneeosa, aycramo tanto amato. poiche il ed ebbe 1' a111hito onore di accosuo nome sic:-nitkava one,tit, bongliet·e pet·so1wlitit politiche ed inta. opei'O.;it:'t. abnl':!azione, fn uno tellettuali. ::;ehianto per tutti noi, una itTeFut•ono cosi presso di lui il p·trabile per·dita! . . . . :.\Iiuistt·o Correnti e il Deputato S01·p1·eso in poc!ti ~.6ol'lli da Dina, Boughi, i Prefetti Bianchi e una malattia che uon si e at'l·e--- -------:::::::::.. ________ --:.\Iaramotti, Ocloardo Pantano, Enstata dinanzi alia I ucidezza della in telli~·euza che t·ico Panzacchi e tanti e tan ti altri che Ia modestia pur· reshtYagli fino all' ultimo t•espiro, n~ alia gadell' E"tinto volle spesso tacere, ma che di lui hangliar<lia del suo fi-;ico, noi ce lo siam Yisto "pat·ire no "emtwe set•bato il pit! gradito ricordo. .\.bbandonato pet' tlesiderio di riposo le cariche cgtasi pet• incanto, e Ia sua morte e stata pet' tutti inaspettata. pubbliche, non seppe ne pote racchiutlersi in una Alia nobiltit dt>l sangue. il CaY. Stirati uni\·a le t:ompleta assenza eli operosita a beneficio del suo pitl elette Yil'ti1 di padt·e e eli t:itladino. Per I' inconpaese; e pue restl'ingendosi a peesiedere Ia Banca tt·a,;tabile 1·ettitudine della sua vita. pet• Ia sinceeitit Popolat•e alia quale solo pareva avesse riYolto tutdei peopositi, pee Ia brama di gioYat·e a! suo simile to il suo affetto; allorche questa pero ct·eo il Consorzio AgPaeio, cecle di buon grado all' imito di dinon meno che pet• lo spi1·ito eleYato, pet· Ia COI'dialiUt senza limiti, e ~opeatutto pel' l' impaeeggiabile fet'rigePe Ia noYella lstituzione.

Yi<lo amore Yerso il bene dei "uoi concittarlini, fu Eletto cosi Presidente fin clalla costituzione delono1·e e rlecOI'O della Cittit e piti YO!te elegno tli regIa SocieUt. mantenne sempre Ia carica con ferma e rre ·ne le :;ot'!i. co~tante fiducia nel miglioee aHenire e nella proo 1 . r Lo spirito eli adattamento lllLOl'mato a! benes:sere spet·itit del Consorzio, a! quale dette Ia sua opet·o· <li tutti, di tolleranza per o;.rni idea, eli stima illimisitit e Ia pit't Yalida coopel'azione. Fu largo di aiuti tata pet• ognuno, seuza peeoccupazioni di confessioni e di consigli, manifestando sempre fiducia nella mot•eligH.>~e e di tenrlenze politiche, ~li \·aJsei'O ad ottede!';ta opet·a nostt·a, e nei momenti diflicili trascorsi net·e Ia pubblica fiiducia. Pote cosi peecorl'erfl Ia carnon ebbe timot·e di compeumettet·e a pd.> dell' Istitut•iel'a amministeati\·a fin dal 1875 allorche Yenne zione Ia sua personale responsabilitit. eletto con~i!,diere comunale- As esso1·e nel 187G- SinSe tale fu nella Yita pubblica il CaY. Sti1·ati, bella e indimenticabile appane Ia sua figura neldaco rlal 1~8G al 1890 e dal 189:1 al 18:.!9. - E tutte que:;te cal'iche tenne sempre con Ia pii1 pet-fetta corl' ambito pitl l'istretto delle Yil'tu famigliari. rettczza e dirrnitit, con:;acranelo ad e 'Se tu tte le miFu padre amoreYole che consacl'o tu tto se steo·liori ener·•ie <li operosiUt. e eli zelo di cui era doal bene <lei figli. Cortese coi suoi pm·i fu modesto c " yizio~amente dotato. cogli umili, Ia sua p1·esenza Yi consolan. pet·che

sempre pt·onto, afl'abile e sorridente con tutti.

Riconoscente ad usma a chi gli. aYeYa fatto del bene, a tutti riYolgeYa soaYi eel affettuo:-;e parole, a nessuno set'bo oclio o benche minimo t·ancore. II numeroso stuolo di amici, di conoscenti c eli ci.tta<lini accorsi spontanei ad accompag-narne Ia ,.;alma e t·endet·e l' ultimo tt•ibuto di affetto all' illu,.;tt·e E ·tintn. furono l' attestato migliore e piit eloquente <lei y;tlore e della bon t~t menziona ti.

Con <1uesti :sentimenti c t·icorcli dPdi.cati alb memoria del Car. Stieati sentiamo oggi di compiere un doYet·oso e reyerente omaggio al Presiclente del Consoezio Ageario, all' uomo .-irtuoso, al Cittadino illustee e integerrimo.

