VEDERE Italia n. 1/2024

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Strumenti per l’ottico

Posti da Vedere

Provato per voi

2024 1 nr.
LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA

IL PROCESSO PER RILEVARE L’ IMPRONTA INDIVIDUALE DIGITALE VISIVA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

PUNTA SUL COMFORT VISIVO!

LENTI COSTRUITE PER AMBIENTI DI LAVORO GRAZIE ALLA REALTA’ VIRTUALE DI MATRICE DIGITALE

La presbiopia rende particolarmente difficile lavorare in ambienti interni dove sono richiesti cambi continui di focalizzazione, dalla lettura, al monitor, ai cellulari.

Ogni ambiente ha caratteristiche differenti e il portatore si muove nel proprio spazio in modo soggettivo

relativamente a torsione , flessione del collo e movimenti oculari

Trascurare questi problemi può portare a : difficoltà a concentrarsi, fatica, mal di testa, astenopia

Il codice univoco ottenuto con il visore, grazie al test di rilevamento dati, è personale e non standardizzato con parametri prestabiliti dalle statistiche.

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EDITORIALE 5 STRUMENTI PER L’OTTICO 6 TENDENZE MINIMALISMO VS MAXIMALISMO 20 OTTICA & OCCHIALERIA ITALIANA 28 PROVATO PER VOI 36 POSTI DA VEDERE 39 PERSONALLY SPEAKING 45 INTERVISTE VEDERE: MATTEO FANCHINI 48 OCCHIALI SANREMO 2024 52 VISTO A MIDO 54 EVENTI 61 NEWS 68 FIERE 74 2024 1 nr. Strumenti per l’ottico Posti da Vedere Provato per voi LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA VEDERE Italia nr. 1 /2024 Direttore Responsabile: Isabella Morpurgo Trend Moda Industria Nuovi prodotti Marketing & Economia Roberto Pregliasco

L’ERA

POST-MIDO

È stato il MIDO della “riscossa”, come tutti speravamo. Nonostante tutto quello che ci circonda nel mondo di tragico e angosciante. L’atmosfera nei padiglioni è stata quella dei bei tempi, l’entusiasmo era palpabile e pare che, anche nelle settimane che sono seguite, molte promesse siano state mantenute.

Aspettiamo conferme dai nuovi dati di mercato di ANFAO per questo inizio d’anno. In questo numero trovate quelli riguardanti il 2023. Anche se MIDO ci ha dato speranza, il mercato resta comunque molto complicato.

Il fermento è costruttivo, l’ottimismo porta a idee nuove e anche noi, nel nostro piccolo, ne abbiamo avute tante che potrete vedere e leggere nelle pagine che seguono.

Nuove rubriche nate in occasione del numero speciale per MIDO sono state ulteriormente sviluppate, altre hanno visto la luce poco dopo.

Parliamo di iniziative, di punti vendita, di persone, di test di prodotto e, ovviamente, di nuovi prodotti e servizi. Continuiamo il nostro compito di fare “scouting” per conto dei nostri lettori, segnalando quello che, a nostro parere, è meritevole di attenzione.

Quello che noi in redazione chiamiamo il “valzer dei brand” è ricominciato alla grande. Tra acquisizioni, lanci di nuovi brand, passaggi di altri da un’azienda all’altra, riconferme di licenze per periodi di tempo non usuali nei tempi addietro, c’è da “perdere il filo”. Per aiutarvi a non perderlo stiamo lavorando sulla nuova edizione dell’AOI – Annuario Ottico Italiano MARCHI dove, come ogni anno, troverete a chi far riferimento per prodotti, marchi e servizi sul mercato italiano.

VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.it

EasyBuddy: il lavoro dell’ottico non è mai stato così EASY

MEI ha presentato a MIDO 2024 la nuova versione di EasyBuddy, l’innovativo braccio robotico in grado di caricare le lenti nella EasyFit Trend eliminando l’intervento dell’operatore e mantenendo massima la produttività della macchina. Easy Buddy può gestire fino a cinque cassetti in entrata e cinque in uscita. Offre la possibilità di aggiungere un sistema automatico di stacker-destacker o di collegarsi a sistemi di trasporto esterni per aumentare ulteriormente l’autonomia. Le operazioni di carico e scarico dei cassetti non influiscono sulle operazioni della macchina e EasyFit rimane sempre disponibile per qualsiasi intervento manuale, se necessario. È possibile quindi gestire i job attraverso il sistema LMS (lab management system), una stazione offline o direttamente sulla macchina.

Easy Scan, il dispositivo per il controllo integrato prima dell’ispezione, consente a Easy Buddy di analizzare le lenti prima della fresatura, compresa la polarizzazione, per po-

sizionare correttamente la lente all’interno di EasyFit Trend senza necessità di alcuna verifica aggiuntiva da parte dell’operatore.

Easy Buddy è compatibile con EasyFit Trend e EZFit NoBlock.

I principali vantaggi sono:

1. Alto livello di automazione: non è necessario l’intervento di un tecnico specializzato.

2. Modularità: è disponibile l’aggiornamento di EasyBuddy sia per EasyFit Trend sia per EzFit No Block.

3. Versatilità: è possibile utilizzare EasyFit Trend in modalità manuale, disabilitando EasyBuddy; per ogni evenienza, usufruendo dello ShapeFinder integrato, è sempre possibile eseguire un rework o la sostituzione di una montatura.

4. Ulteriore autonomia: è possibile integrare stacker/destacker.

5. Ingombro ottimizzato.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

OCULUS Keratograph

5M - topografia e screening avanzato della secchezza oculare

Sintomi quali irritazione e arrossamento oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi, prurito, bruciore o lacrimazione in eccesso e alterazioni visive come offuscamento visivo o fotofobia sono molto comuni.

Ci sono spesso molteplici fattori che contribuiscono a questo disturbo e devono essere identificati come concause. Stile di vita, età e sesso di appartenenza possono contribuire alla secchezza oculare. Fissare tablet e schermi di computer, l’esposizione quotidiana all’aria condizionata, il vento, il fumo e i climi secchi costituiscono le cause principali. L’uso per lunghi periodi di lenti a contatto, la chirurgia refrattiva e alcuni farmaci possono aggravare il discomfort oculare.

Il topografo Keratograph 5M di OCULUS, proposto da R.O.M. S.p.A., con lo specifico software JENVIS Pro Dry Eye Report consente test avanzati per comprendere nel dettaglio la natura complessa della superficie oculare e del film lacrimale. Partendo dai sintomi del cliente e basandosi sul risultato dei test del Keratograph 5M ci sono valutazioni importanti da fare, si osserverà dunque:

- La stabilità e il tempo di rottura del film lacrimale (TF-Scan): la registrazione video (fino a 32 immagini al secondo) consente di studiare la diffusione delle particelle del film lacrimale e di trarre conclusioni sulla sua dinamica e viscosità

- La disfunzione delle ghiandole di Meibomio (Meibo-Scan)

- L’apporto di ossigeno alla cornea (OxiMap®)

- Il rossore limbale e bulbare in maniera oggettiva evidenziando i vasi congiuntivi e valutando il grado di arrossamento (R-Scan)

I dati sono generati da misurazioni senza contatto, valutati automaticamente e rappresentati in diagrammi che offrono una grande quantità di informazioni che vengono raccolte nel JENVIS Pro Dry Eye Report. I dati memorizzati e interpretati vanno a dare forma a un piano di gestione individualizzato per ciascun paziente, di cui si possono monitorare i progressi.

Le alterazioni corneali possono essere rilevate in una fase precoce, acquisendo dati precisi, affidabili e riproducibili da valutare in seguito con lo specialista.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

Keratograph 5M

Topografia e Screening Secchezza Oculare

› Report dell’analisi della secchezza oculare

› Analisi e scansione del film lacrimale (TF-Scan)

› Valutazione del tempo di rottura (NIKBUT) e dello strato lipidico

› Fotocamera a colori ottimizzata per la gestione del software di imaging esterno

› Valutazione e classificazione automatica degli arrossamenti congiuntivali (R-Scan)

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Filtraggio: la linea iDea si amplia

BLUNAVA ha presentato la linea “Compact” in anteprima a fine 2023, e poi promossa a Mido 2024: un nuovo prodotto che va ad allargare la famiglia di sistemi di filtraggio della linea iDea.

Attualmente si configura come un sistema a due filtri nelle versioni MINI e MIDI, per capacità rispettivamente fino a 500 lavorazioni (Mini) e oltre 500 lavorazioni (Midi).

Pur mantenendo lo stesso schema costruttivo della linea iDea e quindi le medesime performance per filtrazione e qualità dell’acqua di molatura, i nuovi sistemi si differenziano per le ridotte dimensioni. Con l’adozione di nuove tecniche costruttive e di materiali come l’acciaio inox al posto di alcune parti plastiche, si è potuto ottenere una riduzione dell’altezza di 7 cm, pur conservando la stessa solidità strutturale dei corrispondenti sistemi a due filtri della linea iDea. Con un’altezza di 47 cm il sistema MINI è oggi il più piccolo sistema di filtraggio prodotto da Blunava, specificatamente per quegli ottici che usano la molatrice ma non hanno sufficiente spazio nel mobile sottostante.

Altra caratteristica dei sistemi MINI e MIDI (che a breve potrà essere estesa a tutta la famiglia iDea) è la possibilità di integrare nel supporto le eventuali pompe di riciclo per la macchina molatrice, con un ulteriore risparmio di spazio e con il vantaggio di poter attingere l’acqua di molatura direttamente all’uscita dei filtri.

Oltre ai nuovi sistemi MINI e MIDI, per la seconda metà del 2024 ci saranno novità sia per la formulazione di nuovi materiali filtranti, sia per l’integrazione di un sistema per l’abbattimento degli odori nel taglio delle lenti ad alto indice, prima nei sistemi a 2 filtri e a seguire in quelli a 4 e 6 filtri.

Blunava ha chiuso il 2023 con una crescita significativa e per il secondo anno consecutivo si è presentata a Mido nel padiglione Tech: scelta questa che ha voluto sottolineare da una parte l’attenzione che viene posta verso i mercati esteri non solo europei, e dall’altra le qualità di innovazione e versatilità, che da sempre identificano Blunava come un’azienda attenta alle esigenze dell’ottico e dell’ambiente.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

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ZEISS VISUCORE 500: refrazione oggettiva e soggettiva in un’unica unità

Veloce, preciso e salvaspazio, il nuovo strumento ZEISS facilita e semplifica il lavoro dell’ottico massimizzando performance e customer experience. VISUCORE 500, il sistema di misurazione che combina refrazione oggettiva e soggettiva - presentato in anteprima a Berlino lo scorso ottobre - è ora disponibile anche in Italia. Grazie al suo elegante design, alla sofisticata tecnologia e all’efficiente software integrato, lo strumento acquisisce i dati di refrazione in modo veloce e preciso, consentendo al professionista della visione di dedicare più tempo alla consulenza e alla scelta della lente.

Il cliente si aspetta un’esperienza d’acquisto moderna e “su misura”

Negli ultimi anni, i portatori hanno acquisito maggiore consapevolezza delle proprie esigenze visive e il loro livello di conoscenza, grazie a Internet, è notevolmente aumentato: di conseguenza, anche le aspettative in fatto di esperienza nel Centro Ottico sono accresciute. I clienti si aspettano un approccio professionale, completo, accurato ma anche un’esperienza gradevole che li faccia sentire a proprio agio in ogni passaggio. Affidarsi a strumenti moderni e tecnologicamente avanzati, consente al Professionista della visione di fornire proprio quel tipo di

consulenza personalizzata che ogni portatore si aspetta. ZEISS VISUCORE 500 risponde a questa esigenza, eseguendo il processo di analisi e raccolta dati in modo integrato e rapido, liberando tempo per le fasi successive.

Lo strumento ideale anche quando lo spazio è limitato

ZEISS VISUCORE 500 è stato progettato per occupare uno spazio estremamente contenuto: con un ingombro di soli 0.8 m2, questo strumento può essere utilizzato agevolmente dal professionista e dal cliente in un ambiente di soli 4 m2, quindi anche all’interno dei Centri Ottici più piccoli, nei quali non sarebbe possibile creare una sala di refrazione tradizionale.

VISUCORE DAYS

Il nuovo strumento sarà presentato in una serie di eventi lancio, i VISUCORE DAYS, che ZEISS sta organizzando in tutta Italia e che prenderanno il via dai due Showroom strumenti recentemente inaugurati nella sede di Castiglione Olona e in quella di Roma.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

Rivoluzione nel Trattamento dell’Occhio Secco da Lenti a Contatto

Espansione Group, pioniere dell’industria medicale e sostenitore dell’innovazione guidata dalla scienza, ha sviluppato e intro dotto soluzioni all’avanguardia per un’am pia gamma di condizioni oculari, dal tratta mento della disfunzione delle ghiandole di Meibomio, la sindrome dell’occhio secco e molto altro.

L’innovazione dell’azienda è nella sua tec nologia di fotobiomodulazione brevettata, la Light Modulation® Low-level Light The rapy (LM®LLLT): un approccio innovativo che sfrutta le onde luminose monocroma tiche per stimolare l’attività cellulare con meccanismi che stimolano la produzione di ATP e la riduzione dello stress ossidativo. Questa tecnologia non invasiva rappresen ta una svolta nell’approccio terapeutico dell’occhio secco indotto dalle lenti a contatto (CLIDE), una problematica che affligge milioni di portatori di lenti morbide in tutto il mondo. Più di metà degli utilizzatori riferisce sintomi di secchezza oculare in vari momenti della giornata. La causa principale di questo disagio è spesso legata a una riduzione del volume lacrimale e a un aumento dell’evaporazione, fattori che possono essere aggravati dalla presenza delle lenti stesse. La LM®LLLT emerge come una delle tecniche innovative più efficaci per migliorare la produzione di lipidi essenziali per il film lacrimale.

chezza oculare (CLDEQ-8) e un esame delle ghiandole di Meibomio.

Uno studio osservazionale descrittivo ha indagato l’effetto della LM®LLLT tramite la maschera my-mask® (Espansione Group, Bologna, Italia), su pazienti portatori di lenti a contatto morbide che presentavano sintomi di secchezza oculare. Lo studio1 ha coinvolto 42 partecipanti qualificati attraverso un questionario specifico per sintomi di sec-

I risultati dello studio evidenziano un marcato miglioramento nella gestione dei sintomi di CLIDE nei pazienti trattati con LM®LLLT. Si è osservata una riduzione significativa del CLDEQ-8, con il 43% dei partecipanti che ha mostrato una diminuzione dei sintomi al di sotto della soglia critica. Inoltre, miglioramenti notevoli sono stati registrati nelle misure oggettive del film lacrimale, con un incremento della stabilità (NIBUT - Not Invasive Break Up Time) e una maggiore produzione di lipidi, essenziali per la salute oculare.

In conclusione, questi dati confermano l’efficacia del trattamento LM®LLLT nel migliorare sia i sintomi soggettivi che le condizioni oggettive del CLIDE, rappresentando un approccio innovativo che potrebbe migliorare la vita quotidiana di milioni di portatori di lenti a contatto.

1 Autori dello studio multicentrico, sottomesso e in attesa di pubblicazione presso lo Scandinavian Journal of Optometry and Visual Science: Dr. Enrico Pavan Michielon, optometrista Vision Ottica Pavan Italy. Dr. Pietro Gheller, optometrista corso di laurea in Ottica e Optometria Università di Padova e Ist. Sup. Ottica e optometria

“B.Zaccagnini” Bologna Italy. Dr. David Pinero, PhD optometrista Corso di laurea in Ottica e Optometria Università di Alicante (Spain). Prof. Luca Stanco INFN Università di Padova.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

O ri sollievo immediato per il Discomfort da Lenti a Contatto (CLD)

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Su 135 milioni di portatori di lenti a contatto, il 50% lamenta secchezza e irritabilità a fine giornata. Di queste persone, a causa dell'occhio secco, circa il 25% sospende l'uso delle lenti a contatto, mentre il restante 25% ne riduce la frequenza d'uso.

P. Gheller, OD Meibography, Symptom Questionnaires and Dry Eye, Ottica Italiana

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ImpressionIST® 4+: La Videocentratura 3D Rivoluzionaria

Per un comfort visivo ottimale, l’occhiale deve essere perfettamente equilibrato tra lenti, forma del viso e montatura scelta. Quando si tratta di benessere visivo, infatti, la precisione e la personalizzazione sono due elementi fondamentali per assicurare il massimo comfort e la massima soddisfazione del portatore.

Il nuovo ImpressionIST® 4+ di Rodenstock garantisce la precisione e la personalizzazione, con capacità di misurazione 3D e connessione a CNXT® per una customer experience personalizzata.

Il nuovo strumento consente un coinvolgimento naturale del cliente, al quale basterà indossare la propria montatura e specchiarsi, senza necessità di alcun dispositivo aggiuntivo, nemmeno sulla montatura stessa.

