Architetto Tommaso Longo _ Portfolio 2019

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Arch. Tommaso Paolo Longo Iscritto OAT n. 6330 P.IVA 11457150016 Corso Guglielmo Marconi, 13 10125 - Torino M +39 340 298 44 70 tommaso.longo@architetturaterritorio.it tommaso.longo@architettitorinopec.it

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Spazi didattici temporanei - Torino, 2017 Nuovi spazi per la didattica ad uso temporaneo presso la cittadella politecnica Committente: Politecnico di Torino – Area EdiLog Importo dell’opera: 4.014.785 € Gruppo di progettazione: EdiLog – Area Edilizia e logistica del Politecnico di Torino DAD – Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino Arch. Tommaso Longo Arch. W.Ceretto (Sintecna), Ing. F. Facelli, Arch. Corrado Corradino, Ing. A. Alvigini Prestazioni svolte: • Supporto al R.U.P. per progettazione architettonica (definitiva ed esecutiva)

Per far fronte alla urgente necessità di spazi per la didattica in attesa degli ampliamenti in cantiere, il Politecnico ha avviato la progettazione e la realizzazione di un edificio di carattere temporaneo; un parallelepipedo, con un impianto distributivo semplice ed efficiente, capace di ospitare 4 sale conferenze da 220 posti ciascuna e relativi servizi. Il progetto risponde alla duplice necessità di minimizzare le tempistiche di realizzazione e offrire gli alti standard qualitativi dell’Ateneo (comfort, acustica, servizi). Il volume chiuso sarà realizzato con struttura in C.A.P. e tamponamenti in C.A. a vista prefabbricati, mentre una seconda pelle realizzata in lamiere di alluminio stirate con maglie variabili, da un lato rompe l’anonimato della scatola prefabbricata, contestualizzandolo all’interno della cittadella, dall’altro assolve alle funzioni di ombreggiamento delle facciate e riparo per gli studenti.

Torre Campanaria - Vercelli, 2016 - in corso Restauro conservativo della torre campanaria della basilica Sant’Andrea a Vercelli Committente: Città di Vercelli Importo dell’opera: 266.029 € Gruppo di progettazione: Arch. Marco Zocco (capogruppo, rilievo e opere edili, CSP) Arch. Tommaso Longo , Arch. F.Giau (rilievo e opere edili), Arch. C.Guidi (CSE), Ing. P.Violetto (strutture e verifica sismica), D.Demaria e C.Torre (restauratori) Arch. A. Barreca (giovane professionista), Dott. Geol. A.Strona – GeoEngineering (geologia) Prestazioni svolte: • Progettazione definitiva ed esecutiva, diagnosi e verifica di vulnerabilità sismica • CSP, CSE, Direzione Operativa

Il restauro conservativo del campanile della Basilica di Sant’Andrea a Vercelli, si inserisce nel lungo percorso di restauro dell’intero complesso, che la Città ha intrapreso da tempo e secondo lotti successivi. L’incarico ha riguardato il rilievo geometrico e l’analisi del degrado del manufatto, la diagnosi e verifica sismica, il progetto di restauro e consolidamento del manufatto. Gli interventi sono volti prioritariamente, in ragione delle limitate risorse finanziarie disponibili, alla messa in sicurezza, con l’obiettivo di garantire sicurezza ai camminamenti pubblici limitrofi e soprattutto la conservazione del bene nel tempo.

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Ex Ospedale Sant’andrea - Vercelli, 2014-15 Restauro e risanamento conservativo dell’ex farmacia - Nuova biblioteca civica e ludoteca Committente: Città di Vercelli Importo dell’opera: 3.349.293 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch Arianna Chiappe (giovane professionista), Ing. Pierluigi Violetto (strutture), Ing. Antonio Curcio (impianti termofluidici), Ing. Davide Felloni (impianti elettrici e speciali).

Prestazioni svolte: • Progettazione esecutiva (appalto integrato)

L’intervento, parte del più ampio Progetto Integrato di Sviluppo Urbano (PISU) del complesso ex Ospedale di Sant’Andrea avviato dalla Città, è stato condotto secondo i fondamentali principi-guida del restauro modernamente inteso: la compatibilità e la reversibilità, il criterio del ‘minimo intervento’ (o della ‘non invasività’) oltre a quello della ‘leggibilità’ (o ‘autenticità espressiva’) dei nuovi elementi e delle integrazioni. I consolidamenti strutturali (volte, solai, scale, fondazioni), il restauro delle facciate, dei serramenti (interni ed esterni) e della copertura, la rimozione degli elementi incongrui e la riorganizzazione spaziale interna, gli adeguamenti funzionali ed impiantistici, ne hanno consentito il riuso come spazio culturale (biblioteca e ludoteca) pubblico, efficace mezzo per il raggiungimento del principale obiettivo: la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico edilizio della Città.

Ospedale di Alba e Bra – Verduno (CN), 2013-15 Nuova struttura ospedaliera unica per i territori delle città di Alba e Bra Committente: M.G.R. Verduno 2005 S.p.a.

Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Sviluppo, elaborazione grafica e computo metrico varianti al progetto esecutivo architettonico Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva : Arch. Aymeric Zublena, Arch. Ugo Camerino, Arch. Ugo Dellapiana, SI.ME.TE S.n.c., Ing. Giuseppe Forte, STEAM S.r.l

AT studio associato ha collaborato, sotto il coordinamento di Maire Tecnimont S.p.a., allo sviluppo ed all’elaborazione delle varianti al progetto esecutivo, apportate dal concessionario nelle ultime fasi di cantiere (2014-2015). La struttura (110.000 mq), organizzata in dipartimenti in sintonia con le linee guida del Piano Sanitario Regionale sarà attrezzata soprattutto per affrontare patologie medico-chirurgiche sia di urgenza che di elezione, con funzioni di diagnosi e terapia di alto livello, ed avrà circa 600 posti letto ed 11 sale operatorie.

