LAMBRATE
La memoria della Lambrate industriale e agricola
SUI MURI
Ripercorrere la storia di Lambrate porta ine vitabilmente a raccontare di stazioni e di linee ferroviarie. In fondo per i non addetti ai lavori Lambrate stessa è identificata con la stazione ferroviaria di Piazza Bottini, punto di arrivo e di partenza per molti pendolari che, quotidiana mente, raggiungono Milano per motivi di lavoro. Ma il ruolo della ferrovia a Lambrate è molto più complesso. Già a metà dell’800 il comune di Lambrate (era tale fino all’annessione con Mi lano nel 1924) fu coinvolto nella realizzazione della linea ferroviaria Milano-Venezia, che tran sitava e transita tuttora per l’Ortica. Ma l’epi sodio più importante dello sviluppo ferroviario che ha coinvolto il nostro quartiere è la realiz zazione del grande anello ferroviario di Milano avvenuto agli inizi del Novecento. Questa «barriera», tuttora esistente ha sepa rato in due il vecchio comune lambratese pro vocando l’isolamento del nucleo storico di via Conte Rosso. Tale «frattura» avuto effetti di se
gno diverso: se da un lato il centro di Lambrate, escluso per molti anni dallo sviluppo urbano milanese, ebbe una dotazione di servizi inferio ri allo standard cittadino, dall’altra parte rafforzò l’identità e il suo senso comunitario del borgo. Nacque così la retorica di “Oltre il Ponte”. Nel loro racconto Lambrate viene spesso de scritta come un luogo dove la “Comunità” aveva solide radici che le permettevano di affrontare gli eventi di segno negativo che caratterizzaro no tutta la prima parte del Novecento (guerra, fascismo, ecc.).
L’area della stazione di piazza Bottini rimase in variata per molti anni fino a che le Ferrovie dello Stato, al fine di migliorare l’accesso ai viaggiatori, diedero l’incarico all’architetto Ignazio Gardella. Il progettista ebbe un’intuizione geniale: immaginò che una delle grandi volte della Stazione Centrale si fosse “staccata” dal corpo principale e si fosse trasferita a Lambrate: il risultato ottenuto fu un edificio dal volume unitario e compatto.
LAMBRATE E LA FERROVIA
CONDOMINIO
COHABITAT - VIA PITTERI 93
De Nora è una azienda ancora in attività, con sede in via Bistolfi, fondata nel 1923 dal giovane Oronzio De Nora. Nel 1924 ottiene il brevetto per la produzione del disinfettante noto come Amuchina. Il brevetto in seguito viene ceduto. Nel dopoguerra, Oronzio De Nora è tra i protago nisti della ricostruzione e della rivoluzione indu striale del Paese, fornendo soluzioni scientifiche per i trattamenti di depurazione delle acque, clora zione delle piscine e per l’industria farmaceutica. Negli anni ’60, sulla base di un disegno del gio vane designer piemontese Giorgetto Giugiaro di un’avveniristica auto sportiva nelle versioni coupé e spider, De Nora fonda la Asa, autocostruzione so cietà per azioni, con sede a Lambrate davanti agli impianti dell’elettrochimica De Nora. L’automobile, nota come Ferrarina, perché la casa di Maranello avrebbe fornito motori e telai, viene prodotta in un centinaio di esemplari. Grazie a strategie di acqui sizione e internalizzazione oggi De Nora impiega 1.500 dipendenti in nove siti produttivi.
GOLA
Fondata nel 1897 la S.A. Ing.Emilio Gola & Conelli con lo stabilimento in via Pitteri 89.Aveva come core business tutto quello che era ineren te alla massicciata stradale.
Compressori stradali a vapore, attrezzi, macchi ne per catramare le strade e gli sgombraneve.
Negli anni ‘20 e ‘30 l’Ing. Emilio Gola diventa uno dei massimi esperti del periodo in tema di manto stradale.
Con il passare degli anni l’azienda si è ingran disce. Allo stabilimento di Lambrate si aggiun gono quello di Bisuschio e di Muggianico. Vie ne aperta una sede a Bari.
Ma sul finire degli anni ’60 una figlia dell’Ing.
Gola sposa uno dei figli della famiglia Bombelli e così anche le due realtà imprenditoriali si sposano. Tra il 1967 ed 1968 tutti i brevetti e i progetti degli sgombraneve e macchine per la nettezza urbana sono comprati dalla ditta An gelo Bombelli che aveva sede in Via Ventura 14 che ne porta avanti la produzione.