Ed ora che <gtesta preziosa esi~tenza e pet' scmpre scomparsn. e 13 Citta piange Ia pet'dita di una fra le piit belle figure di una eta trapassata, YiYano nella nostra memoria le sue Yirtu e si perpetui nel nostro cuore il sentimento deYoto dell' amore e della riconoscenza impet·itura.

Vada ai desolati figli, agli adelolorati congiunti 1' attestazione del nostt'O cordoglio e sia in parte di conforto a !oro, l' unanime compianto.

L.\.

DTHFZIO:\E

Bebt Xazzareno -

Ya acl<litato fl'a i pioniet•i del risYeglio ageicolo nell' e,.;te,.;bsimo Comune di Gubbio.

Esso tra i primi, aff!'ontando sarcasmi e la frUen·a ,;pietata fattadi da una sehiera di retrogl'a<li fu ad iniziare Ia cultura della fertilbsima ter·ra ~econdo che le nuoYe leggi e le moderne esigenze insegnano ed impongono. La scienza nuoYa che disciplina i :-;i:-;terni di coltm'a intensa e razionale non fm·ono messi in oblio dal Bebi, eel oggi coloro stessi che gli mos~ero guet•r•a e sehm·no han dontto rict·edersi e fare omaggio alia attiYitit ed energia, forza di YolonHt ed espet•ienza di Nazzal'eno Bebi., il qualc non dorme sngli allol'i dayvel'o: ma porta costantemente le sue pitt assidue cure e miglioramenti alia grande madre terra. Egli intende di troYarsi a par·i passo col progresso.

1 prodotti del Bebi? semplicemente eccellenti,

squisiti; soprailini.

11 miele centrifugato non ha bisogno di Jodi, e gia troppo noto in quasi tutta Italia. I prodotti del Caseificio Yanno per Ia maggiore. Il resto dei prodotti ottimi.

Puo dunque ben essere lieto e superbo della grande battaglia Yinta teioofalmente, pili che sulla terra, sulla coseienza dei refrattari.

F.Ili De - Pretis -

ESPOSIZION E AGRICOLA

II~ DUSTRIALE

(Continuazione yedi N. precedcnte)

Azelio Grilli -

Arezzo

Un Yero colosso dell' Enologia Aretina. La sua grandiosa e diremo lussuosa cantina costruita secondo i pi{t scrupolosi dettami della Scienza e dell' Igiene, il suo gigantesco e ricco bottame, le sue macchine enologiqhe pi{t perfezionatc, sono disposte con una competenzh e m::aestria Yet·amcnte ercezionali.

I sistemi di Yini~cazione, di traYasamento. d' infiascatura, di Jayaggio, di speclizione che prima erano un po' dappertutto allo stato primitivo, nella Cantina enologia del Grilli Azelio li t•i troy ate al massimo graelo di pet'fezione. QuiYi nulla assolutamente e teascueato, nulla e dimenticato II Grilli Azelio a fm·za di tenacia e <li inrlefessa attiYita e riuscito ad impiantar·e uno dei pii1 importanti ed acceeditati stabilirnenti Yinicoli nella regione Aretina cta fare inYidia a mol ti decantati della Toscana. ll Yantnggio che ue ha ripodato Ia regione da questo sforzo eli energia del CTrilli .\zelio ha fatto si che i Yini <la lui Jancia!.i in commet·cio oltre esset'C t•icercatissimi, hanno ac<luistato un tale cr'edito da fare inYi<lia all<~ piir C(l an·ant:1gg-iate marcite chc cscono dallc illlporta11ti fattorie della Too>cana

f.nbbio

Gualdo Tallino

Chi non conosce tra noi il molino a cilindri di questa ditta della vicina Gubbio~ L' attivita procligiosa, i sistemi moder·ni nel macchinario, Ia eonfezione accurata <lei prodotti sono tali da non temere confeon ti con le industrie consimili dei gran eli centri.

La correttezza commerciale, Ia squisitezza del trattamento so no proYet'biali nei F.lli De- Pre tis

Societa di l\Iutuo Soccorso, assistenza e l\Iiglioramento tra gli agricoltori del Comune di Gubbio.

E una benemerita istituzione. la quale va appoggiata, sostenuta ed incoraggiata dagli Enti ed Autorita.

Lo scopo che si e prefisso e nobile ed elevato e quando Ia forza morale e matet'iale dei componenti di una cosi vasta associazione avra raggiunto que! miglioramento ehe si e peefisso in peograrmna, essa sara certamente in armonia eel in conft·Qnto di tante altre Societa che Yan per Ia maggim·c. ?\oi augut'iamo che il suo progTamma si sYolga sercn:t pet· il bene eli tutti.

