Anno 2005 - Edizione N. 3 - Marzo

OTIZIARI N O MENSILE DELL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Anno 41°

1953

Spedizione in abbonamento postale articolo 1, comma 1, del DL 24/12/2003 n. 353, convertito in L. 27/2/04 n. 46 - DCB di Roma. In caso di mancato

BONAIUTI, RESOCONTI E IMPEGNI

Quale editoria?

“Prosegue, presso la Commissione Cultura della Camera, l’esame del ddl “Bonaiuti” sull’editoria. Sono stati presentati circa 120 emendamenti dalle opposizioni, le quali, contestualmente, hanno chiesto che il ddl venisse rapidamente approvato.

La cosa curiosa è che il ddl ogni tanto, dopo essere stato inserito nell’ ordine del giorno della Commissione, viene misteriosamente cancellato, salvo poi riapparire (e, talvolta, ricomparire). L’impressione è che nessuno abbia ancora le idee chiare sul da farsi e che si proceda tra molte difficoltà.

Il Sottosegretario Bonaiuti ha dichiarato che farà tutto il possibile per sostenere il settore e che, per questo, si rivolgerà al Ministro Siniscalco per ottenere i fondi necessari. Lodevole tentativo, che si ripete da un numero imprecisato di anni, sempre con lo stesso copione, anche se con diversi attori. Ma l’impressione peggiore si ricava dal combinato disposto delle dichiarazioni e dei fatti concreti in Commissione Cultura.

Siamo contenti del fatto che tutti vogliano aiutare l’editoria, ma, precisamente, quale editoria? Siamo certi che si tratti del nostro pianeta?”.

Il Sottosegretario ha fornito una dettagliata informativa sul complesso degli interventi statali a sostegno dell’editoria e si è impegnato al rifinanziamento del credito di imposta per l’innovazione tecnologica (DPCM 143/2002).

Dall’opposizione richieste di eliminazione della certificazione dei bilanci della piccola e media editoria per il credito d’imposta sull’acquisto carta; distribuzione più equa della pubblicità istituzionale; abolizione della domanda per l’accesso alle tariffe postali agevolate; parità di trattamento in ordine alle tariffe e al servizio postale; stralcio della normativa sui siti internet e sulla diffusione extra-edicola della stampa quotidiana e periodica opo le audizioni delle parti sociali (vedi “Notiziario USPI” n. 11/2004) e la scadenza del termine fissato per la presentazione degli emendamenti, il 2 marzo scorso è ripreso l’esame del DDL 4163 (c.d.

Bonaiuti), in materia di “editoria e diffusione della stampa quotidiana e periodica”, presso la VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

In tale sede il Sottosegretario di Stato con delega per l’editoria, On. Paolo Bonaiuti, ha dettagliatamente illustrato il quadro complessivo degli interventi attuati a sostegno dell’editoria, dall’approvazione della Legge 7 marzo 2001 n. 62 ad oggi.

E’ importante sottolineare come sia stata la

D

SOMMARIO

-3Avviso di convocazione dell’Assemblea USPI dell’anno 2005 -4EISE - International Business Contacts

Locale

- 13 -

- 8, 9, 10 Tariffe 2005 dell’Ordine dei Giornalisti per le collaborazioni liberoprofessionali - 11 Le quote associative USPI per l’anno 2005 - 12 -

-6e7Il Forum Nazionale della Comunicazione

recapito rinviare all’ufficio P.T. di Roma - Romanina detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa in vigore

La Commissione Cultura della Camera prosegue l’esame del DDL 4163 di riforma delle leggi sull’editoria

neretto

- 1, 2, 5, 12 Bonaiuti, resoconti e impegni

n. 3 marzo 2005

In margine al “Premio Esportazione”

Inps e cococo: dal 1° gennaio l’aliquota è salita al 18% Anche i “minioccasionali” vanno iscritti alla gestione separata

termine di praticanti giornalisti

prima volta in senso assoluto che dati così particolareggiati vengono diffusi al pubblico.

Si è venuti così a sapere che il credito di imposta sugli investimenti tecnologici (istituito dall’articolo 8 della legge 62/2001 e disciplinato dal DPCM 143/2002) ha esaurito il finanziamento il 31 dicembre 2003, lasciando scoperte le istanze presentate nel 2004 (solo 6 domande in confronto alle 217 dell’anno precedente - strano, no?, n.d.r.) per un ammontare complessivo di credito d’imposta pari a 8.700.000 euro, che dovrebbe essere rifinanziato per esaurire le domande già pervenute.

Il credito agevolato (articoli 4, 5, 6 e 7 della legge 62/2001) concesso è stato pari a 68 milioni di euro ed ha sostenuto finanziamenti al settore per ben 378,3 milioni di euro. Per la procedura valutativa, 2 66 domande sono state ammesse

- 14WHO’S WHO IN ITALY - 15 Biblioteca

Per il Ministero del Lavoro il contratto a progetto può essere esteso ai giornalisti

- 16 Periodici associati all’USPI (370° elenco)

Possibili le assunzioni a

L’Eco della Stampa

Frascati (RM), 17 - 18 marzo 2005 (vedere alle pagine 6 e 7)

Articoli e notizie di questo Notiziario possono essere liberamente riprodotti citandone la fonte.

Se ne raccomanda, anzi, la massima diffusione da parte di tutti i periodici associati all’USPI, nell’interesse della categoria QUESTO NOTIZIARIO VIENE SPEDITO AGLI ASSOCIATI USPI IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DELLE QUOTE

BONAIUTI, RESOCONTI E IMPEGNI ai benefici e 13 rinviate ad un successivo esame. Per la procedura automatica (relativa ad investimenti al di sotto di 516.000 euro), a fronte di un fondo di 15 milioni sono stati erogati benefici per 3,3 milioni di euro a favore di 10 domande ammesse, mentre 14 risultano ancora in fase istruttoria.

Per quanto riguarda infine il credito di imposta per l’acquisto di carta per l’anno 2004 (finanziamento di 95 milioni di euro) risultano pervenute 433 domande di ammissione, per un credito d’imposta richiesto di circa 58 milioni e mezzo. Non è ancora possibile però avere un quadro definitivo del provvedimento in quanto la scadenza delle domande era fissata per il 24 febbraio u.s., da inoltrarsi anche a mezzo raccomandata postale, e pertanto è possibile che non tutte le domande siano già pervenute e protocollate dalla PCM.

1

***** Al disegno di legge sono state presentate più di cento proposte emendative.

Alcune sono state accennate nel corso del dibattimento, al quale hanno partecipato, fra gli altri, l’On. Giuseppe Giulietti (DS), gli On. Enzo Carra e Andrea Colasio (Margherita) e l’On. Denis Verdini (F.I.), relatore del provvedimento.

Nel catenaccio di questo articolo abbiamo già anticipato alcune proposte: riguardano, fra le altre, l’eliminazione dell’obbligo del “bilancio certificato” per l’editoria mediopiccola per l’accesso al credito di imposta per l’acquisto carta nel 2005; la triennalizzazione di tale credito; miglioramenti nelle procedure e nel servizio postale (abolizione della domanda da farsi entro il 30 settembre e l’affermazione del principio della parità di trattamento); l’obbligo per la P.A. di effettuare la pubblicità istituzionale anche su un quotidiano e un periodico locali; lo stralcio delle norme riguardanti i siti internet e la vendita della stampa nei punti non esclusivi; e il rifinanziamento dei fondi per i crediti all’editoria.

Su quest’ultimo tema, il Sottosegretario per l’editoria, On. Bonaiuti, si è impegnato a nome del Governo a trovare i fondi per rifinanziare il credito d’imposta per l’innovazione tecnologica (DPCM 143/2002).

Riportiamo, di seguito, un ampio stralcio degli interventi succedutisi, tratto dai resoconti della Camera: PAOLO BONAIUTI (Sottosegretario), prima di passare alla fase dell’espressione del parere sulle proposte emendative presentate, ritiene opportuno fornire un’informativa in ordine al quadro complessivo degli interventi a sostegno dell’editoria, 2

anche in relazione alle richieste in tal senso formulate da alcuni deputati nelle precedenti sedute.

Ricorda quindi, preliminarmente, che la legge 7 marzo 2001, n. 62 - che è stata approvata nella scorsa legislatura con voto unanime del Parlamento e resa operativa dal Governo e che ha successivamente ottenuto l’avallo della Commissione europea attribuisce particolare rilievo agli strumenti indiretti di sostegno: con essa, sono state introdotte nuove forme di credito agevolato e di credito di imposta, entrambe molto efficaci per lo sviluppo del settore editoriale. In realtà, il salto verso la multimedialità e verso le nuove tecniche di produzione (ad esempio: le nuove edizioni «full color» nei quotidiani) sta avvenendo in larga parte grazie proprio all’utilizzo del credito agevolato e del credito di imposta, che si possono usare anche in via cumulativa.

Al proposito, sottolinea che il Governo è convinto che la strada degli strumenti indiretti sia quella più efficace, in quanto riesce a fare arrivare risorse al sistema senza alterare le condizioni di base del mercato, a differenza dei contributi diretti. Ecco perché nella legge finanziaria 2004 e in quella 2005, il Governo ha introdotto una forma ulteriore di sostegno indiretto: un credito d’imposta per la carta.

