Programma Politico Unione per il Socialismo Nazionale

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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO TAVOLA DEI VALORI

1. Perseguimento del benessere e della tutela della Comunità Nazionale 2. Promulgazione della Nuova Costituzione Repubblicana in sostituzione della attuale Costituzione ormai desueta e antistorica. 3. Tutela dell’integrità nazionale territoriale e amministrativa da tutte le mire secessionistiche presenti nel panorama politico attuale 4. Creazione di una Repubblica Presidenziale a Partecipazione Popolare 5. Riconquista della Sovranità Nazionale: militare, culturale, monetaria 6. Creazione di un vero Stato di diritto 7. Diritto alla Salute; incentivazione alla cura del benessere fisico del cittadino italiano 8. Diritto al Lavoro 9. Diritto alla Casa 10. Diritto alla pensione di anzianità 11. Laicità dello Stato e nessuna ingerenza di tutte le confessioni religiose negli affari dello Stato. 12. Nazionalizzazione delle attività strategiche di interesse statale 13. Socializzazione delle imprese private sopra i 50 dipendenti 14. Ricostruzione dell’integrità morale del cittadino italiano 15. Riforma del sistema scolastico come istituzione educativa nazionale 16. Ricostruzione del nucleo familiare come pilastro fondamentale della società. 17. Rigetto e persecuzione delle associazioni segrete 18. Salvaguardia e sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, della tutela del paesaggio, dell’ambiente e del patrimonio storico ed artistico. 19. Incentivazione alla creazione di una Federazione di Stati Europei sovrani che desiderino rivendicare l’autonomia politica e militare dell’Europa dei Popoli. 20. Ripudio della globalizzazione e del mondialismo. Fermo contrasto all’immigrazione fuori controllo a tutela e difesa della Stirpe non in senso biologico-razziale ma in termini di Comunità Etica e spirituale.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO INTRODUZIONE

Ripartire dalla Nazione, ricreare il senso della Comunità, riscoprire l’orgoglio dell’appartenenza, rivendicare l’Identità Nazionale come valore fondante legato alla storia, alla tradizione, alla lingua, al territorio; in sostanza a quei principi di Civiltà che ci distinguono come popolo e come nazione. Questi i presupposti ideali e morali per rifondare lo Stato Nazionale del Lavoro, che dovrà essere unitario, repubblicano e ghibellino, organizzato sulla base di una democrazia partecipativa basata sull’onestà e sulla competenza e cioè che sappia valorizzare il patrimonio intellettivo e le capacità tecniche e manuali di un popolo che, nella sua Storia millenaria di Civiltà ha, in più occasioni e se ben guidato ed amministrato, saputo stupire il mondo per la sua creatività e per la sua duttilità nell’affrontare prove anche drammatiche e difficili. Il progetto statuale per una Nuova Costituzione Repubblicana elaborato dal gruppo di giovani Socialisti Nazionali, assume il significato di una ribellione generazionale guidata da una avanguardia che vuole uscire dal “complesso delle sconfitta” per riprendere in mano il timone della Storia e per riaffermare il diritto alla vita come popolo e come nazione nell’ambito di una stretta collaborazione, particolarmente con gli altri paesi europei – compresa la Federazione Russa – e con i popoli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. In questa visione geostrategica rientra la richiesta di uscire dal vassallaggio della N.A.T.O., organismo che è lo strumento imperialista degli U.S.A. e che è portatore di una cultura di guerra, di aggressione e di violenza. Come pure, sul piano più strettamente economico, la crisi attuale mette in evidenza che l’Europa dei banchieri sta portando alla rovina i popoli e le nazioni, per cui occorre denunciare unilateralmente i vari trattati che hanno messo il cappio usuraio al collo degli stati europei. Tutto ciò comporta anche il rifiuto della


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO globalizzazione, del mondialismo e del multiculturalismo cosmopolita. Sul piano della prassi si parte dalla constatazione che la crisi è gravissima ma non sappiano ancora se i giorni che stiamo vivendo rappresentino il punto più basso della nostra storia recente. Come pure non è prevedibile, in questo momento, capire attraverso quali passaggi si giungerà all’implosione del sistema capitalistico e se siano più o meno vicini i giorni della transizione e della redenzione. Tutto ciò non esclude che le generazioni più giovani, quelle che si sono sentite escluse ed emarginate, quelle che non si sentono rappresentate da questa democrazia senza demos, non pensino ad un futuro prossimo in cui possano realizzare il sogno del riscatto nazionale e sociale. Carpe diem, quindi, ed ecco la necessità di un progetto politico elaborato da un’avanguardia che non vuole rassegnarsi alla mediocrità ed alla subalternità e, viceversa, vuole essere protagonista del suo tempo nel segno di una continuità ideale con lo stesso travagliato movimento risorgimentale interrotto dalla sconfitta militare. Sì, perché può piacere, può dispiacere, può fare male a qualcuno, ma i fatti ci dicono che l’unica Rivoluzione d’Italia è quella che dal Risorgimento al Fascismo o, per dare meglio in senso di incompiutezza e di dramma, dalla Repubblica Romana di Mazzini, Garibaldi, Armellini, Saffi, Mameli, Pisacane, schiacciata dai fucili di un esercito francese chiamato dal Papa, va alla Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, Gentile, Marinetti, Pavolini, Pound, Bombacci, schiacciata dalle armate multietniche del capitalismo anglo-statunitense. 28 OTTOBRE 2011 STELVIO DAL PIAZ


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO IL NUOVO STATO Perno portante di questo programma politico è la creazione di un Nuovo Stato Nazionale che definiamo Stato Organico del Lavoro; questa potrà realmente avvenire solo con una partecipazione democratica, competente ed effettiva della popolazione. Parliamo di una partecipazione democratica “effettiva e tangibile”; da un analisi storica e sociale, l’attuale sistema democratico imposto come stereotipo moderno di libertà, mostra palesemente di essere arrivato al capolinea; le crisi economiche che in tutto l’occidente stanno diventando ormai irreversibili, testimoniano proprio che le democrazie così concepite, hanno di fatto consegnato a poteri economici apolidi la sovranità statale nazionale, sottraendola all’unico vero titolare; il Popolo ! La libertà portata da “questa democrazia” è solo legata all’aspettativa di vivere il benessere materiale perché, di fatto, non si ha la libertà di partecipare alla vita della Nazione mettendo a disposizione le proprie attitudini anche eccelse, tranne che nel caso non si disponga di notevoli somme di denaro da "investire" per convincere centinaia di migliaia di individui che non ci conoscono, a votare; quindi indipendentemente dalle capacità e dalle competenze, col solo denaro si può essere eletti, come oggi accade. E' evidente che il denaro speso dovrà essere recuperato; questo avverrà grazie agli stipendi stratosferici pagati al parlamentare... dai suoi stessi votanti tramite tasse e gabelle di varia natura oppure attraverso le tangenti. E' innegabile quindi, che questa situazione non può che generare (in Italia, ma di fatto in tutto il mondo “occidentale”) un parlamento nella migliore delle ipotesi costituito per la gran parte di incompetenti, proprio perché eletti in base al denaro erogato durante la campagna elettorale; viceversa eminenti personaggi con competenze specifiche, sono


