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Gorizia 2018 idealizzazione e smitizzazione di una città
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Cosa succede a Gorizia 17 febbraio 2018
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Cosa succede a Gorizia? I due conflitti mondiali, la guerra nell’ex Jugoslavia e l’ingresso della Slovenia in Europa sono tutti eventi ormai lontani nel tempo; il più recente, cioè l’abbattimento dei confini ha infatti già più di dieci anni. Ormai sono luoghi comuni stantii anche quelli riguardanti Nova Gorica come piccola Las Vegas. Così come non fa più effetto la Piazza Transalpina tagliata in due dal confine. “Beppe Grillo, – scriveva Roberto Covaz nel suo ‘Gorizia-Nova Gorica, Niente da dichiarare’ del 2007 – spesso ospite del casinò della Hit di Nova Gorica, prima o dopo gli spettacoli viene immancabilmente accompagnato alla Transalpina. ‘Non ne posso più di questa piazza, portatemi via’ , ha implorato, scherzando ma non troppo, l’ultima volta”. Raccontiamo allora un’altra Gorizia: non quella del 1917, né del 1947 o del 2007. Raccontiamo quella di oggi. Al limite inventiamocela, una Gorizia, come del resto è già successo spesso. Alla fine dell’Ottocento Carl von Czoernig aveva coniato per la città l’appellativo di “Nizza austriaca”, con la scusa della presunta gradevolezza del clima. Una riuscita operazione pubblicitaria. Gorizia entrò infatti nell’immaginario dell’impero come stazione climatica, idealizzato luogo di villeggiatura. Così come fu idealizzato luogo di italianità per la propaganda fascista, mentre da sempre la popolazione della zona era composta da friulani e da sloveni. Ma c’è anche la Gorizia di “Addio alle armi”, senza che Hemingway ci sia mai stato. Per non parlare dell’etichetta di “piccola Berlino” che descriverebbe una città tagliata in due in realtà mai esistita visto che Nova Gorica è sorta dal nulla solo dopo il 1947. Eppure che Gorizia sarebbe senza tutto questo catalogo di luoghi comuni? Anzi, è strano che non sia ancora diventata importante meta turistica internazionale come la vicina Trieste. Forse, se non lo è diventata fino ad oggi, allora è destinata a non diventarlo più. E poi non c’è il mare, come a Trieste e a Nizza. In fondo cosa ci attira verso Gorizia se non una di queste idealizzazioni: quella di città mitteleuropea. Pensi alla Gorizia di oggi e cosa ti viene in mente? La rassegna gastronomica “Gusti di Frontiera”. Di Gorizia si sa così poco, all’esterno, che la soppressione della Provincia, avvenuta il 30 settembre 2017, è passata inosservata. Al suo posto ci sono due unioni territoriali intercomunali. “Povera” Gorizia, con i suoi 34mila abitanti: insieme Monfalcone e Ronchi ne fanno di più. L’idealizzazione di Gorizia come luogo di ritiro si riaffaccia periodicamente in me da almeno quattro anni. Per andare oltre il mito della “Austria Felix” è assolutamente il caso di andarci personalmente, a Gorizia. Possibilmente non da turisti e al contempo, però, senza la presunzione di cogliere una “vera” Gorizia. La cronaca degli ultimi mesi del 2017 parla di oltre un centinaio di profughi che avevano trovato riparo dal GRUPPO HIT WEB - Rassegna Stampa 30/09/2017 - 30/09/2018
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