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EDITORIALE

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CARO GASOLIO

CARO GASOLIO

di Luca Barassi

Se ci sei... ... batti un colpo!

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La politica che a volte c’è e a volte non c’è

l’effetto congiunto della pandemia e della guerra in Ucraina è senza dubbio devastante. Su tutte le economie e su tutti i settori. In primis sul comparto dell’autotrasporto, naturalmente. Il primo impatto che abbiamo avuto è stato quello sul prezzo dei carburanti, prima il gas (leggasi LNG) e poi sul gasolio che ha raggiunto livelli quasi insostenibili. Ecco… INSOSTENIBILI… parola clou in un momento in cui non si fa altro che parlare di SOSTENIBILITÀ. Da quando questo termine è entrato nel lessico del nostro settore sottolineiamo sempre come sostenibile voglia dire sì un approccio ambientale ma anche – e forse soprattutto – economico e sociale. Forse, fino a questo momento abbiamo calcato la mano più sul primo aspetto. L’accezione data era quasi sempre legata alla green economy, ai minori consumi e quindi minori emissioni, alla ricerca di carburanti o propulsioni alternative. Ora da quando la crisi, o meglio LE crisi, affliggono le nostre società, minando equilibri e stabilità, si spinge un po’ di più sull’aspetto economico.

Sarà forse per questo che la politica, da sempre abbastanza inesistente nel mondo della logistica, vi si sta affacciando in modo sempre più visibile. Il recente evento fieristico LETExpo organizzato da ALIS ne è un esempio. A questa associazione va dato il merito, infatti, di aver portato nei nostri “spazi” la politica vera, quella di alto livello. Ma va dato merito anche a questa classe politica – senza dare giudizi di parte o di bandiera – di “sbattersi” un po’ di più e recepire, sempre a piccoli passi, quanto la logistica sia un aspetto importante del nostro sistema. Il ministro Giovannini ha partecipato anche a #ForumAutomotive, un altro appuntamento importante della filiera della mobilità e i viceministri del MIMS (Morelli e Bellanova) si rendono spesso disponibili per interventi a workshop e convegni sul territorio (tra cui anche quelli organizzati da evenT, per esempio).

Ad ogni modo credo che per questo nuovo approccio ci sia anche una spiegazione: l’argomento sostenibilità è entrato a gamba tesa nei programmi del PNRR, coinvolgendo molti ministeri e quindi molti aspetti della nostra vita: turismo, informatica, processi di acquisto e molto altro. Questo ha creato una sorta di interdisciplinarità che rende il mondo della logistica, il trasporto merci e la mobilità in genere, un po’ meno “solo e abbandonato” rispetto al passato. Se questo avrà degli effetti REALI sul nostro martoriato comparto e sulle imprese che ne fanno parte è difficile a dirsi. Noi come sempre siamo ottimisti… ma li aspettiamo al varco. œ

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