Istologia ed embriologia giordano perin

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Giordano Perin

Citologia

METODI DI TRASPORTO ATTRAVERSO LA MEMBRANA: si distinguono tre metodi di trasporto fondamentalmente: classico (mediato da proteine) e di eso‐endo citosi; il secondo in particolare è interessante a fini istologici: • ESOCITOSI: dall’apparato del golgi si staccano delle vescicole che giungono alla membrana plasmatica dove si fondono con essa dando vita ad un poro dal quale esce il materiale da esocitare. Questo crea un surplus di membrana che andrà bilanciato con processi di endocitosi. • ENDOCITOSI: attraverso questo processo la cellula si procura materiale dall’esterno, una piccola zona di membrana plasmatica si invagina dando vita ad un peduncolo, questo rimane in continuità con la membrana finche la clatrina non lo avvolge e la membrana non si invagina a sufficienza, a questo punto la vescicola si stacca e l’endocitosi è completa. Si riconoscono due tipi di endocitosi. o Fagocitosi: endocitosi di molecole grosse e solide come per esempio batteri, altre cellule; esistono delle dimensioni discriminanti: DIAMETRO VESCICOLA>150nm. o Pinocitosi: endocitosi di materiale fluido, in questo caso DIAMETRO VESCICOLA<150nm; si inglobano molecola associate a liquido in modo assolutamente aspecifico. o Endocitosi mediata da recettore: un recettore di membrana, legato al suo ligando, stimola la formazione di una vescicola di endocitosi. • GEMMAZIONE: si staccano interi pezzi di membrana plasmatica, complessivamente il processo consta di questo: si ha la nascita di una estroflessione, la formazione di un grande peduncolo esterno e infine la gemmazione di una grossa vescicola piena di materiale. Processo molto importante per l’uomo nel quale sono coinvolti questi meccanismi è sicuramente l’allattamento: alla fuoriuscita di latte materno dalla ghiandola mammaria contribuiscono sia il processo di esocitosi che quello di gemmazione: in questo modo il latte materno non solo è ricco di lipidi, ma anche di proteine di membrana e citoplasmatiche, di ioni funzionali e di numerose altre componenti cellulari fondamentali.

RIBOSOMI: sono strutture fondamentali per la sintesi proteica. STRUTTURA: sono costituiti di: RNA con funzione enzimatica, quindi detto ribozima. DUE SUBUNITA’ una maggiore una minore: o MAGGIORE: 60s. o MINORE: 40s. o COMPLESSO ASSOCIATO: 80s N.B.: si misurano in svaldberg, una unità di misura che tiene in considerazione numerosi aspetti molecolari come il rapporto massa/volume ecc… PROTEINE con numerose diverse funzioni: o Meccaniche e strutturali, consentono mantenimento della struttura e assemblaggio. o Enzimatiche in associazione con l’RNA. o Di riconoscimento per l’mRNA e di numerose sequenze in esso contenute. Complessivamente è una struttura che, associata, ha un diametro molto variabile, da 15 a 25nm. Le due sub unità ribosomiali vengono sintetizzate nel nucleolo grazie all’associazione fra rRNA sintetizzati in loco o comunque nel nucleo e proteine traslocate dal citoplasma. Cellule particolarmente ricche di ribosomi sono tutte quelle cellule che devono svolgere una sintesi proteica molto consistente, in particolare: GHIANDOLE SALIVARI: la saliva è molto ricca di enzimi digestivi e non solo. PLASMACELLULE: devono produrre anticorpi proteici in massa quando è necessario.

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