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Notiziario aNNo 44° - MENSiLE Unione Stampa
periodica ital ian a
Uspi
- 11 NUMEri
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maggio
2008
CONTRIBUTI EX LEGE 250/90
L’USPI chiede al Governo il ripristino del Fondo per i periodici culturali
SUL SITO DEL GOVERNO IL NUOVO MODELLO RELATIVO AI COSTI DI TESTATA 2007
C’ERA UNA VOLTA… UN PREMIO
Sul sito del governo italiano, più specificatamente nell’area dedicata al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, è stato pubblicato il nuovo modello relativo ai costi di testata da utilizzare a corredo delle richieste di contributo per l’anno 2007. Si ricorda che, ai sensi del comma 2, dell’articolo 10, della legge n. 222/07 (decreto fiscale collegato alla Finanziaria 2008), per le imprese richiedenti il contributo di cui all’articolo 3 della legge 250/90 il termine per la presentazione dell’intera documentazione è stato fissato al 30 settembre 2008, pena la decadenza del diritto alla percezione dei contributi. L’obbligo di presentazione del nuovo modello dei costi di testata e la sua reperibilità sul sito internet del Dipartimento editoria erano stati disposti dall’articolo 2, comma 293, della legge finanziaria 2008 (L. n. 244 del 24.12.2007), in relazione ai contributi previsti dall’articolo 3, commi 2, 2-bis, 2-ter, 2-quater, 8, 10 e 11, della legge 7 agosto 1990, n. 250. Il MODELLO è scaricabile dall’indirizzo internet: www.governo.it/Presidenza/DIE/modulistica/modulistica_testata.html.
Le riviste di elevato valore culturale e l’oblìo dei governi
S
ì, cominciamo quest’articolo così: “c’era una volta…”, ma non parliamo di re, come gli estimatori del Collodi potrebbero pensare, ma di qualcosa di più piccolo e meno regale: “c’era una volta… un premio”. Quel premio (o contributo, che dir si voglia) alle riviste italiane riconosciute di elevato valore culturale. Un premio piccolo, sottolineavamo, dell’ammontare complessivo di quattro miliardi delle lire di allora (eravamo nel 1981) che, diviso per circa cinquecento elargizioni (a fronte di un numero almeno doppio di domande presentate), portava ad un contributo annuo che si aggirava per lo più tra i cinque e i dieci milioni a rivista. Ma non “piccolo” per la sua valenza. In sostanza, con quel magro contributo, lo Stato mostrava di farsi carico di salvaguardare la sopravvivenza di gloriose testate
depOSITO LegALe e CONveNZIONI USpI (vedeRe A pAgINA 11)
S ommario C’era una volta... un premio (pagine 1, 2) Sul sito del governo il nuovo modello relativo ai costi di testata 2007 (pagina 1) Germania, un passo indietro per la liberalizzazione del mercato postale (pagina 2) USA: anche i lettori dei siti sono lettori (pagina 2) Sul sito del Senato la storia dei comuni (pagina 2) Le quote associative USPI per l’anno 2008 (pagina 3) Panorama dell’editoria per ragazzi (pagine 5, 6)
La lettura dei periodici a fumetti come anticamera dei libri per ragazzi (pagina 6) I fumetti diventano romanzi (pagina 6) XXI Corso per operatori editoriali della stampa periodica (pagina 7) Nuova codificazione europea della pubblicità ingannevole e della pubblicità comparativa (pagine 8, 9) Riviste di elevato valore culturale: domanda entro il 30/6 (pagina 9) L’editore domanda (pagine
10, 11) Deposito legale e Convenzioni USPI (pagina 11) La scrittura dell’informazione (pagine 12, 13) La Cassazione apre nuove possibilità al diritto di cronaca e di critica (pagina 13) Le scadenze ROC (pagina 14) Biblioteca USPI (pagina 15) Periodici associati all’USPI – 405° elenco (pagina 16) Telegrammi (pagina 16)
che, per la propria specializzazione e la cultura di nicchia che propugnavano, rischiavano “di non avere mezzi sufficienti per continuare le pubblicazioni, venendo a creare una grave soluzione di continuità nel fluire della cultura italiana, …costituendo, in pratica, l’unico valido sostegno che lo Stato offriva all’editoria di alta cultura”. Così, perlomeno, ci ricordava Alessandro Olschki, della Casa editrice Leo S. Olschki, sul numero di febbraio 2007 del “Notiziario USPI”. Ma perché scriviamo al passato? Forse il contributo alle riviste di elevato valore culturale è stato abolito, vittima anch’esso, come per molti altri sostegni, della esasperata ricerca di risparmi statali e di improbabili quadrature contabili tra saldi attivi e passivi del bilancio dello Stato? No, il “premio” è stato mantenuto. Anzi, sul numero precedente di questo Notiziario abbiamo riportato la normativa generale e la Circolare attuativa emanata dal Ministero per i Beni Culturali per la riproposizione delle domande di contributo per l’anno 2008. Ma è stato depauperato nella sostanza e svilito anche nella sua assegnazione. Non solo oggi, come è tristemente noto a tutti, i quattro miliardi complessivi di lire (o i cinque/dieci milioni a testa) del 1981 non hanno più la stessa capacità e valore contributivo, ma negli ultimi anni il Fondo destinato alle riviste culturali è stato, di Finanziaria in Finanziaria, ancor più ridotto. Quest’anno, i “fortunati vincitori” del premio dovranno spartirsi solo 1.225.970 euro (che, ragionando ancora con la vecchia moneta come non si 2
CONTRIBUTO ALL’AUTHORITY: modulistica entro il 31 maggio (vedeRe A pAgINA 14)
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