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Torre IntesaSanPaolo – Torino, 2010-15 Nuovo centro direzionale della banca IntesaSanPaolo Committente: Rizzani DeEccher – Implenia Importo dell’opera: 250.000.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Progetto costruttivo edile • Sinthèse (coordinamento interdisciplinare)

La nuova sede della Banca Intesa SanPaolo a Torino, edificio a torre progettato da RPBW, con altezza di 166 metri, ospita uffici e spazi operativi della banca, ristorante, asilo nido, palestra, autorimessa; comprende inoltre una sala conferenze/auditorium, una serra bioclimatica con ristorante-giardino, spazi espositivi e terrazze panoramiche.

AT studio associato ha sviluppato per conto dell’impresa esecutrice il progetto costruttivo della parte edile ed ha svolto l’incarico del coordinamento interdisciplinare e verifica delle interferenze tra strutture, impianti, facciate e finiture edili.

Scuola Holden - Torino, 2013-14 Risanamento conservativo ex caserma Cavalli Committente: Scuola Holden Srl Importo dell’opera: 3.351.921 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Ing. Pierluigi Violetto (strutture), Ing. Antonio Curcio (impianti meccanici), Ing. Davide Felloni (impianti elettrici e speciali).

Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, CSP • DL e contabilità, CSE, Coordinamento imprese esecutrici

Scuola Holden, laboratorio didattico di Storytelling e Performing Arts, a vent’anni dalla sua fondazione si trasferisce in una nuova sede nel cuore di Borgo Dora, un’area della città complessa ed in continua trasformazione. Attraverso un Accordo di Valorizzazione stretto con la città, il progetto Holden Reborn recupera l’Ex Caserma Cavalli, trasformandolo in un luogo di sapere e di incontro, diventando punto di riferimento nel più ampio processo di riqualificazione, che da tempo è in atto intorno all’”Ex Arsenale Militare”.

L’intervento di

trasformazione del complesso ha riguardato il risanamento conservativo del manufatto, valorizzandone le caratteristiche costruttive e l’apparato decorativo originari,

e la

riorganizzazione degli spazi (didattici e di incontro, amministrativi e di servizio), adeguandoli alle ambizioni del progetto culturale ed alle norme tecniche.

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Officine Grandi Riparazioni - Torino, 2013-14 Manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e bonifica ambientale Committente: Società Consortile OGR-CRT Importo dell’opera: 1.049.474 € (I Lotto), 7.377.682 (II Lotto) Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Ing. Franco Galvagno (strutture), Savino Impianti (Impianti elettrici e speciali) Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, CSP (I e II Lotto) • DL e contabilità, CSE (I Lotto)

Nel rispetto dell’impianto originario e superando i limiti degli ultimi interventi, dovuti a urgenza e temporaneità delle attività ospitate, il progetto prevede l’esecuzione di opere di manutenzione, risanamento conservativo e bonifiche ambientali, al fine di rendere stabile la nuova funzionalità dell’intero fabbricato come centro di produzione culturale. Il progetto prevede la revisione totale del sistema di raccolta acque, dei sottoservizi interni ed esterni, del sistema di illuminazione, del manto di copertura, dei lucernari, dei serramenti.

Palazzo Monti - Pescara, 2014 Ristrutturazione e conversione Committente: Mediolanum Gestione Fondi Importo dell’opera: 22.890.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Manens Intertecnica (impianti), Studio Majowiecki (strutture).

Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare (gara privata ad inviti)

La proposta di intervento di Palazzo Monti, risalente agli anni ’60 e caratterizzato da obsolescenza funzionale e strutturale, è finalizzata al recupero dell'edificio ed alla conversione in nuovo centro, con destinazioni

residenziale, commerciale e terziario. La

proposta, oltre a perseguire la riqualificazione tecnologica e la fattibilità economica dell’investimento, pone particolare attenzione alla cantierizzazione dell’intervento, prevista in fasi successive.

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Barys Hockey Arena – Astana (Kazakistan), 2012-13 Impianto sportivo polifunzionale da 12.000 posti Committente: IT Engineering (Mabetex Group) Importo dell’opera: 89.000.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Studio Majowiecki (strutture), Manens-Tifs Ingegneria (Impianti), Studio Tecnico Pedrolli e Vanzo.

Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare e definitiva

Il progetto riguarda un’arena coperta per l’Hockey su ghiaccio con elevati standard di visibilità e idoneo per ospitare competizioni di livello internazionale, oltre che eventi diversi (concerti, spettacoli). L’arena è costituita da un corpo principale a pianta circolare (7 piani fuori terra), che ospita l’area di gioco, le tribune e le funzioni accessorie (tra cui un ristorante panoramico) e da uno secondario destinato alla scuola hockey e agli allenamenti. Entrambe le piste possono essere configurate per i tre sistemi di gioco internazionale (61x30m), intermedio (61x28m) e nordamericano (61x26m). Le tribune sono organizzate su tre livelli; l’anello basso (modulabile), l’anello palchi e l’anello alto, per un numero massimo complessivo di 12.000 spettatori. La continuità del volume cilindrico dell’arena principale è ritmata dalle 18 scale perimetrali. La copertura a calotta sferica con corona perimetrale definisce un’area coperta circolare con diametro di 150 m. Una schermatura scenografica con dischi orizzontali in alluminio ha funzione estetica, di controllo solare e raccorda l'arena principale con l'edificio secondario, suggerendo l'immagine di filetti fluidi nella corrente.

