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Notiziario aNNo 44° - MENSiLE Unione StAmpA
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Spedizione in abbonamento postale articolo 1, comma 1, del DL 24/12/2003 n. 353, convertito in L. 27/2/04 n. 46 - DCB di Roma. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Roma - Romanina detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa in vigore
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Aprile
2008
Tra il rinnovo del contratto giornalistico e provvedimenti frettolosi e improvvidi
L’EDITORIA CHIEDE COMpETENZA E INTERVENTI NORMATIVI REALI E pACATI … “e soprattutto, non troppo zelo”
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zione sui quotidiani e i periodici si concentra sul contratto dei giornalisti e, ogni tanto, sulle dichiarazioni di qualche politico che chiede soluzioni condivise per una riforma dell’editoria, senza curarsi di spiegarci quali potrebbero essere. Del contratto dei giornalisti abbiamo parlato molto negli ultimi anni. Nel corso dei decenni ha assunto connotazioni assurde, penalizzando gli editori oltre ogni accettabile misura. Ogni tanto arrivava qualche provvidenziale finanziaria a coprire le magagne dei grandi editori, mantenendo in piedi un sistema completamente squilibrato. Ora le possibilità di intervento statale sono finite e i nodi vengono al pettine. Non sappiamo cosa decideranno i grandi editori, ma rinnovare il contratto con la FNSI potrebbe essere l’ultimo (e definitivo) di una serie di errori che hanno portato il settore allo stato in cui si DEpOSITO LEgALE E CONTRIBUTI ALLE RIVISTE DI trova. ELEVATO VALORE CULTURALE CONVENZIONI USpI Il governo Prodi ha tenuto sul punto una (VEDERE A pAgINA 10) (VEDERE A pAgINA 6) condotta opinabile: ha spinto fino in fondo affinché FIEG e FNSI trovassero un accordo per il rinnovo del contratto, in ommario questo andando ben al di là dei suoi compiti e dei suoi doveri di terzietà rispetto L’editoria chiede competenza e Deposito legale e Convenzioni valore culturale, annata 2007 alle parti sociali. Il governo non deve, (pagine 10, 11, 12) interventi normativi reali e paca- USPI (pagina 6) ti (pagina 1, 2) secondo noi, entrare in singole trattative, Giappone: impazza il ciberlibro; Il contributo 2008 all’Autorità non deve sollecitare questa o quella soluIl ritorno del caos postale minac- USA: è nato il distributore che per le Comunicazioni (pagine zione. cia la stampa periodica (pagina 2) stampa il romanzo preferito 13, 14) Nel mentre invitava le parti a chiudere il (pagina 6) L’editore domanda (pagina 2) Le altre scadenze ROC (pagina contratto dei giornalisti, il governo proLa gestione editoriale di un 14) poneva un disegno di legge sull’editoria Le quote associative USPI per periodico medio-piccolo (undiche prevedeva consistenti tagli ai contril’anno 2008 (pagina 3) cesima parte): Disciplina con- Biblioteca USPI (pagina 15) buti pubblici, in particolare a quelli per la trattuale dell’apprendistato EISE - International Business (pagine 7, 8, 9) Periodici associati all’USPI – spedizione in abbonamento postale. Il 404° elenco (pagina 16) Contacts (pagina 4) tutto mascherato da un nuovo sistema, il Opere dell’ingegno e collaboracredito d’imposta, che nella stesura origiDecreto “mille proroghe”: novità zioni redazionali (pagina 9) Telegrammi (pagina 16) nale era previsto anche per i soggetti no della legge di conversione (pagina Contributi alle riviste di elevato L’Eco della Stampa (pagina 15) 5, 6) profit che, come è noto, non 2 Articoli e notizie di questo Notiziario possono essere liberamente riprodotti citandone la fonte. Se ne raccomanda, anzi, la massima diffusione da parte di tutti i periodici associati all’USPI, nell’interesse della categoria QUESTO NOTIZIARIO VIENE SPEDITO AGLI ASSOCIATI USPI IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DELLE QUOTE
entre scriviamo si avvicinano le elezioni politiche che, come è noto, arrivano dopo solo due anni dalle precedenti. Non avendo alcuna fiducia nei sondaggi, non abbiamo la minima idea del risultato, e, soprattutto, non sappiamo se questa volta l’esecutivo eletto dal popolo sarà in grado di governare con una maggioranza stabile che consenta di portare a termine (bene) la legislatura. Così non è stato con il governo Prodi, immobilizzato dai veti di parti fondamentali della maggioranza e, alla fine, distrutto da vicende incomprensibili per quasi tutti gli osservatori. Era chiaro da molto tempo che il governo sarebbe caduto in Senato e che l’opposizione avrebbe spinto per votare subito,
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senza passare per un governo votato esclusivamente alle riforme istituzionali. Ora speriamo che si apra una fase veramente costruttiva, con la possibilità concreta di lavorare su alcune necessarie modifiche al sistema costituzionale, che consentano di avere governi stabili e fondati su programmi condivisi da tutti i partiti della maggioranza. Il nostro settore ha subìto, come tutti gli altri, gli effetti della crisi politica, ma non solo. Da molti anni l’attenzione della politica sull’editoria è molto affievolita e la tutela del comparto non rappresenta una priorità per alcun governo. Se prescindiamo dalle indegne gazzarre sui contributi pubblici, che ormai hanno superato ogni limite di decenza, l’atten-