The Unknown 08

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L’ultimo giorno di Bay Fest voglio raccontarvelo, seguendo semplicemente ciò che mi dice il cuore. Ciò è successo a cavallo tra la fine del secondo giorno e l’inizio del terzo, probabilmente sono cose di cui voi tutti siete a conoscenza, ma non riesco a non dire la mia, non riesco a ignorare ciò che è successo, sia da un lato che dall’altro, non sarebbe da me non importunarvi con due parole pure su questo, pur essendo consapevole che scrivere ciò che sto per scrivere può essere davvero molto rischioso, fraintendibile e un altro migliaio di aggettivi negativi. Il terzo giorno si apre con una sfilza infinita di post di gente irritata per ciò che era successo. Chi a cercare il colpevole, chi a trovare una soluzione a qualcosa di ormai accaduto, beh voglio dirvi una cosa. Nessuno ha fatto niente. Nessuno poteva fare niente, o forse si, ma

non importa, ciò che importa è che l’unica cosa che conta veramente è che cose simili non dovrebbero più succedere, specie nella nostra scena, specie in una scena che non vuole discriminare nessuno, ma che spesso discrimina comunque, una scena che parla di accettazione, ma che poi ti chiude le porte alle spalle quando fai qualcosa che non va bene, sono fatti come questo che macchiano la scena, macchiano il punk rock, di una sostanza indelebile che quasi non riusciamo nemmeno a scolorire leggermente. Il fascismo, il nazismo, il razzismo, il sessismo, tutto ciò che inneggia all’odio e alla violenza non dovrebbe far parte della scena, il punk rock non è violenza e chi pensa che lo sia non ha capito un cazzo. Si è tanto parlato di schierarsi, si è tanto parlato di prendere posizione e noi una posizione vogliamo prenderla, vogliamo dire di no all’odio, vogliamo dire di no alla violenza,

vogliamo dire di no a tutto ciò che è così intricato nella politica da distruggere il clima di serenità e familiarità, quel clima che tanto mi piace annusare ai concerti, quel clima che al Bay Fest è stato spezzato, quel clima che però ha resistito, il giorno successivo, perché il punk rock è anche questo, è la capacità di risollevarsi sempre, risollevarsi dopo un amore finito, risollevarsi dopo una delusione lavorativa, una delusione generale nella vita, risollevarsi sempre per far parte di un mondo meraviglioso, il mio mondo e quello di altre migliaia di persone che forse credono troppo ai fiori nei cannoni. Tutto ciò che è distante da quest’idea di solidarietà e serenità è distante da noi, è distante dal nostro lavoro e può diventare distante anche dal nostro mondo. THE UNKNOWN È ANTIFASCISTA


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