Gente Comune Marzo 2013

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Anno XX n° 2 - Marzo 2013

PRIMO PIANO

VITA ALATRENSE

VARIE

ELEZIONI Le interviste ai neoeletti della provincia di Frosinone

VENERDÌ SANTO Il programma dei festeggiamenti e le curiosità

Alle pag. 4 e 5

A pag. 14

SPORT - Dopo il grave infortunio, le speranze di Antony Iannarilli Strambi a pag. 21 ARTE E CULTURA - Sensazionale scoperta nella Cattedrale di Civita Maiello a pag. 17

La chiesa ai "poveri" Francesco, il nome scelto dal Cardinale Bergoglio appena eletto Papa, è foriero di cambiamenti importanti nella Chiesa Romana. Abbiamo intervistato, in esclusiva, il noto vaticanista Gian Franco Svidercoschi, già amico di Papa Wojtyla. Speciale a pag. 2


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ESCLUSIVA

Apertura Intervista al vaticanista Gian Franco Svidercoschi:

"Con papa Francesco una chiesa diversa" zione è trovare il linguaggio giusto per aver più spiritualità nei laici. Gian Franco Svidercoschi (Ascoli Piceno, 22 luglio 1936) è C'è fame di riforme soun giornalista, scrittore e vatica- prattutto in virtù del nista italiano. Di origini polacche, fatto che la Curia romainiziò la carriera giornalistica gio- na negli ultimi tempi ha vanissimo nel 1959. Fu inviato del- assunto un potere sprol'ANSA al Concilio Vaticano II e suc- positato (evidente il ricessivamente ricoprì l'incarico di vice- ferimento al cardinale Tarcisio Bertone che ha direttore de L'Osservatore Romano. Degna di nota la collaborazione approfittato della delecon papa Giovanni Paolo II alla ga di Papa Benedetto stesura di Dono e Mistero nel 1996 XVI per assumere un'alta e la pubblicazione con l'arcivesco- autorità ndr). Voglio rivo di Cracovia e già segretario cordare che qualche anparticolare di Giovanni Paolo II no fa, il presidente emeStanislaw Dziwisz di Una vita con Karol nel 2007. Tra le sue rito della Repubblica pubblicazioni più famose Lettera ad un amico ebreo 1993, Italiana Francesco Cossiga, pronunciò la famosa tradotto in venti lingue per una cinquantina di Paesi. Nel 2000 fu autore per la Santa Sede di un'importante rilet- frase "Bertone studia a fare il Papa". Sicuramentura "giubilare" del Concilio Vaticano. Riccardo Strambi te un clima di maggiore Dopo l'elezione al soglio di Pietro di semplicità, contribuirà a far riavvicinare la Papa Francesco si respira aria di novità gente verso la fede. nella chiesa. Aiuterà a contrastare la Ma riuscirà Sua Santità Papa Francesco a crisi del Cattolicesimo? mettere ordine nella Chiesa? La Crisi del Cattolicesimo deriva da altre Papa Bergoglio è già riuscito a ricreare, e crisi causate da diversi fattori. Per questo gli sono bastati solo pochi giorni di pontidovremmo parlare di crisi di fede e la solu- ficato, un clima sereno. E' già riuscito a

CHI È GIAN FRANCO SVIDERCOSCHI

farci vedere un'altra faccia della chiesa, una normalità del vivere la fede cristiana. E questo si evince da quei piccoli-grandi gesti della prima ora: dalle parole pronunciate "fratelli e sorelle buona sera" sino al "buona notte e buon riposo", dalla sobrietà nel non voler usare un'auto lussuosa ma salire con i cardinali sul pulmino della gendarmeria, nel voler pagare il conto della casa che lo aveva ospitato prima dell'elezione. Sarà un papa che farà vivere la fede serenamente, una chiesa diversa, più evangelica. Ma ci pensate ad un papa con il carisma del missionario e della spiritualità, grazie al suo essere gesuita e francescano? Un Papa diverso quindi sia da Benedetto XVII e Giovanni Paolo II? Da Ratzinger sicuramente, questi era forse troppo impegnato a studiare. Ma mi vorrei

soffermare su alcuni punti in comune con il mio Amico Karol Wojtyila: entrambi con-

trari alla casta clericale e due "preti umani", perché sacerdoti erano e sacerdoti sono rimasti, insomma Giovanni Paolo II e Francesco due preti che guidano il Popolo di Dio. Quello stesso Popolo di Dio del dogma "Lumen Gentium" elaborato e promulgato nel 1964 da Paolo VI e mai applicato (questa parte della costituzione dogmatica parla del rapporto tra la chiesa e le altre confessioni religiose e gli atei ndr). Bruno Gatta

Il nuovo Papa e la chiesa del futuro P

rima di fare un commento all'elezione del nuovo papa, sgombriamo il campo da un equivoco che si è spesso ripetuto nella stampa e negli altri media: quello della crisi della Chiesa. Perché un equivoco: perché la Chiesa ha avuto sempre periodi di crisi, dalle persecuzioni degli inizi alle invasioni barbariche, dalle eresie e lotte politiche del medioevo agli scismi rinascimentali, dal modernismo alle grandi persecuzioni del '900, fino ad oggi. Per cui se c'è da parlare di crisi della Chiesa essa va considerata non in senso assoluto ma rapportata al periodo storico attuale. Tutto questo per dire che se c'è una crisi essa è tipica di oggi, seria ma non molto più grave di quelle citate in precedenza. Se poi la crisi significa lo scandalo dei preti pedofili o della Curia in Vaticano, bisogna anche qui fare chiarezza:

per i preti pedofili ad esempio c'è da dire che è stata coinvolta una esigua minoranza ed alcuni di essi riguardano episodi accaduti anche decenni fa. Nonostante tutto la Chiesa mantiene nel mondo un prestigio ed una presenza caritativa, formativa, educativa, assistenziale che nessun'altra istituzione può vantare: lo dimostra l'enorme attenzione che tutto il mondo ha riservato alle dimissioni di Benedetto XVI ed alla elezione di Francesco. Si tenga presente il grande sviluppo della Chiesa nell'America Centrale e Meridionale ed in Africa, la sua vivacità pur minoritaria - in Asia, la sua crescita negli Stati Uniti dove all'aumento numerico (si pensi tra l'altro che negli USA i seminari sono pieni) si aggiunge l'aumento di prestigio a livello sociale e di opinione pubblica. Papa Francesco si trova dunque davanti una Chiesa con

tanti problemi ma anche con enormi risorse umane. Sapremo dai primi suoi gesti, discorsi ed iniziative quale sarà la rotta che vorrà tracciare per il futuro della Chiesa. Alcuni punti però sono già chiari e li descriviamo in sintesi: 1. la scelta del nome è già un programma: Francesco ricorda sia Francesco d'Assisi che Francesco Saverio (santo gesuita), due figure di enorme importanza sul tema della povertà evangelica, della semplicità, dell'evangelizzazione anche in rapporto con le altre fedi (Francesco d'Assisi nei confronti dell'Islam e Francesco Saverio nei confronti delle religioni e delle culture orientali); 2. il richiamo al rapporto tra vescovo di Roma e popolodiocesi di Roma riporta la figura ed il ruolo del Papa alle origini del cristianesimo dove, secondo la felice espressione di Sant'Ignazio di Antiochia, la chiesa di Roma presiede alla carità. E' dunque sul tema dell'amore evangelico, della carità cristiana che si giocherà il ruolo del successore di Pietro (e dunque di tutta la Chiesa) e non più solo sul potere di governo. Ciò apre a scenari inediti nel rapporto con le altre confessioni cristiane ai fini del dialogo ecumenico, dove spesso è stato il ruolo assegnato alla figura del Papa a creare non poche divisioni e ad una presenza ancora più forte di quella che già c'è nel campo della difesa dei più deboli; 3. infine il rapporto con il mondo degli agnostici e dei non credenti, dove conterà la formazione da gesuita di Francesco: i gesuiti sono difensori della la cultura cattolica nei suoi principi fondamentali ma aperti ai fermenti ed alle attese del mondo. Ci sarebbero molte altre cose da dire che lo spazio a disposizione non ci permette di approfondire. Lo faremo in successivi interventi. Paolo Fiorenza

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Speciale Politica

Elezioni ed impasse, la sfida del 2013 È noto a tutti che le elezioni del 2013 hanno portato ad una situazione di stallo visto il pareggio di fatto tra tre schieramenti, i due storici centro destra e centro sinistra e l'outsider Movimento5Stelle. I primi spiragli di una rivoluzione che potrebbe portare a grandissimi stravolgimenti non solo nella struttura istituzionale del Paese ma anche nel modo di concepire tale organizzazione e modo di fare Politica, sono arrivati dall'elezione della seconda e della terza carica dello Stato, Presidenti di Senato e Camera dei Deputati. Le personalità scelte, infatti, da un lato l'ex Magistrato antimafia Pietro Grasso e dall'al-

COMMENTO ALLE ELEZIONI

A

ffrontare il problema dell'analisi dei risultati elettorali a livello nazionale, quando ormai tutto è stato sviscerato in miriadi di programmi e di articoli, può sembrare cosa superflua e quasi sorpassata. Ma ci sembra giusto che anche da parte nostra venga qualche spunto di riflessione in merito. Il crollo dei partiti tradizionali è sotto gli occhi di tutti. Alcuni praticamente scomparsi, altri ridotti al lumicino, altri in gravi difficoltà. Il Partito Democratico, mesto vincitore delle elezioni con la sua coalizione, avrà grosse difficoltà a governare per mancanza dei numeri al Senato. Quella che sembrava dover essere una vittoria sicura e decisa, si è trasformata alla fine in una affannosa difesa di un vantaggio molto risicato ed inutile ai fini della governabi-

lità. Il Partito della Libertà sopravvive grazie al carisma (ed alle consuete promesse) del suo fondatore e leader indiscusso, ma nonostante tutto ha perso più di sei milioni di voti rispetto alle ultime elezioni politiche. Ci si chiede cosa sarà di questo partito quando Berlusconi - politicamente parlando - non ci sarà, considerato che Alfano ha dimostrato di esistere solo se lo vuole Berlusconi e che le altre figure sono dei semplici comprimari senza spessore. E che il partito sia appiattito sul suo capo lo dimostra il fatto che è tutto preso dai suoi problemi giudiziari. La Lega Nord è praticamente dimezzata ed influente ormai solo in qualche zona del nord, travolta dalla sua politica chiusa e territorialmente troppo definita, in un contesto in cui invece bisogna avere il respiro dell'Europa e del mondo. Fini e

tro l'ex Alto Rappresentante ONU per i Rifugiati, Laura Boldrini, rappresentano una grande novità e danno il senso ad un cambiamento ancora agli inizi. Sarà interessante, ora, capire come si muoveranno gli schieramenti in vista della formazione di un Governo, che sembra sempre più difficile ma solo se lo si pensa tradizionalmente. Se si prendessero in considerazione soluzioni "nuove", ad esempio un governo della minoranza o una soluzione alla Belga, le strade potrebbero diventare più concrete. Serve, evidentemente, un completo stravolgimento culturale nei rappresentanti delle istituzioni politiche nazionali. Andrea Tagliaferri Casini sono quasi scomparsi, sacrificati sull'altare della Lista Monti, la quale nonostante tutto ha avuto una dignitosa affermazione, tenuto conto del fuoco di sbarramento al quale è stata sottoposta ed all'eredità della politica di rigore del governo uscente. Le due estreme, destra e sinistra, esistono solo se coalizzate con i partiti maggiori, altrimenti sono poco o niente. Lasciamo volutamente per ultima la lista del Movimento 5 Stelle, vera vincitrice di queste elezioni, frutto di un diffuso malcontento popolare verso i partiti tradizionali dei quali ha intercettato molti elettori, oltre ad una buona parte di quelli che inizialmente si sarebbero astenuti. Io non magnifico questa lista non perché non abbia le sue ragioni, ma perché incanalare il malcontento mietendo un gran numero di voti significa anche - una volta presente in parlamento - assumersi le proprie responsabilità verso la nazione. Se

è comprensibile - ma non accettabile giocare allo sfascio quando si è in piazza, non è tollerabile che lo si faccia quando si hanno precise responsabilità che il popolo ti affida. Rimane alta l'astensione ed il non voto: fra non votanti, schede bianche e schede nulle, circa un terzo degli elettori non ha espresso un voto utile. Come accennato sopra, se non ci fosse stata la lista di Grillo, il non voto sarebbe stato ancora più consistente. Due notazioni finali e rapidissime sulle quali contiamo di tornare prossimamente. La prima: i partiti tradizionali - chi più chi meno - non hanno approfittato del governo tecnico per dare segnali di vero cambiamento. La seconda: le procedure per la formazione del governo in Italia sono ancora troppo lunghe e farraginose a fronte della celerità degli altri paesi. E questo gioca molto sulla credibilità delle istituzioni. Paolo Fiorenza

Interviste e commenti degli eletti "ciociari" Cominciamo questa serie di mini interviste ai neo-eletti della provincia di Frosinone (nazionali e regionali) con i senatori Maria Spilabotte e Francesco Scalia. Nella pagina seguente gli on.li Pilozzi e Frusone e i consiglieri regionali Buschini e Abruzzese

SEN. MARIA SPILABOTTE (PD) Senatore, cosa ha provato nel momento in cui ha realizzato che era stata davvero eletta? “Nella mia vita non avrei mai pensato di "fare" il Senatore. Eppure venerdi 15 marzo sarò seduta nell'Aula di Palazzo Madama. Addirittura sarò la più giovane e per questo, nella prima seduta farò anche parte dell'Ufficio di Presidenza provvisorio. Un grande onore ed una grande responsabilità. Spero di essere ricordata in provincia non solo per questo primato”. Cosa pensa farà e quali saranno le sue linee guida? “Vorrei lasciare un segno tangibile del mio operato. La politica in Italia è andata in confusione, è avvenuto qualcosa che nessuno dei partiti maggiori prevedevano e neppure Grillo e Casaleggio pensavano di raggiungere un risultato così importante. Tutti sono impreparati a questo nuovo scenario dove per paradosso, si rischia di bloccare le forme organizzative della democrazia. Si possono trovare convergenze su tanti temi e riforme di cui il Paese ha bisogno urgente: lavoro, è l'emergenza n 1. E poi le tasse. Diminuire la pressione fiscale che insieme alla caduta del potere d'acquisto dei salari, sta portando le famiglie al collasso. I costi della politica. Si tratta sicuramente di una spesa fuori controllo. Legge sull'anticorruzione. Legalità come leva di sviluppo contro la corruzione. Legge elettorale. Spero non si torni mai più a votare con il porcellum. Ai cittadini va restituito il diritto di scegliere i propri rappresentanti in parlamento. Prima non si poteva. Adesso non si può più rimandare. Senza dimenticare poi anche una legge sul conflitto d’interessi”. E il territorio che l'ha eletta? “Per la nostra provincia è necessario invertire la rotta che fino ad ora è stata indicata dalla destra che ha governato la regione e la provincia. Rimediare a tutti i loro disastri: nessuna infrastruttura finanziata o realizzata, otto ospedali chiusi, disoccupazione ai massimi storici, la più alta tassazione regionale, scarsa capacità di governo, mediocrità dell'azione legislativa e di programmazione e pianificazione. E poi penso che sia prioritario il riconoscimento dell'area di crisi industriale per la zona Frosinone - Anagni, il riconoscimento della Valle del Sacco quale Sito di Interesse Nazionale. L'annosa questione che opprime questa valle deve essere affrontata con interventi strategici e di sviluppo, territoriale”. Andrea Tagliaferri

SEN. FRANCESCO SCALIA (PD) Eletto Senatore in uno stato chiamiamolo di caos. Si sente più responsabilizzato o preoccupato? “Preoccupato non direi. C'è il grande senso di responsabilità nel capire che è un momento in cui il nostro Paese ha veramente bisogno dell'impegno di tutti. L'Italia ha bisogno di essere governata, e non possiamo permetterci il lusso di perdere ulteriore tempo. Ecco perché ribadisco che nessuno può più nascondersi”. Periodo difficile. Sorti del paese in bilico. Cosa pensa sia meglio per la nazione? Scongiura un ritorno alle urne a breve? “Non riesco a pensare ad un nuovo ritorno alle urne. Il Paese, come detto prima, ha bisogno di una urgente operatività. Per il resto, occorre far immediatamente partire opere immediatamente cantierabili per ridare ossigeno all'edilizia; pagare, anche con accordi con Cassa Depositi e Prestiti, immediatamente i crediti delle imprese; favorire l'insediamento e la crescita di industria ad alto valore tecnologico, ecologicamente sostenibile, utilizzando le centinaia di milioni della Comunità Europea già assegnati alla Regione Lazio che, per l'ignavia della Polverini, rischiano di tornare in Europa”. Come giudica il risultato elettorale nel territorio ciociaro? Con Lei al Senato, crede di poter garantire al territorio una rappresentanza fattiva? “Il Partito Democratico si è reso protagonista di una grande partecipazione e questo indica la volontà della Ciociaria di tornare ad essere protagonista nel panorama politico, dopo questi anni di governi di centrodestra, che a livello nazionale e regionale, hanno imposto tagli e politiche tali da indebolire la nostra provincia dal punto di vista produttivo, occupazionale e dell'offerta dei servizi. L'affermazione elettorale che ci ha visti protagonisti ha indicato chiaramente che i cittadini hanno individuato precise responsabilità, dando fiducia alla nostra proposta programmatica dove serietà, concretezza ed equilibrio saranno i grado di ridare fiato allo sviluppo del nostro territorio. Con il supporto dell'elettorato siamo stati capaci di creare quella filiera, che va dal Governo centrale fino alla Regione, che ci consentirà di porre le basi per una effettiva rinascita. Anche nel Lazio è stato perso troppo tempo. Ora dobbiamo solo invertire la rotta nel più breve tempo possibile”. Riccardo Strambi


