N.243

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L’EVOLUZIONE DI UN MERCATO. UNA TRANSIZIONE ENERGETICA SEMPRE PIÙ MARCATA. GLI ULTIMI LANCI DELLE CASE. IL MONDO DEI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI 243 LA RIVISTA DEGLI AUTOTRASPORTATORI agosto/settembre 2023 EVENTI Poste Italiane s.p.a. –Spedizione in Abbonamento Postale –70%LO/MI ZEROGRADI replica il successo del freddo Il Solutrans punta sulla sostenibilità ONE TRAILER: un’offerta a 360 gradi C OPIA OFFERTA DA TRANSPOBANK saloni NASCE GATE: TRAINATO La porta di accesso a IVECO eDaily e non solo

SIAMO

SOCIAL

TRASPORTARE OGGI

è presente su tutti i canali web e social network

PG. 32

ZEROGRADI: IL SUCCESSO DEL FREDDO

Tanti i momenti di networking durante l’happening della catena del freddo. Assegnati gli Zerogradi Award 2023.

ATTUALITÀ E OPINIONI

4 EDITORIALE di Luca Barassi Il punto di vista del Direttore

8 DALLA STRADA In breve le notizie più importanti del settore e dalle aziende

10 MARCIANI INSIEME di Massimo Marciani Competenza e visione della filiera logistica

15 CONTROL ROOM di Alberto Iseppi La strada del cambiamento passa dall’esperienza

LO SCATTO

6 1962: LA SORPRESA DI DAF

RUOTE INDUSTRIALI

20 REFREEZE

Il progetto congiunto Renault Trucks e Lamberet per la pronta consegna di veicoli refrigerati

24 IVECO WAY

AMBASSADOR

Le testimonianze di chi usa ogni giorno i pesanti IVECO

26 CST E SCANIA

Progettare un futuro sostenibile partendo dall’LNG

RUOTE VINTAGE

28 MERCEDES 170V

Il furgone del 1946

Seguici e metti un like!

CI TROVI SU

p. 24

2023 www.trasportale.it SOMMARIO n. 243
agosto/settembre
www.trasportale.it

AFTERMARKET

42 ASSEMBLEA ANFIA

Sfide e opportunità per l’automotive italiano

44 ONE TRAILER C’È

Offerta a 360 gradi per una realtà giovane ma con esperienza trentennale

47 RICAMBI

Una seconda casa per Diesel Technic

48 AC ROLCAR

Indipendenza, tecnologia e sostenibilità

EVENTI

32 ZEROGRADI RADDOPPIA A VERONA Grande partecipazione all’happening del freddo

38 DAKAR 2024

Presentata all’Industrial Village di Torino la nuova edizione del rally

40 A LIONE PER SOLUTRANS

Sempre più sostenibilità al Salone Internazionale francese

La Radio degli Autotrasportatori può essere ascoltata ogni Giovedì, tra le ore 17 e le ore 19 sulle seguenti emittenti nazionali:

PIEMONTE

■ Radio Dora h. 18,00-19,00 (FM 88.0)

■ Radio Frejus h. 18,00-19,00 (FM 87.6)

LOMBARDIA

■ Radio Lombardia h. 18,00-19,00 (FM 94.6-100.2-100.3)

VENETO

■ Radio Stella Vicenza

h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.891.5-95.0-97.2-97.3-97.4)

■ Radio Cortina

h. 18,00-19,30 (FM 93.7-95.598.4-102.0-103.8)

EMILIA ROMAGNA

■ Radio Centrale

h. 18,30-19,30 (FM 94.3-99.3-102.2)

■ Radio Bologna 1 unica h. 19,00 (FM 89.1)

TOSCANA

■ Radio Emme h. 18,00-18,30 (FM 96.8-100.4-100.5)

LAZIO

■ Radio Spazio Bluh. 18,00-19,00 (FM 97,5)

■ Simply Radio - h. 18,0019,00 (FM 99.2-95.3-96.697.8-99.8)

UMBRIA

■ Radio Galileo h. 18,05-19,05 (FM 90.5-93.5-94.4-95.697.4-100.6-105.6)

CAMPANIA

■ Radio CRC h. 18,00-19,00 (FM 100.5)

■ Radio Bussola h. 18,00-19,00 (FM 88.5-93.3-99.7-106.5)

ABRUZZO

■ Radio Centrale h. 17,25-18,25 (FM 89.4)

PUGLIA

■ Radio Salentuosi h. 18,00-19,00

■ Radio System h. 20,00-20,20 (FM 94,1-101,3-103,2)

CALABRIA

■ Jonica Radio - h. 18,00-19,00 (FM 90.2-93.9-103.0-106.4)

BASILICATA

■ Radio Potenza Centrale h. 18,00-19,00 (FM 87.8-90.596.3-96.3-99.3-103.6)

SICILIA

■ Radio Amore - h. 18,00-19,00 (FM 87.5-88.3-95.5-04.9 -106.7)

■ Radio One h. 18,00-19,00 (FM 93.3)

IN COPERTINA

Arriva GATE e l’eDaily diventa protagonista dell’offerta IVECO.

La rivista degli Autotrasportatori n. 243 agosto/settembre 2023

DIRETTORE RESPONSABILE Luca Barassi luca.barassi@trasportale.it

COORDINATRICE EDITORIALE Valeria Di Rosa - valeria.dirosa@trasportale.it

VICEDIRETTORE Ferruccio Venturoli ferruccio.venturoli@trasportale.it

MEDIA PARTNER DEL FREIGHT LEADERS COUNCIL

CASA EDITRICE

Transpoedit S.r.l.

SEDE LEGALE

Viale Beatrice d’Este, 24 - 20122 Milano

P. IVA: 07634360965

DIREZIONE E REDAZIONE

Via A. Modigliani, 2 - 20144 Milano redazione@trasportale.it

FOCUS FURGONI Anche quest’anno appuntamento con il Focus Furgoni per conoscere conferme e tendenze da seguire sul mondo dei veicoli commerciali leggeri.

HANNO COLLABORATO

Alessandro Bassi, Alberto Iseppi, Luca Gaier, Gennaro Formato, Marco Giletta, Alessandro Musumeci, Gian Paolo Pinton, Andrea Trapani, Paolo Volta

GRAFICA E IMPAGINAZIONE il bozzetto di patrizia cella

FOTOLITO E STAMPA Unigrafica - Gorgonzola (Mi)

REDAZIONE DI ROMA

Responsabile: Ferruccio Venturoli

Via Acciaioli, 7 - 00187 Roma

Reg. Tribunale di Milano N. 723 - del 15/11/1997

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 196/03 che prevede la tutela delle persone rispetto al trattamento dei dati personali, La informiamo che i dati personali a Lei relativi sono necessari a Transpoedit Srl per inviarle la presente pubblicazione. I dati raccolti saranno trattati con l’uso di strumenti informatici idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza degli stessi, come da espressa previsione di legge. Le ricordiamo che in ogni momento potrà avere accesso agli stessi dati, chiederne la modifica o la cancellazione oppure opporsi al loro utilizzo ulteriore, in particolare all’invio della rivista, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03. Titolare del trattamento è Transpoedit S.r.l., con sede in Milano, in Viale Beatrice d’Este, 24. È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. L’invio di fotografie o di altro materiale alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblicazione su qualsiasi supporto cartaceo e multimediale.

SOMMARIO n. 243 agosto/settembre 2023
Un programma ideato e condotto da Luca Barassi e Ferruccio Venturoli
Prodotto e registrato presso gli studi di AREA AG (Roma)
Di
questo numero sono state tirate: 15.700 copie

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Overdose di saloni

sono ormai lontani gli anni di inizio secolo quando Saloni, fiere e raduni si alternavano a ritmo quasi mensile, con le aziende del settore che facevano a gara per chi era più presente, con stand faraonici e dispiegamento di forze da fare invidia alla parata militare all’ombra del Cremlino. Le varie crisi che abbiamo attraversato, ma anche la crescita dell’informazione digitale, della diffusione e condivisione in tempo reale di contenuti e novità, hanno portato ad una costante razionalizzazione degli appuntamenti on the road

C’è però, ultimamente, il tentativo da parte di chi organizza questo tipo di manifestazioni, di rialzare la cresta, cosa però, questa volta, non sempre ben accetta dagli operatori e, soprattutto dalle Case costruttrici, i cui budget si sono, ahimè, sempre più assottigliati.

Anzi, sono tutti a chiedere, a gran voce, l’accorpamento di eventi che, alla fine della fiera (è proprio il caso di dirlo) fanno parte della stessa filiera. Mi riferisco a Transpotec e Samoter per esempio, ma anche, perché no a LETExpo, una manifestazione azzeccatissima che sarebbe un perfetto corollario di una esposizione di prodotti e servizi del comparto.

Faccio queste considerazioni in quanto siamo all’alba di una stagione che vedrà aprire i battenti di numerosi quartieri fieristici e location

dedicati al mondo del trasporto, della logistica e del movimento merci e terra. Una concentrazione di appuntamenti in parte in concorrenza tra loro ma, soprattutto, che rischiano di dover far fare scelte dolorose agli espositori. Questo senza nulla togliere alla valenza dei programmi e dei contenuti degli appuntamenti in programma.

E quali sono? Si parte a novembre con Ecomondo di Rimini, rassegna nata per la raccolta rifiuti ma ben presto allargatasi all’economia circolare e al trasporto commerciale sostenibile. Solo pochi giorni di pausa e si parte per Lione dove è in programma alla fine del mese il biennale Solutrans. Smaltiti i bagordi di fine e inizio anno sarà la volta del già citato LETExpo che non ha ancora comunicato date e programmi, ma è molto probabile che replichi a Verona a inizio marzo. Sarà poi la volta di Transpotec Logitec, ormai posizionatosi negli anni pari, le cui date sono state fissate dall’8 all’11 maggio, solo un paio di settimane prima di un appuntamento che non è propriamente una fiera, ma resta un appuntamento imprescindibile per il settore: la prima tappa dell’ European Truck Racing Championship a Misano. Insomma tra esposizione, convegni, dibattiti, interviste e test drive, ci sarà un bel daffare da parte degli investitori per far quadrare voglia di incontrare il proprio pubblico e budget. Preparate le agende e… buona estate!

4 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 editoriale
domani?
di Luca Barassi
Meglio un uovo oggi o una gallina
œ

SOLUZIONI INEDITE

Nel 1962, in occasione del BedrijfsautoRAI di Amsterdam, DAF sorprese tutti gli operatori del settore con la sua nuovissima serie 2600. Era stata progettata da zero e non assomigliava a nessun altro camion costruito da DAF fino a quel momento. La serie 2600 era un autocarro pesante per le lunghe distanze e fu accolto con grandissimo entusiasmo da chi era abituato a girare l’Europa in cabine scomode e anguste.

LO SCATTO offerto da

Nell’immagine un’illustrazione pubblicitaria realizzata nel 1963 dal famoso disegnatore olandese Charles Burki.

Scania vince il premio “Diesel of the Year 2023”

Il premio, assegnato dalla rivista Powertrain, specializzata nel settore dei motori per applicazioni industriali, è stato conferito alla nuova generazione DC13 di Scania per la capacità del motore di offrire un valore eccezionale ai clienti in vari aspetti. Si tratta del primo premio di questo tipo vinto da Scania.

DKV Mobility entra a far parte di ChargeUp Europe

DKV Mobility è entrata a far parte di ChargeUp Europe, importante associazione con sede a Bruxelles nel settore delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. I suoi 27 membri lavorano insieme per promuovere una diffusione rapida e flessibile delle infrastrutture di ricarica in Europa e gestiscono una rete di accettazione composta da 500.000 punti di ricarica.

L’eDaily è “Commercial Vehicle of the Year”

Il premio, assegnato da Neomotor, rivista automobilistica spagnola pubblicata da Grupo Editorial Prensa Ibérica, si aggiunge alla lista di successi raccolti dall’eDaily, che è già stato insignito del premio “One to Watch” in occasione dei “What Van?” Awards del 2023 e risultato “Highly Commended” nella categoria “Large E Van” dei “Business Vans” Awards.

dalla STRADA dalla STRADA

TRASPORTO REFRIGERATO

Petit Forestier diventa fornitore di Volta Trucks

ZF

fornirà la

sua tecnologia a Volta Zero

Accordo tra Volta Trucks e ZF: sistemi e componenti ZF specificatamente sviluppati per i veicoli elettrici, tra cui i sistemi di frenata, sospensioni e sterzo, andranno ad equipaggiare Volta Zero, il camion 100% elettrico del costruttore.

Diesel Technic amplia la gamma di pompe acqua per applicazioni

MAN

Diesel Technic, con il suo marchhio DT Spare Parts, ha arricchito la sua gamma di pompe acqua con un nuovo codice (3.16012) destinato a un vasto numero di applicazioni MAN, in particolare quelle dove è presente un particolare tipo di pompa acqua, montata all’esterno del motore e quindi soggetta a maggiori vibrazioni.

Aperte le iscrizioni per Global Mobility Call 2023

La Global Mobility Call riunisce la più grande comunità multisettoriale internazionale che sta guidando il movimento verso una mobilità sostenibile, sicura e connessa. Con interventi dei leader della mobilità globale e la possibilità di entrare in contatto con aziende, istituzioni e esperti che stanno trasformando la mobilità di persone e merci, l’evento si terrà dal 24 al 26 ottobre presso IFEMA MADRID.

Iscrizioni su https://www.ifema.es/en/global-mobility-call/.

Volta Trucks ha stretto una nuova partnership con Petit Forestier per fornire soluzioni di noleggio e leasing di camion refrigerati in Europa e nel Regno Unito. Petit Forestier diventerà il partner per il noleggio e il leasing della versione refrigerata del Volta Zero da 16 e 18 tonnellate. Questa collaborazione si aggiunge all’accordo esistente tra le due aziende per l’acquisto e la fornitura dei veicoli. I principali mercati europei di lancio di Volta Trucks, tra cui Francia,

INTERMODALITÀ

Ambrogio Intermodal inaugura il nuovo terminal a Domegliara

Spagna, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito, saranno coperti da questa partnership. Grazie a questa collaborazione, i clienti potranno beneficiare dell’esperienza di Volta Trucks nell’ambito dei veicoli elettrici e delle infrastrutture di ricarica, insieme all’expertise di Petit Forestier nel campo dei servizi completi per il trasporto refrigerato. Questa partnership mira a semplificare la transizione verso flotte di veicoli elettrici nel settore del trasporto refrigerato.

Dopo un anno dall’inizio dei lavori, con la partenza del primo treno verso la Germania, è finalmente operativo il terminal di Domegliara (VR) che – grazie alla sua collocazione strategica sull’asse nord-sud Europa – permette di potenziare i collegamenti intermodali strada-rotaia attraverso il Brennero, per rispondere alla crescente domanda di trasporto sostenibile in Europa. Al momento è attivo un collegamento intermodale con Neuss, in Germania, con tre partenze settimanali per direzione; questa rotta permette di servire il Nord-Est Italia, la zona della Ruhr in Germania e il Benelux. Il terminal di Domegliara è il settimo in Europa e il terzo in Italia, dopo quelli di Candiolo (TO) e Gallarate (VA). Con un’area di 110.000 m2 è, inoltre, il più grande del Gruppo Ambrogio in Europa in termini di superficie. L’area include 3 binari di lunghezza fino a 700 metri, un edificio amministrativo e un piazzale. Per la movimentazione delle unità di carico è stata installata una gru a portale, supportata da due reach stacker. Sono previste l’aggiunta di ulteriori binari e la costruzione di un magazzino, da definire in base alle esigenze dei clienti e all’andamento del mercato. L’investimento complessivo su questa nuova struttura supera i dodici milioni di euro.

BREAKING NEWS

APOLLO TYRES

100% della gomma naturale da aziende impegnate nella sostenibilità

Apollo Tyres acquisterà il 100% delle sue forniture di gomma naturale da aziende impegnate a favore della sostenibilità in tutta la filiera secondo il codice di condotta stabilito da Global Platform for Sustainable Natural Rubber (GPSNR). La nuova iniziativa, entrata in vigore di recente e parte della strategia globale per la sostenibilità di Apollo Tyres, riguarda la fornitura di gomma naturale ai due stabilimenti di produzione europei dell’azienda, nei Paesi Bassi e in Ungheria. Questo importante impegno ha già portato a cambiamenti significativi nella catena di fornitura europea di Apollo Tyres: l’azienda ha stipulato nuovi accordi per la fornitura di gomma naturale con aziende che hanno politiche di approvvigionamento sostenibile o tracciabilità fino alla piantagione. Di conseguenza, tutti gli pneumatici prodotti presso gli stabilimenti di Apollo Tyres in Europa saranno realizzati impiegando gomma naturale proveniente

GUIDA AUTONOMA

L’IVECO S-Way dotato di sistema

PlusDrive è pronto per la strada

IVECO, il brand di Iveco Group dedicato alla produzione di veicoli commerciali, ha annunciato insieme a Plus che l’IVECO S-Way dotato di PlusDrive, la soluzione di assistenza alla guida ottimizzata di Plus basata sulla piattaforma di guida autonoma aperta dell’azienda, ha iniziato a operare sulle strade pubbliche tedesche. La sperimentazione su strade pubbliche in Germania proseguirà nel corso dei prossimi mesi, per poi espandersi in Austria, Francia, Italia e Svizzera in modo da raccogliere dati reali su diverse tipologie di strade e in varie condizioni di guida. Le prove dimostreranno che PlusDrive è in grado di gestire in maniera sicura e automatica (seppur con la supervisione dell’autista) le manovre del veicolo, tra cui centratura nella corsia, immissione in corsia, cambi di corsia avviati dall’autista o suggeriti dal sistema, assistenza in caso di ingorghi e segnalazioni all’autista.

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la crescente congestione nelle città ci porta ancora una volta a interrogarci su un punto di fondamentale importanza: i sistemi di mobilità delle persone e di trasporto delle merci sono sostenibili per i livelli di domanda che generiamo? A quali condizioni possono essere resilienti e integrati fra di loro compatibilmente con la morfologia delle nostre città? Mentre per la mobilità delle persone dobbiamo prendere atto di comportamenti e scelte che legittimamente possono non essere ascrivibili ai principi della razionalità e dell’efficienza, per le merci sappiamo che è la domanda di trasporto a generare la relativa offerta che la soddisfa. Detto così sembrerebbe

Un ultimo miglio sociale

tutto molto semplice, se non fosse che le merci tipicamente devono raggiungere i mercati di consumo e i cittadini, quindi, possono avere come destinazione finale sia i negozi che le abitazioni.

Per soddisfare la domanda ci sono due vie percorribili: chiedere ai consumatori di recarsi presso negozi e centri commerciali, acquistare la merce e portarla con sé a casa (in questo modo sono le persone stesse gli operatori del l’ultimo miglio); oppure, come succede oggi con l’e-commerce, è la merce che va là dove sono le persone. Ma è di fronte a questo scenario che si genera il problema che ancora non siamo riusciti a risolvere: dal punto di vista della pianificazione dei trasporti si ha un determinato numero di piattaforme di partenza, ma non più qualche migliaio di negozi da servire bensì milioni di indirizzi e citofoni, ognuno dei quali con le proprie esigenze e necessità in termini logistici.

In altre parole, una balcanizzazione della domanda logistica con una crescente personalizzazione dei servizi. L’analisi acquisisce poi ancora più interesse se al problema dei flussi dei veicoli commerciali aggiungiamo anche quello dell’utilizzo degli spazi urbani.

I giorni che stiamo vivendo riportano i bisogni e le necessità della persona al centro rispetto al modello di sviluppo passando così dal concetto di città urbanistica a quello di

città sociale. Occorre quindi affrontare il tema della funzionalità della città. Nel momento in cui sappiamo che per lo spostamento delle persone si stanno sviluppando sistemi integrati come quelli dei MaaS (Mobility as a Service), la logistica – specialmente quella di ultimo miglio, deve essere integrata all’interno di queste piattaforme digitali. In tal senso, assume valore anche il tema delle emissioni e degli impatti ambientali perché nel momento in cui si è in grado di mettere a disposizione dei consumatori una green label sul singolo pacco consegnato o, ancora meglio, una certificazione etica come il Transport Compliance Rating sul servizio, è possibile rendere tutti più responsabili: si può chiedere a cittadini e imprese di fare una scelta sostenibile e si può soprattutto gratificare e ripagare quei soggetti che mettono in pratica una scelta di questo tipo. Non si tratta semplicemente di ottimizzare l’esistente, dobbiamo cambiare il paradigma capendo in che modo la mobilità delle merci possa essere integrata nativamente con quella delle persone. Oggi che i sistemi di trasporto sono ancora guidati c’è il trasporto delle persone e ci sono i furgoni per consegne ultimo miglio, ma quando andremo –come stiamo andando – verso la guida autonoma questa differenziazione non esisterà più. Cominciamo fin da subito a progettare infrastrutture che siano in grado, in questa fase di transizione, di svolgere entrambi i ruoli a servizio del trasporto sostenibile delle merci e delle persone. œ

10 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023
insieme
Marciani
di MassiMo Marciani, Presidente Freight Leaders counciL
Moltiplicazione… di indirizzi e clienti.

VEICOLI ELETTRICI L’EBS di ZF sui camion Tevva

Tevva integra la propria vehicle control unit con l’EBS di ZF: le due aziende hanno lavorato sullo sviluppo di un sistema di frenata rigenerativa per il camion elettrico a batteria da 7,5 t di Tevva. Il risultato è un sistema che recupera fino a 4 volte più energia di un tradizionale sistema frenante pneumatico, ottimizzando così l’autonomia del camion Tevva. L’implementazione dell’EBS consente di incorporare in modo sicuro la frenata rigenerativa fino a 180 kW, mentre il tradizionale sistema di frenata pneumatica aveva limitato la rigenerazione passiva a circa 40 kW per motivi di sicurezza. Le prove sul sistema adattato, svoltesi presso la pista di test di ZF a Jeversen in Germania, hanno previsto una varietà di condizioni, pendenze e tipi di superficie.

Nuovi sistemi di sicurezza conformi al GSR europeo

Volvo Trucks ha introdotto nuovi sistemi di sicurezza che mirano ad aumentare la sicurezza di ciclisti e pedoni, oltre a quello di facilitare il lavoro dei conducenti. Alcune di queste nuove funzionalità sono state sviluppate in previsione e in conformità con la legislazione aggiornata dell’UE sulla sicurezza, il GSR (Regolamento Generale sulla Sicurezza), che entrerà in vigore a partire da luglio 2024. Questo regolamento rende obbligatori diversi sistemi avanzati di assistenza alla guida, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale e migliorare la protezione di conducenti, pedoni e ciclisti. L’introduzione di questa legislazione da parte dell’UE mira a salvare oltre 25.000 vite e prevenire 140.000 feriti entro il 2038. Assitenza Frontale a Corto Raggio (incluso nel GSR), Assistenza intelligente alla Velocità (incluso nel GSR), Sistema di Monitoraggio della Pressione Pneumatici (incluso nel GSR), Avviso di apertura portiera e Auto Hold sono alcuni dei nuovi sistemi di sicurezza introdotti dalla casa.

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VOLVO TRUCKS

dalla STRADA dalla STRADA

LOGISTICA

Conad digitalizza la filiera con TESISQUARE

Conad, prima insegna della grande distribuzione italiana, ha dato vita ad un progetto, attraverso la divisione Conad Logistics e con il contributo del partner tecnologico TESISQUARE, per la digitalizzazione di tutti i processi informativi legati alla logistica, automatizzando sia i processi di prenotazione degli slot di scarico sia l’acquisizione in tempo reale degli stati fondamentali (carico da fornitore – prenotazione slot – scarico merce) degli ordini di spedizione. Grazie alle soluzioni adottate in collaborazione con TESISQUARE, Conad Logistics è in grado di coordinare, monitorare, misurare e controllare tutti i dati della filiera in tempo reale, ottenendo così una comunicazione immediata tra tutti gli attori della filiera.

Duvenbeck riceverà 120 MAN eTruck

Duvenbeck, fornitore di servizi logistici, recentemente ha siglato una lettera di intenti con MAN Truck & Bus per l’acquisto di 120 MAN eTruck entro il 2026. Questa partnership fa di Duvenbeck uno dei primi clienti a ricevere i nuovi camion elettrici MAN a partire dal 2024. I camion in questione sono trattori per semirimorchi ribassati con un’utile altezza di tre metri, ideali per le esigenze logistiche nel settore automobilistico. Inizialmente, i camion elettrici MAN saranno in grado di caricarsi con una potenza massima di 375 kW, seguendo lo standard di ricarica CCS 2. Tuttavia, in futuro, si adotterà la ricarica a megawatt, con una capacità di carica fino a un megawatt. La propulsione silenziosa e potente sarà fornita da un motore sincrono che eroga una potenza di 330 kW, mentre l’asse motore trasferisce questa potenza attraverso un cambio centrale a quattro marce. In questo modo Volkswagen Group Logistics conferma il proprio impegno nel promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel trasporto merci attraverso l’impiego del suo primo camion elettrico.

EVENTI

A Catania la prima edizione di MED MOVE

MED MOVE è il nuovo evento organizzato da Expo Mediterraneo dedicato al mondo del trasporto e della logistica che si svolgerà a Catania dal 29 settembre all’1 ottobre 2023 presso Sicilia Fiera, il nuovo quartiere fieristico di Misterbianco. Una vetrina di veicoli, accessori, prodotti e servizi per esperti e professionisti dell’autotrasporto. Una fiera di settore B2B dove le aziende possono presentare le novità agli operatori del settore, proporre aggiornamenti e fare formazione in un contesto qualificato, con l’obiettivo di sviluppare business in un mercato in continua evoluzione sempre più sostenibile e digitalizzato. Med Move

si rivolge agli autotrasportatori, corrieri e padroncini, proprietari di flotte, società di noleggio, grande distribuzione, logistic manager, porti e interporti, Energy manager che guardano a un futuro

sempre più green e innovativo. Med Move nasce per coinvolgere le aziende che si occupano di trasporti nel territorio mediterraneo e la Sicilia è una piattaforma logistica naturale al centro del Mediterraneo.

L’indotto molto importante costituito da circa 12mila aziende di autotrasporto, 6mila aziende trasporto viaggiatori, interporti per lo stoccaggio e il rilancio delle merci, aeroporti nei punti strategici per il corretto flusso di merci e persone, oltre ai porti, nodi nevralgici degli interscambi economico commerciali dell’isola e del meridione d’Italia. La scelta di Catania come Hub logistico privilegiato è dovuta alla vicina presenza dei Porti di Catania e Augusta sia alla presenza dell’Aeroporto Fontanarossa che consentirà anche una consistente affluenza da tutto il Sud Italia.

Info su: www.medmove.it

12 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023
VOLKSWAGEN GROUP LOGISTICS

dalla STRADA dalla STRADA

SCANIA

Nuova versione del Cruise Control adattivo

Il sistema CCAP di Scania è conosciuto per la sua capacità di essere sempre un passo avanti e pianificare in modo ottimale la gestione di salite e discese basandosi su mappe digitali. L’obiettivo è evitare frenate non necessarie utilizzando sempre la marcia ottimale e sfruttando l’energia cinetica del veicolo. Gli ingegneri Scania sono riusciti a sviluppare un sistema più intelligente in grado di prendere decisioni precise e in linea con le intenzioni del conducente. Un veicolo Scania per il trasporto a lungo raggio di solito ha tre modalità di prestazione:

DIGITALIZZAZIONE

Economy, Standard e Power. A queste modalità sono attribuiti tre diversi livelli di priorità, visibili nel cruscotto, che determinano quanto il sistema debba dare priorità alla modalità impostata in una determinata situazione. Per ottimizzare il risparmio di carburante, il conducente non deve necessariamente selezionare le impostazioni più severe. Anche una

Arriva l’app mobile TireTech per le flotte

Continental ha lanciato l’app mobile TireTech per ottimizzare la sicurezza e l’efficienza degli pneumatici per veicoli commerciali ed agricoli. L’app offre un accesso rapido alle informazioni sugli pneumatici e i servizi Continental. Disponibile su iOS e Android, l’app TireTech è personalizzabile e disponibile in diverse lingue. Le funzionalità includono il Pressure-Load Calculator per determinare la pressione ottimale, dati tecnici sugli pneumatici e una libreria di immagini. Inoltre, permette agli utenti di contattare il supporto tecnico di Continental direttamente dall’app. TireTech si basa sull’approccio olistico di Continental per ridurre i costi operativi e le emissioni inquinanti, migliorando l’efficienza della flotta e la sicurezza dei veicoli commerciali ed agricoli.

scelta più moderata, come la modalità Standard al livello 2, offre comunque un maggiore risparmio rispetto alla versione precedente del sistema: a fare la differenza saranno la maggiore potenza di calcolo e gli algoritmi più avanzati. Gli autisti sperimenteranno un adattamento dinamico della velocità, completamente in linea con la modalità selezionata e

con le effettive condizioni della strada e del traffico. Da questo momento in poi, quasi tutti i camion Scania ordinati con la funzionalità CCAP saranno dotati del nuovo sistema. I veicoli già in circolazione possono essere aggiornati presso un’officina autorizzata Scania a condizione che siano equipaggiati con la nuova generazione di cambio (G25 o G33).

