Istologia ed embriologia giordano perin

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Giordano Perin o

Istologia 1: tessuto epiteliale

La vescica si svuota, le vescicole precedentemente fuse con la membrana tornano ad essere indipendenti, in questo modo il tessuto si ridistende tornando alle dimensioni originali.

L’EPIDERMIDE: l’epidermide è la prima barriera difensiva del nostro corpo e svolge inoltre una lunga serie di altre funzioni essenziali per la vita umana; si tratta di un epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato dello spessore da 30 µm a 2mm (ma anche oltre). L’epidermide è caratterizzata dalla presenza di molteplici linee cellulari; in particolare si distinguono: ¾ CHERATINOCITI: sicuramente le cellule più presenti in assoluto nell’epidermide; vanno a costituire tutto lo strato solido dell’epidermide, si trovano in diversi stadi del loro ciclo di cheratinizzazione dalla lamina basale alla superficie. ¾ NON CHERATINOCITI: sono tutte le cellule non strutturali dell’epidermide; in particolare si distinguono: o MELANOCITI: sono le cellule che si occupano della produzione della melanina; generano direttamente dalle creste neurali dell’embrione. o CELLULE DI LANGHERANS e di GRANSTEIN: sono cellule immunocompetenti che si occupano della prima difesa da invasioni esterne tramite epidermide; costituiscono il SALT, tessuto linfoide associato alla pelle. o CELLULE DI MERCKEL: si occupano della recezione di stimoli meccanici e di trasmetterli ai nervi che passano attraverso il tessuto epiteliale; si tratta di MECCANORECETTORI organizzati generalmente in strutture epiteliali nervose più complesse. Il processo fondamentale che caratterizza l’epidermide è sicuramente la CHERATINZZAZIONE: processo che porta alla formazione di un cheratinocita maturo, cioè di un cellula morta costituita di sola cheratina. Questo processo si svolge salendo lungo gli strati dell’epidermide fino ad arrivare alla superficie. Il tempo che impiega una cellula a compiere questa trasformazione si definisce TURNOVER ed è in media lungo 30‐ 90 giorni, la sua durata è profondamente influenzata da fenomeni quali: 1. Tipo di esposizione ad agenti ambientali. 2. Il fatto che l’attività mitotica delle cellula alla base dell’epitelio è maggiore di notte. 3. Grado di desquamazione dell’epidermide stessa. Come si può intuire immediatamente da quello che è il processo di cheratinizzazione stesso, una cellula fra uno strato e l’altro dell’epidermide, muta moltissimo la sua fattezza: ¾ CELLULA DELLO STRATO BASALE: ha una forma ancora regolare e ciclica; aderisce alla lamina basale con una forza sorprendente: questo è possibile unicamente grazie alla presenza di giunzioni cellula matrice estremamente forti: si tratta di EMIDESMOSOMI, ma in questo particolare caso i filamenti intermedi coinvolti sono definiti TONOFILAMENTI e le loro associazioni TONOFIBRILLE. Un patologia 4


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