Piano triennale dell'offerta formativa 2016-1019

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LASTRA A SIGNA Via Palmiro Togliatti 41 50055 Lastra a Signa Fax 0553270138 Telefoni:Alunni e Affari generali 0553270151/39/37 - Ufficio del Personale 0553270141/42/43 e-mail: fiic86900V@istruzione.it - p.e.c.: fiic86900V @pec.istruzione.it

Piano Triennale Offerta Formativa

ISTITUTO COMPRENSIVO LASTRA A SIGNA

2016/2017 - 2017/2018 - 2018/2019

Approvato nel Collegio Docenti in data 13 Gennaio 2016 Adottato dal Consiglio di Istituto In data 14 Gennaio 2016

INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI

3

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

5

ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE

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ANALISI DEL CONTESTO SCOLASTICO

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PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

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IL CURRICOLO VERTICALE PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI DALLE TECNOLOGIE DIGITALI INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

23 26 27 34 35 54 59

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO

59

IL PERSONALE ATA

86

IL PERSONALE DELLA SCUOLA

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FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI (ART.3, COMMA3 DECRETO

92

PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA SEZIONE N.5 EX. ART. 6 DPR 80/2013

92

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

96

LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE LA FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA

97 97

INTRODUZIONE E RIFERIMENTI GENERALI Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento costitutivo fondamentale dell’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa nel contesto della autonomia (art. 3 – capo II D.P.R. 275/99).

La legge (59/97 art. 21) sollecita la Scuola a predisporre una offerta formativa dinamica e flessibile, rispondente ai bisogni e agli interessi diversi degli studenti. In questa ottica la Scuola si ispira ai principi di autonomia:

❖ ❖ ❖

didattica (art. 4) organizzativa (art. 5) di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art. 6)

e intende realizzare un curricolo attento alle caratteristiche e alle potenzialità degli studenti (art. 8 DPR 275/99) attraverso una didattica orientante, capace di consentire lo sviluppo di conoscenze e competenze.

All’interno del P.O.F. si delineano i percorsi finalizzati a garantire il successo formativo attraverso un curricolo flessibile, attento alle mete educative e alle fondamentali competenze-chiave per l’apprendimento permanente (definite dal Parlamento Europeo 18 dicembre 2006): ● ● ● ● ● ● ● ●

comunicazione nella madre lingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia competenza digitale imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale

“Tale processo non si esaurisce al termine del primo ciclo di istruzione ma prosegue con l’estensione dell’obbligo di istruzione nel ciclo secondario e oltre, in una prospettiva di educazione permanente, per tutto l’arco della vita” (Indicazioni nazionali 2012, pag.15) In questa evoluzione, la Scuola, come organizzazione complessa a legami deboli, deve tener conto delle diverse istanze formative del territorio ponendo in essere processi comunicativi ispirati al criterio dell’accoglienza, della condivisione, della cooperazione,

dell’inclusione,

e

processi

decisionali

ispirati

al

senso

di

appartenenza

e

corresponsabilizzazione.

Lo sviluppo delle competenze-chiave si colloca nel più ampio contesto del “benessere” complessivo della persona, descritto dall'OMS mediante l’individuazione delle Life-Skills:

EMOTIVE Consapevolezza di sé Gestione delle emozioni Gestione dello stress

COGNITIVE Risolvere i problemi Prendere decisioni Senso critico

SOCIALI Empatia Comunicazione efficace Relazioni efficaci

Creatività

Le Life Skills costituiscono la premessa ed al tempo stesso l'obiettivo del processo formativo, coinvolgendo più soggetti

FAMIGLIE STUDENTI

TERRITORIO

SCUOLA

Viene così a delinearsi la necessità di una “comunità educante”, fondata sull’alleanza tra scuola famiglia e territorio, all’interno della quale le singole componenti sono impegnate in una continua riflessione, riconversione e collaborazione nella condivisione degli intenti educativi.

ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO Dall’anno scolastico 2013-14 è nato l’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa, un’istituzione che riunisce un’unica rete tre ordini di scuola (Scuola dell’Infanzia,Scuola Primaria, Scuola Secondaria di primo grado) presenti sul territorio. L’IC è costituito da: 7 plessi di scuola dell’Infanzia 5 plessi di Scuola Primaria 1 plesso Scuola Secondaria di primo grado per un totale di ben 13 plessi dislocati territorialmente tra il capoluogo e le frazioni del Comune di Lastra Signa: SEDI DEL CAPOLUOGO: • INFANZIA: Castagnolo, Giovanni XXIII, Immacolata, Santa Caterina • PRIMARIA: Santa Maria a Castagnolo, Alberti • SECONDARIA I GRADO: Leonardo Da Vinci SEDI DECENTRATE. • INFANZIA: Malmantile, Ginestra, Caci • PRIMARIA: Malmantile, Ginestra, Porto

Scuole dell’INFANZIA Orario: dalle 8.30 alle 16.30 Offerta: 25 h antimeridiano 40 h tempo pieno L’accesso principale alla scuola è dal giardino dove sono collocati diversi giochi, regalati negli anni dai genitori. E’ formata da tre sezioni collegate da un lungo e largo corridoio nel quale sono allestiti: lo spazio per la pittura e l’angolo gioco della casina.

La stanza gialla accoglie i bambini di tre anni e viene utilizzata per il riposo pomeridiano, per l’attività motoria e per i momenti di festa. Nella stanza rossa vengono accolti i bambini di 4 anni, è caratterizzata dall’angolo dei travestimenti. I bambini di 5 anni sono inseriti nella stanza blu dove è allestito il banco del mercato. Ogni anno i bambini con le loro insegnanti cambiano stanza.

Gli spazi comuni sono condivisi.

Le insegnanti sono di tutti i bambini,i bambini sono di tutte le insegnanti.

Scuola dell’Infanzia “Castagnolo” Via B. Pagliai Lastra A Signa Tel. 055 87.22.641 Fax. 055 87.22.641 castagnoloinfanzia@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia “Giovanni XXIII” Via Palmiro Togliatti Lastra A Signa Tel. 055.32.70.134 Fax. 055.32.70.134 infanziagiovanni23@lastrascuola.com

Orario: dalle 8.30 alle 16.30 Offerta: 25 h antimeridiano “La scuola dell’ infanzia “Giovanni XXIII” è composta da quattro sezioni, ciascuna delle quali con i propri servizi igienici, un piccolo locale per il relax pomeridiano dei bambini più piccoli, una stanza destinata alla refezione scolastica, un atelier graficopittorico.

In tale luogo i bambini producono ”opere” tramite il ricorso a tecniche, materiali e sussidi che esigono speciali manualità.

I bambini hanno l’opportunità di esplorare i materiali a disposizione in modo da scoprire le possibilità rappresentative ed espressive e quindi mettere a frutto la loro pertinenza d’uso in modo più possibile creativo

Orario: dalle 8.30 alle 16.30 40 h tempo pieno Offerta: 25 h antimeridiano La scuola dell’Infanzia situata all’interno della struttura sociale di Lastra a Signa ospita circa 42 Bambini da 3 a 5 anni e 17 bambini da 12 a 36 mesi in quanto collabora con il micro-nido Peter Pan sito all’interno di essa; è composta da due sez. che collaborano progettando insieme momenti di didattica, feste, laboratori e uscite. La struttura è composta da due aule una mensa e una stanza multifunzione dove i bambini in diversi giorni della settimana svolgono diverse attività quali la pittura, la motoria e attività strutturate in piccoli gruppi.

Scuola dell’Infanzia “IMMACOLATA” VIA Togliatti 50055 - Lastra a Signa (FI) Tel - Fax 055-3270135 infanziaimmacolata@lastrascuola.com

Scuola dell’Infanzia “SANTA CATERINA” Piazza Garibaldi 17, 50055 - Lastra a Signa (FI) 055-8721041 santacaterina@lastrascuola.com

Orario: dalle 8.30 alle 16.30 Offerta: 25 h antimeridiano 40 h tempo pieno La scuola dell’Infanzia Malmantile è situata sulle colline di Lastra a Signa, prossima al centro del paese, vicinissima al bosco. La scuola è costituita da tre aule spaziose ognuna con servizi igienici e con accesso diretto al grande giardino che circonda l’edificio; un salone multifunzionale dove vengono svolte attività ludico - ricreative, motorie, teatrali e didattiche; una biblioteca -videoteca aperta sul territorio per prestito libri e video; un laboratorio multimediale attrezzato; un ampio spazio mensa e due porticati dove vengono svolte varie attività tra cui la “festa di fine anno”. L’attività didattico educativa della scuola si articola in momenti di sezione, intersezione e laboratoriali. Le varie attività svolte dai bambini sono improntate all’operatività, all’uso dei materiali strutturali e non che favoriscono l’esperienza e il fare e permettono una crescita serena, equilibrata e lo star bene a scuola.

Orari: 8,30-13,15 orario antimeridiano 8,30-16,30 orario regolare Offerta: 25 h antimeridiano 40 h tempo pieno La nostra scuola accoglie bambini di tre, quattro e cinque anni, suddivisi in due sezioni eterogenee per un numero complessivo di 49 alunni.

L’edificio scolastico è composto, oltre alla stanza della mensa, da 4 grandi spazi, organizzati in 2 aule per l'attività didattica, un'aula per l’attività di psicomotricità e una stanza multifunzionale, dove solitamente si svolgono le attività pittorico-espressive.

La Scuola dell’Infanzia “Santa Caterina” è situata nel centro storico del Comune di Lastra a Signa, vicino alla sede della Misericordia di Lastra a Signa. Il valore aggiunto di questa struttura è il meraviglioso giardino che la circonda interamente e che si sviluppa tutto intorno alle antiche mura del Comune. E' proprio il giardino luogo di varie attività della Scuola, tra cui il tradizionale spettacolo di Fine anno scolastico .

Scuola Dell’infanzia Malmantile Via Lorenzo Lippi Malmantile Tel. 055.87.29.457 Fax 055. 87.29.457 malmantileinfanzia@lastrascuola.com

Scuola Dell’infanzia Ginestra Via Del Lastrico Ginestra F.Na Tel 055 8713274 Fax 055 8713274 infanziacarcheri@lstrascuola.com

Orario: dalle 8.30 alle 16.30

Offerta: 25 h antimeridiano 40 h tempo pieno La scuola dell’Infanzia di Ginestra F. è una piccola scuola di campagna situata in una zona lontana dal traffico ed è circondata da una estesa zona verde.

E’ composta da due ampie sezioni,un salone multifunzione,utilizzato per momenti comuni, feste, attività multimediali e psicomotorie..

Nella stessa struttura vi è una sezione di nido che collabora con la scuola dell’ Infanzia attuando il progetto Continuità e Tutor.

Orario: dalle 8.30 alle 16.30 Offerta: 25 h antimeridiano 40 h tempo pieno La scuola dell’Infanzia i “Caci” si trova sulle colline della frazione di Lastra a Signa.

E’ strutturata su due piani con un ampio giardino che la circonda, offrendo l’opportunità di fare esperienze ludiche e didattiche.

E’ costituita da tre sezioni omogenee per età

e

l’organizzazione

educativa

e

didattica è per laboratori eterogenei per età nella prima parte della mattinata e al momento della compresenza laboratori omogenei per età.

Scuola dell’Infanzia ICaci Via Di Bellosguardo 4 Lastra A Signa Tel 055.87.22.054 Fax 055.87.22.054

infanziaicaci@lastrascuola.com

SCUOLE DEL PRIMO CICLO Scuole Primarie Orario: dalle 08:30 alle 16:30 Offerta: • 4 classi con tempo scuola a 27 h (3 giorni con orario 8.30-12.30 e 2 con orario 8.30 - 16:30) e 14 classi con tempo scuola a 40 h (5 giorni con orario 8.30 – 16.30)

• Pre-scuola dalle ore 7:40 e post-scuola fino alle ore 17:30 con servizio a pagamento gestito dall’associazione AUSER, previa iscrizione.

Sc.Pr.“Santa Maria a Castagnolo” Via Gramsci, 139 50055 - Lastra a Signa (FI) 055-3270191 primariasmac@lastrascuola.com

Spazi e ambienti: Nell’edificio sono presenti 18 aule. Esistono altri spazi che permettono il miglioramento dell’offerta formativa: una palestra, un laboratorio informatico, una stanza per approfondire lo studio della lingua inglese e 2 ambienti per effettuare attività a piccoli gruppi.

Nella maggior parte delle aule è presente la LIM. Gli spazi adibiti al consumo dei pasti sono 3;quello riservato agli alunni più grandi è adibito a self service.

Il plesso è circondato da un enorme giardino che permette ai bambini di giocare fuori, soprattutto durante le belle giornate.

Sc.Pr.“L.B. Alberti” VIA Livornese 275 50055 - Lastra a Signa (FI) 055-8724965 primariaalberti@lastrascuola.com

Orario: aperture plesso 8.30/16.30 Offerta: tempo scuola 27h e 40 h n. classi 5 pre/post scuola( 7.40/8.25 -12.30/13.00 – 16.30/17.30) servizio a pagamento gestito dall’AUSER previa iscrizione.

Spazi e ambienti: nelle nostre 5 aule lavoriamo insieme sperimentiamo, scopriamo, recitiamo e cantiamo, impariamo a diventare amici. Abbiamo 2 mense, un’aula di psicomotricità attrezzata, un’aula polifunzionale con LIM, un laboratorio di informatica con 6 macchine funzionanti, una biblioteca con libri e vari sussidi didattici, un ampio giardino ed un orto scolastico.

Nella nostra scuola gli alunni imparano a scoprire il mondo attraverso le varie discipline, acquisiscono le abilità e sviluppano le competenze che servono per diventare grandi, condividendo le loro esperienze, aiutati da tutte le insegnanti del plesso, impegnate in vari laboratori a seconda delle loro competenze

Orario: 8:25 – 16:30 Offerta: tempo scuola 27h e 40 h n. classi: 5 (4 a 27h, 1 a 40h) pre scuola: 7:30 post scuola 12:30/13:30 – 16:30/17:30 servizio a pagamento gestito dall’AUSER previa iscrizione.

La Scuola Primaria D. Alighieri a Porto di Mezzo è piccola e accogliente. Ospita cinque classi, due al piano terra, dove si trova anche l’aula mensa, e tre al primo piano.

Dispone di una biblioteca e di un’aula multifunzione; in questi spazi lavoriamo in piccoli gruppi, facciamo attività laboratoriali, giochiamo.

Altro luogo condiviso è il giardino dove ci incontriamo tutti, insegnanti e bambini, durante l’intervallo e nei momenti di festa.

Sc.Pr.“Dante Alighieri” Piazza Gramsci 1 50055 Porto di Mezzo - Lastra a Signa Tel.-Fax 055-8724193 primariaporto@lastrascuola.com

Orario: 8:15 – 16:15 Offerta: tempo pieno 40h Pre-scuola dalle ore 7:40 e post-scuola fino alle ore 17:30 con servizio a pagamento gestito dall’associazione AUSER, previa iscrizione.

Sc. Pr. “Milite Ignoto” Piazza Piave 3 50055 loc. Malmantile - Lastra a Signa (FI) 55-8729447 primariamalmantile@lastrascuola.com

La scuola primaria di Malmantile è situata al centro del paese e si affaccia su Piazza Piave L’edificio si articola su tre livelli : seminterrato , piano terra e primo piano . Si compone di 10 aule per le attività dei gruppiclasse, un laboratorio di scienze, una biblioteca, un laboratorio multimediale, un laboratorio polifunzionale per attività a piccoli gruppi e una sala docenti. Nel piano seminterrato sono presenti due grandi spazi adibiti a mensa , dai quali si accede direttamente al grande giardino che si estende sul retro della scuola. In un angolo del giardino è stato realizzato l'orto scolastico che risulta essere a tutti gli effetti una grande aula didattica all'aperto. La palestra è esterna all'edificio scolastico ma è collegata a quest'ultimo attraverso un breve camminamento all'aperto.

5

p

Orario: aperture plesso Offerta: tempo scuola 27h n. classi 4 40h n.classi 1. pre/post scuola( disponibile se richiesto) servizio a pagamento gestito dall’AUSER previa iscrizione.

Servizio doposcuola (disponibile se richiesto) a pagamento gestito dall’ASSOCIAZIONE DEI GENITORI previa iscrizione .

Spazi e ambienti: SPAZIO MULTIMEDIALE ESPLORIAMO per PRODURRE percorsi di PROGETTI MIRATI PALESTRA ATTIVITA’ MOTORIE E NON SOLO…in COLLABORAZIONE con gli ISTRUTTORI SPAZIO MUSICA E TEATRO inCANTARE DRAMMATIZZANDO con la comPRESENZA di PROFESSIONISTI ESPERTI MENSA CONDIVIDIAMO preparati da assaggiare per STIMOLARE il gusto CORTILE E GIARDINO MOMENTI RICREATIVI E NON SOLO…GIOCO-SPORT e PROGETTI in COLLABORAZIONE con il TERRITORIO. La Scuola primaria DON GNOCCHI di GINESTRA FIORENTINA è caratterizzata da un forte legame con il territorio, tradotto in manifestazioni significative nelle quali la scuola vuole ESPLICITARE percorsi e modalità OPERATIVE con FONDAMENTO DIDATTICO E PEDAGOGICO. IN QUESTA SCUOLA siamo RESPONSABILI perché siamo in grado di DARE RISPOSTE: rispondiamo a qualcuno DI QUALCOSA. Siamo VERI nella consapevolezza dei nostri LIMITI. Sappiamo METTERCI IN DISCUSSIONE con la volontà e la capacità di costruire realtà non definitive, adatte ad UNIRE TRADIZIONE ED INNOVAZIONE. Seguiamo con attenzione PRINCIPI “DEONTOLOGICI.”

