n. 164

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In caso di mancata consegna, restituire all’ufficio di Milano Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 17 - ottobre/novembre 2012 - n. 164

■ efficienza i nuovi motori euro 6 di man

■ test drive Fiat Doblò Bi-Fuel DAF XF105 ATE peugeot expert ■ focus la qualitÀ yara transpobank ■ TOE construction tesio, new holland in costruzione xtrem renault trucks

■ le grandi interviste gino costa: fatti!


N U O V O

Hi-Technology & Telematics - touch screen con sistema di navigazione IVECONNECT e Dr iving Style Evaluation (DSE), lo str umento per la r iduzione dei consumi. Hi-Perfor mance & Efficiency - prestazioni eccellenti senza perdere di vista i consumi e l’ecologia: EEV e Ecoswitch standard. H i - C o m fo r t & E r g o n o m i c s - c a b i n a p r o g e t t a t a s u l l e e s i g e n ze d e l c l i e n t e p e r r e n d e r e o g n i v i a g g i o p i ù p i a c e vo l e e c o n fo r t e vo l e . H i - R e l i a b i l i t y - a n c o r a p i ù a f fi d a b i l e g r a z i e a l 3 ° a n n o d i g a r a n z i a s t a n d a r d . N u ovo S t r a l i s H i - Way : c a m p i o n e d i p ro d u t t i v i t à .

W W W . I V E C O . I T


Sommario

Anno 17 ottobre/novembre 2012 - n. 164

In copertina: Allo IAA di Hannover MAN ha presentato le nuove serie TG, dotate anche delle motorizzazioni Euro 6.

ATTUALITà 5 EDITORIALE

di Luca Barassi

6 il notiziario 9 LA STERZATA

di Roberto Sterza

13 colpo di codazzi

di Giancarlo Codazzi

14 il frontale

di Paolo Tasla

16 L’Indice

di Patrizio Comi

19 ARIA DI CASEROTTI

di Cinzia Caserotti

Le grandi interviste 20 FATTI!, GINO COSTA

ruote industriali 24 MAN: LE NUOVE GAMME TG CON EURO 6 28 DAF: TEST DRIVE XF105 ATE 32 volvo: la nuova gamma fh

ruote commerciali 36 peugeot: EXPERT - SPAZIO... DA VENDERE 40 MERCEDES-BENZ: citan su strada

ruote ecologiche 44 FIAT: DOBLò NATURAL POWER

LOGISTICA 48 LOGISTICA PRATICA: LE REGOLE DELL’IMBALLO 52 CITY LOGISTICS: DISTRIBUZIONE PULITA

eventi 64 TRANSPOTEC logitec 2013

Peugeot Expert dai grandi volumi. Test drive a pagina 36.


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la leggenda continua

maggio/giugno 2012

Molte le novità presentate nel 2011. Il 2012 parte da qui

marzo/aprile 2012

gennaio/febbraio 2012

■ RUOTE COMMERCIALI NUOVO IVECO DAILY FORD TRANSIT

■ L’INCHIESTA ARRIVANO GLI EURO 6

■ SPECIALE CAMBI AUTOMATICI

La Rivista degli Autotrasportatori

■ GLI EDITORIALI DI TOE L’OPINIONE DI FENOGLIO COLPO DI CODAZZI SEGNALI DI FUMAROLA IL FRONTALE

TRASPORTARE OGGI IN EUROPA - N.157 - Giugno/ Luglio 2011

■ LE GRANDI INTERVISTE PAOLO STARACE - DAF

■ LOGISTICA CONTE OF FLORENCE

■ RUOTE INDUSTRIALI NUOVO MERCEDES-BENZ ACTROS IVECO ECOSTRALIS

■ LOGISTICA FAGIOLI: ECCEZIONALE VERAMENTE AEROPORTO DI BRESCIA

■ RUOTE ECOLOGICHE RENAULT TRUCKS: CLEAN TECH

novembre/dicembre 2011

Anno 16 - giugno/luglio 2011 - n. 157

■ MISANO TRA SHOW E BUSINESS

■ ASSOCIAZIONI CNA FITA

■ L’INCHIESTA SISTRI: Sì... NO... FORSE

■ RUOTE INDUSTRIALI MERCEDES ACTROS RENAULT TRUCKS

Anno 16 - settembre/ottobre 2011 - n. 158

■ RUOTE COMMERCIALI FIAT DUCATO

settembre/ottobre 2011

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DA UN SUCCESSO ALL’ALTRO VINCENZO SCARDIGNO PIAGGIO - NEONATO IN NISSAN IL SISTEMA NERVOSO DEI TRUCK - ASTRA: NUOVA GAMMA I CAMBI SECONDO RENAULT TRUCKS - TECHPRO IVECO LA VOCE DELLA LOGISTICA - TRACKER: LE SUPERFUNZIONI

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■ fiere ifwla 2012 roma lowe

Truck of the Year 2012

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 16 - novembre/dicembre 2011 - n. 159

■ INFRASTRUTTURE BRE.BE.MI. SAN GOTTARDO

■ eventi misano ci aspetta

■ infrastrutture ponte o non ponte?

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 17 - gennaio/febbraio 2012 - n. 160

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■ test drive piaggio porter fiat scudo workup scania g440

■ copertina renault magnum:

luglio/agosto 2012

La Rivista degli Autotrasportatori

Anno 17 - maggio/giugno 2012 - n. 162

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La Rivista degli Autotrasportatori

■ ATTUALITÀ LIBRO BIANCO SCADENZE L’OPINIONE LA STERZATA ■ L’INCHIESTA GLI OPTIONAL A BORDO ■ STRADE LA TEEM AVANZA

■ IVECO STRALIS UNA SERIE SPECIALE DEDICATA ALL’ITALIA

■ VIAGGI CON TRASPORTO IN INDIA CON UN TATA 1613 ■ LE GRANDI INTERVISTE SCANIA: CECILIA FAGERDAHL

■ RUOTE INDUSTRIALI DAF XF105 FAN ■ RUOTE ECOLOGICHE IVECO DAILY RENAULT KANGOO

giugno/luglio 2011

Focus 56 yara: un pieno di qualità 58 transpobank trace 60 vdo: il tachigrafo che anticipa i tempi

social network 62 UNa app per toe

trasportare oggi coNstruction 68 L’intervista: Francesco Tesio 69 editoriale off road di Ferdinando Tagliabue 70 ruote in cAVA: Renault XTREM 72 in costruzione Per Trasportare Oggi Construction abbiamo provato il Renault Kerax XTREM (a pagina 70). La rivista degli Autotrasportatori - n.164 ottobre/novembre 2012

Direttore Responsabile: Luca Barassi - luca.barassi@trasportale.it Redazione: Pierluigi Coppa, Luca Gaier Direttore Trasportare Oggi Construction: Ferdinando Tagliabue Hanno collaborato: Giancarlo Codazzi, Patrizio Comi, Anna Dibisco, Federica Fabi, Sabina Fumarola, Ann-Kristin Göthert, Massimo Marciani, Paolo Sartor, Roberto Sterza, Paolo Tasla Grafica e impaginazione: Daniela Basilico Comunicazione www.danielabasilico.com

Fotolito e stampa: Unigrafica - Gorgonzola (Mi) CASA EDITRICE Transpoedit S.r.l. - Sede legale: Viale Monza, 40 20123 Milano - P. IVA: 07634360965 Direzione e redazione: Via Savona, 80 - 20144 Milano redazione@trasportale.it Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997 Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, desideriamo informarLa che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Ratios Srl per inviarle la seguente pubblicazione. I dati personali raccolti saranno trattati con l’ausilio di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, Viale Monza 40.

È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

Di questo numero sono state tirate: 14.500 copie

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EDITORIALE

di Luca Barassi

Zac! Si taglia L

a mannaia della spending review è arrivata anche sul nostro settore, come era ovvio aspettarsi. Ed è arrivata nel modo peggiore, ovvero cancellando quasi dieci anni di lavori, incontri, documenti e convegni che fino ad ora si erano focalizzati sul difficile compito di dare maggiore impulso e sviluppo al mondo del trasporto merci, sia esso su strada che intermodale. La Consulta per l’autotrasporto e la logistica cessa infatti di esistere dall’8 agosto scorso, almeno nella sua forma attuale e soprattutto nella sua autonomia di lavoro. Le funzioni dell’organismo presieduto fino a questa estate da Bartolomeo Giachino (già sottosegretario ai Trasporti nel governo Berlusconi) dovrebbero passare al ministero dei Trasporti, in particolare al dipartimento per i Trasporti terrestri. Questo porta ad una unica considerazione: se l’impresa di ottenere dei risultati soddisfacenti per il comparto in ambito nazionale e internazionale era già prima assai ardua, adesso si fa praticamente impossibile. Mi immagino solamente il trasferimento dei tomi e plichi di documenti e atti prodotti dal 2003 quando, grazie ad un accordo tra governo e operatori nacque l’organismo di consultazione sulla politica dei trasporti che coinvolge i rappresentanti degli operatori e del ministero. Quintali di carta (perché in Italia si usa ancora così) che dovranno essere vagliati, rivisti, presi in esame dai nuovi “responsabili”. Solo dopo verranno presi, forse, nuovi provvedimenti. Ma voi ci credete? Stiamo a guardare. Intanto Giachino poche settimane fa ha inviato al ministro Passera il testo finale del nuovo Piano Nazionale della Logisitica (20122020) che, rispetto al Piano del 2006, è totalmente incentrato sugli effetti di spinta alla economia italiana che potrà derivare dalle azioni per ridurre l’inefficienza logistica del nostro Paese, stimata in 40 miliardi di euro, e dalla realizzazione delle reti di trasporto europee TEN-T, ben quattro delle quali si incroceranno nella Pianura Padana.

Si tratta, a nostro avviso, di un documento estremamente operativo e che analizza in modo dettagliato la situazione italiana rispetto agli altri Paesi europei e i canali in cui operare per ottenere i maggiori risultati in termini di sviluppo. L’obiettivo del Piano è quello che in questi ultimi anni si è sempre cercato di porre come esigenza primaria: trasformare l’Italia in una piattaforma logistica per il Mediterraneo, un enorme molo di attracco e di distribuzione delle merci verso l’Europa da una parte e l’Africa e l’America del Sud dall’altra. Passera, sicuramente in altre faccende affaccendato in questo periodo, avrà letto il documento? E soprattutto si attiverà per rendere il più possibile veloce ed indolore il passaggio di consegne ai nuovi “responsabili”? Non sono pessimista di natura ma mi viene, purtroppo, da dare risposte negative a questi quesiti. È vero, quando parliamo di tagli dichiariamo tutti che è giusto farli, fintanto che non toccano il nostro orticello. È anche vero però che un conto è tagliare gli sprechi e un conto è andare a toccare quelle leve che, in qualche modo, possono agire sullo sviluppo della nostra economia.

Anche Monti lo ha ammesso: gli interventi fatti non hanno aiutato la ripresa dell’Italia ma, per adesso, solo a tamponare l’emorragia di spese. A volte spendere però, non c’è bisogno che lo dica io, serve ad incassare. Il sipario sulla Consulta è dunque calato, speriamo se ne apra presto uno su di un nuovo atto del mondo della logistica. ■ Per concludere con qualche cosa di positivo questo editoriale, mi permetto di fare notare, a coloro che non ne avessero fatto caso, della piccola grande novità di TOE. Sulla copertina di questo numero, infatti, è apparsa, in alto, l’ormai nota icona “Disponibile su AppStore”. Sì, proprio così: Trasportare Oggi ha la propria versione elettronica, fruibile attraverso una App dedicata che potete scaricare gratuitamente (così come le copie del giornale) da iTunes. Siamo i primi nel nostro settore a proporvi questa nuova modalità che siamo certi apprezzeranno tutti coloro che possiedono un iPad. Pionieri dei nuovi canali, dunque, come lo siamo stati molti anni fa con Trasportale.it che presto vedrà anch’esso delle grandi novità. Stay Tuned! ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012

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il notiziario

FIAT PROFESSIONAL La nuova Panda si fa Van

Per rispondere alle esigenze del trasporto merci urbano, il brand Fiat Professional presenta la nuova Panda Van – erede del best seller del segmento 1A dei Car Derived Van – che abbina prestazioni, maneggevolezza e comfort di tipo automobilistico con capacità e facilità di carico, oltre che affidabilità e bassi costi di esercizio, tipici di un veicolo commerciale. Prodotta a Pomigliano d’Arco (Na), il più compatto veicolo commerciale di Fiat Professional è la risposta ideale per che deve effettuare consegne, come servizi postali, manutentori, società di servizio, artigiani. Al lancio, la gamma si compone di due allestimenti (a 2 posti e 4 posti), entrambi disponibili con trazione anteriore e due propulsori: il turbodiesel 1.3 16v Multijet da 75 CV e il benzina 1.2 Fire da 69 CV. In Italia, il listino prezzi parte da 8.850 euro (detax) per la Panda Van Pop 1.2 Fire da 69 CV per raggiungere 11.700 euro (detax) per la Panda Van Easy 1.3 16v Multijet da 75 CV. Sebbene compatta nelle dimensioni esterne, la nuova Panda vanta un vano di carico spazioso e razionale – la volumetria è di circa 1 m³ (per la versione a 2 posti) mentre la lunghezza massima interna può arrivare ad oltre 1,2 m – che si contraddistingue per l’adozione di un innovativo pianale “easy floor”, soluzione che elimina il dislivello tra vano di carico e filo del portellone posteriore facilitando così le operazioni di carico.

Peugeot integrale Nasce la linea 4x4 per i commerciali La gamma dei commerciali Peugeot ha ora una linea 4x4. Utilizza il sistema di trazione automatico della specialista Dangel che regola continuamente la coppia motrice trasmessa alle ruote posteriori, adattandola alle varie situazioni. Se le condizioni di aderenza sono ottimali, privilegia la sola trazione anteriore al fine di ottimizzare i consumi. Questi i modelli del Marchio con la possibilità della trazione 4x4 Dangel: Partner 1.6 HDi 90 CV FAP®; Partner Tepee Active 1.6 HDi 92 CV FAP®; Partner Tepee Active Mix 1.6 HDi 92 CV FAP®; Partner Tepee Outdoor 1.6 HDi 115 CV FAP®; Expert 2.0 16V HDi 125 CV FAP®; Boxer (Furgone Lamierato, Furgone Vetrato, Telaio cabinato, Telaio doppia cabina) 2.2 16V HDi 130 CV FAP®; Boxer Furgone lamierato 2.2 16V HDi 150 CV FAP®. Due gli allestimenti: Endurance ed Extreme. Il primo integra la dotazione di serie della versione a trazione parziale di derivazione con il rialzo delle sospensioni e la trazione automatica con giunto viscoso (automatica per Boxer), il differenziale anteriore a slittamento limitato su Partner ed il retrotreno multi bracci a ruote indipendenti su Expert. L’Extreme aggiunge il differenziale posteriore a slittamento limitato, il bloccaggio del differenziale posteriore e tre diversi tipi di protezione: protezione dell’ancoraggio del treno posteriore su Partner; protezione del motore, abbinata a serbatoio e ponte posteriore rinforzati, su Expert; protezione sotto motore e sospensione posteriore rinforzata bilama su Boxer. 6

ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


Il più ammirato Un premio per l’Actros decorato

Bello e originale: l’Actros decorato da Vanni Trevisan ha partecipato al 21°raduno Coast to Coast Truck Team vincendo il primo premio nella categoria “Trattori decorati”. Il Tour estivo di Mercedes-Benz Actros ha fatto tappa al tradizionale raduno di Giussano e, per la prima volta, ha vinto grazie alla decorazione dell’artista veneto che racconta, direttamente sulla carrozzeria del nuovo Actros, l’evoluzione storica del trasporto commerciale firmato Mercedes. A chiudere la tournée estiva del nuovo protagonista del trasporto di linea, vero e proprio concentrato di tecnologia, la “Fiera Traspoday”, a Capua (Ce), di metà settembre.

Manutenzioni e ricambi MAN lancia “TuttoCompreso e Rewind”

Dal 1° settembre al 31 dicembre 2012, grazie ai pacchetti MAN TuttoCompreso i clienti potranno usufruire di una gamma di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con la certezza di prezzi trasparenti e un servizio completo che include manodopera, ricambi originali e lo smaltimento dei componenti usati. Un esempio? “Pacchetto Cinghie” da 265,00 euro + iva con cinghia dentata e tendicinghia. Per incentivare l’uso di componenti originali MAN anche sui veicoli più anziani è stata lanciata la campagna Rewind, con sconti fino al 48% sul listino, validi fino al 30 novembre 2012. Entrambe le promozioni hanno validità presso le officine autorizzate MAN in Italia che aderiscono all’iniziativa.

106ZS Il nuovo pneumatico truck di Yokohama

E’ una delle ultime proposte della gamma Zenvironment, studiata per una mobilità e un trasporto ecosostenibili: si chiama 106ZS il nuovo pneumatico truck per asse anteriore che Yokohama dedica ai medi e lunghi viaggi, caratterizzato da mescole e componenti che lo rendono meno inquinante grazie a una miglior prestazione in termini di durata e resistenza al rotolamento. Il disegno battistrada presenta sei ampi cordoli longitudinali che conferiscono stabilità e resistenza alla guida. Fra le nervature, cinque profonde scanalature contrastano il fenomeno dell’aquaplaning. I resistenti cordoli che costruiscono la fitta trama del battistrada presentano una conformazione regolare, capace di abbassare anche il rumore da rotolamento e garantire grande resistenza all’usura. Anche la spalla di Yokohama 106ZS è stata rinforzata con speciali lamelle che prevengono l’usura irregolare. La peculiare conformazione ondulatoria delle scanalature favorisce l’autopulitura dello pneumatico da sassi e pietre, due fra i peggiori nemici della salute di questo prodotto. Yokohama 106ZS, disponibile nelle misure 385/55 R 22.5 e 385/65 R22.5, mostra poi una carcassa strutturalmente molto forte e adatta alla ricostruzione. TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012

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il notiziario

AUTOPROMOTEC 2013 CIAK AZIONE! Torna “Industrial Vehicles Service” Autopromotec, rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, aveva lanciato nel 2011 una novità legata al mondo dei truck: “Industrial Vehicles Service”, dedicata espressamente all’assistenza dei veicoli da lavoro. Dato il gradimento registrato da espositori e visitatori nella scorsa edizione, l’iniziativa verrà riproposta con ulteriori contenuti nel 2013 presso il quartiere fieristico di Bologna dal 22 al 26 maggio. Oltre a creare un percorso espositivo individuato da un logo specifico, e una guida esclusiva rivolta ai visitatori interessati ai prodotti e ai servizi per la manutenzione dei truck, verrà organizzata anche un’area espositiva esterna dedicata interamente al settore. Un’occasione unica per le aziende costruttrici e per i produttori di attrezzature specifiche, per sottolineare la loro presenza nel mercato della riparazione, manutenzione e servizi aftermarket.

AIDA 2012 per DAF

MacGyver testimonial del Citan

Nonostante MacGyver si sia ritirato dalle scene e dal ruolo di agente segreto per aprire una piccola azienda, il passato continua ad essere presente nella sua vita. Nello spot, ricco di azione, e nei tre nuovi episodi di MacGyver, l'omonimo protagonista della famosa serie televisiva americana degli anni '80 e '90 si ritrova nuovamente coinvolto nella lotta tra il bene e il male. Come sempre, il nostro supereroe anticonvenzionale, meticoloso e in grado di risolvere qualsiasi problema, affronta gli avversari e le sfide con astuzia ed ingegno, utilizzando oggetti comuni. Ma ora, oltre all'onnipresente coltellino svizzero e il nastro adesivo, MacGyver, alias Richard Dean Anderson, si avvale anche del valido aiuto del suo nuovo partner, Citan, un veicolo compatto, robusto, maneggevole e versatile. Citan, sempre pronto all'azione, è la soluzione ideale in ogni condizione: non lo fermano vicoli angusti e curve tortuose e grazie all’ampio volume di carico offre a MacGyver lo spazio necessario per riporre i suoi utensili da lavoro. Robusto e pratico, riesce a fronteggiare con disinvoltura le situazioni più avverse e, se ci fosse bisogno di un po’ di sprint, le diverse motorizzazioni provvedono ad offrire tutta la potenza necessaria per arrivare a destinazione.

100% elettrico

In arrivo la versione a zero emissioni di Peugeot Partner

Premiato a Sydney l’XF 105 Il DAF XF105 si è aggiudicato il premio Design Award™ nella categoria "Automotive and Transport" al gala degli Australian International Design Awards (AIDA) 2012 tenutosi a Sydney. La giuria ha elogiato il modello top di gamma di DAF per il suo design elegante, le caratteristiche ergonomiche e il comfort impareggiabile. Gli AIDA Design Awards sono considerati i riconoscimenti più prestigiosi al mondo nel settore del design e si rivolgono a progetti sia nazionali che internazionali. Quest'anno erano in lizza per la vittoria nel rispettivo settore più di cento design. Nella categoria "Automotive and Transport" i candidati sono stati giudicati in base all'aspetto, alla funzionalità, alla qualità, alla sicurezza e alla sostenibilità. Il DAF XF105, disponibile in Australia da marzo di quest'anno, ha impressionato positivamente la giuria per le innovazioni apportate, sbaragliando la concorrenza delle più famose Range Rover Evoque, Jaguar XFR e Audi Q3. 8

ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

Sarà commercializzato nel corso del 2013 il nuovo Partner elettrico di Peugeot, come annunciato al salone di Hannover, appena concluso, dove è stato presentato. Progettato sulla base del Partner in versione termica, ne mantiene le caratteristiche di successo: modularità, praticità e un volume di carico tra i migliori del segmento. Il motore elettrico eroga una potenza di 49 kW e una coppia di 200 Nm disponibile da subito. Le batterie, agli ioni di litio, consentono un’autonomia di circa 170 km in un ciclo misto NEDC e possono essere ricaricate anche in modalità rapida (fino a 125 A), in circa 30 minuti (80% di ricarica), oltre che nella modalità da 6-9 ore (fino a 16 A).


di Roberto Sterza, Direttore Operational Marketing Renault Trucks Italia

La... sterzata

Il risparmio inizia dalla guida A

ll'alba del 2012 crea un certo disappunto notare come sia rimasta viva la consuetudine - ahimè per numerosi autisti di camion - di scaldare il motore in folle a lungo, prima di iniziare la giornata di lavoro. Ho sempre odiato fin da piccolo questa abitudine, capace di trasformare i parcheggi in vere e proprie camere a gas, dotate di motori urlanti per via dell’aria “tirata” o ancora sputanti nera fuliggine.

Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, o meglio, di gasolio negli iniettori! La qualità del carburante è sensibilmente migliorata, con la riduzione delle sostanze inquinanti, così come la tecnologia spinta dalle sempre più rigide normative Euro, vere e proprie forche caudine per gli ingegneri della Ricerca e Sviluppo mondiale. Un’evoluzione continua che rende Preistoria i decenni appena passati. Mi ritorna in mente a questo proposito una scena all’inizio degli anni Settanta, tanto comica allora, quanto incredibile oggi… Il ricordo di un vicino di casa che, ogni mattina, scendeva dall'ottavo piano con un ferro da stiro caldo in mano, per riscaldare la calotta dello spinterogeno della sua nuova fiammante Opel Manta arancione. Questo episodio provoca in me non poche domande: qualcuno ha mai spiegato agli autisti che i veicoli si sono leggermente “evoluti” nel tempo? Il mio vicino era un bancario, gli autisti sono dei professionisti. E ancora: quelle aziende di trasporto che - nonostante la congiuntura continuano a investire rinnovando il parco, investono anche sul capitale umano? Ho i miei dubbi. Mi permetto di dire ciò dopo avere analizzato le abitudini e gli stili di guida di autisti provenienti da diverse aziende di trasporto. Grazie agli strumenti di diagnostica, che dialogano direttamente con la centralina elettronica, ci si può trasformare in un profiler - proprio come nel telefilm “Criminal Minds” - e tracciare un identikit completo dell’autista e del suo stile di guida. Vi racconto a tal proposito un altro episodio.

