Giordano Perin; immunologia 3: le fasi afferente ed efferente della risposta immunitaria trasformazioni notevoli e distinguiamo: ■ FOLLICOLI PRIMARI PICCOLI E SCURI, NON ATTIVI. ■ FOLLICOLI SECONDARI che si attivano grazie alla presenza di ANTIGENI B DIPENDENTI divenendo: CHIARI a livello del centro del follicolo che viene detto CENTRO GERMINATIVO. MOLTO PIÙ GRANDI. Se entrambe le zone vengono attivate A LIVELLO DEL LIMITE TRA LA ZONA CORTICALE E PARACORTICALE SI ASSISTE AD UN NOTEVOLE INCREMENTO DELLA ATTIVITÀ legata alle interazioni tra cellule B e T.
ISTOLOGICA DI UN LINFONODO: 1 = capsula connettivale. 2 = seno sottocapsulare. 3 = centri germinativi. 4 = follicoli linfatici. immagine tratta da wkipedia
I VASI DEL LINFONODO: i vasi sanguigni VENOSI in questa regione PRESENTANO un struttura caratterizzata da UN ENDOTELIO ALTO e si definiscono HIGH ENDOTHELIAL VENULES o HEV: le cellule endoteliali di questo tipo di vene SONO UNICHE IN TUTTO IL NOSTRO ORGANISMO • dal punto di vista STRUTTURALE. • Dal punto di vista FUNZIONALE: SONO LE UNICHE CELLULE ENDOTELIALI CHE CONSENTO LA FUORIUSCITA FISIOLOGICA DI CELLULE LINFOCITARE DAL SANGUE. Attraverso questo tipo di endotelio si forma una vero e proprio traffico linfocitario che assume il nome di RICIRCOLAZIONE LINFOCITARIA per cui: linfociti passano attraverso tale endotelio. si portano alla regione paracorticale. controllano l'attività locale: se non sono presenti antigeni, allora la cellula T esce dal linfonodo e viaggia nel sangue. se è presente un antigene, la cellula T si ferma, lo riconosce, prolifera per poi riportarsi nel sangue ad eseguire la sua azione. si tratta fondamentalmente di CENTRI DI INCONTRO E RICONOSCIMENTO DELL'ANTIGENE DA PARTE DEI LINFOCITI. MOLECOLE DI SUPERFICIALI DELLE HEV: si tratta di molecole essenziali a garantire la interazione tra cellule T e cellule endoteliali fondamentale per garantire il passaggio delle molecole attraverso l'endotelio stesso; in particolare; • L SELECTINA linfocitaria. 17