Passa quindi a fornire in dettaglio, come richiesto, dati ed informazioPaolo Bonaiuti ni circa l’utilizzo degli strumenti citati, come quantificato dagli Uffici tecnici della Presidenza del Consiglio e del Ministero dell’economia e delle finanze, evidenziando come sia la prima volta in assoluto che vengono forniti dati dettagliati di questo genere, con spirito di servizio e di trasparenza.

Per quanto riguarda il credito d’imposta sugli investimenti, ricorda che l’articolo 8 della citata legge n. 62 del 200l ha riconosciuto alle imprese di prodotti editoriali, per gli investimenti effettuati a decorrere dall’anno 200l e fino al 31 dicembre dell’anno 2004, un credito d’imposta pari al 3 per cento del costo sostenuto con riferimento al periodo di imposta in cui l’investimento è stato effettuato e per ciascuno dei quattro periodi di imposta successivi. Le disposizioni di attuazione di tale normativa sono state introdotte con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 giugno 2002, n.

143. Il Ministro dell’economia e delle finanze, con proprio decreto del 7 febbraio 2003, ha poi individuato il limite finanziario per il riconoscimento del credito, pari a 28.405.129 euro per ciascuno degli anni

2003, 2004 e 2005.

Secondo le informazioni fornite dal Ministero dell’economia, lo stanziamento si è esaurito il 31 dicembre 2003 e le istanze presentate successivamente non hanno potuto usufruire della misura agevolativa.

Sempre secondo i dati forniti dal medesimo Ministero dell’economia, e anche dal Ministero delle attività produttive, risulta comunque che nell’intero periodo di vigenza della legge lo stanziamento ha stimolato investimenti, da parte delle imprese produttrici di prodotti editoriali, per la cifra di 518.375.000 euro. In particolare: nell’anno 2001 sono state presentate 104 domande (per un ammontare di investimenti di 175.460.000 euro, che hanno determinato un credito di imposta complessivo pari a 15.495.000 euro); nell’anno 2002 sono state presentate 143 domande (per un ammontare di investimenti di 291.843.000 euro, che hanno determinato un credito di imposta complessivo pari a 26.612.000 euro); nell’anno 2003 sono state presentate 217 istanze che hanno esaurito le risorse disponibili anche per gli anni successivi; nell’anno 2004 sono state presentate 6 domande per un ammontare di investimenti di 45.223.000 euro che hanno determinato un credito di imposta complessivo pari a 8.700.000 euro. Questa, quindi, è la somma che dovrebbe essere rifinanziata per esaurire le domande pervenute: al proposito preannuncia il proprio parere positivo ad un emendamento per coprire le domande del 2004, nonché la sua disponibilità a promuovere anche la presentazione di un emendamento del Governo nel medesimo senso, ove risultasse opportuno.

Quanto al credito agevolato previsto dagli articoli 4, 5, 6 e 7 della legge n. 62 del 2001, ricorda che ad esso si è dato attuazione con due avvisi pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il 19 dicembre 2002, rispettivamente per la procedura automatica (per cui sono stati stanziati 15 milioni di euro) e per quella valutativa (con uno stanziamento di 65 milioni di euro), per un importo totale lo sottolinea - di 80 milioni di euro.

I termini per la presentazione delle domande per entrambe le procedure sono scaduti il 30 giugno 2003. Per la procedura valutativa sono state presentate 122 domande, di cui: 66 (pari al 54,1 per cento) sono state ammesse ai benefici; 3 (pari al 2,5 per cento) sono state ammesse con riconoscimento parziale dell’investimento; 2 (pari al 1,6 per cento) sono state ammesse con delibera condizionata all’invio di ulteriore documentazione. Le domande escluse sono state 28 (pari al 23 per cento) e 13 invece (il 10,7 per cento) quelle rinviate ad un successivo esame. Infine, 10 domande (pari all’8,2 per cento) sono state ritirate dalle stesse imprese. Complessivamente, rileva, 5 su 65 milioni di euro messi a Notiziario USPI n° 3/2005

AVVISO DI CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA U.S.P.I. DELL’ANNO 2005 Ai sensi degli artt. 7 e 8 dello Statuto, l’Assemblea Generale Ordinaria dei soci dell’Unione Stampa Periodica Italiana (U.S.P.I.) è convocata per mercoledì 20 aprile 2005, alle ore 15 in prima ed alle ore 16 in seconda convocazione, presso la sede sociale in Viale B. Bardanzellu n. 95 in Roma, con il seguente:

ORDINE DEL GIORNO 1. Insediamento della Presidenza e della Segreteria; 2. Relazione del Presidente; 3. Relazione del Segretario Generale; 4. Reazione del Collegio dei Revisori dei Conti; 5. Approvazione del rendiconto esercizio 2004; 6. Approvazione esercizio preventivo 2005; 7. Varie ed eventuali.

In base all’art. 7 dello Statuto hanno diritto di voto tutti i soci ordinari di cui all’art. 3 in regola con il pagamento delle quote sociali. Ai soci di cui al punto 1) di tale articolo spettano tre voti per ciascuna testata, mentre ai rappresentanti delle Associazioni o Gruppi di cui al punto 2) spetta un solo voto. Hanno diritto inoltre ad esprimere un voto gli iscritti all’U.S.P.I. a titolo personale di cui all’art. 30 (norma transitoria). Ogni socio che non possa partecipare personalmente all’Assemblea può farsi rappresentare, ad ogni effetto, da persona, anche non iscritta all’USPI, munita di apposita delega. Nessun socio o delegato può essere portatore di più di dieci deleghe.

Per la partecipazione all’Assemblea, i soci che ancora non lo avessero fatto, dovranno mettersi in regola con la quota associativa per il 2005. Il rendiconto 2004 ed il preventivo 2005 sono a disposizione dei soci che li volessero esaminare presso la sede sociale dell’USPI, in Viale B. Bardanzellu n. 95 in Roma, dalle ore 12 del 30 marzo, alle ore 12 del 19 aprile c.a.

Il presente annuncio è da considerarsi quale “avviso” secondo quanto stabilito dall’art. 8, primo comma, dello Statuto.

Roma, 5 gennaio 2005 IL PRESIDENTE (Mario Negri)

-- - - - - - - -------------- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - ---DELEGA Il sottoscritto........................................................................................................................................................................................ nella sua qualità di (1).......................................................................................................................................................................... delega il Sig ......................................................................................................................................................................................... a rappresentarlo all’Assemblea dei soci dell’USPI a Roma del 20 aprile 2005 per l’approvazione dei bilanci consuntivo 2004 e preventivo 2005. ................................... (data)

(1)

................................................. (firma)

Indicare la qualità di editore e titolo del periodico, ovvero di suo rappresentante (punto 1 art. 3 dello Statuto) indicando la testata, ovvero la qualità di socio a titolo personale (art. 30 dello Statuto, norma transitoria).

BONAIUTI, RESOCONTI E IMPEGNI disposizione dal Governo, risulta2 no approvati progetti per un ammontare complessivo di 375 milioni di euro.

Per quanto attiene alla cosiddetta procedura automatica (quella relativa ad investimenti al di sotto di 516.000 euro) risultano presentate 68 domande. Di queste, 10 sono state ammesse (equivalenti al 14,7 per cento), 3 sono state ritirate dalle stesse imprese richiedenti (4,4 per cento), 41 sono state escluse (60,3 per cento) per carenza dei requisiti oggettivi e soggettivi, e 14 (20,6 per cento) risultano ancora in fase di istruttoria, in quanto non sono stati comunicati i dati relativi alla percentuale di fatturato editoriale e alla percentuale di fatturato editoriale in lingua italiana. Nel complesso, il costo totale dei progetti fino ad oggi ammessi a beneficiare della procedura automatica ammonta a oltre 3,3 milioni di euro.

Sottolinea quindi che, complessivamente, il credito agevolato concesso è stato pari a 68 milioni di euro ed ha sostenuto finanziamenti al settore per ben 378,3 milioni di euro.

Quanto al cosiddetto credito «carta», di cui all’articolo 4, commi da 181 a 186 della legge finanziaria 2004 (legge n. 350 del 2004), ricorda che si tratta di una misura agevolativa finalizzata alla concessione di un credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto della carta nell’anno 2004 da imprese editrici di quotidiani e periodici iscritti al Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e da imprese editrici di libri. Tale beneficio è contenuto nel limite di spesa fissato in 95 milioni di euro per singolo esercizio ed è subordinato all’autorizzazione delle istituzioni comunitarie.

Ricorda che il credito di imposta è pari al 10 per cento delle spese sostenute per l’acquisto della carta effettivamente utilizzata nel corso del 2004. Da ciò consegue che sono escluse le spese sostenute per le scorte. Alla normativa è stata data attuazione con il regolamento emanato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 2004, n. 318, pubblicato il 10 gennaio 2005, e due successive circolari pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, rispettivamente il 26 gennaio 2005 e 1’11 febbraio 2005. Le domande, in base al regolamento, potevano essere presentate a partire dal 25 gennaio 2005 ed entro il termine del 24 febbraio 2005.

