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Mobilità
IL MONDO DEI TRASPORTI • Gennaio 2008
Il nuovo Avancity, campione del trasporto urbano. Sotto, un’altra importante novità per la BredaMenarinibus: il Lander, interurbano Regional.
BREDAMENARINIBUS / LANDER, AVANCITY E VIVACITY PER CITTÀ E BREVE-MEDIO RAGGIO
Dinamismo proiettato nel futuro BOLOGNA - Un nuovo modello di autobus interurbano specificatamente progettato per i servizi di linea regionali di breve e medio raggio e nuove gamme di veicoli urbani. Sono le novità invernali in casa BredaMenarinibus, azienda bolognese fra le principali realtà italiane dell’industria dell’autobus per tradizione e storia. In quasi novant’ anni di attività, dallo stabilimento di Bologna sono usciti oltre 30.000 autobus. Attualmente l’azienda occupa una superficie di 155.000 mq di cui 46.000 mq coperti; all’interno dello stabilimento vengono svolte attività produttive e di assemblaggio con collaudo finale effettuato su ogni autobus prodotto nella spe ciale pista di prova che si sviluppa per circa 2 km all’interno dell’area. L’estetica di Lander, il nuovo interurbano Regional, richiama lo stile del marchio. Lungo 12,2 metri, si avvale del propulsore Man D2066 LUH23, da 10,5 litri di cilindrata. Monta freni a disco sui due assali con EBS ed è possibile installare un elevatore per carrozzella disabili. Obiettivo dell’azienda bolognese: distinguersi nel mercato dei veicoli di linea e granturismo e soddisfare le richieste del le aziende di trasporto pubblico locale. Tra le novità anche le nuove gamme Avancity e Vivacity, con motorizzazioni Deutz a 4 e 6 cilindri. Il primo - nelle taglie corta (7,90 m) e media (9,40 m) - è ideale per transitare nei centri storici e nelle città di piccole e medie dimensioni e, in genere, in ogni contesto urbano caratterizzato da difficile viabilità. Avancity - nelle taglie corta (10,80 m) e media (12 m) - costituisce la gamma centrale su cui s’impernia il trasporto urbano nelle grandi città italiane. Sui nuovi mezzi è stata realiz-
zata un’avanzata elettronica di bordo con pannelli elettrici precablati a tecnologia PCB, che in sostanza amplia le funzioni di gestione del mezzo, facilitando la diagnostica e il monitoraggio di tutti gli impianti e sistemi di bordo. Nelle versioni a gas metano si conferma la presenza del motore Mercedes “gas design”, caratterizzato da elevata potenza specifica e consumi ridotti, conseguiti attraverso la scelta pro gettuale di una legge di combustione “learn burn” (miscela magra), che già dal 2003 rispetta i limiti Eev. Avancity è disponibile anche in versione snodata, con sospensioni indipendenti e mantenendo le caratteristiche di base della “famiglia”. È dotato di motore Man D20 da 10,5 litri di cilindrata. Ha grande capacità di carico e am pie superfici vetrate per il massimo comfort. La guidabilità è assicurata dalla trazione sul terzo asse. La carrozzeria Menarini è nata nel 1919. Dopo un primo periodo indirizzato esclusivamente alla riparazione di carrozzerie per autoveicoli, nel 1925 non appena fu possibile ampliare i locali e acquistare macchinari, l’azienda si avviò con ottimi risultati anche nella costruzione di carrozzerie per vetture e taxi. Nella nuova sede la produzione subì una trasformazione, cessò la costruzione dei veicoli da turismo e si iniziò quella dei veicoli industriali: furgoni, autoambulanze, autocarri, cabine per autocarri e in seguito anche quella più complessa e impegnativa degli autobus. In dieci anni la produzione di mezzi collettivi si triplicò e crebbe ancora fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Quando scoppia la guerra infatti, escono dalle fabbriche italiane automezzi collettivi in numero maggiore degli automezzi individuali.
Nei primi anni l’officina Menarini produsse furgoni speciali, autoambulanze, carri-officina per necessità belliche, ma giunsero i tempi critici: il vasto stabilimento venne in gran parte distrutto dai bombardamenti, tant’è che la lavorazione dovette essere interamente sospesa nel 1944. E la sospensione continuò anche cessate le ostilità, a causa della requisizione dei locali effettuata dalle autorità alleate. Ma nel 1946 Menarini poté riprendere possesso della sua sede e cominciò a riordinare i vari reparti, ricostruire le
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par ti sinistrate fin quanto nel 1952 lo stabilimento cominciò a produrre esclusivamente autobus. Nel 1952, alla morte di Ettore Menarini, i tre figli Dante, Giorgio ed Eugenio ne continuarono l’opera sotto la ragione sociale Carrozzeria Menarini Bologna Snc. Nel 1954 i fratelli Menarini iniziarono la costruzione di un vasto e moderno stabilimento per la lavorazione secondo le tecniche più moderne delle carrozzerie per autobus di ogni tipo compreso quello a struttura portante. Il grande
complesso è stato ultimato, in tutti reparti di lavorazione, nel 1960. Esso occupa un’area di oltre cinquantamila metri quadrati dei quali venticinquemila coperti. Nel 1989 la Menarini viene acquistata dalla Breda costruzioni ferroviarie, anticipando quei processi di aggregazione industriale che avrebbero caratterizzato anche il comparto degli autobus come già quello dei veicoli industriali. Nasce il marchio commerciale BredaMenarinibus; il cavallino rosso caratterizzerà tutti gli autobus prodotti dall’azien-
Un nuovo modello di autobus interurbano specificatamente progettato per i servizi di linea regionali di breve e medio raggio e nuove gamme di veicoli urbani. Sono le novità invernali in casa BredaMenarinibus, azienda bolognese fra le principali realtà italiane dell’industria dell’autobus per tradizione e storia.
da bolognese. Il passaggio al gruppo Breda e successivamente, nel 2001, sotto il diretto controllo di Finmeccanica, principale holding manifatturiera italiana, consente all’azienda di disporre delle cospicue risorse necessarie per sviluppare ed innovare la propria gamma di prodotti con rapidità ed efficacia, superando le pesanti crisi di mercato dovute al taglio dei finanziamenti statali per l’acquisto di autobus. Si avvicendano modelli di grande successo soprattutto nel segmento urbano come la gamma dei primi ribassati M 221, M 321 e M 230. Quest’ultimo modello, lanciato nel 1994, rappresenta il primo ultraribassato in Italia di taglia medio-corta. Il 1997 vede la nascita di un’intera nuova gamma di ultraribassati: M 240, M 231 e M 340, alcuni dei quali attualmente ancora in produzione costituiscono il passaggio a una generazione di veicoli caratterizzata da un elevato contenuto tecnico (motori, telai, elettronica, ecc.) e da soluzioni progettuali volte al raggiungimento di elevata affidabilità e ridotti costi di gestione. Anticipando gli orientamenti della domanda verso veicoli con emissioni allo scarico sempre più ridotte, vengono lanciati autobus a metano (Exobus), minibus a trazione elettrica (Zeus) ed autobus ibridi da 10,80 e 12,00 m (Altereco). Dal 1989 vengono prodotti complessivamente circa 5.000 autobus, mentre il continuo perfezionamento dei processi produttivi consente a BredaMenarinibus di acquisire nel 1997 la certificazione ISO 9001 del proprio sistema di Assicurazione Qualità e di essere tra le prime aziende del settore a conseguire il successivo step ISO 9001 ed. 2000. Dal 2003 al 2005 sono stati acquisiti ogni anno un numero di autobus superiore alle 340 unità.