PARTNERSHIP

L’approccio ecologico di GI.MA.TRANS e Il Gigante

Il Gigante, importante azienda italiana nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, ha recentemente siglato una partnership con GI.MA. TRANS, azienda di autotrasporto con sede a Bergamo e uno dei principali operatori logistici della filiera agro-alimentare italiana. La scelta di GI.MA. TRANS come partner di Il Gigante è stata influenzata dall’obiettivo comune di sostenibilità nel settore del trasporto. La flotta di mezzi di trasporto di GI.MA.TRANS è stata appositamente progettata con un approccio ecologico, garantendo una migliore efficienza economica complessiva. Grazie all’utilizzo dei mezzi GI.MA.TRANS, degli IVECO Natural Power alimentati a gas naturale liquido, considerato tra i più ecocompatibili e adatto ai motori a combustione interna, Il Gigante riuscirà a risparmiare circa 37 tonnellate di CO₂ all’anno rispetto a una flotta equivalente alimentata a diesel.

14 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023

Come si cambia

la frase di Paulo Coelho:

“Il mondo cambia con il tuo esempio non con la tua opinione” racchiude quello che ad oggi ritengo essenziale per il mondo dei trasporti: costruire dei processi fondati su solide basi, competenze e pratiche che siano sostenibili a livello economico, ambientale e sociale. Inoltre, in questa corsa per cambiare il mondo è indispensabile avere un partner che metta a fuoco l’obiettivo da raggiungere, ovvero un sistema di trasporto sempre più decarbonizzato.

Attraverso una visione a lungo termine e attentamente progettata, Scania infatti sta accompagnando diverse aziende verso il rinnovamento e l’implementazione di soluzioni di trasporto sostenibili. Infatti, siamo orgogliosi di poter affermare che tutte le

realtà che abbiamo supportato con, ad esempio, il passaggio all’elettrico, sono diventate degli esempi in Italia di eccellenza e sostenibilità nel mondo dei trasporti e della logistica.

Spesso avverto che le aziende di trasporto si trovano al centro di diverse spinte, a volte politiche, a volte sociali oppure orchestrate dalla committenza. Per questo, sono convinto che è necessario avere una figura che rappresenti più di un venditore, più di un contratto da firmare. Perciò il Grifone offre la sua visione privilegiata, uno sguardo più ampio e strategico sul mercato e sui prodotti per essere alla guida insieme ai propri clienti del trasporto del futuro, efficiente e sostenibile.

Nell’attuale ecosistema in rapida evoluzione e in costante aggiornamento, Scania si propone come un consulente a cui ci si può affidare, in grado di anticipare potenziali trend e consigliare ai propri clienti la migliore soluzione possibile. Non opinioni o forniture a sé stanti, dunque, ma solide competenze arricchite in oltre 130 anni di esperienza maturata nel settore e da una notevole quantità di dati ricavati da migliaia di veicoli diversi in tutto il mondo. œ

www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 15 control room
di Alberto iseppi HeAd of e-mobility, UrbAn & ConstrUCtion sAles, sCAniA itAliA
Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.
Charles Robert Darwin

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AFTERMARKET

SAF-HOLLAND trasforma gli smartphone in assistenti per l’officina

Per riparazioni veloci e affidabili, SAF-HOLLAND utilizzerà in futuro la tecnologia Near Field Communication (NFC) nella sua app SH CONNECT, trasformando gli smartphone in assistenti per l’officina. Il sistema di identificazione NFC di SAF-HOLLAND sarà in grado di semplificare l’identificazione delle parti di ricambio sui rimorchi. Utilizzando l’app SH CONNECT con la funzione NFC attivata, i meccanici possono rilevare i chip NFC installati nei coprimozzi degli assali. L’app fornisce informazioni complete sul prodotto, come istruzioni, certificati, video e documentazione aggiornata. Ciò consente di risparmiare tempo, costi e manodopera, evitando errori di ordinazione e garantendo una riparazione rapida e corretta dei rimorchi per farli tornare in strada senza ritardi significativi.

TRASPORTO PESANTE

Pubblicati i dati dell’Osservatorio Continental

Continental ha pubblicato i risultati dell’analisi dell’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro e, novità di questa edizione, anche sull’andamento del traffico in autostrada. Secondo l’edizione 2023 dell’Osservatorio cresce, soprattutto al Nord, la quota di mezzi più recenti e ad alimentazione alternativa rispetto al 2021: la combo benzina e gas liquido segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%). Resta ancora molto alta la percentuale di mezzi a gasolio in circolazione (+90,8%).

CONSEGNE

IVECO, insieme al suo concessionario Mecar, ha consegnato un IVECO S-Way Fuel Hero da 490 cv al Gruppo SMET nel corso di un evento che si è svolto a Paestum, un momento di confronto sul futuro del trasporto sostenibile.

Alla cerimonia di consegna, oltre a IVECO e al Gruppo Smet, hanno partecipato anche la concessionaria IVECO Mecar e Alis. La consegna dell’IVECO S-Way rappresenta l’ulteriore tappa di un processo di “decarbonizzazione” dei trasporti, che ha portato il gruppo di logistica salernitano SMET, socio fondatore di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), a definire un nuovo paradigma di intermodalità sostenibile in Italia e in Europa.

“Da Paestum lanciamo un modello di sostenibilità ad ampio raggio perché questo è un prodotto termico, eroe dei consumi a causa delle ridotte emissioni di CO 2 – ha spiegato Domenico De Rosa, Ceo del Gruppo SMET –Questo veicolo è la dimostrazione che un’alternativa al tutto elettrico è possibile”.

Non è mancato un commento

alle politiche di Bruxelles. “Non crediamo a ciò che ci è stato imposto dall’Unione Europea riguardo ai veicoli full electric. Lanciamo, dunque, un messaggio critico, ma anche positivo con il nuovo veicolo IVECO S-Way Fuel Hero”, ha aggiunto De Rosa, che ricopre anche l’incarico di socio fondatore e Presidente della Commissione dell’Intermodalità marittima e delle Autostrade del Mare. E ancora: “Noi andremo avanti sperimentando e promuovendo sempre altre tecnologie, aprendoci sempre più a tutte le trazioni alternative.

Gruppo SMET si distingue perché all’avanguardia nella mobilità sostenibile e con risultati dimostrati. Se siamo il primo gruppo di logistica sostenibile intermodale in Italia è perché probabilmente siamo ancora visionari e le nostre azioni hanno come matrice sempre il sogno: concetto da diffondere anche nei giovani, a cui stanno rubando ogni speranza”.

“Il nostro IVECO S-Way Fuel Hero da 490 cv è un eroe dei consumi, ridotti fino all’8% – ha spiegato Massimiliano Perri, Direttore Generale IVECO Mercato

Italia – una soluzione valida per il rinnovo del parco circolante, al momento uno dei più anziani d’Europa. Il veicolo garantisce sistemi di sicurezza avanzati, rappresentando la risposta ideale dal punto di vista ambientale, in quanto l’IVECO S-Way Fuel Hero è totalmente compatibile con il biocarburante HVO (Olio Vegetale Idrogenato). IVECO si propone dunque come fornitore di soluzioni differenti in funzione della mission dei clienti, guidando la strada del cambiamento verso la decarbonizzazione del mondo dei trasporti”.

16 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023
Un IVECO S-Way Fuel Hero al Gruppo Smet
IN ONDA IN PRIMA SERATA SU UNA PRODUZIONE GUARDA IL CALENDARIO DELLE PUNTATE SU BREAKINGNEWS TRUCKRACING OSPITIINSTUDIO TESTDRIVE @event @trasportareoggi @vadoetorno www.eventforma.com IN COLLABORAZIONE CON MEDIA PARTNER

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INFRASTRUTTURE

Inaugurata la prima Stazione di RICARICA collegata al parco eolico Rocche Bianche

Scania ha sotenuto l’iniziativa pionieristica di RICARICA, parte del Gruppo FERA (Fabbrica Energie Rinnovabili Alternative), per l’apertura della prima stazione pubblica di ricarica in Italia dedicata a veicoli elettrici leggeri e pesanti, direttamente collegata al parco eolico di Rocche Bianche. La stazione di ricarica assume un’importanza particolare in quanto è stata posizionata strategicamente: Vado Ligure si trova nelle immediate vicinanze del corridoio mediterraneo, il terzo dei dieci assi prioritari del sistema di reti transeuropee dei trasporti (TEN-T). Il Gruppo FERA, attivo da 20 anni nella produzione di energia pulita, e RICARICA, un fornitore e gestore di colonnine per veicoli elettrici in tutta Italia dal 2016, hanno quindi riunito diversi attori dell’ecosistema per celebrare l’apertura di uno spazio di 2000 metri quadri dotato di 16 colonnine di ricarica, tra cui colonnine da 75 kW, da 350 kW e Supercharger Tesla.

STAZIONI DI RICARICA

Air Liquide e Iveco Group per la mobilità a lungo raggio a idrogeno

In occasione dell’inaugurazione della prima stazione di rifornimento ad alta pressione per camion a lungo raggio in Europa, Air Liquide e Iveco Group hanno ribadito il loro impegno per la mobilità a lungo raggio a idrogeno. La stazione ad alta pressione e di grande capacità (1 tonnellata/giorno), alimentata con idrogeno a basse emissioni di carbonio tramite condutture, si trova a Fos-sur-Mer. Una seconda stazione ad alta capacità (700 bar, 2 tonnellate/giorno) dedicata ai veicoli pesanti sarà installata a Salon-de-Provence per rifornire una flotta potenziale di 50 camion IVECO a idrogeno dal 2025 nell’ambito del progetto R’Hyse.

Questa inaugurazione segna un passo avanti nell’impegno delle due aziende per lo sviluppo della mobilità a idrogeno in Europa, in linea con il Memorandum d’Intesa firmato nel dicembre 2021. L’accordo mira a promuovere l’idrogeno come fattore abilitante cruciale per la transizione energetica dell’industria dei trasporti sfruttando l’esperienza unica di Air Liquide lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno, dalla produzione e stoccaggio alla distribuzione, e il know-how di IVECO, il marchio di veicoli commerciali di Iveco Group, pioniere nella produzione di veicoli alimentati da carburanti alternativi.

CONTINENTAL

Continental ha ottenuto da KBA, l’Autorità federale tedesca per i trasporti a motore, l’omologazione per il tachigrafo VDO DTCO® 4.1, che dal 21 agosto 2023 sarà obbligatorio su tutti i nuovi veicoli commerciali immatricolati all’interno dell’Unione Europea. Questa versione del tachigrafo intelligente, indicata all’interno del Pacchetto Mobilità I europeo, introduce funzioni nuove e parzialmente modificate e fornisce dati affidabili per controlli più efficienti nel trasporto internazionale di merci.

Come previsto dal Regolamento di Esecuzione (UE 2021/1228), a partire dal 21 agosto 2023, infatti, i veicoli commerciali di nuova immatricolazione con un peso lordo superiore a 3,5 tonnellate

dovranno essere dotati di tachigrafi intelligenti di seconda versione. Entro agosto 2025, anche i veicoli già immatricolati che effettuano attività di trasporto

internazionale dovranno effettuare la sostituzione in due fasi. La novità è che anche i veicoli commerciali con un peso totale di 2,5 e 3,5 tonnellate che

svolgono trasporto internazionale dovranno essere dotati di tachigrafo da luglio 2026. Continental raccomanda di effettuare l’aggiornamento durante i controlli del tachigrafo previsti per legge, in modo da ridurre i tempi di fermo dei veicoli nelle officine.

Una delle funzioni più importanti del nuovo DTCO® 4.1 è la documentazione migliorata del cabotaggio e del distacco degli autisti. Per permettere ciò, la posizione del veicolo e gli attraversamenti di frontiera vengono rilevati

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Il tachigrafo DTCO® 4.1 ottiene l’approvazione di KBA

RENAULT TRUCKS

I miglioramenti della gamma che guardano a comfort e sicurezza

Renault Trucks equipaggia le gamme pesanti Renault Trucks T, T High e C e K di nuovi dispositivi di sicurezza e ridisegna gli allestimenti delle cabine per un comfort ancora maggiore, sia durante la guida che durante le pause. Queste tecnologie saranno disponibili anche sui Renault Trucks ETech T e C. L’obiettivo è offrire al conducente un ambiente piacevole, combinando ergonomia, comfort e produttività. La cabina include un display digitale regolabile da 12 pollici e un touchscreen da 9 pollici per un facile accesso alle applicazioni. Comandi al volante permettono di gestire le funzioni principali. I veicoli possono essere dotati di caricabatterie wireless per smartphone e il volante può essere rivestito in pelle. È possibile personalizzare i sedili e la plancia con diverse opzioni di tessuto e colore. Inoltre, la nuova gamma Renault Trucks è dotata di regolazione del piantone dello sterzo in tre direzioni per adattarsi alle preferenze del conducente. Integrati anche tecnologie di assistenza alla guida e sistemi di frenata di emergenza a favore della sicurezza: radar e telecamere permettono di aumentare la visibilità e facilitare le manovre. È disponibile anche un sistema di allarme per eccesso di velocità. Per migliorare l’efficienza dei consumi, i veicoli utilizzano il sistema Optivision Map Based, che ottimizza le strategie di cambio marcia in base ai dati topografici. Sono inclusi anche moduli di gestione della flotta per monitorare lo stile di guida e pianificare i percorsi in modo efficiente.

PETRONAS LUBRICANTS INTERNATIONAL

Arriva la nuova app MyPLI

MyPLI è l’app di Petronas che consente ai meccanici e a tutti gli specialisti del settore di comunicare, collaborare e utilizzare i prodotti e gli strumenti PLI per migliorare il rapporto con i clienti, facendo crescere il loro business. Con MyPLI, le officine del network PETRONAS ottengono un vantaggio competitivo evidente in quanto l’app consente un accesso più ampio a strumenti specifici e approfondite informazioni sul settore. Grazie a questa piattaforma, le officine del Network PETRONAS possono potenziare il coinvolgimento dei propri clienti e ottenere preziose informazioni su prodotti, eventi e promozioni dedicate. Per garantire un’esperienza d’uso ottimale, l’applicazione MyPLI offre agli utenti una serie di funzioni esclusive, oltre che aggiornamenti sulle ultime notizie, gli eventi in corso e sondaggi personalizzati.

Terzo posto per il MAN TGX della Comitras

automaticamente tramite un modulo GNSS (Global Navigation Satellite System) e registrati nella memoria di massa. Un’interfaccia Bluetooth fornisce una maggiore connettività, facilitando la lettura e il controllo del tachigrafo su dispositivi esterni come gli smartphone. Il tachigrafo DTCO® 4.1 è adatto anche alle nuove carte conducenti con capacità di archiviazione estesa da 28 a 56 giorni. Queste carte diventeranno obbligatorie alla fine del 2024. La sicurezza dei dati è garantita dal certificato di sicurezza richiesto dalla legge in conformità con lo standard ISO/IEC15408 con il livello di test EAL 4+ (Evaluation Assurance Level). DTCO® 4.1 utilizza già i dati del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo, che in

futuro offrirà vantaggi in termini di sicurezza dei dati. Già presente nel DTCO® 4.0, l’interfaccia ITS (ITS = Intelligent Transport Systems) è ora obbligatoria per la nuova versione del tachigrafo e consentirà molte altre possibilità di applicazione in futuro. Il tachigrafo può trasformare i suoi dati in dati affidabili, sicuri e assegnabili in modo univoco. Ciò creerà opportunità che andranno ben oltre le specifiche legali e normative, comprendendo anche i servizi basati sui dati in grado di rendere molto più facile il lavoro dei gestori di flotte. Un esempio è l’integrazione dei servizi di pedaggio – il cosiddetto pedaggio con tachigrafo – che Continental introdurrà per la prima volta nel 2024, in partnership con Axxès, fornitore di servizi di pedaggio.

Dopo aver vinto l’edizione italiana, il MAN TGX della Comitras si aggiudica il terzo premio nel concorso europeo “MAN Truck Champion 2023”. Preceduto solo da un veicolo polacco e uno tedesco, il Leone italiano si è imposto tra gli altri finalisti per il suo design unico. A ritirare il premio, consegnato nel corso dell’ultima giornata del MAN Trucknology Festival svoltosi a Monaco lo scorso week-end, erano presenti Giovanni Incampo, Vice Presidente e responsabile operativo e commerciale di Comitrans, e Amin Hnaien, l’autista assegnatario del veicolo già eletto come il più bello d’Italia. Presenti all’evento anche Friedrich Baumann, membro del Consiglio di Amministrazione di MAN Truck & Bus per le Vendite e Customer Solutions, e Dennis Affeld, Senior Vice President per le Vendite di Truck e Van.

www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 19 dalla STRADA
dalla STRADA
MAN TRUCK CHAMPION 2023

Tre gamme della Losanga – Master, D Wide e T High – e un allestimento Lamberet che può accontentare esigenze di carico da 1 a 100 metri cubi e che si adatta perfettamente ai veicoli scelti per questo progetto dal nome molto identificativo. ReFreeze, infatti, si rivolge ad un mercato ben definito, quello dell’isotermico, formato da circa 62000 aziende di cui però il 72 per cento ha in flotta un solo veicolo refrigerato. Dunque, da un lato abbiamo un comparto molto stabile e in constante leggera crescita, che subisce poco i cicli economici e le crisi, ma che dall’altro offre ancora delle opportunità di sviluppo enormi. Tra i motivi, ricordiamo anche che, se per molte delle derrate alimentari l’ATP è obbligatorio, per il trasporto di farmaci non c’è alcun vincolo in tal senso, sta al buon senso degli operatori.

I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO

ReFreeze si basa su alcune considerazioni di mercato scaturite da attente analisi dei due brand coinvolti nel progetto, basati sulle ricerche di UNRAE e OITAF. Primo assunto, fra tutti, il problema

ReFreeze è il progetto congiunto Renault Trucks-Lamberet per offrire agli operatori del freddo veicoli refrigerati ottimali in pronta consegna per le consegne a temperatura controllata di Luca

Oraeadesso!

della programmazione. La crisi delle materie prime ci ha insegnato che è necessario gestire con la massima attenzione i processi di acquisto e di rinnovo della propria flotta, per non essere penalizzati in caso di picchi di lavoro, ma questa pratica è più congeniale alle grandi flotte piuttosto che ai piccoli operatori, di cui, come ben sappiamo, è costituito il nostro tessuto imprenditoriale. Quindi, spesso, l’imprenditore si trova nella necessità di poter avere a disposizione un veicolo in tempi brevissimi, a scapito della perdita di qualche commessa. Altro punto fondamentale è la necessità di prodotti di qualità per questo settore che trasporta prodotti destinati all’alimentazione e alla salute. Non sono solo questi, però, i punti cardine su cui si basa ReFreeze: intanto le esigenze del cliente finale sono in continua evoluzione, con richieste di consegne quasi immediate e a bassissimo costo (la cosiddetta logistica del capriccio), la crescita esponenziale dell’eCommerce e quindi la digitalizzazione ha portato ad una estrema semplificazione dei processi di acquisto e poi, non per ultimo, la necessità di trasportare e soprattutto

consegnare in modo sostenibile, quindi l’uso delle nuove propulsioni a zero emission, in particolare l’elettrico.

PRONTA CONSEGNA PER OGNI ESIGENZA

Il focus, dunque, è sulla distribuzione a medio raggio e sull’ultimo mi-

20 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 RENAULT TRUCKS RUOTE INDUSTRIALI

Renault Trucks ha deciso quindi di affidarsi ad un partner di grande esperienza, Lamberet, che offre una qualità superiore e, non da ultimo, ha la sede nella stessa città (Lione) per incrementare le vendite nel settore del refrigerato. Obiettivo: 11 per cento di quota entro il 2026. Lato Renault Trucks, le tre gamme scelte, lo sappiamo sono molto ampie: il Master offre soluzioni furgonate, con pianale e telaio cabinato con tre lunghezze e due altezze e PTT da 3,1 a 3,5 tonnellate e, soprattutto una versione full electric con capacità di 52 kWh; ma di questo ne parleremo a breve. Le altre gamme, come anticipato, sono la D e la D Wide che hanno potenze da 210 a 460 cavalli e masse da 7,5 a 26 tonnelate, anch’essa con una versione E.Tech con pacchi batterie da tre a sei (da 66 a 94 kWh) e infine la gamma T con due motorizzazioni e sei potenze oltre al nuovo Turbocompound, diversi passi e caratteristiche tecniche.

Ecco, in questo ampio panorama di veicoli, bisognava scegliere tre soluzioni – una per gamma – specifiche per rispondere alle principali esigenze di questo comparto e che permettessero anche all’allestitore di offrire un vano ideale per la maggior parte delle mission del freddo. Tre soluzioni, disponibili in pronta consegna a rotazione, direttamente dal Concessionario Renault Trucks.

Partiamo dall’alto, ovvero dal T. 480

del serbatoio a destra per poter mettere il gruppo frigo sotto al telaio. Per il D Wide è stata scelta una potenza di 320 cv e MTT da 18 oppure 26 tonnellate dato che si dà la possibilità di scegliere tra il due e il tre assi. Infine, il piccolo di casa. Il Master, pensato in versione E-Tech, ovvero full electric per agevolare al massimo le consegne in ambito urbano, i cui accessi sono sempre più limitati ai motori endotermici.

ELETTRICO E CON BATTERIE INDIPENDENTI

L2H1 da 35 quintali e con batterie da 52kWh è la configurazione di questo veicolo che ha fatto una scelta molto importante per non penalizzare l’autonomia che, comunque, rientra nel range di 200 chilometri: sacrificare uno dei due posti passeggero in cabina per poter alloggiare un gruppo di alimentazione indipendente per il gruppo frigo (Carrier Pulsor 350, n.d.r.).

Si tratta di una soluzione composta da due batterie agli ioni di litio con una capacità nominale da 450 Ah, collegati in serie e a loro volta collegati ad un inverter in grado di trasformare la corrente DC da 12 V in continua da 220 V. Il veicolo, una volta collegato alla rete elettrica tramite cavo, andrà quindi a privilegiare la carica del gruppo frigo e, in seconda priorità, quello delle sue batterie. L’alloggiamento di questo sistema è, dunque, in cabina e realizzato, naturalmente, nella massima sicurezza e a norma di legge.

LA QUALITÀ LAMBERET

Si è parlato di un settore, quello del freddo, in cui è richiesta una elevata qualità anche del trasporto, per poter preservare freschezza e caratteristiche organolettiche dei prodotti trasporti e garantire sicurezza al consumatore finale.

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Il sistema di inverter e batterie per rendere autonomo il gruppo frigo, alloggiato in cabina.

Per questo la scelta del partner per l’allestimento è caduta su Lamberet. Il costruttore francese, infatti, da sempre punta sull’innovazione applicando un codice genetico a garanzia della qualità del prodotto finale. Le celle Lamberet sono di poliuretano espanso di 81mm, con inserti in alluminio ogni 430 mm, fibra di vetro e poliestere e un rivestimento in gel coat. La robustezza assicurata da uno spessore di 85 mm per le pareti laterali, le porte poteriori, il tetto e la testata anteriore. Quest’ultima sottoposta a test di sollecitazioni estremi (ENI 2642 XL). Lo spessore del pavimento, invece, è di 97 mm. Il tutto per ottenere un K termico pari a 0,33 W/m2K.

sud (dove è concentrata il 36 per cento della flotta refrigerata) a nord e verso poi il resto dell’Europa, compor ta chilometraggi molto maggiori e mezzi adatti al lungo raggio, ma poi la vera e propria distribuzione si fa nell’ultimo (o penultimo) miglio. La propulsione elettrica, a questo punto, permette di ottenere importanti vantaggi sia in termini di TCO (al netto dell’acquisto del veicolo), sia in termini di accesso ai

UNA MISSION CHE LASCIA SPAZIO ALLA SOSTENIBILITÀ

Se è vero che il 55 per cento delle percorrenze giornaliere delle aziende di trasporto a livello europeo è entro i 300 chilometri, se concentriamo l’attenzione sullo specifico mondo della distribuzione a temperatura controllata, questa percentuale si innalza ulteriormente. Perché è indubbio che, se guardiamo al mercato nostrano, il trasporto di merci deperibili da

centri cittadini e alle zone, ormai sempre più diffuse, interdette ai veicoli Diesel.

Renault Trucks ha già messo in strada due veicoli dedicati alla media distanza e allestiti Lamberet con motori elettrici. Si tratta di un Renault Trucks DWIDE 26 6x2 E-Tech con 4 batterie da 66 kWh e cassa frigoline HD 21 Pesdane e di un D 16 4x2 ZE, anch’esso con 4 batterie da 66 kWh e cassa Frigoline HD 15 Pedane.

ReFreeze ha in previsione, dunque, di mettere a disposizione nel parco in pronta consegna anche una versione full electric, basandosi sull’esperienza anche di quest’ultimo veicolo attualmente utilizzato per le consegne di

colo, infatti, ha registrato una percorrenza di 162 Km, 129 kWh utilizzati su 137 necessari per la trazione (40 kWh sono stati generati dalla modalità di guida e dal tipo di territorio, n.d.r.) e 13 kWh consumati dal

gruppo frigo. In sintesi, un consumo medio di 0,9 kWh per chilometro. Sempre più necessari, quindi, software in grado di simulare la propria mission, in modo da poter scegliere la configurazione giusta per la propria attività. La rete Renault Truck, naturalmente, è dotata di un tale software, chiamato Electric Truck Simulation Proposal. Sarà utilissimo per coloro che vorranno sfruttare il progetto ReFreeze che, lo ricordiamo, sarà proposto dalla Rete commerciale della Losanga che si farà carico delle relative garanzie di tutta la configurazione, in modo da dare al Cliente un unico interlocutore e concentrarsi, come è nello spirito del programma, unicamente sul proprio business. œ

22 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 RUOTE INDUSTRIALI
RENAULT TRUCKS

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A bordo di

IVECO X-Way

Gli IVECO WAY

Ambassador hanno illustrato le peculiarità del potente truck raccontando i loro casi d’uso in due delle mission più dure a cui sottoporre un camion: sia in cava che nel bosco

IVECO X-Way ha mostrato la propria forza

di Andre A Tr ApAni

IVECO X-Way è stato il protagonista delle pillole di giugno del progetto IVECO WAY Ambassador che, in questi mesi, sta accompagnando i lettori sui social di “Trasportare Oggi in Europa” alla scoperta del lavoro che viene svolto “con e per” gli autisti. Un’esperienza che viene raccontata dai protagonisti della strada, chi quotidianamente guida un mezzo professionale con competenza e passione. Per questo con IVECO X-Way non c’è limite che non si possa superare: parliamo di un truck che si distingue per il carico utile più elevato della sua categoria e per la sua flessibilità, con una vasta gamma di caratteristiche e componenti che possono essere adatti e adattati perfettamente a ogni tipo di missione. Come quelle in cava e cantiere oppure per le ripide salite che portano nei boschi dell’Altopiano di Asiago.

IVECO WAY

AMBASSADOR: SIPEG

Sipeg S.r.l. è un’azienda fondata nel 1986 con sede a Pedemonte (Vi) e leader nel Veneto per coltivazione di cave, escavazione e lavorazione inerti. Gli inerti estratti e lavorati, sia a secco sia ad umido sono certificati con il sistema di attestazione CE 2+.

Ottorino Zamberlan, titolare di SIPEG srl, ha condiviso la propria esperienza con IVECO X-Way raccontandoci i dettagli che stanno dietro a una delle mission più estreme per un truck. Guarda

24 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 RUOTE INDUSTRIALI IVECO WAY AMBASSADOR
il video

IVECO WAY

AMBASSADOR: MONTAGNA SAS

Montagna sas ha sede ad Asiago (Vi) ed è un’azienda specializzata nel settore del trasporto del legname e della legna da ardere, nonché nel taglio ed esbosco di materiali legnosi. Con una vasta esperienza nel settore forestale, l’azienda si impegna a fornire servizi di alta qualità e soluzioni personalizzate per soddisfare le esigenze dei propri clienti. Nel pieno della sua giornata lavorativa Thomas Tessari, socio di Montagna Sas, ci ha raccontato la sua esperienza a 360° con IVECO guidandoci letteralmente nel bosco a bordo del suo truck.

Una scelta che è alla base delle esperienze raccontate dai due IVECO Way Ambassador che hanno sfruttato al meglio questa combinazione per ottenere un’elevata produttività con un eccezionale costo totale d’esercizio (TCO). Infatti, una delle caratteristiche che distinguono IVECO X-Way è il suo approccio modulare, che parte da un’ampia scelta di modelli. Ciò consente di adattare il veicolo perfettamente a ogni tipo di mission, offrendo la massima flessibilità. Sia che si tratti di una betoniera, un cassone ribaltabile, un gancio di sollevamento, una gru o una piattaforma, IVECO X-Way ha una configurazione specifica per ogni esigenza.

ausiliari riducono al minimo l’utilizzo di carburante in ogni situazione, mentre il sistema Smart EGR migliora l’efficienza della combustione. La robustezza nelle mission off-road di IVECO X-Way è garantita dal leggendario telaio, progettato per il trasporto di carichi utili elevati, offrendo la migliore capacità di carico utile della sua categoria sul mercato.

PERCHÉ IVECO X-WAY

Il valore di un mezzo IVECO X-Way risiede nella combinazione delle migliori tecnologie in termini di efficienza dei consumi e sicurezza con la leggendaria robustezza off-road dei veicoli più resistenti.