Ex Macello – Vercelli, 2012 Risanamento e trasformazione del complesso dell’ex macello Committente: Città di Vercelli Importo dell’opera: 1.267.736 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Ing. Pierluigi Violetto (strutture) Ing. Antonio Curcio (impianti meccanici e progettazione antincendio) Ing. Davide Felloni (impianti elettrici e speciali) Prestazioni svolte: • Progettazione definitiva

L’intervento riguarda il recupero e la rifunzionalizzazione dell’antico Macello della città di Vercelli, edificio pubblico posto all’interno dell’area centrale storica, caratterizzato da condizioni di ampio degrado fisico e funzionale e per questa ragione inserito nel P.I.S.U. “EX OSPEDALE S. ANDREA”. L’edificio, risalente al 1835, è stato edificato in luogo del precedente mulino di San Bernardo ed è rimasto in funzione fino al 1895. Obiettivo generale del progetto, finanziato dalla Regione Piemonte, è quello di recuperare uno spazio strettamente legato alla storia della Città, inserendo funzioni pubbliche di eccellenza e servizi di scala urbana. L’intervento di trasformazione dell’edificio è consistito nel risanamento conservativo, recuperando le caratteristiche costruttive originari attraverso le demolizione selettiva di alcune superfetazioni che nel tempo erano state aggiunte in modo incoerente e degradante dell’impianto iniziale.

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Cascine Torta e Perino al Castello del Drosso – Torino, 2002-12 Trasformazione del complesso del Castello del Drosso e sue pertinenze agricole Committente: Coop. Stella - ACLI CASE Importo dell’opera: 9.500.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Studio PRAU. Prestazioni svolte: • Studio di fattibilità • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva

Dopo un primo studio di fattibilità che prevedeva l’intervento sull’intero complesso con la realizzazione di un campo da golf a 9 buche ed i relativi servizi, la proprietà ha scelto di intervenire esclusivamente sulle pertinenze agricole, le cosiddette cascine Perino e Torta, riconosciute dal PRG come “edifici di valore documentario” e ricadono nell’ambito della “pertinenza storica” del Castello del Drosso, nella quale gli interventi sono subordinati ad un progetto d’insieme atto a tutelare le preesistenze storiche e l’organicità dell’impianto originario. Il progetto prevede il recupero edilizio delle cascine ad uso residenziale privato, mentre la “citroniera” è prevista in cessione alla Città di Torino per funzioni di interesse pubblico.

Centro Polifunzionale Aldo Moro – Torino, 2006-11 Nuovo centro polifunzionale dell’Università degli Studi di Torino Committente: U.S.P. University Service Project Importo dell’opera: 32.499.999 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Studio Dedalo, BM studio, ATC Project (impianti), CMC studio ingegneri associato (strutture) Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare e definitiva

L’opera, finalizzata alla realizzazione del nuovo centro polifunzionale dell’Università di Torino, nell’attuale piazzale Aldo Moro in pieno centro storico, insiste su un’area di circa 25’000 mq. Il progetto prevede la realizzazione di tre corpi di fabbrica; il principale è caratterizzato dalla presenza di una galleria vetrata che è anche il percorso di attraversamento e distribuzione interna. L’edificio con la galleria ospita gli uffici amministrativi dell’ateneo torinese, la segreteria degli studenti ed una mensa. Il secondo edificio posto sulla via Sant’Ottavio ospita una residenza universitaria (per studenti e professori), oltre a servizi commerciali convenzionati (al piano terra). Il terzo edificio, posto all’interno dell’area ospita servizi quali l’asilo nido e spazi dedicati a associazioni e scuole a carattere culturale. Ai 3 piani interrati è localizzata una autorimessa per circa 500 posti auto

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Casa Oz – Torino, 2008-10 Nuova sede dell’associazione onlus Committente: CasaOz Onlus Importo dell’opera: 1.435.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Ing. Pierluigi Violetto (strutture) Ing. Massimo Rapetti – PRODIM (impianti) Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, CSP • DL e contabilità, CSE

La forma dell’edificio è ispirata al prototipo della casa nell’immagine, forse anche un po’ anacronistica, che ne hanno i bambini: volume contenuto, tetto con due spioventi contrapposti, porte e finestre distinte e leggibili, materiali consueti, un camino. La casa dovrà evocare lo spazio domestico sia dall’esterno che al suo interno, trasformando l’aggregazione di funzioni diverse, anche complesse, quali accoglienza, ospitalità, assistenza, consulenza psicologica, sostegno alle famiglie e ai bambini, in un contesto amichevole e accogliente, che possa essere intimo e riservato ma anche aperto al confronto e alla socializzazione in funzione delle diverse necessità. Le persone che frequentano la casa, siano essi genitori o bambini, devono semplicemente incontrare un’atmosfera di benvenuto, considerando che essi si trovano in grave difficoltà causa della malattia infantile.

