Trofeo Formenton 30^ Edizione

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ROFEO ARIO ORMENTO

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TROFEO MARIOFORMENTON

20 agosto, porto rafael

YACHT CLUB COSTA SMERALDA

SPORTING CLUB SARDINIA

YACHT CLUB PUNTA SARDEGNA

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ROFEO ARIO ORMENTO

30ªedizione 1989 - 2018

20 agosto, porto rafael



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ROFEO ARIO ORMENTO

30ªedizione 1989 - 2018


MARIO FORMENTON

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Nato a Teheran (Iran) nel 1928, compie gli studi classici in Italia e successivamente frequenta i corsi di economia e legge all’Università di Milano. Nel 1952 sposa Cristina Mondadori e ha quattro figli: Luca, Silvia, Pietro e Mattia. Dopo aver svolto attività commerciale in proprio il 1° ottobre 1961 entra a far parte della Arnoldo Mondadori Editore, in qualità di Direttore dello stabilimento Grafico di Verona. È di questi anni il rapido sviluppo dello stabilimento, soprattutto nel campo delle coedizioni e della stampa per editori internazionali. Nel 1964 viene nominato Amministratore Delegato della Società, assumendo anche la responsabilità dell’attività internazionale e delle edizioni per la gioventù. Nel 1968 assume infine la carica di Vicepresidente e Amministratore Delegato del Gruppo Mondadori e, nel decennio successivo, assume responsabilità direttiva in varie società collegate al Gruppo Mondadori. Il 20 dicembre 1982 viene nominato Presidente e Amministratore Delegato della Arnoldo Mondadori Editore S.p.A: società leader italiana nel settore editoriale, grafico e cartario, con circa 6.500 dipendenti e 1.125 miliardi di lire di fatturato consolidato. Nel contempo ricopre anche le cariche di Presidente del Club degli Editori, Vicepresidente dell’Editoriale La Repubblica e Consigliere della Cartiera di Ascoli, nonché di membro del Comitato di Presidenza della Federazione Italiana Editori Giornali. Si è sempre interessato all’attività di formazione professionale: è stato Presidente dell’importante Scuola Grafica di Verona, la prima in Italia a essere gestita da un Comitato composto pariteticamente da imprenditori e sindacati, e Presidente per dieci anni del C.U.O.A., scuola post-universitaria, di formazione manageriale presso l’Università di Padova. È stato inoltre Presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto Tecnico Industriale ”Galileo Ferraris” di Verona. È stato insignito delle seguenti onorificenze: Grande Ufficiale all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Premio “Achille Marazza” per le relazioni umane nel lavoro Premio “Domus Mercatorum” per meriti imprenditoriali Cavaliere del Lavoro (nel 1982) Muore a Parigi il 29 marzo 1987.


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io padre è diventato velista nell’ultima parte della sua vita, purtroppo troppo breve. Ma proprio perché forse un po’ tardiva, la sua era una passione travolgente. Non c’erano vento, mare, pioggia che potessero impedirgli di uscire con il Mohbarak. Lo ricordo con un sorriso aperto, ordinare di issare lo spi a noi ragazzi quindicenni, con venti nodi di maestrale perché “mi hanno regalato uno spi da venti forti…”. Era un uomo generoso, molto amato e capace di condividere il suo entusiasmo. Un anno partecipammo (senza di lui perché sempre troppo impegnato) ad una serie di regate a Maddalena… finimmo terzi e lui volle regalare a tutto l’equipaggio un braccialetto con il nome della barca. Il Trofeo è nato per ricordarlo e per condividere con tutti voi questa passione e questo mare che amava moltissimo. Da quattro barche di amici davanti a casa, nell’ultima edizione siamo stati più di 60 e oggi festeggiamo i trent’anni di regata… niente male. Tutto questo in primo luogo grazie a voi, al fatto che avete condiviso lo spirito di questa veleggiata tra le isole (i pezzi raccolti all’interno del libro credo lo dimostrino) e grazie a tutti quelli (e sono tanti) che ogni anno collaborano alla realizzazione del Trofeo. Da ultimo un ringraziamento speciale a Giorgio Bevacqua, senza il cui entusiasmo non saremmo neanche partiti e a Mauro e Paola Giaculli, amici di una vita, per la pazienza e la saggezza nel realizzare questo volume. Mattia Formenton, Mohbarak, Loki (nella foto piccola con i genitori Mario e Cristina)

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gli inizi

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aro Mattia, ti ringrazio ancora per l’invito al prossimo trentennale del Trofeo Mario Formenton: quanti ricordi… L’ultima volta che vidi Mario fu a Rapallo: c’era anche Piero Ottone e Piero, il marinaio di Portofino. Mario, con l’innato e coinvolgente entusiasmo di sempre, ci aveva appena mostrato i disegni della nuova barca che sarebbe stata consegnata forse in tempo per le vacanze estive… ed io già pregustavo i soliti ingaggi – quasi giornalieri - nell’Arcipelago della Maddalena fra gli “ammannatacci” di Oracabessa ed i “formentacci” del Mohbarak... Ma quell’estate Mario non è stato più tra noi, e con grande rammarico per la sua assenza, abbiamo voluto ricordarlo partecipando – con lo stesso entusiasmo che Mario avrebbe avuto – alla regata che la famiglia Formenton ha voluto istituire in suo onore. Ricordo la prima edizione organizzata (un po’ alla buona) ma con grande passione e spirito agonistico: partenza e arrivo su un allineamento tra un palo piantato sul prato della villa Formenton e un canotto precariamente ormeggiato come boa di partenza… Sono passati trent’anni ed il trofeo Mario Formenton è diventato l’evento velico di agosto nell’Arcipelago della Maddalena per la classe “crociera”. Per la prossima regata del trentennale io e mio figlio Riccardo - detentori del primo trofeo assegnato - contiamo di esserci a testimoniare la nostra passione per la vela ed il nostro ringraziamento a chi si prende cura di tenere vivo il ricordo di un grande appassionato della vela come Mario, che mi piace pensarlo assieme alla sua Cristina sul prato di casa a godersi la partenza e l’arrivo di una regata organizzata in suo onore. Arrivederci ad agosto, ti abbraccio

