Tu NEWS n. 158

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VENERDÌ 5 LUGLIO 2019

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frosinone e provincia

RAFFICA DI MANETTE IN CIOCIARIA: LE INDAGINI SCOPERCHIANO UN GIRO DI MAZZETTE CON IL COINVOLGIMENTO DI POLITICI E FUNZIONARI PUBBLICI

Corruzione senza freni

Nelle ultime inchieste finiscono una società di smaltimento rifiuti e il Comune di Piedimonte

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n giro di corruzione che fa spavento, che vede il coinvolgimento della politica, dei Comuni, della Asl, per favorire una certa imprenditoria. E sfavorire, di conseguenza, tutti gli altri. L’interesse privato che si intreccia al favoritismo del pubblico, il pubblico che riceve “cortesie” in cambio di altri lavori, i tecnici che fanno finta di non aver visto, dimenticano di controllare o addirittura avvertono prima dei controlli. Un’organizzazione talmente ramificata ed eterogenea da essere quasi perfetta. Una perfezione che però sarebbe andata bene per il processo produttivo di un’azienda e non per una commistione che invece avrebbe falsato, secondo le accuse, una lunga serie di gare d’appalto e aggiudicazioni. Nella rete delle forze dell’ordine sono finite ben 23 persone, di cui 8 arrestate. L’ipotesi accusatoria ricostruita dagli inquirenti è relativa a vari episodi corruttivi, accertati negli anni 2017 e 2018, nei quali dipendenti e amministratori pubblici agevolavano le ditte nell’assegnazione dei lavori, ricevendo come contropartita somme di denaro, dell’ordine di qualche migliaio di euro, assunzioni di persone da loro segnalate o fornitura di beni e servizi. “I soggetti pubblici - hanno spiegato gli investigatori - omettevano i dovuti controlli sulla regolarità delle gare e sulle esecuzioni dei lavori favorendo in modo esplicito le ditte indagate. Le società venivano inoltre avvisate dai funzionari pubblici e dai politici dei controlli in programma da parte dei vigili urbani, favorendo quindi in modo esplicito le

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finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Frosinone, coordinati dai magistrati del Gruppo reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito, su tutto il territorio nazionale, un provvedimento emesso dal Gip di Roma. Trentasette gli uomini delle Fiamme Gialle impegnati in un’operazione che ha riguardato Roma, Venezia, Padova, Treviso, Frosinone, Castro dei

■ ■ ■ NELLA FOTO UN MOMENTO DELLA CONFERENZA STAMPA DEI CARABINIERI FORESTALI

PREVISTA UN'INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

Aree a rischio ambientale La Regione approva la legge

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ditte indagate”. In carcere sono stati condotti un tecnico comunale di Sgurgola, che amministrava di fatto una società di Anagni, e un imprenditore di Veroli nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani, già sottoposto ad analoga misura per un altro procedimento penale. Agli arresti domiciliari, invece, sono finiti un assessore del comune di Sgurgola, un funzionario della città metropolitana di Roma, un ex funzionario della Asl di Frosinone, il rappresentante legale della società di Anagni, un altro amministratore di fatto della società di Anagni e un dipendente della stessa. Con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, quindi il cosiddetto voto di scambio, sono finiti invece nei guai, a Piedimonte San Germano, sindaco e vicesindaco: Gioacchino Ferdinandi Leonardo Capuano, insieme ad un imprenditore della zona, sono stati desti-

natari di misure cautelari da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Frosinone. Gli investigatori avrebbero scoperto un consolidato sistema corruttivo finalizzato al voto di scambio a fronte di promesse, in vari casi concretizzatesi, di assunzioni a tempo determinato presso alcune società compiacenti dell’indotto FIAT/FCA, turbando i meccanismi elettorali democratici e agevolando così fraudolentemente il successo elettorale dei politici coinvolti nelle elezioni amministrative del 2017. Il provvedimento custodiale del divieto di dimora eseguito nei confronti del sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, attuale consigliere provinciale; arresti domiciliari, invece, per il vice sindaco Leonardo Capuano e per un imprenditore. Per entrabi è scattata l'interdizione e, di conseguenza, il Comune è stato commissariato.