+ Pratico, + Efficiente, + Potente:

ImpressionIST® 4+ si distingue per la sua praticità, efficienza e potenza. La sua capacità di registrare misurazioni istantaneamente con il cliente in posizione naturale, grazie alla fotocamera 3D stereo brevettata, offre risultati precisi. Questo semplifica il processo di misurazione e valorizza la professionalità dell’ottico optometrista.

+ Connesso:

ImpressionIST® 4+ è parte dell’ecosistema digitale Rodenstock e si integra perfettamente con CNXT®, una piattaforma digitale che collega tutti i dispositivi di misurazione e di ordine Rodenstock.

+ Semplice:

ImpressionIST® 4+ è user-friendly grazie al controllo tramite iPad e alla sincronizzazione automatica dei dati. L’integrazione di una luce a LED per il posizionamento del cliente semplifica ulteriormente l’esperienza del cliente. Inoltre, la rimozione del supporto sulla montatura semplifica il processo di misurazione, riducendo la possibilità di errori e i tempi di attesa del cliente finale. An-

che l’adattamento degli occhiali è molto più flessibile, particolarmente importante per chi indossa le lenti progressive, dove la centratura precisa è fondamentale per garantire una visione chiara e confortevole a diverse distanze.

Tecnologia all’Avanguardia e Qualità Ottimizzata

La tecnologia di misurazione 3D di ImpressionIST® 4+ offre una registrazione precisa dei valori di centratura. La mappatura dettagliata del viso, grazie alla geometria poliedrica (tecnologia Mesh), assicura risultati accurati e una customer experience coinvolgente. L’alta qualità delle immagini catturate con colori naturali garantisce una valutazione e misurazioni 3D di alta precisione. ImpressionIST® 4+ si adatta alle esigenze di ogni centro ottico, perché è disponibile in due versioni (stand-alone o a parete) consentendo la più alta versatilità all’interno del punto vendita.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

Nuova gamma ES™ di ESSILOR®:

tecnologia all’avanguardia per prestazioni uniche

Ricerca continua e all’avanguardia, progettazione di soluzioni visive performanti e propedeutiche a facilitare il lavoro dell’ottico sul punto vendita e a implementarne le prestazioni professionali: questi i valori alla base della filosofia di Essilor® e anche della gamma ESTM, la nuovissima linea strumenti per il laboratorio presentata in anteprima a Expo Ottica Sud e poi a Mido 2024. La nuova linea vanta sistemi di finitura e tecnologie all’avanguardia, con prestazioni uniche per ottimizzare il lavoro degli ottici. Della gamma fanno parte: le molatrici ESTM 800 e ES™ 700 con il lettore TCB 800TM, che consente un rilevamento perfetto delle dimensioni, garantendo anche il giusto adattamento. Nati da decenni di esperienza nella sagomatura e nel montaggio, i nuovi sistemi Essilor® intendono semplificare il flusso di lavoro e incrementare la produttività del centro ottico.

Parola d’ordine, ottimizzazione

Per la nuova gamma ES™, ottimizzazione è la parola d’ordine: maggiore precisione e produttività, anche quando si tratta di occhiali “esigenti”. Tutto ciò è reso possibile grazie all’adozione di una tecnologia all’avanguardia che riduce in modo significativo i tempi di tracciatura ottica, bloccaggio, centraggio e sagomatura, raggiungendo una riduzione fino al 75%. Un risultato d’eccellenza ottenuto tramite l’implementazione di un ciclo di sgrossatura veloce, assicurando precisione anche nelle situazioni che coinvolgono occhiali più complessi. Inoltre, il TCB 800™ consente un rilevamento perfetto delle dimensioni, assicurando il giusto adattamento.

Eleganza e facilità di utilizzo

Materiali di alta qualità e silhouette moderne ed eleganti rendono la gamma ES™ adattabile a qualsiasi spazio. Design elegante, schermi multitouch ergonomici, interfaccia intuitiva, la facilità d’uso è il cuore di questo sistema di finitura.

Un lavoro di precisione

Grazie al controllo in tempo reale delle forze di taglio, il ciclo di sgrossatura si adatta automaticamente alle curve della lente fino alla base 10 = montaggio più preciso.

Un’esperienza di acquisto interattiva

Grazie alla sua app web M’Eye Custom™, la molatrice ES™800 offre agli ottici l’opportunità di coinvolgere i clienti con uno stile di occhiali personalizzato e un’esperienza di acquisto interattiva.

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PER L’OTTICO STRUMENTI

Minimalismo V/S Maximalismo

Dalle nuove collezioni emergono due correnti di pensiero che si sviluppano sotto forma di proposte rimless e reboot di modelli iconici

Da una parte la definitiva consacrazione delle leggerissime lenti senza montatura che dicono addio all’effetto granny e diventano sexy, dall’altra la reazione al Quiet Luxury che vede una riscoperta degli accessori di peso, sia in termini di estetica sia di dimensioni. Il rimless è stato protagonista di molte collezioni; in particolare le Maison Thèlios hanno dedicato grande spazio a questo stile dalle caratteristiche ultralight, rendendolo prezioso e moderno. Dallo statement lussuoso di Bulgari, Dior, Fendi e Fred alla precisione minimalista di Tag Heuer.

di Roberta Mella Simion

Bulgari BV40025U, BV40024U, BV50017U:

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due modelli della collezione Donna SERPENTI VIPER e un occhiale da vista della linea OCTO ROMA
TENDENZE

Dior CD40153U:

un rimless appariscente. Questa maschera oversize senza contorni è una nuova interpretazione dell’intramontabile modello a farfalla con leggerissime aste metalliche, impreziosite dal logo “CD”, che rimandano alle collezioni di gioielli alla moda di Dior

Fendi FE4121US, FE4134US, FE50076U:

due proposte da sole della linea FENDI First Crystal e un occhiale da vista FENDI Sky

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TENDENZE

Fred FG40059U, FG40060U, FG50066U:

il femminile “Chance Infinie” è ispirato all’omonima collezione di gioielli, mentre il “Force 10 Winch” è dedicato agli appassionati del mondo velistico. Infine un nuovo modello vista che va ad aggiungersi alla famiglia “Double Cable”

Tag Heuer TH50004U:

la linea da vista “Flex” presenta un occhiale senza cerniere con aste flessibili e regolabili in bio-nylon e fibra di carbonio, con dettagli in elegante titanio. Un chiaro omaggio all’iconica collezione “Reflex”

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TENDENZE

Anche Tom Ford, che negli anni ci ha abituati a montature particolarmente materiche in acetato, non si sottrae a questa tendenza. Senz’altro non può mancare Silhouette, che con il rimless si trova nella propria comfort zone. Molte anche le proposte da vista dall’essenzialità pura come Götti e Stepper o che si discostano dallo stereotipo dell’occhiale basic per diventare accessori preziosi e ricercati, come nel caso di Charmant e Omas Design.

esclusiva montatura rimless rettangolare con ponte in titanio giapponese, aste in vero corno di bufalo e logo T

Charmant CANON:

il minimalismo e la ricercatezza s’incontrano in questo modello, dove la semplicità della lente “nuda” è contrapposta alle aste elaborate come un oggetto di alta oreficeria. Made in Japan

un modello tratto dalla collezione TMA Sun in Titan High Tech, con lenti nella colorazione Glossy Caramel, senza viti, in policarbonato resistente Silhouette ADARA:

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Tom Ford 34US, FT1126-P_30E:
TENDENZE

Stepper ST-SI 93626:

realizzate con precisione in titanio e acciaio inossidabile, progettate alla perfezione, le montature rimless offrono un’esperienza che combina qualità, leggerezza, estetica e vestibilità

Omas Design INGRID:

una capsule dalle linee leggere, in cui la struttura quasi scompare per lasciare interamente la scena al concetto di luce. Elemento portante è l’accresciuta preziosità dell’asta, per la prima volta lavorata con zirconi incastonati a griffe

perseguendo la filosofia del “Less is more”, l’azienda svizzera propone la nuova collezione

LITE: una linea dall’essenzialità pura con aste in acciaio inossidabile. Leggerezza e stabilità sia nell’estetica sia nella calzata

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TENDENZE

Rimless a parte, riscopriamo un massimalismo che si esprime con particolare personalità nei reboot dei modelli più iconici, nelle forme esagerate, nei dettagli identificativi come per Victoria Beckham, Paul Smith, Blumarine e Philipp Plein.

le righe sono sinonimo di Paul Smith e rappresentano lusso senza tempo, qualità duratura e un pizzico di carattere. Questo classico occhiale da sole presenta un acetato multistrato personalizzato, creato per arricchire il frontale della montatura nei colori Nero e Havana

Blumarine SBM216:

modello da sole avvolgente in metallo dorato o argentato, protagonista dello Spring Summer 2024 Fashion Show. Le lenti proseguono sull’asta e sono arricchite dal monogram “B”. La combinazione tra linee moderne ed elementi iconici del brand dona eleganza e personalità al modello

una reinterpretazione dell’iconica maschera, tutt’ora modello preferito di Mrs Beckham, con un tocco moderno. Un oversize in acetato progettato con bordi arrotondati, mentre le aste audaci hanno un’anima in metallo che si ispira al dettaglio presente nella famosa Chain Pouch Bag

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Paul Smith PS24601S KENTON: Victoria Beckham VB673S:
TENDENZE

Philipp Plein SPP132:

il frontale oversize si distingue per un profilo metallico inciso con monogramma “PP” che, insieme a quattro clip esagonali, incornicia la lente. Il doppio ponte in metallo è arricchito da una logo plaque “Plein” sulla parte superiore e le aste sono caratterizzate dalla doppia cerniera e da una placca in metallo con lettering, terminata dall’inconfondibile esagono “PP”

A metà strada tra le due correnti si posizionano i modelli d’spirazione pilot, con il doppio ponte e il sopracciliare a sottolineare lo stile inconfondibile da aviatore anche nella versione da vista. Design che non impone più le classiche lenti a goccia ma sperimenta diverse forme, come nel caso di Web, Akoni e Vogue Eyewear.

WEB Eyewear WE0375_91V e WE5438_037:

eleganti ed essenziali, questo nuovi modelli da sole e vista in titanio richiamano una montatura pilot trasportandola nell’estetica contemporanea. Le aste riproducono l’inconfondibile lavorazione a torchon

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TENDENZE

Akoni Eris, Skyracer, Solis e Tiros:

si ispirano all’estetica degli aviator mid-century e ne forniscono una versione amplificata, non convenzionale e avventurosa. In titanio giapponese

Vogue Eyewear 0VO4310__352:

il fascino vintage viene esaltato da un’estetica pulita e contemporanea in questa silhouette ribassata con doppio ponte, sottili aste in metallo e una palette di colori unisex

27 VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024
TENDENZE
Un 2023 a due velocità per l’occhialeria: dopo un primo semestre a doppia cifra, arriva la normalità.

In occasione della conferenza stampa del 31 gennaio che aveva preceduto il via alla 52° edizione di MIDO, ANFAO ha presentato i dati di mercato del settore.

Il contesto globale del 2023

Dopo un 2021-22 con un deciso rimbalzo del PIL, post lockdown, e il ritorno alla normalità economica, le tre locomotive globali - Stati Uniti, Unione europea e Cina – hanno iniziato a frenare e il contesto globale ne ha risentito complessivamente.

Nel 2023 lo scenario economico globale si è indebolito, in Europa per gli impatti negativi dell’inflazione ancora elevata e della

stretta monetaria, negli emergenti per la dinamica dell’economia cinese che sta stentando più dell’atteso.

L’attività manifatturiera mondiale ha subito una sostanziale battuta d’arresto. Hanno pesato vari fattori: lo spostamento dei consumi dai beni ai servizi, l’indebolimento dell’industria europea e le condizioni più difficili per la domanda, soprattutto di investimenti, a causa della stretta sul credito e del graduale esaurirsi delle politiche emergenziali.

Ciò si è riflesso in un calo del commercio mondiale di beni, che è frenato in modo particolare dall’elevata incertezza geoeconomica, dal rafforzamento del dollaro e dal moltiplicarsi delle barriere commerciali.

VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024 28

L’economia italiana nel 2023

Nel 2023 l’economia italiana è scivolata verso i modesti ritmi di crescita che l’avevano contraddistinta nei decenni precedenti così come quella europea.

Dopo la pandemia e la crisi energetica che hanno fatto impennare l’inflazione, una volta raggiunti di nuovo i livelli di spesa cui si era dovuto rinunciare, i tassi di crescita dei consumi sono andati diminuendo; nel 2023 su ritmi pari a circa un quarto di quelli del 2022.

Gli scambi commerciali hanno avuto un andamento molto brillante nella prima parte dell’anno per poi esaurirsi nell’ultimo trimestre.

L’occhialeria italiana nel 2023

L’occhialeria italiana ha sostanzialmente seguito queste dinamiche: nel primo semestre le esportazioni hanno sostenuto brillantemente il settore continuando a crescere a doppia cifra rispetto al 2022, mentre nel secondo semestre l’andamento mensile dell’export è stato piatto se non leggermente negativo rispetto all’anno precedente.

Sulla base degli ultimi dati a disposizione (ottobre 2022) il preconsuntivo 2023 vede una produzione dell’occhialeria italiana nel 2023 di € 5,52 miliardi, in crescita del 8,4% rispetto al 2022.

Il saldo totale dei produttori è calato di 1,7 punti percentuali e si è attestato a 816 aziende a livello nazionale.

Sul fronte occupazionale la chiusura dell’anno sembra essere positiva: 18.620 addetti, il 2% in più rispetto al 2022.

Preconsuntivo esportazioni 2023

Sempre secondo le proiezioni sulla base del periodo gennaio-ottobre 2023, le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 7,6% sul 2022 arrivando a € 5,26 miliardi.

L’export degli occhiali da sole nel 2023 ha fatto segnare + 6,9% attestandosi a circa € 3,6 miliardi.

Le esportazioni di montature hanno segnato + 9,1%, arrivando a € 1,6 miliardi.

Gli ultimi sviluppi internazionali hanno pesato anche sull’andamento delle importazioni che si stima chiuderanno sotto di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2022 con un preconsuntivo 2023 di circa € 1,6 miliardi.

La bilancia commerciale dell’occhialeria italiana incrementa comunque il suo attivo (3,6 miliardi di euro circa il saldo exportimport nel 2023).

Preconsuntivo esportazioni 2023: aree geografiche

Considerando i due macro-segmenti di prodotto nel loro complesso, occhiali da sole e montature, relativamente alle aree geografiche in dettaglio, possiamo osservare che:

• Area di riferimento per le esportazioni dell’occhialeria resta l’Europa (nel 2023 la quota di esportazioni è rimasta costante assorbendo più del 50% di tutto l’export del settore) con una crescita tendenziale del 12,4% sul 2022 (+13,6% per gli occhiali da sole, +10% per le montature).

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE VISIONE NATURALE

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MIDO - MILANO - 3-5 FEBBRAIO 2024 - PAD. 3 - STAND H14 H22 K13 K21

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• In America la quota delle esportazioni dell’occhialeria italiana nel 2023 ha assorbito circa il 33% dell’intero export del comparto. Il preconsuntivo del 2023 mostra però un rallentamento nell’area dell’export del sole-vista del 3,4% rispetto al 2022. La dinamica è stata trainata dalla performance negativa delle esportazioni di occhiali da sole in America del Nord (-8,3%). Di segno positivo il preconsuntivo delle esportazioni in Centro e Sud America e delle montature.

• L’Asia ha beneficiato ancora della ritrovata mobilità internazionale: la quota dell’export italiano rivolto all’area asiatica è arrivata nel 2023 al 14,8% (ma ricordiamo che era oltre il 16% nel 2019). La variazione tendenziale dell’export è stata del 22,3% rispetto al 2022 (+16% l’export di montature, +25% il preconsuntivo degli occhiali da sole).

• Le altre aree geografiche risultano poco significative e nel preconsuntivo risultano penalizzate nel 2023 rispetto al 2022 (-2,4% in valore le esportazioni in Africa e -3,1% verso l’Oceania).

Preconsuntivo esportazioni 2023: i paesi

Dal punto di vista dell’analisi per singoli paesi di esportazione si può evidenziare:

• Negli Stati Uniti (da sempre primo mercato di riferimento per il settore, nel 2023 con una quota del 27,5%) l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato un calo del 4,82% rispetto al 2022. Il preconsuntivo risente soprattutto dell’andamento nella seconda parte dell’anno delle esportazioni di occhiali da sole che sono calate dell’8,4% rispetto all’export di montature che è invece cresciuto del 6,7% rispetto al 2022.