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO esclusi per mancanza di denaro da investire, o perché la loro etica, la loro onestà intellettuale e morale, impone loro di non scendere a compromessi con tale sistema totalmente marcio. E' evidente pertanto che in queste democrazie “moderne”, è "libero" chi ha il denaro e conseguentemente scatta l’innesco di una mentalità clientelare che opera attraverso “scambi commerciali” tesi all'ottenimento dei voti, al quale si succedono “erogazioni” che vengono distribuiti in base alle conoscenze, favori lobbistici, financo posti di lavoro ed incarichi nelle amministrazioni statali; ancora una volta a danno della qualità. La corruzione e l'inefficienza degli enti pubblici, che tutti ben conosciamo, sono la dimostrazione del mancato funzionamento della democrazia parlamentare che osserviamo da oltre 60 anni. Democrazia che si è trasformata in partitocrazia. In pratica, con i finti sistemi democratici, si offre una libertà legata al solo benessere materialistico, che solo con sortilegi economici è stato garantito per decenni, ma, che dal 2008, è sulla via del declino, con il crollo del liberalismo capitalista. Solo quando sarà troppo tardi, si comprenderà che la “libertà”, quella vera, non era l’aspettativa di vivere nel lusso, ma il decidere il futuro dei nostri figli e della Nazione. Questa premessa è fondamentale per la presentazione della nostra organizzazione statale che definiremo "Democrazia Organica", perché la stessa ha il compito di sbarazzarsi di quei contorti meccanismi sopra citati che arricchiscono solo le oligarchie usuraie i suoi burattini profittatori ai danni del popolo sovrano; il nuovo Stato sarà basato proprio su quelle competenze tecniche occorrenti affinché esso possa produrre benessere reale per il proprio Popolo con la partecipazione dello stesso in termini di scelta e produttività oltre che di elevazione morale, etica e sociale. Chi vorrà seguirci dimostrerà invece la volontà di costruire una Comunità di Popolo.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO ORGANIZZAZIONE DELLO STATO La Repubblica Italiana deve essere una ed indivisibile, fondata sulla partecipazione diretta alla guida della Nazione, sia in campo politico che in campo economico, della comunità dei produttori. La Costituente, potere sovrano di origine popolare, sarà chiamata a promulgare una Nuova Costituzione che riconfermerà la forma repubblicana dello Stato e l'unità indivisibile della Nazione. La Costituente sarà composta dai rappresentanti di tutte le associazioni politiche, sindacali e professionali nonché da quelle della Magistratura, delle Università, degli italiani all'estero e di ogni altro corpo o istituto la cui partecipazione contribuisca a fare della Costituente la sintesi di tutti i valori della Nazione. Da ciò deriverà l’immediata abolizione della Costituzione precedente, attualmente vigente, ritenuta desueta e antistorica, nonché continuamente violata dagli stessi rappresentanti del potere politico, economico e militare. La Nuova Costituzione Repubblicana dovrà assicurare al cittadino - lavoratore e contribuente - il diritto di controllo e di responsabile critica sugli atti di Governo e della pubblica amministrazione. Gli organi che consentiranno al nuovo Stato di attuare la reale democrazia dal Popolo, saranno quelli di seguito riportati, sia organi parlamentari che enti locali o periferici minori; prerequisito fondamentale è che i candidati ed i funzionari che ricoprano cariche pubbliche e politiche dovranno avere la fedina penale immacolata e nessuna pendenza in itinere. Non sono ammesse eccezioni per nessuna tipologia di reato. Devono altresì essere cittadini Italiani di nazionalità italiana.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO La nuova Costituzione Repubblicana prevederà la realizzazione di una Repubblica Presidenziale a democrazia partecipativa e popolare. Entro 90 giorni dalla promulgazione della Nuova Costituzione dovrà essere eletto il Presidente della Repubblica, direttamente dal popolo attraverso un sistema elettorale di tipo proporzionale puro. Egli rimarrà in carica per 5 anni; contemporaneamente si provvederà alla: elezione popolare della rappresentanza politica alla Consulta del Popolo con compiti esclusivamente di indirizzo politico; elezione popolare della rappresentanza organica degli interessi e delle esigenze dell’Economia e del Lavoro alla Camera dei Produttori con compiti legislativi. Lo scopo con cui è concepita questa nuova forma democratica, è quello di impedire la degenerazione partitocratica che, come dimostrato e per sua natura, tende a giustificare la propria esistenza creando una divisione artificiosa della Comunità Nazionale. Il parlamento sarà quindi caratterizzato da una consistente riduzione del numero dei parlamentari, che saranno divisi in due rami con funzioni diversificate. La Consulta del Popolo viene eletta con voto libero e segreto da parte di tutti i cittadini, su candidature effettuate da parte delle associazioni di partito; La Camera dei Produttori viene eletta con voto libero e segreto da parte di tutti i cittadini, su candidature proposte dalle associazioni di categoria. Il Presidente della Repubblica che è anche Capo dell’esecutivo, nomina i Ministri. Le nomine avranno la ratifica a maggioranza dei due rami del parlamento.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO CAMERA DEL PRODUTTORI. Il fulcro operativo dello Stato sarà espresso dalla rappresentanza delle Attività Produttive della Comunità Nazionale, veri e propri organi autogestiti che ordineranno e guideranno i vari settori lavorativi del tessuto nazionale. Le stesse svolgeranno un compito di raccordo tra il cittadino e lo Stato; infatti sarà tramite queste che verranno eletti i rappresentati della Camera dei Produttori. L’Elenco delle Attività rappresentate dalla Camera dei Produttori: • • • • • • • • • • • • • • • •

Commercio Giustizia Scuola e Formazione Sanità Industria Artigianato Libere Professioni Arti, Spettacolo, Letteratura, musica Sport ed educazione fisica Turismo Credito Pubblica sicurezza Forze armate, Difesa Agricoltura Associazionismo culturale e volontaristico Ambiente ed Ecologia • Ricerca scientifica


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO ORGANIZZAZIONE DELLE COMUNITA’ TERRITORIALI La Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali quali entità territoriali intermedie e le assume come valore sia contro il mondo dell'appiattimento e della massificazione consumistica al servizio del mondialismo economico, sia con la vocazione a riaffermare il principio della rappresentanza organica che si esprime nel riconoscimento delle realtà sociali esistenti e nel principio dell'autodisciplina dei centri decisionali; attua, nei servizi che dipendono dallo Stato, il più ampio decentramento amministrativo. Le autonomie locali riconosciute sono i Distretti Territoriali Omogenei (d’ora in avanti semplificate nell’acronimo DTO) e i Comuni. Le Regioni, emblema dello spreco statale del dopoguerra, verranno abolite, con l’assorbimento totale del personale e delle sue funzioni all’interno delle DTO, che faranno proprie anche tutte le competenze degli Enti Regionali. Il Distretto Territoriale Omogeneo sostituisce l’antiquato metodo geografico di ripartizione territoriale innovandolo con un più attuale coinvolgimento di territori limitrofi con medesime caratteristiche socio-economiche. La Conferenza Stato/Regioni sarà sostituita dalla Commissione Statale delle DTO, avente funzione di collegamento fra l’entità statale e le autonomie locali, in funzione di coordinamento. Le elezioni amministrative locali si svolgeranno con il medesimo sistema elettore delle politiche su scala nazionale. Importante sarà la funzione di controllo amministrativo, totalmente apartitica, da parte della commissione statale.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE E POLITICHE DEL LAVORO

