Il Mondo dei Trasporti - Novembre 2023

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Vega Editrice

N° 324

Anno XXXIII

novembre 2023

euro 5,00

Mensile di M p oe lni tsiicl ae , de ic opnool m e ccnui cl a pn o ri ct oa |d Fe ol ntdraatsop d i t iiac,a c, uel tc uornao em ti a t udr ea l et r taes c oa r tP oa o l o A l t i e r i TIP INTERVISTA ESCLUSIVA A

L’editoriale

di Paolo Altieri

TUTTI AL LAVORO NELL’INTERESSE DEI TRASPORTATORI

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aper ascoltare, e avere la competenza per immaginare e anticipare anche ciò che il cliente non sta chiedendo. È un mantra per qualsiasi fornitore di beni o di servizi che sulle pagine di questo numero ci viene ben spiegato da un esperto Direttore Commerciale nell’intervista a lei dedicata. Per Il Mondo dei Trasporti è un piacere fare il resoconto ogni mese di tutte le iniziative che avvantaggiano il cuore del nostro settore, le aziende di trasporto, così esposte ad ogni bufera economica, eppure così vitali per il sistema Paese. Ne parliamo con un ampio focus, tra gli altri argomenti, sul tema dei mezzi usati, che costituiscono un’ottima opportunità sia per il trainante che per il trainato, a condizione che i veicoli vengano ripristinati con ferrei criteri. In attesa di lanciarci in un mese di novembre che si apre con Ecomondo di Rimini per chiudersi con il Solutrans di Lione. Spazi da dove prenderanno vita le idee che domani renderanno più profittevole il lavoro di chi siede ogni giorno al volante.

IN ALLEGATO INSERTO SUL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI

GIORGIO NOCE IL METODO SCIENTIFICO CHE PORTA AD UN RISULTATO DI ECCELLENZA

TECNOKAR

Tutte le novità dalla biennale Busworld di Bruxelles, con Iveco Bus grande protagonista, e il bilancio finale della IBE Driving Experience di Misano.

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REALTRAILER

DAIMLER TRUCK

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Il debutto dell’elettrico da 500 km Siamo stati in Germania alla presentazione del nuovo Mercedes-Benz eActros 600, il veicolo della Stella per lunghe distanze e impieghi gravosi. L’abbiamo visionato e raccolto le promesse del brand e i dubbi del mercato.

U B Uno studio a quattro mani, quello realizzato dal costruttore spoletino insieme ai responsabili del Gruppo Nieddu. Che ha dato vita a cinquanta semirimorchi, oggi al lavoro tra le tre sedi sarde del trasportatore isolano e la terraferma. Elevatissimi i livelli di robustezza e affidabilità, che rendono i veicoli perfetti (anche) per viaggiare sulle navi.

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mobilità

Fari puntati sul “refurbishment”, iniziativa di ripristino integrale dei semirimorchi usati. A spingere TIP ad offrire questo servizio soprattutto motivazioni ambientali ed economiche in arrivo direttamente dal mercato.

Brivio & Viganò impegnata nella valutazione dell’efficienza di dieci frigo Sor Iberica, quattro telonati Profi Liner Krone e due isolati Dry Liner Krone in plywood e “Duoplex Steel” acquistati da Realtrailer. Un investimento da oltre 1,5 milioni di euro che conferma tra l’altro la soddisfazione per il marchio spagnolo, già adottato in passato.

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MAN TRUCK & BUS

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TGX: un Leone tornato dalla caccia Insieme ai driver Walter Mikschl e Marco Mazzocco, in viaggio sul 18.520 da Milano fino ad Aosta e ritorno. Per scoprire tutte le caratteristiche di un modello che si distingue per comfort, sicurezza e riduzione dei consumi.

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FRAIKIN Leader nella distribuzione di semilavorati plastici, Sunclear Italia si affida da oggi al noleggio di qualità.

EUROMASTER Consegnato nelle mani di Marco Minoia, nel network dal 2013 con il negozio di Codogno, lo strategico Centro di Milano.

FASSI GRU

ANTEO

Il costruttore di Albino parla dallo stand del GIS dove espone la F1250R-HXP Techno, oltre al resto della gamma, raccontando anche l’acquisizione di ForezBennes e l’arrivo di Daniele Vismara.

Matteo Cevolani, Direttore Commerciale del produttore italiano di sponde idrauliche, anticipa le novità che verranno presentate al prossimo Solutrans, in programma a Lione a fine mese.

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FATTI & OPINIONI

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AUTOSTRADE PER L’ITALIA AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE AUTOSUFFICIENTI

LA DECELERAZIONE ACCENDE I CASELLI E LE AREE DI SOSTA

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lluminare una stazione di servizio o far funzionare un casello in autostrada grazie al passaggio dei veicoli: questi sono solo alcuni dei risultati che saranno possibili grazie al progetto Kinetic energy harvesting from vehicles”, la prima sperimentazione al mondo in autostrada che prevede l’utilizzo di una piattaforma tecnologica capace di trasformare l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica, altrimenti dissipata in calore ai freni. Questa tecnologia è stata sviluppata da Movyon, centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione del Gruppo Autostrade per l’Italia e leader nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni avanzate di Intelligent Transport Systems e monitoraggio delle infrastrutture. I test sono partiti in A1 nell’area di servizio di Arno Est e proseguiranno nei prossimi mesi anche con la sperimentazione in una pista di esazione. L’obiettivo di Autostrade per l’Italia è realizzare una piattaforma, integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico. Secondo le prime stime, grazie al passaggio medio

giornaliero di 9mila veicoli, con un unico modulo sarà possibile produrre 30 Megawattora all’anno pari a una riduzione di 11 tonnellate di CO2. Un valore che corrisponde al consumo annuo di elettricità di un condominio composto da 10 famiglie. In una barriera autostradale come Firenze Ovest, a esempio, il consumo di elettricità è pari a circa 60 MWh/ anno. Grazie all’installazione di due impianti sarà quindi possibile azzerare completamente il fabbisogno energetico della stazione. Come funziona: un veicolo che passa sopra al modulo attiva un generatore elettromeccanico e l’energia elettrica viene resa fruibile mediante un convertitore elettronico che ne permette la connessione alla rete. In

un’area di servizio, a esempio, l’energia prodotta potrebbe essere utilizzata per alimentare l’illuminazione, la cartellonistica pubblicitaria e anche per i generatori di ricarica dei veicoli elettrici. Nel caso della stazione di esazione, l’energia generata potrà essere utilizzata dall’impianto del casello (casse; sbarre e illuminazione). Numeri e dati. Secondo le stime elaborate da Movyon nelle barriere di Milano Nord e Milano Sud, con un traffico giornaliero medio di circa 8mila veicoli pesanti e 63mila veicoli leggeri, gli impianti distribuiti sulle piste potrebbero raggiungere una produzione annua complessiva per ognuna delle due stazioni di oltre 200 MWh, con un risparmio di 70 tonnellate di CO2/anno.

WEBFLEET I RISULTATI DELLA RICERCA CHE COINVOLGE 1.000 AUTISTI DI FURGONI

SICUREZZA E CONNETTIVITÀ, MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO DIRETTORE RESPONSABILE PAOLO ALTIERI paolo.altieri@vegaeditrice.it VICEDIRETTORE CRISTINA ALTIERI cristina.altieri@vegaeditrice.it HANNO COLLABORATO PAOLO BARILARI ALBERTO CASPANI FRANCESCO IRACE GRETA ROSSI EDITORE VEGA EDITRICE SRL SEDE LEGALE VIA STRESA 15 - 20125 MILANO TEL +39 039 493101 INFO@VEGAEDITRICE.IT WWW.ILMONDODEITRASPORTI.COM PRESIDENTE LUISELLA CROBU VICE PRESIDENTE MICHELE STEFANO ALTIERI PUBBLICITÀ VEGA EDITRICE SRL GRAFICA E IMPAGINAZIONE STEFANIA FRERI STAMPA TIPOLITOGRAFIA PAGANI SRL PASSIRANO (BS) ABBONAMENTO ANNUO: ITALIA EURO 50,00, ESTERO: EURO 150,00. BANCA D’APPOGGIO: UNICREDIT BANCA CODICE IBAN: IT 21 V 02008 33430000041141143 - MONTE DEI PASCHI DI SIENA CODICE IBAN: IT51 K 01030 01605 000000212676. POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - DISTRIBUZIONE NUOVA EFFEA SRL: BRUGHERIO (MB). IL MONDO DEI TRASPORTI È REGISTRATO PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO NUMERO 327 DEL 4/5/1991 - ISCRIZIONE AL ROC: N. 35164.

LE ESIGENZE PIÙ SENTITE

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ebfleet, la soluzione Bridgestone per la gestione del parco veicoli, ha pubblicato i risultati di una ricerca effettuata su quasi 1.000 conducenti di furgoni in Europa. I risultati mostrano che i driver professionisti italiani evidenziano criticità superiori rispetto alla media europea. Quando è stato chiesto loro cosa migliorerebbe il proprio lavoro, “una maggiore sicurezza stradale” è stata la risposta più comune tra i conducenti di furgoni europei. Altrove “tornare a casa sani e salvi” è stata considerata la seconda esigenza più importante per i driver per ciò che riguarda il proprio lavoro. La ricerca ha rilevato che il problema è particolarmente diffuso in Italia, dove oltre la metà dei conducenti intervistati afferma che la cosa che desidera maggiormente sono strade più sicure. Il secondo paese con la percentuale più alta di driver a dare questa risposta è stato la Germania. Sebbene il numero complessivo di vittime della strada in Europa sia diminuito dal 2019, questa tendenza non viene riscontrata in tutte le regioni, con un trend che per alcuni paesi è rimasto invariato o addirittura è aumentato in questo periodo. Il 42% delle flotte commerciali afferma di essere coinvolto in un numero di incidenti stradali che va da 1 a 5 l’anno e il rapporto di Webfleet mostra che sia nei fleet manager che nei conducenti dei furgoni persiste un’estrema preoccupazione per la sicurezza. Inoltre, il 68% dei conducenti, quando gli è stato chiesto di valutare i potenziali problemi sulle strade, ha classificato la congestione del traffico come impegnativa o estremamente impegnativa,

rendendola l’elemento più sfidante tra quelli citati nel rapporto. L’Italia si è classificata ancora una volta al primo posto per questo problema, con l’80% dei conducenti che ha valutato la congestione del traffico come impegnativa o estremamente impegnativa. I conducenti di furgoni hanno, inoltre, riferito di avere un accesso limitato alle soluzioni digitali progettate per supportarli nel loro lavoro quotidiano. Dovendo indicare in un elenco di dieci possibili soluzioni quelle che utilizzano, la maggior parte dei conducenti ha affermato di non avere accesso alla specifica soluzione. In media, le soluzioni risultano utilizzate solo da un terzo del campione. Tuttavia, quando è stato chiesto con che frequenza vorrebbe utilizzare ciascuna soluzione, la maggior parte dei driver ha risposto che vorrebbe farlo sempre. Nonostante le sfide che i conducenti devono affrontare, la soddisfazione lavorativa rimane elevata, con la stragrande maggioranza dei driver che dichiara di essere soddisfatta o estremamente soddisfatta del proprio lavoro.

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CORNER DEALER DI MASSIMO ARTUSI

VICEPRESIDENTE FEDERAUTO CON DELEGA TRUCK E VEICOLI COMMERCIALI

IL GIOCO DELLE TRE CARTE

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e lo avessimo fatto noi Italiani, ci avrebbero già accusato di fare il gioco delle tre carte, ma dal momento che lo fanno le istituzioni europee - su pressione delle lobby della trazione elettrica Massimo Artusi, - in tanti fanno Vicepresidente finta di niente. È Federauto il giochetto per il con delega quale la direttiva Truck e Van. RED II, che prevede di calcolare l’impatto climalterante di TUTTI i vettori energetici sull’intero ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment), si vuole applicare soltanto ai carburanti sintetici ma non all’elettrico, che continua ad essere valutato solo per le emissioni dal motore allo scarico (il famigerato TTW), eludendo così di considerare l’estrazione, il trattamento e lo smaltimento delle pesantissime batterie al litio e non ultima l’origine fossile della maggior parte dell’energia elettrica prodotta e utilizzata. Senza entrare nei dettagli tecnicistici del processo legislativo europeo, basterà segnalare che la DG Clima della Commissione dell’Unione europea - dopo l’apertura del Consiglio ai carburanti sintetici - ha proposto di elevare ad un irraggiungibile 100 per cento di zero emissioni di CO2 (in questo caso lungo l’intero ciclo di vita, come previsto dalla direttiva Red II che peraltro fissa al 70 per cento l’impatto) il livello per ammettere l’uso di carburanti sintetici su auto e furgoni dopo il 2035, mentre la Commissione ENVI continua ad applicare per i motori a batteria il criterio di valutazione «dal motore allo scarico». Lo stesso meccanismo rischia di ripetersi nell’applicazione del CCF (Carbon Correction Factor, il sistema per confrontare l’impronta carbonica dei vettori energetici di origine rinnovabile) che è stato approvato, per gli HDV, dal Consiglio Ambiente EU e dalla Commissione ENVI del Parlamento europeo. È uno strabismo legislativo che le istituzioni europee devono conoscere tempestivamente e con chiarezza, perché è proprio nelle pieghe dei tecnicismi procedurali, nelle possibili disattenzioni o nella non piena comprensione della materia che si inseriscono le pressioni delle lobby che difendono gli interessi del sistema economico nato intorno alla trazione elettrica. E questo per due motivi: il primo - che dovrebbe stare a cuore alle istituzioni europee - è il discredito e la sfiducia che incoerenze di questo genere finiscono per creare tra i cittadini europei nei confronti dell’Unione; il secondo è proprio l’interesse dell’ambiente e del clima, nella consapevolezza che la scelta monoenergetica del full electric non decarbonizza finché l’energia da utilizzare non sarà solamente di fonte rinnovabile e non è in grado di risolvere tutti i problemi, anzi rischia di aggiungerne altri di natura economica e sociale che possono essere evitati con il supporto di carburanti altrettanto a zero emissioni (e a volte anche meglio), se tutti fossero considerati a parità di ciclo di vita. Come dettano, appunto, le norme già approvate da tempo dall’Unione europea.


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IN ANTEPRIMA

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LA (RI)CARICA DEI 500 (CHILOMETRI) DAIMLER TRUCK PRESENTATO IN ANTEPRIMA MONDIALE IL NUOVO EACTROS 600

IL NUOVO VEICOLO PER LUNGHE DISTANZE E IMPIEGHI GRAVOSI SI RACCONTA ALLA STAMPA INTERNAZIONALE: UN’AUTONOMIA IMPORTANTE E UNA DOPPIA POSSIBILITÀ DI RICARICA: 400 KW RISOLVONO LA PRATICA NEL TEMPO DI SOSTA DELL’AUTISTA, MENTRE IL MEGAWATT CHARGER FINISCE IL SUO LAVORO IN MEZZ’ORA.

di Cristina Altieri Amburgo

C’ C’è tutta l’atmosfera delle grandi occasioni alla stazione di servizio “BREAK Autohof Hamburg-Nordheide” posizionata sull’autostrada che da Amburgo si dirige verso sud, raggiungendo dopo un centinaio di chilometri la città di Hannover. Un tratto di autobahn solcato incessantemente da truck, dunque il teatro perfetto per il lancio di un veicolo che promette di rivoluzionare il settore. Daimler Truck toglie infatti i veli all’eActros 600, il trattore per le lunghe distanze, rassicurando non solo in merito ai limiti tecnologici che fin qui avevano circoscritto la trazione elettrica al medio e corto raggio, ma anche proponendo una visione olistica della mobilità sostenibile che passa innanzitutto dai 500 milioni di euro di investimento stanziati per la realizzazione in tutta Europa di una rete di ricarica veloce per veicoli pesanti,

comprendente anche Megawatt Charging. “Nel 2021 - ha aperto la conferenza facendo il punto sui passi compiuti finora Karin Radström, CEO Daimler Trucks - sono entrati in produzione di serie l’eActros 300 e 400, e dallo scorso anno anche l’eEconic. Oggi la sfida maggiore è naturalmente quella della lunga distanza, per soddisfare esigenze che arrivano da missioni più impegnative. È il segmento più affollato e più rilevante in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Se si pensa che attualmente circolano oltre 6 milioni di camion in Europa, risulta subito chiaro il ruolo che possiamo svolgere con questo mezzo”. Un progetto nel quale il management della Stella crede

fermamente considerando anche, dati alla mano, che circa il 60 per cento dei viaggi a lungo raggio effettuati dai clienti della Stella in Europa è rappresentato da tratte inferiori ai 500 chilometri. “Ho seguito il progetto - precisa la manager - da quando ho assunto il ruolo di CEO di questa azienda. Abbiamo ottimi feedback dai clienti sulle versioni 300 e 400, con i clienti che ci consegnano un ritorno positivo soprattutto in merito alle autonomie”. Oggi però il protagonista è l’eActros 600: 600 come (quasi) i 621 kWh che definiscono la capacità complessiva dei tre pacchi di batterie, capaci di dare energia al mezzo per un intervallo massimo tra una ricarica e

Qui sopra Karin Radström, CEO Daimler Trucks (al centro), davanti al “suo” eActros 600 in compagnia del team responsabile della progettazione e della realizzazione del nuovo veicolo.

l’altra di 500 km. “Molte delle aziende di trasporto - ribadisce Radström - operano con margini strettissimi: eActros sarà più costoso in fase di acquisto (un veicolo elettrico costa generalmente due volte e mezzo in più dell’equivalente diesel), ma ciò che conta per i trasportatori sono i costi operativi, e generalmente l’elettricità è meno costosa del diesel:

per molti ha già senso oggi compiere il passaggio all’elettrico”. Nel corso di un workshop di approfondimento, viene spiegato come la composizione del tco cambi notevolmente, nel passaggio dal diesel all’elettrico. Se il carburante costituisce la seconda voce di spesa, dopo le risorse umane, quando sotto la lente è il motore diesel, il prezzo dell’energia elettrica passa in quarta posizione nell’analisi relativa al camion a batterie. Oggi un eActros termico consuma circa 25 litri/100 km, l’equivalente di 250 kWh. Un eActros 600 ne consuma meno di 120, mentre per quello di prossima generazione il valore si abbasserà a meno di 100 kWh/100 km. Anche i


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DAIMLER TRUCK 1,2 milioni di chilometri in 10 anni di esercizio

TECNOLOGIA AL TOP

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’eActros 600 è dotato di tre pacchetti batteria, ciascuno da 207 kWh. Questi offrono una capacità totale installata di 621 kWh. Le batterie si basano sulla tecnologia delle celle al litio ferro fosfato, apprezzate per la loro lunga durata. Gli ingegneri allo sviluppo di Mercedes-Benz Trucks hanno progettato l’eActros 600 per soddisfare gli stessi requisiti di durata del veicolo e dei componenti di un Actros pesante convenzionale comparabile, impiegato per il trasporto a lungo raggio. Ciò significa fino a 1,2 milioni di chilometri di percorrenza in dieci anni di esercizio. Dopo questo periodo di utilizzo, lo stato della batteria (‘State of Health’) è di norma ancora superiore all’80 per cento. A differenza di altre tecnologie delle celle per batteria, con la tecnologia LFP può essere utilizzata oltre il 95 per cento della capacità installata. Ciò consente un’autonomia maggiore a fronte della stessa capacità della batteria installata.

Il veicolo supporta due sistemi di ricarica, la CCS fino a 400 kW risolve la pratica in un’ora, mentre con il Megawatt l’operazione viene archiviata in mezz’ora.

pedaggi finiscono in fondo alla classifica delle voci di spesa, con alcuni Paesi europei, tra cui la Germania, che hanno sancito un netto taglio al casello per i veicoli elettrici. Un discorso che nella sua teorizzazione fila e convince, ma che deve essere poi calato nelle realtà nazionali. E in effetti inserendo i parametri italiani nel simulatore di costi proposto da Daimler Truck, al prezzo attuale di gasolio e di energia elettrica il risultato non parla di guadagno, ma di un incremento di spesa sui 5 anni di alcune decine di migliaia di euro. Non si scompongono i manager Daimler Truck, spiegando che il dato costituisce una base di lavoro per capire gli interventi da pianificare, che siano sul contenimento dei

Interni ultralussuosi (a sinistra): chi guiderà l’eActros 600 arriverà indubbiamente riposato.

costi dell’energia elettrica, o sulla produzione in casa della stessa tramite impianti fotovoltaici, ad esempio. La mobilità elettrica non è prêt à porter, ma va personalizzata tenendo conto di tutti i fattori in gioco perché sia davvero sostenibile per i bilanci aziendali. Quella che viene data per assodata è l’efficienza delle batterie in condizioni anche estreme. “Ho supervisionato i test sulle batterie in Finlandia e Spagna - precisa Karin - abbiamo percorso oltre 5.000 km in condizioni reali. Le prestazioni del nostro veicolo rimangono eccellenti anche con temperature molto alte o molto basse. E anche la tecnologia di assistenza alla guida è al top”. Un’efficienza che viene favorita anche dalle forme levigatissime

del veicolo, come spiega Güney Kol, a capo del design del progetto: “Le linee che vedete sono state studiate a fondo, sono pulite ed essenziali, perché, essendo partiti da un foglio bianco, abbiamo avuto la possibilità di eliminare tutti gli elementi superflui. Molti componenti tecnici sono integrati in altri dispositivi, come i radar nei fari. In generale tutto lavora per un’aerodinamica spinta, proprio per realizzare la massima efficienza”. Il veicolo, che prevede un nuovo assale elettrico particolarmente efficiente sviluppato internamente, supporta due sistemi di ricarica, la CCS fino a 400 kW risolve la pratica in un’ora, mentre con una potenza di ricarica di un Megawatt l’operazione verrà chiusa in mezz’ora. In entrambi i casi si parla di una ricarica dal 20 all’80 per cento. “È quindi possibile - conclude Karin Radström - già da oggi pensare di utilizzare il nostro veicolo

per una percorrenza totale di 1.000 km: l’autista lo ricaricherà durante la pausa. Per tutte le altre applicazioni, lo sviluppo di un’infrastruttura di ricarica pubblica è un prerequisito essenziale per rendere il truck elettrico pienamente operativo per il trasporto paneuropeo sulle lunghe percorrenze. Gli ordini per il nuovo eActros 600 inizieranno a venire raccolti dalle prossime settimane, mentre la produzione di serie partirà a fine 2024”. Dal punto di vista tecnico, il veicolo è concepito per un peso complessivo combinato fino a 44 tonnellate. Nella UE, con semirimorchio standard l’eActros 600 ha un carico utile di circa 22 tonnellate. In alcuni casi, la legislazione nazionale può consentire un carico utile più elevato. Attualmente è in costruzione una flotta di circa cinquanta prototipi, alcuni dei quali, nella fase successiva, verranno testati nell’impiego reale anche da primi clienti.

DAIMLER TRUCK Recupero dell’energia in frenata, regolazione predittiva della catena cinematica:

TUTTO PENSATO PER AGGIUNGERE KM S pecificamente progettato per l’impiego nel trasporto pesante su lunghe percorrenze, Mercedes-Benz Trucks ha sviluppato un nuovo asse elettrico a 800 volt con due motori elettrici e cambio a quattro velocità. I motori elettrici generano una potenza continua di 400 kW ed una potenza di picco di 600 kW e garantiscono una vigorosa accelerazione, un elevato livello di comfort di marcia ed un eccellente dinamismo. Adottando uno stile di guida previdente, è possibile recuperare corrente elettrica attraverso il sistema di recupero dell’energia, la

quale viene reimmessa nelle batterie ed è quindi nuovamente disponibile per la trazione. A seconda della situazione, il conducente può scegliere tra cinque diversi livelli di recupero in frenata. Sul touchscreen del cockpit digitale è anche possibile attivare la modalità ‘guida con un solo pedale’, ovvero la decelerazione mediante il recupero di energia con minore utilizzo del freno meccanico. L’eActros 600 è dotato della gestione del Tempomat e del Predictive Powertrain Control, appositamente adattata alla trazione elettrica. La regolazione predittiva della catena

cinematica tiene automaticamente conto della topografia, del percorso stradale e della segnaletica stradale per assicurare lo stile di guida più efficiente possibile. Oggi vengono prese in considerazione anche le informazioni sul percorso provenienti dal sistema di navigazione, per consentire un migliore rilevamento degli eventi sul tratto stradale che ci si accinge ad affrontare. Ciò consente al conducente di evitare frenate, accelerazioni e cambi inutili e di utilizzare l’energia della batteria nel modo più efficiente possibile. Il Multimedia

Cockpit Interactive, montato di serie sull’eActros 600, informa costantemente il conducente sullo stato di carica delle batterie, sull’autonomia residua e sul consumo energetico attuale e medio. I gestori di flotte possono utilizzare le soluzioni digitali per gestire in modo efficiente la propria flotta attraverso il portale Fleetboard. Per l’inizio della produzione in serie, queste comprenderanno un sistema di gestione della carica personalizzato, come il controllo intelligente

di tutti i processi tra l’eActros 600 e l’infrastruttura di ricarica, nonché un registro con informazioni dettagliate sui tempi di guida, di sosta e di ricarica e sui dati di consumo. Sarà inoltre disponibile uno strumento di mappatura in grado di mostrare in tempo reale dove si trovi attualmente un veicolo, se stia viaggiando, sia fermo o in fase di ricarica e quale sia inoltre il livello di carica della batteria.


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DEALER & AZIENDE

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IVECO TRENTA S-WAY ENTRANO NELLA FLOTTA DELLA CAMPANA GRUPPO FALCO

Oltre sessant’anni di storia

alle spalle di una consegna importante IL GRUPPO, NATO NEL 1960 PER INIZIATIVA DI GIUSEPPE FALCO, OGGI CONTA OLTRE CENTO CAMION E PIÙ DI DUECENTO SEMIRIMORCHI. UN PARCO INTERAMENTE FIRMATO IVECO AL QUALE VANNO AD AGGIUNGERSI OGGI I NUOVI S-WAY CHE SI OCCUPERANNO DEL TRASPORTO DI COLLETTAME LUNGO ROTTE ITALIANE E EUROPEE.

Una prova di maneggevolezza per gli S-Way entrati in flotta Falco. Sotto, un momento della consegna effettuata dalla concessionaria MECAR.

di Paolo Barilari Saviano

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torica azienda del territorio campano con sede a Saviano, in provincia di Napoli, il Gruppo Falco è stato fondato da Giuseppe Falco nel 1960. Da allora di strada ne è stata fatta, e pare che ogni chilometro sia servito ad aggiungere un tassello alla crescita di un’azienda che oggi mette su strada oltre cento camion e più di duecento semirimorchi. Un parco importante, in Italia brandizzato completamente Iveco, a cui oggi vanno ad aggiungersi 30 trattori stradali S-Way consegnati dalla concessionaria Mecar. “In oltre sessant’anni di storia ci racconta il figlio di Giuseppe, Daniele Falco, oggi il CEO dell’a-

zienda - siamo cresciuti fino a raggiungere le dimensioni attuali. Il merito principale è stato di papà, che ha iniziato nel 1960 con un N91 ribaltabile, per poi costituire la Autotrasporti Falco Giuseppe nel 1968: gli automezzi a quel punto erano diventati due, un motricerimorchio e un centinato. Lavoravano per le vetrerie Saint Gobain di San Salvo e di Caserta”. Dotato di un’ambizione crescente, Giuseppe nel 1989 decide di ampliare i suoi orizzonti, dedicandosi al trasporto vetture. Nel 1994 i figli Carmine

e Daniele entrano in azienda nel ramo amministrativo e in quello commerciale, conquistando nello stesso anno una grossa commessa con la Fiat. Da questa opportunità se ne diramano altre, come i rapporti con la casa automobilistica Ambrosetti che, a sua volta, innescano l’incremento del parco e del trasporto vetture. “Nel 2001 - prosegue Daniele - in vista del passaggio generazionale, nasce la Trasporti e Logistica Falco SRL che ha coinvolto noi figli: Carmine, Daniele, Fausto e Vincenzo. Da lì molti altri passi

sono stati compiuti per arrivare ad oggi: dalla collaborazione con GEFCO che ha dato vita a MFT Italia, società di logistica globale che fornisce servizi di trasporto integrato su strada e ferrovia, spedizioni via mare e via aerea, alla grande commessa ottenuta con l’allora ILVA, ora Acciaierie d’Italia, che ha permesso di consolidare ulteriormente il fatturato. Fino alla nascita di Ma.gi Logistics, con sede in Polonia, i cui servizi combinati di trasporto, logistica integrata e deposito, promuovono ed avviano nuove

sinergie con l’estero”. Tornando alla consegna odierna, i mezzi, modello AS440S53T/P, sono dotati di tutti i principali optional per il trasporto a lungo raggio, quali rallentatore, condizionatore di parcheggio, safety lock per la sicurezza degli autisti, pneumatici per il massimo risparmio di carburante abbinati ad un rapporto al ponte 2,31. Per tutti la copertura di un contratto di manutenzione programmata sia ordinaria sia straordinaria. “Abbiamo sempre considerato lveco un punto di riferimento ha commentato Daniele Falco - e continuiamo anche oggi ad affidarci ai loro veicoli. Una scelta giustificata anche dallo splendido rapporto umano e professionale instauratosi a partire dal 2016 con la concessionaria Mecar, da cui avevamo acquistato precedentemente altri 30 mezzi. Sono stati sempre al nostro fianco, dal momento dell’individuazione dei mezzi corretti per le nostre esigenze specifiche, fino alla consegna. E si sono sempre dimostrati soprattutto capaci di risolvere in tempi molto brevi ogni problema”. Oggi il Gruppo Falco è impegnato a livello nazionale e internazionale, e si occupa in particolare dei settori automotive, beverage e acciaio. Tra i tanti obiettivi, quello di aumentare la quota di trasporto intermodale, sia per una maggiore efficienza sia per la tutela dell’ambiente.

IVECO La parola a Fabrizio Buffa, Responsabile Mercato Italia per la gamma veicoli medi e pesanti

UNA FLOTTA MONOMARCA,IL PERFETTO RICONOSCIMENTO DEL NOSTRO LAVORO

“O

gni consegna è importante: da un veicolo a mille veicoli, non solo perché le aziende, anche le più piccole, hanno sempre potenzialità di crescita, ma perché il cuore del trasporto italiano è ancora costituito da padroncini”. Ci accoglie così Fabrizio Buffa, Medium & Heavy

Business Line Manager Italy di Iveco, intervistato a margine della consegna di 30 S-Way al Gruppo Falco. “Oggi il Gruppo Falco è una bellissima realtà, siamo contenti di continuare così questo rapporto con loro, consegnando veicoli dotati della tecnologia attualmente più avanzata. Il motore da 530 cavalli rende questi veicoli estremamente flessibili ed elastici, adatti ai percorsi richiesti dalla mission del cliente, con ottimi risultati in termini di consumo”. Massima semplicità, massima innovazione, questo il claim scelto

al momento del lancio della gamma S-Way… Esatto: facili da guidare, confortevoli per gli autisti, iperconnessi e con una tecnologia allo stato dell’arte. La connettività dei mezzi offre una serie di vantaggi, non solo per monitorare lo stato dei veicoli e per la manutenzione predittiva, ma anche per il controllo dei consumi in tempo reale. E proprio per i consumi e lo stile di guida abbiamo creato il Professional Fuel Advising, una reportistica mirata capace di fornire consigli sullo stile di guida di ogni singolo autista e veicolo. E poi ci sono i corsi di guida per conoscere le potenzialità

del mezzo e utilizzarlo al meglio. Iveco è un’azienda di grandi dimensioni. Come riuscite a soddisfare, con soluzioni personalizzate, anche il più piccolo dei vostri clienti? Con l’esperienza che abbiamo accumulato a livello di Casa, e con la grandissima esperienza della nostra rete, 33 concessionarie autorizzate e circa 450 officine, che funzionano un po’ da antenne per captare quello che succede quotidianamente sulla strada. L’importanza della consegna al Gruppo Falco, un’azienda che ha scelto

di avere una flotta costituita tutta da camion Iveco… È un bellissimo riconoscimento del lavoro che svolgiamo ogni giorno. Ma è anche un vantaggio per l’operatore perché, avendo un’interfaccia unica, è seguito al 100 per cento in ogni situazione. E gli autisti conoscono l’ambiente in cui lavorano e le funzionalità del veicolo. Proprio in questa direzione va la nostra attenzione alla driver experience, la vita dell’autista a bordo, in ogni sua sfaccettatura. L’efficienza e la sicurezza del trasporto passa anche attraverso il benessere della vita a bordo del camion. Un’ultima domanda: come sta andando il mercato

italiano dei veicoli medi e pesanti? Quello del 2023 è un mercato decisamente difficile da interpretare. Se leggiamo solo i numeri, sta andando oltre le aspettative. Dovremmo chiudere l’anno a circa 24.000 unità, in netta crescita rispetto al 2021 (21.700 pezzi): questa situazione nasce però dai grandi ritardi di consegna che si sono accumulati nel 2021 e nel 2022. Oggi queste lunghe attese non ci sono più, e prevedo un 2024 che ritornerà a livello del 2022. Aggiungo che siamo molto soddisfatti delle nostre quote di mercato. Nel segmento dei pesanti un veicolo su tre è Iveco, ed è Iveco un veicolo su due nel segmento dei medi.


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I VEICOLI DEL LEONE MAN TRUCK & BUS INAUGURATA A PIACENZA LA NUOVA CASA PER I VEICOLI TOPUSED

RELOADED

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MAGLIE STRETTE QUELLE DEL PROGRAMMA PENSATO PER PROMUOVERE I VEICOLI USATI: SOLO DOPO UN ATTENTO RIPRISTINO I MEZZI DI SECONDA MANO RICEVONO IL VIA PER ESSERE REIMMESSI SUL MERCATO. PER ASSOLVERE NON PIÙ TANTO A FUNZIONI DI RIPIEGO, MA SEMPRE PIÙ SPESSO AD ESIGENZE CONTINGENTI CAUSATE ANCHE DAI RITARDI DEL NUOVO.

di Greta Rossi Caorso

Nuova casa per l’usato del Leone che individua la seconda vita dei mezzi come uno dei piani di sviluppo per il futuro. “Siamo fortemente intenzionati - saluta la stampa Marc Martinez, Amministratore delegato di MAN Truck & Bus Italia, nella nuova struttura di Caorso - a riprenderci la quota che ci spetta: se abbiamo deciso di investire qui e in tempi recentissimi con l’apertura del MAN Center di Torino, è perché l’Italia è un mercato strategico, che può performare molto bene, e intendiamo allineare la nostra forza qui sul territorio italiano a quella che abbiamo sui maggiori mercati europei, Germania, Francia e UK”. Padrone di casa a Piacenza è Stefano Proverbio, in MAN dal 1999 e dall’ottobre del 2021 Direttore MAN TopUsed. “La percezione dei veicoli usati - racconta il manager è molto cambiata negli ultimi anni; non sono più considerati semplicemente dei veicoli anziani, ma soluzioni di trasporto che sanno unire efficienza e redditività, oltre a rispondere a specifiche esigenze del momento come i picchi di lavoro o i ritardi nelle consegne del nuovo. Qui a Caorso abbiamo realizzato una struttura importante: la copertura totale è di 18.000 mq, di cui 600 mq di edifici che prevedono internamente un’organizzazione open space, 500 mq dedicati al centro controlli e preparazione, 8.000 mq al piazzale destinato all’esposizione permanente dei veicoli usati e altri 8.000 a quello multivalente per la gestione dei picchi e la logistica. È un impianto pensato per il lavoro di squadra, e da quando ci siamo trasferiti la sinergia tra le persone è diversa, lo si avverte chiaramente”. La grande novità di questa nuova sede è l’istituzionalizzazione della preparazione

Da sinistra: Alessio Sani, Direttore Sviluppo Rete; Stefano Proverbio, Direttore MAN TopUsed; Marc Martinez, Managing Director MAN Truck & Bus Italia; Lorenzo Menaldo, Direttore Finanziario; Dennis Schiffer, Area Sales Manager Used – Europe.

base, un vero e proprio check iniziale al quale vengono sottoposti i veicoli in arrivo per valutare gli interventi da eseguire: qui si procede direttamente con il tagliando e con le piccole riparazioni che non necessitano dell’intervento di un’officina esterna. La location poi non poteva essere migliore: la nuova sede del TopUsed è a due passi, o due giri di ruota, dal casello di Caorso, sulla Piacenza-Torino, a pochi chilometri dalla A1. “Oggi finalmente possiamo tenere tutti i mezzi in un unico luogo; prima più che altro disponevamo di un avamposto che faceva riferimento ad una serie di parcheggi sparsi sul territorio: adesso il lavoro è organizzato ed efficiente”. Otto le persone che costituiscono il team del Centro: oltre al Direttore, una squadra di back office e due venditori dedicati al Nord Italia. Dal centro di Caorso dipendono gli altri due punti ufficiali MAN TopUsed: quello nel MAN Center di Bologna per la vendita degli autobus usati e quello presso il MAN Center di Roma dove sono al lavoro altri due responsabili commerciali che seguono il Centro-Sud. I veicoli di seconda mano sono destinati al 52 per cento ai clienti finali, in una quota del 27 per cento ai concessionari MAN, e per il 16 per cento ad altri commercianti; esaminando invece la torta delle formule di acquisto, chi stipula un contratto per un veicolo usato MAN predilige il leasing al 60 per cento, l’acquisto al 27, mentre l’8 sono permute. “Insieme alla vendita offriamo naturalmente - aggiunge Stefano Proverbio - tutta una serie di servizi aggiuntivi per completare la customer experience. Al di là del fatto che la gamma dell’usato è piuttosto ampia, proponiamo anche finanziamenti su misura e prodotti as-


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MAN TRUCK & BUS L’iter che porta un veicolo a diventare TopUsed

IL DECALOGO DELLA QUALITÀ L ’inaugurazione della nuova struttura di Caorso ha offerto l’occasione per scoprire i passaggi che trasformano un veicolo usato qualsiasi in un TopUsed. Dalla verifica delle condizioni alle attività di preparazione, dalla consulenza alla clientela fino alla consegna, sono diversi i passaggi a cui viene sottoposto un veicolo MAN che si appresti a ricevere nuova vita, e nuovo possessore. Quando un veicolo usato arriva al MAN TopUsed Center viene subito

verificato il suo stato d’uso in base a una precisa checklist che ne analizza tutti gli aspetti più importanti per la valutazione complessiva del mezzo, il tutto avvalendosi di un perito esterno che certifica gli eventuali danni. Dai dati della centralina si ricostruisce la storia completa del veicolo, per esempio se ha seguito il regolare programma di manutenzione, aspetto questo molto importante perché fornisce chiare indicazioni sul suo corretto utilizzo. Da

sicurativi, oltre alla garanzia e ai contratti di manutenzione e riparazione. In generale, oltre l’80 per cento dei veicoli gestiti da MAN TopUsed sono coperti da una garanzia variabile in base all’età e al chilometraggio. Ci sono due tipi di garanzia: una, compresa nel prezzo, che può arrivare fino a due anni, e una che include un contratto di manutenzione e riparazione che prevede invece una rata mensile a carico del nuovo proprietario. Ormai anche il cliente TopUsed è entrato nell’ottica di esprimere le sue scelte sulla base del TCO, e noi siamo in grado di fornirgli tutta la consulenza di cui ha bisogno”. Ma da dove arrivano i veicoli MAN TopUsed? “L’origine principale - spiega Proverbio -

qui in avanti, le attività di preparazione del mezzo possono variare in modo anche molto consistente in base alle richieste del cliente finale. Ultima in ordine temporale è la consegna finale che, anche grazie allo specifico spazio previsto nella nuova sede, assume un significato non secondario nella gestione della relazione con il cliente. “Molto spesso il cliente ha fretta di salire sul veicolo e iniziare subito a usarlo - ricorda Stefano Proverbio – ma

dei veicoli offerti nel nostro portafoglio sono i contratti di buy-back e le permute. Quello dell’usato è attualmente un mercato in crescita: le immatricolazioni sono circa 1,5 volte quelle del nuovo. Come TopUsed movimentiamo circa 500 veicoli ogni anno ma è un numero che puntiamo a far crescere anche andando a reperire in altri mercati esteri tutti quei veicoli che qui non abbiamo, come ad esempio i mezzi a tre assi o gli isotermici. Oggi la domanda principale è concentrata sui trattori stradali a cabina media, con una potenza che spazia da 460 a 500 cv e un’età intorno ai quattro anni. Anche per i furgoni TGE cominciano a essere rilevanti i rientri dei buy-back, ma spesso prevalgono le trattative tra

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abbiamo riposto molta attenzione e cura anche nella fase di consegna e abbiamo notato fin da subito che questa cerimonia è molto apprezzata da chi ci ha scelto. Un momento non solo per le ultime incombenze burocratiche, ma anche per celebrare la seconda vita di un mezzo che ha passato tutti i nostri controlli”. A riprova di quanto sopra, proprio in occasione dell’inaugurazione della nuova sede, è avvenuta la consegna di un trattore MAN TGX 18.470 alla Autotrasporti Beoni di San Piero in Bagno

privati rispetto ai nostri canali ufficiali. Contiamo comunque di aumentare i volumi anche in questo segmento”. “Vendiamo al 99 per cento - prosegue Stefano Proverbio - mezzi Euro 6: da noi a meno di 20-25.000 euro è difficile trovare qualcosa. L’88 per cento sono trattori stradali, mentre analizzando nel dettaglio il cliente finale che acquista i nostri veicoli usati troviamo un 50 per cento di aziende già acquisite, 25 per cento di contatti dalla rete MAN e 15 per cento dai canali social”. Quello digitale è un canale prezioso per il settore dell’usato. “Anche in questo MAN TopUsed eccelle - spiega il Direttore del Centro - sia grazie al sito www.man-topused. com sia attraverso la presenza costante

(FC). Si tratta di un TGX della nuova generazione lanciata nel 2020 che proprio in questi mesi sta cominciando ad arricchire e integrare l’offerta di MAN TopUsed.

sui social e sui principali portali dedicati. Un punto di contatto digitale con tutti gli operatori che può arrivare fino alla produzione di contenuti dedicati da condividere o inoltrare via mail al soggetto interessato. Ricevo in continuazione chiamate sul cellulare da persone che hanno visionato in rete i mezzi e chiedono informazioni. Difficilmente capitano qui per caso: di solito il cliente è già informato, ha portato avanti una selezione e arriva qui solo per verificare, ma la scelta è già stata presa. Poi si convince salendo sul veicolo: naturalmente nel quadro delle nostra massima disponibilità rientra anche la possibilità di organizzare test su strada personalizzati”.


