TREMILAITINERARI MTB
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CURIOSITÀ
a cura di STEFANO OSSO
S
in dai tempi degli antichi romani la zona ai piedi delle Prealpi Giulie, e in particolare i Colli Orientali e il Collio, erano rinomati per la produzione olio di oliva, che, grazie al clima, ha un’acidità bassissima e quindi è di ottima qualità. Il nome stesso di “Oleis”, la frazione di Manzano da dove parte questo itinerario, è un chiaro richiamo all’ulivo. Le gelate degli inverni del 1929 e del 1956 avevano decimato le piante che erano sostituite dalla vite perché entra più rapidamente in produzione, ma negli ultimi 20 anni moltissime aziende hanno ricominciato a piantumare ulivi per cui la superficie coltivata sta rapidamente aumentando. Ogni anno, nell’ultima domenica di maggio, nella bucolica cornice di villa Maseri, si tengono due manifestazioni: “Olio e Dintorni”, dedicata alla produzione e degustazione dell’olio, e “Sensi d’arte”, un laboratorio artistico
all’aperto dove chiunque può esprimere la sua vena creativa attraverso i mezzi che preferisce; naturalmente entrambe corredate da chioschi enogastronomici. In occasione di “Olio e Dintorni” l’associazione Oleis&Dintorni organizza un giro in mountain bike, con accompagnatore, su due diversi itinerari: uno per tutti i ciclisti e l’altro riservato ai più allenati. In questo numero proponiamo il più semplice che comunque è di quasi 25 km e contempla la salita (su strada asfaltata) all’abbazia di Rosazzo ed è caratterizzato da continui cambi di scenario: dai vigneti agli oliveti, dalle coltivazioni di alberi da frutta a quelle di mais, dagli argini dei fiumi alle strade campestri, dalle colline alla pianura, in un susseguirsi di saliscendi attraverso piste interpoderali, ciclovie e stradine secondarie. E inoltre, le innumerevoli frasche, cantine e agriturismi che si incontrano durante il percorso, lo rendono ancora più attraente.
Poco oltre il ponte sul Judrio, all’incrocio tra via Diacono e via I Maggio c’è una lapide che ricorda il primo colpo di arma da fuoco sparato da un militare italiano durante la Prima Guerra Mondiale. All’epoca il fiume faceva da confine tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro–Ungarico e la storia narra che, nella notte del 23 maggio 1915, due finanzieri di pattuglia, insospettiti dai movimenti delle truppe nemiche che stavano cercando di minare il ponte, spararono in direzione di Brazzano sventando così la distruzione del manufatto.
Descrizione giro Si parte dal viale di accesso di villa Maseri e, attraversata la strada che sale “in badia” si prosegue su uno sterrato tra i campi fino a incrociare la ciclovia FVG–3. Dopo una breve deviazione al limitare dei vigneti si segue la ciclovia, passando per Case, San Giovanni e Cascina Rinaldi fino ad attraversare il Judrio sulla strada secondaria per Cormons. Subito dopo il ponte si prende a sinistra uno sterrato che porta a Giassico e quindi, tra le case di Visinale e Sant’Andrat si giunge a Casali Gallo. Un’altra piccola deviazione per i campi e poi si continua per Gramogliano, al-
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ternando tratti su viabilità secondaria a tratti su piste ciclabili. A Prà di Corte, alle porte di Corno di Rosazzo, davanti al piccolo Santuario della Madonna d’Aiuto, si sale sull’argine del Corno fino a incrociare la strada per Rosazzo. Qui si seguono per un tratto e indicazioni del percorso ciclabile che però si abbandona poco più avanti per salire all’abbazia lungo la tranquilla provinciale 109 anziché scalare le forti pendenze di via monsignor Lodi. Dal piazzale di Rosazzo inizia la veloce discesa che in pochi minuti porta a villa Maseri e al punto di partenza.