CONSUMI RIDOTTI E TECNOLOGIE AL TOP

Per garantire la massima efficienza dei consumi, IVECO ha integrato le migliori tecnologie disponibili sul mercato: tra queste, spicca il sistema HI-CRUISE, che include funzioni di assistenza alla guida come eco-roll, il sistema di innesto marce di tipo predittivo e il cruise control predittivo. I sistemi

IL VALORE AGGIUNTO DI HI-TRACTION

La risposta degli Ambassador sul come un camion del genere riesca ad affrontare con facilità le tratte fuoristrada ha avuto una sola entusiastica risposta: IVECO X-Way riesce a superare ogni ostacolo grazie a funzionalità avanzate come il sistema di trazione idrostatica HI-TRACTION, che fornisce un’ulteriore trazione idraulica anteriore se necessario, migliorando la stabilità del veicolo e la sicurezza dell’autista sui terreni difficili. Non solo. Per coloro che percorrono più chilometri, IVECO X-Way offre anche un elevato livello di comfort nella cabina AS, progettata appositamente per le missioni a lungo raggio. La cabina offre ampia visibilità e accesso agevolato, garantendo la massima comodità per il conducente. Per un veicolo letteralmente adatto a ogni esigenza.

www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 25
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Barra dritta sul metano

L’azienda di Scorzè (Ve), fondata nel 1984 da Roberto Scarpa, un imprenditore veneto visionario, si è affermata nel mondo dei trasporti con una forte dedizione all’innovazione e alla sostenibilità. Oggi, l’azienda conta su una flotta di 350 trattori stradali, di cui 160 alimentati a LNG, 600 semirimorchi e 6 depositi. Inoltre, possiede 3 magazzini e collabora con oltre 60.000 metri quadri di spazi esterni per i clienti.

Il primo passo significativo della storia di CST è stato compiuto nel 1990 con l’apertura di un’area logistica a Santa Maria di Sala (VE), che comprende anche un’officina meccanica. Successivamente, nel 2006, con l’inaugurazione di un deposito di 35.000 metri quadri a Noale (VE), l’attività logistica di CST si è intensificata e consolidata. A partire dal 2014, la sostenibilità in tutte le sue dimensioni è diventata parte integrante della strategia e del piano di sviluppo di CST. Nel 2017, l’azienda ha iniziato a introdurre progressivamente veicoli alimentati a LNG, diventando uno dei principali precursori in Italia nel trasporto con car-

contesto nazionale, CST ha sviluppato una pianificazione scrupolosa delle missioni e dei servizi per i clienti. Nel 2019, in seguito all’esigenza di indipendenza, CST ha aperto il primo distributore privato di LNG nel Trivento. Nel corso degli anni, il costante rinnovo della flotta ha permesso a CST di sostenere il cambiamento verso un sistema di trasporto più sostenibile, con oltre il 90% dei veicoli che rispettano gli standard Euro VI Diesel e LNG. Contestualmente, grazie alla realizzazione di depositi di classe “A”, l’azienda ha risposto alla crescente domanda da parte di importanti committenze italiane e di grandi marchi multinazionali interessati alla sostenibilità ambientale e al consumo energetico.

SCANIA AL LORO FIANCO

Durante i suoi 40 anni di storia, CST ha consolidato una solida partnership con Scania, condividendo la visione di un settore dei trasporti e della logistica sempre più sostenibile. Collaborando per progettare le soluzioni del futuro e perseguendo attivamente obiettivi di sostenibilità in diversi ambiti, entrambe le realtà stanno guidando con successo il cambiamento attraverso l’introduzione di soluzioni efficienti e a basso impatto ambientale. Scania ritiene che l’introduzione di soluzioni elettrificate avverrà gradualmente nel corso di questo e del prossimo decennio. Tuttavia, già da oggi,

CST Logistica e Trasporti è stata una delle prime aziende a investire nell’LNG e oggi, nonostante il difficile periodo attraversato dal metano, continua su questa strada per rendere sostenibile la propria attività di movimentazione merci di Luca Barassi

i motori alimentati a (bio)metano possono contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti, offrendo un’economia operativa ottimale e un valore aggiunto per i clienti. Nel 2024, Scania lancerà motorizzazioni compatibili con (bio)metano da 420 e 460 CV. CST Logistica Trasporti ha ricevuto il supporto del concessionario Leiballi&Cuzzuol, un fornitore di lunga data, che ha contribuito alla promozione della sostenibilità attraverso l’introduzione della soluzione a LNG. Scania Finance Italy, la finanziaria del Gruppo Scania in Italia, ha lavorato in sinergia con CST offrendo consulenza mirata e integrata con il loro business.

Proprio in occasione dell’incontro organizzato presso la loro sede dal titolo “Ci muoviamo nel presente, progettando le soluzioni del futuro”, sono stati consegnati 7 nuovi veicoli Scania alimentati a LNG facenti parti di una commessa di 30 totali che andranno ad incrementare, in modo green, la flotta di CST. “Attraverso l’investimento di veicoli tecnologicamente avanzati, corsi di formazione per i nostri autisti e l’efficientamento energetico in atto dei depositi, perseguiamo attivamente gli obiettivi dell’agenda 2030, con la consapevolezza del ruolo strategico che la logistica ricopre per una filiera più sostenibile: per l’ambiente, la società e il territorio” ha dichiarato Lisa Scarpa, Responsabile Sistema di Gestione Integrato.

SCANIA
RUOTE INDUSTRIALI
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E LA STELLA RIPARTÌ DAI

FURGONI

Nel 1946, la Daimler

ebbe dagli Alleati il permesso di produrre solo veicoli da lavoro; così tutto ripartì dal piccolo e spartano 170V sulla base della bellissima ed elegante berlina 170 V del 1936 di Ferruccio Venturoli

Era il maggio del 1946, quando, in Germania, si ricominciò a pensare di produrre la bellissima ed elegante Mercedes-Benz 170 V, presentata già nel 1936. Ma attenzione, non furono autovetture le prime 214 unità che uscirono dagli impianti, bensì dei pick-up, furgoncini e ambulanze, visto che il Consiglio di Controllo Alleato aveva proibito, alla Germania sconfitta, di produrre mezzi per il trasporto di passeggeri.

Nel novembre 1945 gli Alleati concessero all’allora Daimler Benz AG l’autorizzazione a produrre soltanto veicoli

a pianale, furgoni e ambulanze sulla base dell’autovettura 170 V. La licenza fu estesa all’autovettura solo nella primavera del 1946. Nel maggio 1946, un veicolo con carrozzeria a pianale fu la prima delle 214 unità che uscirono dalla linea di assemblaggio finale dello stabilimento di Sindelfingen. Seguirono il primo furgone per consegne a giugno, un’ambulanza a settembre e un veicolo per la polizia a ottobre. Le unità prodotte, viste oggi, indicano chiaramente che le condizioni di produzione erano tutt’altro che normali. Solo a metà del 1947 la 170 V berlina seguì i piccoli veicoli commerciali.

MACCHINARI

MIRACOLOSAMENTE INTEGRI

L’impianto di Untertürkheim, alla periferia di Stoccarda o almeno quel che ne rimaneva, fu riaperto appena 12 giorni dopo la capitolazione della Germania,

RUOTE MERCEDES-BENZ

nel maggio del ’45. Qualcosa come 1.240 operai ripresero a lavorare, dapprima solo per ripulire la fabbrica dalle macerie e, in seguito, per riparare i veicoli militari della forza occupante. La produzione di veicoli passeggeri, comunque, lì non sarebbe stato possibile ripristinarla per la mancanza assoluta di macchinari. Una speranza venne, però, dall’impianto di Sindelfingen dove i macchinari, erano miracolosamente scampati al diluvio di bombe che avevano sganciato gli Alleati. Come abbiamo detto il Comando Alleato permise, però, di costruire unicamente la versione commerciale e ambulanza della 170 V. Il marchio tedesco, malgrado la scarsità di mano d’opera specializzata, macchinari, materie prime, carbone ed elettricità, cominciò a

fu prodotto il primo motore del dopoguerra; si chiamava M 136, era un quattro cilindri a benzina da 1,7 litri e generava una potenza di 28 kW (38 CV). Il primo veicolo completo lasciò la linea d’assemblaggio nel maggio dello stesso anno.

UN BUON VEICOLO, UN PO’ DATATO

La berlina 170 V, prodotta in gran numero tra il 1935 e il 1942, costituì la base collaudata dei primi veicoli. L’ambulanza presentava le maggiori somiglianze: il rapporto dell’asse posteriore rimase invariato, così come le dimensioni di ruote e pneumatici (3,50 D x 16 e 5,50 x 16). Entrambe le varianti raggiungevano una velocità massima di 90 km/h e la massa complessiva

L’estrema “spartanità”, sottolineata anche dall’assenza di parti cromate esterne sottolineava che si trattava di una produzione concentrata sul soddisfacimento delle esigenze di trasporto e mobilità di base.

ammessa era di circa 1,5 tonnellate. Il telaio a X, a tubi ovali, fu rinforzato per aumentare la stabilità dei veicoli a pianale e dei furgoni, rendendolo così più pesante di 40 chilogrammi. Il carico utile ammontava a 750 chilogrammi e il peso lordo del veicolo era di circa due tonnellate. Per ottenere prestazioni di guida più accettabili, fu adottato un rapporto di trasmissione più corto sull’asse posteriore, che limitava, in parte, la velocità del veicolo. Il 170 V del ‘46 era lo stesso di prima della guerra: sicuramente un buon mezzo, ma con un design datato 10 anni. Inoltre, il suo motore a valvole laterali non era proprio all’avanguardia e la

Il telaio a X, a tubi ovali, fu rinforzato rispetto a quello della berlina, per aumentare la stabilità dei veicoli a pianale e dei furgoni, rendendolo così più pesante di 40 chilogrammi.

carrozzeria, completamente separata dal telaio, era ancora molto lontana anche dai primi tentativi di carrozzerie autoportanti. La carenza di materiale comportò la necessità di improvvisare la produzione delle carrozzerie. Non c’era quasi nessuna lamiera disponibile e la cabina fu realizzata in cartone rigido e fibra di legno, materiali già utilizzati per una serie di autocarri durante la guerra. I finestrini erano scorrevoli e le porte erano chiuse da semplici serrature a cerniera; non c’erano parti cromate all’esterno, sottolineando così che questa produzione si concentrava sul soddisfacimento delle esigenze di trasporto e mobilità di base.

VEICOLI CONSEGNATI SENZA PNEUMATICI

All’interno della cabina faceva freddo, soprattutto in inverno, anche a causa della mancanza di isolamento, ma gli occupanti erano comunque protetti

dal vento diretto. Nonostante tutto il design interno era piuttosto funzionale; gli strumenti con quadranti neri erano inizialmente identici a quelli dei veicoli fuoristrada della Wehrmacht. I veicoli per la polizia erano un telaio pianalato con due panche contrapposte e un telo cerato. Non c’erano né sportelli né portelloni né finestrini. La carenza di materiale comportò ulteriori complicazioni, per esempio, gran parte dei veicoli fu consegnata senza pneumatici, che i clienti dovevano procurarsi da un’altra fonte. Dopo la fase di lancio, i numeri della produzione dei veicoli furono comunque rispettabili: alla fine del 1946 furono prodotti 183 piccoli veicoli commerciali in diverse varianti e 31 ambulanze.

Il 170 V fu gradualmente migliorato e nel maggio del ‘49 fu equipaggiato anche con un motore Diesel. Nel maggio del ‘50 cominciò la produzione del 170 Va e 170 Da, con una maggiore cilindrata, più potenza, carreggiata posteriore più larga, molle più morbide e ammortizzatori telescopici, freni più potenti, deflettori anteriori, piantone dello sterzo tubolare e i comandi al volante per gli indicatori di direzione. Fu possibile installare anche un’autoradio e sistemare lo schienale dei sedili; dal settembre del 1950 il parabrezza fu costruito in vetro laminato.

Gli ultimi aggiustamenti furono introdotti nel maggio del 1952, con i modelli 170 Vb e Db. La produzione della Serie 170 V terminò nel 1953, visto che il nuovo 170 S aveva cominciato a essere disponibile già dal maggio del ‘49. Sebbene basato, sostanzialmente, sullo schema del 170 V aveva un design che poteva tranquillamente essere definito da “dopoguerra”.

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L’abitacolo, nonostante fosse di cartone e fibra di legno, era freddo per la mancanza di qualsiasi isolamento, ma piuttosto funzionale. La pubblicità, del ’47, della versione ambulanza.

ILCHE VINCE freddo

Quello della temperatura controllata è un settore cruciale del trasporto merci che porta con sé non poche criticità: si tratta infatti di trasportare merci deperibili, da prodotti alimentari a farmaci, garantendo che arrivino a destinazione senza che le loro qualità e la loro integrità siano compromessi. Si tratta di una tipologia di trasporto che richiede l’utilizzo di mezzi specifici, refrigerati, e che è disciplinato da una normativa ad hoc: se per il trasporto alimentare vale la normativa ATP (Accord Transport Perissable) che stabilisce le modalità e le temperature di trasporto delle merci deperibili, il trasporto dei farmaci è regolamentato dalla GDP (Good Distribution Practice), che stabilisce i requisiti per la distribuzione corretta e la gestione appropriata dei prodotti farmaceutici. Ma in un contesto in cui il settore del trasporto merci in generale è attraversato da una vera e propria rivoluzione,

cosa succede, in particolare, a quello della temperatura controllata?

Per fare un punto sullo stato dell’arte attuale i protagonisti della catena del freddo si sono dati appuntamento a Zerogradi, l’happening dedicato al trasporto a temperatura controllata organizzato da evenT, con i suoi partner Vado e Torno e Trasportare Oggi in Europa, e diventato l’evento di riferimento del trasporto a temperatura controllata in Italia. Ospitato per il secondo anno consecutivo al Museo Nicolis di Villafranca di Verona, Zerogradi 2023 è stato un vero e proprio successo: la giornata, scandita da workshop tematici, un convegno istituzionale, la consegna degli ormai tradizionali Zerogradi Awards, che premiano le eccellenze italiane nel trasporto refrigerato, ma anche da tanti momenti di networking, ha visto la partecipazione di oltre 180 persone, che si sono incontrate nella suggestiva cornice del museo Nicolis, che ospita

un’ampia collezione di auto e moto d’epoca, nonché migliaia di oggetti e pezzi unici. Nelle prossime pagine tutto quello che è successo ma anche tutto quello che è emerso dall’edizione 2023 di Zerogradi.

Geotab, ZF-Transics, Lamberet e Kögel hanno occupato la mattinata con i loro workshop tematici. (nelle foto qui sotto in senso orario)

32 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 EVENTI

Grande

di seguire le tendenze e le necessità dei protagonisti del settore. A partire dal primo incontro dall’iconico titolo in inglese “From the quality of health vs the cold chain”, un momento curato da Lamberet e moderato da Andrea Trapani. Per parlare di come coniugare la qualità tra salute e la catena del freddo assieme a Raffaele Campus, Head of Product & Homologation di Lamberet, ci sono stati due clienti nonché partner proprio di Lamberet: Valerio Capuzzi , Sales Manager Italia di Kolinpharma, e Nicola D’Onofrio, Fleet Manager di BOMI GROUP. Tre aziende che hanno dialogato con il pubblico presente per mostrare un circolo virtuoso che vede protagonisti tutti gli stakeholder nel passaggio, tutt’altro che banale, della merce tra produttore e cliente

QUATTRO WORKSHOP PER APPROFONDIRE LA CATENA DEL FREDDO

Una giornata di lavoro intesa che è stata costituita da diversi momenti di confronto ed approfondimento su tecnologie, normative e proposte del mondo a zero gradi. I lavori sono stati aperti dai quattro workshop che hanno cercato

finale. Capuzzi ha guidato la platea nella natura del suo lavoro, visto che Kolinpharma rappresenta un’azienda che si occupa di nutracetica, ovvero del mondo degli integratori. “In particolar modo noi ci occupiamo di quella che è l’informazione medico-scientifica ed è il nostro unico canale”, ha ricordato Capuzzi assieme alla necessità di autoregolamentazione a cui si è adeguata spontaneamente l’azienda. Una scelta doverosa visto che “dalla produzione allo stoccaggio, fino alla consegna, è necessario garantire qualità ai nostri clienti ”. Il tutto con soluzioni a garanzia del prodotto come il sistema, la chiusura “Tamper evident”, che garantisce l’integrità della confezione contro i fenomeni di manomissione e

La

verso la decarbonizzazione e l’esclusione dei biocarburanti

Come noto, la Commissione Europea ha approvato un provvedimento che dal 2035 vieta la vendita di veicoli inquinanti, puntando su motorizzazioni come idrogeno, elettrico o celle a combustibile. Alla base di questo provvedimento la volontà della Commissione di ridurre le emissioni di CO2 nel nostro continente. Tra le varie perplessità riguardo al provvedimento, che vanno dalla mancanza di infrastrutture, alle tecnologie ancora acerbe, il dibattito si è infiammato, soprattutto in Italia, per la scelta della Commissione Europea di escludere i biocarburanti, per la cui produzione il nostro Paese è all’avanguardia, tra le opzioni di carburanti alternativi adottabili dal 2035. La motivazione risiede nel fatto che, secondo l’Europa, l’impronta di carbonio dei biocarburanti resterebbe comunque alta, oltre a rischiare di avere ripercussioni sull’industria agroalimentare in quanto i biocarburanti sono prodotti dagli scarti agricoli. La Commissione ha stabilito al 2026 la data in cui valutare i progressi compiuti e rivedere, nel caso, il provvedimento. Ma l’introduzione dei biocarburanti tra le motorizzazioni sostenibili approvate pare avere scarse prospettive di successo.

contraffazione. Sulla stessa linea anche Nicola D’Onofrio, Fleet Manager di BOMI GROUP, che ha illustrato il ciclo del freddo, evidenziando cosa avviene dal produttore al consumatore finale. Per questo, ha ricordato, “è importante ricordare che la nostra azienda si colloca nelle ultime fasi di questo ciclo, ricevendo la merce, ad esempio farmaci, in magazzini a temperatura controllata”. D’Onofrio ha sottolineato l’importanza dell’ufficio qualità all’interno dell’azienda. “Questo reparto è molto presente e ha un ruolo indipendente dalla logica aziendale: rappresenta una costante preoccupazione per chi come me, in quanto fleet

www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI 33
partecipazione a Zerogradi 2023 che si conferma un evento cardine per gli addetti del trasporto a temperatura controllata. Tutto quello che è successo durante l’ happening della catena del freddo che si è svolto al Museo Nicolis di Villafranca di Verona di Valeria di rosa e andrea Trapani
strada europea

manager ”, ha ricordato sorridendo, “ha l’onere di mantenere un elevato standard di qualità che nei trasporti è una priorità assoluta”. Raffaele Campus ha svolto un ruolo di trait d’union tra le esperienze precedenti e l’importanza del legame con Lamberet: un modo per anticipare le nuove tendenze legate all’elettrificazione, in particolare nell’ultimo miglio. Per questo, ha ricordato, “è necessario trovare la soluzione ideale per ogni esigenza, nel futuro ci saranno diversi scenari e non ci sarà una tecnologia predominante né nei trasporti né nel settore del freddo: le soluzioni completamente elettriche rappresentano solo una delle opzioni, non la totalità”.

“Un paradosso industriale svelato: come un gigante del settore automotive crea valore per gli operatori della catena del freddo”. Il titolo del secondo appuntamento, a cura di ZF Transics, ha dato la possibilità a Stella Silvestri, Country Leader Italia dell’azienda, di raccontare tutto quel che è il “mondo ZF”. Un percorso che ha permesso al pubblico di conoscere come ZF & WABCO siano diventati leader nella componentistica dei veicoli commerciali. “ZF anticipa il futuro”, ha illustrato Silvestri, “ed è al servizio dello sviluppo digitale a livello globale”. Per la catena del freddo, “la nostra missione è quella di essere un unico partner per supportare ogni cliente nella sua transizione digitale con soluzioni ad hoc ”. Come quelle per la connettività dei rimorchi, protagonisti al pari dei truck della giornata e del futuro del trasporto refrigerato.

Fabrizio Dalle Nogare, giornalista di Vado e Torno, ha moderato gli altri spazi di lavoro. Il terzo workshop “Sicurezza e parco veicolare: la situazione oggi”, a cura di Kögel Italia, è stata l’occasione per dialogare con Michele Mastagni e Michele Sartori, rispettivamente Amministratore delegato e After Sales Manager dell’azienda. Focus dell’incontro la sinergia tra sicurezza, evoluzione normativa e tecnologia nel settore, insomma un’occasione imperdibile per avere una bussola che indicasse la direzione verso cui sta andando il trasporto isotermico. Mastagni e Sartori sono stati protagonisti di una vasta panoramica sul parco isotermico circolante assieme agli obiettivi futuri di decarbonizzazione del settore: ovvero sul come concretizzare gli sforzi dei costruttori di semirimorchi per far sì che i veicoli aderiscano alla normativa VECTO, in vigore dal prossimo anno.

Anche Geotab , insieme al partner Veicoli, nel workshop conclusivo intitolato “La telematica per il last mile delivery delle farmacie”, ha parlato di temi cari agli stakeholder portando all’attenzione del pubblico anche un progetto concreto che ha permesso a un’azienda italiana, attiva nel trasporto di farmaci verso i presidi territoriali, di sfruttare pienamente le potenzialità della telematica. Sul palco Alessio Tirone, CEO di Veicoli, e Franco Viganò, Country Manager Italia e Director Strategic Channel Development di Geotab, hanno potuto illustrare le proprie attività evidenziandone le caratteristiche

e le peculiarità per arrivare a soluzioni che possono dare la disponibilità immediata dei farmaci in tutto il paese. Soluzioni a tutto tondo non solo nel controllo della temperatura dei furgoni, ma anche nella gestione complessiva delle consegne. Da veri protagonisti.

LE NUOVE FONTI ENERGETICHE NEL TRASPORTO A TEMPERATURA CONTROLLATA

Momento di punta della giornata, il convegno del pomeriggio, moderato da Luca Barassi, Direttore di Trasportare Oggi in Europa, e Maurizio Cervetto, Direttore di Vado e Torno, ha affrontato il tema delle nuove fonti energetiche nel trasporto a temperatura controllata. Secondo l’Osservatorio Oitaf, il parco veicolare italiano è tra i più anziani d’Europa: il 55,1% dei veicoli ha, secondo i dati Oitaf, un’anzianità di almeno 15 anni. Si tratta, dunque di un parco veicolare che necessita di essere rinnovato, come ha sottolineato Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, nella sua relazione introduttiva. E questo può essere possibile grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia. “Siamo in un momento di grande discontinuità che implica la necessità di ripensare profondamente il trasporto in un quadro tecnologico che sta cambiando”, ha detto Marciani. Questo riguarda anche la scelta del giusto vettore energetico da adottare. Ma se da un lato l’Italia non ha ancora un piano energetico ufficiale, dall’altro gli obiettivi che l’Europa ha fissato, scegliendo di puntare su determinati vettori e di escluderne altri (i biocarburanti, in particolare), pare complicare il quadro, anziché semplificarlo.

Dunque, come rendere più sostenibile, anche economicamente, il trasferimento delle merci in un settore particolarmente energivoro come quello del trasporto a temperatura controllata? Questa la prima domanda che il

EVENTI

professor Paolo Volta, coordinatore didattico di evenT, ha posto agli altri relatori. “Se l’obiettivo è ridurre la CO2, lasciatecelo fare con la migliore tecnologia disponibile a oggi ”, ha provato a rispondere Valerio Vanacore, responsabile Trazioni Alternative IVECO Mercato Italia, sottolineando la necessità di non escludere i biocarburanti, e il biometano (in Italia ci sono già 34 impianti di produzione di biometano) dal ventaglio delle possibilità, ma anche di promuovere un approccio sinergico tra case costruttrici e istituzioni, che finora è forse mancato. “Stiamo demonizzando il diesel, e quell’Euro 6 su cui le case hanno molto investito, che già permette di abbattere di molto le emissioni ”, ha aggiunto il responsabile Marketing di DAF Veicoli Industriali, Mauro Monfredini, convinto che la transizione sia inevitabile, ma che debba essere graduale. E se da un lato è vero che i costruttori si stanno già impegnando per mettere a disposizione dei clienti un ventaglio di soluzioni sostenibili, dall’altro la chiave di volta per accelerare questo processo di transizione sta proprio nel coinvolgimento di tutti gli attori della filiera. In un settore come quello del trasporto a temperatura controllata, per esempio, il dialogo tra costruttori e allestitori diventa la base

I veicoli in esposizione

Spazio anche all’esposizione di veicoli: i visitatori hanno infatti potuto ammirare i modelli di punta di case costruttrici e allestitori, che hanno fatto bella mostra nel parcheggio del Museo Ninolis. DAF, IVECO e MAN da un lato, con la loro proposta di trattori e carri dedicati al trasporto pesante. Daikin, Kögel e Lamberet, dall’altro, con la loro offerta di semirimorchi dedicati al trasporto a temperatura controllata.

SEI I VEICOLI IN ESPOSIZIONE:

 DAF XD450 FAN

 IVECO S-WAY Fuel Hero

 TGM 18.290 4x2 con allestimento Lamberet specifico per il trasporto “carne appesa”

 Semirimorchio con unità di refrigerazione Daikin Exigo

 Semirimorchio refrigerato Kögel Trailer di TRANSBOZEN LOGISTIK SRL

 Semirimorchio Green Liner Lamberet

Non solo veicoli pesanti. Per incrementare la sostenibilità del trasporto merci oggi una delle strade da percorrere è quella dell’intermodalità, ritenuta da Nicolò Berghinz, responsabile Relazioni Esterne di ALIS, “la soluzione più concreta”. Nel 2022, ALIS, grazie all’intermodalità, per esempio, ha sottratto dalla strada sei milioni di camion, che vuol dire oltre 140 milioni di tonnellate di CO2 non emesse. Per fare tutto questo però, ha ribadito il professor Volta, sono necessari investimenti importanti. In quale direzione dovrebbero andare? La risposta più gettonata tra i relatori del convegno è stata “formazione”. “Lo sviluppo delle competenze riguarda tante figure

professionali, inclusa la forza vendita che deve proporre e spiegare veicoli con nuove alimentazioni ai clienti ”, ha detto il product Marketing Manager di MAN Italia, Corrado Paolazzi, convinto peraltro che le aziende di trasporto siano mai come oggi chiamate ad avere un ruolo proattivo e diventare attrattive, nonché a fare maggiormente rete. Seguendo questo approccio, MAN Italia, per esempio, ha lanciato MAN For Fresh, il progetto della Casa del Leone dedicato al trasporto a temperatura controllata che coinvolge tutti gli attori della filiera, allestitori, fornitori, esperti della Normativa ATP, per garantire ai clienti soluzioni personalizzate adatte alle loro esigenze. Maurizio Di Blasio, Senior Sales Engineer di Webfleet Italia, parte del gruppo Bridgestone, si è soffermato sull’importanza che nell’autotrasporto attuale rivestono non soltanto i dati, ma anche le figure professionali in grado di analizzarli e creare valore aggiunto. “Dare, insomma, alle aziende strumenti semplici e efficaci per gestire in modo diverso i trasporti ”. E, per riportare la discussione alla catena del freddo, non va dimenticato che si tratta di una filiera che deve contare sull’assoluta affidabilità dei veicoli.

ZEROGRADI AWARD

A GI. MA. TRANS

E RIBONI

Come ogni anno, la manifestazione è l’occasione per consegnare gli ormai tradizionali e attesi Zerogradi Awards, i riconoscimenti dedicati alle eccellenze della filiera che premiano due categorie: un operatore logistico specializzato nel trasporto alimentare ed uno nel trasporto farmaceutico, che si sono distinti nell’utilizzo di adeguate tecnologie per rendere sostenibile la

catena del freddo. La giuria, presieduta da Paolo Volta e formata da esperti e opinion leader del settore, esprime le proprie preferenze tra le aziende nominate sulla base di una serie di criteri, tra cui innovazione di processo, utilizzo di nuove tecnologie per incrementare la sostenibilità del trasporto o sviluppo di un’economia di filiera. Patrocinato quest’anno da Transfrigoroute, Zerogradi Award ha premiato due tra le sei aziende nominate: Umberto Torello, presidente di Transfrigoroute Italia, ha consegnato il premio, realizzato come

Umberto Torello ha premiato Gi.Ma. Trans per la categoria Food degli Zerogradi Award.

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Riboni Trasporti si è aggiudicata lo Zerogradi Award per la categoria Pharma.

I protagonisti

ogni anno da Acitoinox, all’azienda lombarda Gi.Ma.Trans, per il settore food, e alla novarese Riboni per il settore Pharma. Hanno ritirato i premi, rispettivamente, l’amministratore delegato di Gi.Ma. Trans, Stefano Quarti, e Alberto Riboni , terza generazione alla guida del gruppo piemontese. Le due aziende, infatti, si sono distinte per l’adozione di pratiche virtuose e sostenibili.

GI.MA.TRANS è ambassador del progetto Green Truck, nonché il 1° nell’area EMEA a utilizzare la tecnologia

SLXi Hybrid su mezzi alimentati a LNG. In virtù della propria flotta Green, il Gruppo GI.MA. TRANS ha risparmiato

Il patrocinio di Transfrigoroute Italia e la presenza del presidente Umberto Torello hanno dato ancora maggiore lustro agli Zerogradi Awards.

complessivamente emissioni pari a 141 tonnellate di CO2 in un anno. La livrea personalizzata per i Green Truck GI.MA. TRANS sottolinea ulteriormente il proprio impegno per l’ambiente, il pianeta e le persone. “Non credo che esista gioia più grande dell’ottenere un riconoscimento per ciò che si è fatto con passione. E proprio la passione ha spinto, trent’anni fa, due amici a dar vita a Gi.Ma.Trans ”, ha detto Stefano Quarti nel corso della premiazione.