Progetto vincitore del premio OAT - ARCHITETTURE RIVELATE Edizione 2012

Palazzo Tergesteo – Trieste, 2007-10 Intervento di restauro conservativo e ristrutturazione Committente: CEREP ITALY U S.r.l. – Carlyle Group Importo dell’opera: 18.499.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Studio Cervesi Ing Giovanni (professionista locale) Manens Intertecnica (impianti) Inconia Ingegneria (strutture) Prestazioni svolte: • Progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, CSP • DL e contabilità, CSE

L'intervento di restauro conservativo e ristrutturazione di Palazzo Tergesteo a Trieste è finalizzato al recupero ed al frazionamento dell'edificio in diverse unità di alto livello, con destinazioni residenziale, commerciale e terziaria. Il palazzo, risalente al 1842, è vincolato per le caratteristiche di interesse storico-culturale-ambientale ed i lavori di restauro sono soggetti ad autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali. Gli interventi interessano i quattro corpi di fabbrica che costituiscono il complesso a crociera e la ricomposizione della galleria vetrata riportando la stessa all’antico impianto del 1842.

Attraverso opere di consolidamento strutturale, l’installazione di servizi tecnologici adeguati, la revisione della distribuzione interna e nuove finiture, l’edificio è stato frazionato in unità immobiliari di prestigio; la ricostruzione della copertura vetrata, realizzata con tecnologie contemporanee ma in linea con il disegno originario, ha riportato la galleria ad essere luogo pubblico vivo e parte integrante del sistema di percorsi urbani, risultando determinante nel processo di riqualificazione.

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Area Alenia – Torino, 2007-09 Progetto di Recupero Integrato per la riconversione dell’area Alenia di C.so Marche Committente: ALENIA - FINMECCANICA Importo dell’opera: 435.856.000 € Gruppo di progettazione: Studio Amati Architetti, AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch. Paola Rossi, SMT STUDIO, Arch. Nigel Ryan, Arch. B. Winkler – München, PROAP – Lisboa, IBB Studio Prestazioni svolte: • V.I.A. Valutazione d’Impatto Ambientale • P.R.I.N. Progetto di Recupero Integrato

Il PRIN (Progetto di Recupero Integrato) è stato commissionato da Finmeccanica allo studio Amati di Roma che si è avvalso della consulenza di AT studio associato per l’urbanistica e l’analisi territoriale, lo studio PROAP di Lisbona per il progetto paesaggistico, lo studio Winkler di Monaco per il progetto della mobilità e della viabilità.

Il progetto prevede la riconversione totale dell’area Alenia ex Fiat Velivoli, per la realizzazione di un nuovo quartiere urbano con l’insediamento di un nuovo grattacielo di 150 m di altezza, un museo dell’aerospazio, un grande centro commerciale ed un nuovo quartiere residenziale immerso in un nuovo parco urbano (disegnato da Joao Nunes).L’intervento prevede una superficie territoriale di circa 400’000 mq.

Complesso residenziale – San Mauro (TO), 2009 Progetto di un complesso residenziale sulla collina torinese Committente: ONE SHOT REAL ESTATE SGR Importo dell’opera: 11.300.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Studio di fattibilità

Il fabbricato esistente (ad uso residenza collettiva) gode di una posizione panoramica invidiabile, ma a tale collocazione di pregio non fa riscontro la qualità edilizia ed architettonica del costruito che, nonostante inglobi un edificio di impianto storico, risulta come il prodotto di una stratificazione di molteplici interventi disorganici e non rispettosi delle preesistenze storiche, oggi rese infatti del tutto illeggibili. Anche dal punto di vista tecnologico i fabbricati appaiono largamente inidonei a garantire le prestazioni energetiche richieste oggi agli edifici.

Accanto a questi motivi, la necessità di realizzare un’autorimessa interrata in prossimità dei fabbricati suggerisce la demolizione completa degli edifici esistenti al fine di sfruttarne la relativa cubatura, in un’organizzazione volumetrica più adeguata all’esposizione del lotto e più funzionale all’ottimizzazione distributiva, in accordo con le nuove destinazioni d’uso previste.

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Piazza San Vito – Piossasco (TO), 2007-08 Risistemazione del sedime e dell’arredo urbano Committente: Comune di Piossasco Importo dell’opera: 310.855 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Ing. Giovanni Cassatella.

Prestazioni svolte: • Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo • DL e contabilità, CSE

L’intervento , situato nel Centro Storico e in un contesto di pregio ambientale, adiacente alla Chiesa di San Vito (considerato "bene ambientale"), ha dovuto “garantire il rispetto delle linee architettoniche emergenti ed all'uso coerente di materiali idonei, oltre che la cura dei particolari costruttivi"

(NTA della Variante Strutturale al PRGC, art. 13/1 comma 3). Il

progetto prevede la risistemazione del sedime della piazza San Vito (compresa la sostituzione e l'integrazione degli elementi di arredo presenti) attraverso la conservazione e ripristino dei caratteri storici della piazza, la promozione della fruizione pubblica, l’organizzazione e limitazione delle aree di sosta veicolare, l’illuminazione dell’area i materiali e gli elementi di arredo e l’adeguamento prestazionale di tutte le reti infrastrutturali.

Centro Ricerche RAI – Torino, 2007 Ristrutturazione e ampliamento del centro per le ricerche radiotelevisive Committente: CARLYLE GROUP - IMPRESAROSSO Importo dell’opera: 19.000.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Studio di fattibilità

Il CRIT è composto da un edificio a 3 piani fuori terra (con un piano interrato e una piccola porzione che si estende fino a 5 piani fuori terra) e da un piccolo fabbricato ad un piano fuori terra con funzione di portineria per il controllo degli accessi; a tale struttura è stato poi affiancato un capannone metallico, con funzione di magazzino. La parte non edificata del lotto è destinata a giardino, con un parcheggio a raso per gli automezzi di servizio. In accordo con le intenzioni manifestate dalla RAI, il progetto prefigura una ristrutturazione generale dell’esistente, con ampliamento della struttura edificata e con la sua radicale riorganizzazione funzionale, razionalizzandone l’organizzazione spaziale e favorendo l’insediamento in loco del Information Communication Technology (ICT), oltre a quota parte del personale attualmente ospitato nell’edificio di Via Cernaia 33, per un totale di 370 postazioni di lavoro.