Base della Repubblica e suo oggetto primario é il lavoro manuale, tecnico, intellettuale, in ogni sua manifestazione ed espressione e inteso quale diritto-dovere del cittadino al quale, come concreto riconoscimento di sovranità, deve essere attribuita la proprietà effettiva della moneta; la proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale, integrazione della personalità umana, é garantita dallo Stato. Essa non deve però diventare disintegratrice della personalità fisica e morale di altri uomini, attraverso l'usura o lo sfruttamento del loro lavoro. Attraverso il meccanismo della Socializzazione delle imprese private, i lavoratori diventeranno graduatamente proprietari dei mezzi di produzione, mentre per chi rimarrà lavoratore dipendente verranno garantiti diritti e doveri a tutela della dignità personale e nell’interesse della Comunità Nazionale. Contestualmente, ed in varie fasi successive, alla modulazione della struttura delle Categorie Produttive, lo Stato si impegnerà alla progressiva Socializzazione delle imprese private. Il meccanismo avrà come scopi primari quelli di consentire in maniera tangibile anche ai dipendenti lavoratori di partecipare alla gestione e agli utili dell’impresa. Durante tutto il periodo necessario per l’esecuzione del processo di Socializzazione verranno poste in essere tutta una serie di provvedimenti tali da poter aumentare la tutela ed il decoro dei lavoratori mentre svolgono la loro mansione. In tal senso verranno irrigiditi i meccanismi di controllo e di sanzione riguardanti i criteri attuati per perfezionare il livello di sicurezza sui luoghi di lavoro.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Verrà disincentivato il ricorso al lavoro dipendente “a tempo determinato”, a “chiamata”, a “progetto” o qualsiasi altra forma di precariato che rappresenti soltanto l’uso e la mercificazione dell’elemento umano contraria alla dignità del lavoratore.


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LEGALITA’ E GIUSTIZIA Verrà formalizzata la piena attuazione dello Stato di Diritto. Nessun cittadino, arrestato in flagrante o fermato per misure preventive, potrà essere trattenuto oltre le 24 ore senza un ordine dell'Autorità giudiziaria. Tranne il caso di flagranza, per le perquisizioni domiciliari e personali occorrerà un mandato dell'autorità giudiziaria che dovrà sottostare a dei parametri ben definiti. Nell'esercizio delle sue funzioni la Magistratura agirà con piena indipendenza, ma le fonti normative della legislazione italiana, quali Codice Civile e Codice Penale devono essere immediatamente riformate al fine di poter fornire al Potere Giudiziario uno strumento che riduca al minimo la possibilità di mal vessazioni giudiziarie. Il Codice Penale sarà semplificato ed orientato legislativamente per garantire la certezza della pena, qualunque sia la tipologia di reato. Particolare severità verranno introdotte per reati quali: Reati contro lo Stato Reati di Associazione criminale organizzata Violenza alla persona Pedofilia Reati ecologici che compromettono l’ambiente e la salute delle persone. Per tali tipologie di reati non sarà prevista alcun sconto di pena e l’ergastolo verrà interamente scontato.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Non è prevista in alcun caso l’introduzione della pena di morte, in quanto in uno stato di diritto non necessita tale soluzione estrema. Non sono previste “leggi speciali” a tutela delle alte cariche dello stato. Lo Stato deve perseguire in via continuativa la criminalità organizzata, ove necessario, anche mediante l’utilizzo delle FF.AA. Il potere Giudiziario deve essere indipendente ed autogovernato da un Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere eletto su base individuale e non associativa all’interno della magistratura. Viene stabilita la responsabilità civile e penale per i magistrati nell'esercizio delle loro funzioni. I Magistrati che avranno deciso di partecipare alla vita politica della Nazione dovranno abbandonare definitivamente la Magistratura (e lo stesso trattamento sarà previsto per i militari). Lo Stato perseguirà le associazioni segrete di qualsiasi natura qualora siano ravvisabili obiettivi o comportamenti contrari e lesivi degli interessi e dei diritti della Comunità Nazionale. La normativa relativa al Referendum Popolare deve prevedere anche quello di tipo consultivo e propositivo.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO L’immigrazione clandestina è considerato reato che preveda l’immediata espulsione nel paese d’origine che deve anche farsi carico dei costi di rientro. In merito alla legislazione contro l’immigrazione clandestina, i provvedimenti fallimentari dei governi degli ultimi decenni saranno immediatamente cancellati e sostituiti da una nuova legge che prevederà quote di ingresso solo per coloro che potranno dimostrare di avere un regolare contratto di lavoro ai medesimi parametri retributivi e contributivi del lavoratore italiano. I “Centri di identificazione ed espulsione” dovranno essere sostenuti da finanziamenti adeguati reperibili dal sequestro dei beni patrimoniali dei nuovi schiavisti e dei loro mandanti. L’emissione dei permessi di soggiorno subirà una decisa stretta nei parametri di rilascio, in base a criteri di giudizio lavorativi, sanitari e penali che verranno successivamente definiti. Devono essere previsti rigidi controlli di ingresso alla frontiera terrestre e marittima, senza nessuna sorta di eccezioni. La Polizia di Frontiera terrestre e le Forze Navali di stanza nel Mediterraneo, saranno libere di rigettare l’ingresso di qualsiasi cittadino Europeo ed Extraeuropeo qualora siano verificate oggettive situazioni di pericolo alla Comunità Nazionale.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO STATO E RELIGIONE Lo Stato e la Chiesa Cattolica, rappresentata giuridicamente dallo Stato Vaticano (a tutti gli effetti uno Stato Estero) e come tale riconosciuto quale Stato a Confessione Religiosa, sono indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati da patti stipulati dalle due parti e recanti delle clausole a salvaguardia di rapporti giuridici fra stati sovrani. Lo Stato del Vaticano dovrà corrispondere all'Erario Italiano quanto dovuto per legge, come un normale ente privato o cittadino. In merito all’Imposta Comunale sugli Immobili per tutti i beni presenti sul territorio italiano il versamento sarà effettuato direttamente in favore del Comune ove presente l’immobile. Parimenti anche le entità rappresentative delle altre confessioni religiose saranno trattate dal punto di vista amministrativo e legale al pari di tutti i cittadini italiani e dovranno corrispondere e rispondere davanti alla Legge e all’Erario per quanto dovuto. Quanto ricavato dal versamento delle imposte di provenienza religiosa sarà destinato dallo Stato e dai Comuni ad esclusivo utilizzo sociale. Da ogni imposizione vengono esclusi naturalmente gli edifici destinati al culto, previo controllo degli organi preposti al controllo amministrativo del territorio. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge, nell’ambito dell’assoluto rispetto dei principi del diritto civile e penale dello Stato, qualora non rechino danno o turbativa alla Comunità Nazionale. Non saranno tollerate ingerenze nella vita politica e amministrativa dello Stato da parte di nessuna confessione religiosa e dei relativi rappresentanti.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Vengono abolite le ore di studio delle Religioni all’interno dei programmi scolastici di ogni grado di istruzione. Le forze di polizia e pubblica sicurezza, la protezione civile, i vigili del fuoco, verranno messi a disposizione delle eventuali necessità delle entità religiose, se richiesti, previo pagamento del servizio.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO SALUTE E PREVIDENZA SOCIALE Il Servizio Sanitario Nazionale è sottoposto alla direzione del Ministero della Salute e sarà ristrutturato su base territoriale attraverso i previsti DTO, a tutela della dignità del malato e con il fine di ottenere quelle risorse necessarie perché la Sanità Pubblica sia effettivamente al servizio del cittadino bisognoso. Si procederà all’abolizione totale del ticket medico, all’allargamento della tutela dei malati cronici, alla totale assistenza gratuita dei malati terminali. Contemporaneamente si perseguirà penalmente in maniera severa ed in forma retroattiva la scoperta dei falsi invalidi. Lo Stato dovrà negoziare per via diretta con le case farmaceutiche il prezzo dei medicinali. Sarà incentivata la ricerca medico-scientifica universitaria sul suolo italiano. Verrà ritenuto e giudicato come “Reato contro la Nazione” qualsiasi reato di corruzione in materia di sanità. In materia di previdenza sociale si procederà alla modulazione di età pensionabili progressive, calcolate in base alla tipologia di lavoro svolto durante l’intera vita lavorativa. La riforma prevederà finestre di pensione per i maschi tra i 55 e i 65 anni, e per le donne tra i 55 e i 60 anni. Il rilascio di pensioni invalidità prevederà parametri molto rigidi ma verrà contemporaneamente innalzato il valore della pensione erogata a categorie di invalidità alta, a cui verranno anche garantite l’attrezzatura protesica e i supporti di sostegno per una vita dignitosa. Costruzione e potenziamento di residenze sanitarie assistite statali o parastatali per anziani e disabili in difficoltà economica. Deve essere istituito un Fondo Sociale Nazionale a tutela delle famiglie numerose con eventuali difficoltà economiche contingenti.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO RIVALUTAZIONE DEL SETTORE AGRICOLO-FORESTALE, ALLEVAMENTO ZOOTECNICO E RISORSE ALIMENTARI

