Guida UNICEF ai lasciti testamentari

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“c’è qualcosa di più importante della vita di un bambino?” Audrey Hepburn

L’indimenticabile Audrey Hepburn era solita iniziare così i suoi discorsi rivolti al pubblico e ai potenti della terra per testimoniare quello che aveva visto visitando i progetti dell’UNICEF in alcuni dei paesi più poveri del mondo. Dagli anni ’90, quando Audrey si spendeva incessantemente per i diritti dei bambini, la mortalità infantile si è ridotta in maniera drastica, per effetto in particolare degli enormi progressi nel campo della salute pubblica. Eppure, ancora oggi, ogni giorno 18.000 bambini sotto i cinque anni perdono la vita per cause prevenibili e curabili. Vite che si spengono a causa della povertà, dell’ignoranza, della violenza. L’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, è la principale organizzazione mondiale impegnata a salvare la vita dei bambini e delle bambine, e ad affermarne il diritto a crescere in salute, a ricevere un’istruzione, ad essere protetti da violenze e abusi, a partecipare in maniera attiva nella propria comunità. I lasciti testamentari sono una fonte molto importante di risorse, e contribuiscono in maniera significativa a realizzare i nostri programmi, che raggiungono milioni di bambini in oltre 190 paesi e territori del mondo. Somalia 1992 - Audrey Hepburn, Ambasciatrice dell’UNICEF dal 1988, in un centro nutrizionale dell’UNICEF nella città di Baidoa, tiene amorevolmente tra le sue braccia un neonato gravemente malnutrito.

Se come Audrey, e come noi, crede che nulla sia più importante della vita di un bambino scopra, leggendo questa guida, come contribuire a salvarne migliaia attraverso un lascito testamentario all’UNICEF. © UNICEF/NYHQ1992-1199/Betty Press


la storia dell’unicef 1946: l’ONU istituisce l’UNICEF per assicurare aiuti di emergenza ai bambini dell’Europa distrutta dalla guerra. In Italia fornisce anche 800 mila paia di scarpe, tessuti per vestiti e cappotti e lancia una campagna di vaccinazione contro la tubercolosi.

NEGLI ANNI ’80 Nel 1989 l’Assemblea dell’ONU approva all’unanimità la Convenzione sui diritti dell’infanzia, il primo trattato sui diritti umani a stabilire che un’agenzia delle Nazioni Unite abbia un ruolo nella sua realizzazione. All’UNICEF viene attribuito il mandato di persuadere i Governi ad attuare la Convenzione e il controllo sull’operato degli stessi. NEGLI ANNI ’90: porta soccorsi ai bambini vittime dei conflitti nella ex Jugoslavia e in Ruanda. In quest’ultimo paese riesce a far ricongiungere con le proprie famiglie 40.000 bambini rimasti soli nel caos della guerra.

L’Unicef, il “lattaio dei bambini d’europa”, distribuisce latte in una scuola.

NEGLI ANNI ’50 l’intervento dell’UNICEF viene esteso a tutti i paesi del mondo che non riescono a provvedere da soli ai bisogni dei propri bambini. Inizia la battaglia contro malattie mortali come la tubercolosi, il vaiolo, la poliomielite, la lebbra. NEGLI ANNI ’60 l’UNICEF amplia il campo dei suoi interventi all’istruzione e raggiunge 56 milioni di bambini con interventi sanitari e nutrizionali. Nel 1965 riceve Premio Nobel per la Pace. NEGLI ANNI ’70: fino ad ora solo il 5% dei bambini viene vaccinato. L’UNICEF lancia massicce campagne di vaccinazione per di garantire a tutti i bambini l’immunizzazione contro le principali malattie.

Per la prima volta nella storia il numero dei bambini che ogni anno muoiono prima di compiere 5 anni, nel 2008 scende a 10 milioni. Nel 2012 questo numero scende ancora a 6 milioni e 600 mila. Uno spazio a misura di bambino allestito dopo lo Tsunami. L’UNICEF si é mobilitato in tutte le emergenze con interventi volti a fornire vaccini, acqua potabile e servizi igienici, istruzione, pro te z i o ne e so stegno psicologico e sociale a tutti i bambini. Come nel 2004 nell’Oceano Pacifico per l’emergenza causata dallo Tsunami, nel 2010 ad Haiti, nel 2013 nelle Filippine e dal 2011 in Siria dove gli interventi continuano incessantemente per non perdere una generazione intera di bambini.

© UNICEF NYHQ2014-0121 Pirozzi

GLI ANNI 2000


cosa facciamo Da oltre 65 anni lavoriamo in tutto il mondo, anche nelle circostanze più difficili, per migliorare la vita dei bambini. Lavoriamo con i governi, le comunità locali, la società civile realizzando interventi di ampia portata, per generare benefici per i bambini che siano durevoli e sostenibili.