Speciale Politica ON.LE NAZZARENO PILOZZI (SEL) Eletto alla Camera per il collegio Lazio 2, Nazzareno Pilozzi (Sel), già sindaco di Acuto, rappresenta un altro volto della piccola "pattuglia" ciociara che è sbarcata nei palazzi parlamentari romani. Alla vigilia del voto, Pilozzi era convinto della netta vittoria del centro-sinistra, i risultati non sono andati nella direzione da lui auspicata, ma per lui il successo personale è stato fonte di grande soddisfazione. Gli esiti delle urne non hanno premiato il centrosinistra, ma lei si è affermato nel Lazio con un partito che, al di fuori di Roma, fa fatica ad imporsi. Un commento sulla situazione politica attuale? "I cittadini stanno vivendo uno stato di impoverimento senza precedenti, vedono i propri diritti fondamentali restringersi in maniera vorticosa, hanno paura del proprio futuro. A tutto ciò si somma l'incapacità della politica ad affrontare e risolvere i problemi e il naturale sdegno per l'immoralità e il senso d'impunità delle classi dirigenti. Nonostante tutto bisogna insistere che una buona politica è possibile. La ripresa economica, sociale e culturale dell'Italia potrà avvenire solo attraverso una presa di coscienza collettiva, che non può esaurirsi solo con il voto ma che deve proseguire con l'impegno quotidiano". Gli impegni che porterà avanti nella sua azione parlamentare? "La priorità assoluta è l'occupazione, con uno sguardo rivolto soprattutto alle giovani generazioni. Occorre intervenire sulla pressione fiscale inserendo grandi correttivi per ridare progressività al prelievo, siamo al paradosso che chi ha meno paga di più. Intendiamo spazzare via questa ingiustizia diminuendo le tasse al ceto medio e basso e introducendo una patrimoniale per i grandi patrimoni immobiliari e speculativi". E quali idee per il rilancio della nostra provincia, che soffre tantissimo la crisi? "Noi dobbiamo rassegnarci alla deriva. Dobbiamo prevedere investimenti nell'ambiente, nell'agricoltura di alta qualità, nelle politiche culturali e turistiche, in un moderno sistema di mobilità sostenibile e in un rinnovato welfare". Pie. Ant.

ON.LE LUCA FRUSONE (M5S) E' uno dei più giovani parlamentari mai eletti in Ciociaria: parliamo di Luca Frusone, 27 anni, di Alatri, alla sua prima esperienza politica e che, grazie al "boom" del Movimento 5 Stelle, si è ritrovato tra i banchi di Palazzo Chigi. Studente universitario, Luca, sempre chiaro e diretto nei suoi interventi, si è avvicinato al movimento grillino tre anni fa con un preciso obiettivo: portare il proprio contributo per una politica nuova e diversa. A 27 anni, in Parlamento: sorpreso? Soddisfatto? Le tue prime sensazioni? "All'inizio ho provato, come è giusto che sia, gioia ed emozione per l'elezione. Un pensiero è andato alla mia famiglia. Poi, ho pensato che mi è stata data un'occasione per fare qualcosa di importante per il mio Paese". Sposando il programma del M5S, quali sono gli impegni più importanti che contraddistingueranno la vostra azione? "Fondamentalmente il primo concetto è che nessuno dovrà rimanere indietro nel processo di crescita; la seconda cosa è quella di un ricambio generazionale della classe politica italiana. Nella sostanza, l'obiettivo primario è quello di istituire il reddito minimo di cittadinanza per chi non ha lavoro e di eliminare privilegi e benefici di quanti finora hanno ruotato attorno alla politica". Fate politica sono in rete? "No. La rete è fondamentale, ma il nostro non è un movimento virtuale, è - al contrario - reale e concreto. Il M5S è presente in quasi tutta la provincia e teniamo spesso incontri nei quali dibattiamo di idee e di proposte". La Ciociaria attraversa un periodo di grandi difficoltà: quali idee per un nuovo sviluppo? "Il Frusinate conosce gli stessi problemi di tante altre aree italiane. Il nostro compito è quello di creare le condizioni perché si rimetta in moto l'economia, perché si possa tornare a fare impresa, generare il lavoro che non c'è ora. È un impegno che abbiamo assunto per l'Italia, dunque anche per la Ciociaria". Pie. Ant.

CONS. REGIONALE MARIO ABRUZZESE (PDL) Presidente Abruzzese, essendo stato rieletto come consigliere regionale, le chiedo, dopo l'esperienza della Giunta Polverini, cosa c'è da fare immediatamente per far riavvicinare la gente alla politica? "Sostengo da tempo l'importanza di un nuovo tipo di politica che prenda spunto dalle grandi democrazie del nord Europa. In questi paesi la "guerra" tra schieramenti, se così la vogliamo chiamare, finisce appena avuto il verdetto delle urne.

Dopo di che si intraprendono discorsi di responsabilità per garantire agli elettori provvedimenti che possano soddisfare le loro esigenze. Di questo tipo di approccio mentale ha bisogno anche la Regione Lazio. Garantirò quindi il mio appoggio se riterrò i provvedimenti messi in campo importanti e consoni soprattutto alla risoluzione delle criticità della Provincia di Frosinone". Nei giorni scorsi è stato protagonista sulla stampa locale per due differenti ragioni: la prima per un importante contributo alle imprese attraverso un bando da 50 milioni e la seconda, meno lodevole anche se legittima, per le spese, spesso superflue, del suo ufficio di presidenza forse troppo esagerate visto il periodo e visto il suo ruolo. Che mi dice in proposito?

CONS. REGIONALE MAURO BUSCHINI (PD) ...Il più votato delle Province, che effetto fa? “È stato un successo straordinario, una felicità difficile da descrivere. Nei giorni della campagna elettorale mi ero accorto del forte consenso che incontravo tra la gente, che sposava i nostri programmi e mi incitava ad andare avanti, ma non pensavo ad un risultato così eclatante. Ringrazio davvero tutti in particolar modo la mia Città per il consenso che mi ha attribuito. Agli alatrensi voglio dire con chiarezza una cosa: non resterete delusi. Tale consenso, però, vuole dire tanta fiducia e tanta responsabilità: il primo impegno è quello di non deludere questa terra che attende risposte e vuole riprende il cammino che è stato interrotto bruscamente dal centrodestra. Con Zingaretti apriremo una stagione nuova: quella del cambiamento e del rinnovamento”. Dove pensi debba iniziare Zingaretti per una regione migliore? “Zingaretti in campagna elettorale ha sempre posto l'accento su un concetto: che per migliorare la regione non basta mettere una toppa qua e là, ma bisogna cambiare tutto. Ci attendono sfide difficili, ma siamo determinati e pronti ad affrontarle nel migliore dei modi per cercare di non deludere chi ha avuto fiducia in noi e cambiare in modo radicale la Regione Lazio. Questo vuol dire prendere decisioni cruciali con determinazione a partire, per esempio, dalla Sanità: i nostri ospedali non possono chiudere, i servizi vanno rilanciati attraverso una nuova e più efficace organizzazione”. Quale sarà il tuo maggiore impegno in questo mandato? Ti batterai per un collegamento migliore tra Frosinone e Roma? “Quello di migliorare la mobilità è stato un punto del

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nostro programma e sicuramente su questo ci batteremo. Potenziare il collegamento con Roma significa, oltre a migliorare la vita di migliaia di pendolari che attualmente viaggiano in condizioni disastrose, offrire nuove possibilità alla nostra terra. A Roma ci sono molte persone che hanno dichiarato di essere disponibili a trasferirsi nel nostro territorio. A queste persone però dobbiamo offrire dei collegamenti rapidi con la capitale. Non possiamo farlo se non interveniamo sulla linea ferroviaria che è ancora quella di trent'anni fa. L'obiettivo è quello di creare una metropolitana leggera che permetta di raggiungere Roma in quaranta minuti”. Assessorato? Non credevi di meritarlo? Perché assessori "esterni" quando Mauro Buschini ha preso quasi 16.000 voti? “Sono disposto a rappresentare il mio territorio in tutti i casi. Per lavorare bene non serve l'incarico ma la volontà di essere utili ad una terra troppe volte messa da parte. Sento il peso di una grande responsabilità e l'onore di poter rappresentare questa provincia in Regione. Ce la metterò tutta, insieme alle Amministrazioni, Sindaci, Forze Sociali e Politiche. Dobbiamo essere una grande squadra per il Lavoro, la Sanità, i Trasporti, lo Sviluppo. Una squadra per ridare futuro a questa terra”. Riccardo Strambi

“Certo, superflue. E non nascondo un certo compiacimento per il fatto che siano state rese pubbliche queste spese. Perché si tratta di acquisti che si sono consolidati negli anni, ben prima che arrivasse il sottoscritto e che il solo pensare di interrompere avrebbe significato commettere un sacrilegio. Si figuri in venti anni di Consiglio regionale quante risorse sono state buttate al vento solo per acquistare le stesse agende uscite nelle spese pubblicate. Mi solleva però essere riuscito ad interrompere questi acquisti almeno nel 2012. L'unica spesa che non rimpiango è quella per l'acquisto dei biglietti di auguri di Natale che tutte le cariche istituzionali hanno la consuetudine di trasmettere e il cui importo è stato sempre dato in beneficenza a importanti associazioni o Onlus nazionali. Per quanto concerne i 50 milioni, posso dire che questo è un grande contributo per le imprese del nostro territorio. Il tessuto produttivo del Lazio ha bisogno di poter contare su progetti come "Insieme per vincere". Ovvero il bando tramite il quale le aziende laziali possono accedere ai 50 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione da Sviluppo Lazio con l'obiettivo di incentivare la condivisione di conoscenze, la razionalizzazione dei costi e la capacità di innovazione”. Tornando allo stato attuale, cosa deve fare la giunta Zingaretti e come pensa di poter contribuire anche se all'opposizione? “Nel Lazio e nella nostra provincia sono due le criticità da affrontare da subito: la sanità e l'occupazione. A breve dovremmo far fronte a nuovi tagli. Del resto il decreto Balduzzi parla molto chiaro, nel Lazio dovranno essere decurtati altri 2000 posti letto e di certo la Ciociaria sarà sicuramente coinvolta in questo processo. Dovremmo difendere nuovamente il nostro territorio, ma è il concetto a monte che è sbagliato. Dobbiamo riorganizzare il sistema sanitario sì, ma non sforbiciando a destra e a manca compromettendo i servizi alla persona, da ora in poi sarà opportuno lavorare per riconvertire e ristrutturare una rete ospedaliera che non trova più consenso. Offrire più qualità e meno quantità e ridurre sprechi che non hanno modo di esistere. Sull'altra tematica sarà importante garantire un sostegno alle pmi, il vero motore dell'economia del basso Lazio. L'esemplificazione amministrativa e la detassazione rappresentano i punti cardine per tornare a crescere e porre un argine alla crisi occupazionale. fermo restando il ruolo attribuito dagli elettori agli schieramenti, su provvedimenti riguardanti l'economia, lo sviluppo e l'occupazione anche la minoranza dovrà mettere in campo un approccio serio e responsabile che vada aldilà degli steccati politici”. Riccardo Strambi


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Ambiente

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Giornata di primavera Fai, successo ad Isola del Liri

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iornata Fai di primavera: successo di pubblico e di critica per la XXI edizione nazionale che, nella nostra provincia, ha visto protagonista quest'anno la cittadina di Isola del Liri sabato 23 e domenica 24 scorsi. Migliaia di persone, nonostante un solo un po' incerto apparso dopo un lungo periodo di piogge, hanno affollato i siti che erano fruibili per l'occasione: dal Castello Boncompagni Viscogliosi ai siti di archeologia industriale, testimonianze dell'importanza e della ricchezza raggiunte da Isola del Liri nel passato. Molto apprezza-

te le visite al castello, famoso per essere stata la sede del Ducato di Sora, passato dai Della Rovere ai Boncompagni che lo abbellirono nel XVII secolo con affreschi raffiguranti scene bibliche. Soddisfatto il presidente del Fai provinciale, Pio Roffi Isabelli, che ha visto premiati ancora una volta impegno ed interesse per la promozione e la conoscenza del patrimonio storico ciociaro. Pie. Ant.

Ancora neve in Ciociaria? Improbabile

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on illudiamoci: il febbraio 2012 è stato un evento eccezionale, di estrema rarità. Sperare di rivedere una nevicata del genere a breve tempo è abbastanza improbabile, sebbene la natura abbia sempre mille sorprese in serbo. E il motivo è molto semplice: la neve in Ciociaria è un evento raro. Certo, bene o male la dama bianca ci fa visita tutti gli anni, ma mai più di tre o quattro volte. Ed è andata così anche quest'anno: poche, sporadiche nevicate tra gennaio e febbraio, con accumuli, laddove si sono avuti, che non sono stati neanche lontanamente paragonabili a quelli dell'anno scorso. Ma perché è così difficile che nevichi da noi? Beh, perché per vedere la neve sul Lazio (in particolare a quote basse) deve presentarsi la concomitanza di alcuni fattori,

una concomitanza abbastanza rara. Innanzitutto deve essere presente sulla nostra

regione aria fredda (se non gelida) proveniente da Nord, aria possibilmente di estrazione continentale, che permetta alle temperature di mantenersi molto basse creando il cosiddetto "cuscinetto freddo";

poi, quando questo cuscinetto è ben consolidato, è necessaria una bella perturbazione da Ovest, che scontrandosi con l'aria fredda preesistente possa dar luogo a una nevicata anche a quote basse. Il problema, però, è che le perturbazioni che vengono da Ovest, quindi dall'Atlantico, sono molto umide e per nulla fredde, e si scaldano ulteriormente passando sopra il Mar Tirreno. Questo causa un aumento inevitabile delle temperature, ed ecco che la neve si trasforma in pioggia alle basse quote (ed è esattamente quello che è successo lo scor-

so 11 febbraio: dopo un inizio "coi fiocchi", la giornata è finita a pioggia battente). L'anno scorso, si diceva, è stato un evento molto raro: l'aria giunta sulla nostra Penisola era di tipo continentale, ben più spessa e fredda di quella artico-marittima che spesso ci interessa, così la perturbazione giunta da Ovest non è riuscita a sfaldare la colonna d'aria gelida ed ha nevicato ininterrottamente per un giorno e mezzo. Ma è stata solo fortuna (o una sciagura, dipende dai punti di vista): la nostra regione si conferma tra quelle con la più bassa probabilità di neve durante l'inverno, anche più bassa di regioni meridionali come la Puglia e la Calabria. Amanti della neve: mettetevi (anzi, mettiamoci) l'anima in pace. Stefano Lorenzo Vari


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Provincia

Consiglio comunale sulla …Si svela la cattedrale dei papi situazione degli impianti termali Durante le vacanze pasquali sono previste speciali visite guidate FIUGGI - Il prossimo consiglio comunale, di imminente convocazione verterà sulle terme. Almeno questa è la richiesta protocollata dal consigliere di maggioranza Alessandro Battisti, e condivisa da molti esponenti della Fiuggi unita non pienamente soddisfatti dell'operato dell'attuale gestore del comparto terme e golf. "La scorsa settimana è stata depositata al protocollo del Comune una richiesta per iscrivere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale un punto specifico riguardante la situazione delle Terme di Fiuggi - si legge nella nota di Battisti - . La richiesta è stata presentata dal Consigliere Comunale Alessandro Battisti in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Turismo e Bilancio che, in una forma allargata alle forze economiche e sociali della città, ha espletato il mandato ricevuto dalla massima assise consiliare nel Maggio 2012 ed ha seguito per quasi un anno la gestione dei parchi termali. Battisti, a seguito dell'ultima riunione della commissione svolta recentemente, ha chiesto che siano ammessi agli atti del Consiglio, tutti i verbali delle riunioni svolte assieme alla sua relazione finale ed a tutta la documentazione a cui si è fatto riferimento durante i lavori. "Il tema riguardante le Terme di Fiuggi è sempre stato al centro delle scelte amministrative della Fiuggi Unita." - ha dichiarato Battisti - la discussione in Consiglio e la messa agli atti dei verbali e di tutti i documenti ad essi connessi, è un modo per rendere pubblico il lavoro svolto in questi mesi, in modo che la città possa rendersi conto del percorso fatto e che tutti i soggetti coinvolti possano assumersi le proprie responsabilità di fronte al lavoro da fare- termina la nota- ed alle decisioni da assumere." Fra. Lud.