Recentemente un’azienda di trasporto si è lamentata per i consumi elevati dei propri veicoli, imputandone la colpa esclusivamente a questi ultimi, senza coinvolgere in alcun modo gli autisti. Sono partite diverse analisi dei parametri di utilizzo dei mezzi dalle quali sono emersi valori anomali, spingendoci ad affiancare gli autisti nelle loro giornate di lavoro. Ed ecco la sorprendente scoperta: la prima mezz'ora della giornata veniva sistematicamente trascorsa al bar tra un cappuccino e una discussione sugli avvenimenti sportivi. Nel frattempo i veicoli erano sul piazzale con il motore acceso al minimo, riscaldandosi ben bene. Ed eravamo a fine Giugno! Chieste spiegazioni, gli autisti hanno enunciato le loro teorie tecniche, con il benestare del loro titolare, convinto da tanta competenza, frutto di una vita di esperienza al volante. Lasciatecelo dire: episodi di questo genere non sono un’eccezione, potremmo scrivere un libro intero. E non può non riaffiorare in noi la domanda posta poco prima: come mai in un momento in cui il continuo aumento del

prezzo del gasolio sta progressivamente erodendo i margini delle aziende di trasporto, solo poche di esse mettono in atto delle azioni concrete per controllare i consumi di carburante e diminuirli? Secondo i risultati medi ottenuti dalla formazione alla guida razionale Optifuel di Renault Trucks, è possibile risparmiare intorno ai cinquemila euro di carburante per veicolo per anno. Moltiplicando la cifra per il numero di veicoli di un’azienda e per il numero di anni di possesso, si ottengono delle cifre da capogiro. E se da un lato è davvero curioso come, al termine delle formazioni, siano proprio gli autisti con più esperienza - quelli più titubanti all'inizio - a diventare ambasciatori in azienda delle nuove tecniche di guida, non manca uno zoccolo duro di trasportatori che preferiscono ancora continuare a operare come in passato, lamentandosi delle tariffe, del costo degli autisti e del carburante, senza rimettere in discussione i processi per migliorare l’efficienza della propria attività. Tra questi quello riguardante il fattore umano è prioritario.■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012

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il notiziario

GREEN PORT 2012 Con ECO-DRIVE l’autotrasporto risparmia carburante

Si chiama “ECO-DRIVE” il progetto sviluppato da CFLI (Consorzio Formazione Logistica Intermodale dell’Autorità Portuale di Venezia), interamente finanziato dalla Regione Veneto assieme al Fondo Sociale Europeo, che consente alle imprese di autotrasporto di poter risparmiare tra il 5% e il 10% sul carburante. Si tratta di un progetto di formazione rivolto agli autisti che, grazie all’uso di uno dei pochi simulatori presenti in Europa, permette loro di imparare un corretto stile di guida, consentendo una riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti su gomma e l’abbattimento per le aziende dei costi relativi ai carburanti. La prima parte del progetto ha dato esiti più che positivi e ha visto la formazione, lo scorso agosto, di 104 autisti dall’azienda De Girolami di Motta di Livenza (Tv). È prevista l’attivazione di altri corsi di formazione, le iscrizioni per tutte le aziende che vorranno beneficiare di questa opportunità scadono ad ottobre 2012 (venezia@cfli.it, www.cfli.it).

Nasce lo sportello unico marittimo Accordo italo-coreano per digitalizzare i porti Lo scorso 9 agosto è stata firmata a Seoul l’operatività dell’accordo intergovernativo (frutto del protocollo di cooperazione per il settore ICT siglato nel settembre 2011 da Italia e Corea) per avviare la digitalizzazione della logistica marittima ("Sportello unico marittimo") che permetterà maggiore efficienza, procedure burocratiche più snelle e risparmi di almeno un miliardo di Euro l'anno grazie alla graduale e sistematica eliminazione (dematerializzazione) dei documenti cartacei nella logistica per tutti gli operatori marittimi. In Italia saranno dematerializzate quasi 100 milioni di pratiche e 200 milioni di transazioni doganali, per non meno di 400 mila approdi l’anno. Le prime applicazioni digitali saranno avviate nei porti di Genova e La Spezia. La scelta della Corea del Sud come partner tecnologico internazionale deriva dal fatto che tale Paese ha realizzato (dati ONU) la migliore pubblica amministrazione digitale al mondo, con risparmi di 3 miliardi di dollari l’anno nel solo settore della logistica del settore trasporto marittimo. L’iniziativa dà esecuzione a una direttiva dell’UE (n. 65/2010), in base alla quale entro il 2015, gli Stati Membri dovranno istituire uno “Sportello unico marittimo”, o “SPOC” (Single Point of Contact).

10 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

Assistenza NO STOP Renault Trucks sempre più vicina al cliente con l’apertura di Max Service

Alle porte di Firenze, a Calenzano, ha aperto Max Service, officina del Distributore Autorizzato Toscana Trucks, dealer di Renault Trucks, prima e unica realtà della rete d’assistenza italiana, aperta 24 ore su 24, ad offrire servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria garantendo l’operatività a ciclo continuo, senza alcun costo aggiuntivo per il cliente. “Riteniamo che offrire un orario d'apertura continuo sia la chiave di volta per essere al centro dei bisogni dei nostri clienti, che possono scegliere quando lasciare il loro veicolo in officina, sulla base delle loro disponibilità di fermo macchina. Inoltre, lavorare a ciclo continuo serve anche ai clienti che ci portano l'automezzo durante le ore diurne, infatti, la lavorazione iniziata di giorno prosegue anche la notte, riducendo drasticamente i tempi di consegna”, spiega Matteo Taverni, amministratore delegato di Toscana Trucks Spa. “Ci sono clienti che portano in riparazione il proprio mezzo solo nelle ore notturne; non si tratta unicamente di autotrasportatori, ma anche di utilizzatori di veicoli leggeri, come venditori ambulanti o società di distribuzione urbana, che hanno bisogno dei veicoli per l'intera giornata e magari non hanno disponibilità di automezzi di riserva”. Gli autisti che portano i veicoli per una manutenzione dispongono di un'ampia sala d'attesa corredata anche di doccia.


TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 11


TRUCKEMOTION Monza si accende di passione anche per i truck

È su ipad la versione elettronica della Rivista degli Autotrasportatori per averla sempre con te

Dall’11 al 13 ottobre l’Autodromo Nazionale di Monza ospiterà la prima edizione di truckEmotion, una innovativa manifestazione dedicata al mondo dei veicoli da trasporto e lavoro. L’evento è rivolto ai costruttori, alle flotte ed agli autisti, alle reti di vendita ed assistenza, ai fornitori di servizi, alle Associazioni di categoria, ai camionisti, alle loro famiglie ed agli appassionati del mondo dei veicoli industriali e commerciali. Valore, Emozione, Business sono i concetti distintivi dell’iniziativa che offrirà una visione nuova per la filiera grazie a seminari, workshop e tavole rotonde (su temi quali l’obsolescenza del parco veicoli, la delocalizzazione, il benessere a bordo ecc.), prove di guida sull’anello del mitico circuito di F1, incontri commerciali tra i maggiori attori del mercato. La giornata di sabato 13 sarà anche dedicata alla prove di veicoli e ad una fitta serie di piacevoli ed emozionanti attività di contorno, tra cui la possibilità di “girare” sulla pista di F1. Scania, Renault Trucks, Iveco sono tra le prime Case ad avere confermato la loro presenza all’evento mettendo a disposizione i veicoli di ultima generazione per le prove in pista. Presenti anche gli allestitori, come Lamberet, che farà testare le new entry della sua gamma.

COMPATTATORI Importante consegna di Scania

Lo scorso luglio presso la sede della concessionaria Scania Halley Veicoli Industriali di Padova sono stati consegnati due P 320 DB6x2*4MNA Euro 5 alla Società Estense Servizi Ambientali S.p.A, che incentra il proprio core business nei servizi di raccolta differenziata, recupero, smaltimento e trasporto dei rifiuti, oltre che nella costruzione e conduzione impianti. L’azienda dispone complessivamente di sessanta veicoli allestiti per varie tipologie di utilizzo: per raccolta rifiuti, spazzatrici, lavacassonetti, vaschette per raccolta differenziata, motrici con gancio scarrabile per raccolta campane, trattori stradali con semirimorchi walking floor e vasche.

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di Giancarlo Codazzi Presidente del Consiglio di Gestione MAN Truck & Bus Italia Spa

COLPO DI CODAZZI

Ieri la banca, oggi la “captive” I

l dato è significativo e non lascia spazio a dubbi: un veicolo nuovo su due è finanziato da chi lo produce. Ancora più impressionante è la rapidità con cui questa percentuale è cresciuta: solo tre anni fa la quota era di poco superiore al 10% e l’aver superato di slancio la metà del mercato finanziato può anche sorprendere a una prima sommaria analisi, ma non è così se si analizzano le motivazioni che hanno portato a questa escalation. Affermare che oggi l’accesso al credito è l’ostacolo principale per chi vuole continuare a investire nella propria impresa, è affermare un’ovvietà. L’autotrasporto non fa eccezione ed è una criticità che si aggiunge ad altre problematiche ben conosciute e più volte dibattute. Ma, proprio dal dato di maggiore penetrazione delle captive delle case costruttrici di veicoli industriali, traspare chiaramente che, almeno in questo caso, una soluzione è stata trovata e ha anche riscosso la piena soddisfazione di entrambi i protagonisti: costruttori da un lato e clienti dall’altro. Il motivo è molto semplice: è un rapporto tra due soggetti che “parlano” lo stesso linguaggio, che hanno ben presente quali sono i vincoli e le esigenze di entrambi. Sarebbe troppo generico registrare la crescita delle captive solo con la rigidità del sistema bancario tradizionale. Anzi, da parte delle finanziarie delle Case è stato mantenuto un atteggiamento lineare nel corso degli anni, senza subire l’influenza della situazione economica circostante. Semmai sono gli istituti di credito indipendenti, che sono stati molto generosi nei periodi di “vacche grasse”, a essere praticamente assenti in un contesto come quello odierno. I requisiti di approvazione non sono sostanzialmente cambiati, infatti tutti i costruttori sono consapevoli che una captive in cattiva salute genera dei danni a tutta la filiera del proprio business. Semmai una finanziaria interna alla Casa può contare su una sequenza di interlocutori più articolata, con un costante dialogo tra l’ente deliberante, la struttura commerciale e il dealer di zona, che meglio di tutti conosce il cliente e che molto spesso lo ha accompagnato sin dai primi anni di attività. Questa dialettica porta a una valutazione più approfondita delle aziende, lontana dalla mera analisi di bilancio di matrice bancaria: questa è la forza e il segno

distintivo delle finanziarie aziendali. In altre parole, la presenza sul territorio, la conoscenza del settore e l’alto valore aggiunto dato dal finanziare dei beni di cui sono “produttori”, consente loro di raggiungere realtà che in passato accedevano al solo credito bancario. Sarebbe però approssimativo individuare nella sola mancanza di una concorrenza esterna il successo delle finanziarie delle Case. In realtà la necessità di rispondere in maniera sempre più completa ed esaustiva alle esigenze dei clienti, ha portato allo sviluppo di nuove offerte che hanno permesso di proporre tassi vantaggiosi e formule agevolate, nella volontà di predisporre piani finanziari compatibili con i flussi di cassa. Oltre alle campagne istituzionali, l’autotrasportatore può così contare sulla rete delle concessionarie in grado di valutare richieste specifiche e, sulla base di queste, agire per personalizzare le soluzioni finanziarie. Si è anche puntato a offrire una serie di servizi aggiuntivi che potessero rendere il più possibile certo e programmabile il costo del veicolo e del suo utilizzo: spese di manutenzione e riparazione, oltre a pacchetti onnicomprensivi che, grazie alla collaborazione con compagnie assicurative, comprendono pure la polizza incendio

e furto. La flessibilità di proporre piani con durate, anticipi e alti valori di riscatto mette il cliente nella condizioni di pianificare al meglio il suo lavoro. Particolarmente interessanti sono le formule “all inclusive” che consentono di avere in un’unica rata il finanziamento, l’estensione di garanzia sulla catena cinematica, la manutenzione, la riparazione e l’assicurazione incendio e furto, così da permettere all’imprenditore di pianificare la quasi totalità dei costi di gestione in un’unica spesa fissa. Avere un importante riferimento nel proprio fornitore di veicoli industriali è di fondamentale importanza per un autotrasportatore, sia che si tratti di una piccola azienda a gestione familiare sia per una grande flotta. L’opportunità di avere un interlocutore competente e profondo conoscitore delle sue esigenze anche per gli aspetti finanziari diventa un’ulteriore opportunità per consolidare il rapporto, ma soprattutto per avere un consulente affidabile e sempre pronto per elaborare la soluzione su misura per superare questa complessa congiuntura economica. Non è quindi azzardato prevedere che le finanziarie delle Case costruttrici avranno anche in futuro un ruolo sempre più importante nello scenario finanziario dell’autotrasporto. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 13


IL frontale

di Paolo Tasla

Ci tocca parlare di politica… In tempi non sospetti in questa rubrica abbiamo invocato un premier che potesse rispondere al nome di Mario Monti. Non eravamo sicuramente in possesso di informazioni particolari se non di quella di pensarlo come tecnico esperto, con una ottima cultura economico-politica e una eccellente reputazione internazionale. Infatti ciò che questo governo ha fatto finora è stata una politica di pesante tassazione, che qualsiasi altro governo “politico” non avrebbe potuto fare. Dell’articolo 18 non parliamo perché non abbiamo capito i benefici reali per il Paese e ancor meno per i lavoratori e per le aziende. Dopo mesi da bagarre non se ne parla più. Di tutti gli altri provvedimenti non ne sentiamo i benefici, ma solo i pesi. Invece siamo molto arrabbiati per l’incapacità di ridurre i costi della politica, i costi della supercasta, abbattere sprechi e privilegi, pagare i debiti della P.A. (oltre 75 miliardi di euro) nei confronti delle PMI e sollecitare la riforma elettorale. Zero assoluto per lo sviluppo e per rilanciare l’economia. Nel contempo sono emerse alcune personalità tecniche, tali da aspettarsele come futuri politici: Passera, Clini, Profumo, Catania. Ma nel cielo della politica incombono nuvoloni neri, in arrivo sia da destra che da sinistra. In piena crisi socioeconomica e industriale cominciano ad essere già più che abbondanti le risse televisive e i tormentoni quotidiani. Il palmarès va dato a tre personaggi, ad ognuno dei quali per motivazioni diverse: il primo va dedicato alla paranoia berlusconiana che minaccia la candidatura a premier. Sarebbe un colpo definitivo al PDL, già boccheggiante dopo la scissione con la dimezzata Lega. Non bisogna prendere per buoni i sondaggi di Euromedia. Sono predisposti con risultati ad hoc, per fare felice il cavaliere e abbindolare i pochi simpatizzanti rimasti. La verità è che la gente che ha votato Berlusconi non lo voterà più: questo lo dicono 9 personaggi su 10. Reggerà il PDL se, a candidati premier, si presenteranno questi 4 nomi: Letta, Alfano, Galan, Frattini. Secondo palmarès: al coraggio strampalato di Grillo. Nonostante una comunicazione “deviata” e con atteggiamenti talvolta “dittatoriali” sta facendo un ottimo lavoro: tiene sulla corda tutti. Se non sarà fatta la riforma della Legge elettorale, premiando la scelta diretta dei candidati da parte dei cittadini, sarà il boom di Grillo. Gli italiani voteranno Grillo per dispetto ai vecchi partiti, anche se sarà come “tagliarsi un testicolo” per fare dispetto alla moglie. Il terzo palmarès va a Matteo Renzi, il giamburrasca del PD che sta rovinando i sonni tranquilli dei seniores ex comunisti. Certo non potremo pensare di avere un premier internazionale che indossi gli abiti del Sindaco di Firenze, ma conviene a tutti tenerselo stretto sia per la destra che per la sinistra. Questo personaggio di strada ne farà e quello che sta facendo ora servirà per “setacciare” l’intera classe politica italiana che ci ha governato per 30 anni, riducendo il Paese in questo stato penoso, anche se ognuno di loro ha sistemato la famiglia, parenti ed amici. I nomi li conosciamo tutti. Vi segnalo un buon libro da leggere: “Prepariamoci” di Luca Mercalli. 14 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

YETD 2012 Gabriel Warde è il migliore autista d’Europa

E’ irlandese il campione europeo dell’edizione Young European Truck Driver 2012, la competizione organizzata da Scania per promuovere la competenza e la professionalità degli autisti e rivalutarne il ruolo fondamentale nella società. La finale europea del concorso rivolto ai giovani autisti under 35 si è svolta a settembre presso il quartier generale di Scania, a Södertälje (in Svezia), e ha visto la partecipazione di 24 Paesi, tra cui l’Italia rappresentata dal campione nazionale Edy De Rocco. Oltre all’ambito titolo, Gabriel Warde si è aggiudicato un camion Scania serie R nuovo fiammante del valore di 100.000 Euro.

Un carico di solidarietà Bridgestone a fianco del Coast to Coast Truck Team

Anche quest’anno Bridgestone Italia ha supportato “Coast to Coast”, l’associazione dei camionisti di Giussano, nel trasporto di un “carico di solidarietà” che ha raggiunto l’Istituto Don Guanella di Iasi, Romania. La carovana della solidarietà è partita il 17 agosto attraversando il Nordest italiano, la Slovenia, l’Ungheria per aiutare le persone bisognose della Romania portando alimenti, abbigliamento e materiali donati dall’associazione e da molti volontari, tra cui i dipendenti di Bridgestone Italia. In linea con proprie iniziative CSR (Corporate Social Responsibility), Bridgestone Italia ha fornito, per il terzo anno consecutivo, alla spedizione umanitaria gli pneumatici R168 per il rimorchio e R249 per l’asse sterzante che hanno consentito di attraversare mezza Europa in totale sicurezza e massima economia.


LA NOSTRA FILOSOFIA

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L’indice

di Patrizio Comi, Advisor di Sofia SGR S.p.a.

Il mio tesoro

(2a parte)

R

iprendiamo il discorso lasciato in sospeso sul numero di maggio/giugno, dove abbiamo affermato che la forza competitiva di un’azienda sta anche nella gestione ottimale della propria liquidità. Ma non basta! L’errore più grosso è quello di chiudere gli occhi di fronte alle evidenze, sperando che il tempo possa sistemare le cose. Non è così! E’ frequente vedere che “il padrone” della piccola azienda sia il solo a “tirare” la carriola, mirando solo ed esclusivamente all’aumento del fatturato. Vorrei partire proprio da questo: gli errori (gravi) commessi dai piccoli imprenditori:

➤ ERRORI FINANZIARI: • Sottocapitalizzazione • Mancanza di un polmone finanziario per i periodi recessivi • L’autofinanziamento come unica fonte finanziaria • Mancanza di un cash-flow previsionale • Eccessivo immobilizzo di capitale ➤ ERRORI GENERALI: • Assorbimento dell’imprenditore nella routine e nel processo produttivo • Assenza di deleghe • Scarso ricorso ai servizi esterni • Sottovalutazione dei sintomi di declino aziendale • Interventi di risanamento occasionali per risolvere squilibri strutturali • Accettare ordini rilevanti sulla sola base dei costi produttivi medi • Investimenti tecnologici imitativi • Confusione della finanza aziendale con quella personale • Accettazione perpetua del ruolo di subfornitore o della dipendenza da solo uno o due grandi clienti • Delega totale della funzione finanziaria al commercialista • Scarsa propensione all’associazionismo e alla collaborazione • Soluzioni introvabili per incapacità di scomporre problemi complessi

16 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

➤ ERRORI DI MARKETING: • Scarsa attenzione alle problematiche del magazzino • Sbagli promozionali • Assenza di un chiaro ed efficace piano di marketing • Lancio di un nuovo prodotto senza una preventiva analisi di mercato • Mancata revisione periodica dei fornitori • Occasionalità delle esportazioni • Assenza di controllo sulla distribuzione • Scarsa conoscenza della concorrenza ➤ ERRORI ORGANIZZATIVI: • Assunzioni esclusivamente per conoscenza diretta • Scarso coinvolgimento dei dipendenti sulla mission aziendale • Scarsa attenzione ai “ruoli chiave” della produzione (es. biologo, stilista, chimico, ecc.) • Assenza di formazione del personale al suo ruolo aziendale E’ evidente far notare che frequentemente le singole realtà non permettono di muoversi secondo le regole, ma sarebbe sufficiente essere a conoscenza di queste regole non scritte per permettere la soluzione di molti problemi. Facendo un esempio semplificativo: tutti noi sappiamo che le autovetture sono dotate di air-bag. Ora, se volessimo risparmiare sul prezzo dell’autovettura, potremmo chiedere al concessionario di non installare quell’accessorio salva vita, in quanto a nostro avviso usiamo l’autovettura in percorsi cittadini tali per cui è raro che si possano raggiungere velocità tali da rischiare la vita a causa del mancato funzionamento dell’air-bag. Basta però usare solo una volta la tangenziale cittadina affinché il rischio di tamponamento ad alte velocità sia effettivamente reale, tanto da rendere indispensabile l’air-bag stesso. Morale: posso permettermi di gestire l’azienda come credo, ma devo conoscere le regole che danno garanzia di solidità anche in tempi “recessivi”.

La forza competitiva di un'azienda si fonda sempre maggiormente anche sulla capacità di ottimizzare la gestione dei flussi finanziari di entrata ed in uscita, di breve e di lungo periodo. Per raggiungere tale ottimizzazione sono necessari strumenti e metodi per migliorare l'efficacia della gestione dei flussi finanziari, come report o rendiconti finanziari giornalieri appositamente integrati con i sistemi informativi, gestionali e contabili presenti in azienda. L'introduzione di tali strumenti impatta tutte le aree/attività aziendali come il ciclo passivo degli acquisti/pagamenti, il ciclo attivo di vendita/incassi, le scelte di investimento, il controllo dell'utilizzo degli affidamenti bancari (es. anticipo fatture e sbf), le relazioni con il sistema bancario o il controllo dei costi e dei rischi delle operazioni finanziarie. In particolare, il successo e l'efficacia di tali strumenti è massima quando diventano un metodo di lavoro che supporta le scelte giornaliere dell'imprenditore o del tesoriere. La costruzione di un insieme efficace di strumenti di raccolta dei dati contabili e di pianificazione deve essere flessibile e pratico, e permettere all'imprenditore di pianificare, controllare e decidere. Per concludere, un attento “gestore” deve iniziare il proprio lavoro con una analisi volta ad identificare i bisogni dell’azienda valutando gli strumenti contabili e amministrativi utilizzati, le esigenze informative della Direzione/Proprietà soddisfatte e non, e le aree ritenute “critiche”. “Non ci sono segreti per il successo. È il risultato di preparazione, duro lavoro ed apprendimento dai fallimenti” (Colin Powell). ■ patrizio.comi@sofiasgr.it



il notiziario

DALLA RUSSIA… Inizio positivo per DAF Trucks

Nel mese di maggio dello scorso anno, DAF Trucks ha aperto l'ufficio marketing e vendite a Mosca con l'obiettivo fondamentale di ampliare la propria presenza sul mercato russo. Con l'espansione della rete DAF in Russia, che può contare su tredici concessionari di vendita e assistenza, l'inaugurazione di un PACCAR Parts Distribution Centre e la consegna di oltre 3.000 veicoli a partire dal mese di maggio 2011, DAF Trucks Russia ha registrato un inizio positivo. La rapida crescita del mercato russo dei veicoli industriali ha generato una forte crescita anche sul mercato dei veicoli in Europa occidentale. La previsione è che entro il 2015 saranno registrati più di 36.000 unità nel segmento dei veicoli pesanti rispetto alle 26.000 del 2011. "Con più di 1.500 veicoli consegnati, DAF ha ottenuto una quota di mercato del 6,9% nel 2011 tra i diversi marchi europei," afferma Arie Hendrikx, Amministratore delegato di DAF Trucks Russia. "L'obiettivo di quest'anno è una quota di mercato del 10%, corrispondente a circa 2.700 veicoli”.