Dl E pa .. iamo m·a all<: Sal:t della

._ 'EZIO~ TE L\DC TRL LE Parenti France ·co- Roma. Letti in ferro Yuoto. e uomo etl iiHlu~tt·iale t1·oppo noto pe1· le. ue continue e- pr•atich.- inn'IP:ioni nel campo della sua impOI·tallt indu,tl'ia. Fu :emplice solrlato ed e Yeuuto 'll 'pc1· dil'lo in Q'ei !!'O) dalla ~a Yetta.

U:!!!i uno dei pii1 Yalidi ~encl'ali, i :-uoi operai lo chiamano seiupliccnH'ntc il lo;·1 P 1pit. In P:lI·cnti 'i e pe1·o una '-'OI,t :.:t·,tude. Jtt~bile dote supeJ·iore a tuttc le altt·e: Lcu;o,·m· se111]11'e e 1, '11·'.

Lc inYenzioni del Pa1·enti chl' con gt'aiHle :mcee~,-o fui'Ono lancinte ;;ulle piazze commerciali tl' 1talia. Ollll !!iit hoppo note. pel'che ~e ne pa1·1i ancoi'a. I t1·ionfii continuati di Pal'icii- ~Iilano- Torino Homa-. ·apoli ecc. ecc. fm·ono !lecantati ~u tutti i toni ed e supel'tluo parlai'llC anco1·a 08'~i. L' impOI'tanza (' !!I'HIHiiosit<i dello, tahilimento di P:ll'enti !lei '-'UOl ma~azzini di YCilllita a Yia G<•ito a Yia Gaeta sono u•oppo note a tutti <tuanti nc han no Yoluto -;apere.

Pm·lei·emo ~olo dell' ultiuw innm azione che il huon F1·ancesco ha portato ai suoi !.!iit decautati letti in fei'I'o. L'n nuovo spet.:iale ~emplice C!l Plegante :maceo delle reti lttetalliche aile spalliere 1]i letti in 1eiTo. Con una tale innol'azionc ( che il Pa!'enti ha p1·e,entato al coucor.-..o della ~Iel'cauica minuta, JH'Ollltb!'O dal :.\Iinistet·o ), e~li ha ra:.r~iunto Ia rera pmofezione nel montag~io c smonia!!~·io dei letti.

Chimu1ue. anche un lnuubiuo. O!!Zi col sbtewa Pat·enti t' al caso di faec cit'> dte Jll'ima du\.P\·a essCI'C tittto tla pill pe1·..:une. ChiniH!ltC, puu spcondo Ia ueces..;itit dei casi, alzare, abbassai'C, li,·ellare il piano dPl letto con Ia ma-;sima ;;emplil'itit.

II letto nell' insieme ne fru:uhwna !h eleQ'anza e soliditit. ProYatc e redt•ete che non al.Jbiamo e< IPmai

Societit Industria Lcgnami - Citta di Castello 'Gno Stabilimento pe1· Ia larol'azione del legnallte, . o1·to in poco tempo e per la fei·ma Yolont<\ di alcuni vulontet·osi, ha dimostt·ato quauto Yalgano i fatti alia racuita di pai'Ole e promesse.

In poco pii1 di ·ei mesi che fu costituita Ia societit Anonima per l' industria e larorazione del legname ha ti·orato arlerenti, ha iucontl'ato simpatie, ha dato risultati reramentc insperati.

La clientela si e formata subito buona, e1·ia e fiducio ·a. I larori u ·citi dallo stabilimento rifiniti, elcganti conrenienti hanno fatto il resto. Oggi lo :-;tabilimeuto ra ingl'andendo.i a Yista <l' occhio, le braccia IH'Oduttrici aumentano, il macchinal'io pitt pe1·fezionato lo correda, gli afl'ari aumentano ed ormai e inrlubitato che il succe:-;:o sa1·it completo, lo sYiluppo e as~icul'ato merce l' appoggio di Enti, So· cietit e pt·intti i <1uali ti'O\'ano conreuieuza tli p1·ez-

zo ed e ... attezza <11 vecuzione in tutti i larori che escono dal nuovo Stabilimento. IYi tutto .i eseguice e eon Ia pii1 ::;rande precisione: cornici, :arrome mobili, infissi, segatu1·a di gi'aJHli ti'Onchi d' albero e tutte le pal'ti in le!:nO di Yetture per Yiaggiatori di J.a c II. a Cia:, e della :ocieta Ferrorie Appennino Cent1·ale. Ora dunttue non re tache formare 1' aurrurio pii1 ,incero JICI'che le ~peranze non >adano deluse e ~he olti·e cintgiUnta fale' 7 llami speciali ti possano tl'd\'ai' sClllJH'e iYi lavoro rimuncrativo.

Il bucato non us, pi1I. Oggi Ia bianchcria fina, ricca cleciante delle f•uniglie, laYata con Ia c Lisciva SaJlOnaria » !liYema di una bianchezza abbagliante.