Al proposito, rende noto che alla data del 28 febbraio risultano pervenute un totale di 433 domande di ammissione, per un credito di imposta complessivamente richiesto di 58.489.412,90 euro (sottolinea peraltro che, poiché le domande possono essere inviate tramite raccomandata, il quadro definitivo Notiziario USPI n° 3/2005

si potrà avere solo nei prossimi giorni).

Evidenzia che sono in corso, comunque, le relative istruttorie che ai sensi del regolamento si concluderanno entro il termine di trenta giorni, e quindi entro il 26 marzo 2005.

GIUSEPPE GIULIETTI (DS-U), nel dichiarare la propria soddisfazione per la completezza delle informazioni fornite dal sottosegretario, ringraziando tra l’altro in particolare gli uffici del Dipartimento per l’editoria per il prezioso lavoro di ricostruzione dei dati da essi svolto, ribadisce che il suo gruppo è disponibile a valutare la possibilità di individuare un percorso preferenziale per giungere alla tempestiva approvazione del provvedimento, anche ricorrendo alla sede legislativa, ove si addivenga a un accordo di merito su almeno alcuni aspetti fondamentali del provvedimento stesso. Auspica quindi che relatore e Governo valutino con Giuseppe Giulietti particolare attenzione il parere da dare sulle molte proposte emendative presentate, che spesso - anche quelle presentate da gruppi diversi dal suo, compreso quelli di maggioranza - si fanno carico di esigenze fondate e condivisibili.

Chiede quindi chiarimenti in ordine alle ragioni del drastico calo delle domande presentate nel 2004 in relazione al credito di imposta per gli investimenti, ed evidenzia l’esigenza di individuare risorse certe per corrispondere alle richieste rimaste in sospeso. Tale intervento deve d’altronde essere accompagnato da elementi di maggiore chiarezza anche in relazione alla possibilità di modificare almeno in parte la disciplina relativa al credito di imposta per l’acquisto della carta: la soluzione delle situazioni «pendenti» e il miglioramento del nuovo strumento agevolativo devono a suo avviso essere contestuali. Con riferimento alla questione del credito per la carta, ricorda d’altronde l’unanime impegno della Commissione, purtroppo non coronato da successo, per giungere alla «triennalizzazione» dei relativi finanziamenti e alla revisione del requisito della certificazione del bilancio. Comprendendo la difficoltà di giungere alla triennalizzazione di questo strumento (che comporta una spesa di 95 milioni di euro all’anno), ritiene che si dovrebbe per lo meno prevedere un simile intervento per il credito per l’innovazione tecnologica, che «costa» solo 28 milioni all’anno. Osserva poi che particolarmente importante è il poter disporre di una scomposizione per gruppi editoriali dei

dati relativi all’accesso ai benefici in esame, soprattutto per verificare la capacità della normativa vigente di sostenere adeguatamente anche le imprese minori operanti nel settore.

Si sofferma quindi su due questioni che, a suo avviso, hanno un rilievo centrale ai fini della valutazione complessiva del suo gruppo sul provvedimento.

La prima riguarda le disposizioni dell’articolo 1, volte a regolamentare l’attività dei siti INTERNET a carattere editoriale. Al proposito, ricorda che negli ultimi mesi, da più parti, si sono susseguiti annunci di interventi per la regolamentazione dal settore (ricorda, da ultimo, dichiarazioni pubbliche dei Ministri Gasparri e Stanca, nonché del Garante per la protezione dei dati personali), mentre d’altronde al Senato si ipotizza di introdurre apposite disposizioni nell’ambito dell’intervento sulla disciplina della diffamazione a mezzo stampa. Si chiede quindi se sia opportuno intervenire sulla materia anche in questa sede, segnalando l’esigenza che, comunque, si evitino sovrapposizioni di interventi distinti e potenzialmente incoerenti in materia.

Discorso analogo vale, a suo avviso, per le disposizioni in materia di edicole, considerato che l’apposito Osservatorio sulla rete di vendita sta svolgendo i propri accertamenti sugli effetti della disciplina vigente in questi anni: a suo avviso, sarebbe opportuno attendere i risultati di queste verifiche, prima di intervenire con nuove disposizioni in materia.

ENZO CARRA (MARGH-U) ritiene che sarebbe utile poter sapere con maggior dettaglio come siano stati effettivamente utilizzati i benefici destinati all’innovazione tecnologica: ciò consentirebbe tra l’altro una riflessione sull’eventuale opportunità di introdurre, per il futuro, nuovi e più specifici vincoli di destinazione delle risorse, nell’auspicio che se ne rendano effettivamente disponibili di ulteriori. Quanto alla questione della cosidEnzo Carra detta «triennalizzazione» dei crediti di imposta, ne sottolinea la particolare rilevanza, invitando a prendere consapevolezza dell’esigenza delle imprese del settore di poter elaborare programmi di sviluppo in un quadro di relativa certezza sulle future risorse disponibili.

ANDREA COLASIO (MARGH-U) sottolinea che l’eventuale disponibilità dei gruppi di opposizione al trasferimento del provvedimento in sede legislativa è evidentemente legata alla possibilità di individuare almeno un nucleo di questioni su cui vi sia il pieno accordo di tutti i 12 5

• Che cosa Il Forum Nazionale della Comunicazione Locale nasce nel 2000 per iniziativa di Fabio Polli, direttore del periodico «Il Tuscolo». Promosso dall’Unione Stampa Periodica Italiana si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministeri delle Comunicazioni, dei Beni Culturali e dell’Ambiente. Altri patrocini sono garantiti da Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Frascati.

IL FORUM NAZIONALE DELLA COMUNICAZIONE LOCALE E’ PROMOSSO DALL’USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)

• Quando Il forum di Frascati, prevede due giornate di incontri: la prima giovedì 17 marzo 2005 (15,30 - 19,30); la seconda venerdì 18 marzo 2005 (9,30 - 15,30).

• Dove Come nella precedente edizione il forum si svolgerà nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini di Frascati, il complesso multimediale situato a fianco del palazzo comunale e che ospita al piano terra il museo dedicato ai reperti provenienti dall’antica città di Tuscolo, distrutta dai romani nel 1191.

• I temi Si discuterà di regole, di prospettive di sviluppo, di sostegno per il mondo dell’informazione, di internet e dei nuovi sistemi di trasmissione digitale in grado di mutare gli scenari della comunicazione del nuovo millennio.

Come arrivare In auto: da Nord, Grande Raccordo Anulare, uscita 21 Tuscolana, direzione Frascati; da Sud, autostrada Roma-Napoli, uscita Monte Porzio Catone, oppure Torrenova (dopo il casello di Roma Sud) In treno e autobus: dalla stazione Termini (Roma Centrale), parte il treno diretto per Frascati, oppure si può prendere la metropolitana A, fermata Anagnina, e prendere il bus del Cotral direzione Frascati.

In aereo: da Fiumicino, terminal fino alla Stazione Termini, quindi seguire indicazioni precedenti; da Ciampino, bus fino alla Stazione di Ciampino e poi prendere il treno in transito da Roma, direzione Frascati Organizzazione e Segreteria:

PROMOITALIA, via Palestro, 10, 00044 Frascati, Roma Tel. 069425355 - Fax 069417090, e-mail: itaprom@tiscali.it

Alcune immagini della precedente edizione del Forum di Frascati con in alto l’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini con il Museo Tuscolano che ospiteranno il convegno del 17 e 18 marzo 2005.

Da sinistra, in prima fila: Francesco Saverio Vetere (Segretario Generale dell’Uspi) e Paolo Serventi Longhi (Segretario Fnsi).

In seconda fila: Mauro Masi (Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri); Francesco Nucara (Vice Ministro dell'Ambiente); Vincenzo Vita (Assessore alla Cultura della Provincia di Roma) e Fabio Polli (Forum Nazionale della Comunicazione).

In terza fila: il senatore Willer Bordon e l’eurodeputato Antonio Di Pietro.

In basso l’on. Gianni De Michelis e l’on. Paolo Gentiloni. Anche nell’edizione 2005 del Forum saranno tanti i grandi personaggi della comunicazione e della politica che prenderanno parte ai lavori di Frascati.

Nel tariffario anche i compensi annui dei co.co.co. e delle co

TARIFFE 2005 DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI PER LE COLLABORAZIO iportiamo la deliberazione con la quale il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato il tariffario 2005 per le prestazioni giornalistiche autonome, confermando che i compensi in esso previsti hanno carattere orientativo. La deliberazione dell’ONG, infatti, non ha valore di legge, come ha avuto modo di rilevare il Pretore di Vasto con sentenza n. 87 del 4 giugno 1993, nell’esaminare la legittimità delle pattuizioni individuali che prevedano per le collaborazioni professionali compensi inferiori a quelli stabiliti dal tariffario approvato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Il Pretore ha osservato che l’art. 2233 del c.c., in tema di prestazioni a carattere intellettuale, stabilisce che il compenso, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe e gli usi, è determinato dal giudice previo parere del competente ordine professionale. In presenza di pattuizioni definite tra le parti e, quindi, ricorrendo il primo dei criteri previsti dall’art. 2233, si rende necessario, ad avviso del Pretore, determinare se tali pattuizioni debbano considerarsi nulle per contrasto con norme imperative di legge che stabiliscono minimi di tariffa inderogabili. In tema di compensi professionali, la giurisprudenza della Corte di Cassazione – ha rilevato il Pretore – sancisce che la semplice previsione di minimi tariffari non è di per sé sufficiente a comportarne l’inderogabilità, stante il principio della libera negoziabilità del compenso sancito dall’art.