Sc. Pr. “Don Gnocchi” VIA Chiantigiana n.38 50055 - Lastra a Signa (FI) 055-8713320 primariaginestra@lastrascuola.com

SCUOLA SECONDARIA I GRADO

Orario: 8.00-14.00

Tempo scuola: 30 h su 5 gg.

N. classi: 21 Per il trasporto gli alunni possono usufruire di Scuolabus oppure di corse riservate del Servizio Pubblico, ad orari concordati con il tempo scuola Spazi e ambienti: La scuola è distribuita su due piani.

E’ dotata di palestra e spazi esterni per campi da gioco, 2 aule di Informatica (una per piano), Laboratorio Linguistico, Laboratorio di Scienze, Biblioteca Scolastica (gestita grazie alla collaborazione di genitori volontari coordinati da Voltapagina).

Mission

L’Educazione alla cittadinanza costituisce l’asse portante del processo formativo, si fonda sull’esercizio del pensiero, inteso come strumento per esprimere ed accogliere sentimenti, opinioni e per costruire scelte condivise.

Nel contesto di apprendimento la Scuola promuove le competenze necessarie per costruire una comunità di “parola”, elemento fondante della vita democratica.

La struttura dell’Offerta Formativa è organizzata sulla base dei bisogni educativi e formativi degli alunni, tenendo conto delle risorse disponibili; pertanto, il servizio scolastico si presenta come un percorso da strutturare in una dimensione sperimentale, tesa a perfezionare, adattare e consolidare l’attività didattica.

La Scuola offre:

IN RISPOSTA AI BISOGNI DEL BAMBINO E DELLO STUDENTE

● ● ● ● ● ● ● ● ●

Il Piano dell’Offerta Formativa prevede: Continuità nell’insegnamento Gradualità nei processi di apprendimento Rispetto del potenziale di ogni individuo Rispetto dei tempi individuali dello studente Uso di metodologie che favoriscano processi di integrazione Uso di tecniche per la prevenzione e il contenimento dell’insuccesso e della dispersione scolastica Individuazione delle attitudini e potenziamento delle abilità e competenze Orientamento culturale Progetti di carattere sociale e culturale realizzati in collaborazione con la realtà territoriale.

IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLE FAMIGLIE….

il Piano dell’Offerta Formativa prevede: ● Formazione di classi con tempi scuola differenziati ● Offerta personalizzata ● Flessibilità oraria dei tempi scuola ● Potenziamento dei servizi in collaborazione con gli Enti Locali ● Ampliamento

e

sviluppo

delle

forme

comunicative,

informative

e

di

partecipazione

IN RISPOSTA AI BISOGNI DELLA SOCIETA’….

il Piano dell’Offerta Formativa prevede: ● Azioni didattiche ed educative mirate a facilitare l’inserimento degli alunni e l’integrazione sociale e culturale di ogni persona, considerata nella sua unicità psico-fisica ● Educazione all’uso di vari linguaggi (espressivo, corporeo, musicale, verbale, scientifico, multimediale) ● Orientamento culturale e scolastico ● Compartecipazione alle iniziative volte all'acquisizione del senso democratico di cittadinanza e convivenza civile anche con le agenzie formative e lavorative del territorio Per perseguire queste finalità l’Istituto promuove la personalizzazione dei percorsi e, in osservanza alle disposizioni di legge, predispone il Piano di Inclusività.

Nell’ambito di un modello pedagogico fondato sul concetto di E – ducazione, come sostegno alla crescita della personalità in un percorso di scoperta, la Scuola si pone la

Meta

di

fondamentali:

far

raggiungere

agli

studenti

alcune

competenze

trasversali

Identità personale

∗ ∗ ∗

∗

∗

Saper ascoltare ed accettare se stessi Saper gestire le emozioni Essere consapevoli del valore di risorsa della diversità di genere Sapersi impegnare per modificare ciò che non ci soddisfa in noi Saper operare scelte consapevoli e responsabili

Identità culturale

* Identità sociale Saper ascoltare Operare con rispetto, fiducia, solidarietà ed impegno Saper elaborare regole condivise che aiutino ad evitare o a risolvere conflitti Operare nella consapevolezza che il rispetto delle regole è un valore Saper assumere le responsabilità dei propri ruoli sociali: all’interno della famiglia, del gruppo dei pari, della Scuola…

*

*

*

*

*

*

Saper riconoscere in sé, negli altri e nel territorio le tracce della cultura di appartenenza Avere conoscenza e rispetto delle altre culture Adottare comportamenti di equità e integrazione fra i popoli Scegliere comportamenti responsabili verso le risorse del pianeta Assumere comportamenti responsabili verso la salute propria ed altrui Sentirsi parte integrante ed attiva della Comunità (famiglia, scuola, gruppo, città, nazione, mondo) Sapersi impegnare per il bene comune

Analisi del contesto socio-culturale Dall’anno scolastico 2013-14 è nato l’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa, una istituzione che riunisce in un’unica rete i tre ordini di scuola (Scuola dell’infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di Primo Grado) presenti sul territorio. Questa realtà costituisce un’occasione di crescita per tutte le figure coinvolte: studenti – famiglie – scuola – territorio. Dal confronto fra organizzazioni ed esperienze vogliamo costruire un percorso, fatto di tappe graduali, continuità e discontinuità, sorretto da una visione unitaria che pone al centro i bisogni formativi del bambino-> ragazzo.

Lastra a Signa dista 12 chilometri da Firenze, capoluogo della omonima provincia cui il comune appartiene. Il comune conta circa 20.000 abitanti (Lastrigiani) e ha una superficie di 43,06 chilometri quadrati. Sorge a 36 metri sopra il livello del mare.

Le prime testimonianze di insediamenti organizzati in questi luoghi risalgono all’epoca romana. I Romani nel primo secolo a.C. fondarono un colonia militare, con relativa centuriazione dei terreni limitrofi all'Arno. Questa si ampliò e crebbe di importanza nel tempo.

Il suo sviluppo proseguì nel Medio Evo, fino a quando agli inizi del XV sec. Il castello di Lastra a Signa divenne uno dei capisaldi del sistema di difesa della via Pisana assumendo il nome di comune di Gangalandi, famiglia nobiliare del luogo.

Il grande interesse della Repubblica per questo luogo era dovuta al fatto che costituiva il porto fluviale di Firenze.

Nel corso del '500 e del '600, Lastra venne profondamente coinvolta nel grande progetto mediceo di riorganizzazione territoriale. Lungo l'Arno si consolidò tutta una catena di centri abitati, collegati in un modo o nell'altro al traffico dei "navicelli", imbarcazioni a fondo piatto su cui erano trasportati uomini e merci nella zona di Lastra a Signa. In questo periodo assunsero importanza i centri di Porto di Mezzo, Ponte a Signa e Brucianesi. Raggiungibile da Livorno in tutte le stagioni, lo scalo di Ponte a Signa divenne il porto fluviale di Firenze e dalla metà del '500 ricevette anche le merci delle manifatture pratesi.

Lastra diventa uno di quei piccoli centri che innestano nel paesaggio rurale del contado le attività non agricole, contemporaneamente si sviluppa la rete viaria e sorgono sulle colline ville con splendidi giardini all'italiana.

Lastra a Signa viene pertanto ad assumere una duplice identità: classicamente mezzadrile da un lato e dall'altro manifatturiera e commerciale, in contatto permanente

con il mercato internazionale. Le tracce di attività manifatturiere legate al commercio fluviale e all'esportazione sono infatti molto antiche; censiti sui libri della Lega di Gangalandi troviamo, nella seconda metà del '500, setaioli, cappellai, scalpellini e lavoratori della pietra, una delle altre principali attività economiche del luogo. Verso il 1670 Lastra era una delle località di maggiore produzione laniera della Toscana. Tuttavia la vocazione commerciale e manifatturiera del territorio troverà la sua massima espressione nella produzione e nel commercio dei cappelli di paglia che, a partire dai primi decenni del 1700, assunse una dimensione quantitativa tale da coinvolgere una parte consistente della popolazione.

Nella 1774 il Granduca Pietro Leopoldo diede vita alla Comunità di Lastra, riunificando sotto un'unica amministrazione i Popoli preesistenti. La Comunità assunse la configurazione odierna a seguito delle riforme del 1833.

Infine, a partire dai primi del ‘900, la richiesta di manufatti in paglia si sposta verso la Francia, con conseguente emigrazione della manodopera. Sorte analoga conobbero gli scalpellini.

Dal punto di vista sociale, culturale e economico, la popolazione del comune di Lastra a Signa è una realtà eterogenea, in continua trasformazione, ad ampie esperienze di integrazione si affiancano alcune situazioni di disagio.

Il territorio è caratterizzato da: ● Un contenuto sviluppo edilizio, affiancato da alcuni interventi di recupero di edifici preesistenti, per la salvaguardia delle colline circostanti e nell’ottica della protezione del territorio ● Disponibilità di opere infrastrutturali per la mobilità, arricchitasi notevolmente con l’introduzione del trasporto ferroviario ● Una buona presenza di strutture di tipo sociale (R.S.A, Centro sociale di via Togliatti – associazionismo ecc.), di attività culturali rivolte ad una utenza varia e differenziata (bambini, giovani, adulti) e di un ulteriore potenziamento delle strutture sportive (Palazzetto dello Sport, palestra a Malmantile). ● La presenza di un parco fluviale ● L’installazione di un depuratore per le acque del fiume Arno

Analisi del contesto scolastico La crisi economica che ha investito il paese in questi anni sta incidendo in vario modo sulle realtà locali, creando condizioni di diffusa precarietà socioculturale che emergono anche nel contesto scolastico. Nell’Istituto si attesta, inoltre, la presenza di casi con difficoltà di apprendimento e disabilità. A questo, negli ultimi anni, si è aggiunto un flusso migratorio proveniente dalla Cina, che ha incrementato la già consistente presenza di alunni non italofoni nella scuola.

In risposta alle richieste emerse dall’utenza, l’Istituto Comprensivo ha investito molte risorse al fine di realizzare un’efficace inclusione e integrazione fra tutti gli studenti.

Da un’analisi dei dati di seguito riportati si può rilevare l’eterogeneità dei bisogni e la complessità delle situazioni presenti nei vari plessi.

Contesto generale

Parametri di rilevazione: normodot (resto della popolazione scolastica) stranieri DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) diff. app. (difficoltà di apprendimento) handicap ADHD (difficoltà di contenimento, iperattività) divario ling. (divario linguistico) socio/ec (disagio socioeconomico) dis.aff/rel (disagio affettivo/relazionale) Legenda ripresa da: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012

La situazione generale sopra rappresentata è di seguito disaggregata per i diversi ordini di scuola:

LE SCUOLE PRIMARIE Figura 1 Scuola Primaria "Don Gnocchi�

Figura 2 Scuola Primaria "Milite Ignoto"

Figura 3 Scuola Primaria Santa Maria a Castagnolo/Alberti

Figura 4 Scuola Primaria "Dante Alighieri"

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Leonardo da Vinci”

Pianificazione Curricolare Il Progetto d’Istituto, nel quadro sopra delineato, mira alla costruzione graduale, nei vari ordini di scuola, di competenze trasversali, che abbiamo organizzato per aree.

Figura 5 Macroarea cognitiva

Su tali macroaree si costruisce il nostro CURRICOLO VERTICALE, nel quale si articola la progettualità dell’Istituto, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di Primo Grado, in modo organico, progressivo ed unitario.

Il curricolo verticale L’art. n. 8 del D.P.R. n. 275 dell’ 8 marzo 1999, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, prevede curricoli costruiti dalle scuole stesse, che contengano “obiettivi generali del processo formativo” e “obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni”.

Il curricolo verticale è uno strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo. Delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, un iter formativo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale. Un iter delle tappe e delle scansioni d'apprendimento dell'alunno, con riferimento alle competenze da acquisire. Predisposto sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, costituisce il punto di riferimento di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni, articolandosi in un percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola.

Tiene conto: •

delle competenze di cittadinanza, delineate delle competenze chiave europee, promosse nell'ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

•

Dei traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola.

Il curricolo risulta dunque caratterizzato da: •

CONTINUITA’ (gradualità, coerenza, consolidamento, progressione, sistematicità) • ESSENZIALITA’ (sapere indispensabile, accessibile, capace di continuo arricchimento, dotato di pertinenza, significatività, utilità) • TRASVERSALITA’ (competenze polivalenti, trasferibili) e procede “a spirale”, riprendendo, sviluppando, consolidando competenze promosse fin dall’inizio, in cicli che si sovrappongono, si combinano, si alternano, ecc. durante l’intero percorso scolastico.

Il curricolo si articola su 4 assi culturali: ● L’asse dei linguaggi che si pone l’obiettivo di promuovere una competenza plurilingue, allo scopo di rendere l’individuo capace di raggiungere scopi comunicativi nella vita privata e pubblica, nello studio e nel lavoro, di interpretare la realtà in modo autonomo e di promuovere una piena cittadinanza. ● L’asse matematico che affronta il ruolo della ma tematizzazione nel mondo reale ed il suo utilizzo all’interno di situazioni quotidiane e lavorative, per porsi e risolvere problemi. ● L’asse scientifico-tecnologico che esplora i legami tra scienza e tecnologia in relazioni a modelli di sviluppo culturali, socio-economici e lavorativi, promuovendo anche la consapevolezza dei limiti e dei rischi delle teorie scientifiche. ● L’asse geo-storico-sociale che colloca fenomeni e processi storici e geografici nella loro dimensione locale, nazionale, europea, mondiale, secondo coordinate spazio-temporali allo scopo di cogliere nel passato le radici del presente e del futuro e di rispondere positivamente al mutamento e alle diversità.

I contenuti del curricolo sono le “tematiche portanti” del sapere. Ciascun ambito individua le proprie tematiche portanti che possono essere promosse in tutti i cicli scolastici, con una progressione a spirale e una scelta di argomenti pertinenti alla fascia di età considerata.

Per ciascuna tematica portante si definiscono i nuclei fondanti, cioè i nodi concettuali e strutturanti della disciplina e le competenze da promuovere, intese come “ capacità di orientarsi”, adoperando conoscenze, abilità, atteggiamenti per raggiungere un determinato obiettivo.

Per tutte le tematiche, i nuclei fondanti si possono ricondurre a:

Caratteristiche

Relazioni

Trasformazioni

Le competenze risultano riconducibili a macro-competenze trasversali a tutte le discipline: 1. “competenza conoscitiva”, cioè il saper costruire conoscenza attraverso l’esperienza e riconoscere i nuclei fondanti delle tematiche portanti del curricolo; 2. “competenza linguistico - comunicativa”, cioè il saper utilizzare una pluralità di lingue e linguaggi per narrare, descrivere, rappresentare fenomeni e processi, rielaborare dati, esporre ed argomentare idee.

3. ”competenza metodologico - operativa”, cioè il saper analizzare dati, valutare, formulare ipotesi e previsioni, sperimentare procedimenti, il saper pianificare percorsi, utilizzare strumenti, elaborare prodotti; 4. “competenza relazionale”, cioè il sapersi relazionare con se stessi e con gli altri, con autonomia e consapevolezza, riflettendo sul proprio operato, confrontarsi, collaborare, cooperare all’interno di un gruppo.

METODOLOGIE La metodologia costituisce il fulcro del curricolo.

Per sviluppare le competenze si adottano varie metodologie, privilegiando quelle di tipo laboratoriale – operativo, in un ambiente di apprendimento caratterizzato da collaborazione e cooperazione, così da favorire l’operatività dell’alunno attraverso: “esperienza concreta” in cui si attiva il noto e si introduce l’elemento nuovo; “osservazione riflessiva” in cui si individua e si riflette sul nuovo che è emerso; “concettualizzazione astratta” in cui il nuovo viene formalizzato e assimilato al noto; “sperimentazione attiva” volta a favorire l’accomodamento del noto al nuovo.

CRITERI E MODALITA’ DI VALUTAZIONE Gli “indicatori”, attraverso i quali si rileva, si analizza e si descrive l’andamento dei processi di apprendimento in relazione alle sopra dette macro-competenze, ed al tempo stesso si verifica la validità e l’efficacia delle scelte didattiche, sono i seguenti “comportamenti osservabili”: •

“l’agire” (spostarsi, abbinare, raggruppare, ordinare, scegliere)

•

“il rappresentare”(con il corpo/movimento, con il linguaggio sonoro-musicale, graficopittorico )

•

“il verbalizzare”(usare il linguaggio verbale orale o scritto).