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Vittorio Ammannato, Oracabessa (foto a destra)


fotografie di Angelo Mereu

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are, passione e divertimento, queste le parole che per me racchiudono il significato del Trofeo Formenton giunto oramai alla sua trentesima edizione. Il 20 agosto è una data memorabile per gli amanti del mare e della vela e il Trofeo è un appuntamento atteso con entusiasmo e partecipazione. Lo Yacht Club di Punta Sardegna a Porto Rafael, che da sempre ospita l’evento e la magnifica festa della premiazione, è la cornice naturale del Trofeo. Correva l’anno 1989... Io ero già in Sardegna da tempo e mi cimentavo nell’organizzazione di regate e maratone veliche nel cuore dell’Arcipelago della Maddalena. L’intesa con la famiglia Formenton nacque da una reciproca aspirazione: creare un evento velico in memoria di Mario Formenton, da poco deceduto, che coinvolgesse tutti gli appassionati di vela. Cominciammo così, con poche, pochissime barche, che ad ogni scadenza aumentavano, fino ad arrivare a più di sessanta negli ultimi anni! Decisi di coinvolgere, nel comitato di regata, il commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda, Gianfranco Albertini che, grazie alla sua grande fama ed esperienza, diede impulso e credibilità alla regata. Non sono di certo mancate le difficoltà, ma la riuscita dell’evento e la soddisfazione dei regatanti hanno sempre rappresentato per me lo stimolo per andare avanti con slancio e dedizione. Pioggia, vento o sole a picco, da ormai trent’anni il mio caro e fidatissimo amico Giangi, ora novantenne, mi accompagna sul gommone durante la regata, riprendendomi per le manovre azzardate o la velocità eccessiva con cui affronto il mare “incrociato” dell’Arcipelago! Gli angeli custodi della Capitaneria, dei Carabinieri e della Polizia hanno sempre garantito partenze in tutta sicurezza permettendo alle imbarcazioni di salpare volteggiando con le vele al vento! Bellissimi ricordi e immense soddisfazioni sono il prezioso bagaglio che mi rimane alla conclusione di ogni Trofeo e, come ogni anno, non vedo l’ora che sia di nuovo estate, di nuovo Formenton!

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Giorgio Bevacqua, presidente Sporting Club Sardinia


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uccedeva così: la mattina ognuno partiva dal porticciolo un po’ come e quando gli pareva. La meta la decideva il vento. Quasi tutti i giorni d’agosto, sottovento a Spargi, Budelli, Barettini, Santa Maria, era possibile scorgere una piccola flottiglia di quattro eterogenee imbarcazioni che oziavano all’àncora. Ma, ad una mai ben definita ora del pomeriggio, il concetto di ozio e di àncora veniva improvvisamente abbandonato da quegli equipaggi pur rigorosamente familiari. Anzi, proprio la prima àncora che veniva salpata era il segnale. Senza agitarsi (sarebbe stato un segno fin troppo palese di sfida…), uomini, donne e ragazzi fino ad allora beatamente spalmati sulla coperta iniziavano a liberare l’ormeggio e a issare le vele giuste. E via, direzione Porto Rafael. Il gioco era sempre quello: le barche più piccole lottavano per non farsi superare (o distanziare) da quelle più grandi, e viceversa. Quasi tutti i giorni d’agosto. Per questo per me, Mattia, Umberto, Andrea, Vittorio, Ricky… il prossimo non sarà solo il trentesimo Formenton, ma forse il trecentesimo. E mi piacerebbe che riuscissimo a farne, insieme a tutte le barche che si sono aggiunte negli anni, almeno altrettanti.

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Mauro Giaculli, Argento Vivo


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el 1970 visitai Porto Rafael per la prima volta. Il posto mi stregò immediatamente e cominciai a scattare le mie prime fotografie con una Polaroid ed una “compattina” della Kodak. Dal principio fu la piazzetta il principale soggetto ad attrarre il mio obbiettivo, ma a breve iniziai ad interessarmi moltissimo anche alle rocce con le loro forme insolite ed affascinanti. Non ci misi molto a mettere in discussione la resa delle stampe e così nel 1979 acquistai un’apparecchiatura più professionale: una Nikon F2 con un paio di obbiettivi; iniziai così a fotografare più seriamente sia a colori che in bianco e nero. Di lì a poco conobbi il fondatore di quel piccolo angolo della Sardegna: il conte Rafael Neville, con il quale entrai presto in confidenza. Lui, che scherzosamente mi chiamava “negrito” per via della mia abbronzatura, mi aprì le porte della sua casa, che non mancai di fotografare, e si lasciò ritrarre in più di un’occasione anche in compagnia di esponenti del jet set di quegli anni. In particolare il 21 agosto, il giorno del suo compleanno, era un’opportunità incredibile per documentare la vita della Costa Smeralda in quegli anni d’oro: la piazzetta gremita di gente, gli yacht che affollavano la costa e gli straordinari personaggi che si presentavano su invito del conte. Imparai poi ad affezionarmi moltissimo anche ad un altro evento: la regata del Trofeo Mario Formenton. La prima volta si svolse il 20 agosto del 1989 e da allora ho sempre cercato di immortalare al meglio lo spettacolo che si veniva a creare con le vele, le onde, il vento e il mare. Cominciai ad appassionarmi sempre più alla delicatezza del bianco e del nero, lasciando via via sempre meno spazio alla pellicola a colori. Negli anni posso senz’altro affermare di aver arricchito in maniera importante il mio archivio fotografico soprattutto grazie alla bellezza di questo luogo unico e magico. Col tempo mi sono poi reso conto che la fotografia analogica veniva sempre più emarginata in favore del digitale ed anch’io, con estrema riluttanza, ho dovuto adeguarmi mio malgrado. Ho imparato quindi ad apprezzare come chiunque altro l’immediatezza e la semplicità dello scatto che una fotocamera digitale o uno smartphone sono in grado di garantire; tuttavia resto convinto che il risultato finale, visibile soprattutto in stampa, non regga il confronto con la tecnica analogica: solo la pellicola infatti è capace di imprimere davvero forza ed anima ad un’immagine.