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SCANIA TUTTO NUOVO: BATTERIE, TELAI E SERVIZI PER UN AMPIO SPETTRO DI APPLICAZIONI A ZERO EMISSIONI di Francesco Irace Trento

per il trasporto elettrico È PARTITA LA PRODUZIONE DEI NUOVI AUTOCARRI CON CABINA R E S, SONO STATI AGGIORNATI I VEICOLI ELETTRICI A BATTERIA PER IL CONTESTO URBANO E DIVENTA OPERATIVO IL SERVIZIO SCANIA CHARGING ACCESS.

L’

offerta a zero emissioni di Scania va via via consolidandosi sempre di più con l’ampliamento della gamma di soluzioni elettrificate. Che passa dall’inizio della produzione in Svezia degli autocarri con cabina R e S con 400 o 450 kW di potenza, idonei a diverse tipologie di applicazioni, dall’aggiornamento dei veicoli elettrici a batteria per il contesto operativo urbano (ora disponibili con nuovi pacchi batteria e i nuovi telai) e anche dai servizi dedicati all’e-mobility come Scania Charging Access. Ma andiamo con ordine.

spinge a 375 kW, con i livelli di potenza massima di 400 o 450 kW (circa 610 CV). Ma non finisce qui, perché l’aggiornamento della gamma di autocarri elettrici riguarda anche gli autotelai. Questi, disponibili con cabine della serie R e S, hanno un’autonomia che varia in base a diversi fattori come la massa totale a terra, la tipologia di applicazione, il contesto operativo, le condizioni

atmosferiche e lo stile di guida. Ad esempio, un ribaltabile da 27 tonnellate dotato di sei batterie può offrire fino a 350 km di autonomia tra una ricarica e l’altra e un’ora di ricarica aggiunge 270 km di autonomia. Tuttavia, anche soluzioni a potenze inferiori a 350 kW sono efficaci: una colonnina di ricarica da 130 kW aggiungerà 100 km di autonomia in un’ora per un camion dal consumo

energetico di 1,3 kWh/km.

Nuove macchine elettriche e batterie sempre più evolute

Inoltre, Scania sta ora potenziando la propria offerta per applicazioni per la distribuzione e per i ribaltabili leggeri, introducendo la famiglia di E-Machine, con l’EM C1-4 disponibile in cinque diversi livelli di potenza – già ordinabile

Aggiornamento dei trattori stradali e degli autotelai

Il nuovo trattore stradale 100 per cento elettrico presenta importanti aggiornamenti. A partire dalla massa complessiva a terra che può raggiungere le 64 tonnellate. L’autonomia pure è stata aumentata a 390 chilometri, mentre la capacità di ricarica si

SCANIA Il Super 420 R vince l’European Truck Challenge per i consumi

È CERTIFICATO, È SUPER-RISPARMIOSO!

I

l trattore stradale Scania Super 420 R ha vinto la sfida dei consumi di carburante del test comparativo tedesco per autocarri a lungo raggio, European Truck Challenge (ETC). Il delta rispetto al secondo classificato è stato del 4,9 per cento. “Questa è un’ulteriore prova della nostra posizione di leader come marchio più efficiente dal punto di vista dei consumi”, ha affermato Julian Modro, responsabile delle soluzioni industriali

di Scania. “Test come questo, condotti da giornalisti indipendenti, confermano ciò che migliaia di clienti sperimentano nelle loro operazioni quotidiane: i nostri Super hanno un netto vantaggio in termini di consumo di carburante rispetto alla concorrenza e comportano sostanziali riduzioni di CO2”. Quest’anno, il test di confronto ETC, che ha invitato tutti i principali produttori europei, si è concentrato sui trattori stradali a lungo raggio con potenza fino a 450 CV e coppia compresa tra 2.200 e 2.400 Nm. Alla fine sono stati tre i marchi che hanno messo i loro camion sulla linea di partenza: Scania, DAF e Mercedes. Scania ha scelto di iscrivere un Super 420 R equipaggiato di cabina con zona notte. Pur avendo la minore potenza in campo, Scania ha offerto la coppia

Gli aggiornamenti sul trattore elettrico e sulle E-Machine.

più elevata con i suoi 2.300 Nm. Il peso lordo medio delle combinazioni di autocarro e rimorchio nel test è stato di 33,6 tonnellate. “Truck and Trailer Welt organizza l’European Truck Challenge su strade pubbliche e utilizza un mix di caratteristiche stradali diverse”, spiega Modro. “Il loro test imita ciò che i clienti devono affrontare quotidianamente; l’unica differenza è che gli ingorghi stradali vengono eliminati dai risultati finali per motivi di comparabilità. Il risparmio di carburante per gli autotrasportatori che lottano contro l’aumento dei costi e dei tassi di interesse ha un significato importante: un Super che percorre in media circa 150.000 km all’anno permette un potenziale di risparmio sui costi del carburante intorno ai 3.000 euro, rispetto al secondo miglior autocarro di questo test”.

con la produzione prevista a fine 2024 – che secondo le previsioni dovrebbe diventare il modello più venduto del marchio. Per quanto riguarda invece le batterie, Scania utilizza le celle del produttore svedese Northvolt, che hanno la capacità di alimentare gli autocarri per 1,5 milioni di chilometri. La loro impronta di carbonio è pari a circa un terzo rispetto alla media di riferimento. E hanno il plus di poter essere caricate ripetutamente fino al 100% senza alcun impatto sulla loro durata, conservando una velocità di ricarica costante.

Il servizio Scania Charging Access

Infine, completa il quadro, il nuovo servizio Charging Access presentato a inizio anno, che oggi diventa operativo. Si tratta di un accesso continuo a una rete di ricarica a livello europeo in 12 Paesi, con punti di ricarica classificati in base alla loro idoneità per gli autocarri. Permette al cliente di usufruire dei punti di ricarica della rete a prescindere dal gestore e di ricevere successivamente un’unica fattura (solo) da Scania. Il servizio non prevede costi di iscrizione o mensili: il cliente paga solamente un prezzo prevedibile quando utilizza il servizio. Un solo requisito per poter accedere al servizio: possedere almeno un autocarro Scania di qualsiasi tipo.


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ANCHE ALLA RETE DI RICARICA CI VOLVO TRUCKS NON SOLO MILENCE: CRESCE L’IMPEGNO SUL FRONTE INFRASTRUTTURE

PENSIAMO NOI

IL COSTRUTTORE SVEDESE INSIEME AD ALTRI PARTNER STA IMPLEMENTANDO UNA RETE DI CARICATORI VELOCI PUBBLICI PER VEICOLI ELETTRICI PESANTI ALIMENTATA DA ENERGIA RINNOVABILE: IN SVEZIA DOVREBBERO APRIRE CIRCA 130 STAZIONI DI RICARICA TRA IL 2023 E IL 2024.

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di Lino Sinari Gotebörg

Dopo il prodotto, l’infrastruttura: in Svezia è in fase di implementazione una rete di caricatori veloci pubblici per veicoli elettrici pesanti alimentata da energia rinnovabile: nel paese scandinavo dovrebbero aprire circa 130 stazioni di ricarica tra il 2023 e il 2024. Le stazioni sono gestite da diverse società e Volvo Trucks è uno dei partner coinvolti. “Questa è una vera svolta - ha affermato Roger Alm, Presidente Volvo Trucks - per l’elettrificazione dei trasporti pesanti. I nostri clienti saranno in grado di accedere a caricabatterie veloci e pubblici situati per tutta la Svezia”. Il nuovo servizio è aperto a tutte le marche di veicoli pesanti e visualizza le stazioni di ricarica adatte a questa tipologia di trasporto, indipendentemente da chi le gestisce. L’utente può pagare la ricarica tramite la nuova piattaforma: prossimamente sarà anche possibile prenotare la ricarica. “I clienti - ha precisato Roger Alm - saranno in

VOLTA TRUCKS DICHIARATA LA BANCAROTTA A QUATTRO ANNI DALLA FONDAZIONE

IL SOGNO ELETTRICO di Paolo Barilari Roma

INFRANTO (PER ORA)

Il Volta Zero promette un’autonomia fino a 200 km. Era stata annunciata una produzione di 27mila unità entro il 2025.

A

distanza di quattro anni dalla sua fondazione, Volta Trucks annuncia la bancarotta. La colpa sarebbe dell’istanza di fallimento presentata dal fornitore di batterie Proterra che avrebbe impattato drammaticamente sui piani dell’azienda svedese, riducendo il volume di veicoli previsti in produzione. “L’incertezza del nostro fornitore di batterie - si legge nella nota diffusa da Volta Trucks - ha influito negativamente sulla nostra capacità di reperire capitali sufficienti in un contesto già difficile per i produttori di veicoli elettrici. Con profondo e sincero rammarico, il Consiglio di Amministrazione ha quindi preso la difficile decisione di avviare la procedura di fallimento in Svezia. La principale entità commerciale del Gruppo, Volta Trucks Limited, presenterà a breve un’istanza di amministrazione controllata

in Inghilterra, con l’assunzione dell’incarico da parte dei curatori fallimentari di Alvarez & Marsal. Anche altre entità del Gruppo presenteranno a breve una procedura di insolvenza nelle giurisdizioni di competenza. Il Consiglio di amministrazione non ha preso questa decisione con facilità o leggerezza ed è pienamente consapevole dell’impatto significativo che avrà sulla forza lavoro dedicata dell’organizzazione, oltre che sui clienti e sui partner. Desideriamo ringraziare sinceramente il team di Volta Trucks e siamo incredibilmente orgogliosi del loro lavoro pionieristico per la realizzazione di un veicolo commerciale innovativo a emissioni zero”. Volta Trucks aveva infatti sviluppato una strategia ambiziosa sul Volta Zero, truck totalmente elettrico per produrre e commercializzare il quale aveva raccolto circa 300 milioni di euro dagli investitori. La pre-produzione dei veicoli era

già partita nello stabilimento austriaco di Steyr, ed erano anche pronti i punti vendita e assistenza in quattro città europee. “Abbiamo creato il primo camion al mondo - prosegue la nota - da 16 tonnellate completamente elettrico, con un design unico di cabina e telaio, che avrebbe contribuito alla decarbonizzazione dell’ambiente e migliorato la salute, la sicurezza e la qualità dell’aria nei centri urbani. Il progetto pilota in cinque Paesi europei ha ricevuto un feedback fantastico, che ha portato a una forte pipeline di clienti molto rinomati che volevano introdurre i nostri Volta Zero Trucks nelle loro flotte”. Al di là della cronaca resta il fatto che gli oltre 5.000 ordini aspettano ora di essere evasi. Non tutto è perduto, dunque: la direzione di Volta Trucks starebbe valutando diverse proposte ricevute da investitori intenzionati a salvare l’azienda.


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VOLVO TRUCKS E BUSES La competizione che incorona i migliori tecnici del brand

PARTITE LE SELEZIONI PER VISTA 2024

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grado di ottenere informazioni affidabili su dove trovare stazioni di ricarica per camion elettrici pesanti e saranno certi di pagare un prezzo di mercato equo senza costi nascosti. Grazie alla possibilità di pianificare il percorso e l’amministrazione, sono convinto che questo sia un passo importante per rendere i camion elettrici popolari tra i proprietari di flotte”. Volvo Trucks sta lavorando a stretto contatto con gli operatori dei punti di ricarica di tutto il mondo per espandere la rete di ricarica e il servizio nel modo più semplice e rapido possibile. Volvo Trucks, parte integrante del Gruppo Volvo, sta anche costruendo infrastrutture di ricarica tramite Milence, una joint venture formata con Daimler Truck e il Gruppo Traton. La partnership comporterà l’installazione e il funzionamento di almeno 1.700 punti di ricarica per l’energia sostenibile ad alte prestazioni sulle autostrade, vicino a esse e presso gli hub logistici in tutta Europa. L’infrastruttura offrirà la ricarica a tutti i veicoli elettrici pesanti a batteria, indipendentemente dal marchio.

ono state aperte il 31 ottobre scorso le iscrizioni a VISTA, il Volvo International Service Training Awards, la più grande competizione a livello mondiale dedicata ai tecnici dell’automotive. Si prevede la partecipazione di circa 20.000 specialisti dell’assistenza delle reti mondiali Volvo Trucks e Volvo Buses. Costruire lo spirito e l’orgoglio di squadra, migliorando se stessi: è questo il primo obiettivo di VISTA, il grande evento internazionale che ogni due anni mette in competizione circa 5.000 Team provenienti da tutto il mondo. I tecnici sono chiamati a dimostrare le proprie conoscenze e capacità, oltre all’abilità di lavorare in gruppo. La competizione rafforza il sapere e il saper fare, a livello personale e di squadra: in questo modo migliora il servizio al cliente e aumenta la customer satisfaction. L’edizione del 2023-2024 prende il via ufficialmente il 7 novembre con importanti novità: non solo domande teoriche e tecniche, come da tradizione, ma sfidanti missioni che i

Team dovranno completare con successo. Il primo round della competizione si chiuderà il 28 novembre 2023, seguirà poi un secondo round dal 30 al 13 febbraio 2024 che impegnerà i Teams in missioni e attività riguardanti il dopovendita. Dal 20 febbraio al 13 marzo si ripartirà con il terzo round. Le prime 5 squadre di ogni nazione si giocheranno le semifinali a fine maggio 2024 in presenza, in attesa di sfidarsi, sempre in presenza, nella grande finale di Goteborg dal 9 al 13 settembre 2024.


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RENAULT TRUCKS CONSEGNATO IL SECONDO COMPATTATORE ELETTRICO ALLA CEM AMBIENTE

Il terreno d’elezione per i veicoli a batteria LA RACCOLTA RIFIUTI È, COM’È NOTO, UNO DEGLI AMBITI APPLICATIVI PIÙ IDONEI PER LA MOBILITÀ ELETTRICA: PERCORSI FISSI, AUTONOMIA SOTTO CONTROLLO, NESSUNA ESIGENZA DI RICARICA “IMPROVVISA” E GRANDE SILENZIO E SOSTENIBILITÀ NELL’UTILIZZO ALL’INTERNO DEI CENTRI URBANI.

Da sinistra Vito Bellomo, Sindaco di Melegnano, Alberto Fulgione, Presidente Cem Ambiente, e Andrea Rossini, Energy Transition Manager di Renault Trucks Italia.

di Lino Sinari Melegnano

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opo il compattatore in servizio a Cologno Monzese dal febbraio 2022, arriva un secondo D Wide E-Tech 100 per cento elettrico, sempre allestito con compattatore, nella flotta di Cem Ambiente: il mezzo verrà impiegato per la raccolta e il trasporto di Multipak, carta e sfalci vegetali all’interno del Comune di Melegnano. Cem Ambiente SPA è un’azienda a totale capitale pubblico che si occupa di un insieme integrato di servizi ambientali. Ne sono soci

la Provincia di Monza e Brianza e 72 comuni delle provincie di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi. Il bacino di utenze raggiunge 657.000 abitanti per un territorio di 556 km2. Il core business aziendale è incentrato sui servizi di igiene urbana: la raccolta differenziata dei rifiuti, la gestione delle piattaforme ecologiche, la pulizia stradale

e di tutti i servizi correlati, di smaltimento e recupero dei materiali. Cem Ambiente lavora in stretta collaborazione con il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), ottenendo, per i suoi comuni che eseguono la raccolta differenziata, incentivi economici consistenti. Oggi la flotta di questa realtà accoglie dunque un nuovo mezzo

RENAULT TRUCKS Presentato il nuovo look della gamma di distribuzione urbana e extraurbana

UN’UNICA CIFRA STILISTICA E TANTA SICUREZZA PER TUTTI

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ambio d’immagine per i Renault Trucks D, D Wide, C 2.3, D Wide LEC, con cabina ribassata, e le versioni elettriche Renault Trucks E-Tech D, D Wide e D Wide LEC. I designer Renault Trucks hanno sviluppato le nuove linee per creare un vero e proprio legame tra il look della gamma pesante e quello dei veicoli commerciali, a cominciare dai fari full LED che creano una nuova firma luminosa a forma di C, mutuata dai codici dell’industria automobilistica. Renault Trucks D & D Wide adottano anche caratteristiche di design tipiche delle gamme pesanti, come la nuova griglia superiore e la forma a “π” in rilievo sul frontale. Sulla calandra vi è un ampio spazio

personalizzabile da ciascun cliente con la ragione sociale della propria azienda. Sulle versioni elettriche dei Renault Trucks E-Tech D, D Wide e D Wide LEC, il frontale completamente verniciato, compresa la griglia, crea una netta distinzione visiva rispetto al prodotto a gasolio. La griglia è inoltre dotata di una sottile fascia di color blu elettrico che racchiude la scritta “E-Tech”. Infine, tutti i veicoli portano il nuovo logo del marchio. Si tratta di mezzi che vengono spesso impiegati all’interno dei centri urbani, dove lo spazio di manovra per i veicoli pesanti sta diventando sempre più scarso, che debbano gestire la raccolta dei rifiuti, la distribuzione delle merci o attività

di edilizia leggera. Per ridurre lo stress del conducente e migliorare la sua sicurezza, quella del carico e degli altri utenti della strada, Renault Trucks ha dotato la gamma urbana ed extraurbana di nuovi dispositivi di sicurezza. I maniglioni e la posizione degli specchietti retrovisori sono stati modificati per migliorare la visuale, facilitando le manovre nelle strade strette. I radar e le telecamere, perimetrali al veicolo, forniscono informazioni in tempo reale e, se necessario, avvisano il conducente, contribuendo a facilitare la guida e renderla più sicura. L’integrazione di funzioni quali il controllo automatico della pressione degli pneumatici, l’avviso di deviazione dalla corsia e di mantenimento dell’attenzione, nonché gli avvisi di eccesso di velocità, migliorano notevolmente la sicurezza stradale. Infine, per una migliore visibilità e una guida più sicura, i veicoli sono dotati di nuovi specchietti retrovisori.

pensato per una raccolta rifiuti sostenibile e silenziosa. Il Renault Trucks D Wide E-Tech è un veicolo 100 per cento elettrico con una potenza di 260 kW, capace di raggiungere una velocità massima di 90 km/h: le sue batterie hanno una capacità di 265 kWh e garantiscono un’autonomia che consente di percorrere circa 200 km. Numerosi i vantaggi per il servizio di raccolta differenziata di Cem: innanzitutto l’assenza totale di rumorosità che rende questo veicolo particolarmente adatto al ritiro dei rifiuti nelle città anche nelle prime ore del mattino. Inoltre si tratta di un camion che, grazie al suo impatto zero in termini di emissioni nocive,

si inserisce alla perfezione nella volontà di Cem di incrementare la propria sostenibilità aziendale. “Cem Ambiente - ha spiegato il Presidente dell’azienda Alberto Fulgione - prosegue la sua sperimentazione finalizzata al miglioramento della qualità e della sostenibilità del suo servizio rivolto ai comuni soci. Dopo aver utilizzato per oltre un anno il nostro primo compattatore elettrico, ora abbiamo investito in un nuovo mezzo green che si inserisce in una strategia di sostenibilità che portiamo avanti da anni. La collaborazione proficua con Renault Trucks Italia va esattamente in questa direzione”. Alla cerimonia di consegna è intervenuto anche il Sindaco di Melegnano Vito Bellomo che ha dichiarato: “Accogliamo con grande soddisfazione questo nuovo mezzo green di Cem che testimonia come l’azienda sia particolarmente attenta anche alla questione ambientale, oltre che ai cittadini, e la cosa non può che farci piacere”. Non solo vendita: Renault Trucks Italia propone ai propri clienti una specifica formazione di prodotto e di guida, sia agli autisti che ai responsabili parco, e un affiancamento costante durante il periodo d’utilizzo del veicolo, fornendo risposte sia alle richieste tecniche sia a quelle legate alle infrastrutture di ricarica.

RENAULT TRUCKS I veicoli del progetto Refreeze all’evento E-Mob

LA LOSANGA PROTAGONISTA DELLA MOBILITÀ MILANESE

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enault Trucks Italia ha partecipato ad E-Mob, l’evento, giunto alla sua settima edizione, che fotografa annualmente lo stato di evoluzione e le tematiche emergenti rispetto alla transizione ambientale dell’intero “sistema mobilità” nazionale. Oltre all’esposizione in Piazza Duomo a Milano di alcuni veicoli elettrici, numerose le conferenze e i dibattiti organizzati sulla realtà della mobilità elettrica. Renault Trucks Italia ha proposto al pubblico un Master E-Tech 100 per cento elettrico allestito con cella refrigerata Lamberet. Il veicolo, appartenente al progetto Refreeze, è ideale per il trasporto a zero emissioni

a temperatura controllata nelle aree urbane. Presente anche un Renault Trucks D Wide E-Tech allestito con gancio scarrabile, attualmente impiegato da AMSA presso le piattaforme ecologiche per il trasporto del materiale da riciclare.


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ZERO GRADI

DAIKIN PRESENTATO IL PRIMO PRODOTTO PER SEMIRIMORCHIO REFRIGERATO MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA E SILENZIOSITÀ I PUNTI FORTI ATTRAVERSO CUI POSIZIONARSI AL TOP DELLE VENDITE DI MERCATO.

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aikin “Exigo” ai nastri di partenza del Museo Mille Miglia di Brescia. Il primo prodotto per semirimorchio refrigerato della multinazionale giapponese, che quest’anno celebra il 50° anniversario della filiale Daikin Europe ma già prepara il terreno al 100° di fondazione nel 2024, comincia la sua corsa nel mercato italiano dalla città più iconica per competizioni di stile. Ampliati progressivamente gli investimenti nella catena del freddo, in quanto storico leader dell’air-conditioning, Daikin ha avviato quest’anno la produzione in serie dell’Exigo E1500, proprio con l’obiettivo di farsi subito spazio fra le eccellenze del nuovo segmento di mercato e diventarne il punto di riferimento assoluto.

Il contributo di Zanotti Spa

“Non nascondiamo l’ambizione di spezzare l’attuale bipolio dei refrigerati - ha dichiarato Marco Napolitano, Product Manager Transport Refrigeration Daikin Europe - dal momento che possiamo contare sia sulla specializzazione nel settore di Zanotti Spa, dal 2016 parte di Daikin, sia sulla forza commerciale di AHT Cooling Systems, a sua volta entrata nel gruppo a fine 2018. Exigo è frutto dell’integrazione fra le competenze sulla refrigerazione da trasporto dello storico marchio italiano, nella cui sede di Pegognaga, nel mantovano, sarà portata avanti la produzione del nostro nuovo

modello, la Ricerca e Sviluppo e l’avanzata produzione industriale italo-giapponese: offre costi totali di proprietà minimi e massima tranquillità, ma soprattutto tecnologia a velocità completamente variabile. La presenza di un inverter garantisce infatti la riduzione del consumo di energia e di carburante, evitando accensioni e spegnimenti del compressore non necessari. La nostra unità per trailer è perciò in grado di garantire un’elevata efficienza energetica, nonché un’architettura elettrica che fornisce 15kW reali di capacità di raffreddamento, sia su strada che in rete: questo perché monta

Exigo, una boccata di Alberto Caspani Brescia

d’aria fresca

La squadra Daikin e AHT Cooling Systems di fronte al protagonista della giornata bresciana: il Daikin Exigo.

un motore diesel Kubota 1500 cc personalizzato per Daikin costruito su una piattaforma già predisposta per l’elettrico. L’E1500 risulta anche il prodotto per semirimorchio che oggi genera la più alta potenza di raffreddamento della categoria per quanto riguarda le soluzioni ‘frozen’ (-20/30°C in condizioni Atp), oltre che un modello di 100 kg inferiore rispetto al peso delle unità di trasporto refrigerato tradizionali. Infine, si distingue per la facilità di funzionamento grazie a un’interfaccia grafica utente semplice e ad alta risoluzione”.

Raffreddamento rapidissimo

In virtù della silenziosità e della telematica avanzata che rende l’unità Daikin compatibile con tutte le piattaforme, Exigo ha già dimostrato di agevolare le operazioni di gestione flotta,

anche perché i suoi tempi di manutenzione prevedono intervalli di 3.000 ore (standard certificato pure nei due anni di garanzia offerta). Là dove maggiormente eccelle è però nelle elevate performance di raffreddamento per l’intervallo -20/0°: nelle applicazioni di categoria comparabili ha un pulldown fino al 14 per cento più veloce, mentre l’unità a 15 kW si dimostra ideale sia per il trasporto a temperatura fresca che refrigerata. L’efficienza cresce ulteriormente nella modalità elettrica di raffreddamento, con un pulldown fino al 33 per cento più veloce dell’attuale

standard di categoria, prestandosi soprattutto per operazioni in stand-by nelle banchine di carico o per applicazioni ibride (comprendenti l’uso di generatori PTO o batterie). L’attuale soglia di disturbo acustico risulta inferiore ai principali concorrenti, così come il peso complessivo dell’unità (730 kg). Exigo può fra l’altro contare su una rete di supporto e assistenza estremamente ramificata in tutta l’Europa occidentale, orientale e centrale, in via di espansione anche nei Paesi nordici e baltici. Dei 178 punti di assistenza attuali, in Italia 15 rientrano nella partnership avviata con Alltrucks. “Se il nostro refrigerato compie un balzo in avanti rispetto a tutti i principali indici di efficienza - aggiunge Napolitano - non è da meno anche sul piano degli accessori: dispone infatti di un pannello solare, di un datalogger con stampante inclusiva di due sonde di temperatura, un kit sblocca porta, oltre che un riscaldatore del prefiltro del carburante per le temperature ambiente basse. Il cambio della temperatura di bordo può essere gestito anche da remoto, mentre la disponibilità della certificazione per la farmaceutica ne amplia ulteriormente l’impiego. Ora siamo al lavoro per elettrificare completamente questo tipo di unità, in modo tale che possa sfruttare fonti di energia elettrica”.

La crescita di Daikin Europe

Basata dal 1973 a Ostenda, in Belgio, Daikin Europe ha ormai individuato nell’Italia uno dei suoi mercati più strategici a seguito dell’acquisizione di Zanotti. L’azienda mantovana è uno dei dodici siti di produzione su cui la multinazionale giapponese punta per espandersi ulteriormente

nella refrigerazione e consolidare il proprio status di provider della catena del freddo più integrata al mondo. I dati di bilancio 2022 attestano vendite superiori ai 5 miliardi di euro e un organico che, nel solo mercato Emea, conta più di 13.700 dipendenti. “La spinta alla produzione offerta dalla gamma di prodotti Zanotti risulta oggi fondamentale - ha osservato Matteo Pastorino, Manager Sales Transport Refrigeration di AHT Cooling Systems Italy - ed è anche il motivo che ha sancito il ruolo di intermediazione commerciale della nostra azienda, il cui headquarter è in Austria. Il sito di Pegognaga copre un’area di ben 38mila metri quadrati e conta 360 dipendenti. Attiva sin dal 1962, viaggia ora su una capacità produttiva di circa 35/40.000 unità anno considerando Transport, Stationary e Industry, spaziando dunque dalle unità di refrigerazione fisse a quelle mobili, oltre che semi-industriali. Guardando al futuro e soprattutto ai tre principali obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite cui il gruppo si ispira, lavoriamo unitamente per raggiungere standard di efficienza energetica sempre più alti e volti a ridurre l’impatto ambientale dei refrigerati, puntando a integrare l’uso di rinnovabili sia nella produzione che nella distribuzione, ma anche best practices basate sul riciclo. Al tempo stesso, riteniamo indispensabile rafforzare i legami con i territori nei quali i prodotti Daikin vengono prodotti o distribuiti; la scelta di presentare la nuova unità Exigo a Brescia, negli spazi aperti del Museo delle Mille Miglia, è stata presa proprio per portare luce sulla capillare rete di produzione meccanica locale, i cui vertici

di eccellenza rappresentano un’ispirazione - e un patrimonio di possibili partnership - per lo sviluppo del nostro stesso know-how”. L’arrivo sul mercato di Daikin Exigo, che già dal 2024 punta a raggiungere quote vendita importanti nel segmento, completa di fatto la gamma dei prodotti destinati al trasporto refrigerato. La nuova unità, che si posiziona nel range trailer 9-15 metri, affianca la già affermata produzione di prodotti per i furgoni (invisibili trascinati, zero trascinati, invisibili elettrici e zero electric), nonché i furgoni cella, oltre che le motrici. “Come tutti i prodotti Daikin sottolinea Mariasole Stefanina, Marketing Manager AHT Cooling Systems Italy - anche l’Exigo è destinato a un posizionamento nelle fasce di mercato ad alto valore aggiunto, garantendo un investimento in qualità ed efficienza. . Per far apprezzare meglio le sue caratteristiche prevediamo perciò di organizzare nuovi eventi in tutt’Italia, ispirandoci alla stessa formula di ‘dialogo con le filiere dei territori’ elaborata per la presentazione di Brescia”. Pronti, via. La Mille Miglia di Daikin Exigo è partita alla conquista del Belpaese e, memore dei team che fra il 1927 e il 1957 hanno saputo appassionare intere generazioni di amanti dei motori, non potrà che condurre la competizione con quella ‘giusta freddezza’ che si addice ai grandi campioni di ogni tempo.


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PERSONAGGI

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RABEN SITTAM INTERVISTA A LORENZA CANTALUPPI, DIRETTORE COMMERCIALE RABEN SITTAM

Come trattare gli altri e farseli amici di Cristina Altieri Cornaredo

LA QUARTA DELLE NOSTRE INTERVISTE DEDICATE ALLE MANAGER CHE DALL’HEADQUARTER ITALIANO OGNI GIORNO METTONO LA LORO ESPERIENZA AL SERVIZIO DELLA MULTINAZIONALE. QUESTO MESE LA PROTAGONISTA È LORENZA CANTALUPPI, CHE CI RACCONTA IL SUO SEGRETO PER FAR FUNZIONARE - E BENE - UNA SQUADRA AGGUERRITA DI OLTRE 30 COMMERCIALI.

S

e dai banchi del liceo linguistico la vita l’ha condotta in un’azienda di trasporto piuttosto che alla facoltà di Psicologia come sognava da ragazza, Lorenza Cantaluppi la specializzazione nel comprendere le persone se l’è senza dubbio guadagnata sul campo. Direttore Commerciale di Raben SITTAM dal luglio del 2022, chiamata nella funzione dall’AD Rolando Bargigia che aveva avuto modo di vederla all’opera in diverse finestre dei suoi 32 anni in Gefco Italia, la manager esprime una carica di empatia che fa proprio pensare che quello scelto sia il mestiere perfetto per lei. “Finito il liceo - comincia a raccontarci - e archiviata l’idea di trasferirmi a Padova per frequentare l’unico ateneo italiano che offrisse un corso di Psicologia, ho iniziato a lavorare come interprete. Il fatto di conoscere il russo mi stava aprendo diverse porte. Un giorno però sono stata contattata da un’azienda di trasporti di Milano. Ricordo ancora il primo giorno, era il 7 dicembre, la festa del patrono: lavorai dalle 8 del mattino all’1 di notte. Una partenza traumatica - anche se la ricorda con una bella luce negli occhi - ma presto mi sono innamorata di questo lavoro: ho sempre amato il ritmo veloce e la varietà di poter aggiungere ogni giorno un nuovo mattoncino alla mia competenza. Capii di voler rimanere in questo settore”. “Quando ho fatto presente - continua Cantaluppi - che intendevo cambiare, il titolare mi ha strappato le dimissioni tre volte, poi mi ha lasciato volare in Gefco. Arrivata con un incarico operativo, ho presto suggerito l’opportunità di iniziare ad utilizzare le linee, appannaggio fino a quel momento di un solo produttore automotive, anche per altri. In cambio del suggerimento ho ricevuto la classica valigetta e le chiavi dell’auto, e sono stata spedita sul campo di battaglia: sono diventata responsabile commerciale di Milano, poi del Nord-Ovest, in seguito del Nord e infine Direttore Commerciale.

Anni indubbiamente di grandi soddisfazioni, ma ho dovuto risolvere anche tutti i nodi che ho trovato sulla strada. A cominciare da quelli che ingarbugliavano da dentro la mia capacità comunicativa: ero una ragazza molto timida, e quando suonavo i primi campanelli mi tremavano le gambe”. La soluzione, come nella maggior parte dei casi, arriva dalla perseveranza e dal metodo. “Prima di incontrare il cliente bisogna studiarlo: la preparazione vale l’80 per cento della riuscita di un appuntamento. Il fatto di essere donna da una parte mi ha facilitato, soprattutto nei contatti iniziali, ma dall’altra ho dovuto lavorare sodo per superare tutti i pregiudizi che mettono in campi nemici il mondo femminile e quello tecnico. E poi tanta formazione: ho partecipato con entusiasmo a tutti i corsi proposti in azienda per incrementare le capacità relazionali e di comprensione dell’interlocutore”.

Un entusiasmo condiviso

Nel 2022 Rolando Bargigia contatta Lorenza per spiegarle nel dettaglio il progetto Raben SITTAM, e lei, facendo subito sua la visione e anche l’entusiasmo, decide di

BIO LORENZA CANTALUPPI

Nata a Cantù, Lorenza Cantaluppi è sposata e ha un figlio di 23 anni. Fin qui una carriera trascorsa interamente nel settore dei trasporti, Lorenza per 32 anni ha lavorato in Gefco Italia fino ad assumere il ruolo di Direttore Commerciale. Da luglio 2022 ricopre l’attuale funzione in Raben SITTAM. Amante della lettura e dello sport, Lorenza pratica padel appena può, tennis e sci.

salire a bordo. “E non mi sono sbagliata, il Gruppo Raben è un’azienda dalle caratteristiche uniche: è una multinazionale da 11mila dipendenti, ma è anche a misura d’uomo, caratterizzata da processi decisionali rapidi. Il proprietario è presente in prima linea, ed è immediato nel comunicare se un’idea gli piace o no, se la strada è quella giusta. È una pressione sfidante, certo, ma così ogni dipendente si sente parte del gioco, ed è percepibile l’idea che ogni singola persona possa fare la differenza”. Una lunga carriera quella di Lorenza, in considerazione della quale ci facciamo spiegare come A sinistra Lorenza Cantaluppi con il team commerciale, a destra con Massimiliano Manfredi e Laura Ricci, Key Account Manager di Raben SITTAM.

sono cambiate in questi anni le esigenze dei clienti. “La logistica nel corso degli anni è diventata sempre più strategica per le imprese, dalla classica richiesta di trasporto ad un costo competitivo ad un approccio molto più progettuale, con soluzioni che possano rendere le aziende più concorrenziali in un mercato internazionale. Rapidità, tracciabilità, competitività e presenza globale per supportare i clienti nei loro progetti di espansione nel mondo sono le caratteristiche su cui puntare per essere leader di mercato”.

Le persone prima di tutto

Lorenza oggi ha la responsabilità funzionale di tutte le 38 persone che compongono il dipartimento sales di Raben SITTAM, e quella gerarchica di due key account trasversali su tutto il territorio italiano, dei tre analisti del settore Pricing Tender Center, del team commerciale di Cornaredo e del team marketing. I commerciali presenti nelle altre filiali invece sono a diretto riporto del loro branch manager

e, funzionalmente, a Lorenza. “I miei incarichi - riprende il Direttore - sono vari: tenere sotto controllo le vendite, relazionarmi con il team e supportarlo, analizzare i tender, esprimere valutazioni sulla sostenibilità dei progetti da presentare ai clienti, controllare le opportunità in essere ed eventuali problematiche, esaminare insieme agli altri branch manager situazioni particolari che richiedono un intervento specifico”. Essendo quella italiana la filiale di una multinazionale, Cantaluppi si interfaccia anche con casa madre in Polonia, e in particolare con il Direttore Commerciale mondo, per valutare insieme a lei le strategie e i risultati, e le sinergie da mettere in atto con gli altri Paesi coinvolgendo gli omologhi. Ma, chiediamo a Lorenza, quali sono le criticità di questo mestiere? “Il compito più arduo - risponde la manager - è la gestione del team: sono un nutrito gruppo di persone, e ognuna di loro è portatrice di caratteristiche diverse. Un bravo direttore commerciale deve tirare fuori il meglio dai suoi uomini e dalle sue donne, e soprattutto deve essere in grado di fornire loro gli strumenti di cui hanno bisogno per essere massimamente efficaci. Il mio desiderio più grande in ambito lavorativo è che tutti i miei ragazzi riescano ad arrivare al target, per una loro soddisfazione e, perché no, per portare a casa il bonus. Ma non sempre si raggiunge il risultato”. Ad esempio? “Può essere che sia proprio una questione di visione, di carattere, eventualità che abbiamo dovuto fronteggiare con il cambio pelle di Raben SITTAM. Non lavoriamo più come facevamo fino a qualche anno fa, quando il 90 per cento del nostro business erano commesse spot. Ho chiesto ai ragazzi di alzare il target, di non confrontarsi più su un prezzo forzatamente basso, ma di concentrarsi su valori diversi, per ottenere anche un impegno di serietà da parte del cliente e creare così collaborazioni di lunga durata”. Oggi la squadra di Lorenza è stabile, con gli ultimi tre acquisti entrati a far parte del mondo Raben SITTAM nel mese di giugno, scelti direttamente dal Direttore Commerciale e pronti a far loro questa visione di valore. Lorenza, la ricetta magica per un giovane che sta iniziando oggi la carriera commerciale. “Serve una buona dose di curiosità per interessarsi genuinamente non solo a ciò che ci sta dicendo il cliente, ma anche a ciò che non ci sta dicendo: bisogna andare oltre all’apparenza per capire quali siano le sue reali esigenze, immaginando scenari innovativi che evidenzino anche necessità ancora non emerse. Solo ascoltando, molto, sempre, si ha l’opportunità di capire quale varco utilizzare per offrire un servizio di valore. E poi dare e trarre forza dal team: da soli non si arriva mai da nessuna parte, e anche qualora succedesse, ci si perde il momento migliore, quello della gioia della condivisione di un successo conquistato con impegno e fatica”.


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STORIE DI SUCCESSO

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TORELLO I MAGAZZINI ACQUISITI PRESSO L’INTERPORTO LE MOSE SONO IN PIENA ATTIVITÀ CON LO SPAZIO DENOMINATO DC9 E CON IL DC6 LA PRESENZA NELL’INTERPORTO PIACENTINO DELL’AZIENDA DI TRASPORTI E LOGISTICA È TRIPLICATA ARRIVANDO A COPRIRE OLTRE 130.000 MQ DI SUPERFICIE: I DEPOSITI SONO DOTATI DI TUTTI GLI IMPIANTI DI SICUREZZA NONCHÉ CERTIFICATI LEED SILVER IN MATERIA DI SOSTENIBILITÀ.

L

avorano a pieno regime i due nuovi magazzini piacentini acquisiti da Torello a distanza di qualche mese l’uno dall’altro. L’ultimo, in ordine di tempo, è denominato DC9. Classe energetica A4, il magazzino si sviluppa su una superficie coperta di circa 9.000 mq, baricentro di un’area complessiva di circa 43.000 mq. Si tratta del secondo immobile consegnato da Prologis, operatore del settore immobiliare logistico, e si accoda alla consegna del DC6 di ben 22.000 mq sempre presso l’Interporto Le Mose di Piacenza. Il DC9 si configura come un immobile crossdock, con 73 baie di carico, che si estende su una superficie di 9.000 mq, di cui 600 mq di uffici. Il magazzino può accogliere merce secca e fresca grazie alla presenza di 4.000 mq di cella a temperatura controllata e oltre 12.000 posti pallet. Più sostanziosa la superficie logistica del DC6 destinata al

Eccellenza anche

di Lino Sinari Piacenza

nello stoccaggio della merce

food, industriale e fashion che si configura come un magazzino dotato di scaffalature porta pallet, in cui sono disponibili 30.000 posti pallet. 22.000 mq, di cui 600 mq riservati agli uffici, serviti da 24 baie di carico a ridosso di un’area di manovra di 12.000 mq. Essendo un deposito di ultima generazione i magazzini sono dotati di tutti gli impianti per garantirne la sicurezza, dai sistemi antincendio dotati di sprinkler agli impianti di rivelazione fumi alimentati da un anello idranti interno ed esterno, collegato ad una stazione di pompaggio con riserva idrica da 80 mc. L’immobile, certificato ISO 14001,

“Questo è un polo che si colloca nel cuore dell’economia italiana, uno dei maggiori centri per i flussi logistici”.

è conforme alla normativa internazionale LEED Silver (Leadership in Energy and Environmental Design) che riconosce la sostenibilità degli edifici da cinque punti di vista: scelta del sito, risparmio dell’acqua, efficienza energetica, scelta di materie prime, qualità ambientale interna. Sostenibilità garantita anche da illuminazione a LED, impianto fotovoltaico da 202 kWp, gestione dei consumi tramite sistema intelligente Smart Meter. All’esterno i

piazzali possono ospitare fino a 123 autoarticolati e 35 posti auto con predisposizione per postazioni di ricarica per automobili elettriche. La sicurezza degli accessi è assicurata da un doppio sistema di controllo. “A Piacenza gli investimenti che stiamo facendo - ha commentato il COO Umberto Torello - sono rilevanti. Tante aziende sono insediate qui poiché è un Polo che si colloca nel cuore dell’economia italiana, uno dei

centri più importanti per i flussi logistici. Siamo soddisfatti di aver rinnovato la nostra collaborazione con Prologis che si è dimostrato il partner giusto per rafforzare la nostra presenza presso il polo logistico di Piacenza. Prologis ha realizzato un immobile moderno che ci permette di consolidare ed espandere la nostra presenza nella logistica di prodotti in ambienti a temperatura controllata, tramite una cella positiva di circa 5.000 mq e garantisce una mobilità sicura grazie ai grandi piazzali realizzati su un’area di 43.000 mq che, differentemente dai tradizionali impianti logistici, consentono di ospitare un elevato numero di autotreni”.