2283 del c.c. L’inderogabilità del tariffario potrebbe infatti conseguire solo dal recepimento dello stesso nell’ambito di specifiche disposizioni di legge.

Ne deriva, ad avviso del giudicante, che il tariffario adottato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, non essendo recepito in alcun atto formale o sostanziale di legge, può essere legittimamente derogato in peius nell’esercizio della libera volontà delle parti stipulanti il compenso.

Anche per la Corte di Cassazione è lecito praticare tariffe inferiori ai minimi. Con la sentenza 863/2000 la Corte ha ritenuto valido il contratto in deroga ai minimi tariffari, stipulato tra un ingegnere e un Comune che si è avvalso dell’opera del professionista in veste di soggetto privato.

La Cassazione, in particolare, ha stabilito che «senza una specifica previsione non può ritenersi nullo il fatto elusivo dell’obbligatorietà dei minimi inderogabili delle tariffe professionali» Significativa è anche la decisione del Comitato esecutivo del Consiglio Nazionale dell’Ordine che nella riunione del 30 novembre 1995, ha stabilito che, ai fini dell’iscrizione nell’elenco dei pubblicisti, i compensi non hanno carattere tassativo. Reputa, infatti, testualmente il Comitato esecutivo che “pur tenendo conto delle diverse potenzialità economiche espresse da regioni italiane fra loro anche molto differenziate, sia indispensabile giudicare adeguata

R

8

una retribuzione che, per ognuna delle previste prestazioni giornalistiche, almeno non sia inferiore del 25% della somma prevista dal Tariffario”. E, per l’appunto, se persino l’organo esecutivo dell’Ordine dei Giornalisti prevede la possibilità per l’editore di corrispondere fino al 25% in meno delle somme previste dal tariffario, non può sussistere ombra di dubbio sulla sua derogabilità.

Anche quest’anno il tariffario opportunamente esplicita la distinzione tra “articolo” e “servizio” precisando, per i periodici a diffusione nazionale, il numero delle cartelle (fino a due per gli articoli e oltre le due cartelle per i servizi).

Per cartella si intende una pagina di 25 righe a 60 battute.

Nel tariffario deliberato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti trova esplicita previsione il compenso dovuto per le “collaborazioni coordinate e continuative”.

Chiaramente, anche per la determinazione di tale compenso valgono tutte le precisazioni dette in premessa.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti nella seduta del 15, 16 e 17 dicembre 2004,

1) 2) 3) D)

1) 2) 3) E)

1) 2) 3) F)

visti gli artt. 2, 11 e 35 della legge 3.2.1963 n.

69, visto l’art. 20 ter lettera a) del D.P.R. 3.5.1972, n. 212; visti gli artt. 2230, 2231 e 2233 del Codice civile

1) 2)

DELIBERA:

G)

è approvata la seguente tabella dei compensi minimi inderogabili, al netto delle contribuzioni previdenziali, per le prestazioni professionali autonome dei giornalisti (locatio operis) non regolate dal contratto collettivo di lavoro perché non comportanti subordinazione anche se costituenti cessioni di diritto d’autore.

1) 2)

TITOLO I NOTIZIE ARTICOLI E SERVIZI A)

1) 2) 3) B) 1) 2) 3)

Quotidiani e periodici a diffusione nazionale con tiratura oltre 250.000 copie Agenzie di stampa a diffusione nazionale Periodici stranieri -Emittenti radiotelevisive a diffusione nazionale e network Notizia € 31,00 Articolo € 165,00 Servizio € 329,00 Quotidiani e periodici a diffusione nazionale con tiratura fino a 250.000 copie Notizia € 28,00 Articolo € 153,00 Servizio € 306,00

C) Quotidiani e periodici a diffusione regionale o locale con tiratura oltre 40.000 copie - Agenzie di stampa a diffusione

regionale o locale - Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale, con potenziale bacino di utenza superiore a 400.000 destinatari Notizia € 27,00 Articolo € 142,00 Servizio € 206,00 Quotidiani a diffusione regionale o locale con tiratura fino a 40.000 copie - Periodici a diffusione regionale o locale con tiratura da 10.000 a 40.000 copie - Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale con potenziale bacino di utenza da 100.000 a 400.000 destinatari Notizia € 26,00 Articolo € 89,00 Servizio € 118,00 Periodici a diffusione regionale o locale con tiratura fino a 10.000 copie - Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale con potenziale bacino di utenza fino a 100.000 destinatari Notizia € 24,00 Articolo € 58,00 Servizio € 89,00 Quotidiani e periodici telematici e agenzie collegati a quotidiani, periodici e agenzie a diffusione nazionale o con visite mensili superiori a 150.000 Notizia € 26,00 Articolo € 89,00 Quotidiani e periodici telematici e agenzie con visite mensili inferiori a 150.000 Notizia € 24,00 Articolo € 58,00 TITOLO II COLLABORAZIONI PROFESSIONALI COORDINATE E CONTINUATIVE

Quotidiani e periodici, anche telematici, agenzie di stampa, emittenti radiotelevisive e network (su base annuale da corrispondere per frazioni mensili) 1) Per almeno 2 collaborazioni al mese € 2.095,00 2) Per almeno 4 collaborazioni al mese € 4.191,00 3) Per almeno 8 collaborazioni al mese € 8.377,00 4) Per almeno 14 collaborazioni al mese € 11.312,00 TITOLO III SERVIZI FOTOGIORNALISTICI A)

1)

Quotidiani e periodici a diffusione nazionale con tiratura oltre 250.000 copie Periodici stranieri - Emittenti radiotelevisive a diffusione nazionale e network Fotografia singola bianco e nero € 131,00

Notiziario USPI n° 3/2005

ollaborazioni autonome (e saltuarie) dei direttori responsabili

ONI LIBERO-PROFESSIONALI (non obbligatorie ma puramente indicative) 2) 3) 4) 5)

B) 1) 2) 3) 4) 5)

C)

1) 2) 3) 4) 5)

D)

1) 2) 3) 4) 5)

E)

1) 2)

Fotografia singola colore € Foto in copertina bianco e nero € Foto in copertina colore € Ripubblicazione €

3) 147,00 4) 411,00 5) 442,00 97,00

F)

Quotidiani e periodici, a diffusione nazionale, con tiratura fino a 250.000 copie Fotografia singola bianco e nero € 118,00 Fotografia singola colore € 131,00 Foto in copertina bianco e nero € 341,00 Foto in copertina colore € 384,00 Ripubblicazione € 83,00

1)

Quotidiani e periodici a diffusione regionale o locale con tiratura oltre 40.000 copie - Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale con potenziale bacino di utenza superiore a 400.000 destinatari Fotografia singola bianco e nero € 89,00 Fotografia singola colore € 104,00 Foto in copertina bianco e nero € 118,00 Foto in copertina colore € 147,00 Ripubblicazione € 50,00

1)

Quotidiani a diffusione regionale o locale con tiratura fino a 40.000 copie - Periodici a diffusione regionale o locale con tiratura da 10.000 a 40.000 copie - Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale con potenziale bacino di utenza da 100.000 fino a 400.000 destinatari Fotografia singola bianco e nero € 77,00 Fotografia singola colore € 88,00 Foto in copertina bianco e nero € 106,00 Foto in copertina colore € 118,00 Ripubblicazione € 36,00 Periodici, a diffusione regionale o locale con tiratura fino a 10.000 copie -Emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale con potenziale bacino di utenza fino a 100.000 destinatari Fotografia singola bianco e nero € 47,00 Fotografia singola colore € 58,00

Notiziario USPI n° 3/2005

2) 3) 4) 5)

G)

2) 3) 4) 5)

Foto in copertina bianco e nero € Foto in copertina colore € Ripubblicazione €

70,00

2)

89,00

3)

23,00

4)

Quotidiani e periodici telematici con visite mensili superiore a 150.000 Fotografia singola bianco e nero € 118,00 Fotografia singola colore € 131,00 Foto in copertina bianco e nero € 341,00 Foto in copertina colore € 384,00 Ripubblicazione € 83,00 Quotidiani e periodici telematici con visite mensili inferiori a 150.000 Fotografia singola bianco e nero € 89,00 Fotografia singola colore € 104,00 Foto in copertina bianco e nero € 118,00 Foto in copertina colore € 147,00 Ripubblicazione € 50,00

NOTA I – I compensi indicati si riferiscono a servizi giornalistici completi di tutte le indicazioni essenziali per la corretta pubblicazione in rapporto alla identità dei personaggi che appaiono nelle immagini, al luogo, alla data e ad una cronaca giornalistica dell’avvenimento cui le fotografie si riferiscono, escluso naturalmente l’eventuale testo, che va compensato a parte.