I commerciali ford si rinnovano

Iniziata la produzione dei nuovi Ford Transit Custom e Tourneo Custom

E’ iniziata lo scorso luglio, a Kocaeli, in Turchia, la produzione dei nuovi Ford Transit Custom e Tourneo Custom (trasporto persone), che saranno disponibili sul mercato nel corso di quest’anno. Il loro lancio apre la strada al rinnovamento dell’intera gamma dei veicoli commerciali Ford, che si completerà entro la fine del 2013. “Il Transit Custom è un veicolo commerciale da una tonnellata completamente nuovo”, ha dichiarato Stephen Odell, Presidente e CEO di Ford Europa. “E’ moderno, elegante, i clienti saranno orgogliosi di vederlo nel proprio parcheggio, e mantiene tutte le caratteristiche che hanno reso famoso il Transit, dall’incredibile resistenza alla grande versatilità”. Il nuovo Transit Custom si posiziona, per dimensioni, tra il Transit, piu grande, e il Transit Connect, più compatto. Entrambi i modelli sono dotati del motore Ford Duratorq 2,2 TDCi, disponibile nelle versioni da 100, 125 e 155 cavalli, che garantisce i migliori consumi della categoria, con 6,5 l/100km per il Tourneo Custom.

Pneumatici: arriva l'etichetta europea Da novembre acquisti più consapevoli In base al Regolamento UE 1222/2009 dal 1° novembre diventerà obbligatorio apporre su tutti gli pneumatici in vendita, prodotti dal 1° luglio 2012 (autovettura, trasporto leggero e truck), la nuova etichetta europea che conterrà utili informazioni sulle prestazioni del prodotto sulla base di tre parametri fondamentali: resistenza al rotolamento, aderenza sul bagnato e rumorosità esterna. Obiettivo del Regolamento è quello di promuovere l’utilizzo di gomme che permettano bassi consumi di carburante grazie a una migliorata resistenza al rotolamento (e dunque una migliore efficienza energetica), maggiore sicurezza sul bagnato e bassi livelli di rumorosità. Dalla normativa sono esclusi i prodotti destinati al racing, i ricostruiti e gli pneumatici chiodati. Il consumo di carburante e l'aderenza sul bagnato vengono espressi da una scala che va da "A" a "G" a indicare, rispettivamente, la massima e la minima performance. Le indicazioni sulla rumorosità esterna, riportate sulla parte bassa dell'etichetta, sono espresse dal simbolo con le onde: da tre, per le prestazioni meno valide, a 1, indice di un rumore di rotolamento al di sotto dei limiti. 18 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


di Cinzia Caserotti, Direttore Vendite Italscania S.p.a.

Aria di Caserotti

L’importanza del “fattore umano”

L

eggendo le riviste di settore, partecipando a fiere e porte aperte, visitando i siti web relativi al mondo del trasporto troviamo che si fa sempre un gran parlare di innovazioni tecniche di prodotto, finalizzate alla riduzione dei costi operativi, al risparmio di carburante, all’incremento della sicurezza e alla sostenibilità ambientale. E’ indubbio che, nel tempo, gli sviluppi che hanno interessato i veicoli industriali, soprattutto con l’avvento dell’elettronica, siano stati tali da porre il focus sull’evoluzione tecnica quale strada maestra per dare risposte concrete alle esigenze degli autotrasportatori. Tuttavia vorrei spostare l’attenzione su un altro fattore che può fare veramente la differenza, vale a dire il “fattore umano”, nel caso specifico il conducente di veicoli industriali. Alla domanda perché un conducente con una buona preparazione professionale è una preziosa risorsa per un’azienda di trasporto, la mia risposta è molto semplice: “Perché è il più importante responsabile dell’economia operativa e della sicurezza”. In quest’ottica ritengo, quindi, che destinare delle risorse ad un serio programma

di training per conducenti da parte delle aziende di trasporto, rappresenti un investimento che può dare dei risultati interessanti e spesso sorprendenti. E non solo con i giovani autisti alle prime armi, ma anche con i più esperti. Ho potuto verificare, dati alla mano, che dopo corsi specifici, gli autisti sono in grado di ridurre sensibilmente il consumo di carburante sulle tratte abitualmente percorse, prestando attenzione ad alcune modalità di guida, il tutto con una ricaduta positiva sui costi di carburante dell’azienda sia essa monoveicolare che composta da parecchi veicoli. Ridurre i consumi non è però l’unico vantaggio che un autista ben preparato può ottenere. Dal momento che guiderà il veicolo in modo più consapevole e responsabile, vi sarà una riduzione dell’usura dei componenti, gli pneumatici dureranno più a lungo, la catena cinematica consumerà meno olio. Ma non solo. Si riduce anche la possibilità che un autista ben preparato sia coinvolto in incidenti, la qual cosa, oltre a salvare vite umane, comporta meno fermi macchina e, quindi, meno costi

aggiuntivi. E in ultimo, ma non per importanza, avremo un minor impatto ambientale; infatti con un minor consumo di carburante diminuiscono di conseguenza anche le emissioni. Questi, in sintesi, i principali vantaggi. Io però ne citerei anche un altro non secondario: la possibilità da parte del titolare di un’azienda di valutare la competenza dei propri autisti, verificare i loro progressi e, da parte dell’autista, vedere valorizzato il proprio lavoro, sentirsi maggiormente gratificato perché considerato un attore importante nella gestione complessiva dell’azienda in cui lavora. A volte però l’approccio degli autisti ai corsi di formazione non è dei più incoraggianti: li considerano noiosi se non inutili (questo è soprattutto vero per gli autisti più anziani che pensano di conoscere perfettamente tutti i segreti della guida). Spetta a chi propone questi corsi renderli accattivanti e capaci di stimolare l’interesse e l’interazione con i partecipanti, valorizzando le loro competenze, spronandoli verso un miglioramento continuo.■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 19


Le grandi interviste

Gino Costa

Fatti!

Col suo carattere schivo e riservato Gino Costa, amministratore unico di Renault Trucks Italia, fa parlare di sé e dell’azienda da lui guidata con i numeri e non con le parole

di Luca Barassi

“M

i fa piacere che mi definiate un uomo schivo, perché i risultati sono per me l’unico biglietto da visita valido per presentarsi al mercato”.

carriera in casa di ‘mamma Iveco’. 25 anni esatti, tra l’altro! Ho dato le dimissioni proprio lo stesso giorno del mio ingresso in Iveco un quarto di secolo prima”.

È con questa affermazione che comincia la nostra intervista con Gino Costa, un “nonno” di 55 anni che, non lo nasconde, ha costruito il suo successo anche grazie ad una famiglia molto unita che lo ha accompagnato lungo tutto il suo percorso professionale costituito da esperienze all’estero di grande responsabilità, ma lontano dal suo Paese. Elena, la moglie, è da sempre la sua compagna di vita che lo ha fatto sentire a casa anche nei lunghi anni a Pechino, Istanbul e Budapest. Una carriera costruita insieme alla crescita dell’Iveco di Boschetti.

È a questo punto che avviene l’incontro con la Losanga, giusto? Sì, e il caso ha voluto che mi dessero la guida della filiale turca dove la mia famiglia era rimasta durante la mia breve esperienza egiziana in attesa di far concludere la scuola alle figlie. E solo una

20 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

rocambolesca azione ‘diplomatica’ mi ha permesso di non fare un doppio trasloco e restare nella casa occupata nei sei anni precedenti.

“A soli 27 anni, sei mesi dopo essermi sposato, ho aperto il primo ufficio commerciale di Iveco in Cina dove sono stato ben quattro anni e dove è anche nata la mia prima figlia, colei che, appunto mi ha già fatto diventare nonno. Un’esperienza straordinaria che mi ha fatto vivere anche l’avvio della partnership industriale tra il nostro costruttore nazionale e i cinesi per la produzione del Daily, nel 1987. Dopo un periodo in Italia, ma sempre su progetti e responsabilità internazionali, siamo ripartiti, tutti insieme e con una seconda figlia, per Budapest. In Ungheria sono rimasto solo un anno e mezzo perché poi l’azienda mi ha trasferito a Istanbul dove Iveco aveva un’importante joint venture commerciale e industriale per la produzione di camion e autobus. Sei anni durante i quali ho gestito tutto il progetto e i rapporti col partner turco. Dopodiché sono volato al Cairo: pochi mesi in cui sono stato responsabile del mercato egiziano e Medio Oriente per concludere 25 anni di onorata


Una vera e propria Odissea che però ha fatto la fortuna di Gino Costa che, così, ha aperto enormemente il proprio pensiero e imparato a vedere le cose anche da punti di vista diversi da quelli che si ritengono dei dogmi assoluti secondo la nostra cultura. Ecco che l’esperienza in Paesi che hanno attraversato crisi profondissime ha consentito al manager torinese di affrontare il mercato in sofferenza di questi anni con una freddezza eccezionale che gli ha permesso, appunto, di mettere sul tavolo fatti e non parole, contrastando la nostra crisi con continue crescite in termini di quota di mercato, e firmare un anno commerciale che pone Renault Trucks come primo importatore di veicoli industriali in Italia.

Senza dubbio uno dei successi più rilevanti della sua carriera, anche perché non era un

obiettivo facile. Un traguardo raggiunto con Renault Trucks e dunque cosa rappresenta per lei oggi la Losanga? Dire che rappresenta la ragione di vita suonerebbe un tantino esagerato… però non è molto distante dalla realtà. Le mie passioni, i miei interessi, ruotano quasi esclusivamente intorno ai camion. Tolta la mia famiglia e la moto (passione condivisa appieno tra l’altro con mia moglie), oggi il mio impegno è tutto infuso nel far ottenere il dovuto riconoscimento a questo marchio che è così cresciuto nei suoi valori intrinsechi in questo ultimo decennio. La leadership, diciamo così, tra gli importatori in Italia corona questo sforzo.

Altri cinque anni a Istanbul, per un totale di undici anni di vita in una delle più belle città del mondo, anche se molto diversa dalla nostra cultura. Molto diversa, ma straordinariamente stimolante, sicura e all’avanguardia. La mia precedente esperienza in Iveco in questo Paese mi ha permesso di portare avanti anche per Renault il progetto di liaison industriale per la produzione, e non semplice montaggio, di veicoli industriali. Una linea oggi in grado di ‘sfornare’ 5.000 veicoli all’anno. E, solo nel 2009, dopo ben 24 anni praticamente vissuti sempre all’estero, ho avuto modo di rientrare in Italia e gestire il ‘mio’ mercato.

Una leadership su un segmento abbastanza ampio ma che non copre tutta la gamma da voi offerta se non sbaglio…


No, certo, anche se i risultati sono positivi un po’ su tutti i fronti. A partire dalle 3,5 tonnellate dove Maxity e Master stanno registrando degli interessanti segni +. Forse il segmento dei medi è quello dove ci ha visti meno brillanti, pur mantenendo una quota dell’8 per cento circa. Scenario completamente diverso sui pesanti e in particolare per quanto riguarda i trattori. Qui la crescita è notevole, tanto da poter individuare il segmento in cui siamo vincenti rispetto alle altre case non nazionali, in tutto il pesante, ovvero over 6 tonnellate. Questo è un risultato che deriva dal fatto di poter essere un marchio a tutto tondo, ovvero che offre al professionista una gamma pressoché completa, sia come portate, che come tipologia di veicoli che come allestimenti e mission.

E quali sono le leve principali che hanno contribuito a raggiungere l’obiettivo? Mah… sicuramente l’aspetto commerciale è determinante. Le nostre azioni sono mirate, attive, dinamiche. Tanto che a me piace dire che non è il cliente che entra in Concessionaria per cercare il veicolo, ma è la Concessionaria che entra dal cliente. In questo modo, oltre a poter essere propositivi su tutti i fronti, siamo in grado di essere vicini al cliente anche nel post vendita, ovvero nei servizi quali la manutenzione, la guida efficiente, i servizi finanziari… Quindi le persone, la squadra in senso lato, sono una leva importante. Una squadra giovane ma allo stesso tempo d’esperienza. In pratica per noi l’esperienza non deve essere un freno al vedere le cose in modo diverso, innovativo, moderno.

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22 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

Siamo appena tornati dallo IAA dove, anche qui Renault Trucks, ha giocato un ruolo importante, pur nel mercato di casa dei concorrenti tedeschi. Cosa ha portato ad Hannover la Casa di Lione? Soluzioni per migliorare la redditività del trasporto. Questo è stato il leitmotiv del nostro stand in Germania. Quindi Optifuel, un veicolo elettrico, mezzi ottimizzati. Quindi quanto noi già abbiamo oggi, nel presente che, per noi, è più importante del futuro.

Poi, ovviamente, c’è l’Euro 6. Abbiamo annunciato di essere pronti col propulsore di nuova generazione ma, come abbiamo detto sin dall’inizio, lo commercializzeremo nel corso del prossimo anno. Quella della nuova regolamentazione è una decisione che abbiamo subito e di cui siamo sostanzialmente contrari. Le Case hanno dovuto investire 7/8 miliardi di euro che inevitabilmente si ribalteranno sul cliente finale per ottenere dei vantaggi in termini di impatto ambientale non proporzionali.

E il prodotto? Il prodotto lo diamo per scontato. Il mezzo per noi è veramente un fiore all’occhiello. Lo dimostrano i numeri e riteniamo quindi di aver fatto meglio degli altri. Quindi, anche se non è sempre così, il prodotto ci deve essere, non può essere messo in discussione. Persone, rete, servizi per la gestione efficiente dei costi di esercizio sono invece i fattori, nell’ordine di priorità che le ho detto, su cui è necessario concentrarsi per ottenere il successo.


■ QUOTE DI MERCATO (6 mesi 2012 - Segmenti in tons)

3,5

6,2%

6 - 16

6,8%

+16

12,2%

Dunque, dr. Costa, da un fine osservatore come lei e da un uomo concreto come abbiamo imparato a conoscerla, oltre al fatto che lei ricopre la carica di presidente della sezione veicoli industriali in ambito UNRAE, ci piacerebbe avere un quadro sullo scenario del settore per i prossimi due anni… e naturalmente come vede Renault Trucks alla fine di questo periodo. Molti dicono che il 2013 sarà drogato dalla rincorsa degli ultimi Euro 5 immatricolabili.

Certo, forse valeva la pena investire di più sul rinnovo del parco veicoli… Infatti, in particolare per l’Italia dove si parla di una media di vita del veicolo di 15 anni (contro i 10 del resto dell’Europa), quindi l’80 per cento dei veicoli che circolano sono ante Euro 4. Passare dall’Euro 4 o precedenti all’Euro 5 sì che avrebbe cambiato le cose dal punto di vista di emissioni globali.

Io, francamente, me lo auguro perché se è vero che ogni ‘droga’ è pericolosa e spesso si paga, nel nostro caso siamo scesi così in basso che ogni scossone può servire per risvegliarsi dal torpore, e poi ci auguriamo che nel frattempo la situazione globale possa cominciare a cambiare, in meglio naturalmente. Quindi io vedo un 2013 in crescita e si porrà più o meno sui livelli del 2011, ovvero intorno ai 17 mila o 18 mila veicoli immatricolati. Il 2014 sarebbe già un ottimo successo se mantenesse i volumi del 2013. Per l’ultima parte della sua domanda la risposta è molto semplice: Renault Trucks si consoliderà come secondo costruttore del nostro Paese, quindi come primo importatore. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 23


Ruote industriali

MAN

Incontro al futuro Un TGX occhieggia dalla cover di TOE per celebrare le nuove gamme TG pronte per l’ Euro 6, rigorosamente all’insegna della massima efficienza. Un impegno, ma anche una filosofia, che la Casa bavarese persegue da sempre di Anna Dibisco

L

a sfida per le case costruttrici si fa ogni giorno più difficile: rispondere a richieste sempre più pressanti e apparentemente inconciliabili. Quelle di un mercato strangolato dalla crisi, che esige economicità su tutti i fronti, e quelle del legislatore europeo, che ricorda impietoso le improrogabili scadenze necessarie a salvaguardare l’ambiente, che si traducono però per i produttori in enormi investimenti, e in un impegno di pari misura per cercare di farli ricadere il meno possibile sull’acquirente finale riservandogli, proprio come MAN, un prodotto tecnologicamente avanzato, altamente redditivo, affidabile ed efficiente, capace di bassi consumi e altrettanto bassi costi operativi. La nuova normativa Euro 6 ha imposto ai progettisti cambiamenti a dir poco rivoluzionari. Ampio è stato lo sforzo per evitare quell’aumento dei consumi imprescindibilmente legato alla drastica riduzione degli inquinanti richiesta, e non gravare così il settore, almeno in parte, di ulteriori costi. Una nuova generazione In questo scenario hanno fatto il loro ingresso ufficiale allo IAA di Hannover i nuovi veicoli della famiglia TG della Casa bavarese (medi e pesanti), pronti a rispondere sia a queste elevate aspettative sia ai severissimi standard Euro 6, che MAN ha deciso di ottemperare attraverso una combinazione di sistemi quali l’SCR (riduzione catalitica selettiva), l’EGR (ricircolo dei gas di scarico a regolazione variabile), il filtro antiparticolato (che si rigenera autonomamente) e l’iniezione diretta ad alta pressione (fino a 1800 bar). L’ottimale configurazione di queste tecnologie (in parte già collaudate per anni dalla Casa), che azzerano praticamente l’emissione di sostanze nocive, promette di non 24 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

superare, come invece ci si aspetterebbe, i già ottimi consumi dei TG Euro 5/EEV (riducendo, anzi, rispetto a questi, i consumi di AdBlue di quasi il 50%) continuando invece ad offrire gli stessi valori di potenza, affidabilità ed efficienza. Il know how e la “creatività” degli ingegneri del Leone hanno saputo

insomma compensare con accorgimenti e virtuosismi tecnici la maggiore complessità costruttiva dovuta all’equipaggiamento supplementare necessario a rispettare la nuova normativa (che porta appunto con sé inevitabili conseguenze sui consumi), cercando di contenere al massimo l’aumento di peso


con efficienza - che si declinano in una serie di potenze: fra 150 e 340 Cv (D08), 320 e 400 Cv (D20), 440 e 480 Cv (D26). L’Euro 6 è naturalmente disponibile anche sul modello studiato per il massimo risparmio di carburante, il campione di efficienza TGX EfficientLine (di cui oggi circolano oltre 10.000 esemplari in tutto il mondo), facendogli conservare il suo carattere particolarmente parsimonioso, che si concretizza in un risparmio fino a 3 litri di carburante rispetto ad un trattore con configurazione standard. New style L’arrivo dell’Euro 6 in casa MAN (i veicoli, disponibili da gennaio, sono ordinabili già da ora) è stato sottolineato dal restyling dell’intera gamma TG, a cominciare dal nuovo frontale su cui troneggia il logo dal nuovo accattivante design: l’immancabile simbolo del Leone che comunica un’idea di potenza e dinamismo, eleganza e fierezza. Le numerose migliorie apportate non rispondono tuttavia solo a principi estetici, ma sono anche, e soprattutto, funzionali alla tecnologia Euro 6 e all’obiettivo, prioritario per la Casa, di ridurre i consumi, rispondendo all’esigenza di migliorare complessivamente l’aerodinamica dei veicoli (attraverso per esempio gli ampi deflettori laterali) e di ottimizzare il sistema di raffreddamento del motore.

Anche lo chassis è stato interamente riprogettato e ridisegnato per poter ospitare le unità necessarie al post trattamento dei gas di scarico, che richiedono maggiori ingombri, senza tuttavia stravolgere il ben collaudato telaio dei modelli precedenti che si distingue da sempre per la sua ottima allestibilità. TGL e TGM: i leggeri multitalento in abito Euro 6

Molto apprezzati, oltre che per l’ormai proverbiale efficienza e massima affidabilità, anche per la loro versatilità di impiego (distribuzione leggera e medio pesante, impieghi cantieristici e utility urbane), i veicoli della gamma TGL e TGM esprimono le loro più alte performance anche nella versione Euro 6 sia dal punto di vista del consumo che del carico utile. Il primo si attesta sugli eccellenti livelli dei MAN Euro 5, con un consumo di AdBlue di circa il 2-2,5% del consumo di gasolio, il secondo viene mantenuto grazie a una struttura particolarmente leggera, con cui la Casa è riuscita a contenere l’aumento di peso (dai 150 ai 190 Kg) dovuto ai componenti del sistema. Le nuove gamme mantengono invariati anche gli intervalli di manutenzione: fino a 80.000 Km. L’elegante e funzionale design esterno (di grande impatto il frontale modificato), che non intende ovviamente “rinnegare” l’identità dei modelli precedenti i cui tratti rimangono anzi

dovuto ai componenti del sistema a tutto vantaggio del carico utile. La nuova generazione di veicoli della gamma media e leggera TGL e TGM (7,5-26 ton di MTT) e di quella pesante (TGS e TGX) è equipaggiata con propulsori Common Rail - D08 (per TGL e TGM), D20 e D26 (per TGS e TGX) TRASPORTARE TRASPORTARE OGGI OGGIottobre/novembre luglio/settembre 2012 25


L’Euro 6 è disponibile anche sul modello studiato per il massimo risparmio di carburante, il campione di efficienza TGX EfficientLine.

I componenti della tecnologia Euro 6 nei nuovi TGX -TGS: l’iniezione Common Rail, il sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddato e regolato e il sistema di post trattamento SCR con catalizzatore integrato e filtro CRT (Continuously Regenerating Trap).

assolutamente riconoscibili, si accompagna anche a una rivisitazione degli interni all’insegna del massimo livello di confort, funzionalità ed ergonomia accogliendo il conducente in un ambiente davvero piacevole e raffinato. Tutto è stato pensato per garantirgli il maggiore benessere possibile a bordo, dove anche all’intrattenimento multimediale è stata dedicata una cura particolare. Importante novità anche sul fronte sicurezza: ora anche sulla gamma TGL e TGM è disponibile (optional) il Lane Guard System (LGS), il sistema che aiuta ad evitare distrazioni o colpi di sonno monitorando costantemente il mantenimento del veicolo all’interno della corsia di marcia e avvisando il conducente in caso di improvviso cambio di corsia senza l’azionamento della freccia. Di serie, invece, il controllo elettronico della stabilità (ESP) e l’EBS, il sistema frenante elettronico. A dare vita ai TGL e TGM in versione Euro 6 sono gli efficienti motori Common Rail a 4 e 6 cilindri della gamma D08 (da 150 a 250 Cv per i MAN TGL e da 250 a 340 Cv per i TGM), che possono essere abbinati (optional) al cambio automatizzato MAN TipMatic (disponibile con 12 marce nei motori a sei cilindri), che apporta un ulteriore importante contributo alla riduzione dei consumi.

Nella cabina a tre posti, la parte centrale della plancia, più arretrata, è stata studiata per offrire maggiore spazio al terzo passeggero.

Il restyling degli interni della gamma media e leggera (TGL-TGM) è all’insegna del massimo livello di confort, funzionalità ed ergonomia.

TGX e TGS: evoluzione pesante all’insegna dell’efficienza Massima efficienza e redditività sono mantenute anche nella versione Euro 6 dei nuovi TGX e TGS, dove gli intervalli di manutenzione (120.000 Km) ma soprattutto i consumi rimangono invariati rispetto a quelli dei fratelli Euro 5. Così come si è riusciti a limitare l’incremento di peso del sistema (200 Kg), cosa che mantiene i veicoli tra i più leggeri della loro categoria rispetto alla concorrenza, con grande beneficio per la portata utile e per gli stessi consumi, sulla cui riduzione incide notevolmente l’insieme di ottimizzazioni e di perfezionamenti all’aerodinamica che ridisegnano con grande personalità i nuovi TGX e TGS.