CASCINE E I MULINI DEL LAMBRO
A Milano da sempre, appena fuori le mura c’e rano gli orti, mentre la coltivazione dei cereali e l’allevamento del bestiame si svolgeva un po’ più lontano.
Le cascine dell’est milanese ancora oggi esi stenti nacquero per la produzione cerealicola e zootecnica e alcune di queste cambiarono progressivamente la loro produzione verso l’or ticoltura man mano che la città si espandeva.
Nel Settecento le colture erano principalmente prati stabili, molti prati adacquatori, ovvero irri gati per scorrimento superficiale delle acque sullo strato di coltivo, e alcuni prati a marcita, secon do una antichissima tecnica che consentiva la crescita dell’erba anche nella stagione fredda; vi erano poi aratori vitati, campi di cereali alternati a filari di vite, talvolta legata ai gelsi, detti moroni, nutrimento per l’allevamento di bachi da seta.
Nei borghi di Crescenzago, Cimiano e Lambrate prevalevano le medie e grandi proprietà nobi
liari ed ecclesiastiche, alle quali si affiancavano piccole proprietà di cittadini borghesi o abitanti dei borghi rurali.
Mentre la struttura del paesaggio agrario rimane pressoché immutata anche nel secolo successi vo con la permanenza di una fitta rete di rogge molinare e mulini, la proprietà fondiaria subisce considerevoli cambiamenti dovuti alla soppres sione degli ordini religiosi; le proprietà nobiliari sono sostituite da enti pubblici (quali l’Ospedale Maggiore e gli Orfanotrofi) o sono frammentate proprietà borghesi di medie dimensioni.
Durante il XX secolo l’agricoltura si trasforma completamente a causa della realizzazione del la nuova ferrovia, dell’espansione dell’edificato urbano, della realizzazione dell’aeroporto di Li nate e della costruzione della Tangenziale Est nei primi anni Settanta. Due aree “verdi” ven gono salvaguardate attraverso la creazione del Parco Lambro e del parco Forlanini.
DE NORA
LE
BRIONVEGA
L’azienda venne fondata nel 1945 a Milano da Giuseppe Brion e dall’ing. Leone Pajetta sotto la denominazione B.P.M. (Brion Pajetta Milano), per la produzione di componenti elettronici. Nel 1950, la società cambiò ragione sociale in Vega B.P Radio, e si specializzò nella costruzio ne di apparecchi radiofonici. Con lo sviluppo della televisione in Italia, alla fine degli anni cinquanta, l’impresa si inserì nel mercato dei televisori, mutando nuovamente denomina zione in Radio Vega Television.
Con l’uscita dalla società del Pajetta, anno 1963, l’azienda assunse la denominazione de finitiva Brionvega
Avvalendosi di designer di fama mondiale, come Livio Castiglioni, Hannes Wettstein, Sergio Asti, Mario Bellini, Richard Sapper,
Marco Zanuso, Achille Castiglioni, Ettore Sottsass e Rodolfo Bonetto, ha prodotto modelli di radio e televisori di successo, veri esempi di design industriale italiano, plurivincitori dei più prestigiosi premi internazionali, come il Compasso d’Oro, ed esposti in innumerevoli musei in tutto il mondo.
Tra i prodotti più famosi di Brionvega si ri cordano: la radio TS502 (comunemente nota come “Cubo”), il televisore portatile Algol, e il radiofonografo RR 126, ideato dai fratelli Achil le e Pier Giacomo Castiglioni.
La famiglia Brion rimase proprietaria dell’a zienda fino al 1992, dopo vari passaggi di pro prietà il marchio Brionvega oggi è in mano a diverse società che operano nel campo audio, video e della telefonia.
Ferdinando Innocenti, ex fabbro originario della Toscana, fin da giovanissimo fondò impre se che portavano il suo nome. Dal piccolo com mercio, passò poi alle costruzioni meccaniche con il brevetto del Tubo Innocenti, ovvero gli snodi da impalcature che ancor oggi sono co munemente utilizzati.
I successi dell’Innocenti si concentrarono ne gli anni di maggior splendore nella Lambretta, grande concorrente dello scooter di maggior successo dell’epoca, la Vespa, e nella produ zione automobilistica con la grande famiglia delle Mini
Le attività di produzione erano concentrate nel grande stabilimento di Lambrate. Alla morte di Ferdinando Innocenti nel 1966, l’azienda passa
dimano al figlio ing. Luigi che formerà la INNSE Innocenti Santeustachio di Lambrate.
