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ad ‘uccidere’ il loro business storico? (Primaonline, 14 luglio 2015) ******* ESTERO Il Papa crea il ministero della comunicazione Sarà guidato da Dario Edoardo Viganò – Vi confluiranno tutti i mezzi e le attività come sala stampa, Osservatore Romano, Centro Tv, Internet e Radio Vaticana (Avvenire) Papa Francesco ha creato con un “Motu Proprio” un nuovo dicastero della Curia Romana: è la Segreteria per la Comunicazione, organismo nel quale – si afferma – “confluiranno nei tempi stabiliti” Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Sala Stampa della Santa Sede, Servizio Internet Vaticano, Radio Vaticana, Centro Televisivo Vaticano, L’Osservatore Romano, Tipografia Vaticana, Servizio Fotografico, Libreria Editrice Vaticana. A dirigere la nuova struttura, Papa Francesco ha chiamato mons. Dario Edoardo Viganò, direttore del Ctv, che sarà coadiuvato dal segretario, mons. Lucio Adrian Ruiz, capo ufficio del Servizio
Per tali motivi, ho ritenuto che tutte le realtà, che, in diversi modi fino ad oggi si sono occupate della comunicazione, vengano accorpate in un nuovo Dicastero della Curia Romana, che sarà denominato Segreteria per la Comunicazione. In tal modo il sistema comunicativo della Santa Sede risponderà sempre meglio alle esigenze della missione della Chiesa. Pertanto, dopo aver esaminato relazioni e studi, e ricevuto di recente lo studio di fattibilità, sentito il parere unanime del Consiglio dei Cardinali, istituisco la Segreteria per la Comunicazione e stabilisco quanto segue: Articolo 1 Nel Dicastero, secondo quanto presentato dalla Commissione dei Media Vaticani, istituita il 30 Aprile 2015, confluiranno nei tempi stabiliti, i seguenti Organismi: Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali; Sala Stampa della Santa Sede; Servizio Internet Vaticano; Radio Vaticana; Centro Televisivo Vaticano; L’Osservatore Romano; Tipografia Vaticana; Servizio Fotografico; Libreria Editrice Vaticana. Articolo 2 Tali organismi, dalla data di pubblicazione del presente Motu Proprio, dovranno proseguire nelle attività proprie, attenendosi, però, alle indicazioni date dalla Segreteria per la Comunicazione. Articolo 3 Il nuovo Dicastero, in accordo con la Segreteria di Stato, assumerà il sito web istituzionale della Santa Sede: www.vatican.va e il servizio Twitter del Sommo Pontefice: @pontifex
mons. Dario Edoardo Viganò, Direttore della Segreteria per la Comunicazione Internet Vaticano. Il direttore generale sarà Paolo Nusiner, direttore generale di Avvenire, Nuova Editoriale Italiana, e vicedirettore Giacomo Ghisani, responsabile delle Relazioni Internazionali e Affari Legali della Radio Vaticana e membro del Consiglio di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano. Il comunicato: L’attuale contesto comunicativo, caratterizzato dalla presenza e dallo sviluppo dei media digitali, dai fattori della convergenza e dell’interattività, richiede un ripensamento del sistema informativo della Santa Sede e impegna ad una riorganizzazione che, valorizzando quanto nella storia si è sviluppato all’interno dell’assetto della comunicazione della Sede Apostolica, proceda decisamente verso una integrazione e gestione unitaria. Notiziario USPI n° 9/2015
Articolo 4 La Segreteria per la Comunicazione inizierà le proprie funzioni in data 29 giugno 2015, avendo come sede provvisoria Palazzo Pio, Piazza Pia, 3, 00120 Città del Vaticano. Tutto ciò che ho deliberato con questa Lettera Apostolica, in forma di Motu Proprio, prescrivo che sia osservato in tutte le sue parti, nonostante qualsiasi cosa contraria, anche se degna di particolare menzione, e stabilisco che venga promulgato mediante la pubblicazione sul quotidiano L’Osservatore Romano e successivamente negli Acta Apostolicae Sedis. 27 giugno 2015 http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/-IlP a p a - c re a - l a - S e g re t e r i a - p e r- l e Comunicazioni.aspx ******* Le suore leggono più dei preti. Ma anche in Vaticano l’editoria è in crisi
Le suore leggono di più dei preti. Lo afferma in una intervista all’Osservatore Romano don Giuseppe Costa, direttore della Lev, la Libreria Editrice Vaticana. “Dai tabulati delle vendite dei libri - spiega - emerge un dato evidente: le religiose leggono più dei sacerdoti”. Ma gli effetti della crisi, sottolinea don Costa, “si fanno sentire a ogni livello e gli acquisti in libreria sono diventati meno frequenti per tutti, anche tra i religiosi”. Il Centro editoriale dehoniano in un comunicato ha reso noto che a dicembre chiuderanno riviste storiche quali ‘Il Regno’, ‘Settimana’ e ‘Musica e assemblea’. Da qui don Costa propone di istituire un bonus lettura per sacerdoti e suore. “In passato la frequentazione delle librerie da parte dei religiosi era più regolare”, precisa il direttore della Lev. Oggi “dobbiamo fare i conti con gli effetti collaterali dell’impoverimento della classe media, e i tagli che un sacerdote è costretto a fare vanno a incidere anche sulla cultura. Come accade per l’aggiornamento professionale di altre categorie, dovrebbe essere istituito un bonus lettura, un assegno mensile per i religiosi”, ribadisce don Costa. Consacrati laici, sacerdoti e suore, magari in una maniera ridotta a causa dei budget sempre più risicati, frequentano le librerie con scelte diversificate. Ed è interessante vedere come cambiano gli acquisti a seconda del target. “Le religiose ? - afferma don Costa - sono le prime a scegliere i documenti che vengono diffusi dai dicasteri; un dato che vale soprattutto per le suore che sono a più stretto contatto con le parrocchie e che vivono da vicino i tanti problemi delle famiglie nella società di oggi”. I sacerdoti, invece - ovviamente con le dovute eccezioni - sembrano frequentare con meno regolarità le librerie. “L’affluenza maggiore - continua il direttore dell’Editrice Vaticana - si registra nei momenti liturgici forti. Tra i sacerdoti c’è anche chi acquista volumi per se’. Il fatto è che a volte il prete non ha altre entrate. Da qui la necessità di un progetto culturale di ampio respiro che possa incentivare concretamente la lettura”. Più in generale, la curiosità intellettuale maggiore si registra tra le suore, che spesso acquistano volumi sulla meditazione cristiana legata alla lectio divina. “Quando il tema coinvolge la vita spirituale - sottolinea don Costa - le religiose di maggior spessore intellettuale leggono autori capaci di aiutarle ad approfondire il loro dialogo con Dio”. (AGI 19 Luglio 2015) 11