© UNICEF NYHQ2013-0671 Noorani

La nostra azione è a 360 gradi, perché i problemi che affliggono i bambini sono collegati: un bambino che ha fame ha più probabilità di ammalarsi e non sopravvivere, un bambino in cattiva salute ha meno probabilità di andare a scuola, un bambino senza istruzione corre maggiori rischi di essere sfruttato e di subire violenze. Così come i problemi sono collegati, anche le soluzioni lo sono. Per questo l’UNICEF lavora nei settori della salute, dell’istruzione, della protezione.

Eliminare la polio dal mondo PAKISTAN - Un bambino riceve un vaccino antipolio, durante una campagna nazionale di vaccinazione realizzata dall’Unicef dopo le alluvioni dell’agosto 2010. Dal 1988, quando l’UNICEF ha lanciato con il Rotary International e l’Organizzazione Mondiale della Sanità la campagna per l’eliminazione della polio, i casi di polio nel mondo si sono ridotti del 99%. Ogni anno, l’UNICEF vaccina milioni di bambini in Pakistan, Nigeria, India e Afghanistan - gli ultimi paesi dove la malattia è ancora endemica - per raggiungere l’obiettivo di un mondo libero dalla polio.

© UNICEF/NYHQ2011-0194/Zaidi


Salvare i bambini dalla malnutrizione CIAD - Un bambino malnutrito in braccio a sua madre viene visitato dal Rappresentante dell’UNICEF, Marzio Babille, pediatra triestino, in un centro per l’alimentazione terapeutica nel villaggio di Goz Beida. Polmonite e diarrea sono le prime cause di mortalità infantile, ma è con la malnutrizione che aumenta la vulnerabilità dei bambini: un bambino con diarrea che è anche malnutrito, ha il doppio delle probabilità di non sopravvivere. In Ciad, in un anno, l’UNICEF riesce ad assistere ben 100.000 bambini malnutriti. © UNICEF/NYHQ2010-0401/Holt


Perché scegliere L’UNICEF Con un lascito testamentario all’UNICEF puoi davvero fare la differenza:

L’UNICEF non riceve fondi dalle Nazioni Unite. I nostri programmi sono finanziati grazie a contributi volontari di alcuni governi donatori - in continua diminuzione negli anni, e di privati, singoli cittadini, associazioni, imprese.

Acqua è vita!

L’89% delle donazioni viene impiegato per realizzare interventi in tutto il mondo: vaccini, alimenti terapeutici e cure per i bambini che vivono nei paesi più poveri, esposti alle guerre e alle malattie. L’11% viene usato per le spese gestionali e per promuovere campagne di raccolta fondi affinché sempre più bambini ricevano gli aiuti di cui hanno bisogno, soprattutto in caso di emergenza umanitaria.

INDIA - Gli alunni della scuola primaria nel villaggio Tamman Patti, insegnano ai bambini più piccoli come lavarsi le mani, utilizzando una pompa costruita dall’UNICEF. Lavarsi le mani con acqua e sapone contribuisce a ridurre di oltre il 40% l’incidenza delle malattie diarroiche che uccidono milioni di bambini. In decine di paesi del mondo, l’UNICEF aiuta i governi a far crescere il numero delle persone che possono accedere all’acqua potabile e utilizzare servizi igienico-sanitari.

© UNICEF/INDA2009-00212/Pietrasik

- ogni giorno, con i nostri interventi, raggiungiamo milioni di bambini in tutto il mondo; - non ci spostiamo nei paesi a seguito delle emergenze, siamo già lì quando si verificano e possiamo immediatamente portare soccorso alle popolazioni; - influenziamo le scelte dei Governi e monitoriamo l’effettiva realizzazione di politiche per i minori; - i nostri interventi sono a medio e lungo periodo, concordati con le comunità locali e producono benefici duraturi per i bambini; - oltre 65 anni di esperienza nei cinque continenti fanno dell’UNICEF la voce più autorevole ed esperta in materia di tutela e promozione dei diritti dei bambini.


perché fare testamento Fare testamento è una pratica ancora poco diffusa in Italia anche perché è la legge a tutelare le persone a noi più care come il coniuge e i figli. Ma il testamento rappresenta uno strumento di grande libertà perché ci offre la possibilità di scegliere a chi lasciare ogni singolo bene o il frutto del lavoro di una vita. Con il testamento abbiamo la certezza che la nostra volontà venga rispettata e che i nostri beni siano indirizzati alle persone a noi più care e a quanti vogliamo aiutare, siano essi persone fisiche o enti benefici. Altrimenti sarà la legge a stabilire come verranno suddivisi e, se non ci sono eredi, sarà lo Stato ad ereditare ogni proprietà.