• In Europa l’andamento delle esportazioni italiane nei vari paesi ha performato molto bene rispetto al 2022. In Francia il preconsuntivo dell’export del comparto sole-vista nel 2023 ha registrato un +10,5% sul 2022 (+12,7% per le montature e +9,1% per gli occhiali da sole). In Germania complessivamente la crescita è stata del 13,4% rispetto al

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2022, declinata in un +13,7% per l’export degli occhiali da sole e un +12,8% per le montature. Per il secondo anno consecutivo ancora molto buono il preconsuntivo dell’export in Spagna con +15,8% in valore rispetto al 2022 (l’export di montature a +8,3%, l’export di occhiali da sole a +18,8%). Positivo, anche se con risultati meno brillanti, il preconsuntivo delle esportazioni italiane dell’occhialeria nel Regno Unito: complessivamente l’export ha segnato un +4,7% a valore rispetto al 2022, con +3,6% degli occhiali da sole e +7,6% delle montature. Positivo anche il preconsuntivo dell’andamento delle esportazioni dell’occhialeria italiana in alcuni paesi dell’Europa del nord e dell’est: Svezia (+8,1% rispetto al 2022), Polonia (+14,7%), Croazia (+6,5%), Austria (+17,4%).

• Le esportazioni dell’occhialeria nei BRIC assorbono poco più del 5% delle esportazioni del settore (ricordiamo che nel 2019 erano a oltre l’8%): Brasile -0,1% rispetto al 2022, Russia +9,9%, India +18,8%, Cina -14,9%.

Preconsuntivo esportazioni 2023: i volumi

L’occhialeria italiana ha esportato nel 2023

112 milioni di paia di occhiali, quantità in leggero aumento rispetto al 2022 (+2,7).

Del totale di paia di occhiali esportati, 67 milioni sono di occhiali da sole (il 60% circa) e 45 milioni di montature da vista (il 40%).

Preconsuntivo mercato interno 2023

I consumi , monitorati da GfK nel canale specializzato di ottica, hanno registrato una buona performance rispetto al 2022 nel primo semestre del 2023 (+4,3% in valore). Nella seconda parte dell’anno anche

i consumi interni hanno mostrato un rallentamento e il preconsuntivo 2023 mostra una crescita di poco superiore al 2022 in valore. Anche il dato del sell-in conferma queste tendenze.

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Previsioni 2024

Secondo il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale, la crescita dell’economia mondiale ha frenato nel 2023 e si ridurrà ulteriormente nel 2024, con un rallentamento che investe maggiormente i paesi sviluppati e meno gli emergenti. Tra le cause del rallentamento il rapporto indica la guerra in Ucraina, la crescente frammentazione dell’economia e alcune più cicliche come la stretta monetaria anti inflazione, il ritiro degli aiuti pubblici e gli eventi climatici estremi

Il 2024 si è poi aperto con nuove tensioni e con ulteriori rischi per i flussi commerciali, dovuti alla forte riduzione dei transiti nel canale di Suez: a gennaio il traffico di navi nel Mar Rosso si è più che dimezzato. Occorre tenere conto che il 90% del volume degli scambi avviene via mare e che il 12% transitava per Suez; per l’Italia il 54% degli scambi è via nave, di cui il 40% tramite Suez. Più il blocco sarà prolungato, maggiori saranno gli effetti negativi sul commercio estero globale e Italiano.

Per l’occhialeria italiana, quindi, si prospetta un 2024 complicato dove al tema dei costi, che costringe le aziende a lavorare con margini sempre più ridotti, si aggiungono la difficoltà di accesso al credito e la debolezza della domanda estera

“Chiudiamo un 2023 ancora positivo, export e produzione sono cresciuti, il numero delle aziende è sostanzialmente stabile e gli occupati leggermente in crescita” - afferma la Presidente di ANFAO, Lorraine Berton - “Le prospettive per l’economia italiana nel 2024 ereditano però dall’anno precedente una frenata del commercio internazionale e un aumento dei tassi di interesse senza precedenti nella storia dell’euro. Per mantenersi sugli attuali livelli di eccellenza e rappresentare il Made in Italy più autentico, chiediamo alle Istituzioni di favorire gli investimenti: solo investendo in nuove tecnologie e nuove competenze possiamo davvero innovare ed essere competitivi. Le aziende vanno sostenute nelle due sfide principali del momento, la

transizione digitale e quella green. Lo stesso Made in Italy passa per la declinazione – in tutte le sue forme – del concetto di sostenibilità. I nostri occhiali sono sempre stati belli e ben fatti, adesso devono essere sempre di più sostenibili e innovativi. È un obiettivo che dobbiamo perseguire con tutte le nostre forze, liberando creatività e risorse. Su questo, attendiamo risposte urgenti che non possono prescindere dalle risorse comunitarie in campo, PNRR e fondi per la coesione innanzitutto”.

“C’è poi un fattore olimpico che rinsalda il legame tra occhialeria e territori e che va valorizzato fino in fondo” – rimarca Berton, anche in qualità di Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e Presidente del Gruppo Tecnico Sport e Grandi Eventi di Confindustria. – “Milano e Cortina saranno le sedi principali delle Olimpiadi 2026: da un lato c’è la capitale di MIDO, dall’altro la Regina delle Dolomiti, immersa nel Distretto bellunese dell’occhiale. Per il settore dell’eyewear questi Giochi non sono una mera coincidenza, ma un’opportunità strategica, dove la bellezza dei luoghi riflette quella dei prodotti. Le Olimpiadi non sono solo un evento sportivo e turistico, bensì un’occasione per lo stesso manifatturiero: una vetrina del Made in Italy che sta a noi allestire nel migliore dei modi. Su questo ANFAO è già mobilitata: le Olimpiadi porteranno talenti e infrastrutture che possono diventare fondamentali anche per il nostro settore”.

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Lorraine Berton

Doppio test su strada per il

modello Rudy Project Astral: le schede di due atleti non professionisti

Calzata, comfort, areazione, visibilità ed estetica: questi i criteri di valutazione che abbiamo chiesto a una coppia di sportivi amatoriali, appassionati di bici e running. Ne scaturiscono due recensioni tecniche, da cui l’ottico può trarre informazioni e spunti preziosi da spendere con il cliente interessato ai performance sunglasses.

Peso: 26 gr

Base: 6

Dimensioni lente: H 55 mm - L 147 mm

Lunghezza asta: 130 mm

mod. Rudy Project Astral SP883958

I nuovi occhiali Astral di Rudy Project sono sostenibili, con un prezzo entry level, e dotati di un nasello regolabile in Ergonose che consente il massimo comfort e una vestibilità personalizzata. Il design unico assicura la possibilità di regolare gli occhiali in base alla forma del viso e alle preferenze. La montatura è realizzata in Rilsan Clear, una bio-plastica derivata dal 45% di olio di ricino coltivato da agricoltori certificati del Gujarat, in India. Per maggiore comfort e aderenza, gli Astral sono dotati di astine rivestite in gomma. Queste estremità, morbide e resistenti, assicurano una vestibilità sicura, in modo che il portatore possa concentrarsi sulla performance senza preoccuparsi che gli occhiali da sole scivolino o causino fastidio. Le lenti a base cilindrica 6 non solo offrono un’eccellente protezione degli occhi, ma sfoggiano anche forme e colori di tendenza.

VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024 36
Roberta Mella Simion

Elisa Patania, 46 anni, manager

Ho testato gli occhiali Rudy Project Astral, utilizzandoli sia in bici sia durante la corsa. Ecco il mio commento.

Calzata e comfort

La calzata e il comfort sono veramente il punto di forza di questo modello, dal mio punto di vista. Io ho il viso e il naso molto piccoli e il più delle volte devo utilizzare montature da bambino per evitare che l’occhiale scivoli, soprattutto quando pedalo in posizione crono. Questo prodotto invece si adatta molto bene al mio viso e nella pedalata che ho eseguito non ho mai dovuto risistemarlo. Le aste non si sentono, così come il peso dell’occhiale non si percepisce.

Aerazione

Il modello non ha telaio e la lente è abbastanza bassa, caratteristica che permette un buon ricircolo dell’aria senza tuttavia infastidire gli occhi.

Visibilità

La lente ha una buona trasparenza e non altera troppo i colori. La tonalità blu non eccessivamente scura lo rende un valido occhiale sportivo per tutte le condizioni di sole. La chiarezza laterale permette di avere più percezione di quel che succede nel campo visivo laterale. Non avendo montatura, nulla ostacola la visione soprattutto quando si guarda la strada con la testa più china sul manubrio. Per correre l’occhiale è eccellente.

Estetica

Il modello ha linee moderne, esteticamente piacevoli, simili a molti altri in commercio. La silhouette è leggerissima e questo rende l’occhiale anche bello da vedere.

Note personali

In conclusione sono un buon prodotto sotto ogni aspetto. Per la mia esperienza, trovo il maggior punto di forza nella calzata e nella dimensione complessiva che si adatta bene al mio viso.

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Giorgio Sommariva, 46 anni, ingegnere

Ho testato gli occhiali Rudy Project Astral per una settimana, utilizzandoli sia in bici sia a piedi e praticando anche sci e snowboard, in diverse condizioni di luce e di temperatura. Ecco il mio commento.

Calzata e comfort

Gli occhiali si adattano bene al mio viso e non scivolano, né stringono troppo. Il nasello è regolabile e morbido, non lascia segni sulla pelle. Le aste non infastidiscono nemmeno sotto il casco da sci. La lente è ampia e non ostacola la visuale. Il peso degli occhiali è contenuto e non si avverte.

Aerazione

Gli occhiali sono rimless con una lente abbastanza bassa che permette un buon ricircolo dell’aria e previene l’appannamento. Questo aspetto è molto apprezzabile sia in bici sia in corsa. Tuttavia, pedalando ad alta velocità si sente il vento negli occhi, dettaglio non trascurabile sui lunghi percorsi.

Visibilità

La tonalità blu è adatta sia per le giornate di sole sia per quelle nuvolose. Apprezzo molto il fatto che la lente sia più scura nella parte centrale e più chiara man mano che ci si sposta verso l’esterno. Questo permette, soprattutto in bici, di avere una visuale laterale ottimale e senza alterazioni, riuscendo a scorgere con la coda dell’occhio le auto che sopraggiungono.

Estetica

Il modello ha un design moderno e accattivante, con una struttura leggera e resistente, con lente unica che copre tutto il campo visivo.

Note personali

In conclusione ho riscontrato un prodotto di qualità che offre estetica, calzata e comfort ottimi. L’aerazione è buona, ma potrebbe essere migliorata studiando i flussi d’aria in bici. La visibilità è il punto forte di questi occhiali, in quanto la lente blu non altera i colori e si adatta bene anche alle giornate più nuvolose.

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Con questa seconda intervista proseguiamo - da Napoli a Genova - nel nostro percorso attraverso l’Italia, alla ricerca di posti sconosciuti alla maggior parte dei turisti, ma meritevoli di una visita: i “Posti da ... VEDERE”.

Lo facciamo attraverso i racconti e le segnalazioni di alcuni interpreti del mondo dell’ottica indipendente: creativi, alternativi, visionari o - come in questo caso particolare - eretici. Cercando comunque, ogni volta, di raccontare le unicità, gli entusiasmi e la bellezza che ci circondano.

Gino, l’Occhialeria Sociale e via di Pré, in due parole

Parlare dell’Occhialeria Sociale di Genova senza dire di Gino Repetto, della sua idea e del luogo dove è nata, è quasi impossibile...

Garantire a tutti il diritto alla vista, dal notaio a chi è appena sbarcato in città, ridando la qualità della visione ad un prezzo accessibile, o addirittura gratuitamente, arrivando dove il Sistema Sanitario non arriva. Perché essere miope o ipermetrope non è una colpa, ma troppo spesso nessuno si fa carico di questi problemi. Questa è, in sintesi, la filosofia imprenditoriale alla base di Occhialeria Sociale. Gino Repetto, giovane (ex giovane, direbbe lui...) laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutica prestato con successo al mondo dell’ottica (ha tra l’altro ideato nowaveofficial.com, primo sito italiano nel 2016 a vendere online occhiali anti luce blu) è partito, per questo progetto, da un primo punto vendita nella celeberrima via di Prè, a Genova. Un luogo alle spalle del porto, tra carrugi stretti, luci ed ombre. Proseguimento naturale della Via del Campo celebrata da Fabrizio De André, via Prè è ancora fuori dagli schemi dei percorsi turistici più tradizionali, ma è un crogiolo vitale dove si incrociano etnie, aromi e contrasti sociali, in un connubio di sensazioni che si odiano o si amano, senza compromessi.

L’Occhialeria Sociale di Genova

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Occhialeria Sociale:

un’esperienza straordinaria per raccontare il “Posto da Vedere” di questo numero.

Gino con due colleghe

Nata da una intuizione di Gino Repetto, l’Occhialeria Sociale è partita con il suo progetto innovativo dal centro storico di Genova - dalla storicissima e popolare via di Prè – per arrivare oggi all’apertura delle sedi di Torino, Pavia e Vigevano. Ne parliamo con Gino, in questa intervista che vuole essere un po’ racconto, un po’ omaggio e riconoscimento ad una visione differente, certamente in grado di far discutere, certamente anche capace di unire con successo imprenditorialità e cura per il benessere delle persone.

VEDERE – Buongiorno Gino, parliamo di voi, della vostra idea di occhialeria, dei perché di questa scelta. E parliamo di Genova, della sua fisicità, della sua bellezza – prorompente e schiva - da cui forse non si può prescindere per raccontare l’avventura dell’Occhialeria Sociale...

Gino Repetto – Buongiorno! Genova (e i Genovesi) si amano o si odiano… Io, per esempio, da ragazzo odiavo De André perché sono Sampdoriano. Ora so che lui mi ha perdonato, e la sua via del Campo continua nella mia via di Prè. Sono qui perché, belin, qui in una zona del genere l’affitto te lo tirano dietro. E il Comune aiuta ad aprire attività commerciali. La verità è che se vuoi apprezzare Genova e l’Occhialeria Sociale, che ne è un frutto intriso del suo DNA, devi sporcarti le mani e gli occhi. Devi sentire l’odore di porto, il rumore delle gru e dei senegalesi della via, devi accontentarti di un’esposizione di palazzi e di occhiali abbarbicati ovunque, sulle colline e sugli espositori, spesso disordinati. Devi trovare la montatura giusta in mezzo alla rumenta (spazzatura, in genovese, ndr).

Del resto dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior...

Truogoli di S. Brigida, un particolare

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VEDERE – Imprenditoria e attenzione agli altri, anche a chi rischia di restare indietro. L’apertura dei nuovi centri in Piemonte e Lombardia, segno evidente di una idea che vince, dimostra che si può – e si dovrebbe – pensare in modo differente dai comuni standard...

Gino Repetto – Dico un’eresia: penso diversamente perché non sono un ottico. Quelli che sono valori per un ottico, per me sono disvalori: l’esclusività per me è negativa, perché esclude invece che includere. L’avanguardia tecnologica anche, perché serve al 99% per aumentare lo scontrino medio.

Due anni fa, e ancora oggi, vedo troppo integralismo nel nostro mondo: si è fatto sempre in un certo modo, e bisogna cercare di fare ancora così, anzi… di più. Si sta perdendo di vista l’umanità che ci circonda. Persone, clienti, che cercano soluzioni diverse dalle solite. Non solo in termini di prodotto, ma

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Occhialeria Sociale, controllo della vista Santissima Annunziata del Vastato, a 400 mt. dai Truogoli

anche in termini di esperienza di acquisto. Da noi non cade niente dall’alto. Diamo del “tu” a tutti e trattiamo tutti nello stesso modo, dal notaio al migrante appena arrivato in Italia. Collaboriamo con tantissimi enti del terzo settore, abbiamo prolungato il “bonus occhiali” ministeriale autotassando i nostri stessi clienti, ogni mese regaliamo decine di occhiali a persone che non avrebbero potuto avere una giusta correzione. Aiutandole a studiare l’italiano, a trovare lavoro, a vedere la lavagna a scuola, ad integrarsi o reintegrarsi nella società.

VEDERE – Parlando di tecnologia e design, quanto la scelta “sociale” incide sulla possibilità di disporre di lenti di alta qualità e montature di tendenza?

Gino Repetto – Domanda facile: la scelta “sociale” non lascia posto a compromessi. Parliamo di tecnologia: quanto costanoalla produzione - le lenti progressive top di gamma? Quanto costa produrre una lente di stock? Che ricarico ha il produttore? Che ricarico ha l’ottico? La risposta alla tua domanda sta nella risposta alle mie.

Palazzo Reale, la Galleria degli Specchi, a 140 mt. dai Truogoli

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Santissima Annunziata del Vastato La Cattedrale di San Lorenzo

Quanto alle montature, le tendenze vanno e vengono. Oggi il problema del mondo dell’ottica non è trovare il prodotto figo, ma trovare il cliente.

Le montature che vanno di più sono sempre, sempre, sempre le stesse. Ai limiti della noia. Ma è proprio vero che less is more.

VEDERE – A che punto è, nella vostra scala di priorità e valori, la sostenibilità?