Per ottimizzare il trasporto e ridurre le emissioni di CO2, la Riboni RBN ha adottato un nuovo approccio al trasporto intermodale, utilizzando navi RO/RO e servizio intermodale non accompagnato via treno P400 CARGOBEAMER. Riboni RBN ha sviluppato il progetto “Sustainable Cold PHARMALogistics” il cui obiettivo è promuovere la sostenibilità in tutto il processo operativo concentrandosi sull’innovazione dei processi nella catena del freddo GDP Pharma, introducendo un sistema avanzato di monitoraggio remoto, controllo delle temperature, gestione degli allarmi e tracciamento dei mezzi. Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie per la sostenibilità aziendale e all’adozione dell’economia di filiera, l’efficienza operativa è migliorata e le emissioni di CO2 si sono contratte. “Da azienda familiare quale siamo, durante la pandemia ci siamo ritrovati a ridisegnare il nostro asset aziendale nel trasporto farmaceutico, chiedendo ai nostri dipendenti di tornare a percorrere delle rotte che erano in quel momento scoperte per l’interruzione del trasporto aereo. Vorrei dedicare il riconoscimento alla mia famiglia e ai miei dipendenti ”, ha commentato Alberto Riboni. œ

36 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 EVENTI
LAMBERET Ismaele Iaconi DAIKIN Matteo Pastorino ZF-TRANSICS Stella Silvestri SAF-HOLLAND Ismaele Cottini KÖGEL Michele Mastagni MAN Truck & Bus Italia Corrado Paolazzi ACITOINOX Anna Acito GEOTAB Franco Viganò RIVACOLD Alessandro Alpini IVECO Valerio Vanacore DAF Mauro Manfredini WEBFLEET Maurizio Di Blasio ALIS Nicolò Berghinz
Verona 9 marzo 2023 SUSTAINABLE TOUR MEDIA PARTNER UNA INIZIATIVA Info e contatti visita il sito: www.eventforma.com Prato 28 settembre Parma 6 luglio Torino novembre l’anno degli interporti PARTNER TOUR SPONSOR TOUR

La Dakar si fa in tre!

Presentata all’Industrial Village di Torino la 46ª edizione del mitico rally che nel 2024 si svolgerà ancora in Arabia Saudita di Luca Barassi

Ideserti e gli scenari della penisola araba saranno ancora il teatro della Dakar, la mitica corsa che vede coinvolti, in prove davvero al limite delle possibilità umane, auto, moto, quad e naturalmente camion. Stessa nazione ma percorso per il 60 per cento inedito, cosa non difficile da prevedere in un territorio così vasto e impervio. “Sarà una sfida durissima, forse più dello scorso anno, e con importanti novità”. Ha esordito così David Castera, direttore generale di ASO, l’ente organizzatore della competizione, durante la presentazione ufficiale dell’edizione 2024 che per la prima volta è avvenuta in Italia, ospitata dall’Industrial Village di Torino.

TRE IN UNO

Dalla Parigi-Dakar degli anni ’70 alla Dakar dei giorni nostri, il rally più affascinante di sempre ha subito numerose modifiche, sia a causa degli scenari politici e sociali delle zone attraversate, sia per una naturale esigenza di adattarsi all’evolvere del tempo.

Oggi “il tempo” impone un occhio di riguardo alla sostenibilità ma, allo stesso tempo, le tradizioni restano un valore e non si vogliono abbandonare.

Dimostrazione ne è stata la presenza durante l’evento di Torino, dei miti storici della Dakar come Agostino Tocci, il Generale Carnevali, Franco Ardizzi, Angelo Fumagalli e tanti altri. Ecco che allora la competizione si è

splittata in tre anime per accontentare tutti e proiettarsi verso un nuovo modo di fare rally estremi. Il rally tradizionale resta il fulcro delle due settimane nella penisola araba, con alcune novità che vedremo, ma a questa si aggiunge la Dakar Classic ,

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David Castera illustra la Dakar 2024 all’Industrial Village.

confermata dopo il successo delle due edizioni passate e la Dakar Future Mission 1000 che vedrà in gara veicoli a propulsioni alternative, principalmente elettrici e a idrogeno. Una bella sfida, quest’ultima, in un territorio non certo ricco di infrastrutture e, per così dire, di punti di ricarica. La gara “green” sarà percorsa in 10 giorni con 100 Km al giorno e sarà aperta a tutte le tecnologie alternative all’endotermico e diviso in tre tipologie di veicoli: auto, moto e truck. Per quanto riguarda la “Classic” si può partecipare con veicoli che abbiano già corso la Dakar in passato e si tratta di una gara di regolarità, con la navigazione facilitata dal road-book elettronico, che attira sempre più piloti desiderosi di cimentarsi nella Dakar ma a ritmi e costi più leggeri. Il percorso è adeguato ai mezzi che vi

partecipano, meno tecnico della Dakar competitiva, dato il gap tra i mezzi di ieri e di oggi, ma sempre attraverso panorami unici dove è la navigazione a fare la differenza. È previsto un premio speciale per i copiloti che faranno la gara di regolarità con strumenti dell’epoca e non con quelli moderni che facilitano molto il controllo della velocità.

LE NOVITÀ

DELLA 46ª EDIZIONE

Come detto, nonostante la gara si svolga ancora in territorio saudita, il 60 per cento del percorso non è mai stato toccato dalla carovana della Dakar. Cambia poi, naturalmente la partenza e l’arrivo. Si va infatti da Alula a Yanbu.

Poi la tecnologia: gli organizzatori hanno annunciato l’utilizzo di avanzati sistemi di tracciamento e di sicurezza, che garantiranno una migliore gestione delle gare e la sicurezza dei partecipanti. Inoltre, saranno introdotte nuove tecnologie per l’acquisizione e la trasmissione dei dati, offrendo così agli spettatori una visione ancora più coinvolgente della competizione.

La locandina della Dakar Classic e sotto il percorso della prossima edizione.

Un’altra importante novità è l’introduzione di un formato di tappa completamente nuovo che promette di mettere alla prova le abilità dei piloti come mai prima d’ora. La “cronometro di 48 ore” consentirà ai concorrenti di affrontare una distanza di 600 km in due giorni nell’Empty Quarter. Questa vasta area offre un terreno ideale per creare due percorsi distinti: uno dedicato alle moto e ai quad, e

l’altro alle auto e ai camion. Pertanto, i migliori team FIA non potranno fare affidamento sui tracciati lasciati dalle due ruote, ma dovranno dimostrare il proprio talento e abilità di navigazione. Alle 16:00 del primo giorno, indipendentemente dalla loro posizione, i partecipanti dovranno spegnere i motori e trascorrere la notte in uno degli otto bivacchi appositamente posizionati lungo il percorso della cronometro. La gara riprenderà alle 7:00 del mattino successivo, senza alcun tipo di assistenza meccanica disponibile. L’aspetto interessante di questa nuova tappa è che il fatto di fermarsi in punti diversi ostacolerà anche l’aiuto tra compagni di squadra o i camion di assistenza rapida che trasportano pezzi di ricambio. I concorrenti dovranno fare affidamento esclusivamente sulle loro abilità e risorse durante questi due giorni intensi. Il nuovo formato di gara, con la sua sfida unica, aggiungerà un’ulteriore suspense e imprevedibilità alla Dakar 2024. Sarà un test di resistenza, strategia e determinazione per i piloti, rendendo l’evento ancora più avvincente per gli spettatori di tutto il mondo.

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Il percorso della 46ª edizione.

Incontriamoci a Lione

Torna Solutrans, il salone dedicato ai veicoli commerciali e industriali che si terrà dal 21 al 25 novembre 2023 presso il Lyon Eurexpo. Guillame Schaeffer, Direttore di Solutrans, ci racconta come sarà questa edizione 2023 di Valeria di rosa

Transizione energetica prima di tutto. Sarà questo il leitmotiv che accompagnerà l’edizione 2023 di Solutrans, la manifestazione che, con cadenza biennale, presenta le novità dell’industria dei veicoli commerciali e del trasporto e che si svolgerà a Lyon Eurexpo dal 21 al 25 novembre 2023. E che quest’anno registra già un primo, grande, successo: a

cinque mesi dalla sua apertura lo spa zio espositivo di 91.000 mq del Lyon Eurexpo destinato alla manifestazione è già sold-out. Tanto che è stata già creata una lista d’attesa e gli organiz zatori stanno lavorando alla creazione di nuove aree per accettare il maggior numero di adesioni possibile. Ma come sarà Solutrans 2023? A raccontarlo ai nostri microfoni direttamente Guillame Schaeffer, il nuovo Direttore del Salone, che abbiamo incontrato a Milano.

SOLUTRANS 2023 È GIÀ UN SUCCESSO

“Un evento al completo cinque mesi prima dell’apertura non capita spesso ” ci conferma con orgoglio il Direttore di So lutrans. “I 91.000 metri quadri

dell’area espositiva, gli stessi del 2021, sono già esauriti. Adesso FCC (la Federazione Francese dei Carrozzieri, ndr) sta lavorando per soddisfare le richieste di chi è rimasto in lista d’attesa. Quest’anno saranno presenti i maggiori produttori di veicoli pesanti ma anche quelli di veicoli leggeri. E ancora OEM e produttori di pneumatici. Ci saranno molti nuovi espositori e qualche ritorno. L’intera industria dei veicoli commerciali si riunirà a Lione ”.

40 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 EVENTI SOLUTRANS
Guillame Schaeffer, Direttore di Solutrans.

Cosa troveremo in questa nuova edizione di Solutrans?

“Innanzitutto gli espositori presenteranno le loro anteprime di veicoli commerciali. Sarà inoltre disponibile un’ampia area dedicata ai test drive all’interno dell’area espositiva, dove i visitatori potranno provare i veicoli presenti in fiera. Non solo. I visitatori avranno la possibilità di provare i mezzi sia in pista sia in strada. Perché è importante conoscere le diverse tipologie di veicoli, le diverse motorizzazioni. Guidare un veicolo ad idrogeno è diverso rispetto a guidare un veicolo diesel. Un focus sarà dedicato anche ai servizi finanziari, con un’ampia area dove gli espositori potranno presentare la loro offerta, soprattutto per quanto riguarda il passaggio da soluzione endotermiche a soluzioni a zero impatto

affrontando argomenti come la transizione energetica, le consegne urbane e la sostenibilità. I temi principali di Solutrans 2023 saranno le nuove fonti di energia, dal diesel, all’elettrico all’idrogeno e al gas, le consegne urbane, il retrofitting, che permette di

tipo di consegne, soprattutto nei centri urbani dove sono in corso grandi cambiamenti, sia per quanto riguarda la decarbonizzazione dei veicoli sia per quanto riguarda il trasporto delle merci. A questo proposito, tra le novità di questa edizione un’area interamente dedicata alle cargo bikes, con 30 aziende che presenteranno le loro migliori proposte. Si tratta di rispondere alle sfide della mobilità urbana con soluzioni idonee ad affrontare questa specifica modalità di consegna nelle grandi città, in particolare nelle zone a basse emissioni. Inoltre, durante Solutrans, sarà disponibile una pista di prova interna che mostrerà le cargo bikes in situazioni reali, come ad esempio in un contesto urbano, in strade con pendenze o con corsie strette”.

ambientale. Appuntamento poi con gli I-nnovations Awards, che si terranno martedì 21 novembre e che quest’anno vantano un nuovo premio, il Cargo Bikes Award. Mercoledì 22 novembre, durante la classica cena di gala, saranno assegnati il Truck of The Year Award, il Van of The Year Award e il Pickup of The Year Award. Si tratta di un evento molto importate per Solutrans che nel 2021 ha visto la partecipazione di oltre 1.200 persone”.

Il focus sarà la transizione energetica

“Esatto. La transizione energetica si sta affermando molto velocemente, si stanno imponendo nuovi regolamenti per il settore, basti pensare all’accesso alle aree urbane e alle zone a traffico limitato. Per esempio, a Parigi, nel 2024, ci saranno le Olimpiadi e questo implicherà importanti cambiamenti nella logistica urbana. Solutrans è l’occasione per una riflessione sul tema,

contenere i costi introducendo su veicoli già esistenti le tecnologie necessarie a adeguarli alle normative, i veicoli automatizzati e gli pneumatici. Tutti temi che saranno affrontati nel ricco programma di conferenze che animeranno i 5 giorni del salone. I più grandi esperti del settore condivideranno la loro esperienza riflettendo sui cambiamenti ai quali il settore dei trasporti è chiamato a rispondere”.

E a proposito di ultimo miglio, nel 2021 a Solutrans erano state presentate soluzioni legate alle consegne in città. Ci sarà spazio anche per loro in questa nuova edizione?

“Certo, ci sarà un’area dedicata alle soluzioni legate alle consegne dell’ultimo miglio. A partire dai veicoli commerciali leggeri, che oggi rappresentano le soluzioni più idonee per questo

Solutrans quindi è destinato a diventare un luogo di incontro per l’industria del trasporto.

“Nel 2021 abbiamo registrato circa 50 mila visitatori. Quest’anno miriamo ad un numero maggiore, vista anche la maggiore presenza di espositori. Si tratta di visitatori profilati, addetti al settore, sensibili alle tematiche trattate durante la manifestazione. Solutrans è il luogo in cui vogliamo che le persone si incontrino per discutere delle sfide future di questo settore e trovare le soluzioni adatte ad affrontarle. È l’occasione ideale per affrontare i grandi cambiamenti che stanno attraverso il settore, far fronte alla transizione energetica e conoscere l’offerta che il mercato oggi offre”.

Non ci resta quindi che dare ai nostri lettori appuntamento a Lione, dal 21 al 25 novembre 2023, con la 17ª edizione di Solutrans. œ

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SOLUTRANS IN NUMERI
ESPOSITORI E MARCHI
VISITATORI PROFESSIONALI 57 PAESI 95.000 MQ DI AREA ESPOSITIVA 12 AREE DI COMPETENZA
1.000
55.000

SFIDE e opportunità

per l’automotive italiana

ANFIA, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica, si è riunita a Roma con i suoi partner per l’Assemblea annuale pubblica, un momento di confronto tradizionale, dedicato soprattutto ad analizzare da vicino le tendenze attuali e future dell’automotive italiana. Come ogni quattro anni, nel corso dell’assemblea, l’Associazione ha annunciato il cambio al vertice: Paolo Scudieri, infatti, ha lasciato la carica di presidente a Roberto Vavassori, che è stato eletto con un’ampia maggioranza dei voti. Vavassori è un manager con una vasta esperienza nel settore della componentistica, in particolare dei freni, e ricopre il ruolo di chief public affairs officer presso Brembo, di cui è anche membro del consiglio di amministrazione. Nel suo primo discorso da presidente, Vavassori ha delineato le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni.

SVILUPPARE LE COMPETENZE DIGITALI

“Dobbiamo fare un grande sforzo – ha detto – per riportare la razionalità e l’analisi dei dati all’interno dei processi politici. Decarbonizzazione e digitalizzazione sono percorsi avviati in tutti i più importanti mercati e nei prossimi anni accelereranno l’introduzione di veicoli innovativi sotto molti punti di vista. Dobbiamo sviluppare tutti competenze digitali spinte sia nei nostri processi industriali che nei prodotti che verranno richiesti dai clienti. In riferimento al tema decarbonizzazione, dobbiamo specificare che, nei processi produttivi della filiera, l’energia è responsabile per quasi l’80% dell’impronta carbonica. Decarbonizzare significa quindi pianificare fonti affidabili e non solo intermittenti di energia rinnovabile, che, per il nostro

Paese, sono pari a circa 200mila miliardi di watt ora ogni anno per sostituire le fonti fossili attuali di energia elettrica. Decarbonizzare i veicoli – ha continuato – significa, invece, aprire l’orizzonte ai vettori energetici a bassa emissione di CO2 , siano essi carburanti o energia elettrica, secondo il principio della neutralità tecnologica. È inoltre fondamentale investire fortemente in ricerca per superare l’attuale stato dell’arte della tecnica della propulsione elettrica ed è prioritario lo sviluppo in Italia della catena del valore delle batterie a monte delle gigafactory, per costruire un futuro meno dipendente dalla Cina e Francia e Germania stanno già iniziando a implementare questo processo. E dobbiamo farlo perché le batterie rappresentano oltre il 50% del valore aggiunto di tutta la catena del valore del veicolo elettrico. A livello nazionale – ha concluso – ANFIA si propone come interlocutore stabile e privilegiato del Governo, capace di fornire una bussola industriale e le indicazioni tecnologiche per disegnare la mappa della transizione ecologica che oggi ancora manca. Accoglieremmo con grande favore la previsione di un serio accordo per la transizione e il rilancio industriale della filiera automotive, definito

dal Governo con la convinta collaborazione dei diversi Ministeri coinvolti ”.

RUOLO CHIAVE DELL’AUTOMOTIVE NELL’INDUSTRIA EUROPEA

Durante il suo intervento, Vavassori ha anche fornito alcuni dati significativi sul settore automobilistico. Secondo il presidente, l’industria automobilistica riveste un ruolo chiave nell’economia europea, contribuendo a generare circa l’8% del PIL complessivo e impiegando l’11% della forza lavoro.

L’energia, comunque, è stato il tema centrale affrontato da quasi tutti gli intervenuti: una corretta decarbonizzazione dei processi produttivi dovrebbe iniziare dall’utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili. Attualmente, l’intera Europa è ancora lontana dal raggiungere una situazione del genere, sebbene siano stati compiuti e si stiano compiendo notevoli progressi in questo ambito. Inoltre, il presidente ha sottolineato che, in futuro, la fonte di acquisto di energia diventerà sempre più importante per l’ESG (Environmental, Social and Governance) delle aziende.

42 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 EVENTI ANFIA
Proprio in relazione all’energia elettrica, durante la conferenza è stato anche discusso
All’assemblea pubblica annuale dell’ANFIA, un’analisi approfondita delle tendenze attuali e future del settore.
Eletto il nuovo presidente, è Roberto Vavassori
di Ferruccio Venturoli
Roberto Vavassori, manager con una vasta esperienza nel settore della componentistica, membro del consiglio di amministrazione di Brembo, è il nuovo presidente di ANFIA.

il tema dell’infrastruttura di ricarica. Non solo si è parlato della quantità di punti di ricarica, ma anche della loro qualità.

NON SOLO QUANTITÀ, MA QUALITÀ

DELLE INFRASTRUTTURE

Durante la mattinata, in una tavola rotonda con Vavassori, con il presidente di PFA (associazione francese dell’industria automotive) Luc Chatel e il presidente di PZPM (associazione polacca del settore) Jakub Farys, si è affrontato il problema dell’invecchiamento precoce delle stazioni di ricarica, che diventano presto obsolete a causa della veloce evoluzione tecnologica.

Secondo Vavassori, questo rappresenta un altro punto su cui l’industria automobilistica italiana dovrà lavorare duramente nei prossimi anni, al fine di rendere i propri prodotti competitivi rispetto a quelli provenienti dall’estero. Durante l’assemblea, è emerso anche il tema dell’attività legislativa europea, che non sta producendo norme competitive per favorire la crescita del settore automobilistico del continente. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha affrontato direttamente questa questione in un messaggio video, ribadendo la necessità

che la produzione automobilistica ita liana e i relativi componenti rientrino in Italia, poiché attualmente il Paese si trova al settimo posto nella graduato ria europea, superato anche dalla Re pubblica Ceca, dalla Slovacchia e dal Regno Unito. Il prossimo obiettivo del Ministro sarà quello di stipulare un ac cordo con il Gruppo Stellantis, sia per la tutela dei dipendenti, sia per il man tenimento in Italia dei centri di ricerca, ingegneria e produzione. Il Ministro ha concluso affermando che nei prossimi mesi incontrerà personalmente i rappresentanti delle regioni italiane in cui il Gruppo Stellantis possiede impianti produttivi, al fine di raggiungere un accordo serio sulla transizione.

LA FINE DELLA CRISI DEI CHIP

Durante la mattinata Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, ha affrontato la situazione attuale del settore automobilistico a livello globale, partendo dalla crisi dei chip che, analizzando i dati, sembra ormai quasi conclusa. Secondo Di Loreto, ciò significa che la capacità produttiva delle aziende di componenti elettronici tornerà presto alla

produttiva dei Costruttori, il che comporterà un’ampia offerta di nuovi modelli sul mercato. Una cosa sicuramente positiva per i consumatori finali, ma potrebbe rappresentare una sfida per le aziende italiane del settore dei componenti, le quali dovranno dimostrare di essersi adeguate ai nuovi standard ambientali e sociali richiesti dai clienti.

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Il ministro Adolfo Urso ha ribadito la necessità che la produzione automotive italiana e i relativi componenti rientrino in Italia, poiché attualmente il Paese si trova al settimo posto nella graduatoria europea.

In un mercato incerto, come quello dei rimorchi e dei semirimorchi, l’esperienza di One Trailer è l’esempio di come scelte oculate e qualità siano vincenti di Valeria di rosa

30 anni di esperienza

Secondo gli ultimi dati dell’UNRAE il mercato dei rimorchi e semirimorchi, nei primi mesi del 2023, ha registrato un calo del ­3,6% rispetto allo scorso anno: da gennaio si sono infatti immatricolati 6.963 rimorchi e semirimorchi, registrando una perdita di oltre 260 veicoli sul 2022. Si tratta di un trend negativo che purtroppo non accenna ad arrestarsi e che mostra la difficoltà di questo settore a raggiungere una vera e propria stabilità. Un parco circolante anziano, la mancata attuazione di un regolamento che permetta la circolazione di veicoli di lunghezza superiore

ai 18 metri, incentivi statali discontinui e stanziamenti insufficienti sono alcuni dei motivi che rendono il settore incerto. In questo contesto, però, ci sono realtà che sono riuscite a ritagliarsi una propria fetta di mercato e, grazie alla qualità dei veicoli e alla professionalità aziendale, stanno raggiungendo risultati positivi. One Trailer è una di questa.

RIMORCHI E SEMIRIMORCHI DI NICCHIA

Specializzata nella vendita di rimorchi e semirimorchi sia nuovi

44 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 AFTERMARKET ONE TRAILER

A proposito di One Trailer

One trailer nasce nel 2019 per volontà di Iacopo Giopp.

È una ditta individuale che commercializza veicoli industriali, nuovi e usati. Per quanto riguarda i veicoli nuovi, si parla di marchi come LeciTrailer, Vanhool, Seyit Usta: marchi noti per la grande competenza e capacità, conosciuti e apprezzati sia sul mercato italiano che su quello europeo. Per quanto riguarda i veicoli usati, ONE TRAILER offre un ampio parco di veicoli usati a prezzi contenuti di aziende italiane e straniere.

Nello specifico, il parco veicoli offerto da One Trailer è suddiviso in 60 veicoli Seyit

Usta, 80 Indetruck, 60 di altre marche di centinati. La garanzia di soluzioni personalizzate, consulenza e assistenza su misura al fine di aiutare i propri clienti a trovare soluzioni di trasporto idonee alle loro esigenze, consigliando specifiche tecniche, capacità di carico e tutte le altre informazioni necessarie per prendere una decisione informata, sono i punti di forza dell’azienda. Per garantire consegne veloci su tutto il territorio nazionale si serve di sei piazzali di appoggio situati a Busto Arsizio, Firenze, Prato, Napoli, Salerno e Bari.

sia usati, One Trailer nasce dall’esperienza di oltre 36 anni nel settore dei semirimorchi di Iacopo Giopp. In un mercato dove, come sottolinea proprio Iacopo, fondatore dell’azienda, “è necessario navigare a vista ”, l’approccio di One Trailer è stato quello di importare marche di rimorchi di nicchia, perché in quel mercato c’era più possibilità di posizionarsi in quanto poco appetibile a colossi del settore, come quelli tedeschi, turchi o polacchi. Nasce così un’azienda che negli anni è riuscita ad ampliare il suo portafoglio di proposte, sia nuove che usate. Basti pensare ai porta container Seyit Usta, piccolissima azienda turca che produce circa 500 veicoli l’anno, personalizzandoli per il mercato italiano. Da un paio d’anni, inoltre, la One Trailer importa anche semirimorchi frigoriferi Indetruck, azienda spagnola specializzata nel trasporto frigorifero. One Trailer collabora con varie aziende italiane, attraverso le quali riesce ad avere dei parcheggi per i propri veicoli sia al Nord sia al Sud Italia, come ad esempio, l’azienda “Fly One The Road Rimorchi” di

Per la commercializzazione dei veicoli si serve di segnalatori e rivenditori. Così strutturata, l’azienda ha solo due dipendenti, riesce a garantire costi fissi bassi che permettono a loro volta di assicurare prezzi di vendita dei veicoli contenuti. L’obiettivo per il futuro è quello di incrementare la collaborazione con agenti plurimandatari al fine di incrementare il parco vendite. Partendo da un fatturato di 1,7 milioni di euro alla sua nascita, nel 2022 ha raggiunto i 4,6 milioni di euro di fatturato, con una previsione di raggiungere i 7 milioni di euro quest’anno.

Cairate, in provincia di Varese, per la Riparazione, Sabbiatura, Verniciatura, Freni, Ammortizzatori, e Impianti Elettrici, e Nervin di Nello Rinaldo di Salerno, azienda di grande esperienza nel settore.

ALTI STANDARD DI QUALITÀ E DI PERSONALIZZAZIONE

I veicoli che fanno parte del parco di One Trailer sono tutti scelti e selezionati direttamente dall’azienda. In questo modo One Trailer può garantire ai propri clienti standard di qualità e di personalizzazione elevati, riuscendo a soddisfare le richieste sia di aziende di trasporto più grandi sia di quelle più piccole, grazie anche alla sua capacità di riuscire a contenere i prezzi di vendita. “Vogliamo garantire prodotti flessibili dal punto di vista tecnico e innovativo e rivolgerci a costruttori che investano nel futuro, visto che il mercato al quale ci rivolgiamo è spesso incerto. Basti pensare che i primi sei mesi dell’anno hanno registrato un forte rallentamento del mercato dei rimorchi e semirimorchi che ha provocato un abbassamento delle consegne e dei prezzi ” commenta Giopp. Negli ultimi anni, lo sappiamo, con la crisi del Covid prima e quella dei componenti poi, il settore del trasporto, sia per quanto riguarda i camion sia per il

chi, è stato investito da un vero e proprio

tardi nelle consegne, ha causato problemi sia alle vendite che nel rapporto tra fornitori

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Iacopo Giopp.

Indetruck e Seyit Usta, i nuovi marchi commercializzati da One Trailer

One Trailer punta ad offrire ai propri clienti veicoli che soddisfano le loro diverse esigenze. Per questo motivo ha iniziato da poco ad importare semirimorchi refrigerati e porta container, ampliando così il parco veicoli a sua disposizione. Due le aziende di cui One Trailer è importatore.

Indetruck è un marchio spagnolo specializzato nella produzione di semirimorchi frigoriferi, la cui sede di trova ad Alcoy, a 50 km da Alicante. Con un’area di produzione di oltre 22.000 mq, l’azienda offre semirimorchi di alta gamma, con standard qualitativi elevati. La gamma di semirimorchi Indetruck comprende tutte le configurazioni necessarie al trasporto refrigerato.

e clienti. “Noi nei centinati abbiamo avuto la fortuna di non esserci legati a nessuno – ci spiega Iacopo – e

L’azienda offre anche rapida assistenza in tutta Europa. In Italia è appunto importata da One Trailer che ne detiene l’esclusiva, tranne che in Sicilia.

Seyit Usta è un’azienda turca specializzata nella progettazione di portacontainer per diverse categorie di casse, allungabili, fissi, ribaltabili. Offre soluzioni di diverse misure, inclusi modelli dotati di gruppo frigo esterno o capacità ribaltabile e fornisce anche portacontainer specializzati per coil o tank container, sia fissi sia allungabili. Fondato nel 2006 da Seyit Arslan e Atilla Arslan a Instanbul, il Gruppo è specializzato nella produzione di chassis container, piattaforme speciali e attrezzature portuali.

questo, di conseguenza, ci ha permesso di riuscire a vendere semirimorchi, laddove siamo riusciti a trovarli in pronta consegna, garantendo prezzi equi e consegne puntuali ”.

OBIETTIVO DI MERCATO: PICCOLE E MEDIE IMPRESE

L’attività di One Trailer si rivolge principalmente a piccole e medie imprese, alle quali l’azienda si orienta per la vendita dei propri veicoli. Forte dell’esperienza trentennale di Giopp nel settore la scelta è caduta su un segmento più facile da gestire, fatto di contatti e fiducia. “Questo orientamento” ci spiega Iacopo, “è stato dettato anche dalla necessità di posizionarci in un mercato che non richiedesse un impegno economico troppo importante, perché se l’azienda dovesse far fronte a una mancata fornitura verso aziende con flotte numerose il danno economico

A partire dal 2013, Seyit Usta ha iniziato a esportare i propri rimorchi in Israele, Corea, Norvegia e Germania. Nel 2017, la fabbrica è stata trasferita in una nuova struttura ubicata a Hendek, nella provincia di Sakarya, in Turchia. Attualmente, l’azienda impiega 40 dipendenti e genera un fatturato superiore a cinque milioni di euro, con l’obiettivo di crescere ulteriormente. La produzione è aumentata da 250 a 500 rimorchi all’anno. Per l’Italia, One Trailer ne detiene l’esclusiva.

sarebbe rilevante ”. L’obiettivo, anche per il futuro, è quello di continuare su questa strada offrendo prodotti che rispondano alle diverse esigenze del mercato. Ed è proprio per questo motivo che One Trailer ha iniziato ad importare negli ultimi anni due nuovi marchi: Indetruck per i semirimorchi frigo e Seyit Usta per i porta container.