Il territorio italiano ha nell’agricoltura una delle sue risorse maggiori. Il nostro obiettivo primario è ridare dignità, centralità e sicurezza economica al mondo dell’agricoltura, settore che deve tornare all'apice del sistema economico italiano. E’ necessario riconoscere particolare interesse all’agricoltura in quanto essenziale al fine di garantire la reale indipendenza alimentare della Nazione ed al contempo necessaria al fine di mantenere un armonico ordinamento della società. Si dovrà procedere senza nessuna incertezza all’esproprio delle terre incolte per dolo o disinteresse dei proprietari, e al contempo favorire con adeguate politiche di sostegno la Socializzazione delle imprese agricole in difficoltà, trasformando progressivamente i braccianti in coltivatori diretti/agricoltori. Le terre espropriate verranno assegnate ad aziende cooperative o neo-socializzate con il fine primario di combattere la disoccupazione in continuo aumento e contemporaneamente per garantire alla Comunità Nazionale l’autosufficienza alimentare. Lo Stato deve favorire il ricambio generazionale, attraverso anche l'assegnazione di contributi a fondo perduto recuperati da progetti comunitari revocati agli speculatori non agricoltori, e sottoposti a rigidi parametri di controllo. Chiediamo pertanto l'annullamento dei contributi comunitari verso le macro-aziende (che non siano a conduzione agricola), e verso i possessori di latifondi (in quanto non riconoscibili come produttori diretti, ma emissari di speculazione agricola), nell'attesa del totale appoderamento del latifondo, e


