Storia di Marinella tratta da "L'Oro di Napoli, eccellenze aziendali all'ombra del Vesuvio"

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Poi le lane all’interno della cravatta che le danno morbidezza e corposità. Infine la lavorazione, che si svolge a mano secondo le tecniche artigianali del modello classico oppure delle cinque, sette o delle nove pieghe. Le cravatte a cinque, sette e nove pieghe costituiscono delle varianti più preziose rispetto al modello classico, in quanto necessitano di una lavorazione più complessa che richiede almeno tre ore di tempo ed un impiego maggiore di tessuto, un particolare twill di seta che viene ripiegato su stesso ben cinque, sette o nove volte dall’esterno verso il centro, conferendo una corposità naturale alla cravatta che in questo caso non necessita dell’“anima” (teletta) di imbottitura. La realizzazione in 4 fasi della cravatta a nove pieghe necessita del lavoro di 4 persone. Le fasi della lavorazione sono: il taglio e la preparazione; la realizzazione del cappuccio; la fodera e la cucitura; la confezione. È soprattutto nella fattura che si riconosce un’autentica cravatta Marinella: prerogativa è la particolare imbottitura e il rinforzo del nodo, soggetto, più delle altre parti, alla compressione e quindi all’usura. Così come varia la

E. Marinella


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