NOTA II – Tutti i compensi si riferiscono a fotografia singola e, quando il servizio comprende più fotografie diverse fra loro, il minimale di cessione si intende triplicato.

TITOLO IV SERVIZI CINE-VIDEOGIORNALISTICI A)

B)

C)

D)

1)

Emittenti radiotelevisive a nazionale e network Servizio non superiore a 180” € Emittenti radiotelevisive a regionale o locale Servizio non superiore a 180” € Attività cinevideogiornalistica razione pro-tempore Al giorno €

diffusione

1.283,00 diffusione

NOTA I – Il compenso indicato per la cessione e la distribuzione del servizio si intende per una ripresa su nastro o su pellicola cinematografica realizzata con materiale tecnico proprio comprensivo di eventuale utilizzo di personale tecnico ausiliario completo di montaggio e con indicazioni tecnico-giornalistiche necessarie per la stesura del testo.

NOTA II – Tutto il materiale videocinematografico girato per la realizzazione del servizio e non utilizzato rimane di proprietà dell’autore.

NOTA III – Il servizio ceduto rimane in esclusiva dell’emittente per 48 ore se utilizzato per un telegiornale quotidiano, per 15 giorni se invece utilizzato per rubriche o speciali settimanali.

NOTA IV – Nel caso di servizio di durata superiore a 180” o di esclusiva, il prezzo di cessione è lasciato alla libera contrattazione, e comunque superiore a quanto stabilito nelle lettere A) e B).

NOTA V – La tariffa indicata alla lettera C) è intesa per l’utilizzo di una collaborazione di carattere esclusivamente professionale con supporti tecnici messi a disposizione dal richiedente.

TITOLO V PRESTAZIONI PER UFFICI STAMPA A)

Prestazioni fisse continuative da addetto stampa, portavoce e collaboratore professionale di uffici stampa pubblici e privati senza vincolo di orario e di presenza: 1) Su base annuale € 34.217,00 2) Su base semestrale € 17.109,00 Per prestazioni saltuarie i compensi sono rapportati ad ogni singola prestazione secondo le tariffe sottoesposte: B)

Organizzazione di una conferenza stampa:

1)

Per una manifestazione a carattere regionale € 4.803,00 Per una manifestazione a carattere nazionale € 7.007,00

2) 762,00 di collaboC) 412,00

Collaborazioni coordinate e continuative (su base annuale da corrispondere per frazioni mensili) Per almeno 2 collaborazioni

al mese € 2.095,00 Per almeno 4 collaborazioni al mese € 4.190,00 Per almeno 8 collaborazioni al mese € 8.377,00 Per almeno 14 collaborazioni al mese € 11.312,00

1)

Responsabilità di ufficio stampa per manifestazione di breve durata con adeguato lavoro preparatorio redazionale, contatti con la stampa, redazione comunicati, organizzazione conferenza stampa e incontri di lavoro: Manifestazione della durata 10

9

TARIFFE 2005 DELL’ORDINE DEI GIORNALISTI PER LE COLLABORAZIONI LIBERO-PROFESSIONALI 9 2)

sino a 5 giorni

€

Manifestazione della durata sino a 10 giorni €

D)

E) 1) 2)

li superiori 150.000

8.335,00 4) 11.020,00

Attività giornalistica di collaborazione pro-tempore: Al giorno € 411,00 Stesura di testi per conto di un ufficio stampa Fino a due cartelle (25 righe a 60 battute l’una) € 147,00 Oltre le due cartelle e fino a cinque € 237,00

2)

Impostazione di base della pubblicazione: A carattere nazionale € 2.909,00 A carattere regionale o locale € 471,00

A)

B)

Impostazione di una pagina: Per una pubblicazione a carattere nazionale € 117,00 Per una pubblicazione a carattere regionale o locale € 45,00

C)

TITOLO VII DIRETTORE RESPONSABILE CHE ESPLICA IN MANIERA SALTUARIA PRESTAZIONI GIORNALISTICHE AUTONOME (locatio operis) NON COMPORTANTI CIOE’ SUBORDINAZIONE 1)

A) B) C)

2) A)

B)

C)

3)

10

Di periodici a diffusione regionale o locale e/o specializzati (aziendali, sindacali, associativi, di categoria o editati da enti pubblici e privati) Con tiratura oltre 400.000 copie a numero € 1.299,00 Con tiratura da 10.000 a 400.000 copie a numero € 678,00 Con tiratura fino a 10.000 copie a numero € 353,00 Di emittenti radiotelevisive a diffusione regionale o locale: Con potenziale bacino di utenza superiore a 400.000 destinatari, al mese € 1.893,00 Con potenziale bacino di utenza da 100.000 a 400.000 destinatari, al mese € 1.299,00 Con potenziale bacino di utenza fino a 100.000 destinatari, al mese € 866,00 Di quotidiani e periodici telematici e agenzie collegati a quotidiani, periodici e agenzie: A diffusione nazionale o con visite mensi-

G)

In armonia con le norme concordate in sede di CCNL giornalistico, modifiche ed integrazioni sostanziali ad ogni articolo o servizio firmato devono essere apportate con il consenso dell’autore, sempre che sia reperibile.

L’articolo non dovrà comparire firmato nel caso in cui le modifiche siano apportate senza l’assenso del giornalista. Gli articolisti non possono cedere prima di 10 giorni articoli se inviati ai quotidiani o di 30 giorni se inviati ai periodici senza previo consenso del direttore.

H)

L’articolista può pubblicare in volume gli articoli inviati, siano o non siano stati retribuiti, tre mesi dopo la consegna dell’ultimo della serie, anche se non pubblicati dal giornale al quale erano destinati. Per gli addetti ai periodici, il termine indicato nel comma che precede è di un anno, salvo diverso accordo scritto tra le parti.

I)

L’utilizzazione della prestazione giornalistica regolata dal tariffario è limitata ai media per i quali la collaborazione è stata richiesta. Le eventuali ulteriori utilizzazioni, anche parziali, nell’ambito delle attività dello stesso editore o presso altri editori, debbono essere autorizzate dall’autore, concordando il relativo compenso, che per ogni successivo utilizzazione non potrà comunque essere inferiore al 30% del corrispettivo iniziale.

L)

Il compenso di un elaborato oltre le cinque cartelle è maggiorato del 20%.

TITOLO VIII NORME PER L’APPLICAZIONE DEL TARIFFARIO

TITOLO VI IMPOSTAZIONE GRAFICA DI PUBBLICAZIONI QUOTIDIANE E PERIODICHE 1)

€ 678,00 Di quotidiani e periodici telematici e agenzie: Con visite mensili inferiori a 150.000 € 353,00

D)

E)

F)

Il presente tariffario indica cifre minime, al lordo delle ritenute fiscali di legge, al di sotto delle quali l’Ordine dei Giornalisti ritiene che non sia possibile andare, stabilendo in tal caso la incongruità del compenso. Tuttavia la determinazione dell’effettivo ammontare dei corrispettivi deve tenere conto della qualità del committente, dei compiti in concreto demandati al giornalista, dell’impegno necessario, del tempo richiesto.

Le spese sostenute dal collaboratore e direttamente inerenti le prestazioni sono rimborsate a piè di lista, su presentazione di idonea documentazione, salvo patto contrario scritto.

I compensi di cui sopra sono dovuti anche in caso di mancata pubblicazione del materiale giornalistico commissionato oppure inviato nel quadro della collaborazione concordata, a meno che il materiale stesso non venga tempestivamente restituito all’autore con espressa motivazione entro tre giorni per quotidiani, agenzie di stampa, settimanali e bisettimanali, ed entro dieci giorni per i mensili.

Ai fini del presente tariffario si adottano le seguenti definizioni: a) Notizia: è una concisa informazione fornita dal giornalista su fatti o situazioni . b) Articolo: è un testo in chiave di resoconto o di analisi su fatti o temi diversi, fino a due cartelle da 25 righe di 60 battute l’una (esempio: politici, economici, sociali, morali, religiosi, culturali, sportivi, etc.). c) Servizio: è un elaborato oltre le due cartelle più complesso e articolato che presuppone un approfondito lavoro di indagine o di ricerca.

L’applicazione delle presenti tariffe e la liquidazione del compenso sono soggette alla vigilanza e alla disciplina del Consiglio regionale o interregionale dell’Ordine al quale il giornalista è iscritto.

In caso di contestazione giudiziale o extragiudiziale, il giornalista può rivolgersi al competente Consiglio regionale o interregionale dell’Ordine per ottenere il parere sulla congruità del compenso, ai sensi degli artt. 633 e 636 cpc.

M) Si riconosce al collaboratore inviato fuori sede per un servizio l’indennità (il 30% del compenso tabellare) che il contratto nazionale di lavoro (art. 7) accorda ai giornalisti chiamati occasionalmente a prestare la propria opera in funzione di inviati.