Nuovo stile per l'etichetta dell'Acqua di Fiuggi e campagna nazionale al via FIUGGI - La nuova campagna pubblicitaria dell'acqua Fiuggi partirà sui principali quotidiani nazionali e locali dalla fine di marzo, dopo aver completato il restyling del-

l'etichetta e del fardello contenitivo delle bottiglie. È stato presentato alcune settimane fa dai vertici di acqua e terme Fiuggi, presso il salone consiliare del comune, il piano marketing e comunicazione dell'acqua ideato per il 2013. Nel corso della riunione molto partecipata, è stata presentata la nuova etichetta della bottiglia che andrà a sostituire quella ormai datata (15 anni) e alcune immagini dello spot che comparirà sugli organi di stampa a partire dalla fine di marzo. Oltre alla pubblicità, sempre per la fine di marzo, è previsto il totale rinnovo del sito internet

dell'acqua e terme che permetterà una maggiore interazione con gli utenti. Anche un concorso che è stato denominato Fiuggiamo e che verrà apposto sui fardelli, permetterà una maggiore conoscenza del brand Fiuggi. In palio vi sono alcuni soggiorni nella cittadina termale. "Per raggiungere il benessere bisogna tornare alla fonte" questo sarà uno degli spot dell'acqua Fiuggi. Il piano marketing, prevede oltre alla pubblicità sulla bottiglia un rinnovato rapporto con la classe medica e con i farmacisti. Ad occuparsi della comunicazione scientifica sarà Marco Ferragni esperto del settore, che per l'occasione ha ideato una serie di iniziative che porteranno l'ATF ad imbastire contatti con oltre 157 mila operatori sanitari. Tra le novità presentate nel corso dell'incontro vi è anche quella di riportare l'acqua Fiuggi sui tavoli dei principali ristoranti italiani ed esteri. Per farlo è stato istaurato un accordo con il noto chef, Nico Romito, due stelle michelin, che ha recentemente avviato una scuola di ristorazione di alto livello. Francesca Ludovici

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ANAGNI - "Il 'Bestiario' della Cattedrale: leggende, simbolismo e Sacre Scritture" è il titolo dell'interessante evento proposto dalla Basilica Cattedrale Santa Maria di Anagni in collaborazione con l'Associazione Culturale Artesìa. Durante le prossime festività, dal 29 marzo al 2 aprile, il simbolismo di uno dei monumenti più ricchi e preziosi della nostra terra verrà svelato e spiegato in visite guidate ad hoc. I percorsi prenderanno in esame le insolite figure presenti sulla facciata dell'edificio, per poi passare al Museo Lapidario e concludersi con la visita al Museo del Tesoro, custode dei paramenti donati da Papa Bonifacio VIII, del cofanetto di san Thomas Becket e di altri affascinanti oggetti intrisi di storia. Ad arricchire ulteriormente l'evento sarà l'eccezionale esposizione del manoscritto trecentesco contente l'inventario dei doni del Pontefice di Anagni. L'iniziativa vuole offrire l'occasione a studiosi e curiosi per approfondire e decriptare, almeno in parte, il simbolismo e i ricchi riferimenti che la cultura medievale ha tramandato nel corso dei secoli: la suggestiva Cattedrale di Anagni è un ottimo punto di inizio proprio perché è in grado di racchiudere, da sola, un completo vissuto dell'antichità oltrepassando il particolare storico della zona in cui è situata. Si tratta di un complesso architettonico prezioso, ricco di documenti e memorie di un periodo storico affascinante, dalla portata universale. L'iniziativa è strutturata in maniera tale da garantire la partenza di una visita ogni 30 minuti. Il costo previsto per la visita è di 4 euro cadauno (con eccezioni per gruppi, portatori di handicap e bambini sotto i 10 anni). Per orari e informazioni: www.cattedraledianagni.it e www.artesiaroma.it/attivita, info@artesiaroma.it 0775.728374 e 392.1109871. Miriam Minnucci


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Provincia

La ginnastica posturale per la terza età: aperte le iscrizioni VEROLI - Dopo un inverno "normale" e una primavera alquanto piovosa, si confida in un'estate conciliante da un punto di vista climatico, tale da invogliare gli anziani, a riprendere una sana attività fisica che riattivi tutte le funzioni organiche. Eccoci, quindi, di fronte all'annoso dilemma relativo a quale "ginnastica"consigliare ai soggetti in età avanzata. L'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Veroli con la determinazione dell'Assessore Egidio Lombardi ha rivolto agli anziani del territorio un corso di ginnastica posturale. Sono aperte le iscrizioni dopo una visita del medico di famiglia che ne certifica l'idoneità fisica. Innanzitutto,

fare "ginnastica" significa fare una serie di movimenti ed esercizi per il benessere del proprio corpo, per il recupero della "forma fisica". La ginnastica per gli anziani, qualunque essa sia, deve essere concepita appositamente per la terza età, al fine di favorire la "flessibilità" muscolo-scheletrica - ci dice l'Assessore Lombardi - la capacità motoria e la correttezza posturale globale in persone che, per l'avanzata età, sono meno "sciolte" nei movimenti. Quindi, è importante dire che il movimento correttamente eseguito fa bene a qualsiasi età; è bene praticarlo sempre, in ogni fase della vita, naturalmente rispettando i ritmi e le esigenze fi-

siche adeguate. L'attività fisica allunga la vita, tiene vivo l'intelletto, favorisce il buon funzionamento di organi e apparati. E' un

ottimo antidepressivo. La ginnastica per gli anziani deve favorire alcuni aspetti principali, come la respirazione, il rilassamento e

l'allungamento muscolare, una postura migliore e una maggiore padronanza del proprio corpo. L'obiettivo perseguibile nell'anziano è di renderlo più sicuro nei movimenti, affinché possa essere meno timoroso nello spostarsi non accompagnato. I corsi si svolgeranno presso Veroli Centro, Santa Francesca e Casamari proprio per fare in modo di agevolare la massima partecipazione di tutti. L'abitudine ad assumere una postura più corretta, compiere movimenti non dannosi, possono alleviare fastidiosi dolori conclude l'Assessore Lombardi con la speranza di replicare il successo ottenuto negli anni passati. Bruno Sbaraglia

Casa Famiglia "Linus", nuovi progetti Un nuovo "mostro" per arricchire l'offerta elettromagnetico sulla rocca?

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO - La casa famiglia di via Ararsa arricchisce le proprie attività educative-formative: questa volta si parla di attività di laboratorio che stanno già coinvolgendo, con notevole successo, i ragazzi ospiti della struttura. Il nuovo progetto riguarda un approfondimento della cultura e delle tradizioni dei popoli da cui provengono i ragazzi stessi, rispettando le origini di ognuno di loro per aumentare il loro senso di appartenenza ad una comunità. "Le attività stanno entusiasmando i ragazzi sottolineano i responsabili della struttura l'intento è quello di promuovere la conoscenza storica e pratica insieme alla manualità; durante la settimana i ragazzi preparano piatti e ricette della tradizione dando spazio alle loro passioni e affinando competenze e capacità". Un progetto importante, dunque, legato allo studio e alla ricerca ed ispirato dal monito "fare squadra" che da anni ispira la Casa famiglia Linus "la coesione e le esperienze condivise sono occasioni per sostenere la socialità e l'integrazione" - aggiungono i responsabili della struttura. Per ulteriori informazioni sulla Casa Famiglia Linus Consorzio Periodico di informazione politico-sociale e culturale Intesa Fondatore Filippo Strambi w w w. c o n s o r ziointesa.org. Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Davide Strambi Stampa Tipolitografia ACROPOLI ALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588 Segretaria redazione Elisabetta Ciancone Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri Coordinamento Pietro Antonucci Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone Redazione: Pietro Antonucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia, Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Caliciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Angela Rossi, Chiara Camperi, Massimo Papitto Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Erika Rossi, Alfredo Salomone, Stefano Vari, Francesca Vari, Francesca Ludovici, Serena Proietti, Mauro Macciocca Numero chiuso in tipografia il 25/03/2013 Autorizzazione Tribunale Frosinone n°232 del 4/10/1994

A.T.

Il rischio di vedere installato un altro grande ripetitore comincia ad esasperare gli animi FUMONE - Quante volte avete sentito parlare di Fumone, perla dei Monti Ernici e

olimpo di Ciociaria? Quante volte avete sentito dire della bellezza immutata del borgo, dei suoi vicoli che si snodano intor-

no al suo Castello e della posizione unica che il paese ha? Tutto questo potrebbe diventare un ricordo pieno di incertezze e portare ad un futuro pieno di radiazioni e deturpazioni paesaggistiche. E così dopo il mostro, cioè l'antenna (foto a dx) presente già da molti anni, potrebbe essere installata e collocata una nuova antenna proprio ai piedi del monte Fumone. Una vergogna per i residenti e i commercianti del posto, che non ci stanno a questa nuova minaccia. Tante sono le iniziative volte a scoraggiare questa nuova, possibile installazione: raccolta delle firme, manifestazioni, articoli su giornali e quotidiani, è nato persino un gruppo di protesta su facebook. Non si può infierire ancora su questo borgo già deturpato, su questo borgo che nei lontani anni '60 era un fiorire di attività commerciali e di residenti che vivevano felici nelle loro abitazioni. Non lasciamo che questo avvenga, non lasciamo che questo porti via i pochi residenti rimasti e l'incredibile paesaggio che è fonte di attrazione turistica a livello mondiale. GGatta


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Provincia

Speranze per l'ospedale Continua la preoccupazione dell'amministrazione comunale per il presidio sanitario "Giorgio Pompeo" FERENTINO - Un recente incontro tra il sindaco Piergianni Fiorletta ed il direttore generale della ASL di Frosinone, dottor

Vincenzo Suppa, sembra aver portato notizie positive: il sindaco Fiorletta ha riferito la forte volontà, da parte dell'amministrazione, di provvedere ad un potenziamento della struttura con la necessità dell'esistenza di un punto di Primo Soccorso gestita a turno dai medici di base, per poter almeno intervenire nei casi di codice

bianco e medicazioni varie, evitando di intasare ulteriormente il Pronto Soccorso dell'ospedale di Frosinone. In particolare, un occhio di riguardo meriterebbe il reparto di Radiologia che, nonostante la mancanza di macchinari all'avanguradia, funziona in maniera eccelsa. In generale, ci si aspettano maggiori attenzioni alla struttura vera e propria, che necessita di varie piccole manutenzioni che renderebbero più accogliente l'ambiente, a partire dal ripristino del personale addetto al centralino, al potenziamento dell'illuminazione notturna , fino al rinnovo delle bandiere poste all'ingresso ormai in pessimo stato. Dan. Cal.

Nuova "scorciatoia" per raggiungere il centro storico FERENTINO - Una scalinata in acciaio è stata posta ai piedi del Palazzo "Martino Filetico" per facilitare il raggiungimento del centro storico. Un'opera di elevata utilità per una città d'arte come Ferentino: essa rappresenterà la terza "scorciatoia" che permetterà di raggiungere il corso principale del "Vascello", dopo aver lasciato l'auto nel parcheggio a due piani "Martellina". Si avrà l'opportunità di spostarsi a piedi e arrivare dove sono collocati i vari servizi commerciali e gli uffici di pubblica utilità: Posta, Banche, Comando dei Carabinieri, Municipio e Biblioteca Comunale. La scalinata, condurrà al campetto polifunzionale da cui si salirà, tramite un'altra scala già esistente, fino alla chiesa di San Francesco. Inoltre, a breve è previsto il ripristino della funzionalità dell' ascensore e la realizzazione di un percorso pedonale, nonché, la nascita di nuove aree verdi nella zona circostante. Daniela Caliciotti

FROSINONE - Località Le Lame Strada Asi, 4 Tel. 0775 89881 - Fax 0775 8988211

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Il sindaco dichiara guerra ai semafori in città CECCANO - Il Sindaco Maliziola ha deciso di chiedere ufficialmente ad Astral, l'agenzia regionale che si occupa delle strade, di provvedere a realizzare rotonde che disciplinino meglio il traffico in città. Nello specifico comunicato si legge che " è verificata la fattibilità di costruire rotatorie anche negli incroci tra la Via Gaeta e via Aldo Moro, tra via Boschetto e via Matteotti e in via Morolense. La creazione di rotatorie nei luoghi in cui esistono punti semaforici permette di evitare lo stazionamento dei mezzi di locomozione e una maggiore fluidità del traffico, diventando così anche un valido dispositivo contro l'inquinamento ambientale. Altro importante punto sul quale si è discusso è stata la riqualificazione e messa in sicurezza della zona in cui si trova la chiesa di S. Pietro a sostegno della sicurezza e incolumità dei cittadini di una zona molto popolosa e delle attività che si svolgono all'interno della chiesa stessa che richiama molti fedeli e dell'asilo nido attiguo e, non per ultimo poichè trattasi di un tratto stradale molto trafficato e a scorrimento veloce". Dopo anni anche la città frabaterna pone in discussione l'eliminazione di inutili e costosi impianti semaforici, generatori di inquinamento atmosferico oltre che bisognosi di manutenzione molto dispendiosa. Andrea Tagliaferri

Buon piazzamento alle olimpiadi della matematica per il Martino Filetico CECCANO - Un liceo che continua a stupire sia per il numero che per la qualità delle iniziative che mette in campo. E la comunicazione di queste attività è degna dei migliori uffici stampa. Questa volta vogliamo dare spazio alla "fatica" degli alunni Francesco Malizia, Luciano Lampini, Marta Palombi, Ennio Ferrarelli, Isabella Mattone, Leda Vellucci, Matteo Staccone, Giammarco Claroni, Marcello Banfi Felici che hanno affrontato e superato una prova difficile alle Olimpiadi della Matematica. Hanno, infatti, raggiunto un ottimo risultato nella gara a squadre della fase regionale. Con il loro entusiasmo, tra l'altro, hanno dimostrato come si possa essere "secchioni" ma anche ragazzi normalissimi e pieni di vitalità. La preside del Liceo, prof.ssa Concetta Senese, li ha voluti incontrare nell'atrio del Liceo per congratularsi per il risultato. And. Tagl.


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News dal Capoluogo

Depurazione e fognature, class action contro l'Acea-Ato5

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'associazione per la tutela dei consumatori "Codici" invita i cittadini di Frosinone e di tutta la provincia a raccogliere mandati per l'azione collettiva promossa dallo stesso "Codici" contro AceaAto5. A seguito della sentenza della Corte Costituzionale 335 del 10 ottobre 2008 e delle successive del Tar su richiesta del "Codici" e dei provvedimenti dell'Aeeg, i cittadini della Provincia di Frosinone che hanno versato indebitamente le quote di fognatura e

depurazione fino al luglio 2011 senza avere il servizio, potranno richiedere le somme versate e non dovute. I cittadini sono invitati a a verificare se la loro utenza rientra tra quelle che hanno diritto a tale rimborso consultando il sito aceaato5.it (cliccare sul relativo link: http://aceaato5.it/ViewCategory.aspx?catid=c6be2c331dfc 434098be08a594ad8d7d). Visti i danni subiti dai consumatori e gli interessi maturati sulle somme ancora in giacenza presso

il gestore (tutto ciò a causa dell'inerzia degli organismi competenti nello stabilire le modalità di rimborso), "Codici" ha deciso di promuovere un'azione collettiva a carico dei soggetti istituzionali inadempienti. "Invito i cittadini della provincia di Frosinone a far valere le proprie pretese nei confronti della società, come la società fa in egual misura e spesso in maniera inopportuna nei confronti degli utenti - commenta Luigi Gabriele, segretario provinciale Codici -. Ricordando che l'a-

zione collettiva è gratuita, invito i cittadini ad organizzarsi e formare gruppi sui singoli territori e a raccogliere i mandati". La procedura: 1) verificare se la propria utenza è tra quelle interessate; 2) se la vostra utenza rientra tra quelle in elenco, scaricare il modello sul sito codicisora.myblog.it e compilare in ogni sua parte, allegare l'ultima fattura ricevuta e copia del documento d'identità del richiedente; 3) inviare il modello mediante

a/r a: Codici Sede Regionale Sportello legale Viale A. Einstein, 34 - 00146. Scadenza 30 aprile 2013. Per informazioni contattare lo sportello legale del Codici, aperto dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: 10-13 e 15-19 - Tel: 06.5571996 - Fax: 06.55308791 E-mail: segreteria.sportello@codici.or g. Sono 7mila le potenziali utenze interessate.