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Angelo Mereu, gioielliere e fotografo, autore delle immagini in bianco e nero di queste pagine


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Il Trofeo Formenton è un appuntamento da non perdere! Per l’unicità di Porto Rafael immersa nel verde e nella pietra, per il percorso tra le isole più belle al mondo (Spargi, Santa Maria, Razzoli e Budelli), per l’organizzazione sia in mare che in terra sempre meglio curata, per lo spirito che la caratterizza autentico e informale. Un’opportunità unica nella quale incontrare vecchi e nuovi amici, in cui si alternano e fondono competizione e relax

Alessandro Guardigli e Cristiana Monina, Ola

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20 agosto - ore 9,30

i preparativi


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Siamo una Associazione Sportiva Dilettantistica di vela di Cagliari denominata Amici della Lupa. Il primo approccio con la Formenton è stata una semplice partecipazione ad una regata del circuito zonale. Da subito ci siamo detti: è una regata lontana dal nostro circondario, sarà faticoso il trasferimento ma visto che siamo lì, attenueremo la fatica facendoci qualche giorno di vacanza in arcipelago. Fatta la prima, con la barca La Lupa Occhialuta 3, la Formenton è diventata per noi la Formenton... e cioè unica occasione in Sardegna per unire competizione, vacanza, confronto con tante barche di altissimo livello, il tutto in un ambiente unico e con un divertimento sempre assicurato e imperdibile!!! Per questo ora ogni anno (nelle ultime edizioni con Carpe Diem) si programma la vacanza e l’attività della nostra ASD esclusivamente in funzione della Formenton. E pertanto ogni giro di Sardegna o Corsica, ogni vacanza all’Elba o Baleari deve prevedere che per il 20 agosto si arrivi puntuali a Porto Rafael!!!

Davide Macciotta, La Lupa Occhialuta 3, Carpe Diem

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ROBERTO FERRARIN/CLARTÉS VIDEO PRODUCTIONS

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Vincenzo Onorato, Mascalzone Latino (foto sotto)

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Le vele erano ancora quasi tutte di dacron e non si era ancora scoperto che il Blooper era completamente inutile... Regate d’altura e costiere si sprecavano e il timoniere era ancora il comandante della barca: la timonava, si guardava in giro per fare la tattica e fungeva persino da navigatore. Oggi sui monotipi le barche arrivano tutte in una manciata di secondi. Il mio ruolo di timoniere è diventato isterico e impegnativo. Devo concentrarmi solo sulla velocità e pensare a non perdere un metro sull’acqua. A bordo c’è un tattico che chiama il bordeggio e un navigatore che ci aggiorna sulla posizione. Il Formenton è, per me, un ritorno alle origini, una regata classica, la splendida passeggiata di fine stagione in Costa Smeralda, fra le isole. Una festa del mare che mi induce a lasciare a terra ogni e qualsiasi esasperazione: la parola d’ordine è divertirsi, nella cornice velica più bella del mondo! Nell’ultima edizione mi sono sorpreso a timonare in poppa, con venticinque nodi di vento, bevendo una lattina di birra e mi sono chiesto: “Ma tutto questo è ancora possibile?


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Il Formenton come mito da sperimentare. Ma la realtà ha superato le aspettative. Portiamo la barca da Alghero a Porto Rafael e improvvisiamo un equipaggio eterogeneo. Due di 80 anni, una di 77, tre di mezza età e un bambino di 11 anni che fa agonistica con l’optimist. L’accoglienza è perfetta, molto gentilmente ci trovano il posto in banchina invece che alla boa, infatti ci sono continui arrivi di barche dai porti vicini, tutti per essere parte della festa collettiva. Festa che è anche conoscersi o ritrovarsi in banchina la sera prima al briefing e ancora a festeggiare dopo la regata sino a tarda notte nella suggestiva cornice di Porto Rafael. La regata 2017, con percorso ridotto e vele ridotte per 30 nodi di maestrale, è stata un susseguirsi di momenti di adrenalina pura, fatica, panorami spettacolari in un ambiente naturale unico, un mare di schiuma e di vele… che ha visto una sessantina di barche governate da velisti uniti dalla comune passione di “vivere il mare”, viverlo nel bello e nel cattivo tempo. All’arrivo, soddisfatti per averla conclusa, stanchi, bagnati e pieni di sale, chiediamo a Ludovico, il nostro velista undicenne, le sue impressioni che così riassume: “regata molto divertente nonostante le condizioni atmosferiche, il percorso era ottimo, molto tecnico soprattutto per le diverse intensità di vento. Speriamo di poter partecipare anche nel 2018”. Fatta una volta, è di quelle regate che devi fare sempre, se no a che serve la barca? E allora arrivederci al Formenton 2018, ancora più numerosi, per vivere il mare in questa cornice incantevole!

Maria Angela Corrias, Picka 2 (foto a sinistra)

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Ferragosto con le sue feste, cene e party frenetici è passato ed allo Sporting Club Sardinia, storica società velica di Porto Pollo, non si pensa ad altro che all’organizzazione della regata di Porto Rafael: il Trofeo Mario Formenton. Detto anche il “Tormenton”, per gli addetti ai lavori. Tutto lo staff è impegnato, oltre che nella consueta attività didattica e formativa, nella preparazione e revisione di tutte le attrezzature necessarie: boe, ancoraggi, bandiere, radio, segnali sonori ecc. I gommoni devono essere alla massima efficienza, la segreteria sotto pressione alle prese con locandine, moduli e richieste di ogni tipo. Anche noi della sezione cabinati, di cui sono orgogliosamente il responsabile, abbiamo il nostro bel da fare, tentando di convertire imbarcazioni dedicate a corsi vela itineranti in barche da pseudoregata. Eppure in questo periodo frenetico, stressante e caotico il Formenton è proprio quello che ci vuole! Grazie a questo evento noi istruttori riusciamo a respirare vela pura: una sana competizione che ci porta per una giornata intera a far bordi (più o meno) serrati tra le isole dell’Arcipelago di La Maddalena. Niente stop in baie intasate da gommoni e motoscafi alla ricerca dell’ancoraggio privilegiato, niente rotte obbligate per stare ridossati o andare a vedere la spiaggia rosa. Solo vela, vela pura. Da dieci anni coinvolgiamo i nostri allievi deriva in progetti di crescita su cabinati e non c’è niente di meglio di una regata per stimolare e formare i ragazzi. Il Formenton è risultato la scelta perfetta. Vedere lo spirito con cui ragazzini di 11-13 anni si presentano ad un corso regata, cercano di comprendere i rudimenti della tattica, sudano e sgomitano aiutandosi l’un l’altro a bordo, per ottimizzare ogni manovra e assetto è stato motivo di crescita per tutti noi. E poi vedere i loro occhi illuminarsi nelle fasi preparatorie, incrociando spesso e volentieri barche ed equipaggi mitici, che hanno fatto la storia della vela, oppure enormi, cosa ancora più esaltante per loro. Poi lo start e la loro fatica nel mantenere la concentrazione fisica e mentale per 3,4,5 ore... Grazie ragazzi, siete stati sempre equipaggi da cui imparare, grazie per la purezza di spirito e di sacrificio che mi avete trasmesso, grazie per i “dai Roby che ne abbiamo tenuti dietro quattro!!!”, grazie per i cambi repentini di assetto e ruoli, grazie per i panini ed i dolci della mamma portati in cambusa, grazie per i “l’anno prossimo a Cala Francese facciamo così...”, perché comunque vada l’anno prossimo, il 20 agosto saremo qui, a Porto Rafael. Trofeo Mario Formenton, un evento che ci fa respirare pura vela.

