Giordano Perin; immunologia 3: le fasi afferente ed efferente della risposta immunitaria NORMALMENTE LE CELLULE B SONO ATTIVATE DA CELLULE TH, solo alcuni antigeni T indipendenti e B dipendenti possono attivare le cellule B direttamente come accennato in precedenza. I linfociti B hanno anche la capacità di presentare L'ANTIGENE: NELLA RISPOSTA PRIMARIA sono poco importanti come APC in quanto lo specifico linfocita è presente in numero relativamente limitato. NELLA RISPOSTA SECONDARIA sono molto importanti anche come APC in quanto: sono aumentate a livello numerico. Hanno incrementato la loro specificità. Possiamo distinguere due vie di attivazione della cellula B come accennato in precedenza: LA ATTIVAZIONE T DIPENDENTE: si tratta di un meccanismo di attivazione nel quale la cellula B per proliferare e divenire attiva necessita della presenza di un linfocita T helper attivo. Anche in questa via in ogni caso È NECESSARIO IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DELLA CELLULA B dell'ANTIGENE, in caso contrario, il sistema non potrà essere attivato. Il processo avviene fondamentalmente in questo modo: • LA CELLULA B RICONOSCE L'ANTIGENE in un processo che prevede la formazione di un CROSS LINK: due immunoglobuline di membrana si associano all'antigene CHE VIENE RICONOSCIUTO DALLA CELLULA B. ◦ Si parla di PRIMO SEGNALE. ◦ La cellule B naive è a questo punto nella fase mitotica G0. • LA ATTIVAZIONE stimola una pathway intracellulare che porta alla ELABORAZIONE DELL'ANTIGENE RICONOSCIUTO che VIENE ESPOSTO SULLA SUPERFICIE ASSOCIATO AD UN MHC DI CLASSE II. • LA CELLULA T riconosce l'M punto nella fase mitotica G1. • LA CELLULA T, UNA VOLTA RICONOSCIUTA LA CELLULA B, RIORIENTA TUTTO IL SISTEMA VESCICOLARE INTRACELLULARE E SECERNE IN DIREZIONE DELLA CELLULA B UNA GRANDE QUANTITÀ DI CITOCHINE. ◦ La cellula B entra nella fase mitotica S e comincia a proliferare. ◦ Si parla di TERZO SEGNALE.
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immagine tratta da wikipedia
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