MAN TRUCK & BUS Partita ufficialmente la commercializzazione del nuovo eTruck

IL “COMPITO” È SVOLTO, ORA TOCCA ALLA POLITICA

È

partita a fine ottobre la commercializzazione ufficiale del MAN eTruck che, secondo i piani dell’azienda, entro il 2030 dovrebbe rappresentare circa il 50 per cento delle nuove immatricolazioni di veicoli del Leone nell’UE. Ma, affinché la svolta ecologica nel settore dei trasporti abbia successo, MAN e l’Associazione

tedesca del trasporto merci e della logistica BGL chiedono congiuntamente di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica pubbliche. Infatti, anche se il nuovo MAN eTruck sarà disponibile nei mercati europei dalla fine di ottobre, se e quando si passerà alla trazione elettrica dipende soprattutto da un’infrastruttura di ricarica su tutto il territorio. “Circa il 96 per cento delle emissioni di gas serra dei nostri attuali veicoli diesel sono attribuibili alla fase di utilizzo - ha ricordato

Frederik Zohm, Executive Board Member for Research and Development di MAN Truck & Bus SE -. Ecco perché la trazione elettrica per i veicoli commerciali è la chiave decisiva per raggiungere gli obiettivi di riduzione di CO2. Ma affinché i nostri clienti passino dal diesel ai camion elettrici, le infrastrutture di ricarica sono un prerequisito fondamentale per il quale abbiamo urgentemente bisogno entro il 2030 di un’espansione significativamente accelerata fino ad almeno 4 mila punti di ricarica da megawatt in Germania e 50 mila punti di ricarica ad alta capacità e megawatt in Europa. Noi

abbiamo fatto ‘i compiti’, ma ora abbiamo urgentemente bisogno del sostegno della politica e dell’impegno del settore energetico”. Grazie alla predisposizione per il futuro standard di ricarica megawatt, il truck raggiunge un’autonomia giornaliera compresa tra 600 e 800 chilometri, adatta per il trasporto su lunghe distanze, e quindi in grado di coprire agevolmente la maggior parte delle attività di trasporto tipiche degli odierni camion diesel. L’eTruck MAN è stato sottoposto nel suo percorso verso la produzione in serie ad approfonditi test di durata, carico e sicurezza. Ciò ha previsto molte centinaia

di migliaia di chilometri di prove su strada nel freddo gelido dell’inverno svedese a -40°C e, più recentemente, nel caldo estivo nel Sud della Spagna con +40°C. Condizioni che hanno sottoposto a stress estremi la gestione della temperatura delle batterie, della carica e anche i componenti del gruppo propulsore. Per poter garantire inoltre ai clienti una consulenza competente sull’acquisto di un camion elettrico e rispondere a tutte le domande relative all’infrastruttura di ricarica, all’idoneità di utilizzo e alla configurazione ideale del veicolo, MAN sta preparando a livello europeo 1.200 venditori.


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MAN I TEST DRIVE DE IL MONDO DEI TRASPORTI: AL VOLANTE DEL TGX 18.520

IN VIAGGIO, COMODI ED EFFICIENTI,

VERSO IL 2024 COMFORT, SICUREZZA E RIDUZIONE CONSUMI AL TOP NELLA NOSTRA PROVA SU STRADA: SUL PERCORSO MILANOAOSTA, IL MODELLO AGGIORNATO SI DISTINGUE PER LE SUE INNOVAZIONI AERODINAMICHE.

A

di Alberto Caspani San Giuliano Milanese

A ovest del Man Center Milano Sud, a San Giuliano Milanese, il cielo minaccia l’apocalisse. Eppure Walter Mikschl, l’autista incaricato di accompagnarci durante la prova di un Man TGX 18.520 4x2 BLS dall’impeccabile grigio metallizzato, chiacchiera serenamente con il suo collega Marco Mazzocco, responsabile ProfiDrive di Man Truck & Bus Italia: la stagione dei test su strada si avvia alla conclusione e non saranno certo le cupe nubi di fine ottobre a mettere in difficoltà il veicolo più sicuro ed efficiente del brand del Leone. Col suo motore D2676 da 6 cilindri e 4 valvole Common Rail injection ancora spento, il Man TGX “Stone Grey 100 years edition” (520 PS, Euro6e) fissa i suoi ospiti alle spalle senza troppo curarsi della decisione di voler percorrere l’autostrada Milano-Torino in direzione Aosta, puntando dritti verso l’incombente tempesta: nella variante del modello 2022 aggiornato 2024 sono state introdotte molteplici innovazioni per accrescere tanto la sicurezza quanto il risparmio di carburante, pur generando 10 CV in più per stadio di potenza con un contemporaneo aumento di coppia di 50 Nm. Il processo di combustione di nuova concezione ha una testata ottimizzata per il flusso del gas, così come speciale risulta la geometria della cavità dei pistoni, mantenendo un elevato rapporto di compressione 22:1 e consentendo un processo di combustione altamente efficiente con un basso stress termico sui componenti del motore.

La sicurezza prima di tutto

“In ogni caso è lui a decidere tutto.” ironizza Walter, avvicinandosi alla sca-

letta della cabina. “Muovendoci lungo presenza sempre più ingombrante. Montati un percorso tendenzialmente piano, in cabina, persino le nuvole all’orizzonte il passaggio dall’accelerazione al rollio paiono ora rarefarsi. Merito dell’ampia avverrà in modo automatico”. Si blocca luminosità del parabrezza e dei finestrini, all‘improvviso per una pausa di calcolo o forse degli ampi spazi di movimento tipicamente tedesca. “Sì, all’inizio con concessi all’autista e al suo compagno un’accelerazione di 3 km/h sopra la vesul sedile accanto: la percezione di ergolocità desiderata, poi con un passaggio nomia è ovunque immediata e basta uno in posizione neutra per permettere il sguardo alla posizione eretta di Walter rolling fino a un massimo di 3 km/h. per comprendere che l’autista tedesco Allo stesso modo può abbassare la ha già il controllo intero della situazione. velocità desiderata per accelerarla poi, Afferra il volante e riposiziona il proprio utilizzando i campi di funzionamento sedile mostrando di disporre di moltedel motore più efficienti in termini di plici campi di regolazione, cosicché sia consumo di carburante, anziché i campi possibile trovare la posizione di sterzo di carico parziale inferiori. In breve, è e di seduta perfetta, indipendentemente proprio questo il nostro concetto di dall’altezza individuale. Con un rapido navigazione dinamica”. gesto verifica poi che gli sportelli per il Il sistema Man EfficientRoll reagisce bagaglio siano tutti chiusi, picchiettaninoltre alle pendenze dolci do ritmicamente sui vani della strada automaticaportaoggetti e sui ripiani mente, togliendo velocità sopra il parabrezza, grazie “Il mio ruolo in modo meno rapido riai quali la capacità d’indecisionale è spetto a quando il cambio sieme raggiunge oggi i 400 compensato dagli litri, ma sale ulteriormente è ingranato, così da ridurre le perdite di resistenza. Un a 520 in virtù di altri due automatismi di escamotage di cui cominvani dietro i sedili. “Il letto sistema, per cui ceremo ad apprezzare la è straordinario” - si lascia guido tenendo validità una volta penetrati andare indicando uno dei sott’occhio in Val d’Aosta, là dove le due piani ripiegati alle sue i consumi e pendici dei monti segnalano spalle. “Pensato essenzialconcentrando al nastro della strada la loro mente per lunghe distanze,

l’attenzione sul traffico”.

il Man TGX coccola l’autista in ogni suo desiderio, tant’è che l’isolamento acustico della cabina infonde una sensazione di profondo relax non appena ci si sieda al volante. Quando poi poggi la schiena al sedile e realizzi di avere sopra di te un’altezza di ben 2,07 metri, ti senti praticamente a casa”.

Comodi come a casa

Ha pienamente ragione. Lo spazio per muoversi, gestire i comandi o distendersi appare fuori dal comune, molto più simile al comfort di una stanza abitativa che a una cabina, a tal punto che si arriva a destinazione esattamene come si parte: gambe per nulla contratte, braccia riposate, immediato controllo delle funzioni con joystick e tasti sempre sotto mano, ma anche quell’inspiegabile e ricorrente sensazione di essere avvolti da tantissima luce. Provi a guardarti e riguardarti attorno, finché l’intuizione piomba addosso come un fulmine. “Sì, è dovuto al fatto che tutti gli specchietti sono stati rimossi - conferma Walter vedendomi disorientato - sia i retrovisori esterni che gli anteriori e i laterali, inclusi i grandangolari. Al loro posto il Man TGX 18.520 monta un sistema Optiview a 5 telecamere panoramiche da 180 gradi: le immagini vengono riprodotte


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Le nostre due guide in questa giornata di prove: il driver Walter Mikschl (a sinistra) e Marco Mazzocco, responsabile ProfiDrive di Man Truck & Bus Italia.

su due display interni a fianco a noi, benché l’ampiezza della loro superficie differisca. Quello sul mio lato, cioé del conducente, è poco più piccolo dell’altro montato a destra (12” contro 15”), ma entrambi trasmettono riprese identiche e sempre nitide grazie al posizionamento delle lenti all’interno di vani protettivi, riscaldabili in caso di appannamento. Non temiamo dunque né la pioggia, né gli sbalzi di temperature”.

Miglioramenti aerodinamici

Alle prime manovre di uscita dal parcheggio, gli schermi mostrano subito la loro efficacia: sono estremamente panoramici e permettono di visualizzare a mano o in automatico diverse modalità di osservazione, a seconda che il veicolo oltrepassi la soglia dei 60 km/h. Alla vista generale sostituiscono quella ravvicinata e dettagliata, dando fra l’altro spazio alla visione grandangolare quando il veicolo si muove in città; un’occhio attento e dinamico in ogni circostanza, che nella funzione Optiview trova una risorsa ideale persino per la videosorveglianza a tende chiuse durante le pause riposo. Ma la sensazione di pulizia visiva e acustica trova ulteriore conferma nell’aerodinamizzazione della nuova visiera parasole, ottimizzata in modo tale da consentire per la prima volta la riduzione del consumo di carburante rispetto ai veicoli che non ne sono dotati. Il design ottimizzato garantisce un miglior flusso d’aria intorno al montante anteriore sul tetto, migliorando di riflesso il coefficiente di resistenza aerodinamica connesso al consumo di carburante. “È proprio uno degli accorgimenti su cui si è lavorato con viva attenzione per perfezionare il modello 2024” - precisa Marco Mazzocco durante una pausa sul percorso. “Interventi analoghi hanno

portato all’aggiunta di ali di gomma sulle lamiere posteriori della cabina, così come nell’intercapedine delle portiere. Da maggio dell’anno prossimo saranno invece integrati due ulteriori sistemi di sicurezza elettronica utili soprattutto per la tutela dei pedoni. Piccoli aggiornamenti per un mezzo che, di fatto, raggiunge già le più alte performance di mercato, tenuto conto che i consumi si sono ridotti di un ulteriore 3,7 per cento rispetto alle migliori rese di lungo raggio”. Neppure il tempo di rimettersi in corsa e il Man TGX prende alla lettera le parole del responsabile ProfiDrive.

Guida Efficiency Plus

“Guarda qui - richiama la mia attenzione Walter, indicandomi il pannello di controllo - adesso che abbiamo raggiunto gli 80 km/h siamo in modalità guida Efficiency Plus: questo significa che il sistema blocca le possibilità d’intervento potenzialmente favorevoli al consumo di carburante, mentre col piede sull’acceleratore non avviene alcun cambio di marcia manuale e nessun kick-down da parte mia”. Il peso sul pedale si affievolisce. “In questa modalità di rilascio sono

possibili interventi manuali sul cambio per sfruttare in modo ottimale l’effetto frenante del motore, ma lo stesso è concesso quando guidiamo in modalità Efficienza. Se occorre compiere operazioni con requisiti di prestazioni maggiori entriamo poi in modalità Prestazioni, mentre nella fase di uscita dalle strette vie di partenza abbiamo impiegato la modalità Manovra. Alla fine, come ti dicevo, il mio ruolo decisionale è fortemente compensato dagli automatismi di sistema, per cui posso guidare in totale tranquillità, tenendo sott’occhio i consumi, ma concentrando tutta l’attenzione sulle condizioni di traffico della strada. Con la funzione Variable Maximum Speed il controllo automatico della velocità non viene però attivato: adesso, ad esempio, se premo il pedale iniziamo a cambiare velocità, ma il sistema Man EfficientCruise continua a calcolare in background le modalità di guida migliori in termini di consumo di carburante”. Alle prime pendenze della Val d’Aosta, i suggerimenti di guida cominciano ad apparire più di frequente sul visore. “Togli il piede dall’acceleratore”, suggerisce davanti alla salita. Diligentemente Walter segue il consiglio e mentre il camion si arrampica la velocità comincia a diminuire sino a 7 km/h. Quindi uno scatto di ribellione. Il piede torna sull’acceleratore. Nulla da fare: il sistema diminuisce automaticamente la velocità di guida utilizzando un raggio di rilievo delle possibili variazioni altimetriche sino a 3 km. Il tutto, supportato dalle funzioni di Speedshifting e Smarshifing per ottimizzare le potenzialità dei 14 cambi di marce. “A volte ho la sensazione di essere portato io dal camion, anziché il contrario. La volontà dell’autista è

Alcune immagini dalla luce “drammatica”: il meteo non era favorevole ma il Man TGX 18.520 ha viaggiato spedito senza fare una piega.

presa in considerazione solo se rispetta le regole”. Walter lancia un’occhiata a entrambi i display laterali. Siamo rimasti soli lungo la strada, salvo la presenza dell’auto di Marco a breve distanza alle nostre spalle. Tiene le mani sul volante immobili, lasciando indirizzare il veicolo verso destra lentamente. Potrebbe essere un caso di distrazione o momentaneo assopimento, ma il Leone della strada torna a ruggire subito per via del Lane Change Support: col cambio di corsia e l’avvicinarsi a una barriera laterale, una cascata di luci colpisce improvvisamente il display nei montanti e viene lanciato un netto segnale acustico. La stessa modalità entra in funzione anche quando la manovra di spostamento è comunicata con le frecce, ma un mezzo laterale viene individuato dal radar di bordo: una manovra sterzante automatica corregge la traiettoria del mezzo e lo mantiene nella propria corsia.

Un truck “inespugnabile”

“Quando penso alla libertà di guida che avevamo ancora 30 o 40 anni fa, ossia quando iniziai la mia esperienza professionale in Man - riflette Walter con un pizzico di malinconia - mi chiedo inevitabilmente se il mio ruolo e la mia esperienza di autista abbiano ancora valore per il mercato di oggi. Vengo da una famiglia che ha legato la sua storia al marchio del Leone: mio padre e mio zio hanno lavorato in Man come autisti per 40 anni, mia madre per 20, mio cugino per 30 e ora anche mio figlio ha già accumulato 5 anni di esperienza. Il nostro ruolo è gradualmente cambiato, perché in passato l’abilità e il talento si misuravano soprattutto nel sapersi districare nelle situazioni di emergenza; ora è praticamente impossibile trovarsi in quelle circostanze, perché i computer di bordo prevengono ogni criticità con largo anticipo. Potrei dire che la nostra funzione è divenuta soprattutto quella di verificatori di indici di efficienza”. Arrivati sotto le mura del forte di Bard, suggestivamente avvolto nelle nubi annunciate alle porte di Milano, ci sentiamo un po’ come quei soldati che tentavano di trovare una falla nelle ferree difese del suo complesso architettonico: strateghi costretti infine a gettar la spugna, per via di un sistema talmente ben concepito da rendere vano ogni sforzo. Il Man TGX 18.520 è proprio così: un colosso inattaccabile per sicurezza e capacità di risparmio sui consumi, al quale ci si avvicina con la stessa riverenza portata a un leone tornato dalla caccia. Non una piega. Non una sbavatura né in andata, né al ritorno. Sempre padrone della strada, ma con le attenzioni di chi è ben consapevole della propria forza e sa mantenere sempre le giuste distanze. Alla base di San Giuliano Milanese, il registro del viaggio non lascia dubbi: 345,2 km percorsi in 5 ore e 34 minuti, con una velocità media di 61 km/h e consumo di 68,5 litri (pari a 5 km/l).


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Quel ponte

TECNOKAR TRAILERS FORNITI CINQUANTA CENTINATI INTERMODALI AL GRUPPO SARDO NIEDDU UNO STUDIO A QUATTRO MANI, QUELLO REALIZZATO DALL’UFFICIO TECNICO DEL COSTRUTTORE SPOLETINO INSIEME AI RESPONSABILI DELL’AZIENDA DI TRASPORTO ISOLANA. CHE HA DATO VITA AD UN PRODOTTO DAGLI ELEVATISSIMI LIVELLI DI ROBUSTEZZA E AFFIDABILITÀ, PENSATO PER VIAGGIARE (ANCHE) SULLE NAVI.

di semirimorchi

che collega l’isola alla terraferma

di Cristina Altieri Olbia

Q

uesta storia parte con l’immagine di un ponte che collega il luogo più isolato del nostro Paese alla terraferma. È un ponte ideale, certamente, costituito da cinquanta preziosi semirimorchi che, calcolatrice alla mano, certo non coprirebbero materialmente i quasi 200 km di distanza minima tra la Sardegna e il “continente”, ma che nella realtà avvicinano i due lembi di terra separati dal mare movimentando quotidianamente merce da una costa all’altra. Sono i cinquanta semirimorchi Tecnokar, ottimizzati proprio per il trasporto sulle navi, che da poche settimane sono andati a rinforzare la corposa flotta del Gruppo Nieddu, uno dei principali operatori di trasporto e logistica della Sardegna. “Offriamo un servizio a 360 gradi che copre praticamente ogni settore, ad esclusione di ciò che viaggia su cisterna - ci racconta Gianluca Pirisi, responsabile acquisti di Nieddu, in azienda da 16 anni - e quindi spaziamo dal refrigerato ai carichi completi, dal collettame alla distribuzione, fino ai trasporti eccezionali e ai rifiuti: operiamo da e per la Sardegna su tutto il territorio nazionale, e anche oltre, avvalendoci di corrispondenti. Per forza di cose il trasporto navale è il nostro pane quotidiano, e nel tempo abbiamo selezionato i migliori fornitori che possano garantirci un elevato livello qualitativo. Oggi apriamo le porte del nostro parco alla Tecnokar di Spoleto: un paio di anni fa abbiamo inserito due semirimorchi della loro gamma per testarli e verificarne la capacità di rispondere alle esigenze della nostra attività, e circa un anno fa abbiamo deciso di procedere con un acquisto importante, proprio per l’esperienza positiva vissuta con i primi veicoli”. La fornitura dei cinquanta se-

“I semirimorchi hanno tutta l’accessoristica per rendere agevole l’imbarco sulle navi e ci hanno consentito di velocizzare il nostro lavoro”.

mirimorchi è stata portata a termine, e oggi i veicoli sono entrati in servizio effettivo sulle tratte che dalle tre sedi sarde di Nieddu portano verso la Penisola. “È un prodotto - ci racconta Francesco Spanu, responsabile commerciale di Tecnokar per la Sardegna - che il nostro ufficio tecnico ha studiato insieme al cliente: questo lavoro a quattro mani è stato fondamentale per intervenire sui nostri mezzi con tutte le modifiche necessarie a renderli estremamente resistenti in vista del loro frequente passaggio sui traghetti. Si tratta di semirimorchi centinati ribaltabili bilaterali che hanno tutta l’accessoristica per rendere l’imbarco sulle navi il più indolore possibile: accorgimenti e rinforzi, cioè, per poter essere movimentati in modo agevole e protetto. Sono diversi i lavori che abbiamo eseguito: per entrare in qualche dettaglio ci siamo occupati delle zone di aggancio e abbiamo rinforzato il piatto ralla e le zampe”. I semirimorchi si occuperanno principalmente di trasporto di materiale sfuso e pallettizzato per conto delle società Nieddu Trasporti e Sarda Transport. “Il

Da sinistra Graziano Luzzi, Presidente Tecnokar Trailers, Francesco Spanu, Area Manager per la Sardegna, Fausto Martinelli, Direttore Commerciale Tecnokar Trailers.

fatto che i rimorchi abbiano la ribalta bilaterale - ha precisato Pirisi - ci consente di velocizzare il nostro lavoro perché, per fare un esempio, possiamo uscire con la sabbia, procedere allo scarico, poi lavare il semirimorchio e procedere con il collettame o altri carichi industriali. È indubbiamente un risparmio in termini di tempo che si traduce in un significativo taglio dei costi. Siamo estremamente soddisfatti, quello Tecnokar è un prodotto di qualità davvero eccellente”. Il gruppo Nieddu oggi conta sul lavoro di circa 1.100 dipendenti: 900 addetti al trasporto, 120 alla logistica, 30 commerciali e 50 amministrativi. “La nostra flotta - ci spiega Pirisi - è costituita

da circa 2.100 semirimorchi, 500 trattori e 300 motrici con sponda idraulica, oltre a circa 300 furgoni che fanno distribuzione all’interno del territorio sardo. Abbiamo 25 sedi su tutto il territorio nazionale per un totale di 110.000 mq di depositi: oltre a quelle di Cagliari, Sassari e Olbia, cito Milano, Padova, Bologna, Firenze e Roma”. La Nieddu porta avanti da tempo un serio impegno sul fronte della sostenibilità declinato su diversi temi: dallo smaltimento differenziato di tutti i rifiuti ad una flotta multimarca 100 per cento Euro 6, fino alla recente dotazione, da parte della sede di Cagliari, di un impianto fotovoltaico con oltre 20.000 mq di pannelli solari. Tutti accorgimenti

che hanno comportato una riduzione del 30 per cento della CO2 prodotta nel 2022 rispetto all’anno precedente. Non solo responsabilità ambientale ma anche sociale: grande è l’attenzione che l’azienda riserva al tema della sicurezza, con oltre 3.000 ore di formazione erogate ogni anno nella convinzione che le condizioni e le ore di lavoro debbano essere controllate rigorosamente nell’interesse dei dipendenti. Ed è proprio nella ricerca della massima qualità che va ad inserirsi la nuova fornitura di semirimorchi Tecnokar. “È stata una trattativa impegnativa - conclude Spanu - che ha richiesto molto impegno da parte nostra, ma con il pieno supporto di Graziano Luzzi, Presidente Tecnokar Trailers, del Direttore Commerciale Fausto Martinelli, e del responsabile di produzione Fabrizio Piccioni abbiamo messo a segno un risultato importante. Nieddu è un cliente sul quale stavamo lavorando da tempo, e la qualità del nostro prodotto, oltre alla consulenza specifica che siamo stati in grado di assicurare loro in questi mesi, ci ha consentito di centrare questo grande risultato”.



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AL VIA LA REALTRAILER BRIVIO & VIGANÒ ACQUISTA 16 NUOVE UNITÀ, FRA CUI ISOTERMICI E I PRIMI TELONATI

DIVERSIFICAZIONE DEI SEMIRIMORCHI L’AZIENDA DI POZZUOLO MARTESANA IMPEGNATA SINO ALLA PRIMAVERA 2024 IN UNA SPERIMENTAZIONE SULLA RIDUZIONE DEI CONSUMI.

I

di Alberto Caspani Pozzuolo Martesana

I semirimorchi finiscono sotto la lente d’ingrandimento di Brivio & Viganò. Finalizzato un acquisto di 16 nuovi modelli lo scorso aprile, grazie all’ampio ventaglio di Realtrailer, l’azienda di distribuzione e logistica integrata di prodotti alimentari sta ora portando avanti una serie di test decisivi: comprendere su strada quale sia l’effettivo rendimento di 10 frigo Sor Iberica, 4 telonati Profi Liner Krone e 2 isolati Dry Liner Krone in plywood e “Duoplex Steel”. “L’operazione si protrarrà sino a primavera dell’anno prossimo spiega Alessandro Viganò, Fleet Manager Brivio & Viganò - anche perché non tutte le unità sono entrate ancora in servizio: la consegna delle ultime otto è prevista entro la fine del 2023. È la prima volta, fra l’altro, che acquistiamo telonati Krone e vogliamo osservarli in azione, ma lo scopo generale resta la raccolta dettagliata di indici di performance attraverso cui soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti e, soprattutto, favorire un’ottimizzazione dei consumi. Quest’anno la nostra azienda ha lanciato una strategia di differenziazione del parco semirimorchi, tradizionalmente specializzato in veicoli frigo, onde compiere un ulteriore passo avanti nell’allargamento delle collaborazioni commerciali”. L’investimento complessivo ammonta a oltre 1,5 milioni di euro e, al di là della fase di test, conferma la soddisfazione di Brivio & Viganò per il marchio Sor Iberica, già adottato in passato attraverso Realtrailer.

Alessandro Viganò, classe 1988, è il Fleet Manager di Brivio & Viganò, azienda leader nel trasporto e nella logistica per la GDO, fondata nel 1980 dal padre Giovanni e da Luigi Brivio.

Il ruolo di Sor Iberica in Realtrailer

“È stato proprio il marchio spagnolo a rafforzare i nostri legami con l’azienda di Pozzuolo Martesana - evidenzia Roberto Orlando, responsabile com-

merciale Realtrailer - avendo ricevuto subito feedback positivi dall’impiego di quei modelli e desiderando dunque ripetere l’esperienza allargandosi anche ad altri brand. Dovendo trasportare principalmente prodotti

del secco e dello scatolame alimentare, è inutile impiegare mezzi frigo, dal momento che sono più pesanti e finiscono per aumentare le spese di gestione. I furgonati hanno oltretutto il vantaggio di non incorrere nelle revisione ATP dopo i primi sei anni d’impiego e poi dopo ogni tre anni, correndo sia il rischio di declassamento, sia quello di una spesa di rinnovo economicamente non indifferente”. La sfida dei prossimi mesi sarà infatti capire quanto la leggerezza dei nuovi semirimorchi permetta di risparmiare sul consumo di gasolio, così come sull’usura da traino dei trattori: la questione dei costi, causa le persistenti fluttuazioni di mercato dei carburanti e l’incidenza dell’inflazione, sta tornando a essere determinante tanto quanto la vocazione alla sostenibilità ambientale. Quest’ultima, infatti, comporta vantaggi ecologici e d’immagine legati all’abbattimen-

to delle emissioni di CO2, ma si rivela non di rado una spesa economica sproporzionata per gli investimenti aziendali, oltre che riduttiva nei parametri di valutazione del ciclo vita delle filiere.

Non solo sostenibilità ambientale

“I modelli frigo dei nostri 350 semirimorchi - riprende Alessandro Viganò - funzionano tutti a gasolio, ma con altissimi standard di efficienza. Su pressione di un nostro cliente della GDO, però, abbiamo voluto integrare in flotta anche un esemplare completamente elettrico di Chereau, fra i primissimi in circolazione nel nostro Paese: senza dubbio un gioiellino tecnologico, capace di sfruttare l’energia prodotta attraverso una dinamo interna e la rotazione degli assali, ma con un costo ancora non competitivo. Parliamo di circa


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20-30mila euro in più rispetto alla quota base di un modello a gasolio: tenuto conto che i nostri refrigeratori non hanno alti livelli di consumo carburante, muovendoci su tratte di breve raggio, il break even sale ad almeno dieci anni. Sostenibilità ambientale ed economica devono viaggiare sugli stessi binari e, al momento, l’ampia gamma offertaci da Realtrailer permette di lavorare più agevolmente sul miglioramento del rapporto fra leggerezza del semirimorchio e consumo del trattore”.

Largo alle sperimentazioni su strada

Il processo di diversificazione è solo agli inizi: grazie all’offerta di Realtrailer, non è infatti escluso

refrigerato elettrico Chereau entrerà in servizio dai primi di novembre per soddisfare la domanda locale del trasporto food di breve raggio. “Per alcune realtà commerciali è oggi fondamentale dar prova concreta di questa sensibilità - precisa il Fleet Manager di Brivio & Viganò - ma un conto è integrare singole unità funzionali a un ritorno di immagine, un altro distrarre ampi fondi economici per acquisti che finiscono per ridurre le nostre disponibilità di flotta verso le richieste del cliente. Non tutto ciò che è elettrico luccica. Vediamo maggiori possibilità di miglioramento delle performance di consumo nella scelta d’impiego di due telonati con sponda o senza, ad esempio, oppure di furgonati isolati in differenti

“La parola d’ordine è per noi diversificazione dei semirimorchi, anziché marketing dell’immagine”.

che in tempi brevi possano guadagnare rilevanza commerciale pure semirimorchi di altre tipologie, quali i Coil liner o i cassonati a buca coil. Brivio & Viganò dimostra da tempo una forte sensibilità verso le sperimentazioni: fra queste, ad esempio, il Progetto 18 patrocinato da Anfia e dedicato agli autoarticolati da 18 metri, con una capacità di carico da 36 euro-pallet, quasi coincidente con la quantità trasportabile da un autotreno. Anche in questo caso l’obiettivo è la raccolta di dati atti a documentare i vantaggi dell’utilizzo di combinazioni da 18 metri rispetto a quelle standard, puntando a una riduzione del costo medio per unità di merce trasportata. Sono infatti studi simili che possono contribuire a una rapida inversione del trend negativo cui risultano soggette le immatricolazioni di rimorchi e semirimorchi in Italia, calate ancora del 2,8 per cento a settembre (dati Unrae), tanto da portare il dato aggregato dei primi nove mesi a -7,1 per cento (pari a -900 unità sullo stesso periodo 2022, con 11.977 rimorchi e semirimorchi immatricolati).

Non tutto ciò che è elettrico luccica

A differenza delle 16 unità di recente integrazione, il cui posizionamento commerciale non è stato ancora definito, il

materiali di costruzione: la ‘leggerezza’, a ben guardare, può infatti essere considerata una variabile green altrettanto importante del parametro emissioni. Se da una parte la prima implica la riduzione dei consumi di trasporto, dall’altra il secondo nulla dice degli eventuali costi di manutenzione straordinari per i modelli elettrici, accrescendo l’incognita di spese sempre più pesanti”. Lavorando all’85 per cento con trattori a gasolio Mercedes-Benz, oltre che con un sensibile numero di unità Scania, Ford Trucks, Man, Daf e Iveco, ogni marchio richiederebbe verifiche distinte e accurate, allungando enormemente i tempi di reale entrata in servizio a pieno regime.

Flotta e sedi in espansione

“Quest’anno chiuderemo verosimilmente il consolidato con 260 milioni di euro - rilancia Viganò - confermando una stagione di crescita ininterrotta rispetto all’avvio dell’attività commerciale, ma il problema dei margini resta vivo e dolente. Dal periodo post-Covid appaiono risicati e impongono scelte strategiche basate più sull’efficientamento delle risorse che sul lancio di nuove tecnologie o sulla loro pubblicizzazione. In tal senso, la parola d’ordine è per noi diversificazione dei semirimorchi, anziché marketing dell’immagine. La stima e la fiducia di chi ci apprezza sono prodotte dall’immediato riconoscimento dei nostri mezzi in servizio: altri, invece, hanno bisogno di narrative etiche per distinguersi nel mercato. Questo non esclude che, in funzione del nuovo

refrigerato elettrico, la nostra azienda avvii anche un cammino di innovazione nelle strategie di comunicazione, producendo ad esempio video dimostrativi, ma non dobbiamo dimenticare che siamo un’azienda di servizi, non di prodotti. Dall’altra non possiamo trascurare il fatto che la crescita delle collaborazioni commerciali imponga un progressivo rafforzamento dell’organico e un aumento dei costi fissi delle sedi operative, tant’è che il personale impiegato è inevitabilmente destinato a salire rispetto alle attuali 3mila unità. Oltre alle nostre basi di Pozzuolo Martesana (MI), Usmate Velate (MB), Biandrate (NO), Nichelino (TO) e Pomezia (RM), entro la fine del 2024-inizi 2025 puntiamo ad aprirne altre due: a Montopoli, con l’obiettivo di soddisfare più facilmente le richieste dei nostri partner toscani, ma anche a Vignate, nel milanese, dove intendiamo allestire un’innovativa officina aperta anche a terzi, nella quale prenderci cura delle nostre oltre mille targhe in attività”. La gestione dei costi fissi non può inoltre prescindere dalle ramificazioni spagnole dell’azienda, che pur avendo raggiunto in pochi anni un fatturato di 30 milioni di euro sotto il marchio Brivio & Viganò España, consta di altre tre sedi a Madrid, Barcellona e Siviglia. La formula più agevole, in questa fase storica di mercato, si confermano gli accordi di utilizzo diretto delle sedi operative dei clienti, che per le funzioni di logistica, trasporto e delivery coinvolgono oggi una cinquantina circa di clienti.

Alta domanda di veicoli furgonati

“Uno dei maggiori vantaggi nell’acquisto di semirimorchi isolati Krone - fa notare Roberto Orlando - è la loro comprovata durabilità, in funzione della quale resta alta anche la rivendibilità sul mercato, nel caso dovesse mutare la tipologia di trasporto. Non esiste neppure un problema di larghezza della cassa, perché le variazioni rispetto ai modelli in regime ATP sono minime, garantendo di fatto la possibilità di trasporto degli stessi quantitativi. Insomma, un semirimorchio di questo genere non va visto solo come un’alternativa di trasporto efficace, ma anche e soprattutto come una risorsa d’investimento, di capitale fluido e circolare: una fonte di rapido recupero fondi per via dell’alta domanda di mercato, ideale in tempi in cui gli scossoni di mercato sono all’ordine del giorno. In quanto leader nella distribuzione e nella logistica dei prodotti alimentari, Brivio & Viganò non ha certo queste preoccupazioni oggi, ma per realtà più piccole e con minor liquidità economica è un fattore chiave da tenere in considerazione. Per parte nostra, come Realtrailer, siamo felici di aver rafforzato ulteriormente la nostra partnership commerciale con l’azienda di Pozzuolo Martesana, dal momento che le prospettive di implementazione della loro flotta restano ampie e costanti”.

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news new

ENILIVE E LANNUTTI INSIEME PER LA CONVERSIONE DELLA FLOTTA A HVOLUTION

Enilive e il Gruppo Lannutti hanno sottoscritto un accordo per l’utilizzo di HVOlution, il diesel prodotto al 100 per cento da materie prime rinnovabili. Con i 300 camion della flotta italiana già tutti alimentati esclusivamente a HVO, su un parco mezzi totale a livello Europa di 1.500 unità, il Gruppo Lannutti, fondato nel 1963 e oggi presente in 8 paesi europei, sceglie di muovere i suoi veicoli con HVOlution, prodotto esclusivamente da materie prime biogeniche, in prevalenza scarti e residui, come ad esempio gli oli alimentari esausti o gli scarti di lavorazione di olii vegetali. Il carburante può essere prodotto anche da olii generati da terreni non in competizione con la filiera alimentare, approvvigionati attraverso una rete di agrihub che Eni sta sviluppando in diversi Paesi africani. L’utilizzo di HVO in purezza consente una riduzione delle emissioni di CO2 su tutta la filiera rispetto al fossile di riferimento di percentuali che vanno dal 60 al 90 per cento.

KEMPOWER IN ARRIVO NEL 2024 IL SISTEMA DA 1,2 MW PER LA RICARICA DEL TRASPORTO PESANTE Kempower sta ampliando la sua offerta di soluzioni di ricarica rapida DC introducendo sul mercato il suo sistema di ricarica megawatt (MCS – Megawatt Charging System). Il MCS è un sistema di ricarica dedicato a potenze superiori a 1 MW, specifico per la ricarica dei camion elettrici. La nuova soluzione di ricarica di Kempower si basa sulla tecnologia che vede al lavoro il satellite ad alta potenza di Kempower con cavo raffreddato a liquido MCS e due unità di potenza Kempower da 600 kW. Le consegne del nuovo sistema di ricarica Kempower a Megawatt in Europa inizieranno nel primo trimestre del 2024. La potenza totale della prima soluzione Kempower MCS consegnata sarà di 1,2 Megawatt. Kempower prevede che il mercato della ricarica DC per veicoli

commerciali in Europa e Nord America avrà un tasso di crescita annuale composto del 37% fino al 2030.

UPS TRE NUOVI CENTRI LOGISTICI SOSTENGONO L’EXPORT PUGLIESE

UPS annuncia l’apertura di tre nuovi centri logistici nelle province di Bari, Taranto e Lecce, con una superficie complessiva di oltre 10.000 mq. L’annuncio rientra nella strategia di potenziamento del network per consentire alle imprese locali un maggiore accesso ai mercati di esportazione più redditizi, non solo in Europa e negli Stati Uniti, ma anche nelle economie emergenti dell’Asia. Le esportazioni pugliesi hanno registrato nel 2022 un incremento del 14,8 per cento rispetto all’anno precedente, in particolare del 21,9 per cento verso i Paesi Extra UE, superando per la prima volta dal 2000 il valore di 10 miliardi di Euro. Pienamente operativi, i centri di Bari, Taranto e Lecce sono pronti a gestire l’aumento delle spedizioni legato al periodo delle festività 2023, sostenendo anche l’e-commerce e l’export digitale, leva di crescita per l’internazionalizzazione d’impresa. Parallelamente all’espansione della rete di strutture operative, UPS continua a estendere il network UPS Access Point con più 34.000 sedi di ritiro in Europa, di cui 4.700 in Italia e circa 250 soltanto in Puglia. Le consegne in questi punti, diversi dal domicilio, permettono di risparmiare fino al 33 per cento di emissioni di carbonio rispetto a quelle tradizionali per soddisfare la domanda crescente di consegne più green da parte di consumatori online responsabili.


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ANTEPRIMA SOLUTRANS

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ANTEPRIMA SOLUTRANS 2023 NON SOLO IN PRESENZA: È POSSIBILE PARTECIPARE ANCHE DA REMOTO SOLUTRANS 2023 ESAMINERÀ ANCHE IL FUTURO DELLA LOGISTICA URBANA, CHE STA AFFRONTANDO CRESCENTI VINCOLI DI ACCESSO NEI CENTRI URBANI CON L’AVVENTO DELLE LEZ (LOW EMISSION ZONES). INOLTRE PER LA PRIMA VOLTA OSPITERÀ UN’AREA CARGO BIKE, UNO DEI TREND DI MAGGIORE INTERESSE PER LA CONSEGNA DELL’ULTIMO MIGLIO, NEL CUORE DEL PADIGLIONE 1. APPUNTAMENTO A LIONE, DAL 21 AL 25 NOVEMBRE PROSSIMI.

IL FOCUS SULLE FONTI

ENERGETICHE

L’

La 17ª edizione di Solutrans, che si terrà dal 21 al 25 novembre a Lione Eurexpo, promette di essere un evento strategico per tutti gli attori del settore del trasporto merci. In presenza ma non solo. Solutrans Digital Show torna per una seconda edizione offrendo ai visitatori internauti, indipendentemente dalla loro posizione geografica e dall’ora in cui si connettono, l’opportunità di immergersi nel Salone attraverso uno spazio interattivo. Potranno visitare gli stand degli espositori, scoprire i nuovi prodotti, entrare in contatto con loro, ma anche avere accesso da remoto ai replay delle conferenze. Quanto ai temi, Solutrans 2023 metterà in evidenza le energie alternative nel contesto del pacchetto Fit for 55 dell’Unione Europea. Sarà presentato lo studio VIsion’AIR, che offre una prospettiva indipendente sul futuro delle fonti energetiche per i trasporti. Le conferenze affronteranno i temi del gas, elettricità, biocarburanti e retrofit, offrendo soluzioni per una mobilità più pulita. Infine, Solutrans ha scelto di organizzare la propria offerta attorno a tre tappe: workshop sulle energie alternative, un villaggio test per prendere confidenza con i nuovi veicoli e comprenderne la qualità, e uno spazio dedicato al settore bancario e assicurativo.

AFFIDABILITÀ KÖGEL TUTTE LE NOVITÀ PRESENTATE A LIONE DAL COSTRUTTORE DI BURTENBACH

LEGGEREZZA E SERVIZI

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LA FIERA È COME SEMPRE L’OCCASIONE PERFETTA PER FARE IL PUNTO SU UN’AMPIA GAMMA PENSATA PER SEMPLIFICARE IL LAVORO ALLE AZIENDE DI TRASPORTO, GRAZIE ANCHE ALL’IMPERATIVO “LEGGEREZZA”, A TUTTO VANTAGGIO DEI CONSUMI E DELLA PORTATA UTILE.

Di Lino Sinari Burtenbach

Maxi offensiva Kögel al Solutrans di Lione, dove il costruttore presenta la propria gamma di prodotti, ponendo l’accento in particolare sul Kögel Cargo e sul Kögel Port con il sistema di bloccaggio per container Multi Container Stop. Partendo dalla prima novità, il Kögel Cargo dispone di un fondo in legno particolarmente robusto, in grado di contrastare anche elevate sollecitazioni meccaniche e ridurre pertanto l’usura del semirimorchio. Tra i segmenti in legno sono stati inseriti infatti dei profilati in acciaio a forma di omega che consentono di sostituire singolarmente le tavole se si verifica un danno. Questo speciale fondo consente di resistere a una pressione assiale ancora maggiore (8,0 invece di 7,2 tonnellate), per un carico agevole dei carrelli elevatori anche nella zona posteriore. Passando al Multi Container Stop, si tratta di un sistema di bloccaggio per container pensato per agevolare il trasporto delle casse mobili di qualsiasi tipo, aumentando l’attrattività della soluzione intermodale. Con questo dispositivo possono andare in pensione

i Twist-Lock, le tradizionali chiusure per container: l’immobilizzazione del carico sarà effettuata esclusivamente ad accoppiamento geometrico, la migliore forma di sicurezza del carico a norma DIN EN 12642. E si escludono anche i malfunzionamenti, in quanto non si deve più azionare la battuta anteriore. Grazie alla combinazione data dal Kögel MCS sulla parte frontale e delle chiusure tradizionali sulla parte posteriore

Tutti i telai per container dispongono della prolunga anteriore leggera sviluppata da Kögel, che non richiede manutenzione ma offre un vantaggio in termini di peso fino a 700 chili.