Roberto Bosio, Le Griffon (foto grande)

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Ormai veterani del Trofeo Formenton, poiché abbiamo partecipato ad almeno 18 edizioni, decidiamo oltre all’equipaggio storico (tutti croceristi) di imbarcare Giacomino, il mio nipotino di 8 anni. Le previsioni danno vento forte ma decidiamo comunque di portarlo con noi e partiamo con il genoa arrotolato per metà e randa avvolgibile nell’albero al 50%. Le vele fanno delle brutte pieghe che ci freneranno senz’altro, ma ci sono 30 nodi e la prudenza non è mai troppa. Ludovica è attenta, mi dà i minuti prima dello start e partiamo molto bene, ci avviciniamo a Punta Sardegna, oltre non c’è riparo, navighiamo, randa sventata e genoa arrotolato, del resto il rullafiocco è quello che è... Non c’è più ridosso, il vento spinge forte, ci guardiamo e decidiamo di aprire tutto il genoa. Giacomino guarda suo padre e l’entusiasmo iniziale svanisce lasciando il posto all’insicurezza, accenna un piccolo pianto e si stringe forte al papà che quindi non ci può essere di nessun aiuto: ormai è con noi e non si può più tornare indietro. Risaliamo il vento di bolina sino a Secca Corsara finendo spesso con la prua in acqua, ma viaggiamo a 7 nodi e mezzo, maciniamo miglia e siamo in buona posizione, e non vedo l’ora di cambiare mura... Giacomino è attaccato come una cozza al suo papà ma finalmente arriva la boa: si cambia mura e viaggiamo verso Spargi col vento al lasco a 8 nodi e mezzo: non male, ma non riusciamo a guadagnare acqua. Onda 1 metro e mezzo, Andrea alla scotta della randa: “stai attento, gli dico, quando prendiamo l’onda molla la scotta” e lui prontamente esegue. Il boma passa e siamo a farfalla, si viaggia a 8 nodi e si guadagna in metri, tanti, siamo all’ultimo bordo e al traverso abbiamo un nostro avversario con un bel vantaggio, ma si è portato troppo sotto costa ed è più lento. “Dai che lo superiamo… è fatta…”Superato e tagliamo il traguardo. Siamo 9° in reale!!! Davanti a noi solo i mostri: Milius 76, Swan 50 new, Swan 45, Swan 70, Swan 651, Comet 51, Solaris 50 ecc. Siamo stati bravi! Chissà, forse in tempo compensato un piatto lo vinciamo. Niente. Vedo la classifica e siamo scesi sino alla 16° posizione. Non ci credo! Ma come è possibile? Capiamo subito che i compensi non ci sono stati favorevoli. Ma come? Janneau 54 deck salon, avvolgiranda nell’albero, avvolgifiocco, mobili in massello di teck, lavatrice, lavastoviglie, gruppo elettrogeno, eccetera... con un GPH 598,14 e lo SWAN 45 albero in carbonio, randa steccata,

genoa inferito nello strallo di prua, neanche un piatto a bordo GPH 627,55... Che peccato, credevamo di essere andati bene, pazienza. Siamo alla premiazione, sfilano tutti gli equipaggi, l’organizzazione è stata perfetta sia in regata che fuori: anche Mattia Formenton è un po’ attapirato e anche per lui niente (ritirato per rottura ), ma è contento. È stata una giornata fantastica e quando tutto ormai sembrava concluso, l’Organizzazione premia il partecipante più giovane iscritto FIV. Capperi è Giacomino!!! Lui corre a prendere il suo premio, lo alza mentre tutti lo applaudono… è troppo bello, è lì sul podio e non vuole più scendere, tutti lo inneggiano, lo fanno sentire importante. Bellissimo. Ci vediamo l’anno prossimo, e chissà, magari aggiusteranno il GPH...

Antonino Venneri, Suspiria 2 (foto a destra)


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Il Trofeo Formenton, iniziato per gioco, è diventata una passione. 20 anni di presenze continuative e 500 mg di regate, cercando in ogni edizione di migliorare: i bordeggi non sono ancora sufficienti per rendere scontato il percorso, il vento delle Bocche di Bonifacio, probabilmente, il più bizzoso del mondo, sempre diverso come i colori delle rocce dell’arcipelago, rendono ogni edizione unica e indimenticabile. Ho condiviso a bordo dei momenti intensi con equipaggi sempre amatoriali, che in occasione delle premiazioni, nella cornice di Porto Rafael, hanno trovato una grande ospitalità per allentare e commentare le tensioni agonistiche. La prima partecipazione e l’agognato arrivo al traguardo al limite del tempo massimo fu a bordo della “Samoa“, un Kirie Fifty 27. Poi arrivò la “Niña“, un HR 312 dalle elegantissime linee nordiche, che nelle raffiche di maestrale si sentiva perfettamente a suo agio. Il degnissimo erede si chiamava “El Niño“, un HR 34, una comodosa barca da crociera che la sapiente mano del progettista German Frers ha reso performante, permettendoci di cogliere la prima sospirata vittoria. Da alcuni anni a bordo di “El Chico“, un bellissimo J109, in occasione del Trofeo Formenton cerchiamo di massimizzare le performance della barca e dell’equipaggio. Oltre ai ricordi ed alle emozioni che restano nel cuore, ogni volta che vedo i piatti di ceramica sarda appesi alle pareti di casa penso alla partecipazione alla prossima edizione e spero che siano tantissime…

