TREMILAITINERARI MTB
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CURIOSITÀ
a cura di STEFANO OSSO
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i solito in Friuli, per “zona delle risorgive”, si intende quella fascia che va da Codroipo alla laguna di Grado e Marano, ma in realtà anche l’area a ovest di Gemona, da Osoppo alle pendici del monte Prat, è ricchissima di sorgenti di acque limpide e fresche, tanto che nell’area dell’ex molino del Cucco c’è un grandissimo allevamento di trote. L’itinerario che proponiamo in questo numero, va alla scoperta di questa area con un percorso lungo ma facile e che attraversa territori ricchi di bellezze naturalistiche, come la riserva naturale del lago di Cornino, con l’area di tutela e ripopolamento dei grifoni, e il percorso storico–naturalistico del CAI di Osoppo sulla riva sinistra del Taglia-
mento. Partendo da Gemona, passeremo prima per le zone alluvionali della destra Tagliamento e poi per quelle delle risorgive di Bars, a sud di Osoppo. Anche l’incantevole lago di Cornino — che incontreremo lungo lungo la via — pur essendo a poca distanza dal fiume, è alimentato da sorgenti sotterranee: le stesse che sgorgano sull’altra riva. La partenza dalla stazione di Gemona rende inoltre questo tracciato una piacevole variante per chi percorre la ciclovia FVG–1 “Alpe Adria”. Infine, percorrendo queste strade, il pensiero di ogni ciclista non può non andare al grande ciclista del passato Ottavio Bottecchia, primo italiano a trionfare per ben due volte al Tour de France, che qui morì in circostanze poco chiare.
Lungo la provinciale 41, mezzo chilometro dopo Peonis, in una spiazzo sulla sinistra, c’è il monumento dedicato a Ottavio Bottecchia il grande ciclista noto come “Muratore del Friuli”, trovato qui agonizzante il 3 giugno del 1927 e morto 12 giorni dopo. Il motivo del decesso non è stato mai chiarito definitivamente e la sua morte è ancora avvolta nel mistero. Dopo aver combattuto nella 1ª guerra mondiale tra i bersaglieri ciclisti, partecipò nel 1923 al giro d’Italia arrivando quinto. La sua fama però è dovuta al Tour de France dove si classificò secondo nel 1923 e vinse consecutivamente le due edizioni del 1924 e del 1925.
Descrizione giro Si parte dal parcheggio della stazione di Gemona e si prende via Dante fino al supermercato dove si svolta a sinistra sulla ciclabile che costeggia la roggia e gli impianti sportivi. In via Praviolai si svolta a destra e in via Sacra si scende a sinistra verso l’ospedale. Si imbocca quindi via San Pietro sulla destra e quindi si prosegue su via Braulins e su via della Turbina fino a passare il Canale Ledra. Si svolta a sinistra su via Roste e quindi ci si dirige verso Braulins passando il Tagliamento. Alla prima rotonda si prende la terza uscita e alla successiva rotonda si prende la seconda uscita per imboccare lo sterrato nei pressi della cappella. Si prosegue sempre dritti scendendo il Tagliamento fino a un bivio dove ci si mantiene a destra verso il canale Leale. Dopo 500 metri si arriva al canale che si risale fino alla passerella. Traversato il canale Leale si svolta a sinistra sulla provinciale 41 che si percorre fino a Cornino. Prima del distributore si svolta a sinistra in direzione Majano e alla successiva rotonda, dopo aver traversato il Tagliamento, si prende la seconda uscita. Dopo il ponte
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sul Ledra si prende la prima a sinistra e dopo un chilometro, in prossimità di una casa, ci si mantiene a destra. Passata la ferrovia si svolta a destra, al successivo bivio ancora a destra sino all’incrocio di strade bianche dove si va a sinistra verso gli allevamenti di trote. Arrivati alle vasche si passa il ponte e ci si dirige verso nord. Poco prima della capanna dei pescatori si svolta a sinistra e quindi ci si mantiene sempre a destra fino ad incontrare nuovamente la ciclovia FVG-1 che si imbocca svoltando a sinistra. Dopo poco più di due chilometri di rettilineo su sterrato si svolta a destra e quindi si prende via San Martino, la prima a sinistra, verso Osoppo. Si risale il parco del Tagliamento fino a una cava di ghiaia, dove si svolta a destra e poi a sinistra passando sotto l’autostrada. Si prosegue su via Cartiera e quindi su via Armentaressa fino a imboccare a destra via Case Bianche. In fondo alla strada si svolta a sinistra per svoltare a destra, dopo un chilometro, su via Burgi. Aggirato il centro commerciale “le Manifatture”, si passa sotto la ferrovia e si torna al punto di partenza.