L'INDAGINE HA RIGUARDATO ANCHE FROSINONE

Maxi-truffa sulle energie rinnovabili La Finanza esegue 6 misure cautelari

Volsci, Casale sul Sile e Oderzo. In particolare le investigazioni hanno permesso di accertare che sono state presentate migliaia di domande per l’erogazione di incentivi in relazione all’esecuzione di specifici interventi di efficientamento energetico, a fronte delle quali erano stati erogati contributi pubblici per 47 milioni di euro.

In tale contesto, inoltre, attraverso l’escussione di numerose persone, con particolare riferimento a tecnici e pubblici ufficiali, si è accertato che gli interventi non sarebbero stati mai realizzati, ovvero che tutte le comunicazioni prodotte al Gse erano inesistenti o contraffatte, riscontrando che le imprese incaricate di svolgere i lavori non avrebbero mai

realizzato tali interventi e che le relative fatture emesse erano state materialmente contraffatte. Il Gip, pertanto, ha disposto 6 misure cautelari personali di interdizione dall’attività d’impresa e il sequestro preventivo, per un valore complessivo di 47 milioni di euro nei confronti di 7 indagati e di 3 società di capitali operanti nel settore delle

l consiglio regionale, presieduto da Mauro Buschini, ha approvato la ‘Disciplina delle aree ad elevato rischio di crisi ambientale’, una legge che consentirà alla Regione Lazio di individuare le zone critiche e intervenire preventivamente con un piano di risanamento e recupero. Per il biennio 2020-2021 è stato stanziato un milione e mezzo di euro. L’obiettivo principale delle nuove norme è quello di tutelare soprattutto quei territori già pressati da situazioni critiche dal punto di vista ambientale. La legge, infatti, disciplina l’individuazione delle aree a elevato rischio di crisi ambientale e le misure per l’eliminazione o la riduzione dei fenomeni di inquinamento e di squilibrio ambientale, segnalati dai relativi piani di risanamento. Ecco quali sono le condizioni che determinano l’individuazione delle aree a rischio da parte della Giunta regionale: a) gravi alterazioni degli equilibri ecologici del suolo e del sottosuolo, nell’atmosfera, nelle acque superficiali e sotterranee, compresi i sedimenti fluviali, lacuali e marini; b) elevata concentrazione di stabilimenti industriali con possibilità di incidenti rilevanti; c) impianti, anche in fase di smaltimento, che impieghino materiali radioattivi destinati alla fabbricazione e stoccaggio del combustibile nucleare e dei rifiuti radioattivi. Per ciascuna area dichiarata a elevato rischio di crisi ambientale, verrà redatto un piano di risanamento, che individua le misure urgenti da attivare per rimuovere i fenomeni in atto e le situazioni di rischio e, di conseguenza, le misure per avviare il recupero ambientale e la riqualificazione dell’area. All'interno delle aree ndividuate, la Regione eseguirà un’indagine epidemiologica per la popolazione esposta e, insieme agli enti locali – nell’ambito delle rispettive competenze – potrà arrivare a vietare: la realizzazione di nuovi edifici residenziali; la realizzazione, l’ampliamento o la riattivazione delle attività di cui al decreto legislativo 105/2015 che rischiano di provocare incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose; qualsiasi altra attività che possa alterare gli equilibri ecologici di un sito.Monitoraggio e risorse economiche. Il monitoraggio delle aree dichiarate ad alto rischio sarà effettuato dall’Arpa.

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IL COLONNELLO ALESSANDRO GALLOZZI

energie rinnovabili ed efficientamento energetico, con sede nel Lazio e nel Veneto. I militari della Guardia di Finanza, inoltre, hanno perquisito le residenze di tutti gli indagati e quattro sedi delle aziende coinvolte. Sulla base delle risultanze investigative

acquisite è ipotizzato il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, aggravata dalla rilevante entità patrimoniale ai danni del G.S.E (Gestore Servizi Energetici) Spa, società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.


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