Travagliata fu la sua storia nel settore auto, l’at tività inizia nell’autunno 1960 con il montaggio della Innocente A40, Austin A40. L’attività pro segue poi con diverse auto, tra i quali la famosa Mini Minor
Tra il 1990 e il 1993 l’industriale De Tomaso cede prima la Innocenti e poi la Maserati a Fiat. La Mini Bertone esce definitivamente di scena nel 1993 alla chiusura degli stabilimenti di Lambrate.
Gli stabilimenti Innocenti di Lambrate sono stati in gran parte abbattuti e su una parte dell’area sorge il quartiere residenziale Rubattino, un’al tra parte è ancora dismessa .
CONDOMINIO COHABITAT - SCALA A INNOCENTI CONDOMINIO COHABITAT - SCALA B
La Bombelli Srl fu fondata nel 1889. Nel 1924 fu realizzata l’arcata principale della Stazione Centrale di Milano. Assieme all’arcata furono costru ite tutte le tettoie, le pensiline e le vetrate che de corano ancora oggi la Stazione Centrale di Milano. Nel 1924 furono costruiti i portoni di chiusura di tutti gli hangar per dirigibili. Con Giò Ponti, nel 1932, fu costruita la Torre del Parco o Torre Littoria, nel Parco Sempione a Milano. La struttura metallica della Stazione Termini di Roma, i cancelli del Vaticano, il primo osservatorio astronomico di Monteporzio Catone e a seguire tutti gli altri osservatori italiani. Di questi anni fu la costruzione a Roma del can cello dell’Altare della Patria
Tra la prima e la seconda guerra mondiale, si costruirono i prototipi delle prime lame sgom braneve. Ma il vero sviluppo del settore della viabilità invernale fu dopo la seconda guerra mondiale.
Negli ultimi 40 anni, la Bombelli si è affermata sul mercato italiano ed estero per la produzio ne di attrezzature per la viabilità invernale e della manutenzione stradale e nel settore degli allestimenti speciali per uso aeroportuale. La Bombelli è diventata in pochi anni leader eu ropeo nelle attrezzature del trasporto merci e bagagli aeroportuali ed è un “nome” nel setto re della viabilità invernale.
Le Officine Faema si trasferirono a Lambrate, in via Ventura, nel 1952 con la denomi nazione “Officine Faema SpA”. Il proprietario, Valente, ebbe poi un impulso geniale. Dalle prime macchine per caffè espresso, volle allargare il proprio mercato attraverso la tra sformazione in “prodotto industriale” da ciò che fino ad allora era stato artigianale. Basta rono sette anni per trasformare la piccola offi cine in un grosso complesso industriale. L’azienda introdusse fin da subito un ciclo completo di lavorazione a catena. Negli anni 50 per tradizione, e in occasione delle feste pasquali e natalizie, oltre che in occasione del PrimoMaggio, regalava un pacco dono a tutti i dipendenti ricco di prodotti gastronomici e giocattoli per i loro figli. Grande appassionato di sport, fondò il “Gruppo Sportivo Faema” investendo costantemente nella pubblicità sportiva, veicolo promozionale di grande im
patto. Tutto questo portò una grande visibilità al marchio Faema grazie al fiuto imprendi toriale di Valente, il quale fece costruire ap positi mezzi pubblicitari per la carovana che precedeva il Giro d’Italia, allestita all’interno come un vero e proprio bar per offrire “infu so di caffè idrocompresso” nelle soste delle tappe.Nell’aprile del ’65 vennero ampliati gli uffici di via Ventura con sede in un palazzo di quattro piani.
Nei primi anni ’70 la crisi finanziaria causò i primi disagi alla Faema ed ai lavoratori, nel novembre 1974 le cose precipitarono e la Faema entrò in cassa integrazione. Nel 1976 furono licenziate 1165 persone, il signor Va lente si ritirò a vita privata e lasciò definitiva mente la sua amata Faema che fu dichiarata fallita con sentenza in data 8 febbraio 1977. A tutt’oggi la Faema è stata assorbita dal gruppo Cimbali
BOMBELLI
CONDOMINIO COHABITAT - SCALA
C FAEMA CONDOMINIO
COHABITAT
-
SCALA
D
È il 1927, a Milano Elio Bracco fonda la Società Italiana Prodotti E. Merck. Nel 1934 viene messo in commercio il Cebion, innovativo prodotto a base di vitamina C. Con lo scoppio della guerra l’azien da vive anni durissimi.
