La condizione dell'infanzia nel mondo. Edizione speciale

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© UNICEF/NYHQ2008-0134/Giacomo Pirozzi

L’IMPORTANZA INTRAMONTABILE DELLA CONVENZIONE

Un’istruzione di qualità è essenziale per consentire ai bambini di sviluppare appieno il loro potenziale. Nella Scuola dell’obbligo Ahmet Gashi a Tirana, in Albania, uno studente di 13 anni legge a voce alta davanti ai compagni di classe.

Molte delle pratiche più dannose per i bambini fanno parte di tradizioni sociali e atteggiamenti culturali diffusi da generazioni. Pertanto, la semplice approvazione di una legge non basta. Deve essere sostenuta da iniziative continue a livello di educazione e sensibilizzazione, da un aumento delle capacità, da risorse sufficienti e da partnership collaborative, comprendenti la piena partecipazione dei bambini. Ciò vale in modo particolare quando si tratta di proteggere i bambini da violenza, abusi e sfruttamento. Un esempio significativo è rappresentato dalla mutilazione/escissione dei genitali femminili (FGM/C). Benché le leggi contro questa pratica tradizionale dannosa siano importanti, i maggiori progressi verso l’abbandono della FGM/C si sono compiuti grazie a campagne su vasta scala, basate su un approccio comunitario. Poiché la pratica è profondamente radicata nelle strutture sociali, economiche e politiche, l’impegno per determinarne l’abbandono deve coinvolgere tutti i livelli della società. La ricerca conferma che le leggi, le informazioni sulle conseguenze sanitarie negative per le donne e la comprensione di come la pratica violi i diritti umani, per quanto necessarie, non bastano a far sì che la comunità abbandoni la FGM/C. Vi sono pressioni sociali per conformarsi alle consuetudini della comunità, che pesano anche sui genitori consapevoli dei rischi sanitari; perciò è importante un accordo collettivo sull’abbandono della pratica da parte di un numero significativo di famiglie.

L’impatto della Convenzione su sopravvivenza e sviluppo, protezione e partecipazione dell’infanzia Per avere un quadro più ampio dei progressi compiuti dalle nazioni per garantire i diritti dell’infanzia, è necessario esaminare le prove relative ai diritti affermati nella Convenzione e gli indicatori ad essi collegati. In questo rapporto, tali diritti vengono suddivisi in tre categorie principali: sopravvivenza e sviluppo, protezione, partecipazione. Sopravvivenza e sviluppo: Comprende la salute e l’assistenza sanitaria di base, la prevenzione e il controllo delle malattie, la nutrizione, l’approvvigionamento idrico, i servizi igienici e la salute ambientale, l’apprendimento precoce, l’istruzione, lo svago e le attività culturali, nonché la guida e l’assistenza alle famiglie. Negli ultimi vent’anni si sono ottenuti successi considerevoli in questo ambito dei diritti dell’infanzia, ma molto resta ancora da fare. Protezione: Implica la salvaguardia dei bambini dai rischi per il loro benessere psicologico, fisico ed emozionale, comprendenti situazioni d’emergenza, conflitti con la legge, violenza, abusi, sfruttamento, abbandono e discriminazione. In questo ambito si sono compiuti progressi notevoli, ma risulta difficile quantificarli, a causa delle considerevoli lacune esistenti nei dati e della mancata attuazione dei diritti civili dei bambini.

CELEBRARE I 20 ANNI DELLA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA

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