Daniele Fogli, El Chico (foto sotto)

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...ma per fortuna che c’è il Riccardo... dice una bella canzone di Gaber. Anche salvifica, quando ho capito che avrei potuto trasformare il Trofeo Formenton (la Regata) nel mio personale Riccardo. Per chiarire, debbo andare indietro di oltre venti anni; cominciando dal racconto di una ‘dolorosa istoria’. Erano i primi di agosto, caldo e tempo bellissimo. Con la mia compagna di allora stavo dirigendo la prua del mio gommone - l’amatissimo Laros Kommando - verso Punta Tegge, La Maddalena. Improvvisamente, un’onda anomala, causata verosimilmente dal passaggio in profondità di un sommergibile della vicina base americana, si alzava dritta a prua, provocando la rovinosa caduta della mia compagna sui listelli di legno del pagliolato. Conseguente rottura della clavicola e del piede. Ingessatura del busto, impossibilità di andare al mare, reiterate e lecite lamentazioni. Ed una manina di legno fissata all’estremità di un’asta sottile, per grattare la schiena sotto l’ingessatura. Punizione? Di certo ero richiesto per manovrare l’attrezzo almeno una volta ogni 30 minuti. Insomma, sostanzialmente recluso in casa, in pieno agosto; in una casa sul mare. Niente gommone e niente pesca. Il tutto in un contesto di reiterate recriminazioni. Dopo qualche giorno di ‘trattamento punitivo’, ero di fatto diventato isterico. È a questo punto che, forse ascoltando alla radio il motivo di Gaber, entrava in scena il salvifico Riccardo. Un lampo: utilizzare la Regata per conquistarmi almeno una giornata di libertà! Avevo cioè deciso che ‘... mi sarebbe stato impossibile sottrarmi alle mie responsabilità...’, nella fattispecie, mettermi a disposizione della Regata con il mio gommone. Avevo, in quel tempo, qualche ruolo di rilievo nella direzione dello YCPS, main sponsor dell’evento; ma, soprattutto, ero, e sono, amico di Giorgio Bevacqua, organizzatore sportivo della Regata. Un giochetto da ragazzi: Come? Un evento così importante! Come faccio a dire di no? Stai tranquilla, Mariuccia potrà sostituirmi nella manovra della manina grattante. Queste le poche cose di cui non mi vergogno di aver detto per giustificarmi. Annegati i rimorsi nello splendore della libertà, con qualche ora di anticipo rispetto al richiesto, il giorno della Regata prendevo possesso delle banchine del porticciolo. E quando, dopo qualche ora, Giorgio mi consegnava la bandiera gialla da issare a poppa del gommone, trasformandolo così in gommone di servizio, non nego di aver fatto paragoni ai limiti del sacrilego. E via a saettare in mare dalle banchine dello YCPS, alla ‘Sara’ (imbarcazione della Giuria), alla Madonnetta per vedere come era il mare fuori, al passaggio fra Barettini e Barettinelli, allo scoglio Paganetto, alla meda di Spargi. Sempre o quasi a tutta manetta. Ufficialmente per assicurare i

collegamenti fra le imbarcazioni addette al controllo della Regata. Nella realtà per godermi la libertà, anzi la libertà in mare. Il massimo! Il mare era splendido, vento non forte sui quindici/venti nodi da grecale; sapeva di schiuma e di spruzzi. Che spettacolo gli spi che via via esplodevano dopo il passaggio fra Barettini e Barettinelli. Rivedo i colori; sento i profumi; e le orecchie mi sanguinano al ricordo delle imprecazioni di uno skipper il cui spi dopo la virata si era ‘incaramellato’. Spettacolo sublime le vele spiegate nel mare blu, impreziosito dalle striature bianche della schiuma; vere creature, impegnate, quali meglio, quali peggio, a farsi amico il vento, mentre gli equipaggi respiravano il fiato delle onde. Fra le barche in gara, seguivo con particolare interesse l’Oracabessa, che alla fine avrebbe vinto il Trofeo, perché di proprietà e timonata da Vittorio, mio amico e socio nel lavoro. Lo cito, non tanto per la sua leggendaria bravura la sua barca, dicevano gli appassionati, stringeva il vento in modo ‘incivile’ - quanto perché mi ha regalato, debbo


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ritenere involontariamente, un siparietto di folgorante bellezza: mentre passavo vicinissimo alla sua imbarcazione (volevo dirgli che la barca che seguiva lo stava rimontando), Vittorio con voce rabbiosa latrava ‘Ai glu stai sail!!!...’. Riporto quello che ho sentito, anche se oggi so come si scrive e cosa vuol dire. All’urlo, colui cui era stato rivolto lo strale, si ‘catafondeva’, come diceva Vittorio, nel ventre

dell’Oracabessa per eseguire l’ordine. Ma, scendendo, si rivolgeva ad un altro componente dell’equipaggio, con una faccia terrorizzata, chiedendo supplichevole ‘... ma che cosa è?’. Quella faccia è qui davanti a me, a Milano, mentre piove, in un perfetto ologramma. Purtroppo, a differenza del Riccardo, sempre disponibile, la Regata stava per finire e con essa la mia giornata di libertà. Il ritorno a casa era imminente. Ma mi era ben chiaro quanto dovessi essere grato alla Regata per la gioia che mi aveva regalato. La sera, a casa, i capelli mi facevano male alla radice: per la velocità, il vento e gli spruzzi presi. Un prezioso ricordo!? Non so, perché oggi, onestamente, non riesco a ricordare se stessi meglio o peggio di prima. Ma su questo interrogativo, Leopardi ha già detto tutto quello che c’era da dire.

Aldo Lapone, (al centro nella foto piccola con il figlio Giovanni, autore di molte fotografie di questo libro)

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20 agosto - ore 11,30

in regata

Rosario Sciacca, Fotitieng (foto sotto)

ELENA GIOLAI

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ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI

Il Trofeo Formenton è una celebrazione della bellezza di Punta Sardegna e di Spargi.