L'Ascensore più sfortunato della Terra

Diego De Silva

Di nuovo chiuso l'impianto che collega via Aldo Moro al Centro storico a causa del crollo del Viadotto Biondi

Un moderno, ironico filosofo

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ra appena stato riaperto l'Ascensore inclinato e frana la parte terminale del viadotto Biondi, importante strada di collegamento tra la parte alta e quella bassa del capoluogo che ora è stata chiusa. A cedere è stato un fronte di una ventina di metri proprio alla fine del viadotto nei pressi di piazza San Tommaso d'Aquino. Torna quindi l'incubo frane sul versante collinare sottostante piazzale Vittorio Veneto bonificato nel 1992 dopo la grande frana del 1989. In un primo momento l'ascensore inclinato, che dista 300 metri dal punto della frana, è rimasto aperto, ma poi alle 11,30 è stata decisa la chiusura per evitare che le vibrazioni dovute al suo funzionamento potessero provocare altri smottamenti. Sul posto la Protezione civile e i tecnici comunali che stanno decidendo sul da farsi. E' stato utilizzato un drone aereo per fotografare dall'alto la zona in modo da capire la situazione reale del versante collinare. Sui tempi nessuno si pronuncia e la nostra certezza è che sarà una di quelle questioni lunghissime che porteranno all'esasperazione di una città intera. Non si tratta, infatti, di una semplice strada ma del principale (e quasi esclusivo) raccordo tra la città bassa e il centro storico. Già i disagi sono rilevantissimi per il traffico locale e i lavoratori. L'auspicio, invece, è che il vento di novità che soffia in Italia da qualche settimana porti anche gli amministratori locali ad uniformarsi e a stupirci con soluzioni veloci e durature. Per Aspera ad Astra... Andrea Tagliaferri

L'Italia e la piaga del gioco d'azzardo

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nche in un momento di profonda crisi economica e con una legislazione carente in materia assistiamo impotenti al fenomeno del gioco d'azzardo in continua espansione. Nel 2011, secondo l'AAMS, l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, in Italia la raccolta del gioco d'azzardo è stata di circa 80 miliardi di euro, circa il 5% del Prodotto Interno Lordo Nazionale: il 56% del fatturato totale è stato raccolto da slot macine, il 12,7% dai gratta e vinci, 8,5% dal lotto, il 4,9% dalle scommesse sportive, il 3% dal superenalotto e il rimanente da Bingo e scommesse ippiche. Il fenomeno sembra essere in continuo aumento - questanno dovrebbe essere di oltre 90 miliardi di euro. Ma se il fatturato legato al gioco d'azzardo è passato dai 14,3 miliardi di euro del 2000 agli 80 miliardi di euro del 2011, i ricavi per lo Stato sono aumentati solo marginalmente. Infatti questo è un settore di maggiore interesse per le grandi organizzazioni criminali - l'espansione del fenomeno non ha ridotto, ma alimentato l'illegalità - soprattutto nel campo del riciclaggio di denaro rendendo molto più semplice il passaggio di grandi flussi di denaro tramite internet. Oggi c'è libertà assoluta aprire una sala giochi, basta avere la fedina pe-

Pietro Antonucci

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iego De silva, nel giro di presentazione del suo nuovo libro "Mancarsi", l'8 febbraio scorso è passato anche da Ubik di Frosinone. Il creatore del simpaticissimo avvocato/filosofo napoletano Vincenzo "Vicié" Malinconico parla di sé e dei suoi libri. In comune con il suo personaggio dichiara una tendenza a rimuginare sui problemi, anche quelli a cui non c'è più soluzione, esercizio nevrotico e masochistico che ritiene appartenga un po' a tutti. Invidia chi non rimugina perché evidentemente non ha sensi di colpa. I suoi dichiarati atteggiamenti nevrotici sono però continuamente smentiti dall'ironia che gli impedisce di prendersi troppo sul serio. La prima impressione è quella di un timido, ma quando comincia a parlare si capisce dalle poche, graffianti parole che è, in realtà, un osservatore attento. La sua definizione di libro bello è molto semplice: un libro bello è quello che ci fa riconoscere. Per questo ritiene che la letteratura abbia anticipato la psicologia: a riconoscersi con la psicoanalisi ci vogliono 5 anni e tanti soldi, con "Mancarsi" invece bastano 10 euro. Prendendo spunto da "Mancarsi", che racconta storie d'amore, si finisce a parlare inevitabilmente delle difficoltà della vita di coppia. Secondo De Silva è assurdo cercare di correggere il proprio partner perché a stare insieme non ci si smussa, anzi si peggiora. Prima di andarsene ci lascia i saluti per tutti i lettori di GenteComune e tante belle frasi di cui è una miniera inesauribile, qualcuna ve la citiamo a seguire, altre le potete trovare sul suo profilo twitter: "Per quanto il mondo vada male va sempre peggio di come andrebbe se fossi tu a guidare" "L'infelicità conviene" "La buona fede è un'aggravante" "Ma se uno assume una responsabilità può poi licenziarla?" Serena Sperduti

nale a posto e rispettare le norme valide per qualsiasi locale. Non esiste nessun regolamento legato alla presenza di questi locali nella zona, ne la distanza minima tra uno e l'altro (quasi in ogni Bar c'è un angolo riservato). Una manna per l'erario, visto che oltre 9 miliardi finiscono nelle casse dello Stato, ma anche per la criminalità per la quale non è facile fornire una stima certa ma quantificabile in svariati miliardi di euro. Cresce paurosamente il numero di cittadini con dipendenze patologiche da gioco e fra questi il numero di giovani preda del guadagno miracoloso. C'è il rischio concreto da parte di chi si indebita per il gioco d'azzardo, di finire in mano alla criminalità o di compiere gesti folli ed estremi. Per mettere un freno a questa piaga sociale c'è urgente bisogno di nuove regole più stringenti. In base al decreto legge Balduzzi, dal 1° gennaio 2013 è fatto obbligo per i gestori di sale gioco esporre all'ingresso e all'interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali sul gioco d'azzardo. Questi giochi possono sembrare innocui ma in realtà non lo sono perché possono provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce di età, inducento

il giocatore a trascurare gli impegni lavorativi, familiari e sociali con conseguenze dolorose per loro stessi e per i loro cari. Bruno Sbaraglia

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News dal Capoluogo

Incontri con l'arte grazie a "I giovedì dell'Accademia"

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prirsi alla città, far conoscere le attività di un'istituzione che riveste un ruolo centrale nel tessuto dell'intero territorio, confrontarsi con artisti e studiosi con-

temporanei: sono le finalità e gli obiettivi con i quali si svolgono gli appuntamenti de "I giovedì dell'Accademia": lunga serie di incontri, conferenze e dibattiti organizzata dall'Accademia di

Belle Arti di Frosinone presso il salone di rappresentanza dell'Amministrazione provinciale. Grazie alla stretta collaborazione con la Banca Popolare del Frusinate, da febbraio e fino a giugno l'Accade-

Dipartimento salute mentale, nuove iniziative al via

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n'ulteriore iniziativa da parte del dipartimento per la salute mentale di Frosinone. I Csm di Alatri, Ferentino ed Anagni, nello specifico, hanno organizzato un ciclo di cineforum per gli utenti. I film vengono trasmessi in una stupenda ed accogliente sala del centro diurno di Ferentino. L'organizzazione prevede l'autotrasporto gratuito: il pulmino è messo a disposizione direttamente dal dipartimento di Frosinone. Siamo stati testimoni in uno di questi viaggi nel cinema: si proiettano commedie italiane e straniere. Ebbene nel centro diurno durante la proiezione gli utenti si sono divertiti, ridendo a tempo e facendo commenti spiritosi. Nel dibattito seguente lo psicologo, dopo una breve introduzione, ha dato la parola ai cosiddetti malati di mente: tutti a turno hanno chiesto di parlare, raccontando le sensazioni provate durante lo spettacolo. Desiderosi di intervenire, recitavano interi passi del film già memorizzati con commento attinente e preciso. È così che si svela il grande lavoro che stanno facendo psichiatri, psicologi, assistenti sociali: persone che proferivano appena qualche parola, attraverso le cure e i colloqui nei Csm, stanno via via tornando a vivere e a reinserirsi nella società. Certo la strada intrapresa è ancora lunga e tortuosa ma molti traguardi importanti sonostati raggiunti. Avanti così. Patrizio Minnucci

mia ospiterà alcune delle personalità più importanti italiane e straniere. Dopo i successi con Rino Barillari, Ugo Nespolo e Luciano Caramel, si prosegue con Rosa Maria Malet (direttore della Fondazione Joan Miró di Barcellona), Nicola Carrino (artista), Filippo di Giacomo (teologo), Simonetta Lux (storico dell'arte contemporanea), Daniele Luchetti (regista), che offriranno agli studenti e all'intera cittadinanza le loro riflessioni sulla cultura, l'arte e l'attualità. Molto interessante e seguito è stato l'incontro con Ugo Nespolo, uno dei più importanti artisti italiani. Intellettuale di grande raffinatezza, fin dagli anni '60 si è mosso con grande originalità nell'ambiente artistico italiano e internazionale, segnalandosi subito per una rilettura in chiave ludica delle esperienze delle avanguardie del primo '900. La sua ricerca ha saputo legare i

nuovi linguaggi e strumenti espressivi più tradizionali, spaziando dalla pittura alla grafica, dal cinema alla scultura. L'ampiezza di queste aperture lo ha fin dall'inizio caratterizzato come un artista tutt'altro che usuale, capace di affiancare ad una sperimentazione senza sosta, sempre arricchita di apporti e di risonanze molteplici, una profonda consapevolezza critica, nella convinzione che fare arte non può prescindere dal riflettere sull'arte. Tema dell'intervento che l'artista torinese ha proposto a Frosinone è stato "L'Arte e l'Oggetto", per presentare al pubblico una lettura del suo percorso di sperimentazione, in cui il recupero dell'oggetto, in chiave futurista e dadaista, è stata fondamentale. I prossimi appuntamenti più immediati: il 4 aprile con Rosa Maria Malet, il 18 con Nicola Carrino. Pietro Antonucci

Olio Capitale 2013, giudizi eccellenti per "Fanella"

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na bellissima sorpresa nella rassegna nazionale denominata Olio Capitale 2013, la fiera che si è svolta a Trieste dall'1 al 4 marzo scorsi. Tra gli oltre 200 produttori presenti e provenienti da tutta Italia, la ditta alatrense Olio Fanella, ha ricevuto grandissimi apprezzamenti da parte della critica. "Tra i produttori di Olio che abbiamo apprezzato particolarmente sia per la qualità dell'olio prodotto sia per l'amore che mettono nel loro lavoro - si legge nella relazione della giuria - ne emergono tre in special modo: l'azienda Fanella da Alatri (Frosinone) e due produttori dalla provincia di Messina. L'azienda agricola Fanella era rappresentata da Lino, un ragazzo che a venticinque anni ha scoperto la passione per l'olio e da allora dedica buona parte del suo tempo all'azienda di famiglia. Con i suoi ulivi a 550mt di altitudine - si legge ancora nelle belle parole dedicate alla ditta alatrense - produce dell'ottimo olio e in particolare un Leccino che risulta essere sorprendentemente piccante. Solo alcuni ulivi, grazie al terreno su cui poggiano e alla loro esposizione, riescono a dare olive dalle quali si riesce ad ottenere questo olio sorprendente. La produzione, ottenuta da frutti raccolti a Lino Fanella durante la rassegna Olio Capitale mano e franti entro dodici ore dalla raccolta, è limitata e le sue bottiglie vanno a ruba! E infatti, a Olio Capitale, Lino è venuto non tanto per vendere i suoi prodotti (oltre al Leccino produce un buonissimo Moraiolo) ma per far conoscere il suo olio e la sua terra, la Ciociaria". "Sono molto soddisfatto per questi riconoscimenti - ci ha detto Lino Fanella -. E' bene che io ringrazi l'Ufficio Attività Promozionali della CCIAA di Frosinone che ha sponsorizzato la partecipazione dell'azienda". Riccardo Strambi



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LA STORIA

Speciale Venerdì Santo Alatri

Quando Righetto cantò dal carcere...

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nche per quest'anno, Alatri si prepara a vivere un delle più grandi manifestazioni dell'anno: Il Venerdì Santo, che nella cittadina alatrense viene anche denominato come il "Giorno più atteso dell'anno". Alatri vanta da sempre una tradizione e una devozione verso la processione del Venerdì Santo che si riflette nel dramma liturgico della Pas-

sione di Cristo, rituale molto sentito dall'intera cittadinanza. Da diversi anni i quadri commemorativi sfilano tra i borghi della città e tra la folla gremita per assistere all'evento. Tra i cavalieri ed i soldati romani lo spettacolo si conclude poi con la rappresentazione della crocefissione di Gesù Cristo. Ad accompagnare la processione c'è poi un cantico antico denominato "Misere-

Il programma della giornata

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a sempre il Venerdì Santo ad Alatri è un giorno pieno di manifestazioni e di momenti di preghiera, momenti in cui il credente (ma anche chi non crede) interroga e si interroga sul significato di questa giornata. Alle 14.30, in Cattedrale, il vescovo Lorenzo Loppa terrà la predica detta "Agonia": un commento sulle ultime parole pronunciate da Cristo sulla croce prima di spirare. Alle 16, sempre in Cattedrale, solenne azione liturgica, presieduta sempre dal vescovo ed animata dal coro della parrocchia di San Paolo. Alle ore 18.30, nella chiesa di San Francesco, riflessione sulla Passione: incontro animato dal coro delle stessa chiesa. Alle ore 20.20, nella chiesa di San Matteo, sosta di preghiera. Dieci minuti più tardi, alle 20.30, dalla stessa chiesa, parte la processione religiosa del Cristo Morto, che si snoderà lungo le strade del centro storico. Alle 21, partenza della processione storica che rievoca il dramma del Golgota: il corteo terminerà il suo percorso alle 22.30 in Via Circonvallazione, dove si svolgeranno le tre scene conclusive: il processo di Ponzio Pilato, la morte di Giuda e la Crocifissione. Pietro Antonucci

Processione, le novità dell'edizione 2013

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ono diverse le novità che animeranno l'edizione 2013 della processione storica del Venerdì Santo. Una serie di cambiamenti che è stata presentata ufficialmente più di qualche settimana fa, quando Giuseppe Morini e Orestino Fanfarillo, sindaco della città e presidente della Pro Loco, hanno indetto una conferenza stampa per illustrare al pubblico le innovazioni. Il corteo seguirà il consueto percorso, partendo dalla chiesa di San Matteo per entrare poi nella parte vecchia della città attraverso Porta San Francesco; quasi al temine della processione, all'altezza del parcheggio multipiano di via Circonvallazione Generale Cerica si terranno le scene del processo di Ponzio Pilato, della morte di Giuda Iscariota e della Crocefissione. Dunque, tre scene al posto di una sola, quella finale che terminava la manifestazione. Inoltre, quest'anno la processione sarà recitata dai partecipanti: una novità definita "rischiosa" ma sulla quale si è deciso di puntare per dare una svolta rispetto alle ultime edizioni, anche se - va ricordato - un esperimento simile venne tentato anni fa. Altra novità: mutano alcune parti, tra le più importanti, all'interno della processione. Dopo 20 anni, è andato "in pensione" Riccardo Bianchi che ha impersonato Gesù Cristo e che verrà sostituito da Simone Desiato; il personaggio della Vergine Maria, impersonato negli ultimi due anni da Arianna Petricca, verrà invece ricoperto da Nadia Tranfa. L'intera rappresentazione, sia dal punto scenografico che recitativo, sarà curata da Fernando Gatta ed Alessandro Cola. Infine, Fanfarillo ha ricordato come quest'anno ci saranno in processione ben 500 figuranti, suddivisi in 24 o 25 quadri commemorativi.

