Gente Comune Novembre 2008

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Politica

Paolo Santoro: De Santis: "Il Sindaco dica la verità sulla Multiservizi" "Ho lasciato per coerenza" Il Comune non paga, la società partecipata blocca i servizi, ditte esterne "tamponano"

Alcuni mesi fa il Sindaco disse che si era incontrato con l'amministratore delegato della Multiservizi e che erano stati affrontati e risolti tutti i problemi legati ai servizi e al rapporto contrattuale. Smentendo se stesso, ma ormai siamo abituati alle sue frottole, quest'estate ha affidato la pulizia di scarpate e banchine di alcune strade ad una ditta locale, spendendo decine di migliaia di euro, anziché farlo con la Multiservizi. Oggi, oltre alle frottole, sullo stesso argomento ci capita di leggere dichiarazioni di Magliocca che accusa l'opposizione di demagogia e strumentalizzazioni. Magliocca evidentemente ha bisogno di rinfrescarsi la memoria. Il 16 ottobre scorso la Multiservizi ha presentato al protocollo del Comune ben cinque diffide con le quali lo avvertiva che a causa del protrarsi di quanto dovuto dal mese di ottobre 2007 ad oggi, lo scorso 29 ottobre avrebbe sospeso i servizi e qualora il Comune non avesse pagato quanto dovuto, il 15 novembre avrebbe rescisso il contratto per grave inadempienza con il possibile licenziamento dei 40 dipendenti ex LSU del Comune di Alatri. L'UDC di Alatri, dopo che la maggioranza aveva respinto l'ordine del giorno presentato durante il Consiglio comunale del 20 ottobre, con il quale si invitava il Sindaco a dare disposizioni agli uffici competenti per il pagamento alla Multiservizi dei servizi prestati, non essendovi motivi e contestazioni formali

che ne impedissero la corresponsione, nei giorni immediatamente successivi, scriveva ai Responsabili dei Servizi competenti invitandoli a corrispondere alla Multiservizi quanto dovuto oppure a comunicarci i motivi che ne impedivano il pagamento. In caso contrario, non ricevendo alcuna risposta entro la prima settimana di novembre, avremmo

mandato le diffide alla Corte dei Conti ravvisando nella interruzione del servizio e nella rescissione del contratto per grave inadempienza da parte del Comune, un danno economico e finanziario nei confronti del Comune di Alatri. Conseguentemente a ciò ci veniva detto da qualcuno dei Responsabili dei servizi che da parte loro non c'era alcuna difficoltà nel procedere al pagamento delle spettanze alla Multiservizi. E' evidente, quindi, che chi teneva bloccato il tutto era il Sindaco e la maggioranza, pur non avendo alcuna competenza gestionale e non avendo prodotto alcuna contestazione formale alla Multiservizi. Questo per dire che il Sindaco parla a sproposito dell'opposizione e se avesse un minimo

di rispetto per la verità dovrebbe dire, con gli atti e non a chiacchiere, perchè da un anno non paga la Multiservizi. Dire che la Multiservizi non rispetta il contratto, senza contestarglielo, è servito soltanto ad assegnare la pulizia di alcune strade a quella famosa ditta. A proposito i soldi per i tre mesi del 2007 ci sono ancora nei residui passivi e ci sono quelli per il 2008? Abbiamo molti dubbi, ma il Sindaco sarà così solerte da comunicarcelo! Se il rapporto contrattuale con la Multriservizi dev'essere rivisto, come probabilmente è opportuno e necessario dal punto di vista economico e dei servizi, va fatto non chiedendo più soldi alla Regione. E' un'altra contraddizione di Magliocca. Il rapporto con la Multiservizi può essere rivisto ampliando i servizi, i chilometri di strade da pulire, le aree di sosta da controllare. E' così che si fanno gli interessi del Comune e dei 40 lavoratori ex LSU. Non è scaricando su altri le proprie responsabilità, chiedendo più soldi alla Regione in luogo del Comune. Questo significa amministrare e se Magliocca non è capace di farlo, come non lo è, abbia la dignità di tornarsene a fare il mestiere che sa fare, per il bene della città! L'UDC, che alle chiacchiere antepone i fatti, permanendo l'attuale situazione, darà seguito a quanto comunicato investendo della questione la Corte dei Conti. L'UDC di Alatri De Santi, Piccirilli, Bellincampi