FARE RETE

L’evoluzione di One Trailer, il cui nome nasce ufficialmente solo nel 2019 (prima era Iacopo Giopp Veicoli Industriali ndr), si fonda su un punto cardine importante: la rete. A partire da quella dei partner commerciali, che hanno permesso all’azienda di poter crescere ed essere riconosciuta su tutto il territorio nazionale. “Rispetto reciproco, pagamenti puntuali, la capacità di avere sotto controllo il mercato al quale ci rivolgiamo, la garanzia di prodotti di qualità, questa è la nostra idea di fare impresa ” dice Iacopo Giopp. œ

46 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 AFTERMARKET ONE TRAILER

Una seconda casa per DIESEL TECHNIC

Arrivata in Italia nel 2016, con una sede a Verona, Diesel Techinic è specializzata nella distribuzione di ricambi e accessori automotive. A 7 anni dal suo arrivo nel mercato italiano, oggi l’azienda raddoppia la sua presenza sul territorio, con una nuova sede a Gricignano di Aversa (CE), all’interno del Centro Logistico Aversa. L’obiettivo è quello di garantire un servizio migliore e consegne più veloci soprattutto nel sud Italia e verso le isole.

Diesel Technic Italia, infatti, è cresciuta rapidamente negli ultimi anni. “Forti di tale successo da parte del mercato e dell’importanza che riveste il Sud Italia per la distribuzione dei nostri ricambi, l’apertura della seconda sede si colloca perfettamente all’interno della nostra strategia volta a potenziare ulteriormente la nostra capil larità e servire tale area e le Isole in modo ancora più efficiente e tem pestivo” ha spiegato Walter Schiavi, Direttore Generale di Diesel Technic Italia, durante l’inaugurazione della sede di Aversa.

LA NUOVA SEDE

La nuova sede di Aversa gestisce attualmente 13.000 articoli immediatamente disponibili – dei 25.000 totali gestiti direttamente dall’Italia – all’interno della vasta gamma di ricambi e accessori per veicoli commerciali leggeri, truck, rimorchi e autobus proposta da Diesel Technic. L’offerta

Diesel Technic inaugura una nuova sede a Gricignano di Aversa (CE), all’interno del Centro Logistico Aversa: il nuovo sito permetterà all’azienda di garantire consegne più rapide per il sud Italia e le isole di Valeria di rosa

si caratterizza per l’ottimo rapporto qualità prezzo, soprattutto sui codici ad alta movimentazione; i servizi in costante evoluzione, una logistica rapida e la garanzia di 24 mesi su tutta la gamma a marchio DT Spare Parts, sono i punti di forza del nuovo

sito marcato DT. La garanzia, inoltre, è valida a cascata su tutta la filiera distributiva, vale a dire che decorre solo dal momento in cui l’utilizzatore finale effettua l’acquisto. Gli ordini dei prodotti a marchi DT Spare Parts e SIEGEL Automotive continuano a essere gestiti tramite la piattaforma online “Partner Portal”. Il sistema di gestione degli ordini, implementato per l’apertura della nuova sede, riconosce automaticamente il codice di avviamento postale (CAP) di destinazione, individuando la prima disponibilità di prodotti tra i magazzini regionali del Nord e Sud Italia e garantendo quindi consegne più veloci su tutto il territorio.

TEMPI DI CONSEGNA RIDOTTI

La nuova sede permette di effettuare ordini fino alle ore 18:30 per spedizioni tramite corriere nazionale, e fino alle ore 19:00 per il ritiro presso il deposito. Per Sicilia e Calabria, la sua collocazione garantisce tempi di consegna ridotti di 24 ore, per ordini effettuati entro le ore 18:30. Per la Puglia, è disponibile il servizio “Same Day Delivery”, già attivo nel Nord e centro Italia, che garantisce consegne in giornata per gli ordini effettuati entro le ore 10:50. “I clienti possono, quindi, beneficiare di una disponibilità di prodotti sempre più estesa e di tempi di consegna ancora più celeri, senza modificare la loro operatività quotidiana ” spiega Carlo Pietropaolo, Direttore Commerciale di Diesel Technic Italia. œ

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La nuova sede di Diesel Techinic gestisce attualmente 13.000 articoli subito disponibili.

Ac Rolcar indipendenza,tecnologia e sostenibilità

Il 2023 di Ac Rolcar è caratterizzato da alcuni traguardi, a partire dall’apertura dello stabilimento produttivo in Tunisia, avvenuta negli ultimi mesi del 2022, che offre supporto logistico, dinamico e organizzato sulla costa del Mediterraneo, mantenendo competitività di mercato e qualità di prodotto. Ulteriore novità è l’acquisizione, in Italia, di una fabbrica specializzata nello stampaggio di materie plastiche, fondamentale per la produzione di componenti per gli alzavetri.

Gli ultimi sviluppi per Ac Rolcar indicano maggiore indipendenza produtti va e logistica ai quali si aggiungono le innovazioni tecnologiche e le soluzio ni digitali applicate ai suoi alzacristalli.

PRODOTTI PENSATI PER TRUCK E VEICOLI COMMERCIALI

A dimostrazione, oltre a sempli ficare e velocizzare l’installazione dei prodotti, sviluppando ricambi con una perfetta aderenza alle prestazioni e alla qualità degli OEM e fornendoli di connes sioni Plug&Play (uguali alla connessione in portiera), Ac Rolcar ha sviluppato centraline con diverse funzionalità, applica bili anche alla gamma prodotti Truck e Veico li Commerciali.

È il caso della centralina 24 Volt, svi luppata per i ricambi alzacristalli DAF, con un microprocessore di ultima ge nerazione e sistemi di sicurezza PINCH, che intervengono in caso d’intrusione di ostacolo nella chiusura del vetro. Questa centralina usa dispositivi

A cur A dell A redA zione

ASSISTENZA ANCHE DIGITALE

Ac Rolcar è anche sinonimo di servizio. Infatti, con l’introduzione delle istruzioni digitalizzate e rese disponibili anche in formato video sul canale YouTube aziendale, l’impresa offre comodo aiuto fruibile H24, pronto a togliere ogni dubbio per quegli alzavetri di più complesso montaggio. Un supporto pratico, veloce e che strizza l’occhio alla sostenibilità ambientale riducendo drasticamente l’impatto ambientale della carta

In ultimo, al fine di rallentare la velo cità del cristallo in fase di chiusura, i motori Ac Rolcar sono controllati dalla tecnologia PWM (Pulse With Modulation), che ne regola la velocità.

“Semplice, veloce e sostenibile” è la chiave del successo di questa impresa che continua ad investire per garantire il continuo ampliamento gamma, l’innovazione di prodotto, la qualità dei servizi offerti e la migliore assistenza tecnica e commerciale ai suoi clienti. œ

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Sin dalla sua fondazione nel 1986, Ac Rolcar accompagna con i suoi alzacristalli gli operatori del settore, divenendo negli anni una realtà organizzata e indipendente
Alzacristalli elettrico Ac Rolcar

IL FUTURO È ELETTRICO...

MA IL PRESENTE?

Tutte la Case hanno ormai

introdotto la versione elettrica

nelle proprie gamme.

Il reale sviluppo però dipende da molti fattori.

inserto del n. 243 agosto/settembre 2023 Trasportare Oggi in Europa
TECNOLOGIA
PRODOTTO MERCATO

Van elettrici Mercedes-Benz.

I leader hanno una grande energia.

C’è una nuova energia per il tuo business. Grazie alla loro grande autonomia, ai tempi di ricarica ridotti e a un’elevata capacità di carico, i veicoli commerciali elettrici Mercedes-Benz sono la soluzione ideale per il trasporto e la consegna merci in città e non solo. Pronto a guidare il tuo lavoro nel futuro?

La transizione energetica in atto passa anche dalla mobilità elettrica, una delle soluzioni per la decarbonizzazione del settore che richiede un vero e proprio cambio culturale per rivedere alcuni processi aziendali, da adeguare ai nuovi trend del mercato. A questo proposito, le aziende che intendono investire sulla sostenibilità della propria realtà, dovranno adottare sempre più nuove strategie di utilizzo, produzione e immagazzinamento dell’energia, dai veicoli alle strutture. Pertanto, le scelte di acquisto dovranno sicuramente essere ponderate in tempi più rapidi rispetto al passato, visti gli obiettivi dell’agenda europea e, in questo scenario, bisogna fornire tutti gli strumenti necessari alla scelta più idonea all’attività e alla produttività delle aziende.

Per arrivare agli obiettivi che Istituzioni, industria e mercato vogliono raggiungere è necessario procedere e lavorare con un approccio di squadra o, per meglio dire, di partnership. In pratica nessun attore della filiera può permettersi di agire da solo ma deve coinvolgere più parti, come nel caso di IVECO che ha scelto dei partner che in sintonia collaborano per creare offerte integrate sui veicoli elettrici, come Enel X WAY, che supporterà il brand nelle infrastrutture di ricarica per l’eDaily.

Anche la modalità di erogazione dei prodotti e servizi evolve inevitabilmente ed è necessario prevedere nuovi canali commerciali come il caso di GATE, Green & Advanced Transport Ecosystem, la nuova società di Iveco Group che offre una formula pay-per-use e flessibile per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100% green. La società ha debuttato nel mercato italiano con un progetto pilota e mira a rivoluzionare un mercato molto competitivo, rappresentando un passo decisivo verso il futuro della mobilità sostenibile e digitale. Infatti, per rispondere alla necessità di soluzioni smart per la transizione energetica nel settore dei trasporti, GATE è diventato un ecosistema completo, che prevede tre diversi pacchetti: Easy, Energy ed eManager. Ognuno comprende opzioni per le stazioni di ricarica e servizi dedicati, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti. La caratteristica più innovativa di GATE è la formula pay-per-use, che permette il passaggio da un noleggio con canone mensile fisso a un’offerta su misura incentrata sull’utilizzo stimato del veicolo da parte dell’utente, con servizi premium e conguagli successivi basati sui consumi effettivi. La flessibilità della formula consente ai clienti di scegliere la soluzione migliore per le loro esigenze, dalle consegne dell’ultimo miglio ai trasporti a lungo raggio. L’offerta di GATE al lancio ha come protagonista l’eDaily, mentre nel prossimo futuro l’offerta sarà ampliata per includere veicoli

elettrici per il trasporto pesante, a batterie e a celle a combustibile.

Anche il tema della formazione risulta determinante nel processo di transizione energetica. IVECO, infatti, ha proposto una formazione a 360° gradi sin dal momento del lancio sul mercato nazionale dell’eDaily, con corsi mirati alla specializzazione della rete commerciale e del personale tecnico, per formare la rete e renderla pronta a gestire la transizione energetica nel proporre il giusto veicolo e i relativi servizi ai clienti. Per favorire questo processo, IVECO ha strutturato dei programmi formativi per la vendita e l’assistenza, infatti, a partire dalla fine dello scorso anno, abbiamo organizzato il primo giro formativo per la forza vendita, proseguendo con la formazione al personale tecnico per assistere e gestire i veicoli elettrici. È importante sottolineare che la mobilità elettrica comporta delle esigenze formative di rilievo anche dal punto di vista della sicurezza, in quanto sono richiesti requisiti specifici per operare su veicoli elettrici. Il percorso di formazione continua nell’ottica di dare tutti gli elementi di un nuovo ecosistema elettrico ai venditori, che potranno proporre il veicolo in funzione alla mission. Ad oggi la mobilità elettrica non è pensata come soluzione sostitutiva di tutto il parco circolante, ma rappresenta una valida opportunità che va sviluppata e promossa a seconda dell’attività svolta, come l’ultimo miglio.

3 www.trasportale.it TRASPORTARE OGGI MERCATO 4 Un’altalena con poco elettrico 14 Mercedes, nozze d’oro con l’Italia PRODOTTO 10 … ed Enrico Brignano disse: “me lo compro!” 12 Il Van of the Year diventa elettrico 23 Un panorama sempre più elettrizzante TECNOLOGIA 16 Connettività, che passione! 20 Tutta mia la città SOMMARIO
EDITORIALE
Gennaro Formato, responsabile Formazione CommerCiale Co merCato italia

Il mercato dei veicoli commerciali sotto le 3,5 tonnellate cresce, ma con un andamento altalenante, mentre segna il passo il segmento dell’elettrico e crescono le motorizzazioni Diesel Proposte, opinioni e possibili soluzioni per sbloccare i veicoli a batteria, mentre è ormai inderogabile rinnovare un parco vecchio, pericoloso e inquinante di Ferruccio Venturoli

Un’altalena con poco

ELETTRICO

Nel panorama dell’industria automotive quello dei veicoli commerciali, sembra essere il settore con i più grandi margini di crescita, almeno a breve e media scadenza. Si tratta di un mercato profondamente cambiato negli ultimi anni, perché è profondamente cambiato il cliente di riferimento. Non più solo piccole o grandi aziende di trasporto, ma una cliente “globale”, fatto di grandi flotte, di noleggiatori che hanno esigenze molto diverse, per esempio di servizi, di assistenza, di una sorta di consulenza continua a 180 gradi. A nostro giudizio alla base di questo cambiamento profondo nella vendita e nella gestione degli LCV, c’è la grande evoluzione che ha avuto la logistica, a partire dalla crisi pandemica, quando l’e-commerce esplose letteralmente portando, alla fine del 2021, il tasso di crescita al 78% contro il 26% dell’inizio del 2020.

Nuove abitudini, dunque, e nuove esigenze che hanno portato anche alla crescita di segmenti particolari come, per esempio quello dei veicoli medi o di quelli passeggeri. Insomma tutta una serie di situazioni che fanno presagire un futuro roseo per i commerciali leggeri.

E infatti a giugno c’è stato un deciso scatto in avanti del mercato veicoli commerciali, con la più consistente crescita degli ultimi anni (da maggio 2021): 17mila immatricolazioni, contro 13.143 di giugno 2022, pari a un incremento del 29,3%. Il buon risultato contribuisce a far chiudere con un solido segno positivo anche il primo semestre, che registra 95.082 veicoli immatricolati, pari a +9% rispetto agli 87.210 di gennaio-giugno 2022.

Fra i risultati di giugno del comparto è da segnalare anche l’ottima performance del noleggio a lungo termine, modalità che qui cresce in misura maggiore rispetto al comparto delle autovetture,

e nel mese in oggetto ha coperto più del 31% delle immatricolazioni totali di LCV.

CONTINUA A GUADAGNARE IL DIESEL

La struttura del mercato del 1° semestre, con dati leggermente provvisori, confrontata con lo stesso periodo 2022, conferma tra i canali di vendita l’unica flessione per i privati, al 15,6% di quota (-3,1 punti). Le autoimmatricolazioni salgono all’8,2% di share, il noleggio a lungo termine segna una flessione di 1,4 punti di quota, fermandosi al 30,8%. Il noleggio a breve termine sale al 5,9% (+1,8 p.p.), le società perdono 0,8 punti, al 39,4% di share.

Sul fronte delle motorizzazioni, nel 1° semestre il diesel sfiora il 79% di quota (+3,4 p.p.), in crescita anche il Gpl al 3,1% del totale, i veicoli plug-in allo 0,9% e raddoppiano in quota, che resta comunque ancora troppo bassa i veicoli BEV, al 3,9% delle preferenze. In

4 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023

Gianluca Zampese, Direttore Veicoli Commerciali Stellantis Italia, dall’alto della leadership di mercato giudica molto buono l’andamento del segmento degli elettrici e confida nelle grandi aziende che stanno comprendendo quanto la sostenibilità sia un fattore cruciale di crescita.

Il mercato dei veicoli commerciali non è stabile. Qual è, secondo voi, il motivo dell’andamento altalenante del mercato?

“Stiamo affrontando una limitazione dei trasporti dei veicoli nuovi, che influenza non solo noi ma l’intero mercato e l’andamento altalenante rispecchia queste limitazioni insieme alla usuale stagionalità”.

Quali sono le previsioni di mercato a medio termine in generale?

“Il consuntivo delle consegne dei primi 6 mesi riflette il buon andamento economico del nostro paese con il mercato dei Veicoli

contrazione il motore a benzina, che si ferma al 4,4% di share (-2,1 p.p.) e i veicoli ibridi all’8,2% di quota (-2,6 p.p.). Il metano rappresenta appena lo 0,2% del totale mercato.

Tra i motivi dell’andamento altalenante del mercato, secondo gli addetti ai lavori, c’è ancora, nonostante qualcuno la definisca esaurita, la crisi delle materie prime, ma anche una possibile “corsa all’acquisto” da parte di molte aziende, avvenuta quando, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, si intravedeva all’orizzonte, appunto, la crisi delle materie prime, senza contare il problema, che non è solo italiano, dell’inflazione e le “stagionalità” alle quali è tradizionalmente legato il mercato degli LCV. Comunque, per quanto riguarda i segmenti più venduti, come sempre il

Stellantis, parla il leader

Commerciali in crescita di oltre il 10%. Il mercato dei Veicoli Commerciali si conferma un ottimo indicatore dello stato di salute delle imprese italiane e nelle previsioni a medio termine prevale l’ottimismo”.

Com’è il mercato dei brand Stellantis? E quali sono le proiezioni a medio termine?

“A giugno in Italia, Stellantis ha continuato a dominare il mercato – dice soddisfatto – con una quota del 46,2%. Si tratta di 3,1 punti percentuali in più rispetto a maggio e 2,4 in più rispetto a giugno 2022. La leadership di Stellantis si è rafforzata a giugno anche nel settore degli elettrici, dove ha superato il 60% di quota e ha coperto i tre gradini del podio, con Opel al primo posto, Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo”.

Parliamo di elettrico: il mercato segna il passo, con quote piuttosto basse, la campagna di incentivi non ha dato frutti. Quali sono i motivi?

“Il mercato dei Veicoli Commerciali elettrici nel primo semestre 2023 in Italia è praticamente

furgone è in testa, con oltre il 66%, seguito dal cassone, dal pianale per camper e dal furgone isotermico che risulta in crescita fino a superare il 4% del totale.

UN PARCO CIRCOLANTE VERGOGNOSAMENTE OBSOLETO

Certo, nel nostro paese, anche per gli LCV resta l’annosa questione del parco molto obsoleto e non basta certo qualche piccola crescita del mercato per sperare che si risolva. A dicembre scorso, secondo dati di UNRAE, i veicoli commerciali circolanti in Italia erano 4 milioni 227mila, di questi ben il 41,4% sono ante Euro 4, quindi hanno almeno 17 anni, con punte (15,1%) di mezzi Euro 0 o Euro 1. I veicoli Euro 6, quindi

raddoppiato passando dal 2% a quasi il 4%. Direi che la tendenza è molto positiva. In questo scenario spiccano le performance legate al canale B2B dei grandi clienti, i primi e i più sensibili ai temi dell’ecologia in quanto le quotazioni delle stesse società non possono prescindere dalla loro sostenibilità. Per rendere ancora più efficaci gli incentivi statali per l’acquisto di Veicoli Commerciali elettrici credo che si potrebbe ridurre il vincolo della rottamazione”. Come si può fare per “smuovere” il merca to dell’elettrico?

“Per incrementare il tasso di crescita degli LCV elettrici – risponde – da una parte è importan te informare i professionisti che fanno uso di Veicoli Commerciali che tutti i clienti, an che i loro, prediligono le aziende che operano in modo sostenibile, per esempio con l’uso congiunto di pannelli solari per la produ zione di energia elettrica insieme all’uso di veicoli elettrici. Dall’altra

parte lo sviluppo della rete di ricarica pubblica deve continuare, come previsto dal PNRR ”. I brand di Stellantis, nell’elettrico, vanno forte: qual ‘è la quota di mercato?

“Sul mercato LCV in Italia nel primo semestre è Fiat Professional quello con la quota di mercato maggiore ma anche Citroën, Opel e Peugeot ci danno molte soddisfazioni. Nel mercato degli elettrici è Opel ad essere in testa con Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo. Il modello più venduto nel primo semestre è stato Fiat Ducato, un bestseller da generazioni”.

5 UN ANDAMENTO ALTALENANTE Le immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5 t (giugno 2023) mese 2022 2023 var.% gennaio 12.139 13.234 + 9,0 febbraio 15.166 14.841 – 2,1 marzo 16.706 19.025 +13,9 aprile 14.241 13.612 – 4,4 maggio 15.835 17. 446 +10,3 giugno 13.143 17.000 + 29,3 Totale 87.230 95.158 + 9,0 Fonte Centro Studi UNRAE
INTERVISTA

nuovi o relativamente nuovi sono soltanto il 26,8% del totale. “È necessario ricordare – ha detto recentemente Massimo Artusi, vicepresidente Federauto con delega truck e van – che l’ammodernamento del parco è, e deve continuare ad essere, una priorità per avere risultati tangibili e rapidi in termini di diminuzione degli inquinanti, dei climalteranti e per aumentare la sicurezza stradale”. In sostanza: va bene l’elettrico, ma pensiamo a rinnovare un parco tra i più obsoleti d’Europa. Quindi urge occuparsi di questo problema perché è inutile spingere le propulsioni alternative a basso impatto, quando abbiamo veicoli con più di trent’anni sulle spalle che girano pressoché indisturbati sulle nostre strade.

Nell’ultimo semestre il noleggio a lungo termine segna una flessione di 1,4 punti di quota, fermandosi al 30,8%, mentre sale quello a breve termine, che arriva al 5,9% (+1,8 %).

L’ELETTRICO NON DECOLLA

E siamo arrivati al punto dolente: il mercato cresce, anche se in maniera altalenante, ma non cresce, o cresce molto poco, quello dei veicoli sui quali, sembra, stia puntando il mondo intero, quelli a propulsione elettrica. Dai dati, infatti, non emerge nessun timido segnale di miglioramento nel percorso di decarbonizzazione del trasporto merci, dove i veicoli elettrici puri sono fermi al 3,9% del mercato nel primo quadrimestre: 2.188 veicoli immatricolati sui 60.712 totali, e la CO2 è cresciuta del 2,3% nello stesso periodo. Va detto che anche nel resto d’Europa non si vede quella “frenesia” all’acquisto dell’elettrico che il “politicamente corretto” ci vorrebbe far credere, visto che la media europea, nel primo trimestre dell’anno, è stata del 6.2%, ma che comunque è quasi il doppio del risultato italiano. Il dato UNRAE (crescita del 2,3%) è un po’ come il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto: chi lo vede mezzo pieno dice “un buon trend, la crescita è di quasi il doppio”. Al contrario, chi lo vede mezzo vuoto dice senza mezzi termini che l’elettrico non si vende. D’altra parte, il fondo disponibile per gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, è ancora fermo e presenta un avanzo di circa il 96%: al ritmo attuale, a fine anno, residuerebbero 13,5 milioni, pari al 90% del fondo stanziato.   “Per consentire il decollo della transizione energetica nel comparto dei veicoli da lavoro – ha detto al riguardo Michele Crisci, presidente di UNRAE – bisogna lavorare su almeno due fronti: incentivi e infrastrutture di ricarica”.

INTERVISTA

Marco Buraglio, direttore marketing veicoli commerciali di Ford Italia si aspetta, per la fine dell’anno, una grande crescita della domanda. Per l’elettrico il gradimento è frenato dai costi elevati, ma è convinto che a breve la percentuale di mercato salirà in modo esponenziale

“Il mercato – dice – sta andando con delle crescite modeste. Diciamo che c’è una moderata crescita che risente delle lentezze delle produzioni, dei fattori logistici, dei problemi nei trasporti e che fa ancora un po’ fatica a raggiungere i livelli pre-covid. Nonostante questo sono convinto che ci aspetta un fine anno di grande crescita. Credo che ci sia stato un po’di anticipo di acquisto, quando sono cominciati i problemi delle materie prime e quindi di produzione; molte aziende nel timore

Nonostante tutto quello che si è detto e si dice, il buon vecchio Diesel continua a piacere e i veicoli si vendono, eccome! Gli ultimi dati ci danno un +10,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con una quota di mercato del 79,5%.

INCENTIVI SENZA OBBLIGO DI ROTTAMAZIONE

Per quanto riguarda gli incentivi lo stesso Crisci ha chiesto più volte l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione per l’acquisto di veicoli elettrici, l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico (compreso il diesel), a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa e l’estensione alle società di noleggio, comparto che può contribuire ad accelerare la transizione energetica e che oggi rappresenta circa un terzo del mercato totale e poco meno del 50% di quello elettrico. Per recuperare i ritardi sul fronte delle infrastrutture, invece,

Per l’elettrico siamo nell’anticamera di una crescita esponenziale

di dovere poi aspettare troppo hanno anticipato gli acquisti. La domanda si risveglierà a partire da settembre”.

Il mercato cresce, anche se in maniera altalenante, ma il discorso decarbonizzazione, mi riferisco all’elettrico, sembra che marchi un po’ il passo.

“Il trend di crescita – risponde – effettivamente è piuttosto lento. Siamo ancora con numeri bassi ma posso garantire che siamo nell’anticamera di un periodo in cui la crescita sarà molto più alta. Molte aziende stanno pensando di convertire, quantomeno, una parte del parco.

Si sta sviluppando una grande sensibilità sul tema della mobilità sostenibile, soprattutto tra le flotte più grandi e che operano nell’ultimo miglio. Ci sarà una curva che crescerà esponenzialmente nei prossimi tre o quattro anni.” Cosa bisognerebbe fare per spingere l’elettrico, oltre a incentivi strutturati diversamente?

“Per gli incentivi basterebbe togliere il vincolo della rottamazione. Ma c’è anche un problema di infrastrutture. Noi lo abbiamo affrontato creando la divisione Ford Pro, dedicata solo ai veicoli commerciali, all’interno della quale c’è una sotto divisone, dedicata interamente al tema delle infrastrutture e delle ricariche. Stiamo anche stringen do collaborazioni con partner e fornitori per ché vogliamo essere un unico punto di con tatto con i clienti; non è facile per le azien de comprendere il passaggio alla connetti vità e all’elettrificazione. Queste cose richie dono una consulenza e noi vogliamo essere in prima linea. Sicuramente servono incen tivi anche per le infrastrutture”. Il mercato di Ford, in particolare per l’elet trico, come sta andando?

“Per eTransit siamo estremamente soddisfatti perché a meno di un anno dal lancio è già

leader nel segmento delle 2 tonnellate con il 41% di segment share da febbraio a maggio. Ora aspettiamo con ansia sia il Courier, che il Custom, nel segmento da una tonnellata, che uscirà nella prima metà del prossimo anno. I piani di Ford sull’elettrico – conclude –sono ambiziosi, gli inve-

MERCATO

UNRAE ritiene necessario introdurre un credito di imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche “fast” (oltre 70kW) dal 2023 al 2025. E proprio nel giugno scorso, è scaduto il termine per la presentazione dei progetti per la realizzazione di punti di ricarica: “considerata la grande opportunità di sviluppo per il nostro Paese – ha detto Crisci – ci auguriamo che abbia partecipato il maggior numero possibile di operatori qualificati, che le aggiudicazioni e il rilascio delle autorizzazioni avvengano nel minor tempo possibile, e che l’entrata in servizio rientri effettivamente nei 12 mesi previsti dai bandi”.

ANCORA 50 ANNI PER LA TRANSIZIONE GREEN

Sembra inutile andare a cercare i motivi di questo “andamento lento”, visto che da una parte ci sono i Costruttori con le loro campagne promozionali, con le loro parole a effetto, ma dall’altra ci sono gli utilizzatori, ma anche i concessionari che sembrano smentire ogni entusiasmo. Comunque, è interessante, a questo proposito, riportare quello che è uscito da uno studio dell’Aspen Institute Italia, realizzato in collaborazione con Shell e anticipato da Il Sole 24 Ore: “per la transizione green nel settore della mobilità e dei trasporti – si legge nello studio – ci vorranno almeno 50 anni e la tecnologia elettrica, da sola, non è sufficiente. Servono altre tecnologie in campo, a cominciare dai biocarburanti”. Al di là di queste previsioni, che non appaiono poi così sorprendenti, c’è chi cerca di capire come promuovere e favorire il cambiamento. È quello che ha fatto Motus-E, con due diversi report sull’elettrificazione del trasporto merci. Il primo report, “Roadmap per l’elettrificazione del trasporto merci su strada”, realizzato insieme a FIT Consulting, fa il punto della situazione sulla transizione energetica del trasporto su gomma, individuando cinque aree di azione.

LE RICETTE DI MOTUS-E

La prima è l’evoluzione del modello operativo del trasporto merci su gomma. L’elettrificazione dei veicoli commerciali implica, per gli operatori logistici, un cambiamento del modello operativo legato all’autonomia del veicolo e ai cicli della sua ricarica.

carrozzeria più amata dagli italiani è sempre il classico “furgone”: alla fine dell’anno scorso rappresentava il 62% di share.