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO dell'esproprio delle aziende mal gestite e fittizie, di cui deve farsi promotore direttamente lo Stato. Verranno immediatamente revocati i contributi comunitari che paradossalmente si rivelano dei veri e propri inviti a non coltivare, andando a incrementare direttamente economicamente il possessore di terre incolte (per lo più grandi proprietari terrieri), senza premiare invece chi tende a mantenere viva la coltivazione del terreno, Verrà incrementato e premiato l'evolversi dell' agricoltura a coltivazione biologica, attraverso interventi atti a differenziare il prezzo del prodotto finale. Un sostegno particolare verrà sostenuto per il ripopolamento delle zone collinari e di montagna ed il loro mantenimento con una adeguata retribuzione annuale fondiaria al fine di salvaguardare anche la difesa idrogeologica attraverso presidi attivi. Sarà favorito l'intervento dello Stato con incentivi fiscali, per sviluppare la vendita diretta con tracciabilità controllata e certificata (a garantire regolarità sanitaria ed amministrativa) dei prodotti forestali, agricoli e di allevamento zootecnico di tipo biologico integrato, attraverso la creazione della “filiera corta sul territorio comunale”, limitando e progressivamente eliminando, la presenza di terzi speculatori intermediari, facilitando quindi il maggior reddito nei confronti del produttore, e un risparmio del consumatore finale. Le importazioni saranno disincentivate e sottoposte a rigorosi controlli sanitari. Pertanto vogliamo l’introduzione di dazi doganali nazionali, verso l'importazione di prodotti agricoli esteri a prezzo ridotto, a difesa del prodotto italiano e dei coltivatori nazionali.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Vogliamo l'affiancamento dell'iniziativa agrituristica all'azienda agricola (in materia di sostegno alla stessa), sia riconosciuto solo e soltanto a reali coltivatori diretti/agricoltori, evitando l'ennesima speculazione economica da parte di macroinvestitori interessati soltanto a lucrare su un settore non di loro competenza. La definizione delle quote di produzione di latte e derivati sarĂ effettuata a livello nazionale e non piĂš comunitario.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO NAZIONALIZZAZIONE COMPARTI STRATEGICI E SOVRANITA’ MONETARIA Il processo di aumento del debito pubblico, è arrivato adesso a livelli non più sostenibili. I provvedimenti presi da tutti gli ultimi governi sono assolutamente non sono solo iniqui ma inutili e non faranno altro che consegnare lo stato italiano in mano ai banchieri usurocratici apolidi. Da qui la necessità di attuare in tempi brevissimi una serie di provvedimenti urgenti, traumatici ma efficaci, che riconsegnino in mano al popolo italiano le sue istituzioni e la sua sovranità politica, militare economica e monetaria. Il primo provvedimento sarà l’immediato blocco delle privatizzazioni delle imprese a partecipazione statale. A tutela del benessere della Comunità Nazionale, le imprese di grossa dimensione aventi come oggetto sociale beni o servizi di importanza strategica quali beni primari: acqua energia trasporti poste e telecomunicazioni sistemi informatici di moderna concezione sistemi militari di difesa produzione e lavorazione di materie prime di interesse strategico verranno immediatamente Nazionalizzate. Le Società, dove è ancora garantita la partecipazione dello Stato, saranno le prime ad essere completamente Nazionalizzate e saranno garantiti i posti di lavoro esistenti.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Il secondo provvedimento da porre in essere sarà quello della Nazionalizzazione della Banca d’Italia, adesso in mano agli stessi istituti bancari privati di cui essa dovrebbe essere garante nei confronti dello Stato; tale istituto sarà riportato al suo normale ed importante ruolo di controllore del sistema creditizio nazionale. Questo provvedimento peraltro è già contenuto nella legge n. 262 del 28.12.2005, legge attualmente rimasta inattuata con la grave complicità di tutto l’arco costituzionale e partitocratico italiano. Il primo beneficio di tale provvedimento, oltre a ricreare un opportuno organo di controllo sul sistema bancario italiano ed estero presente sul territorio nazionale, riporta nel suo alveo naturale la sovranità della moneta, con il ripristino dell’emissione della moneta circolante da parte dello Stato con quota di ammortamento amministrativo e produttivo sul solo costo di emissione. Pertanto, il successivo passo intermedio sarebbe quello del ripristino di una Moneta Corrente Nazionale (inizialmente unicamente destinata alla circolazione interna e quindi senza debito) da affiancare alla moneta europea utilizzabile solo per transazioni estere. Tale provvedimento aiuterebbe la ripresa produttiva attraverso l’investimento in infrastrutture di pubblica utilità e per il sostegno alle famiglie ed alla produzione, e soprattutto di uscire da quella morsa creditizia e finanziaria adesso in mano alla Banca Centrale Europea. Verrà impedita la conversione in euro della moneta di nuova emissione da parte dello Stato. Solo la Zecca di Stato, alle dipendenze del Ministero del Tesoro, avrà la facoltà di battere moneta. Tale provvedimento iniziale sarà il primo passo graduale ma deciso verso l’abbandono dell’euro che dovrà avvenire nell’arco di 24 mesi dall’inizio del nuovo conio.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO A completamento di tale provvedimenti lo Stato Italiano si svincolerà progressivamente dalle regole del Trattato di Maastricht e ripristinerà dazi doganali sull’importazione a difesa dei prodotti e del lavoro nazionale. Contemporaneamente all’emissione della nuova moneta sarà previsto l’azzeramento del debito pubblico tramite atto unilaterale nei confronti di creditori illegittimi non più riconosciuti in quanto emissari privati di carta moneta con interessi su valore nominale. La Borsa Italiana diventerà di proprietà del Ministero del Tesoro, al pari della Consob, che ritornerà ad avere le sue iniziali funzioni di organo controllore, di un mercato azionario che deve rispecchiare il reale andamento dell’economia reale, e non, come adesso, essere un ignobile strumento al soldo della speculazione dei grandi interessi lobbystici internazionali. Le operazioni finanziarie allo scoperto saranno vietate e pure saranno vietati gli strumenti derivati, ossia tutto quel crogiuolo di immorali prodotti finanziari che non sono rappresentativi della produzione reale di beni e servizi, vero e proprio strumento della cupola usurocratica mondialista, ossia mero espediente con il quale hanno soggiogato e messo in ginocchio intere Comunità Nazionali. Il tetto massimo dei tassi di interesse sul prestito e sulle erogazioni di denaro dovrà essere determinato solo dallo Stato che li erogherà attraverso gli Istituti Bancari nazionali. Il processo di socializzazione delle imprese sarà accompagnato dalla immediata riforma del sistema fiscale a favore delle classi meno abbienti, con progressiva diminuzione degli scaglioni più bassi, mentre quelli più alti rimarranno inalterati.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Meccanismi di prevenzione e disincentivazione dell’evasione fiscale, con un programma di “cultura e moralità fiscale” dove lo Stato non sia più censore o Grande Fratello, ma rappresenti il punto di riferimento certo e cristallino dove far confluire la tassazione dei cittadini e delle imprese della Comunità Nazionale. Al contempo i grandi evasori fiscali verranno perseguiti con tutta la severità permessa dalla legge, in maniera repressiva. Totalmente esclusa la possibilità di procedere a condoni fiscali o immobiliari retroattivi. Verranno implementate politiche di controllo sul gettito fiscale destinato agli enti territoriali, che verrà adeguatamente ripartito fra DTO e Comuni in base alle loro nuove funzioni Armonizzazione delle imposte tributarie e locali Divieto per gli enti locali di tassare la prima casa. Verranno studiate politiche di lotta e misure di repressione contro la piaga sociale denominata Usura.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO DIRITTO ALLA CASA Riteniamo il diritto alla casa quale diritto primario per ogni cittadino italiano. Il diritto alla proprietà della casa di abitazione deve essere un diritto tutelato dallo Stato con tutti i mezzi ritenuti idonei. Pertanto tale diritto sarà supportato con tutti gli strumenti necessari con accesso agevolato al credito con finalità sociale ed incentivando la pratica della “autocostruzione” ovvero la pratica edilizia delegata a gruppi familiari che in modo autonomo procedono all’edificazione in proprio della prima casa di abitazione. Lo Stato repubblicano iscriverà nel suo programma la creazione di un Ente Nazionale che provveda a fornire in proprietà la casa alle famiglie dei lavoratori di ogni categoria mediante diretta costruzione di nuove abitazioni o graduale riscatto di quelle esistenti. In proposito viene riaffermato il principio più generale che l'affitto, una volta rimborsato il capitale pagato - più un interesse legale e regolamento da un contratto appositamente strutturato costituisce titolo di acquisto. A livello amministrativo verrà proibita qualsiasi tipo di tassazione e di imposta sulla prima casa. Per i multiproprietari immobiliari verranno stabilite apposite ed eque tassazioni che andranno reinvestite nell’edilizia popolare, tramite la destinazione all’Ente Nazionale. Per le case ricevute in eredità da genitori defunti e successivamente utilizzate come stabile dimora e che vanno a sostituire il precedente affitto sarà esclusa qualsiasi tassa di successione. Viene prevista inoltre, l’immissione di un sistema di sgravi fiscali annuali per i multiproprietari immobiliari che concedono in comodato gratuito abitazioni a famiglie bisognose.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Ripristino di un sistema unico di Equo Canone fisso ed invariabile con lo scopo di salvaguardare i cittadini dalla speculazione finanziaria. Ad occuparsi del controllo dell’edilizia popolare continueranno ad essere i Comuni, previo regolamentazioni approvate dallo Stato, uguali per tutti i Comuni italiani, tranne eccezioni di carattere temporaneo dovuti a motivazioni sismiche, geologiche o di emergenza sociale. Gli stessi Comuni saranno i diretti responsabili delle assegnazioni degli alloggi popolari; le pratiche corruttive in questo ambito saranno perseguite giuridicamente ed equiparate a reati di gravità primaria. Nelle classifiche di assegnazioni degli alloggi popolari saranno privilegiati i cittadini di nazionalità italiana tenuto conto del nucleo famigliare, previo controllo della fedina penale; a pieno soddisfacimento delle liste di attesa per i cittadini italiani, subentreranno i cittadini di nazionalità non italiana con precedenza verso coloro che soggiornano legalmente nel territorio italiano da maggiore numero di anni, sempre con controllo della fedina penale. I Comuni dovranno impedire la costruzione di quartieri ghetto onde evitare l’emarginazione delle fasce più disagiate della popolazione. Particolare cura e attenzione dovrà essere riservata alle opere di urbanizzazione intendendo con ciò la creazione di spazi adeguati destinati alla socializzazione ed al tempo libero.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO EDUCAZIONE SCOLASTICA E RICERCA SCIENTIFICA

