ASYOUARE - Tutti in Tavola! Pronti per la neve?

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teatro

BURLESQUE: FOCUS-ON

Da dove nasce? Perché tutti ne parlano? E perché è così difficile farlo?

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ome di matrice francese e coniato dall’italiano burla, trova le sue le radici nella satira sociale e politica inglese del ‘6-’700, configurandosi come uno spettacolo parodia dei siparietti melodrammatici e comici in voga nei teatri di quel periodo. È a metà del XIX secolo in epoca vittoriana che il Burlesque assume quella forma di spettacolo ironico e allo stesso tempo sensuale che conosciamo oggi, fatto di numeri circensi, canzoni, mimo e teatralità. In quegli anni si diffonde anche negli stati Uniti e si evolve, trovando una connotazione più popolare e più erotica, riscuotendo un grande successo. Il periodo d’oro del Burlesque va da fine secolo alla prima guerra mondiale. Ballerine e attrici cambiarono il loro ruolo performativo diventando burlesquer. Bettie Page, anche se non si esibì mai, entrò nell’immaginario collettivo dell’epoca, una donna che sapeva spogliarsi con ironia e malizia. Protagonisti sono la sensualità e le forme femminili. La difficoltà è non farlo diventare uno spettacolo di nudo fine a se stesso. Le artiste sono accompagnate dalla musica, il più delle volte degli anni 20-30, e tra ammiccamenti, numeri col fuoco, trapezi o semplici altalene cominciano a togliere capo dopo capo ogni “pezzo” del loro vestito, non rimanendo mai nude ma con i famosi nipple - pasties, i copri - capezzoli, per intenderci! In tempi recentissimi il Burlesque ha vissuto una nuova rinascita. Agli inizi del 2000 s’impone Dita Von Teese,

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regina incontrastata di quest’arte iper femminile. Capelli corvino, labbra rosse e curve da pin up, questa ex ballerina di danza classica è famosa per i suoi numeri dentro la coppa di champagne come quelli sulle punte. Insieme a Dita, uno stuolo di formose o abbondanti bionde, brune, rosse ballerine: da Angie Pontani and the World Famous Pontani Sisters, a Kitty Bang Bang, tra le star internazionali; Dolly Lamour e Janet Fischietto tra le nostrane. Il successo del Burlesque è da riporatare anche a una questione di mode. Come fu tanti anni fa per i balli latini, oggi è per questa forma di spettacolo che va a braccetto con gonne a ruota, pois rockabilly, piume di struzzo e lustrini. In più le nuove mode stanno imponendo una performer, e una donna, sempre più tatuata e glamour, che fonda la sua bellezza anche sui suoi difetti, ironizzandoli. A Milano sono memorabili le serate all’Apollo Dancing, o quelle organizzate da Voodoo De Luxe presso il salone Parisienne. Si esibiscono di solito tre o quattro artiste, la band dal vivo e il pubblico e rigorosamente vestito a tema. Dallo stile Sailor al Military, ai capelli incorniciati alla victory rolls e le Bordello Shoes fino al foxtrot o lo swing da ballare in coppia.

Vi è venuta voglia di sperimentare voi stesse guepiere e reggicalze? Sempre a Milano c’è la prima scuola di burlesque in Italia, diretta da Mitzi Von Wolfgang. Tra le varie specializzazioni si posso trovare cabaret, exhotic dancer, sugar burlesque! Siete dei maschietti? Esiste negli ultimi due anni e si sta sviluppando anche in Italia il Boylesque, caratterizzato ancor di più dalla matrice ironica. Spogliarsi è un’arte non da poco! In ogni modo, che siate nati col fiocco rosa o con quello azzurro, la prima fase è scoprire la diva che c’è in voi e lasciarla venir fuori … dandole un nome. Consiglio antipanico? Andate a scoprire il vostro digitando su google “burlesque name generator”. Il mio? Daniella Bott’Om Rouge!

Daniela Marrapodi

A Roma invece non potete mancare al Micca Club. Vero e proprio tempio dei balli d’annata, organizza quest’ anno il VII Royal Burlesque Festival, dal 15 al 18 dicembre. Una tre giorni di musica dal vivo, workshop, cabaret e spettacoli!

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