COMPETENZE IN USCITA Secondo le Indicazioni Nazionali, “al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.” Tali traguardi “indicano piste culturali e didattiche da percorrere ed aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.” (Indicazioni Nazionali…,.2012) I vari ordini di scuola del nostro Istituto hanno elaborato, sulla base delle Indicazioni Nazionali ed in applicazione del principio di autonomia, i propri “TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA” e delle “COMPETENZE COGNITIVE TRASVERSALI PER AREE” al termine della scuola del Primo Ciclo.

Nella scuola del Primo Ciclo, attraverso le discipline, si struttura l’asse cognitivo. In esso,al fine di promuovere lo sviluppo di competenze,tali discipline sono organizzate in aree che intendono riflettere da una parte “l’intrinseca complessità” dei saperi, dall’altra “l’unità tipica dei processi di apprendimento” (Indicazioni nazionali…, 2012):

o Area della comunicazione e della espressione o Area matematico-scientifico-tecnologica o Area della logica, della rielaborazione e della metacognizione o Area delle competenze trasversali e di cittadinanza In questa strategia il contenuto disciplinare è il terreno attraverso il quale si costruiscono le competenze che saranno lo strumento per accedere in modo più agevole a un sapere in continua evoluzione.

Progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa L’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo si avvale di attività rivolte a tutta la scuola, a singoli studenti o scelte dai docenti in relazione alla programmazione didattica di plesso o della classe al fine di potenziare le competenze conoscitive, relazionali, metodologiche e cooperative, permettendo a ciascuno di esprimersi con modalità adeguate ai propri bisogni.

Tali esperienze sono così suddivise:

PROTOCOLLI

PROGETTI

Attività elaborate di cui è stata considerata la validità nelle commissioni di studio e viste le reiterazioni di anno in anno, sono state approvate poi nel collegio docenti, sono divenute protocollo, ossia modalità operative condivise dai vari ordini di scuola Strumenti di lavoro che integrano l’attività didattica, finalizzati a rendere l’azione educativa mirata, efficace, continuativa, e rispondente ai bisogni reali.

Orario curricolare

ATTIVITA’ / LABORATORI

Orario extracurricolare

“Zerosei”: Continuità Nido-Scuola dell’Infanzia Continuità Infanzia - Primaria Continuità Primaria - Secondaria Inclusione

Per l’a.s. 2016/17 le progettualità rimandano alle schede progetto del POF 2015/16. Per nuove introduzioni le progettualità di plesso e/o di classe faranno riferimento alle aree di interesse delle figure strumentali.

Diversamente per le seconde e terze annualità del documento, si programma uno studio alla luce delle formazioni in atto.

Attività organizzate Le attività e i dalla scuola laboratori Offerte dal territorio hanno pianificazione periodica Attività organizzate annuale. Per dalla scuola l’a.s. sono Offerte dal territorio descritti nel POF 2015-16

Ambienti di apprendimento supportati dalle tecnologie digitali

La Legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piano Triennale dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano nazionale Scuola Digitale per perseguire obiettivi: • di sviluppo delle competenze digitali degli studenti; • di potenziamento degli strumenti didattici laboratori ali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; • di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; • di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; • di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; • di potenziamento delle infrastrutture di rete; • di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; • di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie per promuovere l’apprendimento.

Per favorire l’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica quotidiana, il nostro Istituto si è posto l’obiettivo di modificare gradualmente gli ambienti di apprendimento, di integrare i linguaggi nella scuola, gli strumenti di lavoro e i contenuti. Tale approccio dovrebbe consentire di abbandonare gradualmente il tradizionale concetto di classe come ambiente d’apprendimento chiuso a favore della creazione di nuovi spazi di apprendimento che vanno oltre le pareti dell’aula.

Attualmente nell’Istituto sono già in atto diverse azioni: la graduale copertura wi-fi dell’intero istituto, l’estensione dell’uso del registro elettronico a tutti i livelli di scuola, il progetto Cl@ssi 2.0, la sperimentazione Samsung e la progressiva introduzione delle lavagne interattive multimediali (LIM) nelle classi.

Sempre in tale ottica il nostro istituto ha partecipato con esito favorevole all’Avviso Pubblico per gli Interventi Infrastrutturali per l’innovazione tecnologia e al secondo Avviso Fondi Strutturali Europei – PON “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento “ 2014-2020 con il progetto “Lastrascuola 2.0” di cui siamo in attesa degli esiti.

Come da nota Prot. N° 17791 del 19/11/2015, anche nel nostro istituto è stata nominata la figura dell’”Animatore Digitale” nella persona dell’ins. Francesca Panzica affinché possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano PNSD”.

Il profilo dell’Animatore Digitale (cfr. Azione #28 del PNSD)è rivolto a: FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola SUI TEMI del PNSD, attraverso l’organizzazione e la coordinazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Per realizzare quanto previsto dalla normativa, l’A.D. ha predisposto un piano triennale d’azione qui sintetizzato nella seguente mappa:

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO DELL’ANIMATORE DIGITALE

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (azione #28), il piano di intervento dell’animatore digitale dell’istituto risulta coordinato con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa ed è pertanto articolato in un triennio, fermo restando la possibilità di apportare variazioni e/o aggiornamenti ogni anno in relazione alle esigenze dell’Istituzione Scolastica.

INTERVENTI A. S. 2015/16 FASE PRELIMINARE • •

FORMAZIONE INTERNA

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COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

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Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Rilevazione del livello di competenza e familiarità con le tecnologie possedute dai docenti e delle esigenze formative di alfabetizzazione digitale di base, di ordine metodologico e di didattica assistita dalle nuove tecnologie.

Sostegno all’uso del registro elettronico per la scuola primaria Formazione/informazione interna sulla didattica per competenze con gli EAS per le classi 2.0, per i docenti neo-assunti e per altri docenti interessati Coaching classe 2.0 scuola primaria Formazione specifica per l’Animatore Digitale – prosecuzione delle attività di sperimentazione dello stesso con il Cremit dell’Università Cattolica di Milano e Samsung – autoformazione – partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e sulle iniziative della scuola.

Produzione di materiali informativi sul PNSD e pubblicazione sul sito Coordinamento con lo Staff e le figure di sistema.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Rilevazione delle esperienze pregresse dei docenti con l’utilizzo delle ICT. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale implementazione.

Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete WI-fi d’Istituto mediante il progetto PON di cui all’azione #2 del PNSD .

Promozione di attività di introduzione alla robotica educativa con una sezione della scuola dell’Infanzia.

Promozione creazione di semplici ebook per la Mostra del Libro con le classi interessate.

PIANO DI ATTUAZIONE PNSD 2016/19 AMBITO FORMAZIONE INTERNA

A.S. 2016/17

A.S. 2017/18

A.S. 2018/19

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Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

Rilevazione dei bisogni formativi dei docenti.

Creazione di uno sportello permanente di assistenza.

Creazione di uno spazio sul sito scolastico di documentazione delle attività relative al PNSD realizzate nella scuola.

Formazione al Project Based Learning e al CLIL tramite eTwinning Introduzione al pensiero computazionale e promozione alla partecipazione alla Code Week.

Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Education. Per l’organizzazione e per la didattica.

Apertura di un account GAFE per tutto il personale docente.

Formazione metodologica all’uso della LIM. Formazione base per l’uso di

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Prosecuzione attività di sportello per i docenti Formazione all’uso di strumenti digitali per la didattica.

Utilizzo delle Google Apps for Edu. Utilizzo di piattaforme elearning per la didattica e per la comunicazione.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Implementazione di percorsi CLIL tramite eTwinning.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Partecipazione alla Code Week.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale.

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia in collaborazione con i docenti di area.

Costruzione di un curricolo digitale.

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Prosecuzione attività di sportello per i docenti Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica per competenze.

Realizzazione di learning objects con la LIM o altri strumenti dedicati.

Condivisione di materiali prodotti in modalità OER. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Partecipazione a progetti internazionali (eTwinning, Erasmus +).

Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD).

Implementazione di percorsi CLIL tramite eTwinning.

Uso del coding nella didattica . Sostegno alla diffusione del pensiero computazionale.

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

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COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

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strumenti digitali da utilizzare nella didattica Formazione uso registro elettronico Scuola dell’Infanzia Implementazione utilizzo del registro elettronico nella Scuola Primaria.

Segnalazione e partecipazione ad eventi/opportunità formative in ambito digitale.

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Partecipazione alla rete territoriale e nazionale Animatori Digitali.

Coaching per l’attuazione di primi percorsi didattici con l’utilizzo delle ICT. Raccolta documentazione attività connesse a PNSD realizzate dalle classi.

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Creazione di un dipartimento di innovazione tecnologica costituito da docenti disponibili a sperimentare la didattica aumentata

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Sostegno alla creazione di un eportfolio da parte dei docenti (cfr. azione #10 del PNSD).

Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Partecipazione a progetti internazionali (eTwinning, Erasmus +).

Sperimentazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di dispositivi individuali (BYOD).

Sostegno all’utilizzo del registro elettronico e apertura funzioni per i genitori.

Raccolta documentazione attività connesse a PNSD realizzate dalle classi.

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Prosecuzione delle attività di dipartimento in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi Implementazione degli spazi web

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Implementazione dell’uso delle G.A.F.E. Realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio nell’ambito della Code Week.

Sostegno alla creazione di un eportfolio da parte dei docenti (cfr. azione #10 del PNSD).

Coordinamento con lo Staff e altre figure di sistema.

Prosecuzione delle attività di dipartimento in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi Implementazione degli spazi web

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dalle tecnologie attraverso la didattica per EAS o per scenari Creazione di spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD. Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola di attività svolte con l’utilizzo delle ICT. Utilizzo delle cartelle condivise e documenti condivisi di Google Drive per la condivisione di documenti di interesse generale (programmazioni, relazioni finali, orari ecc.)

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il Futuro” a Code Week e all’ora di coding Organizzazione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni, su alcuni temi del PNSD (cittadinanza digitale, cyber bullismo, uso social network, eTwinning) Partecipazione a

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specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD Promozione di attività CLIL con l’utilizzo delle ICT Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola di attività svolte con l’utilizzo delle ICT Utilizzo delle G.A.F.E. nelle attività di classe Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il Futuro” a Code Week e all’ora di coding Organizzazione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni, su alcuni temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, cyber bullismo, uso social network, eTwinning, educazione ai media) Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

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specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD Implementazione delle attività CLIL e della didattica per progetti con l’utilizzo delle ICT Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola di attività svolte con l’utilizzo delle ICT Organizzazione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni, su alcuni temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, cyber bullismo, uso social network, eTwinning, educazione ai media) Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Ricerca e promozione di iniziative di “fundraising” e “crowdfunding” per l’implementazione delle strumentazioni a supporto della didattica Verifica e valutazione dei

bandi nazionali, europei ed internazionali.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

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Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi d’Istituto mediante la partecipazione all’azione #2 del PNSD con l’attuazione del progetto PON Primo utilizzo in forma sperimentale gli ambienti digitali creati mediante la partecipazione all’azione #4 del PNSD con l’attuazione del Progetto PON ( se la candidatura sarà accettata) Primo approccio alla didattica projectbased Sperimentazione guidata della didattica per competenze con gli EAS Sperimentazione attività di robotica educativa nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Formulazione di un progetto di istituto per l’adesione al Movimento delle Avanguardie educative Organizzazione di eventi aperti al

risultati raggiunti nel percorso triennale

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Prosecuzione e allargamento delle esperienze di utilizzo delle ICT nella didattica Ampliamento utilizzo di laboratori mobili e acquisto di nuovi tablet e LIM (con fondi di istituto o attraverso la partecipazione a nuovi bandi) Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione di buone pratiche Partecipazione a Code Week e all’ora di coding attraverso laboratori di coding aperti al territorio Sperimentazione attività di robotica educativa nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale Organizzazione di eventi aperti al territorio sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, cyber bullismo, uso social network, eTwinning)

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Prosecuzione e ampliamento delle esperienze di utilizzo delle ICT nella didattica Ampliamento utilizzo di laboratori mobili e verifica possibilità di acquisto di nuovi tablet e LIM (con fondi di istituto o attraverso la partecipazione a nuovi bandi) Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione di buone pratiche Partecipazione a Code Week e all’ora di coding attraverso laboratori di coding aperti al territorio Potenziamento dell’utilizzo del coding con software dedicati (Scratch, Scratch 4, Arduino) Allargamento delle esperienze di robotica educativa alla scuola secondaria I grado Produzione percorsi didattici disciplinari e interdisciplinari con particolare riferimento agli alunni BES

•

territorio sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, cyber bullismo, uso social network, eTwinning) Partecipazione a Code Week e all’ora di coding attraverso laboratori di coding aperti al territorio

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Sperimentazione attività di robotica educativa nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria Progressiva creazione di eportfolio delle competenze dei docenti

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Realizzazione di nuovi ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata con l’utilizzo di nuove metodologie.

Inclusione scolastica e sociale In questo quadro, al fine di strutturare e sostenere un percorso personalizzato per ciascuno studente, l’Istituto ha fatto proprie le istanze di una visione inclusiva della relazione e della progettazione didattica, predisponendo un Piano ed un Protocollo di Inclusivita’.

Nell’ottica di una scuola democratica e valorizzante le diverse abilità, nell’idea che il binomio educazione-formazione sia espressione del pensiero “non uno di meno”, la scuola si impegna ad adempiere la propria funzione educativa progettando e organizzando ambienti di apprendimento in grado di permettere a chiunque la realizzazione di strumenti culturali indispensabili nella comprensione della realtà. Il piano programmatico dell’inclusività (cfr Protocollo Inclusione) vuole essere una strada aperta al riconoscimento dei bisogni educativi speciali, con il supporto di percorsi didattici adeguati e rispondenti alle necessità di ciascuno e alla valorizzazione delle risorse individuali. Riteniamo, quindi, il Piano per l’Inclusività essenziale per individuare elementi specifici di percorsi educativi e formativi, sottolineando quali nuclei fondanti del piano stesso: la formazione del cittadino attraverso la partecipazione, la cooperazione e la condivisione dell’esperienza educativa il riconoscimento della diversità come valore aggiunto della comunità la consapevolezza del superamento del bisogno per la costruzione di una individualità di valore e di competenza la partecipazione alla costruzione di percorsi specifici a sostegno e superamento delle situazioni di disagio sociale, culturale, linguistico la condivisione delle risorse disponibili, umane ed economiche, e la ricerca di finalità comuni nella risposta formativa ed educativa.

La valutazione e la certificazione delle competenze Le competenze cognitive trasversali per aree in uscita dalla Scuola del primo ciclo area della comunicazione (in lingua madre e, in modo graduato, in L2 e L3)e dell’espressione

COMPETENZE IN USCITA • Saper ascoltare

• • • • •

Saper parlare

• •

• Saper scrivere • •

Saper ascoltare, individuare e correlare le informazioni esplicite, implicite e le inferenze complesse nelle diverse tipologie testuali ( testo narrativo, descrittivo, regolativo, informativo, poetico e argomentativo).

Saper cogliere l’intenzione comunicativa dell’emittente (scopo, punto di vista) Utilizzare tecniche di supporto (appunti, mappe) in modo autonomo.

Decodificare il messaggio effettuando collegamenti con le proprie conoscenze ed esperienze.

Saper usare in modo efficace registri linguistici funzionali alla situazione comunicativa Saper intervenire: - rispettando il proprio turno - con pertinenza - tenendo conto degli interventi precedenti - esplicitando, motivando e argomentando il proprio punto di vista in modo chiaro ed efficace.

Saper esporre argomenti e concetti complessi in modo chiaro, articolato e organico, con un lessico appropriato e specifico.

Saper pianificare e produrre testi coesi e coerenti rispettando le convenzioni fonologico-ortografiche e grammaticali - utilizzando un lessico specifico e ricco, - rispettando le caratteristiche della tipologia testuale richiesta.

Saper riassumere un testo scritto selezionando le informazioni rielaborando in modo chiaro, coerente e completo, a diversi livelli di sintesi, in modo finalizzato.

Saper manipolare un testo scritto per modificarne contenuto, struttura, tipologia in modo efficace ed coerente.

Saper adottare strategie per la revisione del testo (correttezza ortografica, morfo-sintattica, scelta lessicale, completezza, articolazione e coerenza/coesione del contenuto).

Saper produrre ipertesti/presentazioni in Power Point.

• • • Saper leggere

• • • •

Saper leggere ad alta voce testi di diversa tipologia e complessità in modo chiaro, scorrevole ed espressivo.

Saper leggere testi di tipologie diverse per individuare l’argomento centrale, le informazioni essenziali, i significati particolari, le inferenze e le intenzioni comunicative dell’autore.

Saper individuare caratteristiche strutturali, linguistiche, semantiche, funzionali di vari tipi di testo.

Saper contestualizzare dal punto di vista storico e culturale.

Saper leggere testi per studiare applicando autonomamente tecniche di supporto alla comprensione (sottolineare, annotare parole -chiave, costruire mappe e schemi) e pratiche di lettura veloce e/o selettiva in testi complessi.

Saper interpretare il significato dei vocaboli dal contesto, con l’aiuto del vocabolario o in riferimento all’etimologia e al processo evolutivo della parola.

Saper leggere un ipertesto.