TITOLO IX I compensi erogati sono al netto delle contribuzioni previdenziali e, pertanto, non ricomprendono il contributo del 12% ai sensi del D.Lgs n.

103/96, da versare alla “Gestione separata lavoro autonomo INPGI”. Detto contributo è così ripartito: - 10% del reddito imponibile a totale carico dell’iscritto; - 2% a titolo di contributo integrativo, a carico di coloro (aziende, etc.) che si avvalgono dell’attività professionale, calcolato sul reddito lordo e addebitato dall’iscritto all’azienda, con indicazione nella relativa fattura, all’atto di ogni pagamento.

Il versamento alla gestione separata Inpgi dell’intero contributo dovuto (12%) è a carico del giornalista.

Notiziario USPI n° 3/2005

LE QUOTE ASSOCIATIVE USPI

per l’anno 2005 L’invito ai Soci a rinnovare al più presto l’iscrizione all’USPI per l’anno 2005 versando la relativa quota associativa, lungi dal corrispondere ad una rituale formalità, risponde alla doverosa esigenza di assicurare all’Unione le entrate necessarie non soltanto a fronteggiare i continui ed evidenti aumenti dei costi, ma soprattutto a potenziare i servizi gratuiti resi alla generalità dei Soci.

I periodici e gli editori iscritti sanno infatti assai bene che l’USPI offre al Socio un consistente pacchetto di servizi gratuiti che comprende, tra l’altro: - la consulenza editoriale e l’assistenza amministrativa per pratiche publiche; - l’aggiornamento professionale mensile tramite questo Notiziario; - copia gratuita della XIII edizione della “Guida della Stampa Periodica” (due volumi; in preparazione) - la rappresentanza e la tutela in seno alle Commissioni ministeriali; - il filo diretto telefonico per la consulenza fiscale, postale, legislativa, legale, marketing, pubblicitaria e internet; - congressi, convegni e stages di qualificazione professionale; - la tessera, bollino annuale e “disco stampa” per autovettura.

Le quote associative fissate dal Consiglio Nazionale dell’USPI per il 2005 (e comprensive del costo del “Notiziario USPI”) sono le seguenti:

Per le testate (secondo la tiratura dichiarata): da da da da da

€ 190,00 € 595,00 € 1.150,00 € 2.350,00 € 3.600,00

1 a 10.000 copie 10.001 a 50.000 copie 50.001 a 100.000 copie 100.001 a 200.000 copie 200.001 copie in su

Per le TESTATE ON LINE il criterio della tiratura è sostituito da quello del numero degli utenti potenziali a cui la testata si rivolge.

Quota d’iscrizione (“una tantum” per le testate che si iscrivono per la prima volta): - Per le testate la cui tiratura (o potenziale utenza) dichiarata sia fino a 10.000 copie

€

80,00

- Per le testate la cui tiratura (o potenziale utenza) dichiarata superi le 10.000 copie

€

160,00

- se direttori, condirettori, redattori capo, redattori o collaboratori di periodici associati all’USPI

€

210,00

- stesse categorie ma che operano per periodici non associati all’USPI

€

320,00

Per i soci singoli ex art. 31 dello Statuto:

Il versamento della quota associativa può essere effettuato a mezzo bonifico bancario presso la Banca Popolare di Milano, Agenzia 257, Via Franceschini n. 58 - Roma, CIN: U - ABI: 05584 - CAB: 03206 c/c: 000000004977 (intestato USPI), ovvero tramite assegno bancario, barrato e non trasferibile spedito con assicurata convenzionale, o con versamento su conto corrente postale numero 27433002 intestato all’USPI.

ATTENZIONE Al fine di evitare errate registrazioni, si raccomanda vivamente agli associati che, nell’effettuare il versamento postale o il bonifico bancario, vengano chiaramente indicati, possibilmente a stampatello nella causale, il titolo della testata ovvero - se la quota si riferisce ad un iscritto individuale - il nome e cognome del socio.

BONAIUTI, RESOCONTI E IMPEGNI gruppi. Da questo punto di vista, ritiene del tutto irrinunciabile che Governo e maggioranza manifestino la propria disponibilità su tre fronti. Il primo è quello della soppressione delle norme concernenti i cosiddetti siti INTERNET a carattere editoriale: al proposito, sottolinea in particolare che l’introduzione dell’obbligo di iscrizione al registro degli operatori della comunicazione (ROC) non appare coerente con le finalità proprie di tale registro. Occorre poi modificare l’articolo 10, al fine di introdurre elementi di maggiore chiarezza e certezza nella disciplina relativa al sistema tariffario, che prevede una ampia serie di adempimenti sostanzialmente superflui, che danneggiano in particolare la piccola editoria. Infine, occorre modificare la disciplina relativa al credito di imposta per l’acquisto di carta, giungendo alla sua triennalizzazione e, quanto meno, eliminando l’obbligo della certificazione del bilancio, almeno per le imprese che non raggiungono un determinato fatturato: per le piccole imprese, infatti, il costo della certificazione del bilancio è superiore al beneficio che conseguirebbe alla Andrea Colasio concessione del credito di imposta. A quest’ultimo proposito, sottolinea con particolare forza come questa inaccettabile situazione abbia fino ad oggi impedito l’accesso ai benefici di legge al vasto mondo dei settimanali cattolici.

5

ANTONIO PALMIERI (FI), con riferimento ai contenuti dell’articolo l, concernente i siti INTERNET, dichiara di condividere le considerazioni del deputato Giulietti: pur essendosi astenuto dal presentare un emendamento soppressivo, ritenendo opportuno valutare prima le considerazioni che potrà svolgere Antonio Palmieri sull’argomento il relatore, riterrebbe quindi opportuno soprassedere, almeno in questa fase, da un intervento su questa materia, considerato il rischio di sovrapporsi a interventi analoghi in corso di predisposizione in altre sedi.

DENIS VERDINI (FI), relatore, rileva che le informazioni e i chiarimenti forniti dal sottosegretario contribuiscono senz’altro a gettare le basi di un confronto aperto e sereno sulle proposte emendative presenta12

te dai diversi gruppi, individuando gli elementi di contesto in cui si può utilmente incanalare la discussione. Un ulteriore elemento positivo testé emerso è la dichiarata disponibilità delle opposizioni a valutare il trasferimento del provvedimento in sede legislativa: condivide pertanto l’esigenza di una attenta riflessione su ciascuna delle proposte presentate, e in particolare su quelle questioni centrali su cui, d’altronde, l’attività conoscitiva svolta dalla Commissione ha permesso di verificare la sussistenza di una grande omogeneità di vedute nell’ambito del Denis Verdini mondo editoriale e anche dei gruppi parlamentari. Si sente quindi di dichiarare che su molte delle questioni sollevate vi è una convergenza generale, che lascia ben sperare sul seguito del provvedimento.

Peraltro, una compiuta valutazione delle diverse proposte non può evidentemente prescindere da una attenta valutazione delle loro conseguenze di carattere finanziario: da questo punto di vista, ritiene di dovere avere maggiori indicazioni, anche dal Governo, circa l’effettiva disponibilità di risorse ulteriori, a partire da quelle da destinare al credito di imposta per l’innovazione tecnologica, e sulla loro migliore allocazione.

Il sottosegretario PAOLO BONAIUTI ribadisce che il Governo è intenzionato a presentare un apposito emendamento per il rifinanziamento del credito di imposta per l’innovazione tecnologica, stanziando a tal fine 20 milioni di euro per il 2005, che trovano copertura nell’ambito dell’accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell’economia e delle finanze.

FERDINANDO ADORNATO, presidente, sottolinea che la prospettiva di un eventuale trasferimento in legislativa deve indurre la Commissione a una rinnovata e attenta riflessione sulla necessità di evitare «sconfinamenti» in materie di competenza di altre Commissioni, come quella della diffamazione a mezzo della stampa, cui pure sono riferite alcune proposte emendative e che, come è noto, è oggetto di una proposta di legge specifica, già licenziata dalla Camera e attualmente Ferdinando Adornato

all’esame della Commissione Giustizia del Senato.

Il sottosegretario Paolo BONAIUTI ritiene anch’egli che sia necessaria un’ulteriore riflessione sulle diverse proposte emendative presentate, e si associa perciò alla richiesta di rinviare l’espressione dei pareri alla prossima seduta.

Riceviamo e pubblichiamo IN MARGINE AL “PREMIO ESPORTAZIONE”* Negli anni Cinquanta lo Stato ritenne utile appoggiare la diffusione della cultura all’estero dando vita al “Premio esportazione” dedicato a libri e periodici che avessero una funzione per la disseminazione della cultura italiana oltre confine. Era stata stabilita una griglia per valutare le esportazioni non solo in base al risultato economico (e, quindi, al fatturato) ma anche alle caratteristiche dei libri e delle riviste esportate.