On Yero plebbcito d' ono1·e ha donmttne accolto r appai'ii·e di <ltiesto nuoYo mezzo per curare con la massima '-'Cmplicitit l' lgiene domestica. I~ un prezio:o riti'orato, friudicato fayorevolmente · dai laboratm·i scicutitki d' Igiene. Il Prof. Carlo ;llontanari tlissc e ;;cl'is~ e : Chi law i panni con Ia « Lisciva SapollfiJ'iO » lia la ceJ·te;:,;:,a eli etitaro i danni ai quali crmtwze,nenle si ~:a inco;~lro usando processi {}I'OSsoza,zi, atratto etnp_z;·ici. II Dil·ettore del C+abinetto tli Chimil'a Prof. Roberto Schiff. disse: Nella Liscira SapoJza,·ia il pofp,·e dete,·siro lia ,·aggiunto indiseulibil"1ente il owssimo {}l'eulo. I l''esullali spe1'imentali ci JWJ'mettono quinrli eli concliitalere clle la Liscira Saponru·ia, pwj esseJ·e l'sata COii~e mezzo dele1·siw pe,· oont sol'ta eli tesst'ti e specie eli bianclleJ·ia con la uzassi11za siC1.n·e::;::;a e sen::;a il piz 1 piccolo duuuio rll un' azione COi'J'OSira e deteriorante.

11 Prof. Gustavo Gasperini del Gabinetto d' Igiene a Fi1·enze tlL~e: La Liscira Saponw·ia esplica una ener[Ji('(t azione sporicid.a e lJatiei·icida.

La Lisci\'a :-;aponm·ia e breYettata ed e il pitt igienico, il piti celm·e, il piu comodo etl cconomico mezzo per lanu·e le bianchei·ie- non pos!'iamo che farne ampia lode.

Calliro e Andreucci- Pelliccel'ia Reale- Ancona - Piazza Umberto I. 0 'Cna Esposizione ricca, ignorile, g1·andiosa fu verantente <luella allestita da questa I'inomata Casa. ::\ulla fu ti'ascm·ato nei suoi pii1 minuti par·ticolari, nulla che non fosse in armonia ed in relazione colle e igenze della rita elegante moderna. Yi er·ano fot·nitm·e per tutti i gusti, e pe1· tutte le borse.

Dalla Grande sortita rosa da Teail'o alia ftgaretta ele.!.!ante Jinissima, dalla g1·ande mantclla, alIa elegante CI'aYatta. Ennellino Stund- Louti'a Astl'akan- Yolpe- Ca:-;toro- OJ'setto e tutte quelle alt1·e qualita tli pelli rare e fini-.sime ottimamente. elegantemente confeziunate si ti'OYaYano nella mostl'a Andi·eucci. La Yeti·ina OYe tnnta JWezio ·iUt em I'acchiusa forllHtYa l' anuuirazione del pubhlico pc1· 11uanto Ia stagione nou fos~e Jll'tlpizia a fal'tle desidm·al'e il pos;;esso ( si e1·a in L uglio ~ ....

93del per:"onale del !!ia premiato canapificio o cordificio ColounL

Barhini Enrico altt·o intelligente che si fa onot'e. IIa l'I'e;;entato al pubulico un orolo~io a gTande quadt•ante tli cri;;tallo senza apparente ca~tello di meccani~mo. Al primo Ycderlo il pubblico immaginaYa le ;;tet·e mo;;se (la eletteicitit a mezzo di pile- nulla tli tnt to cii1: <:upponeYa il ca,.,tello del moYimen to na;;coto sot to il banco, nemmeno pel' .;;ogno.

Allora! ... _\.lloea tla intluzione ad induzione non :-i !!iungeYa a scoprire al tt·o se:.rt>eto che le sfet'e si mnoYeYano prcci~e e segnavano preci 'e le ore. Il Bat•bini e t·iu-;cito a mettere insieme una bella cosa.

Lanificio Engnbino -

ScaYizzi e Panfili.

Ben poche YO!te e concesso parlaee di itHlustrie che :-taccatesi completamente da sistemi di fabbeicazioni pt'imordiali, Yanno perfezionan(losi col pt>ogeesso e con questo lanciano sul mercato pt>odotti che sostengono meraYigliosamente Ia concorrenza del pt>ezzo e della qualita. Il lanificio di ScaYizzi e Panfili ha il merito di pt'Odurre con un macchinaPio relatiYamente modePno un ottimo prodotto, in attesa che l' energia elettl'ica sia per Gubbio un fatto compiuto.

Pertanto i tessuti di pw·a lana ))l'esentati dalla Ditta alla .:\Iostra di Gubbio stanno a dimostr·are che Ia tecnica non e una pat·ola Yarra e Ia perfezione malgrado tutto e in ogni particolare raggiuntu. Le Y:u·ie qualit~t di :stotl'e sono state giustamente apprezzate ed enconiate.