Il riassetto del sistema scolastico riguarderà tutti i settori in maniera organica; la scuola di ogni ordine e grado, dalla materna all'università, deve tornare ad essere la struttura portante della società nazionale in una prospettiva europea e pertanto essa, nei contenuti e negli ordinamenti, dovrà risultare funzionale ad un disegno politico che si deve realizzare attraverso una istituzione educativa che stimoli e favorisca la partecipazione attiva e propositiva di tutte le componenti scolastiche e delle categorie professionali interessate, secondo ruoli e funzioni ben definite. L’Istituto scolastico che vogliamo creare è quello rappresentativo dell’entità statale in cui la Scuola sia maestra di vita e sia un’istituzione rispettata dai cittadini, comprendendo quindi, anche i professori, che attraverso una ritrovata professionalità e moralità saranno i rappresentanti dello stato delegati all’educazione dei futuri cittadini lavoratori. L’istituzione scolastica, attraverso un processo di riqualificazione, deve essere lo strumento con cui viene abbattuto l’attuale svilimento della cultura, la mercificazione dell’intelletto e l’esaltazione dell’utilitarismo consumista. Tutto questo verrà attuato attraverso la rimodulazione dei programmi scolastici e universitari in base alle esigenze produttive, scientifiche e culturali del Nuovo Stato, in particolare attraverso la riconferma dello studio delle materie umanistiche (negli appositi Licei), attraverso il potenziamento dello studio delle materie scientifiche (riqualificazione dei Licei Scientifici), e soprattutto attraverso un pieno rilancio degli Istituti Tecnici, che devono essere idonei a creare i lavoratori del futuro, e al contempo propedeutici a dare una formazione di base a coloro che


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO intenderanno affrontare gli studi universitari. All’interno dello stesso processo di rimodulazione dei corsi scolastici ed universitari verrà implementato e sostenuto, ad ogni livello, lo studio della Lingua Italiana e implementati moderni corsi di Storia Contemporanea. Per facilitare la futura occupazione dello studente, già dopo il biennio superiore saranno previsti stage formativi (praticantato) presso aziende statali, aziende socializzate o private/individuali, a seconda del cammino scolastico intrapreso, in modo che l’alunno arrivi preparato nel suo impatto con il mondo del lavoro. Abolizione del sistema dei crediti e sostituzione dei debiti formativi alle superiori con la reintroduzione degli esami di riparazione. Introduzione nel programma scolastico di almeno 8 ore settimanali di Educazione Fisica. Lo Stato dovrà fornire attrezzature e strumenti presso gli Istituti Scolastici perché i giovani cittadini possano approcciare alla disciplina sportiva che più aggrada e più idonea alla propria conformazione fisica. Gli Istituti Scolastici Paritari saranno privati di ogni finanziamento, di ogni agevolazione fiscale e saranno soggetti a stretto controllo degli ispettori della scuola pubblica. Tutti gli esami superiori ed universitari dovranno essere effettuati presso le strutture pubbliche di competenza. Interazione territoriale fra i nuovi enti distrettuali e le strutture universitarie, sia ai fini lavorativi che ai fini infrastrutturali.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Introduzione del numero chiuso e rigidi criteri di accesso ai corsi universitari, per ottimizzare le risorse destinate agli Istituti Universitari. Abolizione della laurea breve che viene sostituita da corsi specialistici alla fine delle Scuole Superiori che non danno però diritto al conseguimento della Laurea. Rigido controllo nell’accesso all’insegnamento universitario, sia a livello di preparazione professionale, sia a livello di parentele o nepotismo. I professori universitari saranno appositamente scelti dal Ministero dell’Educazione Nazionale tramite apposita Commissione. Gli assistenti universitari aventi un’esperienza superiore ai 5 anni avranno la precedenza nell’accesso all’insegnamento universitario. Sostegno statale ai programmi universitari ad indirizzo scientifico con potenziamento delle strutture e delle attrezzature attualmente scarse ed insufficienti. Incentivazione della ricerca scientifica e culturale già durante il periodo universitario e conseguente interazione fra istituti scientifici e culturali. Sostegno economico ai ricercatori che decidono di rimanere all’interno dello Stato Italiano a continuare la propria opera di ricerca. Incentivazione per il ritorno alla piena occupazione sul territorio nazionale di ricercatori scientifici ed universitari, attualmente occupati presso istituti stranieri. Tale meccanismo garantirà loro la continuità reddituale e professionale e la possibilità che vengano pienamente riconosciute dallo Stato Italiano le conoscenze acquisite sul suolo straniero. Sarà previsto un programma di detassazione fiscale per le imprese che assumeranno ricercatori scientifici all’interno delle proprie strutture.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO ECOLOGIA E POLITICHE AMBIENTALI Il nostro pianeta dovrà affrontare nei prossimi anni un notevole aumento delle problematiche a livello di approvvigionamento energetico e vedrà purtroppo incrementarsi le difficoltà a livello idrogeologico. In particolare lo Stato Italiano, da sempre dipendente dall’estero (e per questo ricattabile) per l’approvvigionamento delle fonti energetiche, deve dotarsi di tutti gli strumenti adatti per garantire un sereno futuro energetico ai propri cittadini e, al contempo, vista anche la struttura morfologica del territorio italiano, deve operarsi per attuare tutta una serie di politiche ambientali idonee ad evitare il continuo deturpamento dell’ambiente. In particolare: - Rinuncia definitiva all’uso dell’Energia Nucleare (in base all’esito degli ultimi referendum a livello nazionale che hanno visto un plebiscito in termine numerico) - Politiche di pieno sostegno allo sviluppo delle Energie Rinnovabili, negli ambiti di applicazione abitativi e produttivi. - Introduzione di centrali di smaltimento ed impianti di termovalorizzazione differenziati in base alla tipologia di rifiuto da smaltire, conseguente e successiva introduzione della raccolta differenziata obbligatoria su scala nazionale. - Implementazione e sostegno della ricerca scientifica in campo ambientale