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Grattacielo RAI – Torino, 2006 Bonifica, ristrutturazione e trasformazione in centro terziario e residenziale Committente: CARLYLE GROUP - IMPRESAROSSO Importo dell’opera: 36.000.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Studio di fattibilità

Il grattacielo RAI, è un edificio a torre da 19 piani fuori terra, con struttura metallica intelaiata, contornato da un complesso di corpi perimetrali più bassi (da 4 a 6 piani fuori terra) e 3 piani interrati. In accordo con le intenzioni manifestate dalla RAI, il progetto prefigura il risanamento generale dell’edificio e la sua contestuale riorganizzazione funzionale, mantenendo in loco una parte degli uffici amministrativi RAI attualmente esistenti ed accogliendo nuove destinazioni d’uso, finalizzate principalmente al commercio, alla residenza ed ai servizi alle persone ed alle imprese; in tal senso sono state definite 3 possibili soluzioni di intervento, caratterizzate da differenti mix funzionali e organizzativi, tutte esaminate anche dal punto di vista della fattibilità autorizzativa, tecnica ed economica.

Palazzo Pallavicino – Torino, 2006-07 Restauro conservativo e ristrutturazione del palazzo Pallavicino Committente: Carlyle Group Operae – Venus Sas Importo dell’opera: 1.045.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Progetto preliminare e definitivo

L'intervento di restauro conservativo e ristrutturazione di Palazzo Pallavicino, sede storica a Torino della Banca Commerciale Italiana, per destinazioni residenziale, è finalizzato alla riqualificazione, alla trasformazione ed al

frazionamento dell'edificio (circa 50 unità con

destinazioni residenziale, terziario e commerciale). Gli interventi, soggetti ad autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali, coinvolgono i tre principali corpi di fabbrica che si sviluppano intorno a tre cortili interni.

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#Scuoleinnovative – Tropea, 2016 Istituto Comprensivo Don Mossola Committente: Ministero dell'Istruzione, dell'Università, e della Ricerca Importo dell’opera: 5.187.250 € Gruppo di progettazione: Arch. Tommaso Longo (capogruppo mandatario) Arh. Filippo Giau (mandante), Arch. Alice Barreca (mandante, giovane professionista) Prestazioni svolte: • Progetto preliminare (Concorso Internazionale di Idee – Progetto 2°classificato)

Il complesso oggetto di concorso è nel cuore del tessuto edilizio moderno di Tropea, sulla direttrice che conduce al centro urbano; esso è dunque occasione di ricucitura urbana. In considerazione delle limitazioni finanziarie, il progetto si propone come strategico, realizzabile per fasi su un ampio orizzonte spaziale e temporale. Il progetto ambisce ad armonizzarsi al tessuto urbano, fatto di edifici su strada, cortili, giardini e passaggi inaspettati. L’isolato si riconfigura con i volumi in fregio alle vie ed i cortili interni, ombrosi e protetti; due percorsi pedonali lo attraversano ed in questo crocevia di scorciatoie e spazi verdi pubblici, i tropeani torneranno a frequentare la scuola, non solo di passaggio ma anche avendo accesso alla biblioteca, al Centro per la Formazione degli Adulti (CTFIA) ed al grande salone spazio polifunzionale.

La distribuzione e le facciate sono guidate dall’orientamento, generando uno schema distributivo ed un’immagine architettonica chiari e leggibili.

Le facciate verso strada, di disegno regolare e trattate con intonaco chiaro, rappresentano il volto della scuola tradizionale, che rimanda alla sua dimensione più civica ed ai concetti di ordine, uguaglianza e luminosa pulizia.

I prospetti interni, caratterizzati invece da un disegno irregolare, formato dalla trama delle finestre e del paramento di cls a vista scuro, rappresentano la scuola di oggi, più libera ed individualista, in cui ogni studente troverà la propria dimensione.

Innovare la scuola significa ripensare l’ambiente di apprendimento, interpolando le due prospettive, pedagogica ed architettonica. Integrando, anche con l’uso di nuove tecnologie, la didattica tradizionale con attività diversificate in spazi adeguati, la scuola diventa luogo dinamico e di incontro, un polo culturale integrato che offre cultura e nozioni ma anche relax e convivialità, aperta ad attività e utenti extra scolastici.

Torino Esposizioni – Torino, 2016 Recupero e rifunzionalizzazione del complesso di Torino Esposizioni, intervento, ex lege 65/2012 Committente: S.C.R. Piemonte S.p.A. Importo dell’opera: 89.107.500 € Gruppo di progettazione: Arch. Dominique Perrault, Dominique Perrault Architecture AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch. Alice Barreca, Studio tecnico Majowiecki, Manens-Tifs S.p.A. Prestazioni svolte: •Proposta metodologica (Gara ad offerta economicamente più vantaggiosa)

«Il Groundscape è il contrario del mondo, è quello che vedremmo immergendoci se il terreno fosse come l’acqua e le città come navi galleggianti sulla sua superficie» (Dominique Perrault, 2016).

La proposta metodologica esposta in sede di gara offre suggestioni progettuali, attraverso l’applicazione del groundscape, consentendo così di trovare nuovi volumi funzionali che diano risposte concrete alle esigenze di evoluzione, flessibilità ed efficienza del nuovo Campus, garantendo la salvaguardia e la valorizzazione delle mirabili strutture esistenti.