Sui mezzi dedicati ai lunghi viaggi vale ovviamente ancor più il discorso del confort e della funzionalità di bordo, con sistemi integrati di intrattenimento e navigazione (MAN Media Truck Advanced) tra i più completi ed evoluti, così come quello della massima sicurezza su strada a garanzia della quale vengono offerti sistemi come quelli per la frenata automatica con EBS e servofreno (MAN BrakeMatic), ESP, LGS, ACC (regolazione automatica della distanza dal veicolo che precede), CDC per la stabilizzazione attiva di rollio e beccheggio. I nuovi TGX e TGS, in versione Euro 6, sono equipaggiati con i motori a sei cilindri D20-D26, capaci di erogare potenze che vanno dai 320 ai 480 Cv (gamma TGS) e dai 360 ai 480 Cv (gamma TGX). I propulsori possono essere abbinati ad un cambio manuale a 16 marce o al cambio automatizzato MAN TipMatic a 12 marce. ■


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Ruote industriali

DAF

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Aerodinamica

efficienza

GiÚ peso e consumi, su l’efficienza. Il programma ATe di DAF utilizza numerosi accorgimenti per raggiungere ambiziosi obiettivi di risparmio sul combustibile. Noi li abbiamo testati con un XF105 28 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

Di Pierluigi Coppa


Una filosofia, un programma Che cosa c’è dietro il suffisso ATe? Una nutrita serie di accorgimenti, di migliorie tecniche e di accessori che, come obiettivo, hanno in comune quello della riduzioni dei consumi. Si inizia con il “pacchetto aerodinamico” di cui i modelli DAF CF85 e XF105 sono equipaggiati di serie, che consistono in uno spoiler (regolabile) sul tetto e deflettori laterali, affiancati da grembialature laterali. Ma non solo, di serie vi sono anche gli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e, vero e proprio “gioiello meccanico”, il nuovo assale con sospensione pneumatica a tandem SR1360T: ben 375 chilogrammi più leggero dell’assale a tandem della versione precedente, completo di riduzione nel mozzo per applicazioni fuori strada che consente di archiviare un risparmio di circa il 5% del carburante. Da sottolineare che DAF è il primo produttore nel settore dei veicoli industriali a utilizzare l’incapsulamento termico per il turbocompressore e per il gruppo collettore di scarico. Ne consegue una migliore gestione dell’aria che aumenta l’efficienza del turbocompressore. Sul fronte migliorie tecniche e software, è necessario focalizzare la nostra attenzione sul nuovo cambio automatico AS Tronic a 12 marce che, oltre ad un alleggerimento, oggi è stato “arricchito” con una strategia di cambio totalmente ottimizzata sempre per garantire più efficienza. Consente al conducente di effettuare un cambio manuale, sia a velocità inferiori a 30 km/h, sia quando utilizza il freno motore MX. Quest’ultimo funziona contemporaneamente al freno motore allo scarico, erogando una potenza frenante combinata di 210 kW a 1.500 giri/min e 320 kW a 2.100 giri/min. Per non rischiare che performance del genere non vadano inutilmente sprecate con “disinvolti” comportamenti di guida dei driver, DAF ha previsto una speciale formazione, definita EcoDrive. Tutti i modelli CF85 e XF105 ATe vengono, infatti, forniti di serie insieme alla proposta di formazione per conducenti DAF EcoDrive, che contribuisce a modificare il comportamento alla guida dei driver al fine di ridurre in modo consistente i consumi di carburante e delle conseguenti emissioni di CO2 in media di un 3 - 5%. Nell’ottica e nella strategia di un contenimento dei consumi anche la velocità massima di tutti i modelli DAF CF75, CF85 e XF105 è impostata di serie su 85 km/h, anziché su 89. Nei trasporti sulle lunghe distanze, si traduce in un risparmio di carburante di circa il 2-3%.

DAF XF105 460 ATe Space Cab

Euro 126.800 Iva esclusa (escluso accessori) CILINDRATA

12,9 - 6 cilindri

POTENZA

340 (460) a 1.500-1.900

MOTORE

MX Euro 5 EEV Paccard EAS (post trattamento emissioni scarico) SCR

COPPIA MASSIMA A GIRI

2.300 Nm a 1.000

LIVELLO ECOLOGICO

Euro 5 EEV

CAMBIO

Automatico AS Tronic Full 12 marce

ASSE POSTERIORE

Assale a tandem SR1360T

SOSPENSIONI ANT.

Balestre Paraboliche

SOSPENSIONI POST.

Pneumatica

CERCHI

Alluminio ALCOA Dura-Bright

PNEUMATICI

315/70R22.5

FRENI

Disco su tutti gli assi con ABS, EBD, SMR

LUNGHEZZA TRATTORE

5.960 mm

LUNGHEZZA TOTALE

16.500 mm

LARGHEZZA MASSIMA

2.490 mm

MTT

19.000 kg

MTC

44.000 kg

PORTATA UTILE

10.409 kg

PASSO

3.600 mm

SERBATOIO GASOLIO

430 litri

SERBATOIO ADBLUE

100 litri

EQUIPAGGIAMENTO

ACC (Adaptive Cruise Control), ABS, EBS, SMR, LDWS

Nm 2900

PACCAR MX340 CF85 XF105

torque

2700 2500

090325

I

nutile fare l’esegesi della crisi attuale. “L’aria che tira” la respiriamo tutti e ci ha cambiato profondamente negli usi e nei “costumi”. Se solo qualche anno fa si elogiava la potenza dei propulsori, l’attenzione dei professionisti del trasporto oggi si focalizza verso un’unica direzione: il contenimento dei costi del trasporto. La tecnologica corsa verso una potenza del propulsore esuberante naturalmente continua, ma la ricerca dei costruttori di truck attualmente si concentra su ecologia e capacità massima nel trasporto, in altre parole nell’ottimizzare il consumo del carburante. La filosofia e i risultati alla base del sistema DAF ATe (Advanced Transport Efficiency) è il frutto di uno studio attento di aerodinamica e di pesi in un moderno truck e si declina in numerosi interventi tecnico/ strutturali e comportamentali al fine di conseguire un consumo estremamente contenuto. Una motorizzazione Paccar perfettamente “calibrata” (460 cavalli) rappresenta la propulsione di questo autotreno, DAF ATe XF105 (340 kW a 1.500 g/min) oggetto del test drive, con una generosa coppia di 2.300 Nm, disponibile a soli 1.000 g/min, che ottempera, inoltre, la severa normativa Euro 5 EEV.

IdentiTruck

2300 2100 1900 1700 1500 1300 kW

380

510 hp

output

490

360

470 340 450 320

430 410

300

390 280 370 260

350 330

240

310 220 290 ECE R 24-03 (ISO 1585) EURO 5

200

g/kW.h

240

170 g/hp.h

specific fuel consumption

220 150

200 180 8

10

12

14

16

18

20

22

x 100 min-1

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 29


Test drive

DAF XF105 460 ATE

Tipo Strada

Tratta

Km

autostrada

Assago (tangenziale) – Paullese (SP415)

statale/provinciale

Paullese – SP 39 (Caleppio)

10,1

statale/provinciale

Caleppio – Truccazzano

7,5

statale/provinciale

Truccazzano – Cassano d’Adda TOTALE

19

8 44,6

Consumo medio durante il test: 2,6 Km/lt

F cus

autostrada superstrada statale/provinciale città

Qui sopra il DAF ATe mentre entra all’interno di Villa Borromeo a Cassano d’Adda, dove è terminata la nostra prova. Qui sotto due particolari del veicolo studiato per ottimizzare consumi ed efficienza di guida: la “gonna” laterale e il nuovo gruppo ottico anteriore.

di serie

Focus

“Pacchetto aerodinamico” completo

Dettagli

30 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

La telecamera che inquadra l’angolo morto


+

consumi contenuti motorizzazione EEV confort a bordo

_

finiture migliorabili vani nell’abitacolo Alla guida di ATe

Efficienza e sicurezza Il DAF ATe XF105 è un concentrato di tecnologia applicata ad un veicolo per il trasporto pesante, mentre sul fronte sicurezza non manca nulla: agli onnipresenti ABS, EBS ed SMR (Schlepp Moment Reglung), ovvero assistenza antislittamento, si aggiunge anche il sistema di avviso sonoro di cambio di corsia (LDWS), che previene i rischi dovuti sia alla stanchezza sia alla disattenzione del conducente, ed entra in funzione a partire dalla velocità di 60 km/h. Il sistema ACC (Adaptive Cruise Control), collegato all’intera catena cinematica del truck (accelerazione, frenata, cambio marcia e freno di rallentamento), consente di impostare una determinata velocità e di mantenerla. Il sistema FCW (Forward Collision Warning), invece, avverte il conducente qualora fosse necessario il suo tempestivo intervento, mentre due telecamere posizionate sull’angolo e sul lato destro della cabina lo assistono egregiamente durante la fase del cambio di corsia e nelle svolte visualizzando perfettamente “l’angolo morto” in un ampio display LCD. Il grande comfort offerto dal sedile pneumatico del conducente (Comfort Air) è completato dal volante multifunction con il quale è possibile impostare i sistemi di safety, regolare il volume del sistema multimediale a bordo (Luxury Type), così come adattare il livello audio delle chiamate con il cellulare, reso possibile grazie al Bluetooth.

EEV

Motorizzazione che rispetta le normative più restrittive

Durante il nostro test parliamo delle caratteristiche di grande confort con Sijbren Hempenius, il driver che ci ha accompagnato in questa prova. E’ lui che ci ha indicato le innovazione tecniche del nuovo veicolo pesante, e che ci ha “confidato” come le numerose dotazioni di sicurezza e di gestione del veicolo (LDWS, Cruise Control, Right camera) non possano far altro che contribuire alla tranquillità della guida del conducente, oltre a consentire a quest’ultimo di concentrarsi unicamente sulla strada. La generosa motorizzazione si è rivelata perfettamente adeguata e calibrata alla massa del truck mentre, grazie al cambio automatico AS Tronic a 12 marce, la “cavalleria” viene erogata con grande gradualità, senza strappi. Il percorso che abbiamo scelto per questo DAF ATe XF105, in un giovedì caratterizzato da un caotico traffico milanese, ci ha permesso di archiviare una pessima media chilometrica. Effetto e causa, il grande congestionamento delle tangenziali milanesi che, per via di un micro tamponamento, diventano vere e proprie trappole infernali. Siamo partiti da Assago e la nostra meta, per questo test drive, è stata Cassano d’Adda, ma più precisamente la splendida Villa Borromeo (che dista circa 50 km da Milano), che ci ha concesso l’ingresso (e per questo ringraziamo l’organizzazione della location). Le condizioni meteo non ci hanno davvero aiutato, dal momento che all’arrivo ha iniziato a piovere copiosamente, ma non ci hanno impedito, comunque, di scattare delle buone immagini, oltre che girare un breve video linkato (con QRCode) al test drive che state leggendo. Al termine del test drive il totalizzatore a bordo del veicolo pesante ha visualizzato 104 chilometri, per un consumo totale di 40,6 litri. La media chilometrica è risultata, quindi, pari a 2.6 Km/l. Considerando una media chilometrica da “ciclista” (circa 38 Km/h), possiamo considerarla sicuramente ottima. ■

- 375 Kg

No dispersioni

Nuovo assale con sospensione pneumatica a tandem

Incapsulamento termico per il turbocompressore e per il gruppo collettore di scarico

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 31


Ruote industriali

Volvo

Ieri e oggi è

Presentato nel lontano 1993 e venduto in oltre 650 mila unità in tutto il mondo, il Volvo FH ha rappresentato per la Casa svedese non solo il veicolo di punta ma anche il più importante in termini commerciali con il 60% delle vendite totali di Volvo Trucks di Ferdinando Tagliabue

L

a progettazione di un degno sostituto di un tale veicolo non è stata cosa da poco. Sono occorsi cinque anni di studi e sviluppi per approdare a un nuovo modello che sostituisse degnamente il nome che FH si è costruito in quasi vent’anni di onorata carriera. Il nuovo FH del vecchio veicolo ha solamente il nome, un nome così illustre che non poteva certo essere accantonato alla leggera. La fase di sviluppo del nuovo FH ha anche coinvolto più di tremila conducenti che hanno contribuito fattivamente con preziosi suggerimenti. Il nuovo FH è realmente un nuovo veicolo ed il suo rinnovamento ha interessato tutti gli aspetti, dalla sicurezza (sia attiva che passiva), grazie alla nuova gabbia protettiva e alla cabina più grande di circa 1 m³, alla tecnologia intelligente, con soluzioni che hanno permesso una riduzione dei consumi, alla facilità di guida, a tutto vantaggio, oltre che della sicurezza, anche della riduzione dei tempi di trasporto. CONSUMI, OPERATIVITÀ, VELOCITÀ MEDIA Nella progettazione del nuovo FH il ruolo del conducente è stato sempre tenuto nella massima considerazione e proprio da questi presupposti è nata una cabina profondamente modificata al proprio interno allo scopo di migliorare le condizioni di vita a bordo non solo durante le ore di guida ma anche nelle ore di riposo. Un ruolo fondamentale è sicuramente rivestito dalla catena cinematica, in cui emergono i motori Euro 6, dalle eccellenti prestazioni in termini di emissioni ottenute senza influire in maniera negativa sui consumi di carburante. Da segnalare 32 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

anche la presenza dell’I-Torque, che verrà introdotto nell’autunno del prossimo anno e che, oltre a soddisfare pienamente le severe norme Euro 6, è in grado di contribuire in maniera considerevole al contenimento dei consumi. Le prestazioni che è in grado di fornire I-Torque sono strettamente legate alla combinazione di una coppia elevata con un nuovo cambio Powershift automatizzato. I-Torque è in grado di fornire una coppia non inferiore a 2800 Nm e funziona a bassi regimi del motore, assicurando in questo modo la massima silenziosità.

La potenza del sistema I-Torque si sviluppa grazie a due componenti fondamentali: il motore D13 Euro 6 da 460 CV e 2800 Nm, e la nuova versione a doppia frizione del cambio automatizzato I-Shift. Il sistema di turbocompound di grande efficienza, i nuovi software, la tecnologia Common Rail e l’abbattimento dei gas di scarico (EGR, Exhaust Gas Recirculation) sono solo alcune delle nuove caratteristiche che contribuiscono ad aumentare l’efficienza del


sempre FH motore riducendone l’impatto ambientale. Completamente nuovo anche il cambio, l’I-Shift 2, che rappresenta il primo esempio di trasmissione automatizzata a doppia frizione destinata ad autocarri pesanti; la soluzione della doppia frizione permette l’eliminazione delle interruzioni di coppia (anche quelle che avvengono nel cambio di marcia) e ciò permette al motore di operare entro la propria ristretta banda di ottimizzazione a tutto vantaggio dell’ottimizzazione e della guidabilità.

RISPARMIARE GASOLIO L’I-Torque (che sarà disponibile per i motori D13 Euro 6) permette di ridurre il consumo di carburante fino al 4% e, in combinazione con il sistema I-See (tecnologia che permette di ottimizzare la marcia su percorsi che presentano saliscendi), consente di ridurre i consumi di carburante fino al 10%. La tecnologia impiegata per i motori D13 Euro 6 presenta alcune differenze rispetto all’unità I-Torque ma con gli stessi livelli di emissioni, ovvero una riduzione del 77% dell’ossido di azoto e del 50% per il particolato, rispetto alle motorizzazioni Euro 5. Il primo motore Euro 6 si basa sul motore Volvo Euro 5, che peraltro sarà disponibile anche sulla nuova serie FH; è un 6 cilindri in linea con iniettori pompa e SCR per il sistema di scarico ma per soddisfare i requisiti sulle emissioni dell’Euro 6 si avvale anche di un sistema di abbattimento dei gas di scarico EGR e di un filtro antiparticolato DPF (Diesel Particulate Filter), soluzioni già ampiamente utilizzate da Volvo sui mercati statunitensi e giapponese. MASSIMA OPERATIVITÀ Contenimento dei consumi e massima operatività sono aspetti che i tecnici Volvo hanno posto in primo piano nella progettazione del nuovo FH ed in questo senso il ruolo rivestito dall’elettronica risulta fondamentale. Sul nuovo FH si è fatto ricorso ad una unità di comunicazione denominata Telematica Gateway che consente al veicolo di stabilire una connessione remota mediante rete GSM, grazie alla

Inquadra col tuo smartphone il codice qui a lato per vedere il video del test drive. Se non hai il reader scaricalo gratuitamente da iTunes Store

quale l’officina ha la possibilità di monitorare a distanza il veicolo eseguendo controlli sullo stato di usura di freni, frizione, batteria e filtro del deumidificatore, riducendo i fermi macchina e aumentando conseguentemente l’operatività del veicolo; inoltre in questo modo l’officina è costantemente informata sullo stato di salute del veicolo e gli eventuali interventi possono risultare più rapidi ed efficienti. Grazie alla connessione remota è anche possibile inviare informazioni al veicolo e diversi parametri possono essere regolati a distanza come nel caso dell’indicatore di carico o la calibrazione del consumo di carburante. La possibilità di monitorare online il veicolo permette di pianificare gli interventi in officina riducendo conseguentemente il rischio di fermi imprevisti che, se si dovessero verificare, grazie al collegamento TGW consentirebbero ai tecnici dell’officina di raggiungere il veicolo preparati alla soluzione del problema nel più breve tempo possibile. Un ulteriore contributo all’operatività e alla sicurezza viene dal VAS (Volvo Action Service): questa funzione viene attivata attraverso il pulsante VAS sulla plancia che permette di connettersi all’helpdesk per i clienti VAS con informazioni trasmesse dal camion e un contatto con un coordinatore che parla la stessa lingua del conducente. Il VAS trasmette alla più vicina delle 110 officine autorizzate Volvo in Europa i codici del problema affinché il veicolo venga soccorso con i ricambi e gli strumenti necessari per eseguire la riparazione a tutto vantaggio dei tempi di intervento.

A destra il motore Euro 6 che sarà disponibile sin da subito insieme all’Euro 5 (quest’ultimo fino alla fine del 2013). Qui a sinistra il QRCode per vedere il filmato della presentazione del nuovo veicolo.

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 33


■ piu’ spazio per lavorare e riposare Se è vero che le numerose novità che contraddistinguono la nuova gamma Volvo FH sono ben celate, è altrettanto vero che la cabina si presenta immediatamente e in maniera estremamente evidente come profondamente nuova e più spaziosa rispetto alla precedente serie, grazie al rialzamento dei montanti. Esternamente le linee sono più nette anche se questa sensazione visiva non risulta fastidiosa anche grazie alla linea inclinata del tetto. La sensazione generale è quella di un veicolo in movimento anche quando è fermo e a ciò contribuiscono l’inclinazione in avanti e verso il basso dell’alloggiamento della ruota e il particolare taglio dei coprifari. Anche internamente sono state apportate notevoli modifiche rispetto alla serie precedente in modo da offrire non solo uno spazio di lavoro ottimale ma anche un ambiente estremamente gradevole nel quale trascorrere le ore di relax. Il sedile di guida dispone ora di un più efficiente supporto lombare e laterale ed il suo scorrimento all’indietro è aumentato di 4 centimetri; il volante dispone di un nuovo sistema di regolazione che prevede un’ulteriore inclinazione di 20° rendendo così più facile trovare la giusta posizione di guida indipendentemente dai gusti e dalla taglia del conducente. Novità anche nella zona notte dove ora trova posto un confortevole letto da 815 mm e nuovi materassi. I finestrini sono più ampi e assicurano un’eccellente visibilità anche negli spazi ristretti; incrementata (del 25%) anche la visibilità posteriore e anteriore grazie ai nuovi specchietti. Le numerose funzioni che caratterizzano l’FH possono essere attivate mediante i pulsanti presenti sul volante (telefono e navigatore) mentre i pulsanti in plancia, ben posizionati, si presentano in ordine di priorità. Il quadro strumenti raggruppa al centro tutti i quadranti essenziali mentre quelli secondari sono posizionati ai due lati. Il volume della cabina è aumentato di circa 1 m3 a tutto vantaggio di un ambiente più arioso e spazioso mentre la capacità dei vani portaoggetti è cresciuta di circa 300 litri. Il condizionatore (opzionale) è integrato nella cabina e non occupa spazio; funziona anche in parcheggio; nelle ore notturne non consuma carburante, creando, nel massimo silenzio, un flusso d’aria ottimale; inoltre calcola il limite di utilizzo allo scopo di non scaricare le batterie.

UN PILOTA AUTOMATICO PER RISPARMIARE Tra le numerose soluzioni innovative per il risparmio di carburante, che caratterizzano il nuovo FH, dobbiamo anche ricordare l’I-See, un vero e proprio pilota automatico in grado di azionare marce, acceleratore e freni quando il veicolo si trova ad affrontare tratti in salita e discesa. Il sistema I-See è strettamente collegato alla trasmissione intelligente I-Shift che è in grado di “registrare” le strade che sono percorse dal veicolo, acquisendo dati che poi permettono ad I-See di ottimizzare il consumo di carburante ogni qualvolta il veicolo si trovi a ripercorrere la stessa strada. Con il suo funzionamento il sistema 34 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

I-See è in grado di consentire risparmi di carburante dell’ordine del 5% ma la cosa più sorprendente è che per ottenere risparmi di questa entità non è necessario trovarsi a percorrere ripide strade di montagna, anzi, l’effetto più consistente può essere ottenuto su normali strade che prevedano salite e discese regolari, meglio se una dopo l’altra.

Qui a fianco l’intera catena cinematica del nuovo Volvo FH e, nella pagina accanto, le sospensioni a ruote indipendenti.

