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Il cibo della tradizione

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Presentazione

Presentazione

Il cibo della tradizione

Il cibo della tradizione rispecchia questo stile di vita. E’ semplice, non elaborato, basato su ingredienti prodotti in loco. Ha una sua ben precisa identità che rispecchia l’indole di chi lo prepara e lo consuma. Soprattutto in cucina e in dispensa non si sprecava nulla. Si ammassava quasi tutti i giorni, con la farina di mais e con quella di grano impastata con uova o solo con acqua. Si usavano cereali e legumi. Nel camino c’era sempre la pentola di coccio dove sobbollivano fagioli, ceci o lenticchie. La carne era per i giorni di festa, essenzialmente di pecora. L’agnello era più prezioso perché più costoso. Tutti allevavano il maiale e i suoi derivati servivano per l’inverno: lardo, sugna, pancetta, guanciale, capocollo e salsicce sott’olio. Stranamente non c’era l’abitudine di usare in cucina i prodotti del bosco: erbe aromatiche e bacche. Semmai esse venivano fatte essiccare e usate per decotti curativi e lenitivi. Neppure i funghi rientravano nella tradizione culinaria e i lamponi, le more, le fragole e l’uva spina si mangiavano al momento della loro maturazione e non c’era l’abitudine di trasformarli in confetture. Le erbe di cui è ricca la Vallelonga, come ad esempio il timo e la santoreggia non sono mai state usate in cucina, dove, invece, si fa uso di erbe coltivate come il rosmarino, l’alloro, la salvia, il prezzemolo, il sedano.

E la preparazione di marmellate di corniolo, di rosa canina, di lamponi, di more, di sambuco è iniziata solo più di recente.

Tradition food reflects this way of life

It is simple, unrefined, and based on locally produced ingredients. It has a distinct identity that mirrors the character of those who prepare and consume it. Above all, nothing was wasted in the kitchen or pantry. Pasta dough was made almost daily, using corn flour or wheat flour mixed with eggs or just water. Cereals and legumes were staples. A clay pot always simmered on the hearth, cooking beans, chickpeas, or lentils.

Meat was reserved for festive days, primarily mutton. Lamb was considered more valuable due to its higher cost. Everyone raised pigs, and their products were preserved for winter: lard, suet, pancetta, guanciale, capocollo, and sausages stored in oil.

Strangely, forest products like aromatic herbs and berries were not commonly used in cooking. Instead, they were often dried and used for medicinal or soothing decoctions. Mushrooms were also absent from the culinary tradition, and fruits such as raspberries, blackberries, strawberries, and gooseberries were eaten fresh during their harvest season, without being turned into jams. Herbs abundant in the Vallelonga, like thyme and savory, were rarely used in cooking. Instead, cultivated herbs like rosemary, bay leaf, sage, parsley, and celery were favored.

The preparation of jams made from dogwood, rosehip, raspberries, blackberries, and elderberries began only more recently.

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