UundergroundZine novembre 2014

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RECENSIONI

DIE ABETE “Tutto o niente”

GENERE: (post)Hardcore ETICHETTA: Fallo dischi V4V-Records VOTO: 70/100 RECENSORE: Alessandro

Schümperlin

Die abete nasce nel 2013. Sono 2 chitarre, 2 batterie, 3 voci, ogni tanto anche 4. Si chiamano Marco, Eugenio, Lukas e Michele e vengono dal Sud-Est dell’Umbria per la precisione vengono da Terni. Da poco è entrato in formazione stabile Riccardo. Il loro primo disco è quello che andremo a recensire ora dal titolo “Tutto o Niente”. Tutto o niente è uscito ad aprile in edizione limitata, autoprodotto da Punkaiano records, da Giugno in free download per V4V e Fallo dischi che a Novembre ne cureranno la ristampa con 2 pezzi inediti. Interessante un loro motto: “ E così abbiamo sempre pensato che ci fosse tutto dovuto? Crudi come le ossa, senza ombra, senza tomba.” Ed effettivamente sono diretti, crudi e violenti. E fanno hardcore, o meglio loro lo definiscono post hardcore con rimandi screamo. A me ricordano molto i “The dillinger escape plan” ma con testi e cantato anche in italiano e non solo in inglese. Il lavoro è strutturato in modo assolutamente “non conforme”, nel senso che stanno in minutaggi molto ristretti, tipici più del grindcore e del punk hardcore vecchio stile, ma danno bordate veramente intense. Un album di poco meno di quindici minuti di aggressività sonora e dimostrano che pur andando verso lidi estremi, violenti ed aggressivi i suoni si sentono e non si perdono per la strada. Ottime registrazioni e buone le post produzioni , tipiche di questo genere. Ammetto che la doppia batteria è caratteristica ma non determinante, quantomeno non da cd. Interessante la loro versione di “Ragazzo di strada”, interessanti anche “Tommy was Superman”, “Per un pugno di pugni” e “Scrittore verace”. Vere e proprie bordate di violenza sonora di alta qualità. Concludendo buono l’esordio dei Die abete, vi consiglio di dargli un ascolto oltretutto è il free download e quindi non avreste neppure la scusa che “costa troppo”. Bell’esordio per la band, magari per il prossimo cd qualche traccia in più in modo da poter avere per un tempo più prolungato la rabbia dei Die abete. Dato che non l’ho scritto sopra lo faccio ora, ascoltate tutti e otto i brani e datevi una personale top list delle tracce, ne vale la pena. Complimenti e continuate così.

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