I-See in pratica “imita” le stesse tecniche di guida adottate dagli autisti più esperti in presenza di percorsi con forti dislivelli. Tutto ciò ha ovviamente anche risvolti positivi in termini di consumo e i tecnici della Volvo ritengono che l’impiego di I-See su veicoli che adottano il sistema I-Torque consente di ottenere risparmi di carburante dell’ordine del 10%. RIDURRE I COSTI Al contenimento dei costi, e dei consumi, concorrono anche diverse funzioni “minori” come ad esempio la disattivazione del compressore dell’aria quando questi non viene utilizzato, un alternatore


più efficiente o ancora la pompa del servosterzo sensibile al carico e con la funzione di spegnimento automatico; l’insieme di queste soluzioni contribuisce ad ottenere risparmi dell’ordine dell’1%. Sempre per restare in tema di risparmi di carburante, per il nuovo FH è anche previsto a questo proposito uno specifico “pacchetto” che comprende, oltre all’I-See e ad altre soluzioni hardware, anche servizi specifici come il Fuel Advice (consulenza consumi), un programma che

consente di monitorare il consumo di carburante fornendo un supporto continuo sia all’azienda che al conducente al fine di ridurre i consumi fino al 5%. STABILITÀ E MANOVRABILITÀ Nello sviluppo dei nuovi FH si è ovviamente tenuto in grande considerazione l’aspetto della manovrabilità e i tecnici della Casa svedese hanno lavorato in direzione dell’ottimizzazione

della geometria, perfezionando le sospensioni (anteriori e posteriori), migliorando l’antirollio della cabina. I numerosi miglioramenti che hanno interessato cabina e telaio hanno permesso di ottenere una eccellente stabilità direzionale e al rollio a tutto vantaggio di una maggior precisione e controllo che si traducono per il conducente in una guida meno faticosa e più efficiente. Inoltre va ricordato che i nuovi pesanti Volvo sono i primi camion di questa categoria ad essere equipaggiati con un sistema di sospensioni anteriori indipendenti (IFS) che, in combinazione con lo sterzo a pignone, accrescono sensibilmente la facilità di guida e la manovrabilità. Analogamente alle sospensioni anteriori indipendenti anche lo sterzo a pignone e cremagliera è una tecnologia di origine automobilistica. Gli aspetti positivi derivanti dalle sospensioni anteriori indipendenti e dallo sterzo a pignone e cremagliera si apprezzano soprattutto sui percorsi particolarmente stretti e tortuosi. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 35


Ruote commerciali

Peugeot

Inquadra col tuo smartphone il codice qui a lato per vedere il video del test drive. Se non hai il reader scaricalo gratuitamente da iTunes Store

Spazio... da ve Il nuovo Peugeot Expert rende agevole e confortevole qualsiasi missione di trasporto commerciale, senza trascurare l’ambiente che resta una priorità per la Casa francese di Luca Barassi

S

alendo a bordo è la prima sensazione che si prova: quella dello spazio. Un abitacolo più simile a quello di un’autovettura che ad un mezzo da lavoro e un vano di carico dai volumi importanti, in particolare per la versione del Peugeot Expert utilizzata per questo test drive, la L2H2, ovvero con tetto alto. Insomma fino a 1200 Kg di portata utile ben caricabile sul pianale accessibile dai due portelloni, quello posteriore e quello laterale, senza intaccare minimamente l’abitabilità per chi è alla guida e per i due passeggeri che possono occupare i sedili di questo veicolo. Magia? Anche, ma più che altro progettazione attenta dei particolari, di ogni minimo volume disponibile, e cultura del trasporto commerciale che arriva da lontano. Il nuovo Peugeot Expert si inserisce nel programma di ampliamento della gamma del Leone rampante e propone nuove soluzioni stilistiche, nuovi equipaggiamenti e una gamma di motori Euro 5 che lo posiziona come leader del suo settore in fatto di emissioni di CO2. Una gamma rinnovata

Due lunghezze e due altezze definiscono le tre varianti del furgone Expert: L1H1, L2H1 e L2H2 con volumi di carico di 5, 6 o 7 m³ e un carico utile che raggiunge i 1000 o i 1200 Kg. La versione Combi, inoltre, è progettata per i viaggi e si adatta sia alle famiglie che ai professionisti del trasporto persone. In questo modo la gamma Expert si rivolge davvero a tutte le esigenze di trasporto. Peugeot è stato, come abbiamo accennato, uno dei precursori del trasporto commerciale con furgoni e Combi compatti. Oggi, il restyling dell’Expert, che giunge alla terza generazione, vuole dare nuovo impulso ad un successo consacrato da 475.000 esemplari prodotti dal suo primo lancio del 1995. Le novità si colgono subito posando lo sguardo sulla calandra in cui è posto in bella mostra il logo, il Leone, anch’esso recentemente rinnovato. 36 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


IdentiVan

ndere Nuovo il gruppo ottico anteriore e posteriore, così come gli interni che regalano un confort superiore sia per il guidatore che per i passeggeri. Ovviamente il rinnovo della gamma non poteva che passare anche attraverso il motore che gli permette di battere i record di consumi e di emissioni CO2 nei suoi segmenti di appartenenza. Da 1600 a 2000 di cilindrata e da 90 a 163 CV di potenza, cambi manuali o automatici a 6 rapporti per le motorizzazioni più potenti. Tecnologia d’avanguardia Un altro progresso tecnologico esclusivo del segmento è il Grip Control in grado di migliorare la motricità grazie alla sua sofisticata gestione del pattinamento delle ruote. Sulla sinistra della plancia, infatti, si può notare una rondella zigrinata con quattro modalità di guida (sabbia, neve, fango e normale) selezionabile direttamente dal guidatore. Anche la tecnologia legata alla sicurezza è al top sul nuovo Expert, anche se, purtroppo, non sempre e non tutto è di serie su questo veicolo che, al contrario, meriterebbe un equipaggiamento di sicurezza standard più completo. Alla struttura rinforzata, al comportamento dinamico sicuro, all’ESP, ai sei airbag si aggiunge l’indicatore di perdita di pressione degli pneumatici e il limitatore di velocità fissa sulla versione furgone (90, 100, 110 o 130 Km/h).

Peugeot Expert L2H2 12Q 2.0 16 v HDi 125 CV FAP Prezzo veicolo in prova: 22.600,00 euro + IVA MOTORE

2.0 16 V HDi 125 CV

CILINDRATA

1.997 (cm³)

Potenza kW (CV) giri

(85) 125

Coppia Nm - giri

320 – 2.000

Livello ecologico

Euro 5

NUMERO MARCE

6 + RM

Portata (kg)

1.200

Peso PTT (kg)

2.964 DIMENSIONI (mm)

ALTEZZA

2.290

LUNGHEZZA

5.143

LARGHEZZA

1.895

PASSO

3.122

SBALZO ANTERIORE

975

SBALZO POSTERIORE

1.038

Volume di carico (m )

7

PNEUMATICI

215/60 R16C 103/101 T 7.00 x 16

VELOCITà MASSIMA

164 Km/h

CONSUMI

7,1 l/100 km a gasolio (combinato)

3

Alla guida Abbiamo percorso circa 150 chilometri nell’hinterland orientale di Milano e, oltre alle doti di spazio, volume di carico e di ecosostenibilità di cui abbiamo parlato sino ad ora, siamo rimasti impressionati dalla brillantezza del TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 37


Test drive Tipo Strada

Tratta

Km

Autostradale

Assago – Melegnano

18,5

Statale/provinciale

Melegnano – Dresano

7,5

Statale/provinciale

Dresano – Crema (SS415 Paullese)

38,5

Statale/provinciale

Crema – Cassano d’Adda

32,2

Statale/provinciale

Cassano d’Adda – Tangenziale Est (Vimodrone) SS11

22,4

Autostradale

Vimodrone – Assago

23,9

autostrada superstrada statale/provinciale città

F cus

motore. Come detto, il veicolo a nostra disposizione era il Peugeot Expert L2H2 12Q con motore 2000 cc e 125 cavalli di potenza. Un bel veicolo che potete vedere nel video test sul canale YouTube di Trasportare Oggi (QRCode in apertura). La tipologia di itinerario ci ha obbligato a frequenti stop&go ed è proprio qui che si è vista la dinamicità del motore, in grado di riprendere la velocità di crociera rapidamente, sia a vuoto che a pieno carico. Molto piacevole, inoltre, la posizione al volante, con il Leone argentato in bella mostra che dona alla postazione di guida un aspetto accattivante e aggressivo. Da migliorare forse l’accesso ad alcuni comandi al volante e il quadrante del cruscotto dovrebbe fornire qualche informazione in più ma il quadro d’insieme è decisamente funzionale.

In queste immagini si può notare lo stile aggressivo del furgone Peugeot e, nei particolari, lo spazio e le aperture del vano di carico che lo rendono un mezzo perfetto per ogni missione.

174 g/Km di emissioni CO2. Il più basso del segmento

record!

Per tutti Focus Oltre alle versioni standard è disponibile anche il modello con telaio cabinato preallestito come base per la trasformazione dei carrozzieri

38 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


+ _

Emissioni Brillantezza del motore

Spazio

Ergonomia Computer di bordo

I tre posti dell’abitacolo, inoltre, sono comodi e spaziosi e permettono di vivere la giornata di lavoro in modo confortevole grazie anche ai numerosi vani per gli oggetti, in particolare quello sopra il parabrezza. Veniamo ai consumi. Come di consueto per un veicolo commerciale non ci è possibile affidarci al computer di bordo che, nel caso dei pesanti, è molto preciso, ma i 14 km/l dichiarati dalla Casa per il percorso misto ci sembrano in linea con il gasolio utilizzato durante questa prova e quindi, di assoluto rispetto! Certo il prezzo del carburante sale in continuazione ma non possiamo chiedere a Peugeot di intervenire anche su questo. ■

14

Km/l

Il consumo su percorso misto

GRIP CONTROL

Regola lo stile di guida secondo il tipo di terreno

LEONE Nuove cromature sul logo apposto sulla nuova calandra

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 39


Ruote commerciali

Mercedes-Benz

Debutta la picco Si è appena svelato al pubblico di Hannover, ma alla stampa si è concesso in anteprima sulle strade della bellissima Copenhagen. Citan, il nuovo commerciale leggero della Stella di Federica Fabi

P

roprio come una vera “étoile”, il nuovo city van di Mercedes ha iniziato a far parlare di sé molto prima di calcare le scene, svelandosi poco a poco nel corso di quest’anno ben prima del bagno di folla di Hannover, dove ha appena debuttato in un crescendo di attesa da parte del pubblico. La piccola étoile (concedeteci il francesismo dato che si tratta del primo frutto della collaborazione con Renault) trasporta la Casa tedesca nel segmento degli small van - che, se solo dieci anni fa rappresentava una nicchia, oggi conta in Europa volumi di circa 700.000 unità vendute all’anno - completando la sua gamma di veicoli commerciali. Il suo battesimo su strada, al vaglio critico della stampa, è avvenuto i primi giorni di settembre nell’ordinato traffico di Copenhagen, dove Citan ha sfoggiato tutte le doti e le caratteristiche, a cominciare da quelle stilistiche, che da sempre contraddistinguono i veicoli con la Stella e sulle quali tanto hanno lavorato i progettisti Mercedes per fare percepire la sua degna appartenenza alla Casa tedesca. L’essenza del marchio è ben rappresentata da Citan soprattutto nella alta redditività e nella sicurezza. I bassi costi di esercizio sono permessi dai lunghi intervalli di manutenzione (che possono arrivare a 40.000 Km o in alternativa due anni) e soprattutto da consumi che, assieme alle emissioni, sono tra i più bassi della categoria, grazie agli interventi effettuati sulla catena cinematica:

40 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

nella versione BlueEFFICIENCY il consumo è di soli 4,3 l/100 Km e le emissioni di 112 g/Km di CO2. Anche l’ampia dotazione di sicurezza conferma l’appartenenza di Citan alla famiglia Mercedes offrendo di serie per tutti i modelli l’Adaptive ESP, il sistema di controllo della stabilità che tiene conto delle condizioni di carico del veicolo e comprende il sistema antibloccaggio ABS, la ripartizione elettronica della forza frenante EBV, il controllo sovrasterzante e sottosterzante VDC, il controllo della trazione TCS e la regolazione antislittamento ASR.


la étoile A bordo del Citan…

E’ solo provandolo che ci si accorge delle qualità del piccolo van Mercedes che, prima ancora di salire a bordo, comunica un’idea di robustezza e dinamicità conferitagli dall’ampia maschera sul frontale, dove campeggia la stella, dalla forma affusolata del cofano motore e dal solido paraurti con presa d’aria trapezoidale che integra le luci diurne (di serie) e, a rchiesta, i fari fendinebbia. Un design esterno che ci piace per le sue linee sobrie e pulite, riprese anche negli interni, in particolare nella prominente plancia, forse un po’ troppo “essenziale” e austera nonostante i materiali di alta qualità che la rendono resistente ai graffi e pratica da pulire e dove strumentazione e comandi risultano chiari e ben disposti. La sensazione, per noi positiva, è insomma quella di avere, né più né meno, ciò di cui si ha esattamente bisogno in un veicolo da lavoro, dove praticità, funzionalità e comodità hanno la dovuta priorità, sempre accompagnate dalla indiscutibile qualità della Stella.

IdentiVan

Mercedes-Benz Citan Furgone Long 109 CDI 90 CV MOTORE

OM 607 (109 CDI)

CILINDRATA

1.461 (cm³)

Potenza kW (CV) giri /min

66 (90) 4.000

Coppia Nm - giri/min

200 – 1.750-3.000

Livello ecologico

Euro 5

NUMERO MARCE

5 + RM

carico utile (kg)

590-775

Peso PTT (kg)

1.885-2.100 DIMENSIONI (mm)

ALTEZZA

1.816

LUNGHEZZA

4.321

LARGHEZZA

1.829

PASSO

2.697

SBALZO ANTERIORE

915

SBALZO POSTERIORE

709

Volume di carico (m ) 3

3,1

Lunghezza vano di carico 1.753 Larghezza vano di carico

1.460

Altezza vano di carico

1.258

Toe è salito a bordo del Citan “Long” – che assieme alle versioni “Compact” ed “Extralong” rappresenta l’offerta di Citan nella gamma Furgone – equipaggiato con il motore turbodiesel 109 CDI da 90 CV e pacchetto BlueEFFICIENCY con funzione start&stop per ridurre al minimo i consumi (optional per le versioni diesel, di serie per quella a benzina). Prima di avviarci prendiamo confidenza con l’abitacolo, mettendoci

Motorizzazioni Modello

Carburante

Cilindrata

Potenza

Coppia

Citan 108 CDI

Diesel

1461 cm³

55 kW (75 CV) a 4000 giri/min

180 Nm a 17502500 giri/min

Citan 109 CDI

Diesel

1461 cm³

66 kW (90 CV) a 4000 giri/min

200 Nm a 17503000 giri/min

Citan 111 CDI

Diesel

1461 cm³

81 kW (110 CV) a 4000 giri/min

240 Nm a 17502750 giri/min

Citan 112

Benzina

1192 cm³

84 kW (114 CV) a 4500 giri/min

190 Nm a 20004000 giri/min TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 41


comodi e sistemando i nostri “strumenti di lavoro” negli appositi vani (proprio come farebbe un artigiano), apprezzando soprattutto il ripiano superiore che corre per tutta la larghezza del parabrezza e i due pratici gancetti nella parete divisoria che separa il vano di carico ed è in parte vetrata. La postazione di guida è piacevole e confortevole, grazie alla particolare attenzione che i progettisti hanno dedicato al design e all’ergonomia dei sedili. Lo schienale avvolgente aiuta a mantenere una postura corretta e rilassata alla quale contribuiscono anche il volante regolabile in altezza (di serie) e la comoda leva del cambio (a 5 marce) che, in posizione rialzata sulla consolle centrale, è ancora più a portata di mano. …Sulle strade di Copenhagen Il comportamento di marcia ci sembra all’altezza delle aspettative: grande maneggevolezza, buona ripresa, facile manovrabilità, anche grazie al sistema di retromarcia assistita. Le diverse inversioni a “U” che abbiamo effettuato ci hanno dimostrato il contenuto diametro di volta. Ritorna insomma il leitmotiv del grande confort che si prova con questo veicolo, al quale si deve aggiungere una sufficiente silenziosità al suo interno. Nel tragitto urbano facciamo buon uso dello start&stop e dell’indicatore della marcia consigliata (di serie) per consumare il meno possibile. Certo, la guida prevalentemente cittadina fa un po’desiderare il cambio automatico, ma per ora il Citan non lo prevede. Molto buona la visibilità generale, anche quella degli specchietti retrovisori, regolabili dall’interno. Non potevamo non rimarcarla in una città che “non ammette angoli morti”: qui regna sovrana la cultura delle due ruote, che hanno la precedenza su tutto. Le bici convivono pacificamente con il traffico veicolare affiancandolo ordinatamente sulle apposite piste ciclabili e occorre quindi fare particolare attenzione durante le svolte a destra. Se per quanto riguarda la sicurezza il veicolo è davvero ricco di dotazioni di serie, come dicevamo all’inizio (c’è anche l’airbag lato guida e il segnalatore cintura non allacciata che, lo ammettiamo, ci ha dovuto “riprendere” in alcuni tragitti molto brevi, caratterizzati da saliscendi continui), dal lato “intrattenimento di bordo” è invece un po’ scarno prevedendo, di serie, solo la predisposizione per l’autoradio. In vista della commercializzazione di Citan in Italia, ormai prossima, la Casa ci ha anticipato che sta preparando interessanti formule di finanziamento per rendere l ’ e s o rd i e n t e étoile ancora più attraente. ■

F cus

TCO imbattibile

■ Per tutte le esigenze Compatto ma capiente (fino a 3,8 m³ il volume di carico per la versione Furgone Extralong, con carico utile fino a 800 Kg), comodo e funzionale, agile e maneggevole: così deve essere un veicolo vocato alle tipiche mission urbane di artigiani, commercianti o corrieri. Citan non è solo tutto questo, è anche estremamente versatile coprendo tutte le necessità di impiego grazie all’ampia scelta delle soluzioni offerte: tre versioni (Furgone, Mixto e Kombi) in tre lunghezze (dai 3,94 ai 4,71 m), con diverse configurazioni di porte e finestrini, differenti sistemi di pareti divisorie o di rivestimenti del vano di carico, numerosi equipaggiamenti disponibili, come il mancorrente o lo sportello sul tetto per gli oggetti lunghi. Ampia anche la scelta di motorizzazioni, con tre varianti diesel conformi alla normativa Euro 5 e con filtro antiparticolato di serie (da 75 a 110 CV, da 180 a 240 Nm di coppia) e una a benzina (114 Cv, 190 Nm di coppia), abbinate a cambi manuali a 5 o 6 marce (per ora niente cambio automatico). La Casa al momento, pur valutandole attentamente, non prevede versioni bi-fuel né tantomeno elettriche limitandosi a osservare la reattività del mercato.

Sono davvero molte le varianti tra cui è possibile scegliere per accedere nel modo più comodo al vano di carico, come le porte posteriori asimmetriche con apertura a 90° o 180° (di serie), o per ampliarlo, con il sedile lato passeggero ripiegabile, in combinazione con la parete divisoria a griglia orientabile. Nel veicolo provato il portellone posteriore (dotato di serie di vetratura con tergilunotto) si solleva a 90°, e la porta laterale scorrevole è dotata di “finestrino”.

Intervalli di manutenzione fino a 40.000 km e consumi di soli 4,3 l/100 km (con pacchetto BlueEFFICIENCY)

112g/Km di CO2

Focus ADAPTIVE ESP Le emissioni di Citan con pacchetto BlueEFFICIENCY

Sicurezza di serie per tutti i modelli

42 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

TETTO

Tra i numerosi equipaggiamenti disponibili, lo sportello sul tetto per il trasporto di oggetti lunghi

Una vera

STELLA

Grande attenzione è stata dedicata anche al design esterno: Citan è un vero Mercedes-Benz



Ruote ecologiche

Fiat Professional

Bisogna saper scegliere di Pierluigi Coppa

È

la pronta risposta della casa torinese all’impennata dei costi dei combustibili tradizionali. Parliamo della soluzione Bi-Fuel benzina/metano che offre reali e concreti risparmi grazie all’utilizzo del gas naturale compresso. Ma non solo, anche l’ambiente ringrazia per via della riduzione degli inquinanti che ammorbano le nostre caotiche città. Anche questo veicolo, quindi, sarà l’ennesimo “goal” segnato dalla “squadra” di Fiat Professional. Un cuore ecologico racchiuso in una vettura di grande successo: un connubio perfetto per un trasporto ecosostenibile particolarmente attento al risparmio. Il test drive questo mese mette sotto esame il Fiat Professional Doblò Bi-Fuel che allunga anche il suo passo per aumentare capacità e produttività. Inalterato il design del Doblò, innovativo per via del massiccio frontale con lo scudo centrale ed i paracolpi laterali integrati con il paraurti che abbinano insieme stile e protezione. Abbiamo avuto il piacere di testarlo a fondo e ne abbiamo apprezzato le doti di grande capacità di carico e di stabilità grazie ad uno dei numerosi punti di forza, ovvero l’innovativa sospensione posteriore Bi-Link. 44 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


IdentiVan Un veicolo commerciale che sposa le linee di successo di Doblò equipaggiato con un propulsore bi-fuel ecologico: una scelta vincente in grado di soddisfare l’esigente clientela professionale di questo segmento Perfetta ingegnerizzazione La soluzione Bi-Fuel Doblò offre, senza dubbio, notevoli vantaggi in termini di risparmio, ma ha posto grandi problematiche agli ingegneri del gruppo torinese per la collocazione delle bombole di metano che dovevano offrire grande capacità, senza peraltro togliere spazio al grande vano di carico. Il risultato è una ingegnerizzazione perfetta: nell’immagine dell’esploso del Fiat Doblò è possibile osservare la felice collocazione delle bombole sotto il pianale, mentre alla guida la doppia alimentazione non si avverte minimamente. I livelli dei carburanti (benzina e metano) sono chiaramente leggibili sul cruscotto, in formato analogico per la benzina, a barre digitali per i livelli del combustibile ecologico. Ottime notizie sul fronte dell’ecologia: le emissioni di CO2 si riducono a circa 134 g/km con alimentazione a metano, mentre salgono a 173 g/km con l’alimentazione a benzina. Cuore pulsante di Doblò Natural Power è un generoso 1.4 16V T-Jet Turbo in grado di erogare 120 cavalli che sono tutti necessari per spingere un veicolo di 1.540 chilogrammi. Una propulsione Euro 5 che regala all’utilizzatore una grandissima autonomia: ai 450 chilometri che è possibile coprire con i 130 litri di metano, bisogna aggiungere circa 300 chilometri percorribili con i 22 litri del serbatoio di benzina, calcolando un consumo stimato di circa 13 chilometri/litro nel ciclo combinato. Doblò Cargo è disponibile in 370 varianti possibili, mentre sono di particolare interesse, inoltre, le versioni “pianalate” corte e lunghe, che rendono particolarmente facile ed economica la trasformazione per le specifiche attività professionali (celle frigorifero, cassoni fissi e ribaltabili). Spalancando le porte asimmetriche posteriori si accede ad un enorme vano di carico in grado di trasportare oggetti lunghi sino a 3,4 metri (con sedile abbattuto) con una portata sino a 910 chilogrammi.

Fiat Doblò Cargo Bi-Fuel Natural Power Prezzo veicolo in prova: 12.500,00 euro + IVA MOTORE

1.4 16 V T-Jet turbo 120 CV

CILINDRATA

1.368 (cm3)

Potenza kW (CV) giri

(88) 120

Coppia Nm - giri

200 – 3.000

Livello ecologico

Euro 5

iniezione

Iniezione elettronica Multipoint (MPI) sequenziale fasata

NUMERO MARCE

6 + RM

Portata (kg)

910

Peso PTT (kg)

1.540

Sospensioni anteriori

McPherson con bracci oscillanti

Sospensioni posteriori

Bi-Link (ruote indipendenti)

FRENI

a disco su tutti gli assi con DIMENSIONI (mm)

ALTEZZA

1.882

LUNGHEZZA

4.740

LARGHEZZA

1.832

PASSO

3.105

SBALZO ANTERIORE

895

SBALZO POSTERIORE

740

Lunghezza vano di carico

2.170-3.400 (sedile abbattuto)

Larghezza vano di carico

1.714

Volume di carico (m )

4,6

Diametro di sterzata

12,5 metri

Serbatoio carburante Benzina

22 litri

Serbatoio carburante Metano

130 litri

3

Consumi 4,9 kg/100 km a metano e 7,4 l/100 km a benzina (combinato)

Il nostro test drive Pensiamo che la motorizzazione contenuta sia la giusta risposta alla crisi dei costi dei combustibili tradizionali. Il 1.4 16V è un ottimo compromesso tra prestazioni e consumi. In particolare la motorizzazione testata offre grande elasticità e una buona progressione (200 Nm a 3.000 g/m). La sesta marcia a disposizione, inoltre, assicura grande comfort di marcia e bassi consumi in autostrada (circa 7-7.4 litri per 100 km). La prova “test noise” a circa 110 Km/h è stata una conferma della buona insonorizzazione ottenuta:

La razionale collocazione delle bombole di metano.

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 45


Test drive Tipo Strada

Tratta

Km

urbana

Milano Via Palmanova – Tangenziale Est

3,9

autostradale

Tangenziale Est – Tangenziale Nord (A51/A52)

1,5

statale/provinciale

A52 – Galleria Borbino (Lc)

55

statale/provinciale

Galleria Borbino (Lc) – Mandello del Lario (Lc)

3,4

F cus

autostrada superstrada statale/provinciale città

I comandi per l’attivazione dell’ASR e la selezione del carburante, metano o benzina.

