da come si riesca a scorgerli dall’alto. La bellezza dell’urbano è nella sua complessità strategica, fatta di linee ed ambiti variabili, che si sviluppano in sistemi relazionali disomogenei o polarizzanti, legati a presenze geomorfologiche e servizi urbani che ne condizionano dimensioni e qualità. Il disegno diventa così sempre più complesso ed articolato, ricco di¬ pressioni interne ed esterne, giochi di ruolo nei quali poter analizzare presente e futuro dell’urbano. Studiare la formazione di tali livelli complessi aiuta a prevedere e prevenire l’innescarsi di logiche estranee al territorio.
progettista nel campo dell’architettura strutturale e parametrica.
di Maria Chiara Virgili
Nel 2012 consegue con lode il titolo magistrale in architettura con una tesi sperimentale sulla ricerca del minimo strutturale di elementi complessi. Poco dopo si abilita all’esercizio della professione. Attualmente vive a Roma dove partecipa a seminari universitari sulla storia delle costruzioni e lavora come
Apparati
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