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dello chassis, i tempi per immobilizzare la cassa mobile sono dimezzati. Il sistema è disponibile per tutti i telai per container dell’attuale generazione tecnologica, per la serie di rimorchi Combi e per tutti i veicoli a piattaforma di Kögel. A Solutrans, Kögel esporrà il Multi Container Stop su un telaio per container Port 45 Simplex con prolunga posteriore per container ISO e Highcube di dimensioni comprese tra 20 e 45 piedi. Tutti i modelli Kögel Port si basano inoltre su telai di nuovissima generazione e tutti i telai per container dispongono della prolunga anteriore leggera sviluppata da Kögel, che non richiede manutenzione ma offre un vantaggio in termini di peso fino a 700 chili. Il maggiore carico utile comporta un minore impatto di CO2 per ciascuna tonnellata trasportata, oppure riduce il consumo di carburante della motrice se non si sfrutta completamente il carico utile. Grazie all’intelligente sistema modulare di Kögel, la clientela può ordinare anche il Kögel Lightplus in diverse versioni a seconda del settore. Stesso discorso per il Kögel Lightplus Rail, il primo semirimorchio idoneo per il carico misto con struttura leggera. Questo veicolo è fino a una tonnellata più leggero rispetto alle versioni standard, e riunisce quindi i vantaggi economici ed ecologici dei veicoli leggeri con l’utilizzo delle rotaie, un tipo di trasporto rispettoso dell’ambiente. Nella dotazione di base il Kögel Lightplus Rail pesa solo 6.060 chilogrammi e quindi circa 300 kg in meno della versione standard Kögel Cargo Rail. Con l’ausilio dei componenti leggeri disponibili come optional, il peso può essere ulteriormente ridotto fino ad arrivare a 5.750 kg, non male visto che i semirimorchi idonei per il traffico misto sono di norma molto più pesanti con il maggior peso che riduce il carico utile del semirimorchio. Per compensare questo svantaggio, per i veicoli per il trasporto combinato valgono alcune deroghe che consentono l’aumento del peso totale consentito del veicolo con rimorchio fino a 44 tonnellate tra il punto di carico e scarico e la stazione ferroviaria idonea più vicina. Questa misura tuttavia non compensa il maggior consumo di carburante della motrice su strada provocato dal maggior peso. A Lione, Kögel punta inoltre i fari sulla propria gamma di servizi tra cui il Kögel Telematics che, grazie a report di stato, tool di analisi e integrabilità, contribuisce a mantenere il semirimorchio sempre in condizioni ottimali e quindi a gestire al meglio i costi di esercizio. L’utilizzo di Kögel Telematics costituisce a sua volta la base dei contratti Full Service, disponibili sotto forma di “pacchetti tutto compreso” per tutti i nuovi semirimorchi. Anche l’offerta del settore After Market di Kögel è digitalizzata, e consente alla clientela di individuare e di ordinare i ricambi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 sul Kögel Parts Shop, e di pagarli con i più comuni sistemi di pagamento online. Dell’offerta fanno parte anche i Kögel Original Parts, ricambi della stessa qualità del produtMCS è un tore originale ad sistema di un interessante bloccaggio per rapporto qualità-prezzo, i quali container per contribuiscono a agevolare il mantenere l’eftrasporto delle ficienza dei semirimorchi Kögel casse mobili, e a usufruire di aumentando costi di esercizio l’attrattività vantaggiosi.

dell’intermodale.

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SCHMITZ CARGOBULL In fiera con anteprime e successi collaudati

UN POKER IRRESISTIBILE SULLO STAND IN TERRA FRANCESE A ll’insegna del motto “Soluzioni di trasporto efficienti e sostenibili”, Schmitz Cargobull sarà presente a Solutrans 2023 con un’ampia gamma di veicoli tra cui si segnala l’anteprima del centinato S.CS X-Tough e del veicolo per carichi secchi S.BO PACE. Il primo si inserisce nella gamma di telai con telaio zincato e imbullonato, particolarmente efficace contro la corrosione e la ruggine passante. Ha traverse nella struttura del telaio, che aggiungono forza e robustezza, mentre la stabilità è particolarmente evidente con il carico posteriore e l’elevata frequenza di carico del carrello elevatore. Il telaio può essere combinato con diverse opzioni di equipaggiamento, come il telone Power Curtain senza doghe o il telone ad apertura rapida Speed Curtain. Quanto all’S.BO PACE, è rivolto principalmente alle aziende di trasporto nel segmento dei pacchi e dei carichi secchi. È certificato secondo la norma DIN EN 12642 Codice XL e offre un’ampia gamma di opzioni, come binari di fissaggio del carico, tetto traslucido, sponda idraulica e due diverse varianti di porta, con serranda avvolgibile o porte in alluminio. La carrozzeria è realizzata con pannelli Struktoplast grazie ai quali, leggeri e a forma di nido d’ape, ogni rimorchio pesa circa 700 kg in meno rispetto ai veicoli comparabili di questo segmento. Il rimorchio può essere equipaggiato con numerosi componenti per l’immobilizzazione del carico. Oltre alle due novità, alla fiera saranno esposti anche il semirimorchio frigorifero S.KO Cool e il nuovo semirimorchio ribaltabile S.KI. Il primo è equipaggiato con la macchina frigorifera da trasporto Schmitz Cargobull S.CU V2MultiTemp e dispone di una parete divisoria per diversi intervalli di temperatura. Ulteriore sicurezza è fornita dal nuovo sistema di chiusura elettronica delle porte TL4 e da un sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici.

Con la nuova generazione di telaio e carrozzeria, lo Schmitz Cargobull S.KI convince non solo per la sua portata utile migliorata fino a 280 chilogrammi (telaio da 50 kg, cassone da 180 kg, telaio da 50 kg), ma anche per la sua migliorata operabilità e la qualità del prodotto costante e affidabile. Il veicolo esposto in fiera è dotato di ribaltamento idraulico della parete posteriore e tetto scorrevole. Il sistema di pesatura di bordo integrato

Qui sopra le due novità che verranno portate in fiera dal costruttore: l’S.BO PACE (in alto) e l’S.CS X-Tough.

opzionale consente al conducente di determinare e documentare il carico utile del veicolo direttamente sul luogo di carico. più alti livelli di qualità con tempi di transito migliorati e operazioni ancora più efficienti”.


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ANTEPRIMA SOLUTRANS

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ANTEO A SOLUTRANS 2023 CON TUTTE LE NOVITÀ PER IL MERCATO TRANSALPINO

ALLA (RI)CONQUISTA

DELLA FRANCIA

U

IL PRODUTTORE ITALIANO DI SPONDE IDRAULICHE ANTICIPA PER VOCE DEL SUO DIRETTORE COMMERCIALE MATTEO CEVOLANI LA STRATEGIA MESSA IN CAMPO PER ASSICURARE A TUTTI I CLIENTI, E OGGI IN PARTICOLARE ANCHE A QUELLI FRANCESI, UN AFFIANCAMENTO CAPILLARE IN TEMA DI PRODOTTO, DI VENDITA E DI ASSISTENZA. di Francesco Irace Molinella

Una gamma di prodotti e soluzioni pensati specificamente per il mercato francese quella che Anteo S.p.A., azienda leader nel campo delle sponde idrauliche presente nei sei continenti con distributori e filiali dirette, esporrà a Solutrans 2023. Una strategia precisa da parte del costruttore di Molinella che, nell’ambito di una costante espansione, ha individuato nel paese transalpino, secondo mercato europeo per volumi dopo la Germania, uno dei propri principali obiettivi di crescita. “L’investimento francese - ci “Abbiamo ha raccontato il Direttore individuato Commerciale Matteo Cevonel mercato lani - è stato lungamente pianificato. Fino ad un anno francese uno dei fa Anteo contava in Francia un nostri principali solo commerciale operante obiettivi di attraverso la società Elevation System (attiva nella gestione crescita”. del Service e la Distribuzione ricambi su tutto il territorio francese), ma negli ultimi dodici mesi abbiamo assunto direttamente tre nuovi venditori con un’esperienza ultradecennale nel campo delle sponde idrauliche”. Al Solutrans 2023, che si terrà a Lione dal 21 al 25 Novembre, il produttore di sponde bolognese si presenta dunque più agguerrito che mai, forte, anche sul territorio d’Oltralpe, di una rete post-vendita e ricambi capillare, con oltre 130 punti di assistenza. I quattro commerciali francesi, dislocati in altrettanti punti strategici del territorio, opereranno forti della loro competenza e potendo contare su una vasta gamma di sponde di altissima qualità. Anteo, marchio già conosciuto in Francia, avrà modo di guadagnare così una maggior presenza e distribuzione capillare.

Test molto severi, per la massima affidabilità

Al Solutrans saranno presentate in anteprima per il mercato francese due nuove gamme di sponde, la prima della quali, la F5 X2CL 075, è una sponda a 2 cilindri per veicoli commerciali fino a 5 ton, molto competitiva, robusta, ma al tempo stesso leggera, con solo 157 kg di peso e una portata da 750 kg. Questa sponda è stata progettata dal

centro R&D con sofisticati strumenti quali Progettazione 3D Creo 2 e soprattutto con l’ausilio del software Ansys per il calcolo ad elementi finiti. Ansys consente di ridurre al massimo il peso della struttura dando indicazioni precise su quali parti alleggerire e dove invece aggiungere materiale, per far sì che il risultato sia una macchina affidabile e robusta. “Ma non finisce qui - aggiunge sempre Cevolani - dopo la progettazione,

Matteo Cevolani è stato nominato Direttore Commerciale di Anteo il 1° gennaio 2020, dopo un’esperienza di dieci anni nel ruolo di Responsabile Vendite Italia.

la sponda è stata testata con 30.000 cicli di lavoro continuato a pieno carico: un test severo che ci consente di avere la massima tranquillità in tema di robustezza”. La F5 X2CL 075 è dotata anche di due brevetti, il primo dei quali è il raccordo idraulico tramite un cilindro di compensazione. “Può sembrare banale afferma Cevolani - ma non lo è affatto. I competitor che si sono cimentati nella realizzazione di una sponda a due cilindri

senza disporre della nostra tecnologia ed esperienza nel campo idraulico, maturata dal 1969 ad oggi, sono stati obbligati a realizzare il raccordo a terra del pianale con l’elettronica, soluzione criticata da tantissimi clienti. È difficile da riparare, spesso poco affidabile, e anche piuttosto costosa, quando qualche componente elettronico è da cambiare fuori garanzia”. Il secondo brevetto è la barra paraincastro in alluminio che funge anche da barra di torsione. Un design che si è potuto realizzare solo grazie al centro studi e test di Anteo coadiuvato sempre da Ansys. L’altra gamma esposta a Solutrans comprende le sponde F5 con portate da 1.700 e 2.200 kg, sia in versione a battuta che retrattile, con guide cromate e guide in

alluminio. La F5 è l’evoluzione naturale dell’attuale F3, un’icona che Anteo produce da oltre un decennio, e che rappresenta un punto di riferimento quanto a robustezza ed affidabilità nel tempo. A queste caratteristiche il produttore ha aggiunto elementi di maggior sicurezza per l’utilizzatore con innovazioni quali il comando principale illuminato per l’uso notturno, i lampeggianti con luce gialla per segnalare che la sponda è in


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ANTEPRIMA SOLUTRANS

novembre 2023

75 Paris

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93 Seine-St.Denis

95 Yvelines

78

92 Hauts-de-Seine

94 Val-de-Marne

Pas-de-Calais

91

Hervé D’Hooge

Nord

62

Essonne

59

Somme

80

Étienne Jehlé

Aisne

Ardennes

02

Seine-Maritime

76

08

Oise Manche

60

Eure

Calvados

50

14

61

77

Eure-et-Loire

Côtes d'Armor

22

29

Ille-et-Vilaine Mayenne

35

53

Morbihan

Aube

Vosges

Marne (Haute)

52

Yonne

45

56

44

Maine-etLoire

49

89

Vendée

Sèvres (Deux)

85

Così i commerciali D’Hooge, Jehlé, Cousinat e Tresbarats si dividono le quattro zone del territorio francese.

17

42

63

19

Cantal

15

24

Savoie

73

Isère

38

Loire (Haute)

Alpes (Hautes)

43

Ardèche

Lot

33

Lot-etLot-etGaronne Garonne

47

46

Pyrénées (Hautes)

65

movimento, oltre alla retro-illuminazione bianca per evidenziare il pianale ed aumentare la sicurezza durante la notte o le prime ore del mattino. E infine il quadro comandi APM, la manutenzione predittiva Anteo, uno strumento per prevenire le rotture nel tempo: si tratta di un’app che consiglia di cambiare il particolare dopo un certo numero di cicli di lavoro o un determinato tempo dall’installazione della sponda. Previene rotture durante l’utilizzo del veicolo programmando la manutenzione nei tempi desiderati dal responsabile della flotta ed evitando noiose e costose manutenzioni improvvise in strada o durante la distribuzione del carico. Al Solutrans Anteo mette in evidenza anche le sponde F5 RE 17/22 CC Chrome Line, la gamma retrattile dotata di guide cromate. Conosciuta in Italia ed apprezzata dai clienti più esigenti e professionali quale gamma di sponde retrattili di altissimo livello di qualità ed

Aveyron

Gard

12

81

30

Hérault

34

Garonne (Haute)

31

07

48

Tarn

Gers

32

Lozère

Tarn-etGaronne

82

40

64

69

Loire Puy-de-Dôme

01

Dordogne

Gironde

Landes Landes

Didier Tresbarats

Rhône

23

87

74

Ain

Creuse

Vienne (Haute)

16

Savoie (Haute)

Allier

03

Charente

39

71

36

Dordogne

PyreneesPyrénéesAtlantiques Atlantiques

Jura Saône-et-Loire

Corrèze

Gironde

25

58

Indre

86

68

90

Doubs

Nièvre

Cher

18

Vienne

79

CharenteMaritime

41

37

TRANS ITALIA SCEGLIE LA SOSTENIBILITÀ ANCHE PER LE GOMME

Rhin (Haut) Belfort

70

21

Loir-et-Cher Indre-et-Loire

67

88

Saône (Haute)

Côte-d'Or Loire-Atlantique

Rhin (Bas)

Moselle 54

10

Loiret

72

57

Meurthe-et-

28

Sarthe

Moselle

55

51

Seine-etMarne

Orne

Finistère

Meuse Marne

27

GOODYEAR Total Mobility e Fleet Online Solutions al servizio delle aziende

05

Drôme

26

Vaucluse

84

Bouches-duRhône

Alpes de HauteProvence

04

13

AlpesMaritimes

06

Var

83

Aude Ariège

09

11

66

Emmanuel Cousinat

PyrénéesOrientales

affidabilità, è stata introdotta da Anteo nel lontano 1994, anno in cui veniva realizzata la prima sponda retrattile. “Successivamente - conclude Cevolani - per i clienti meno esigenti e per competere con produttori stranieri che utilizzano la leva del prezzo per conquistare quote di mercato, Anteo ha realizzato anche la gamma con guide in alluminio, aumentandone l’affidabilità rispetto i concorrenti.

Una soluzione molto gradita alle grandi flotte italiane

Ma la soluzione Chrome Line rimane e rimarrà sempre e comunque il sistema migliore da installare su una sponda retrattile. Lo confermano decine di grandi flotte italiane di alto calibro che la utilizzano per i loro veicoli fra cui, solo per citarne alcune, Brivio & Viganò, GI.MA. Trans, Autotrasporti Cristinelli, Selvatransport, CDM Logistica, Joule Trasporti, Gargiulo Antonio & figli e TFZ trasporti”.

Le sponde retrattili Anteo CHROME LINE, dotate di guide cromate, sono apprezzate per la loro affidabilità anche dai clienti più esigenti.

P

er essere al fianco delle flotte di tutta Europa nell’impegno di raggiungere il delicato equilibrio tra sostenibilità ed efficienza, Goodyear ha sviluppato l’offerta integrata Goodyear Total Mobility. Tra le aziende che si affidano a questo servizio, anche Trans Italia, eccellenza specializzata nel trasporto intermodale, che dal 1984 individua le soluzioni migliori per ridurre sempre di più il proprio impatto ambientale così come i costi operativi. “Con Goodyear abbiamo un rapporto di collaborazione che dura da moltissimi anni - ha dichiarato Luigi D’Auria, CEO di Trans Italia - e che si è consolidato nel tempo, fino a portarci all’utilizzo di soli pneumatici premium per i mezzi della nostra flotta. La scelta di affidarci alla qualità e alla sicurezza dei pneumatici Goodyear è dovuta, tra le altre ragioni, anche al coefficiente di resistenza al rotolamento che ci ha permesso di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che ci eravamo prefissati con grande convinzione”. I recenti investimenti di Trans Italia hanno infatti puntato a ottenere una riduzione

delle emissioni di CO2 pari al 70 per cento, in netto anticipo rispetto ai parametri stabiliti dal programma europeo “Fit for 55” entro il 2030. L’azienda, che nel 2022 ha pubblicato il suo secondo bilancio di sostenibilità, punta così a costruire una supply chain ecosostenibile, non solo attraverso l’abbattimento delle emissioni, ma anche a livello sociale ed economico, per formare una filiera ecosostenibile attraverso la scelta di fornitori e clienti con obiettivi condivisi. Oltre ai pneumatici dei suoi oltre 2500 semirimorchi e 400 trattori in servizio, Trans Italia si affida a Goodyear anche per la gestione amministrativa della flotta – con la scelta dei servizi FOS, acronimo di Fleet Online Solutions. FOS è sia una piattaforma software che un vero e proprio approccio per la gestione a 360° del parco pneumatici della flotta. Grazie al FOS, la flotta ha la possibilità di tenere sotto controllo tutti i parametri relativi alla gestione dei pneumatici, come il numero di pneumatici acquistati, la quantità e l’importo dei servizi effettuati, dove sono

APOLLO TYRES Al debutto l’EnduMile LHT per semirimorchi

COSÌ LIBERO DI ROTOLARE NESSUN APOLLO MAI

È

iniziata la commercializzazione di EnduMile LHT, il primo pneumatico di Apollo Tyres per rimorchi a lunga percorrenza con valutazione A per la resistenza al rotolamento. EnduMile LHT è lo pneumatico per autocarri più efficiente in termini di consumi mai prodotto da Apollo Tyres ed è stato sviluppato per superare le prestazioni degli pneu-

matici LHT più performanti del mercato. Il disegno del battistrada “a rotolamento libero” (FRT – Free Rolling Tyre), progettato specificamente per gli assi dei rimorchi, incorpora una nervatura centrale compatta per favorire la tenuta di strada e garantire un funzionamento efficiente, ottenendo al contempo una classificazione A per quanto riguarda la rumorosità stradale.

Lo pneumatico presenta un’area di contatto ampia e stabile che ottimizza la distribuzione della pressione, mentre una nuovissima miscela di polimeri e riempitivi riduce al minimo la resistenza al rotolamento e garantisce livelli costanti di aderenza sul bagnato. La sua mescola innovativa aiuta anche a gestire le variazioni di temperatura durante l’uso prolungato per mantenere le sue

caratteristiche di prestazioni superiori e favorire la durata. L’EnduMile LHT utilizza una carcassa robusta che facilita la ricostruibilità riducendo i costi dell’intero ciclo di vita, un requisito fondamentale per molti clienti europei del trasporto a lungo raggio. Prodotto nell’avanzato stabilimento di Apollo

stati svolti i lavori in FOS e da parte di chi, solo per fare alcuni esempi. La flotta sceglie di volta in volta se approvare i lavori avendo piena visibilità di ogni operazione svolta. Da un punto di vista amministrativo, l’ulteriore vantaggio è che la flotta riceve un’unica fattura a fine mese direttamente da Goodyear. Da un punto di vista economico, il fatto di avere un listino prezzi concordato fin dall’inizio permette alla flotta cliente di pagare pneumatici e servizi allo stesso prezzo in tutta Italia, con la possibilità di estendere l’accordo in tutta Europa. “Siamo soddisfatti di essere stati tra i primi - ha concluso Luigi D’Auria - a diventare clienti FOS internazionali di Goodyear, con la possibilità di essere serviti con standard elevati in modo integrato e omogeneo in Italia e in Europa. Questo accordo ci consente di avere accesso a condizioni fisse in tutti i Paesi del nostro continente per la fornitura dei pneumatici premium e dei servizi Goodyear Total Mobility, generando così un vantaggio assoluto in termini logistici e amministrativi”.

Tyres a Gyöngyöshalász, in Ungheria, l’EnduMile LHT è stato sottoposto, dal team europeo di ricerca e sviluppo di Apollo Tyres con sede nei Paesi Bassi, a un rigoroso programma di test virtuali e reali durato oltre due anni che ha portato al prodotto oggi disponibile.


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STORIA DI COPERTINA

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TIP INTERVISTA ESCLUSIVA A GIORGIO NOCE, COUNTRY MANAGER & SALES DIRECTOR UN PERIODO COMPLESSO, QUELLO CHE STANNO VIVENDO OGGI LE AZIENDE DI TRASPORTO, AL QUALE IL NOLEGGIATORE RISPONDE - ANCHE - CON IL “REFURBISHMENT”, INIZIATIVA DI RIPRISTINO INTEGRALE CHE ALLA FLOTTA DI SEMIRIMORCHI NUOVI AFFIANCA UN NUMERO SEMPRE CRESCENTE DI VEICOLI USATI. A SPINGERE VERSO QUESTO SERVIZIO SOPRATTUTTO MOTIVAZIONI AMBIENTALI ED ECONOMICHE IN ARRIVO DIRETTAMENTE DAL MERCATO.

N

È questo un progetto che coinvolge in una spirale virtuosa anche i vostri partner? Certamente: al momento, ad esempio stiamo collaborando con vari fornitori per ripristini di centinati e con TMT per il ripristino di alcuni piani mobili che abbiamo ritirato da un cliente: in questo come in molti altri casi ci rivolgiamo ad esperti del settore o ad interlocutori che garantiscono la massima attenzione al lavoro di intervento sui veicoli. Utilizziamo lo stesso approccio con ogni fornitore, e le possibilità di allargare il cerchio sono molteplici perché

LUNGA VITA AI

di Cristina Altieri Milano

naturalmente più aumentano i veicoli da recuperare più cresce il numero dei partner coinvolti. È un business in espansione. L’idea resta quella di garantire un livello di qualità elevatissimo, sotto al quale non si scende. Poi naturalmente è anche una questione di prezzo e di impiego. In che senso? Come anticipavo, a seconda della missione che il cliente andrà a realizzare con il veicolo ristrutturato potrebbe non essere necessario un lifting totale, con il relativo costo. Alcune volte può essere necessario intervenire solo su alcune componenti, ciò che conta è che, a livello tecnico, lo stato di funzionamento, la meccanica, la carrozzeria ed eventualmente i teli siano perfetti. È qualcosa che abbiamo calibrato sulle esigenze del mercato: ci siamo resi conto che i clienti, ad esempio, impegnati nell’intermodale avanzano spesso richieste di veicoli non nuovi, spiegando che sono mezzi destinati al carico marittimo o su rotaia e dunque a volte suscettibili di sicuri danneggiamenti estetici. Oppure chi necessita di veicoli per brevi spostamenti. Oppure, ancora, clienti che operano anche sull’internazionale e pertanto sensibili ad una condizione dei veicoli che eviti qualsiasi imprevisto nel passaggio in Svizzera o in Austria, senza però necessariamente dover ricorrere ad un veicolo nuovo e più costoso. Oppure per necessità temporanee o picchi stagionali. La durata delle locazioni TIP, infatti, può variare da

SEMIRIMORCHI!

Giorgio Noce, quali sono le esigenze che andate a soddisfare con il vostro programma di refurbishment? Siamo partiti con un giusto riferimento alla sostenibilità, e allora iniziamo proprio da questo concetto: ripristinare un semirimorchio giunto a fine vita significa allungarne la vita e ridurre la necessità di costruirne uno nuovo, con la conseguente ricaduta sui costi, anche ambientali, della produzione. In generale valgono i principi del riciclo: se continuiamo ad utilizzare oggetti già in nostro possesso non avremo bisogno di destinare nuove materie prime per fabbricarne altri. È un po’ come funziona con i cellulari ricondizionati: se esteticamente sono identici a quelli di prima mano, e funzionano alla perfezione, perché non risparmiare? Ovviamente il vantaggio si declina sul versante economico anche nel caso del noleggio, con la rata del semirimorchio “ricondizionato” che sarà sensibilmente inferiore rispetto a quella del nuovo. D’altra parte ogni cliente ha le sue necessità specifiche, e non tutti hanno l’urgenza di un semirimorchio appena uscito dalla fabbrica. Ma un fatto è certo, se l’età può non preoccupare le aziende, sulla qualità non si può mai transigere. Ciò che conta per Tip è sicuramente avere sempre un veicolo da proporre, e non dire mai di no al cliente, ma questa risposta immediata deve essere sempre supportata da un eccellente livello di qualità.

BIO GIORGIO NOCE

on tutte, ma di certo

numerose le strade che conducono alla sostenibilità. E se per un noleggiatore specializzato in semirimorchi potrebbe non essere facilissimo individuare il modo di fare del bene all’ambiente, in TIP si respira l’aria di chi non rinuncia a fare la differenza, in un costante impegno per combinare efficienza e servizio puntuale al cliente. Ed è proprio in questo contesto di incessante fermento che nasce l’idea di dare nuova vita ai semirimorchi usati, che può sembrare a prima vista - come scherza Giorgio Noce nel corso dell’intervista rilasciata per illustrarci l’iniziativa - non proprio “la scoperta dell’acqua calda”, ma lo diventa in quanto incanalata in una procedura rigorosa per raggiungere un risultato di eccellenza. Ne parliamo direttamente proprio con lui, il numero uno di Tip Italia.

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Nato a Caserta, ha 53 anni, tre figli pre o adolescenti (“o adolescemi, a seconda del giorno”) e vive a Cernusco sul Naviglio. Se non è in trasferta, raggiunge l’ufficio a Milano in scooter, quale che sia il meteo: odia rimanere incolonnato in auto. Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università di Perugia, Giorgio lavora prima a Londra in Citibank per 4 anni, poi per altrettanti a Dublino in GE Capital. Durante il soggiorno irlandese consegue un MBA presso la Dublin Business School, con corsi serali. “Sia Londra che Dublino negli anni Novanta erano in grande fermento: è stata un’esperienza di vita e professionale indimenticabile”. Infine la tappa ad Amsterdam, per due anni, decisiva in quanto entra nel mondo TIP, allora parte della GE. Dopo dieci anni all’estero e tanta birra, rientra in Italia nel 2003 con “il desiderio di un sano calice di vino”. “In TIP Italia eravamo in due all’inizio, ora siamo 86. La TIP è cambiata tante di quelle volte in questi vent’anni che mi sembra di aver io stesso cambiato lavoro continuamente, pur restando nella stessa azienda. Ci siamo impegnati per cambiare la percezione del noleggio nel mondo del trasporto. Insieme ai nostri concorrenti leali, penso che ci siamo riusciti”. Giorgio da giovane ha giocato a basket ( “a Caserta da ragazzini mangiavamo pane e basket”); “ovviamente solo playmaker, vista la mia stazza non proprio da pivot”. Adesso nuota tantissimo, ama la cucina italiana, il cinema e la musica.

un giorno a 10 anni. L’aumento dei prezzi dei veicoli nuovi degli ultimi anni, i ritardi nelle consegne da parte dei produttori, sono tutte circostanze che ci hanno spinto ad investire con maggior convinzione nel refurbishment. Naturalmente resta la politica della TIP di acquistare sempre tanti veicoli nuovi di fabbrica, perché uno dei nostri obiettivi primari è quello di ringiovanire la flotta, ma con i veicoli ripristinati abbiamo un’offerta in più per i clienti. Come TIP disponiamo di un serbatoio ampissimo al quale attingere: negli anni abbiamo portato a termine acquisizioni importanti, la più strategica delle quali è stata quella di Pema, che ha portato in parco oltre 30.000 unità. La flotta totale di TIP in Europa e Canada è adesso di 120,000 targhe, di cui 4500 immatricolate in Italia Quando un cliente ci chiede 50 veicoli la nostra ricerca può spaziare su tutto il parco, quello italiano e quello estero. Poi ci sono le aziende che ve ne chiedono qualcuno di più, di mezzo. Credo che si riferisca (vero, ndr) al contratto full service che abbiamo stipulato con DSV - azienda leader a livello mondiale nel settore dei trasporti e della logistica con 75.000 dipendenti in oltre 80 paesi - per la fornitura di 320 centinati ribassati mega intermodali con alza e abbassa. Si tratta di semirimorchi Schmitz Cargobull scelti dal cliente per effettuare trasporto di ricambi automotive. È stata la nostra filiale italiana a fornirli in quanto il cliente aveva una necessità operativa nel nostro Paese e pertanto li abbiamo targati in Italia : il traffico sarà soprattutto tra Italia e Nord Europa. L’accordo è stato firmato nel febbraio di quest’anno, e i veicoli stanno seguendo uno stringente


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programma di consegne: da settembre abbiamo messo a disposizione del cliente circa 80 veicoli al mese e concluderemo la fornitura entro fine anno. Ecco, anche in questo caso possiamo vedere un’interessante applicazione del concetto di refurbishment, che è stato inserito direttamente nel contratto: la vita contrattuale di questi semirimorchi è stata predeterminata in 6+6 anni. Al termine del primo periodo di sei anni interverremo e rimetteremo a nuovo i veicoli recuperando tutte le componenti fondamentali. In questo modo il cliente sa già che manterrà un veicolo efficiente per un lungo periodo, e che avrà un parco a tasso d’utilizzo altissimo. Si parla tanto dell’anzianità del circolante, soprattutto dei semirimorchi: quello che proponete non è un controsenso rispetto alle tante campagne promosse per il ringiovanimento del parco? Ecco, è importante precisare questo punto: l’età media dei semirimorchi attualmente circolanti in Italia supera i 17 anni. Si tratta di veicoli anziani, poco sicuri e inquinanti. Nel parco TIP non esistono veicoli di questo genere. Ogni semirimorchio al quale viene “allungata la vita” viene ripristinato, come ho spiegato, a livelli di eccellenza da ogni punto di vista, per renderlo comparabile ad un veicolo nuovo, per rendere la seconda vita del veicolo altrettanto efficiente come la prima. E’ chiaro che ad un certo punto i veicoli vanno comunque dismessi o rottamati. Ricordiamoci che parliamo di trainato, di veicoli senza motore, sicuramente sarebbe più complesso se trattassimo trattori o motrici. E non siamo in competizione con i produttori e i concessionari, da cui continuiamo come detto ad acquistare veicoli. Siamo però fermamente convinti che il nostro sia un approccio sano e, come detto, intendiamo renderlo virtuoso per tutti, anche per loro, con ampie collaborazioni in sede di assistenza.

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TIP ITALIA La parola a Lorenzo Della Mano, Direttore Operations

UNA PROCEDURA RIGOROSA PER GARANTIRE L’ASSOLUTA QUALITÀ

I

semirimorchi che giungono in Italia per il ripristino seguono diversi canali: possono arrivare dalle consorelle, quindi dalle altre filiali europee di TIP, oppure da società terze con le quali a vario titolo il network ha rapporti, ad esempio aziende clienti. A dirigere il flusso dei veicoli da e per l’Italia è Lorenzo Della Mano, Direttore Operations per TIP Italia. “Mi occupo di tutta la gestione della flotta ci spiega Lorenzo - e dei processi logistici connessi, e dunque importazioni, immatricolazioni, messa in conformità dei veicoli: in definitiva ogni operazione necessaria perché un mezzo venga inserito nel parco TIP, ma anche tutto ciò che succede dopo, e dunque manutenzione e gestione

delle officine”. In TIP dal gennaio del 2020, Lorenzo Della Mano, 45 anni, una carriera interamente dedicata all’automotive, si occupa dunque anche dei veicoli destinati al refurbishment. “L’entità della ristrutturazione può cambiare, in alcuni casi siamo arrivati fino alla sostituzione degli assali, in altri la ristrutturazione è stata più leggera. Se però si tiene conto del fatto che molti dei veicoli vengono acquisiti da paesi esteri, anche nord-europei, è facile capire come abbiamo avuto modo di affinare il nostro iter e le nostre capacità di ripristino: può succedere che alcuni mezzi presentino addirittura parti arrugginite per la salsedine, e allora togliamo il telo, portiamo a nudo il metallo, il telaio viene sabbiato, riverniciato completamente e riparata tutta la carrozzeria. Condizioni comparabili al nuovo vengono ottenute anche grazie ad un profondo la-

voro sulla meccanica, sui freni, sulle sospensioni e gli ammortizzatori”. Quindi non solo un rinnovamento estetico, ma anche strutturale e funzionale. “Anche il tema delle gomme - precisa Della Mano - non viene trascurato. Nel Nord Europa le revisioni consentono ad esempio di accoppiare sullo stesso telaio pneumatici diversi, e quindi deve essere fatto un intervento per poter procedere alla nazionalizzazione. Al termine della procedura otteniamo veicoli in tutto e per tutto simili al nuovo, ma noleggiabili ad un prezzo decisamente inferiore”. La lavorazione viene effettuata in parte presso le officine TIP e in altri casi presso strutture terze. “Le officine di proprietà attualmente sono quattro, ma abbiamo in programma di aumentarle nel corso dei prossimi mesi. Possiamo contare inoltre su 188 centri autorizzati su tutto il territorio nazionale: sono strutture a cui ci

affidiamo da anni e con cui abbiamo un rapporto di estrema fiducia. Se poi consideriamo il territorio europeo il numero dei nostri service aumenta esponenzialmente: sì, abbiamo la forza per supportare questo programma ambizioso”. I numeri dei veicoli ripristinati sono alti: quest’anno dalle consorelle sono arrivati 350 mezzi, oltre a quelli acquistati da fornitori esteri. “È un business in crescita - conclude Della Mano - negli anni i numeri stanno aumentando, ed è sempre più importante diventare bravi e coordinati, e aggiungere tutti i servizi che possono venirci in mente per andare incontro ai clienti. Nel noleggio, ad esempio, il valore residuo è fondamentale, e per calcolarlo ci basiamo su tabelle molto dettagliate: quando si procede ad una ristrutturazione questo numero viene aggiornato, in meglio naturalmente, a tutto vantaggio del cliente”.

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NOLEGGIO

novembre 2023

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FRAIKIN CONSEGNATI QUATTRO MERCEDES-BENZ ACTROS E DUE IVECO DAILY ALLA SUNCLEAR ITALIA

QUELLE LASTRE IN VIAGGIO

VERSO UNA NUOVA

ESISTENZA

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LEADER NELLA DISTRIBUZIONE DI SEMILAVORATI PLASTICI, LA SUNCLEAR ITALIA SEGUE DA OGGI L’ESEMPIO DI CASA MADRE AFFIDANDOSI AL NOLEGGIO FIRMATO FRAIKIN: UNA FORMULA DALL’ASSOLUTA GARANZIA DI QUALITÀ, IN LINEA CON UNA POLICY ESTREMAMENTE ESIGENTE NEI CONFRONTI DEI FORNITORI. di Cristina Altieri Casorezzo

Viaggiano in prima classe i semilavorati dalla Sunclear, azienda francese leader nel settore della distribuzione di lastre di plastica, alluminio e composito che festeggia nel 2024 i suoi primi quarant’anni. Una realtà che già dal 2010 si affida per la movimentazione della merce sul territorio d’Oltralpe a veicoli noleggiati da Fraikin, e che a ottobre di quest’anno ha deciso di iniziare ad applicare lo stesso modello di business anche alla filiale italiana. “La Sunclear Italia - inizia a raccontarci il Direttore Generale Andrea Sironi - nasce commerciali e operative dell’azienda, senza precisi in tempo reale, quale che sia la nel 2011 con l’acquisizione di un player dovermi preoccupare dell’aspetto trasporti. nostra necessità”. del settore. Oggi siamo un distributore Nella ricerca del mezzo giusto ho potuto I mezzi sono assegnati alla sede milanese multiprodotto con un catalogo di oltre contare sulla presenza e la consulenza del della Sunclear, oggi a Casorezzo ma in 3.000 articoli: trattiamo tutte le materie Direttore Commerciale di Fraikin Italia Luigi fase di trasferimento a Cusago, dove è plastiche sotto forma di semilavorati e Beccalli, che in tempi rapidissimi mi ha organizzato un moderno magazzino di polimeri, e abbiamo aggiunto negli ultimi 10 fornito soluzioni e preventivi. L’unica critica 6.000 mq; le altre due agenzie italiane si anni anche alluminio e acciaio. Acquistiamo che posso muovergli - scherza Andrea trovano a Bologna, che ha aperto nel 2016, dai grandi produttori mondiali privilegianè la sua fede calcistica (n.d.r. Beccalli è e Padova, in attività dal 2022. L’hub cendo le industrie locali per una questione interista e Sironi tifa Juventus) perché trale è invece a Parigi: dal mega deposito di qualità del prodotto - trattiamo solo i per il resto è stato davvero eccezionale. da 40mila mq all’ombra della Tour Eiffel brand alto di gamma - di rispetto delle Anche per quanto riguarda l’allestimento, partono ogni settimana quattro camion che normative e di comodità nella gestione questo è stato curato interamente da loro, riforniscono il mercato italiano e quello della supply chain. Tre i settori ai quali ci tenendo sempre aperto un confronto su spagnolo, la terza nazione dove Sunclear rivolgiamo: industria, comunicazione e quanto veniva deciso e messo in opera. è presente. “Gestiamo circa 50mila tonedilizia. I nostri clienti vanno dalle grandi La stessa attenzione viene oggi assicurata nellate all’anno - riprende Sironi - di cui multinazionali, ad esempio l’indotto autoin termini di assistenza, con interventi quasi 5.000 in Italia; in Europa abbiamo motive, fino al piccolo artigiano”. Realtà che la Sunclear Italia da oggi raggiunge grazie ai veicoli Attualmente noleggiati da Fraikin. “In Italia ci siamo sempre affidati a trasporla Francia ha in tatori esterni, mentre Sunclear flotta 73 mezzi Francia ha una storia più lunga Fraikin, si tratta con i mezzi noleggiati, avendo inserito in flotta negli ultimi 13 di motrici da anni circa 400 camion Fraikin. 120 quintali Quest’anno abbiamo deciso di studiate e seguire lo stesso percorso in Italia, principalmente per poter realizzate per organizzare in autonomia i viaggi la tipologia di e gestire la parte del trasporto lavoro della beneficiando di tutti quei vantaggi in termini di flessibilità che il Sunclear. noleggio garantisce”. Fraikin ha già consegnato a Sunclear Italia quattro motrici telonate Mercedes-Benz Actros da 100 quintali, oltre a due Iveco Daily da 35 quintali. “Trasportiamo materiale molto voluminoso - prosegue Sironi - bancali delle dimensioni medie di 3 metri per 2, ma anche prodotti che arrivano a 6, 7 metri di lunghezza: la nostra necessità era quella di veicoli telonati con pianale della lunghezza di otto metri. Personalmente poi cercavo una formula che mi sollevasse dai problemi, e devo ammettere che l’intervento di Fraikin mi ha lasciato più Luigi Beccalli (a sinistra), Direttore Commerciale Fraikin Italia, consegna le chiavi dei nuovi veicoli a Andrea Sironi. spazio per concentrami sulle necessità

600 dipendenti, mentre da noi siamo partiti nel 2011 con 15 persone e oggi il team ne conta 45. Anche il fatturato è cresciuto, e siamo passati dagli 11 milioni iniziali a 25. Disponiamo di una struttura logistica unica in Europa, che permette al cliente di ordinare il materiale attraverso il sito e se il prodotto non è presente nei magazzini italiani parte immediatamente da Parigi per arrivare a Milano il giorno dopo: siamo una vera e propria macchina da guerra”. Una crescita importante dunque, che oggi l’azienda decide di agevolare rivolgendosi per la distribuzione al cliente finale alla formula del noleggio. “Si è creato tra noi e Fraikin - commenta ancora Andrea Sironi - un rapporto di estrema fiducia:

BIO ANDREA SIRONI

Monzese, classe 1969, Andrea Sironi ha maturato la sua esperienza professionale all’interno di multinazionali del settore chimico. Dall’inizio dell’avventura di Sunclear Italia ricopre il ruolo di Direttore Generale. “È un ruolo operativo, all’interno del quale mi interfaccio con tutte le funzioni in un rapporto di stretta collaborazione, ed è proprio questo il bello di ciò che faccio”. Bianconero nel cuore, ma anche tifosissimo della squadra della sua città, che segue fin da bambino quando il Monza sfiorava diverse volte la Serie A senza mai agguantarla (come è finalmente riuscita a fare lo scorso anno), Andrea con la sua Vespa del 1980 è iscritto al Vespa Club del capoluogo brianzolo.


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ciò che hanno promesso hanno mantenuto, e questo vale sia, ad esempio, per le date di consegna che per la qualità dei mezzi. Quando ho illustrato il progetto agli autisti, e ho spiegato loro che avrebbero viaggiato su Actros, hanno reagito con vivo entusiasmo: mi sono sentito Babbo Natale che consegna i regali ai bambini”. D’altra parte l’idea era proprio quella di avere una squadra interna dedicata al trasporto: l’autista, si sa, porta con sé l’immagine dell’azienda presso il cliente e Andrea Sironi nel progettare l’internalizzazione della funzione aveva in mente proprio questo. “Sappiamo tutti quanto sia difficile in questo momento - conclude il Direttore Generale - trovare professionisti motivati, ma un po’ per fortuna o forse perché abbiamo seguito i canali giusti, e devo ammettere anche per la buona reputazione della nostra realtà, siamo riusciti a formare un team di autisti preparati e affidabili ai quali mettere in mano i Mercedes-Benz. Per quanto riguarda i furgoni ci pensano gli interni: abbiamo 15 persone in magazzino, tutti hanno la patente B e tutti sono estremamente interessati ad interfacciarsi con i clienti, per andare a scoprire qual è la strada che prendono i prodotti una volta che lasciano la nostra sede”. Sunclear ha in programma di ingrandire presto il parco, con mezzi che andranno a lavorare su Bologna e Padova, e altri in aggiunta su Milano. “Le nostre lastre devono viaggiare nel modo più sicuro ed efficiente verso la loro nuova esistenza, che è quella che conta: non hanno nulla da dire quando sono in magazzino, è solo nelle mani del cliente che prendono vita, spesso per diventare uno straordinario manufatto espressione di grande creatività”.

