Giordano Perin; semeiotica medica 4: esame obiettivo del torace Si ricorda di non fare respirare a fondo un paziente per molto tempo, soprattutto se anziano o a rischio, in quanto è possibile indurre una alcalosi respiratoria. I RUMORI POLMONARI: sono state distribuite numerose diverse codificazioni dei rumori polmonari, anzitutto è importante ricordare che si distinguono: RUMORI FISIOLOGICI che si ascoltano rumori di tipo: tracheale. Bronchiale. Bronco alveolare. Murumore vescicolare. si tratta dei rumori fisiologici e praticamente sempre presenti IN DATE ZONE DEL POLMONE abbastanza ben delimitate. I rumori fisiologici che originano dal passaggio del flusso laminare NON TURBOLENTO dell'aria attraverso la trachea e che ASSUME CONNOTATI TURBOLENTI PER LA PRESENZA DI DIRAMAZIONI DELLE STRUTTURE BRONCHIALI: questo rumore viene poi trasmesso lungo i bronchi fino alla periferia originando il cosiddetto MURMURE VESCICOLARE. Questo murmure sappiamo oggi è di derivazione DELLE VIE AEREE non degli alveoli; possiamo dire che: origina a livello tracheale. si porta verso il basso. Raggiunge la periferia. LA VARIAZIONE DEL SUONO È LEGATA SOLO E UNICAMENTE ALLE DIFFERENTI STRUTTURE CHE ATTRAVERSA IL FLUSSO DELL'ARIA. RUMORI AGGIUNTI che possono essere: discontinui: rumori di durata molto breve, fino a 10-20ms. continui: di durata maggiore, oltre gli 80-100ms. sfregamenti pleurici. All'esame obiettivo è importante ricordare che si ascolta anche la voce del paziente. STORIA DELLA CLASSIFICAZIONE DEI RUMORI POLMONARI: LA CLASSIFICAZIONE ORIGINALE DI LENNEC del 1860 prevedeva la classificazione di tutti i rumori polmonari come RANTOLI distinguibili sulla base di diverse caratteristiche in: umidi o crepitanti. mucosi o gorgoglianti. secchi o sonori o ronfanti. sibilianti secchi o fischi. crepitanti secchi a grosse bolle. CLASSIFICAZIONI SUCCESSIVE: dopo la classificazione proposta da LANNEC altri proposero differenti classificazioni dei suoni polmonari, nello specifico si possono distinguere: RANTOLI UMIDI a loro volta classificabili in: grosse bolle. medie bolle. piccole bolle. crepitanti. Questi rumori possono poi presentarsi con caratteri differenti: senza modificazioni consonanti a: ■ crepitatio. ■ carattere metallico. ■ cavernoso. ■ rombanti o gorgoglianti.
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