Con l’avvento della Comunità europea questo appoggio statale divenne vietato per quanto viene inviato in Europa esistendo precise leggi che vietano ai governi del continente di favorire le proprie esportazioni per evitare qualsiasi distorsione al principio della concorrenza essendo cadute le dogane. Il messaggio a stampa ne è stato penalizzato come se si trattasse di una qualsiasi merce che, negli altri Paesi, avrebbe potuto avere una situazione concorrenziale. Ovviamente non è questo il caso per motivi del tutto ovvi a chi considera il libro come un insieme di pagine stampate che costituisce il principale veicolo della cultura e la constatazione che la grande maggioranza delle “esportazioni” ha per oggetto la lingua italiana.

Pochi hanno avvertito che questa situazione sia divenuta, sotto alcuni profili, perfino incostituzionale in quanto privilegia le imprese che, per loro struttura, organizzazione interna o per qualsiasi casualità, si rivolgono ai mercati extra-comunitari penalizzando le altre che - forse in misura anche più importante - svolgono una promozione della cultura italiana al di là di qualsiasi confine.

La soluzione per ridare all’iniziativa statale il primario concetto ispiratore senza contravvenire alle leggi comunitarie sarebbe estremamente semplice (ammesso che le ‘cose politiche’ semplici possano essere): modificare il decreto cassando l’invisa parola “esportazione” con una asettica dizione che potrebbe essere: “Premio per la diffusione della cultura italiana”, cioè proprio l’obiettivo che il legislatore si era prefisso. ___________ * di Alessandro Olschki, Casa editrice Leo S. Olschki, associata all’USPI

Notiziario USPI n° 3/2005

LAVORO, diritto, fisco e previdenza - LAVORO, diritto, fisco e previdenza INPS E CO.CO.CO. DAL 1° GENNAIO L’ALIQUOTA E’ SALITA AL 18% Nel numero di marzo 2004 abbiamo dato notizia di una piccola rivoluzione previdenziale che riguarda i co.co.co. iscritti alla Gestione separata dell’INPS. L’articolo 45 del Decreto legge 269/03 - di “accompagno” della precedente Legge Finanziaria 2004 - convertito nella Legge 326/03 ha equiparato le aliquote dei co.co.co. a quelle del fondo pensionistico dei commercianti.

Le aliquote vigenti per il 2004 sono state ritoccate per il 2005, con decorrenza 1° gennaio u.s., come dal seguente prospetto reso noto dalla circ. INPS n. 8/2005: - co.co.co. non iscritto ad altro fondo obbligatorio: paga un contributo del 18% (17,50 più 0,5 destinato al fondo maternità e assegni familiari), di cui 6% a suo carico e 12% a carico del committente. Sulla quota di reddito eccedente 38.641,00 euro l’aliquota sale di un punto (19%); - co.co.co. già iscritto ad altro fondo obbligatorio: paga un contributo del 10% (3,33 a suo carico e 6,67 a carico dell’editore); - co.co.co. titolare di pensione indiretta o reversibilità: paga un contributo del 10% (3,33% a suo carico e 6,67 a carico dell’editore); - co.co.co. titolare di pensione diretta, anzianità, vecchiaia o invalidità: paga un contributo del 15% (5% a suo carico e 10% a carico dell’editore).

In sostanza nell’ambito dei periodici le anzidette aliquote riguardano i redattori non iscritti all’Ordine dei Giornalisti (e quindi non iscrivibili all’INPGI/2), i grafici, gli impaginatori, i segretari di redazione, i correttori di bozze, e i co.co.co. che svolgono mansioni prevalentemente amministrative.

Nell’area USPI si registra anche qualche rarissimo caso di Direttore Responsabile associato in partecipazione all’azienda editrice: ne abbiamo parlato sul numero di dicembre 2004 (pag. 12) di questo Notiziario. In quanto (necessariamente) iscritto all’Ordine il Direttore - Associato va iscritto all’INPGI. Nell’ipotesi, invece, che l’editore associ collaboratori giornalisti, ricordiamo - per completezza - che l’aliquota contributiva INPGI è pari a quella prevista per i co.co.co.: 17,50% (18,50% sulla quota di reddito eccedente 38.641 euro).

Poiché una grande maggioranza di editori dell’area USPI si serve di commercialisti esterni per il servizio paghe e contributi, raccomandiamo di supportare i propri consulenti con fotocopie degli articoli di questo Notiziario che mensilmente aggiornano le informazioni tecniche sul trattamento ecoNotiziario USPI n° 3/2005

nomico, previdenziale e fiscale dei dipendenti e collaboratori editoriali.

E’ interesse di ogni editore aiutare i propri consulenti a servirli meglio tanto più che il versante lavoralistico della stampa periodica è regolato da leggi e normative meno note di quelle vigenti per i lavoratori di altri, più affollati, settori produttivi.

ANCHE I “MINIOCCASIONALI” VANNO ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA Raccogliendo talune perplessità dei Soci che rivolgono ai servizi di consulenza dell’USPI quesiti sul regime previdenziale delle collaborazioni e sull’esito dei contributi INPS, il Segretario Generale, il 27 gennaio u.s., ha posto all’Area Lavoratori Autonomi e Parasubordinati dell’Istituto i seguenti quesiti: “Si gradirebbe conoscere il competente parere di codesto Servizio in ordine alla sussistenza dell’obbligo contributivo previdenziale per i co.co.co. ultrasessantacinquenni. Nell’affermativa si chiede di precisare che esito avranno i relativi versamenti alla gestione separata INPS. Con l’occasione si chiede di conoscere se il medesimo contributo previdenziale è dovuto anche per i collaboratori occasionali che non superano i 30 giorni di lavoro nell’anno solare e il compenso annuo di 5.000 euro.

Ringraziamenti vivissimi”.

F.to IL SEGRETARIO GENERALE (Avv. Francesco Saverio Vetere) In data 8 febbraio u.s. l’INPS ha comunicato quanto segue: OGGETTO: Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, legge 8-8-95, n. 335.

- Obbligo contributivo per i collaboratori.

Con riferimento alla nota indicata in margine con la quale codesta Unione ha posto quesiti inerenti i collaboratori ultra sessantacinquenni nonché i collaboratori occasionali che non superano trenta (30) giorni di lavoro annui e compenso annuo non superiore a cinquemila (5.000) euro, si comunica quanto segue.

Anche per i collaboratori ultra sessantacinquenni sussiste l’obbligo contributivo, in quanto svolgono attività rientranti nella competenza della Gestione separata. I medesimi, alla cessazione definitiva dell’attività avranno diritto, a domanda, all’ottenimento di una pensione autonoma ovvero di una pensione supplementare, a carico e secondo le regole in vigore nella Gestione separata medesima.

L’obbligo contributivo sussiste anche per i collaboratori occasionali che effettuano prestazioni di durata non superiore a trenta (30) giorni annui e compenso annuo non superiore a cinquemila (5.000) euro, essendo tenuti all’iscrizione alla Gestione. Il superamento, nell’anno, dei predetti limiti temporali e di reddito comporterà, per i committenti, anche la predisposizione di un “progetto”, secondo quanto previsto all’articolo 61, comma 1, del Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

PER IL MINISTERO DEL LAVORO IL CONTRATTO A PROGETTO PUO’ ESSERE ESTESO AI GIORNALISTI In una nota del 15 dicembre u.s. il Ministero del Lavoro ha espresso a sorpresa il parere che il contratto a progetto possa essere stipulato con professionisti iscritti agli Ordini e quindi anche con giornalisti pubblicisti qualora le parti abbiano l’intenzione di perseguire “l’obiettivo di elevare le reciproche garanzie”.

La nota ministeriale è molto singolare dal momento che l’art. 61, terzo comma, del dlgs n. 276/03, applicativo della legge Biagi, esclude espressamente dalla riforma del mercato del lavoro “le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi professionali”.

Seguiremo questa novità che susciterà critiche e perplessità dottrinali ma, intanto, ne diamo notizia ai lettori, anche se gli editori dell’area USPI - con riguardo ai giornalisti iscritti all’Ordine - preferiscono continuare ad applicare le vecchie co.co.co. che a differenza delle co.co.pro., sono appunto continuative.

POSSIBILI LE ASSUNZIONI A TERMINE DI PRATICANTI GIORNALISTI L’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha reso noto che dal 28 febbraio u.s. hanno perso efficacia le norme del Contratto FIEG che vietavano le assunzioni a termine dei praticanti giornalisti.

Dal 1° marzo trova infatti applicazione il Dlgs n. 368/2001 che, dando attuazione alla direttiva 1999/70/CE sul lavoro a tempo determinato, all’art. 11, comma 2, ha abrogato le clausole dei contratti collettivi che vietavano i contratti a termine, prorogando in via transitoria fino alla loro scadenza i contratti preesistenti.

Poiché il contratto FIEG 2001/2005 è scaduto il 28 febbraio u.s. i praticanti giornalisti assunti con quel contratto possono quindi essere trattenuti in servizio ma il prossimo contratto dovrà rivedere tutte le regole che negavano validità alle assunzioni a termine dei praticanti.

13

BIBLIOTECA USPI COMPENDIO DI DIRITTO PARLAMENTARE di Giuliano Salberini e Renato Viola Edizioni giuridiche SIMONE, Napoli 2000, pagine 336, € 14,46 Il diritto parlamentare si basa sulle norme e sui principi fondamentali dell’organizzazione di ciascuna Camera, sulla struttura e il funzionamento del Parlamento e sulle procedure che regolano i rapporti tra Camera e Governo.