Nel 1949 la Bracco approva il progetto per la costruzio ne di un grande impianto a Lambrate che sarà ultima to nel 1953 lo stabilimento occuperà una superficie di 50.000 mq.
Tra il 1955 e il 1986 Bracco intensifica la ricerca e lo svi luppo nella diagnostica per immagini riuscendo in po chi anni a diventare leader mondiale nella produzione di mezzi di contrasto non ionici di seconda generazione.
Tra il 1987 e il 2000 a livello internazionale acquisizioni e joint- venture vanno ad arricchire e completare la struttura del Gruppo.
Tra il 2001 e il 2020 è un periodo di crescita e innova zione. In questi anni Bracco ottiene presenze dirette in Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo e Olanda. Oggi l’azienda è leader interna zionale nella diagnostica per immagini ed è in grado di offrire un portafoglio pro dotti e soluzioni per tutte le modalità diagnostiche. Inol tre il marchio Bracco è lar gamente conosciuto in Italia tra il grande pubblico, per i farmaci, i prodotti da banco, gli integratori, i dispositivi medici e cosmetici.
Cinelli venne fondata nel 1947 da Cino Cinelli, ex corridore professionista, vincitore della Mi lano-Sanremo del 1943. Sebbene non fosse un ingegnere, Cino era un perfezionista ostinato e in soli 20 anni la sua azienda divenne leader nella produzione di manubri e attacchi da cor sa. Cino inventò la prima sella con lo scafo in plastica, la Unicanitor, e costruì il mitico telaio Supercorsa, vero e proprio oggetto di culto del periodo (prodotto ancora oggi).
Nel 1979 Cino cedette la sua attività al giovane industriale Antonio Colombo (già presidente del produttore di tubazioni per biciclette Co lumbus).
Nei prodotti Cinelli Colombo vide la perfezione tecnica del mezzo di trasporto più efficiente ed elegante mai creato. Il suo obiettivo divenne
quello di comunicare questa perfezione uto pica al grande pubblico. Il design il suo stru mento.
Nei successivi 30 anni Colombo rese i prodot ti Cinelli contemporanei, coraggiosi e giocosi, unendo per la prima volta nella storia com petizione, design e lifestyle, sviluppando pro dotti innovativi come il Rampichino, la prima mountain bike europea, l’indimenticabile fa miglia Laser, Alter, Integralter, Grammo, Passa tore, e molti altri.
Fondendo Design e Performance, nella secon da metà degli anni 2000 Cinelli dà il via, grazie allo scatto fisso, al movimento del Nuovo Cicli smo, che si fonda su valori creativi, anticon formisti e controcorrente. Tutti valori ben pre senti nel DNA di Antonio Colombo e di Cinelli.
BRACCO CONDOMINIO
COHABITAT - SCALA E
CINELLI CONDOMINIO COHABITAT - SCALA F
Murales realizzati sui cancelli della casa degli eredi Gola-Bombelli
TRASPORTI
GOLA VIA PITTERI 91
VIA CONSOLE FLAMINIO 5
Murales che ricorda le ditte di trasporti e servizio taxi presenti a Lambrate, non a caso l’opera è realizzata sul muro dell’azien da Onofrio, autotrasportatori dal 1940.
INNSE - Innocenti Sant’Eustacchio L’azienda nacque il 27 aprile 1972 a seguito del passaggio della divisio ne meccanica pesante della Innocenti all’IRI che la fuse con la sua Sant’Eustacchio (Finsider). Con sede a Milano e Brescia operava nel setto re metallurgico, producendo laminatoi, impianti di colata continua, presse per estru sione e forgiatura. A Brescia si producevano torni, rettifi che, centri di lavori CNC. Nel 1985 veniva iniziata la pro duzione di macchine utensili e centri di lavoro a control lo numerico. Passata sotto il controllo di altre società e con nuovi nomi è ancora presente a Lambrate in via Rubattino, di proprietà del gruppo Camozzi di Brescia.
Unareti è una società di distribuzione di energia elettrica e gas che opera principalmente nelle città di Brescia e Milano. Unareti non fornisce energia ai pro pri clienti, bensì si occupa della gestione dei contatori di cui è proprietaria. Tra gli altri compiti della società, c’è quello di pronta assi stenza in caso di guasti o di emergenze. Con oltre 1.500 dipendenti e un fatturato maggiore di 600 milioni di euro, svolge la propria attività in circa 200 Comuni italiani, dislo cati in 7 Regioni con più di 20.000 km di rete.
