Rapporto UNICEF "La condizione dell'infanzia nel mondo 2012 - Figli delle città"

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Grafico 2.8. Le disparità di reddito nelle aree urbane determinano anche disuguaglianze nell’accesso all’acqua Uso di fonti migliorate di acqua potabile nelle aree urbane in paesi selezionati dell’Africa (l’estremità sinistra della striscia colorata indica l’accesso a fonti “migliorate” di acqua potabile tra il quintile più povero delle famiglie urbane, mentre quella destra indica l’accesso per il quintile più ricco). 20% più povero

20% più ricco

Sierra Leone Madagascar Somalia Ciad Ruanda Burundi Mali Congo, Repubblica Democratica Benin Guinea-Bissau Zambia Nigeria Tanzania, Repubblica Unita Camerun Guinea Senegal Costa d’Avorio Swaziland

salute dei bambini risente dell’insufficienza di acqua potabile e della mancanza di un approvvigionamento idrico adeguato per l’igiene di base. Nel complesso, la popolazione urbana gode di migliore accesso ai servizi igienici rispetto alla popolazione rurale, ma anche in questo caso la copertura sta faticando a soddisfare la crescita della popolazione urbana. Di conseguenza, il numero di residenti urbani che praticano la deiezione all’aperto è aumentato da 140 a 169 milioni tra il 1990 e il 200847. Gli effetti di questa pratica negli insediamenti urbani densamente popolati risulta particolarmente allarmante per la salute pubblica. Le condizioni di sovraffollamento e la mancanza d’igiene rendono i bassifondi urbani particolarmente esposti al rischio di malattie trasmissibili, tra cui il colera. Anche nelle aree urbane in cui sono presenti servizi igienici migliorati vengono spesso condivisi da numeri eccessivi di persone. Problemi di spazio, di proprietà e di costo limitano la costruzione di latrine individuali negli slum. I bagni pubblici, invece, sono spesso sovraffollati, maltenuti e contaminati. Quelli destinati specificamente ai bambini sono rari, perciò spesso, nei momenti di maggiore affollamento, i più piccoli tra coloro che si mettono in fila per usare i bagni comuni vengono respinti. Le bambine, in particolare, rischiano di subire molestie o abusi sessuali, oltre a non poter contare su condizioni di privacy adeguate, soprattutto dopo l’inizio del ciclo mestruale.

Togo Malawi

Istruzione

Etiopia

Nell’articolo 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, gli Stati parti riconoscono il diritto dei bambini all’istruzione e si impegnano a “garantire l’esercizio di tale diritto in misura sempre maggiore e in base all’uguaglianza delle possibilità”. In genere si ritiene che, negli ambienti urbani, i bambini godano di un vantaggio educativo. Se la cavano meglio in tutta una serie di indicatori statistici, hanno maggiori probabilità di beneficiare di programmi per la prima infanzia, nonché di iscriversi alla scuola primaria e secondaria e di portarla a termine48. Come in altri ambiti di servizio sociale, però, le statistiche complessive possono essere fuorvianti. In realtà, le disuguaglianze urbane minano profondamente il diritto dei bambini all’istruzione49. Nelle aree urbane afflitte

Uganda Niger Congo Lesotho Gambia Liberia Namibia Burkina Faso Zimbabwe

0%

20%

40%

60%

80%

Uso di fonti migliorate di acqua potabile Fonte: MICS e DHS in paesi africani, 2004-2006. I paesi sono stati scelti in base alla disponibilità dei dati.

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LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2012

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