Semeiotica medica giordano perin

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Giordano Perin; semeiotica medica 9: la pressione venosa centrale

LA PRESSIONE VENOSA CENTRALE La pressione venosa può essere valutata in due modi distinti: • IN MANIERA NON CRUENTA tramite cioè valutazioni semeiologiche. • IN MANIERA CRUENTA tramite l'inserzione di un catetere nell'atrio destro. La pressione venosa può essere valutata misurando la distanza verticale in centimetri dall'angolo sternale o angolo del Louis al menisco superiore della colonna ematica della vena giugulare destra: si tratta fondamentalmente di una MISURA DEL TURGORE DELLE VENE DEL COLLO. Nello specifico ricordiamo che: • Testa e spalle del paziente devono essere sollevate a 45°: nel caso specifico LA POSIZIONE DEL PAZIENTE È CRITICA: ◦ a paziente disteso il turgore diviene evidente sempre. ◦ A paziente in posizione ortostatica il turgore non è mai evidente. • I valori normali sono i seguenti: ◦ 3cm dall'angolo del Louis fino all'apice della colonna. ◦ 5cm dal centro dell'atrio destro all'angolo del Louis. Per un totale di 8cm di cui 5, la distanza tra atrio destro e angolo, fissi. UN AMENTO DELLA PRESSIONE A LIVELLO GIUGULARE corrisponde ad UN INCREMENTO DELLA PRESSIONE A LIVELLO DELLA CAVA SUPERIORE E DELL'ATRIO DI DESTRA: un incremento della pressione venosa centrale indica di fatto una insufficienza cardiaca destra. ALTRI METODI DI VALUTAZIONE E MANOVRE UTILI: è possibile valutare la pressione venosa centrale anche con un metodo differente, sfruttando nello specifico LE VENE DEL DORSO DELLA MANO; si procede in questo modo: • il paziente viene POSTO IN POSIZIONE SEMIASSISA a 45°. • si fa abbassare il braccio al paziente fino al di sotto del livello del cuore fino a provocare una congestione lieve delle vene del dorso del braccio, particolarmente visibili. • Il braccio del paziente viene sollevato lentamente e passivamente: ◦ normalmente a livello dell'angolo del Louis il turgore delle vene acquisito sparisce. ◦ Se tale turgore non scompare, è necessario valutare quale sia la distanza in verticale tra l'angolo del louis e il punto in cui il turgore scompare: questa distanza sarà coincidente con la pressione venosa. Il dato così rilevato risulta in ogni caso impreciso rispetto a quello relativo alla vena giugulare. IL RIFLESSO EPATOGIUGULARE: si tratta di una operazione che completa nei casi dubbi l'analisi della pressione venosa:  si pone il paziente a 45°.  si esercita una pressione con mano a piatto al di sotto del margine epatico dal basso verso l'alto.  si mette in evidenza l'eventuale comparsa di turgore delle vene giugulari. Se il turgore è già palesemente evidente, non ha senso eseguire questa operazione, in caso contrario la sua esecuzione può risultare fondamentale: IN INDIVIDUI NORMALI UNA PRESSIONE DI UN MINUTO NON PORTA AD INCREMENTI DELLA PRESSIONE SUPERIORI AI DUE CENTIMETRI, IN CASI PATOLOGICI QUESTO INCREMENTO È MOLTO PIÙ CONSISTENTE.

CARATTERISTICHE DEL POLSO GIUGULARE E DEL POLSO VENOSO: le vene del collo RISULTANO: 1


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