Rapporto UNICEF/Caritas - Uscire dall'invisibilità

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USCIRE DALL’INVISIBILITÀ Bambini e adolescenti di origine straniera in Italia

Italia, da un lato generano casi singoli e, dall’altro, inducono ad approfondire il fenomeno. Ad esempio, l’incidenza più elevata dei minori sulla totalità dei residenti stranieri si rintraccia, per gli europei dell’Est, nel meridione (27%), mentre per gli originari dell’Africa settentrionale (29,1%), del sub-continente indiano (26,3%), dell’Estremo Oriente (23,8%) e dell’America Latina (16,8%) nel nord Italia. Queste particolarità sono più evidenti a livello regionale: infatti gli europei dell’Est sono quasi per un terzo del totale composti da minori in Sardegna, così come i nordafricani lo sono nel Molise, mentre tra i latinoamericani residenti in Puglia, Calabria e Basilicata i minori sono appena il 5-7%.

9. I minori stranieri per Paese di origine In termini assoluti, ecco come appare la graduatoria dei Paesi d’origine degli immigrati in Italia con il maggior numero di minori: A questi Paesi seguono: ITALIA. Paesi d’origine degli immigrati in Italia per numero di minori in valori assoluti (2001) Paese Marocco Albania Cina Tunisia Romania Filippine Macedonia Egitto India Perù Ghana Sri Lanka Pakistan Bangladesh Nigeria El Salvador Croazia Senegal

V.A. 52.872 47.822 14.551 12.665 12.331 9.980 9.542 7.535 7.005 6.305 6.150 5.479 4.918 3.469 3.440 3.332 3.221 2.240

Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Elaborazioni su dati del Censimento 2001.

• con circa 2.000 minori: Turchia, Germania, Francia, Russia, Algeria, Costa d’Avorio, Repubblica Dominicana; • con circa 1.000 minori: Regno Unito, Isole Mauritius, Stati Uniti, Argentina, Brasile, Colombia. Anche in questo caso, tuttavia, occorre inquadrare l’aspetto quantitativo in una visione unitaria della collettività nazionale di riferimento e osservare come le rispettive quote di minori incidano in misura percentuale. Sotto quest’altro profilo possiamo raggruppare i Paesi d’origine in tre principali fasce: • Ad alto tasso di minori: Macedonia 34%; Jugoslavia 32,6%; Bosnia Erzegovina 31,7%; Pakistan 31,5%; Cina 30,8%; Marocco 29,4%; Costa d’Avorio 29,4%; Turchia 28,7%; Ghana 28,4%; Egitto 27,7%; Albania 27,6%; Tunisia 26,6%; India 25,8%; Ecuador 24,3%; Isole Mauritius 23,8%; Bangladesh 23,6%; Perù 21,4%; Sri Lanka 20,7%. • A medio tasso di minori: Filippine 18,5%; Repubblica Dominicana 18%; Croazia 17,5%; Iran 16,9%; Romania 16,5%; Bulgaria 16%; Colombia 16%; Ucraina 14,6%; Algeria 14,4%; Russia 12,8%. • A basso tasso di minori: Polonia 12,9%; Argentina 11,2%; Brasile 10,7%; Senegal 10,4%. Se è vero che la presenza dei minori rappresenta uno degli indicatori più significativi di una immigrazione stabile, la ripartizione per Paese aiuta a valutare il grado di radicamento proprio di ogni gruppo nazionale. In quest’ottica, fortemente votati a un insediamento familiare in Italia sembrano essere non solo immigrati provenienti da diversi Paesi del Nord Africa e dell’est Europa, ma anche quelli originari di vari Stati del sub-continente indiano e dell’Africa subsahariana, oltre che della Cina. I Paesi latinoamericani, fatta eccezione per il Perù, risultano invece a medio-

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