ITINERARI MTB TREMILA
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INFORMAZIONI
UTILI AUSTRIA
SLOVENIA
UDINE PORDENONE
MONTE SAN MICHELE GORIZIA
TRIESTE
Info utiliIl giro è lungo 26,6 km con un dislivello di 500 m (dovuti ai vari saliscendi) e per il 75% è su sterrato o single track. La mountain bike è indispensabile per via dei tratti su sentiero. Lo si percorre in circa due ore e mezza ma conviene riservarsi una mezza giornata perché ci sono diverse occasioni per scendere di sella e visitare le installazioni all’aperto. Lo si può percorrere in qualsiasi periodo dell’anno ma le stagioni migliori sono la primavera, con il sommaco in fiore, e il tardo autunno, con la vegetazione che assume migliaia di vivaci colori in attesa del riposo invernale. I punti di appoggio principali si trovano a Ronchi e a Monfalcone mentre locali pubblici si incontrano a Doberdò, Marcottini, San Michele, San Martino e alle alture di Polazzo. In particolare a Doberdò ci sono sia agriturismo che “osmize” dove concludere in bellezza l’escursione davanti a un vassoio di affettati carsolini e a un buon bicchiere di Terrano o di Malvasia. A CURA DI STEFANO OSSO
I
l triangolo che ha per lati la strada Sagrado–San Giovanni al Timavo, la statale del Vallone e la Savogna d’Isonzo–Sagrado racchiude un altopiano di modesta altezza sul quale si sono combattute alcune tra le più sanguinose battaglie
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della Prima Guerra Mondiale. Negli ultimi anni c’è stata un’attività di recupero delle opere militari costruite durante il conflitto e ora luoghi come la Dolina dei Bersaglieri o la Trincea delle Frasche o ancora il Bunker San Michele sono di nuovo accessibili. In particolare attorno alle cime del San Michele c’è un’ampia zona monumentale, ricca di testimonianze, come il Museo Storico, le gallerie cannoniere, il Sentiero dei Cippi e due terrazze panoramiche sospese sul Carso. Al centro di quest’area c’è il comune di Doberdò del Lago che deve il suo nome a un’ampia dolina nella quale, durante i periodi di intense piogge, si forma velocemente un lago che però altrettanto velocemente scompare, con le sue acque inghiottite nelle cavità sotterranee.Il giro di questo numero parte dalla stazione di Ronchi Nord, raggiunge i laghi di Pietrarossa, sale al Monte Cosici e poi si dirige verso il San Michele passando per Doberdò e Marcottini. Dalla zona monumentale prosegue per San Martino del Carso, le alture di Polazzo e infine, sfiorando il monte Sei Busi, ridiscende in pianura a ridosso di Ronchi dei Legionari. Il percorso è quasi tutto su piste tagliafuoco o sentieri ben battuti e sono molte le occasioni per scendere di sella per visitare le installazioni belliche.
Lunghezza: 26,6 km Dislivello: 420 m Sterrato: 75 % Pedalabilità: 99 % Tempo: circa 3 ore Difficoltà: S1/MC
Curiosità Tra San martino del Carso e le Alture di Polazzo, in pieno altopiano carsico, si incontra un monumento sorprendente, che pare uscito da un fumetto di Batman: il Cippo Corridoni. Si tratta di una possente colonna in stile impero alta 23 metri, con un’aquila sulla sommità, una mano aperta e un grande fascio littorio. Fu eretta nel 1933 per commemorare Filippo Corridoni, un sindacalista e giornalista, morto in guerra a soli 28 anni proprio in questi posti.