Nel 1919 Angelo Luigi Colombo dà il via alla propria avventura di produttori di tubi d’ac ciaio. Fin dall’inizio Colombo sceglie la strada della diversificazione del prodotto: dai telai tubolari per idrovolanti e veicoli, ai mobili e alle biciclette. Nel ‘27 la A.L. Colombo entra a far parte della storia dell’aviazione, fornen do la struttura portante dei velivoli Caproni Negli stessi anni la ditta contribuisce al suc cesso delle moto Guzzi e in contemporanea inizia la produzione di tubi a spessore diffe renziato per telai di bicicletta.
Tre anni più tardi, nel 1930, nasce il marchio “Columbus” con cui Angelo Luigi identifica inoltre la produzione di mobili tubolari in ac ciaio cromato: i migliori architetti razionalisti di allora, Figini, Pollini, Terragni, Pagano, Bottoni, Pucci, Faccioli disegnano per Columbus.
Tra il 46 e il 50 i tubi della A.L. Colombo vanno a formare il telaio delle auto da corsa Maserati e Ferrari. Negli anni successivi, i tubi per bicicletta, rappresentano il terre no ideale per la sperimentazione in campo meccanico e metallurgico.
La Innocenti è stata una delle più note case automobilistiche italiane, fondata a Milano nel 1933 dall’im prenditore toscano Ferdinando Innocenti, già noto per aver inven tato i famosi tubi da impalcature, utilizzati ancora oggi. Tra i prodotti di maggior successo della Inno centi c’è sicuramente la Lambretta, prodotta a Lambrate dal 1947 al 1972. La produzione di automobili iniziata nel 1960, da ricordare la grande famiglia delle Mini All’inizio degli anni settanta il set tore automobili della Innocenti viene rilevato completamente dal gruppo inglese British Leyland. Nel 1976 l’azienda viene rilevata dal gruppo De Tomaso.
Lo stabilimento Innocenti di Lam brate chiude definitivamente nel 1993. Oggi, dopo anni di abbando no, al suo posto, nasceranno i nuo vi laboratori del Teatro alla Scala.
CABINA ELETTRICA UNARETI VIA PITTERI 95
LAMBRATE SUI MURI
Il progetto “Lambrate sui muri” vuole ricordare la presenza di alcune delle grandi fabbriche nel territorio di Lambrate e che si è sviluppato in tre fasi. La prima all’interno degli androni delle sei scale del condominio COHABITAT di via Pitteri 93 dove sono state ricordate: Inno centi, Faema, Bracco, Brionvega, Cinelli/Columbus e Bombelli. La seconda fase, realizzata negli spazi comuni all’esterno del condominio inizia con uno skyline di Lambrate per continuare con un murales di 20 metri che ricorda le aziende De Nora e Gola e si chiude con la Lambrate agricola e la toponomastica delle Cascine e mulini “adree al Lamber”. La terza e ultima fase, in realizzazione in questi giorni, ricorda lo stretto rapporto fra il quartiere e la ferrovia.
Autori dei murales:
UR applied studio design
UR è un piccolo studio di design, che si occupa di art direction, design grafico, visual design e illustrazione. Parallelamente negli anni ha sviluppato un percorso che vede l’applicazione delle propie competenze a contesti sociali, quali:
• Laboratori artistici per bambini
• Progetti legati a utenze fragili e persone con disabilità
• Corsi e laboratori in contesti scolastici
• Arte muraria per la valorizzazione territoriale Questo sta diventando sempre più il centro delle at tività che vede il design come strumento al servizio delle persone e del territorio.
UR è:
Matilde Arduini, laureata in design della comunicazione al Politecnico di Milano, si occupa principalmente di art direction, branding e design grafico. Negli anni si è specializzata in tematiche “ponte” fra comunica zione, mondo dell’infanzia e disabilità.
Simone Peracchi (Sime), laureato in design del prodotto al Politecnico di Milano si occupa principalmente di visual design, pre-visualizzazione, storytelling e illustrazione.
Curatore: Cesare Monti
Ispiratore e grande fautore del progetto “Lambrate sui muri”. Presidente della Cooperativa Dorica, componente del CdA di CCL Consorzio Cooperative Lavoratori. Per molte legislature consigliere prima del Consiglio di Zona 12 e poi del Muni cipio 3, in particolare come membro della Commissione Urbanistica.
In collaborazione conRealizzato da COOPERATIVA DORICA