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NOLEGGIO

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DAIMLER TRUCK ITALIA Inaugurato il Parts Center a Castel San Pietro Terme

LA NUOVA CASA DEI RICAMBI CON LA STELLA

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aimler Truck Italia ha aperto il nuovo polo logistico Daimler Truck Parts Center, dedicato ai ricambi originali Mercedes-Benz Trucks e Fuso, presso la località di Castel San Pietro Terme, vicino a Bologna. La struttura è situata in una zona industriale strategica, in prossimità delle principali direttrici italiane, le autostrade A1 e A14. Dal punto di vista ambientale, sul tetto dell’edificio sono presenti pannelli solari che contribuiscono al fabbisogno energetico dell’impianto, mentre all’interno l’illuminazione è garantita da fari a led a basso consumo e presto saranno installate colonnine di ricarica per i truck elettrici. Anche gli imballaggi per le spedizioni sono ecostenibili in quanto di cartone 100% riciclato. Il nuovo polo logistico può contare su una superficie a terra di magazzino pari a circa 10.000 mq (che si sviluppano per 13 metri in altezza e sono dotati di una scaffalatura

fissa alta 12 metri, divisa in 16 campate della lunghezza di circa 70 metri ciascuna) e fornisce i ricambi ordinati dalle 88 officine della rete di assistenza autorizzata. Gli ordini dei ricambi vengono spediti ogni giorno dal polo logistico di Castel San Pietro Terme, integrando gli articoli in giacenza (circa 22.000 referenze) con quelli provenienti dal magazzino centrale di Germersheim (Germania), prontamente scaricati nel nuovo polo logistico e immediatamente ricaricati sui mezzi in partenza. La distribuzione alle officine avviene in tutto il territorio nazionale tramite 11 rotte di trasporto, per un volume giornaliero complessivo di oltre 120 m3. Il magazzino dei Truck con la Stella mette inoltre a disposizione della rete di vendita e di assistenza sistemi informatizzati all’avanguardia oltre ad una squadra dedicata e professionale che viene regolarmente sottoposta a

training di aggiornamento teorici e pratici. Vengono utilizzati sistemi gestionali digitali avanzati, che permettono alle concessionarie ed alle officine di monitorare in tempo reale tutte le fasi dello stato dell’ordine dei ricambi. “La logistica dei ricambi - ha commentato Maurizio Calugi, Head of Customer Services & Parts Mercedes-Benz Trucks and Fuso, di Daimler Truck Italia - rappresenta da sempre un elemento essenziale e strategico nella catena del valore per il mondo del trasporto e per i veicoli industriali in particolare. Con il nuovo Daimler Truck Italia Parts Center puntiamo ad offrire un servizio premium e creato su misura per i nostri clienti truck, assicurando un’efficiente e rapida reperibilità dei ricambi su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo principale è quello di ridurre al minimo i tempi di fermo veicolo in officina. Il claim del nostro

Maurizio Calugi è Head of Customer Services & Parts Mercedes-Benz Trucks and Fuso di Daimler Truck Italia.

gruppo Daimler Truck “For all who keep the world moving” racchiude infatti la mission sulla quale si basa il lavoro quotidiano del magazzino. Sono fiero di quanto è stato realizzato fino ad oggi: tutto questo non sarebbe stato possibile senza il grande impegno della squadra Daimler Truck Italia e dei nostri Partner che, insieme, hanno contribuito alla realizzazione ed avviamento di questo importante progetto”.

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PNEUMATICI

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EUROMASTER AFFIDATA ALL’ESPERTO MARCO MINOIA LA GESTIONE DEL NEGOZIO DI MILANO

Siamo noi, quelli che

L’IMPRENDITORE, CHE NEL 1995 APRIVA UN CENTRO GOMME A CODOGNO PER POI ENTRARE di Francesco Irace NEL NETWORK Milano EUROMASTER NEL 2013, OGGI ASSUME LA TITOLARITÀ DELLO STRATEGICO MULTISERVICE DEL CAPOLUOGO LOMBARDO. CAMBIO D’IMMAGINE, AMPLIAMENTO DELLA GAMMA DI SERVIZI E L’ASPIRAZIONE A DIVENTARE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PREMIUM PER AZIENDE E PRIVATI.

dicono sempre di sì

I

nterno, giorno. Una sala d’attesa. In accettazione gli impiegati accolgono chi entra con un sorriso carico di disponibilità. Due clienti aspettano con atteggiamento paziente. Un tecnico arriva annunciando ad uno dei due uomini che la riparazione è stata completata. Le chiavi però non appartengono a lui, ma all’altro signore: l’incidente viene risolto in pochi secondi, e il veicolo assegnato al giusto proprietario. “Vedete - inizia a raccontarci Marco Minoia, 61 anni, titolare Euromaster Milano - quando si lavora è impossibile non commettere errori, ed è proprio lì che la coesione della squadra fa la differenza. Un disguido anche banalissimo può venir risolto in modi diversi: può confluire in una risata o deflagrare in una lite. Dipende tutto dall’atmosfera che regna in officina”. Marco di gomme se ne intende. Oggi è a capo della rifondata Euromaster Milano, centro strategico per la rete del brand francese, affacciato sulla tangenziale est in prossimità dell’uscita CAMM, e quindi ad un passo dalle migliaia di aziende che gravitano intorno alla principale arteria a scorrimento veloce della metropoli lombarda. L’azienda gli è appena stata affidata nel contesto di un cambio di gestione reso necessario dall’esigenza di sfruttare al meglio le opportunità date da una posizione così favorevole. Una fiducia che Marco si è conquistato sul campo: da una vita nel settore delle gomme all’interno dell’azienda familiare, nel 1995 apre un suo negozio a Codogno. “Ho iniziato ormai quasi 20 anni fa con due dipendenti, e piano piano ci siamo ritagliati uno spazio importante. Inizialmente ci siamo focalizzati più sulla vettura e sul trasporto leggero, ma presto abbiamo avuto la necessità di sviluppare tutti i settori, dall’agricoltura - Codogno è proprio al centro della pianura padana - all’autocarro. Oggi in questa sede il trasporto copre circa il 30 per cento del nostro business: siamo cresciuti puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità, lavorando in modo corretto ed evitando di cadere nell’imbuto del prezzo basso a tutti i costi. Devo ammettere che

Qui sopra da sinistra Daniele Biondi, Marco Minoia e Paolo Granati. Sotto Marco insieme ai collaboratori Chiara Cuturello e Luca Buonadonna.

a piccoli passi siamo riusciti nel nostro intento”. Dieci anni fa l’incontro con Euromaster. “È stato quello il momento del grande salto - riprende Minoia - e non ve lo sto dicendo perché ormai faccio parte del network, ma perché lavoro e opportunità si sono moltiplicate esponenzialmente. Da quel giorno infatti abbiamo avuto una crescita costante a livello commerciale e umano: e non è un cambiamento che ha riguardato solo me, ma tutti i dipendenti. Fino ad allora eravamo in 5, oggi sulle due aziende siamo in 15, e siamo ancora in fase di espansione. Sul principio, com’è ovvio che sia, ho avuto qualche resistenza: ero orgoglioso di ciò che avevo costruito e una parte di me voleva conservare l’indipendenza, ma una volta superati questi dubbi abbiamo iniziato a percorrere una strada che ci ha portato a declinare l’attività tradizionale in modo diverso, più rispondente alle esigenze dei clienti. Che sono quelle di un riferimento multiservice, un luogo dove vengano eseguite tutte le operazioni richieste dal veicolo. Oggi oltre alle gomme ci occupiamo di meccanica leggera, tagliandi, freni, pastiglie, revisioni. Se non fossimo andati in questa direzione a questo punto ci troveremmo in difficoltà. E in questo percorso Euromaster ci ha fornito non solo un supporto a livello commerciale ma anche un appoggio psicologico, tecnico e consulenziale”. Un anno

fa, proprio sulla scorta dell’esperienza positiva maturata con Minoia e il suo team fino a quel momento, Euromaster propone all’imprenditore il subentro sul centro di Milano. “È stata ed è tutt’ora una sfida importante precisa Marco - perché questa struttura è il punto di riferimento per la città, e avverto un forte carico di responsabilità. Anche qui le difficoltà sono state tante, ma stiamo seguendo la tabella di marcia stabilita e completando la squadra che ci trainerà verso gli obiettivi”.

Una piena fiducia conquistata sul campo

“Marco - interviene Daniele Biondi, Category Manager CRM Euromaster Italia e referente del progetto - è subentrato in una realtà che già esisteva, seppure in forma diversa. Era arrivato il momento di sfruttare l’enorme potenziale della struttura lavorando innanzitutto su un deciso cambio di immagine. L’officina è stata rivoluzionata, accortezza fondamentale per comunicare ai clienti che il passo stava cambiando, e attrarre nuovo pubblico. Siamo intervenuti anche correggendo il posizionamento prezzi e ampliando l’offerta di servizi: oggi vogliamo incontrare il favore di una clientela premium, soprattutto nel privato, e per farlo dobbiamo sviluppare al 100 per cento l’offerta Euromaster a livello di metodologia, proposta commerciale multiservice e brand policy. Se parliamo specificamente di autocarro le nostre intenzioni

sono di sviluppare un segmento già presente, ma con un focus qualitativo diverso, intervenendo soprattutto in esterna e riservando gli spazi dell’officina principalmente a vetture e furgoni. Questo è tra i primi service provider che beneficiano dell’offerta di assistenza di Euromaster in termini di numero di uscite, e dunque ci stiamo strutturando per lavorare l’autocarro non solo su strada con il nostro servizio di assistenza 24 ore, ma anche presso il parco delle aziende”. “Euromaster Milano - ha aggiunto Paolo Granati, B2B Manager Euromaster Italia - da inizio anno ha gestito 229 soccorsi, quasi uno al giorno. È un punto di riferimento per tutto l’hinterland, disponibile h24 con personale efficiente: da loro finora sono arrivate solo soddisfazioni. Euromaster Assistance funziona se sono capaci gli affiliati che eseguono il lavoro, e Marco garantisce massimi livelli di efficienza e affidabilità. Lui e il suo team sono quelli che dicono sempre sì e non rifiutano mai un soccorso, e questo si traduce in un vero e proprio volano per il business. Tra l’altro, i due negozi creano una sinergia sulla preziosa tratta che da Milano si dirige verso l’area nevralgica di Piacenza”. Oggi insieme a Marco lavora il figlio Andrea, 27 anni: insieme sovrintendono entrambi i centri, con Milano che in questo momento ha necessità di essere seguita più da vicino per decollare in grande stile. “Non nascondo - riprende Minoia - che il problema più importante sia stato fin qui quello di allineare il team al nuovo corso. Abbiamo scelto di dare continuità ai tecnici

che lavoravano con la precedente gestione, ma non tutti si sono dimostrati aperti al cambiamento. Le cose si sistemano, con i soldi o con la pazienza, per le persone il discorso è diverso, e allora se proprio il rapporto non funziona bisogna sostituire chi non vuole andare avanti. In azienda le persone coinvolte devono avere l’ambizione di contribuire a costruire qualcosa di importante, e per farlo devono stare bene. Il successo delle aziende si fa con i collaboratori, non con i muri. Certo, nel nostro settore non è semplice trovare giovani motivati, ma bisogna far passare il concetto una volta per tutte che quello del gommista, del meccanico, non è più un lavoro umile: sono mansioni che richiedono grande competenza e multidisciplinarità. Consigliare il giusto pneumatico e montarlo nella maniera corretta può fare la differenza, tanto in termini di costi che di sicurezza”. L’azienda di Marco per il momento collabora con scuole professionali e accoglie stagisti, in vista di un futuro inserimento nel team. “Non è solo questione di stipendio - conclude Biondi - i tecnici vengono invogliati con un corretto compenso, certo, ma qui Marco offre anche un ambiente di lavoro armonioso e sereno. Che inevitabilmente viene apprezzato anche dai clienti”. E infatti, al di là della nostra esperienza personale, dando un’occhiata alle recensioni Google lasciate da chi frequenta il negozio di Codogno riscontriamo un punteggio altissimo e commenti entusiasti che per la loro dovizia di particolari è certo che arrivino dall’incontro con Marco e il suo team.


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PNEUMATICI

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CONTINENTAL È IL PRIMO BRAND A OFFRIRE GOMME DOTATE DI SENSORI

Pneumatici intelligenti per la

digitalizzazione delle flotte

“GRAZIE ALLA NOSTRA APP CONTICONNECT ON-SITE E ALLA NOSTRA FAMIGLIA DI PNEUMATICI CONTI URBAN, I CLIENTI SONO IN GRADO DI MONITORARE I DATI RELATIVI AGLI PNEUMATICI IN MODO MOLTO SEMPLICE E COMODO, DIRETTAMENTE DALLO SMARTPHONE”, HA SPIEGATO KALYAN YALAMANCHILI, HEAD OF DIGITAL SOLUTIONS DI CONTINENTAL TIRES EMEA. di Francesco Irace Milano

C

ontinental è il primo brand ad offrire un’intera gamma di pneumatici con sensori integrati, confermandosi un eccellente partner delle aziende nel processo di digitalizzazione delle flotte. I modelli Conti Urban HA3, Conti UrbanScandinavia HA3+ e Conti UrbanScandinavia HD3 sono già disponibili sul mercato da quest’estate, e in qualità di pneumatici intelligenti aiutano i comuni e le aziende di autobus a garantire un efficiente funzionamento dei veicoli, abbassandone i costi e favorendo così il processo di transizione energetica della mobilità. D’altronde l’industria degli autobus sta affrontando sfide importanti: il numero di passeggeri è destinato ad aumentare, grazie alle diverse misure politiche adottate per favorire il trasporto pubblico, è prevista una forte diminuzione del numero di autisti e le aziende subiscono forti pressioni per passare a sistemi di guida alternativi e per digitalizzare le loro flotte.

Monitorare i dati direttamente dallo smartphone

“Aiutiamo i nostri clienti ad affrontare con successo questa molteplicità di esigenze con soluzioni digitali come lo pneumatico intelligente Conti Urban”, afferma Kalyan Yalamanchili, Head of Digital Solutions di Continental Tires EMEA. “Grazie all’App ContiConnect On-Site e alla famiglia di pneumatici Conti Urban, i clienti sono in grado di monitorare i dati relativi agli pneumatici in modo molto semplice e comodo, direttamente dallo smartphone, tramite Bluetooth. Ci assicuriamo che i nostri pneumatici garantiscano un funzionamento ad alta efficienza energetica e che abbiano una durata prolungata, oltre a consentire una manutenzione predittiva”.

Gestione ottimale dei programmi di manutenzione

La gamma di pneumatici intelligenti Conti Urban rende la manutenzione semplice, pratica ed efficace. “Includendo il nuovo Conti Urban nel pacchetto di soluzioni per la gestione digitale degli pneumatici ContiConnect 2.0, aiutiamo i comuni e gli operatori del trasporto

Kalyan Yalamanchili lavora in Continental da 17 anni e dal luglio 2022 è Head of Digital Solutions di Continental Tires EMEA.

pubblico locale ad offrire un servizio affidabile, efficiente e sostenibile”. Inoltre, l’affidabilità operativa, la maggiore durata degli pneumatici e il buon utilizzo della capacità dei veicoli, aiutano a ridurre le emissioni di carbonio e ad aumentare il livello di sostenibilità della flotta. E, come anticipato, la gestione digitale degli pneumatici consente di ridurre al minimo i costi, in linea con l’approccio olistico di consulenza di Continental che prevede il Lowest Overall Driving Costs.

Controllo da remoto e pianificazione dell’assistenza

Inoltre, si registra un importante vantaggio anche nella pianificazione dell’assistenza,

“Efficientiamo le flotte dei nostri clienti con soluzioni digitali come lo pneumatico intelligente Conti Urban”. come spiega Yalamanchili: “I sensori permettono inoltre di usufruire di vantaggi come il monitoraggio da remoto della flotta e la predittiva pianificazione dell’assistenza”. Dunque, secondo quanto previsto da Continental, le flotte clienti trarranno grandi

benefici dalla tecnologia di sensori incorporati. “L’esperienza dei clienti ha dimostrato che la tecnologia ContiConnect può ridurre le forature di circa il 30 per cento, ottenere un risparmio di carburante del 2 per cento e aumentare il chilometraggio percorribile più o meno del 10 per cento”.

Trasmissione via Bluetooth

I sensori con cui Continental ha equipaggiato gli pneumatici trasmettono mediante Bluetooth

e in tempo reale dati relativi alla temperatura, alla pressione e alla profondità stimata del battistrada. Dati, questi ultimi, accessibili ai gestori delle flotte attraverso l’utilizzo di una stazione fissa Yard Reader o unità telematiche: tuttavia, qualora fossero rilevati dati anomali, è possibile intervenire immediatamente. Insomma, gli pneumatici intelligenti Conti Urban, grazie alle loro caratteristiche, soddisfano al meglio le esigenze del trasporto, rendendo le flotte più efficienti, digitali e sostenibili.

BRT Nasce un nuovo servizio di consegna del fresco

OBIETTIVO: LA LEADERSHIP NELLA TEMPERATURA CONTROLLATA N asce BRT fresh, il nuovo servizio di consegna di prodotti alimentari freschi che, progressivamente, sarà attivato in tutta Italia. Operativo a Milano, Roma e Padova, entro la fine del 2023 sarà esteso alle filiali di Bologna e Torino. Nel secondo anno di avvio del servizio è prevista la copertura nelle principali città italiane. Il settore food è uno dei pilastri sui cui si basa la strategia di crescita di Geopost, che ha

l’obiettivo di diventare leader europeo nelle consegne a temperatura controllata potendo contare sulla capillarità della propria rete e sull’expertise di Chronofresh, operatore del Gruppo attivo in Francia, specializzato in consegne di prodotti alimentari freschi. Il segmento - si stima - crescerà del 9 per cento l’anno nei prossimi 5 anni: in Italia i prodotti freschi rappresentano il 50 per cento del totale degli acquisti online di food:

un mercato dal valore 4,8 miliardi di euro nel 2022, +17 per cento sull’anno precedente. Il servizio ideato per l’Italia prevede consegne sei giorni a settimana (in ambito locale la consegna avverrà nello stesso giorno dell’ordine), la predeterminazione della fascia oraria e la consegna al piano. Il mantenimento della catena del freddo, tra 0 e 4 °C, è garantito dal continuo monitoraggio effettuato da sensori e tecnologie integra-

te, che registrano ogni eventuale variazione. BRT fresh si avvale di un sistema avanzato di notifiche di consegna, in grado di ridurre giacenze e movimenti di mezzi. A supporto del servizio, gli investimenti in inno-

vative celle frigorifere, modulari e mobili, collocate all’interno delle filiali aziendali. L’ultimo miglio è coperto con van dedicati, o refrigerati o con l’utilizzo di contenitori isotermici appositamente realizzati.


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GIS SECONDO L’ORGANIZZATORE LA PRIMA MANIFESTAZIONE EUROPEA DEDICATA AL SETTORE

I NUMERI DI UN’EDIZIONE

DI SUCCESSO

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32 GLI ESPOSITORI IN 71.000 MQ, IN RAPPRESENTANZA DI POCO MENO DI 500 BRAND, CON UN INCREMENTO DEL +44 PER CENTO DELLE AZIENDE ESTERE.

Ha registrato oltre 18mila presenze la 9ª edizione del GIS, le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali, fiera dedicata alle nuove proposte e alle innovazioni tecnologiche del mondo del sollevamento di materiali, lavoro in quota, movimentazione industriale e portuale e trasporti eccezionali. Un numero, quello dei visitatori, che - secondo una nota dell’organizzatore - fa di GIS la prima manifestazione europea dedicata al settore. 432 gli espositori diretti ospitati, in rappresentanza di poco meno di 500 brand; +44 per cento l’incremento degli espositori esteri registrata da questa edizione, rispetto a quella del 2021; 71.000 i mq di esposizione tra area coperta e

scoperta; oltre 50 le organizzazioni di categoria sponsor della fiera; 7 i patrocini istituzionali concessi all’esposizione; 7 gli appuntamenti tra convegni, workshop, seminari tecnici e conferenze, organizzati durante la tre giorni. Il GIS 2023 è stato anche un’occasione di festa, di socialità e di premiazioni con i riconoscimenti assegnati per le eccellenze della filiera: l’ItalPlatform-Italian Access Platform Awards (dedicato alle macchine e alle attrezzature per i lavori in quota); l’Itala-Italian Terminal and Logistic Awards (dedicato al terminalismo portuale, intermodale e alla logistica) e l’Ilta-Italian Lifting & Transportation Awards (dedicato al sollevamento e ai trasporti eccezionali).

GRUPPO, GAMMA E TEAM SOLLEVANO FASSI AL GIS CON LE PUNTE DI DIAMANTE DELL’OFFERTA E UN NUOVO RESPONSABILE VENDITE

FASSI IN QUOTA IL COSTRUTTORE DI ALBINO SI RACCONTA DALLO STAND DI PIACENZA DOVE HA ESPOSTO LA F1250RHXP TECHNO, OLTRE ALL’AMMIRAGLIA F2150RAL.2.28 L816L E AL RESTO DELLA GAMMA. GIOVANNI FASSI RACCONTA ANCHE L’ACQUISIZIONE DI FOREZ-BENNES E L’INGRESSO NEL TEAM DI DANIELE VISMARA.

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Piacenza, scene da GIS: da sinistra Daniele Vismara, Arnaud Thieulin, Giovanni Fassi e Emilio Bertazzi.

di Greta Rossi Piacenza

Una partecipazione ricca di significati, quella di Fassi al GIS, le Giornate del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali di Piacenza Expo: ad animare la presenza del costruttore di Albino non è solo la straordinaria foresta metallica dei suoi prodotti di punta, tra i quali menzione immediata

merita la nuova F1250R-HXP TECHNO, ma anche il punto sulla recente acquisizione della carrozzeria Forez-Bennes e l’ingresso in squadra del nuovo Responsabile Vendite Italia Daniele Vismara, subentrato a marzo ad una storica figura per l’azienda bergamasca,

Mauro Della Casa, che cede il passo al collega per la meritata pensione. La nomina rientra in un riassetto manageriale che vede Emilio Bertazzi, già Fassi Sales Export Manager, nuovo Direttore Commerciale Mondo. L’acquisizione della carrozzeria industriale Forez-Bennes cop-

pleta invece l’offerta del Gruppo aggiungendo le tre principali tipologie di sistemi di sollevamento autocarrati: gru articolate, ribaltabili e bracci idraulici scarrabili, con il chiaro obiettivo di generare sinergie con gli altri marchi della famiglia dal punto di vista industriale, logistico e commerciale. “Forez-Bennes - ha raccontato in conferenza stampa il Presidente Giovanni Fassi - è un’azienda francese che da oltre 50 anni progetta, produce e allestisce cassoni ribaltabili per autocarri. Il sito produttivo si trova a Champdieu, nella Loira, ed è dislocato in prossimità del sito di Marrel, con la quale inevitabilmente

verranno messe in campo sinergie produttive: il nostro credo è quello di partire da un foglio di lamiera per arrivare al prodotto finito, e questa acquisizione ci aiuterà a farlo ancora meglio. D’altra parte stiamo assistendo ad una progressiva decrescita degli allestitori, e intendiamo in questo modo anticipare la soluzione del problema. A motivare la decisione non è stata tanto la volontà di entrare nel mondo del ribaltabile, quanto in quello dell’allestimento, nell’ottica di essere il più autonomi possibile”. Tra gli investimenti recenti più rilevanti per il Gruppo anche il nuovo Innovation Center. “Prima del completamento del nuovo


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ATTUALITÀ

Da sinistra Emmanuel Chalencon, CTO Forez-Bennes, Benoît Boutonnet, CEO Fassi France, Arnaud Thieulin, CEO Marrel, Giovanni Fassi, Presidente di Fassi, ùPierre-Jean Lafont, CEO Forez-Bennes, e David Schneider, Forez-Bennes Services Manager.

veicolo completo e integrato”. Il 2022 e il 2023 sono la coda di un periodo commercialmente eccezionale per tutte le società del gruppo, anche se qualche nuvola si ravvisa all’orizzonte. “Gli ordini che abbiamo nel cassetto oggi - conclude Giovanni Fassi - ci porteranno tranquillamente fino alla metà del 2024, successivamente dovremo fare i conti con un mercato contratto. Nessuno stupore di fronte alla

ciclicità dell’economia, ma, è bene precisarlo, la seconda metà del 2024 e il 2025 saranno critici. I settori che soffriranno meno saranno quello forestale e il riciclaggio dei rifiuti, ma sulle costruzioni ci sarà un calo, forse anche necessario per riportare i prezzi a valori accettabili, e ad accorciare i tempi di consegna”. E sul fronte elettrico? “L’innovazione fa parte del DNA di Fassi e la tecnologia elettrica

“Abbiamo voluto onorare il GIS con l’anteprima di un modello attesissimo dai clienti, la nuova F1250RHXP Techno”.

La F1250R-HXP Techno oltre a sistema di controllo digitale, nuova interfaccia display, controllo di stabilità e all’innovativo controllo dinamico di sollevamento, aggiunge la possibilità di avere nove sfili telescopici.

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impianto - precisa Fassi - la Ricerca e lo Sviluppo venivano svolti nella sede principale che, lo ricordo, è situata all’interno del paese di Albino: nella nuova struttura, che sorge su una superficie totale di 11.500 mq, possiamo contare su 4.500 mq di capannone e 800 di uffici, e disponiamo quindi di spazi esterni importanti per poter eseguire tutti i test senza alcuna limitazione”. “Il GIS - è intervenuto Emilio Bertazzi, nuovo Direttore Commerciale Mondo - sta diventando una manifestazione di rilievo europeo, e noi abbiamo voluto onorarla presentando in anteprima un modello attesissimo dai clienti, la nuova F1250RHXP Techno, la terza gru della gamma Techno. È un prodotto

che oltre a sistema di controllo digitale, nuova interfaccia display, controllo di stabilità e all’innovativo controllo dinamico di sollevamento, aggiunge la possibilità di avere ben nove sfili telescopici. Un numero finora mai raggiunto che consente di disporre con la prolunga idraulica L616 di uno sbraccio in orizzontale fino a 34,8 m e in verticale fino a 39,4 m che, con l’aggiunta di tre sfili telescopici, permettono di raggiungere i 40,24 m in orizzontale e 44,85 m in verticale. Ma torniamo a parlare in questa sede anche dei sistemi di connettività: sono ancora optional ma sulla gamma pesante i clienti richiedono sempre di più la connessione gru-camion: risulta sempre più centrale poter lavorare con un

FASSI GRU La parola a Daniele Vismara, Responsabile Vendite Italia

ARRIVA IN SQUADRA IL “CANADESE” U

na laurea in Economia e Amministrazione d’Impresa conseguita in Canada presso la Telfer School of Management dell’Ottawa University, è il titolo di studio del quarantunenne Daniele Vismara, da marzo di quest’anno nuovo Responsabile Vendite Italia di Fassi Gru. Il curriculum lavorativo racconta di oltre 14 anni di lavoro in posizioni commerciali presso un’azienda metalmeccanica bergamasca, con la responsabilità di seguire il mercato

francese e i punti vendita del Nord d’Italia. Ma in precedenza Daniele Vismara vanta anche un passato da ciclista professionista, sport poi abbandonato per completare gli studi ed entrare nel mondo del lavoro. “Ho trovato in Fassi un ambiente eccezionale - racconta Daniele Vismara - dove si coniuga alla perfezione lo spirito di un’azienda a conduzione familiare con la competenza e le scelte coraggiose proprie di una grande realtà industriale. Al centro

esiste un rapporto umano che coinvolge tutti, dalla proprietà ai dealer, ma anche la professionalità e concretezza di un approccio mirato al business, dallo sviluppo dei prodotti alla loro commercializzazione. Questi primi mesi sono stati un’esperienza straordinaria e molto costruttiva: prima il periodo di affiancamento con il mio predecessore Mauro Della Casa che mi ha fatto respirare il ‘Mondo Fassi’, poi il tour, tutt’ora in corso, per l’Italia a

è già nel nostro portafoglio: il sistema SHT carica la gru mentre il camion viaggia, abbiamo poi sviluppato la tecnologia plugin, mentre il binomio gru-carro full electric è realtà. Eppure il mercato non è ancora pronto e rimangono senza risposta molte delle domande che preoccupano le aziende. Oggi sono soluzioni ancora molto costose e le certezze sono poche, soprattutto in assenza di normative”.

conoscere tutti i dealer”. Inevitabile che il discorso affronti le tematiche del mercato. “Il 2023 chiuderà un triennio davvero straordinario con numeri sistematicamente a tre zeri - spiega Vismara -. Sono stati tre anni di crescita esponenziale legati alla ripresa post-pandemia e ai tanti incentivi messi in campo, su tutti ‘Industria 4.0’ che ha portato a un importante rinnovo di molte flotte. Le aspettative per il prossimo anno sono di una leggera flessione con un generale consolidamento, un po’ per il ridimensionamento degli incentivi, ma anche una normalizzazione del mercato che sarà un po’ meno frenetico e più strutturato”.


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STORIE DI SUCCESSO

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PALLETWAYS INAUGURATO CON UNA GRANDE FESTA IL NUOVO HEADQUARTER A SALA BOLOGNESE

IL TEMPO, UN NEMICO

SCONFITTO

P

IL MODELLO DEL NETWORK INDIVIDUA IL SUO PRINCIPALE OBIETTIVO NEL CONSEGNARE IL PRIMA POSSIBILE. UN TARGET CHE VIENE RAGGIUNTO QUOTIDIANAMENTE GRAZIE ALLA RETE DI CONCESSIONARI CHE DA OGGI POTRANNO CONTARE SUL NUOVO MAIN HUB EMILIANO, STRUTTURATO PER RIDURRE AL MINIMO I TRANSIT TIME, INCREMENTANDO AL TEMPO STESSO IL LIVELLO QUALITATIVO DEL SERVIZIO.

di Greta Rossi Sala Bolognese

Palletways Italia, parte del network europeo di trasporto espresso di merce pallettizzata, ha inaugurato il suo nuovo hub in Emilia Romagna, a Sala Bolognese, in provincia di Bologna. Il taglio del nastro si è tenuto alla presenza di Luis Zubialde, CEO del Gruppo Palletways, Massimiliano Peres, CEO di Palletways Italia, Franco Cima, Consigliere delegato ad Agenda digitale metropolitana, Affari istituzionali e innovazione, normativa, istituzionale e amministrativa, ed Emanuele Bassi, Sindaco di Sala Bolognese. Il centro logistico vanta una posizione autostradale strategica per facilitare l’accesso sia dal Nord che dal Centro-Sud del Paese e, insieme agli altri due hub regionali di Mesero (Milano) e Avellino, assicura l’interscambio espresso delle merci pallettizzate in tutto il Paese in 24/48 ore. “Il nostro principale nemico è il tempo - ha commentato Massimiliano Peres a margine dell’evento - e questo nuovo hub nasce proprio per sconfiggerlo: oggi, grazie all’importante investimento stanziato, è la struttura più all’avanguardia del gruppo in Europa, e noi intendiamo sfruttarla al meglio”. Come funziona il network Palletways: i 130 concessionari italiani - aziende indipendenti di trasporto - coprono in esclusiva una determinata zona, nell’ambito della quale compattano il materiale raccolto presso i clienti, lo trasportano a Sala Bolognese, lo scaricano, per poi caricare la merce che i colleghi hanno portato da distribuire nella loro specifica area di competenza. “Lo stesso modello - riprende Peres - viene utilizzato anche all’estero, pertanto i concessionari italiani possono offrire ai

loro clienti spedizioni internazionali che verranno gestite nello stesso identico modo, con il supporto di 450 concessionari e 150 hub in tutta Europa”. All’headquarter di Sala Bolognese si affiancano due hub regionali: uno ad Avellino e uno a Mesero, in Lombardia. “Nel caso in cui la merce debba transitare, ad esempio, tra due zone entrambe a Sud, non sarebbe conveniente triangolare su Sala Bolognese: da qui la nascita degli hub regionali, il cui numero stiamo valutando di incrementare

con nuove sedi, da aprire probabilmente nelle zone di Firenze, Roma e Padova. Vogliamo mettere i nostri concessionari nelle migliori condizioni di lavoro: per noi sono preziosi e costituiscono la nostra risorsa più importante. Non è un caso se dall’inizio del 2023 all’interno del circuito i pagamenti sono per tutti a 30 giorni + 10. Con la tensione finanziaria di questo periodo che ha coinvolto soprattutto il settore del trasporto, abbiamo inteso agevolare anche in questo modo i nostri

Da sinistra Emanuele Bassi, Sindaco di Sala Bolognese, Franco Cima, Consigliere Delegato Agenda digitale Metropolitana, Massimiliano Peres, CEO Palletways Italia e Luis Zubialde, CEO Gruppo Palletways.


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STORIE DI SUCCESSO

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“Agevoliamo in tutti i modi i nostri concessionari: in cambio chiediamo solo il rispetto di standard di qualità elevati”.

Da sinistra, Walter Brillo, Italy Corporate Sales Director, il CEO Massimiliano Peres e Franco Leo, Direttore Operativo, tutti di Palletways Italia.

concessionari, per molti dei quali siamo i principali clienti: in cambio chiediamo solo che rispettino standard di qualità altissimi e non derogabili”. Con l’apertura di Sala Bolognese Palletways ha voluto anche assumere un forte impegno nei confronti del territorio, dando impulso all’economia a beneficio del tessuto produttivo dell’Emilia Romagna, e rispettando alti standard in tema di sostenibilità ambientale. La nuova facility di Sala Bolognese, infatti, è certificata BREEAM “Very Good” ed è dotata di 1.100 pannelli fotovoltaici e di torrette per la ricarica elettrica dei veicoli. L’area è inoltre interessata da opere di mitigazione ambientale, con misure per il riciclo e riutilizzo delle acque meteoriche, di piantumazione di varie specie, tra cui circa 130 alberi, nonché dalla realizzazione di una pista ciclabile che connetterà il comparto industriale con la stazione ferroviaria di Sala Bolognese. In tema di sicurezza, la struttura dispone di un impianto Sprinkler NFPA, accreditato tra i più efficaci sistemi di protezione

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antincendio e conforme alla normativa americana riconosciuta anche in Italia. “Nel 2002 - ha proseguito il CEO di Palletways Italia - siamo arrivati in Italia dando il via in modo pioneristico ad un modello di business incentrato sulla forza del network. Oggi l’Italia per Palletways è la seconda business unit europea, dietro per importanza e volumi solo all’Inghilterra. E il nostro nuovo main hub è finalmente all’altezza del ruolo. L’area si estende su 30.000 mq, suddivisi tra magazzino e uffici, organizzati a loro volta su tre blocchi: il primo è dedicato alla direzione e all’amministrazione, il secondo alla direzione operativa, mentre il terzo è occu-

pato dalla filiale Emilia, perché anche noi di Palletways, proprio per dimostrare la validità del nostro processo, gestiamo qui una concessione”. Uno schema di business che vede operare sia concessionari indipendenti dunque, che diretti del gruppo: a questi si è recentemente aggiunto anche un avamposto a Genova. “Palletways - ha continuato Peres - continua ad investire in Italia. Abbiamo implementato il nostro sistema ID, oltre ad altre applicazioni che forniscono ai clienti finali informazioni in tempo reale dello stato di avanzamento della consegna. In particolare ID è un progetto proprietario di Palletways unico al mondo che permette, senza perdere neanche un secondo, di fotografare il collo, scannerizzare l’etichetta, rilevare peso e misure e inserire i dati nel sistema in modo da poter rettificare eventuali errori. È una tecnologia che ci consente di gestire al meglio il vero valore aziendale: i dati. L’Italia è sempre stata un passo indietro sulla tecnologia, ma questo non è successo in Palletways, dove abbiamo potuto fin dall’inizio beneficiare dell’esperienza inglese per anticipare le tendenze di mercato. È il vantaggio di far parte di una multinazionale”. Palletways ID, già operativo con successo in Inghilterra e Spagna, verrà lanciato a

breve anche in Italia: è un sistema che nasce per catturare in tempo reale tutte le informazioni di una spedizione durante le fasi di movimentazione delle merci. Parallelamente, sempre sul fronte tecnologico, Palletways Italia è impegnata a sviluppare nuove funzionalità della propria App con servizi come Eta (Estimated time of arrival), che avvisa il cliente sull’orario di arrivo della merce, e Live Exception code, in grado di comunicare in tempo reale eventuali eccezioni che possono verificarsi nell’ambito della filiera del servizio. Queste implementazioni intendono rispondere adeguatamente alla necessità del trasporto delle informazioni in tempo reale sullo stato di avanzamento delle spedizioni, elemento differenziante per gli operatori del trasporto espresso. “L’inaugurazione di questo nuovo hub - ha concluso Luis Zubialde, CEO del Gruppo Palletways - rappresenta un’importante pietra miliare per il Gruppo Palletways e per Palletways Italia, risultato del duro lavoro e della dedizione di tante persone nonché di una vision condivisa. La struttura, progettata nel rispetto dell’ambiente, non solo permette di beneficiare di una posizione strategica, ma garantisce anche condizioni di sicurezza ancora maggiori per le nostre persone. Siamo di fronte a un fiore all’occhiello del network di distribuzione Palletways che, anche grazie anche ai più recenti sviluppi tecnologici, sarà in grado di fornire ai nostri concessionari e clienti i più alti livelli di qualità con tempi di transito migliorati e operazioni ancora più efficienti”.

THERMO KING Accordo con ZF per la telematica dei semirimorchi refrigerati

QUESTO SÌ CHE È UN LAVORO DI SQUADRA

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hermo King, leader nelle soluzioni di controllo della temperatura nei trasporti e marchio di Trane Technologies, ha sottoscritto un accordo di fornitura a lungo termine con ZF Commercial Vehicle Solutions, fornitore leader di sistemi per il settore del trasporto su strada. In seguito a tale accordo, Thermo King combinerà la propria esperienza nel trasporto refrigerato con i dati del sistema per semirimorchi ZF allo scopo di offrire una soluzione telematica com-

pleta in grado di coprire tutti i dati relativi ai semirimorchi refrigerati all’interno di un’unica piattaforma. La nuova offerta consentirà ai clienti di monitorare da remoto i parchi veicoli non refrigerati e provvisti di unità di refrigerazione Thermo King e di accedere a tutti i dati dei semirimorchi integrati tramite la piattaforma Thermo King TracKing. Thermo King utilizzerà la nuova piattaforma SCALAR Fleet Orchestration di ZF in tutte le sue soluzioni telematiche

per semirimorchi, in modo da poter importare dati da ZF, da sistemi EBS per semirimorchi di tutti gli altri marchi e dai sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici. Questa nuova funzionalità permetterà ai clienti Thermo King TracKing di sfruttare dati EBS multimarca, informazioni del contachilometri, dati di carico per assale e dati TPMS, ottimizzando ulteriormente operatività, manutenzione e consumi dei semirimorchi. Grazie a un facile accesso a

Da sinistra Martijn Maters, Global Alliances and Strategic Initiatives Leader, ZF’s Commercial Vehicle Solutions division, Hjalmar Van Raemdonck, Head of Digital Systems Solutions, ZF’s Commercial Vehicle Solutions division, Isil Dedeoglu, Vice President Services and Aftermarket at Thermo King, e Wouter Roels, Business Development Leader at Thermo King.

informazioni dettagliate sullo stato dei semirimorchi refrigerati tramite TracKing, i clienti saranno in grado di agire e reagire per operare in modo più efficiente, evitare tempi di inattività non programmati, ridurre il consumo di carburante e creare trasporti più sostenibili. Questa nuova so-

luzione digitale aiuterà inoltre i parchi veicoli a rispettare il Regolamento n. 141 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE), il quale prevede che a partire da luglio 2024 tutti i nuovi semirimorchi immatricolati siano dotati di TPMS.


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ATTUALITÀ

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IP ACCORDO CON MACQUARIE CAPITAL PER L’ELETTRIFICAZIONE DELLE AREE DI SERVIZIO

Una rete di hub multi-energia al servizio delle aziende SUBITO INTERVENTI IN 510 AEREE DI SERVIZIO, POSIZIONATE SULLA VIABILITÀ URBANA ED EXTRAURBANA, IN PROSSIMITÀ DI AREE COMMERCIALI O DENSAMENTE TRAFFICATE. L’OBIETTIVO, ATTRAVERSO LA RICARICA A 150 E A 300 KW, È DI CONSENTIRE AI VIAGGIATORI UN RIFORNIMENTO IN CIRCA 15 MINUTI.

“Prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave della transizione”.

di Lino Sinari Roma

I

P, il primo operatore privato italiano nel settore dei carburanti e della mobilità, e Macquarie Capital, investitore e consulente leader nei settori delle infrastrutture e delle energie rinnovabili, hanno firmato un accordo vincolante per costituire IPLANET, una joint venture paritetica per l’elettrificazione delle aree di servizio sulla viabilità urbana ed extraurbana. L’accordo è stato sottoscritto da Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP Gruppo api, Alberto Chiarini, Amministratore delegato di IP Gruppo api e Roberto Purcaro, Executive Director, Infrastructure & Energy Capital e Head of Macquarie Capital Italy. “Con IPLANET - ha commentato Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP - prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave della transizione: un hub multi-energia e multiservizi pronto a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli italiani. Questo accordo,

Ugo Brachetti Peretti, classe 1965, è Presidente di IP Gruppo api dal 2007. Nel 2019 + è stato nominato Cavaliere Del Lavoro dal presidente Sergio Mattarella per il settore petrolifero ed energetico.

insieme all’acquisizione degli asset italiani di ESSO, conferisce al nostro Gruppo la dimensione e la capacità operativa necessarie per diffondere la mobilità sostenibile: dall’elettrico ai carburanti tradizionali sempre più puliti, dai biocarburanti all’idrogeno”. “Entro il 2030 - ha aggiunto Roberto Purcaro - l’Italia punta ad avere 6,6 milioni di veicoli elettrici

in circolazione e oltre 160.000 punti di ricarica EV installati in tutto il Paese. Continuiamo a supportare le aziende nei loro piani di transizione energetica e attraverso questa joint venture con IP, intendiamo avere un ruolo chiave nel contribuire al raggiungimento di questi ambiziosi obiettivi, che costituiscono una parte importante della de-

carbonizzazione del settore dei trasporti”. IP Gruppo api è attiva dal 1933 nel settore dei carburanti e della mobilità. Con circa 1.600 dipendenti, una rete di oltre 4.500 punti vendita a marchio IP, una capacità di lavorazione greggio di circa 10 Mton distribuita in due raffinerie, e una logistica presente in tutto il Paese, è il primo operatore privato del settore. Macquarie Capital è il ramo del Gruppo Macquarie che si occupa di consulenza, mercati dei capitali e investimenti principali. Comprende servizi di consulenza aziendale, una gamma completa di soluzioni di capitale, inclusi servizi di raccolta di capitali dai mercati azionari, del debito e dei capitali privati e investimenti principali dal balance sheet di Macquarie. Macquarie Capital vanta una profonda esperienza nei settori aerospaziale, difesa e servizi governativi, consumatori, gaming e tempo libero, minerali critici, energia, istituzioni finanziarie, sanità, industria, infrastrutture, servizi, software, tecnologia,

TRASPORTI ECCEZIONALI Investimento di oltre due milioni di euro per Bracchi

BOOM DI RICHIESTE NEI TRASPORTI OVERSIZE

I

trasporti eccezionali hanno registrato una crescita negli ultimi mesi, anche grazie ai primi effetti del Pnrr e ai cantieri collegati alle opere pubbliche. Bobine enormi e gruppi industriali di cavi dell’alta

tensione, ma anche macchinari particolari e speciali container, queste le merci più trasportate oltre ad enormi macchinari per la movimentazione della terra e trattori da cantiere, e ai giganteschi data center che

le aziende produttrici, alcune presenti anche in Italia, distribuiscono e vendono in tutto il mondo. Per questo Bracchi, forte dei suoi 650 dipendenti e 189 milioni di fatturato, ha deciso di investire circa 2,2 milioni di euro nel corso di quest’anno per incrementare la propria flotta dedicata ai trasporti oversize. Per quanto riguarda i nuovi mezzi speciali, si tratta di mezzi ingegnerizzati per trasportare carichi enormi e fuori misura, che hanno bisogno di un lavoro sartoriale a livello progettuale e di realizzazio-

ne. Sono progetti che vanno definiti studiando le leggi della fisica e cercando di tenere in equilibrio carichi enormi. Grande la varietà di veicoli Bracchi adibiti al trasporto pesante: le classiche motrici con pianale, semirimorchi di tipo ribassato, in grado di poter viaggiare con il carico a un’altezza di soli 25 cm da terra, motrici con gru, autogru girevoli e semoventi elettriche e diesel, cestelli per posizionamento e montaggio macchinari. A livello operativo, a Fara Gera d’Adda (BG), a Sorbolo (PR), e a Lublin, in

telecomunicazioni e media. Al 31 marzo 2023, Macquarie Capital ha fornito consulenza per 221 miliardi di euro di transazioni. La nuova società inizialmente sarà composta da 510 aree di servizio IP in tutta Italia dove i distributori di carburante tradizionali saranno integrati con stazioni di ricarica elettrica. La trasformazione dell’intero portafoglio dovrebbe essere completata entro il 2032. Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica avverrà su stazioni di servizio posizionate sulla viabilità urbana ed extraurbana, in prossimità di aree commerciali o densamente trafficate. L’obiettivo, attraverso le innovative tecnologie fast+ (150 kW) e ultrafast (di almeno 300 kW) che saranno a disposizione sulle stazioni IPLANET, è quello di consentire ai viaggiatori un rifornimento in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando un maggiore utilizzo dei veicoli elettrici.