Saper osservare

Saper utilizzare la comunicazione non verbale

• • • • • • • •

Osservare un’immagine e interpretarla Saper inserire una immagine in un contesto Osservare un fenomeno e descriverlo Osservare dati della realtà e dell’esperienza e classificarli Essere consapevoli della propria identità corporea Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione.

Interpretare messaggi musicali autonomi o associati ad altri linguaggi.

Produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi.

area matematico- scientifico- tecnologica COMPETENZE IN USCITA Saper mettere in rapporto il “pensare” e il “fare”.

Saper interpretare e collegare fenomeni naturali, concetti ed eventi.

Saper finalizzare le tecniche e le tecnologie in un contesto.

• •

Saper operare nella realtà usando strumenti matematici.

Interpretare l’enunciato normativo e procedere ad un’esecuzione autonoma

•

Analizzare e confrontare dati e situazioni diverse ed essere in grado di passare da un problema specifico ad una classe di problemi.

• •

Usare in modo autonomo tecniche di lavoro manuale.

Realizzare un semplice progetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo.

Rilevare ed elaborare dati tecnici Formulare ipotesi Valutare risultati Comparare fenomeni utilizzando un linguaggio specifico Utilizzare le nuove tecnologie (TIC) in modo finalizzato.

• • • • •

area logica, della rielaborazione e della metacognizione COMPETENZE IN USCITA Saper analizzare Saper sintetizzare Saper correlare, indurre e dedurre

Saper organizzare e rielaborare

Problem solving

• • • •

Riconoscere le varie parti di un insieme e le loro caratteristiche Riflettere sulle funzioni della lingua Individuare i dati essenziali, registrarli e tabularli Riuscire a schematizzare da un contesto più ampio

• • • •

Cogliere ed individuare relazioni cogliere analogie e differenze Saper applicare una regola Saper costruire una definizione osservando un fenomeno Saper strutturare i dati di un contesto complesso Operare autonomamente controlli e ripetere esperienze Coordinare autonomamente i concetti appresi Costruire mappe concettuali Saper riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto.

Saper usare processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari Utilizzare differenti capacità riflessive (induzione, deduzione, analisi del rapporto causa /effetto, combinazione dei vari elementi) per prendere decisioni tra alternative ben definite Trarre conclusioni sulla base di differenti fonti di informazione.

area competenze trasversali e di cittadinanza COSTRUZIONE DEL SE’ Competenze di cittadinanza DM 139/2007

Competenze chiave europee Imparare ad imparare

Imparare ad imparare - Conoscenza di sé (limiti, capacità) - Uso di strumenti informativi - Acquisizione di un metodo di studio Progettare

Spirito d’iniziativa e imprenditorialità

-

Uso delle conoscenze apprese per realizzare un prodotto.

Organizzazione del materiale per realizzare un prodotto.

Competenze chiave europee

RELAZIONE CON GLI ALTRI Competenze di cittadinanza DM 139/2007

-Comunicazione nella madrelingua

Comunicare -Comprensione e uso dei linguaggi di vario genere -Uso dei linguaggi disciplinari

-Comunicazione nelle lingue straniere -Competenza digitale

Collaborare e partecipare -Interazione nel gruppo -Disponibilità al confronto -Rispetto dei diritti altrui Agire in modo consapevole e responsabile -Adempimento degli obblighi scolastici.

-Rispetto delle regole.

-Consapevolezza ed espressione culturale -Competenze sociali e civiche.

CODIFICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RAPPORTO CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE Competenze chiave europee

Competenze di cittadinanza DM 139/2007

-Competenze in Matematica

Risolvere i problemi -Risolvere situazioni problematiche utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline

-Competenze di base in Scienze e Tecnologia -Spirito d’iniziativa e imprenditorialità

Individuare collegamenti e relazioni -Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi.

- individuare collegamenti tra le varie aree disciplinari.

Acquisire ed interpretare l’informazione -Capacità di analizzare l’informazione -Valutazione dell’attendibilità e dell’utilità -Definizione di fatti e opinioni.

NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo anno 2012 )

IL SÉ E L’ALTRO (S.A.) T S.A.1

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini .

T S.A.2

Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.

Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con le altre Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia Ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro Si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici,il funzionamento delle piccole comunità e delle città

T S.A.3 T S.A.4 T S.A.5 T.S.A.6 T.S.A.7 T.S.A.8

T.S.A.9

IL CORPO IN MOVIMENTO(C.M.) T.C.M.1 Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo,matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola T.C.M.2 Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione T.C.M.3 Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto T.C.M.4 Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio,interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva T.C.M.5 Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento

IMMAGINI SUONI E COLORI (I.S.C.) T.I.S.C.1 Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente T.I.S.C.2 Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative.

T.I.S.C.3 Utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative;esplora le possibilità offerte dalle tecnologie T.I.S.C.4 Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali visivi, di animazione…);sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte T.I.S.C.5 Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti T.I.S.C.6 Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro- musicali.

T.I.S.C.7 Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli

I DISCORSI E LE PAROLE (D.P.) T.D.P.1 Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati T.D.P.2 Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative T.D.P.3 Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati T.D.P.4 Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole T.D.P.5 Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia T:D.P.6 Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media

LA CONOSCENZA DEL MONDO (CO.M) TCO.M.1 Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata TCO.M.2 Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana TCO.M.3 Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo TCO.M.4 Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti TCO.M.5 Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprire le funzioni e i possibili usi TCO.M.6 Ha familiarità sia con le strategie sia del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi, e altre quantità TCO.M.7 Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc…; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali

La valutazione La valutazione costituisce una fase fondamentale dell’attività didattica. Essa contribuisce in modo determinante all’aspetto formativo dell’”educare istruendo”, pertanto viene curata in ogni ordine di scuola, con modalità e finalità coerenti con l’età e le esigenze degli alunni, nonché gli obiettivi formativi e di apprendimento di ciascun ordine La valutazione è un processo che coinvolge due soggetti, insegnanti e studenti, secondo modalità così articolate:

•

•

L’INSEGNANTE

LO STUDENTE

USA LA VALUTAZIONE PER :

USA LA VALUTAZIONE PER:

verificare gli esiti dell’azione didattica, confrontando i risultati ottenuti con quelli previsti

•

o verificare i propri apprendimenti

favorire il recupero e il potenziamento di abilità e competenze, predisponendo interventi educativi e didattici adeguati

•

sostenere il processo di maturazione delle Identità personale, sociale e culturale

•

favorire l’orientamento

•

acquisire indicazioni utili alla formulazione dell’Offerta Formativa

rendersi consapevoli del proprio apprendimento:

o percepire i propri progressi o sviluppare le proprie potenzialità •

individuare eventuali carenze ed adottare strategie di recupero

•

maturare l’identità personale

•

orientare gradualmente le proprie scelte

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Per rilevare conoscenze, abilità e atteggiamenti dei bambini per un’adeguata analisi dei bisogni che consentano strategie d’intervento, processi da promuovere, sostenere e rafforzare per favorire lo sviluppo e la maturazione.

All’inizio dell’anno scolastico per un’adeguata analisi dei bisogni

A metà anno scolastico per verificare la validità dell’intervento didattico e la risposta dei bambini

Perchè valutare

Quando valutare

Per riflettere sul contesto e sull’azione educativa in una continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti, i ritmi di sviluppo, gli stili di apprendimento, i livelli raggiunti dai bambini attraverso l’azione educativa

Al termine del percorso scolastico in situazione di continuità con la scuola primaria

Alla fine dell’anno scolastico per una verifica degli aspetti formativi raggiunti dai bambini e della qualità dell’azione didatticoeducativa svolta

Come Valutare

. L’osservazione in situazione di gioco libero e guidato .le conversazioni individuali e di gruppo

. Le attività programmate .L’uso di schede strutturate e non

Raccogliendo elementi sulla base di indicatori attraverso:

Osservazione e analisi degli elaborati prodotti dai bambini

Codifica di quanto osservato con l’utilizzo di liste di controllo sulle quali vengono annotati i dati rilevati durante l’osservazione sistematica, perché questa sia patrimonio delle insegnanti e consenta loro di individuare traguardi da potenziare e/o da raggiungere

Vissuti, racconti, filastrocche e storie

LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO La valutazione si colloca nel quadro del progetto educativo-didattico sin qui delineato, allo scopo di verificare e sostenere il successo formativo dell’alunno, nell’ottica della personalizzazione dei percorsi e degli obiettivi.

Secondo le indicazioni ministeriali, “la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni” (D.P.R. 22/6/2009 n.122, art.3).

La valutazione “precede, accompagna e segue i percorsi curricolari” (Indicazioni Nazionali, 2012) dunque costituisce in primis per la scuola, una verifica dell'efficacia delle azioni messe in atto per favorire il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento per ciascun alunno. Essa permette quindi al docente di individuare e riorientare le strategie educative più efficaci. La valutazione espressa attraverso voti non può essere mai sanzionatoria, ma funzionale ad una riflessione sui percorsi di apprendimento dei singoli alunni.

Per tutti gli alunni, oggetto di valutazione sono le abilità e le competenze raggiunte, osservate sotto il profilo dinamico dei progressi compiuti, sia nell’ambito delle aree cognitive che metacognitive.

A fianco della valutazione si colloca la certificazione delle competenze, richiesta al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo, dal momento che «il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano» (Indicazioni Nazionali 2012, p. 15).

“La certificazione è strumento utile per sostenere e orientare gli alunni nel loro percorso di apprendimento dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado e, successivamente, sino al conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica professionale.” (C.M. n 3, prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015) Gli ambiti di valutazione si articolano su due piani:

VALUTAZIONE ESTERNA: realizzata dall’I.N.VAL.S.I. (Istituto Nazionale Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione), allo scopo di:

per

la

fornire ad ogni scuola uno strumento di diagnosi per migliorare il proprio lavoro avere una misura delle conoscenze/abilità e competenze dei propri ragazzi comparata a quella delle altre scuole del Paese, tenuto conto delle caratteristiche degli allievi di ciascuna realtà scolastica (Cfr. www.invalsi.it) A tal fine l’INVALSI predispone prove relative all’ambito di italiano (comprensione del testo e riflessione sulla lingua) e matematica (Numeri, Spazio e figure, Dati e previsioni, Relazioni e funzioni).

Tali prove sono formulate sulla base di Quadri di Riferimento stabiliti dall’Istituto, in cui sono espressi i principali punti di riferimento concettuali, i collegamenti con le indicazioni di legge, le idee chiave che guidano la formulazione degli items.

SOMMINISTRAZIONE DELLE PROVE: Scuola Primaria: classe II: Prova preliminare di lettura, Italiano e Matematica classe V: Italiano, Matematica, Questionario studente Scuola Secondaria di I°Grado: classe III (V Prova) all’interno della sessione d’esame di stato

VALUTAZIONE INTERNA: alla luce delle finalità sopra individuate per gli insegnanti e per gli alunni, il processo di osservazione e certificazione si svolge attraverso le funzioni diagnostica, formativa, sommativa, orientativa, certificativa ed è improntato ai seguenti criteri: •

trasparenza e stabilità nei criteri di valutazione

•

coerenza fra le prove di verifica ed il percorso didattico

•

coerenza rispetto ad eventuali percorsi personalizzati

•

sistematicità delle rilevazioni

La raccolta dei dati relativi all’osservazione e la formulazione della certificazione si svolgono attraverso tre fasi: analisi della situazione di partenza (valutazione diagnostica) per: o individuare i livelli di partenza o progettare percorsi generali ed eventuali percorsi personalizzati valutazione in itinere (valutazione formativa) per: o verificare sistematicamente e costantemente la progressione e le difficoltà incontrate dagli alunni durante lo svolgimento dell’attività didattica o rendere gli alunni consapevoli del proprio apprendimento o verificare la reale efficacia e validità degli strumenti e dei metodi adottati dall’insegnante o personalizzare ulteriormente la proposta didattica negli obiettivi e nei metodi, valutazione finale: valutazione sommativa:

o accertare i livelli raggiunti rispetto agli obiettivi stabiliti per i singoli alunni o verificare complessivamente la validità degli obiettivi, dei metodi e degli strumenti adottati valutazione certificativa: o descrivere e attestare i livelli di competenza progressivamente acquisiti dagli alunni rispetto ad obiettivi prestabiliti o verificare ulteriormente la validità e l’efficacia degli strumenti e dei metodi adottati Concorrono alla valutazione complessiva delle singole discipline rilevazioni relative all’impegno, la partecipazione, l’autonomia di lavoro, i progressi rispetto al livello di partenza secondo quanto deliberato collegialmente dai docenti. Tale valutazione si esprime con voto numerico nella secondaria di primo grado e con giudizio sintetico nella scuola primaria dove, oltre agli indicatori comuni, è considerata anche l’attenzione.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO INDICATORI

IMPEGNO

PARTECIPAZIONE

DESCRITTORI

VOTO

Eccellente: approfondisce in modo personale, cura il proprio materiale ed esegue sempre i compiti assegnati; svolge attività di ricerca autonoma

10 – 9

Efficace: ha un ritmo di lavoro efficace e si applica in maniera costante Costante: si applica e svolge i compiti con regolarità, porta a termine gli impegni assunti Costante ma superficiale: svolge i compiti in maniera frettolosa, ma con regolarità; porta i materiali con sufficiente regolarità Discontinuo ed essenziale: svolge i compiti saltuariamente, non sempre porta i materiali; si applica in maniera discontinua Scarso: non svolge i compiti assegnati, non porta i materiali, si applica solo se sollecitato Costruttiva: partecipa in maniera costante e interviene in modo originale, creativo e con contributi personali; possiede una buona concentrazione; nel lavoro con i compagni è un elemento trainante

8 7

Costante: partecipa in maniera costante e interviene in maniera adeguata e pertinente; mantiene una buona attenzione e concentrazione; collabora sempre in maniera attiva nel lavoro con i compagni Attiva: interviene quasi sempre in maniera adeguata e pertinente; ascolta e possiede un’accettabile capacità di concentrazione; collabora sempre con i compagni nel lavoro Adeguata: interviene correttamente se sollecitato dai docenti; pur distraendosi, son migliorati i tempi di attenzione; collabora con i compagni nel lavoro in maniera adeguata Saltuaria: interviene, ma in modo spesso non adeguato e pertinente; ha tempi di attenzione e concentrazione brevi e ancora inadeguati; collabora con i compagni nel lavoro in maniera saltuaria Scarsa- Inadeguata:deve essere sollecitato per ottenere una partecipazione minima; ha tempi minimi di attenzione e di concentrazione; ha difficoltà a collaborare con i compagni nel lavoro; si distrae spesso Produttivo: sa organizzarsi autonomamente il lavoro e lo svolge in modo personale, originale e produttivo

AUTONOMIA

Efficace: opera collegamenti e rielabora conoscenze, attività, strategie di lavoro personali Autonomo: utilizza il tempo in modo appropriato, sa pianificare le proprie attività Soddisfacente: svolge il proprio lavoro quasi sempre da solo; in genere sa utilizzare il tempo a disposizione; inizia a possedere un metodo appropriato alle richieste Accettabile/ Da migliorare: non sfrutta a pieno le sue capacità; si applica in modo ripetitivo e meccanico Scarso: dispersivo, poco produttivo; studia mnemonicamente Ha fatto progressi rilevanti

PROGRESSI RISPETTO AL LIVELLO DI PARTENZA

Ha fatto progressi evidenti e in modo continuo Ha fatto progressi accettabili Ha fatto progressi lievi I progressi sono minimi ed evidenzia difficoltà nella comprensione e nella memorizzazione di situazioni e procedimenti I progressi sono inesistenti

6 5 4 10 – 9

8

7

6

5

4

10 – 9

8 7 6

5 4 10 – 9 8 7 6 5 4

In questo contesto, appare evidente come il processo di valutazione non coincida con la rilevazione dei risultati delle singole “prestazioni”, ma, con riferimento all’analisi della situazione di partenza in tutti i suoi aspetti, prenda in esame i vari elementi che emergono nel corso dell’attività didattica, in diverse situazioni di apprendimento, al fine di rilevare gli effettivi progressi dell’alunno nell’acquisizione di abilità e competenze.

Modalità di verifica Il raggiungimento di abilità e competenze sarà valutato attraverso diverse situazioni di apprendimento e varie tipologie di verifica, attuate secondo le modalità specifiche per ogni disciplina, e coerenti con eventuali percorsi personalizzati.

Esse si espliciteranno in: ● ● ● ●

Prove oggettive, semistrutturate, libere, scritte, orali, pratiche.

Lavori di gruppo Discussioni guidate Altro

Nella scuola secondaria, per la valutazione delle prove scritte i docenti, anche in vista delle prove relative agli esami conclusivi della classe III, concordano i seguenti indicatori comuni: ITALIANO Contenuto: o aderenza alla traccia o sviluppo del contenuto o organizzazione del contenuto o rielaborazione personale Correttezza morfosintattica Lessico Fluidità della lingua

MATEMATICA Saper esporre gli elementi specifici della materia, le proprietà, le regole e le tecniche di risoluzione.