La materia è di notevole complessità ma gli Autori sono riusciti a presentarne i lineamenti in maniera essenziale e scorrevole muovendo dalle fonti del diritto parlamentare: quelle in senso tecnico (Costituzione, leggi costituzionali, leggi ordinarie e regolamenti delle Camere) e quelle in senso atecnico (consuetudini parlamentari e prassi, precedenti, giurisprudenza, correttezza e galateo parlamentare).

Da questo ginepraio il compendio enuclea i più importanti orientamenti dottrinali ed evidenzia le modifiche apportate ai regolamenti dal 1997 al 1999 per dare stabilità all’organizzazione e alle procedure parlamentari, al fine di realizzare un efficiente

NOTIZIARIO Mensile - 11 numeri Organo del direttivo nazionale dell’Associazione di categoria dei piccoli e medi editori Registro Stampa del tribunale di Roma n. 14861 del 16/12/1972 Proprietario e Editore: Unione Stampa Periodica Italiana Viale Battista Bardanzellu, 95 - 00155 ROMA Telefono: 06.40.71.388 - 06.40.65.941 (anche fax) Fax: 06.40.66.859 Sito internet: www.uspi.it E-mail: uspi@uspi.it Iscrizione al R.O.C. n. 1672 (già RNS n. 3314 del 18.7.1991) Direttore: Francesco Saverio Vetere Direttore Responsabile: Giancarlo Cinoglossi Redattore Capo: Vittorio Volpi Tipografia: SO.GRA.RO. SpA - Via Ignazio Pettinengo, 39 00159 Roma Il n. 3 (marzo 2005) è stato stampato il 16 marzo 2005

Notiziario USPI n° 3/2005

controllo sull’attività del Governo e di tutelare le forze politiche grazie ad un confronto ampio ed aperto tra maggioranza e opposizione. Il volume è corredato da schemi riepilogativi e opportune indicazioni ELEMENTI DI DIRITTO PUBBLICO Edizioni SIMONE, Napoli 2004, pagine 224, € 7,00 Questo manuale di formato tascabile fa parte della collana “...in tasca” che consente di affrontare esami e concorsi di diritto pubblico attraverso una trattazione di immediata comprensione e memorizzazione.

L’illustrazione di tutte le parti in cui si articola la nostra Costituzione è arricchita da finestre interdisciplinari e di attualità e da glosse che chiariscono anche i principali aspetti specifici della trattazione.

Al termine di ogni capitolo è riportato un test di verifica accompagnato da svelte esplicazioni che consentono al lettore di verificare il grado di preparazione raggiunto.

Nella sua sintesi essenziale e al tempo stesso esauriente il libro si presta alla preparazione dei quiz che vengono adottati per le pre-selezioni dei candidati ai concorsi più affollati, volti a ridurre il numero degli ammessi alle prove scritte.

Il manuale, al di là della sua utilità concorsuale, nella quale l’editrice Simone ha raggiunto un elevato grado di affidabilità e specializzazione, può costituire anche un importante ausilio per chiunque vuole dotarsi di una visione essenziale della Costituzione, che ha subito rilevanti variazioni, specie nel 2001, quando 19 articoli riguardanti gli enti territoriali sono stati abrogati o modificati per realizzare una maggiore autonomia dei Comuni, delle città metropolitane e delle Province.

DONNE DEL GIORNALISMO ITALIANO - Da Eleonora Fonseca Pimentel a Ilaria Alpi Dizionario storico bio-bibliografico Secoli XVIII - XX Laura Pisano (a cura di) FrancoAngeli, Milano 2004, pagine 448, € 30,00

Ecco un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca professionale di ogni editore della carta stampata, in quanto attraverso 500 ritratti di donne che hanno dato significativi contributi al giornalismo d’informazione, specializzato e culturale, ricompone la storia dell’editoria italiana attraverso un inedito osservatorio...non maschile. I nomi notissimi e cari di queste donne risalgono ai primi fogli politici del Risorgimento, ai periodici femminili nati a Milano ad imitazione dei giornali di moda francesi ed inglesi, all’editoria pedagogica dell’Ottocento post-unitario, ai combattivi periodici femministi del primo Novecento, ai giornali del Ventennio fascista mirati alla “nuova italiana”, ai fogli femminili “progressisti” e cattolici dell’Italia repubblicana.

Ritroviamo così nomi storici come quelli di Eleonora Fonseca Pimentel, Cristina di Belgioioso, Maria Montessori, Anna Kuliscioff, Angelica Balabanoff, o grandi star della carta stampata come Matilde Serao, Sibilla Aleramo, Irene Brin, Orsola Nemi fino ai più recenti nomi di grido che amiamo considerare come amiche quali Miriam Mafai, Oriana Fallaci, Brunella Gasperini, Antonietta Maciocchi, Patrizia Carrano fino alle stelle dei teleschermi come Enza Sampò Bianca Berlinguer, Antonella Clerici, Monica Maggioni e Anna Bartolini.

Cinquecento schede, svelte, esaurienti e mai pedanti, che scandiscono il percorso delle donne dalla scrittura letteraria al giornalismo (e talvolta all’informazione-spettacolo) e descrivono il loro meritato imporsi in una professione troppo a lungo monopolizzata al maschile.

Una chicca per i malati della carta stampata.

Tutta da leggere è anche la lunga carrellata introduttiva di Laura Pisano, curatrice del volume e persona “informata dei fatti”, che superando lo stereotipo della giornalista imprigionata nei periodici femminili, scopre il rapporto a 360° delle donne con tutti i comparti dell’informazione.

Questa ricerca può egregiamente avviare la completa rivalutazione del ruolo svolto dal giornalismo femminile nella storia dell’editoria, liberando l’analisi da pregiudizi evoluzionistici. Insomma nel giornalismo la donna non è davvero inferiore al maschio.

Anzi...

15

PERIODICI ASSOCIATI ALL’USPI (370° elenco) AERONAUTICA

LA GAZZETTA DELLA CINOFILIA

PUBBLINCITTA’

Via Marcantonio Colonna n. 23 00192 ROMA Direttore: Silvano Bronchini Editore: Associazione Arma Aeronautica Periodicità: mensile Materia trattata: periodico aeronautico informativo per i soci

Via Tripoli n. 43 13900 BIELLA Direttore: Eliano Zanotto Editore: Eliano Zanotto Periodicità: mensile Materia trattata: cinofilia

Zona Artigianale D1 75025 POLICORO MT Direttore: Nicola Buccolo Editore: Grafica Jud sas di Cazzat Pietro Giuseppe Periodicità: quindicinale Materia trattata: informazione generale, annunci pubblicitari

CITTA’ CIOFS-FP

GESTIONE COOPERATIVA

QUALITY ITALY

Via San Saba n. 14 00153 ROMA Direttore: Maria Triglia Editore: Associazione CIOFS-FP Periodicità: trimestrale Materia trattata: formazione professionale orientamento

Via Palmanova n. 22 20132 MILANO Direttore: Giorgio Oldrini Editore: Sicoop scrl Periodicità: mensile Materia trattata: fiscale, lavoro, gestione aziendale

Via Lattanzio n. 66 00136 ROMA Direttore: Monica Galiè Editore: Chromamedia srl Periodicità: semestrale Materia trattata: cultura generale in Italia

EXTASIS, FILOSOFIA ARTE SCIENZA Via Umberto Giordano n. 22/a 70123 BARI Direttore: Francesco Palmirotta Editore: Amo Editrice Periodicità: semestrale Materia trattata: filosofia arte scienza

POLLICINO GNUS Via Vittorangeli n. 7/d 42100 REGGIO EMILIA Direttore: Daniele Barbieri Editore: Ass. Mag 6 Periodicità: mensile Materia trattata: pace, solidarietà, ambiente, convivenza

RISORSE - Notiziario dell’ordine degli assistenti sociali Regione Lazio Via Paolo Emilio n. 7 00192 ROMA Direttore: Marco Bielloni Editore: Ordine degli assistenti sociali Consiglio Regionale del Lazio Periodicità: bimestrale Materia trattata: servizi sociali, carattere sindacale

FUORISTRADA IN VIDEO

PREVENIRE OGGI

UOMINI & BUSINESS

Via Tripoli n. 43 13900 BIELLA Direttore: Eliano Zanotto Editore: Eliano Zanotto Periodicità: bimestrale Materia trattata: fuoristrada

Via XXV Aprile n. 6/L 31010 CASTELLO ROGANZUOLO TV Direttore: Carla Maset Editore: Ass. “Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot onlus” Periodicità: quadrimestrale Materia trattata: medicina, salute e igiene

Corso Venezia n.8 20121 MILANO Direttore: Giuseppe Turani Editore: Uomini e Business spa Periodicità: mensile Materia trattata: economia, politica, cultura

L’inserzione sopra riportata costituisce un servizio senza corrispettivo, ai sensi dell’art. 3, primo comma, del DPR 26/10/72 n. 633