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ELENA GIOLAI


20 agosto - ore 11,30

in regata

Pietro Marchetti, Mo (foto sotto), presidente dello Yacht Club Punta Sardegna

ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI

Una barca a vela e una donna incinta, sono le due più belle cose che possano essere viste. La citazione di Benjamin Franklin può essere aggiornata aggiungendovi, come terzo elemento, la vista di Porto Rafael. La Regata Formenton ha avuto la fortunata sorte di nascere in questa località e le sue vele si sono puntualmente incontrate, una volta all’anno, per trent’anni, in un giusto spirito competitivo, stemperato in un rapporto di sana amicizia tra i regatanti. Sono stato folgorato, su un Ketch, nel corso di una Regata Formenton, sulla rotta tra Spargi e Budelli, dalla tardiva scoperta del piacere del vento che, prima di colpire le vele ti avvolge il viso, le braccia, il corpo, imparando a capirlo sulla pelle. La Regata Formenton mi ha trasformato, non in un vecchio velista, ma sicuramente in un anziano motorista pentito.

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ELENA GIOLAI

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ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI

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in regata

ELENA GIOLAI

20 agosto - ore 11,30


LUGAS

ELENA GIOLAI GIOVANNI LAPONE

ELENA GIOLAI

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ELENA GIOLAI


20 agosto - ore 11,30

in regata

Giangi Bosco, assistenza in acqua (a destra nella foto sotto)

ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI

Il 20 agosto 2018 si effettuerà, condizioni metereologiche permettendo, nelle acque dell’Arcipelago della Maddalena, la regata velica per il Trofeo Mario Formenton. Sarà la trentesima edizione e mi auguro che la manifestazione abbia, come sempre, un felice esito. Mi chiamo Giangi Bosco, ho novant’anni e sono stato invitato a scrivere un ricordo dell’avvenimento. Non sono uno scrittore ma un appassionato di vela, che in tutti questi anni ha dato quel che poteva per la buona effettuazione della regata. Non ho conosciuto personalmente Mario Formenton, purtroppo prematuramente mancato all’affetto dei suoi cari, ma sono certo che avesse di sicuro ancora molto da dire, da dare e da fare. Con questa manifestazione ritengo che la sua famiglia abbia voluto onorare il ‘terraiolo’ che, abbracciando il mare, si era reso conto come nello sport velico, sia esso dilettantistico o professionale, ci fosse racchiuso tutto lo scibile umano. Di tutti questi anni non posso raccontare ogni singolo episodio, ma posso garantirvi che tutte le diatribe, le contestazioni e i ricorsi sono stati risolti da una valida Giuria, da un’organizzazione diretta da un grande Giorgio Bevacqua, da un Comis super, Ottavio, insomma direi da un gruppo di ‘super’ amici. Un ricordo particolare alla cara Cristina e il mio augurio affettuoso ai suoi figlioli affinchè continuino ancora a dare il loro importante contributo. A tutti coloro, e sono tanti, che non ho citato un grande ringraziamento. Buon vento, ma non troppo...

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ELENA GIOLAI


20 agosto - ore 20,30

premiazione & festa


20 agosto - ore 20,30

ELENA GIOLAI

premiazione & festa

È l’anima del Marina, lo ha fatto nascere e ancora lo gestisce da buon padre/padrone. Si chiama Ottavio Pincioni (foto sopra) : grazie a lui il Marina di Porto Rafael ha mantenuto intatto il suo fascino un po’ hippy del passato, abbinato all’efficienza moderna. E se volete fare felice Ottavio, chiedetegli delle Vele Latine di cui è amante, promotore e organizzatore ogni anno di un raduno, perfettamente in linea con lo spirito di Porto Rafael.

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da ‘Il Giornale della Vela’

ANGELO MEREU

ELENA GIOLAI

ANGELO MEREU

Nella foto sopra, Giorgio Bevacqua con Cristina Mondadori, moglie di Mario Formenton, e madrina indiscussa di ogni edizione del Trofeo.


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ELENA GIOLAI

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ANGELO MEREU ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI ANGELO MEREU

ANGELO MEREU

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premiazione & festa

GIOVANNI LAPONE

ELENA GIOLAI

20 agosto - ore 20,30


ELENA GIOLAI

ANGELO MEREU ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI ANGELO MEREU

ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI

ANGELO MEREU


20 agosto - ore 20,30

premiazione & festa

ELENA GIOLAI

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Luca Oriani, direttore de ‘Il Giornale della Vela’ (foto sotto)

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GIOVANNI LAPONE

Che cos’è lo spirito del Formenton? È quando lasci sfilare di prua una barca anche se ha le mure a sinistra. È quando se hai fame e ti vai a prendere un panino lo skipper non si incazza. È quando pur sapendo che la tua barca non vincerà mai ce la metti tutta per farla andare al massimo. È quando decidi di partecipare in due, tu e tua figlia, pur sapendo che a manovrare ci metterai più tempo degli altri. È quando sei orgoglioso di indossare la T-Shirt del Trofeo. È quando muori dalla voglia di dire: “io ne ho fatte 10”. È quando sei felice di aver partecipato, se sei arrivato primo oppure ultimo. E la sera del 20 agosto, cascasse il mondo, tu e i tuoi amici festeggiate sulla banchina di Porto Rafael il puro spirito del Formenton: divertirsi in mare andando a vela. Perché questo è l’imprinting di Mario Formenton, a cui la regata è consacrata. Mario amava la vela, amava Porto Rafael, amava regatare con gli amici, amava la sua barca. I quattro ingredienti fondativi del Trofeo Formenton che ogni sacrosanto 20 agosto si insinuano nel corpo e nella mente di chi partecipa a questa, che è la regata più “speciale” d’Italia. Quella a cui tutti possono partecipare, a patto di volere bene al mare, alla vela e ai valori che trasmette. Buon compleanno “Trofeo Formenton”, ci vediamo tra trent’anni.