Il secondo step è la valorizzazione degli impatti. Al momento non esiste una modalità o una metodologia univoca per la contabilizzazione della riduzione della CO2, derivante dal segmento dell’autotrasporto. Per questo è importante il ruolo degli enti di ricerca che, insieme ai soggetti pubblici, devono individuare le modalità più efficaci ed efficienti per il calcolo della CO2

Il terzo passo riguarda la creazione della filiera. Viste le innovazioni tecnologiche e la necessità di formare adeguatamente la forza lavoro coinvolta, si deve poter prevedere l’attivazione di diverse attività di training a favore dei soggetti interessati. Significativo il tema degli Istituti Tecnici Superiori che dovrebbero inserire nei programmi le attività legate alla filiera della mobilità elettrica, anche in termini di manutenzione e gestione delle flotte elettriche.

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Poi c’è l’azione sugli incentivi pubblici. DIESEL
Veicoli commerciali per alimentazione alimentazione gennaio/aprile Variazioni % gennaio/aprile 2022/2023 quote % gennaio/aprile 2022 2023 2022 2023 Benzina 4.026 2.902 – 27,9 6,9 4,8 Diesel 43.661 48.238 + 10,5 75,0 79,5 Gpl 1.599 2.016 + 26,1 2,7 3,3 Metano 929 129 – 86,1 1,6 0,2 Ibridi elettrici (HEV) 6.906 5.027 – 27,2 11,9 8,3 di cui benzina +elettrica 4.428 2.989 – 32,5 7,6 4,9 diesel+elettrica 2.478 2.038 – 17,8 4,3 3,4 Ibridi elett.plug-in (PHEV+Rex) 233 212 – 9,0 0,4 0,3 di cui benzina +elettrica 232 212 – 8,6 0,4 0,3 diesel+elettrica 1 0– 100 0,0 0,0 Elettrici (BEV) 898 2.188 + 143,7 1,5 3,6 Totale ECV (BEV+PHEV+REx) 1.131 2.400 + 112,2 1,9 4,0 Totale 58.252 60.712 – 7,7 100,0 100,0 Fonte: UNRAE IL PARCO CIRCOLANTE DEI VEICOLI COMMERCIALI (al 31.12.2022) 4.227.000 43% Ante Euro 4 Euro 6 26,80% Euro 0 e 1 15,10% Euro 2 10,80% Euro 3 15,50% Euro 5 13,30%
SEMPRE LEADER
LE TIPOLOGIE DI VEICOLI COMMERCIALI (al 31.12.2022) FURGONI 100.222 62% ALTRE 35.539 22,1% CASSONI 19.321 12% AUTOCARAVAN 5.727 3,6% Euro 4 18,50%
La

Secondo Massimo Artusi, vicepresidente

Federauto con delega truck e van, per quanto riguarda l’elettrico, quella interessata è solo una piccola parte del panorama dei clienti. Artusi non è, forse, politicamente corretto, ma afferma che l’elettrico suscita molta diffidenza e scetticismo nella clientela, ma parla con i dati alla mano.

Quanto incidono, oggi, sul mercato, i veicoli elettrici?

“Dai dati – dice – non emerge nessun segnale di miglioramento nel percorso di elettrificazione, dove i veicoli elettrici puri sono fermi al 3,6% nel primo quadrimestre. Il fondo disponibile per gli incentivi è ancora fermo, con una disponibilità di circa il 95%. La richiesta è molto marginale a causa dei costi molto elevati, e delle tariffe dei committenti

È inderogabile abbinare le strategie di promozione all’acquisto dei veicoli elettrici con quelle di supporto agli investimenti nelle infrastrutture di ricarica. La proposta di Motus-E prevede, per i veicoli elettrici sotto le 3,5 tonnellate, un incentivo all’acquisto pari al 20% della differenza di costo tra veicoli elettrici ed endotermici, oltre all’esenzione dal pedaggio autostradale e dalle tasse di immatricolazione e circolazione.

Infine, il quinto punto riguarda la Partnership Pubblico-Privata (PPP), modello che crea situazioni vantaggiose grazie alla messa in comune delle risorse, favorendo nel processo di decarbonizzazione il coinvolgimento di PMI e microimprese. Secondo Motus-E, tanto più le partnership sono ampie, maggiormente accelerano l’adozione di veicoli commerciali a impatto zero.

La carenza di infrastrutture è uno dei motivi che ritardano l’affermarsi dell’elettrico; anche l’ultima campagna di incentivi non ha dato grandi risultati e gli addetti ai lavori chiedono di cambiarne alcune regole.

L’elettrico? Sembra un’operazione di marketing

non allineate a questi prezzi. Per quanto le case costruttrici tentino di investire e vendere i prodotti elettrici, il divario dei costi e della domanda del mercato va in direzioni opposte, e non convergenti, diversamente da quanto sperano i legislatori europei”.

Come rispondono i clienti alla proposta elettrica?

“Con molta diffidenza e scetticismo. Sono pochi i clienti interessati – rivela – e rappresentano una piccola parte del parco veicoli delle flotte, sembra più un operazione di marketing che di passaggio a una tipologia di alimentazione, decisa da logiche imprenditoriali legate alla bontà del prodotto, il tutto sempre con le poche eccezioni. Determinante resta l’impossibilità del trasportatore di ribaltare i costi di acquisto e gestione dei mezzi elettrici alla committenza, che resta riluttante a riconoscere i maggiori costi, diretti e indiretti, di esercizio e le limitazioni, o condizioni, operative che influiscono sull’operatività. È necessario intervenire sul fronte degli incentivi modificando alcune misure, come l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il Diesel, l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione, l’estensione del beneficio alle società di noleggio limitatamente ai veicoli elettrici, il recupero dei fondi non spesi degli anni

I veicoli elettrici sembrano segnare il passo, anche se la tendenza è positiva; nel mercato degli LCV a batteria, è Opel ad essere in testa con Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo posto. Tutti marchi di Stellantis che, a sua volta, è leader di mercato.

LE INIZIATIVE POSSIBILI PER LA RICARICA

Quanto alle infrastrutture di ricarica, per favorire l’elettrificazione dei veicoli merci fino a 300 km di percorrenza, le iniziative suggerite dal secondo report riguardano per esempio le offerte integrate che gli operatori di ricarica propongono a quelli della logistica per abbattere il costo operativo dei veicoli e per garantire un utilizzo maggiore delle infrastrutture installate ad hoc.

I Comuni dovrebbero installare punti di ricarica di media potenza (50 kW) nei parcheggi di carico e scarico su strada, oltre che riqualificare aree comunali da adibire ad aree di ricarica in ambito urbano, oppure a rimessaggi comunali disponibili per le imprese di logistica.

Poi si propone la scontistica sulla ricarica sia lungo il percorso sia notturna nei depositi, e il servizio sharing per la condivisione dei veicoli commerciali elettrici. Anche mettere a disposizione un punto

precedenti (circa 9 milioni) e, infine, aumentare il tempo necessario alle pratiche”.

Qual è l’impegno delle concessionarie nella proposta elettrica?

“Alto per la proposizione – afferma convinto – ma anti economica come margine e molto dispendiosa: costa tanto la divulgazione con pochissimo ritorno. Le problematiche non sono poche: non esiste certezza del valore dell’usato, i listini sono troppo elevati, la carenza di strutture di ricarica, un prodotto spesso troppo sofisticato. Ci metterei – continua – anche i costi di gestione, che sono troppo alti; sembra un controsenso ma è vero, per esempio, che la manutenzione costa di più sull’elettrico che su Diesel, perché è molto legata al probabile cambio dei pacchi batteria”. Previsioni?

“ Piuttosto cupe. Una situazione che ci preoccupa – rivela – e ci ha spinto al parlamento e alle istituzioni europee per allertare sul ‘corto circuito’ che si sta creando. Da un lato c’è una legislazione, dall’altro l’operatività. Questo stress provoca un ritardo nell’adozione di veicoli nuovi con impatto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza stradale”.

di ricarica ad alta potenza (almeno 100 kW) nelle aree commerciali, faciliterebbe l’adozione di mezzi elettrici; questa soluzione consentirebbe di sfruttare un costo €/kWh più vantaggioso di quello ubicato in ambito pubblico.

Gli operatori di logistica invece potrebbero offrire la possibilità di ricarica ad alta potenza in deposito a terze parti, durante le ore di operatività dei propri mezzi. Infine le istituzioni nazionali dovrebbero aprire dei fondi dedicati alle ricariche, in deposito, dei mezzi commerciali.

Dunque soluzioni più o meno attuabili e proposte non mancano anche se alla base di tutto sembra esserci un problema diremmo “culturale” di non facile risoluzione. E allora, forse, evidenziare i vantaggi della propulsione elettrica, al di là della presunzione di un universale “anelito” green che non tutti, legittimamente, hanno, potrebbe essere un primo passo verso la decarbonizzazione. #

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 8 MERCATO
INTERVISTA

... ed Enrico Brignano disse: “me lo compro! ”

garanzia di otto anni o 250mila chilometri per i veicoli da due o tre batterie, che vengono sostituite se la loro capacità scende sotto l’80%. Dunque possiamo dire che l’eDaily offre tutte le prestazioni delle versioni Diesel in termini di volumi di carico, di portata utile, di comfort, di robustezza e di possibilità di allestimento.

Si dice che l’eDaily sia un ecosistema: che vuol dire?

Quattro chiacchiere sulla versione a batterie di un grande classico, il Daily, con Marta Rava, responsabile Marketing

Business Line Gamma

Leggera di IVECO

Mercato Italia

di Ferruccio Venturoli

Èstata una bella sfida per IVECO quella di elettrificare il Daily. Un veicolo così strettamente legato alla sua clientela con caratteristiche ben precise che avrebbero potuto non conciliarsi con il motore a batterie. In realtà, invece, l’eDaily conserva tutte le prerogative che ne hanno, negli anni, decretato il successo, arricchite dai plus derivanti proprio dalla trazione elettrica. Allestibilità, robustezza e sicurezza, oltre che la grande varietà di versioni sono ripetute anche sull’eDaily.

Abbiamo voluto saperne di più e lo abbiamo chiesto a Marta Rava, responsabile Marketing Business Line Gamma Leggera di IVECO Mercato Italia.

Quando a Ecomondo è stato presentato l’eDaily, si disse che era il gemello elettrico di un grande best seller. È davvero così?

È il Daily di sempre, con una diversa propulsione?

Assolutamente sì. L’eDaily ha la stessa line-up dei modelli da 3,5 a 7,2 ton e tutte le versioni presenti sull’endotermico, dal furgone al cabinato dal minibus ai telai scudati; anche la volumetria del carico è la stessa, arriviamo a 19,6 metri cubi, che è uno dei nostri punti di forza, visto che siamo gli unici sul mercato ad avere una volumetria di carico cosi grande. L’eDaily è basato su un sistema di batterie modulari con diverse configurazioni, da una, due o tre batterie, da 37 fino a 111kW. Praticamente siamo i migliori per quanto riguarda il rapporto tra energia utilizzata ed energia istallata, con un indice di efficienza del 95%. Questa modu larità delle batterie permette di ot timizzare autonomia e peso e permette all’eDaily di adattarsi a tutti gli allestimenti, gli stessi che ci sono sull’endotermico. Le batterie sono coperte da una

Con l’eDaily nasce il concetto di ecosistema. IVECO offre con l’eDaily un ventaglio di soluzioni e di servizi per favorire l’accesso alla mobilità a zero emissioni dei clienti. Per accompagnare i clienti in questo cambiamento, abbiamo scelto dei partner importanti sul mercato che collaborano con noi per creare offerte integrate per i clienti dei veicoli elettrici, per esempio la partnership con Enel X Way, un partner molto forte su tutto il territorio nazionale, che ci supporta per quanto riguarda le infrastrutture di ricarica. In tutto questo si inserisce GATE (Green & Advanced Transport Ecosystem) la nuova società che ha appena debuttato sul mercato e che offre un nuovo modello di business, un noleggio “all inclusive” a lungo termine per veicoli elettrici. Si focalizzerà solo su veicoli a trazione alternative: cominciamo dall’eDaily per poi arrivare ad aprire anche al segmento dei pesanti con il Nikola. GATE dunque è una società di noleggio che offre un’innovativa formula “pay per L’eDaily ha la stessa line-up dei modelli da 3,5 a 7,2 ton e tutte le versioni presenti sull’endotermico, dal furgone al cabinato dal minibus ai telai scudati; anche la volumetria del carico è la stessa, arriva 19,6 metri cubi.

IVECO DAILY 10 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 PRODOTTO
Marta Rava, da quindici anni in IVECO, sempre in ambito marketing e customer service, oggi è responsabile Marketing Business Line Gamma Leggera per il mercato Italia.

use” per offrire al cliente la possibilità di non acquistare un veicolo elettrico ma di noleggiarlo a un costo chilometrico. Il cliente, insieme alla forza commerciale, andrà a stimare quale sarà l’uso del veicolo, quanti chilometri potrà fare nella sua mission e si andrà a determinarne, appunto, un costo chilometrico. Dunque GATE è una nuova società, 100% IVECO, con persone dedicate, strutture dedicate, servizi integrati; GATE offrirà anche dei diversi pacchetti di vari livelli e fornirà al cliente una card per ricaricare il veicolo su tutto il territorio italiano. In definitiva GATE serve proprio a rendere accessibile ai clienti una nuova tecnologia.

Il Daily è un veicolo che, tradizionalmente duttile, si presta a molte specializzazioni. È lo stesso per il fratello elettrico?

La capacità del Daily di essere un’ottima base per ogni allestimento e quindi per essere usato in moltissimi impieghi, si trasferisce sul “fratello” elettrico . L’eDaily è il primo vei colo commerciale elettri co a fornire tre tipolo gie di ePTO, fino a 15 kW. Vuol dire che è in grado di fornire energia agli allestimenti tramite prese di forza elettriche, andando ad alimentare, tra gli altri, gruppi frigo, gru, piattaforme aeree, cassoni ribaltabili ma anche compattatori; diciamo che tutto il mondo degli allestimenti può essere coperto dalla parte elettrica. Vediamo queste ePTO: attraverso la “low voltage” l’eDaily può fornire la corrente a 12 Volt, per alimentare una sponda caricatrice fino a 2,5 kW. Ma l’eDaily è perfetto anche per il trasporto a temperatura controllata visto che con un ePTO ad alto voltaggio, 400 volt, si può alimentare un gruppo

L’eDaily rispetta la grande versatilità del “fratello” endotermico: è perfetto anche per il trasporto a temperatura controllata visto che con un ePTO ad alto voltaggio, 400 volt, si può alimentare un gruppo frigo.

frigo. L’ultimo esempio è quello del motore elettrico ausiliario chiamato eMotor PTO, che vediamo focalizzato sull’ecologia perché in questo caso l’eDaily può fornire una potenza fino a 15 kW per collegare, per esempio, una pompa idraulica. Dunque il veicolo elettrico è in grado coprire tutti gli allestimenti che sono possibili sull’endotermico.

In questo momento e già da qualche mese l’eDaily è al “centro dell’attenzione” da molti punti di vista, per esempio con una campagna pubblicitaria e una serie di eventi. Come è strutturata la campagna di lancio?

Daily ha un nuovo testimonial che è Enrico Brignano, un personaggio che incarna, secondo noi, molti dei valori che caratterizzano il Daily: versatilità, produttività, italianità etc. Tra l’altro anche Brignano ha acquistato un Daily per la logistica dei suoi spettacoli. L’attore è presente in una serie di divertenti video e nelle varie attività promozionali che sono già in atto con l’aiuto dei concessionari.

Enrico Brignano, nuovo testimonial del Daily, con Massimo Revetria, Head of Business Line Light IVECO mercato Italia, posa davanti al Daily acquistato dall’attore romano per gestire la logistica dei suoi spettacoli.

La specificità dell’eDaily presuppone che non si tratti più, per IVECO, solo di vendere il veicolo, diciamo il “ferro”, ma anche una serie di nuovi servizi, ce ne parla? Il veicolo elettrico è connesso di serie, e proprio grazie alla “connectivity box” possiamo fornire tutta una serie di servizi connessi che vanno a supportare il cliente nella sua attività lavorativa; per esempio servizi che permettono al cliente di avere un controllo dell’energia e delle operazioni di ricarica. Per i clienti sono previsti un portale, l’“IVECO ON”, che già esiste anche per i clienti dei veicoli tradizionali e un’ app la “EASY DAILY App” attraverso queste soluzioni il cliente potrà avere tutte le informazioni che arrivano dal veicolo e una serie di altre funzionalità a bordo che permettono di gestire la ricarica o la climatizzazione della cabina da remoto. Ma ci saranno, sempre da remoto, gli aggiornamenti di software e il monitoraggio veicolo da parte dell’IVECO Customer Uptime Center. Inoltre abbiamo una nuova app l’eDaily Routing App, un navigatore intelligente in grado di aiutare il cliente nella gestione dei consumi e delle ricariche.

A proposito di concessionari, quanto è importante l’apporto della rete in queto momento di lancio?

La rete è un anello cruciale di tutto il processo di lancio e di vendita proprio per accompagnare i clienti nella transizione verso una nuova mobilità elettrica, costituita non solo dal prodotto, ma da tutto il mondo dei servizi. Dobbiamo poi ricordare che l’eDaily è un prodotto completamente nuovo su cui i clienti non hanno esperienza e, anzi, qualche volta hanno dei dubbi; quindi, è necessario investire nell’informazione del prodotto. Riteniamo poi che sia fondamentale far provare il veicolo in condizioni operative, quindi in azienda e per questo abbiamo predisposto una flotta di veicoli “demo” gestiti dai concessionari, a disposizione dei clienti per capire le potenzialità del veicolo. Attorno a questi test abbiamo studiato una serie di eventi sul territorio, organizzati proprio dai concessionari. Insomma, dobbiamo tutti aiutare i clienti ad affrontare un cambio di mentalità.

Quando inizieranno le consegne?

Le consegne stanno iniziando ora e le prenotazioni stanno arrivando. Possiamo dire che è la stessa risposta di sempre, semplicemente elettrica. Perché la risposta è sempre Daily! #

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GUARDA IL VIDEO DI ENRICO BRIGNANO, IL NUOVO VOLTO DEL DAILY

Il premio, assegnato in occasione dello IAA 2022 di Hannover, al Volkswagen ID.Buzz Cargo, grazie alle sue caratteristiche eccezionali, al design accattivante e alla sua forte attenzione alla sostenibilità. In finale tutti furgoni elettrici

di Valeria di rosa

Se il mondo dei veicoli commerciali si sta evolvendo velocemente verso l’elettrificazione, non può che seguire la stessa strada il Van of The Year, che nel 2023 ha proclamato vincitore proprio un veicolo elettrico, il Volkswagen ID.Buzz Cargo. La proclamazione è arrivata durante la cerimonia in occasione dello IAA Transportation 2022 di Hannover. A contendere il riconoscimento tutti furgoni elettrici, tra i quali gli Stellantis Fiat E-Scudo e E-Doblò, il Ford Pro E-Transit e il terzetto composto da Reanult Kangoo Van E-Tech Electric, MercedesBenz E-Citan e Nissan Townstar ZeroEmission. Ma ad aggiudicarsi l’ambito “Van of The Year 2023” è stato proprio il Volkswagen ID.Buzz Cargo, grazie alle

Il Van of the Year diventa elettrico

sue caratteristiche all’avanguardia, alla tecnologia innovativa e al suo impegno verso una mobilità sostenibile.

“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di questo importante premio per l’ID. Buzz Cargo. Un enorme ‘grazie’ alla giuria IVOTY e a tutti i dipendenti di Volkswagen Veicoli Commerciali che hanno contribuito a far sì che l’ID. Buzz Cargo sia diventato il miglior furgone della sua categoria” è stato il commento di Carsten Intra, amministratore Delegato di

Volkswagen Veicoli Commerciali, che ha ritirato il premio in occasione della serata di presentazione all’IAA TRANSPORTATION di Hannover.

CARATTERISTICHE E DESIGN

L’ ID. Buzz Cargo è il primo furgone nato elettrico nella famiglia Volkswagen e si posiziona a metà fra veicolo da lavoro e autovettura grazie alla sua doppia anima di monovolume per il trasporto passeggeri e furgone per

12 TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 PRODOTTO VAN OF THE YEAR
Jarlath Sweeney consegna il premio IVOTY all’amministratore delegato di Volkswagen Veicoli Commerciali Carsten Intra.

le merci. Un furgone completamente elettrico che unisce un design retrò con soluzioni futuristiche. Basato sul celebre design del classico Bulli, il ID.Buzz Cargo è stato aggiornato con linee moderne ed eleganti che lo rendono un’opera d’arte su quattro ruote. L’ampio spazio interno consente una versatilità senza pari, con numerose configurazioni possibili per adattarsi a diverse esigenze commerciali. Grazie al moderno design del vano di carico, ID. Buzz Cargo consente di caricare due euro pallet disposti trasversalmente e offre una capacità di carico fino a 3,9 metri cubi. Grazie alla potente trazione elettrica e al gancio di traino fornibile a richiesta, sono possibili pesi rimorchiabili fino a 1.000 kg. Inoltre, il sistema di trazione integrale assicura un’ottima stabilità su strada, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.

Montato nella zona posteriore per un minimo ingombro, il mo tore elettrico eroga una potenza massima di 150 kW. La batteria con contenuto energetico net to pari a 77 kWh consente a ID. Buzz Cargo di percorrere fino a 410 km senza alcuna sosta per la ricarica. In corrente alternata (AC), con una potenza di 11 kW, la batteria si ricarica completamente (dallo 0 al 100%) in 7 ore e mezza. In caso di ricarica rapida (DC), con una potenza che raggiunge i 170 kW, il veicolo può essere ricaricato dal 5 all’80% in circa 30 minuti. In futuro, sarà possibile semplificare ulteriormente il processo di ricarica, grazie alla tecnologia Plug & Charge, che permette di autenticare il veicolo presso le stazioni di ricarica rapida.

TECNOLOGIA E CONNETTIVITÀ

Volkswagen ID.Buzz Cargo è dotato di un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Un display touch-screen posizionato al centro del cruscotto fornisce un facile accesso a tutte le funzionalità del veicolo, inclusi i sistemi di navigazione, le opzioni di intrattenimento e la gestione energetica. Inoltre, la connettività avanzata consente di integrare il furgone

con dispositivi mobili e applicazioni di gestione della flotta, semplificando la pianificazione dei percorsi e il monitoraggio delle prestazioni. Molteplici i sistemi di assistenza alla guida di cui il veicolo è dotato, tra i quali il Car2X (segnalatore di pericoli a breve raggio grazie allo scambio di dati con le altre auto), il Front Assist con rilevamento di pedoni e ciclisti con funzione di frenata di emergenza, il riconoscimento della segnaletica stradale e l’assistente di mantenimento corsia Lane Assist.

coniugare l’innovazione tecnologica con un’impronta ecologica ridotta. Il veicolo rappresenta un significativo passo avanti nella transizione verso una mobilità sostenibile nel settore dei veicoli commerciali. La combinazione di un design iconico, una propulsione completamente elettrica e un’ampia gamma di caratteristiche intelligenti lo rende una scelta eccellente per le aziende che desiderano ridurre l’impatto ambientale delle loro operazioni. ID.Buzz Cargo dimostra che è possibile coniugare la funzionalità di un furgone commerciale con una mobilità ecologica senza compromessi. Come ha spiegato Jarlath Sweeney, che ha consegnato l’ambito premio in qualità di presidente dell’IVOTY a nome della giuria: “Non capita spesso che un concetto di veicolo completamente nuovo emerga e provochi immediatamente un tale scalpore sul mercato. Congratulazioni al team di sviluppo di Volkswagen Veicoli Commerciali per questo veicolo unico”.

MOTIVAZIONE DEL PREMIO

“VAN OF THE YEAR 2023”

I criteri con cui i 24 giornalisti della giuria quest’anno hanno assegnato il riconoscimento sono stati l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità e naturalmente il rispetto dell’ambiente, oltre al fatto che il furgone deve essere nuovo e prodotto almeno per la fine del 2022. Id Buzz ha vinto con 110 punti, 10 in meno di Ford E-Transit che è arrivato secondo davanti a Reanult Kangoo Van E-Tech Electric e Mercedes-Benz eCitan. La motivazione che ha portato il Volkswagen ID.Buzz Cargo a vincere il prestigioso titolo di “Van of the Year 2023” è la sua capacità di

L’IMPEGNO DI VOLKSWAGEN VERSO LA SOSTENIBILITÀ

L’assegnazione del “Van of the Year 2023” al Volkswagen ID.Buzz Cargo rappresenta un passo importante verso un futuro in cui la mobilità commerciale sarà più pulita, efficiente ed ecologicamente sostenibile. Con ID.Buzz Cargo, Volkswagen dimostra il suo impegno a guidare l’innovazione nel settore dei veicoli commerciali e a creare soluzioni che soddisfino le esigenze delle aziende moderne, senza compromettere l’ambiente in cui viviamo: Volkswagen ha dichiarato infatti che entro il 2050 l’Azienda raggiungerà la neutralità carbonica. #

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Il cockpit del Volkswagen ID. Buzz Cargo attraverso cui è possibile accedere alle funzionalità del veicolo.

MERCEDES nozze d’oro con l’Italia

Cinquant’anni fa nasceva la filiale italiana della

Casa di Stoccarda di Ferruccio Venturoli

Con un pranzo per la stampa specializzata, nella suggestiva Casina di Villa Madama, a Roma, preceduto da una sfilata di veicoli storici, Mercedes-Benz Italia ha festeggiato i cinquant’anni di vita. Mezzo secolo cioè da quando, nel ‘73, la Casa automobilistica tedesca, cavalcando l’ondata di cambiamento e innovazione che stava colpendo il settore automobilistico e della mobilità in generale, fondò, a Roma, Mercedes-Benz Italia. L’esigenza che portò a questo passo, tuttavia, non fu tanto quella di gestire il mercato delle automobili di lusso, che erano già efficacemente distribuite dall’importatore Autostar, attraverso la sua rete di concessionarie, quanto piuttosto quello di aumentare le vendite dei veicoli commerciali e industriali nel nostro Paese. Mercedes-Benz, all’epoca un’azienda unica, portava in sé anche una grande

UN NUOVO CAPO PER LA STELLA ITALIANA

La “festa di compleanno” è stata anche l’occasione per presentare alla stampa il nuovo amministratore delegato di Mercedes-Benz Italia. Marc Langenbrinck, dal primo giugno, ha preso il posto di Radek Jelinek, dal 2018 Presidente e CEO di MercedesBenz Italia. Langenbrinck è un membro esperto della community Sales & Marketing della casa di Stoccarda e vanta quasi 30 anni di carriera in Azienda. Entrato in Mercedes-Benz nel 1995, Langenbrinck ha iniziato il suo percorso nell’ambito delle strategie di vendita e marketing, fino ad arrivare alla carica di CEO prima in Francia, poi in Svizzera.

esperienza nei veicoli da lavoro e intendeva attaccare i prolifici settori del trasporto commerciale leggero e pesante con i suoi prodotti, tecnicamente molto raffinati e dalla reputazione di mezzi capaci e robusti almeno quanto le auto.

UN COSTANTE PROGRESSO

La filiale italiana fu creata con la partecipazione di Mercedes-Benz per il 75% e della stessa Autostar per il restante 25% e il primo decennio fu caratterizzato da un costante progresso nell’organizzazione e nella struttura commerciale e di assistenza; nel 1978, fu creata la Merfina, la finanziaria controllata dalla stessa MBI, per offrire servizi al cliente, una novità rispetto al metodo diretto di vendita attuato fino ad allora. Il primo presidente fu Piero Boccanelli, l’amministratore delegato Hans Breithaupt; questi prese l’incarico come una vera sfida mettendo come condizione le sue stesse dimissioni se nel giro di un anno l’andamento dell’azienda non si fosse dimostrato più che positivo. Fu decisamente premiato dal successo, con volumi cresciuti tre volte nel corso degli Anni ‘80, rispetto a quelli dell’inizio.

Nel 1982, fu riunita, in un’unica organizzazione, la commercializzazione dei veicoli industriali, dei commerciali e delle vetture: i risultati furono immediati e significativi tanto che, nella penisola, il marchio chiuse il 1989 con oltre 40mila unità, tra vetture, van e camion, quasi il triplo di quelle consegnate nel 1980, nel 1999, erano diventate 80mila l’anno.

UNA GAMMA SEMPRE PIÙ SOFISTICATA

Nel frattempo, la gamma prodotti si andava ampliando diventando sempre più sofisticata e creando modelli diventati di riferimento anche nel settore LCV come Vito e Sprinter, oggi cuore dell’offerta tra i van premium. Nel frattempo anche la gestone aziendale cambiava ed evolveva: una nuova organizzazione commerciale cambiava le regole del gioco, passando dai margini di guadagno fissi a quelli variabili in funzione dei risultati e a nuove strategie trasversali di marketing che allineavano definitivamente anche l’immagine dei van e dei truck a quella delle auto.

Nel 1995, la sede si è spostata nel nuovo sito di via Giulio Vincenzo Bona, sulla Via Tiburtina, dove si trova tuttora, e nel ventennio seguente i volumi hanno continuato a crescere fino a raggiungere e superare le 100mila e poi le 120mila unità l’anno, di concerto con la crescita delle nuove formule parallele all’acquisto, come leasing e noleggio.