Gino Repetto – Mettiamo a disposizione di tutti, gratuitamente, le montature in buono stato che i clienti stessi ci portano. Abbiamo una serie di modelli in acetato biodegradabile. In tutti i punti vendita consumiamo solo energia rinnovabile. Però, per favore, evitiamo il greenwashing e l’ipocrisia degli occhiali bio che salvano il pianeta. Una montatura pesa quanto 1 o 2 bottigliette di plastica vuote e dura 4000 volte di più.

Piuttosto utilizziamo i mezzi pubblici, andiamo a piedi o in bicicletta, al prossimo MIDO andiamoci in treno e non con il SUV...

Ah, dimenticavo, vogliamo parlare degli scarti di lavorazione delle lenti in negozio?

I nostri valori portanti sono l’essenzialità e la trasparenza, prima di ogni altra cosa.

VEDERE – Grazie Gino, per questa intervista ricca di spunti e di voglia di dare un contributo reale ad un cambiamento possibile. Come saprai, ogni intervista di questa rubrica prevede che, al termine, il nostro interlocutore

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Ruota panoramica, Lanterna e porto visti da palazzo Reale Truogoli di S. Brigida, vista serale da via Balbi

racconti di un suo speciale “Posto da... VEDERE”, un posto della sua città magari poco conosciuto ma che valga la pena di essere visto, incuriosisca e stimoli ad una visita differente dai consueti canali... cosa ci suggeriresti?

Un posto per me magico sono i “Truogoli di Santa Brigida”, un antico lavatoio al centro di una piazzetta variopinta, a metà strada tra la stazione Principe e l’Acquario. Di qui al mare ci sono 100 metri, ma sembra di essere in un’altra dimensione. Di silenzio e tranquillità. Quella che non ho mai nei negozi!

E grazie a Vedere, per l’opportunità di portare le “eresie” dell’Occhialeria Sociale al di fuori delle sue mura, con l’auspicio di suscitare un dibattito su questi temi.

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Truogoli di S. Brigida, il lavatoio

Una rubrica per scoprire il lato più umano delle persone che rendono unico questo settore

Se le parole contano, le persone contano anche di più, molto di più. Stiamo finalmente aprendoci a un “Umanesimo moderno”, riscoprendo il valore del capitale umano e l’importanza della cura di questo patrimonio in ogni realtà economica e sociale. La sostenibilità e il business passano anche attraverso il modo di relazionarsi, di costruire e sviluppare i rapporti tra le persone: è inestimabile l’apporto che il singolo individuo può dare a un’azienda, un brand, un settore intero, soprattutto agendo al massimo delle proprie potenzialità.

Per questo motivo crediamo che l’essere umano rappresenti l’argomento più interessante che ci sia e abbiamo creato una rubrica dove, di volta in volta, i personaggi del settore risponderanno ad alcune domande sui propri gusti, attitudini, valori. L’intervista non punterà sul business, lo scopo non è contrapporre ruoli e aziende ma far emergere in maniera spontanea le diverse personalità che rendono unico il mondo dell’ottica e dell’eyewear. Questo mese hanno risposto al nostro questionario Anna Maria Nicolini - Direttore Marketing Hoya Italia - e Tommaso Poltrone - CEO Ultra Limited.

di Roberta Mella Simion

Tommaso Poltrone CEO Ultra Limited

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Anna Maria Nicolini

Direttore Marketing Hoya Italia

1.L’icona di riferimento

In questo momento Iris Apfel, per la gioia di vivere e il sense of humour. Anche se il mio “less is more” contrasta con il suo “less is bore”

2. Il motto motivante

“La potenza è nulla senza il controllo”, ripreso da una vecchia pubblicità di Pirelli

3. Il must have

Un abito monocolore e una goccia di Chanel

4. I cult

Il brano “Come Mai” di Max Pezzali

5. L’artista preferito

La scrittrice irlandese Catherine Dunne

6. Il periodo storico più affascinante

Il Rinascimento

7. La qualità più apprezzabile in un collega

La trasparenza. Senza trasparenza nelle relazioni non può esistere un costruttivo confronto

8. La cosa più inaccettabile

La guerra

9. Il proprio pregio e il proprio difetto

Il pregio è la tenacia in ogni occasione. Un mio difetto è la fiducia negli altri… bisogna sempre tenere gli occhi aperti!

10. Il sogno, l’ambizione

Raggiungere il meglio in tutto ciò che penso e faccio, per essere serena con me stessa e con gli altri

VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024 46

1.L’icona di riferimento

Michael Jordan

2. Il motto motivante

“I conti si fanno alla fine”

3. Il must have

Un paio di Nike, modello Dunk low

4. Il cult

Il film “Pulp fiction” di Quentin Tarantino e il brano “Nigaas in Paris” di Jay Z

5. L’artista preferito

Caravaggio e Jago

6. Il periodo storico più affascinante

Il Rinascimento

7. La qualità più apprezzabile in un collega

La capacità di adattamento e lo spirito di iniziativa

8. La cosa più inaccettabile

Il ricatto

9. Il proprio pregio e il proprio difetto

Sono tutto d’un pezzo (pregio e difetto insieme)

10. Il sogno, l’ambizione

Vivere al mare!

47 VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024
CEO Ultra Limited
Tommaso Poltrone
Al servizio della qualità di vita: entro il 2024, il lancio degli innovativi smart glasses LIGHTHOUSE TECH dedicati alle persone ipovedenti e non vedenti.

Intervista @mido con Matteo Fanchini, grande sportivo ed atleta paralimpico.

Durante MIDO 2024 siamo stati ospiti dello stand di LIGHTHOUSE, innovativa start-up ticinese dedicata allo sviluppo di device progettati per aiutare le persone ipovedenti e non vedenti attraverso l’utilizzo di smart glasses “aptici” -, in grado di migliorare la capacità di percezione del mondo circostante. Abbiamo così incontrato Matteo Fanchini, super atleta paralimpico, non vedente, testimonial e sperimentatore di LIGHTHOUSE. Matteo, campione con un ricco palmares internazionale in differenti discipline, crede fortemente nel ruolo che le attività sportive possono avere nel migliorare anche la qualità di vita di tutti i giorni, al di là delle medaglie conquistate. Chiacchierando con lui, è nata l’idea dell’ intervista che potete trovare di seguito.

Matteo Fanchini

Appassionato sportivo da sempre, Matteo ha perso la vista nel 2002, a 30 anni, a causa di un incidente stradale. Questo evento lo ha portato a scoprire la forza di volontà che aveva in sé e la tenacia che lo hanno portato a gareggiare e sperimentare sia con atleti normodotati sia nelle discipline paralimpiche.

Sciatore nautico, biatleta, surfer, paracadutista, praticante di BMX, regista (si è raccontato attraverso un cortometraggio), Matteo in pochi minuti ci ha regalato gioia di vivere, entusiasmo e la sua capacità di vedere l’essenza delle cose, oltre la visione. Grazie, Matteo!

VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024 48
Manlio Valli

VEDERE - Buongiorno Matteo, intervista a ruota libera... da dove partiamo?

Matteo Fanchini - Possiamo partire dal fatto che, per noi non vedenti, ausili di carattere sia fisico, sia informatico sia elettronico sono fondamentali per l’autonomia, nella vita quotidiana e anche per la pratica sportiva. Io personalmente sono uno sportivo. Da tanti anni, mi sono occupato di diverse discipline - paralimpiche e non paralimpichecompresi sport non considerati possibili fino a poco tempo fa, come ad esempio il surf. Quando ho cominciato a praticare questo sport, non c’erano non vedenti che facevano surf da onda e ho dovuto discutere anche animatamente per riuscire a praticarlo. La mia passione, appunto, di poter provare nuove esperienze, di imparare, e la mia curiosità, mi hanno portato a contatto con la realtà di questa start up, LIGHTHOUSE TECH. Ed eccoci a questa intervista. Io sono passato anche attraverso diverse sperimentazioni personali; avevo creato un sistema GPS per guidarmi durante l’utilizzo dello stand up paddle - una tavola più ampia di quella classica da surf, con cui si pagaia in piedi -. Il sistema mi restituiva le informazioni attraverso vibrazioni alle caviglie, per cui era piuttosto simile, concettualmente, agli smart glasses di LIGHTHOUSE. Tuttavia, essendo questo sistema dipendente da Internet attraverso il GPS, la precisione e l’utilizzo, in generale la fruibilità, non erano sempre così continue e sicure. Al contrario del device LIGHTHOUSE che mi dà, invece, un elevato indice di sicurezza...

VEDERE - Tra l’altro, già a livello di prototipo, possiamo dire che questo occhiale, pur essendo stato progettato essenzialmente quale strumento orientato al benessere delle persone non vedenti ed ipovedenti, è anche bello, cosa che è importante perché non è uno strumento privo di appeal, ma un occhiale di tendenza, bello da indossarsi ed estremamente adattabile...

Matteo Fanchini - Esattamente. Il bastone bianco ti identifica come persona non vedente; questo tipo di occhiale va incontro anche all’aspetto inclusivo, che tra l’altro è un punto focale molto importante oggi all’interno del mondo lavorativo.

VEDERE - Poco fa, parlando prima di questa intervista, mi raccontavi che l’utilizzo del bastone bianco qualche volta non risulta efficace. Mi dicevi, a questo proposito, che anche tu, praticante di sport impegnativi e quindi persona molto allenata, in alcune situazioni apparentemente meno complesse – camminare sul marciapiede, ad esempio - rischi una caduta. Perché?

Matteo Fanchini - È vero. E questo perché con diversi tipi di ostacoli il bastone bianco non riesce a fare la differenza. Anche all’interno delle mura domestiche è molto facile farsi male, basti pensare ad un’anta aperta, o all’inciampo nel bastone raccoglipolvere. Non trascuriamo il fatto che proprio nell’ambiente domestico, ben conosciuto e dove ti muovi con più sicurezza, è più facile farsi male per eccesso di confidenza. Un altro limite rilevante è costituito dagli ambienti nuovi. Come quando io, viaggiando tanto, entro in una stanza d’albergo sconosciuta oppure devo utilizzare i mezzi pubblici: con il bastone bianco vai a leggere il terreno, in parte le dimensioni. Ma, nel caso di situazioni nuove, conta molto l’esperienza e la capacità di interpretare i segnali uditivi, così come anche i segnali pressori, per saper valutare un ambiente più o meno ampio -: si può intuire la quantità d’aria che hai intorno dall’eco che fa la tua voce o i suoni generati da chi ti sta intorno.

VEDERE - In altri termini, utilizzi gli altri sensi per percepire la dimensione degli spazi che ti circondano.

Matteo Fanchini - Sì. Utilizzo, in pratica, l’aptica, la capacità di entrare in contatto con l’ambiente esterno attraverso una modalità di percezione bidirezionale - per “dare senso attraverso i sensi”. Bene, possiamo dire che questo occhiale è un device estremamente aptico; cioè la sua capacità di lettura, la sua sensibilità viene trasferita mediante le vibrazioni proprio per dare un senso con un altro senso. Un vero e proprio occhiale aptico, fondamentalmente.

VEDERE - Una piccola rivoluzione, quindi?

Matteo Fanchini - Sicuramente sì, lo può essere. E verosimilmente lo sarà. Siamo ancora

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a livello di prototipi, sia pure molto avanzati (la presentazione al pubblico degli smart glasses di LIGHTHOUSE TECH è prevista per la metà del 2024, ndr). Ma i risultati sono molto promettenti. Tanto che i primi test che ho effettuato mi hanno convinto a proseguire e ad essere qui, oggi, a parlarne.

VEDERE - Questi test che stai conducendo potrebbero essere definiti estremi, nel senso che sei uno sportivo, portato a stimolare il tuo corpo, a reagire con prontezza. Anche perché gli sport che pratichi sono decisamente impegnativi, sotto ogni profilo. Possiamo dire che, nel tuo caso, deve esserci una sensibilità, una capacità di reazione estremamente rapida...

Matteo Fanchini - Certamente. Io, appunto, vedo anche un utilizzo potenziale a scopo sportivo, sul quale stiamo riflettendo con il team di LIGHTHOUSE. Per dire, praticando vela d’altura – sport nel quale sono stato un po’ un precursore, ingaggiato da equipaggi di normodotati con i quali siamo andati a vincere (ancora oggi non esistono competizioni di vela d’altura riservate ai disabili) io mi muovevo a mio agio, in spazi di cui avevo il controllo. Ma spesso, paradossalmente, mi trovavo ad usare il casco anche per dormire, nei momenti in cui abbassavo la guardia e potevano presentarsi ostacoli imprevisti. Nella corso della mia esperienza, ho usato tantissimi strumenti per cercare di ottimizzare il lavoro con le guide che ci affiancano. Per esempio, nello sci si usano gli amplificatori, abbiamo usato microfoni di diverso tipo. Però, anche prima dell’esperienza con LIGHTHOUSE, insieme alla mia guida Andrea, ragionavamo sull’idea di poter usare dei sensori di presenza, proprio per calcolare bene la distanza tra me e la guida. Attualmente, io quando arrivo molto vicino alla guida ricevo un segnale, ma prima che il mio orecchio lo interpreti correttamente esiste un tempo di latenza che andrebbe ridotto il più possibile - anche perché la velocità del suono è differente da quello che può essere la velocità di lettura di uno strumento di questo tipo – e questo sarà un punto importante su cui ragionare -. Parlando ancora di sport, ne ho provati davvero tantissimi. Proprio in questo periodo abbiamo reso possibile anche la pratica con la BMX olimpica, uso la bicicletta da solo e anche in questa occa-

LIGHTHOUSE TECH Sagl è una startup ad elevato profilo tecnologico con sede a Morbio, nella Svizzera Italiana. Fondata nel 2020, ha come Mission supportare le persone non vedenti e ipovedenti, le loro famiglie, le reti sociali e la società nel suo complesso attraverso lo sviluppo di device per una mobilità sicura e indipendente, aumentando il senso di autosufficienza e benessere e riducendo le barriere di accesso alle opportunità. Gli smart glasses LTH01, presentati a MIDO 2024, sono il primo risultato della ricerca LIGHTHOUSE TECH: uno strumento creato per favorire una miglior mobilità, una maggior sicurezza ed un aumento dei livelli di qualità di vita dei soggetti ipovedenti, non vedenti e con disturbi della percezione spaziale.

sione vedo possibile l’uso di una tecnologia come quella sviluppata da LIGHTHOUSE, che potrebbe essere utilizzata sotto forma di occhiali di tendenza – come negli attuali prototipi - oppure sotto altre forme, come una maschera magari più protettiva dedicata agli sport maggiormente impegnativi.

VEDERE - Certo. Diciamo che, in prospettiva, gli sviluppi potenziali di questa tecnologia sono molteplici...

Matteo Fanchini - Esatto. E già dal confronto in atto, dai ragionamenti di carattere operativo che stiamo facendo con gli sviluppatori, posso dire che le possibili implementazioni di progetto sono davvero tante e, soprattutto, davvero possibili.

VEDERE - Pensare a questi possibili sviluppi è davvero entusiasmante , soprattutto per il contributo che l’utilizzo degli smart glasses di LIGHTHOUSE TECH potranno dare nel migliorare la qualità di vita delle persone ipovedenti e non vedenti. Matteo, cosa ci possiamo dire, in conclusione a questa intervista?

Matteo Fanchini - Partendo nella sperimentazione degli smart glasses LIGHTHOUSE, ho iniziato ad utilizzare uno strumento che “va imparato”. La percezione delle vibrazioni,

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destra, sinistra, vicino, lontano, prevede un minimo di adattamento ed addestramento, per fruire al meglio dello strumento imparando ad interpretare correttamente i segnali e le tipologie di ostacolo: imparando, ad esempio il tipo di vibrazione legata alla presenza di una porta. Ma non dimentichiamo che anche il bastone bianco va imparato, non è immediato. Pratica ed addestramento sono fondamentali. Nei percorsi nuovi, dobbiamo imparare a comprendere, oltre allo sviluppo, le superfici, i gradini, gli spigoli. Però la parte alta del corpo, il busto, il viso, rimangono più esposti. In questo senso, questi occhiali aiutano veramente tanto. Fondamentalmente, il mio motto – il mantra cui mi sono sempre ispirato - è “non è possibile che sia impossibile”. Bene, secondo me questo nuovo strumento mi renderà possibili ancora più cose.

VEDERE - Una conclusione bellissima. Grazie Matteo, alla prossima!

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L’eyewear cantato sottovoce

Durante Sanremo 2024 molti artisti si sono fatti notare per gli occhiali (da sole e da vi sta) sfoggiati anche sul palco, ma in molti casi il brand non è stato comunicato: occasione persa o strategia?