La storia della Confraternita San Matteo

Una foto del coro Miserere Scurano 2006

re" ed è proprio da qui che inizia il nostro viaggio nel raccontare la storia di questo canto antico e sentitissimo. Il canto del Miserere fa da sfondo a numerose celebrazioni del periodo pre-pasquale, in particolare viene spesso cantato durante le processioni che si svolgono il Venerdì Santo. Ad Alatri i cori composti da decine di persone di ogni età e ceto sociale sono due: quello del "Rione Scurano" il più antico e più sentito dalla popolazione e quello formatosi di recente ed intitolato a "Pietro Ambrogi" con il coro che da poco più di un decennio ha ricostruito il gruppo che durante la rappresentazione storia di Gesù rappresentava il "Rione di San Silvestro". Il compianto Don Giuseppe Capone amava definire così il cantico del Miserere: "Sembrano derivare anche dalle sacre rappresentazioni anche le melodie del salmo "Miserere mei Deus", gruppi di uomini di due rioni diversi della città che cantano durante la manifestazione in modo popolare, lontano da ogni tecnica corale e con grande lentezza. Si tratta di bellissime melodie dal sapore antico. Così come antica è la melodia dello "Stabat Mater", che si alterna al "Miserere". Un canto lento ed accorato che si regge soltanto su cinque note. Si tratta di melodie di chiaro sapore antico, ornate di mielismi risalenti alle musiche bizantine". Non è dato sapere ancora adesso come siano arrivate fino a qui, ma ad Alatri, un tempo, i bizantini ebbero una forte influenza culturale sulla popolazione e questa forse è la definitiva soluzione all'origi-

Viviamo insieme la Settimana Santa La Confraternita della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo custode della Passione Religiosa del Venerdì Santo

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ella foto, alcuni documenti storici, in questo caso sul Venerdì Santo, che troveremo nell'opera in corso di realizzazione, voluta dalla Confraternita della Passione e Morte del Nostro Signore Gesù Cristo con priore Arcangelo Gabriele Cataldi sulla storia della stessa congregazione dal 1778 sino ad oggi, a cura di Enzo Rossi e Lucio Lucchetti, con prefazione di Paride Quadrozzi.

ne dei canti del "Miserere". Pioniere indiscusso del Miserere "Scurano" di Alatri è stato senza nessun dubbio Nando Uspini, vera voce guida per tanti, tantissimi, ragazzi che ora stanno tramandando le sue gesta e le sue volontà attraverso questi canti storici e antichi. Negli anni scorsi sui cori storici del Venerdi Santo di Alatri si raccontano numerosi aneddoti. Uno dei più belli e curiosi è la storia del bottaio Righetto. Il giovedì santo giorno della vigilia della processione i Carabinieri lo trovarono ubriaco e recidivo. Righetto era il capo coro del gruppo delle "Piagge" con il compito importante di guidare le voci del suo coro il giorno della rappresentazione storica. Quella sera però il maresciallo dei Carabinieri gli negò il permesso di partecipare all'attesa processione permettendogli soltanto di poterla osservare dalla finestrella della sua cella in carcere. Righetto accettata la decisione non si diede per vinto e da dietro le sbarre, con grande commozione, riuscì lo stesso a guidare il suo coro con la sua inimitabile voce. Quella sera tutta la processione si fermò ad osservare e ad ascoltare questo evento storico ed irripetibile. Andò in scena una delle più belle rappresentazioni storiche del Miserere di Alatri e questo da anni non fa che accrescere in città l'attesa per le note dello: "Stabat Mater dolorósa iuxta crucem lacrimósa, dum pendébat Fílius" o del: "Miserere mei, Deus, secundum magnam misericordiam tuam" a cui la gente è molto legata da decenni. Massimo Papitto

' iniziata la Settimana Santa, periodo nel quale si celebrano gli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo. Nel corso dei secoli il grande sentimento di fede ha fatto sì che nascessero vari rituali per celebrare il ricordo del sacrificio che Gesù ha compiuto sulla croce per l'umanità. Così, da sempre ogni credente cristiano in questo periodo dà vita alle varie celebrazioni: dalla Domenica delle Palme alla Via Crucis sino alla Pasqua, giorno delle Resurrezione di Cristo. Alatri vanta da sempre una tradizione ricca di fede che si riflette nel dramma liturgico della Passione di Cristo, rituale sentito dall'intera cittadinanza e conosciuto da tutta la popolazione ciociara che si compie nella

Processione Religiosa e in quella storica. La Processione Religiosa è antichissima e continua ad esistere grazie all'amore e alla devozione che per essa nutrono i suoi organizzatori ovvero i Confratelli della Confraternita della Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo, che tutt'oggi cercano di perpetuare questo rituale adeguandolo ai tempi. Senza intaccare le usanze e vede parteciparvi in gran numero di fedeli che sfilano con grossi ceri talvolta a piedi nudi in segno di penitenza. Inoltre la Confraternita nel giorno di Giovedì Santo cura anche la deposizione dall'altare presso la Chiesa di San Matteo e la lavanda dei piedi che avviene nella Santa Messa Cena del Signore nella Concattedrale di San Paolo Apostolo. Riccardo Strambi


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Vita alatrense

Commozione e ricordi dalle reliquie di Papa Wojtyla La Diocesi di Alatri-Anagni ha potuto ammirare e contemplare la "particola" grazie all'Unitalsi

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oltanto una grande fede e un immutato affetto riescono a trascinare centinaia di persone a contemplare un piccolo pezzo di stoffa intriso di sangue. Soltanto il ricordo di una visita avvenuta quasi trenta anni fa e un pontificato in un periodo da seconda guerra

tela intriso del sangue del Papa polacco, grazie all'Unitalsi è stata portata al cospetto di centinaia di fedeli dell'Alta Ciociaria. Le cittadine di Fiuggi, Anagni, Filettino, Trevi Nel Lazio, Guarcino, Collepardo e Alatri sono state mèta della reliquia del Beato Giovanni Paolo II. Tanta gente

Le reliquie di Papa Wojtyla a Collepardo

L’arrivo delle reliquie ad Alatri

fredda sono bastati a catalizzare l'attenzione di centinaia di fedeli al cospetto di una reliquia di Papa Giovanni Paolo II. Il tutto è accaduto il 3 marzo 2013 nella Diocesi Anagni-Alatri. Un piccolo pezzo di

ad attendere la preziosa "particola", tanta commozione da parte di chi ha ancora nel cuore l'immagine e le parole del Papa venuto dall'Est e che più volte, anche stravolgendo i canoni, si recò in Ciociaria.

Nella popolazione alatrense è ancora vivo il ricordo della visita che Carol Wojtyla fece nel settembre del 1984, in occasione del quarto centenario del rinvenimento delle spoglie del patrono San Sisto. In quell'occasione il Santo Padre oltre a ricordare San Sisto I Papa e Martire, non dimenticò di menzionare la fede del popolo alatrino nei secoli, così come non dimenticò di citare le possenti mura pelasgiche. La sosta che Giovanni Paolo II effettuò presso il Monastero del Santissimo Sacramento è ancora viva nelle suore, molte del-

le quali anziane. "Mi rallegro per questo incontro - disse Papa Wojtyla - per la vostra clausura in un luogo dove Cristo viene adorato e glorificato…" Ed il giorno 3 marzo 2013, a distanza di quasi 30 anni l'arrivo della reliquia del Santo Padre ha rappresentato una nuova emozione nelle "monache benedettine". Più volte queste invitavano i presenti a vedere la foto che ritrae Giovanni Paolo II durante quel viaggio memorabile per la popolazione di Alatri. Bruno Gatta

Un successo la sesta edizione del Premio "Verso il tramonto", le poesie di poesia "Giordana Tofani" di Ennio Orgiti in un libro

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ncora un successo straordinario per il Premio nazionale di Poesia intitolato a "Giordana Tofani". Sabato 9 marzo, giorno dedicato alla premiazione, la sala della Biblioteca comunale è stata riempita in ogni ordine di posto. Tante le autorità che hanno voluto presenziare all'evento: dal direttore dell'Ufficio nazionale Comunicazioni sociali e portavoce della Cei Don Domenico Pompili al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, passando per gli amministratori di Alatri nelle persone del Sindaco Giuseppe Morini, il vice Fabio Di Fabio, il delegato alla Cultura Carlo Fantini e il presidente del Consiglio Comunale Fausto Lisi. Inoltre, è il dato è ancora più significativo, sono stati quasi duecento i partecipanti al concorso provenienti da tutta Italia. L'importante manifeLa giuria del premio “Giordana Tofani” (foto Laura Rossi) stazione, curata dall'associazione "ACTA" sezione poesia, è stata diretta da Domenico Lattanti grazie al contributo dell'amministrazione provinciale e di quella comunale. La giuria, presieduta dallo stesso Domenico Lattanzi, era composta da Ennio Orgiti, Roberta Fanfarillo, Paola Santucci e Antonio Agostini. A trionfare, direttamente da Corlo in provincia di Ferrara, è stata Barbara Cannelli con la poesia "Lacrime di legno". Seconda Rosanna Spina proveniente da Venturina (Livorno) con la poesia "Se tu fossi in me". "Vernissage", scritta da Mauro Barbetti di Osimo si è aggiudicata il terzo premio. La giuria, infine, ha attribuito il "Premio Speciale Acta" a Massimo Mangiapelo, noto giornalista locale, con la sua poesia "Per Federica". Riccardo Strambi

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

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omenica 7 Aprile 2013 alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale di Alatri, ci sarà la presentazione del libro di Ennio Orgiti "Verso il tramonto", edito da "Davide Strambi Editore". Durante la cerimonia ci saranno interventi musicali eseguiti da Luigi Cialone (voce e chitarra), Elisabetta Scerrato (voce e pianoforte) e Giulio Rossi (voce narrante). Ennio Orgiti nasce ad Alatri, dove risiede, il 02/01/1947. Poeta-cantastorie, scrive le sue opere in lingua non disdegnando però anche il vernacolo, in modo spontaneo, semplice e immediato, senza regole metriche, (su fogli.. parole gettate.. d'incanto poesia) con ritmo vivace, incalzante e musicale. In quasi tutte le sue opere emerge, attraversando una leggera vena malinconica, una profonda fede in Dio, un amore verso il prossimo e un amore viscerale verso la natura. Ha partecipato a concorsi in tutta l'Italia ottenendo numerosissimi premi e apprezzati riconoscimenti della critica. Tra molti, i più significativi: Quartu Sant'Elena Cagliari - Alatri-Cassino (Medaglia del Presidente della Repubblca Giorgio Napolitano), Collepardo, Fumone, Sant'Agata Militello, Messina, Massa Carrara, Imperia, Ancona, Campobasso, Filettino, Cava dei Tirreni, Salerno, Ferrara, Pescara,Verona. Il 02 Giugno 2011 ha recitato, durante la cerimonia di consegna delle medaglie d'onore del Presidente della Repubblica presso la sala dei ricevimenti della Prefettura di Frosinone, la poesia "AuschwitzBirkenau", per non dimenticare. Leggendo le poesie di Ennio, ci si trova di fronte a suggestioni allo stato puro. I suoi versi non nascono per suscitare delle emozioni, ma sono essi stessi delle emozioni intensamente vissute, che, attraverso la penna, diventano parole, versi, strofe in grado di evocare, con un'intensità poderosa, talvolta dirompente, sentimenti profondi di cui chi legge, non può far altro che "appropriarsi" conservandoli nel suo patrimonio emozionale. Riccardo Strambi


Vita alatrense 16 Museo civico, inaugurati i nuovi allestimenti ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

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abato 16 febbraio, a conclusione di una serie di lavori importanti e innovativi, si è tenuta l'inaugurazione dei nuovi allestimenti del Museo Civico di Alatri. La giornata ha avuto inizio con una conferenza stampa di presentazione tenutasi presso la Sala Conferenze Biblioteca Comunale "Luigi Ceci" dove, con il coordinamento del professor Fausto Zevi Accademico dei

Lincei, sono intervenuti il sindaco Giuseppe Morini, la dottoressa Elena Calandra Soprintendente Beni Archeologici del Lazio, la Dottoressa Sandra Gatti funzionario Soprintendente Beni Archeologici Lazio, il maggiore Massimo Rossi comandante Tutela Patrimonio Archeologico Guardia di Finanza, il dottor. Luca Attenni direttore scientifico del Museo Civico di Alatri e il dott. Carlo Fantini consigliere comunale delegato alla Cultura. Il Museo civico insiste nel recente progetto voluto dall'amministrazione Morini e denominato "Sistema Museale Urbano", comprendente oltre al sopracitato museo anche l'area archeologica dell'Acropoli e la sala del Cristo nel Labirinto presso il Chiostro di San Francesco. All'interno della struttura museale, tra i reperti esposti, spiccano tra l'altro l'epigrafe di Lucio Betilieno Varo, un modello del tempio extraurbano di tipo etrusco-italico, in scala 1:10, i cui

Anno 1963, tutti pronti a far canestro!

resti furono rinvenuti nel 1882 in località La Stazza (l'originale del quale è presente presso il Museo Etruscio di Valle Giulia a Roma), un bronzetto raffigurante forse Ercole rinvenuto presso l'Acropoli. Monete preziose rinvenute negli scavi effettuati sull'Acropoli negli anni '70 e terracotte votive ed altri reperti importanti completano l'esposizione. Di notevole interesse risultano le tre sale del museo dedicate ai recuperi archeologici del gruppo tutela della Guardia di Finanza dove sono esposti vasi corinzi, attici, etrusco-laziali provenienti dalle ricche necropoli etrusche. Al piano terra, insieme all'ormai famoso mosaico, sono posizionati i pannelli che ricordano i "viaggiatori di scoperta" dell'800. Al secondo piano, invece, con questa occasione, è stata riordinata e riorganizzata la sezione etnoantropologica "Antonio Gambardella" dedicata agli antichi mestieri e alla vita quotidiana di fine '800. Il Museo Civico è aperto a foto di questo numero risale al 1963. Ci è arrivata grazie alla alla visita tutti i giorni, tranne il lunedì, collaborazione di Giulio Rossi, che ringraziamo sentitamente. dalle ore 10.00 alle ore 13.00 con apertura Si tratta di una foto scattata al vecchio campo basket del Giroanche pomeridiana prevista dalle ore 16.00 ne". Provate a riconoscere gli atleti... Se non ci riuscite, la alle 19.00. soluzione è a pagina 23 di questo numero di "Gente Comune". Tra Riguardo al Museo Civico ci sono altre due l'altro, vi segnaliamo un articolo riguardante questa foto, pubblicato considerazioni molto importanti da fare: la nella pagina "Storie e personaggi". Inoltre, se volete ricevere la prima riguarda il fatto che ci sono altri refoto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro comperti che devono ancora essere studiati e puter, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775valutati prima di essere esposti e che an442588, e-mail: riccardo.strambi@gmail.com). Pie. Ant. dranno ad arricchire le esposizioni e forse a dare nuovi contributi per una datazione delle mura ciclopiche, la seconda è che devono ancora centrale di Palazzo Gottifredo, un vero gioiello architettoessere aperte al pubblico le due nuove sale recentemente nico. Se ciò avvenisse sarebbe un grande contributo per la acquistate dal Comune e che saranno probabilmente desti- nostra Città fino al giorno in cui questa struttura - con situazioni finanziarie molto migliori - potrà entrare a far nate a laboratorio didattico per le scuole. Una riflessione finale: speriamo si riesca a trovare un ac- parte del patrimonio pubblico di Alatri. Paolo Fiorenza cordo con i proprietari per la gestione della grande sala

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ARCOBALENO

Oggi i ragazzi del centro ci raccontano come trascorrono il loro tempo libero!

"Ciao sono GIULIA, e vi racconto la mia giornata. La mattina mi alzo alle sette o alle otto, mi faccio la doccia, mi vesto e faccio colazione. Quando io non vado al centro al mattino passo la scopa e spolvero. A volte faccio delle passeggiate a Civita, dietro le mura e, quando il tempo è bello, in piazza. A volte vado a trovare gli amici. Mi vedo la televisione, mi piacciono i film d'amore, i western e il telegiornale. Ho seguito tanto il festival di Sanremo, la canzone che mi è piaciuta di più è quella del pianista Raphael. Mi piace anche guardare il tg per sapere quello che accade nel mondo. Vado pure a fare la spesa, mi piace leggere i romanzi d'amore e i libri di ricette". "Ciao io sono ENZO e durante il mio tempo libero guardo

la tv, sento un po' di musica alla radio dopo faccio le pulizie dentro casa. Alle 5 tornano i miei nipotini da Tecchiena e ci gioco un po'; quasi tutti i giorni aiuto mia sorella a portare la legna dentro casa per il fuoco. Preferisco i film di guerra o di cowboy. Così impariamo come si fa la guerra e un giorno se scoppia sappiamo sparare sui nostri nemici. Quando sento la musica mi emoziono perché a volte le canzoni degli anni '60 e '70 mi fanno sentire felice; le mie canzoni preferite sono "le colline sono in fiore", "La fisarmonica", "Granada" e "Lisa dagli occhi blu". La domenica vado sempre al bar per incontrare i miei amici". "Ciao io sono SARA e quando ho un po' di tempo libero aiuto mamma a fare le cose di casa tipo lavare i piatti e fare la spesa. Ogni tanto vado a fare una passeggiata per andare a trovare una mia amica e guardo la tv insieme a lei, in particolare "Uomini e donne" e i "Cesaroni". Domenica sono andata con la macchina da una vecchietta alla Maddalena e ho mangiato la polenta". "Io sono ANDREA e mi piace suonare la pianola, l'organetto, il basso e la batteria! Vado a scuola di musica con mamma e mia sorella Francesca. Dopo pranzo vado a prendere il caffè da una signora che abita di fronte casa mia! La domenica vado sempre in chiesa alla Messa con la mia famiglia". "Io sono GIANLUCA e quando ho tempo libero mi sento la musica folk o il liscio.