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Sede Cameo - Desenzano (BS), 2015 Estensione dello stabilimento e nuova palazzina uffici cameo di Desenzano (BS) Committente: Cameo s.p.a.

Importo dell’opera: 15.287.160 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: •Masterplan sito stabilimento produttivo •Progettazione preliminare nuova palazzina uffici

Il masterplan, partendo dall’analisi dello stato di fatto del sito produttivo in riferimento sia alla funzionalità di linee produttive, stoccaggio, logistica che agli aspetti ambientali, urbanistici, autorizzativi, finalizzato al più efficiente insediamento di nuove unità produttive.

La progettazione della palazzina uffici riguarda la fase preliminare di progetto di un nuovo edificio uffici destinato a sostituire quello esistente, superato sia dal punto di vista strutturale per gli aspetti sismici che da quello funzionale, in riferimento al layout e alle funzioni di servizio.

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Ex caserma Serafino Gnutti – Brescia, 2013 Recupero ad uso residenziale della ex caserma Gnutti a Brescia Committente: Nibofin S.r.l..

Importo dell’opera: 12.830.682 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Concorso internazionale di idee )

Il tema del bando prevedeva la riqualificazione e valorizzazione del complesso edilizio in oggetto, parzialmente vincolato, mediante il recupero delle porzioni di interesse storico, la demolizione delle superfetazioni e di alcune parti fatiscenti di minore importanza, la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica integrati nell’esistente e di un’autorimessa multipiano interrata. Trattandosi di una ex caserma il tema progettuale

comprendeva la

rifunzionalizzazione dell’immobile per individuarne le potenzialità nell’ambito di destinazione d’uso residenziale, ricettiva e commerciale pur mantenendone i connotati storici fondamentali.

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Residenza temporanea e nido di infanzia – Torino, 2010 Recupero ad uso Social Housing di un edificio storico in San Salvario Committente: Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo Importo dell’opera: 3.720.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch Mauro Berta, Ing Domenico Falbo, Prodim S.r.l, Ing Giorgio Bo. Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Gara a procedura ristretta)

La particolare situazione sociale del quartiere impone di superare l'idea di mera ristrutturazione edilizia a favore di una concezione dell'opera come grande cantiere di interesse collettivo. L’edificio è caratterizzato da una inconsueta sovrapposizione di logiche geometriche e formali e da un quadro funzionale che vedrà convivere usi e soggetti diversi: residenza temporanea, residenza delle Suore del Buon Consiglio, asilo e piccolo commercio.

Il progetto assume questi caratteri come ricchezza, affiancando al rispetto dell'oggetto storico, la ricerca di maggior coraggio compositivo. Il grado di separazione o integrazione tra funzioni è modulato al fine di garantire differenti livelli di privacy o socialità. Il progetto, al fine di massimizzarne la sostenibilità, minimizza i controlli accessi

a favore degli affacci

commerciali, offre flessibilità alle unità residenziali, impiega componenti edilizi modulari, adotta tecnologie attive e passive per il risparmio energetico. .

Padiglione per la Peota – Venaria Reale (TO), 2009 Padiglione espositivo presso la Reggia di Venaria Committente: Consorzio di valorizzazione culturale – La Venaria Reale Importo dell’opera: 3.600.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Iconia Ingegneria Civile S.r.l., Manens Intertecnica S.r.l., Polithema Società di Ingegneria S.r.l.

Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Gara a procedura aperta)

Il progetto colloca il padiglione espositivo al bordo della Peschiera lungo il lato nord-est, in posizione centrata rispetto alla Corte d’Onore, schermando la vista verso gli edifici residenziali di viale C. Emanuele II e lasciando libero visivamente lo specchio della Peschiera. Per minimizzarne l’impatto, il padiglione ha le dimensioni minime per accogliere la “Peota” e i relativi spazi di visita; il volume ha scala monumentale rispetto a quella umana ma è proporzionato agli altri elementi del paesaggio della Reggia. Il linguaggio adottato non è mimetico ma minimale ponendosi in rapporto dialettico ma subordinato rispetto agli altri elementi del Complesso della Venaria Reale. La semplicità distributiva del padiglione consente una buona flessibilità dei flussi di visitatori unitamente ad una grande ricchezza nel percorso di visita. Al fine di garantire la tutela del reperto esposto, il progetto prevede una dotazione tecnologica ed impiantistica estremamente raffinata, completamente integrata con l’architettura dell’edificio. .

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Residenza temporanea– Torino, 2009 Recupero ad uso Social Housing di un edificio storico a Porta Palazzo Committente: Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo Importo dell’opera: 2.633.000 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch Mauro Berta, Ing Domenico Falbo, Prodim S.r.l, Ing Giorgio Bo. Prestazioni svolte:

•Progetto preliminare (Gara a procedura ristretta) Il progetto affronta il tema con particolare riguardo alle funzioni da insediare, al contesto socio-economico in cui l’intervento si inserisce e ai problemi di conservazione dell’edificio storico. Soluzioni diversificate ma strettamente integrate tra loro vogliono conciliare le anime pubbliche e private dell’edificio con il contesto urbano. Le specificità dell’edificio diventano opportunità progettuali, sempre rispettandone le stratificazioni. La qualità e varietà degli spazi comuni e di distribuzione, la flessibilità delle unità residenziali e la ricerca di forte integrazione tra soluzioni architettoniche ed impiantistiche sono elementi cardine del progetto. Esso si caratterizza inoltre per una particolare attenzione riservata alla manutenzione ed ambisce ad utilizzare pressoché esclusivamente materiali con LCA certificati. L’impianto di riscaldamento con pompa di calore ad elevata efficienza e sonde geotermiche in profondità, la coibentazione dell’involucro edilizio e l’utilizzo di fonti rinnovabili (collettori solari termici e pannelli fotovoltaici integrati in facciata) completano la ricerca la massima sostenibilità energetica, economica e sociale del sistema edificio. .