Che i rapper e i trapper indossino occhiali da sole durante le esibizioni non è una novità, ma che una giovanissima cantante scelga di portare sul palcoscenico la propria abituale montatura da vista è abbastanza inusuale. Non stiamo parlando di un occhiale selezionato dallo stylist per l’occasione, ma di un modello che ha tutta l’aria di essere la soluzione visiva quotidiana della persona, non del personaggio. Durante la terza serata del Festival, la cantante Clara ha confessato di provare disagio nei confronti delle lenti a contatto e di preferire il suo paio di occhiali da vista: un modello nero basic, non ricercato ed estroso come quello di Teresa Mannino o come la montatura scintillante indossata sullo stesso palco da Ornella Muti nel 2022. Sembrerebbe un dettaglio da nulla ma rappresenta una piccola svolta nell’immaginario collettivo, dato

che Sanremo è l’evento di massa per eccellenza: una giovane, fresca e stilosa artista che sdogana l’occhiale da nerd rendendolo sexy, cool e normale al tempo stesso. Una percezione che negli ambienti di settore e di nicchia è da tempo consolidata ma che tardava ad arrivare al grande pubblico, cioè allo spettatore-consumatore generalista. Di occhiali da sole invece se ne sono visti moltissimi durante la kermesse e non soltanto sul palcoscenico: Loredana Bertè in Valentino, Emma in Tiffany, i The Kolors in Ray-Ban e in Huma, Irama e Rose Villain in Guess, Piero Barone de Il Volo in Tom Ford, Geolier in Bulgari, Angelina Mango in Etro, Dargen D’Amico in Moschino e in 23° Eyewear, BNKR44 In Disquared2 in Huma e in ARUEyewear… tuttavia le sponsorizza-

Angelina Mango Geolier Dargen D’Amico

zioni o solo le “rivendicazioni” da parte dei brand e delle aziende in alcuni casi sono state molto contenute, in altri casi inesistenti, rendendo più sfumata l’identificazione del marchio. Al contrario, come ogni anno, gli abiti dei protagonisti dell’evento sono stati ampiamente messi in evidenza. Se da una parte si può pensare a un’occasione persa, dall’altra emerge forse una diversa interpretazione (e quindi un differente posizionamento) dell’accessorio eyewear, come ha sottolineato in un commento Franca Bochicchio, ottico e titolare di Glasstylist: “Silenzio stampa assoluto, no sponsor… un messaggio bellissimo! Gli artisti, come le persone normali, non vogliono che i loro sguardi diventino di qualcun altro, ma desiderano semplicemente essere sé stessi. Si tratta di Unicità, preserviamola!”.

E secondo voi, è così?

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Loredana Bertè Clara Soccini Teresa Mannino Irama

L’evoluzione di Akoni e dei suoi brand

Per il capitolo VII di Akoni, il brand di eyewear ha presentato una serie di nuove silhouette per la primavera-estate 2024, rendendo manifesto a tutti che, se una nuova stagione può significare voltare pagina verso un capitolo completamente nuovo, Akoni sta sicuramente continuando a svilupparsi e costruire sulla stessa, estremamente avvincente, storia.

Più che mai, sono i codici di Akoni che vengono messi in primo piano, con il colore iconico del brand - un verde oliva - introdotto per una tonalità di lenti fresca e inaspettata per la primavera 2024. Inoltre, il simbolo distintivo del marchio - un cerchio e un quadrato minimali e potenti - viene anch’esso celebrato. Le figure sono state abilmente fuse insieme per formare una geometria intrigante e accattivante che contraddistingue le lenti delle nuove montature.

La combinazione della maestria ingegneristica svizzera con le abilità artigianali e i materiali più pregiati del Giappone, conferisce ricchezza a questa nuova collezione.

Con la sua silhouette di ispirazione mid-century, la montatura Tiros è stata così chiamata in onore della generazione di satelliti lanciata nel cosmo oltre sessant’anni fa. Una versione amplificata dello stile aviator, questa spigolosa montatura ha un’asta regolabile la cui punta in titanio marchiato è rifinita con viti

personalizzate Akoni. Le protezioni laterali in titanio traforato sono completate da una barra frontale personalizzata.

Nelle nuove proposte di Balmain Eyewear by Akoni è manifesto che i designer e gli artigiani degli occhiali della maison sono determinati a lavorare a stretto contatto con il direttore creativo di Balmain, Olivier Rousteing, per continuare a proporre sempre design che riflettano il modo in cui i membri dell’armata di Balmain sono determinati a vivere oggi.

Per la primavera 2024, la collezione Balmain Eyewear trae ispirazione direttamente dai ricchi archivi della maison.

“Ok, ora, questa... questo è moda!” esclamò Olivier Rousteing quando indossò per la prima volta il prototipo iniziale della montatura omonima. Quel momento è stato il risultato di mesi di brainstorming, progetti e incontri. Partendo dai disegni iniziali del designer che univano cerchi e rettangoli, passando alle ispirazioni surrealiste francesi e sperimentazioni con gli elementi distintivi dell’eredità di Balmain, Rousteing e il team di Akoni Group sono riusciti ad utilizzare abilmente la consistenza dell’acetato giapponese per sorprendere alla fine con proporzioni inaspettate.

Le aste sono poste ad angoli obliqui rispetto alla parte anteriore della montatura, dove le lenti perfettamente rotonde sono unite da un ponte nasale piramidale. Impreziositi dall’incisione delle iniziali del fondatore della maison, i rivetti squadrati abbelliscono sia la parte anteriore che le aste.

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Akoni mod Tiros Balmain mod Olivier

“L’esperienza acquisita nello sviluppo di Matrice Digitale con Anima, la lente progressiva realizzabile grazie al Metaverso, ci ha permesso di evolverci ulteriormente per realizzare un nuovo prodotto creato unicamente per favorire la visione perfetta ad ogni distanza nel proprio ambiente di lavoro”.

Sono le parole di Stefano Cazzola Direttore Commerciale di Filab che analizza quanto sia fondamentale investire in un progetto così importante, considerando che gli over 40 in Italia siano intorno al 60% della popolazione e che la necessità di una correzione visiva per vedere meglio, sia nel vicino che nell’intermedio all’interno del proprio ambiente di lavoro, ufficio o smart working, diventa un’esigenza fondamentale per il portatore. Da un’attenta analisi, é verificato che nel sistema moderno lavorativo non esiste una sola distanza o un solo strumento su cui concentriamo la nostra visione ma diverse postazioni a diverse distanze per avere in tempo immediato un’immagine perfetta.

Nasce quindi DINAMICA, la prima lente che rileva l’impronta digitale visiva nel proprio ambiente di lavoro tramite un test di 47 secondi, esaminando il comfort visivo su continui cambi di focalizzazione.

Filab è riuscita con questo nuovissimo brevetto a semplificare la proposta da parte del

TECNOLOGIA PER LO SPAZIO DI LAVORO

Centro Ottico, di un prodotto fondamentale per chi lavora negli ambienti moderni, grazie alla registrazione della visione di sguardo, postura, torsione flessione del collo e movimenti oculari.

“Con questo sistema innovativo- conclude Cazzola- aiutiamo il portatore a conoscere e comprendere meglio i benefici di una lente così importante e garantiamo al Centro Ottico di consigliare una soluzione unica ed efficace”.

Il percorso di Filab nella scelta di offrire opportunità al mercato per la crescita professionale dell’imprenditore ottico conferma ancora una volta l’impegno e la passione di creare spunti di personalizzazione e fidelizzazione oltre che di marginalità, in un mercato destinato a puntare più su offerte commerciali di basso valore che sulla qualità del prodotto. Con DINAMICA si possano aprire nuovi scenari per lo sviluppo e crescita di soluzioni di valore, rispondendo in maniera fattiva alle esigenze del nuovo presbite.

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DimanicaSpazioDiLavoro
FILAB

HUMPHREY’S eyeweaR

LO street style più attuale

Il crepuscolo è un momento di transizione, di foschia, di mistero; è anche un momento in cui i mondi di contrasto si incontrano. Con la nuova collezione 2024 #TheTwilightZone, HUMPHREY’S eyewear - brand di Eschenbach Optik - presenta colori e le forme altrettanto ricchi di differenze e contrasti, tutti in linea con il motto: Dai vita al crepuscolo - innamorati delle tue vibrazioni diverse!

In questa collezione ricca di look diversi esaltati dal gioco delle tonalità e da modelli minimalisti o opulenti le aste sottili e di nuova concezione conferiscono un senso di equilibrio anche ai modelli più appariscenti. I contrasti cromatici creano inaspettati fattori wow in una collezione che bilancia intensità vibrante e look casual, oscillando tra forme cat eye, una nostalgica reminiscenza Hip Hop, modelli pastello morbidi e arrotondati e modelli metallici maschili. E, come sempre, la collezione #TheTwilightZone offre a chi la indossa la pos-

sibilità di scegliere tra modelli per visi grandi o piccoli, in linea con l’obiettivo del brand di offrire modelli comodi e indossabili da tutti.

I modelli di punta della collezione #TheTwilightZone per uomo e donna sono oversize e audaci. Concept Queen e Concept King sono realizzati in Eastman Acetate Renew sostenibile. I #RainbowBrights creano una serie di sfumature sofisticate su forme ultramoderne, combinando una base di acetato trasparente con laminati solidi.

Con un modello da donna e diversi modelli unisex, i #PastelTwilights danno un tocco di crepuscolo alle tonalità di colore calde e fredde, mettendo in mostra le nuove aste sottili.

I tre modelli da uomo #TrueMetal sono il perfetto contraltare di un look pulito e metallico, con l’aggiunta di una variante in Nylor, di una forma angolare rigida e di una morbida, per una varietà di dimensioni e di colori innovativi. #Route1066 è un omaggio al popolare occhiale HUMPHREY’S originale: tre modelli ultra audaci e marmorizzati, disponibili in sette colori e un modello con intagli di precisione sul frontale e sulle estremità. I quattro modelli #AllDayLover, ciascuno disponibile in quattro colori, completano questa ricca e intensa collezione di forme alla moda da indossare tutti i giorni. Questi modelli combo, con i loro terminali in metallo lucido, vantano anche le nuove aste firmate.

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I moderni stili di vita portano ad attività in ambienti interni e circoscritti, con un intenso utilizzo di dispositivi digitali (mediamente oltre 8-10 ore al giorno con illuminazioni spesso non idonee) a danno del nostro sistema visivo con problematiche che possono portare alla “Sindrome da Stress Accommodativo”. Lo stress accomodativo può essere prevenuto con l’utilizzo di nuove lenti specificatamente progettate quali le “Monofocali Digitali” Relax di Ital-lenti

RELAX è la più specifica lente monofocale “evoluta” ad assistenza accomodativa che, grazie alla propria innovativa geometria, permette un rilassamento visivo anche in fase di maggior lavoro o studio. È consigliata a tutti i portatori non presbiti nella fascia di età compresa tra i 15 ed i 45 anni che lamentano problemi di affaticamento visivo, utilizzano dispositivi digitali in modo continuativo per 2 o più ore al giorno o svolgono attività prolungate focalizzando a distanze ridotte (vicino e intermedio).

Le lenti ad assistenza accomodativa Relax sono realizzate in 4 valori addizionali: 0.40 – 0.60 – 0.90 e 1.25 D.

Subentrando la presbiopia, le lenti degressive OFFICE offrono un’adeguata “profondità di campo dinamica” per soddisfare le esigenze di chi svolge la sua attività giornaliera in ufficio o comunque in ambiente circoscritto con aree di visione che spaziano dal vicino all’intermedio, fino a distanze intermedie più ampie per ambienti più spaziosi.

Per soddisfare tutte queste esigenze Ital-lenti ha sviluppato 3 differenti design:

• BOOK - ottimizzata prevalentemente per vicino con degressione nell’intermedio, per la lettura e le attività manuali con una profondità di campo da 40 a 100 cm ma una zona più ampia e stabilizzata nell’area del vicino.

• MONITOR - per il lavoro al computer, con

Il nuovo mondo delle lenti occupazionali Ital-lenti

degressione da 40 a 200 cm che, per l’utilizzo di monitor anche ampi o multipli, ottimizza una zona più ampia e stabilizzata nell’area dell’intermedio.

• ROOM - una “progressiva indoor” per chi lavora in ambienti interni con focalizzazioni per vicino e intermedio, ma necessita anche di una maggiore profondità di campo e una visione ottimizzata da 40 cm ad almeno 4 metri.

Per garantire aree di visione funzionali per ogni tipologia di correzione Ital-lenti propone 3 differenti tipologie di lenti, realizzate con poteri degressivi dinamici, calcolati automaticamente dal software in base all’utilizzo prescelto ed al potere di prescrizione:

• TWICE OFFICE - la degressiva top di gamma, personalizzabile in funzione dei parametri posturali del portatore, realizzata con la tecnologia della geometria a doppia superficie evoluta.

• OFFICE HV - la lente degressiva a geometria interna, anch’essa personalizzabile.

• OFFICE - la lente degressiva universale.

In combinazione con le geometrie Relax e Office è ottimale l’utilizzo di lenti realizzate in UVTECH, che filtra le radiazioni UV e la parte più energetica della luce blu fino ai 420 nm.

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read on - azienda svizzera fondata da Sandra Kaufmann e Monika Fink, innovatrici dell’eyewear e creatrici anche del brand di occhiali Sol Sol Ito - ha presentato a MIDO 2024 la sua ultima innovazione: ‘read on light’, un occhiale da lettura ultra sottile e ultra leggero, estremamente flessibile e prodotto in TR90, un materiale skin-friendly.

Con i suoi 3 millimetri, ‘read on light’ è il più sottile premontato in commercio e offre uno stile contemporaneo, un design pratico e funzionale in diverse colorazioni. Ogni paio di occhiali è accompagnato da un astuccio rigido,

anch’esso ultraslim. Il prodotto è attualmente disponibile nei colori: rosso, viola, giada, blu, nero e giallo. È dotato inoltre di un pratico cinturino da collo e da spalla, in colori coordinati e con un supporto in silicone per facilitarne l’uso.

L’azienda è nota per la realizzazione di premontati di design talmente sottili e pieghevoli da poter essere inseriti nella custodia dello smartphone.

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read
Occhiali da lettura pieghevoli ultra leggeri, ultra sottili e ultra colorati

Silhouette TITAN MINIMAL ART SUN

LA SCELTA PER LE MISSIONI SPAZIALI DA 25 ANNI

Qualificati per andare nello spazio, pista di decollo pronta, Titan Minimal Art Sun di Silhouette ha festeggiato i suoi 25 anni. Sono occhiali senza montatura, dal peso di soli 2 grammi, massima espressione del genio austriaco, in grado di proteggere gli occhi dai raggi ultravioletti.

Per il 2024 l’azienda austriaca ha introdotto cinque nuovi membri all’equipaggio di volo Titan Sun: NASH aviatore sportivo con doppio ponte; NEIL forma maschile classica per performer C-suite; ADARA modello elegantemente femminile dal look senza tempo; CALEUM innovazione moderna, alla moda, unisex e leggermente oversize; GLENN aviatore in puro stile Silhouette

Il tratto distintivo di Titan Minimal Art rimane il noto design innovativo senza viti o cerniere. La nuova collezione presenta un salto di qualità tecnologico e ancora maggiore comfort grazie ad un ulteriore miglioramento della flessibilità delle aste.

Silhouette ha investito tempo ed energia che normalmente ci si aspetterebbe per

una missione spaziale in un nuovo territorio. “Abbiamo combinato le migliori caratteristiche di Titan Minimal Art Sun sviluppate nel corso dei suoi 25 anni di esistenza, con innovazioni tecnologiche nel design e materiali premium”, afferma Michael Schmied, Silhouette Group CMO e il nipote dei fondatori dell’azienda.

L’asta diventa una freccia di titanio che dalle lenti procede formando una zona elastica per garantire il massimo del comfort 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Il ponte è del 20% più sottile rispetto al passato.

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Titan Minimal Art Sun mod. 8741 NEIL colore 7210 Titan Minimal Art Sun mod. 8192 ADARA colore 3530

STEPPER EYEWEAR Rimless di ultima generazione

Per chi cerca un’alternativa alle convenzioni dicendo addio alle montature voluminose e sperimentando occhiali che permettano nuove prestazioni, STEPPER EYEWEAR propone la sua nuova collezione Rimless, epitome di stile, comfort e funzionalità.

Realizzate con precisione in titanio e acciaio inossidabile, progettate alla perfezione, le montature di ultima generazione Rimless offrono un’esperienza di alto livello che combina qualità, leggerezza, estetica e vestibilità.

La scelta di una montatura Rimless permette di provare la libertà di un occhiale leggero che dà la sensazione di non indossare nulla.

Sono modelli realizzati con materiali di alta qualità che garantiscono una vestibilità confortevole per tutto il giorno. Come per tutte le montature STEPPER EYEWEAR, i segni dei naselli e i punti di pressione appartengono al passato; le montature di questa collezione hanno un peso ancora più ridotto per distribuire il carico in modo uniforme, garantendo il massimo comfort.