Ogni tanto esco con mia mamma e andiamo prima dal medico, poi a trovare i miei nonni e qualche volta andiamo anche al cimitero. Nel pomeriggio guardo la tv: mi piacciono il telefilm "Streghe", il programma "Canta Italia" e il festival di Sanremo". "Io sono SIMONA e nel tempo libero spesso aiuto mamma a fare le cose di casa: apparecchio e sparecchio la tavola, piego i panni e prepariamo anche qualche dolce. Ogni tanto vado a fare la spesa a un supermercato vicino casa e la domenica esco con mamma e papà per fare una passeggiata a Collepardo, a Trisulti e andiamo a trovare i miei nonni. Nel pomeriggio mi piace mettere i dischi dei miei cantanti preferiti e ascoltare "Il ruggito del coniglio". La musica è molto bella, mi ha aiutato a superare momenti molto difficili. E' una fortuna che esiste, peccato che si vede così poco in tv. La sera guardo in tv "Piazza Pulita", "Striscia la notizia", "Avanti un altro" e "Servizio Pubblico" e nel fine settimana seguo il campionato di calcio". "Ciao io sono SARA e nel tempo libero pulisco tutta la casa, metto a posto i panni e pulisco il cortile davanti a casa mia. Il pomeriggio uso il computer per giocare, leggere le notizie e parlare con gli amici su facebook. Mi piace guardare la televisione di sera e i miei programmi preferiti sono "Chi l'ha visto", "Quarto Grado" e "I cesaroni". Ascolto spesso le canzoni di Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Marco Carta e Nek. La domenica pomeriggio gioco con mia nipote Aurora e mi diverto molto. Ah, dimenticavo ho un piccolo cane che si chiama Spike". Rubrica a cura dei ragazzi del Centro Diurno


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Arte e Cultura

L'importante "scoperta" nella Cattedrale di Civita

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urante la mia permanenza a Pesaro, decido di visitare una mostra d'arte dal titolo "I sensi e le virtù" mi colpiscono, più delle altre, le tele dei pittori: Lapis, Salvi, Ceccarini, Cignani, Maratta e Mancini. Di quest'ultimo mi attrae, in particolare, la "Vergine Addolorata", un ovale proveniente dalla Pinacoteca Civica di Fano. Il dipinto presenta la sola figura della Vergine che, con il corpo lievemente piegato all'indietro, volge gli occhi lacrimosi verso l'alto. Il viso e le mani sono riflessi di una luce chiara che restituisce all'immagine una profonda componente mistica. Ma io quegli occhi, quelle mani li avevo già visti… dove? Passarono parecchi mesi, ma non riuscii a dare una risposta al mio interrogativo. La festa di San Sisto, a gennaio, mi regalò la stessa emozione della prima volta, quando cioè, nella navata destra della Cattedrale di San Paolo vidi "L'Addolorata", questa volta lo sapevo bene… opera del pittore Francesco Mancini. Il primo pensiero: la nostra forse è un copia? No, non può essere una copia… è troppo bella per esserlo. Riferii a Don Giuseppe Capone la mia casuale "scoperta", però bisognava fare delle attente ricerche per un'attribuzione certa. Le uniche notizie che si conoscevano sul quadro erano che "era un'opera del XVIII secolo" (dal catalogo del Maestro Flavio Fiorletta realizzato in occasione della Mostra "Tesori di Alatri") e "apparteneva a Mons. Raffaele Bocci, vescovo diocesano dal 1851 al 1855, che ne fece dono alla Cattedrale per esporla alla pubblica venerazione" (dalla Guida "Alatri" del Prof. Mario Ritarossi). Non restava che fare delle ricerche su Mons. Bocci. Ci pensò gentilmente il Prof. Gianni Boezi, che trovò un manoscritto del Canonico

Giovanetti intitolato "Serie di Vescovi di Alatri", dal quale si potettero ricavare diverse informazioni. Oltre a quelle strettamente biografiche, una era attinente alla nostra indagine "nell'anno 1849, chiamato da Ancona, Vicario Generale del Cardinale Cadolini per 'le

viene dallo stesso ambiente artistico. Avevamo segnato un passo in avanti nella ricerca, ma ci tormentava ancora il fatto che si trovassero già tre opere con lo stesso soggetto del pittore Francesco Mancini: la prima, un ovale della Pinacoteca Civica di Fano (restaurato nel 1983), la seconda,

Pinacoteca Civica di Fano

Cattedrale San Paolo di Alatri (Civita)

cose spirituali' portò a compimento i suoi incarichi con lode. Nel Concistoro del giorno 17 Febbraio dell'anno 1851 venne posto a capo della Chiesa di Alatri, a cinquantatré anni". Dunque Mons. Bocci era stato per alcuni anni ad Ancona, vicino alla città natale di Francesco Mancini, Sant'Angelo in Vado; aveva avuto modo di trovare opere del pittore o, meglio, aveva ricevuto in dono dal Cardinale Cadolini "l'Addolorata" ed altri dipinti come ricordo della sua permanenza ad Ancona? Infatti anche "Il Transito di San Giuseppe" posto nella navata sinistra della nostra Cattedrale, pro-

un altro ovale conservato nella Cappella della Redenzione nella Chiesa delle Sacre Stigmate di San Francesco ai Cesarini di Roma, la terza (non restaurata) una tela rettangolare (ma in altezza e larghezza con le stesse misure delle altre due) conservata nella Cattedrale "San Paolo" di Alatri. Scrissi immediatamente al parroco della Chiesa di San Filippo di Sant'Angelo in Vado, paese natale del Mancini. Gli spedii anche foto della nostra "Addolorata" con particolari del telaio, chiedendogli notizie sul pittore dal momento che nella chiesa erano presenti sue opere. Purtroppo

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di Gino Maiello

Avvenne... a aprile

Détours d'Europe, prosegue il viaggio rsko. Slovenia. È la nuova meta di "Détours d'Europe", il viaggio di Amélie Berthou e Dorian Sacher, i due giovani fotografi francesi che stanno percorrendo il vecchio continente per realizzare il loro personale reportage basato sugli incontri e gli eventi del quotidiano. Un viaggio che, nello scorso autunno, ha avuto in Alatri la prima "tappa".

non ebbi alcuna risposta fino alla sera in cui ricevetti una telefonata dalla Dott.ssa Laura Vanni che mi chiamava a nome del parroco a cui mi ero rivolto. In sintesi, con tanta emozione da parte mia, ella mi disse di aver esaminato le foto, mi confermò come anche noi (io e Don Giuseppe Capone) riconoscevamo - che l'opera era di ottima fattura, sicuramente realizzata dal pittore Francesco Mancini (Sant'Angelo in Vado - 1679-1758) anche se si conoscevano altri soggetti simili, perché il pittore era solito riutilizzare stessi repertori figurativi, rendendoci, quindi, più difficile ricostruire la cronologia della sua produzione (come si evince anche dalla scheda di commento critico della stessa a pagina 72 del Catalogo della Mostra "I Sensi e le Virtù"). Aggiunse che delle tre opere la nostra è "la più bella", più vicina a quella romana, che il dipinto mostra l'influenza dell'esempio figurativo di Guido Reni: il taglio a mezza figura di Maria, isolata sul fondo cupo, discende, infatti, da prototipi reniani. La telefonata si dilungò perché mi era capitata l'occasione di parlare con un'esperta d'arte che, guarda caso, abitava nel paese natale del pittore Francesco Mancini (dove erano custoditi gelosamente moltissimi suoi dipinti) e che aveva preparato le schede di commento critico alle opere del nostro pittore, inserite nel Catalogo della Mostra "I Sensi e le Virtù" realizzata nel Palazzetto Ducale di Pesaro. Fui molto felice della promessa, da parte della Dott.ssa Laura Vanni, di una sua imminente visita ad Alatri. Ringraziamenti vivissimi chiusero la telefonata, che aveva posto fine alla nostra lunga indagine.

I

l 25 aprile del 1945, il comitato di liberazione nazionale alta Italia lancia l’ordine dell’insurrezione generale, mentre le truppe alleate dilagano nella pianura padana, le formazioni partigiane scendono dalle montagne e liberano le principali città dell’Italia settentrionale, catturando molti prigionieri tedeschi. Il 28 aprile, le truppe alleate completano l’occupazione della pianura padana; Mussolini viene catturato e fucilato da un gruppo di partigiani mentre cercava di fuggire in Svizzera. Il giorno dopo le forze tedesche in Italia si arrendono incondizionatamente. È la liberazione! Nel mese seguente i sovietici sferrano l’attacco finale su Berlino; Hitler, ordinata la resistenza ad oltranza, si uccide in un bunker della cancelleria il primo maggio. Numeros i reparti tedeschi si arrendono agli alleati e, dopo sei giorni dal suicidio di Hitler, il comando militare tedesco firma la capitolazione senza condizioni a Reims. L’8 maggio il presidente USA Truman, il premier inglese Churchill e il sovietico Stalin annunciano al mondo la fine della guerra in Europa. Patrizio Minnucci, storico

Italie, Octobre 2012 - Détours d’Europe

Pubblichiamo qui una delle foto scattate da Dorian Sacher, durante il soggiorno in Ciociaria, e avvisiamo tutti i lettori che l'album fotografico completo è visionabile nel profilo facebook di "Détours d'Europe" al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.349646628486135.79895.24318561913 2237&type=1. Intanto, auguriamo ad Amélie e Dorian buon viaggio e buon lavoro. Pie. Ant.

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Storie e personaggi

Michele Evangelisti e le sue "riproduzioni di battaglie storiche"

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n artista, un artigiano, un appassionato di storia, ecco chi è Michele Evangelisti; amico e lettore di Gente Comune ci concede in esclusiva quest'intervista. Dati i numerosi impegni riesce ugualmente a dedicarci parte del suo tempo e inizia subito la nostra chiacchierata. Riproduzioni di battaglie storiche in scala. Una forma d'arte molto particolare questa, che Ti appassiona molto. Esattamente com'è nata? Fin da piccolissimo non vedevo l'ora che arrivasse Natale per creare un nuovo presepe; lo studiavo attentamente e ricreavo atmosfere uniche completamente a mano: dalla capanna in legno alle tegole fatte con il das e dipinte da me. Poi di seguito la passione per la storia, per le battaglie storiche, quelle che hanno lasciato un segno indelébile, mi piace riprodurle interamente in scala, con personaggi completa-

mente dipinti a mano. Prevalentemente che materiali usi per queste riproduzioni? Le materie prime sono le più semplici: dal polistirolo facilmente modellabile, alla

Il basket ad Alatri, quando il Psi sfidava la Dc...

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e foto che pubblichiamo nella rubrica "Alatri da (ri)scoprire" non sono soltanto un momento di intrattenimento, di "gioco" quasi, per far tornare qualcuno dei nostri lettori indietro nel tempo, per rivedere... come eravamo. Dietro quelle foto, talvolta, si celano storie particolari come quella che vi descriviamo oggi, partendo proprio dallo scatto che ritrae i giocatori di pallacanestro nei primi anni '60. La squadra che vedete, l'Associazione Basket Alatri, venne creata dall'allora Psi alatrense, che iscrisse il team al campionato di Promozione e lo affiliò all'Aics, l'associazione italiana centri sportivi. Fu la prima squadra locale che introdusse il basket a livello agonistico in città, calcando il "mitico" campo all'aperto del "Girone". Non tutti i ragazzi del quintetto erano effettivamente socialisti, ma la connotazione politica rimase "incollata" alla squadra, tanto da indurre il partito maggiore della città, la Dc, ad allestire una formazione alternativa. Poteva lo scudocrociato restare fuori dai giochi e farsi surclassare a sinistra? No. Ed ecco che nacque la Polisportiva Libertas, che nel nome già "tradiva" un senso di appartenenza ancor più marcato. Socialisti da una parte, democristiani dall'altra: ogni squadra proiettata a catturare più pubblico dell'avversaria, ad assicurarsi i ragazzi più promettenti sul mercato locale, quasi a replicare le battaglie politico-amministrative sul cemento del "Girone". E nonostante la rivalità, ricordiamo un articolo apparso su "Il Messaggero" e scritto dal compianto Alberto Minnucci (grazie a Gianni Minnucci per la segnalazione, ndr), in cui si vociferava della fusione delle due squadre per creare una formazione più forte. Era un auspicio, quello di Alberto Minnucci, ma si sa: Alatri è stato sempre il paese dell'altare e del contraltare in tutti i campi. Storica era la divisione tra le due bande musicali cittadine che, una volta, in occasione di una manifestazione pubblica, se le diedero di santa ragione a suon di... strumenti sulla schiena. Volete che non ci fosse una divisione anche nello sport? Pietro Antonucci

A scuola da Gesù Parabola: "La Rete” Matteo 13:47-50 "Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla. Così avverrà alla fine dell’età presente.Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”. SPAZIO PUBBLICITARIO AUTOGESTITO

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carta, al legno, al das. Per dipingere i miei personaggi uso colori acrilici dalla sfumature molteplici e cerco di riportare quella tonalità originaria in prevalenza sulla scala dei marroni, dal terra di Siena all'ama-

ranto, al giallo ocra scuro e dei grigi, dal grigio topo all'antracite. Una passione che ha dei risvolti anche in ambito formativo? Certo. Dopo una scuola tecnica ho deciso di voltare pagina e concretizzare la mia passione iscrivendomi all'Università, che attualmente frequento. Pensi che questa tua attività possa diventare un lavoro pieno a tutti gli effetti? Lavoro e passione quasi mai coincidono, ma ci sono delle eccezioni che confermano la regola e spero di rientrate in questa categoria, un giorno. Quando passione e lavorano coincidono si entra in un universo fantastico dove la creatività diventa una forma di espressione, e il lavoro diventa una soddisfazione anche e soprattutto per gli altri. Non ci resta che complimentarci e augurarti un in bocca al lupo per il tuo futuro e la tua attività, unica. GGatta


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Cinema

Una bambina con il padre nel selvaggio Sud Il regista esordiente Zeitlin racconta un'America diversa

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incitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival, della Caméra d'Or al festival di Cannes e di molti altri premi, nominato a 4 dei più importanti Oscar (miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista e miglior sceneggiatura non originale), Re della terra selvaggia è il folgorante esordio del regista newyorchese Benh Zeitlin. Protagonista del film è Hushpuppy, una bambina di 5 anni che vive insieme al padre Wink in una comunità delle Bayou, zona paludosa situata alla foce del Missisipi, detta Bathtube, la vasca da bagno. Hushpuppy abita da sola in una roulotte vicino alla baracca del padre, circondata da animali da cortile e da un discreto caos fatto di oggetti abbandonati e fango. La bambina non ha una casa "normale", non mangia cibo acquistato ma solo quello che il padre alleva o pesca, non ha né la televisione né il computer e, come gli altri abitanti della vasca da bagno, non ha neanche una vita regolata dai comuni ritmi della società civile. La sua infanzia trascorre serena fino all'arrivo di un uragano e alla contempora-

nea scoperta della grave malattia del padre. Re della terra selvaggia inserisce i protagonisti all'interno di un contesto naturale in cui uomini e animali vivono in perfetta simbiosi con l'ambiente che abitano. Il regista Zeitlin spiega che ha voluto ambientare la trasposizione cinematografica della piece teatrale cui è ispirato il film (Juicy and Delicious di Lucy Alibar co-sceneggiatrice del film) nelle Bayou: perché "la gente della Louisiana è abituata a perdere tutto, a subire danni ai propri possedimenti, e questo ti spinge a liberarti dalla dipendenza dagli oggetti, diventi indomito e coraggioso e trovi nella natura qualcosa a cui attingere. Purtroppo in quelle zone le catastrofi sono all'ordine del giorno e chi resta sviluppa resistenza e spirito di adattamento. Non sono le cose ad essere importanti, ma la famiglia e le tradizioni". La comunità di Bathtube è caratterizzata dal forte senso di appartenenza e solidarietà e si dimostra poco legata alle cose e pronta a condividerle quando la situazione si fa contingente. Il contrasto tra questi due mondi è esplicito nella scena in cui il padre e la bam-

bina passano con la loro barca di fianco alla diga che taglia visivamente in due l'immagine: da una parte abbiamo un'enorme fabbrica grigia che invade tutto l'orizzonte visivo, dall'altra i due, su una barca fatta di materiali di recupero, immersi in uno scenario naturale. Due realtà che non coesistono, che non si vengono incontro e, a quanto sembra, non vogliono farlo. Questa tensione si esplicita nel personaggio di Wink, il quale ha sempre parlato degli "altri" alla figlia, sottolineandone l'alterità spesso in modo negativo. Esemplare da questo punto di vista è il rapporto che l'uomo ha con il cibo. Wink insegna ad Hushpuppy a procurarsi da mangiare in natura o ad allevare animali, tanto che la bambina sa che se il padre (ricoverato in ospedale) non tornerà presto sarà costretta a uccidere i suoi animali da cortile, ai quali è comunque molto affezionata. La possibilità di andare a comprare da mangiare non è neanche presa in considerazione perché non appartiene all'esperienza della bambina e Wink lo dice esplicitamente che sarebbe disposto a morire piuttosto che andare in un nego-

zio di alimentari. Secondo Wink la bambina deve misurarsi con la natura senza le scorciatoie e le comodità di una società che ha perso il rapporto con essa. Hushpuppy cresce quindi in questo clima e all'inizio del film pensa all'universo come a un insieme di piccoli tasselli in armonia, è abituata ad ascoltare il battito del cuore degli animali, a nutrirli e a dividere con loro gli spazi in modo quasi egualitario. Nel corso del film capirà che la natura può essere anche violenta e distruttiva. L'idillio comincia a incrinarsi quando a scuola, nel corso di una lezione, la maestra parla ai bambini dei cambiamenti ambientali in atto e di come questi minacciano la loro terra. Parla anche di alcuni animali preistorici estinti, gli aurochs, che abitano il Polo Sud. Hushpuppy immagina queste creature che, liberate dallo scioglimento dei ghiacci,vengano a distruggere la Buthtube. Così il manifestarsi della malattia del padre, il violento uragano e la morte degli animali sono visti come segni del progressivo avvicinarsi degli aurochs. Questi animali preistorici non si sa se siano reali oppure una proiezione della

mente di Hushpuppy. Alla fine del film, quando la bambina sceglie di tornare a casa dal padre in fin di vita, è finalmente pronta ad affrontarli. Film solo apparentemente semplice e lineare, Re della terra selvaggia mette in campo molti temi importanti, che toccano il rapporto della società americana, ma potremmo dire occidentale, con la natura, il cibo, lo sviluppo economico, gli affetti e i rapporti tra le persone. Infine, Re della terra selvaggia, girato in 16mm, con attori non professionisti e spendendo meno di 2 milioni di dollari (ne ha incassati negli Stati Uniti più di 12), sembra proporci anche una riflessione su modalità produttive alternative a quelle della Hollywood delle grandi star, degli effetti speciali e del 3D a ogni costo. Alternativa che non sembra dispiacere all'industria cinematografica americana, che tra qualche giorno deciderà se premiare o no il film di Zeitlin. Il film è in programmazione al cinema ARCI di Frosinone il 12 e 13 aprile. Alfredo Salomone


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Dalla parte della...