Cogliere ed applicare le proprietà, le regole e i procedimenti Decodificare e formalizzare un problema, scegliere il procedimento risolutivo, verificare i risultati Comprendere ed utilizzare simboli, termini specifici e rappresentazioni grafiche

LINGUE STRANIERE Aderenza alla traccia Comprensione globale del testo Identificazione di informazioni specifiche Correttezza morfosintattica e ortografica Organizzazione dei contenuti Rielaborazione personale

Il Collegio dei Docenti stabilisce l’organizzazione dell’anno scolastico in Quadrimestri; al termine di ciascun Quadrimestre viene consegnato alle famiglie il Documento di Valutazione.

Con la L. 169/08 la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi.

Nella scuola secondaria di primo grado i docenti, in relazione al quadro delle competenze e abilità delineate all’interno del nostro POF, adottano i seguenti indicatori: 9 /10

Sviluppo completo, sicuro, preciso delle abilità corrispondenti agli obiettivi stabiliti. L’alunno ha acquisito le competenze previste ed è in grado di utilizzare autonomamente le conoscenze.

8

Sviluppo completo delle abilità. L’alunno ha acquisito buone conoscenze di base raggiungendo complessivamente le competenze previste

7

Sviluppo quasi completo delle abilità. L’alunno ha acquisito le conoscenze di base e si avvia a maturare le proprie competenze.

6

Le abilità sono sviluppate in modo sufficiente. L’alunno, in possesso di conoscenze di base essenziali, ha raggiunto alcune semplici competenze.

5

Lo sviluppo delle abilità risulta parziale. L’alunno, in possesso di conoscenze di base lacunose, non è in grado di operare, se non seguito e guidato.

4

Non si registrano progressi sensibili nello sviluppo delle abilità di base. L’alunno non è in grado di operare, neppure se seguito e guidato.

Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenza relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel Documento individuale di Valutazione (DPR 22/06/09 N.122).

La certificazione delle competenze (art.8 DPR 122/2009) prevista al termine della scuola primaria è espressa mediante livelli e al termine della scuola secondaria è in via di sperimentazione un modello ministeriale con valutazione espressa mediante livelli, relativa alle competenze-chiave (C.M. n. 3, Prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015).

LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il comportamento degli alunni rappresenta la cornice fondamentale entro la quale vanno ad inserirsi tutti i processi di apprendimento, e costituisce la finalità riassuntiva di tutto l’intento didattico e pedagogico del nostro Istituto. In esso si esprimono tutti i raggiungimenti inerenti le “competenze trasversali”, declinate secondo le Identità personale – sociale – culturale.

Nella scuola primaria alla valutazione del comportamento, espresso con giudizio (DPR122, 2008), concorrono le aggettivazioni delle seguenti voci analitiche: -

relazionalità con gli adulti relazionalità con i pari rispetto delle regole

SCUOLA PRIMARIA COMPORTAMENTO OTTIMO: rispetta in modo consapevole le regole,l’ambiente, le persone.

E’ capace di instaurare relazioni positive e costruttive con gli altri (pari e adulti).

Partecipa in modo attivo e pertinente alla vita della classe.

Sa gestire in piena autonomia materiali e consegne.

Si impegna in maniera costante e continua.

DISTINTO: rispetta le regole,l’ambiente, le persone.

E’ capace di instaurare relazioni positive con gli altri (pari e adulti).

Partecipa in modo pertinente alla vita della classe.

Sa gestire in autonomia materiali e consegne.

Si impegna in maniera costante.

BUONO: rispetta quasi sempre le regole,l’ambiente, le persone.

E’ capace di instaurare buone relazioni con gli altri (pari e adulti).

Partecipa quasi sempre alla vita della classe.

Sa gestire quasi sempre in autonomia materiali e consegne.

Si impegna quasi sempre.

SUFFICIENTE: rispetta le regole,l’ambiente, le persone in modo discontinuo.

Non sempre è capace di instaurare relazioni con gli altri (pari e adulti).

Non sempre partecipa alla vita della classe.

Non sempre sa gestire in autonomia materiali e consegne.

Si impegna in modo discontinuo.

NON SUFFICIENTE: non è ancora in grado di rispettare le regole,l’ambiente,le persone.

Non è ancora capace di instaurare buone relazioni con gli altri (pari e adulti).

Non è ancora capace di partecipare alla vita della classe.

Non è ancora capace di gestire in autonomia materiali e consegne.

Non si impegna ancora in modo continuativo.

L’attribuzione del giudizio OTTIMO richiede la presenza di tutti i descrittori.

Il giudizio DISTINTO si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da distinto.

Il giudizio BUONO si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da buono.

Il giudizio SUFFICIENTE si attribuisce se almeno 3 descrittori sono da sufficiente.

Il giudizio INSUFFICIENTE richiede la presenza di tutti i descrittori.

Analogamente, nella scuola secondaria, secondo la recente normativa ministeriale (D.P.R. 22/6/2009 N.122, art.7) “la valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado (…) si propone di favorire l'acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell'adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell'esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare.”

Costituiscono elemento di valutazione la mancata osservanza del Regolamento di Istituto, eventuali richiami scritti sul Registro di Classe, sui Registri personali dei docenti e sul Quaderno delle Comunicazioni.

Anche la valutazione del comportamento è espressa in decimi e concorre, unitamente a quella degli altri apprendimenti, alla valutazione complessiva dell’alunno.

La valutazione del comportamento viene formulata dal Consiglio di Classe secondo i seguenti indicatori:

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPORTAMENTO DESCRITTORI

VOTO

OTTIMO AUTOCONTROLLO E PARTECIPAZIONE ATTIVA: educato, controllato, responsabile, rispetta in modo consapevole regole, persone e cose, partecipa attivamente e collabora alla vita della classe

10

OTTIMO AUTOCONTROLLO: educato, controllato, responsabile, rispetta regole, persone e cose, partecipa alla vita della classe

9

BUON AUTOCONTROLLO: ha un buon rapporto con compagni e docenti, ha comportamenti corretti e rispetta le regole

8

ADEGUATO AUTOCONTROLLO: tiene un comportamento abbastanza corretto con i compagni e i docenti; quasi sempre rispetta le regole

7

SUFFICIENTE AUTOCONTROLLO: talvolta fatica a rispettare le regole condivise, in alcuni momenti disturba le lezioni, si controlla se richiamato

6

DIFFICOLTÀ DI AUTOCONTROLLO: rispetta con molta difficoltà le regole condivise, spesso disturba le lezioni, talvolta non rispetta persone e cose

5

MANCANZA DI AUTOCONTROLLO: disturba costantemente le lezioni, non rispetta le regole condivise, non rispetta persone e cose, con i compagni e gli adulti ha un rapporto conflittuale

4

La votazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero inferiore a 6/10, riportata in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica all’anno successivo di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.

La valutazione degli ambiti speciali: La valutazione degli alunni diversamente abili La valutazione degli alunni diversamente abili è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte, sulla base del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato), come previsto dal T.U. 297/94 art.314 (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE)

Nel P.E.I. vengono indicati gli obiettivi dell’alunno a seconda delle caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive. Una volta individuate le potenzialità, vengono determinati gli interventi idonei a svolgere il programma più appropriato, che può essere semplificato o differenziato.

Per gli alunni con minorazioni fisiche e/o sensoriali si definisce l’uso di particolari strumenti didattici che consentano l’apprendimento e la verifica.

Il P.E.I. è un documento del Consiglio di Classe, approvato, conosciuto e applicato da tutti i suoi componenti secondo le peculiarità di ciascuna disciplina.

La valutazione degli alunni non italofoni È compito della scuola garantire tutte le condizioni per realizzare il successo formativo per ogni alunno, in tale ottica sono da ritenere prioritari interventi intensivi nei confronti degli alunni stranieri specialmente se di recente immigrazione. Per raggiungere l’obiettivo la scuola è tenuta a “proporre itinerari di apprendimento che rispettino le individualità, riconoscano i talenti [...] promuovano la crescita di tutti e di ciascuno” (Atto di indirizzo 08/09/2009).

Anche per questi alunni sarà opportuno verificare il livello di partenza, sulla base del quale la valutazione terrà conto non solo delle prestazioni ma anche dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno, degli interessi, delle attitudini e delle potenzialità.

Il lavoro svolto nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Laboratorio di Italiano L2) concorrerà alla valutazione formativa e sommativi (“il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento. Allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana…” Art. 45 DPR 394/1999 ) (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE).

Per gli alunni non italofoni in fase di apprendimento dell’Italiano L2 il processo di valutazione delle competenze per la lingua fa riferimento al Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.

La valutazione nei disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) Ai sensi della circolare 5 ottobre 2004, Prot. 40099/A/4, la valutazione degli alunni con D.S.A. opportunamente certificato viene stabilita in relazione al Piano di Studi Personalizzato eventualmente formulato dai singoli docenti sulla base del quadro che emerge dalle diagnosi specialistiche, e dall’osservazione in itinere.

Il D.P.R. 122 del 22/6/2009 ratifica che “Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) (…) la valutazione e la verifica degli apprendimenti (…) devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni”. Pertanto le prove di verifica terranno conto della tipologia di disturbo, allo scopo di esprimere una valutazione che, rapportata ai progressi compiuti e alle difficoltà dell’alunno, gli permetta di prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e cogliere i propri miglioramenti (Cfr. PROTOCOLLO INCLUSIONE).

Esame di stato: il DPR 122 si applica anche alla valutazione in sede di esame; non è possibile in nessun caso dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, ma le oggettive difficoltà degli studenti possono essere compensate mediante l’assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e l’applicazione di valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.

LA VALUTAZIONE DELL’ESAME CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Per favorire una certa omogeneità nella valutazione dell’esame conclusivo all’interno delle commissioni delle scuole della provincia di Firenze, si sottolineano i comportamenti condivisi per quanto riguarda i seguenti punti: 1.

2.

3.

4.

Voto di ammissione o giudizio di idoneità Valutazione delle singole prove Valutazione finale Certificazione delle competenze

1. VOTO DI AMMISSIONE O GIUDIZIO DI IDONEITÀ Il voto, espresso in numeri, rappresenta la valutazione dell’intero Consiglio di Classe ed è relativo al triennio, secondo una valenza orientativa e formativa. Esso terrà conto globalmente del percorso di apprendimento esaminato sotto gli aspetti delle prestazioni (compiti, interrogazioni ed altre verifiche), dei processi di apprendimento in evoluzione, dell’impegno dell’allievo ecc.

2. VALUTAZIONE DELLE SINGOLE PROVE La Commissione d’esame stabilisce: • il tipo di prova, • la durata delle prove, • i criteri, gli indicatori, gli strumenti della valutazione.

Le prove scritte (Italiano, Matematica, Lingua Inglese, Lingua Francese) sono valutate in forma numerica, secondo indicatori comuni approvati dalla Commissione; i voti sono espressi in decimi.

La prova Invalsi segue le indicazioni del Ministero.

Il colloquio pluridisciplinare dovrà consentire una valutazione globale del livello di maturità raggiunto da ogni allievo 3. VALUTAZIONE FINALE “Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità” (D.P.R. 122/09, art.3 comma 6).

“Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità” (art. 3 comma 8).

4. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “Al termine della scuola secondaria di primo grado le competenze acquisite dagli alunni sono accompagnate anche da valutazioni in decimi” (art.8, commi 1, 2).

Per predisporre tale certificazione si adotterà il modello ministeriale (C.M. n 3, prot. n. 1235 del 13 febbraio 2015)

Continuità e orientamento Da dove partire?

Per costruire il nostro Orientamento, siamo partiti dai Documenti redatti dalla Commissione Europea a partire dal documento del 30 ottobre 2000, «Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente».

Questi poi di seguito i principi ispiratori del nostro percorso: • Risoluzione del Consiglio d’Europa del 18/05/2004 sul rafforzamento delle politiche, dei sistemi e delle prassi in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita in Europa • Decisione n. 2241/2004CE del 15 dicembre 2004, che istituisce EUROPASS, il «quadro unico europeo per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze», dispositivo per la mobilità dei cittadini • Raccomandazione UE del 5/ settembre 2006 sulla costituzione del Quadro Europeo delle qualifiche e dei titoli per l’apprendimento permanente • Raccomandazione UE del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (vedi in normativa per obbligo scolastico) • Raccomandazione UE del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro Europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente.

Da quest’ultimo documento, ci siamo poi ricollegati al Piano Nazionale sull’Orientamento del 2011, che riconosce l’importanza di un orientamento che accompagna la persona lungo tutto l’arco di vita e ribadisce l’importanza di caratterizzare le diverse azioni a sostegno di questo processo in funzione della specificità dei bisogni orientativi del singolo e dei diversi gruppi sociali che connotano le fasi del ciclo evolutivo dall’infanzia alla vita adulta.

Come infatti ricorda la dott.ssa Speranzina nel PNO, un documento di legislazione scolastica abbastanza significativo per disegnare la nuova strategia in tema di orientamento è la Direttiva Ministeriale n. 487 del 6/8/1997, concernente l’orientamento delle studentesse e degli studenti.

Nella Direttiva, all’art. 1 si afferma che: «l’orientamento – quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado – costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educativo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socioeconomici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e responsabile».

I nostri primi passi La visione che il Piano Nazionale promuove consiste nel passaggio da una prassi di orientamento quasi esclusivamente informativa e limitata ai momenti di transizione e decisione, ad un approccio formativo per cui l’orientamento investe il processo di crescita della persona e si estende per tutto il corso della vita.

Sulla base di questo, le attività di orientamento culturale e formativo del nostro Istituto consistono in una serie di attività specifiche, ma prima ancora in uno stile

contrassegnato dalla costante attenzione, nei diversi ordini di scuola e trasversalmente alle discipline, allo sviluppo nell'alunno della consapevolezza di sé, della propria individualità nella dimensione sociale, delle capacità cognitive, delle abilità e delle competenze nei diversi ambiti disciplinari.

Lo scopo è quello di fornire gli strumenti atti a far sì che ciascuno possa individuare e sperimentare gli interessi coltivando i quali possa inserirsi in maniera soddisfacente, costruttiva e consapevole nel contesto ambientale e umano del territorio.

Si intende dunque offrire un curricolo orientante: non una somma di progetti bensì una logica dell’orientamento che sia insita nel percorso formativo.

Partendo dal presupposto che sa orientarsi chi si conosce, abbiamo tracciato un percorso che, tenendo conto delle caratteristiche specifiche di ogni tappa dell'iter formativo, accompagni nel tempo gli alunni, dalla Scuola dell'Infanzia alla Secondaria di I grado, nel loro personale cammino di orientamento, dando particolare importanza alla centralità dell’alunno nei processi formativi, soprattutto nei momenti di passaggio da un ordine all’altro.

Nell'ultimo anno di scuola Secondaria l'attenzione è volta specificamente a favorire la scelta consapevole del successivo percorso scolastico, formativo e professionale.

Sarà compito di ogni insegnante declinare in maniera appropriata a ogni classe e a ogni allievo le attività qui di seguito proposte.

Traguardi di competenza relativi all'orientamento da conseguire nella Scuola dell'Infanzia -

Conoscenza di sé: emotività e fisicità nell'immediato Il sé e l'altro: sviluppare una corretta identità e assumere valori Linguaggi, creatività, espressione: produrre e utilizzare Conoscenza del mondo: orientarsi nello spazio fisico vicino e lontano Il corpo e il movimento: sviluppare un'immagine positiva di sé I discorsi e le parole: ascoltare, parlare, farsi comprendere

Competenze relative all'orientamento da sviluppare nella Scuola Primaria -

Sperimentazione di sé e capacità di autovalutazione Conoscenza del mondo quotidiano Competenze di socializzazione Competenze comunicative e di gestione emotiva Competenze di risoluzione dei problemi Costruzione di una pluralità di "aspettative" realizzabili riguardanti il futuro personale Competenze decisionali: problem solving in situazioni che richiedano una strategia di intervento

Obiettivi relativi all'orientamento da conseguire nella Scuola Secondaria di I grado -

Avviare la ricerca dell'identità Abilitare a una molteplicità di scelte Conoscere l'offerta formativa sul territorio per scegliere consapevolmente la Scuola Secondaria di II grado Sviluppare attitudini, interessi, personalità attraverso l'attività di stimolo all'apprendimento e al consolidamento della capacità di autovalutazione Supportare attraverso la consulenza intesa come relazione di aiuto nel momento della scelta e nei processi decisionali quotidiani Stimolare l'operatività della scuola recuperando anche la manualità e la concretezza nei processi di apprendimento Far acquisire metodologie personali di studio e di ricerca, col supporto degli insegnanti

Partendo dai traguardi di competenza, dalle competenze e dagli obiettivi sopra citati, possiamo individuare alcune competenze specifiche dell'orientamento, declinabili per ogni ordine di scuola: COMPETENZE ORIENTATIVE DA SVILUPPARE NEL PERCORSO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO ALL’INTERNO DEI TRE ORDINI DI SCUOLA

Tipo competenza

USO DELLE INFORMAZIONI

GESTIONE DEI PROBLEMI

di Scuola dell’Infanzia

Le informazioni sono relative all’igiene personale, all’alimentazione,ai propri oggetti e all’uso che se ne fa, all’uso del proprio spazio.