Il loro design minimalista, elegante e moderno, è perfetto per ambienti professionali e casual e l’assenza di montature ingombranti permette di godere di una visione periferica ininterrotta, che permetterà di vedere con chiarezza e sicurezza in qualsiasi contesto.

STEPPER EYEWEAR è consapevole che non esistono due visi uguali, ed è per questo che le opzioni di montaggio garantiscono che le montature Rimless possano alloggiare le lenti in modo preciso.

Gli ottici professionisti potranno consigliare la montatura corretta con precise misurazioni e potranno effettuare le regolazioni finali per garantire che l’occhiale si adatti comodamente e saldamente al viso, eliminando la necessità di continui adattamenti.

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TAG HEUER La leggenda è tornata

Lo scorso 1° febbraio, TAG Heuer e Thélios hanno catturato Milano con la nuova collezione Eyewear, con un evento di presentazione che ha fatto eco ad innovazione e design, elementi in comune ai due brand. La nuova collezione Eyewear TAG Heuer era stata precedentemente presentata in anteprima a Miami alla LVMH Watch Week. L’esclusivo concept di esposizione, simile a quello di un museo, ha messo in risalto l’eccellenza di ricerca e sviluppo dietro ad ogni modello, presentato in modo accattivante su tavoli metallici, affiancati dalle materie prime utilizzate per lenti e montature, affascinando i partecipanti lungo un percorso dinamico e sensoriale attraverso gli elementi principali della collezione.

Avviatosi al mondo dell’occhialeria nel 2002, TAG Heuer ha introdotto fino al 2016 modelli iconici come Reflex e 27°, raccogliendo consensi a livello mondiale tra gli appassionati di occhiali. Oggi, TAG Heuer si impegna a raggiungere l’eccellenza collaborando con la manifattura Thélios, rinomata per fondere l’identità distintiva di ogni Maison LVMH con l’arte della manifattura italiana. “La nuova linea di occhiali TAG Heuer rappresenta l’apice dell’innovazione e del design di alto livello. Ogni modello rispetta gli standard più elevati, con materiali performanti e dettagli progettati per garantire prestazioni ottimali in ogni condizione. Il risultato è un’estetica d’avanguardia in cui gli occhiali non sono più legati alla funzione d’uso, ma traggono

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il loro stile dalla bellezza della tecnologia”, ha dichiarato Renato Montagner, architetto italiano rinomato per i suoi progetti guidati dall’innovazione e Direttore Creativo di TAG Heuer Eyewear.

La nuova collezione di occhiali TAG Heuer presenta tre linee di prodotti distinte per soddisfare diversi stili di vita. All’apice della collezione si trova la linea Pro Performance, una testimonianza di precisione e performance per soddisfare coloro che richiedono prestazioni di alto livello. Questa linea fonde tecnologia e design d’avanguardia, offrendo a chi li indossa occhiali che eccellono in condizioni estreme, sia su un sentiero di montagna che in bicicletta.

La linea Sport Performance di TAG Heuer rappresenta il perfetto equilibrio tra stile e performance e si rivolge ad un pubblico sportivo che cerca un occhiale elegante con un’eccezionale funzionalità. Offre opzioni versatili per un’ampia gamma di attività, dalle sessioni di golf al jogging quotidiano.

La linea Daily Performance è un esempio di versatilità, che la rende l’opzione preferita da chi cerca un occhiale per tutti i giorni con un

tocco di sportività e tecnicità. Le diverse linee di TAG Heuer offrono una selezione variegata di montature che comprende cinque design distintivi: Shield Pro, ispirato al mondo del ciclismo che offre lenti intercambiabili - Vingt-Sept, un aviator ispirato al mondo delle corse che è la prima montatura in metallo 3D e prende il nome dall’iconica collezione “27 gradi” con la caratteristica cerniera ellittica vicino alla tempia - Line, molto particolare grazie all’utilizzo di materiali come la corda tessile Dyneema® e il titanio stampato in 3D - Flex che integra inserti in titanio all’interno delle aste e montature senza cerniere, e Bolide che combina aste in bio-nylon e dettagli in titanio spazzolato.

Nel corso della serata a Milano, l’artista, cantante e cantautore italiano Mahmood ha catturato l’attenzione degli ospiti con una performance esclusiva seguita dai ritmi pulsanti di DJ Addal, creando un’atmosfera elettrizzante all’insegna del tagline della collezio-

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ne, “It all Starts with A Vision”, per una notte indimenticabile.

“Questa collaborazione con Thélios testimonia il nostro impegno a superare i limiti, non solo nel mondo dell’orologeria ma anche in quello dell’occhialeria. È ancora una volta un tributo al nostro spirito d’avanguardia. Si tratta di catturare l’essenza di una visione, nel design ma anche nelle prestazioni e nel comfort. Non potremmo essere più orgogliosi dei prodotti che presentiamo oggi ai nostri partner più importanti e continueremo a stupire”, ha dichiarato Julien Tornare, CEO di TAG Heuer.

Alessandro Zanardo - CEO di Thélios - ha inoltre espresso la sua soddisfazione “La nostra partnership con TAG Heuer esemplifica

la nostra dedizione alla creazione di occhiali di alta gamma della massima qualità, un’artigianalità che va oltre la funzionalità, diventando una vera e propria espressione di stile personale.”

“Il design si basa sulla narrazione e questa collezione di occhiali racconta una storia avvincente e trasmette un forte messaggio di innovazione di alto livello”, ha dichiarato Renato Montagner, Direttore Creativo Eyewear. La mostra immersiva ha offerto agli ospiti l’opportunità di sperimentare in prima persona e di provare la collezione, imitando lo stile degli ambassador TAG Heuer, il surfista Kai Lenny, il tennista Félix Auger-Alliassime e il ciclista Cory Williams, protagonisti della campagna.

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Julien Tornare CEO TAG Heuer, Alessandro Zanardo CEO Thélios e Renato Montagner, Creative Director della collezione

Il primo Convegno sul Vision Retail

Lo scorso 27 Novembre allo Space San Babila di Milano ha avuto luogo la prima edizione del Convegno

Vision Retail organizzato da Paola Gallas, CEO di Paola Gallas Management in collaborazione con Anna Gatti di A&G Studio.

Si è parlato dell’evoluzione della distribuzione nel mondo dell’ottica dato che negli ultimi anni tutta la filiera dell’ottica ha attraversato una profonda trasformazione che impone la necessità di ripensare il sistema e lavorare su nuove opportunità.

Numerosi i relatori intervenuti con argomenti sempre interessanti, tra loro anche Isabella Morpurgo, direttrice della nostra rivista.

Nata in una famiglia di ottici, Anna Gatti si occupa di controllo di gestione e analisi dei costi per i negozi di ottica. All’inizio si basava sui dati che le fornivano gli ottici ma si era presto accorta che tutti sapevano gli incassi che facevano, ma nessuno sapeva che occhiali vendeva. Ha così deciso di portare “cultura” nel mondo dell’ottica insegnando che la conoscenza del dato porta a un vantaggio competitivo e assoluto.

Per fare la differenza oggi ed essere protagonisti in un mercato fluido e complicato, ci vogliono visione e coraggio: l’imprenditore ottico deve essere il leader del proprio negozio ed essere conscio che per essere tale deve sapere chi è, dove vuole andare e che percorso vuole intraprendere.

I dati servono a stabilire strategie, obiettivi, campagne di marketing e comunicazione. Un dato raccolto bene permette di vedere il futuro più chiaramente.

Federico Loda, optometrista fondatore di Visibile “Personal branding e storytelling nel retail dell’ottica”

Comunicare nell’ottica di aumentare la rete dei contatti, di diventare qualcuno e non continuare a essere nessuno per tutti quei clienti che potrebbero essere i clienti perfetti ma che non ci conoscono.

Federico Loda aiuta gli ottici a condividere sui Social contenuti di valore e trattare argomenti che consentono di ottenere dei clienti informati e contenti di essere stati informati prima. Quando una persona non è disposta a comprare da noi è perché non si è fidata abbastanza di noi.

Bisogna quindi anche conoscere cosa è la Digital Reputation e agire di conseguenza.

VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024 64 EVENTI

Gino Repetto, Occhialeria Sociale

“Occhialeria sociale: un nuovo concetto di valore”

Ndr. In questo numero della nostra rivista trovate una intervista a Gino Repetto che vi permetterà di conoscerlo meglio.

È un ex farmacista e un ex informatore medico del farmaco. È arrivato all’ottica attraverso l’incrocio tra il mondo dell’ottica e della farmacia da un progetto legato alla protezione della luce blu in farmacia. nel 2016 ha aperto un’attività online Nowave che vende occhiali neutri anti-luce blu. Da questo ha avuto la possibilità di conoscere gli ottici e scoprire che ci sono delle similitudini tra i farmacisti e gli ottici. Ha aperto un negozio a Genova (in una zona comunemente definita difficile) convinto che la vista è un diritto di tutti

Sono sociali perché aiutano tutti quelli che hanno bisogno, collaborano con associazioni, cooperative sociali e centri di aiuto portando loro dei buoni gratuiti, chi è in difficoltà va in negozio e gli forniscono gli occhiali gratuitamente.

Riciclano gli occhiali che portano i clienti, aiutano con l’occhiale “sospeso”.

Marco Ruffoli, Responsabile Concept Ottico

Conad “Evoluzione e opportunità nel retail ottico nella

GDO: l’esperienza di Conad”

Conad aveva parafarmacie e punti di ottica, sono arrivati al concept “ConCura” cioè parafarmacia e ottico all’interno della stessa area. Più di 2200 soci imprenditori racchiusi in 5 cooperative con un consorzio che è un centro per servizi. L’anno scorso Conad ha chiuso con quasi 19 miliardi di fatturato.

Ottico Conad: 25 corner dal Piemonte alla Sicilia, 7,7 milioni di fatturato.

Hanno un’academy di formazione interna strutturata su 3 anni e hanno vari progetti in cantiere, tra i quali servizi complementari e la telemedicina.

Giuseppe Basile, Presidente Oxo Optocoop Italia

“La forza associativa per gli ottici indipendenti”

OXO è un consorzio di cooperative formato da un network di oltre 400 professionisti della visione indipendenti suddivisi in 14 cooperative. È il gruppo più storico e antico nel mondo dell’ottica italiana nato originariamente come gruppo di acquisto ora fornisce servizi, alimenta la professionalità degli associati e fornisce marketing e comunicazione ottico-centrica.

Nel 2023 hanno lanciato la campagna di comunicazione EYE AM UNIQUE che ha visto al centro della comunicazione gli ottici. Hanno lavorato sul concetto di PERSONAL BRANDING per mettere accanto all’immagine del gruppo quella degli ottici indipendenti. Un altro progetto è una collaborazione con un’agenzia di collocamento per soggetti disabili: inseriranno all’interno dei centri ottici sotto forma di tirocinio dei soggetti con delle sindromi, compatibili con il lavoro.

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Roberto Pregliasco, Ottico Optometrista, Ceo Clipsystem “La best practice per dialogare con il presbite e proporre soluzioni di valore”

Non si inventa nulla, tutto quello che si può fare va pensato, misurato, valutato ed è molto difficile da applicare e da mantenere. Applicare e mantenere sono due concetti diversi in un centro che cambia. È un percorso che inizia nel pre-acquisto e finisce nel post-vendita, il touch point è esterno. Basilare la compilazione della customer satisfaction del cliente.

Non si tratta di eseguire protocolli ma di dare valori a un segmento che è banalizzato. La diversità è: processi, marketing, customer care, digital marketing, comunicazione strutturata.

Devo scrivere il viaggio con il mio cliente: da quando guarda fuori, a quando lo faccio entrare, a quando faccio l’esame e a quando consegno gli occhiali. Non c’è mai nulla di casuale in quello che succede, c’è una storia e l’ottico è l’editore della storia che parla di esperienza.

Isabella Morpurgo, Editore Vedere “L’ottico e la stampa trade”

La stampa trade è il raccordo tra tutti i componenti di una filiera: Vedere porta lo storytelling dalla creazione e la produzione dei prodotti e i servizi all’ottico, al distributore. Compito delle riviste di settore è principalmente fare scouting al posto dei lettori. La stampa specializzata comunica in modo diverso dalla stampa generalista perché i suoi lettori sono già esperti del settore di riferimento. La nascita della Free Press ha svilito il lavoro degli editori (sia B2B che B2C) perchè le persone danno meno valore a ciò che è gratuito senza pensare alla ricerca che c’è dietro al risultato. Le quote di abbonamento delle riviste permettevano di essere molto più indipendenti.

Fonda è nata nel 2012, nel 2023 sono diventati società benefit: la seconda nel settore dell’ottica.

Il centro vista fragile è il modello di business sviluppato per operare in questo settore. Il termine “Vista fragile” identifica un’area di mercato e un approccio all’area di mercato. L’ipovisione riguarda la fascia di popolazione che ha perso gran parte della sua funzione visiva e per aiutare queste persone bisogna avere delle competenze che si sviluppano in un processo di crescita del punto ottico che diventa centro vista fragile.

L’Academia Fonda offre formazione continua in vista fragile, protocolli, strumenti di comunicazione, incontri con la classe medica, eventi in piazza, networking e divertimento, drive to store.

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Michele Jurilli, R&D Manager Fonda con Margherita Macciò “La customer journey del paziente con vista fragile”

EVENTI

Massimo Barberis, General Manager Rodenstock

Italia “Creazione di valore B2B2C e sviluppo del business: come l’innovazione tecnologica dell’industria oftalmica supporta il centro ottico”

Talvolta l’errore dell’ottico è quello di confrontarsi con sé stesso, occorre confrontarsi con il mercato che è ad altissima redditività ed è quindi interessante per alcuni player esterni. Il mercato va protetto con il valore (che va dimostrato). Dobbiamo dimostrare il valore che c’è dietro a un mezzo visivo. Analisi del mercato ma anche competenza, formazione (che è l’asset del futuro). Migliorare le competenze è fondamentale per poter dimostrare l’innovazione. L’innovazione è il vettore fondamentale del settore. Oggi se vogliamo valorizzare l’equipaggiamento visivo l’ottico deve costruire un’esperienza reale all’interno del punto vendita. Rodenstock da puro fornitore è diventato partner nel business perché aiuta l’ottico a fare business localmente, partendo dalle attività al di fuori del punto vendita, per poi entrare nel punto vendita e poi nella post-vendita.

Rossella Bianchi, Direttore Marketing

Bludata Informatica “Come gestire la comunicazione post vendita con FOCUS

CRM: mantenere la relazione con i clienti non è mai stato così facile”

Bludata ha sviluppato un software CRM post-vendita perché meno di un consumatore su 3 viene contattato dal centro ottico dopo l’acquisto di occhiali per conoscere lo stato dell’adattamento. Gli ottici sono pigri, non si dedicano alla relazione post-vendita con i propri clienti. Acquisizione vs fidelizzazione: è molto più costoso acquisire un nuovo cliente rispetto a mantenere la relazione con i clienti esistenti. È possibile creare campagne per promuovere i prodotti, i servizi e i momenti speciali. Il software offre la possibilità di creare attività cicliche di marketing automation: partono da eventi scatenanti (es: acquisto degli occhiali) ed è possibile generare comunicazioni con diversi mezzi: richiami telefonici, SMS, SMS con link, App il Mio Ottico e canali esterni.

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Dansharian ha lanciato la sua campagna 2024 “Armenian Soul: The Iconic Vision”. Ideata da Alain Miklitarian e realizzata dalla celebre fotografa olandese Claudine

Grin, questa iniziativa pubblicitaria vede la partecipazione della stimata Compagnia Armena di Ballo di Parigi (YERAZ).

La campagna mette in luce questi fenomenali ballerini vestiti con i tradizionali costumi armeni che indossano durante i loro spettacoli di balletto.

Nel corso di otto venerdì consecutivi, a partire dall’8 marzo, le immagini iconiche della collezione e del marchio saranno presenti sulle reti e sulle piattaforme dei social media del settore.

Nella seconda parte dell’anno, una seconda fase della campagna amplierà ulteriormente la narrazione della ricchezza culturale e dell’espressione artistica armena.

Dal 1° marzo Marco Serpelloni è Product & Instruments Manager in Ital-lenti, l’azienda con sede in Alpago nel Bellunese, che dal 1955 si occupa della produzione di lenti oftalmiche, e sarà responsabile del prodotto, degli strumenti e della formazione della società.

Diplomato perito ottico al Galilei di Milano, Serpelloni ha maturato grande esperienza nei vari ruoli che ha ricoperto per 23 anni in Rodenstock, ultimo dei quali quello di Lenses and Instruments Specialist.

In Ital-lenti specificano: “Svolgerà anche il ruolo di trainer sia internamente all’azienda sia sul campo, con l’obiettivo di garantire a ottici optometristi e oftalmologi una solida offerta formativa per lo sviluppo del business. Puntiamo molto, infatti, sulla formazione dei centri ottici partner: avere un dialogo diretto e qualitativo con i nostri clienti, attraverso la cura del lavoro quotidiano, ci motiva a realizzare un percorso di aggiornamento professionale continuativo e in linea con le attuali esigenze del mercato”.