Bizzarri Carlo - CiYitanon1. E •H<to dal nulla e nella sua industt'ia piccina piccina si e reso ormai celebre. Le sedie da I ui fabbricate in numero limitatissimo pochi an no or sono furono pt·oclamate, solide, comode, convenienti di prezzo. Oggi non e, ingenuamente, in gra()O eli fap feonte alia gTancle quan tWt eli ordinazioni che da tutte le paeti gli pet'Yengono. Egli deYe questo crescente successo aile Esposizioni, cosa che egli ha sempre dichiarato ed e pronto a dichiaeare. Oggi egli e costretto ad ingranclire la fabhrica, ad aumentat'e le braccia se vuole far feonte onweYolmente e degnamente alle innumet'e>oli ordinazioni che rla tul.te le parti rl' Itali a gli penengono, .Anche alia Mostra di Gubbio furono dichiarate le sedie del Bizzarri belle, eleganti, com ode e di prezzo convenien te-

Bergami Augusto -

Roma

L' unico Yeeo ed ol'iginale fabbt•icante Romano di cavalli d' acciaio. Lavoratoee coscienzioso e di una onestit commerciale fino allo scrupolo, si e fatto un nome inYicliato ed inYidialJile. Egli deYe tutto a

se il posto che oggi meritamente occupa tra i fabbricanti di biciclette di maggiore fama, se lo e guadagnato a fol'za di lavot·o e eli acrifici :straordinarii.

Tutti lo sanno oggi non piil. esseee lieto perche ancoea non pub raccoglieee, come merita, il feutto llei suoi !-<UdOI'i. f: .·uperbo peru del trionfo che giol'nalmente riportano le sue rnacchine nelle numeeo«e e piti azzardate ]H'OYe di resistenza . .Al buon .Augusto, al Romano pm'O sangue, al cuOt' rl' oro degli amici, l' augurio di uuona mes:-;e qi affat'i poiche lo mel'ita.

Crocianelli Ernesto -

Passamanerie - Rmna

"Una delle industt'ie eleganti e simpatiche. Le Yarie produzioni che dal Laboeatorio Ceocianelli escono, sia in ft'angie di cotone, seta. lana, Ot'O, argenta sia in fiot:chi (li tutte le gt·andezze e qualita sia in cot·doni di tutte le dimensioni sono tutte elegan ti, pert'ette, ra1Iinate.

Il Cr·ocianelli con animo di anista eel enerJia di commerciante onesto, dil'ige. sOt'Yeglia tutto il laYOI'O non itlllill'et·ente che si pt·epara nel suo acct·edi tato laboratorio. "\.lla .:\Iostt·a di Gubbio i ~uoi pregeyoJi laYori fut·ono peemiati con Diploma di medaglia d' Ot·o.

J\Iaini Edoartlo -

Saldature all' antogene. l>ue

oggetti che per Ia !oro mole poteYano esset·e ti·ascurabili, ma non cosi pet' il lOI'O valot'e intrinseco.

Due oggetti soli, una sfera di acciaio eel un romboi-. de, saldati all' .Autogene.

Cib che un tempo poteYa sembeare una cosa difficile anzi impossibile, oggi col sistema nuoYo di salllature ossidriche od all' Autogene tutto e facile, tutto e possibile ed i due oggetti psesentati dal .:\I aini dimostrano che noi siamo nel Yet·o affCI·mantlo cib. DeYesi a cib aggiunget'e pel'() 1' abilita indiscussa tli chi prepara gli o~getti per sottoporli al nuoYo pt'Ot:esso per ottenere un result.ato che non sia negativo; e di questo dobbiamo fame merito speciale al gio\'i ne in telligente, meccanico pel'feziona to che non pen1e il suo tempo in rumot·ose battute di grancassa ma lavora laYOI'a e studia pet' raggiungere Ja desideeata pet-l'ezione.

Balloni Elvino -

Ottico -

Recanati.

f~ una delle pitt difficili e delicate JWOfe sio:1i.

II pii1 delle volte Ia poca esperienza. eli un ottico significa la ruina o nella piu bcne,·ola ipotesi il danneggiamento degli occhi.

Chi si aflida al consiglio di un ottico, lo fa nella piena coscienza di affida1·si ad un padre poiche possibile non e che il consigliu non sia utile.

Balloni El\'ino e l' ottico idcalc. chitl!H1Ue a lui rkot'l'e per occhiali corretti,·i della Yista c sicut•o di ottenc1·e l' efi'etto dcsidct·ato. Egl1 nulla t t•a:-ctll':t pet' esset'e all' altczz:t dei tempi e delle uJodet'ne c-

94 . i~enze. La sua clientela estesi:sima lo atten•le anzin"a poiche e3'li peregrinando di Cittit in Citt£1 porta ron .e il confol'to a migliaia di pet"One che non lo dimenticano mai.

Geremia Camillo Righi -

Roma

<Tui1la Commerciale ,r Italia Tra r impenersm•p, Cl'O:scentc di pubblicazioni e di Guide pi.it o meno neccs~ari e, piit o mcno utili e sorta una encomiabilc pubblicazionc che per la sua di~po ·izione saggia met·ita tutta la bene>olenza da parte tli Industriali e Commercianti.

