Rapporto UNICEF/Caritas - Uscire dall'invisibilità

Page 102

USCIRE DALL’INVISIBILITÀ Bambini e adolescenti di origine straniera in Italia

Minori presenti negli istituti secondo la provenienza (valori % al 30 giugno 2003)

Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza

superare alcuni problemi di dialogo culturale, si è parlato più volte della possibilità di promuovere l’affidamento tra famiglie appartenenti alla stessa etnia del minore (affido omoculturale), anche se non sembra che tale possibilità abbia raggiunto una adeguata consistenza numerica. L’istituzionalizzazione dei minori stranieri Anche in questo caso, non sembra registrabile una presenza numericamente significativa di minorenni di origine straniera, almeno in valori assoluti. Secondo i dati diffusi a fine 2004 dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, i minori stranieri ospiti degli istituti (al 30 giugno 2003), rappresentavano il 17,6% del totale e in valore assoluto erano pari a 45236. Sono maggiormente presenti nel Lazio (un bambino su due), in Lombardia (il 46,8% del totale regionale) e in Umbria (il 31,1% del totale regionale). I maschi stranieri istituzionalizzati sono più numerosi rispetto alle femmine (242 contro 206), con un’età media più elevata, soprattutto nella classe d’età preadolescenziale e adolescenziale. La classe d’età 36 Centro

nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, I bambini e gli adolescenti negli istituti per minori. I risultati dell’indagine realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, Firenze, Istituto degli Innocenti, Quaderno n. 33, 2004.

100

più numerosa al momento dell’ingresso in istituto è infatti quella riferita ai 12-14 anni (pari al 23,9%), seguita dai 15-17 anni, con un valore del 19,8%. I minori stranieri hanno una permanenza media in istituto di 3-4 anni, maggiore di quella dei loro coetanei italiani: infatti la classe d’età 15-17 anni supera il 28% e i ragazzi con oltre 18 anni arrivano al 9,5%. Per quanto si riferisce alle provenienze nazionali, solo l’1,5% proviene dall’Europa comunitaria mentre la grandissima parte si riferisce a extracomunitari, che rappresentano circa il 38% dei casi, fra i quali la quota più elevata riguarda l’Albania (quasi il 30%) a cui si devono aggiungere anche coloro che provengono dai territori della ex-Jugoslavia, di poco superiori all’8%. Dall’Africa giunge circa il 29%, di cui quasi l’11% è originario del nord Africa e il rimanente di altre parti della stessa; dal sud America proviene il 12,7% e, infine, dall’Asia il 5,2%. Del rimanente 14,1% non è stata specificata la provenienza. Fra i motivi dell’ingresso in istituto si riscontrano problemi economici e di condotta della famiglia, che pesano soprattutto sui bambini della fascia 0-3 anni. Negli adolescenti le cause si ricollegano prevalentemente allo stato d’abbandono anche se i problemi economici rimangono rilevanti. Nella fascia compresa tra i 15 e i 17 anni compaiono come motivi importanti anche il maltrattamento e l’incuria, insieme ad alcuni casi di violenza sessuale.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.