ELENA GIOLAI

ELENA GIOLAI



albo d’oro

i vincitori del Trofeo Le imbarcazioni che si sono aggiudicate il Trofeo Mario Formenton vincendo tre edizioni (anche non consecutive) nella categoria crociera

Oracabessa

di Vittorio e Riccardo Ammannato

Vincitrice nelle edizioni

1990 1991 1995

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Mahè 3

ELENA GIOLAI

di Mario Gallini

Vincitrice nelle edizioni

2003 2004 2005

66


Jeroboam Ca’ Nova

ELENA GIOLAI

di Vittorio Codecasa

Vincitrice nelle edizioni

ELENA GIOLAI

2012 2016 2017

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albo d’oro

i vincitori di classe

Tutti i vincitori delle 29 edizioni del Trofeo Mario Formenton

1989

1992

1996

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Derive

1° classificato Classe Altri cabinati

VAITIARA, Battista Galliani

KUZI, Hoogeveen/Cavazzuti

1° classificato Classe Altri Cabinati

TWIN, Aldo Paravicini Crespi

1° classificato Classe Catamarani

HOBIE CAT 16, Serra

1° classificato Classe Tavole a Vela

Festa R.

1° classificato Classe Regata

PALOMA III, Alberto Fenu

ORCHIDEA, Stefano Sandri 1° classificato Classe J 24

GLICERINA, Gianni Locatelli

1993

CIAO PALAU, Camillo Zucconi

1° classificato Classe Crociera

1990

1° classificato Classe Regata

1° classificato Classe Crociera

ORACABESSA, Riccardo Ammannato 1° classificato Classe Derive

Mirko Lattanzi

1° classificato Classe Altri cabinati

TWIN, Aldo Paravicini Crespi

1° classificato Classe Catamarani

MOHBARAK IV, Mattia Formenton MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Vele Latine

1° classificato Classe J 24

GLICERINA, Gianni Locatelli

SANDERLING, Giorgio Perrone

1994 1° classificato Classe Crociera

Fabrizio Salcioli

1° classificato Classe Regata

1° classificato Classe J 24

CIAO PALAU, Camillo Zucconi

1991 1° classificato Classe Crociera

ORACABESSA, Riccardo Ammannato 1° classificato Classe J 24

GLICERINA, Gianni Locatelli

MOHBARAK IV, Mattia Formenton RED RED WINE, Umberto Carrara

1995 1° classificato Classe Crociera

ORACABESSA, Riccardo Ammannato 1° classificato Classe J 24

BOTTA DRITTA IV, Mario Di Fraia 1° classificato Classe Smeralda 888

MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato 1° classificato Classe Vele Latine

NUOVO AQUILONE, Tommaso Di Fraia 1° classificato Classe Atri Cabinati

RED RED WINE, Umberto Carrara

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1997

1° classificato Classe J 24

Pinuccio Puddu

1° classificato Classe Tavole a Vela

MAHÈ, Mario Gallini 1° classificato Classe J 24 BOTTA DRITTA IV, Pasquale Di Fraia 1° classificato Classe Regata MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato 1° classificato Classe Multiscafi AGOSTINA, Gavino Crasta 1° classificato Classe Vele Latine ALUBÈ, Associazione Guzzetta

GOLONDRINA, Francesco Gasparini PACO, Vito Pace

1° classificato Classe Vele Latine

GIOVANNA, Italo Damiani 1° classificato Classe Regata

RED RED WINE, Umberto Carrara

1998 1° classificato Classe Crociera

LA TARTARUGA, Antonello Fenu 1° classificato Classe J 24

BREEZE, C.N. Arzachena

1° classificato Classe Regata

MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato 1° classificato Classe Vele Latine

NAKUDA, Stefano Folino


1999

2003

2007

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe J24

1° classificato Classe Regata

1° classificato Classe Vele Bianche

HEDIMETRA, Poggi/Rao

ITA 274, Montella/Corrias 1° classificato generale

MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato 1° classificato Classe Vele Latine

NAKUDA, Stefano Folino

2000 1° classificato Classe Crociera

MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato 1° classificato Classe IMS Regata