I “due Buffoni” e noi altri L

Tasse, elezioni e prospettive economiche nell'attesa di un Governo

o scorso mese abbiamo affrontato il tema delle imminenti elezioni politiche guardando la prospettiva in termini di tasse e tassi. Il risultato è riassumibile nel commento del leader dell'opposizione tedesca e prossimo sfidante della cancelliera tutta austerity e rigore: in Italia hanno eletto "due buffoni". Effettivamente stando ai fatti di questi giorni, tra insulti violentissimi dei grilleschi verso tutti, del Pdl verso i giudici (colpevoli di voler stanare l'imputato Berlusconi che le inventa tutte pur di non presentarsi in Tribunale, l'ultima è la congiuntivite), la situazione più che comica sembra essere tragica, per tutti noi cittadini comuni che dovremmo aspirare ad avere un Governo più serio possibile che ci restituisca crescita ed occupazione dopo il buio degli ultimi 5 anni, fondati su tasse e austerità. Noi tutti infatti, invece di tifare barbaramente per questo o quel leader, dovremmo analizzare meglio chi ha più possibilità di governare per il benessere della collettività. Ma tra uno che grida che vuole il 100% dei voti (neanche Mussolini…) e bruciare la Costituzione e uscire dall'Euro, testimoniando la totale inconsistenza anche nei temi economici (fondamentali sempre ma mai come in questo momento) e l'altro che raduna i suoi davanti ai Tribunali per attaccare i magistrati "colpevoli" di indagare sulle questioni di corruzione, prostituzione minorile e, da ultimo, l'acquisto di voltagabbana per far cadere l'allora Governo Prodi, non mi pare che noi cittadini e i nostri sempre più gravi problemi macroeconomici siano in testa alle priorità di 2 dei 3 leader attualmente in circolazione. Proprio nel momento in cui Rubini chiede alla UE di dichiarare una guerra valutaria a difesa dell'Euro (ricordo, sempre sotto attacco da parte degli anglosas-

soni, che ne vedrebbero volentieri la fine) e il guru di Wall Street Rogers mette in guardia in modo eloquente "dal cancellare la classe media distruggendo i loro risparmi perché quando questo è avvenuto in Germania e in Italia negli anni 20 e 30 abbiamo visto come è andata a finire". Ecco appunto, anzi, ecco il punto: il rapporto perverso tra crisi e demagogia che non porta mai a nulla di positivo per la cittadinanza. Anzi. La situazione italiana in questo momento post-elettorale è in fase di stallo perché il PD, vincitore assoluto solo alla Camera causa la ben nota legge Calderoli che per il Senato prevede premi regionali e non nazionali, propone chiaramente alcuni punti che i grilleschi non vogliono condividere perchè loro puntano alle macerie e ottenere il 100% in barba alle reali esigenze di noi cittadini, stremati dalla crisi e dalle tasse del governo Monti e prima di Berlusconi. Cioè quelli di IMU, TARES, addizionali sui carburanti, strage delle pensioni, tagli alla sanità e scuola e via discorrendo. Che poi sono gli stessi che in campagna elettorale hanno promesso di più la loro riduzione, altra demagogia. Una promessa comica di uno dei due buffoni è stata la promessa stavolta non di 1 ma di ben 5 milioni di nuovi posti, non abbastanza approfondita dagli organi di stampa per ignoranza o per manifesta infondatezza. Infatti: se in Italia in questo momento di massima crisi ci sono 3 milioni di disoccupati, prometterne 5 milioni vuol dire che dovremo importarne 2 milioni dal Terzo Mondo, ci rendiamo conto di quanto i buffoni ci prendano in giro? A giudicare dai voti che hanno preso, direi proprio di no. Se si tornerà presto a votare, come sarebbe doveroso in caso di impossibilità per Bersani di formare un Governo, pensateci bene e ricordatevi di chi vi prende in giro con promesse fantasmagoriche salvo poi fare l'esatto contrario una volta arrivato al Governo. Alessandro Arcese

S PE Z IA N D O

Rubrica sull'uso delle erbe e delle spezie a cura di Giuseppe Gatta

Cento e una virtù dell'ortica

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'ortica è una pianta erbacea perenne. Il nome è dato dalla presenza di una grande quantità di peli urticanti che dopo essere stati sfiorati iniettano "istamina" nella pelle e causano infiammazione e prurito. Trova habitat favorevole in Europa, Asia e nord America. Le foglie sono grandi, seghettate e ricoperte di piccoli peli. La pianta è una specie dioica, cioè esistono piante che portano solo fiori femminili e piante che por-

tano solo fiori maschili. Tra le mille virtù e i diversi usi di quest'erbacea troviamo l'uso alimentare e cosmetico. L'uso prevalente ai tempi dei nostri bisnonni era in ambito tessile: l'ortica infatti veniva sfibrata e battuta per tessere stoffe. La clorofil-

la inoltre, veniva usata per colorare tessuti delicati: le foglie per tingere di verde, nella molteplicità delle sue sfumature e le radici per tingere di giallo, dall'ocra al giallo limone. Soffermiamoci sull'uso alimentare e vediamo come preparare un ottimo risotto all'ortica: per quattro persone occorrono 300 g. di riso (per risotti o riso basmati); 75 g. di ortica (foglie tenere e piccole); 30 g. di scamorza affumicata, scalogno, olio extra vergine di oliva, sale e pepe q. b. Dopo aver soffritto lo scalogno nell'olio bisogna aggiungere l'ortica pulita e lavata, farla appassire e poi aggiungere 4 bicchieri di acqua e far cuocere per 30 minuti. Dopo aver passato tutto al mixer, rimettere sul fuoco e aggiungere il riso portando a cottura. Aggiungere sale e pepe q. b. A fuoco spento aggiungere la scamorza, e - a piacere - parmigiano grattugiato. Ottimo come primo piatto o come antipasto sotto forma di sformatino. Le proprietà antianemiche stimolano la produzione di globuli rossi, l'ortica è un alimento per chi ha problemi di anemia, ha altresì proprietà diuretiche, depurative, tonificanti e stimolanti. Come decotto è il fiore all'occhiello per la caduta dei capelli.

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SOS CONSUMATORI Bufale su internet: i risultati di un'inchiesta

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ome nascono e si diffondono le false notizie in rete? C'è chi è andato a caccia di bufale online e con l'aiuto di esperti ha cercato di rispondere a queste domande e scoperto come riconoscerle. Ieri via email, ma soprattutto oggi con i social network, le notizie non vere (ma che lo sembrano) sono in grado di raggiungere un numero sempre crescente di persone e di rimanere nel web per tanto tempo. Ma come nascono le bufale? Chi le mette in giro e a che scopo? E chi le diffonde, fino a farle diventare in molti casi credenze universali? A queste domande ha cercato di dare risposte un'inchiesta che è andata a scovare alcuni esempi clamorosi di bufale più o meno recenti per capirne (assieme ad esperti) le loro dinamiche. Una fabbrica delle bufale? Alla base della prodigiosa diffusione della stragrande maggioranza delle bufale online, notizie prive di fondamento o semplicemente non più o non del tutto vere e sfuggite al controllo del loro primo diffusore, c'è la pigrizia mentale di chi vi si imbatte e non ha il tempo, la voglia o l'idea di cercare un riscontro a ciò che legge nella casella di posta elettronica, nella bacheca di Facebook, nei messaggi su Twitter. "Non c'è una fabbrica delle bufale", ha dichiarato Paolo Attivissimo, giornalista informatico e ideatore del sito www.antibufala.info, che da anni raccoglie segnalazioni sulle panzane più diffuse sul web. "Sono gli utenti stessi a confezionarle e spesso sono l'espressione delle loro paure, delle loro preoccupazioni, anche delle loro paranoie". I danni delle bufale via web Come se diffondere notizie false non fosse di per sé già evidentemente sbagliato, in alcuni casi può davvero innescare meccanismi pericolosi. Pensiamo alla bufala sul fantomatico virus informatico il cui nome è lo stesso di un file di sistema di Windows. Se lo trovo e lo cancello, come l'appello suggerisce di fare, e invito i miei amici a fare altrettanto, il risultato è che finisco per fare davvero un danno al computer di tutte le persone coinvolte. E i rossetti al piombo che fanno venire il cancro? Una bufala che si ripercuote in maniera devastante sulle aziende coinvolte e sui loro lavoratori. Come proteggersi dalle bufale online Esistono alcuni segnali che devono farci insospettire: una email "urgente", con molti punti esclamativi, che invita a inoltrare "a tutti i tuoi amici", che si chiude con velate minacce ("Se non diffondi ci saranno conseguenze") deve farci dubitare della veridicità dell'appello, al di là del fatto che sia già stata inoltrata da tante persone. Non inoltrate nulla se non avete il tempo di confermarlo e fatevi sempre delle domande sulla logica e la veridicità di ciò che vi viene comunicato. In caso di dubbio, poi, cercate su Google con parole chiave, o sui siti che si occupano di bufale, se la notizia sospetta è già stata segnalata come bufala. Il sito migliore è proprio quello segnalato poco sopra di Paolo Attivissimo. Visitatelo e ne scoprirete delle belle... Paolo Fiorenza Fonte: Altroconsumo

SPAZIO INPS Pensionati: l'INPS non invierà più a casa il CUD 2013

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' di questi giorni la notizia chel'INPS, non invierà più a casa il CUD a milioni di pensionati, ovvero la dichiarazione della somma percepita nell'anno 2012, documento che permette a tutti, successivamente, di poter di effettuare la dichiarazione dei redditi e stabilire le tasse da pagare. "Come fare dunque, per avere il CUD, semplice, l'INPS ha scelto 3 metodi: 1. Dotarsi di pin on line e scaricarselo personalmente dal sito dell'INPS. 2. Fare richiesta scritta all'Inps e aspettare l'invio a casa. 3. La più gravosa, recarsi presso un qualunque ufficio postale e farselo stampare alla modica cifra di 2.70 euro + IVA".

Maggiori info www.inps.it Bruno Sbaraglia


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Sport CALCIO

Iannarilli va già di corsa!

Dopo l'infortunio e l'asportazione della milza, il portiere ciociaro è tornato a correre possa tornare più forte di prima? Può essere quel gol, un motivo di ulteriore slancio, di maggiore forza nel recupero per il portierone alatrense della Salernitana? Direte, perché proprio Giaccherini? Cosa c'entra con la milza asportata a Iannarilli, a seguito di un brutale scontro di gioco? Il fattaccio accaduto ad Antony è balzato su tutte le cronache sportive nazionali. Il duro colpo subito, nella gara tra il Borgo a Buggiano e la Salernitana, ha fatto immediatamente pensare al peggio e di fatti, l'ex Lazio, è stato operato d'urgenza in quel di Lucca per l'asportazione della milza. Antony Iannarilli numero 1 della Salernitana Si è temuto, chiaramente una uò, il gol di Giaccherini, quello re- volta escluse complicanze più gravi, per la cente che ha risolto il match di carriera del ventitreenne calciatore ciociacampionato tra Juventus e Catania, ro, che si stava apprestando, con la sua diventare uno stimolo in più e la Salernitana, a vincere il campionato di dimostrazione che in campo, Antony Ian- Lega Pro Seconda Divisione dopo averne narilli, nonostante il grave infortunio, già vinto uno, con la stessa maglia, nella

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passata stagione in serie D. Il peggio sembra passato ed Antony, ha già ripreso a correre con grande forza di volontà. Tornando, però, all'apertura su Giaccherini, il collegamento tra Iannarilli e il calciatore della nazionale, ce lo facciamo spiegare direttamente dal redivivo portiere della Salernitana. Antony, cosa c'entra Giaccherini con il tuo infortunio? "Giaccherini, in Italia, credo sia l'esempio più emblematico di come si possa giocare a grandi livelli nonostante la milza. Lui, a sedici anni, ha subito il mio stesso infortunio e si è dimostrato un grandissimo: pochi giorni dopo la mia operazione, è riuscito a trovare il numero del mio cellulare e mi ha telefonato personalmente, rassicurandomi in maniera incredibile. Abbiamo parlato, mi ha spiegato che giocare senza milza per lui non ha rappresentato un ostacolo insuperabile. E' stata una telefonata che non dimenticherò mai, e, il suo gol in campionato contro il Catania, nonostante io sia interista, mi ha trasmesso una gioia immensa e una forza maggiore". A Salerno tanto affetto per te. Che cosa hai provato tornando all'Arechi?

"Il saluto della curva al mio ritorno da spettatore è stato bellissimo. Non so quanto tempo resterò a Salerno, ma porterò per sempre con me questo magnifico ricordo. Non mi aspettavo così tanto affetto e sono cose che mi rimarranno dentro per tutta la vita, cose stupende che vanno oltre il calcio. Vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatto e questa è una marcia in più che mi farà stringere i denti ogni giorno per tornare presto in campo". Non resta che farti i migliori auguri. Quando pensi di tornare? "Mi sono posto l'obiettivo di mettermi a disposizione del mister per il 6 maggio in occasione dell'ultima gara casalinga. Non so se ci riuscirò ma ci proverò fino alla fine. I medici mi hanno consigliato di recuperare con calma in quanto il fisico ha bisogno di riabituarsi gradualmente. Stare fuori è sempre dura. Il calcio per me è vita e anche nel quotidiano mi manca tanto. Il mio dovere in questo momento, però, è quello di far sentire la mia vicinanza alla squadra e la domenica sarò sempre presente, in attesa di tornare a parare". Riccardo Strambi

Le atlete del CENTRO FITNESS OLYMPO primeggiano nelle qualificazioni nazionali di Viterbo

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n soli tre anni di vita, è entrata prepotentemente nell'elite delle palestre della provincia sia per le attrezzature innovative, sia per la presenza di atleti importanti, come quelli divenuti campioni a livello nazionale per la disciplina del sollevamento pesi su panca piana. Parliamo dell'Olympo, il centro fitness guidato da Ennio Benassi con sede ad Alatri, che nei giorni scorsi si è fregiato di un altro importante riconoscimento: al campionato regionale per le qualifiche nazionali CSENCUP, presso il Palazzetto dello Sport di Montalto di Castro (VT), quella alatrense è stata l'unica squadra della provincia di Frosinone che ha partecipato alle selezioni sotto la sapiente guida dell'allenatrice Luisiana Tirocchi. Grande trepidazione per le giovani atlete che, in questa occasione, hanno respirato l'aria del grande even-

Valeria Calicchia durante le gare a Viterbo

Quel record di Mennea in Ciociaria è ancora imbattuto…

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'è un record del mondo che Pietro Mennea ancora detiene e lo realizzò a Cassino. La Ciociaria lo ricorda. Esattamente trenta anni fa, precisamente il 22 marzo 1983, Pietro Mennea, campione indimenticato e scomparso all'età di sessantadue anni, stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani con 14"8 sulla pista in tartan rosso dello stadio comunale di Cassino. Un primato ancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt a Manchester, non è stato omologato dalla Federazione poiché stabilito su pista rettilinea. Fu un pomeriggio indimenticabile per lo sport e l'atletica leggera italiana e per la Ciociaria protagonista per il record della freccia del sud. Pietro volò allo start per ripresentarsi dopo pochi secondi sulla dirittura d'arrivo davanti ad una tribuna stracolma. Un lungo applauso accolse la lettura del record. Sugli spalti c'erano rappresentanti non solo dello sport, ma anche della politica. Il sindaco Mattei, il sottosegretario allo sport e turismo, dirigenti del Coni e della Fidal, il comandante della caserma militare con un gruppo di atleti, i vertici dello stabilimento Fiat di Cassino. Ad organizzare l'evento sportivo fu Elio Papponetti già allora presidente dell'Atletica Fiat sud Formia. Pietro Mennea nei mesi invernali si allenava alla scuola di atletica leggera del centro Coni di Formia e così nacque l'idea di provare il record su un percorso difficile, un misto tra i 100 e i 200 metri. Da quel giorno Mennea tornò spesso a Cassino anche per frequentare l'allora Isef. Ma fu grazie a quel record che, la freccia del sud, entrò ancor di più nel cuore di tutti i ciociari. Riccardo Strambi

to senza farsi tradire dall'emozione. Ad aprire le danze nella specialità corpo libero è stata la piccola Gioia Gatta, considerata la mascotte del gruppo, e che ha strappato applausi convinti da parte del folto pubblico presente. E' toccato, sempre nella medesima specialità, a Cristiana D'Abbruzzo: ottima la sua prova. Valeria Calicchia, ha lasciato di stucco sia i presenti sia i giudici di gara grazie ad un salto divaricato al trampolino. Eccellente punteggio, ancora, per Chiara Vellucci, che con il suo salto flic in avanti ha disputato una gara senza sbavature. Brave, anzi bravissime, Alessia Orsini e Sara Cerioni: sono riuscite a primeggiare nella specialità trave. "La grande prova delle nostre atlete - ha spiegato a margine l'allenatrice Luisiana Tirocchi - è il frutto del magnifico lavoro di tutto lo staff del centro fitness Olympo. Le strutture di ottimo livello e la professionalità degli istruttori, riescono a far emergere le grandi qualità delle nostre atlete". "Siamo stati l'unica squadra in Ciociaria a far partecipare le ragazze di ginnastica artistica nelle qualificazioni di Viterbo - ha rincarato la dose Ennio Benassi, direttore del centro fitness l'Olympo -. Questo, oltre ad essere motivo d'orgoglio per noi istruttori, credo che rappresenti un lustro per tutta la città di Alatri". Riccardo Strambi

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Almanacco

Che cos'è la colpa?

