IL MONDO DEI TRASPORTI
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N° 264 / Novembre 2017
LA GRANDE ESCALATION DELL’AZIENDA DI TRASPORTO DI NOCERA INFERIORE
ADILETTA PUNTA SEMPRE PIÙ IN ALTO
L
MAX CAMPANELLA NOCERA INFERIORE
a giornata inizia presto per Mario Adiletta. A una manciata di metri dal l’abitazione, raggiunge l’headquarter di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. È qui che nel 1965 Cosimo A diletta e la moglie Maria Mercolino muovevano i primi passi di quella che sarebbe diventata un’azienda di riferimento nel settore dei trasporti. Siamo nella Piana del Sele, circondati dalle colline dell’Agro Nocerino. Con Mario saliamo al primo piano degli uffici, al cui ingresso non possono mancare aiuole verdi e la statua di San Pio. Tutto è curato nei dettagli, perché lui, Mario, ci tiene che tutto sia bello e pulito: l’organizzazione, i veicoli, il piazzale, il suo ufficio. Dietro di lui, un’effige della costiera amalfitana, al la sinistra la Madonna di Pompei, città in cui Mario è nato e cresciuto. Un legame che mai si è spezzato: dal balcone, che affaccia sul piazzale, si scorge la Torre pompeiana. Soprattutto, da quel balcone il leader dell’azienda vede tutto, nulla gli sfugge. Lo talloniamo e lui è un au tentico vulcano: un’area del piazzale è da ripulire, un veicolo da spostare, un cliente ha un problema da risolvere nell’immediatezza. Mario ha la soluzione per tutto. “Io e i miei fratelli - spiega al cronista - abbiamo ereditato dai genitori l’instancabilità: qui si lavora sempre, a tutte le ore. Siamo noi per primi a rimboccarci le maniche, perché il lavoro non ci ha mai spaventato”. Un tempo era il cavallo che trainava il carretto. Cosimo Adiletta - che non è raro vedere tuttora in azienda con la moglie, foss’anche solo per controllare che sia giusta la quantità di carburante proveniente dalla raffineria - iniziò a trasportare le casse di pomodoro: emigrò in Germania alla guida di un’Ape Piaggio e tornò a Nocera con il suo pri mo OM Leoncino. Nel 1974 acquista il primo truck: un Fiat 690. La svolta a metà degli Anni Ottanta quando, gradualmente, arrivano in azienda i quattro figli: Luigi, poi Mario, Franco e infine Enrico. Tutti ragazzi cresciuti con papà Cosimo sul camion, che da lui e dalla madre han-
Mario Adiletta e in alto con i fratelli Luigi, Franco ed Enrico, artefici del successo dell’azienda fondata nel 1965 da Cosimo Adiletta e sua moglie Maria Mercolino.
no imparato a non temere la fatica. Per loro nessun dubbio: la “mission” li porta in modo naturale a lavorare nella ditta di famiglia. In una prima fase il core business dell’azienda resta quello del trasporto di frutta e verdura, in particolare di pomodori, verso il Nord Italia. Sono sempre più le aziende che chiedono il pomodoro proveniente dal Sud per inscatolare i pelati. Poi arrivano i carichi di mattonelle, che rappresentano il primo seme della svolta avvenuta nel 1986: l’incontro con il Gruppo Saviola, nel Mantovano, un vero colosso nella lavorazione del legno che già ai tem pi contava 5mila dipendenti. È Mauro Saviola in persona a chiedere agli Adiletta un servizio di trasporto tutt’altro che semplice: i carichi di segatura da trasportare nei suoi stabilimenti. “Nessuno - spiega Mario Adiletta voleva fare quel tipo di lavoro: era un carico faticoso, difficile e anche intenso, richie-
deva l’immediato spostamento della segatura quando veniva prodotta e il carico di truciolati sulla via del ritorno”. Gli Adiletta non solo accettano, ma stringono con Saviola un vero e proprio “patto di ferro”, basato sulla stima reciproca, che permette loro di dare un forte impulso all’azienda, in parallelo con l’espansione di Saviola. “Abbiamo cominciato - prosegue Ma rio - l’ampliamento del parco mezzi: fino al 1986 ne avevamo meno di 15, poi siamo sempre ininterrottamente cresciuti. Negli anni abbiamo avviato collaborazioni con altre aziende nel settore dei pan nelli e con le acciaierie del Nord Italia”. Tra i clienti dei Fratelli Adiletta si contano nuovi nomi illustri: il Gruppo Frati Luigi, il Gruppo Fantoni, SAIB di Piacenza, Alvetri di Cremona, le acque San Benedetto e tutti i principali corrieri e gruppi logistici. Intanto la seconda generazione assume un ruolo sempre più importante. Mario ha
NEL PARCO VEICOLI GIOVANI E DI TUTTI I MARCHI
ULTIMI ARRIVATI UNA FLOTTA DI MERCEDES-BENZ ACTROS E RIMORCHI LAMBERET I l Gruppo Adiletta, in prima linea nel trasporto del legno e dei carichi completi, effettua servizi di trasporto su rotte nazionali e internazionali. La flotta è costituita da 300 trattori e 50 motrici biga, completati da 1.200 semirimorchi. Un parco dell’età media di 5 anni, con tetto massimo di 7 anni grazie a un’attenzione costante al ringiovanimento della flotta. Quest’anno è stato operato un importante investimento con l’acquisto di 60 Mercedes-Benz Actros, mentre l’anno scorso si erano aggiunti 25 Renault Trucks, 10 unità Volvo FH e 20 Iveco Stralis consegnati da Boccia Spa. “Ogni anno - spiega Mario Adiletta - cambiamo almeno 50-60 veicoli: siamo in trattativa per una fornitura Scania e nel parco abbiamo anche dei MAN nuovi. Preferiamo lavorare con tutti e mettere alla prova le novità di ogni marchio”. A breve arriverà anche un Iveco Stralis LNG da 400 cv, primo autocarro a gas naturale della flotta, e un van ad alimentazione elettrica per gli sposta-
menti nelle officine. Non poteva mancare un “musone” Scania con motore V8, dietro il quale troviamo descritta tutta la storia di oltre mezzo secolo di Adiletta. In alto la frase “Una realtà che esiste davvero” intorno alla targa che ricorda la licenza di trasporto merci assegnata dal Ministero dei Trasporti a Cosimo Adiletta. L’ultima consegna della Casa svedese è un truck allestito da Diesel Tecnica di Michele Spolzino con frigo del produttore spagnolo SOR. Nell’ottica dello sviluppo della logistica del freddo, quest’anno sono arrivati 20 Lamberet ma nel parco troviamo anche Koegel, TMT, Menci e Rinaldo. Per la componente pneumatici Adiletta vuole solo marchi premium: ha stretto una partnership con Michelin ma alcuni veicoli sono gommati Bridgestone e Continental; prevalgono gli assali SAF. Per gli allestimenti è attiva una collaborazione con la locale carrozzeria Di Lauro e Canzolino.