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Essendo l’argomento di importanza PRIMARIA per il futuro della Comunità Nazionale, lo Stato si riserva di utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per fare in modo che i nuovi Regolamenti, le nuove Procedure Operative e le nuove Infrastrutture da utilizzare per migliorare l’impianto ecologico della Nazione, siano tutelati nella maniera consona e che il processo avviato sia irreversibile e non subisca ritardi. Tutte le decisioni in merito saranno coordinate dal ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture. Risoluzione definitiva per lo smaltimento di scorie residue radioattive. Potenziamento immediato di tutte le centrali idroelettriche già presenti sul territorio nazionale ed immediata progettazione e costruzione di nuove moderne centrali basate sull’uso dell’energia idroelettrica, eolica e solare. Tutti gli edifici statali subiranno un progressivo processo di riqualificazione energetica ed ecologica attraverso la sostituzione di impianti nocivi od obsoleti con impianti di nuova generazione. Verranno introdotte forti incentivazioni fiscali sia ai neoproprietari sia alle cooperative edilizie che costruiranno nuove strutture abitative dotate di moderni impianti di energie rinnovabili. Le stesse incentivazioni saranno garantite ad aziende preesistenti o di nuova costituzione che doteranno le proprie strutture di impianti a risparmio energetico e a basso impatto ambientale. Saranno perseguiti a fine di legge con sanzioni e detenzione, tutte le strutture che non rispetteranno più i Regolamenti Ecologici Statali. Conseguente inasprimento delle pene riguardanti i Reati Ambientali di origine dolosa, che contempleranno pene parificate a reati più gravi.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO All’interno dei piani regolatori comunali ci sarà l’obbligo della destinazione di volumetrie ad esclusivi fini ecologici, quali la costruzione di parchi cittadini, giardini comunali e attraverso l’implementazione di alberi, in modo che la quantità di anidride carbonica immessa nell’atmosfera da impianti produttivi ed auto (seppur in diminuzione) sia assorbita dal ciclo naturale delle piante. Incentivazione all’acquisto di auto a totale propulsione elettrica. La Raccolta Differenziata sarà a cura dei singoli comuni in cooperazione con i DTO e verrà attuata, ove possibile attraverso la raccolta “porta a porta” e dove più attuabile, attraverso l’introduzione di Isole Ecologiche, strutture a livello comunale dove i cittadini abbiano la possibilità di depositare i rifiuti in base alla loro tipologia. In base all’introduzione della Raccolta Differenziata su scala nazionale, l’Imposta sui rifiuti verrà calcolata in base all’effettivo uso del processo di smaltimento e non in base a parametri di tipo comunale. Disincentivazione su scala nazionale all’utilizzo continuo, sia in ambito lavorativo, che in ambito abitativo, di tutti i materiali plastici derivati dal petrolio. Conseguente introduzione ed obbligo su scala nazionale dell’uso di contenitori ecologici a facile smaltimento. Il Ministero dell’Ambiente si dovrà impegnare a praticare serie politiche di tutela di Foreste, Demanio Terrestre e Marittimo, Porti e Spiagge, attraverso la riqualificazione di strutture già presenti sul territorio e attraverso una capillare serie di controlli che permettano di ottimizzare le risorse inutilizzate, diminuire gli sprechi demaniali, ed eventualmente a procedere alla dismissione o al cambiamento d’uso di territori ed infrastrutture statali.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Assoluta priorità verrà data alla riqualificazione del demanio a fini turistici. Abolizione delle concessioni di 90 Anni sulle aree demaniali portandole ad anni 10, previo controllo annuale della buona gestione dell’area. Gli introiti derivanti da tali concessioni devono essere equamente distribuiti a Comuni e DTO e reinvestiti nei servizi alla collettività. Tale norma si estende anche alle spiagge. Dovranno essere riviste le normative per la concessione dell’acqua potabile alle aziende private di imbottigliamento prevedendo una percentuale sul fatturato commercializzato a favore degli enti territoriali intermedi in cui insistono gli stabilimenti di sorgente. Particolare attenzione verrà posta ai collegamenti fra continente e Sicilia/Sardegna, sia ai fini commerciali che a quelli turistici.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO TUTELA E SALVAGUARDIA DI TURISMO, CULTURA E LIBERTA’ D’INFORMAZIONE

