Io tra di voi

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“...Ilùvatar era solo. Prima di tutte le cose egli, cantando, creò gli Ainur, ed essi sono superiori per gloria e potere a tutte le altre sue creature dentro e fuori di questo mondo. Quindi foggiò case per loro nel vuoto, e fra loro abitò, istruendoli su soggetti d'ogni sorta, e di queste il più grande era la musica. Egli parlava proponendo loro temi per canti e inni di gioia, rivelando molte delle cose grandi e meravigliose che sempre immaginava nell'animo e nel cuore; a loro volta essi suonavano per lui, e le voci degli strumenti si levavano splendide sopra il suo trono. Una volta Ilùvatar propose agli Ainur una grandiosa creazione del suo cuore, rivelando una storia la cui ampiezza e maestà non erano mai state eguagliate da null'altro da lui narrato in precedenza; la gloria dell'inizio e lo splendore della conclusione stupirono gli Ainur, tanto che s'inchinarono dinanzi a Ilùvatar, rimasti senza voce. Disse allora Ilùvatar: "La storia che vi ho esposto, e la grande e bellissima regione che vi ho descritto come il luogo dove tutta la vicenda potrebbe dipanarsi ed essere attuata, sono dipinte, per così dire, solo in abbozzo. Non ho colmato tutti gli spazi vuoti, né ho riferito tutti gli abbellimenti e le cose amabili e delicate di cui la mia mente trabocca. Ora è mio desiderio che voi creiate una grande musica gloriosa e un canto su questo soggetto; vorrei inoltre (dato che vi ho insegnato parecchio e ho posto in voi la luce del Fuoco Segreto) che esercitiate menti e capacità adornando il tema secondo i vostri pensieri e le vostre invenzioni. Io siederò ad ascoltare, e mi rallegrerò perché attraverso voi ho aggiunto bellezza al Canto"“. J. R. R. Tolkien ‘La musica degli Ainur’, ‘Racconti ritrovati’


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