Giordano Perin; semeiotica medica 12: esame neurologico SENSIBILITÀ CHINESTESICA: a paziente sdraiato rilassato e ad occhi chiusi: si afferra un dito del piede o della mano e si porta l'estremità in fase di flessione dorsale o plantare. Si richiede al paziente di determinare in che direzione ha sentito muovere l'arto o eventualmente di imitare la posizione con il braccio controlaterale. I movimenti vanno eseguiti delicatamente per evitare che la contrazione muscolare del paziente possa alterarne la ricettività. PALLESTESIA: il test relativo alla sensibilità pallestesica si effettua grazie al DIAPASON: si fa vibrare lo strumento e si valuta se il paziente è in grado di percepire la vibrazione applicata alla sua pelle, si esegue: prima sulla fronte. quindi sulle protuberanze ossee quali:malleoli, rotule, pube, spine iliache, capitello radiale, gomito eccetera. Il paziente deve dichiarare se percepisce o meno lo stimolo e quando smette di percepirlo, si richiede inoltre al paziente un confronto generalmente tra diverse regioni simmetriche del corpo. Con l'aumentare dell'età la sensibilità pallestesica tende a calare: giunti sopra i 65 anni, è comune un deficit di tale sensibilità soprattutto a livello delle anche. Nei pazienti diabetici la sensibilità pallestesica si riduce in modo molto precoce rispetto a quanto non avvenga in altri casi, si tratta di un segno ESTREMAMENTE PRECOCE SI POLINEUROPATIA DIABETICA. SENSIBLITÀ DOLORIFICA PROFONDA: si esplora affondando con decisione i propri pollici nei muscoli del paziente, dal cucullare al tricipite ai gastrocnemi, o sui tendini, in condizioni fisiologiche il paziente lamenterà semplicemente un fastidio, in caso di alterazioni possiamo avere: AUMENTO DELLA DOLORABILITÀ che si riscontra: in alcune polineuropatie. Nella degenerazione combinata subacuta del midollo spinale. Nella miosite. in alcuni stati psicogeni. CALO DELLA DOLORABILITÀ si registra invece in caso di: tabe dorsale. Siringomielia. Neuropatia carcinomatosa. Lesione delle radici posteriori. SENSIBILITÀ COMBINATA O EPICRITICA: la valutazione di questa sensibilità SI ESEGUE SOLO DOPO AVER ESEGUITO IL CONTROLLO di TUTTI GLI ALTRI TIPI DI SENSIBILITÀ: questa serie di valutazioni fornisce valutazioni indicative di lesioni centrali dove tutte le sensibilità di tipo misto, di fatto, presentano componenti encefaliche di controllo. CAPACITÀ DISCRIMINANTE TRA DUE PUNTI: Si esegue con il compasso di WEBER che consente di valutare simultaneamente due stimoli cutanei a distanza variabile tra loro. Questa sensibilità: è minima al tronco e arti dove risulta variabile da 4 a 6cm. È intermedia a livello della mano dove è di 1-2cm circa. È massima in corrispondenza dei polpastrelli delle dita dove raggiunge 1-3mm. La capacità di discriminare tra due punti: 12