150 anni dell’Unità d’Italia – Torino, 2009 Spazi di servizio ed allestimento presso le Officine Grandi Riparazioni Committente: Comitato ITALIA 150 Gruppo di progettazione: Gae Aulenti Architetti Associati, AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch Pier Massimo Stanchi, ICONIA Ingegneria Civile, MANENS Intertecnica, LAND MILANO. Prestazioni svolte:

•Proposta metodologica (Gara a procedura aperta) Un muro rosso non continuo origina dalla Spina e arriva, attraversando l’atrio, in via Borsellino, preannunciando le OGR alla città. Gli spazi esterni verdi diventano elementi di mediazione tra la città e ed il rinnovato spazio interno, dove l’intervento ha i tre caratteri della distinguibilità, del mostrare l’architettura originale, della reversibilità. Gli spazi sono ordinati secondo quanto richiesto dal bando di gara. L’atrio, libero e trasparente, permeabile lungo la direttrice parallela al muro rosso, ospita biglietterie e funzioni affini, concepiti come volumi architettonici leggeri, lasciando traguardare lo spazio che c’è oltre. Gli allestimenti delle due mostre seguono la suggestione dei due documenti allegati al bando; la mostra “Fare gli italiani” è giocata sui due piani di lettura cronologico e di approfondimento. La mostra “Futuro, creatività e innovazione” si svolge in sei “camere delle meraviglie” che corrispondono ai sei temi identificati dal curatore. Il modello espositivo immaginato è interattivo e multimediale; tecniche espositive e metodologie didattiche innovative esaltano aspetti trasversali al contenuto delle mostre vere e proprie.

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R.S.A. Casa Almici – Rezzato (BS), 2008 Recupero ad uso residenziale della ex caserma Gnutti a Brescia Committente: Comune di Rezzato Importo dell’opera: 9.790.000 € Gruppo di progettazione: Arch. Tommaso Longo, Arch. Filippo Giau, Arch. Davide Musmeci Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Concorso internazionale di idee)

L’edificio in progetto ospita una Residenza Sanitaria Assistenziale con 80 posti letto suddivisi in quattro nuclei, un Centro Diurno Integrato per Anziani (20 ospiti) ed un Centro Diurno per Disabili (20 ospiti).

L’edificio è studiato in modo da integrarsi con il parco agricolo in cui è inserito.

Gli ambienti sono caratterizzati da differenti gradi di privacy a partire dagli spazi condivisi tra le diverse strutture assistenziali fino ad arrivare alle singole camere della RSA, passando per ambiti di carattere semi-privato come i cortili di nucleo ed i soggiorni di piano destinati ad un numero ristretto di ospiti.

Le scelte tecnologiche sono orientate al contenimento dei consumi energetici ed alla sostenibilità ambientale.

Museo delle Antichità Egizie – Torino, 2007 Ristrutturazione e messa in sicurezza Committente: Comitato ITALIA 150 Importo dell’opera: 36.994.250 € Gruppo di progettazione: Gae Aulenti Architetti Associati, AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Arch Pietro Maria Castiglioni, Arch Elisa Vago, Iconia Ingegneria Civile s.r.l., Manens Intertecnica s.r.l., Arch Alberto Torsello, Laboratorio di Restauro Rocca s.n.c., Intesta gruppo Armando Testa srl .

Prestazioni svolte:

•Proposta metodologica (Gara a procedura aperta) L’offerta contiene le prime considerazioni architettoniche sul funzionamento degli spazi, sulle relazioni fra le parti, sulla loro reale fattibilità. Alla base della proposta è l'intenzione di scavare nella corte una sala ipogea rivestita di alabastro, con copertura trasparente alla quota del cortile (1° fase). Questa sala, cuore del rinnovato Museo, è una sorta di scavo archeologico, visibile dall’atrio, dal portico, dalle finestre e accoglie la collezione dello statuario, liberando le sale della manica destra, da subito essere destinabili alle mostre temporanee. Acquisiti gli spazi della Galleria Sabauda (2° fase), potranno realizzarsi i laboratori di restauro e le sale per la collezione permanente al 2° e 3° piano. Conclusi questi lavori, si potrà intervenire al 1° piano (3° fase), interamente dedicato a esposizioni permanenti e terreno, interamente dedicato all’accoglienza dei visitatori e ai relativi servizi.

