Edizione N. 10 - Ottobre

Page 12

ottobre_nuovo notiziario.qxd 15/10/2015 11:01 Pagina 12

POSTE SOSPENDE LA DISTRIBUZIONE A GIORNI ALTERNI DI GIORNALI E PERIODICI 11

sia pienamente fruibile da parte dei cittadini ma che fornisca un prodotto valido e utile. L’utente lettore ha dunque esigenze che si traducono nel divieto di ogni ingiustificata discriminazione e non in un obbligo assoluto di uniformità delle prestazioni. Un servizio universale imperniato su un modello di recapito a giorni alterni si tradurrebbe nella distribuzione e nella fruizione da parte del lettore di un prodotto privo di qualsiasi utilità informativa. In questo quadro generale, appare condivisibile la posizione espressa da Poste Italiane i, nella quale si auspica, nell’ambito della più ampia riflessione in corso sulle misure di sostegno pubblico all’editoria, la costituzione di un tavolo tecnico che, attraverso il coinvolgimento di tutte le imprese interessate, approfondisca la tematica della sostenibilità del modello logistico-operativo ed economico della consegna postale degli invii editoriali, in vista dell’individuazione di soluzioni di sistema innovative. In tale quadro l’Autorità ha deciso di richiedere a Poste italiane di formulare entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione della presente delibera un’offerta che integri/completi la distribuzione dei quotidiani e dei periodici settimanali effettuata attraverso il recapito a giorni alterni nelle aree interessate. L’offerta dovrà essere equa e ragionevole, improntata ai criteri di sostenibilità e in ogni caso coerente con il principio di abbordabilità del prezzo per gli utenti finali. Articolo 3 (Autorizzazione del modello di recapito a giorni alterni) …4. L’Autorità può inibire o condizionare all’introduzione di misure correttive l’attuazione delle fasi successive alla prima al fine di accogliere eventuali rilievi della Commissione europea, al fine di adattare il processo graduale alle proposte che dovessero maturare nelle apposite sedi circa la consegna dei periodici, nonché al fine di porre rimedio ad eventuali criticità rilevate nel processo di monitoraggio. Sotto questo profilo, particolare attenzione sarà dedicata al riscontro: a) dell’impatto sull’utenza e della regolare fruizione del servizio universale, ivi incluse le spedizioni di prodotti editoriali; b) della realizzazione dei risparmi di costo attesi. 12

Poste Italiane migliora il servizio in città (dove ha concorrenza) e snobba i piccoli centri (senza alternative distributive)

MA QUANTE VOLTE SUONA ‘STO POSTINO? Nelle grandi città, il recapito di pacchi e posta prioritaria arriverà fino al sabato pomeriggio Si è persino abusato nel richiamare il titolo di un famoso film (“Il postino suona sempre due volte”) per esporre quello che sta succedendo nella distribuzione postale dal 5 ottobre scorso (vedi a fianco). Il postino (o portalettere, come si chiama ora) suonerà due volte o una, o addirittura una volta sì ed una no, alla porta di casa? Dipende da dove si abita. Nelle grandi città il postino potrà bussare più volte al giorno mentre nelle piccole la consegna della corrispondenza sarà solo a giorni alterni. A fronte del declino continuo dei ricavi della corrispondenza, Poste tende ad incrementare la quota di mercato dei pacchi. Infatti, secondo un accordo quadro tra Poste e sindacati appena siglato, nelle aree ad alta densità il recapito sarà distinto tra ordinario e prioritario e di pacchi. Il recapito di posta normale sarà dal lunedì al venerdì mentre quello di pacchi e posta prioritaria arriverà fino al sabato pomeriggio. Poste: recapiti anche di pomeriggio e il sabato. Ma in città Poste italiane si riorganizza su un modello di distribuzione postale più flessibile ed efficiente puntando, a fronte del declino continuo dei ricavi della corrispondenza (6,5% tendenziale nel primo semestre 2015, -11,6% i volumi) a incrementare la quota di mercato dei pacchi. Il piano prevede la possibilità di trasferire il personale se necessario a livello provinciale ma esclude la possibilità di ricorrere a licenziamenti collettivi. Il servizio si differenzierà sia nei tempi di consegna sia nei costi. Nelle grandi città le consegne potranno arrivare in momenti diversi della giornata, compreso il pomeriggio, mentre nei comuni a più bassa intensità abitativa la corrispondenza arriverà solo a giorni alterni, come previsto da una delibera dell’Agcom. Cambiano anche, dal primo ottobre, i prezzi dei francobolli con quella della posta ordinaria che passa da 80 centesimi a 95 (con consegna della corrispondenza in quattro giorni) e la posta prioritaria che costerà 2,80 euro (con consegna il giorno successivo alla spedizione). I ricavi di Poste italiane dipendono sempre di meno dai servizi postali e commerciali (1,9 miliardi su 4,3 complessivi nel primo semestre 2015) e sempre di più da quelli

finanziari (2,35 miliardi) anche a causa della crescita esponenziale dell’uso della mail e dei social network. Il nuovo modello di recapito – spiega un comunicato di Poste – ”introduce un assetto organizzativo che individua tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio”. Per le Aree metropolitane con elevata “densità postale” e forte pressione competitiva, è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario. Nei Capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni che assicurerà prevalentemente il recapito quotidiano di alcuni prodotti, mentre le Aree extraurbane regolate (circa 5.300 comuni) avranno il recapito solo a giorni alterni. (www.blitzquotidiano.it – 7/9/2015) ******* Intanto, in provincia la situazione diviene esplosiva…. Chiude l’ufficio postale, sindaco del Catanzarese si incatena davanti l’ingresso: «Sprechi sono altri» Non accetta la decisione di Poste Italiane di lasciare aperto l’ufficio per tre giorni a settimana. SORBO SAN BASILE (CZ) - Si è incatenato per manifestare contro la decisione di Poste Italiane di rimodulare, cioè ridurre a soli tre giorni settimanali, l’apertura dell’ufficio postale del proprio comune. E’ la protesta attuata da Luigi Riccelli sindaco di Sorbo San Basile. “Siamo persone non numeri”, “L’ufficio postale non si tocca” e “Gli sprechi sono altri” sono alcune delle scritte impresse su striscioni affissi davanti all’ingresso dell’ufficio postale. Solidarietà al sindaco è stata espressa dalla Cgil che, in una nota, evidenzia: «La decisione di Poste Italiane mette in grave rischio la tenuta sociale nei piccoli comuni già abbandonati a se stessi e che rischiano lo spopolamento». «La Cgil – afferma il segretario generale di Catanzaro, Giuseppe Valentino –aspetta risposte, dato che l’azienda è una partecipata del Ministero delle Finanze». (www.ilquotidianoweb.it - 07/9/2015) Notiziario USPI n° 10/2015


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.