Bi-Fuel

Benzina verde e metano per un unico propulsore

68-70 Focus

dB

Sotto controllo la rumorosità con decibel bassi in cabina

46 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


solo 68-70 dB (A) in cabina, segno di una grande cura prestata nella realizzazione della paratia antirumore che isola perfettamente il grande vano di carico dall’abitacolo di guida. Vano di carico accessibile facilmente grazie alle due porte asimmetriche posteriori ed alla porta laterale scorrevole telecomandata in chiusura. Le dotazioni di sicurezza ed il comfort a bordo del Doblò sono realmente “esaustivi”. Sono 370 varianti infatti presenti il condiziopossibili natore, gli airbag laterali alimentazione anteriori, che svolgono ecologica a metano la funzione protettiva, Sino a cinque sia per la testa, sia per bombole di metano installabili sul pianale il torace (di serie su tutti gli allestimenti) ed il conpotenza /coppia trollo della stabilità come limitata per la massa del veicolo l’ABS, l’ASR (disinseribile) ed il correttore elettronico sistema Blue&Me offre inoltre una presa Usb per il collegamento freni a tamburo sulle ruote posteriori della frenata EBD, con freni a della periferica. disco sulle ruote anteriori (a tamIl percorso che abbiamo scelto per il Doblò Natural Power ha previsto buro sulle posteriori), mentre le dotaziotratti di tangenziale, strade statali, viadotti e centri urbani per provare ni “multimediali” prevedono la radio MP3 con comandi al volante, i il veicolo in tutte le condizioni operative normali. Tramite la strumensensori di parcheggio ed il sistema vivavoce integrato Blue&Me. Una tazione a bordo non è possibile controllare il consumo istantaneo, volta stabilito il “pairing”, ovvero il collegamento con il nostro cellulare dal momento che un debimetro non avrebbe consentito un calcolo via Bluetooth con il sistema a bordo, potremo comodamente chia- affidabile per entrambi i carburanti utilizzati. Partiti da Via Palmanova mare un numero in rubrica con l’ausilio della sola voce. Una bella a Milano ci siamo diretti a Mandello del Lario che abbiamo raggiunto comodità sicuramente ed un accessorio che si rivela davvero indi- dopo aver percorso circa 64 chilometri, apprezzando le doti di maspensabile mentre si guida in mezzo al traffico! Rimane inalterata la neggevolezza del veicolo (diametro di sterzata 12,5 metri) e le caratgrande offerta di capacità di vani del Doblò, dalla plancia al generoso teristiche ecologiche del carburante utilizzato. Con 95 litri di metano ripiano sottopadiglione e a tanti pratici vani portaoggetti. Per chiun- si percorrono, come già detto, circa 325 chilometri ed il conto al dique desideri portare con sé la propria “music collection” su Ipod, il stributore diventa veramente “ultralight”. ■

+ _

ECO L’ambiente come priorità per questo veicolo

Particolare della bombola di metano sotto il pianale.

325

km

Con 95 litri di metano

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 47


Logistica

Imballaggio

Logistica pra Per preparare e gestire correttamente una spedizione è importante prestare la massima attenzione e cura alle operazioni accessorie quali l’imballo e le informazioni a corredo della consegna di Paolo Sartor

48 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


tica

■ Come si prepara ad opera d'arte

una spedizione?

Per preparare ed inviare correttamente la vostra spedizione, è importante seguire alcune procedure di base elencate qui di seguito: ■ Compilare correttamente i campi del modulo di inserimento dati on-line se presente nel sito del fornitore di trasporto e/o nella documentazione che segue la spedizione; ■ Utilizzare un imballaggio adatto al contenuto della spedizione che ne permetta il sicuro trasporto fino a destinazione; ■ Determinare il peso tassabile della vostra spedizione (le tariffe vengono calcolate in base al peso totale effettivo o al peso totale volumetrico di tutti i pacchi compresi in una singola spedizione, a seconda di quale dei due sia superiore); ■ Etichettare in modo chiaro ciascun pacco della propria spedizione inserendo la documentazione necessaria nella busta autoadesiva fornita e fissandola a ciascun pacco; ■ Potrebbe essere necessario fissare più etichette per i servizi opzionali, come la consegna al sabato oppure se il pacco è particolarmente pesante.

D

i un fatto dobbiamo prendere coscienza nella gestione delle spedizioni: l’abilità e la capacità del trasportatore si fanno, giorno dopo giorno, sempre più importanti e decisive per la piena soddisfazione della committenza. I trasporti muovono i prodotti dal punto di origine al punto di consumo e devono essere gestiti in maniera perfetta, non solo durante il viaggio ma anche a partenza e destino per tutti quegli aspetti legati alla definizione degli imballi, alla corretta compilazione e gestione della documentazione, dei pagamenti e dei resi.

© Renault Trucks SAS

Come definire le istruzioni Il trasportatore, assumendosi la responsabilità della spedizione dal carico in partenza allo scarico a destino, è tenuto a garantire la tempestiva e corretta consegna dei prodotti e la resa di imballi, resi e relativa documentazione. Deve inoltre attenersi a quanto prescritto dalle vigenti normative in materia di Sicurezza e Codice Stradale. Si richiede inoltre al trasportatore la stipula di una polizza assicurativa “per conto degli aventi diritto” che preveda la copertura della somma assicurata pari almeno al valore della merce trasportata. Si ricorda ad esempio che le recenti disposizioni contenute nel decreto legislativo numero 286 del 2005 in materia di autotrasporto merci nazionale hanno fornito un nuovo limite di responsabilità vettoriale per danni, perdite e/o avarie alle merci trasportate, pari ad 1 Euro per chilogrammo lordo di merce trasportata. Di seguito forniamo una guida utile per gli empori ricambi al fine di evitare possibili inconvenienti nella gestione delle spedizioni e delle relative attività accessorie. Ordini di spedizione I servizi di distribuzione dovranno essere effettuati dal trasportatore nel totale rispetto delle modalità

e istruzioni operative previste nel contratto di fornitura o da specifiche inserite nel documento di trasporto. All’atto del carico della merce a partenza il trasportatore deve verificare i quantitativi affidatigli in conformità con quanto indicato nel documento di trasporto e segnalare eventuali anomalie e/o mancanze o difformità del carico.

 Gestione resi, ammanchi, rotture,

dirottamenti del carico Il trasportatore si impegna al ritiro di resi e/o prodotti respinti dai destinatari, se previsto da una specifica conferma d’ordine, e a provvedere alla eventuale riconsegna o dirottamento dei prodotti nel luogo convenuto. Se il destinatario richiede un servizio non preventivamente concordato l’autista è obbligato a comunicare alla sede centrale tale richiesta e ad attendere formale autorizzazione. Il trasportatore è comunque obbligato a comunicare alla sede ogni anomalia riscontrata allo scarico. Spetterà in ogni caso alla sede dare istruzioni e modalità da seguire per risolvere l’inconveniente. In linea generale ogni anomalia dovrà essere riportata sui documenti di trasporto, allegando tutta la documentazione (premurandosi ad esempio di scattare e fornire la foto della merce in caso di danni alla medesima).

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 49


■ Quali sono i fattori decisivi per

misurare la qualità del servizio di un trasportatore?

■ Qualità dei servizi percepita dal cliente (ad esempio: consistenza del servizio, operazioni di carico e consegna in tempo, tempi di transito, trattamento dei reclami) ■ Capacità di rilevamento e tracciamento delle spedizioni ■ Accuratezza nella fatturazione ■ Capacità di scambiare dati per via elettronica ■ Potenziale per sviluppare partnership a lungo termine che diano beneficio reciproco, limitazioni di capacità del carico

 Gestione dei resi Il trasportatore si

impegna al ritiro di imballi vuoti e/o pallet in buone condizioni d’uso. I pallet devono essere ritirati facendo attenzione alle diverse tipologie e misure (ad esempio EUR, EPAL) ed in numero uguale a quelli consegnati. In caso di mancata/parziale restituzione dei pallet da parte del destinatario, il trasportatore deve farsi rilasciare un buono con l’indicazione di: numero di pallet, numero e data della bolla, timbrata e firmata dal responsabile a destino. La mancata restituzione dei pallet e/o dei buoni in originale (che andranno allegati ai documenti di trasporto) normalmente comporta per il trasportatore l’addebito di una penale nei sensi dell’art. 1382 del Codice Civile e variabile dagli 8,00 ai 12,00 Euro + IVA per pallet.

■ Capacità di fornire un servizio che non danneggi i beni durante il transito ■ Capacità di sdoganamento per le spedizioni internazionali ■ Impatto sulla posizione o sul sistema di leve per la negoziazione dello spedizioniere riguardo ad altre attività di spedizione

Incasso titoli e termini per la consegna Eventuali attività di incasso contrassegno devono intendersi tassative ed inderogabili. Se il destinatario non rilascia prima dello scarico titolo corrispondente al netto di eventuali cauzioni, il trasportatore non deve iniziare lo scarico della merce, ma deve attendere precise istruzioni dalla sua sede che si impegnerà a fornire chiare indicazioni. Per realizzare una corretta ed efficace gestione amministrativa ed operativa di una spedizione è indispensabile porre estrema cura ed attenzione anche alle operazioni di pagamento se previste alla consegna della merce. Al trasportatore dovranno essere fornite con precisione numero e tipologia dei contrassegni e luogo e persona di riscossione di incasso delle somme. In questo contesto è importante conoscere le diverse tipologie di contrassegno. Ne esistono tre: • attestazione bancaria dell’avvenuto irrevocabile bonifico • assegno di conto corrente • assegno bancario garantito dalla banca Nel caso di spedizioni in contrassegno è estremamente importante che su ogni pacco appaia chiaramente la scritta: “Spedizione in contrassegno – Ritirare Euro…”.

 Rientro documenti di trasporto Il trasportatore dovrà impegnarsi a spedire al

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committente della spedizione, entro la fine della settimana successiva alla spedizione, le bolle di consegna e i documenti di trasporto, correttamente compilati dai destinatari con timbro, firma e data della consegna. Qual è il corretto modo per imballare un pacco? Durante il trasporto vibrazioni e colpi sono inevitabili, a prescindere dalla qualità e dalla fattura del prodotto, è importante che l'imballaggio sia tale da proteggerlo sufficientemente, evitando così possibili danni lungo il tragitto e che i vostri clienti rimangano insoddisfatti. Alcune precauzioni vi assicureranno di non dover perdere poi tempo prezioso e denaro. Ecco alcune regole elementari da seguire:

 Imballaggio esterno

• Utilizzare sempre imballaggi nuovi, di buona qualità e abbastanza resistenti da poter reggere il peso del prodotto e da poter essere accatastati con altri pacchi • Assicurarsi che la scatola sia abbastanza grande da poter contenere anche imbottiture di protezione

• Eliminare qualsiasi etichetta o marchio di spedizione dalla scatola.

Imbottitura Utilizzare materiale di imbottitura che impedisca al prodotto di potersi spostare durante il trasporto. Gli articoli più fragili e delicati vanno incartati uno ad uno. Collocare il materiale di imbottitura su tutti i lati del prodotto.

Sigillatura I pacchi devono essere perfettamente sigillati con del nastro adesivo apposito per le spedizioni. Non chiudere con corda o altra carta da imballaggio. Le etichette di ricerca e le etichette/indirizzo devono essere applicate sul lato superiore della scatola, cioè il lato più grande a superficie piatta. Non incollare mai le etichette sulla linea di chiusura della scatola o sul nastro adesivo. Ed infine come ulteriore sicurezza, inserire una seconda etichetta/indirizzo all'interno del pacco. ■


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Logistica

City logistics

Utopia? No, realtà

I veicoli elettrici sono sempre più protagonisti della logistica urbana sostenibile, come nel progetto di SITO (e dalla (Società Interporto di Torino), con i suoi innovativi E-Park e E-Think, piattaforme dedicate alla mobilità alternativa di Anna Dibisco

I

l rilancio della nostra economia parte anche da qui. Dalla riorganizzazione della mobilità delle merci in ambito urbano, presupposto indispensabile per restituire efficienza e competitività al territorio oltre che per migliorare la qualità dell’aria e rispettare i limiti delle emissioni imposti dall’Ue. L’inefficienza logistica ha infatti un costo piuttosto elevato, stimato, a livello nazionale, in 40 miliardi di Euro, un quarto dei quali direttamente imputabili alla congestione del traffico nelle 52 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

nostre città, dove si produce il 75% del PIL. Ci sono poi i dati allarmanti relativi alla qualità dell’aria che puntano il dito soprattutto sul traffico commerciale quale maggiore responsabile delle emissioni di polveri sottili, con una incidenza di circa il 56%. Queste considerazioni stanno facendo muovere Torino, attraverso il progetto che vede coinvolti da qualche mese SITO (Società Interporto di Torino Spa), Politecnico di Torino, Fondazione Telios e Regione

Piemonte, verso una nuova “cultura della mobilità”, che si intende perseguire con il coinvolgimento di tutti gli operatori interessati, artigiani e commercianti in primis, che muovono (in conto proprio) l’85% del traffico cittadino, e i trasportatori. Un impegno che metterà Torino sempre più sotto i riflettori, sia perché scelta dalla Consulta generale dell’autotrasporto, insieme a Milano e Napoli, come città pilota del trasporto pulito, sia perché candidata a divenire punto di snodo fondamentale,


■ torino sperimenta anche CityLog

a livello europeo, nella distribuzione delle merci, in virtù del suo ruolo di retroporto di Genova e di quello rivestito dal nodo intermodale di Orbassano coinvolto nei progetti Tav. Una Smart City Gli ingredienti principali per una City logistics in salsa torinese sono già sul tavolo. L’interporto di Orbassano individuato come centro di distribuzione urbana (CDU), ossia

piattaforma di raccolta e successivo smistamento delle merci verso la città secondo criteri di ottimizzazione dei percorsi e di incremento del coefficiente di carico dei veicoli. La sinergia con i costruttori Iveco e Renault, che con i loro prodotti a zero

Di respiro europeo, il progetto CityLog è finalizzato a rendere sostenibile la logistica dell’ultimo miglio riducendo le percorrenze dei furgoni attraverso lo sviluppo e la sperimentazione di unità di carico interoperabili e di veicoli innovativi per la loro movimentazione. Lo scorso luglio a Torino, coinvolta nel progetto insieme a Lione e Berlino, è stata presentata la seconda fase di CityLog (cofinanziato al 50% dalla Commissione europea): la sperimentazione di un’area di interscambio delle merci, individuata nei pressi del nuovo Tribunale, presso la quale un “Freight bus”, un veicolo commerciale Volvo di media dimensione, deposita tre unità di carico modulari contenenti le merci da distribuire in città. Da qui, due Iveco Daily Van prendono in consegna un’unità di carico ciascuno per distribuirne il contenuto nelle loro aree di competenza, riportando poi alla “Transhipment Area” eventuali merci destinate fuori città. A gestire le consegne inevase ci pensa il Centro di Distribuzione del corriere TNT, partner di rilievo insieme a Iveco, Centro Ricerche Fiat, Regione Piemonte e Città di Torino. Il primo step del progetto torinese aveva visto protagoniste le BentoBox, una sorta di Self-Service Point dove è il cliente che va direttamente a ritirare i suoi pacchi, mentre l’ultima fase del progetto si occuperà di analizzare, sia dal punto di vista economico che ambientale, i risultati della sperimentazione nelle tre location europee al fine di dimostrare la fattibilità tecnico-economica del sistema.

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 53


■ i veicoli provati emissioni offrono una risposta valida e concreta all’esigenza di sostenibilità nella distribuzione nelle aree urbane. Ma anche, come vedremo più avanti, il progetto di un’area, presso l’interporto, dedicata alla ricarica dei mezzi elettrici destinati a far viaggiare le merci nell’ultimo miglio. E, non ultimo, un fondo regionale di 10 milioni di Euro stanziati dal governo lo scorso anno per il potenziamento del Tpl e, più in generale, del trasporto attraverso mezzi a basso impatto ambientale. Fondo sul quale sia la città di Torino che l’Interporto avranno voce in capitolo, come invitati a fare dalla stessa Regione Piemonte per voce dell’assessore all’Ambiente Roberto Ravello. Di tutto questo si è discusso lo scorso 31 maggio presso l’Interporto di Orbassano, a corollario del Salone sulle energie rinnovabili (Energethica) che si è tenuto a Torino proprio in quei giorni e nel cui ambito Fondazione Telios, attiva nella promozione e diffusione delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile, ha organizzato, sempre il 31 maggio, una manifestazione dedicata ai veicoli elettrici, scegliendo come palcoscenico il cuore della capitale piemontese, piazza San Carlo. I paladini dell’ambiente Proprio da Piazza San Carlo, lo stesso giorno, due veicoli elettrici adibiti al trasporto merci, un Iveco Daily e un Renault Kangoo, si sono diretti all’Interporto per far toccare con mano agli operatori la tecnologia a zero emissioni oggi disponibile. Tecnologia che, sa da un lato presenta ancora grossi limiti in

Ecologici, silenziosi, ideali per le mission urbane: sono questi i veicoli della “green delivery” che hanno sfilato lo scorso maggio all’Interporto di Orbassano. Il Nuovo Daily Elettrico di Iveco, il cui progenitore risale al 1986, nella variante da 3,5 t di MTT monta di serie 2 batterie, ma su passo 3.300 mm è opzionale una terza batteria aggiuntiva, che aumenta l’autonomia del veicolo fino a 120 km di utilizzo urbano a pieno carico. Può trasportare oltre 11 q di merce a una velocità massima di 70 Km/h, arrivando a superare pendenze fino al 16%. Il motore elettrico sviluppa potenze fino a 40 kW nominali e 80 kW di picco. Il Nuovo Daily in versione elettrica è disponibile in una gamma completa, con tre architetture veicolo (furgone, cabinato e combi), due MTT (3,5 t ruote singole e 5,2 t ruote gemellate), portate utili fino a 2.958 Kg e passi da 3.000 a 4.350 mm. La ricarica delle batterie, alloggiate in posizione protetta senza generare ingombri all’interno, avviene in 8 ore, con una semplice presa trifase da 380V a 32 Ampère. Pensata per il trasporto merci, la furgonetta Kangoo Z.E. di Renault presenta le stesse dimensioni e capacità di carico della versione termica, grazie alla disposizione della batteria disposta al centro sotto il pianale: 650 Kg di carico utile, 3-3,5 m³ di volume di carico (4,6 m³ per la versione “Maxi”), 4,21 m di lunghezza (2,5 m quella di carico massima del pianale - 2,90 m per la configurazione “Maxi”). Il motore ha una potenza di 44 kW ed eroga una coppia massima di 226 Nm. La batteria, agli ioni di litio, consente un’autonomia di 170 km in un ciclo misto NEDC (il ciclo di omologazione stabilito dalla normativa europea) e si ricarica parzialmente durante le fasi di decelerazione. L’autonomia può essere inoltre preservata grazie a sistemi come Eco Mode (di serie), che limita le performance del motore (coppia e velocità), un sistema di pre-condizionamento e un riscaldamento supplementare (optional).

fatto di autonomia e tempi di ricarica, dall’altro è piuttosto appetibile in termini di costi di esercizio e manutenzione – come ha fatto notare il presidente della Fondazione Telios Umberto Novarese – decisamente diversi rispetto a quelli sostenuti nel caso dei motori endotermici, ben più complicati. La trazione elettrica è insomma oggi una via praticabile, almeno in ambito urbano, e i due veicoli testati sono stati guardati con un certo interesse dai potenziali utilizzatori. Interesse che può crescere con forme di incentivazione “passiva”, in cui la Regione crede molto, come la possibilità per questi mezzi di fruire delle corsie preferenziali o delle vie riservate, liberandoli da tutti quei vincoli e divieti cui sono soggetti oggi i veicoli inquinanti. Se poi i mezzi elettrici si ricaricano con 54 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


In queste immagini, i due veicoli elettrici messi a disposizione da Renault e Iveco nella giornata di presentazione del progetto di SITO. Nella pagina di sinistra il Renault Kangoo Z.E., in quella di destra il Nuovo Daily Elettrico (in alto a sinistra, il "cuore" della trazione a zero emissioni, a destra, l'abitacolo).

energia prodotta da fonti rinnovabili (tramite pannelli fotovoltaici ad esempio) ancora meglio, perché, come direbbero gli esperti, questo rende positivo il bilancio “from weel to whell” (“dal pozzo alla ruota”) sia in termini energetici che ambientali. In parole povere, il massimo del virtuosismo che si possa chiedere oggi a un veicolo.

ripartiranno – carichi in tutti i sensi – alla volta della città per consegnare le merci. Inoltre, sono previsti una decina di stalli di pre ricarica, come ha spiegato Danilo Marigo, responsabile logistica di SITO, destinati ai mezzi in attesa di “fare il pieno” in caso di overbooking. Si tratta in realtà di un progetto ancora più vasto che, oltre al “parco elettrico”, prevede un vero e proprio centro servizi per gli autotrasportatori con sale di riposo per gli autisti, minimarket, docce, internet point e una offerta davvero esaustiva di combustibili: benzina, gasolio, metano liquido, gas naturale compresso.

A delineare il carattere innovativo del progetto, la volontà di affiancare all’elemento tecnologico strutturale (E-Park) quello “culturale” (EThink) volto ad intercettare e sviluppare iniziative tese alla ricerca, studio e promozione di nuove forme di mobilità delle merci, che approfondisca temi legati ad es. alle nuove tecnologie di ricarica (induttiva o conduttiva), alle batterie di nuova generazione, fino alle nuove tecnologie IT per il controllo e la gestione ottimizzata dei sistemi trasportistici. ■

In quest’ottica rientra il progetto di SITO consistente in una stazione di ricarica basata su fonti solari. E-Park, E-Think “Crediamo – ha dichiarato Daniela Ruffino, presidente di SITO Spa – che dal mix di idee e soluzioni che SITO intende mettere in campo si possa raggiungere veramente l’obiettivo di una distribuzione pulita delle merci”. Tra queste rientra sicuramente l’idea, che è già progetto, di realizzare una piattaforma (E-Park) destinata ad ospitare una decina di stalli per la ricarica dei mezzi elettrici (tramite pannelli fotovoltaici sulle pensiline) che da qui TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 55


Focus

YARA

Un pieno di qualità E’quello garantito daYara,leadermondiale nella produzione e nella fornitura di AdBlue® di sintesi , che la multinazionale norvegese commercializza con il marchio Air1®, sinonimo di altissima qualità e purezza di Federica Fabi

L

o abbiamo toccato con mano al Salone di Hannover, appena concluso: la tecnologia Euro 6 ha calcato le scene da grande protagonista. Quasi tutte le Case costruttrici per conformarsi alla normativa che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2014 (per i veicoli di nuova immatricolazione), e che ridefinisce in modo molto più rigido i limiti imposti alle emissioni inquinanti, hanno optato per complesse soluzioni in cui il sistema SCR (Riduzione catalitica selettiva), che utilizza AdBlue, continuerà ad avere un ruolo centrale (nella maggior parte dei casi in combinazione con l’EGR) nell’abbattimento degli ossidi di azoto (NOx). E con esso, dunque, anche l’additivo a base di urea necessario nel processo di post trattamento dei gas di scarico per trasformare gli NOx in azoto e vapore acqueo, sostanze del tutto innocue. L’AdBlue - soluzione di urea al 32,5% e acqua demineralizzata - non ha certo bisogno di molte presentazioni, essendo ormai entrato nella vita

degli autotrasportatori con l’arrivo, nel 2006, dell’Euro 6. Quello che però molti ancora sottovalutano è l’importanza di un prodotto che rispetti i più alti standard qualitativi per il corretto funzionamento del sistema SCR, sensibile alle impurità potenzialmente presenti nell’urea o nell’acqua.

anche, attraverso un’apposita divisione, nel settore dell’applicazione industriale di prodotti derivati da processi chimici, come l’AdBlue® di sintesi per l’industria del trasporto, che l’azienda internazionale produce direttamente nei suoi impianti. Con i suoi stabilimenti produttivi in Italia, Germania e Olanda (il più grande impianto al Yara: fornitore di purezza mondo per la produzione di AdBlue®), Yara assicura il rifornimento ai mercati europei ed è La scelta di un additivo di qualità al momen- in grado di soddisfare una domanda sempre to del rifornimento è insomma fondamentale più in crescita visto il panorama tecnologico non solo per preservare l’ambiente ma anche che si sta profilando. i veicoli. Qualità e purezza sono requisiti che non devono mai mancare pena il danneggiaAir1®, l’ AdBlue® mento, talvolta irreversibile, del sistema catadi sintesi di Yara litico. Sul mercato, c’è un marchio che garantisce A garantire purezza e qualità al suo AdBlue®, piena salvaguardia di catalizzatore, pompa ed è la tecnologia di produzione per sintesi, iniettori: Air1®, l’unico AdBlue® di sintesi che prevede l’estrazione di una soluzione prodotto in Italia da Yara, colosso norve- purissima direttamente dalla linea produtgese specializzato nella produzione tiva dell’urea, sostanza chimica prodotta di fertilizzanti, prodotti per usando ammoniaca e anidride carbonica. l’agricoltura e applicazioni Inoltre, l’utilizzo di mezzi appositamente per la protezione dedicati per la sua distribuzione al cliente dell’ambiente, ma finale e la completa tracciabilità per eliminache o p e r a re qualsiasi rischio di contaminazione, contribuiscono a rendere Air1® un prodotto estremamente affidabile, puro e sicuro. Una modalità di produzione, quella di Yara, ben differente da quella degli altri produttori che, non avendo una produzione diretta, devono procedere “per discioglimento” a partire da urea solida acquistata da terzi: passaggi in più nella catena produttiva e distributiva che possono comportare, oltre a restrizioni nella disponibilità, maggiori rischi di contaminazione da sostanze estranee, col risultato di un prodotto fuori specifica o di bassa qualità. Non è poi così facile, inoltre, trovare in commercio urea solida adeguata alla produzione di AdBlue, ossia con precise specifiche tecniche e senza sostanze aggiunte. Presenza capillare L’ampia capillarità della rete distributiva (rifornita in Italia da 15 rivenditori autorizzati)

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garantisce una fornitura affidabile e continua. Questo vale sia per il singolo autotrasportatore che debba fermarsi a riempire lo specifico serbatoio, sia per le aziende che dispongono di depositi di stoccaggio interni e per le quali sono previsti specifici accordi di fornitura che assicurano una disponibilità di prodotto costante, con diverse opzioni di consegna e servizi aggiunti, come per esempio la manutenzione e la telemetria. Air1®, che può essere anche pagato utilizzando una carta carburante, è disponibile nelle stazioni di servizio, nei truck

center e presso i concessionari e le officine per veicoli industriali, e oggi può essere trovato con comodità e rapidamente anche attraverso gli ormai diffusissimi tablet e smartphone. Come? Scaricando gratuitamente la App “AdBlue Mobile Locator”, l’applicazione ufficiale di Air1 (per ora disponibile per i dispositivi Apple e Android) che utilizza la tecnologia GPS per localizzare la più vicina stazione di rifornimento rispetto alla posizione del conducente. Per ulteriori informazioni in merito alla disponibilità di AdBlue Air1 potete visitare il sito www.air1.info. ■

Abbiamo rivolto qualche domanda a Lorenzo Cravino, Business Manager Air1® per il mercato italiano, per approfondire alcuni aspetti legati all’AdBlue® e ad Air1®

Lorenzo Cravino, Business Manager Air1 per il mercato italiano.