La Repubblica dovrà promuovere e garantire, anche attraverso un adeguato sostegno economico, lo sviluppo della cultura e la tutela del paesaggio, dell'ambiente e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Ciò avverrà attraverso il riordinamento delle funzioni dei Ministeri dei Beni Culturali e del Turismo e delle interazioni con Comuni e DTO. Il Turismo, uno dei veri motori dell’economia nazionale, deve essere implementato attraverso la riqualificazione delle strutture esistenti, tramite il restauro di importanti siti archeologici oggi lasciati alle rovine del tempo, e tramite dei programmi di sviluppo culturale (storico, archeologico, gastronomico, geologico…) su scala nazionale ed europea, tali da poter immettere nel sistema turistico nuova linfa per poter aumentare il numero degli occupati. Saranno i comuni a segnalare al Ministero programmi, eventi e siti da restaurare, elenco che verrà portato al vaglio di un’apposita commissione di esperti. Vista la larga diffusione di siti archeologici sull’intero territorio nazionale, siti spesso lasciati all’incuria del tempo e non sufficientemente valorizzati, viene stabilita una precisa norma che tali beni siano inalienabili e la loro cura e i relativi benefici in termini turistici siano a carico dei comuni e delle DTO sotto la supervisione della Sopraintendenza dei Beni Culturali e Artistici. Valorizzazione e salvaguardia della professione dell’archeologo e del restauratore. Viene data ampia diffusione a tutte le attività artistiche.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO La libertà d’informazione deve essere garantita ad ogni livello, salvo i normali controlli contro organi lesivi l’interesse dello Stato Repubblicano. Verrà soppresso l’Ordine dei Giornalisti, i cui membri confluiranno tutti nella Categoria Produttiva denominata “Editoria”. La RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA è azienda di pubblico servizio e deve garantire il libero acceso a tutti i soggetti. Si dovrà procedere ad un meccanismo di nomine sulla base esclusiva della competenza e della professionalità. Vengono stabiliti precisi tetti di compenso per i dirigenti dell’azienda di informazione pubblica e per i pagamenti delle prestazioni di privati (siano essi giornalisti o gente di spettacolo) all’interno del palinsesto della tv di Stato. Tali emolumenti saranno dignitosamente equiparati a prestazioni di liberi professionisti ma non prevederanno più cifre non rispettose verso il cittadino lavoratore. Il Canone RAI sarà bloccato per almeno 3 anni. I palinsesti saranno rimodulati in base ad una tipologia di “intrattenimento intelligente” che non preveda più programmi lesivi dell’intelligenza dell’utente, e che invece veda una programmazione informativa completa alternata a momenti di intrattenimento ludico per tutte le età. Verrà sensibilmente diminuiti i palinsesti televisivi dedicati alla politica con massimo n. 2 programmi settimanali sulla rete pubblica. Ampio spazio sarà comunque sempre dato anche all’intrattenimento in ambito sportivo sia per gli eventi di maggiore rilievo che per le tipologie di sport meno diffusi. Sulle reti private saranno vietati i programmi politici tranne che durante i periodi elettorali. Durante i periodi antecedenti le elezioni saranno dati uguali minuti a tutti i partiti che si presenteranno su scala nazionale.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Le frequenze radiotelevisive per la televisione digitale a diffusione nazionale a privati saranno assegnate mediante bando. Non verranno concessi più di n. 3 canali tematici alle imprese private; eventuali frodi o furberie in tale campo saranno punite con l’immediata revoca di tutte le concessioni televisive. Saranno invece tutelate le televisioni territoriali a diffusione locale. All’interno del territorio nazionale sarà garantita la totale libertà di informazione tramite la rete Internet. Eventuali reati perpetrati tramite tale strumento informatico. sia lesivi nei confronti di altri cittadini, sia lesivi nei confronti dello Stato Repubblicano, saranno perseguiti nei modi consoni di legge.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO POLITICA ESTERA E SOVRANITA’ NAZIONALE Fine essenziale della politica estera della Nuova Repubblica dovrà essere innanzitutto il raggiungimento della piena autonomia, in aggiunta ad elementi quali l'unità, l'indipendenza, l'integrità territoriale della Patria nei termini marittimi ed alpini segnati dalla natura, dal sacrificio di sangue e dalla Storia. Tale politica si adopererà inoltre per la concreta realizzazione di una Comunità europea intesa come Federazione basata sulla piena sovranità delle Nazioni europee, unite da un’eredità storica e culturale comune, e che accettino i seguenti principi fondamentali: a) rifiuto della subordinazione della grande cultura europea alle subculture disumanizzanti: utilitarismo; economicismo; materialismo positivistico; materialismo dialettico; plutocratismo; clericalismo. b) ripudio della politica e della logica del mondialismo; c) rivendicazione dell'autonomia politica e militare dell'Europa come nazione cosciente della sua missione storica. Ciò verrà attuato con: - Uscita immediata dall’organizzazione atlantica N.A.T.O. (mero strumento in mano agli interessi di Stati Uniti e Gran Bretagna) e conferma dell’adesione al seggio presso le Nazioni Unite chiedendo la rimozione dell’antistorico e superato “diritto di veto” di cui ancora usufruiscono alcune Nazioni e purché le decisioni siano prese democraticamente a maggioranza qualificata.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO - Sviluppo ed implementazione di rapporti politici ed economici con le altre nazioni europee ed extraeuropee senza vincoli particolari, ma al solo interesse di promuovere attività e sinergie fattivamente utili al benessere della Comunità Nazionale. L’Italia non intende avere rapporti di subordinazione con stati che hanno nel principio liberista l’unica visione salvifica. - Particolare attenzione verrà posta ai rapporti bilaterali con la Federazione Russa, gli Stati del Medio Oriente (specie in funzione energetica), del Nord Africa (non in funzione neocolonialista) e con gli Stati sudamericani non succubi degli Stati Uniti d’America. - Perseguimento di una linea geopolitica che preveda l’Italia nuovamente al centro dell’Area Mediterranea (il vero Mare Nostrum), sia in funzione geopolitica, che in funzione economica. - Riconoscimento immediato dello stato della Palestina quale stato libero e sovrano, la cui esistenza è storicamente provata laddove oggi il popolo palestinese viene ghettizzato e perseguito. - Ritiro immediato di tutti i contingenti italiani presenti negli scacchieri di guerra dell’area mediterranea e medioorientale a comando NATO.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO SOVRANITA’ MILITARE E FORZE DELL’ORDINE Il Ministero delle Forze Armate sarà ristrutturato e riorganizzato in modo che la Nazione Italiana raggiunga in breve tempo la piena autonomia militare, attualmente solo di facciata. A seguito dall’uscita dal Patto Atlantico sarà immediatamente richiesto a Nato e agli Stati Uniti di liberare e svuotare le centinaia di basi presenti sul territorio italiano, che torneranno sotto la piena disponibilità del Ministero. In conformità alle leggi vigenti la nostra formazione si è già coerentemente mossa promuovendo una petizione che chiede la denuclearizzazione del territorio italiano da armi nucleari estere. Se questi organismi si rifiuteranno di assecondare le richieste dello Stato italiano, verranno considerate a tutti gli effetti truppe di occupazione (come già lo sono “de facto” dalla fine del secondo conflitto mondiale) Reintroduzione della leva obbligatoria per i cittadini di sesso maschile per un periodo di 12 mesi da effettuarsi alla fine della scuola superiore, senza dispense per gli universitari. Alla fine della leva, all’età di circa 19/20 anni, il soldato sarà libero di prolungare la leva con caratteristiche volontarie e di professionalità militare, entrare nel mondo del lavoro o iniziare gli studi universitari. La leva obbligatoria deve tornare ad essere, insieme al periodo scolastico, un altro momento formativo della vita di un individuo, attraverso il costituirsi di rapporti sociali con persone eterogenee di cultura, estrazione sociale, e territori diversi. Il Servizio di Leva sarà integrato con funzioni di pubblica utilità sociale di supporto alle forze dell’ordine già impiegate sul territorio secondo lo schema di settori specialistici inseriti nel più ampio ambito della Milizia.


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO Per i reparti impiegati in tali funzioni ci sarà la possibilità al termine della leva di fare richiesta di assegnazione a tali settori specialistici, con titolo di precedenza. Il cittadino avrà modo, in sede di visita militare, di esprimere 3 preferenze alle quali lo Stato Maggiore cercherà di andare incontro in base all'idoneità' psico-fisica del candidato, oltre alle esigenze operative e logistiche. Prevediamo un servizio volontario femminile con funzioni ausiliarie senza limitazioni di carriera. Al termine della leva, al cittadino sarà presentato un foglio di congedo recante un certificato professionale a seconda della mansione svolta durante il periodo di leva e alla specializzazione professionale conseguita. Tale certificato avrà valore legale di apprendistato nella specialità di pertinenza, rendendo così il congedante capace di ottenere lavoro, qualora lo desiderasse, in quel preciso ambito civile. I datori di lavoro avranno peraltro l'obbligo di offrire pari opportunità di impiego al congedante che si presenti per un lavoro con tale certificato. Le Forze di Polizia (attualmente divise in corpi militari alle dipendenze di tre ministeri differenti e dunque non facilmente coordinabili) dovranno essere razionalizzate e riorganizzate in una unica Milizia, suddivisa in settori specialistici di competenza (p.e. Milizia Confinaria, Milizia Tributaria, Milizia Forestale, Milizia per la Pubblica Sicurezza, etc.)


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SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO CONCLUSIONI E’ chiaro ed evidente che il programma politico espresso dalla nostra formazione politica non può e non deve essere considerato il vademecum legislativo che deve invece essere demandato nella naturale prassi agli organi preposti citati e definiti nella nuova architettura socialista nazionale. Il programma politico è evidentemente il solco, lo stato d’indirizzo, che persegue la finalità strategica di un Stato Organico del Lavoro così come delineato nella premessa. Tale indirizzo non può subire alcun stravolgimento di quella LINEA RETTA che pervicacemente, coerentemente – nella volontà di Continuità Ideale dei Valori più autentici e fattivi che hanno già dimostrato non solo la loro attuabilità ma la loro esatta risposta alle esigenze del bene comunitario – hanno contribuito a rendere l’Italia faro della Civiltà tradizionalmente intesa nel corso degli ultimi due millenni. Non possiamo essere etichettati con paradigmi schematici che lasciamo volentieri agli “sciancati della storia”. Siamo e vogliamo essere, sempre: LIBERI SOCIALI NAZIONALI LA PRESIDENZA UNIONE PER IL SOCIALISMO NAZIONALE RAGGRUPPAMENTO SOCIALE ITALIANO

Sansepolcro, lì 28 Ottobre 2011.


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