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ontinuiamo il nostro excursus alfabetico nei costrutti psicologici, parlando in questo numero della Colpa. Si tratta di un'emozione sociale, ovvero quelle emozioni che nascono (a partire dai 18 mesi fino ai 3 anni circa) quando il bambino diventa consapevole che esistono gli altri e che le sue emozioni, i pensieri e le azioni determinano delle reazioni e quindi delle aspettative. Le altre emozioni sociali o secondarie sono la vergogna, l'orgoglio, l'imbarazzo, il rammarico, il disprezzo e la timidezza. Il senso di colpa "normale" è alla base della costruzione della coscienza morale e della personalità, permette ad esempio la riparazione di un danno. Quando questo permane blocca l'evoluzione della persona diventando autosvalutazione, sofferenza ed immobilità, è il senso di colpa "patologico". Il senso di colpa si basa sulla distanza tra l'Ioideale (come dovrei essere) e l'Io-reale (come sono). Verso i 5-6 anni si completa la formazione dell'"Io Ideale", rappresentazione di se stessi modellata "dalle" persone che hanno contribuito alla formazione: genitori, ma anche nonni, insegnanti. I giudizi, le valutazioni e le regole che più o meno esplicitamente ci vengono comunicate vengono piano piano interiorizzate. Cosi il giudizio esterno si sposta all'interno e diventiamo noi stessi i nostri giudici. E con le regole interiorizziamo anche l'eventuale punizione a cui andiamo incontro in caso di trasgressione. In questo processo emerge come fondamentale lo stile educativo dei genitori, i quali di fronte a "capricci", richieste incongrue, azioni dannose dei loro figli dovrebbero imparare a distinguere l'emozione/bisogno dalla eventuale soddisfazione. L'emozione deve essere accettata in quanto non la si sceglie (es. rabbia, tristezza, paura del bambino). L'eventuale soddisfazione è un passo successivo che il genitore ha il compito di valutare. Da 1 a

6/7 anni è importante trasmettere al bambino il bene incondizionato: "Qualunque cosa tu provi o faccia io ti amo per quello che sei e non per quello che dovresti essere". Il messaggio che esistono norme sociali "se ti comporti male danneggi gli altri e anche te stesso" è un passo successivo e non sostitutivo. Spesso i genitori usano la colpa per raggiungere i loro bisogni di controllo. L'assenza di una spiegazione crea colpevolezza psichica e non una coscienza morale autonoma. Questa educazione al senso di colpa inibirà poi nell'adolescente autonomia ed indipendenza. Il ragazzo cerca di diventare individuo autonomo, scegliendo la sua strada, discostandosi da ciò che vorrebbero i genitori. Se prevale la loro necessità di controllo, la dipendenza emotiva che ne consegue diverrà facilmente senso di colpa. Come rimediare alla presenza di sensi di colpa inabilitanti, che portano ad un'autosvalutazione continua e ad un vero blocco di pensieri, emozioni e azioni? Ciò che possiamo provare a fare è seguire i seguenti passi, con l'obiettivo di sviluppare una buona capacità di indulgenza e rassicurazione: 1 - accertare la gravità dell'azione, del pensiero o dell'emozione che genera il senso di colpa. 2 - valutare quanta responsabilità personale si ha? 3 - tirare fuori l'emozione per ridurre il carico 4 - riparare il danno eventuale 5 - perdonarsi. Accettare la propria fallibilità umana. "Nessuno è perfetto". Dopo qualche anno di attività clinica posso affermare di aver conosciuto tra i miei pazienti persone di una sensibilità e profondità umana eccezionale, spesso letteralmente bloccate nelle loro scelte e nella loro vita da enormi sensi di colpa e vergogna non elaborati.

Rubrica di curiosità linguistiche e sull'origine delle parole a cura del prof. Claudio Pasotti

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ari lettori, è doveroso parlare oggi (avverbio di tempo che deriva dal latino "hodie"; e a proposito di avverbi di tempo… lo sapevate che il nostro "mo'" deriva, per una sorta di abbreviamento, dal latino "modo", che significa proprio "adesso"?) dell'avvenimento che più ha caratterizzato l'ultimo periodo: mi riferisco alla scelta di Jorge Bergoglio come nuovo Papa. Una riforma tenace all'interno della Chiesa, e una missione di (nuova) evangelizzazione del mondo, fatto appunto lottando contro il principale nemico della fede, del fidarsi e dell'affidarsi a Dio, che è proprio la paura, la quale ci spinge verso quello che viene percepito come l'opposto della fede, e cioè la ragione: una dicotomia (dal greco "dyo tèmno", un "tagliare in due" nel senso di una contrapposizione molto netta) che il professor Ratzinger, nel suo magistero fatto di libri e di discorsi, ha cercato sempre di smussare, per mostrare che i due termini non sono inconciliabili, anzi. Al nuovo pontefice non si possono che fare gli auguri: chè le sue prime, semplici e belle parole siano di buon auspicio. Ma a proposito… lo sapevate che le parole "augurio" e "auspicio" sono molto legate? Infatti a Roma gli àuguri (occhio all'accento!) erano coloro che predicevano il futuro prendendo appunto gli auspici, cioè col "guardare gli uccelli" ("aves spicio"). E poi… sapevate che "pontefice" letteralmente è "colui che fa i ponti"? Un'etimologia facile; meno facile invece sapere che ciò ci deriva dalla Roma più antica, dove qualche secolo prima di Cristo il pontefice era proprio colui che soprintendeva alla costruzione dei ponti, carica fondamentale in una città che aveva come cuore il Tevere. Il fatto è che certe volte, a forza di usarle, abbiamo perso la percezione dell'origine delle parole: chi si accorge ad esempio che "arrivare" significa "andare da una riva all'altra"? E questo perché sempre nella Roma antica il possesso delle rive del Tevere, o la possibilità di passare appunto da una riva all'altra, erano fondamentali. Stiamo insomma parlando di parole che nascono in una civiltà che inizialmente era assolutamente fluviale e agricola, con un significato legato appunto al fiume o al lavoro dei campi, e solo in un secondo momento hanno cambiato di valore, fino ad arrivare a noi. Perché come credo ormai avrete capito, cari amici, le parole viaggiano nel tempo: non sono organismi statici, immutabili e fissi, bensì variano, in base e all'epoca e alla cultura, diventando finestre e specchi aperti sul tempo e sulla storia. Ad maiora.

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della

Pillole di storia

D.ssa Chiara Camperi - Psicologa chiaracamperi@libero.it

Intervallo La provincia di Frosinone è ricca di posti suggestivi e poco conosciuti. Vi proponiamo qualche località da visitare per praticare un po' di turismo nostrano.

Eremo dello Spirito Santo e Gole del Melfa Obaco (ROCCASECCA)

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PAROLE NEL TEMPO...

'eremo dello Spirito Santo è situato in posizione dominante e panoramica all'inizio delle gole del Melfa. E' facilmente raggiungibile attraverso un sentiero ripido ma breve (circa 15 minuti di buon passo) il cui inizio è indicato da un cartello giallo sullo stretto Ponte Vecchio. Al ponte si arriva seguendo in discesa la strada principale dal vicino cimitero di Roccasecca. L'eremo è scavato all'interno di una grotta naturale e risale al Medioevo come attesta la data MC (anno 1100) riportata su un'acquasantiera della adiacente chiesetta. In uno degli ambienti della grotta è visibile un letto di pietra levigata. Il complesso non è particolarmente curato, la particolarità di questo luogo sono la passeggiata naturalistica e il suggestivo panorama. Dall'alto è ben visibile il Tracciolino, la strada che si snoda per 14 km da Roccasecca a Casalvieri attraversando le spettacolari gole scavate dal Melfa. In primavera il fiume offre lo spettacolo della piena delle sue acque. Il Tracciolino si imbocca a lato del suddetto cimitero ed è percorribile, a proprio rischio e pericolo, solo a piedi o in bicicletta dopo che ripetute frane ne hanno obbligato la chiusura al traffico. Serena Sperduti

Le tavole di Pasqua ad Alatri

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er chi si occupa di storia gli Annali, ovvero le narrazioni degli avvenimenti importanti, divisi per anni, sono uno strumento fondamentale. Gli Annali nascono in relazione alle tavole della Pasqua, che è una festa mobile e cade nella domenica che segue la prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, cosicché sono interessati sia l'anno solare che l'anno lunare. Il clero di Alatri sin dall'Alto Medioevo cominciò ad approntare delle tavole della Pasqua in cui la data era calcolata per un lungo numero di anni. Elenchi di questo tipo stimolavano l'inclusione di notizie storiche, dato che la stessa tavola di Pasqua è storia, anche se in divenire, registrando la ricorrenza annuale di un giorno importantissimo per il cristiano. Nel margine o fra le righe di queste tavole si cominciarono a segnare i più importanti avvenimenti con la stringatezza imposta dall'esiguo spazio a disposizione, come facciamo ancora oggi riportando le nostre notizie domestiche sul calendario di casa. Poiché queste preziose tavole viaggiavano da una chiesa (o monastero) all'altra, si cominciarono a ricopiare, oltre alla parte relativa al calendario, anche le laconiche notizie annalistiche intercalate. Il materiale cronologico accumulato si ampliò via via trasformandosi in storie sempre più organiche e meno rigidamente annalistiche. Si passò così dagli annali alla cronaca vera e propria. Patrizio Minnucci, storico

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare? Scrivi a Gente Comune: gente.comune@email.it Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344


Extras - Di tutto di più

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Cibo&Salute

Rubrica di informazione alimentare e benessere a cura della d.ssa Francesca Vari, Biologa Nutrizionista*

Dieta proteica si dieta proteica no

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bbiamo sentito tante volte parlare di diete proteiche, tanti personaggi famosi per raggiungere il peso forma in poco tempo ne hanno sfruttato le caratteristiche, eppure non tutti sono convinti della sua sicurezza. Che le diete ipocaloriche siano un fallimento è ormai stato appurato da tempo; i lavori scientifici effettuati con queste diete hanno rilevato scarsi risultati, riportando solo l'8% di successi consolidati nel tempo. Solo i soggetti con meno di 10 Kg di sovrappeso hanno qualche probabilità di successo. Il regime ipocalorico, quando è ben equilibrato, resta sicuro, quasi privo di rischi per i pazienti, ma rimane il più difficile da rispettare poiché questa dieta non inibisce il senso di fame. Tale dieta richiede inoltre tempi lunghi, e realizzare un calo di 500 grammi la settimana è un elemento demotivante per un paziente con 10 kg o più di sovrappeso. Inoltre, è da sottolineare che, ad una simile dieta, con diminuzione dell'apporto calorico si accompagna spesso un abbassamento del metabolismo con conseguente perdita di massa magra (muscolo). Le origini della dieta proteinata risalgono al 1970, tale dieta consiste nell'ingestione di sole proteine (ad alto valore biologico). Così il metabolismo subisce profondi cambiamenti non potendo più utilizzare zuccheri e grassi alimentari come fonte di energia e l'organismo è costretto a consumare le proprie riserve. Le riserve di zuccheri si esauriscono in 24 ore, dopodiché l'organismo consuma le proprie riserve di grassi. È facile considerare che, in soggetti sani e dietro controllo medico il digiuno proteico consente di utilizzare il tessuto adiposo a scopo energetico, riducendolo, senza compromettere la massa magra. La motivazione è sicuramente rinforzata in modo costante dalla rapidità della perdita di peso. Tra gli altri vantaggi c'è sicuramente l'assenza di fame (la scomparsa della fame arriva entro 48/72 ore dopo l'inizio della dieta) e la protezione della massa muscolare. Inoltre la dieta iperproteica ha un'azione disintossicante e la pelle conserva l'aspetto morbido e vellutato perché protetta dall'apporto proteico giornaliero; è anche facile da seguire perché non c'è l'obbligo di calcolare e pesare gli alimenti. È comunque una dieta che deve essere somministrata sotto stretto controllo specialistico e non è adatta a tutti (controindicata nelle insufficienze renali ed epatiche, nelle età evolutive, in gravidanza ed allattamento, nelle cardiopatie, ed in caso di diabete insulino dipendente). Cosa molto importante: a questo metodo devono essere associate le altre misure classiche come l'attività fisica, l'educazione nutrizionale e le terapie cognitivo comportamentali. *Per consigli, informazioni e domande scrivete alla nostra consulente che vi risponderà su Gente Comune o privatamente f.vari1978@libero.it

New entry all'A.C.T.A. ALATRI - E' tempo di nuovi ingressi all'associazione A. C. T. A (la sigla sta per ARTE, CULTURA, TRADIZIONI DI ALATRI) nata nel lontano 1995 ad Alatri. L'associazione si divide in cinque sezioni: pittura-scultura, poesia, tradizioni, infioratori e fotografia. L'ente persegue finalità di solidarietà sociale e si impegna tramite i propria associati a promuovere il patrimonio artistico, storico, sociale e culturale della città di Alatri; con mostre, convegni, manifestazioni ed eventi culturali a ridosso delle principali festività religiose e civili. Come previsto dallo statuto l'associazione apre a nuovi soci: chi è un artista, pittore o pittrice, fotografo o fotografa, scultore o scultrice, decoratore o decoratrice o semplicemente un appassionato d'arte, creatività e buon gusto, può entrare a far parte dell'A. C. T. A. Per comunicare è attiva la nuova casella di posta elettronica artistiacta@libero.it; è possibile contattare l'associazione tramite mail anche semplicemente per essere aggiornati sugli eventi e iniziative che saranno realizzate. Potete seguire le novità anche su face book "ACTA VEZZACCHI". (Vezzacchi è il nome del vicolo che collega Piazza Santa Maria Maggiore a Corso Vittorio Emanuele, noto come vicolo degli artisti). I vantaggi per i neo-soci sono numerosi: avranno infatti il titolo di socio sostenitore, potranno partecipare alla realizzazione di tutte le attività promosse dall'associazione e potranno altresì esporre le proprie opere (previa valutazione dei soci ordinari). Per ulteriori info è disponibile anche il numero mobile 333/7658167 Andrea Tagliaferri

La soluzione della foto Da pag. 16 - La soluzione della foto di questo mese, per la rubrica "Alatri da (ri)scoprire". Si riconoscono, in piedi da sinistra: Nestore Quadrozzi, Giacomo Chiarenza, non identificato, Gianfranco Colazingari, Pimpinelli (di Frosinone), non identificato, Attilio Nifosi, Enzo Caprini, Leandro Nifosi, non identificato, Romolo Trinchetti; accosciati da sinistra: Rolando Mignini, Umberto Ceci, Paride Quadrozzi, Maurizio Mangili, Vittorio Mangili, non identificato. Grazie a Giulio Rossi e a Gianni Minnucci per la collaborazione.

PAOLO NORI

I MALCONTENTI Genere: romanzo Voto dei lettori su aNobii: Citazione dal libro: "E poi, avevo detto, i principali colpevoli, secondo me, della nostra situazione disperata, non erano i governanti o la massoneria o la Confindustria, i cosiddetti poteri forti che ci avrebbero impedito di esprimere la nostra libertà, non c'erano poteri forti che potessero impedirci di esprimere la nostra libertà, l'unico potere forte che ci impediva di esprimerla era dentro di noi, i colpevoli di tutto eravam noi, uno per uno, e uno per uno avevamo, se volevamo, la possibilità di venirne fuori”. Non chiedetemi di farvi un riassunto del libro perché non ci riuscirei. Paolo Nori saltella da un argomento all'altro come la pallina di un flipper: la figlia di quattro anni, i libri russi, l'autobus, le biciclette, le stalle, i vicini, i parenti, i traslochi, i baristi... la trama non è che un pretesto, quel che conta è il modo originale in cui scrive questo autore, con uno stile tutto particolare che ricalca il parlare e il vivere quotidiano. Un esempio: "fatto sta" Nori lo scrive tutto attaccato, e tu lo noti subito e pensi che ha ragione, perché in fondo è così che si pronuncia: "fattosta". Il norese è una lingua contagiosa che ti entra subito in testa, la leggi una volta e poi ti metti a parlare così per sempre, come col siciliano di Camilleri che dopo averlo letto dici "astutare le luci" o "vuoi babbiare?". Io ora, per esempio, a raccontare di Nori mi devo sforzare di non cincischiare con le parole come fa lui, perché potrei passare per una copiona. Però ho scoperto che fa dei corsi di scrittura creativa e quindi, forse, a questi corsi lui insegna la sua lingua nuova e allora gli sta bene se anche gli altri la usano. Peccato che li faccia in Emilia Romagna, troppo lontano per me, anche se quel che racconta e il modo in cui lo racconta mi fanno venir voglia di correre ad ascoltarlo. E' un tipo originale, un po' fuori dal tempo, sembra serio perché sorride poco ma è spiritoso e colto. Tanto per dirne una non guarda la tv, anzi neanche ce l'ha una tv in casa, e quando gli hanno chiesto come fa poi a sapere le cose, lui ha rispondo: Te le dicono gli altri. Non fanno altro che raccontarti le cose.



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