I bambini imparano a chiedere aiuto, a saper distinguere situazioni problematiche,che possono essere risolte personalmente, da altre che invece richiedono aiuti esterni.

Scuola Primaria

Si passa dal saper leggere informazioni dall’ambiente per regolare il proprio comportamento, alla comprensione di semplici testi scritti, alla ricezione di informazioni di fonti diverse.

Le capacità devono estendersi all’uso del gruppo come risorsa per risolvere problemi personali.

Scuola Secondaria di Primo Grado

Si presuppone la decodificazione dei linguaggi delle diverse discipline, la capacità di ricavare informazioni da schemi e da grafici, di usare risorse per la ricerca e lo studio.

Il discorso si allarga all’uso di procedure al fine di risolvere problemi semplici e complessi.

CAPACITA’ ORGANIZZATIVE

Le attività Le attività proposte proposte vertono vertono sull’organizzazione sull’organizzazione di oggetti di oggetti (dall’armadietto al (dall’armadietto al diario, ai libri…. diario, ai libri….

Ciò che favorisce lo sviluppo di un atteggiamento metacognitivo sono le attività finalizzate allo sviluppo dell'identità del bambino

Per favorire questo atteggiamento occorre procedere con la narrazione della propria esperienza scolastica

Riconoscimento e comprensione delle proprie emozioni, gestione delle emozioni, negoziazione dei contrasti per stabilire buone relazioni, elaborazione della propria immagine (come sono), CONSAPEVOLEZZA acquisizione di una METAEMOZIONALE consapevolezza di se stessi e delle proprie trasformazioni rispetto al passato.

Riconoscimento e comprensione delle proprie emozioni, gestione delle emozioni, negoziazione dei contrasti per stabilire buone relazioni, Educazione alla cittadinanza, capacità di distinguere gli stili comportamentali anche in relazione a una propria assertività, elaborazione della propria immagine (come sono, come

ATTEGGIAMENTO METACOGNITIVO

Le competenze riguardano la scelta del materiale d’uso, le modalità di lavoro e la pianificazione del proprio tempo.

Per favorire tale atteggiamento occorre procedere con attività che favoriscano la conoscenza di sé, in relazione a ciò che si fa e si apprende a scuola, con il riconoscimento delle proprie competenze, dei propri limiti, delle proprie modalità di lavoro (stili cognitivi e operazioni mentali) al fine di migliorarli Riconoscimento e comprensione delle proprie emozioni, gestione delle emozioni, negoziazione dei contrasti per stabilire buone relazioni, Educazione alla cittadinanza, capacità di distinguere gli stili comportamentali anche in relazione a una propria assertività,

mi vedo), acquisizione di una consapevolezza di se stessi e delle proprie trasformazioni rispetto al passato.

CAPACITA’ RELAZIONALI

ABITUDINE DECIDERE

E' importante imparare a relazionarsi con la figura adulta di riferimento e con i compagni.

Le relazioni si estendono a gruppi esterni e ai momenti extrascolastici.

I bambini devono sviluppare l'abilità A di scegliere gli spazi in cui operare e i compagni con cui farlo.

L’ abilità da sviluppare è di scegliere come operare nei problemi e allargarsi alle modalità di lavoro di gruppo.

elaborazione della propria immagine (come sono, come mi vedo, come mi vedono), acquisizione di una consapevolezza di se stessi e elle proprie trasformazioni rispetto al passato, prefigurazione del proprio futuro in relazione alle scelte scolastiche e non.

I ragazzi assumono consapevolezza del gruppo accettando i ruoli, anche ufficialmente riconosciuti, collaborando e confrontandosi, prendendo decisioni consapevoli.

L'abilità da sviluppare ulteriormente è quella di saper decidere in merito alla scelta della Scuola Secondaria di II grado.

Rapporti scuola - famiglia Scuola dell’Infanzia: due assemblee con i genitori (una per i nuovi iscritti e una per gli alunni frequentanti); colloqui individuali quadrimestrali.

Scuola Primaria: colloqui individuali due volte all’anno; consegna documento di valutazione; due assemblee con i genitori Scuola Secondaria di I°Grado:Ogni docente ha un orario di ricevimento antimeridiano che è stato comunicato a tutte le classi. L’elenco degli orari di ricevimento è affisso all’entrata dell’aula professori. Ogni insegnante riceve in una specifica aula della scuola segnalata con apposita tabella affissa all’entrata dell’aula professori.

Sono organizzati due ricevimenti annuali generali dei genitori in orario pomeridiano; ciascun ricevimento si articola su due giorni con i seguenti gruppi di materie: -Lettere, Inglese, Arte e immagine, Musica, Religione e Sostegno.

- Matematica e Scienze, Tecnologia, Francese, Scienze motorie e sportive, Sostegno.

Qualora si presentino necessità particolari e personali, i genitori hanno la possibilità di essere ricevuti dal Dirigente Scolastico e dai docenti, anche al di fuori delle suddette occasioni prefissate, nei giorni di martedì e giovedì.

La progettazione organizzativa e governance d’Istituto L’organigramma per funzioni è lo strumento gestionale che assicura qualità e trasparenza. Lo Staff di Presidenza dell’I.C. ha elaborato uno strumento analitico per la gestione del Sistema di Qualità dell’Istituto, accompagnandolo ad un organigramma generale e ad un funzionigramma sintetico.

AREA DIRIGENZA

AREA CONTROLLO

AREA PROGETTUALE

AREA ORGANIZZATIVAA

AREA OPERATIVA

AREA DECISIONALE

AREA TERRITORIO

Il funzionigramma sintetico descrive la nostra struttura organizzativa attraverso l’indicazione delle unità operative con responsabilità organizzativo/funzionali in ordine al buon funzionamento dell’Istituto.

ORGANIGRAMMA ISTITUTO COMPRENSIVO LASTRA A SIGNA

L’organigramma rappresenta graficamente i legami gerarchici e funzionali tra i vari organi che insieme concorrono a determinare la struttura organizzativa dell’Istituto

L’organigramma per funzioni e’ un piano dettagliato dei compiti assegnati al personale che collabora alla gestione organizzativa e didattica dell’Istituto.

ORGANIGRAMMA PER FUNZIONI – A.S. 2015/16

INCARICHI E FUNZIONI DIRIGENTE

ORGANIGRAMMA PER FUNZIONI – A.S. 2015/16 NOMINA E COMPITI E ATTIVITA’ relazioni interne NOMINATI VO/I Direttore • Assicurare la • Collegio Generale gestione unitaria • dei U.S.R. dell' Istituto; • Docenti • dirigere, • Personale (Luciano coordinare e • ATA Cianti) valorizzare le • RSU risorse umane; • Consiglio • organizzare la • di Istituto scuola secondo criteri di efficienza e di efficacia; • rappresentare legalmente l’Istituto; • gestire le risorse finanziarie, umane e strumentali; • assicurare la qualità della formazione, la collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio interagendo con gli Enti locali, la libertà di scelta educativa delle famiglie e il diritto di apprendimento; •

definire gli indirizzi per l’elaborazione del PTOF;

relazioni esterne • • • • •

MIUR USR Territorio Comitato Genitori Genitori degli alunni

COLLABORATO RE DEL DS CON FUNZIONI VICARIE

Nomina del DS

•

organizzare l’attività didattica curricolare ed extracurriculare.

•

Collaborare strettamente con il DS nella gestione dei vari plessi dell’Istituto e nei rapporti con gli alunni, famiglie, docenti, personale ATA ed Enti Esterni; sostituire il dirigente nell’ordinaria amministrazione e in riunioni interne ed esterne , in caso di sua assenza o impedimento; presiedere il Collegio Docenti Unitario e di Scuola Primaria in caso di assenza del DS; coordinare l’aggiornamento del Piano dell’Offerta Formativa; collaborare con i coordinatori di plesso e di classe al fine di favorire la coesione dello Staff del D.S.; coordinare con il D.S. le Figure Strumentali; curare i rapporti con il Comitato Genitori e gli Enti Locali per l’attuazione di attività previste;

(Francesca Panzica)

•

•

•

•

•

•

• • • • • • • •

DS FF.SS Coordinatori di plesso DSGA Uffici Amministrativi Collegio dei Docenti Studenti Collaboratori Scolastici

• • • • •

UST Enti Locali Comitato Genitori Genitori Istituzioni pubbliche e private del territorio

• •

•

•

•

•

SECONDO COLLABORATO RE

Nomina del DS

•

(Flavia Molli)

•

espletare incarichi su delega del D.S.; amministrare il registro elettronico, lo Scrutinio online ed Esame 10 e lode per l’Istituzione; redigere il verbale del Collegio Docenti Unitario e della Scuola Primaria; curare la calendarizzazione delle attività del P.A.A. per la scuola primaria in collaborazione con il secondo Collaboratore e il Referente per la Scuola dell’Infanzia; accogliere i nuovi docenti e coordinare le attività previste per l’anno di prova dei docenti neo – assunti; assicurare il rispetto delle disposizioni del Dirigente Scolastico.

Sostituire il dirigente nell’ordinaria amministrazione e in riunioni interne ed esterne, in caso di assenza o impedimento dello stesso e del primo collaboratore; presiedere il Collegio della

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DS Collaboratore vicario Coordinatori di classe DSGA Uffici Amministrativi Collegio dei Docenti Studenti Collaboratori

•

Enti Locali

•

Comitato Genitori

•

Genitori

•

Istituzioni pubbliche e

private

del territorio

•

•

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•

• •

•

•

•

Scuola Secondaria in caso di assenza del DS; coordinare i progetti per la Scuola Secondaria previsti dal POF; curare i rapporti con il Comitato Genitori e gli Enti Locali per l’attuazione di attività previste; collaborare con i coordinatori di classe, i docenti e i genitori della Scuola secondaria; accogliere i nuovi docenti della Scuola Secondaria; espletare incarichi su delega del D.S.; redigere il verbale del Collegio della Scuola Secondaria I grado; redigere il verbale del Collegio Unitario in caso di assenza del primo collaboratore o in caso di sua presidenza dello stesso per assenza del DS; curare la calendarizzazione delle attività del P.A.A. per la Scuola Secondaria in collaborazione con il secondo Collaboratore e il Referente per la Scuola dell’Infanzia; assicurare il

Scolastici

COORDINATOR I DI PLESSO

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

(Angelo Disisto, Simonetta Brogi, Patrizia Maggiorelli , Cristina Meoni, Rosanna Migliaro, Sandra Barbieri, Paola Marcacci, Gloria Baldi, Giovanna Busoni, Brunella Raddi, Claudia Petrelli, Alessandra Pucci, Margherita Soave, Cristina Detti, Giovanna Mori, Sonia Sorri, Flavia Molli, Nicola Montemur ro)

•

•

•

•

rispetto delle disposizioni del Dirigente Scolastico.

Mantenere rapporti costanti con il dirigente e i suoi collaboratori e fungere da collegamento tra dirigente, insegnanti e utenza relativamente al plesso di appartenenza; scaricare quotidianamente i messaggi in arrivo nella posta elettronica, ritirare materiali negli uffici amministrativi e provvedere alla diffusione delle informazioni e delle circolari nel plesso; provvedere alla redazione dell’orario di plesso e, laddove possibile, al piano delle sostituzioni in collaborazione con i docenti del plesso; in caso di assenza di un insegnante, predisporre un merito alla sorveglianza ed assistenza degli alunni attraverso la gestione delle ore di contemporaneità

• • • • • • • • •

D.S. FF.SS. Coordinatori di plesso DSGA Uffici Amministrativi Collegio dei Docenti Docenti Collaboratori scolastici Studenti

•

Rappresen tanti

di

classe dei genitori

•

Genitori

•

Enti Locali

•

•

secondo il piano predisposto (ove presente); mantenere i contatti con l’Ufficio Personale riguardo alla nomina dei supplenti; accogliere i supplenti; organizzare la distribuzione degli alunni nelle sezioni del plesso e adottare ogni altra misura per assicurare la custodia dei minori e lo svolgimento del servizio scolastico, qualora non si proceda alla sostituzione immediata dell’insegnante assente con personale docente; gestire e curare la registrazione dei permessi brevi e cambi/variazioni d’orario dei docenti, accordandosi sul recupero successivo; rilevare ogni tipo di esigenza organizzativa, logistica e funzionale del plesso e segnalare all’ufficio protocollo eventuali situazioni che siano di impedimento alla

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•

•

• •

•

•

•

sicurezza e/o igienicità dei locali scolastici; coordinare il servizio in caso di sciopero (se in servizio); favorire lo svolgimento delle attività programmate; coordinare l’utilizzo delle risorse strumentali, dei laboratori e dei sussidi didattici; coordinare le riunioni di plesso; partecipare alle riunioni dello staff di presidenza al fine di condividere le linee organizzative e la progettualità dell’istituzione, previa apposita convocazione; assicurare la custodia e la gestione del materiale e dei beni in dotazione al plesso; raccogliere e prendere nota degli argomenti da affrontare nelle riunioni degli organi collegiali o in sede di interclasse; presiedere e verbalizzare le riunioni del consiglio di interclasse/interse

•

•

•

•

•

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 –

Nomina del DS su designazio

•

zione su delega del ds; provvedere all’eventuale elaborazione e alla distribuzione di eventuali comunicazioni scritte indirizzate ai docenti del plesso e ai genitori; essere riferimento per io genitori nell’ambito di problematiche di natura generale del plesso scolastico; controllare le autorizzazioni ad esporre cartelli o similari in bacheca o agli albi di plesso; redigere nel mese di maggio, in collaborazione con il personale ata del plesso, l’elenco degli interventi necessari nel plesso da trasmettere all’ufficio protocollo; assicurare il rispetto del regolamento di istituto nelle sedi di competenza e svolgere attività di supporto organizzativo al capo d’istituto Revisionare e aggiornare annualmente il

• •

D.S. Collaboratori del DS

• •

Enti Locali Enti e Associazio

GESTIONE DEL POF

ne del Collegio Docenti

PTOF del Comprensivo; raccordarsi con i Consigli di Classe, i Consigli di Interclasse e di Intersezione e i Collegi di Sezione per la circolarità delle informazioni coordinare le attività del POF;

• •

•

predisporre la sintesi del PTOF per le famiglie;

•

•

Raccogliere le schede di presentazione e verifica dei progetti in collaborazione con l’ufficio di segreteria;

•

Presentare il PTOF al Consiglio di Istituto;

•

Collaborare con il collaboratore vicario del DS e lo Staff di Istituto;

•

Effettuare il monitoraggio finale delle attività del PTOF e pubblicare i risultati agli OO.CC;

•

Studiare i criteri di valutazione progetti e predisporre materiali specifici;

•

Raccogliere proposte educativo

•

(Giovanna Busoni, Antonella Ceccobelli , Cristina Meoni) •

• • •

• •

Collegio Docenti Docenti collaboratori FF.SS. Docenti referenti di progetto Consigli di classe/Interclasse/ Intersezione DSGA Uffici Amministrativi

•

ni Comitato Genitori

– didattiche e studiare strategie metodologiche per la realizzazione del PTOF

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 – GESTIONE DEL POF – SEZ. AUTOVALUTAZ IONE DI ISTITUTO

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti (Emiliano Spinelli)

•

.

•

Raccogliere materiali e studiare autovalutazione di istituto in rapporto con Sistema Nazionale di Valutazione; Coordinare la Commissione afferente Coordinarsi con lo Staff di istituto, in particolare figura sul POF e referente Invalsi; Verificare gli obiettivi del progetto di istituto; Definire gli indicatori di istituto per monitorare e valutare l’avanzamento del progetto di istituto ed i risultati ottenuti; Raccogliere i dati dagli archivi e dai registri della scuola per adattare gli indicatori; Raccogliere dati provenienti da varie componenti (docenti, alunni, famiglie, ATA) per analisi della

•

•

•

•

•

•

• • • • • • •

• •

D.S. Collaboratori del DS Collegio Docenti Docenti collaboratori FF.SS. Docenti referenti di progetto Consigli di classe/Interclasse/ Intersezione DSGA Uffici Amministrativi

•

Genitori

•

• • FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1 – GESTIONE DEL POF – SEZ. CONTINUITÀ E ORIENTAMENT O

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

•

• (Cristina Detti, Rossana Mecatti)

•

•

•

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE – AREA TECNOLOGICA

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti (Gianna Bianchi)

•

•

soddisfazione dell’utenza; Predisporre fasi e materiali per l’autoanalisi di istituto; Elaborare il R.A.V; Partecipare alla stesura del PTOF. Coordinare e gestire le attività di accoglienza e di continuità in ingresso e in uscita; elaborare e gestire materiale in funzione della realizzazione di un protocollo; raccogliere proposte educative per una cultura orientante; coordinare e documentare attività di orientamento; coordinarsi con F.S. su Cittadinanza e Costituzione.

