Riparto utili nelle s.n.c. L’utile di esercizio, analiticamente determinato come differenza positiva fra ricavi di competenza dell’esercizio e costi di competenza dell’esercizio, rappresenta l’incremento di patrimonio tra fine ed inizio anno. L’utile di esercizio si può materializzare: aumento di attività diminuzione di passività diminuzione di passività o più comunemente aumento di attività e diminuzione di passività. Nelle società la destinazione di tutto l’utile è lasciata alla discrezionalità dei soci il quali possono decidere: di non prelevare utili e di lasciarlo investito nell’azienda (che quindi risulta essere più “ricca” rispetto ad inizio anno) distribuire tutti gli utili ai soci; in tale caso l’azienda ritornerà ad avere la stesa “ricchezza” che aveva ad inizio anno più comunemente, lasciare investito in azienda una parte di utile accantonandolo in apposita riserva, e distribuendo l’altra parte ai soci quale remunerazione della attività svolta. L’utile, a meno che l’atto costitutivo non preveda diversamente, viene distribuito fra i soci in base alle quote di capitale conferite da ciascuno.
Premessa La s.n.c. “ABC” con capitale di € 400.000,00 così conferito: Nome socio Socio “A” Socio “B” Socio “C”
quota capitale assoluta 50.000 150.000 200.000
Ha conseguito durante l’esercizio 2008 un utile di € 180.000,00
quota capitale percentuale 12,5 % 37,5 % 50,0 %