Perché è così importante utilizzare un AdBlue di qualità? L’utilizzo di AdBlue® di qualità non certificata può danneggiare il catalizzatore SCR e comportare una spesa non indifferente per la sua sostituzione. La valorizzazione dell’investimento nell’acquisto del mezzo passa insomma anche dal rispetto della qualità dell’AdBlue che viene utilizzato. Air1® è l’AdBlue® di Yara certificato da VDA (Verband der Automobilindustrie), l’Associazione Tedesca dell’Industria Automobilistica che detiene il marchio dell’AdBlue® e verifica periodicamente gli impianti di produzione per garantire la rispondenza alle specifiche qualitative prescritte, ossia gli standard imposti dalla norma ISO 22241. In cosa si distingue il prodotto a marchio Air1®? Come dicevo, tutta la filiera di produzione e distribuzione di Yara - che è il più grande produttore di AdBlue® al mondo e l’unico in Italia, presso il proprio impianto di Ferrara, in

grado di produrre AdBlue® di Sintesi (superando gli standard ISO 22241) - è stata verificata scrupolosamente e certificata da VDA, la migliore garanzia che può essere offerta agli utilizzatori. Ogni lotto di produzione viene identificato da un numero e analizzato dai laboratori Yara di Ferrara per permettere sempre la massima tracciabilità. Air1® è il prodotto di riferimento nel mercato italiano dell’AdBlue® e garantisce sempre una qualità “premium”, che fa funzionare il mezzo dotato di sistema SCR in maniera impeccabile; Air1® assicura un’offerta di servizi affidabile con il completo controllo dell’intera catena logistica. Non a caso Air1® è scelto dai principali costruttori di veicoli che lo utilizzano come primo riempimento dei mezzi che escono dalle linee di produzione e presso la loro Rete di vendita e assistenza. Oltre alla scelta di un prodotto di qualità, ci sono altri accorgimenti che è importante seguire nella “gestione” dell’AdBlue®? E’ importante che l’AdBlue® venga acquistato in contenitori dedicati esclusivamente a questo prodotto. Contenitori non sigillati possono esporlo a contaminazioni e comportare un danneggiamento del sistema. L’uso di miscele di prodotti diversi o di urea non idonea provoca danni al catalizzatore e al sistema di iniezione e in questo caso i costruttori potrebbero invalidare la garanzia. Anche le modalità di conservazione del prodotto sono estremamente importanti: l’AdBlue® dovrebbe essere stoccato al coperto a una temperatura compresa fra 0° e 30° C, al riparo dalla luce diretta del sole e in contenitori chiusi. L’area di stoccaggio va mantenuta pulita da polvere o altre fonti di contaminazione e si deve prestare la massima attenzione soprattutto durante le fasi di rifornimento.

Dal punto di vista dell’approvvigionamento, in quali formati è disponibile Air1®? Air1® è disponibile in taniche da 10 litri (utile per fare fronte alle emergenze assicurando un’autonomia di circa 600 Km), fusti da 210 litri o contenitori IBC (Intermediate Bulk Container) da 1.000 litri per chi dispone di un’area di stoccaggio. Mentre per fabbisogni superiori provvediamo a consegne di prodotto sfuso tramite mezzi dedicati al trasporto di AdBlue®. I nostri Rivenditori Autorizzati offrono poi consulenza sulla modalità di fornitura o il sistema di stoccaggio più adatto ad una azienda individuando fra le diverse opzioni disponibili la soluzione più adatta alle sue esigenze. Solo i nostri Rivenditori Autorizzati possono garantire sempre la provenienza e le caratteristiche di altissima qualità di Air1®: l’unico AdBlue di Sintesi prodotto in Italia. ■

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 57


Focus

Gruppo Transpobank

Lascia una Traccia!

Da oggi affidare le merci di particolare valore non è più un problema grazie a Transpobank Trace a cura di Stefano Norini

Transpobank è l’unica Banca dati ad avere carichi televigilati

L

a presenza da ormai più di vent’anni sul mercato dimostra che Transpobank, la prima borsa noli italiana, è sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, ed anche questa volta sta per mettere on-line un nuovo ed innovativo servizio che rafforzerà ancora di più la sua posizione dominante in Italia. Sta per scendere in campo, infatti, Transpobank Trace un sistema che permetterà alle aziende di dotarsi di un ulteriore sistema sicuro, affidabile e all’avanguardia. Transpobank Trace permette di inserire, in totale tranquillità, nella banca dati quei carichi che fino ad oggi non venivano immessi. Tali merci, di elevato valore, richiedevano infatti un servizio di sicurezza più elevato, e da oggi è finalmente possibile garantire alle merci questo livello di sicurezza, avendo la possibilità di televigilare in tempo reale il proprio carico dalla presa alla consegna…un bel passo avanti no? Sono ormai anni che l’azienda Italiana ha indirizzato il proprio obiettivo alla realizzazione di 58 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

un servizio sempre più affidabile per gli operatori che vi lavorano, introducendo periodicamente nuove funzioni che la posizionano come la banca dati dell’autotrasporto merci più sicura in circolazione. L’ultraventennale esperienza, ha consentito a Transpobank di poter creare una vera e propria lista di persone e di aziende indesiderate, che in passato hanno creato problemi e che dopo essere state espulse non potranno più accedere al servizio. Oggi ogni nuova richiesta di associazione passa per un attento e scrupoloso controllo perché solo le aziende di trasporto in possesso di tutti i requisiti di affidabilità richiesti possono aderire al servizio, le altre vengono categoricamente escluse. Si è passati quindi dal servizio Infoazienda (che dà modo ai clienti di disporre delle visure camerali e Albo dei propri partner, nonché dell’elenco dei veicoli e della storia della loro utenza Transpobank), al servizio Chi lo ha Visto (che fornisce allo spedizioniere i nomi dei trasportatori che

hanno realmente aperto e visualizzato il carico inserito), arrivando al servizio T-Chiama (per mettersi in contatto diretto e gratuito col potenziale partner), fino a quest’ultimo e formidabile pacchetto che chiude il cerchio del carico sicuro: Transpobank Trace! Qui entra in gioco l’altra metà del mondo del gruppo Transpobank, ovvero Tracker; la telelocalizzazione satellitare sviluppata sin dal 1997 presso l’area di ricerca tecnologica di Trieste. La sicurezza del proprio lavoro e dei carichi assegnati, dunque, è resa possibile grazie all’interazione tra i due principali servizi del gruppo, Transpobank e Tracker. Assegnare la propria merce ad un trasportatore dotato del sistema satellitare Tracker infatti, rende possibile il monitoraggio chilometro dopo chilometro della posizione del camion sul quale viaggia il carico e poter essere avvertito automaticamente quando il veicolo entra nella zona di carico e scarico. Nella pagina a fianco, vi spieghiamo nel dettaglio come funziona il servizio, passo per passo.■


Istruzioni per chi offre il trasporto Con Trace si può monitorare la propria merce in tempo reale, basta seguire in modo semplice i successivi tre passi: ➤ 1. Compilare il modulo dell'offerta di carico selezionando l'opzione TELEVIGILATO (o preferenza TELEVIGILATO 1 ora). Questo carico sarà cosi visibile solo per i clienti dotati del sistema satellitare Tracker. Scegliendo questa opzione il sistema richiederà l’inserimento esatto dell’indirizzo di presa e consegna (i riferimenti della via e del numero civico non verranno pubblicati nelle offerte visibili in banca dati, ma rimarranno riservati in quanto utilizzati dai server di Transpobank per attivare il monitoraggio del veicolo che effettuerà il trasporto tra le località di presa e consegna).

VANTAGGI PER SPEDIZIONIERI E AUTOTRASPORTATORI ➤ IL CARICO SICURO In Transpobank si può offrire in tutta tranquillità qualsiasi tipo di carico. La merce sarà affidata ad aziende di autotrasporto selezionate con veicoli dotati di sistema satellitare Trace o Tracker.it. ➤ MONITORAGGIO CONTINUO Affidare un carico ad un cliente Transpobank Trace, significa poter seguire in qualsiasi momento della giornata il proprio carico, sapere quando inizia il trasporto, il tempo rimanente alla consegna e quando il carico è stato consegnato. ➤ CARICO TELEVIGILATO Trace è anche un ottimo strumento per poter intervenire e sapere sempre dove si trova il veicolo che trasporta la merce.

➤ 2. Una volta assegnato il carico, bisogna farsi comunicare la targa esatta del mezzo che effettuerà il trasporto ed inserirla nel sistema. Accedendo nella sezione CARICHI RECENTI e selezionando la propria offerta di carico inserita, sarà possibile associare il carico alla targa.

➤ SERVIZIO ALLA CLIENTELA Oltre a tutti i vantaggi di poter tracciare un carico, questo servizio è ottimo anche per informare tempestivamente la propria clientela sui tempi di trasporto e di consegna in tempo reale. ➤ IL TRASPORTATORE PRIORITARIO Il cliente Transpobank che ha già equipaggiato i propri veicoli con Trace (o Tracker.it) avrà sempre una corsia preferenziale per i clienti esigenti e che richiedono veicoli televigilati.

➤ 3. Da questo momento il sistema Trace è attivato e renderà visibili su mappa tutte le fasi cruciali del trasporto (presa, viaggio, consegna).

Istruzioni per chi effettua il trasporto L’Autotrasportatore dotato del sistema Tracker deve semplicemente fornire il numero di targa del proprio mezzo a chi ha inserito il carico ed automaticamente il sistema consentirà a quest’ultimo la visualizzazione del veicolo. Il monitoraggio inizierà solo al momento della presa e si concluderà automaticamente alla consegna della merce.

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➤ COME SI USA TRACE Per chi offre carichi, il servizio è già incluso nell'abbonamento. Durante la fase di inserimento del carico, si dovrà scegliere l'opzione CARICO TELEVIGILATO, e la merce sarà affidata ad un trasportatore dotato di satellitare. ➤ COME SI DIVENTA UN AUTOTRASPORTATORE TRACE Il cliente trasportatore abbonato a Transpobank, direttamente dalla home page interna del servizio, può noleggiare a prezzi esclusivi e riservati i localizzatori satellitari Tracker per trasportare nuovi carichi.

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Focus

VDO

Il tachigrafo che anticipa i tempi

Continental ha presentato DTCO 2.0, il tachigrafo di ultima generazione pronto a dispiegare le sue grandi potenzialità, per un lavoro più facile, sicuro e redditizio di Federica Fabi

I

l tachigrafo VDO di nuova generazione non solo si adegua ai tempi per rispettare la normativa, che esattamente un anno dopo l’entrata in vigore della “regola del minuto” impone ora nuovi requisiti per contrastare il fenomeno della manomissione, ma guarda dritto verso il futuro ed è già pronto per affrontarlo. Pronto in particolare ad interagire con i sistemi di trasporto intelligenti (ITS), che svolgeranno un ruolo sempre più cruciale nello sviluppo futuro del sistema dei trasporti in molti ambiti di applicazione (dalla gestione ottimale dei flussi di traffico all’informazione all’utenza, dalla gestione delle flotte all’ausilio alla navigazione del veicolo), apportando enormi benefici alla mobilità in termini di efficienza, redditività, sicurezza e rispetto dell’ambiente. Questo grazie al continuo “dialogo wireless” e scambio di dati tra veicoli, tra veicolo e utente e tra veicoli e infrastrutture. I tempi per sfruttare appieno tutta la mole di informazioni già oggi disponibili non sono a dire il vero pienamente maturi: a complemento di una tecnologia di fatto esistente mancano infatti ancora standard omogenei. Un’attesa che VDO si impegna ad accorciare offrendo già oggi prodotti e servizi “ITS Ready”, ossia integrati in sistemi di trasporto intelligenti per massimizzare la produttività di veicoli, flotte e aziende. Ecco allora profilarsi, tra le altre, una soluzione ITS dagli interessanti sviluppi: la gestione del parcheggio, ossia la possibilità di ricevere in tempo reale informazioni sulla disponibilità delle aree di sosta entro la distanza che rimane da percorrere prima della sosta obbligata e sui servizi accessori di cui dispongono, fino alla possibilità di prenotare direttamente un parcheggio mentre si è ancora alla guida. Per VDO il tachigrafo non è solo un mero strumento “di legge” finalizzato a registrare i tempi di guida e riposo, ma, grazie al connubio con la tecnologia telematica, è divenuto un sofisticato dispositivo multifunzione, che ne fa un indispensabile strumento di lavoro. 60 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

Oggetto di continue evoluzioni, come vuole il regolamento europeo che lo sovraintende, DTCO 2.0 implementa tutte le caratteristiche delle precedenti versioni (1.3 e 1.4), tra cui la regola del minuto, supporta interfacce come il CAN-Bus, la comunicazione wireless LAN, GSM e GPS, la connessione remota SmartLink agli smartphone e si arricchisce di ulteriori utilissime funzioni. Novità d’autunno DTCO 2.0, come ci è stato annunciato lo scorso luglio a Villingen (Germania) è ancora più protetto dalle manomissioni, rispondendo ai requisiti richiesti dal Regolamento UE 1266/2009, che proprio a far data dal 1° ottobre impone l’uso di una o più fonti indipendenti dal sensore di movimento del veicolo. Con la funzione IMS (Indipendent Movement Signal), DTCO 2.0 è in grado di leggere ed elaborare un secondo segnale di velocità proveniente dal veicolo rilevando eventuali anomalie in caso di assenza o irregolarità del segnale principale. Il sensore KITAS II garantisce poi ulteriormente l’assenza di alterazione rilevando eventuali interferenze esterne (magneti) registrate come errore. Da questo autunno sarà poi disponibile anche la nuova funzione VDO Counter, utile ausilio

che tramite display informa costantemente il conducente, direttamente dalla cabina, sui propri tempi di guida e riposo, permettendogli di monitorare informazioni sul tempo di guida rimanente, sul riposo successivo (quando e per quanto tempo), sul tempo rimanente di riposo mentre è in pausa, sul tempo di guida massimo che è ancora disponibile dopo la pausa ecc. Ma è anche possibile avere una visuale più ampia ed essere informati sui tempi di guida giornalieri e settimanali residui (anche su più settimane) o su altre condizioni come il riposo giornaliero in caso di guida estesa a 10 ore. Informazioni queste, che sono inoltre indispensabili al gestore flotte per una pianificazione ottimale del lavoro degli autisti, nel quotidiano ma anche relativamente a un intero anno. Tra le novità anche l’ottimizzazione dello scarico da remoto, ora possibile anche a veicolo spento grazie a Wake Up, segnale che attiva automaticamente il DTCO facendo partire il download dei dati della memoria senza che l’autista debba interrompere la pausa o il riposo. Migliorate anche le funzioni wireless: in combinazione con VDO DLD Wide Range, i dati del tachigrafo possono essere trasmessi da qualsiasi angolo di mondo sotto copertura GPRS. ■


Un marchio Daimler.

Vito e Sprinter 4x4. Ogni impresa è possibile. Lavorare non è mai stato così sicuro. Con Mercedes-Benz Vito e Sprinter a trazione integrale sieti pronti per affrontare anche le condizioni climatiche e stradali peggiori, grazie all’effetto combinato del sistema di trazione elettronico 4ETS e dell’ESP di ultima generazione. E su Sprinter è possibile inserire la trazione integrale solo all’occorrenza. Per informazioni: mercedes-benz.it/van 800 77 44 11 Consumo combinato (l/100 km): da 10,8 (Sprinter 519 CDI) a 8,8 (Vito 116 CDI 4x4). Emissioni CO2 (g/km): da 388 (Sprinter 519 CDI) a 232 (Vito 116 CDI 4x4).


social network

Una APP per TOE Non è uno scioglilingua ma un modo simpatico per annunciare l’arrivo dell’applicazione per iPad della nostra rivista

S

aranno in molti a seguirci. Ne siamo certi. Come lo è stato per Trasportale, primo portale della logistica messo on line, ormai nel lontano 2000, così lo sarà per le diffusissime App, le applicazioni per smartphone e tablet che tanto aiutano la nostra vita privata e professionale. Si chiama TOE, come il famoso acronimo della nostra rivista, e siamo orgogliosi di essere stati, anche in questo caso, gli apripista del settore. L’applicazione è molto semplice ma graficamente molto ben curata e, soprattutto, molto utile sia per la lettura del giornale che per la ricerca degli argomenti e articoli di proprio interesse. Primo passo: scaricarla da iTunes Neanche a dirlo, l’applicazione è gratuita. Basta andare su iTunes, direttamente

Questa è l’icona che apparirà sul desktop del vostro tablet una volta scaricata l’Applicazione da AppStore

dall’iPad e cercare “Trasportare Oggi” per essere indirizzati alla scheda di presentazione da dove poter scaricare la APP TOE. Un simpatico loghino apparirà sul vostro desktop e da lì sarà tutto semplice: ➤ Dallo Store dell’applicazione potrete “acquistare” i numeri uscita dopo uscita. L’acquisto, come detto, è gratuito. ➤ Una volta scaricato il numero la copertina apparirà nella libreria personalizzata di Trasportare Oggi in Europa e da lì potrete aprire il numero. 62 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


■ 750 CV PER GIOCARE Il Volvo FH16 da 750 CV è sicuramente uno di quei camion che tanti vorrebbero avere o quanto meno guidare e così ecco che Volvo è venuta incontro al desiderio di molti creando un gioco per smartphone e tablet che ha come protagonista il muscoloso truck. Il gioco, che è uscito in occasione del 25° anniversario dell’FH16, prevede che si debbano eliminare nel minor tempo possibile gli ostacoli che si presentano davanti al veicolo. L’apprendimento del gioco è abbastanza semplice ma non altrettanto vincere e solo i migliori possono entrare in classifica. Il gioco può essere scaricato gratuitamente dall’AppStore di Apple o dall’Android Market, ha otto percorsi di progressiva difficoltà e una serie di informazioni sull’FH16 750. È la seconda volta che Volvo Trucks propone un gioco; il sito Web del gioco, strongesttruck.com, venne creato nel 2009, con il lancio dell’FH16 700 e da allora circa 15 milioni di utenti hanno giocato sul sito. Il gioco può essere scaricato sul sito Volvo Trucks http:// loadingramp.volvotrucks.com/ oppure direttamente da iTunes; inoltre su http://www.worldtrucker.com/, si può partecipare ad un concorso che mette in palio ogni settimana premi per i primi classificati.

gnala la presenza del nostro giornale all’interno della piattaforma più diffusa al mondo. Insomma, un modo nuovo per leggere Trasportare Oggi, in viaggio, a casa o in ufficio. Il tablet sta entrando nella vita di tutti i giorni con i suoi enormi vantaggi in termini di accessibilità, comodità d’uso e fruibilità in qualsiasi condizione e luogo. Presto arriveranno ancora altre noviDisponibile su App Store tà dalla Rivista degli AutotrasportatoDa questo numero anche la nostra co- ri e dal Portale del Trasporto, intanto pertina cambia leggermente con l’ag- però godetevi la App TOE. Buona giunta del logo ufficiale di Apple che se- lettura.■ L’applicazione vi permette di sfogliare le pagine in orizzontale (a doppia pagina) o in verticale, zoomare sulla parte di testo che volete leggere e, nella parte inferiore dello schermo, avrete a disposizione alcuni bottoni per visionare velocemente le miniature delle pagine, cercare un argomento secondo la rubrica di vostro interesse o ritornare allo Store o alla libreria.

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 63


Eventi

Transpotec Logitec

Sede antica, fiera nuova

Torna a Verona nel 2013 il Transpotec Logitec, il Salone internazionale della logistica integrata e dei trasporti, con una formula completamente rinnovata, pensata per ridare slancio all’intero settore di Anna Dibisco

L

o IAA di Hannover ha appena chiuso i battenti, ma per il settore della logistica e dei trasporti è già tempo di guardare a un altro importante appuntamento, questa volta ben più “a portata di mano”: quello che tra pochi mesi, dal 28 febbraio al 3 marzo 2013, si terrà presso il quartiere fieristico di Verona (sua originaria sede), individuato come la collocazione più idonea a garantire il successo di una manifestazione di riferimento in Italia, ma non solo, per questo comparto. Stiamo parlando di Transpotec Logitec, il Salone

della logistica integrata e dei trasporti organizzato da Fiera Milano. Dopo l’ultima edizione tenutasi nel 2009 presso la Fiera di Rho-Pero (Mi), Transpotec Logitec torna con un progetto tutto nuovo, partito il 6 novembre 2011 con il Forum Internazionale dei Trasporti e della Logistica, appuntamento che verrà rinnovato anche quest’anno, il prossimo 6 novembre sempre a Milano, ultimo step del percorso di avvicinamento alla manifestazione vera e propria, e di cui vi daremo ampio riscontro sul prossimo numero di Trasportare Oggi. Nuova location, si fa per dire, quella di Verona, scelta volutamente per la sua collocazione in un’area geografica strategica per l’autotrasporto, ma anche un nuovo concept, del tutto rivoluzionario. Il Transpotec del 2013 intende infatti “rompere col passato”, con quel modello tradizionale di fiera incentrato unicamente sull’esposizione (aspetto che


verrà ovviamente mantenuto con le sue aree dedicate ai costruttori e ai fornitori di servizi, attrezzature e componenti), per trasformarlo da semplice vetrina e “capannone asettico” (dove l’investimento è certo ma il ritorno incerto…) a strategica occasione di affari e incontri programmati tra operatori privati, pubblici e istituzioni internazionali. L’idea, insomma, è un po’ quella di mettere al servizio degli operatori una piattaforma di business che recuperi quel concetto di piazza tanto caro alla tradizione italiana, importante luogo di incontro e confronto dove anche l’autotrasportatore, con la sua professionalità, come vedremo, avrà un ruolo centrale. L’obiettivo è quello di creare una concreta opportunità di sviluppo e di ripresa del settore.