La Guitla Commerciale compilata tlal Righi e un Yolume di non gTantlissima mole, ma raccoglie in :-e· quanto e assolutamentc necess~1rio ad intct•es:-are ogni classe di pet·sone. Sono tre anni ehe ne fu iniziata la pubblicazionc ed in trc anni fecc pas.-;i da Q"iganti.

La speciale competenza ucl Righi ell il tesoro che e~li ha fatto tlell' espet·ienza •lei priltli anni. han fatto ::;i che oggi !a (Tnida. a differenza <li altt·e <lei genere, facilmente pel' la sua mole trasportabile, non manea di <lare oltre tntte le notizie pt·ecise delle nostre Colonie all' Estero, tutte <1uelle int()l'mazioni intlispensabili al commet·cio mollerno.

Giorgini Zeno -

o dalle fo~lie delle piante. non abbiano da ringorgare e stt·aripare. ~ · ei terl'eni, dove scorgesi acqua staC!'nante. ache f!'a Ia semina del gl'ano, si peOYYedc subito con un piccolo fos:etto di scolo. Cib :i e.·egubca anehe nei prati tanto naturali che artificiali.

Pozzuolo -

('alzature.

"Cna ele6ante serie tli calzatut·e furooo pt'.?sentate da tlue::;to Yalentissimo laYot·atot·e. Dallo stiYalP all' alpin a- allo stiYaletto da uomo, allo stiYalino per Signot·a, alla scarpina elegaute ciYettuola.

In tutti quei lavori rifiniti con cm·a tli professionista e con attenziouc di commez-ciante dicevano (}ell' abilib. del Giorgini Zeno, il quale non nuovo ai tl'ionfi ha voluto onorar·e anche la ::\Iostt·a di Gubbio con Ia sua produzione.

Agenda Agricola del mese di NoYembre Nei Campi.

Si puo solamente nei terreni bene esposti a sole, e molto ricchi di materie fet'tilizzanti, pt·oseguire la Semina del geano se non fosse stata ultimata in 1\o,·embre, peeo occort·e grande cautela. Si sementano faYe, veccie, etc. per for·aggi tardivi, o sovesci. Si peosegue il la\·orio delle tctTC quando non lo Yicti il gelo e le aiJbondanLi pio8·8'e· Si guaedano sempre i fossi tli scolo, ehe, rielllpiti:>i dal disgt·eg-amento dei grcppi pee l' effctto del gelo,

~·ell'

Orto.

Si con~inuano le varL,:tture pee le 'emine peimavet•ili. Si piantano aC!'li, piselli. si seminano gli spiuaci, il che sarit bene fare ogni mese, fmche dura la buona stagione, onde potel'!i raccogliere in tempo a piit ripeese, sapendo come vadano presto in cima.

Quin<li e bene seminame pochi e spesso. Si scoprono Ie ra1lici degli aspal'agi, foemando colla ten·a un aroinello tra i due filat·i. Cna volta si credeva che "queste ratlici nuu·cissero pet• Ia umidiUt stagnante, <1uinui. prima di Jnantm·e zampe di asp ctragi, si facevano gr·andi scassati e dt·enaggi sotto o con sermenti u con sassi; oggi invece e pt·ovato che nulla intlui;;ce la sottostantc umitlita, perche poco o niente appeofondiscono le radici, rna sibbene e il tl'oppo SO\Ta<:tante teneno che le fa marcire. ::\Iesse a! nullo, come sopra si e tle~to, vengono ricopet·te con due o tr·e centimetl'i <li tert·iccio a cui fu mcscolato del perfosfato, clOl'lll'O di potassa, e gesso. Si lasciano in t·ipJso fino a tutto feblJl'aio. Si continua la I'accolta tlei cavoli fiori, uelle cic01·ie o lattughe pee imbianco, come fu detto nel precetlente mese. Si nmgano, e spollonano i carciofi. Si riparano dal freddo le ortaglia piit <lelic:ate, o con stoie o con siepi.

Net Vigneto

Si pmseguono i laYori indicati nel precedente mese, .-angando i filat•i fino a che il tempo lo permette. Si ritirano tutti i pali, e portati nella capanna si mondano dalle parti guaste, si ripuntano, e ' si verniciano, per maggiot· tlurata, con vernici di poco costo, come cat·bolineum ecc.