Non solo energia

L’esperienza di ricarica sarà affiancata anche da nuovi servizi nel campo della ristorazione, dello shopping e della cura dei veicoli. Si prevede, inoltre, che in numerose aree di servizio IPLANET l’energia elettrica sarà fornita da pannelli solari installati in loco, e gestita da sistemi di stoccaggio a batteria per consentire un utilizzo ottimale della fonte rinnovabile. La nascita di IPLANET e il relativo piano di sviluppo dell’infrastruttura di ricariche elettriche agevolerà una mobilità sempre più sostenibile, in coerenza anche con gli indirizzi nazionali ed europei. Questo mese, peraltro, IP ha ottenuto un finanziamento di 29,3 milioni di Euro all’interno del progetto UE Connecting Europe Facility proprio per l’installazione di ricariche elettriche. L’efficacia dell’operazione, il cui closing è atteso entro la fine del 2023, è condizionata all’approvazione delle Autorità competenti. Polonia, hanno sede i Regional Offices di Bracchi specializzati nei trasporti oversize fino a 100 tonnellate. Da qui vengono organizzati i viaggi extra-ordinari di Bracchi, affidati ad un plotone di oltre 50 autisti specializzati nel condurre carichi fuori sagoma e fuori peso. Le loro imprese si possono vedere per strada, di notte. Come il trasporto di un macchinario da 6,2 metri di diametro sulla viabilità ordinaria, con la necessità di uno spazio molto maggiore rispetto alle normali carreggiate, o di quel trimarano con pezzi lunghi 29 metri trasportato fino alla costa atlantica della Francia, via strade provinciali: una sfida impossibile sulla carta, che però è stata vinta.


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PETRONAS LUBRICANTS INTERNATIONAL SOTTO I RIFLETTORI NEV FLUIDS ED HERITAGE HIGHLIGHTS ALLA NUOVA BUSINESS UNIT IL COMPITO DI SVILUPPARE LUBRIFICANTI PER SOLI VEICOLI ELETTRICI, AL MUSEO AZIENDALE DI ISPIRARE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE INNOVATIVE.

Tempo di “re:define” per i lubrificanti di Alberto Caspani Santena

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uovi linguaggi per nuove collaborazioni. Il quinto anniversario dall’apertura del Petronas Global Research & Technology Center di Santena, attivo dal 2018 in prossimità di Torino, ha puntato i riflettori lo scorso ottobre sul tema “Re-Define: an endless journey of innovation”. Tradotto: mostrare al mondo Petronas Lubricants International, incluse le realtà amministrative e produttive del territorio, lo straordinario vantaggio di poter attingere a una tradizione industriale di lunga data, grazie alla quale elaborare risposte ancor più innovative alle sfide di mercato. Oltre al lancio della nuova business unit NEV Fluids, finalizzata alla ricerca, allo sviluppo e alla commercializzazione di lubrificanti esclusivamente per il mercato dei veicoli elettrici, al pubblico è stato avanzato infatti l’invito ufficiale a visitare liberamente, e con regolarità, il museo aziendale “Heritage Highlights”. “Che tutto questo avvenga oggi a Santena - ha

evidenziato Alessandro Orsini, head of group marketing and group customer experience PLI - non è affatto un caso. La scelta di continuare a investire sul territorio nasce dalla consapevolezza di trovarci in uno dei centri mondiali più avanzati per l’innovazione degli olii industriali. Status comprovato dall’acquisizione nel 2008 di FL Selenia da parte di Petronas, un connubio di ricerca e sviluppo le cui implicazioni sono ben lungi dall’essere state completamente esplorate”.

Un polo d’avanguardia

A capo della nuova business unit è stato nominato James Mark, ex marketing director Emea della società, pronto a raccogliere le occasioni derivanti dalla crescita di mercato dei veicoli elettrici: dopo il +60 per cento messo a segno l’anno scorso sul 2021, il trend è destinato a rafforzasi sia in virtù delle normative, che degli incentivi europei. Già leader globale con i prodotti Petronas Iona EV, la società malese è oggi impegnata a sviluppare soluzioni sostenibili facendo leva sulla propria avanzata scienza formulativa, ma anche e soprattutto sull’eccellenza del polo di Santena. Frutto di un investimento iniziale di 60 milioni di euro, occupa una

BIO CIRO LUPO

superficie coperta di 17mila metri quadrati, 2mila dei quali destinati a laboratori di ricerca. Nel centro sono disponibili sei camere test con tecnologie AVL, un banco dinamometrico delle emissioni Schenk/Horiba Avl, due celle di prova del fluido di trasmissione, nonché due laboratori di analisi chimiche completamente attrezzati. In aggiunta, recentemente l’intera struttura si è trasformata in un energy provider grazie alla riprogettazione dei propri banchi meccanici, da cui viene recuperata l’energia prodotta per i collaudi con l’intento di alimentare gli altri spazi lavorativi, immettendo l’eventuale surplus nella rete elettrica per renderlo disponibile ad altri fornitori. Dall’anno di apertura, il Petronas Global Research & Technology Center ha incrementato del 18 per cento il proprio organico (composto oggi da 150 dipendenti di 10 diverse nazionalità), riuscendo a coinvolgere nelle proprie attività ben 30mila studenti e a collaborare strettamente col Politecnico di Torino. “Il nostro obiettivo - ha dichiarato il nuovo head di Nev Fluids - è presidiare tutti i mercati nei quali stiamo assistendo a rapidi cambiamenti di tecnologia, dal momento che i fluidi industriali sono oggi soggetti a un processo di complicazione tale per

cui è necessario operare su tre distinti piani: il reperimento sostenibile delle materie di base, la convenienza del prodotto per chi ne fa uso, ma anche e soprattutto la creazione di infrastrutture all’altezza dei processi industriali. In uno slogan: leading the change, leading the charge”. “Dobbiamo essere consapevoli che per avanzare rapidamente nella ricerca sui fluidi - ha rilanciato Giuseppe Pedretti, regional managing director Emea Petronas - è necessario aprirsi a nuove collaborazioni, ripensando il mondo stesso dell’industria come comunità aperta. Siamo di fronte a sfide troppo grandi e troppo impellenti per essere vinte individualmente, ma questo non significa dover perdere la proprietà identità od originalità: le nostre partnership con Iveco e Mercedes sono un ottimo modello win-win, ma rivolgendoci al mondo della Formula1, del motociclismo, del rally o della produzione televisiva possiamo continuare a trarre ispirazioni utili per far comprendere l’importanza di un prodotto tradizionalmente difficile da comunicare”.

Le radici di Petronas

La decisione di aprire al pubblico il museo “Heritage Highlights” nasce appunto dalla sorpresa e dal sincero

Nato nel 1974 a Grottaglie, in Puglia, Ciro Lupo si trasferisce negli anni universitari a Torino, dove nel 2000 consegue la laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico del capoluogo piemontese. Ottiene un master in business administration alla SDA Bocconi di Milano, avviando le prime esperienze lavorative in Accenture, Impac e Ansaldo STS Italia, dove sviluppa quelle competenze di product manager che, nel 2009, saranno funzionali al decisivo balzo in Petronas. Qui è chiamato a occuparsi di commerciale ed export sino al 2018, in qualità di Direttore Vendite Italia, per raggiungere poi l’attuale carica di Head of Business Italy&Africa. Amante della chitarra, oltre che dell’ars culinaria, oggi dedica la maggior parte del tempo libero a crescere il proprio figlio. Un “lupetto” di appena tre anni.

interesse che molti partner aziendali mostrano nello scoprire la complessità della storia dei lubrificanti, attraverso cui è possibile comprendere meglio anche la rapida affermazione di Petronas come leader mondiale. Rilevando FL Selenia, la società malese è stata catapultata alle origini dei trattamenti chimici industriali, che nella Torino di Olio Fiat trovarono una delle prime eccellenze internazionali. Nata nel 1912, la società avrebbe poi finito per intrecciare la propria storia con la Divisione Lubrificanti del Gruppo Fiat, insieme alla quale avviò la distribuzione sul mercato nazionale nel 1929. Le memorabilia raccolte e conservate nello spazio museale d ripercorrono interi decenni, portando l’attenzione anche sull’importanza di marchi storici come Paraflu e

Selenia nel plasmare l’immaginario collettivo. Ospite d’onore per le celebrazioni del centro, il direttore creativo dell’epocale pubblicità “Atai Paraflu”, Ugo Pero, ha ricordato come i lubrificanti, assai più di altri prodotti industriali, necessitino di una complessa strategia marketing per agevolare la comprensione del loro ruolo nelle filiere industriali. “Di tutti i segmenti di mercato coperti da Petronas - ha dichiarato Ciro Lupo, Head of business Italy & Africa - quello dei truck è il più esposto alle conseguenze delle crisi economiche in atto: in flessione del 13 per cento, ha subito rimbalzi su rimbalzi da dopo la pandemia, finendo per entrare nell’attuale fase di stagnazione. A questo hanno contribuito la mancata disponibilità di veicoli dei mesi passati, così come la maggior esposizione della filiera dei trasporti alle conseguenze delle guerre in atto. Ma vediamo anche accendersi una luce sul finire dell’anno. La ripresa delle immatricolazioni sta immettendo sul mercato un gran numero di mezzi che rappresentano il target ideale della nostra offerta, dal momento che abbiamo qualità di lubrificanti pensati proprio per i veicoli più innovativi. Nel 2022 abbiamo rinnovato tutta la gamma Urania legata a Iveco e al mondo dell’autotrazione, settore in cui restiamo leader con una quota di mercato del 20 per cento. Pur in assenza di un’effettiva crescita, la collaborazione con importanti marchi come Iveco o Mercedes si è rivelata per noi fondamentale nell’acquisire market share, comprovando la necessità di proseguire sulla strada del dialogo industriale”. Il 2024 sarà perciò un anno di ripresa per il segmento truck di PLI, tenuto conto che a far da traino saranno soprattutto gli olii per i veicoli elettrici, ma anche gli investimenti nella ricerca di soluzioni Urania ancora più performanti e sostenibili. Dall’altra parte non andrà sottovalutato l’impatto economico del mercato africano, dove i volumi risultano decisamente maggiori (per via dell’ampio numero di mezzi necessitanti di assistenza dopo appena 5mila km, rispetto ai 100mila previsti in Italia o in Europa). “Con una quota del 30 per cento del mercato Emea - ha aggiunto Lupo - l’Italia rappresenta per Petronas il fiore all’’occhiello della società, occupando non solo il ruolo di headquarter europeo, ma posizionandosi a livello internazionale fra i mercati Top3 insieme a Brasile e Malesia. In questa fase di ripartenza è per noi molto importante testimoniare il valore aggiunto dei prodotti Pli alla luce della storia che stiamo raccontando attraverso il museo “Heritage Highlights”: in un mercato dove la forte competizione spinge a rapidi ridimensionamenti delle esclusive di produzione, avere una tradizione da mettere in gioco, e grazie a cui far comprendere l’unicità dell’offerta, è un patrimonio inestimabile, nonché un nuova modalità di storytelling implementabile mediante il turismo industriale. Perché scegliere allora un lubrificante Petronas? Semplice. Perché sono la storia stessa dei lubrificanti”.


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FERROVIA

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EXPO FERROVIARIA TUTTI I NUMERI DELL’11 EDIZIONE DELL’ESPOSIZIONE BIENNALE L’EVENTO HA ACCOLTO LE PRINCIPALI MULTINAZIONALI E PLAYERS DEL SETTORE, OLTRE A NUOVE AZIENDE, CON 274 ESPOSITORI, PROVENIENTI DA 15 PAESI, DI CUI 80 PRESENTI PER LA PRIMA VOLTA.

IL TRENO AL CENTRO

DEL DIBATTITO

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Oltre 11.000 visitatori hanno varcato i cancelli di Fiera Milano per partecipare all’11° edizione di EXPO Ferroviaria, l’esposizione internazionale biennale leader in Italia ed Europa per le tecnologie, prodotti e sistemi ferroviari. L’evento ha riunito aziende ferroviarie, fornitori di servizi da tutto il mondo e rappresentanti delle istituzioni. Intervenuto il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha sottolineato l’importanza cruciale del settore ferroviario per il paese, con un forte accento alle tecnologie più innovative e alla sostenibilità ambientale. L’evento ha accolto le principali multinazionali e players del settore, oltre a nuove aziende, con 274 espositori, provenienti da 15 paesi, di cui 80 presenti per la prima volta. Numerose le innovazioni tecnologiche svelate: nell’Area Esterna Fiorenza Trenord è stato presentato il primo treno ad idrogeno per l’Italia da Alstom

e FNM Group. Sui binari anche la locomotiva elettrica E-L0 di ELEN MACHINES per la manutenzione delle linee ferroviarie. Altre grandi innovazioni nell’area espositiva interna per Stadler che ha svelato il mock-up della vettura centrale dei nuovi elettrotreni di EAV per la linea Circumvesuviana. Sempre Stadler, con FAL (Ferrovie Appulo Lucane) ha presentato i primi treni alimentati esclusivamente a batteria che verranno messi in esercizio nel 2026 per il servizio ferroviario sulla tratta Altamura-Matera. Le diverse conferenze hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi sugli argomenti al centro dell’attualità ferroviaria, trattando di temi come il Piano Nazionale ERTMS, la prossima fase della connessione Torino-Lione, la mobilità sostenibile, la competitività del settore o ancora i treni turistici. La prossima edizione tornerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2025, nei padiglioni 9 e 11 di Rho Fiera Milano.

WABTEC INTERVISTA A SIMONA PERISSINOTTO, VICE PRESIDENT STRATEGIC MARKETING TRANSIT

CAMBIO LEGGIADRO DI PASSO PER IL SETTORE

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IL TRASPORTO SU ROTAIA SPALANCA LE PORTE AD INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE: SE I TRENI PARLANO ORMAI LA LINGUA DELL’IDROGENO E DELLE BATTERIE, I COMPONENTI SONO SEMPRE PIÙ AL CENTRO DEL DIBATTITO PER IL LORO CONTRIBUTO IN TERMINI DI DECARBONIZZAZIONE, EFFICIENZA E SICUREZZA.

FERROVIARIO

Sta mutando pelle il settore ferroviario, e lo sta facendo in modo radicale, preso per mano da aziende, e oggi parliamo di Wabtec, che sanno dove andare e come farlo. Verso un futuro che parla di digitalizzazione, sostenibilità ed efficienza, tutti obiettivi da centrare sì con lo sviluppo tecnologico e la ricerca, ma anche attraverso un cambio di mentalità declinato - ad esempio - sulla presenza sempre più significativa di professioniste donne in un settore tradizionalmente conosciuto come altamente conservativo. Non potevamo discuterne con persona più indicata.

Simona Perissinotto, Vice President Marketing di Wabtec, inquadriamo prima di tutto la sua azienda e la vostra presenza ad Expo Ferroviaria? Certamente, Wabtec è tra i leader mondiali nella produzione di componenti per applicazioni ferroviarie: ci occupiamo tra gli altri ambiti di sistemi frenanti, soluzioni di accesso, dispositivi di sicurezza, e abbiamo un rapporto molto stretto con l’Italia, dove sono dislocati impianti produttivi a Piossasco, Avellino, Bologna, Modena, Milano e Camisano e dove sono impiegati più di 800 dipendenti. Oggi siamo ad Expo Ferroviaria per raccontare come stiamo affrontando la grande sfida dei nostri giorni, quella che sta trasformando il settore ferroviario da industria con-

di Cristina Altieri Milano servativa a modello ad elevato ritmo di cambiamento tecnologico. Intendiamo riposizionare il trasporto su rotaia al centro della discussione sulla mobilità procedendo con strategie mirate a fornire una risposta sostenibile alla domanda in crescita, e a rendere preferibile per i passeggeri il trasporto via treno rispetto ad altre forme di mobilità, e per le aziende più conveniente, sicuro e sostenibile utilizzare la ferrovia per il trasporto delle loro merci. Procediamo attraverso i nostri centri di ricerca e sviluppo, ma siamo anche in prima linea nelle collaborazioni con le università scientifiche, e in Italia parliamo soprattutto del Politecnico di Torino, per non perdere alcun suggerimento possa arrivare dal mondo accademico.

Qual è la soluzione più innovativa che presentate ad Expo Ferroviaria? Abbiamo diverse soluzioni che mirano ad aumentare da una parte i volumi di trasporto, e dall’altra i livelli di sicurezza del trasporto ferroviario, offrendo nello stesso tempo un’esperienza di viaggio affidabile, sostenibile e digitale. Ma guardiamo costantemente avanti, non tanto a ciò che abbiamo già conquistato, ma al prossimo traguardo che taglieremo, pensando alla mobilità del futuro. Ed in

particolare mi riferisco al sistema di Accoppiamento Automatico Digitale, che consentirà l’introduzione di treni merci intelligenti, un incremento della sicurezza e dell’affidabilità del processo, e la riduzione dei costi e dei tempi delle procedure. Si tratta di un sistema tecnologico che prevede non solo l’accoppiamento dei carri in modo automatico ma anche l’introduzione di nuove funzioni del treno merci. Attualmente siamo in fase di test del prototipo che vedrà auspicabilmente la luce nella


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BIO

SIMONA PERISSINOTTO Milanese, classe 1977, Simona Perissinotto è sposata e madre di due ragazze di 16 e 14 anni. Laureata in Ingegneria Ambientale al Politecnico di Milano, ha conseguito successivamente, sempre presso l’Ateneo lombardo, un MBA, ha lavorato in AECOM, Prysmian, Bombardier ed Alstom. Siede come membro indipendente nel Supervisory Board dell’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia, è co-founder del Club Advanced Manufacturing sponsorizzato dalla Graduate School of Management del Politecnico di Milano. Dal luglio di quest’anno ricopre l’attuale ruolo in Wabtec. Alumna IntheBoardroom di Valore D e socia della fondazione Marisa Bellisario, Simona è molto attiva nel promuovere le donne in ambito professionale.

Alcuni immagini dallo stand di Wabtec a Expoferroviaria 2023: i temi, tecnologia e attenzione all’ambiente.

sua configurazione definitiva entro il 2030. È una necessità non più prorogabile: attualmente sui treni merci si opera come 100 anni fa, per lo più ancora manualmente, ed è una pratica inefficiente e pericolosa. Molte delle operazioni vengono ancora demandate alla decisione umana che non si rivela sempre necessariamente quella migliore. Un esempio: alla partenza di un convoglio oggi ogni freno deve essere sbloccato singolarmente, ed è un’operazione importantissima se si pensa che con un solo freno bloccato è possibile provocare un deragliamento del treno. Non è pensabile che questa procedura non venga svolta in modo automatico. Il cambiamento

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FERROVIA

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che stiamo studiando prevede l’applicazione di una soluzione complessa, per mettere a punto la quale devono essere coinvolti tutti gli stakeholder del sistema economico, e quindi i costruttori

di componenti, i costruttori di vagoni, tutti gli operatori, i normatori. Pensiamo alla necessità di uniformare a livello sovranazionale le procedure: un convoglio spesso attraversa diversi paesi nel corso

del suo viaggio, e l’efficienza deve essere garantita ad ogni varco di frontiera. Ci sembra di capire che questo sia davvero un momento decisivo per il settore, come mai prima d’ora. Indubbiamente. Ho vent’anni di esperienza, e lavorato per diverse aziende, molte delle quali nell’ambito ingegneristico, industriale e ferroviario, e oggi, come, davvero, mai prima d’ora, assistiamo ad un cambiamento sostanziale, che inizia ad essere percepito dall’esterno. Il settore, trainato dalla lotta al cambiamento climatico e dalla crescita delle aree urbane con la relativa domanda di mobilità, sta lasciando a terra quell’immobilismo che l’ha caratterizzato a lungo, e l’innovazione tecnologica sta in modo rapido intessendo ogni ambito con le sue soluzioni digitali ed eco sostenibili. Questo fatto rende l’industria di cui ci occupiamo finalmente appetibile per un numero sempre maggiore di nuovi talenti, nei confronti dei quali Wabtec ha un occhio di riguardo. Giovani di ambo i sessi, senza distinzioni. E questo per me è un argomento centrale. Sono una donna che lavora in un settore tradizionalmente maschile: Wabtec mi ha offerto l’opportunità di crescere e dare un contributo di valore, e voglio che la mia passione ed esperienza possa essere vissuta da altre donne motivate e capaci. In Wabtec soprattutto facciamo in modo che le porte siano aperte indifferentemente a maschi e femmine. Sono anche madre di due ragazze, e quindi forse è ancora più comprensibile come il gender balance nelle aziende e nella composizione dei team mi stia a cuore. Quello che vogliamo realizzare è soprattutto un equilibrio nelle opportunità che vengono fornite, ed è proprio per impattare il prima possibile sulle motivazioni individuali che abbiamo aperto canali di comunicazione con le Università, saremo all’evento ShapetheFuture con il Politecnico di Milano il 1 Dicembre, e abbiamo avviato il programma per l’ottenimento della Certificazione per la parità di genere nei nostri siti Italiani.

WABTEC La parola a Raphael Hinninger, Head of Communications di Wabtec Transit

TUTTE LE INNOVAZIONI PER IL MASSIMO DELLA SICUREZZA E DELL’EFFICIENZA

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umerose le applicazioni sviluppate da Wabtec che richiamano l’interesse dei visitatori sullo stand di Expo

Ferroviaria. “Una delle sfide principali - ci spiega Raphael Hinninger, Head of Communications di Wabtec Transit - è ridurre il peso dei nostri componenti per ottenere una maggiore efficienza, e quindi minori consumi e una manutenzione più semplice, oltre alla sicurezza. Tutti questi elementi migliorano l’impatto energetico e ambientale dei treni, rendendoli

ancora più virtuosi. Tra tutti i dispositivi che presentiamo qui in Fiera cito Regioflexx, la soluzione di sistemi frenanti per la prossima generazione di treni suburbani, interurbani, regionali, ad alta e ad altissima velocità. Sin tratta di un’evoluzione del Metroflexx dedicato alle linee metropolitane, un’innovazione che abbiamo introdotto tre anni fa e che ha ottenuto la certificazione degli standard di sicurezza da parte di TÜV SÜD. Abbiamo poi dedicato un corner anche al Distance Master, la

nostra soluzione di ottimizzazione della frenata progettata per garantire la stessa distanza in tutte le condizioni”. Un dispositivo prezioso che mira a rendere possibile l’aumento dei volumi di persone e merci trasportabili, facendolo però secondo una tecnologia definita nel massimo rispetto della sicurezza e testata nelle peggiori condizioni meteorologiche. “Vogliamo trasformare l’industria delle ferrovie - precisa ancora Hinninger - da settore piuttosto conservatore a tecnologico e digitale. E

nella nostra visione l’Italia è un mercato strategico: Piossasco, dalle cui linee di produzione escono ad esempio i Regioflexx, è uno degli impianti più all’avanguardia del gruppo, ma anche Avellino ha la sua importanza strategica: qui produciamo, tra gli altri componenti, i Green Friction, componenti capaci di ridurre del 90 per cento il particolato prodotto dai freni dei vagoni metropolitani: un altro dispositivo game changer non solo per i passeggeri, ma anche per gli operatori ferroviari”.

news SALENTO TRUCK L’EVENTO PUGLIESE ALLA TERZA EDIZIONE

Grande successo per la terza edizione del “Salento Truck” la manifestazione che domenica 15 ottobre a Casarano, in provincia di Lecce, ha rinnovato l’incontro con imprenditori, autotrasportatori ed appassionati del settore. L’iniziativa promossa ed organizzata dall’Associazione Culturale iFuture, in collaborazione con MP Concessionario Volvo, Lotras e Trasporti F.lli Primiceri, si è confermata un importante occasione di incontro ed approfondimento sui temi del trasporto ecosostenibile in grado di declinare e portare a sintesi competitività e tutela dell’ambiente. Diversi i momenti in cui si è articolato l’evento: Expo dedicato alla presentazione delle ultime novità di mercato, Truck Raduno, con tir ed autocarri provenienti da tutta Italia, Street Food, per valorizzare le eccellenze

enogastronomiche del territorio. Di particolare interesse anche i momenti di confronto e dibattito, nel corso dei quali si è parlato di giovani e trasporti, rete di imprese, collaborazioni istituzionali, politiche e normative di settore, con la partecipazione, tra gli altri di Alessandro Delli Noci, Assessore Sviluppo Economico Regione Puglia; Sonia Primiceri, Vice Presidente Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali e Claudio Fraconti, Presidente Green Planet Logistics.

RABEN SITTAM NUOVE ROTTE DALL’ITALIA VERSO EST

Raben SITTAM ha inaugurato un nuovo collegamento diretto giornaliero tra l’hub di Cornaredo e quello di Raben Hungary Dunaharaszti (Budapest) con arrivo previsto in 24h e seguente arrivo in 48h presso il depot di Raben Group a Timișoara, in Romania. Grazie alle nuove partenze giornaliere le merci potranno arrivare anche presso il terminal di Raben Bulgaria Sofia (via Romania), in 3 giorni con tempi di consegna garantiti su tutta la Bulgaria di 4/5 giorni lavorativi. Operative anche nuove partenze giornaliere dirette in round trip dagli hub di Verona e Cornaredo (MI) con arrivo previsto presso Raben Netherlands di Etten Leur in 24h. Tutte le navette avranno equipaggiamento ADR, saranno quindi abilitate al trasporto di quelle che sono le merci pericolose.


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BUSWORLD 2023 TORNA L’EVENTO DEDICATO AL TRASPORTO PASSEGGERI REGISTRANDO PIÙ DI 40.000 VISITATORI

BUSWORLD 2023

DOPO QUATTRO ANNI QUESTA È L’EDIZIONE DEI RECORD S

di Francesco Irace Bruxelles

i è conclusa come meglio non poteva l’edizione 2023 del Busworld Europe. La più importante fiera al mondo per l’industria degli autobus è ritornata alla ribalta dopo una pausa di quattro anni, richiamando a Bruxelles un pubblico da record. Nel corso dell’evento, sono infatti stati accolti ben 40.120 visitatori provenienti da 111 Paesi, quasi 350 membri della stampa in rappresentanza di 44 Paesi, e sono stati ospitati 75 produttori di autobus e pullman, per un totale di 526 espositori provenienti da 38 Paesi. All’interno dei padiglioni sono stati presentati in totale 222 veicoli, che hanno messo in mostra gli ultimi progressi della tecnologia degli autobus. Molti di questi hanno ricevuto premi importanti per le loro caratteristiche tecniche e per le loro doti green.

LA FIERA BIENNALE PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE DEL TRASPORTO PASSEGGERI SU GOMMA, SULLE INNOVAZIONI E LE NOVITÀ CHE RIGUARDANO ATTREZZATURE E SOLUZIONI PER AUTOBUS, BUS E PULLMAN, FA DA PALCOSCENICO ALLE TANTISSIME NOVITÀ (GREEN) DI TUTTE LE CASE PRESENTI.

DAIMLER

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n Casa Daimler, l’eCitaro è stato premiato dalla giuria specializzata con il “Grand Award Bus” e il “Comfort Label”, mentre il Setra TopClass S 516 HDH ha ricevuto il “Grand Award Coach” e due premi “Coach Comfort” e “Coach Safety”. Il primo, con a bordo l’ultima generazione di batterie NMC3, è un esempio dell’alto livello di sviluppo di Daimler Buses nel segmento degli autobus urbani a emissioni zero. L’autobus è dotato di tre pacchi batterie con una capacità totale di 294 kWh, ideale per lunghi cicli di

viaggio e per la successiva ricarica della rete presso il deposito. La nuova generazione di Setra ComfortClass è invece sinonimo di un concetto di autobus da turismo versatile che soddisfa i più severi requisiti di economicità, sicurezza e flessibilità. Come tutti gli esclusivi modelli TopClass HDH, il pluripremiato S 516 HDH porta i viaggi in autobus a un nuovo livello: massimo comfort sulle lunghe distanze, lusso individuale ed eccellenza tecnica si combinano per creare una vera esperienza di viaggio.

SCANIA

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ltro grande protagonista del Busworld 2023 è il marchio Scania, che lancia una nuova piattaforma di autobus elettrici a batteria presentando il telaio BEV a ingresso ribassato ed esponendo anche la versione aggiornata di Scania Touring e una versione LBG/LNG dello Scania Irizar i6s Efficient. Con l’introduzione degli autobus 4x2 a basso ingombro, le batterie (costruite in modo sostenibile) offrono una grande capacità di accumulo di energia fino a 520 kWh e sono state sviluppate specificamente per i veicoli commerciali pesanti, consentendo un’autonomia in condizioni ottimali di oltre

500 km. L’offerta di Scania per la mobilità elettrica comprende tutto, dall’analisi energetica e operativa del sito alle unità di ricarica, al finanziamento, all’installazione e a una serie di altri servizi, fornendo una guida per tutto il processo di implementazione e consentendo operazioni affidabili ed efficienti. In particolare, l’introduzione iniziale della nuova piattaforma è prevista per gli autobus 4x2 a basso ingombro che saranno sviluppati in stretta collaborazione con i partner carrozzieri. Questi autobus saranno disponibili in due livelli di prestazioni: una variante

MAN TRUCK & BUS

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AN, dal suo canto, punta i riflettori sul Lion’s City 10 E, che ha vinto nella categoria “Urban”, lasciandosi alle spalle i concorrenti. L’autobus urbano completamente elettrico copre un importante segmento di mercato con un’ottima capacità di carico fino a 80 persone e con una eccellente manovrabilità dovuta al peso ridotto e alla lunghezza di 10,5 metri. Grazie alle sue dimensioni compatte e al suo raggio di sterzata da record di 17,2 metri, è pertanto adatto all’uso nei centri urbani stretti e nelle aree urbane congestionate. Come tutti gli altri modelli della famiglia MAN eBus, il Lion’s City 10

E è alimentato da un potente motore elettrico centrale con una potenza di picco di 240 kW. Inoltre, secondo la dichiarazione della giuria, lo sviluppo interno del motore distingue MAN nel mercato degli eBus, dove molti concorrenti si affidano a componenti di terzi. “Questo sviluppo interno – spiega la giuria – non solo contribuisce alle prestazioni dell’autobus, ma sottolinea anche l’impegno di MAN come pioniere nel campo della tecnologia degli autobus elettrici. Ciò rende il Lion’s City 10 E particolarmente interessante per gli operatori del trasporto locale attenti all’ambiente”.

a quattro batterie con una capacità installata di 416 kWh e una variante a cinque batterie con una capacità installata di 520 kWh. In condizioni ottimali, ciò equivale a un’autonomia di oltre 400 km per il primo e di oltre 500 km per il secondo. Dunque, il percorso di elettrificazione di Scania è iniziato con prove sul campo di autobus ibridi elettrici già nel 2007, e oggi, con l’introduzione di nuove soluzioni, avanza lungo la sua tabella di marcia verso l’elettrificazione, per raggiungere gli obiettivi scientifici di riduzione delle emissioni di CO2 e fornire un trasporto silenzioso a emissioni zero.


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ZF

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a divisione Commercial Vehicle Solutions di ZF ha portato a Bruxelles il nuovo assale elettrico AxTrax 2 LF per autobus urbani a pianale ribassato. Che rappresenta l’ultima evoluzione della e-Mobility di ZF, con prestazioni migliorate per sostenere ulteriormente la trasformazione dell’industria dei veicoli commerciali verso un futuro più sostenibile. È dotato di due inverter autonomi al carburo di silicio e di un’unità di controllo elettrica ad alte prestazioni,

per un sistema di trazione elettrica completo per gli autobus urbani. Il design compatto dell’AxTrax 2 LF massimizza lo spazio disponibile per l’abitacolo o per le batterie, consentendo di progettare autobus a misura di passeggero. Con uno spazio di installazione simile a quello del suo predecessore AxTrax AVE, il nuovo assale è pienamente compatibile con le sospensioni pneumatiche e le soluzioni per le ruote di ZF. Dal punto di vista del software, invece, l’AxTrax 2 LF beneficia

della vasta esperienza di ZF nella produzione di funzioni all’avanguardia come il monitoraggio delle condizioni dell’assale e la sicurezza informatica. È disponibile in due varianti con potenze continue di 260 kW e 360 kW e coppie di picco di 22.700 Nm e 37.300 Nm. Con la variante più potente, è possibile ottenere una capacità di salita del 20 per cento anche per autobus articolati fino a 29 tonnellate con un solo asse motore. La produzione in serie inizierà nel 2025.

IRIZAR

I

rizar Group presenta alla Fiera Internazionale Busworld la propria gamma multitecnologica di autobus e pullman, che comprende il nuovo Irizar i6S a idrogeno. Parliamo di un veicolo sviluppato esclusivamente da Irizar, insieme ad aziende e importanti centri tecnologici, attualmente alle prese con diverse tipologie di test. Ha un’autonomia fino a 1.000 km e tempi minimi di ricarica di circa 20 minuti. Pertanto, il modo di operare dei clienti – secondo quanto previsto da Irizar – non subirà modifiche permettendo loro di continuare con i percorsi e orari abituali. Inoltre, il nuovo Irizar i6S ha la capacità di circolare in modalità 100 per cento elettrica in orari specifici quando richiesto.

E le batterie accompagneranno il veicolo per tutta la sua vita utile mentre la cella a combustibile richiederà manutenzione, senza cambio di componenti, dopo circa 30.000 ore di funzionamento, a seconda della tipologia di percorsi e degli utilizzi. Dunque, con questo nuovo lancio, Irizar si posiziona ancora una volta all’avanguardia tecnologica, nel percorso verso la mobilità sostenibile del futuro. E per il futuro prevede già importanti miglioramenti: la gamma di veicoli a idrogeno nei prossimi anni presenterà sostanziali migliorie rispetto alla prima versione presentata al Busworld, tra cui maggiore capacità di bagagliaio e passeggeri, maggiore autonomia e minor peso.

RAMPINI

L

’idrogeno è al centro di tutto anche per Rampini. Il gruppo ha portato a Bruxelles l’autobus Hydron, che entrerà in produzione nel 2024. È alimentato a idrogeno, a emissioni zero, e garantisce un’autonomia di 400 km. Lungo 8 metri e largo 2,20 metri, l’Hydron è l’unico autobus a idrogeno presente in questa fascia di lunghezza. Viaggia alla velocità di 70 km/h, può trasportare fino a

48 passeggeri ed è dotato di accesso e di postazione per le persone diversamente abili. Secondo Rampini, l’Hydron è la versione evoluta rispetto agli altri modelli a idrogeno in circolazione, sia in termini di prestazioni, sia di design. È un autobus ultramoderno a zero emissioni che combina una batteria ad alta prestazione con una cella a combustibile che alimenta la batteria. Ma non finisce

qui. Al Busworld Rampini porta anche la versione elettrica da otto metri, Eltron, caratterizzata da un nuovo design, realizzato dal prestigioso studio di design italiano Vernacchia. E chiude il cerchio con il più piccolo della famiglia, Sixtron, lungo sei metri e capace di trasportare fino a un massimo di 28 passeggeri, sempre in modalità completamente elettrica.

BYD

I

l marchio BYD, leader mondiale nella produzione di e-bus, presenta al Busworld 2023 il suo nuovissimo telaio per autobus puramente elettrici che integra la batteria Blade Battery al litio ferro fosfato ultra-sicura all’interno della struttura del telaio stesso. Questa rivoluzionaria tecnologia del Blade Battery Chassis utilizza anche un nuovo controller 6-in-1 con tecnologia al carburo di silicio, insieme a due innovativi motori a forcella per i mozzi delle ruote. L’insieme di questi elementi offre una moltitudine di vantaggi all’eBus da 12 metri di BYD, tra

ANADOLU ISUZU

I

l Novo VOLT è il primo midibus elettrico di Anadolu Isuzu realizzato per i segmenti dei servizi e del turismo. Il veicolo, con le sue emissioni di carburante pari a zero, i livelli di rumorosità ridotti e il funzionamento efficiente, è perfetto per i viaggi di media distanza.

La batteria da 165 kWh garantisce un’autonomia di 225 km. Il motore elettrico ha una potenza continua di 320 kW e una coppia di 1.200 Nm. Il Novo VOLT, lungo 7,3 metri, può trasportare 29 passeggeri, grazie al fatto che i pacchi batteria sono integrati nel pianale. Sarà sulle strade

nel 2025. Presente sullo stand anche il Citi VOLT 12, anche questo un autobus completamente elettrico da 12 metri di lunghezza, premiato con il “Safety Bus” da Busworld, il Kendo 13 CNG compatibile al 100 per cento con il biogas, l’Isuzu Grand Toro e il CitiVolt.

cui una maggiore efficienza energetica, prestazioni e durata. Con una capacità massima di 500 kWh, la batteria offre un’autonomia di 600 km con una sola carica. Inoltre, in anteprima mondiale ha debuttato l’autobus interurbano a due piani elettrico di 13 metri, nato dalla collaborazione tra BYD e il rinomato specialista europeo della carrozzeria UNVI. Due nuovi autobus, dunque, che hanno affiancato gli altri modelli BYD esposti a Bruxelles, ossia l’eBus B19 (da 18,75 metri) e il BYD eBus B15 (da 15 metri).


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IVECO BUS IL NUOVO AUTOBUS A ZERO EMISSIONI DEL GRUPPO LANCIA LA SFIDA

E-WAY H2 È ARRIVATO.

LA RETE DELL’IDROGENO NON ANCORA DOPO IL DEBUTTO ALLA FIERA BUSWORLD DI BRUXELLES, BANDI DI GARA PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE E FONDI REACT EU APRONO LA STRADA AL MODELLO D’AVANGUARDIA NATO DALLA PARTNERSHIP FRA IVECO BUS E HYUNDAI MOTOR COMPANY.

di Alberto Caspani Bruxelles

Nella foto a sinistra Giorgio Zino, in Iveco Bus dal 2019, è oggi Direttore Europe Sales Operations.

T

utte le strade partono da Bruxelles. Lanciato il nuovo autobus urbano a idrogeno E-Way H2 al Busworld, Iveco Group e Hyundai Motor Company sono passati immediatamente dagli stand alle stazioni di deposito: grazie alla disponibilità dei fondi React EU per autobus zero emission H2, alternativi a quelli destinati all’alimentazione elettrica, bandi di gara hanno iniziato a essere indetti in tutti i canali dell’Unione Europea che promuovono la mobilità sostenibile. Occasioni da cogliere al volo, vista la calorosa accoglienza che l’E-Way H2 ha ricevuto nel corso della sua anteprima mondiale, affiancando la gamma dei veicoli totalmente elettrici di Iveco Bus: dal mini eDaily agli urbani ed extraurbani E-Way, Streetway Elec e Crossway Le Elec.

