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BEAUTY

L’universo racchiuso in una goccia Un invito all’esplorazione sensoriale

Due nuove fragranze irrompono sullo scacchiere dell’Haute Couture Armani/Privé: Bleu Turquoise e Bleu Lazuli. Quintessenza di stile, riflettono in forma olfattiva la libertà della creazione assoluta e si raccontano attraverso le parole dei propri ideatori Aurélien Guichard e Pascal Gaurin

L

a Collezione des Terres Précieuses incarna il desiderio di viaggiare di Giorgio Armani, espresso da una collezione di preziose fragranze che esplorano culture e terre diverse, viste attraverso il suo sguardo. Lanciata con due odi alle vaste e magnifiche terre della Russia come Vert Malachite e Rouge Malachite, oggi si volge all’India, alla sua ricca cultura, alla sua storia e alle sue leggende, e trae ispirazione dal richiamo mistico del continente sudorientale. Gli abiti indiani hanno spesso ispirato la moda Armani, riscoperti dallo stilista durante i suoi viaggi a Jaipur, Bombay e Delhi. Una particolare tonalità di blu, cosiddetto indigo, è il colore distintivo della penisola, tra le divinità indù e le feste sacre, il fiume Gange e le sere d’estate. Affascinato dalla spiritualità di questo paesaggio, Giorgio Armani dedica all’India un duo di fragranze inedite che catturano la sua visione. Bleu Turquoise e Bleu Lazuli si ispirano ai vasti orizzonti prefigurati dal colore blu, allegoria dell’universo e sinonimo di vita. Qui è rappresentato 124

da due pietre preziose originarie del Paese: il turchese, sospeso tra mare e cielo, e il lapislazzuli, esotico e splendente. Strettamente connessi, Bleu Turquoise e Bleu Lazuli esprimono due aspetti, ricchi e legnosi, della stessa terra. Per capirne più a fondo le sfaccettature è stato indispensabile incontrare le menti da cui tutto ha avuto origine, quelle dei maître parfumeur Aurélien Guichard e Pascal Gaurin. Li abbiamo incontrati in un pomeriggio d’inverno all’Armani Hotel di Milano, orgogliosi della propria responsabilità e affascinanti nella loro compostezza. Il linguaggio dei profumi è la prima lingua di Aurélien che ha acquisito da suo padre, celebre creatore, dai suoi nonni, produttori di fiori, e da amici di famiglia con i quali ama fare grandi chiacchierate appassionate sui profumi. Ottava generazione di una famiglia di profumieri di Grasse, non è però mai stato spinto a scegliere questa carriera alla quale si è naturalmente avvicinato. Quando parla del suo lavoro, Aurélien insiste sull’importanza dell’intuizione piuttosto che dell’ispirazione.


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