La poltrona "aggiustatutto" Ci sarebbero molte parole per definire l'operazione, puntualmente fallita, di far passare la nomina di Enrico Pavia ad Assessore del comune di Alatri come una operazione politica fra l'amministrazione e Progetto Alatri; ci limitiamo a definirla inqualificabile, ingannevole e vergognosa. In effetti, durante la conferenza stampa, sia il Sindaco Magliocca che il consigliere Maggi hanno, più volte, fatto riferimento a "Progetto Alatri", sapendo perfettamente che tale movimento ha fatto la sua scelta nel momento in cui la stragrande maggioranza dei candidati e dei sostenitori ha deciso di farlo confluire in Dott. Maurizio Cinafrocca AN. La legittima aspirazione di Enrico Pavia di ricoprire un ruolo importante all'interno di questa Amministrazione diviene vituperabile e da condannare per gli artifizi di cui egli si è servito per realizzarla. L'avv. Pavia si è servito, indebitamente e, sine titulo, di un'associazione che non gli "appartiene". Progetto Alatri è l'associazione di tutti coloro che, con sacrificio e dedizione, sono riusciti a costituire un movimento politico che ha avuto un ruolo importante nella politica della nostra città, ma che non ha mai deliberato o deciso di dare man-

Il consigliere di Futuro per Alatri motiva la sua uscita dalla coalizione di governo lanciando accuse sul "modus operandi" del Sindaco e dell'On.le Iannarilli "La mia decisione di passare all'opposizione, è stata una scelta determinata dopo l'aver costatato in modo definitivo che, il metodo intrapreso dalla maggioranza nell'amministrare la città è irreversibile e sta causando danni irreparabili ad Alatri". Parola di Paolo Santoro, consigliere di Movimento Futuro per Alatri, che motiva così la sua scelta di abbandonare la coalizione di centro destra per "mero senso di dovere nei confronti di chi ci ha votato". "Mai nel passato la nostra città - ha continuato molto stizzito Paolo Santoro - è stata così mal amministrata e la colpa è senz'altro del sindaco Magliocca responsabile di aver passato tutte le direttive all'On. Iannarilli. Il grande capo, non ha fatto Il consigliere Paolo Santoro altro che distruggere e perseguire chiunque avesse un minimo di disaccordo contro di esso, cosi che, invece di amministrare, si è riempito il Comune di consulenti e si sono aperti numerosi contenziosi che vanno contro il bene della città e le tasche dei contribuenti. Quando l'On. Iannarilli ha lasciato la carica di Presidente del Consiglio comunale visto il divieto imposto dalla legge finanziaria di cumulare l'indennità del comune, circa mille euro, con quella di deputato, il sottoscritto non ha ritenuto di condividere la scelta dettata dall'Onorevole ed ha votato il collega Mastracco. In seguito poi, Mastracco è rimasto in maggioranza perché a questa faceva comodo, mentre il sottoscritto, non essendo ricattabile politicamente, è stato fatto oggetto di becere insinuazioni. Da qui è nata la mia decisione di non volere avere più a che fare con questi personaggi che hanno incappato la città e dei quali sarebbe un bene che anche i cittadini di Alatri se ne possano liberare quanto prima. Forza Italia di Alatri non vuole una maggioranza politica, persone che sappiano interpretare i bisogni della gente e cercare di risolverli. FI cerca costantemente una politica dei numeri basata sulla compravendita dei consiglieri così come accaduto con Maggi, convinto ad uscire da AN con la promessa della Presidenza del Consiglio comunale. Non può più continuare la pratica di questo governo amministrativo ovvero che bisogna stare tutti a quello che decide <il capo>. Premesso che il mio <capo> è la mia testa e sicuro che la lealtà sia dalla mia parte e non dalla vostra, vi auguro di portare avanti un'azione amministrativa in sintonia con gli interessi della città, cosa che non è stata assolutamente fatta fino ad ora". R. S.