Nel frutteto ed oliveto si aggiustano i sostegni alle piante, si mondano i tronchi delle pili Yecchie dai licheni i>i formatisi, e si prosegue la concimazione, vangando il tet'reno, ove lo si possa fare. Si ultima la raccolta delle olive, badando che le piante siano asciutte, e scevre tla gelo. Queste si concimano per una periferia larga quanto la chioma con una miscela di stallatico Kg. RO OOJ Pm'fosfato « 00. 500 Solfato ui Potai'lsa « 00. 500 « 00. 20J Solfato ammonico « 00.500 Gesso Tale miscela potrit spandersi anche se antecendentcmente Yi fu eseguita la semina di bacelline pe 1• :-oYcscio. E etTonco fat•e una buca sul tet'l'eno sO\'I'astante alia pianta, ed ivi depositare le mateeie coneimanti, le radici poco o niente ne usufnrit·anno

9::> poiche le o tanze o l'C"tano limitate a quel punto o sceudono in ba ·... o.

Xella Stnlla Le lw-.tiP . tanno in as. oluto I'iposo, occOI'I'Ono Cibi sOstallZlO"i, ,.:peciallllC'llt{' ,.;(' SOIIO tlE"stinate all, in!!ra "'-'0. r --ar·e pei·iodicamen te ~o--tanze purgative, I'ammPntando che il moto, che \: ~t·amle coetiicentP pet• Ia fli!?e-.tione. e I·itlotto qna"i al niente. La temper·atura -.ia alta e co-.tante: ma r aria .-en~a rinnoYata nelle m·e pii1 l'alde del ~io!'llo, sinno prontamente aspartate le deiezioni ~he esalerehbero miasmi pet•nicio~i pii1 che nell" estate, epoca in cui le bestie respi1·ano m·ia pm·a nei campi, e la per1uanenza e minore nel t•ednto della stalla. Le beYantic siano temperate. Dando fut•a;;~i fl'eschi come rape, caYoli ecc, si raccolgono <JUan do :<Ono a. ciutti, e sceui dal gelo, e non vengano ammon ticd1iati o ammassati nei ct•ini o nella fot·a,:gim·a, pen:lu~ fermenterebl.Jei'O e produrrebbei'O timpaniti.

Si stendano adunque in luogo asciutto prima di somminis trarl i.

Nella Cantina.

Si fa l' ultima colmatu!'a e si chiudano ermeticamente tutti i vasi. Circ~ I' ultima decade :si procede al trayaso, liberando cosi il Yino dalle fecce; nell' e:seguire detta operazione si badi che Ia giornata sia limpida e serena, e l' aria asci utta.

La massa del vino sal'a allol'a in ripo:so pili calma

~CGIIabGra~iGne elel pubblieG'~

arebbe impossibile che il contadino avesse r attenzione di fuon·iare Ia prim" acqua dopo un periodo di siccita. E cosi dal tetto d' onde suol discendere r acqua nella cisterna, penetrerebbero in questa pulviscolo atmosferico, feci 1li piccioni spesso infetti dallo difiterite ed altri materir li escrementigi di uccelli e di sorci.

Agginng~tsi c he tali ci~terne esigono buoni filtri o camere di filtrazione ( anticisterne) da mantenersi con cura a~sidur~, :-;pesso da rinnovar:;i.

In fine, quando tutto fo~se eseguito a perfezione, l' ac11Un rac·rolt. dalla piccola superficie del tetto di una casa colonica sarebbe sempre insufficen te ai bisogni di una numcro::.a famiglia, del bestiame ecc.

Dohb1amo qnindi scartare del tutto 1' ider. di costruire c;sterne, ed attenerci all~• prattea assai migliore di cercart) localita opportune per pozzi, cosidetti di vena, os:;ia J•07.zi che ci danno l' acqua filtrata dagli strati SUJ•editiah ai profondi, e tmttenuta al di sopra del primo drato 1li terreno compatto od impermeabile.

La :,cdta rlella localita ha massima importanza per la buoJHl nnscita del pozzo.- Ha tanta importanza, che qua,·: si potrebbe asserirc che t:<ia migliore l' acqna eli un pozzo male costruit.o in ottima localita, piuttosto che altra di perzzo ben fatto in cattiva sede. "\ quc,.;•o con(;etto non si sono cerbmente ispirati i nostri proprietari e costruttori nella maggior parte dei casi.

S,. ' "'"O infa.tti noi troviamo il pozzo vicino alia stalla od al letamaio o nell' orto, per lo pil1 in un punto decli,·e, o letteralmente in una lmca; eli guisache lo scolaticcio tetido che circonda Ia casa colonica, proveniente dalla stalla, dai porcili, dai pollai, dalle feci umane sparse sui terreno da una miriadt~ di bambini ecc. affl.uisce in parte e si accumula al muricciolo sgrctolato e sconnesso che cinge I' apertura del pozzo, formando quivi una pozzanghera destinata a filtrare leotamente nell' interno. - Anche Ia pratica di co;:;truire i pozzi nell' orto o vicino all' orto e del tutto errata, perche tutti sanno che gli ortaggi traggono molto Yantaggio 1lalla concimazione animale e specialmente umana. t;i dovrebbe quincli rinunciare a tale concimazione, o con·ero il pericolo d' inquinare I' acqua.