Gestire le risorse informatiche e multimediali dell’Istituzione; predisporre ambienti e strumenti idonei allo svolgimento delle attività didattiche nell’ambito dell’informatica e delle nuove tecnologie;

• • •

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• • • • • • • • •

DS Collaboratori del DS Coordinatori consigli di classe/Interclasse Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti DSGA FF.SS Studenti

• • •

•

DS • Collaboratori del DS • DSGA Uffici Amministrativi Collegio dei docenti Coordinatori di plesso Collaboratori Scolastici Animatore Digitale Docenti

Reti di scuole Scuole del Territorio Enti e associazio ni Genitori

Enti Locali Ditte fornitrici

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DOCENTE – AREA CURRICOLI VERTICALI

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti (Filomena Cavallaro, Lucia Lumachi, Iapalucci Francesca, Gloria Baldi, Claudia Petrini )

•

supportare i docenti nell’utilizzo degli strumenti tecnologici ( LIM, PC. Tablet…);

•

installare e provvedere alla semplice manutenzione dei software;

•

raccordarsi con la segreteria per acquisti di hardware, software e materiali necessari al funzionamento delle macchine;

•

collaborare con l’Animatore Digitale per offire supporto tecnico;

•

collaborare con le altre FF.SS in presenza di richieste di competenze specifiche.

•

Coordinare i gruppi di lavoro per l’elaborazione dei curricoli;

•

•

raccordarsi a distanza con il docente formatore per la supervisione e il monitoraggio in itinere; predisporre il calendario degli incontri dei gruppi

• • • •

• • • •

DS • Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti DSGA FF.SS

Esperti Esterni

di lavoro;

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 – GESTIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI – AREA DSA E BES

•

documentare le attività realizzate;

•

raccordarsi con i consigli di classe, di interclasse e intersezione per la circolarità delle informazioni.

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

•

( Lara Bacconi)

•

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•

Partecipare al GLI; partecipare a incontri aperti anche al territorio; collaborare con l'ente locale; progettare di percorsi mirati a raccordi con il territorio; raccogliere e pubblicare sul sito materiali informativi utili ai docenti; monitorare e mappare problematiche riguardanti situazioni afferenti all’area BES; supportare i docenti per la stesura del PDP/PDI; partecipare alla riunione di presentazione PDP alle famiglie somministrare eventuali screening della

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• • • • • •

DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti DSGA FF.SS Animatore Digitale Studenti

•

Enti Locali

•

Reti

di

scuole

•

Scuole del Territorio

•

Enti

e

associazio ni

•

Genitori

•

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•

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•

Regione/Provin cia alle classi prime e seconde della scuola primaria dell'I.C.; individuare strategie operative e organizzative – organizzare incontri tematici per docenti; gestire finanziamenti relativi all’area di competenza in collaborazione con il DS; coordinare progetti afferenti; rendicontare in itinere e alla fine dell’anno scolastico; gestire una banca dati delle prassi scolastiche con definizione delle competenze complementari e buone pratiche; gestire lo sportello informativo e di consulenza per docenti e famiglie. raccordarsi con l’Animatore Digitale per l’individuazione

•

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 – GESTIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI – AREA DIVERSABILITÀ

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

•

(Benedett a Cambi, Maria di Nucci, Oreste Minniti)

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•

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•

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•

•

di strumenti multimediali utili per l’inclusione; raccordarsi con la F.S sull’area tecnologica per la cura della strumentazione tecnica. partecipare al GLI ; partecipare a incontri aperti anche al territorio; collaborare con l'Ente Locale; progettare percorsi mirati a raccordi con il territorio; coordinare l’ attività dei docenti di sostegno; assicurare l’attuazione del protocollo Inclusivita' ; partecipare a PEI in sostituzione del DS in caso di assenza; raccordarsi con ASL di riferimento; curare i materiali e sussidi di sostegno; supervisionare la documentazion e e la modulistica dei

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DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti DSGA FF.SS Animatore Digitale Studenti

• • • •

•

Enti Locali Reti di scuole Scuole del Territorio Enti e associazio ni Genitori

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 – GESTIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI – AREA INTERCULTUR A

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

•

( Susanna Guarducci)

•

singoli casi; • fornire consulenza sulle problematiche relative alla disabilità con il coinvolgimento dei colleghi; • raccordarsi con l’Animatore Digitale per l’individuazione di strumenti multimediali utili per l’inclusione; • Raccordarsi con la F.S sull’area tecnologica per la cura della strumentazione tecnica.

Mantenere contatti con la Rete per la formazione e l’autoformazione del gruppo delle funzioni strumentali e referenti per l’intercultura del polo nord-ovest relativamente al progetto “un mondo per amico”,presso il CRED di Scandicci; monitorare il progetto di rete “Un mondo per amico” per l’ a.s.

2015/16 e presentare il nuovo progetto per le aree a “forte processo immigratorio”

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• • • • • •

DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti DSGA Uffici Amministrativi FF.SS Studenti

• •

• •

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Enti Locali Arci Interpreta riato Reti di Scuole Enti e Associazio ni Genitori

•

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•

come scuola capofila; predisporre richiesta finanziaria per il Piano Educativo di Zona (PEZ) per laboratori di italiano L2 e/o progetti interculturali; progettare, organizzare e coordinare per l’istituto di appartenenza i progetti “Un mondo per amico” e “Lastrategia”; assicurare il rispetto del “Protocollo accoglienza/refere nti di plesso”; raccordarsi con i Referenti di plesso per il coordinamento e la gestione dell’attività; coordinare la commissione accoglienza per inserimento alunni neo – arrivati; fornire supporto ai docenti per la compilazione del PSP/PDI; rilevare le competenze in Italiano L2 e predisporre loro mappatura per l’organizzazione dei laboratori; partecipare alla presentazione del

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FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3 – GESTIONE DEGLI INTERVENTI E DEI SERVIZI PER GLI STUDENTI – AREA CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti ( Rossella Ciuffi)

•

piano di studio personalizzato (PSP) alle famiglie degli alunni stranieri, durante il colloquio con il mediatore; raccordarsi con ArciInterpretariato per richiesta di mediatori linguistici: inserimento alunni neo arrivati e interventi specifici; curare la pubblicazione nel sito della scuola dei documenti e dei materiali prodotti nelle attività di laboratorio; contribuire alla redazione di un Protocollo di Intesa, per l’ area di riferimento, fra Ente Locale , istituzione scolastica e agenzie di riferimento presenti sul territorio. coordinarsi con l’amministrazione locale su iniziative congiunte scuola/territorio in ambito di educazione alla legalità, alla rappresentanza, alla democrazia e alla

• • • •

• •

DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Dipartimenti disciplinari Collegio dei docenti

• • •

•

Enti Locali Reti di Scuole Enti e Associazio ni Genitori

consapevolezza civica; •

raccordarsi con organizzazioni di settore a livello nazionale e internazionale;

•

progettare, gestire, coordinare e monitorare il consiglio comunale dei ragazzi;

•

predisporre, coordinare e monitorare i consigli di cooperazione;

•

coordinare l’elezione dei rappresentanti alunni e gli incarichi di gestione della vita scolastica al fine della costruzione di relazioni costruttive;

•

coordinare le assemblee di istituto;

•

progettare e realizzare l’estensione del progetto in verticale nell’istituto comprensivo con il progressivo coinvolgimento di classi quinte della scuola primaria;

•

verbalizzare, documentare e

• • • •

DSGA Uffici Amministrativi FF.SS Studenti

monitorare le attività realizzate;

Nomina del DS su designazio SALUTE - ne del Collegio AMBIENTE Docenti

REFERENTI DI PROGETTO

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TIROCINIO

(Sandra RETE Taccetti, SCUOLA E Maria De Luca, CITTÀ Anna Bianca TEATRO Capialbi, Fabiola “LEGGERE Ledda, CHE Maria Francesca GUSTO” Destefanis INVALSI , Nicola Montemur NUOVE ro, TECNOLOGI Francesca E E Panzica, Nadia COORDINA Zuccherofi no, MENTO Angelo SPERIMENT Disisto) -

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•

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progettare, organizzare e coordinare le attività previste dal progetto di competenza; monitorare e documentare le attività del progetto di competenza.

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DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Collegio dei docenti DSGA Uffici Amministrativi FF.SS Studenti

• •

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Enti Locali Reti di Scuole Enti e Associazio ni Genitori

DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso Consigli di classe/Interclasse/I ntersezione Collegio dei docenti

• •

Enti Locali R.S.P.P.

•

AZIONI CLASSI 2.0 E SAMSUNG

•

ORTO

IN

CONDOTTA REFERENTE SICUREZZA A.S.P.P.

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti (Ivo Baratella, Emiliano

•

•

garantire un ambiente sano e sicuro a tutti i lavoratori e agli alunni dell’istituto ai sensi della vigente normativa; frequentare corsi

• • • •

•

di aggiornamento periodici;

Spinelli).

REFERENTI SICUREZZA DI PLESSO

Nomina del Dirigente (Baldi, Busoni, Mazzoni, Soave, Mori, Sorri, Detti, Pucci A., Raddi, Petrelli, Spinelli, Baratella, Meoni, Migliaro, Allegranti, Russo, Maggiorelli )

•

raccordarsi con il responsabile del Servizio Protezione e Prevenzione.

•

Sovrintendere all’organizzazione ed alla funzionalità del Piano di Emergenza, in diretta collaborazione con gli incaricati delle misure di emergenza e di evacuazione;

•

sovrintendere a tutte le funzioni di controllo relativamente alle misure di prevenzione, sorveglianza dei presidi antincendio, procedure di evacuazione;

•

verificare periodicamente la completezza degli organici;

•

organizzare simulazioni relative alla evacuazione dall’unità produttiva in caso di emergenza;

•

organizzare riunioni periodiche con i componenti la squadra di emergenza per

• • •

• • • • • • •

DSGA Uffici Amministrativi Studenti

DS Collaboratori del DS Coordinatori di plesso DSGA Uffici Amministrativi Docenti Studenti

• •

Enti Locali A.S.P.P.

verificare l’eventuale necessità di azioni correttive, definitive e/o temporanee;

TUTOR NEO IMMESSI

Nomina del DS

( Elisabetta Provenzan i, Cristina Gamberuc ci, Maria Teresa Munzi, Francesca Panzica, Claudia Cantagalli, Tiziana bellini, Silvia Paci, Gloria Baldi, Roberto Nardi, Marta Cecchi, Claudia Petrelli, Ivo Baratella, Gianna Pucci, Cristina Detti, Lucia Rinaldi, Anna Melone, Grazia Foconi, Benedetta Cambi, Giovanna Busoni,

•

Raccordarsi con le A.S.P.P. di competenza.

•

Accogliere il neoassunto nella comunità professionale;

•

favorire la partecipazione del neo – assunto ai diversi momenti della vita collegiale della scuola;

•

esercitare ogni forma utile di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’inse gnamento;

•

elaborare, sperimentare, validare risorse didattiche e unità di apprendimento in collaborazione con il docente neoassunto;

•

promuovere momenti di osservazione in classe, secondo le indicazioni dell’art.9 dello stesso decreto,

• • •

DS Collaboratori del DS Docenti neo assunti

finalizzate al miglioramento delle pratiche didattiche, alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento;

Grazia Foconi)

•

•

COORDINATOR I DI CLASSE

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti (Botte, Pinzani, Giardini, Fini, Iapalucci, Donati, Cotonesch i, Ceccobelli , Mecatti, Spinelli, Bellini, Marcello, Molli, Destefanis , Castagnino , Masi, Giuranna, Scappini,

sostenere il neo – assunto nell’elaborazione del bilancio delle competenze; collaborare alla stesura del patto di sviluppo professionale per la personalizzazione del percorso di formazione.

•

Presiedere il consiglio di classe e gli scrutini in caso di assenza del d.s.;

•

coordinare la programmazione e le attività didattiche dei docenti del consiglio di classe;

•

informare la dirigenza di ogni rilevante problema che dovesse insorgere all’interno della classe;

•

compilare i verbali delle sedute del

• • • • • •

DS Collaboratori del DS DSGA Uffici Amministrativi Docenti Studenti

•

Genitori

consiglio medesimo verificando la verbalizzazione della discussione degli argomenti all’O.d.G.;

Mecatti, Ciuffi)

COMMISSIONE POF

COMITATO DI VALUTAZIONE

Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti ( Lara Bacconi, Annabianc a Capialbi, Rossella Ciuffi, Susanna Guarducci, Alessandra Pucci) Nomina del DS su designazio ne del Collegio Docenti

( Barbara Donati, Susanna Guarducci) Nomina del Consiglio di Istituto (Elisa Avola)

•

mantenere i contati con le famiglie degli alunni e tra esse e la dirigenza.

•

Collaborare con la F.S. alla redazione e alla revisione annuale del PTOF

•

•

•

Esprimere il parere sul superamento del periodo di formazione e di prova dei docenti neo – assunti ( solo ds e docenti e presenza di tutor); individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti; valutare il servizio di cui all’art.448 (valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione

• • • • •

DS FF.SS. sul POF Collaboratori del DS Uffici Amministrativi Docenti

• • •

DS Collaboratori del DS Collegio Docenti

•

Componen te genitori del Comitato di Valutazion e

•

del dirigente scolastico; esercitare le competenze per la riabilitazione del personale docente.

I DOCUMENTI FONDAMENTALI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO: - ATTO D’INDIRIZZO - REGOLAMENTO D’ISTITUTO - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ - PIANO DI ICLUSIVITA’ -PROTOCOLLO INCLUSIONE ( BES, H, DSA, ALUNNI STRANIERI) - PROTOCOLLO ACCOGLIENZA - PROTOCOLLO ZEROSEI - PROTOCOLLO CONTINUITA’ INFANZIA PRIMARIA - PROTOCOLLO CONTINUITA’ PRIMARIA SECONDARIA PRIMO GRADO - CURRICOLI VERTICALI (ITALIANO, MATEMATICA, INGLESE, STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE, EDUCAZIONI: MUSICA, ARTE, ED. FISICA) - CAMPI DI ESPERIENZA - CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE (SC.PRIMARIA – SC. SECONDARIA DI PRIMO GRADO) - CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE PER L’AREA LINGUISTICO COMUNICATIVA IN USCITA DALLA SC. SEC. PRIMO GRADO - PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATO (PSP) – ITALIANO L2 – (ALUNNI NON ITALOFONI) Sono pubblicati all’indirizzo http://www.lastrascuola.com

IL PERSONALE ATA FABBISOGNO PERSONALE DI SEGRETERIA Al fine di garantire il funzionamento dei servizi generali e amministrativi sono previsti in organico un Direttore dei Servizi generali e Amministrativi e nove posti di assistente amministrativo.

I servizi di segreteria sono organizzati dal Dirigente Scolastico coadiuvato dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi di ruolo Annamaria DI GIOVANNI che sovrintende ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione e coordina il personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. Svolge le attività di gestione contabile dell’istituto.

(Area D - C.C.N.L. SCUOLA il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l'organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, al personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Organizza

autonomamente l’attività del personale ATA nell’ambito delle direttive del dirigente scolastico. Attribuisce al personale ATA, nell’ambito del piano delle attività, incarichi di natura organizzativa e le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo, quando necessario.

Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Può svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi. Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche.”)

La segreteria dell’ istituto comprensivo è organizzativa per sezioni e uffici, nell’ambito di ciascun ufficio operano gli assistenti amministrativi assegnati, ciascuno con il proprio piano di lavoro, che prevede anche l’eventuale sostituzione di colleghi assenti specie per quanto riguarda il ricevimento al pubblico.

(Profilo Area B - C.C.N.L. SCUOLA Assistente Amministrativo Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione. Ha competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo.)

SEZIONE DIDATTICA (due assistenti amministrativi) Espleta prevalentemente i servizi di maggiore e diretta attinenza degli alunni ed alle attività didattiche. La sezione didattica è costituita da due uffici: UFFICIO ALUNNI Infanzia e primaria, al quale è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig.ra LAURA VICIANI UFFICIO ALUNNI Scuola Secondaria di I°, al quale è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig.ra MARINA PICCHIO SEZIONE AMMINISTRATIVA (sette assistenti amministrativi) Espleta le attività amministrative e di contabilità per tutto il personale, per gli acquisti, e la gestione patrimoniale, per compensi accessori del personale (tutto) e liquidazione stipendi del personale supplente breve e saltuario, nonché tutti i connessi adempimenti fiscali.

UFFICI DEL PERSONALE (quattro assistenti amministrativi) Espleta prevalentemente i servizi e le pratiche amministrative del personale della scuola.