ANNI DUEMILA, IL PICCO DELLE VENDITE

Gli anni Duemila furono quelli in cui le vendite di Mercedes-Benz Italia raggiunsero il picco. Da 80mila alle oltre 120mila unità del 2007. Il marketing diventò cruciale per lanciare i nuovi prodotti. Furono anni di grande visibilità per il Brand anche grazie alle numerose attività di eventi e all’attenzione agli sport più affini al Marchio con una forte virata verso un pubblico più giovane e ampio. Le attività di charity, il sostegno a importanti realtà territoriali come l’ospedale “Bambino Gesù”, dimostrarono la vicinanza di Mercedes-Benz Italia al territorio. Gli eventi nelle concessionarie e sul territorio, anche in partnership con marchi di altri settori merceologici del lusso, hanno arricchito l’appeal della Stella verso nuovi clienti. Il mondo dei gioielli, dell’enogastronomia, della moda e del fitness contribuirono a dare un’immagine ben precisa ai lanci dei nuovi veicoli, attirando anche il pubblico femminile nelle concessionarie. Nel 2022 Mercedes-Benz Italia, come tutte le filiali europee della Stella si divide, dando vita a una realtà indipendente, Mercedes-Benz Trucks Italia. #

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Un manifesto pubblicitario dell’allora Mercedes-Benz Veicoli Industriali, risalente agli Anni 80.

GAMMA VEICOLI COMMERCIALI 100% ELETTRICA

Consumo di energia elettrica gamma e-LCV Peugeot (Wh/100km): 186,7 - 383; emissioni CO₂ (g/km): 0.

Valori omologati in base al ciclo misto WLTP, aggiornati al 30/04/2023. I valori sono indicati a fini comparativi. I valori effettivi di consumo di carburante e di emissioni di CO₂ possono essere diversi e possono variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optionals, temperatura, stile di guida, velocità, peso totale, utilizzo di determinati equipaggiamenti (aria condizionata, riscaldamento, radio, navigazione, luci, ecc.), tipologia e condizioni degli pneumatici, condizioni stradali, condizioni climatiche esterne, ecc. Immagini illustrative; caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Messaggio pubblicitario, con finalità promozionale.

Tendenze, obblighi legislativi, soluzioni per le flotte: i van più moderni sono dotati di telematica e soluzioni di sicurezza avanzate. Il classico furgone è diventato un concentrato di alta tecnologia

Connettività, che passione!

Evitiamo un errore molto diffuso, l’importanza della connettività per i furgoni va ben oltre l’utilizzo comune dello smartphone per effettuare chiamate o ascoltare musica alla guida.

Sembra una banalità, ma non tutti sembrano apprezzare – e soprattutto conoscere – la gamma di funzionalità che migliorano l’efficienza e l’interazione tra autista e macchina sui veicoli commerciali e industriali. In questo percorso, nei mesi scorsi, abbiamo già mostrato come la connettività cellulare 5G sia fondamentale per le sue potenzialità di influire positivamente sulle capacità comunicative dei veicoli connessi. Una trasmissione più rapida dei dati relativi al veicolo, infatti, significa migliorare ulteriormente la sicurezza operativa e l’efficienza di ogni mezzo.

UN AIUTO PER LE FLOTTE MA NON SOLO

I fleet manager sanno bene di cosa stiamo parlando: negli ultimi anni, sono stati introdotti numerosi dispositivi con funzioni di connettività che consentono di condividere dati in tempo reale per monitorare gli spostamenti, controllare lo stato delle flotte e pianificare la manutenzione. Per questo, nelle varie soluzioni offerte dai costruttori e dagli specialisti del settore, è possibile creare profili personalizzati per i conducenti e condividere informazioni utili per la gestione di tutti i mezzi. All’interno delle piattaforme più recenti, diverse soluzioni offrono una connettività completa e integrata: in linea di massima viene offerto un pacchetto unico che comprende tutti i sistemi di monitoraggio remoto dello stato del veicolo, dall’app

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 TECNOLOGIA 16 CONNETTIVITÀ

alla pianificazione delle manutenzioni. Soluzioni che, nel loro insieme, aiutano a migliorare l’efficienza operativa e consentono un trasporto sempre più sicuro e affidabile.

LE SFIDE DELLA CONNETTIVITÀ A BORDO

Per capire come la connettività sia diventata la vera protagonista a bordo dei furgoni, abbiamo contattato un’esperta del settore. A guidarci in questo percorso Stella Silvestri, Country Leader Italy, Croatia, Slovenia & Greece per ZF CV Digital Solutions: “Il trasporto su strada si trova ad affrontare una moltitudine di sfide che hanno un impatto significativo sull’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza. Pensate alle congestioni del traffico, all’aumento dei costi del carburante, alle normative sul controllo delle emissioni, alla carenza di autisti, ai furti e alla complessità della gestione delle pratiche amministrative, solo per citarne alcu-

il potenziale, i player del mercato stanno rapidamente adottando e integrando sistemi di connettività, rendendolo un supporto indiscutibile nell’operatività quotidiana”, spiega. “Molte flotte hanno adottato tecnologie di connettività, come i sistemi telematici o diagnostici che consentono una facile comunicazione tra veicoli, i gestori di flotte e le centrali operative, promuovendo un coordinamento efficiente tra gli stakeholders e semplificando l’operatività. La connettività si è dimostrata un fattore di cambiamento rivoluzionario, che consente una comunicazione continua tra l’azienda e i suoi asset, migliorando il coordinamento delle attività e incrementando l’efficienza”.

Silvestri ci porta dentro anche al mondo ZF, raccontando quali sono le principali soluzioni fornite alle flotte e non solo. “ZF è una società tecnologica globale che fornisce sistemi per autovetture, veicoli commerciali e tecnologie

razione della mobilità. Con un ampio

ni, i telai, i sistemi di guida autonoma, ”,

coli commerciali. ZF si distingue per ciso focus sulla connettività fornendo

vità dei veicoli

TRASPORTARE OGGI 17

commerciali. Questo include sistemi telematici, diagnostica remota, ottimizzazione delle rotte, gestione degli autisti, supporto alla conformità e l’analisi dei dati che consentono alle aziende la gestione ottimale delle risorse per ridurne i costi, migliorare la sicurezza e incrementare la redditività ”.

LA TELEMATICA È IL VERO GAME-CHANGER

Nello specifico, “le soluzioni di telematica di ZF sono un game-changer del settore per soddisfare le esigenze dei veicoli commerciali leggeri. Gli operatori LCV usufruiscono di un monitoraggio accurato dei veicoli, sono in grado di offrire un migliore servizio ai propri clienti grazie a tempi di risposta più rapidi e a notifiche affidabili sull’arrivo del carico, nonché dell’ottimizzazione dell’assegnazioni delle attività per ridurre i chilometri percorsi e il consumo di carburante. Le soluzioni per la gestione dei costi del carburante offrono visibilità in tempo reale e suggerimenti efficaci per i rifornimenti, mentre la valutazione delle prestazioni degli autisti garantisce un controllo dei consumi. Inoltre, per dare priorità alla sicurezza, le soluzioni telematiche di ZF per LCV includono allarmi in tempo reale, «panic bottom» per i conducenti e una soluzione «anti start». L’integrazione con le soluzioni hardware e software esistenti in azienda aumenta la flessibilità e la pervasività delle soluzioni ZF, consentendo una gestione a 360° della flotta”. Stella Silvestri, sempre disponibile per ulteriori informazioni (come ad esempio su LinkedIn: linkedin. com/in/stella-silvestri/), ci accompagna anche nella vision del prossimo futuro.

UN FUTURO CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Grazie alla rapida evoluzione della tecnologia, continua Silvestri, “si aprono nuove e interessanti opportunità per i gestori delle flotte di migliorare la loro operatività. Uno degli sviluppi più interessanti riguarda la manutenzione predittiva e l’analisi dei Big Data basata su AI (l’intelligenza artificiale). Qui arriva SCALAR, la piattaforma ZF con tecnologia AI avanzata che sta definendo le nuove regole del mondo dei trasporti. Con processi decisionali e ottimizzazione in tempo reale basati sull’intelligenza artificiale, le flotte possono sperimentare un’efficienza nell’operatività senza precedenti. Questa soluzione all’avanguardia stabilisce un sistema end-to-end intelligente che riesce ad orchestrare perfettamente la logistica del trasporto merci e del trasporto passeggeri. Attraverso la combinazione di queste innovazioni, SCALAR trasforma il modo in cui le flotte operano, introducendo una nuova era di efficienza e connettività”.

IL FUTURO NEI PIANI DELL’UE

Quando si parla di connettività non si può non parlare di legislazione e sistemi ADAS. Ma a cosa servono gli Advanced Driver Assistance Systems? Quali sono i più efficaci per migliorare la sicurezza sulle strade? E soprattutto, quale sarà l’evoluzione futura di questi sistemi? Come abbiamo visto, nei prossimi anni, si parlerà sempre più di ‘ADAS connessi’ che sfrutteranno l’evoluzione dei servizi di connettività, in particolare quelli legati alla rete 5G, che garantisce

ADAS

COSA È CAMBIATO DALL’ESTATE 2022

A partire dal 6 luglio 2022, la General Safety Regulation del Regolamento Europeo 2019/2144 ha introdotto nuovi funzioni di sicurezza per l’assistenza al conducente, comprendendo alcuni obblighi che variano a seconda della tipologia del mezzo. Il trasporto merci e passeggeri, compresi i furgoni e i mezzi commerciali, è stato particolarmente impattato dai nuovi obblighi di sicurezza.

In breve le novità sono state le seguenti:

 per tutti i veicoli stradali (autovetture, furgoni, autocarri e pullman): adattamento intelligente della velocità, rilevamento in retromarcia con telecamera o sensori, avviso in caso di disattenzione del conducente dovuta a stanchezza o distrazione, registratori di dati di evento e segnalazione di arresto di emergenza;

 per autovetture e van: funzioni ulteriori quali sistemi di mantenimento della corsia e di frenata automatica;

 per pullman e autocarri: tecnologie per un migliore rilevamento di eventuali angoli morti, segnalazioni per prevenire la collisione con pedoni o ciclisti e sistemi di controllo della pressione degli pneumatici.

Gli obblighi riguardano per ora solo i modelli di nuova omologazione, mentre quelli già in commercio sono esenti da questo obbligo fino a luglio 2024, momento in cui gli ADAS diventeranno obbligatori per tutti i veicoli, anche se molte case costruttrici – specie per i veicoli commerciali – hanno già deciso di anticipare le scadenze.

TRASPORTARE OGGI agosto/settembre 2023 18 TECNOLOGIA CONNETTIVITÀ

benefici sulla capacità di interconnessione dei dispositivi, sull’ampiezza di banda per il passaggio dei dati e sul livello di latenza. Un sistema complesso, le nuove norme sono al centro di un percorso virtuoso per migliorare tanto la sicurezza stradale quanto per consentire la prossima omologazione dei veicoli autonomi in tutta Europa. Il 6 luglio 2022 è entrato in vigore il nuovo regolamento UE sulla sicurezza dei veicoli, introducendo da una parte una

autonoma, la tecnologia più avanzata (e attesa) che ancora non si è pienamente realizzata. Se tra gli autisti è ancora una specie di tabù, una sorta di convitato di pietra nelle soluzioni di connettività, più di una persona su 3 (ben il 37%) ha risposto che non ha preferenze nello scegliere tra la guida di un essere umano e quella di una macchina. Il legislatore si sta muovendo per tempo, ma il fatto che un intervistato su quattro si sentirebbe più sicuro se un van fosse

realizzata in collaborazione con Econometrica, ha evidenziato l’utilizzo crescente della connettività per migliorare l’efficienza delle flotte e il cambiamento culturale verso l’elettrificazione dei veicoli che è sempre più legato all’innovazione tecnologica dei van. Come era facilmente immaginabile, uno dei risultati più ovvi ha confermato come la connettività si stia rivelando sempre più fondamentale per i responsabili delle flotte, poiché consente

serie di sistemi avanzati obbligatori di assistenza alla guida per migliorare la sicurezza stradale, e fissando dall’altra il quadro giuridico per l’omologazione nell’UE dei veicoli automatizzati e privi di conducente. L’obiettivo è lodevole visto che con queste nuove misure si vogliono proteggere i passeggeri, i pedoni e i ciclisti in tutta Europa, evitando da qui al 2038 – secondo le stime della Commissione – più di 25000 decessi e almeno 140000 feriti gravi. Un tema caldo e assai sentito, come dimostrano alcuni incidenti che hanno particolarmente colpito l’opinione pubblica.

QUEL SONDAGGIO A FAVORE DELLA GUIDA AUTONOMA

Un sondaggio di Bosch, diffuso durante l’IAA 2018, ha aperto un grande dibattito che vede protagonista la guida

guidato da un algoritmo invece che da una persona è un tema che sta scuotendo tutta l’industria del trasporto. Anche perché si parte da un dato inconfutabile: la tecnologia intelligente a bordo dei furgoni potrebbe impedire un gran numero di incidenti visto che quasi nove incidenti su dieci sono dovuti a un qualche errore umano. Errori che potrebbero rimanere anche senza autisti al volante, ma questo è un altro problema. Forse.

COSA VOGLIONO I FLEET MANAGER

Le tendenze nel settore dei veicoli commerciali leggeri sono state al centro di un recente studio condotto dall’Arval Mobility Observatory. L’indagine, intitolata ‘Etica e pragmatica dell’ultimo miglio: tecnologia e transizione energetica nell’evoluzione delle flotte LCV ’ e

di raccogliere dati essenziali per migliorare l’efficienza dei viaggi. Questo è confermato dall’interesse manifestato per la generazione periodica di indicatori chiave delle prestazioni (KPI) riguardanti consumi, chilometraggio e tipologia di utilizzo dei veicoli (punteggio medio di 7,4/10, in aumento rispetto al 2020), dalla possibilità di ricevere avvisi di manutenzione in tempo reale sulla flotta (7,4) e dalla geolocalizzazione dei veicoli commerciali leggeri (6,6). Inoltre, la sicurezza dei conducenti rimane una priorità per i fleet manager, con l’80% di loro che considera importante l’uso di strumenti per aumentare la sicurezza e attribuisce un punteggio medio di 7,8 a questa tematica. Insomma, la tecnologia è sempre più amica di chi guida per lavoro e connettersi è diventato importante per tutti, anche per il vostro furgone.#

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Tutta mia

Come sta cambiando la logistica cittadina e quali sono le soluzioni che le aziende che si occupano di ultimo miglio stanno adottando per snellire un processo più complicato di quel che appare di Valeria di rosa

L’esplosione delle consegne dell’ultimo miglio è uno dei fattori che più stanno influenzando la logistica urbana. Si stima che negli ultimi 10 anni la loro crescita sia stata esponenziale, con un incremento del 35% nel solo 2021, durante la pandemia. Il loro share percentuale rappresenta il 40-50% del costo totale del relativo processo logistico. La logistica urbana, però, non è soltanto riconducibile alle consegne legate all’ecommerce. In linea generale si tende a riferirsi a una modalità B2C (Business to Consumers) ma in realtà bisognerebbe considerare tutta una serie di “sotto logistiche”, se così si possono

la CITTÀ

definire, che vanno dalle consegne aziendali, alla logistica del montaggio e quella delle cure domiciliari e così via. In questo panorama così complesso, le città sono a misura di queste nuove modalità logistiche? Si tratta di dover ripensare all’assetto urbanistico, si pensi ad esempio alla disponibilità di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, una delle poche tipologie di mezzi deputati ad accedere nei centri cittadini e nelle zone a traffico limitato, oppure alla creazione di punti di ritiro o lockers dislocati sul territorio. Ma non solo. Per snellire un processo logisti co ancora estremamente par cellizzato sarebbe necessa rio modificare le abitudi ni di acquisto dei con sumatori, sempre più abituati alla comodità della consegna a casa o in ufficio. Senza dimenticare un fattore chiave, ma che ancora passa in sordina. Quando si parla

di sostenibilità della logistica urbana, non si parla solo di sostenibilità ambientale o economica, ma anche sociale. Una sostenibilità che va a toccare le condizioni di chi le consegne le fa tutti i giorni. E purtroppo non è tutto oro quello che luccica. “La logistica urbana c’è sempre stata” ci spiega Alberto Accetta, Vicepresidente di SOS-LOGistica, associazione impegnata a promuovere le migliori pratiche in ambito di

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sostenibilità ambientale, economica e sociale, “ci sono le consegne agli uffici, le consegne ai negozi. È chiaro che l’e-commerce e le abitudini dei cittadini hanno modificato le modalità di consegna. L’auspicata concentrazione di consegne e la relativa riduzione della parcellizzazione, oltre ai relativi vantaggi in termini di impiego di flotte specialmente per le consegne urbane, sono ancora lontane da risultati soddisfacenti ” aggiunge.

LE NUOVE FRONTIERE DELLE CONSEGNE

Se da un lato è vero che l’esplosione delle richieste di consegne ha acuito la loro parcellizzazione, dall’altro gli operatori del settore si sono ingegnati, e si stanno continuamente ingegnando, per trovare nuove soluzioni che rispondano alla crescente domanda. Per SiWeGo, che possiamo considerare una sorta di Blablacar delle merci, per esempio, il trasportatore non è più necessariamente un’azienda di trasporto ma può diventare lo stesso consumatore, una persona che sta viaggiando con la sua auto, la sua bici, in treno o anche a piedi e che si prende in carico una merce, che può essere di qualsiasi genere, da una torta a una lettera, da consegnare. Un approccio out of the box, come spiega Marcello Favalli, Ceo & Co-founder di SiWeGO che “rende possibile il trasporto di un bene su di un veicolo che non è espressamente adibito al trasporto merci, come potrebbe essere un’automobile o una bici privata. Quello che interessa è che ci sia un vettore che si stia muovendo per rispondere a una richiesta, il come ci interessa relativamente”. Si tratta di un modo per ottimizzare tempi e costi di consegna, rispondendo anche a quelle esigenze di sostenibilità ambientale verso cui città e istituzioni stanno spingendo sempre più.

FARE OUTSOURCING

Una delle modalità che le aziende di delivery stanno adottando con sempre maggiore frequenza è quella dell’outsourcing, cioè dell’esternalizzazione delle consegne che vengono gestite da aziende di trasporto dotate di flotte idonee al servizio cittadino. Come ci spiega Stefano Manili, Founder e Ceo di Cosaporto, vero e proprio marketplace di prodotti di alta qualità nato nel 2017 che oggi opera sia in Italia, a Milano, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Forte dei Marmi e Santa Margherita

DHL EXPRESS ITALIA

DHL Express Italia è la divisione italiana del Gruppo DHL che si occupa di trasporti aerei internazionali e spedizioni espresse. In Italia conta 10.000 collaboratori, sia diretti sia indiretti, 3.000 service point e 74 filiali tra hub e gateway.

COSAPORTO

Cosaporto.it è un servizio di quality delivery che nasce a Roma nel 2017 e oggi è operativo sia in Italia, a Bologna, Firenze, Forte dei Marmi, Milano, Roma, Santa Margherita Ligure e Torino, sia in Europa, a Londra. Si tratta di una piattaforma di consegne a domicilio che seleziona i propri prodotti da artigiani di alta qualità.

SIWEGO

SiWeGo è una startup italiana con sede a Rovereto che ha sviluppato un’applicazione che consente sia a privati sia ad aziende di consegnare beni per conto di terzi, condividendo il proprio veicolo e l’itinerario, evitando così viaggi a vuoto. La startup è in fundraising e ha già ricevuto investimenti da Messaggerie del Garda e Gruppo Sinergie.

SOS-LOGISTICA

SOS-LOGistica è un’associazione senza fini di lucro fondata nel 2005 che ha lo scopo di supportare le istituzioni pubbliche e le aziende nella creazione di una Supply Chain “verde” che si estende alla produzione, distribuzione e smaltimento e riuso delle merci. I soci e partner sono piccole, medie e grandi imprese, start up, professionisti con comprovata esperienza di logistica, ICT e protezione ambientale, ma anche professori universitari e imprenditori dell’innovazione. I suoi membri appartengono ad una molteplicità di settori tra cui: Trasporto, 3PL, Servizi Intermodali e Terminalistici, Comunicazione, Moda, Energia, Ricerca, Gestione del personale, Consulenza nei vari ambiti della logistica, ICT, Assicurazioni, Progettazione e Innovazione.

Ligure, sia in Europa, con consegne anche a Londra, “affidarsi ad aziende esterne permette a chi fa delivery di poter fare affidamento su aziende specializzate nelle consegne, ottimizzando il servizio e riducendo i costi di gestione delle flotte che le piccole aziende farebbero fatica a sostenere”. Un approccio adottato anche da colossi come DHL, le cui consegne sono gestite da partner specializzati che gestiscono le fasi di ritiro e consegna della merce, muovendo un parco veicoli totale di circa 3.000 mezzi di cui il 10% già elettrificato. Funziona così. Chi fa delivery sceglie dei partner per le consegne e forma poi i corrieri attraverso dei programmi che riguardano diversi aspetti dell’attività lavorativa, dall’ottimizzazione delle consegne e dei percorsi, alle tecniche

di guida più idonee per avere il massimo risparmio di carburante e garantire un impatto ambientale quanto più basso possibile, alla sicurezza sul lavoro.

TECNOLOGIA E CONNETTIVITÀ, CROCE E DELIZIA

Fin qui tutto bello, ma quali sono le difficoltà effettive per chi fa logistica cittadina? “Innanzitutto la disponibilità della tecnologia” ci spiega Roberta Marsi, Sustanibility Manager di DHL Express Italia. Come può essere l’autonomia di un mezzo elettrico, per esempio. Stessa opinione di Marco Favelli di SiWeGo secondo il quale la tecnologia elettrica non è ancora sufficiente a soddisfare appieno le esigenze di lavoro, soprattutto quando i veicoli richiedono di essere

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ricaricati durante le ore lavorative, causando una perdita di tempo e quindi denaro a causa dei tempi ancori troppo lunghi di ricarica. Per questo motivo le aziende, soprattutto quelle strutturate come DHL, stanno investendo in infrastrutture di ricarica, site nei propri hub, che permettano di poter ricaricare i veicoli durante la pausa notturna in modo che i mezzi siano pronti per effettuare, il giorno successivo, i percorsi prestabiliti. Ma anche qui c’è ancora un problema culturale perché, come spiega Stefano Manili di Cosaporto, il cliente non percepisce ancora il valore economico dell’elettrico e le aziende fanno fatica a sostenerne i costi proprio perché i consumatori non sono disposti a pagare di più per questo tipo di servizio a cui però le aziende stesse sono obbligate a ricorrere, soprattutto per le consegne nei centri città. Un circolo vizioso.

veicoli commerciali leggeri, cargo bikes o altro. Ma funziona davvero così? “L’idea di una piattaforma comune, in cui tutti accedono scaricando la merce che viene poi ricaricata da mezzi più piccoli per le consegne cittadine, era stata già testata a Genova nel 2007. Il problema è che, per esempio, una cargo bike non parte da una piattaforma esterna alla città per raggiungere il centro, serviranno sempre i veicoli commerciali. Sarebbe necessario costruire più piattaforme che concentricamente nelle città garantiscano questo tipo di servizio ma l’approccio a questo modello non è ancora collaborativo: non esistono piattaforme comuni, regolamentate dalle Istituzioni, a cui le diverse aziende che si occupano della distribuzione urbana, corrieri come GLS, Bartolini, etc, possono accedere” spiega ancora Accetta. Esistono delle modalità pensate per snellire

STRATEGIE DI SUCCESSO

“Estendere una rete di prossimità attraverso delle partnership di valore con partner capillari sulla città è un tema rilevante” spiega ancora Roberta Marsi di DHL Express. Ma c’è di più. Anche la digitalizzazione è un utile strumento per snellire la logistica cittadina. “Per esempio, permettere al consumatore finale la scelta di modificare la spedizione, una volta che si sia tentata la consegna a casa senza successo, per l’assenza ad esempio del destinatario, selezionando, attraverso il tracking, una destinazione differente ma comunque comoda all’utente, eviterebbe l’aumento del numero di uscite da parte del corriere”, permettendo quindi di risparmiare tempo, abbattere costi e diminuire le emissioni di CO2. La digitalizzazione, e quindi lo snellimento del processo logistico, può essere inoltre applicata anche alla fase di smistamento delle merci, adottando sistemi sempre più automatizzati all’interno degli hub dedicati, al fine di garantire quante più consegne possibili nel loro orario di attività. Senza dimenticare l’importanza dell’ottimizzazione delle rotte, anche in base a eventuali cambiamenti che possono verificarsi durante la giornata.

IL PRINCIPIO DEL VANTAGGIO

LA MANCANZA DI UNA STRATEGIA COMUNE

La transizione energetica ha portato gli operatori a dover adottare diversi metodi di consegna, dalle cargo-bikes a zone di interscambio dove i veicoli più pesanti possono scaricare le merci che vengono poi distribuite nei centri cittadini da veicoli più idonei, siano questi

la logistica cittadina, basti pensare a fermi deposito presso i corrieri oppure alla diffusione dei lockers, punti di ritiro nei quali il corriere può depositare la merce che il consumatore potrà ritirare personalmente. Ma si tratta di iniziative pensate soprattutto in termini di quantità delle consegne e non di qualità e sostenibilità, un metodo, cioè, per garantire quante più consegne possibili.

Ma la difficoltà maggiore nel ripensare una logistica urbana più sostenibile risiede non solo nelle pratiche adottate da chi questa logistica la gestisce ma anche in quelle adottate dai consumatori. Cambiare le abitudini di acquisto dei cittadini, siano essi privati o aziende, è forse una delle sfide più rilevanti in questo panorama. Se io posso ricevere la merce direttamente a casa o in ufficio perché dovrei decidere di servirmi di un punto di ritiro? “Si tratta di quella che noi chiamiamo regola del vantaggio” ci dice il Vicepresidente di SOS-LOGistica. “Se ad esempio Amazon applicasse degli sconti ai clienti che scelgono la consegna presso un punto di ritiro li motiverebbe ad adottare una pratica vantaggiosa”. Possiamo quindi affermare che quello della logistica cittadina è un terreno in forte cambiamento, fatto di sperimentazioni e ricerche di soluzioni in grado di garantire quella sostenibilità ambientale, economica e sociale alla quale pare che tutti anelino. Non resta quindi che seguirne gli sviluppi futuri. #

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Un panorama sempre più elettrizzante

Anche quest’anno siamo entrati nel mondo dei veicoli commerciali per conoscere le novità, le conferme e le tendenze da seguire per chi vuole scegliere un nuovo furgone. L’elettrico sta diventando il padrone di casa, ma l’offerta di veicoli con motori endotermici rimane solida in tutte le case. Per la prima volta andiamo a conoscere un van a idrogeno che potrebbe far parlare molto di sé

Se esiste un’impresa quasi impossibile da realizzare nel mondo dell’autotrasporto, è quella di fare una rassegna esaustiva di tutti i van presenti nei cataloghi delle case costruttrici. Esiste la possibilità di fare un elenco con tutti i dati e i nomi, ma il lettore resterebbe da solo in un’analisi che rimarrebbe sterminata. Stiamo parlando, infatti, di una nicchia di mercato assai grande e, come si può leggere nell’analisi curata da Ferruccio Venturoli, con numeri importanti che sono ripartiti dopo la crisi legata all’emergenza pandemica degli scorsi anni. Perché parlare di van? Non sono più solo cosa da professionisti. I furgoni sono ormai nella quotidianità delle nostre vite, l’esplosione dell’eCommerce e la crescita delle consegne ha fatto sì

che siano presenti ovunque: dai centri cittadini agli abitati più sperduti in campagna. Un problema che riguarda più la logistica che gli autisti che, come non mai, possono usufruire di un’offerta a tutto tondo.

Partiamo dal convitato di pietra di questa analisi: l’elettrico. Lo sappiamo bene, ancora la grande maggioranza dei van cercati e venduti dai professionisti sono diesel ma è impossibile non registrare la tendenza sempre più accentuata verso le zero emissioni da parte del mercato e della politica. Non c’è marchio che non abbia un eVan a listino, la spinta verso i veicoli elettrici è costante e non possiamo non registrarla.

Lo scorso anno ci eravamo chiesti chi ci fosse dietro all’ultimo miglio e

abbiamo raccolto molte testimonianze. Ci eravamo domandati anche se l’elettrico fosse bello, la risposta è arrivata quest’anno: l’elettrico è una certezza e per le giovani generazioni sarà, almeno nei centri urbani, la normalità con cui convivere nel futuro. Sarà una presenza costante, come lo è in questa panoramica in cui abbiamo letteralmente sfogliato l’offerta delle principali case costruttrici per cercare alcuni highlights. Nei numeri precedenti avevamo scritto come la corsa all’elettrificazione avesse prodotto un gran numero di nuove startup e come alcune di loro si fossero subito interessate ai veicoli commerciali, intuendo come questi mezzi potessero consentire di produrre e vendere nuovi veicoli in grandi volumi. In attesa della loro affermazione, le case storiche sono arrivate e sono ben presenti.

In questo speciale, a fianco dei nuovi mezzi, spazieremo pertanto da gamme con veicoli maturi e affermati sul mercato arrivando fino ad autentiche chicche, come l’avveniristico furgone alimentato a idrogeno, per un settore tutto da conoscere.