Il sistema ibrido vincente

Il nuovo modello, lungo 12 metri e a pianale ribassato, monta un motore elettrico da 310 kW e viene prodotto sia negli stabilimenti Iveco Bus di Annonay in Francia che di Foggia in Italia. Dispone di

un sistema avanzato di celle a combustione fornito invece da Htwo, azienda di Hyundai Motor Group specializzata nella loro produzione. Quando in attività, unitamente al pacco batterie da 69 kWh prodotto da Fpt Industrial, riescono a raggiungere efficienza e durata massima: il segreto sta proprio nel carattere ibrido del sistema a media potenza per il rifornimento H2 e la ricarica della batteria plug-in. Dotato di quattro serbatoi per lo stoccaggio combinato di 7,8 kg di idrogeno, il veicolo può infatti raggiungere un’autonomia di 450 km in condizioni operative normali. “Permettendoci di ottenere consumi e autonomia ai migliori livelli

di mercato - spiega Giorgio Zino, Direttore Europe Sales Operations Iveco Bus - l’E-Way H2 è già stato inserito nelle offerte che presentiamo per partecipare alle gare dedicate ai mezzi a idrogeno. Dal momento che utilizza componenti comuni al nostro veicolo elettrico, può garantire la loro stessa affidabilità ed efficienza. Offre però un ulteriore vantaggio: massimizza l’autonomia e la velocità di ricarica, proponendo una soluzione a suo modo comparabile a quella del diesel tradizionale. Forte di queste caratteristiche, facilita l’esercizio del servizio e la gestione del parco mezzi. Altro fattore determinante è poi legato alla possibilità di stoccaggio, dal momento che l’idrogeno consente un maggior controllo sull’approvvigionamento e sulla gestione dei costi, svincolandosi anche dalle fluttuazioni economiche delle fasce orarie”. L’immediato successo riscosso

dall’E-Way H2 è in realtà frutto di un paziente lavoro di ricerca e sviluppo durato 25 anni, tanto d’aver conferito al partner Hyundai, e a Iveco Bus stessa, un ruolo pionieristico oggi riconosciuto dai maggiori player del settore. “L’idrogeno sarà vincente su linee di più ampio raggio rispetto a quelle urbane - ha rilanciato Giorgio Zino - l’interurbano su tutte, ma la rete di distribuzione dell’idrogeno, oggi pianificata e oggetto di progetti a medio termine, non è ancora in essere, per cui è indispensabile concentrare più mezzi in un unico deposito dedicato al rifornimento, onde creare le economie di scala necessarie a una produzione o distribuzione economicamente

competitiva. L’implementazione di questa nuova tecnologia richiede un approccio integrato tra città, Comuni, politica, finanziamenti, fornitori di idrogeno, infrastrutture e produttori di bus. Ovviamente svilupperemo sinergie con i principali player del mercato per proporre ai nostri clienti soluzioni integrate che possano aiutarli in questo step tecnologico, mantenendo i legami con il territorio e le sinergie con altri settori protagonisti della transizione: transizione, va evidenziato, che non riguarda solo i bus, ma anche la riconversione industriale e lo sfruttamento delle fonti di energia verde disponibili”. A riprova dell’accelerazione che Iveco Bus sta conferendo al mercato, l’area espositiva allestita nella fiera di Bruxelles ha dato spazio anche all’intero ventaglio di soluzioni che ne supportano l’integrazione nel nuovo modello di mobilità sostenibile: dall’E-Bench, struttura per test e validazione inaugurata lo scorso settembre nel centro R&D di Vénissieux in Francia, al nuovo pacco di batterie ad alta tensione per minibus, affrancato dalla necessità di manutenzione e progettato per oltre 2.500 cicli di ricarica; e ancora, l’eBM5, il primo sistema di gestione delle batterie interamente sviluppato da FTP Industrial, i cui avanzati algoritmi ne migliorano sia la sicurezza che la precisione e la prestazione; quindi i nuovi Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida, integrati in tutti i mezzi presenti a Busworld. Proprio gli Adas testimoniano la ferma volontà di accompagnare passo a passo la transizione promossa dalle istituzioni comunitarie, dal momento che il regolamento europeo sulla sicurezza prevederà un adeguamento dei mezzi al loro impiego già dal 2024. E Iveco Bus, ancora una volta, ha dato prova di essere davanti a tutti: il Crossway Low Entry Elec, protagonista a Bruxelles insieme all’E-Way H2, ha infatti ottenuto il quarto titolo come “Sustainable Bus of the Year 2024” nella categoria Intercity, dopo aver vinto nel 2023 con il Crossway Low Entry Gas Hybrid compatibile col biometano, ma prima ancora con la versione Natural Gas (2020) e a

gas Low Entry (2018). Il veicolo premiato appartiene a una gamma che non ha mai smesso di migliorarsi, confermando la propria leadership a ogni latitudine: giusto lo scorso ottobre sono state confermate le 60mila unità prodotte nel più grande stabilimento d’autobus d’Europa, Vysokè Mýto in Repubblica Ceca, battendo un nuovo record. Crossway risulta infatti la gamma di autobus interurbani oggi maggiormente venduta.

Eccellenza del Crossway LE Elec

Disponibile in versione Classe I (12 metri) per utilizzo urbano e Classe II (12 e 13 metri) per le missioni suburbane, il Crossway Low Entry Elec è stato progettato come soluzione a emissioni zero per regioni, dipartimenti e città che desiderano attuare progetti di mobilità carbon-free. Forte di un motore elettrico centrale da 310 kW, alimentato da una batteria al litio Nmc assemblata da Fp Industrial, offre altissimi standard per densità energetica e capacità di ricarica. Dispone infatti di pacchi da 5, 6 o anche 7 batterie che vengono posizionate sia sul tetto, sia nel comparto posteriore, erogando rispettivamente 346, 416 e 485 kWh nella Classe I, mentre nella Classe II sono disponibili le versioni da 416 e 485. Nota speciale, l’autonomia del mezzo raggiunge i 400 km circa, durata senza dubbio adeguata per completare tragitti oltre i limiti urbani senza produrre emissioni impattanti. Ora l’area operativa del Crossway potrà essere coperta anche con l’impiego del nuovo E-Way H2, la cui autonomia garantisce un raggio d’azione addirittura più ampio, pur

in assenza di un’infrastruttura di ricarica che attende ancora investimenti mirati. “La sostenibilità della trazione H2 dipenderà, come sempre in una prima fase, dall’incentivazione pubblica - aggiunge il direttore Europe Sales Operations di Iveco Bus - ma siamo convinti che con lo sviluppo della produzione a basso costo di idrogeno verde, con la sua distribuzione e con la maggior efficienza del sistema di produzione attraverso le economie di scala, potrà diventare un’alternativa all’elettrico solida ed efficiente. Anzi, migliorerà la performance stessa dei mezzi. Decisivo, in questa fase di implementazione, sarà il ruolo di Iveco Bus Energy Mobility Solutions: divisione che si occupa di fornire servizi chiavi in mano sia di progettazione che di realizzazione, gestione e manutenzione dei depositi elettrificati. Attraverso il suo supporto abbiamo già partecipato con successo ad appalti di grande risonanza, tra cui quelli indetti dalla città di Lione, in funzionamento, e da Torino, recentemente aggiudicato tramite una gara pubblica di grande risalto: ad oggi è infatti il più grande progetto di elettrificazione chiavi in mano in Europa, avviato dopo aver vinto una concorrenza globale, preparata e agguerrita. La logica Ems si applicherà dunque su tutti i progetti di conversione di sedi da una tecnologia tradizionale a una nuova, con la finalità di aiutare la transizione e mettere a disposizione dell’operatore tanto la nostra esperienza quanto le nostre tecnologie. L’idrogeno, nella misura in cui può creare nuove sinergie esso stesso, rientra perfettamente in questa missione”.


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IBE LA TERZA EDIZIONE DEL DRIVING EXPERIENCE CENTRA TUTTI GLI OBIETTIVI

TEST DRIVE E FORMAZIONE, PER UN TPL SEMPRE

PIÙ SOSTENIBILE I TEST DRIVE SUI 4.226 METRI DEL CIRCUITO DI MISANO HANNO VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE 500 PROFESSIONISTI DELLA GUIDA, SCESI IN PISTA SU UNO DEI TRACCIATI PIÙ ICONICI DEL MOTORSPORT PER PROVARE I 15 MEZZI DI ULTIMA GENERAZIONE MESSI A DISPOSIZIONE DAI PLAYER GLOBALI.

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IBE Driving Experience è dunIEG dà appuntamento alla comque partito un percorso che munity della bus industry dal 19 prevede nelle prossime setal 21 novembre 2024 alla fiera timane anche visite ai luoghi di Rimini con IBE Intermobility di lavoro, fino alla selezione and Bus Expo, l’appuntamento di Lino Sinari di un gruppo di candidati che espositivo di settore leader Taranto effettuerà un tirocinio formativo nell’area mediterranea e mania Start Romagna, finalizzato festazione madre dello spin-off Tra i tanti test drive organizzati, il programma Electric all’assunzione. IBE Driving Experience. Bus Driver Training ha registrato il sold-out all’esordio. Si è chiusa con un +70 per cento di presenze sul 2021 la SCANIA terza edizione di IBE Driving Experience, l’evento biennale La gamma Touring del Grifone protagonista dell’evento di Misano firmato che ha radunato la filiera del trasporto passeggeri pubblico e privato al World Circuit Marco Simoncelli di Misano Adriatico tra test drive esclusivi e occasioni di business, a nuova gamma Touring Presidente e Amministratore di Scania è scesa in pista Delegato di Scania Italia - Scanetworking e formazione per i all’edizione 2023 di IBE Driving nia affronta le sfide ambientali professionisti del settore. I test Experience. Un’occasione per e sociali attraverso la costandrive del 25 ottobre sui 4.226 bus operator privati e ope- te evoluzione di sistemi di metri del Circuito di Misano ratori del trasporto pubblico trasporto sostenibili. Infatti, hanno visto la partecipazione locale per testare sul campo proponendo soluzioni sempre di oltre 500 professionisti della le soluzioni del Grifone e ap- più versatili, Scania recenteguida, scesi in pista su uno dei profondire tutte le tematiche mente ha introdotto nuovi tracciati più iconici del motorrelative alla decarbonizzazio- servizi e prodotti nell’ambito sport globale per provare i 15 ne del settore. Con la nuova della mobilità sia elettrica mezzi di ultima generazione gamma Touring infatti, Scania che a biometano (compresso messi a disposizione dai player propone una soluzione rinno- e liquefatto), dotati di caratglobali protagonisti a IBE Driving vata sotto ogni aspetto, dal teristiche di sicurezza allo Experience. Tra questi, gli automotore di ultima generazione, stato dell’arte. L’innovazione bus Iveco Bus del programma a miglioramenti sostanziali sta trasformando l’industria, Electric Bus Driver Training, il a componenti come telaio, aprendo le porte a un trasporto primo corso teorico e pratico cambio, sospensioni, sistema più efficiente e sicuro nelle – che ha registrato il sold-out di sterzo, impianto elettrico e nostre città”. all’esordio - per conducenti di La squadra Scania con, al centro, l’AD Enrique Enrich e posto guida. Per far toccare Ma non è solo il segmento autobus con focus sull’elettrico. Roberto Caldini, Direttore Buses & Coaches. con mano alle aziende le i urbano nel mirino del costrutA IBE Driving Experience hanno progressi apportati, il Grifone tore. “Le soluzioni Scania - ha getica ha innescato una grande si estendono da quelli legati presentato la propria gamma ha reso disponibili per un test evidenziato Roberto Caldini, trasformazione del settore ed alla connettività e alla gestione elettrica Iveco Bus, MAN, Isuzu, in circuito due Touring da 11 e Direttore Buses & Coaches di oggi risulta fondamentale foca- del veicolo, come i piani di Karsan, Peppermotion - Etrofit 13,7 metri. Esposto anche uno Scania Italia - sono molto ap- lizzarsi sulla decarbonizzazione manutenzione e riparazione, e Foton. Il segmento coach è Scania Beulas Double Decker prezzate dai nostri clienti per del segmento extraurbano e a quelli legati agli aspetti fistato invece rappresentato da per rispondere alle esigenze la loro semplicità ed efficienza, granturismo, che risultano tra nanziari e assicurativi, come MAN con la versione aggiornata di un trasporto extraurbano in virtù di un’evoluzione e di i maggiori responsabili delle la nuova polizza Scania Full del turistico Lion’s Coach, Scaconfortevole e all’avanguardia. un costante aggiornamento del emissioni di CO2 nel trasporto Kasko, stipulabile attraverso nia, sceso in pista con il nuovo “In un’ottica di circolarità - nostro portafoglio di prodotti passeggeri”. Scania Finance Italy a tutela veicolo della gamma Touring, ha dichiarato Enrique Enrich, e servizi. La transizione ener- I servizi proposti dal Grifone del valore dell’investimento. Volvo Bus con la première di Volvo 9700 Double Decker e Irizar che ha festeggiato a Misano i primi 30 anni di Irizar Italia. Durante l’evento si è tenuto l’Open Day di “School’s out, Start your Future with IBE”, il progetto innovativo messo a punto insieme a Scuderia Start di Start Romagna, l’azienda pubblica del tpl in Romagna, che ha visto la partecipazione di 80 diplomandi delle scuole professionali romagnole. Da

PUNTIAMO ALLA DECARBONIZZAZIONE DEL SEGMENTO EXTRAURBANO E GT

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MOBILITÀ

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news n QUEGLI AUTOBUS ELETTRICI

YUTONG IL COLOSSO CINESE ALLA CONQUISTA (ANCHE) DELL’EUROPA

CHE ARRIVANO DAL

CELESTE IMPERO

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di Paolo Barilari Roma

Il nome del costruttore cinese di autobus Yutong è salito alla ribalta delle cronache per i tragici incidenti avvenuti in Veneto che hanno coinvolto il suo modello E-12, autobus urbano elettrico da 400 km di autonomia, uno degli undici veicoli a zero emissioni che l’azienda produce per il trasporto pubblico (oltre a cinque modelli di autobus di linea). Episodi che hanno acceso i riflettori su un brand il cui nome forse ai più poco dirà, ma che in realtà è il più grande produttore mondiale di autobus. Yutong fa parte del nutritissimo gruppo di costruttori di autobus e pullman cinesi che non solo godono di un mercato interno immenso, ma sono da circa un decennio sbarcati sulle piazze estere, anche europee, e anche italiane, forti soprattutto della loro specializzazione sui mezzi a motore elettrico. Il quartier generale di Yutong è a Zhengzhou che, con oltre 10 milioni di abitanti, è la capitale della provincia di Henan. La casa, fondata nel 1963, è oggi il più grande produttore mondiale di autobus. Per mantenersi in prima linea sulla rotta verso l’innovazione tecnologia, il brand è anche molto avanti nella sperimentazione e la messa su strada di veicoli a guida autonoma

di livello quattro. Yutong ha raggiunto il record di produzione nel 2016, con quasi 71 mila unità. Successivamente il Covid ha rallentato la corsa, ma gli ultimi dati disponibili relativi al 2021 vedono comunque la casa cinese produrre più di 42.000 unità, un numero da mettere a paragone, volendo, con il volume totale del mercato europeo che nel 2022, con poco meno

di 28.000 unità, è stato di gran lunga inferiore alla produzione di Yutong Bus Co. La Yutong è entrata con successo sul mercato europeo, non solo nei paesi del Nord Europa, ma anche in Italia, dove ad oggi circolano una settantina di autobus elettrici di questo marchio, soprattutto a Bergamo, Udine e Padova. Nel 2020 aveva già fatto parlare di sé quando la municipaliz-

zata dei trasporti torinesi, la GTT, aveva annullato il bando da oltre 53 milioni di euro per l’acquisto di 100 bus elettrici, inizialmente vinto proprio dalla Yutong attraverso la società intermediaria Ares Automotive. La Ares aveva proposto di montare i veicoli durante il percorso in nave dalla Cina all’Italia per ridurre i costi. Una soluzione che la GTT non aveva particolarmente apprezzato, preferendo infatti assegnare la gara alla BYD. Oggi i fatti di Mestre e Venezia in conseguenza dei quali il sindaco del capoluogo veneto ha deciso di sospendere la circolazione dei pullman cinesi a disposizione della società La Linea. Quali siano state le cause degli incidenti spetta all’autorità stabilirlo, qui ci limitiamo a segnalare che sia secondo l’australiana EV FireSafe, che secondo lo statunitense National Transportation Safety Board i veicoli elettrici sarebbero meno soggetti a prendere fuoco di quelli tradizionali. Ma al di là delle polemiche e degli episodi italiani i bus elettrici di Yutong conquistano sempre di più le strade europee. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco Christos Staikouras ha firmato lo scorso mese un contratto per 250 bus elettrici che inizieranno a circolare sulle strade di Atene e Salonicco entro la fine di aprile 2024. Gli E-12 hanno un’autonomia di marcia di circa 400 km. La velocità massima è di 85 km/h, 83 passeggeri di cui 29 seduti, più un posto per le persone in carrozzina.

SCANIA La flotta di Flix vira al biometano grazie agli autobus svedesi

UN TRATTO DI STRADA DA PERCORRERE INSIEME Flix e Scania hanno annunciato una partnership a lungo termine per consentire viaggi a lunga distanza sempre più sostenibili. Come primo obiettivo, le due società mirano ad inserire fino a 50 autobus LNG (metano liquefatto) all’interno della flotta dei partner Flix Bus. Nella fase iniziale del progetto gli autobus viaggeranno con diverse miscele di carburanti di origine biologica e fossile. L’obiettivo del progetto è quello di aumentare progressivamente la quota di BioLNG derivante dai rifiuti organici fino al 100 per cento dell’utilizzo all’interno della flotta, con un conseguente tasso di riduzione delle emissioni di CO2 di circa l’80 per cento. Flix e Scania sono impegnati nell’iniziativa Science-Based

Targets (SBTi), che fornisce alle aziende un percorso chiaramente definito per ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. La partecipazione di Flix a SBTi si riferisce al suo impegno recentemente annunciato per la completa decarbonizzazione in Europa entro il 2040, ben in anticipo rispetto ai tempi fissati dall’Accordo di Parigi. Questo obiettivo a lungo termine viene perseguito attuando una strategia climatica olistica basata su quattro principi, in cui la trasformazione della flotta gioca un ruolo cruciale attraverso motori e carburanti alternativi. Tra queste, le soluzioni a biometano hanno un grande potenziale e sono già impostate per l’uso e pronte per essere implementate nella

Fabian Stenger, Chief Operating Officer di Flix e Johanna Salomonsson Lind, SVP e Responsabile delle soluzioni di trasporto persone presso Scania.

flotta FlixBus. Naturalmente, la disponibilità di infrastrutture di rifornimento in Europa gioca un ruolo cruciale nel rendere il biometano un’opzione valida. In qualità di primo grande produttore di veicoli commerciali pesanti ad aderire

all’SBTi, Scania si impegna a ridurre le emissioni dirette di CO2 derivanti dalle operazioni interne del 50 per cento entro il 2025 e a supportare i clienti nella riduzione delle emissioni dei prodotti in uso del 20 per cento durante stesso periodo.

IVECO BUS PARTNERSHIP STELLARE CON L’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA

Forse non c’è un Planet B, ma sicuramente un piano B. Anzi, a giudicare dall’importanza del Protocollo d’Intesa sottoscritto alla fine dello scorso ottobre, la partnership fra Iveco Bus e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) pare destinata a portare l’implementazione della mobilità sostenibile a un livello semplicemente fuori categoria. L’obiettivo è infatti quello di “promuovere la collaborazione intersettoriale con vari stakeholder in campo automobilistico e non solo. Le parti firmatarie esploreranno le opportunità per applicazioni basate su tecnologie spaziali che supportino i trasporti nella transizione verso un futuro più verde, inclusivo e sostenibile”. Per Iveco Bus, il protocollo rappresenta una grande opportunità per espandere le tecnologie satellitari e l’uso dei dati prodotti per l’evoluzione del trasporto, focalizzandosi sulla disponibilità di stazioni di rifornimento per gli utilizzatori di veicoli a celle e su soluzioni con tecnologie spaziali per trasporto a chiamata, oltre che per l’ottimizzazione dei percorsi. “Il settore del trasporto delle persone si evolve rapidamente - ha commentato Domenico Nucera, presidente della business unit Bus di Iveco Group - e le applicazioni basate su tecnologie spaziali possono rivestire un ruolo importante nel supportare la transizione energetica nella nostra industria. Siamo convinti che il Protocollo firmato con l’Agenzia Spaziale Europea genererà opportunità anche per noi, in modo da accelerare ulteriormente la realizzazione di tecnologie e servizi per la mobilità sostenibile. Come Iveco Bus, investiamo continuamente in tecnologie avanzate e cerchiamo costantemente partnership strategiche con realtà leader quali l’ESA, onde attraversare confini sempre nuovi, mantenerci competitivi e consolidare la nostra posizione come riferimento nel settore del trasporto passeggeri”.

VOLVO BUSES ACCORDO CON SUNSUNDEGUI

Volvo Buses ha firmato un accordo con la spagnola Sunsundegui per produrre su licenza le carrozzerie dei suoi Volvo 9700 e Volvo 9900. L’inizio della produzione è previsto nel 2024, mentre i primi autobus arriveranno sul mercato europeo nel 2025.



Vega Editrice

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Anno XXXIII

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Inserto allegato

VEICOLI COMMERCIALI M e n s i l e d i p o l i t i c a , e c o n o m i a , c u l t u r a e t e c n i c a d e l t r a s p o r t o | Fo n d at o d a P a o l o A l t i e r i

AL DEBUTTO EVUM A-CAR

Pensato sopratutto per enti pubblici e corpi quali le comunità montane, i vigili del fuoco, le guardie forestali e le municipalizzate, la nuova proposta del Gruppo Koelliker si preannuncia come una soluzione intelligente e a zero emissioni per tutte le aziende che operano in situazioni di crisi.

IL PICCOLO 4X4 ELETTRICO PER LE MISSIONI IMPOSSIBILI


VEICOLI COMMERCIALI

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Consumo di energia elettrica Veicoli Commerciali Opel (Wh/km): 192 – 381; Autonomia Gamma Elettrica Veicoli Commerciali: fino a 330 km. Valori omologati in base al ciclo ponderato WLTP, in base al quale i nuovi veicoli sono omologati dal 1° settembre 2018, aggiornati al 04/05/2022 e indicati sono a scopo comparativo. Il consumo effettivo di carburante e di energia elettrica e i valori di emissione di CO2 possono essere diversi e possono variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optionals, frequenza di ricarica elettrica per chilometri percorsi, temperatura interna ed esterna, stile di guida, velocità, peso totale, utilizzo di determinati equipaggiamenti, tipologia e condizioni degli pneumatici, condizioni stradali, ecc. Immagini illustrative; caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Messaggio pubblicitario, con finalità promozionale.

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STELLANTIS, AMBITION DAY:

UN ECCEZIONALE PARTO PLURIGEMELLARE

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di Paolo Barilari Balocco

Sì, 800.000, avete letto bene, non è un errore, tante sono le possibili varianti che si ottengono incrociando le infinite declinazioni dei nuovi dodici modelli Stellantis. D’altro canto la conferenza stampa di lancio, svoltasi a Balocco il 23 ottobre scorso, è stata battezzata con l’evocativa definizione: “Commercial Vehicles Ambition Day”. Stellantis uguale sei brand, tutti con una grande tradizione nei veicoli da lavoro fino a 3,5 tonnellate: in ordine, rigorosamente alfabetico,

SUCCEDE RARAMENTE, MA QUANDO SEI MARCHI ALLEATI DECIDONO DI RINNOVARE SIMULTANEAMENTE LE LORO GAMME DI VEICOLI COMMERCIALI, ALLORA NEANCHE CHI È ESPERTO DEL SETTORE PUÒ ESIMERSI DAL PRENDERE RAPIDAMENTE APPUNTI, PER NON PERDERSI NEL DEBUTTO DI 12 NUOVI MODELLI IN ANTEPRIMA MONDIALE, CHE INSIEME OFFRIRANNO ALLA CLIENTELA 800.000 DIVERSE COMBINAZIONI.

Citroën, Fiat Professional, Opel, Peugeot, Vauxhall e RAM. L’offerta complessiva è unita sotto il nome di Stellantis Pro One. Dunque un rinnovamento integrale dell’offerta del gruppo con dodici modelli pronti per scendere in strada da subito, nei segmenti small, medium e large: i nuovi Citroën Berlingo, Jumpy, Jumper; i nuovi Fiat Professional Doblò, Scudo,

Ducato; i nuovi Opel/Vauxhall Combo, Vivaro, Movano; i nuovi Peugeot Partner, Expert, Boxer; ai quali si aggiungerà, alla fine del 2023 anche il nuovo Ram ProMaster EV. L’aggettivo “nuovi” si ripete molte volte, ma difficile trovare un modo diverso per sottolineare l’unicità di un lancio in contemporanea di così tanti modelli. Potere delle grandi alleanze.

Jean-Philippe Imparato, Head of Commercial Vehicles Business Unit, non nasconde le ambizioni del gruppo nel settore dei veicoli da lavoro. “Stellantis fattura 180 miliardi di euro, un terzo dei quali, 60 miliardi, proviene dal settore dei veicoli commerciali. Per il 2030 l’obiettivo è di fatturare circa 100 miliardi di euro, il doppio di quanto raggiunto nel 2021. Siamo leader in varie

aree del mondo per volumi, ma anche all’avanguardia per quanto riguarda l’elettrificazione e la connettività”. Nel 2030, oltre al raddoppio del fatturato rispetto al 2021, Stellantis punta al 40 per cento di mix elettrico (esclusi i veicoli heavy duty) e a 5 miliardi di euro di fatturato generato dai servizi. Tutto obiettivi che rientrano nella strategia “Dare Forward”, Osare verso il futuro, nel quale è impegnato tutto il gruppo. Presentato nel marzo 2022, Dare Forward 2030 è il piano olistico di Stellantis che si sviluppa attorno a tre pilastri fondamentali: etica, tecnologia e valore. Il progetto punta azzerare le emissioni di carbonio nel 2038, a raddoppiare i ricavi netti entro il 2030 rispetto al 2021, e a registrare margini di utile operativo a due cifre per tutto il decennio.


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AL CENTRO DI TUTTO

STELLANTIS UNA RIVOLUZIONE, ANCHE PER TUTTI I SERVIZI A DISPOSIZIONE DI CHI STA AL VOLANTE

IL GUIDATORE

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Le nuove caratteristiche tecniche delle gamme della nuova van offensive Stellantis includono cabine di guida innovative, un nuovo sistema di infotainment da 10 pollici, diciotto sistemi di assistenza alla guida aggiornati fino al livello 2, connettività 100 per cento di serie, e una soluzione innovativa e-PTO (electric Power Take Off), che consente di utilizzare la batteria di trazione per far funzionare le attrezzature da lavoro. E, più in generale, l’obiettivo è di avere il 100 per cento dei nuovi furgoni connessi entro la fine del 2023 con aggiornamenti over-the-air a partire dal 2026, e l’obiettivo di raggiungere i cinque miliardi

Grande protagonista del mercato dei veicoli commerciali leggeri, Peugeot rinnova la sua gamma, a partire dai modelli 100% elettrici.

STELLANTIS

STELLANTIS

La parola a Xavier Peugeot, Senior Vice President CV BU

La parola a Luca Marengo, Head of Van Products

UN’OFFENSIVA SENZA PRECEDENTI

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osì come tanti altri settori anche quello dei veicoli commerciali si sta evolvendo. Ne ha parlato diffusamente Xavier Peugeot, Senior Vice President Commercial Vehicles Business Unit. “I clienti oggi vogliono da noi una risposta a 360 gradi. E noi non possiamo più limitarci soltanto

a costruire e vendere veicoli. Oggi dobbiamo basare la nostra attività su cinque pilastri: il prodotto, naturalmente, seguito dalla leadership nel campo delle emissioni zero – Stellantis è numero uno in Europa con il 43 per cento di quota di mercato nel segmento Battery Electric Vehicles, BEV – un’avanzata customer experience, una conversione completa al digitale e un’ampia offerta di servizi connessi. In sintesi, cinque pilastri, sei marchi e una sola squadra Stellantis per i veicoli commerciali”. Sei marchi che insieme, nel 2022, hanno venduto un milione e seicentomila unità di veicoli commerciali nel mondo, portando il gruppo Stellantis al primo posto per volumi in Europa e in Sud America, al secondo posto in

Medio Oriente e Africa e al terzo posto negli Stati Uniti. E i primi otto mesi del 2023 hanno fatto registrare una crescita Stellantis del 5 per cento. “Fondamentale è la nostra strategia nel segmento dei veicoli elettrici - ha dichiarato Xavier Peugeot - l’obiettivo Zero emissioni è ed è sempre stato al centro del nostro lavoro. Con la nostra seconda generazione di veicoli BEV, ampliamo il raggio di autonomia, fino a 420 km. A disposizione dei clienti oggi esiste una gamma completa di grandi van elettrici: il Peugeot e-Boxer, il Citroën e-Jumper, il Fiat e-Ducato, l’Opel-Vauxhall e-Movano e, negli Stati Uniti, presto anche il RAM e-ProMaster, a cui si aggiungeranno 4 pick-up BEV nei prossimi due anni”.

A DIFFERENZIARCI SONO LE STORIE DEI NOSTRI CLIENTI

Il nostro obiettivo è quello di lanciare tutti i nuovi prodotti entro un intervallo massimo di sei mesi, tra il primo e l’ultimo Paese che introdurrà i modelli delle nuove gamme. L’operazione si concluderà nei primi sei mesi del 2024, o al massimo entro le prime settimane del secondo semestre”. Parte con la definizione delle tempistiche di introduzione sui mercati dei nuovi 12 van Stellantis, la conferenza stampa di Luca Marengo, responsabile del prodotto di Stellantis Pro One, il ramo del gruppo dedicato ai veicoli commerciali. Altro punto nodale affrontato è stata la strategia in atto per differenziare prodotti molto simili di brand diversi. ”Non è una novità nel settore dei veicoli commerciali avere veicoli gemelli”, risponde Marengo. “E avere tanti marchi all’interno di Stellantis è un punto di forza del gruppo. Ogni singolo marchio porta con sé un patrimonio di fiducia da parte dei clienti, una storia di fedeltà

alla Casa e al concessionario. Siamo globali ma anche locali, con i vari brand che riescono ad esprimere meglio il loro potenziale sul mercato di riferimento dove tradizionalmente sono più forti”. Tanto l’impegno di Stellantis sui veicoli elettrici, ma Luca Marengo ha ribadito che il gruppo continuerà a vendere veicoli con motori diesel finché esisterà una domanda del mercato.


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LA VOCE DEI BRAND Non è facile diversificare l’offerta di marchi diversi, quando sotto lo stesso ombrello di un’alleanza come Stellantis, in realtà si vendono gli stessi modelli con piccole varianti. Certo, ci sono i mercati nazionali, nei quali i marchi di casa sono più forti, o qualche preferenza storica dei singoli clienti, spesso dovuta all’attaccamento a una concessionaria o a una migliore offerta, non solo di prezzo ma anche di servizi post vendita. I CEO dei marchi Stellantis ci raccontano le filosofie che caratterizzano i loro brand e che, se possibile, rendono diversi modelli uguali.

Nuovi Berlingo Van, Jumpy e Jumper saranno tra i primi modelli a mostrare la nuova identità di marca e il nuovo logo di Citroën, con uno stile evoluto, soprattutto nel frontale e nella plancia. Ma non è tutto: adottano una serie di ottimizzazioni a vantaggio della serenità quotidiana in tema di comfort, connettività, aiuti alla guida e motorizzazioni.

di euro di ricavi da servizi connessi come una delle sette attività con forte potenziale di redditività del piano strategico Dare Forward 2030. Novità Stellantis anche per quanto riguarda l’idrogeno. Una seconda generazione di propulsione a celle a combustibile a idrogeno nei furgoni di medie dimensioni, che sarà lanciata a metà del 2024, adotta un sistema di media potenza esclusivo di Stellantis e fornisce un record di autonomia nel segmento fino a 400 km. La propulsione a idrogeno sarà proposta anche sui furgoni di grandi dimensioni nel 2024, con un’architettura a media potenza, un’autonomia fino a 500 km e un tempo di rifornimento di cinque minuti. Ma non è tutto: tornando al presente, la nuova generazione di interfaccia uomo-macchina migliora la produttività e la sicurezza. Il quadro strumenti e i display centrali sono più grandi, intuitivi e possono essere personalizzati dal conducente. La Dynamic Surround Vision utilizza telecamere esterne che forniscono un’ampia visuale attorno al veicolo e un aiuto per orientarsi nel traffico e nelle strade congestionate. La connessione wireless, attivata al momento

della consegna del veicolo, consente ai conducenti di essere informati e ai responsabili delle aziende di restare in contatto con le flotte in tempo reale. Consente di usufruire di pacchetti di servizi dai costi ridotti, compresa manutenzione preventiva, il coaching per la guida ecologica, l’instradamento dei veicoli elettrici e la gestione della carica. Gli aggiornamenti over-theair consentono ai veicoli di evolvere con i loro utenti. Nei furgoni compatti, una nuova Smartphone Station si connette a un’applicazione dedicata che consente al telefono cellulare di diventare un pannello di controllo del veicolo, che comprende anche l’interazione con i pulsanti del volante Nei furgoni di grandi dimensioni, c’è una soluzione di guida assistita di livello 2 grazie alla combinazione di Adaptive Cruise Control con funzione stop-and-go, Lane Centering e Traffic Jam Assist. Inoltre, una nuova generazione del motore a combustione interna si abbina a un cambio automatico a 8 rapporti per migliorare l’autonomia e la capacità. Tutti i nuovi veicoli commerciali sono dotati di fari full LED per una visione e una sicurezza ottimali.

STELLANTIS PRO ONE Stellantis Pro One punta alla leadership nel mercato globale dei veicoli commerciali. Amplissimo portafoglio di prodotti, 20.000 punti di contatto dedicati e servizi competitivi, soluzioni di trasporto a marchio Citroën, Fiat Professional, Opel, Peugeot, Ram e Vauxhall. Da oggi al 2030 Stellantis Pro One punta a raddoppiare il fatturato, raggiungendo la quota del 40 per cento di veicoli elettrici, sia con batterie sia con celle a combustibile a idrogeno e un pacchetto di servizi connessi per migliorare l’efficienza dei clienti aziendali. L’obiettivo di Stellantis Pro One è di diventare un’impresa a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2038.

Olivier François, CEO Fiat Professional “Non solo semplicemente prodotti, ma anche soluzioni dedicate con la volontà di stare vicini ai nostri clienti. Tutto riassunto nel nostro slogan, Fiat Professional, a pro like you, professionisti come voi”.

Linda Jackson, CEO Peugeot “I nostri prodotti devono trasmettere un’ottima immagine dei nostri clienti e funzionare in maniera fluida, con un design caratteristico e deciso. A chi guida garantiamo comfort, ergonomia e tecnologia nello spazio di guida e di lavoro”.

Tim Kuniskis, CEO RAM “I nostri prodotti sono costruiti per servire i nostri clienti. Tecnologia, sicurezza, comfort e stile. E poi la forza, la potenza e la capacità operativa. E il lancio del ProMaster elettrico segnerà il cambiamento e la nostra espansione dagli USA al mondo”.

Thierry Koskas, CEO Citroën “Da sempre Citroën propone nuovi rivoluzionari concetti, anche nel settore dei veicoli commerciali. E ogni nostro modello offre una versione BEV elettrica”.

Florian Huettl, CEO Opel Vauxhall “Tutti i nostri modelli condividono lo stesso puro e caratteristico linguaggio di design, e offrono soluzioni innovative ai nostri clienti. E guidiamo il cambiamento verso l’elettromobilità anche con il nostro van a idrogeno lanciato nel 2021 ”


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IVECO INAUGURATO L’IMPIANTO DI CONTARINA PER LA PRODUZIONE DEL BIOMETANO È LA QUADRATURA DEL CERCHIO, LA REALIZZAZIONE DEI SOGNI PIÙ DOLCI DI QUALSIASI IMPRENDITORE: MUOVERE IL PROPRIO BUSINESS CON GLI SCARTI, CON CIÒ CHE NON SERVE PIÙ. L’AZIENDA VENETA HA RESO TUTTO QUESTO REALTÀ POTENDO DA OGGI PRODURRE GAS DAI RIFIUTI CHE RACCOGLIE QUOTIDIANAMENTE.

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Iveco ha partecipato all’inaugurazione dell’impianto di Contarina per la produzione e liquefazione del biometano, prodotto dal trattamento di umido e vegetale raccolti porta a porta nei 49 Comuni del Bacino Priula. Lo scorso marzo il brand aveva consegnato 50 Daily CNG all’azienda che si occupa della gestione rifiuti all’interno della provincia di Treviso; proprio in quell’occasione era stata annunciata l’imminente apertura dell’impianto che permetterà d’ora in poi di realizzare un modello perfetto di economia circolare: dal rifiuto al biometano, che verrà utilizzato per alimentare i veicoli che raccoglieranno appunto gli stessi rifiuti. La nuova struttura impiantistica è stata inaugurata dall’On. Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e numerose Autorità locali, insieme a Valerio Vanacore, Responsabile Trazioni Alternative Iveco Mercato Italia e Antonella Ceccato, Amministratore Delegato Industrial Cars. Il progetto permette di fare un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità ambientale, unico per il territorio ma anche a livello nazionale, trattandosi del primo impianto finanziato dal PNRR che entra ufficialmente in funzione. L’esistente impianto di compostaggio è stato ampliato con una nuova sezione di digestione anaerobica per produrre biometano in forma gassosa e liquida. Oltre ad essere immesso in rete, una parte del bioGNL viene usata per alimentare 226 mezzi di raccolta dei rifiuti, compreso l’organico da cui si produce questo carburante green. Un vero sistema circolare, dove non ci sono scarti. Il biometano è una fonte rinnovabile che può dare un grande contributo alla transizione energetica nel nostro Paese: in Italia, infatti, il biometano ha un notevole

Economia circolare, pièce in atto unico di Lino Sinari Treviso

Da sinistra Valter Pettenon, Venditore Ricambi Industrial Cars, David Cabrelli, Responsabile Commerciale Industrial Cars, Antonella Ceccato, Amministratore Delegato Industrial Cars, e Valerio Vanacore, Responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia.

potenziale grazie alla disponibilità di diverse fonti di biomasse ed è importante sostenere la realizzazione degli impianti, in quanto questa risorsa può svolgere un ruolo chiave nella decarbonizzazione dei settori energetici e dei trasporti, diminuendo la dipendenza dall’estero e favorendo la circolarità dei processi. “Siamo molto orgogliosi - ha commentato Sergio Baldin, Presidente Contarina - di aver dato vita a questo progetto, concretizzando un modello di economia circolare unico che porta benefici all’intera comunità. Un impegno che mette al centro la sostenibilità e l’innovazione, reso possibile dalla scelta lungimirante di Contarina di puntare sul biometano come fonte energetica per i propri mezzi e non solo. Un vero sistema circolare che valorizza il rifiuto organico e permette di fare un passo in avanti verso la transizione energetica, riducendo le emissioni e favorendo la mobilità sostenibile

durante le fasi di raccolta dei rifiuti. Confidiamo di essere un esempio anche per altre realtà e che questo sia solo il primo impianto di questo tipo.” “Iveco - ha aggiunto Valerio Vanacore, Responsabile Trazioni Alternative Iveco Mercato Italia - è pioniere della tecnologia a gas naturale e nella nostra strategia di decarbonizzazione continuiamo a considerare il biometano come una soluzione realmente sostenibile dal punto di vista dell’ambiente e dell’economia, una risorsa che valorizza la società e il territorio, per cui i nostri veicoli sono già pronti e predisposti. Ringraziamo Contarina di averci coinvolto in questa giornata esemplare di un effettivo processo di economia circolare”. E infine l’intervento di Antonella Ceccato, Amministratore Delegato Industrial Cars, dealer Iveco di riferimento per la zona di Treviso, oltre che per il territorio di Vicenza e per parte di quello di Padova: “E’ un piacere e motivo di orgoglio per Industrial Cars essere partner con Iveco di un’importante realtà del nostro territorio come Contarina, che ha saputo costruire e diventare promotore di un concetto di circolarità virtuosa, che parte dal rifiuto per generare nuova energia per alimentare la raccolta, offrendo un servizio doppiamente green”.

PIAGGIO Insieme a Foton per lo sviluppo congiunto della nuova gamma a batteria

PORTER ELETTRICO… STA ARRIVANDO!

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l CEO di Piaggio & C. S.p.A., Michele Colaninno, ed il Vice-President di Foton Motor Group, Ma Rentao, hanno siglato a Pechino il contratto per lo sviluppo congiunto di una nuova gamma di Porter a pro-

pulsione elettrica. La cerimonia di firma è avvenuta alla presenza del Presidente del CdA del Gruppo Piaggio, Matteo Colaninno, che a Pechino ha incontrato Chang Rui, presidente di Foton Motor Group. La gamma

di veicoli commerciali Piaggio si amplierà così con due nuove varianti a propulsione elettrica a quattro ruote, pensati per rispondere al meglio alle specifiche esigenze della mobilità intra-city, grazie alla combinazione di dimensioni compatte unite ad una capacità di carico di almeno una tonnellata, particolarmente elevata per la sua categoria. La nuova gamma di Porter elettrico sarà prodotta negli stabilimenti italiani di Pontedera

del Gruppo Piaggio e distribuita entro fine 2024 nei principali Paesi europei attraverso una rete ad elevata specializzazione nella vendita e nell’assistenza di veicoli commerciali, orientata alla massima soddisfazione del cliente. Sulla nuova gamma del Porter elettrico saranno presenti anche innovative soluzioni in ambito cybersecurity, sicurezza veicolo attiva e passiva, compresi i sistemi avanzati di assistenza alla guida.

Questi nuovi contenuti saranno disponibili anche sulle varianti a propulsione termica del Porter. Gli accordi siglati oggi consolidano la positiva partnership tra i due Gruppi che ha dato vita nel 2021 al nuovo Porter NP6, il primo city truck, in grado di unire dimensioni compatte a una portata straordinaria, con motorizzazioni bifuel eco-friendly e che ha ricevuto un grande apprezzamento dal mercato europeo.

Da sinistra Ma Rentao, vicepresidente di Foton Motor Group, Chang Rui, presidente di Foton Motor Group, Matteo Colaninno, presidente esecutivo del Gruppo Piaggio, Michele Colaninno, amministratore delegato del Gruppo Piaggio


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*Dato stimato a seguito dei test e delle simulazioni interne fatte da IVECO, in attesa dell’omologazione del veicolo, sulla versione Furgone 42S14E V 4.100 H2 con 3 batterie nel ciclo WLTP urbano. Pertanto i dati relativi alle autonomie stimate potrebbero variare. L’autonomia che sarà riconosciuta in sede di omologazione sarà disponibile in prossimità della commercializzazione del veicolo. In ogni caso, le prestazioni reali possono variare a causa di vari fattori (es. equipaggiamento del veicolo, stile di guida, condizioni meteorologiche, mission, condizioni del veicolo, età e condizioni della batteria agli ioni di litio).


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IN ANTEPRIMA

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SE È TANTO AMATO CI SARÀ UN PERCHÈ FORD PRO ALLA SCOPERTA DEL NUOVO TRANSIT CUSTOM, IL FURGONE PIÙ VENDUTO D’EUROPA

UNA GAMMA AMPIA, DECLINATA SU TRE DIESEL EFFICIENTI E, PRESTO, ANCHE SU UNA VERSIONE PLUG-IN HYBRID E L’ATTESA VARIANTE ELETTRICA, TANTA TECNOLOGIA DI SICUREZZA E LA SOVRASTRUTTURA TELEMATICA PER MINIMIZZARE I CASI DI FERMO VEICOLO: TUTTE LE NOVITÀ DEL NUOVO VAN DELL’OVALE BLU.