NAFTA, Holding Nafta

1° classificato Classe J 24

BABITOURS, Vito Pace

1° classificato Classe Smeralda 888

GIADA, Vittorio Codecasa

1° classificato Classe Barche d’Epoca

FAMALU’, Paolo Benedetti

1° classificato Classe Vele Latine

MAHÈ 3, Mario Gallini

BREEZE, C.N. Arzachena

1° classificato Classe Vele Latine

NUVOLA, Ottavio Pincioni

2004 1° classificato Classe Crociera

MAHÈ 3, Mario Gallini

1° classificato Classe J 24

1° classificato Classe J 24

SERENA FORTUNA, C.N. Arzachena

2005 MAHÈ 3, Mario Gallini

SUSPIRIA 2, Patrizia Forte

1° classificato Classe Crociera/Regata

NORDEST, C.N. Arzachena

2006

BREEZE, C.N. Arzachena

1° classificato Classe Crociera

NUVOLA, Ottavio Pincioni

1° classificato Classe Vele Bianche

1° classificato Classe Vele Latine

2002 1° classificato Classe Crociera

SCACCO MATTO, Roberto Bruno 1° classificato Classe Regata

QQ7 – PROFIT, Roberto Maffini 1° classificato Classe J 24

ZU PAULU, C.N. Arzachena

1° classificato Classe Coppa America

1° classificato Classe Crociera/Regata

J 24, C.N. Arzachena

2008 1° classificato Classe Vele Bianche

RED RED WINE, Umberto Carrara

2001 MASCALZONE LATINO, Vincenzo Onorato

LOKI, Mattia Formenton

1° classificato Classe Regata

1° classificato Classe Vele Bianche

1° classificato Classe Regata

1° classificato Classe Barche d’Epoca

1° classificato Classe Crociera

MY JOY, Michele Satta

1° classificato Classe Crociera

GOLONDRINA, Francesco Gasparini

SUSPIRIA 2, Patrizia Forte

1° classificato Classe Vele Bianche

MIRIELLA, Franco Degortes

1° classificato Classe Crociera

DULCINEA, Vittorio Di Stefano

YAMAMAY, Daniele Abolaffio EL NIÑO, Daniele Fogli

1° classificato Classe Crociera/Regata

VERTIGO, Marco Salvi

MAHÈ 3, Mario Gallini NIM, Fabrizio Miccò

1° classificato Classe Crociera/Regata

SARDARES, Pier Sesto Demuro

1° classificato Classe Barche d’Epoca

CAROLY, Marina Militare

1° classificato Classe Vele Latine

MIRIELLA, Andrea Montella

2009 1° classificato Classe Crociera

BRUSCHETTA, Scuola Vela

1° classificato Classe Crociera/Regata

CUORDILEONE, Vittorio Codecasa 1° classificato Classe Vele Bianche

CANTANKEROUS, Marco Tognella 1° classificato Classe Vele Latine

MASTRO ANGIULIN, Lorenzo Dongu

2010

1° classificato Classe Barche d’Epoca

1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Multiscafo

1° classificato Classe Crociera/Regata

STELLA POLARE, SVMM

TWIN II,Luca Paravicini Crespi

ALIBI, Marco De Blasio PACO, Angelo Corrias

1° classificato Classe Vele Bianche

MOOREA, Rinaldo Vecchi

1° classificato Classe Barche d’Epoca

LOKI, Mattia Formenton

KANZA, Sail Academy

1° classificato Classe Vele Latine

TERRANOA, Leonardo Fois

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2011

2015

2017

1° classificato Classe Crociera/Vele Bianche

1° classificato Classe Crociera

1° classificato ClasseCrociera

PORTO ARSENALE LA MADDALENA, Giancarlo Simeoli 1° classificato Classe Crociera/Regata

BOTTA DRITTA, Julio César Ayllòn 1° classificato Classe Vele Bianche

MOANA, Michael Hinderer

1° classificato Classe Laser SB3

xO’!!!, Alessandro Cabras

2012 1° classificato Classe Crociera

JEROBOAM CA’ NOVA, Vittorio Codecasa

1° classificato Classe Crociera/Regata

NATALIA, Natalia Brailoiu

1° classificato Classe Vele Bianche

SUPERSILVIETTA, Michelangelo Tardioli 1° classificato Classe Barche d’Epoca

LOKI, Mattia Formenton

1° classificato Classe Altri Cabinati

CABRIO, Klaus Sorensen

2013 1° classificato Classe Crociera

1° classificato Classe Crociera/Regata

JEROBOAM CA’ NOVA, Vittorio Codecasa

1° classificato Classe Vele Bianche

CLASSI METRICHE VELA CUP

THULE KERMESSE, Fausto Rubbini EL CHICO, Daniele Fogli

2016 1° classificato Classe Gran Crociera

JEROBOAM CA’ NOVA, Vittorio Codecasa

1° classificato Classe Regata

ADELASIA DI TORRES - DHL, Renato Azara

1° classificato Classe Vele Bianche

EL CHICO, Daniele Fogli

CLASSI METRICHE VELA CUP

1° classificato Crociera ALFA (da 8,01 a 9,30 mt)

BABAU, Roberto Bosio

1° classificato Crociera BRAVO (da 9,31 a 11,00 mt)

BRUSCHETTA, Franco Pistone

1° classificato Crociera CHARLIE (da 11,01 a 13,50 mt) 1° classificato Crociera DELTA (da 13,51 a 16 mt)

NORD EST COSTRUZIONI, Antonio A. Chessa

1° classificato Criciera ECO (da 16,01 a 25 mt)

MAGA MAGO’, Rinaldo Vecchi

1° classificato Regata ALFA (da 7,00 a 8,00 mt)

1° classificato Classe Vele Bianche

2014 1° classificato Classe Crociera

BRUSCHETTA, Franco Pistone

1° classificato Crociera DELTA (da 11,01 a 13,50 mt)

BERENICE, Alberto Roggero

1° classificato Crociera ECO (da 13,51 a 16,00 mt)

JEROBOAM CA’ NOVA, Vittorio Codecasa

1° classificato Crociera FOXTROT + GOLF + HOTEL (da 16,01 a 25,00 mt)

E... VAI, Gabriele Lualdi

1° classificato Regata BRAVO + CHARLIE + DELTA (da 8,01 a 13,50 mt)

ADELASIA DI TORRES, Renato Azara

1° classificato Regata ECO + FOXTROT (da 13,51 a 18,50 mt)

ULIKA, Andrea Masi

1° classificato Regata BRAVO (da 8,01 a 11,00 mt)

CHESTRESS, Leonardo Petti

1° classificato Regata DELTA (da 13,51 a 16 mt)

TOSTOINE BIATTU, Leonardo Secchi

EL CHICO, Daniele Fogli

SUPERSILVIETTA, Michelangelo Tardioli

1° classificato Classe Vele Bianche 1° classificato Classe Altri Cabinati

1° classificato Crociera BRAVO + CHARLIE (da 8,01 a 11,00 mt)

OURDREAM, Roberto Colombo

1° classificato Regata CHARLIE (da 11,01 a 13,50 mt)

EL CHICO, Daniele Fogli

ROCKPIN, Centro Velico Caprera

FREETIME 5, Angelo Asti

1° classificato Classe Crociera/Regata

NORD EST COSTRUZIONI, Antonio Andrea Chessa

1° classificato Crociera ALFA (da 7,00 a 8,00 mt)

OCHOA, Belinvest

ROBELJÒ, Roberta Vivarelli

1° classificato Classe Crociera/Regata

70

OLA, Alessandro Guardigli

CHEYENNE, Tommaso Oriani ULIKA, Stefano Masi

1° classificato Regata ECO (da 16,01 a 25 mt)

LAZY DOG, Sergio Sagramoso

Le classifiche complete sono sul sito www.trofeoformenton.it


ELENA GIOLAI


Indice Mario Formenton ........................................................... pag. 2 Trofeo Formenton Gli inizi......................................................4 19 agosto - ore 19 Il Briefing...............................................14 20 agosto - ore 9,30 I preparativi.......................................20 20 agosto - ore 11,30 In regata............................................26 20 agosto - ore 20,30 Premiazione & festa....................56 Albo d’oro .................................................................................65

www.trofeoformenton.it Ringraziamo per le fotografie pubblicate in questo volume Elena Giolai, Giovanni Lapone e Angelo Mereu Foto di copertina: Roberto Ferrarin/ClartĂŠs Video Productions

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Finito di stampare nel giugno 2018 da Monotipia Cremonese & Associati S.r.l. ad uso esclusivamente privato



N M F

ROFEO ARIO ORMENTO

T

30

TROFEO MARIOFORMENTON

20 agosto, porto rafael

YACHT CLUB COSTA SMERALDA

SPORTING CLUB SARDINIA

YACHT CLUB PUNTA SARDEGNA

T

M F

N

ROFEO ARIO ORMENTO

30ªedizione 1989 - 2018

20 agosto, porto rafael


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