Il set della sfilata Spring/Summer 24 di PHILIPP PLEIN è l’ambientazione della campagna eyewear per la nuova collezione realizzata per De Rigo. Un moderno, colorato lunapark in pieno mood anni ’80 con al centro una vera giostra carosello per trasportarci nel vortice di audacia, divertimento e dirompenza tipici del brand.

Realizzata dal fotografo Mattia Guolo e con protagonisti lo stesso Philip Plein e la modella-attrice Madalina Ghenea, la campagna si distingue per gli scatti accattivanti e provocatori che ritraggono i due protagonisti in un gioco sensuale, espressione di uno stile di vita opulento, pieno di positività e divertimento.

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Lozza torna sul grande schermo con il modello Zilo, protagonista del nuovo film “Race for Glory - Audi vs Lancia”, pellicola diretta da Stefano Mordini che racconta la leggendaria gara di rally tra Audi e Lancia nel 1983.

Il film esprime tutta la forza, la determinazione e la potenza della squadra Lancia che, sotto la guida del team manager Cesare Fiorio – interpretato da Riccardo Scamarcio - è riuscita in un’impresa epica: la gloriosa e inaspettata vittoria su Audi, emblema della raffinata tecnologia tedesca, con il modello 037 a due ruote motrici.

Nel film, il protagonista Cesare Fiorio/Riccardo Scamarcio indossa il modello Zilo 2.0 (SL4330), l’iconico occhiale Lozza rivisitato per l’occasione in chiave contemporanea, per esprimere appieno l’eleganza, lo stile e l’eccellenza tipicamente italiane.

Miley Cyrus è il volto della campagna adv Dolce&Gabbana eyewear primavera/estate 2024. La cantautrice, attrice e performer americana per l’occasione ha anche composto la colonna sonora dei contributi video lasciandosi ispirare dalla sua personale esperienza sul set.

Uno studio fotografico di Los Angeles, un letto vermiglio, le lenzuola scombinate che fanno pensare a una notte da ricordare. Miley è lì, in tutto il suo fascino, immersa in un tempo sospeso. Accanto a lei, l’attore e modello americano Matthew Nozska.

L’aspetto seducente da mattina del giorno dopo si combina con pose grafiche e sensuali: la lente d’autore di Alas cattura l’intesa e la passione dei protagonisti rivelandone il carattere, libero da ogni preconcetto e costrizione.

Marcolin e Christian Louboutin, tra i più iconici luxury brand internazionali, hanno siglato un accordo di licenza in esclusiva mondiale – valido fino al 2029 – per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista.

L’iconico brand francese debutterà così per la prima volta nella sua storia nella categoria eyewear. Dalla collaborazione tra Marcolin e Louboutin prenderanno vita collezioni che si posizioneranno nella fascia più aspirazionale del mercato dell’eyewear e che saranno caratterizzate da evidenti richiami riconducibili ai dettagli iconici della Maison.

Le nuove collezioni saranno distribuite a partire dalla SS25 attraverso una rete selezionata di punti vendita in tutto il mondo.

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Marcolin e MAX&Co., marchio tra le più importanti realtà della moda prêt-à-porter internazionale, hanno annunciato il rinnovo anticipato dell’accordo di licenza in esclusiva mondiale per il design, la produzione e distribuzione di occhiali da sole e montature da vista.

Qualità, originalità e versatilità: sono queste le caratteristiche che hanno reso MAX&Co. uno dei brand più apprezzati dalle donne che amano la moda. Progettati a perfetto complemento delle collezioni di abbigliamento e accessori, gli occhiali MAX&Co. da sole e vista sono caratterizzati da linee decise, colori vivaci e forme originali, coniugando stile e comfort.

La partnership tra le due aziende, iniziata nel 2020, è stata estesa per ulteriori 6 anni fino al 2030.

edizione per unire architettura e occhiali.

Questi due mondi apparentemente lontani, ma intrinsecamente legati nell’estetica e nelle tecniche, vengono messi in mostra attraverso creazioni eccezionali e complesse.

Questa collezione ha riscosso successo al Louvre

Abu Dhabi. Jean Nouvel stesso ha progettato questo eccezionale edificio nel 2017, dove i modelli da sole della collezione sono esposti al pubblico.

Il Gruppo Safilo ha annunciato che i suoi obiettivi Science Based di breve termine sono stati validati dalla Science Based Targets initiative (SBTi), una partnership tra il CDP, il Global Compact delle Nazioni Unite, il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF), che promuove un’azione ambiziosa per il clima nel settore privato consentendo alle aziende di fissare target Science Based di riduzione delle emissioni. Gli obiettivi Science Based di breve termine di Safilo prevedono la riduzione delle emissioni assolute di gas serra scope 1 e 2 del 70% entro il 2030 rispetto all’anno base 2022, e la riduzione delle emissioni assolute di gas serra scope 3 derivanti dall’acquisto di beni e servizi e dal trasporto e distribuzione a monte della filiera del 25% entro lo stesso arco temporale.

Gli obiettivi sono considerati Science Based se sono in linea con ciò che la più recente climatologia ritiene necessario per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.

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La collaborazione MOREL par Jean Nouvel ritorna per la quinta

Il 2 febbraio è entrato in vigore il nuovo catalogo lenti Rodenstock, ideato per fornire ai professionisti della visione gli strumenti necessari per eccellere nel loro ruolo, grazie alla continua innovazione tecnologica ed al potenziamento dell’offerta delle Lenti Biometriche Intelligenti. ll nuovo catalogo si distingue per le novità di prodotto e per l’implementazione dei suggerimenti e feedback ricevuti dai clienti.

E’ presente una sezione dedicata a programmi, promozioni e azioni di marketing per coinvolgere attivamente i consumatori finali.

Un’attenzione particolare è riservata all’inserto tecnico, un alleato imprescindibile per ordinare le lenti Rodenstock. Ma la vera novità di quest’anno è la possibilità di scansionare il QR CODE e accedere all’allegato tecnico in formato digitale, portando l’innovazione Rodenstock a nuovi livelli.

Durante MIDO Optovista e Alessandra Salimbene hanno introdotto il marketing nel mondo della professionalità in ottica.

Alessandra Salimbene ha infatti presentato il suo secondo manuale di marketing per l’ottica: “L’Optometrista Carismatico Marketing e comunicazione per la valorizzazione dei servizi del centro ottico-optometrico”. “Questo libro completa quanto trattato nel mio precedente ‘Il Centro Ottico Carismatico’ - ha affermato Alessandra Salimbene - “ho sentito l’esigenza di realizzare qualcosa che desse un approccio di marketing focalizzato nella valorizzazione dei servizi professionali. Si tratta di un’area con un elevatissimo potenziale, soprattutto per l’ottico indipendente, che merita un approccio di marketing evoluto”.

L’Optometrista Carismatico è un volume di 156 pagine ed è organizzato in 4 partiProfessionalità, Business Model, Marketing, Azione - pensate per accompagnare il lettore in un percorso teorico pratico di definizione del concetto stesso di professionalità e servizi professionali, passando per la costruzione di un modello di business efficace e di un piano di marketing completo fino ad arrivare a una vera e propria check-list dettagliata delle attività da svolgere per rendere concreto il tutto.

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“Il Futuro dell’Ottica: Guida e Strategia per il Retail”, questo il titolo del nuovo libro che Roberto Pregliasco, noto coach, consulente, relatore a numerosi Convegni di contattologia e optometria e docente di corsi di formazione, ha presentato all’ultimo MIDO a Milano.

Così l’autore presenta la sua ultima opera: “Con oltre quarant’anni di esperienza nel mondo dell’ottica, ricoprendo ruoli di ottico optometrista, formatore e coach, ho dedicato innumerevoli ore a lezioni, relazioni, partecipazioni a congressi, dibattiti e scambi professionali. Il futuro dell’ottica guida e strategie per il retail rappresenta il punto culminante di questi anni di impegno e passione, il tramite per condividere l’ampia gamma di conoscenze e abilità che ho acquisito nel corso della mia carriera.

Ha debuttato a Sanremo la nuova campagna media di Varilux®, il megabrand di lenti progressive che - nel periodo da giugno a novembre 2023ha registrato +26% in termini di valore e +15% in termini di volume. La straordinaria performance riguarda in particolare la lente Varilux® XR Series™ La campagna media nazionale di EssilorLuxottica - una combinazione di TV e digital TV e social media – si rivolge sia al consumatore finale che ai professionisti del settore e presenta Varilux XR come l’opzione privilegiata per chi cerca la massima qualità visiva e la precisione nella correzione ottica. Si prevede di intercettare una stima di 29 milioni di contatti (TV) e 102 milioni di impressions (social) nel target consumatore tra i 45 e i 65 anni.

Il testo si rivolge a un pubblico ampio e diversificato nel campo dell’ottica: dai giovani freschi di diploma in ottica, agli studenti e laureati in ottica e optometria, ai colleghi che vantano anni di esperienza nel settore e ai professionisti delle aziende del settore. Si tratta di un’opera che, spero, possa arricchire la formazione professionale di chi opera in questo ambito, stimolando riflessioni, fornendo spunti di miglioramento e consolidando le basi della gestione di un centro ottico.

Nutro la convinzione radicata che i clienti siano il fulcro vitale di qualsiasi centro ottico. Siamo noi a dipendere da loro, non il contrario. I clienti non sono semplici ingranaggi in un meccanismo di operazioni aziendali; sono il vero obiettivo e il cuore pulsante del nostro lavoro”.

Il libro è strutturato in sette parti:

• Il Cliente Moderno e l’Evoluzione del Mercato

• L’Ottico Optometrista e il Mercato in Trasformazione

• Competenze Chiave per il Successo

• L’Arte e la Scienza della Vendita

• Il centro ottico al Centro

• L’Importanza del ‘Perché’ e l’Agilità nel Business

• Innovazione e Storie di Successo.

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Roberto Pregliasco

Giovanna Cerbone è il nuovo HR Business Advisor di CooperVision Italia. Giovanna è arrivata in azienda alla fine dello scorso anno dopo la laurea in giurisprudenza, una breve esperienza come avvocato in uno studio legale, e il ruolo di HR manager in un’azienda bancaria di origine olandese. Sposata, 35 anni, di origini napoletane, è mamma del piccolo Leonardo e crede nelle potenzialità del suo nuovo ruolo nella multinazionale milanese. “Negli ultimi anni il ruolo della funzione HR è indiscutibilmente cambiato. Mentre prima era dedicata ad attività di amministrazione, oggi di fronte alla tematica di performance efficienti, la funzione HR rappresenta quella scelta strategica volta a garantire il successo del business con un occhio vigile alla Customer Satisfaction”.

I dipendenti dell’azienda di Lainate ora possono contare su un nuovo riferimento per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane.

L’ultima campagna di Cazal – brand conosciuto per aver fissato gli standard nel mondo dell’occhialeria - è all’insegna dello sfarzo e del glamour.

Fondendo senza soluzione di continuità il proprio patrimonio e lo spirito del momento, la campagna mette in mostra in modo divertente il logo CAZAL e i suoi codici di comportamento.

Charmant, azienda giapponese specializzata negli occhiali in Titanio di alta gamma, torna nel mercato italiano con la collaborazione di FAPI GROUP che da oltre 30 anni affianca gli Ottici e già distribuisce marchi come Revo, Jaguar, Seiko e Benetton. FAPI GROUP, con sede a Roma, nell’ultimo periodo ha rafforzato la propria presenza sul territorio attraverso l’inserimento di nuovi consulenti commerciali che affiancano gli Ottici fornendo prodotti e servizi in tempi rapidi. “Siamo all’inizio di un percorso nuovo con l’inserimento di ulteriori brand di livello internazionale che, assieme all’imminente ingresso dell’azienda anche nel settore delle lenti oftalmiche, ci proietta in un futuro ormai prossimo”, afferma Alessandro Paone, CEO FAPI GROUP.

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FIERE

MIDO

MIDO 2024: 40MILA PRESENZE NEI 3 GIORNI, +11% RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, E TANTO ENTUSIASMO

Il trade show internazionale dell’eyewear, che ha occupato 7 padiglioni dell’area espositiva e contato più di 1.200 espositori, ha registrato circa 40mila presenze nei 3 giorni di salone, facendo segnare +11% rispetto allo scorso anno. L’incremento si è distribuito equamente fra italiani e stranieri. Questi ultimi, in particolare, sono arrivati da 160 paesi del mondo, dall’Asia agli Stati Uniti passando da tutta Europa.

“Prima dell’apertura del salone auspicavamo un incremento dei visitatori rispetto allo scorso anno. Grazie al lavoro di tutti e alla fiducia che il settore ci accorda ogni anno, abbiamo raggiunto l’ambizioso obiettivo prefissato – ha commentato Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO. Tra gli stand degli espositori abbiamo rilevato buone performance delle vendite e un estremo interesse da parte dei buyer, presenti anche grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, per il Made in Italy quale sinonimo di qualità, eccellenza e trasparenza. La presenza di tutta la filiera ha garantito dinamicità e diversità di domanda e offerta, confermando MIDO l’unico salone del se��ore con questa caratteristica”.

Il successo del salone dell’occhialeria passa anche attraverso la sua visibilità sui media tradizionali, quali giornali, radio e tv, i social network e le piattaforme digitali, non solo in Italia ma anche all’estero. Quest’anno sono stati circa 400 i giornalisti accreditati alla fiera e

sono stati pubblicati oltre 150 servizi soltanto nei 3 giorni di MIDO su media italiani, francesi, tedeschi, argentini, inglesi, americani, indiani, olandesi, per citarne solo alcuni.

Altrettanto significativa anche l’attività online dei tanti utenti che interagiscono con il salone attraverso la rete. Sui canali social sono state raggiunte il 50% in più di persone rispetto allo scorso anno e i contenuti dell’evento hanno generato oltre 2.000.000 di impression. Le interazioni sono state superiori a 250.000 e l’App è stata scaricata dal 25% in più di utenti, con un considerevole aumento del tasso di utilizzo, anche grazie al nuovo tool per gli espositori che permetteva di registrare i visitatori agli stand.

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Lorraine Berton, Presidente di ANFAO, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO

La piattaforma digitale MIDO 2024 | Digital Edition, che conta quasi 12mila iscritti, ha visto un incremento delle showcase pages, passate dalle 650 unità del 2023 alle 845 di questo, a dimostrazione di quanto gli espositori ritengano sempre più strategico affiancare la partecipazione in presenza anche l’attività virtuale.

Tra i corridoi dei padiglioni e gli stand di MIDO, accordi commerciali e networking sono quel valore aggiunto imprescindibile, un motore che spinge tante aziende ogni anno da tutte le parti del mondo a partecipare al trade show milanese.

Ma MIDO è anche cultura, contaminazione, confronto sul futuro del sett ore, interazione tra soluzioni pratiche e prospettive. Per questo sono così importanti i convegni organizzati nell’area OTTICLUB. In questa arena sempre affollata si è dibattuto quest’anno di bellezza, design e passione con ospiti d’eccezione come Diego Dalla Palma, Ico Migliore ed Ernst Knam. Intervistati da Francesco Morace per il ciclo di incontri MIDday Talks, gli ospiti hanno dibattuto del nuovo modello di bellezza meno stereotipato che domina oggi nel mondo dell’estetica, di leggerezza strutturata e sostenibile nel design e di intelligenza arti-

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gianale, la necessità cioè di tornare alle radici. I MIDday Talks proseguiranno per tutto il corso del 2024.

Si è parlato anche tanto di sostenibilità con la presentazione del programma CSE: Certified Sustainable Eyewear, certificazione volontaria internazionale di sostenibilità di prodotto ideato, registrato e promosso da ANFAO Spazio anche all’attualissimo tema dell’inclusione con il convegno dedicato al linguaggio inclusivo di Empowering Optical Women Leadership Program, in cui sono stati presentati i risultati a un anno dall’avvio del programma a sostegno della leadership femminile nell’industria dell’occhialeria, realizzato da ANFAO con il patrocino della Fondazione Marisa Bellisario e il sostegno dell’Ente Bilaterale Occhialeria. “Sostenibilità e inclusione sono due temi molto cari ad ANFAO e quest’anno lo abbiamo sottolineato con la presentazione di due importanti progetti che rendono concreto e visibile lo sforzo che l’Associazione mette in atto quotidianamente nel settore dell’eyewear per migliorarlo e renderlo ancora più competitivo” ha commentato la Presidente di ANFAO Lorraine Berton.