Si de\'e aclnnque scegliere per ]a costruzione del •ma locnht.a lantana da stalle e cla letami e dall' ortd. - X on bi:sogna tener con to delle querimunic che fan\ il colono quando vedra Ia scelta di un luogo, pel q1lale sara costretto a fare cinquanta passi invece che venti dalla porta di casa, per attingore :o..cqua..

Se la casa e fabbricata su terreno declive, si scelga sempre il di sopra non mai il di sotto della casa stessa. Si preferisca, se vi esiste un prato dove, perle recenti buona regole agricola, si spargono soltanto concirui rhimici che non pcssono inquinare le aeque. Se il prato non esiste, si scelga nn campo, possibilmente un po' pit\ eleYato della casa e se non lo Pi ha che ad egnale livello, si Ladi che non vi ristagnino le aequo eli pioggia, mediante opportune opere di scolo o ili deYiamento delle ac!]ue stesse. ]Jo:~,zo

Continuap"one V. "V. 3

[ }JOzzi.- A questi soltanto accorrono quasi tutti 1 nostri coloni del piano, sia per clissetarsi, sia per altri usi domestici che, per quanto parcamente, tuttavia sono costretti ad osservare. Non e nemmeno a pensare che i pozzi · cisterne, ossia raccolte eli acqua piovana, possano riuscire sufficenti eel opportuni ai contadini. - Tali ci~terne, oltre al raccogliere un' acqua sprovvista di sali, qual' e quella di pioggia, presentano molti altri inconvenienti, in rapporto alla di.f.colta di costruirle, sorvegliarle e mantenerlo secondo Jo buone regale di pulizia e d' igiene.

Il earn po potra esserc poi ridot! o a prato per un bnon

86 raggio intorno a1 pozzo, o meglio il terreno per mmore superfice potra essere battuto, lastricato e cementato in modo che siano resi impossibili il ristagno e la filtrazione di liquidi.

Quest' opera sara per& il coronamento di altra pili importante che si cle\·e eseguire in precedenza, quella cioc dello scavo e d@l!a costruzione della muratura o camicia, o uassone.

II terreno nella sua costituzione geologica co1 sno1 varii strati, e conseguentemente il li;•ello della fahla acquea che per prima e usufrnibile hanno gran<le im· portanza snlla buona rinscita del pozzo. B certo che quanto pitl r acqua pro\·iene da strati . profundi. tanto maggiore e Ia probahilita che sia limpida, fresca ed immune da germi patogeni, essendo filtrata attraverso un considerevole spessore eli terra. - Si ritiene che otto o dieci metri eli profondita siano sufficenti, purche il terreno non presenti crepacci o profonde fessure. per le quali potrebbe l' acqua giungere a] fondo del pozzo senza previa filtrazicne.- Tale fatto non e comune, e ad ogni modo e facilmente avvertibile durante Jo scaYo. Se si trova acqua negli strati superficiali, il tecnico vedra se sia possibile sosLenerla colla muratura impcrmeabile, o de\·iarla, per procedere alia ricerca di una seconda zona acquifera o eli una cosi detta ·.rena pit\ profonda. - Se cio non fosse possiLile per la soverchia quantita eli acqua a lieve profondita, o perche non si potesse procedere pill profondamente per compattezza del suolo, e si ritenesse eli non trovare altr' acqua, bisognerebbe rassegnarsi, a curare con tanta maggiore diligenza la nettezza della Jocalita circostante, deviando dalla superficie qualsiasi causa d"inqninamento La muratura che cinge Jo sca\·o, deve ad ogui mudo cssere eseguita col massimo ;;crupolo, perche non rimangano, o non riforrnino col tempo delle fessure; e deve essere cementata in modo da garantire l' impermeabilita.

Quando si avesse un pozzo cosi costru:ito con una profondita non inferiore ad otto metri e con un buon metro di sabbia finissima sul fondo, e tale p;zzo fosse anche collocato in !mona sede, lontano cioe da stalle, letamai, latrine ecc. si potrebbe essere tranquilli sulla salubrita dell' acqua contenutayi.

In pratica per& avvleue sjiesso che, o per insuffi.cente diligenza nella costruzione, o per effetto del gelo o per cause accidentali, la muratura perde Ia sua impermeabilita. - La son·eglianza per riparare aile prime lesioni dovrebbe essere ?.ssidua, mentre in Campagna la trascuratezza costituisce Ja regola.

Ed allora attraverso le fessure formatesi fra le pietre o mattoni mal connessi, e Je screpolature dell' intonaco in cemeuto, s' infiltra l' acqua superficiale e va ad uuirsi a quella proveniente dal fondo. -11 pozzo, ottimo nei primi tempi eli sua esistenza, e diveutato pessima, quantunque il colono spesso non se ne accorga trovando sempre l' acqua fresca, e bastandogli questo requisito.

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Rag. ENRICO DELLA TORRE Direttore responsabile I continua)

Dott. V. REGGIANI

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Gubbio, Tipografia Gioacchino Romitelli.