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La città, il fiume, la collina– Torino, 2007 Riqualificazione del quadrante est del centro storico Committente: Città di Torino Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) Prestazioni svolte: • Progetto preliminare (Concorso di idee)

Il progetto mira a di salvaguardare la complessità della città, la varietà degli usi e l'accordo delle parti, nella convinzione che il valore aggiunto della vita urbana stia nelle molteplici relazioni tra differenti attività ed utenti. Il nuovo ponte sul Po, il sottopasso di piazza Gran Madre ed un nuovo parcheggio di interscambio presso il parco Michelotti rafforzano il sistema viabile limitrofo alla ZTL. Grazie al sottopasso, piazza Gran Madre torna ad essere l'estensione in sponda destra di piazza Vittorio. I Murazzi, luogo tra i più controversi del contesto urbano, necessitano di una nuova dotazione funzionale e nella contraddizione fra permanente e precario va ricercata la soluzione del contrasto: l'allestimento temporaneo, senza cambiare la straordinaria architettura del luogo ma ricorrendo ad infrastrutture leggere e facilmente rimovibili. Di fronte agli imponenti muri di sponda in pietra, si propone un'installazione un po' provocatoria e colorata: “il bastione e la carota”. A valle del ponte napoleonico nuove attività insediate in piccoli edifici in linea con la tradizionale vocazione artigianale ed artistica del Borgo Vanchiglia e la sua crescente specializzazione in distretto universitario. Il parco Michelotti diventa il naturale approdo alla parte aulica della città. Il nuovo ponte sul Po non ricorre a sovrastrutture, pennoni, stralli e sostegni che superino in altezza l’impalcato stradale.

New Holmenkollenbakken – Oslo (Norvegia), 2007 Ricostruzione dello storico trampolino per il salto con gli sci di Oslo Committente: Municipalità di Oslo Importo dell’opera: 28.606.708 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) SINTECNA, Studio Tecnico Pedrolli e Vanzo.

Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Concorso internazionale di idee)

Il bando richiedeva la ricostruzione dell’impianto per il salto esistente (K115), con uno più grande (K122), in grado di ospitare sia gare invernali che estive e di garantirne lo svolgimento anche in presenza di vento. La nuova torre è collocata nel punto più alto della collina; un ascensore dedicato porta gli atleti e lo staff al livello inferiore dei gradoni di partenza, mentre un altro porta gli ospiti alla terrazza e alla caffetteria in cima alla torre. La struttura in CA della torre stabilizza la struttura leggera in acciaio della pista di lancio ed è avvolta da una sinuosa membrana traslucida, che si illumina di notte. La pista di lancio possiede sistemi integrati di schermatura del vento e del sole trasparenti. Il ginocchio ospita il nuovo museo, il ristorante e gli altri locali a servizio dell’impianto; le sue terrazze, affacciate sul trampolino e racchiuse dagli schermi in legno della pista di atterraggio, possono accogliere allenatori, TV e VIP. Gli schermi lignei diventano facciate dell’edificio al ginocchio e scendendo lungo il pendio si aprono, avvolgendo la parte alta della tribuna, per poi interrompersi in corrispondenza del bacino principale degli spalti.

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Nuovo trampolino K125 – Garmisch-Partenkirchen (Germania), 2007 Nuovo trampolino presso lo storico stadio del salto di Garmisch Committente: Markt Garmisch-Partenkirchen Importo dell’opera: 4.686.779 € Gruppo di progettazione: AT studio associato (Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo) SINTECNA, Studio Tecnico Pedrolli e Vanzo.

Prestazioni svolte: •Progetto preliminare (Concorso di progettazione ad inviti)

Era richiesto il progetto di un nuovo trampolino K125, una torre giudici e i relativi locali accessori e le vie di accesso. Se la pista di atterraggio ottimizza i raccordi ed il movimento terra appoggiandosi al suolo, quella di lancio risponde alla vertigine e al senso di vuoto con una trave armata a campata unica incastrata al dente e appoggiata alla torre di partenza. Il nucleo tubolare della trave, la coppia di tiranti all’intradosso e le funi laterali evocano la struttura dei grandi vertebrati marini. La torre di partenza è come un dardo puntato verso valle, nella cui scia trovano posto scala ed ascensore. In sommità i gradoni di partenza si aprono sui fianchi della torre, diventando locali di partenza e fornendo l’appoggio al locale sovrastante, un boomerang colorato, la cui concavità offre un vertiginoso affaccio panoramico. Un volume ad esso contrapposto ospita, ai piedi della torre, gli spazi per il riscaldamento ed il ristoro degli atleti. La torre giudici, posta a 44 metri dall’asse del trampolino su un terreno assai digradante limitando gli appoggi a terra al corpo scala rivestito in legno ed allo snello telaio frontale. Un percorso unisce l’impianto di risalita esistente con la torre di partenza. Un tunnel permette di attraversare la pista di atterraggio e raggiungere la torre giudici, per poi scendere fino alle tribune esistenti.

Museo dell’Automobile – Torino, 2005 Ristrutturazione ed ampliamento del museo “ Carlo Biscaretti di Ruffia “ Committente: Museo dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” Importo dell’opera: 12.475.000 € Gruppo di progettazione: Arch. G.Marè, Arch. S.Seita, Arch. M.Zocco, Arch. F.Giau, Arch. Tommaso Longo Ing Sergio Gario, Manens Intertecnica S.r.l.

Prestazioni svolte: • Progetto preliminare (Concorso di progettazione)

Uno degli aspetti più critici nel funzionamento dell’edificio esistente è la sua indifferenza in termini di consumo dell’energia. Gli accessi al nuovo parcheggio salvaguardano l’integrità della collinetta artificiale esistente, la cui presenza è considerata molto importante nell’immagine architettonica complessiva del Museo. La posizione dell’ampliamento nel piazzale su Via Zuretti ne limita fortemente la visibilità da Corso Unità d’Italia. Si è scelto di rendere riconoscibile il nuovo corpo di fabbrica con un volume caratteristico e sinuoso, contrapposto agli spigoli vivi degli edifici che compongono il complesso esistente. L’aspetto esterno del nuovo edificio ricorda la forma della carrozzeria di un’automobile; è come un grande parafango bombato che si accosta alla più rigida testata della manica longitudinale secondaria del fabbricato esistente, che suggerisce l’immagine della calandra di un autoveicolo antico.

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