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Di Greta Rossi Monaco

Con una giornata interamente dedicata al test drive dei nuovi Ford Transit Custom e Tourneo Custom, Ford Pro ha dato il via alla commercializzazione dei suoi van in Europa. Due modelli estremamente apprezzati dalla clientela, che oggi si rinnovano per continuare a soddisfare un mercato che ha decretato il primo, di cui qui vogliamo parlare diffusamente, il furgone da una tonnellata più venduto nel Vecchio Continente. Il Transit Custom si basa su una nuova piattaforma pensata per incrementare tutte le caratteristiche che fanno la differenza per chi con questo veicolo deve lavorare: capacità di carico, versatilità, accessibilità

e assistenza alla guida, per una giornata improntata alla massima sicurezza. Grazie alla nuova concezione, la struttura del veicolo è più rigida, ma al tempo stesso di 100 kg più leggera, e presenta un passo allungato fino a 200 mm, per una capacità di carico ottimale, mentre il piano di carico più basso facilita l’accesso all’abitacolo e la movimentazione delle merci. Tutte novità che si sposano alla perfezione con una gamma motori estremamente ampia, per tutte le esigenze, di cui noi abbiamo provato la versione diesel 2.0 Ecoblue da 150 CV con cambio manuale a sei rapporti, proprio la declinazione perfetta, a nostro avviso,

per chi sia alla ricerca di un van che possa diventare il proprio compagno di viaggio quotidiano, per il perfetto equilibrio che riesce a realizzare tra tecnologia, prestazioni e contenimento dei consumi. “La nuova generazione della gamma Custom - ci racconta Monica Mecacci, Chief Press Officier di Ford Pro Italia - vuole superare se stessa. In particolare il Transit Custom è bestseller da anni nel segmento da una tonnellata in Italia e in Europa, e con la nuova versione riesce ad andare oltre in termini di comfort, connettività e tecnologia, senza dimenticare l’ampiezza della gamma che mette a disposizione dei suoi clienti. Saranno infatti disponibili tre motori diesel (da 136, 150 e 170 CV), abbinabili anche ad un cambio automatico a 8 rapporti di ultima generazione. Due Una linea accattivante, plancia automobilistica, e un vano di carico funzionale dotato anche di illuminazione per rendere più agevoli le operazioni.

delle unità saranno equipaggiate anche con la trazione integrale intelligente, mentre il prossimo anno arriverà il motore plug-in hybrid, lo stesso che montiamo sulla Kuga, e in estate sarà la volta della versione 100 per cento elettrica, a conferma della strada già tracciata da tempo da Ford per i prossimi anni. Ma già da oggi il nostro brand tiene in modo particolare ad essere vicino a chi lavora, e lo fa con una capacità di carico più ampia, tante accortezze a livello di comfort, e la geniale novità del volante inclinabile che può diventare un piano di lavoro o un sostegno per la pausa pranzo”. D’altra parte il laboratorio di progettazione del nuovo Transit Custom ha fatto tesoro delle esigenze dei clienti per tradurle in migliorie, e che gli operatori usino l’abitacolo come ufficio e spesso consumino i loro pasti seduti al posto di guida è risultata essere una delle considerazioni ricorrenti. “Abbiamo poi - riprende Mecacci - una serie di novità anche a livello di tecnologia, con molti ADAS di serie, per un’esperienza a bordo in tutta sicurezza, e una conseguente, maggiore produttività”. Tra le innovazioni apportate sul nuovo Transit Custom vale sicuramente la pena citare il Delivery Assistant, sistema incaricato di rendere più veloce e sicura ogni consegna. “Chi utilizza un furgone per le consegne - ci spiega Monica - può infatti effettuare fino a 200 fermate al giorno: con questo dispositivo riusciamo ad automatizzare alcuni dei processi che compongono una fermata-tipo. Il Delivery Assist entra infatti in funzione una volta parcheggiato il veicolo accendendo automaticamente le luci di emergenza, chiudendo

BIO MONICA MECACCI

Classe 1974, un compagno di vita e due figli, Monica dopo gli studi classici si laurea in Giurisprudenza, per finire, immediatamente dopo il conseguimento del titolo, nelle braccia dell’Ovale Blu. “Avevo la curiosità di entrare in una multinazionale, ho inviato il mio cv a Ford e da lì non mi sono più mossa. Dal 2017 mi occupo di comunicazione, dopo 10 anni di reparto commerciale e 6 nel ruolo di Brand Manager: apprezzo la possibilità, datami dal mio ruolo attuale, di entrare in contatto con persone con una visione diversa, extraFord, che restituiscono completezza alla mia esperienza”. L’attaccamento alla maglia da parte di Monica è palpabile: “Lavorare in Ford significa avere l’Ovale Blu tatuato sulla pelle, ci sentiamo parte di una famiglia, ma non solo a livello italiano, è un sentimento globale: soffriamo insieme, combattiamo insieme e vinciamo insieme”. Una grande passione per la danza, prima classica, oggi jazz, Monica pratica anche tennis e d’inverno “tanto sci: adoro l’odore dei boschi, e il rumore della neve che scricchiola”.


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IN ANTEPRIMA

novembre 2023

FORD PRO Passaggio a cinque stelle sul nuovo people mover Tourneo Custom

FINO A 9 POSTI, E TUTTI IN PRIMA CLASSE

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axi comfort ovunque ci si sieda all’interno del nuovo Tourneo Custom: il people mover dell’Ovale Blu conferma la sua attitudine a trattare ogni occupante con la massima cura, mettendo a disposizione del conducente un abitacolo automobilistico dotato di ogni comfort, e per tutti tanta tecnologia e spazio in abbondanza. Realizzato sulla piattaforma del nuovo Transit Custom, che ne migliora prestazioni, raffinatezza e comfort, il nuovo Tourneo Custom rappresenta un punto di riferimento per il trasporto persone e servizi shuttle, sia

eventuali finestrini rimasti aperti e bloccando le porte non appena il guidatore lascia il furgone. Al suo ritorno, il conducente potrà entrare e avviare il veicolo senza bisogno di utilizzare le chiavi. In questo modo ad ogni fermata si risparmiano minuti preziosi che, sommati a fine giornata, possono davvero fare la differenza”. Ancora: la tecnologia Exit Warning garantisce maggior consapevolezza in città, avvertendo il conducente della presenza di altri utenti della strada in avvicinamento, per prevenire i cosiddetti incidenti di dooring, in cui chi è a bordo del veicolo aprendo la portiera rischia di urtare pedoni e ciclisti. “Un’idea che ci sta particolarmente a cuore - riprende Mecacci - è l’UpFit Integration System che lavora sulla predisposizione per l’installazione e la gestione di dispositivi elettronici in grado di comunicare con il veicolo. La metà dei Transit venduti in Europa vengono successivamente allestiti: con questo sistema i partner possono installare componenti aggiuntivi e collegarli in

in ambito professionale che nel settore turistico-ricettivo. Le ottimizzazioni interne includono un versatile sistema di sedili montati su binari nella seconda e terza fila, per la massima adattabilità nella gestione dello spazio per persone e bagagli. I sedili su binari possono essere posizionati lungo le guide con grande facilità, o rimossi anche singolarmente. L’esperienza di viaggio può essere arricchita da una serie di personalizzazioni come un ampio tetto panoramico che migliora la sensazione di spazio e luce, con trattamento infrarosso, per mantenere la cabina fresca anche sotto la luce solare intensa. Le porte laterali scorrevoli a comando elettrico possono essere attivate anche senza dover utilizzare le mani: possono essere

sicurezza agli impianti elettrici e elettronici del Transit Custom, permettendo all’utente finale di controllarli tramite il touchscreen di bordo”. Nella versione furgone, il Transit Custom offre volumi di carico da 5,8 a 9 m3, con una capacità di carico fino a 1.350 kg e una lunghezza massima di carico di 3.450 metri. Sono disponibili anche le versioni doppia cabina van e combi, tutti con la scelta di passo lungo o corto, mentre il peso massimo del rimorchio frenato è di 2.800 kg, ed è disponibile anche un gancio di traino retrattile posteriore. “Naturalmente il nuovo Transit Custom - conclude Mecacci fa parte del mondo Ford Pro lanciato due anni fa, oggi una business unit rodata che guarda all’utente business con un occhio particolare, proponendogli non solo veicoli di valore ma anche servizi con l’obiettivo di tagliare i tempi di fermo, e quindi i costi, e di massimizzare la produttività”. Il nuovo Transit Custom è infatti integrato con gli strumenti di gestione Ford Pro

aperte con un semplice movimento del piede in prossimità della ruota anteriore. La gamma di motori disponibili sul nuovo Tourneo Custom include la nuova generazione di motori diesel Ford EcoBlue con potenze di 136 CV, 150 CV o 170 CV, e dal prossimo anno, anche qui, la nuova motorizzazione plug-in hybrid e la versione E-Tourneo Custom 100 per cento elettrica, dotata di una batteria utilizzabile da 64 kWh e un motore da 160 kW per un’autonomia di guida fino a 325 km. Il nuovo Tourneo Custom è dotato di una completa gamma di sistemi avanzati di assistenza alla guida, che per la prima volta, su questo veicolo, include il cruise control adattivo intelligente, l’assistenza alla frenata in retromarcia e la telecamera a 360 gradi, che fornisce una visuale completa intorno al veicolo per facilitare le manovre in città.

Telematics, con l’app Ford Pass Pro e con il sistema di uptime connesso FordLiive. Grazie a Ford Pro Telematics, le cui funzionalità sono gratuite per un anno, i proprietari di Transit Custom possono monitorare posizione, efficienza e stato di salute dei veicoli: il sistema invia avvisi informando, ad esempio, se il motore resta acceso troppo a lungo, o se lo stile di guida non è ottimale, oltre a notifiche in caso di furto, utilizzi non autorizzati o attività al di fuori delle ore di lavoro. L’app Ford Pass Pro è pensata per gestire la flotta direttamente dallo smartphone: gratuita, consente di bloccare e sbloccare le porte a distanza, controllare la posizione, monitorare la spesa di carburante, lo stato di salute dei fluidi, la pressione degli pneumatici e la condizione dei freni. Uno step in più è la connessione al servizio

FordLiive che monitora i tempi di intervento e manutenzione per accelerare il ritorno del veicolo alla sua normale operatività, aiutando a ridurre anche del 60 per cento i tempi di fermo: nel 2022 ha generato oltre 300mila giorni di disponibilità aggiuntiva per un valore totale di circa 138 milioni di euro per i clienti. Le prime motorizzazioni di Transit Custom ad arrivare sul mercato saranno i diesel, poi sarà il turno delle versioni equipaggiate con trazione integrale. La prossima primavera entrerà in concessionaria la variante plug-in hybrid (2.5 benzina al lavoro insieme alla batteria da 11,8 kWh per una potenza combinata di 232 CV, un’autonomia in elettrico di 56 km e 2,3 kW di potenza per gli strumenti tramite la presa di bordo), seguita in estate dal Transit Custom 100 per cento elettrico.

FORD PRO Partita la produzione dei nuovi Transit e Tourneo Courier

ARRIVANO ANCHE I PICCOLINI!

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ord ha dato il via alla produzione dei nuovi modelli di Tourneo Courier e Transit Courier, presso lo stabilimento Ford Otosan di Craiova, in Romania, potenziando così l’offerta per famiglie e aziende. l nuovo Transit Courier è il più compatto della gamma Transit e si distingue per un livello maggiore di connettività e soluzioni sviluppate per ottimizzare la produttività di professionisti e aziende, mentre il

nuovo Tourneo Courier è un urban activity vehicle a cinque posti che si caratterizza per il design distintivo di ispirazione SUV e per il grande spazio a disposizione per passeggeri e bagagli. La produzione iniziale include le versioni diesel e benzina del Transit Courier e le versioni a benzina del Tourneo Courier. Le versioni 100 per cento elettriche andranno in produzione il prossimo anno, in linea con

l’impegno di Ford di vendere in Europa solo veicoli elettrici entro il 2035. Il nuovo Transit Courier è completamente integrato con la piattaforma di software e servizi connessi di Ford Pro per migliorare ulteriormente l’efficienza operativa con gli avanzati strumenti di gestione sviluppati da Ford Pro. I clienti di E-Transit Courier potranno, inoltre, accedere all’offerta completa di soluzioni di ricarica

Ford Pro. Ford Otosan - la joint venture di Ford in Turchia - è l’hub industriale di Transit Courier e Tourneo Courier dal 2014. La produzione delle precedenti generazioni è stata portata avanti a Yeniköy, in Turchia, mentre gli attuali modelli sono realizzati presso gli impianti di Craiova, nell’ambito della strategia di investimento di Ford Otosan nella struttura, passata nel 2022 sotto il control-

lo della joint venture. Lo scorso anno, Ford Otosan ha annunciato un investimento di 490 milioni di euro destinati alla produzione della nuova gamma Courier a Craiova. Questi si aggiungono all’investimento di Ford di 300 milioni di dollari presso lo stesso impianto, dove viene realizzata anche la Puma. Con questi investimenti, la capacità produttiva dello stabilimento arriverà a 272.000 veicoli/ anno.

news STELLANTIS ANNULLATA LA PARTECIPAZIONE A CES 2024

Poiché i costi degli scioperi UAW in corso contro Stellantis continuano ad aumentare, l’Azienda ha deciso di annullare le esposizioni e le presentazioni previste al CES 2024, la più grande fiera tecnologica al mondo, prevista per gennaio 2024 a Las Vegas, Nevada.

GRUPPO KOELLIKER PARTNERSHIP PER LA STAGIONE 23-24 CON VERO VOLLEY

Gruppo Koelliker e il Consorzio Vero Volley hanno siglato un accordo di partnership per la stagione 2023-2024 che trova nella condivisione dei valori il loro punto di incontro. Koelliker avrà la qualifica di Main Sponsor ed Official Mobility Partner del Consorzio, comparendo anche come sponsor di maglia della prima squadra femminile guidata da coach Marco Gaspari, candidata a una stagione da grande protagonista in Italia ed Europa con fuoriclasse, tra le altre, delle portacolori azzurre Alessia Orro, Beatrice Parrocchiale, Myriam Sylla, Paola Egonu e molte altre ancora. Inoltre Koelliker fornirà anche a tutte le giocatrici, nonché alla società, una gamma di alto livello di vetture e veicoli dei maggiori brand importati e distribuiti dal gruppo.

STELLANTIS ACCORDO CON ORANO PER IL RICICLO DELLE BATTERIE DEI VEICOLI ELETTRICI

Stellantis e Orano hanno annunciato la firma di un memorandum d’intesa per la creazione di una joint venture (soggetta all’approvazione della documentazione definitiva) incentrata sul riciclo delle batterie dei veicoli elettrici a fine vita e materiali di recupero provenienti dalle gigafactory in Europa e Nord America. Questo accordo assicura a Stellantis un ulteriore accesso a cobalto, nichel e litio. La jv si avvale della tecnologia innovativa a basse emissioni di carbonio di Orano, che consente il recupero di tutti i materiali dalle batterie agli ioni di litio e la produzione di nuovi materiali per i catodi. L’accordo permetterà di produrre materiali noti anche come “massa nera” o “massa attiva”. Questi potranno essere raffinati nell’impianto idrometallurgico di Orano che sarà realizzato a Dunkerque, in Francia, per consentirne il riutilizzo nelle batterie e chiudere così il ciclo dell’economia circolare. Il tasso di recupero dei metalli può raggiungere livelli superiori al 90 per cento. La business unit Economia Circolare mira a decuplicare i ricavi ottenuti dal riciclo e a ottenere ricavi totali per oltre 2 miliardi di euro dall’economia circolare entro il 2030. La produzione inizierà nella prima parte del 2026, riutilizzando gli asset e le strutture esistenti di Stellantis.


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PERSONAGGI

KOELLIKER INTERVISTA A LUCIANO IENGO, CHIEF MARKETING OFFICER

PICCOLO ARRAMPICATORE ECOLOGICO

L’ACAR AMA LE MISSIONI DIFFICILI

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UN PICK-UP 4X4, DI PICCOLE DIMENSIONI ED ELETTRICO. QUESTI, IN SINTESI, I TRE PUNTI CHE CARATTERIZZANO L’EVUM ACAR, UN MEZZO OMOLOGATO N1 CHE HA INIZIATO A ESSERE COMMERCIALIZZATO DAL GRUPPO KOELLIKER, IMPORTATORE ESCLUSIVO PER IL MERCATO ITALIANO.

di Paolo Barilari Milano

Era stato annunciato a novembre del 2022 l’accordo tra il Gruppo Koelliker e la tedesca Evum Motors. Quest’ultima, fondata nel 2017 a Monaco di Baviera, è un’azienda specializzata nei settori dell’ingegneria elettrica ed elettronica e nella progettazione e sviluppo di veicoli full-electric. A un anno di distanza le prime unità dell’Evum aCar sono disponibili in Italia presso le concessionarie Koelliker, e pronte per arrivare nelle mani dei primi clienti. Ma chi sarà ad acquistare aCar? Lo abbiamo chiesto a Luciano Iengo, Chief Marketing Officer del Gruppo Koelliker. Napoletano, classe 1972, un’importante esperienza in Renault, Iengo è entrato a far parte del gruppo Koelliker a luglio del 2022 con la responsabilità congiunta del marketing e del prodotto. Obiettivo l’integrazione di prodotto, il pricing e la comunicazione. Luciano Iengo, che cosa rappresenta il marchio Evum Motors? Evum è una start-up che nasce come spin-off di un progetto dell’Università di Monaco di Baviera, per studiare e realizzare un mezzo per operazioni di soccorso e trasporto in aree disagiate, soprattutto per missioni umanitarie in Africa. Da questa iniziativa, con il coinvolgimento di investitori privati, è nata la Evum Motors. Si è da lì passati alla fase di industrializzazione del veicolo con intenti commerciali, ed è così che ha visto la luce aCar, oggi l’unico pick-up elettrico a

“L’assistenza è garantita dalla rete Koelliker Work che propone sia la vendita sia le attività post-vendita, oltre che da 150 officine autorizzate”.

quattro ruote motrici presente sul mercato. Un mezzo di nicchia, altamente specializzato, pensato per utilizzi specifici: attività nelle aree montane, nelle aree extraurbane, nelle aree collinari, dove un pick-up 4x4 dalle dimensioni compatte –

solo quattro metri di lunghezza e meno di due di larghezza - è il mezzo ideale. A che tipo di clienti si rivolgerà? Soprattutto a enti pubblici e corpi quali le comunità montane, i vigili del fuoco, le guardie forestali, le aziende municipalizzate, e a chi interviene in situazioni di crisi. Ma anche a clienti privati che si trovino nella necessità di avere un mezzo robusto, piccolo, a trazione integrale e per di più a zero emissioni. Ad esempio nel mondo dell’agricoltura, a tutto campo, e in quello dell’edilizia, e penso soprattutto ad ambienti difficili. In definitiva dovunque servano piccoli mezzi 4x4: l’aCar non sarà disponibile solo nella configurazione pick-up ma verrà venduto anche nella variante a cassone ribaltabile, come telaio cabinato da allestire, e come

furgone, con un box dietro alla cabina. Che autonomia garantisce l’Evum aCar? Un’autonomia perfettamente compatibile, fino a 200 km, con il chilometraggio medio dei suoi potenziali clienti. Un mezzo da lavoro che marcerà spesso in ambienti che sono dei veri e propri ecosistemi; penso alle isole, ai boschi, ai parchi naturali. Lo farà in maniera rispettosa, a zero emissioni. Missioni particolari, spesso impegnative. Il piccolo aCar è un veicolo adatto? Il mezzo è costruito in Germania, con un ciclo produttivo e della gestione dei fornitori che è al 90 per cento europeo. Un mezzo con standard qualitativi dei fornitori e di realizzazione di alto livello.

La scocca, ad esempio, made in Italy, è totalmente zincata, robusta e dalla lunga durata. L’aCar quando sarà disponibile per i clienti italiani? La collaborazione tra Koelliker ed Evum per distribuire il mezzo in Italia è partita all’inizio del 2023. Abbiamo avviato la classica procedura per arrivare al traguardo della distribuzione e vendita: accreditato e omologato il marchio in Italia e poi formato commercialmente e tecnicamente la rete di dealer per essere pronti alla vendita dell’aCar. I primi mezzi hanno fatto il loro ingresso in concessionaria immediatamente dopo l’estate. Oggi il veicolo è visibile e acquistabile presso la rete, ed è iniziata la nostra attività commerciale, puntata soprattutto sul B2B.


news MERCATO SETTEMBRE IN CRESCITA, MA GLI INCENTIVI NON DECOLLANO

Veicoli commerciali in forte accelerazione anche a settembre: con 17.670 immatricolazioni contro le 12.345 di settembre 2022, il settore registra una crescita record del 43,1 per cento. Nei nove mesi, con 140.222 veicoli immatricolati, l’aumento è del 16,5 per cento. Non fanno un passo avanti invece le richieste di incentivo, previsto per l’acquisto di un nuovo veicolo ad alimentazione elettrica a fronte di rottamazione. Il fondo a disposizione fino al 31 dicembre prossimo presenta ancora un avanzo del 93%. Secondo i dati di Invitalia nei primi nove mesi dell’anno sono state presentate solo 146 richieste di incentivo. La quota dei veicoli commerciali elettrici puri, finora immatricolati, non supera il 3,6% del totale mercato. “Con questi dati, per riuscire a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto merci, è necessario un piano puntuale del Governo che indichi una chiara strategia in ottica di transizione green, anche in vista delle decisioni sul Regolamento Euro 7”, afferma il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci. “La misura più urgente, da tempo invocata dall’UNRAE – ribadisce Crisci – riguarda la revisione dello schema degli incentivi, primariamente eliminando l’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici e includendo fra i beneficiari anche le società di noleggio, che non possono che contribuire ad accelerare la transizione energetica”.

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Siamo abituati ad associare il Gruppo Koelliker ai marchi asiatici. Questa collaborazione con un brand europeo, tedesco nel caso particolare, è una prima assoluta? È una prima assoluta con un marchio tedesco, ma la nostra attività di scouting, alla costante ricerca di nuovi interessanti modelli, ci ha fatto arrivare anche alla collaborazione con un marchio italiano, Regis Motors, una startup biellese, totalmente made in Italy, che produce quadricicli leggeri ad uso professionale: telai, pick-up, piccoli van, pensati per le attività dell’ultimo miglio, in aree urbane. Allestimenti e assistenza post vendita per l’Evum aCar? La nostra assistenza è garantita dalle concessionarie della rete Koelliker Work che propongono sia la vendita sia le attività post-vendita. Dal canto nostro, come importatori e distributori, partecipiamo a tutti i training organizzati dalle Case madri e il nostro personale segue regolari corsi di aggiornamento tecnico. Oltre alla rete di dealer abbiamo anche una rete di secondo livello, con 150 officine autorizzate. Aggiungo che tutto il nostro network, vendendo già da tempo veicoli plug-in hybrid e 10 per cento elettrici, è da anni ben preparata sulle motorizzazioni alternative. Per quanto riguarda gli allestimenti, Evum propone già soluzioni direttamente realizzate dalla fabbrica – quali il box, il cassone ribaltabile, il trilaterale. Koelliker in Italia ha anche stretti contatti con una serie di costruttori per fornire allestimenti per la gestione dei rifiuti, per l’edilizia, per la catena del freddo. Tendenzialmente preferiamo la soluzione dell’allestimento locale, per un migliore adattamento alle esigenze della clientela italiana e per un’assistenza diretta.

PERSONAGGI

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LE DUE AZIENDE Un’intesa nel segno della qualità

KOELLIKER ED EVUM MOTORS

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l Gruppo Koelliker, nato nel 1936, ha una solida tradizione nell’importazione e vendita di automobili di marchi asiatici: oggi nel portafoglio sono presenti Mitsubishi Motors e KG Mobility (ex SsangYong). Oltre ad una selezione di marchi full-electric, come Aiways, Maxus, Seres e Wuzheng.

La ricarica dell’aCar può avvenire sia con una normale presa di corrente da 230 V sia con una ricarica da 400 V in AC. Nel caso della versione da 16,5 kWh, le batterie si ricaricano all’80 per cento in modalità a 3,3 kW in sei ore, in due ore con 6 kW. La garanzia è di cinque anni, così come per tutti gli altri prodotti offerti alla clientela professionale da Koelliker.

Koelliker dà lavoro a 300 professionisti, oltre ad una rete di dealer che operano a livello locale, e ad una divisione Fleet & Business che si occupa della vendita e della creazione di allestimenti specifici per ministeri, enti pubblici, aziende e grandi gruppi industriali. Fondata nell’agosto 2017 a

Monaco di Baviera, Evum Motors ha il suo impianto produttivo a Bayerbach, nella Bassa Baviera, dalle cui linee a partire dal 2020 esce aCar, mezzo commerciale green made in Germany realizzato con componenti prodotte in Europa da fornitori che condividono la stessa elevata attenzione per la qualità.

L’offerta commerciale prevede l’acquisto integrale del mezzo, compresa la batteria, a partire dai 44.000 euro, iva esclusa. Koelliker sta lavorando con i suoi partner per assicurare una seconda vita sia ai veicoli elettrici sia prevedendo un buy-back anche per le batterie, dopo quattro o cinque anni, per esempio per lo stoccaggio dell’energia.

DIMENSIONI Lunghezza 4.085 mm Larghezza 1.562 mm Altezza 2.034 mm Passo 2.600 mm

MERCEDES-BENZ LA STELLA SOSTIENE LA CANDIDATURA DI ROMA A EXPO 2030

Mercedes-Benz Italia è entrata a far parte della Fondazione Roma Expo 2030 in qualità di Partner. Fondata il 18 luglio 2022 da Unindustria, CNA Roma, Coldiretti Roma, Confcommercio Roma, Federlazio, Ance Roma-ACER e Confesercenti, la Fondazione sostiene la candidatura di Roma ad ospitare l’Esposizione Universale nel 2030, promuovendo il valore dell’Expo anche autonomamente presso le forze sociali e produttive del territorio regionale e nazionale, e contribuendo ad allargare il consenso della candidatura a tutta la società civile. Il valore complessivo dell’impatto economico generato da Expo Roma 2030 per l’Italia è stimato in 50,6 miliardi di euro, con 18,2 miliardi di effetto economico indiretto a breve e 10 miliardi di effetto economico diretto, tra investimenti pubblici e privati e dei partecipanti. Expo 2030 Roma creerà 11.000 nuove aziende e 300.000 nuovi posti di lavoro. Le presenze attese in caso di assegnazione ammontano a 30 milioni.

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BATTERIE 16.5 / 23 / 33 kWh AUTONOMIA (in base alla versione) WLTP combinato 91-100 / 120-150 / 146-200 km WLTP urbano 92 / 133 / 151 km (a pieno carico) TRAZIONE Integrale con doppio motore da 48 V (potenza di picco sistema 4WD: 28kW) CONFIGURAZIONI Pick-Up Pick-Up Ribaltabile Cargo Box CARICO UTILE Fino a 1.200 kg CAPACITÀ DI TRAINO 1.000 kg (frenato) VELOCITÀ Fino a 70 km/h

KOELLIKER

2024 UN ANNO PIENO DI NOVITÀ

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iù modelli e ulteriore crescita del numero di vendite. Questi i due obiettivi principali del Gruppo Koelliker nel segmento dei veicoli dal lavoro. Per la gamma Maxus, in arrivo il nuo-

vo EDelivery 7 mentre l’ED3 passerà il testimone al nuovo ED5. La gamma dal 2024 sarà quindi disponibile nelle varianti 5, 7 e 9. Inoltre il pick-up elettrico Maxus T90 sarà proposto sia

nella classica versione 4x2 sia con la novità 4x4. Novità per l’anno prossimo anche un light truck da 7,5 tonnellate e i piccoli veicoli della biellese Regis Motors.


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ATTUALITÀ

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STELLANTIS RAM CONGEDA IL 1500 TRX REGALANDO AGLI APPASSIONATI UN’ULTIMA ESCLUSIVA VERSIONE IL RAM 1500 TRX 6.2L SUPERCHARGED V8 - FINAL EDITION 2024 COMBINA ESTETICA ESCLUSIVA E POTENZA ASSOLUTA GRAZIE AL COLLAUDATO MOTORE HEMI V-8 SOVRALIMENTATO DA 6,2 LITRI, CHE GARANTISCE POTENZA DI 702 CV, COPPIA DI 881 NM E UNA VELOCITÀ MASSIMA DI 190 KM/H.

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di Greta Rossi Torino

RAM celebra un modello che ha fatto la storia del marchio, l’attuale RAM 1500 TRX dotato del motore HEMI V-8 sovralimentato da 6,2 litri, attraverso una versione esclusiva prodotta per gli appassionati che desiderano possederne un ricordo duraturo. La produzione di questo modello si concluderà al termine del 2023 e, per celebrarlo in perfetto stile RAM, il marchio ha deciso di realizzare un’edizione 2024 speciale: il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition 2024. Solo 4.000 unità destinate ai veri appassionati, per un’auto spinta dai 702 CV e dai 881 Nm di coppia del motore HEMI V-8 sovralimentato da 6,2 litri, in grado di portarla a una velocità massima di 190 km/h. “Questo modello - ha dichiarato Tim Kuniskis, CEO di RAM - celebra una vera e propria icona della scena dei pick-up fuoristrada. L’introduzione del RAM 1500 TRX ha rappresentato una rivoluzione delle prestazioni tipiche del segmento: quando ha debuttato nel 2020 con la versione 2021, ha confermato la leadership di RAM Truck nella categoria dei fuoristrada in Nord America. Oggi

Una final edition che consacra la leggenda

consegniamo questo pick-up alla leggenda con un’esclusiva versione dedicata”. Il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition 2024 offre agli appassionati di pick-up ad alte prestazioni un’ultima possibilità di possedere un pezzo di storia dell’automotive. Il modello è una combinazione unica di tecnologia, prestazioni ed estetica, arricchito da numerose opzioni di personalizzazione, a partire dagli esterni. Il veicolo è disponibile infatti in otto colori, tra cui tre nuovi ed esclusivi (Delmonico Red, Night Edge Blue e Harvest Sunrise), e offre contenuti unici, come i cerchi antistallonamento in Satin Titanium con badge sul cofano da 6,2 litri e decalcomania sul letto abbinati. Anche gli interni del RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition 2024 sono caratterizzati da dettagli esclusivi. Tra questi ci sono impunture Patina su plancia e sedili, logo “TRX” ricamato sugli schienali, splash screen del cruscotto dedicato e fibra di carbonio 4x4 opaca a trama su cruscotto, porte, console e volante. Sono inoltre presenti contenuti ultra-premium progettati specificamente per il modello: badge per la console centrale che mostra il numero di telaio, badge TRX sul cruscotto lato passeggero con finitura Satin Titanium e inserti per i pannelli delle porte in pelle scamosciata Triaxle. Il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition 2024 combina estetica esclusiva e potenza assoluta grazie al collaudato e affidabile motore HEMI V-8 sovralimentato da 6,2 litri, che garantisce potenza di 702 CV, coppia di 881 Nm e una velocità massima di 190 km/h, anche durante sessioni di guida

prolungate e senza alcun degrado delle prestazioni. Abbinato a un cambio automatico TorqueFlite a otto velocità e coppia elevata, il RAM TRX offre un livello di prestazioni superiore: da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi, il quarto di miglio percorso in 12,9 secondi a 108 km/h. Inoltre, le dotazioni di serie includono impianto audio premium Harman Kardon a 19 altoparlanti, head-up display,

specchio retrovisore digitale e sedili elettrici a 8 posizioni per guidatore e passeggero. In termini di sicurezza, il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition è dotato di Cruise Control adattivo, Lane Keep Assist, frenata di emergenza con rilevamento pedoni, sistemi Blind Spot Monitoring e Rear Cross Path Detection, oltre ad assistenza al parcheggio anteriore e posteriore ParkSense

STELLANTIS A FIANCO DI (RED) CONTRO LE EMERGENZE SANITARIE GLOBALI

UN PICK-UP CARICO DI SOLIDARIETÀ I n collaborazione con (RED), l’organizzazione fondata da Bono degli U2 e l’attivista Bobby Shriver nel 2006 per combattere l’AIDS e le disuguaglianze nel mondo, RAM annuncia il lancio del pick-up Ram 1500 Limited (RAM)RED Edition nei mercati europei. Il brand americano celebra in questo modo la propria collaborazione con (RED), lanciando questa edizione speciale esclusiva basata sull’iconico modello RAM 1500 Limited. RAM è uno dei marchi della galassia Stellantis che ha aderito alla partnership con (RED), avviata nel 2021 e che continuerà per tutto il 2023, che mira a sensibilizzare e finanziare la lotta contro le emergenze sanitarie globali. “RAM è orgogliosa - ha dichiarato Domenico Gostoli, Head of RAM & Dodge Brands Enlarged Europe - di contribuire a questa partnership. Ogni Ram 1500

Limited (RAM)RED Edition contribuisce a questo sforzo prezioso e la collaborazione in ambito europeo con (RED) è per noi motivo di grande orgoglio”. La versione speciale si basa sull’iconico RAM 1500 Limited, mantenendone intatto lo stile e le prestazioni: il modello è alimentato da un motore V8 HEMI da 5,7 litri con tecnologia mild hybrid eTorque e vanta un’enorme capacità massima di traino di 5,6 ), abbinata a un carico utile massimo di 800 kg. Ram 1500 Limited (RAM)RED Edition unisce a queste caratteristiche un esclusivo design (RED), per uno stile senza eguali sia negli interni sia negli esterni. Questi ultimi sono caratterizzati da tonalità scure di grande fascino, con dettagli total black come il bordo della griglia, la cornice dei fari, i ganci di traino, i terminali di scarico, le calotte degli specchietti e le moda-

nature dei finestrini. Gli impressionanti cerchi da 22 pollici sono anch’essi in alluminio nero, per un look audace a ogni curva. Alla robustezza degli esterni fanno eco interni curatissimi: l’abitacolo scuro, con sedili sportivi in pelle nera abbinati, offre livelli di stile e comfort eccezionali, con stemmi (RAM)RED che adornano la console centrale e le porte esterne. I loghi Ram 1500 Limited (RAM) RED Edition assicurano anch’essi uno stile esclusivo e un design olistico che abbraccia interni ed esterni. Per inaugurare nel migliore dei modi il lancio presso la rete globale di rivenditori in tutta Europa, RAM organizzerà eventi speciali per i clienti; i veicoli RAM sono commercializzati in Europa dalle reti AEC e KWA , che hanno assunto nuovamente il ruolo di Partner Commerciali Internazionali di RAM per questa stagione.

con arresto. Il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition sarà disponibile a partire dal quarto trimestre del 2023. Come tutti i veicoli della casa di Auburn Hills, anche il RAM 1500 TRX 6.2L Supercharged V8 - Final Edition 2024 sarà commercializzato in Europa dalla Rete ufficiale RAM Trucks, che ha nuovamente assunto il ruolo di partner commerciale internazionale.

(RED)

Fondata da Bono e Bobby Shriver nel 2006 per combattere l’AIDS, (RED) collabora con marchi iconici e celebrità mondiali per creare prodotti ed esperienze che raccolgano fondi, energie positive e aiuti urgenti per le crisi sanitarie globali. A oggi, (RED) ha raccolto oltre 750 milioni di dollari per il Global Fund, aiutando più di 245 milioni di persone. Il denaro raccolto dai partner e dalle campagne (RED) va direttamente a sostenere programmi salvavita che consentono al personale sanitario di operare e fornisce controlli, trattamenti e cure in luoghi dove l’ingiustizia ha permesso alle pandemie di prosperare. I partner (RED) includono: Anova Culinary, Apple, Balmain, Bank of America, Barefoot Dreams, Beats by Dr. Dre, Customcuff, Ember, Fiat, Girl Skateboards, Jeep, Lobos 1707, Louis Vuitton, Mavin Records, Okay Bears, Panasonic, RAM, The Ridge, Salesforce, Santander Asset Management, Starbucks, Veronica Beard e Vespa. I sostenitori (RED) includono IQVIA, Merck, Roche e ViiV Healthcare.


N° 324

ATTUALITÀ

novembre 2023

XIV

RENAULT ANTICIPATA DAL PICK-UP NIAGARA CONCEPT LA FUTURA OFFENSIVA DEL BRAND FRANCESE

La portabandiera della

Renaulution extraeuropea

STRETTO IL LEGAME TRA LA MARCA E I MERCATI ESTERI: DA SEMPRE LA VOLONTÀ È STATA QUELLA DI INSEDIARE LA PRODUZIONE LOCALMENTE, PER ESSERE VICINI AI PROPRI CLIENTI. OGGI IL NUOVO CAPITOLO BEN ESEMPLIFICATO DALLE LINEE AVVENIRISTICHE DI UN VEICOLO OFFROAD SENZA COMPROMESSI.

R

“Il pick-up è mosso dalla tecnologia E-Tech Hybrid, ma 4x4: sull’anteriore c’è un sistema mild hybrid advanced da 48 v e sul posteriore un motore elettrico.

di Greta Rossi Parigi

Renault annuncia un nuovo capitolo della sua strategia, l’evocativa Renaulution, comunicando il lancio di otto nuovi prodotti entro il 2027. Un’offensiva in cui il brand francese ha investito 3 miliardi di euro per migliorare la performance nei mercati extraeuropei, che con 634.124 unità nel 2022 vedono ad oggi assorbire il 43 per cento delle vendite in paesi al di fuori della piazza francese. Lo scorso anno la metà della top 10 dei mercati più importanti di Renault era extraeuropeo: Brasile (2°), Turchia (4°), India (5°), Corea del Sud (8°) e Colombia (9°). Anche a livello di produzione, Renault è da tempo presente in varie regioni del mondo, con un alto livello di integrazione locale. Fin dagli anni Cinquanta, Renault ha capito quanto fosse importante produrre localmente, vicino ai propri clienti. Ad esempio, dal 1955, lo stabili-

mento Santa Isabel, situato a Córdoba in Argentina, produce veicoli destinati soprattutto al mercato sudamericano. Renault vanta rapporti storici e fedeli con una rete di oltre 4.000

concessionari extraeuropei. Una presenza rafforzata con tre centri di ingegneria e quattro centri design, di cui uno in Brasile. Oggi sono 35.000 i dipendenti che lavorano per Renault al di

fuori dell’Europa. Per questi motivi Renault punta a raddoppiare, nel 2027, il fatturato unitario per veicolo venduto al di fuori dell’Europa rispetto al 2019, bilanciando il mix dei segmenti anche a livello internazionale, grazie all’offensiva basata su cinque nuovi prodotti dei segmenti C e D. Un altro punto chiave del piano, noto come International Game Plan 2027, è la riduzione delle emissioni di CO2 dei futuri

MAN IL PROSSIMO ANNO LA VERSIONE AGGIORNATA DEL TGE

NETTO PASSAGGIO DI LIVELLO D opo cinque anni dal lancio ufficiale, il TGE riceve un aggiornamento completo declinato su un ampio pacchetto di innovazioni tecniche, con i primi esemplari che usciranno dalla linea di produzione nel maggio 2024. Nuovo

il cruscotto con display digitale da 10,4 pollici per il controllo delle funzioni del veicolo e il sistema di infotainment MAN Media Van. Ulteriori aggiornamenti includono il MAN Media Van Navigation e il MAN Media Van Navigation Busi-

ness, entrambi dotati di funzionalità aggiuntive come controllo vocale, web radio, media streaming e Alexa oltre alla funzione di navigazione. La versione Business ha anche uno schermo da 12,9 pollici di diagonale. Altri punti salienti del cruscotto includono il volante multifunzione ergonomico riprogettato con leva del cambio integrata sul piantone dello sterzo (per il cambio automatico), il freno di stazionamento elettronico e la funzione Keyless Go. Al comfort dell’autista contribui-

scono anche i porta bottiglie, i vani portaoggetti e il vano per il cellulare con funzione di ricarica induttiva. Inoltre, con questo aggiornamento, il MAN TGE Next Level riceverà una nuova generazione di centraline, sensori e telecamere in ambito hardware. Allo stesso tempo, l’architettura E/E è stata radicalmente rinnovata. Ciò consentirà un ulteriore sviluppo nel settore dei sistemi di assistenza e di sicurezza: nel MAN TGE Next Level saranno disponibili sistemi di assistenza completa-

mente nuovi e ulteriormente sviluppati. Con queste innovazioni il furgone MAN aumenterà la sicurezza sia dei suoi occupanti sia degli altri utenti della strada, poiché alcuni sistemi di assistenza faranno parte per la prima volta della dotazione di serie, tra cui il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale, l’assistente al mantenimento della carreggiata, il sistema di riconoscimento della stanchezza e il sistema di assistenza al parcheggio.

veicoli, che avverrà innanzitutto grazie all’ibridazione della futura gamma di prodotti, ma anche al lancio commerciale dei modelli E-Tech Electric. Renault intende, infatti, vendere un veicolo su tre in versione ibrida o elettrica al di fuori dell’Europa entro il 2027. Per rafforzare al massimo le sinergie a livello internazionale, Renault si avvarrà della nuova piattaforma modulare nata dalla partnership tra il Gruppo Renault e Geely Holding Group nel 2022. Una piattaforma che sarà assemblata in quattro regioni industriali (America Latina, Turchia, Marocco e India) e che dispone di un’architettura flessibile per consentire di offrire carrozzerie e trazioni molto diverse. Ad anticipare i futuri modelli che usciranno da queste linee produttive il Niagara Concept. Dotata di fortissima personalità, linee esuberanti e moderne, questa concept-car preannuncia lo stile della futura gamma. Curve generose, dettagli cesellati, Niagara Concept riflette il nuovo linguaggio stilistico del brand, al contempo emozionale e tecnologico. La calandra è robusta e scolpita come una forma minerale con un esclusivo effetto 3D. Riporta la scritta Renault per esteso con una finitura di tipo “pixel art”, che trae fortemente ispirazione dalla cultura pop. La firma luminosa, a forma di sopracciglia, è vivace, espressiva e tecnologica. Con il frontale dotato di prominenti ski di protezione, l’altezza libera dal suolo accentuata, le sospensioni a corsa lunga e ampi angoli di dosso all’anteriore e al posteriore, Niagara Concept mostra tutto il suo potenziale per affrontare le condizioni stradali più estreme. Il prototipo è ricoperto con un camouflage che si ispira alle linee e ai motivi del logo della Marca. “Niagara Concept - ha dichiarato Gilles Vidal, VP Renault Design - incarna lo stile della futura gamma internazionale di Renault. Robusta e potente, con linee marcate ed esuberanti, questa concept-car sperimentale è anche sofisticata e ricca di tecnologie. Basata sulla nuova piattaforma super-flessibile del Gruppo Renault, Niagara Concept offre un ottimo comfort di guida. Ha una motorizzazione efficiente, grazie alla tecnologia E-Tech Hybrid 4x4 e ad un duplice adattamento tecnico: da una parte, il passaggio alla motorizzazione mild hybrid advanced (48 v) nella parte anteriore e, dall’altro, un motore elettrico supplementare a livello di retrotreno. Niagara Concept è quindi un modello a trazione integrale, ottimizzato per le prestazioni da fuoristrada. Questa motorizzazione permette di compiere la metà dei percorsi quotidiani in modalità 100% elettrica, con una significativa riduzione delle emissioni di CO2”.



eCitan: Consumi WLTP ciclo misto: consumo di energia elettrica in kWh/100 km: 20,0-18,9; Emissioni di CO2 (g/km): 0.

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