Ticino Welcome N° 60

Page 84

FINANZA / SCIENZE ECONOMICHE

GRAMMATICA DELL’ECONOMIA: I “FALSI AMICI” ANCHE LE SCIENZE ECONOMICHE RICHIEDONO PROPRIETÀ DI LINGUAGGIO: IN CASO CONTRARIO, IL RISCHIO SONO DECISIONI DI POLICY SQUILIBRATE. DI EDOARDO BERETTA

C

omplice la globalizzazione commerciale-finanziaria (da cui è poi derivata quella culturale e di costumi) le scienze economiche non soltanto hanno acquisito ulteriore rilievo rispetto a quanto lo studio di ciò legato al “valore” già avesse, ma ne hanno anche reso il dibattito (forse anche troppo) onnipresente nella quotidianità. E ciò indipendentemente che siano esperti o meno a farne parte. Come, però, la lingua poggia su regole grammaticali precise – per quanto, ahinoi, spesso disattese – così le scienze economiche non possono prescindere dalla conoscenza delle differenze fra certi macroconcetti – pena, persino, l’implementazione di una politica (anche pubblica) errata. Riprendendo quindi un termine noto a tutti coloro i quali si siano cimentati nello studio di una

82

TICINO WELCOME / DIC 2018 - FEB 2019

lingua straniera, sono molteplici i “falsi amici”, cioè quelle parole dal significato apparentemente simile o interscambiabile che in realtà descrivano qualcosa di assai diverso. Ecco quindi, qui di seguito, alcuni di essi: “Prezzo” versus “valore” Se ciò che ha un “valore” possiede un “prezzo”, l’opposto (cioè che ciò che ha un “prezzo” abbia anche “valore”) non è sostenibile. In altri termini, persino qualcosa del tutto privo di valore economico può esibire un prezzo di vendita (anche elevato). Il caso più facile da ricordare in quanto attuale è costituito – sebbene si sappia anche che il consenso su tale affermazione non sia diffuso – dalle cosiddette “criptovalute”, che in quanto caratterizzantesi per essere create “dal nulla” senza alcuna produzione reale a loro

garanzia sono lungi da possedere un valore economico, sebbene esse vengano quotate (cioè prezzate) su apposite piattaforme di scambio; “Costo” versus “prezzo” Che il prezzo di vendita differisca perlopiù dal costo di produzione è noto in quanto nel primo confluisce necessariamente anche la quota di profitto. Tutto chiaro, allora? Non sempre, se si considera quanto spesso si utilizzino in contesti anche specialistici formulazioni imprecise quali “costo della sanità” o si ricorra alla frequentissima (quanto impropria) domanda quale “quanto costa?”. Nel primo caso si dovrebbe parlare più correttamente di “spesa sanitaria”, poiché la voce di ciascun trattamento medico rappresenta nientemeno che un “prezzo” (quindi, è comprensiva di relativa rica-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.
Ticino Welcome N° 60 by Ticino Welcome - Issuu