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Partire dalle certezze. Per il 2023 le novità di prodotto più importanti in casa Ford sono il Transit Custom e il Transit Courier, entrambi completamente rinnovati, entrambi disponibili anche in versione 100% elettrica, entrambi connessi all’ecosistema software Ford Pro. Il Custom è già ordinabile, con le prime unità in arrivo alla fine dell’estate, mentre per il Courier è questione di poche settimane, con le prime unità in arrivo a fine anno. Infatti, se la produzione della versione 100% elettrica inizierà nel 2024, i modelli termici arriveranno invece già entro il 2023. Andiamo in ordine temporale. Le versioni termiche del Courier saranno equipaggiate con motori diesel EcoBlue 1.5 da 100CV e benzina EcoBoost 1.0 da 100 e 125CV. La portata delle versioni termiche è di 678kg, incrementabili fino a 845 con l’opzione High Payload. Il traino massimo è di 1.100kg per i modelli diesel e 1.000kg per quelli a benzina. Disponibile in versione furgone e furgone doppia cabina, la gamma propone anche le serie Limited e Active dai contenuti altamente personalizzati. Il nuovo van è supportato dalla stessa rete completa di Ford Pro Service, che comprende, come il resto della gamma Transit, il Mobile Service che si sta espandendo in Europa, l’esclusivo sistema di Uptime connesso FORDLive e la rete di concessionari di veicoli commerciali dedicati più grande del Continente. Nella versione a zero emissioni, E-Transit Courier va a completare il resto della famiglia Transit, affiancando i più grandi E-Transit e

FORD

RINNOVATI TRANSIT CUSTOM E TRANSIT COURIER

E-Transit Custom. Esteticamente, E-Transit Courier è stato completamente rinnovato ed aumentato nelle dimensioni per offrire una capacità di carico maggiore della versione attuale (+25%). Questo volume può essere ulteriormente aumentato grazie alla nuova funzione di paratia con apertura per carichi lunghi, che dà ai clienti la possibilità di trasportare oggetti come assi o tubi lunghi oltre 2.600 mm. Il carico utile massimo per il modello 100% elettrico è di 700 kg, con un peso massimo trainabile di 750 kg. All’interno, il

nuovo modello offre una dotazione di serie completa, che comprende caratteristiche esclusive dell’abitacolo, come il volante con bordo inferiore squadrato, per migliorare lo spazio per le gambe e la visibilità del conducente, il cambio a colonna, l’accensione a pulsante e il freno a mano elettronico per offrire un maggiore spazio di stivaggio. Dal punto di vista della sicurezza, è disponibile un ricco equipaggiamento di sistemi di assistenza alla guida che comprende l’Adaptive Cruise Control con Lane Centring e Stop & Go, il Blind Spot Information System con Cross Traffic Alert, l’Intersection Assist e il Reverse Brake Assist. In linea con le tendenze attuali del settore, infatti, il focus dell’offerta Ford Pro verte proprio sull’interazione digitale, la connettività, la gestione della flotta e quella telematica che è comune a tutti i veicoli commerciali Ford di nuova generazione. Un impegno che ha già ottenuti i primi riconoscimenti visto che Ford Pro ha ricevuto il premio di “miglior lancio tecnologico dell’anno” ai ‘World’s Greatest Auto Disruptors of 2023 Awards’ di Newsweek.

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IVECO

Van e IVECO, le due parole dell’estate. A luglio, come annunciato a settembre 2022, ha debuttato nel mercato italiano GATE, Green & Advanced Transport Ecosystem.

L’offerta ha come protagonista il nuovo eDAILY, il furgone elettrico di IVECO, e vuole rivoluzionare il concetto che sta dietro al possesso di un van, visto che la nuova società di Iveco Group offre una formula pay-per-use e flessibile per il noleggio a lungo termine di veicoli commerciali 100% green.

GATE è passato nel giro di pochi mesi dall’essere solo un’idea al diventare un ecosistema completo che mette a disposizione tre diversi pacchetti: Easy, Energy ed eManager. Ognuno di essi comprende opzioni per le stazioni di ricarica e servizi dedicati, per soddisfare le diverse esigenze dei clienti che sceglieranno la versione elettrica. La caratteristica più innovativa di GATE rimane la formula pay-per-use, che permette – come ha anticipato Gennaro Formato, Responsabile Formazione Commerciale IVECO Mercato Italia – il passaggio da un noleggio con canone mensile fisso a un’offerta su misura incentrata sull’utiliz zo stimato del veicolo da parte dell’u tente, con servizi premium e congua gli successivi basati sui consumi effettivi. Parola d’ordine quel la flessibilità che è il cuore di una formula che consen te ai clienti di scegliere la soluzione migliore per le loro esigenze.

Alla base del nuovo ecosistema c’è la tecnologia green, a cui si unisce il valore aggiunto di partner di alto livello. Tra i principali ci sono Bridgestone e wefox: il programma

Fleetcare di Bridgestone, con il suo ecosistema digitale integrato endto-end offre ai clienti GATE servizi di gestione degli pneumatici supportati dalla telematica e dall’intelligenza artificiale, mentre wefox ha selezionato i migliori prodotti assicurativi per garantire la piena conformità del nuovo business.

ECCO GATE, L’OFFERTA

CHE RIVOLUZIONA IL POSSESSO DI UN VAN

Tornando al ‘ferro’, il fulcro dell’offerta rimane saldamente intorno al Daily che, lo scorso anno, ha fatto registrato performance importanti con una quota di mercato che ha superato il 32,5%, vale a dire 5 punti in più rispetto al 2021.

Un percorso che si sta consolidando grazie a campagne commerciali adeguate al contesto attuale, con veicoli disponibili in pronta consegna e una produzione più flessibile che consente di configurare in tempi ridotti il veicolo più adatto al cliente. Tra le tappe di questo percorso da segnalare l’arrivo di un testimonial d’eccezione come Enrico Brignano. Il comico romano,

infatti, è il nuovo volto del Daily: scelto per rispecchiare le caratteristiche del prodotto, quali versatilità, produttività, forza, italianità, autorevolezza e sicurezza, Brignano contribuisce a trasmettere tutti i valori e le caratteristiche di un veicolo da sempre apprezzato, che si è affermato nel tempo come il van di riferimento nel panorama dei veicoli commerciali. Un prodotto che ha saputo soddisfare le esigenze del suo stesso testimonial, in quanto Brignano usa personalmente un Daily cabinato con box adattato alle sue esigenze logistiche. Quella del Daily rimane una gamma da record, letteralmente: il 20 giugno scorso un eDaily è stato agganciato all’enorme IVECO X-Way Strator, un potente mezzo appositamente progettato per movimentare grandi carichi, fino a 150 tonnellate. Il risultato? L’eDaily, trainando più di 153 tonnellate, è entrato nel Guinness World Record per “il carico più pesante trainato da un furgone elettrico”. Che forza!

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MAN

IL TGE RIMANE UNA GARANZIA

Un mezzo che non teme il tempo. Anche nell’ultimo bilancio, nonostante la pesante crisi che ha colpito tutto il settore dei veicoli commerciali, il MAN TGE ha saputo mantenere la quota di mercato dell’anno precedente. Un risultato ancora più importante visto che, per il secondo anno consecutivo, sono stati superati i mille ordini a conferma del posizionamento del TGE come prodotto Premium grazie agli indubbi contenuti tecnici e la conclamata affidabilità. Ma apprezzati sono anche il network commerciale specializzato e il servizio di assistenza garantito da una rete di officine abituate a rapportarsi con i professionisti del trasporto, sempre pronte ad assicurare una qualità e una tempestività del servizio ai massimi livelli. Il prodotto parla da solo, offrendo una versalità molto

apprezzata nei vari modelli che vanno dal MAN TGE Furgone, che permette fino a 18,3 m3 di carico, alla disponibilità dei MAN a cabina singola e a cabina doppia, adatti per il lavoro in cantiere. MAN si è affermata nel tempo sempre più come un fornitore full-range che ha la soluzione giusta per ogni sfida nel campo dei trasporti. Con il TGE, si è voluto applicare anche nel campo dei furgoni l’orientamento al cliente proprio del settore dei camion: per questo sono disponibili diverse varianti di trazione e, a seconda della massa totale a terra, si può avere quella anteriore,

posteriore o integrale, combinate a scelta con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 marce. Con MAN TGE è stata lanciata una generazione di motori diesel completamente nuova: il quattro cilindri è stato sviluppato appositamente tenendo conto delle “dure” condizioni a cui è sottoposto un veicolo commerciale.

Il tutto senza dimenticare MAN eTGE, un furgone efficiente, completamente elettrico e senza emissioni, che permette possibilità di ricarica flessibili e fino a 130 km di autonomia nell’impiegio quotidiano.

MERCEDES-BENZ VANS

ECCELLENZA PER SCELTA

Anche la scelta fatta da Mercedes-Benz Vans è stata dirompente. In un panorama in cui il costruttore si sta riallineando alle nuove esigenze del mercato, la Stella ha deciso che il lusso per i veicoli privati e l’eccellenza per i veicoli commerciali sarà una parte centrale della propria strategia. La scelta è chiara, la casa ha scelto di coccolare i propri clienti target: da un lato le famiglie e gli amanti del tempo libero, dall’altro anche e soprattutto i clienti commerciali. Per questo un focus sui van della

Stella non può non riguardare le novità che hanno coinvolto l’estrema versatilità dei mezzi proposti.

Dalla Classe V al Vito, dai motori a combustione alle unità completamente elettriche, la rinnovata gamma di veicoli di medie dimensioni del marchio con la stella a tre punte si è ben preparata al debutto. Seguendo l’attuale strategia

aziendale, i modelli si basano su un nuovo design distintivo degli esterni e degli interni e su numerosi aggiornamenti in termini di comfort e funzionalità. In questo modo, Mercedes-Benz Vans soddisfa il desiderio di molti clienti privati e commerciali di avere qualcosa di speciale che sia espressione di esclusività e che faciliti la loro vita quotidiana grazie

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NISSAN

OBIETTIVO EUROPA

Lo scorso anno Nissan ha rafforzato la sua posizione nel mercato europeo con sei nuovi modelli elettrificati. Tra questi anche un furgone, il nuovo Townstar, veicolo commerciale compatto, che ha inaugurato la nuova generazione di LCV della casa. Sviluppato sulla piattaforma CMF-CD dell’Alliance con Renault e Mitsubishi, Townstar fin da subito è stato disponibile nella versione van e combi, passo corto e passo lungo, con motore 1.3 benzina da 130 CV e 240 Nm di coppia, Euro 6d-Full, o con motore 100% elettrico con batteria da 44 kWh e 245 Nm di coppia. Una menzione d’obbligo per la versione elettrica: la percorrenza con singola ricarica è pari a 285 km, il 43% in più rispetto all’autonomia del precedente Nissan e-NV200. In linea con l’offerta di questo settore, è presente anche una ricca dotazione tecnologica che comprende diverse feature tra cui la frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni e dei ciclisti, il sistema di parcheggio automatico, il cruise control intelligente, Around View Monitor, ProPILOT, e-Call,

alle moderne tecnologie. Con i nuovi modelli di veicoli di medie dimensioni, Mercedes-Benz ha voluto fare un passo significativo nell’attuazione di questo riallineamento strategico: i veicoli midsize del marchio sono saldamente affermati nei rispettivi segmenti e godono di grande popolarità in Germania, in Europa e non solo. L’elevato grado di funzionalità e il comfort con un design unico e di alta classe sono le chiavi della qualità che il costruttore vuole offrirre sulle proprie gamme. Qualità ora enfatizzate e migliorate ancora una volta, dai vei-

Apple CarPlay / Android Auto e un generoso quadro strumenti digitale da 10 pollici. In quest’ottica che guarda al futuro, la nuova generazione di veicoli commerciali leggeri Nissan Interstar (ex NV400), Primastar (ex NV300) e Townstar rimane una gamma che regala soluzioni versatili ed efficienti, in grado di soddisfare le varie e mutevoli esigenze dei clienti business. Come quelle tipicamente di questa stagione: prima dell’estate è arrivato anche in versione Combi per il mercato europeo l’ultimo Nissan Townstar 100% elettrico. Townstar EV è caratterizzato da un design moderno che segue i temi stilistici di altri EV Nissan: l’esclusivo shield frontale, infatti, ri-

Kumiko che conferisce al mezzo un look premium dal DNA giapponese. Anche in questo caso, come per tutta la gamma Townstar, a bordo si trovano oltre 20 soluzioni tecnologiche per la sicurezza e l’assistenza alla guida. La “stella” cittadina di Nissan, infatti, ha portato all’introduzione anche nella gamma LCV di alcune importanti novità come il ProPILOT, il pacchetto di tecnologie di assistenza alla guida di Nissan già disponibile sulle autovettore, che regola l’accelerazione, la frenata, lo stop, la ripartenza e il mantenimento di carreggiata. Per la prima volta arriva su un van Nissan anche l’Intelligent Around View Monitor (AVM), che grazie ad una sofisticata rete di telecamere riproduce una vista dall’alto a 360° dello

con motori a combustione a quelli con motorizzazione elettrica: i nuovi furgoni commerciali Vito ed eVito incarnano la qualità premium in modo più chiaro e coerente che mai, rimanendo ai vertici del loro segmento grazie, tra l’altro, a un sistema di infotainment e connettività completamente aggiornato, che include nuovi servizi digitali e nuove caratteristiche di sicurezza, che permettono di lavorare in modo confortevole ed efficiente.

Tra le ultime novità da segnalare anche il nuovo eSprinter, lanciato con l’ambizione di essere l’eVan Mercedes-Benz più versatile ed efficiente di tutti i tempi. Facile capire il perché: le numerose opzioni di configurazione e l’elevata capacità di carico, unite alla lunga autonomia, ne fanno uno dei veicoli elettrici di grandi dimensioni più flessibili al mondo. Oltre a

ciò, come valore aggiunto per i clienti di circa 60 mercati, si sono aggiunte la presenza di due stili e lunghezze di carrozzeria, tre dimensioni di batteria, peculiarietà valide per numerose trasformazioni e altrettante varianti. Una scelta che renderà l’eSprinter un interessante veicolo base per numerosi nuovi settori, oltre che per gli allestitori e per i produttori di carrozzerie. Non a caso, per la prima volta, la variante furgone viene offerta negli Stati Uniti e in Canada già in questa seconda metà dell’anno, mentre il lancio sul mercato europeo avverrà gradualmente nei prossimi mesi. L’autonomia elettrica, basata sulla simulazione del ciclo WLTP, sarà di 400 chilometri, mentre l’autonomia – sempre in base al ciclo urbano WLTP – punta l’ambiziosa quota di 500 km. Questa prima variante del furgone verrà lanciata in Europa prima del 2024, mentre la variante con telaio cabinato e le altre varianti di batteria seguiranno successivamente.

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Da oltre un secolo, Renault sviluppa, produce e vende veicoli commerciali per rispondere alle esigenze degli operatori professionali di tutto il mondo. Express, Kangoo, Trafic e Master,

RENAULT LE NOVITÀ E-TECH

veicoli iconici, sono riconosciuti a livello mondiale per le loro innovazioni che migliorano la vita quotidiana degli utenti. L’azienda continua a guardare al futuro: esattamente un anno fa, con l’estate 2022, è stato avviato il rinnovamento della gamma di veicoli commerciali 100% elettrici con il nuovo Kangoo Van E-tech Electric e Master Etech electric 52 kwh. A fianco di un’ampia offerta commerciale con motori termici affermatisi nel tempo, questi due modelli hanno rappresentato l’inizio di una nuova gamma al 100% elettrica e senza compromessi. Un passo importante in una storia che vede Renault come pioniere mondiale e leader europeo dei veicoli a zero emissioni. La continuità è nel DNA della casa, per questo anche il Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric ha conservato tutte le qualità della versione termica, premiata con il prestigioso titolo di ‘International Van Of The Year 2022’, con un mezzo dotato delle migliori tecnologie e performance elettriche.

Tra queste, per garantire la migliore autonomia in qualsiasi stagione, Kangoo dispone di un sistema di climatizzazione regolato da una pompa di calore che consente di riscaldare in inverno e raffreddare d’estate, secondo il principio della climatizzazione reversibile: l’impianto di riscaldamento fornisce all’abitacolo il calore recuperato dall’esterno, viceversa, il climatizzatore estrae il calore dall’abitacolo e lo rilascia all’esterno del veicolo. Sostenibilità ed efficienza come per l’altro van Renault presentato nel 2022: parliamo del Nuovo Master Van E-Tech Electric 52 kWh, il grande furgone elettrico della casa transalpina, che è stato dotato di una nuova batteria da 52 kWh che ne ha aumentato considerevolmente il raggio d’azione e le possibilità di utilizzo, grazie a un’autonomia di oltre 200 km in ciclo misto WLTP. Innovazione e tecnologia vanno di pari passo anche con questo nuovo mezzo: infatti, proprio come su Nuovo Kangoo Van E-Tech Electric, la frenata idraulica classica è stata completata da un sistema di frenata rigenerativa adattiva (ARBS), che ottimizza il recupero energetico in fase di frenata.

PRODOTTO

RENAULT TRUCKS

SOLIDE CERTEZZE

Solide conferme anche nell’offerta dei veicoli leggeri di Renault Trucks con due tipologie da sempre apprezzate dai professionisti: Renault Trucks Master, nelle versioni da 3.1 a 4.5 ton, e Renault Trucks Trafic, in quelle da 2.8 a 3.1 ton, sono due certezze tra i mezzi commerciali. Cabina furgone singola o doppia, telaio singolo o doppio, cabina a piattaforma, tutti i profili sono pronti per le esigenze e i vincoli di ogni attività lavorativa. La gamma dei Renault Trucks Master è contraddistinta dai nuovi motori biturbo (da 130, 150 e 180 CV) ad alte prestazioni e a basso consumo, nonché dell’opzione con il motore elettrico. Anche Renault Trucks Trafic è disponibile in versione furgone, furgone doppia cabina, pianale cabinato e combi con motori da 110, 130, 150 e 170cv. In più, per affermare la propria ambizione di proporsi come valido partner per tutti i professionisti, il costruttore ha ampliato ulteriormente la propria gamma con il lancio di un nuo-

della ristorazione, a partire dall’estetica: Red Edition presenta una griglia cromata e un paraurti e una barra laterale verniciata in tinta con la carrozzeria, che conferiscono al veicolo un design armonioso e deciso. I dettagli color scarlatto sono un richiamo all’identità di Renault Trucks, anche il pomello del cambio è bordato di rosso e

si trasforma in un piano di lavoro stabile e funzionale mentre la plancia con venature di alluminio accoglie un display principale digitale a colori da 4,2” e uno schermo centrale touch screen da 8” con replica dello smartphone, oltre a un caricatore a induzione. L’area di guida si completa con vani porta oggetti comodi e facilmente raggiungibili

dello stesso colore sono anche le cinture di sicurezza. Renault Trucks Trafic Red Edition è disponibile in otto colori (bianco ghiacciaio, rosso carminio, rosso magma, grigio Highland, grigio cometa, grigio urbano, nero notte e blu cumulo), ma soprattutto è concepito

con una capacità totale di carico di 88 litri. Renault Trucks Trafic Red Edition è disponibile con quattro motorizzazioni (da 110 a 170 CV) e di un cambio automatico a doppia frizione per un maggiore comfort di guida.

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STELLANTIS

CHE NUMERI PER CITROËN, FIAT PROFESSIONAL, OPEL E PEUGEOT!

La esse di Stellantis quest’anno significa... successi. Non c’è soluzione di continuità per i risultati estremamente positivi registrati nel mercato dei veicoli commerciali leggeri. Grazie all’ampia offerta che è in grado di raccogliere l’apprezzamento dei clienti italiani con i suoi quattro brand – Citroën, Fiat Professional, Opel e Peugeot – i dati di giugno hanno visto ancora i van di

CITROËN

Partiamo con Citroën ë-Jumper Elettrico, la versione a zero emissioni del più grande furgone della gamma dei veicoli commerciali leggeri della marca, ora in modalità ë-comfort. Con il suo arrivo, al fianco del nuovo ë-Berlingo Van Elettrico e di ë-Jumpy Elettrico, tutta la gamma dei veicoli commerciali leggeri di Citroën è disponibile con un’offerta 100% elettrica. Il nuovo ë-Jumper Elettrico inoltre riesce a coniugare tutte le qualità delle versioni

Stellantis dominare il mercato italiano con una quota del 46,2% (+3,1 punti percentuali rispetto a maggio e +2,4% rispetto a giugno 2022) “Questo risultato ci conferma la forza della strategia del nostro gruppo in un settore economico fondamentale per l’Italia. Siamo estremamente soddisfatti della fiducia che così tanti clienti professionali hanno riposto in noi ”, ha dichiarato

Gianluca Zampese, Direttore della Business Unit Veicoli Commerciali nel nostro paese. La leadership di Stellantis, infatti, si è rafforzata anche nel settore in sviluppo dei furgoni elettrici dove ha superato il 60% di quota, superiore rispetto a quella nel mercato totale. In questo mercato, il gruppo copre i tre gradini del podio, con Opel al primo posto, Fiat Professional al secondo e Peugeot al terzo. In base all’elaborazione dei dati forniti da Dataforce, spiccano inoltre, a livello generale di mercato, le performance di Fiat Professional al 26,5% di quota nel mercato totale e quella di Opel al 26,2% nel mercato dei veicoli commerciali elettrici. Per comprendere le ragioni di un successo che viene da lontano proviamo ad aprire una strada, brand dopo brand, tra i mezzi che sono i protagonisti di questi numeri.

termiche con i vantaggi del motore elettrico, consentendo una grande libertà di utilizzo con un’autonomia fino a 224 km e la possibilità di ricaricare l’80% della batteria in 1 ora. Infatti, sono due i livelli di autonomia a scelta del cliente: il primo da 117 km (con batteria agli ioni di litio da 37 kWh) disponibile sui modelli Furgone 35 Heavy L1H1, L2H2, e il secondo da 224 km (con una batteria agli ioni di litio da 70 kWh) disponibile

FIAT PROFESSIONAL

Poco più di un anno fa, FIAT Professional ha arricchito la propria offerta commerciale con i nuovi Doblò ed E-Doblò, la quinta generazione del modello che incarna in sé due anime complementari. Grazie a soluzioni ingegnose e innovative, che rendono la guida in città meno stressante e più sicura, il nuovo Doblò ambisce a diventare il van adatto a tutte le occorrenze dei professionisti. Un obiettivo che in ambito urbano trova la sua realizzazione nella versione elettrica: il nuovo E-Doblò offre una potenza di 100 kW, una pacco batterie da 50kWh, e oltre 280 km di autonomia nel

su tutti gli altri modelli della versione Furgone, nonché su tutti i modelli della versione Autotelaio e su entrambi i modelli della versione pianalato.

ciclo WLTP. Niente male dato che, grazie alla nuova motorizzazione, può raggiungere anche una velocità massima di 130 km/h e fino a 260 Nm di coppia massima. La versione a zero emissioni vanta inoltre una flessibilità unica dal punto di vista della mission e una capacità di ricarica best in class, grazie alla modalità “Quick Charge” fino a 100 kW, che permette di ricaricare in corrente continua l’80% della batteria in soli 30 minuti. Da ricordare come l’introduzione del pacco batteria non abbia portato a modifiche strutturali: E-Doblò è disponibile nelle stesse dimensioni, caratteristiche e configurazioni dei van con motorizzazioni a combustione termica. Un altro valore aggiunto per i professionisti su strada.

PRODOTTO

OPEL

Anche Opel vanta una gamma con i furgoni tra i più noti del mercato. Abbiamo scelto però di accendere i fari su una delle novità più interessanti del settore, la marca infatti ha presentato un nuovo veicolo commerciale leggero elettrico nato, letteralmente, “per garantire la mobilità a zero emissioni per chi ha bisogno di fare rifornimento in pochi minuti ”. Cosa significa? Per comprenderlo dobbiamo introdurre Opel Vivaro-e HYDROGEN, un veicolo elettrico plug-in con celle a combustibile (FCEV) – con un volume di carico fino a 6,1 metri cubi (identico alle versioni diesel o elettrica a batteria di Opel Vivaro, ndr) – che ha bisogno di soli tre minuti per fare rifornimento di idrogeno, più o meno lo stesso tempo che serve per fare il pieno di una tradizionale vettura benzina o diesel. Il principio alla base di un mezzo come Opel Vivaro-e HYDROGEN è semplice:

PEUGEOT

Parlando di furgoni compatti, PEUGEOT Expert è un van che, fin dall’avvio della sua commercializzazione avvenuta nel 2016, è diventato uno dei mezzi più apprezzati della clientela. Un successo replicato anche nella sua versione elettrica. Partendo dalla constatazione che circa

partendo da idrogeno e aria, le celle a combustibile producono energia elettrica per azionare il motore elettrico. L’unico prodotto di questa reazione è il vapore acqueo, che fuoriesce dagli scarichi. Si tratta pertanto di un veicolo letteralmente a zero emissioni. Interessante anche l’autonomia che supera i 400 chilometri (valori WLTP1). Il van

viene offerto in due lunghezze – 4,95 e 5,30 metri – e, come il gemello elettrico a batteria e le versioni con motori a combustione interna, offre un’ampia gamma di sistemi di sicurezza: la dotazione comprende la retrocamera panoramica con visione a 180 gradi, l’allarme angolo cieco e l’assistenza al parcheggio anteriore/posteriore.

l’80% dei conducenti di veicoli commerciali percorre in media meno di 200 km al giorno, PEUGEOT e-Expert permette la scelta tra due livelli di autonomia: 200 km per la batteria da 50 kWh oppure 300 km per quella da 75 kWh, calcolati col rigoroso ciclo WLTP che misura la percorrenza reale su strada. Posizionata sotto il pianale, la batteria di trazione non sottrae prezioso volume di carico, mantenendo

inalterate le prerogative legate al trasporto, nel confronto con la versione con motore endotermico. Anche l’altezza massima continua ad essere contenuta in 1,90 m, garantendo così accesso ai parcheggi sotterranei. Nel contempo, rimane la possibilità di scelta tra diverse lunghezze per adattarsi al meglio ai differenti impieghi professionali nelle canoniche categorie Compact, Standard e Long.

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VOLKSWAGEN

TRA CONFERME E LA NUOVA ERA DEL BULLI

Nel rigoroso ordine alfabetico che abbiamo seguito fino ad adesso, l’offerta di Volkswagen Veicoli Commerciali chiude idealmente una rassegna che, nel caso del costruttore tedesco, meriterebbe uno spin-off a parte. Basti pensare che nel configuratore attivo sul sito si trovano ben 18 modelli divisi tra le varie mission: sotto la voce dei ‘furgoni’ abbiamo Caddy Cargo, Transporter Furgone 6.1, ID. Buzz Cargo e Crafter Furgone, nei ‘lombi’ Caddy Kombi e Transporter Kombi 6.1, tra gli ‘MPV’ Caddy, Caravelle e Multivan, per il ‘tempo libero’ invece Caddy California, California e ID.Buzz, per chiudere con Transporter Camioncino, Crafter Camioncino e Crafter Autotelaio. Una gamma vasta e adatta a ogni esigenza con alcuni modelli entrati come nome comune tra gli appassionati e non solo.

Un percorso che si è arricchito, dalla fine del 2021, con l’anteprima mondiale della settima generazione del Bulli: da allora Volkswagen Veicoli Commerciali si è proiettata in una nuova era. In questo contesto, l’offerta del Bulli è stata pensata per essere suddivisa in tre colonne portanti: la gamma Multivan, il Transporter 6.1 e, dallo scorso anno, la versione di serie dell’ID.BUZZ. Ciascuno di questi pilastri è di fondamentale importanza: il T6.1 si conferma lo specialista dell’impiego commerciale come Transporter e Caravelle, mentre come California rimarrà un’icona tra i camper. Il futuro è già oggi: se l'ID Buzz Cargo si è aggiudicato il prestigioso premio "International Van of The Year 2023”, la risposta sta nei due modelli esclusivamente elettrici nati per conquistare nuovi segmenti di mercato: l’ID.BUZZ, ovvero il van all’insegna del lifestyle, e l’ID. BUZZ Cargo, il furgone pensato a misura per la dimensione urbana. Nel frattempo il nuovo Multivan è stato incaricato di svolgere i compiti

di talentuoso veicolo multiuso: nella versione Multivan eHybrid con trazione ibrida plug-in, si presenta come un van ideale per i lunghi viaggi. In più, grazie a una capacità di carico che può raggiungere i 4.053 litri, consente di affrontare con tranquillità qualunque spostamento e di trasportare qualunque attrezzatura sportiva appena più piccola degli alianti e delle barche a vela. Ma anche in quest’ultimo caso, il Multivan non si tira indietro grazie ad un peso rimorchiabile massimo di 2.000 kg. Intanto spazio al futuro: allo scorso ‘Volkswagen Bus Festival’ di Hannover, l’iconico ID. Buzz passo lungo con spazio per un massimo di sette persone è stata presentato dall’attore Ewan McGregor. L’ID. Buzz passo lungo è uno dei pochi veicoli elettrici che può facilmente ospitare attrezzature sportive voluminose (fino a 2.469 litri di spazio di carico) oppure perfino un’intera squadra di calcetto con relative borse e palloni per una partita in trasferta (sei posti più il conducente). #

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08·10 MAGGIO 2024 In contemporanea con transpotec.com
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