■ Piccolo vademecum Sede manifestazione: Veronafiere Orario visitatori: 9.30 - 18.00 Ingressi: Porta San Zeno e Porta Re Teodorico L’ingresso alla mostra è a pagamento (Euro 10,00) ed è riservato ai soli operatori professionali italiani e stranieri. Per maggiori informazioni: www.transpotec.com

L’importanza di “fare sistema” Fare squadra e creare sinergie, come quelle messe in campo dai due enti fieristici. E’ infatti questa la leva su cui si intende agire per sostenere la crescita e lo sviluppo di un settore fondamentale per la nostra economia, chiave di volta per creare occupazione e benessere. Un mercato sempre più orientato all’ottimizzazione e al risparmio, che vale 70 miliardi di euro e coinvolge nel suo complesso 114.000 aziende di cui 80.000 appartenenti a padroncini (dati Politecnico di Milano). “Più che continuare a parlare di crisi, bisogna ora parlare di reazione, opportunità e innovazione”, è stato detto da Fabio Dadati, amministratore unico di Fiera Milano TL.TI. Expo Spa, lo scorso maggio in occasione della presentazione ufficiale del nuovo Transpotec Logitec, “una sfida che lanciamo a tutti gli operatori, in primo luogo alle grandi case produttrici. La sfida è prima di tutto partecipare, con il senso di responsabilità di chi capisce che bisogna difendere un mercato, e quindi difendere le attività degli operatori, delle aziende di trasporto e del mercato logistico. Solo così il business potrà riprendere a funzionare e il mercato italiano tornare ad essere significativo e a far sentire il proprio peso a livello internazionale”. Per questo il nuovo Transpotec Logitec punta a coinvolgere le aziende in una innovativa piazza circolare per il business, una piattaforma BtoBtoB, “con una B in più” perché pensata per coinvolgere tutti gli attori della filiera del trasporto e della logistica, compresa la committenza (attraverso le sue associazioni - industria, artigianato e commercio), dove espositori e visitatori vengono considerati

Fabio Dadati, amministratore unico di Fiera Milano TL.TI. Expo durante la presentazione alla stampa della manifestazione.

come parte di un unico network consentendo la creazione di nuove forme di scambio, nuovi canali di informazione, nuovi mercati per la vendita e l’implementazione di strategie integrate. Ecco allora l’offerta di nuove formule di incontro come il matching e gli speed dating, studiati per facilitare l’interazione tra gli addetti ai lavori che avranno così la possibilità di programmare appuntamenti mirati. Le partnership Le partnership proposte dalla nuova edizione ne anticipano i principali tratti distintivi. In primo luogo, quella stretta con FAI Service per l’area dedicata all’autotrasporto merci intende mettere l’autotrasportatore al centro dell’evento, non più come passivo visitatore ma come attivo partecipante capace di proporre la propria professionalità. Un concetto, questo, alla base della scelta della Federazione di sostenere la formula del nuovo Transpotec, come ha spiegato in conferenza stampa Alessandro Santini, direttore commerciale di FAI Service: “Abbiamo colto l’opportunità di essere partner principali di Transpotec Logitec perché crediamo nella formula innovativa del matching: in questo momento è lo stimolo giusto per mettere in campo tutte le capacità operative di cui siamo portatori, perché non sono più i tempi in cui si deve aspettare di essere scelti, ma bisogna sapersi proporre. E’ il tempo di un sistema globale che sappia considerare tutte le componenti che lo costituiscono, a partire dal primo operatore di questo mercato che è l’autotrasportatore, colui che possiede una caratteristica fondamentale: il contatto diretto con le infrastrutture, con i mezzi, con le merci, con la committenza”. Una partnership importante che cade proprio nel 50esimo anniversario di attività di FAI che proprio durante la manifestazione fieristica festeggerà la speciale ricorrenza con una sorta di evento nell’evento. Transpotec Logitec intende anche guardare lontano. La collaborazione con “ICE” e con la Consulta generale per l’autotrasporto e la logistica denota la volontà di puntare l’attenzione sull’internazionalizzazione (con particolare interesse per l’area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dei Balcani) con l’intento di ampliare gli orizzonti di business degli operatori presenti, offrire visibilità internazionale alle aziende e favorire la capacità di penetrazione di mercati in futura espansione e di cui sentiremo sempre più parlare. ■ TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 65


Mettiamo al centro gli Autotrasportatori Torna a Verona la grande fiera internazionale italiana e punta i riflettori sulle aziende di autotrasporto, chiamando a raccolta tutti i player del settore: produttori, committenza, fornitori di servizi e operatori internazionali. TUTTI INSIEME PER RIPARTIRE.

tec anspotec Logi aspettando Tr in partnership con

organizzato da

ILANO 012 - FIERA M 2 re b m e v o 6 n info@transpotec.com www.transpotec.com Fiera Milano S.p.A. S.S. del Sempione, 28 - 20017 Rho, Milano - tel. +39 02.4997.6215-6243 - fax +39 02.4997.6251 Aderisci ai nostri gruppi su Facebook

TRANSPOTEC LOGITEC 2013

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Forum Internazionale della Logistica e dell’Autotrasporto


Movimento terra, off road e cantiere

Direttore: Ferdinando Tagliabue

■ IN COSTRUZIONE caterpillar doosan jcb liebherr fiat industrial

■ Editoriale off road ALLARME STRADE

■ l’intervista francesc0 tesio, new holland

■ in cava renault xtrem


L’intervista

Francesco Tesio

SOLUZIONI DI QUALITA’ PER IL MOVIMENTO TERRA A farci da guida all’interno del Fiat Industrial Village è Francesco Tesio, responsabile marketing di CNH, 43 anni, attivo nel settore del movimento terra dal 2004 e con precedenti esperienze nel Gruppo Fiat di Ferdinando Tagliabue

L

a prima cosa che Francesco Tesio tiene a precisare è questa: “Abbiamo recentemente rinnovato la gamma degli escavatori cingolati che ora sono Tier IV Interim/Stage III/B con SCR, soluzione ampiamente maturata da Iveco fin dal 2004. Anche le pale gommate della serie C sono tutte con tecnologia SCR; sugli escavatori di gamma alta (con il partner Kobelco) sono invece state mantenute le motorizzazioni originali giapponesi Hino che adottano nuove soluzioni (tra cui la modalità economy) per il contenimento dei consumi”. Tesio evidenzia anche il ruolo pionieristico di CNH nel comparto 21-24 t per l’SCR, soluzione che invece non si è resa necessaria per i miniescavatori. “Siamo anche stati i primi a mettere il Tier IV Interim/Stage III/B sulle terne compact line, soluzione assai apprezzata e che vedrà in futuro anche la presenza di diversi concorrenti, gli stessi che oggi criticano questa soluzione. In pratica ritengo avverrà un po’ quello che è avvenuto per il common rail (nel 1997) che vide Fiat protagonista”. Domandiamo a Tesio quanto la soluzione SCR sia apprezzata dall’utenza e quanto invece possa essere considerata come un’imposizione da parte della “legge”. “Oltre agli aspetti ambientali l’SCR comporta anche una sensibile riduzione dei consumi valutabile in un buon 10%.

68 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI


editoriale off road di Ferdinando Tagliabue direttore Trasportare Oggi Construction Su certe pale gommate in sagoma (a libera circolazione), arrivano addirittura al 17%. Ed i concorrenti che adottano EGR non possono certo vantare simili risparmi”. A questo punto chiediamo a Tesio se si siano riscontrati problemi legati all’urea per le basse temperature. “Quella delle basse temperature è una delle argomentazioni dei concorrenti assieme al problema del rifornimento dell’urea. Innanzitutto va sottolineato che anche senza urea la macchina funziona e può farlo per una trentina di minuti circa, più che sufficienti per raggiungere un punto di rifornimento. La presenza dell’urea comporta diversi vantaggi in termini di consumi, maggior efficienza ed una minore manutenzione della macchina. Le pale gommate con EGR hanno la necessità di rigenerazione (e sostituzione) dei filtri, cosa che non avviene nel caso delle nostre macchine; il sistema EGR poi soffre la presenza di gasolio con alto tenore di zolfo. Insomma con l’SCR l’unica ‘scocciatura’ è quella di dover fare un pieno di urea ogni 3 - 4 pieni di gasolio. L’urea ben stoccata dura circa 4 anni e anche nel caso di un suo decadimento qualitativo la presenza di filtri (fino a 5 negli escavatori) evita il rischio che il prodotto contaminato vada nel motore. Certo l’adozione del sistema SCR sulle macchine movimento terra ha richiesto investimenti considerevoli ma l’appartenenza al Gruppo ha reso tutto più semplice. Va inoltre considerato il valore dell’usato. Fra 3 o 4 anni il valore di una nostra macchina SCR Tier IV interim/Stage III/B sarà nettamente superiore a quello delle macchine concorrenti”. Valore nel tempo “Ad accrescere ulteriormente il valore di queste macchine interviene anche la presenza delle nuove cabine aggiornate sotto il profilo estetico, funzionale e della sicurezza. Un nuovo monitor a colori integra la telecamera posteriore visibile sempre su una partizione dello schermo dedicata”. Il mercato Italia però soffre e anche Tesio non può che ammettere tutto ciò. “Un mercato, quello attuale, che vale un terzo di quello che valeva nel 2007” ma quello che tiene a sottolineare è l’assenza di premi per chi fa scelte virtuose. “Noi ci siamo impegnati a favorire i clienti con macchine che consumano meno e che rispondono a quanto richiesto dalla nuova regolamentazione. Solo poche province autonome premiano chi opera con macchine moderne, pulite e sicure. E proprio in tema di sicurezza va ricordato che anche sui miniescavatori, nonostante la normativa non lo richieda, noi forniamo un prodotto ROPS equivalente e numerosi altri dispositivi di sicurezza che vanno ben oltre la normativa vigente”. ■

■ UN’ESPOSIZIONE PERMANENTE Il Fiat Industrial Village occupa 74 mila mq totali di cui 23 mila coperti e 8 mila dedicati all’esposizione di macchine, veicoli, motori e tecnologie. Al Village operano 50 addetti, vi è una sala conferenze da 400 posti e una pista dedicata alla prova di tutti i veicoli (di tutti i marchi) che si sviluppa su una lunghezza di 1,2 km.

ALLARME STRADE

Nel 2011 sulle strade italiane si sono registrati 205.000 incidenti con lesioni a persone (il -3%, rispetto al 2010), con 3.800 morti (-7,1%) e 292.000 feriti (-3,5%). Sono dati che, nella loro tragicità, mostrano comunque un’inversione di tendenza. Il confronto con altri Paesi europei è ancora negativo visto che il tasso di mortalità (numero di morti sulle strade ogni milione di abitanti) in Italia è pari a 63 ben lontano da più virtuosi come Gran Bretagna (32), Olanda, Svezia e Danimarca. L’obiettivo proclamato lo scorso anno dall’Assemblea Generale dell’ONU è quello di ridurre ulteriormente il numero delle vittime sulle strade entro il 2020 e a questo proposito la Commissione Europea ha definito 7 obiettivi strategici per la mobilità sicura: 1) migliorare la sicurezza dei veicoli; 2) realizzare infrastrutture stradali più sicure; 3) incrementare tecnologie intelligenti; 4) rafforzare istruzione e formazione per gli utenti della strada; 5) potenziare i controlli; 6) fissare un obiettivo per la riduzione dei feriti in incidenti stradali; 7) prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei motociclisti. Anche nel mondo del lavoro il 2011 ha fatto registrare dati positivi infatti i morti sul lavoro lo scorso anno sono stati 920, il numero più basso mai registrato, con un calo del 5,4% rispetto ai 973 dell’anno precedente. E secondo i dati INAIL sono diminuiti anche gli infortuni sul lavoro (almeno quelli denunciati all’Istituto) che sono risultati 725 mila (- 6,6%) rispetto ai 776 mila del 2010. Difficile attribuire dei meriti a questi dati “positivi”, anche perché il numero dei lavoratori è sicuramente diminuito sensibilmente e anche quello dei veicoli circolanti. Ciò su cui vorremmo richiamare l’attenzione dei lettori è il secondo punto dei 7 obiettivi strategici per la mobilità sicura: “realizzare infrastrutture stradali più sicure”. Peccato che in Italia, che è stata, a livello europeo, la prima grande nazione a dotarsi di una rete autostradale moderna, non solo si è fermata la costruzione di strade ma quello che è peggio, si è anche smesso di fare manutenzione. E l’assenza da parte delle amministrazioni centrali (e locali) di adeguati interventi di manutenzione, rischia non solo di compromettere seriamente l’intero patrimonio stradale ma anche di mettere in ginocchio il settore delle imprese stradali, un settore che è costituito da 4 mila imprese e 50 mila addetti (500 mila se si estende all’indotto). Costruzioni e manutenzioni stradali hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi vent’anni e la produzione di asfalto è passata in pochi anni da 45 milioni di tonnellate/anno agli attuali 29 milioni che, secondo le stime, scenderà quest’anno a 27 milioni. Troppo pochi! Senza un’adeguata manutenzione una strada non solo diventa poco confortevole ma si degrada e diventa pericolosa e perdurando l’assenza di manutenzione finisce, nel giro di una decina di anni, per dover poi essere ricostruita completamente. TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 69


Ruote in cava

Renault Trucks

UNA GAMMA FINO AGLI ESTREMI L’interesse che Renault Trucks mostra nei confronti del segmento Construction è ampiamente dimostrato dalla sua gamma di veicoli speciali per applicazioni gravose, una gamma che va dalle versioni più specifiche dei piccoli fino all’ultimo arrivato, il Kerax Xtrem

di Ferdinando Tagliabue

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alle origini all’Xtrem. Il Renault Kerax fa il suo esordio nel lontano 1997 e da subito mostra chiaramente di che pasta è fatto. I lavori più gravosi sono suoi in ogni angolo del globo, dalle miniere di rame del Cile a quelle di fosfato in Marocco o di carbone in Indonesia; insomma se le condizioni operative climatiche cambiano le condizioni di utilizzo sono sempre le stesse: estremamente gravose. Dal 1997 il Kerax si è ovviamente costantemente e profondamente evoluto, fino a giungere all’attuale gamma che ha nella versione Xtrem il modello di punta. L’Xtrem che viene proposto solo nella configurazione 8x4, ha saputo subito convincere gli operatori del settore, grazie alle sue doti di grande robustezza ma anche per la sua eccellente manovrabilità che si mantiene tale anche nelle condizioni operative più gravose. Il veicolo si propone naturalmente sul mercato internazionale nel settore delle miniere dove i carichi sono spesso particolarmente elevati ed i percorsi da affrontare, tra i più duri ed impervi, con forti pendenze e terreni spesso instabili.

70 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

UN SUPER TELAIO Il Kerax Xtrem 8x4 si caratterizza per il suo telaio, rinforzato per tutta l’intera lunghezza, e per una serie di accorgimenti volti a conferire al veicolo una maggiore robustezza, come ad esempio le sospensioni (paraboliche) posteriori rinforzate, il carter del volano in ghisa, la frizione bi-disco e lo scambiatore termico del cambio di serie. L’intervento di rinforzo del telaio è stato ottenuto raddoppiando i longheroni per l’intera lunghezza, ovvero dalla zona motore fino alla barra paraincastro posteriore. Come abbiamo già accennato altri inter-


venti di irrobustimento hanno interessato il comparto sospensioni che sono delle paraboliche a quattro lame mentre il ponte ha una capacità di carico di 36 tonnellate. Data la sua vocazione fortemente internazionale, il Kerax Xtrem 8x4 è disponibile con diversi tipi di motorizzazioni come ad esempio i propulsori Euro 5 con tarature da 430 a 520 CV mentre per gli Euro 3 le potenze vanno da 380 a 500 CV. GLI ALTRI VEICOLI L’Xtrem non è la sola novità della gamma Kerax che di recente si è arricchita di una versione 8x8, anch’essa destinata, come si compete ai veicoli a trazione integrale, alle attività più gravose e alle zone di accesso particolarmente difficili in campo minerario, petrolifero e di sterro. Anche per il modello 8x8 è stato adottato un telaio rinforzato mentre per le motorizzazioni vengono proposti gli Euro 5 da 430 a 460 CV e gli Euro 3 (per i mercati internazionali) da 440 CV. Oltre alla specialistica gamma Kerax, Renault è presente nel settore construction anche con i Premium Lander, la cui gamma si è

di recente arricchita di una versione Tridem 8x4 con un posteriore asse sterzante sollevabile da 10 tonnellate. Da segnalare anche le cinque versioni del Premium Lander OptiTrack, il sistema di trazione integrale temporaneo, inseribile, disponibile per i carri 4x2, 6x2 e 6x4 e per i trattori 4x2 e 6x4. Un cenno infine al Midlum 4x4 da 16 tonnellate che, grazie alla sua estrema maneggevolezza ed alla capacità di superare pendenze fino al 50%, si presta non solo alle attività di cantieristica tradizionale ma anche ad interventi legati alla viabilità invernale e allo sgombero neve.■

TRASPORTARE OGGI ottobre/novembre 2012 71


IN COSTRUZIONE

SAIE 2012

ANAS

Ricostruire l’Italia

PALE JCB

JCB si è aggiudicata il bando di gara per la fornitura di mezzi d’opera destinati ai cantieri di manutenzione stradale gestiti dall’ente, grazie alla versatilità di questo modello che, alle dimensioni contenute e all’eccellente manovrabilità, unisce prestazioni che la pongono ai vertici della categoria. La 406 è equipaggiata con un motore Deutz di 3,6 litri conforme alle normative Tier 3 che sviluppa una potenza massima di 46 kW e una coppia massima di 190 Nm che permettono alla macchina di affrontare anche le applicazioni più gravose. Merita di essere ricordata la geometria a due cilindri che prevede bracci di sollevamento paralleli in grado non solo di assicurare una eccellente visibilità ma anche una agevole e sicura movimentazione del carico, mentre il sistema antibeccheggio (SRS) garantisce la ritenzione del materiale anche in velocità o su terreni sconnessi. I costi di esercizio e di manutenzione sono poi ridotti grazie ad esempio all’immersione elettroforetica della cabina che ne garantisce la protezione dalla corrosione, mentre il processo di verniciatura a polvere assicura finiture accurate.

MINExpo 2012 Macchine CAT presenti

A MINExpo 2012 (Las Vegas 24 – 26 settembre) Caterpillar ha presentato la sua vasta gamma di macchine e attrezzature per l’estrazione e la movimentazione di materiali per il settore minerario. Tra le numerose novità proposte il nuovo dumper per gallerie AD60, 60 t di capacità, e la pala sotterranea R3000H (capacità di carico di 20 t) che rappresentano le macchine più grandi mai realizzate da Caterpillar e consentono di potenziare la produzione e tagliare i costi in attività estrattive di roccia dura. Per le attività di estrazione sotterranee di carbone e roccia morbida, segnaliamo le tagliatriciescavatrici longwall EL3000 con il loro evoluto sistema di comunicazione e monitoraggio; il sistema longwall Cat comprende telecamere di rilevamento di prossimità del personale e telecamere sotterranee collegabili in superficie.

BolognaFiere, assieme alla Regione Emilia-Romagna, ASTER, la Piattaforma Costruzioni della Rete Alta Tecnologia e a numerosi sottoscrittori, ha deciso, in seguito all’emergenza sismica che ha colpito l’Emilia-Romagna e i territori confinanti, di dedicare il programma di eventi e incontri del Saie 2012 ai grandi temi della ricostruzione, lanciando il Forum “Ricostruiamo l’Italia”. Il Saie (Salone Internazionale dell’Edilizia, in programma a Bologna dal 18 al 21 ottobre), si articolerà in tre aree tematiche (Saienergia & Sostenibilità; Saiecantiere & Produzione; Saieservizi per progettare e costruire) in cui si integrano i saloni specializzati e su cui si snodano i percorsi espositivi durante i quattro giorni di manifestazione.

NUOVE NOMINE Ai vertici Doosan Infracore Construction Equipment

Martin Knoetgen, Vice Presidente di EMEA Operations, ha ricevuto da Tony Helsham, CEO di Doosan Infracore Construction Equipment, la nomina a Presidente di EMEA. Knoetgen subentra a Scott Nelson, che è stato Presidente di EMEA dal giugno 2010 e che ha lasciato la Società per motivi personali. Sottolineando l’importante contributo dato da Nelson all’azienda, Tony Helsham ha commentato: “Mantenere fede alla promessa fatta ai nostri concessionari e ai nostri clienti, cioè garantire prodotti e servizi di qualità a valore aggiunto in grado di assecondare il successo del loro business, è il fondamento di tutto ciò che facciamo. Credo che Scott Nelson abbia assicurato come pochi altri quest’impegno nel suo ruolo di Presidente EMEA. È quindi con rammarico che annuncio la decisione di Scott Nelson di lasciare l’azienda per perseguire altrove nuove opportunità. Desidero ringraziare Scott per la sua forte leadership e il prezioso contributo che ha dato alla nostra società”. “Negli ultimi due anni Martin Knoetgen ha svolto l’incarico di Vice Presidente di EMEA Operations. Con oltre 15 anni di esperienza nella direzione generale e aziendale, Martin ha dato prova di un approccio equilibrato alla leadership, dimostrando inoltre un’ottima capacità di realizzare obiettivi a breve termine senza mai perdere di vista lo sviluppo di strategie e l’esecutività a lungo termine.”

FIAT INDUSTRIAL Ricavi e utili in crescita

Il secondo trimestre 2012 può considerarsi per Fiat Industrial decisamente positivo con un aumento dei ricavi del 5,4% e gli utili della gestione ordinaria cresciuti del 19,1% rispetto allo stesso periodo del 2011. I ricavi sono ammontati a 6,6 miliardi di euro, con una crescita del 5,4% rispetto ai 6,3 miliardi di euro conseguiti nel secondo trimestre del 2011; gran parte del merito va attribuito al continuo rafforzamento del business delle Macchine per l’Agricoltura che ha ampiamente compensato condizioni di mercato più deboli che hanno caratterizzato gli altri business. L’utile netto, che comprende gli oneri di ristrutturazione per 80 milioni di euro (al netto del relativo effetto fiscale), è stato di 256 milioni di euro contro i 239 milioni di euro conseguiti nel secondo trimestre dello scorso anno. Alla luce di tutto ciò, il Gruppo conferma gli obiettivi per l’anno 2012, con ricavi di circa 25 miliardi di euro, risultato della gestione ordinaria tra 1,9 e 2,1 miliardi di euro, risultato netto di circa 0,9 miliardi di euro e indebitamento netto industriale tra 1 e 1,2 miliardi di euro. Per quanto concerne più specificamente il mercato delle macchine per costruzioni i ricavi sono saliti dell’8,3% (-2,8% in dollari), in un contesto di mercato in Nord America rimasto sostanzialmente stabile rispetto al primo trimestre 2012 e con una migliore disponibilità di macchine che ha comportato maggiori vendite nei mercati dell’area EAME & CIS. A livello globale la quota di CNH per le macchine da costruzioni è aumentata, con miglioramenti nelle aree EAME & CIS e APAC per le macchine leggere e in Nord America per le macchine pesanti grazie ai lanci di nuovi prodotti e ad una buona disponibilità di macchine. 72 ottobre/novembre 2012 TRASPORTARE OGGI

GRU A TORRE Liebherr in Turchia

Sono sette le gru a rotazione alta Liebherr EC-H ed EC-B attualmente al lavoro a Istanbul nella realizzazione di un importante progetto di edilizia residenziale e commerciale (denominato Varyap Meridian) su una superficie di 410.000 m2. Le gru a torre Liebherr impiegate nel progetto Varyap Meridian hanno raggiunto altezze gancio fra 130 e 200 metri e sono state ancorate all’edificio. Varyap ha acquistato sei nuove gru Liebherr 154 EC-H 6 FR.tronic dal distributore Liebherr in Turchia, Atilla Dural Mumessillik Insaat Ltd. Tutte le gru dispongono dell’allestimento base con sbraccio 60 metri ed una portata massima di 6 tonnellate. La portata massima in punta è di 1,65 tonnellate. La settima gru, una 130 EC-B 6 FR.tronic, è stata noleggiata dalla flotta disponibile di Atilla Dural. La gru a noleggio 130 EC-B è stata l’ultima gru trasferita in cantiere ed è stata impiegata presso il centro congressi, che è più basso ed ha una fase costruttiva più breve.


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