E poi ancora temi legati all’ambito medicoscientifico con 3 tavole rotonde dedicate alla miopia e alla presbiopia. Nell’ambito dell’incontro “La presbiopia e la prescrizione delle lenti multifocali: il percorso ideale del paziente dallo studio medico al centro ottico e viceversa”, promosso dal Gruppo Lenti ANFAO, Federottica e Fabiano Gruppo Editoriale, è stato proposto un importante accordo congiunto in materia. È stato presentato infatti per la prima volta un programma di sviluppo che prevede che l’oculista possa dare indicazioni all’ottico tramite un nuovo documento di prescrizione, frutto della maggior informazione che potrà avere l’area medica sulle soluzioni disponibili, e che l’ottico a sua volta, sempre

con il consenso del paziente, nel caso di situazioni specifiche che necessitano dell’intervento medico, possa inviare all’oculista che potrà quindi esaminare le condizioni con rilevanti informazioni di base.

E infine i MIDO AWARDS, che hanno dominato la seconda giornata di salone e premiato i centri ottici, gli espositori e gli operatori del settore che ogni giorno sono impegnati, a vario titolo, a migliorarsi e migliorare la loro professione a beneficio di tutta la filiera.

Il prossimo appuntamento con MIDO sarà dall’8 al 10 febbraio 2025 a Fieramilano Rho.

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MIDO AWARDS

La cerimonia di premiazione, che si è svolta all’OTTICLUB con il Presidente Giovanni Vitaloni e la conduttrice radiofonica Petra Loreggian, si è aperta con il conferimento del BeStore Award, che ha visto trionfare il centro ottico svizzero LENETA - Concept Store Optique di Anaïs Murith nella categoria Design, scelto per saper fondere brillantemente bellezza, fascino rétro, estetica contemporanea e vendita responsabile.

Per la categoria Innovation il premio è andato alla portoghese Ótica Maxivisão di Vitor Martins, premiato sia per il forte impegno sociale, attraverso numerose missioni di solidarietà in cinque paesi, sia per l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.

Il secondo riconoscimento assegnato è Stand Up For Green, dedicato allo stand più sostenibile presente al salone: quest’anno il premio è andato all’italiana CSO Costruzione Strumenti Oftalmici, il cui spazio è stato progettato interamente secondo l’uso circolare dei materiali.

Ultime ma non per importanza sono state le premiazioni dei vincitori del CSE - Certified Sustainable Eyewear Award, il riconoscimento ideato da MIDO con ANFAO e Certottica che valuta la sostenibilità nel settore dell’eyewear a livello internazionale.

I premiati per le 6 categorie sono stati:

• CSE Award Cases Rest of the World: AQUA by EXPLORIS ASIA LIMITED (Cina)

• CSE Award Cases Europe: BABE 24 by LLEXAN ITALIA (Italia)

• CSE Award Frames Rest of the World: NATURA by NEWEAY MACAO (Macao)

• CSE Award Frames Europe: TOMMY HILFIGER by SAFILO (Italy)

• CSE Award Sunglasses Rest of the World: LONGCHAMP by MARCHON (USA)

• CSE Award Sunglasses Europe: ROLF (Austria)

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Bestore Leneta CSO

Sergio Cereda Eyewear Design Award

A MIDO 2024 è stato anche presentato il Sergio Cereda Eyewear Design Award, un nuovo e prestigioso riconoscimento nel comparto dell’ottica. Il premio è un tributo a Sergio Cereda, figura di spicco nell’eyewear design che, sebbene ora in pensione, vanta una carriera pluridecennale che ha cambiato il volto del settore.

Il premio ha l’obiettivo di individuare e promuovere i talenti emergenti nell’eyewear design a livello mondiale. Coordinatore dell’iniziativa è Harvey Ross, amministratore delegato del Gruppo Optyx Retail e fondatore di HMR Holdings, in collaborazione con la famiglia Cereda e gli organizzatori di MIDO.

“Celebrando l’eredità duratura di Sergio Cereda, il riconoscimento Sergio Cereda Eyewear Design Award non è solo un concorso, ma una guida per il futuro dell’innovazione. Invitiamo i giovani designer a cogliere questa opportunità per mostrare la loro creatività”, ha dichiarato Harvey Ross.

Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO, ha aggiunto: “Omaggiando i preziosi contributi di Sergio Cereda nell’eyewear design, questo premio rappresenta un passo significativo nel riconoscere e ispirare nuovi talenti nel nostro settore”.

La famiglia Cereda ha espresso il proprio entusiasmo: “A Sergio è piaciuta molto l’idea di questo riconoscimento. Sosteniamo incondizionatamente questa iniziativa e incoraggiamo i giovani designer a proseguire la carriera in un settore così stimolante e gratificante”. Il premio è più di un riconoscimento, è l’impegno a promuovere nuovi talenti nel settore del design. Al vincitore andranno 5.000 dollari, simbolo della dedizione a favore dell’istruzione e dello sviluppo professionale nel comparto dell’industria ottica internazionale, rispecchiando così la passione di Sergio nel promuovere le generazioni future di designer. Le candidature saranno giudicate da un gruppo di esperti a livello internazionale, tra cui Harvey Ross, Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO, Caterina Cereda, Stefania CeredaOppermann e Bruno Palmegiani.

Per ulteriori informazioni in merito ai requisiti di presentazione e al processo di candidatura, visitare il sito:

https://optyx.com/sergio-ceredaaward-application

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Giovanni Vitaloni, Presidente di MIDO, Bruno Palmegiani, Harvey Ross, Stefania e Ketty Cereda

OPTI 2024 FIERE

Il salone internazionale dell’ottica e del design ha iniziato bene l’anno

L’atmosfera entusiasta che si respirava nei padiglioni durante tutti e tre i giorni della fiera è stata il risultato della stretta collaborazione tra il team di opti, gli espositori e i rappresentanti del settore durante tutto lo scorso anno, come testimoniano le numerose dichiarazioni dei partecipanti alla fiera. E naturalmente anche i numeri hanno rispecchiato il successo, soprattutto i 21.500 visitatori del settore, di cui un buon 60% è costituito da decision maker. I visitatori provenivano da 70 Paesi, attratti dalla variegata offerta di opti, ma anche per beneficiare, in questa atmosfera positiva, dei numerosi format innovativi per la formazione, la vendita e il confronto. I visitatori hanno espresso un giudizio particolarmente positivo su opti: Il 93,4% di tutti i visitatori ha giudicato l’atmosfera di opti 2024 da buona a molto buona, il 92,6% ha giudicato opti 2024 complessivamente da buona a molto buona e l’82,4% prevede di effettuare ordini o commissioni dopo la fiera.

I quasi 390 espositori provenienti da 28 Paesi hanno rappresentato l’intera filiera dell’ottica: dai macchinari all’allestimento dei negozi, dalle lenti a contatto alle lenti per occhiali, dai pro-

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duttori di montature e dai marchi più importanti del settore ai giovani designer indipendenti.

“ Il feedback di visitatori ed espositori ha confermato che il nostro concetto di fiera e la data di gennaio sono giusti. La stretta collaborazione e lo sviluppo di un concetto comune con tutti i soggetti interessati alla fiera nel corso degli ultimi anni sono stati fondamentali per il successo dell’evento. È bello vedere come la comunità di opti ami la sua fiera e creda in essa: il senso di comunità è ciò che ha reso possibile questo successo!” ha dichiarato Cathleen Kabashi, responsabile di opti.

Dieter Dohr, presidente del consiglio di amministrazione della GHM Gesellschaft für Handwerksmessen mbH che organizza opti, ha sottolineato: “Sono entusiasta! L’atmosfera era incredibile, la gioia del settore era palpabile. I visitatori volevano rivivere la loro fiera e hanno potuto farlo”.

Gli eventi e le presentazioni su temi rilevanti per il settore, sviluppati nello spirito di #WEAREopti insieme a numerosi partner dell’industria e dell’ottica oftalmica, nonché le cerimonie di premiazione, hanno permesso ai visitatori della fiera di scoprire tendenze e tecnologie, mentre le tavole rotonde con gli esperti hanno fornito risposte e soluzioni per il settore. “Il buon numero di visitatori - sia presso l’opti SUSTAINABILITY HUB, l’opti MYOPIA HUB o il nuovo opti TREND HUB presso l’opti INNOVATION AREA, che è stato implementato per la prima voltaci dimostra che siamo sulla strada giusta con il concetto del nostro programma di supporto e che il viaggio continuerà in questa direzione

l’anno prossimo”, ha dichiarato Cathleen Kabashi, responsabile di opti.

Il premio opti SUSTAINABILITY AWARD è stato assegnato ad Andreas Schmidt di Augenblick Brillen Kontaktlinsen GmbH. L’azienda si è posta l’obiettivo di mantenere la propria impronta ecologica il più possibile ridotta, tenendo conto dell’aspetto sociale sia a livello locale che all’interno del team di Augenblick, passando tra l’altro ai LED e ai rilevatori di movimento e sostituendo il collegamento diretto all’acqua con un sistema chiuso.

Il terzo opti BOX AWARD, che premia i giovani designer per innovazione, design, funzionalità e sostenibilità, è stato dato al marchio danese SKANS - EYEWEAR WITH IMPACT. La sua fondatrice, Johanna Skans, proviene dalla Svezia ed è un ottico di seconda generazione. opti 2025 si terrà alla Fiera di Monaco dal 31 gennaio al 2 febbraio.

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ExpoÓptica

La sezione Moda Óptica presenta le tendenze della moda e l’innovazione nell’occhialeria a ExpoÓptica

ExpoÓptica, la principale fiera di ottica, optometria e audiologia della penisola iberica, si terrà dal 12 al 14 aprile e l’organizzatore Ifema Madrid ha confermato la partecipazione di una nutrita schiera di aziende leader nel settore della moda ottica.

Molti brand dell’occhialeria saranno riuniti nel padiglione 10, dedicato alle ultime tendenze. Formazione e know-how saranno invece di casa al Congresso OPTOM - il cui tema questa volta è “L’evoluzione del sistema visivo nelle specie”, con conferenze e sessioni plenarie - e al Forum ExpoÓptica

L’ExpoÓptica Forum di quest’anno punta sulla formazione: per questo sono previste sessioni di esperti sulla gestione aziendale, sul marketing e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per incrementare le vendite. Tra gli altri argomenti di interesse, ci sarà anche la presentazione di un caso di successo italiano nel mercato del noleggio di occhiali.

Per la seconda volta consecutiva, il settore dell’audiologia avrà uno spazio dedicato in fiera con oltre 20 aziende partecipanti e un ruolo

di primo piano per il Forum EXPOAUDIO con interessanti conferenze e presentazioni.

ExpoAudio sarà un punto d’incontro fondamentale per i professionisti della diagnosi, del trattamento, della riabilitazione e della prevenzione dei disturbi dell’udito. I visitatori troveranno le ultime innovazioni, i servizi e le attrezzature per migliorare l’udito dei clienti e costruire il proprio business. Dato che il 30% degli apparecchi acustici viene acquistato presso gli ottici, la combinazione di ExpoÓptica ed ExpoAudio è fondamentale per creare un clima favorevole agli affari e agli accordi strategici.

Anche l’Associazione Nazionale degli Audioprotesisti terrà il suo Congresso Annuale (A.N.A.) il 13 aprile con il tema “Parliamo di Audiologia Protesica”, dove si discuterà di professionalità, innovazione tecnologica e futuro della vendita al dettaglio in Spagna.

ExpoÓptica 2024 si svolgerà nel padiglione 10 del Recinto Ferial, ininterrottamente dalle 10.00 alle 20.00 il 12 e 13 aprile e dalle 10.00 alle 18.00 il 14 aprile.

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FIERE

SILMO OPTICAL DESIGN CONTEST 2024

Il tema del concorso indetto da Silmo per il design nell’occhialeria nel 2024 sarà: “Gli occhiali accessori - quali nuove funzioni per quali nuovi usi?”

Il concorso di quest’anno analizza l’evoluzione del ruolo degli occhiali accessori, esplorando il potenziale di nuove funzionalità e usi innovativi. Presieduto dal famoso designer Olivier Jault (diplomato alla scuola di moda ESAA Duperré, oggi è designer di accessori, insegnante e curatore di mostre e ha lavorato per molte case di moda, tra cui Jean-Paul Gaultier, Repetto e Saint Laurent), il concorso incoraggia gli studenti a ripensare gli occhiali al di là della loro funzione tradizionale, incorporando nuove caratteristiche che soddisfino le esigenze emergenti della società moderna.

Termini e condizioni di partecipazione

Aperto agli studenti maggiorenni iscritti al 3°, 4° o 5° anno di un corso di design, il concorso offre uno spazio di espressione individuale o collettiva. I partecipanti possono anche collaborare con altri studenti che soddisfino gli stessi criteri di età e livello, arricchendo così la diversità delle proposte. I progetti devono essere presentati entro il 15 giugno 2024, sulla piattaforma dedicata: https://concoursdesign.silmo.fr/ home/login.aspx

Processo di valutazione e selezione

Una giuria internazionale di professionisti del design, presieduta dal designer Olivier Jault, esaminerà i progetti in base a criteri quali innovazione, creatività, funzionalità, responsabilità sociale e ambientale e fattibilità del progetto. Le candidature selezionate saranno annunciate nel luglio 2024 e i progetti vincitori saranno sviluppati in collaborazione con i partner industriali di SILMO.

Premi

Oltre al riconoscimento conferito dal suo successo, il vincitore del concorso riceverà un premio di 10.000 euro, assegnato congiuntamente alla scuola e allo studente. L’opera del vincitore sarà esposta per tutta la durata di SILMO Paris 2024 dal 20 al 23 settembre 2024, conferendole una grande visibilità e potrà essere esposta anche a SILMO Paris 2025.

Dopo il successo del lancio nel 2023, con oltre 250 marchi internazionali e locali provenienti da 15 Paesi che hanno attirato 2175 visitatori professionali, SILMO Singapore torna con una nuova edizione dal 24 al 26 aprile 2024 presso il Suntec Exhibition and Convention Centre.

SILMO Singapore offrirà nuovamente aree dedicate all’esplorazione delle tendenze e delle innovazioni future nel settore dell’occhialeria e della cura degli occhi:

FUTUROLOGY - Lo spazio dedicato alla tecnoresponsabilità, con un focus sulle innovazioni che gradualmente daranno forma al futuro dell’ottica e dell’occhiale.

TRENDS FORUM - Le tendenze estetiche e gli stili originali attraverso una selezione di occhiali.

SILMO TALKS - Un luogo dove gli operatori del settore condividono esperienze e discutono del futuro delle loro attività.

Durante il salone, si terrà la SILMO Academy in collaborazione con l’International Association of Opticians (IAO) e con la partecipazione di esperti di fama internazionale.

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FIERE
Olivier Jault

L’ultimo Vision Expo East a New York

Mentre scriviamo queste righe Vision Expo East 2024 sta per svolgersi, con oltre 450 espositori, al Jacob Javits Center di New York City dal 14 al 17 marzo 2024. Organizzata da The Vision Council e RX, questa edizione prevede 20.000 presenze e sarà l’ultima fiera a New York City prima del trasferimento a Orlando, in Florida, nel 2025.

Tra i punti salienti dell’edizione 2024 i visitatori avranno trovato:

- NOW by Vision Expo e i NOW Awards, che mettono in luce le tendenze del settore con una selezione di montature di designer e marchi espositori.

- “Flaunt the Frame”, una nuova serie di sfilate di moda sul palco principale di Vision Expo East.

- Il padiglione Atelier, con la più ampia collezione di 75 designer indipendenti provenienti da tutto il mondo.

- La Sessione Generale Opticon, sponsorizzata da EssilorLuxottica, caratterizzata da una conversazione con Rebecca Alexander, LCSW-R, MPH, che ha perso la vista e l’udito a causa della Sindrome di Usher (tipo 3) fin dall’adolescenza.

- Visionaries Unveiled, un nuovo programma sul palco principale di Vision Expo, con i leader del settore che stanno spingendo al limite le possibilità dell’industria dell’occhiale.

- La Career Zone, uno dei luoghi preferiti dagli studenti, debutterà in un nuovo giorno, domenica 17 marzo, e in una nuova location, The Bridge, offrendo a giovani professionisti e studenti preziose opportunità di fare rete con i leader del settore, partecipare a discussioni e vincere premi.

L’appuntamento Vision Expo East 2025 sarà, per la prima volta, ad Orlando, in Florida, dal 19 al 22 febbraio

83 VEDERE ITALIA – nr. 1 / 2024
FIERE

La prima rivista di ottica e occhialeria nr. 1/2024

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BLUNAVA p 11 CTI Cop III DE RIGO/STING EYEWEAR p 19 ESCHENBACH P 1 ESPANSIONE MARKETING p 15 FILAB Cop II GO EYEWEAR/ANA HICKMANN p 33 ITAL-LENTI p 31 LA MARCA EYEWEAR p 29 LUNOR p 4 MEI p 7 R.O.M. p 9 RODENSTOCK p 17 SILMO Cop IV STEPPER P 2 ZEISS p 13 2024 1 nr. Strumenti per l’ottico Posti da Vedere Provato per voi LA PRIMA RIVISTA DI OTTICA E OCCHIALERIA
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