UFFICIO del personale a tempo indeterminato (ruolo) Infanzia e primaria, al quale è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig. ra DANIELA GALLI UFFICIO del personale a tempo indeterminato (ruolo) e determinato (supplenti) della Scuola Secondaria di I° al quale è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig.ra MARIA GRAZIA PANUNZI UFFICIO del personale a tempo determinato (supplente) Infanzia al quale è assegnato un assistente amministrativo part time 24 ore sig.ra PAOLA CONTALDO e completamento un part time 12 ore a tempo determinato al 30 giugno, che non ha preso a tutt’oggi servizio perché assente e non può essere sostituito ai sensi della legge di stabilità 2015 UFFICIO del personale a tempo determinato (supplente) Primaria al quale è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig.ra PESCE TERESA

UFFICIO AFFARI GENERALI Espleta prevalentemente i servizi di protocollo, archivio, gestione albo web, comunicazioni ai plessi,comunicazioni per scioperi ed assemblee, gestione e apertura degli spazi scolastici per attività extracurriculari o funzionali all’insegnamento, richieste di manutenzione per tutte le scuole, all’ufficio è assegnato un assistente amministrativo di ruolo sig.ra CONCETTA LIGUORI UFFICIO ACQUISTI E CONTABILITA’ Svolge tutte i servizi inerenti gli acquisti, la gestione patrimoniale, la contabilità del personale (accessori e stipendi supplenti brevi e saltuari) e i relativi adempimenti fiscali, gli incarichi e la contabilità per collaborazioni esterne, predispone le dichiarazioni fiscali . all’ufficio sono assegnati due assistenti amministrativi di ruolo: la sig.ra MARIA GRAZIA COLAIACOMO che si occupa di gli acquisti, gestione patrimoniale, e altri adempimenti relativi al conto corrente postale e alla sicurezza sui luoghi di lavoro e la sig.ra SONIA FANTECHI che si occupa della la contabilità del personale (accessori e stipendi supplenti brevi e saltuari) e i relativi adempimenti fiscali, gli incarichi e la contabilità per collaborazioni esterne, predispone le dichiarazioni fiscali, la si.ra Fantechi svolge anche la sostituzione del D.S.G.A. in caso di assenza o impegno.

ORARI di ricevimento al pubblico: Ai fini del migliore servizio all’utenza esterna e interna e in considerazione dell’Integrazione con gli Uffici comunali Servizi educativi e alla persona di via Togliatti,41 ubicati negli stessi locali, senza servizio di portineria l’orario di ricevimento della segreteria sia per i genitori degli alunni che per il personale dipendente è il seguente: ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Uffici presso Sportello Unificato al Cittadino Via P. Togliatti, 41 MARTEDI’ E GIOVEDI DALLE 8.30 ALLE 13.30 E DALLE 15.15 ALLE 17.30

FABBISOGNO PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO L’Istituto Comprensivo di Lastra a Signa si distingue per l’elevato numeri di plessi, ben tredici, l’organico di diritto è costituito da 22 unità (si intende posto intero di 36 ore) di personale collaboratore scolastico, che non sono sufficienti per garantire tutte le attività previste dal profilo del collaboratore scolastico e soprattutto nei plessi ove opera una sola unità di personale statale alla quale si aggiungono ore di sorveglianza della ditta esterna che opera con convenzione CONSIP, volte a garantire almeno la presenza di una unità durante tutta la durata di apertura dei plessi (di norma almeno otto ore di per attività didattiche curriculari nelle scuole infanzia e primaria), in alcuni plessi non può essere garantita la presenza di un collaboratore scolastico per piano, per garantire la sorveglianza nei corridoi. La ditta con convenzione CONSIP fino al 31/12/2017, svolge anche servizio di pulizia serale nella maggior parte dei plessi e per quasi la totalità dei locali, ad esclusione della scuola secondaria di I° L. da Vinci dove

anche il servizio di pulizia è svolto totalmente dai CC.SS. Quindi ogni anno scolastico viene effettuata una dettagliata richiesta agli uffici competenti di integrare l’organico con ulteriori quattro unità di personale, e a tutt’oggi ci è sempre stato integrato con una sola unità in organico di fatto.

Profilo Area A - C.C.N.L. SCUOLA Collaboratore Scolastico Esegue, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E' addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Presta ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell'uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

Dislocazione del personale collaboratore scolastico:

PLESSO

Ore integrative di sorveglianza Integrazione ditta Pulizie ditta n°posti convenzione convenzione CONSIP CONSIP CC.SS.

UFFICI DISTACCATI VIA TOGLIATTI PRIMO PIANO

0

0

SI

INFANZIA IMMACOLATA INFANZIA Giovanni XXIII INFANZIA Castagnolo INFANZIA S.Caterina INFANZIA I Caci INFANZIA Carcheri INFANZIA Malmantile PRIMARIA S. Maria a Castagnolo

1 2 1 1 2 1 1 3

SI NO SI SI NO SI SI SI

SI SI SI SI SI SI SI SI

PRIMARIA Malmantile 2(1TP+2PT)

SI

SI

PRIMARIA Ginestra

1

SI

SI

PRIMARIA Alberti

1

SI

SI

PRIMARIA Porto di Mezzo 1 si Si Scuola Sec. I° L. da Vinci 6 no No La predetta distribuzione potrà subire modifiche al modificarsi del numero degli alunni per plesso, o per una diversa distribuzione delle ore curriculari, al termine del contratto in convenzione CONSIP (31/12/2017) o per ogni altra esigenza legata ad una migliore razionalizzazione ed ottimizzazione dell’utilizzo del personale.

Il personale della scuola FABBISOGNO DI ORGANICO DOCENTE In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

a. posti comuni e di sostegno

Scuola dell’infanzi a Scuola primaria

SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi…)

Posto Posto di comune sostegno a.s. 2016-17: 38 3,5 19 sezioni caratterizzate dalla maggior parte eterogenee a.s. 2017-18: 38 3 19 a.s. 2018-19: 38 3 19 a.s. 2016-17: 74 13 Classi 28 ore : 16 Classi tempo pieno : 24 Classi Tempo allungato : 3 1 + 15 h docenti per l’insegnamento inglese 5 doc. H sono utilizzati su 3 casi 8 doc. H su 2 casi a.s. 2017-18: 74 13 1 + 15 h docenti per l’insegnamento inglese sulla base del numero dei docenti specializzati presenti a.s.2015/16 Posto H richiesta per mantenere almeno il rapporto 1 a 2 su tutte le situazioni ad eccezione di quelle molto gravi che richiedono rapporto 1:1 a.s. 2018-19: 74 13 2 docenti per l’insegnamento n. inglese alle situazioni attuali di figure specializzate presenti a.s.2015/16 Posto H richiesta per mantenere almeno il rapporto 1 a 2 su tutte le situazioni ad eccezione di quelle molto gravi che richiedono rapporto 1:1

Visti gli andamenti da un punto di vista urbanistico, le proiezioni demografiche e le caratteristiche delle strutture scolastiche, per l’organico si prevede una situazione stabile.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il concorso piano delle classi previste e /sostegn le loro caratteristiche o classi a30 h classi 2 - 3/altro A043 11 posti + 11 posti + 12h 11 posti + Riferimento alle ore di 12h 12h disciplina A059 7 posti 7 posti 7 posti classi a30 h classi 3 A028 A033 A032 A030 A245 A345 00EH

2 2 2 2 2 3

posti posti posti posti posti posti

+ + + + + +

6h 6h 6h 6h 4h 6h

2 2 2 2 2 3

posti posti posti posti posti posti

6

+ + + + + +

6

6h 6h 6h 6h 4h 6h

2 2 2 2 2 3

posti posti posti posti posti posti

+ + + + + +

6

6h 6h 6h 6h 4h 6h

classi classi classi classi classi classi

a30h a30h a30h a30h a30h a30h -

classi classi classi classi classi classi

9 9 9 9 9 6

utilizzati su 13 casi

Visti gli andamenti da un punto di vista urbanistico, le proiezioni demografiche e le caratteristiche delle strutture scolastiche, per l’organico si prevede una situazione stabile con la tendenza ad un lieve incremento.

. Posti per il potenziamento Tipologia (es. posto comune n. primaria, classe di concorso docenti scuola secondaria, sostegno…)* Posti comuni EEEE 9

Posti 00EH A043

1 3

A028

1

A345 A032

1 1

Posti 00EH

1

Motivazione

FACILITARE L’ATTIVAZIONE DI PERCORSI LABORATORI FINALIZZATI ALL’INCLUSIONE MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI

E E

FACILITARE L’ATTIVAZIONE DI PERCORSI E LABORATORI FINALIZZATI ALL’INCLUSIONE E MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI ATTIVAZIONE LABORATORI ARTISTICO ESPRESSIVI ATTIVITÀ OPERATIVE E LABORATORI ESPRESSIVI, UTILIZZANDO VARI LINGUAGGI E MEZZI DI COMUNICAZIONE INNOVAZIONE DIDATTICA CLIL ATTIVAZIONE LABORATORI IN VERTICALE AD INDIRZZO MUSICALE, MUSICA D’INSIEME E CORALE.

Fabbisogno di infrastrutture e attrezzature materiali (art.3, comma3 decreto Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta:

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e Fonti di finanziamento alla progettazione del capo III Necessità di implementazione PNSD, Fondi statali e privati della rete wi-fi di tutte le scuole dell’infanzia e la scuola primaria Dante Alighieri

Attivazione reti e punti di accesso alla rete internet a supporto della didattica Attivazione di Integrazione della laboratori mobili nella didattica

Fondi PON 2 ed eventuali altri fondi provenienti da bandi europei Manutenzione e Rinnovo e aggiornamento PNSD, Fondi statali e privati potenziamento dei dell’hardware in uso. laboratori informatici presenti Attivazione laboratorio artistico “Atelier” Attivazione laboratorio musicale

tecnologia

Progetto di Potenziamento

Ente locale, fondi privati e sponsor

Progetto di Potenziamento

Da reperire in eventuali prossimi bandi

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

Piani di miglioramento derivanti dalla sezione n.5 ex.

Art. 6 DPR 80/2013 Il Piano di Miglioramento che l'Istituto ha formulato nasce direttamente dall'analisi dei risultati del RAV, e prevede una prima fase di azioni da svolgersi nel presente anno scolastico. A questa seguirà un percorso successivo di approfondimento e ampliamento degli interventi triennale.

Priorità e traguardi individuati (tratti dalla area della sezione 5.1 del RAV) L'Istituto è di recente istituzione e di dimensioni vaste, sia in termini quantitativi che logistici, per tanto si ritiene essenziale e prioritario rendere più omogenee le modalità metodologiche e di valutazione nelle dimensioni della relazione e degli apprendimenti.

Sezione

Descrizione della priorità

Descrizione del traguardo

Risultati nelle prove standard nazionali

Riduzione della varianza dei risultati nelle prove standardizzate nazionale interna alle classi e fra le classi

Potenziamento dei processi formativi per competenze; accostamento operativo alla valutazione per competenze e alla valutazione autentica

Competenze chiave e di cittadinanza

Disomogeneità, interna alle classi e fra le classi, nell’approccio alla responsabilizzazione nell’ambito delle competenze chiave e di cittadinanza

Maggior condivisione all'approccio alle competenze chiave e di cittadinanza

Obiettivi di processo (tratti dall'area della sezione 5.2 del RAV) Area di processo

Obiettivi di processo

Curricolo, progettazione, valutazione

1) Messa a punto dei curricoli esistenti 2) Progettazione curricoli mancanti 3) Accostamento operativo alla valutazione per competenze e alla valutazione autentica

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umana

4) Avvio alla raccolta dei curricola dei docenti e costruzione di una banca dati delle competenze interne all’istituto 5) Sviluppo delle competenze nell’ambito delle priorità individuate tramite corsi di formazione relativi alle aree di esito

Il Collegio Docenti ha condiviso il seguente PDM come intervento e riposta alla situazione emersa:

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Obiettivo di processo Potenziamento dei processi formativi per competenze disciplinari, trasversali e di Cittadinanza.

Priorità e Traguardi 1) Valorizzazione dei diversi stili e strategie di apprendimento 2) Incremento del successo formativo

Organizzazione del triennio 1) 2016/17: •

Formazione sulla didattica e valutazione per competenze

2) 2017/18: •

Metodologia di lavoro

•

Innovazione tecnologica

•

Documentazione buone pratiche

•

Rivisitazione dei curricola

3) 2018/19: •

Verifica del cambiamento/processo innovativo: esiti degli studenti e del processo metodologico didattico.

A seguire lo Staff ha elaborato il seguente percorso da attuare a partire dall’a.s. 2015/16 a cui faranno seguito le azioni riferite agli obiettivi di processo così come delineate nella tabella seguente:

Obiettivo di processo

Risultati attesi

Progettazione dei curricoli mancanti

Completare tutti i curricoli

Messa a punto dei curricoli esistenti

Accostamento dei docenti ad una didattica innovativa per competenze coerente con i curricoli.

Accostamento operativo alla valutazione per competenze e alla valutazione autentica Sviluppo delle competenze nell’ambito delle priorità individuate tramite corsi di formazione relativi alle aree di esito Avvio alla raccolta dei curricola dei docenti e costruzione di una banca dati delle competenze interne all’istituto

Indicatori di monitoraggio

Modalità di rilevazione

Confronto all'interno dei dipartimenti disciplinari.

Coerenza dei piani di lavoro Validazione da parte dei individuali con i curricoli formatori coinvolti. esistenti.

Condivisione e approvazione collegiale Analisi di uno o più tematiche portanti a livello di dipartimento, con confronto sulle metodologie Report e risultati cumulati applicate, finalizzata alla dei questionari di realizzazione di report utili autovalutazione alla revisione dei curricoli.

Questionario di autovalutazione sulle metodologie personali.

Diffusione nelle pratiche degli insegnanti di almeno un'attività di lavoro per didattica per competenze nell'anno 2016/2017

Documentazione di percorsi progettuali per competenze Confronto all'interno dei con utilizzo di rubriche di dipartimenti. Questionario a fine anno valutazione.

Questionario a fine anno

Anagrafe delle competenze dei docenti

Raccolta dei portfolio in un Costruzione di un portfolio riposity cloud di istituto

Tabella riassuntiva degli obiettivi di processo.

La prima risposta ai traguardi, e nello specifico agli obiettivi di processo 3 e 5, è individuata in un corso di formazione sulla didattica per competenze e sulla valutazione per competenze da effettuare nei mesi da febbraio a maggio 2016 e che accompagnerà l’avvio dell’a.s. successivo.

Tale risposta sarà preceduta da una rilevazione sulla tematica delle competenze.

Per rispondere all'obiettivo di processo 2, sono stati attivati dei gruppi di lavoro a partire dal mese di ottobre 2015.

In riferimento all'obiettivo di processo 1, a partire dal settembre 2016, è stato programmata l’analisi di uno o più tematiche portanti a livello di dipartimento disciplinare, con confronto sulle metodologie applicate, finalizzata alla realizzazione di report di documentazione di buone pratiche e realizzazione dell’esperienze utili alla revisione dei curricoli. Questo processo potrà essere arricchito con questionari di autovalutazione.

L'ultimo obiettivo di processo ad essere preso in carico sarà il 4, per il quale sarà prevista una prima azione di raccolta dati a partire dalla seconda annualità del triennio di riferimento.

Pianificazione delle azioni per l'obiettivo di processo 3 e 5

Periodo:Febbraio - Maggio 2016 Figure professionali

Tipologia di attività

Formatore Prof.Castoldi

Formazione diretta, a distanza e indiretta (blended) Tempistica delle attività

TEMPI

Formatore

Febbraio – Maggio

Prof.

Castoldi

DURATA

CONTENUTO Accostamento alla didattica e valutazione per competenze

6h

Periodo: a.s.2016/2017 Figure professionali

Tipologia di attività

Formatori: - Prof. Castoldi - Prof.Rivoltella

Formazione diretta, a distanza e indiretta (blended)

Tempistica delle attività TEMPI

Formatore Prof. Castoldi

Settembre ‘16 Ott.’16 – Mag.’17

Prof.Rivoltella

DURATA

CONTENUTO

2h 2h

Proseguimento della formazione iniziata nel 2015/16

10 h

***

*** L’inserimento avverrà nono appena acquisite le proposte di formazione.

Ulteriori azioni programmate nel PDM per le annualità 2017/19 del triennio di riferimento, saranno subordinate all’andamento de i percorsi formativi e didattici avviati.

La formazione del personale

Visti il comma 11 e 124 della L.107/15, le risultanze emerse dal RAV e delle azioni individuate nel PdM, sono stati previsti azioni formative rivolte, anche in forme differenziate, a docenti e personale ATA.

La formazione del personale docente Le azioni formative rivolte ai docenti prevedono: • Gruppi di miglioramento impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al Pdm; • Docenti impegnati nello sviluppo dei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica nel quadro delle azioni definite nel PNSD); • Consigli di classe, team docenti, personale comunque coinvolto nei processi di inclusione e integrazione; • Insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall’istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla L.107/15 • Docenti impegnati ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza, prevenzione, primo soccorso, ecc…, anche per far fronte agli obblighi di formazione di cui al D.lgs.81/2008 Durante il triennio di riferimento saranno organizzate le seguenti attività formative sulle tematiche di riferimento individuate nel PdM.

La Formazione del personale ATA Durante il triennio di riferimento saranno organizzate le seguenti attività formative: FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA Per il personale ATA si prevede il seguente piano formativo da attuarsi nel triennio: Collaboratori scolastici ●

Formazione o l’aggiornamento obbligatorio relativa al primo intervento,

corso

anti incendio e sicurezza. ● Formazione su relazione con l’utenza, ruolo del collaboratore scolastico nella scuola dell’autonomia. ● Formazione sull’uso di strumenti informatici per ricezione e o comunicazione dati e informazioni; Assistenti Amministrativi Formazione e aggiornamento ● Aggiornamento normativo su de materializzazione e contratti con esterni; ● Aggiornamento normativo secondo le novità della legislazione derivate dall’attuazione della riforma ● Aggiornamento su digitalizzazione dei servizi di segreteria e della gestione degli archivi D.S.G.A. Aggiornamento normativo