Tutti a scuola! MALI - Nel villaggio di Guivagou, una bambina partecipa con interesse alla lezione nella locale scuola primaria, sostenuta dall’UNICEF. Nel mondo 72 milioni di bambini - per la maggior parte, bambine - non hanno ancora la possibilità di andare a scuola, e rimangono intrappolati in un circolo vizioso di povertà, discriminazione e ignoranza. Tra il 2004 e il 2013 l’UNICEF ha realizzato nuove scuole in Africa e formato insegnanti per 8 milioni di bambini.

© UNICEF/MLIA2009-0079/Giacomo Pirozzi

Se facciamo testamento la legge tutela comunque gli eredi legittimari, cioè il coniuge, i figli, o in assenza di questi, i propri genitori.

© UNICEF/ITAL2010-0021/Longobardi


COSA LASCIARE ALL’UNICEF Una somma di denaro, titoli, azioni, fondi di investimento. Beni mobili come opere d’arte, gioielli, arredi. Beni immobili, come un appartamento, un terreno, un fabbricato, ecc. L’intero patrimonio. Una polizza vita nominando l’UNICEF come beneficiario. La polizza vita non fa parte del patrimonio ereditario perciò l’assicurato può scegliere liberamente chi ne beneficerà. Chi è già titolare di una polizza, può designare il beneficiario in qualunque momento, con una semplice comunicazione all’Ente assicurativo, oppure può manifestare questa volontà nel testamento.

È importante sapere che i lasciti all’UNICEF, come le donazioni in vita e le polizze, sono totalmente esenti da tassazione (art.3D.Lgs.346/1990 modificato dalla L.383/2001). Questo vuol dire che il loro valore viene interamente utilizzato in favore dei progetti per l’infanzia.

© UNICEF/NYHQ2010-0316/Shehzad Noorani

Ogni lascito verrà convertito in denaro e il ricavato impiegato in progetti dell’UNICEF in favore dei bambini più poveri.

Proteggiamo i bambini, sempre HAITI - Sterling, 5 anni, riabbraccia suo padre Iste Mui, che non ha visto per un mese. Come accade a molti bambini nelle emergenze, Sterling si era persa nel caos causato dal terremoto del gennaio 2010, e ha potuto ritrovare la propria famiglia grazie all’impegno degli operatori dell’UNICEF, impegnati a proteggere i bambini di Haiti dal rischio di essere trafficati o dati in adozione illegalmente. Ogni anno, in decine di paesi del mondo, l’UNICEF svolge un intenso e delicato lavoro con i governi e le comunità locali per identificare, registrare e assistere i bambini non accompagnati, ricongiungendoli alle famiglie d’origine.


COME FARE TESTAMENTO Un testamento può essere scritto in qualsiasi momento. Inoltre è sempre possibile modificarlo,annullarlo o sostituirlo e produce i suoi effetti solo al momento dell’apertura della successione. Il testamento può essere OLOGRAFO, cioè scritto di proprio pugno, o PUBBLICO, cioè redatto da un notaio alla presenza di testimoni. Per garantire la validità di un testamento OLOGRAFO, che è individuale, è necessario seguire alcune regole: il testamento olografo deve essere scritto integralmente a mano propria, avere una data (giorno, mese e anno) e la firma; bisogna indicare i propri dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita), la residenza, il destinatario e l’oggetto del lascito; il testamento dovrà essere conservato in luogo sicuro o consegnato ad una persona di fiducia, meglio se consegnato ad un notaio; nel testamento può essere nominato un esecutore testamentario, cioè una persona di fiducia che provvederà ad eseguire le volontà manifestate. Per tutelare i bambini dell’UNICEF si può utilizzare sia il testamento pubblico, sia il testamento olografo. Con il testamento olografo è sufficiente scrivere di proprio pugno come nell’esempio qui a fianco.

........................... Io sottoscritto...................................... .......................... nato a.........................il...........................

a.......................... e residente in.................................Vi riserva ai miei fatti salvi i diritti che la legge eredi legittimari

(coniuge, figli, genitori)

lascio

Unite per l’Infanzia all’UNICEF - Fondo delle Nazioni .......................... ................................................................ .......................... ................................................................ lascia, ad esempio: una (descrizione di ciò che si immobili / opere d’arte / somma di denaro / beni vestimento / polizza vita, in di di fon / oli tit / lli oie gi intero patrimonio”) quale beneficiario / “il mio

Data...................

Firma ...................

Esempio di testamento olografo a favore dell’UNICEF.



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