Tutto_Misure 01/2017

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SPAZIO ASSOCIAZIONI UNIVERSITARIE MISURISTI

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Rubrica a cura di Franco Docchio, Pasquale Daponte e Nicola Paone

Dalle Associazioni Universitarie di Misuristi Notizie da GMEE e GMMT

THE ITALIAN UNIVERSITY ASSOCIATIONS FOR MEASUREMENT This section groups all the significant information from the main University Associations in Measurement Science and Technology. RIASSUNTO Questa rubrica riassume i contributi e le notizie che provengono dalle maggiori Associazioni Universitarie che si occupano di Scienza e Tecnologia delle Misure. DUE LUTTI NEL MONDO DELLE MISURE

Il mondo delle misure italiane piange la scomparsa di due dei suoi più illustri esponenti, mancati negli ultimi mesi. Si tratta del Prof. Arnaldo Brandolini e del Prof. Antonio Langella. Entrambi sono tra i fondatori del GMEE, e hanno influenzato con il loro sapere, la loro dedizione alla ricerca e all’insegnamento, e la loro passione, numerose generazioni di studenti e ricercatori, e tutti noi loro colleghi. La Rivista Tutto_Misure e il suo Comitato di Redazione si stringono intorno ai familiari in questo momento di lutto e dolore. Arnaldo Brandolini - Milano Nella notte tra il 15 e 16 gennaio 2017, a pochissimi giorni dal suo ottantasettesimo compleanno, è mancato Arnaldo Brandolini, Professore Emerito al Politecnico di Milano. Fu al Politecnico di Milano che si svolse tutta la sua carriera accademica, e fu al Politecnico di Milano che, Professore Ordinario di Misure Elettriche dal 1980 al 2002, tenne la cattedra che fu di Angelo Barbagelata e di Piero Regoliosi. La sua curiosità innata e un’intelligenza

Antonio Langella – Napoli Antonio Langella nasce a Torre Annunziata (Napoli) il 18.02.1933. Si laurea in Ingegneria Elettrotecnica nel 1959 presso la Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Napoli Federico II, ove diviene prima Professore incaricato e poi ordinario di Misure Elettroniche. Dal 1980 è stato Presidente del Consorzio Campano di Ricerca per l’Informatica e l’Automazione Industriale – CRIAI, con sede in Portici (Napoli). In tale ruolo ha contribuito in modo determinante alla costituzione, all’avvio e alla crescita delle attività del relativo Centro di Ricerche. È stato Vice Presidente del Consorzio IATIN, costituito nel dicembre 1987 tra i seguenti Centri di Ricerca applicata nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione operanti nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia: CORISA (Sassari), CRAI (Rende – Cosenza), CRES (Palermo), CRIAI (Portici – Napoli), CSATI (Catania), Tecnopolis CSATA (Valenzano Bari), CUD (Cosenza). È stato Consigliere di Amministrazione del Consorzio Napoli Ricerche, costituito nel Febbraio 1989 per il coordinamento delle attività di ricerca nell’area napoletana tra Università degli Studi di Napoli Federico II, Istituto Universitario Navale di Napoli, IRI, Camera di commercio di Napoli, SPI S.p.A., CEIGE, CIRA, CRIAI. È stato membro del Comitato Tecnico Scientifico del CONSORZIO TECHNAPOLI, costituito nel febbraio 1992 per promuovere nell’area metropolitana di Napoli e della Regione Cam-

viva e mai paga ne hanno fatto un uomo di vasta cultura, scientifica e umanistica insieme, spesso nascosta dal suo carattere schivo. Conversare con lui voleva dire passare dalle misure alla filosofia, e da lì alla storia e a usanze di popoli remoti (nello spazio e nel tempo) nel giro di pochissimi minuti, uscendone sempre arricchiti. Ebbe l’avventura di trascorrere la parte più prolifica della sua carriera scientifica a cavallo di quella rivoluzione delle misure generata dalla possibilità di applicare le nuove tecniche numeriche all’elaborazione dei segnali. Ne fu precursore con articoli che ancora oggi possono essere considerati pietre miliari. Aperto alle collaborazioni, fu acutissimo interprete della multidisciplinarità delle misure, intuendo e anticipando tematiche e problemi che sarebbero divenuti di stretta attualità anni dopo, come le misure su sistemi elettrici in regime deformato. Per i suoi allievi fu una guida preziosa: insegnava con l’esempio molto più – ed era già tanto – di quanto non facesse con le sue parole e i suoi scritti. In un’epoca sempre meno attenta a quel modello di Scuola che, sorretto da un’etica incrollabile e mai scalfita dalle sirene dei tornaconti immediati, fece grande l’Università, egli seppe tenere viva la tradizione della Scuola milanese di Barbagelata e Regoliosi. Con lui le misure perdono un protagonista, ma ne conservano indelebile nella memoria l’esempio da seguire. franco.docchio@unibs.it T_M

N.

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