Questo numero rivolge la sua attenzione alle nuove vulnerabilità. Una fotografia sui nuovi bisogni e povertà emergenti. E’ da diversi anni ormai che i volontari, con il loro l’impegno quotidiano in prima linea, lanciano l’allarme sull’avanzare di fragilità in forme finora inedite. Alle loro porte infatti non bussano più solo i senza dimora o gli emarginati, ma sempre più spesso le vittime della crisi, persone in difficoltà per licenziamento, mobilità, cassa integrazione, precarietà occupazionale e malattia. Una zona grigia della società, che non ha ancora perso tutto, ma ha paura a dirlo; che chiede tanto un aiuto materiale quanto relazionale; impreparata ad affrontare una situazionale simile perché povera non lo è mai stata. Regioni, territori e città, caratterizzate fino a ieri da un benessere diffuso, stanno oggi conoscendo - in una “società liquida”, come direbbe il sociologo Bauman - fenomeni di vulnerabilità, precarietà e incertezza allarmanti.