Le dure accuse di Lisi e Cianfrocca (AN) all’ex “collega” Pavia

accomodano tutti e tutto, caro avvocato. Non è forse vero? E' questa l'unità di misura della tua onestà intellettuale sottolineata dal suo amico Maggi? Quello che sconcerta e lascia attoniti quanti abbiano una minima coscienza politica è il ruolo ambiguo e farsesco di quanti hanno voluto far passare la nomina di Pavia come accordo politico. Niente di più falso. La verità, nota a tutti, sta nel fatto che il vero artefice di tale iniziativa è l'On. Antonello Iannarilli che doveva ricompensare il consigliere Maggi, umiliato per la mancata elezione a Presidente del Consiglio, per essersi prostrato a questa maggioranza. Ma ancora più false e deprecabili sono le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Magliocca che, mandato allo sbaraglio, come al solito, porta avanti iniziative imposte da altri.

dato ad Enrico Pavia di farsi rappresentare per entrare nel governo cittadino: questo proprio no! L'assemblea riunita domenica 26 ottobre ha condannato tale bassa manovra politica, disconoscendo quanto fatto da Enrico Pavia a nome dell'associazione culturale "Progetto Alatri" e riconducendolo ad una mera iniziativa personale. L'avv. Pavia avrebbe dovuto portare avanti l'attività della sola associazione coinvolgendo, in ogni decisione, il consiglio direttivo, i soci e l'assemblea, che guarda caso, però, non sono stati minimamente consultati né tantomeno convocati dal nostro avvocato. L'avv. Pavia, inoltre, deve ricordare le Dott. Fausto Lisi, Dott. Maurizio Cianfrocca parole ed i pensieri che ha sempre rivolto nei confronti degli attuali amministratori; pensieri che tendevano sempre a ERA STATO SCELTO COME RESPONSABILE SERVIZI FINANZIARI DEL COMUNE mantenere una netta distanza tra Progetto A- Era già stata accolta con perplessità la sua nomina a responsabile dei servizi finanziari del Comune di Alatri a Luglio, quando qualcuno, in maggioranza e in opposizione, insinuò che un Consigliere comulatri e l'attuale maggionale "non allineato", oggi assessore, come pegno per la sua fedeltà alla maggioranza, chiese di nomiranza con i suoi compo- nare un suo uomo per tale incarico… Oggi fa altrettanto scalpore la rinuncia di Scerrato a quel ruolo, nenti, per i quali aveva anche e soprattutto per le motivazioni addotte. Ai giornali, infatti, sembra che il Consigliere provinparole sprezzanti e giu- ciale, da poco rientrato nel PDL, abbia confermato che si tratta solo di una scelta professionale e che dizi tutt'altro che positi- non può sottrarre alla propria attività privata o a quella legata all'ente. Il dubbio, però, in molti rimavi al punto di ipotizzare ne, visto che da professionista qual è, Scerrato avrà sicuramente vagliato e ragionato la sua scelta anche un accordo con il questa estate, ritenendo compatibili i due ruoli. Novità in vista delle provinciali? Forse questo gesto centro-sinistra. Ma, evi- ha a che fare con il fervore degli incontri in vista delle decisioni sulle candidature alle prossime amministrative? In molti giurano che sia così… dentemente, le poltrone

STEFANO SCERRATO RINUNCIA ALL'INCARICO


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