Giordano Perin; semeiotica chirurgica 11: le ernie QUADRO CLINICO: l'ernia risulta in questo caso: IRRIDUCIBILE. AUMENTATA IN VOLUME. NON DOLENTE ed eventualmente modicamente dolorabile: le distensione del viscere non è generalmente sufficiente a generare un dolore. COMPARSA DI SEGNI DI OCCLUSIONE INTESTINALE come accennato. Prevalgono in questo caso i SEGNI DI OCCLUSIONE INTESTINALE. IRRIDUCIBILITÀ: in questo caso L'ERNIA È DIVENUTA TANTO GRANDE CHE: la parete si è atrofizzata. i visceri risultano bloccati all'esterno della parete. QUADRO CLINICO: in questo caso: non si registrano dolorabilità o dolenzia. nessun disturbo del transito. il problema è il fato che l'ernia NON PUÒ ESSERE RIDOTTA. INFIAMMAZIONE: in questo caso abbiamo una infiammazione che coinvolte gli organi contenuti nell'ernia, le cause possono essere differenti: FLOGOSI ESTERNA. L'USCITA DELL'OMENTO se avviene violentemente può PORTARE AD UNA INFIAMMAZIONE DELLO STESSO. INFIAMMAZIONE DELLA APPENDICE presente PRIMA DELLA FORMAZIONE DELL'ERNIA. QUADRO CLINICO: in questo caso il dolore flogistico è consistente: DOLORE FLOGISTICO LOCALE legato al fatto che la infiammazione interessa specificamente il peritoneo parietale. IRRIDUCIBILITÀ.
ERNIE PIÙ FREQUENTI: le ernie maggiormente frequenti sono nell'ordine: ERNIA CRURALE. ERNIA OMBELICALE. ERNIA INGUINALE. ERNIA INGUINALE: ernia che passa attraverso il canale inguinale per uscire a livello dello scroto, all'esame obiettivo è fondamentale LA MANOVRA DI INVAGINAZIONE DELLO SCROTO, si esegue in questo modo: SI RIDUCE ANZITUTTO L'ERNIA tramite l'assunzione della posizione clinostatica o manovre di taxis. si mette il dito 4-5cm esternamente all'orifizio inguinale esterno e si preleva parte della cute. si pone il dito ad uncino con il polpastrello dell'indice rivolto verso l'esterno. si solleva la cute e la si invagina verso l'interno. ci si porta verso l'alto fino ad individuare palpatoriamente 4